Relazione referente estero

Transcript

Relazione referente estero
Buon giorno cari amici!
Prima di tutto vorrei ringraziare tutti i presenti per il contributo impagabile
alla lotta per la salute dei bambini, per la loro vita e il futuro. È la lotta più giusta del
mondo.
Sono sicura che il vostro aiuto disinteressato sia iscritto con caratteri d’oro alla
storia del popolo bielorusso e alla storia mondiale.
Grazie mille a voi.
Comincio сon il fatto che dal 1 settembre fino al 10 ottobre 2009 l’Ambasciata
d’Italia nella Repubblica di Belarus ha organizzato a Minsk «Le giornate del
Rinascimento della cultura italiana». Nell’ambito delle iniziative programmate si è
svolto l’incontro con 3000 bambini risanati in Italia (con il nostro sostegno hanno
partecipato 100 bambini), e il 2-3 novembre è avvenuta la conferenza alla quale sono
stati invitati i dirigenti di tutte le associazioni di beneficenza ed i rappresentanti delle
strutture pubbliche italiane e bielorusse.
Ritengo proprio dovere informarvi su certe questioni.
L’Ambasciatore d’Italia in Belarus Signor Giulio Prigioni ha formulato alcune
intenzioni molto importanti:
1.
«Siamo interessati che la Bielorussia sia una parte integrante della grande
Europa. Roma diventerà il promotore di questo avvenimento».
2.
Firmare gli accordi già preparati nel settore dell’istruzione, della medicina,
dell’economia.
3.
Sostenere la richiesta del Capo del Governo della Repubblica di Belarus:
aiutare la Bielorussia nella Bielorussia. Nell’anno 2010 trasformare tutti gli internati
nelle case familiari.
4.
Nei prossimi tre anni aprire il centro della cultura italiana, mantenére il
livello della preparazione linguistica dei 380 mila bambini stati in Italia per il
risanamento.
Nel corso del mio intervento farò riferimenti ai materiali della conferenza.
23 anni ci allontanano dal disastro di Cernobyl, ma la situazione riguardante
la radioattività in Belarus oggi è complicata .
Cernobyl ha alzato la mano alla salute di tutta la nazione. 5000 bambini malati di
cancro sono iscritti nel registro dagli ambulatori ed annualmente vengono registrati in
aggiunta non meno di 220.
Invece per noi Cernobyl rappresenta non solo una catastrofe globale e
nazionale, ma è diventata una cosa molto personale e vicina che si sente particolarmente
profonda con la perdita dei nostri amici. In maggio del 2008 è mancata Liudmila
Deditskaya, responsabile del risanamento di bambini presso l’ufficio d’istruzione della
provincia di Khoiniki, che aveva una stretta collaborazione con noi. Durante gli anni di
lavoro ha dato prova di essere una persona responsabile, sensibile, non indifferente
verso i problemi dei bambini. Nel corso di sette anni ha lottato contro una forma
particolare del tumore. Assieme a tanti di voi facevamo il possibile per aiutarla a
superare la grave malattia. Si è spenta all’età di 49 anni e ha lasciato la madre anziana e
tre figli.
Permettetemi di consegnare le lettere di ringraziamento ai dirigenti dei comitati
che ci hanno aiutato a lottare per la salute di Liudmila, ad aggiustare la tomba comune
di lei e del suo marito e ha contribuito nell’acquisto di una lapide.
Per l’anno 2009 si sono formate le direzioni precise del lavoro delle
organizzazioni italiane aventi il carattere di investimenti nel settore sociale di Belarus,
cioè:
−
Risanamento dei bambini.
−
Fornitura di aiuti umanitari.
−
Progetti a lunga scadenza.
L’Italia occupa la posizione di capo nell’accoglienza dei bambini bielorussi
per il risanamento. Nel periodo dal 1991 al 2009 in Italia si sono risanati 380 mila di
bambini bielorussi (il che costituisce in media il 50 % del numero totale di bambini), ivi
compresi 13 mila nel 2009.
Consume-25.000, Gomel-12.000, Mogiliov-4.300, Minskaia-2.500, Brest-2.400,
Minsk-1.450, Vitebsk-1.220, Grodno- 920.
Nella sfera di risanamento dei bambini ci basiamo sul Decreto
“Dell’organizzazione del risanamento all’estero” del 18 febbraio 2004 dal Presidente
della Repubblica di Belarus con le modifiche ed integrazioni apportate. Crediamo che
tutti i coinvolti nel risanamento debbano prendere conoscenza del Decreto ed altri atti
legislativi.
Il Decreto regola la selezione degli accompagnatori e dei bambini, stabilisce le
indicazioni mediche, secondo le quali i bambini possono essere inclusi nei gruppi
comuni. È stato pubblicato dal Ministero della sanità l’elenco delle malattie aventi le
quali i bambini non possono recarsi in Italia nel gruppo comune. Risulta che possono
andarci praticamente i bambini sani, a scopo di profilassi.
I bambini con le malattie gravi possono andare in Italia solo nei gruppi speciali.
In conformità al Decreto nel corso dell’anno scolastico possono risanarsi solo i
bambini di scuola elementare, il che si spiega con pochi impegni a scuola.
Vorrei consigliarvi un libro utile che può servire da manuale per le famiglie
italiane nell’accoglienza dei bambini bielorussi. Si tratta del libro “L’altalena di
Cernobyl” di Antonello Soriga, italiano letterato, psicologo e scienziato.
Il libro risponde alle seguenti domande:
1.
che cosa bisogna prendere in considerazione, se avete l’intenzione di
partecipare al progetto dell’accoglienza internazionale.
2.
quali e quante domande bisogna fare alla famiglia disponibile ad accogliere
il bambino bielorusso.
Quest’anno noi abbiamo mandato i bambini all’estero per quindicesima volta.
Siamo molto riconoscenti ai dirigenti delle associazioni, ai membri dei comitati e alle
famiglie italiane con cui collaboriamo da molto tempo e grazie alla loro iniziativa sono
stati mandati a fare vacanze di risanamento oltre 20.000 bambini.
Ma non sono semplicemente le cifre, sono i bambini che hanno migliorato la loro
salute, la loro immunità, che hanno allargato il loro orizzonte e hanno trovato i nuovi
amici. Sono le cifre che confermano una profonda e sincera collaborazione e gli
investimenti fatti nella salute dei bambini bielorussi. Al ritorno i bambini non si
ammalano nel corso di alcuni anni, i loro occhi risplendono, loro cominciano ad avere la
sicurezza di se e la speranza nel futuro
L’importanza e la necessità del proseguimento di questi progetti si conferma
coll’informazione del Ministero dell’istruzione: tenendo conto dei gruppi di bambini
andati all’estero, nel 2009 il risanamento si è esteso solo al 40 % dei bambini e
adolescenti da 6 a 18 anni d’eta.
Ogni anno noi facciamo l’analisi del nostro lavoro, usando questionari,
domandine, facendo la raccolta dei dati statistici, i resoconti degli accompagnatori, le
riunioni. Prendiamo in considerazione i vostri consigli e le note critiche indirizzate a
noi. Li abbiamo analizzati tutti, insieme agli accompagnatori; all’indirizzo degli uffici
provinciali dell’istruzione e poliambulatori abbiamo inviato delle lettere con delle
proposte concrete sull’ameglioramento della nostra cooperazione.
1. Vorrei rivolgermi a voi con la richiesta - di lasciare a nostro carico la scelta
della residenza dei bambini per la semplice ragione: che alcune province collaborano
con molte associazioni straniere, invece i bambini delle altre zone contaminate non
hanno la possibilità di essere mandati all’estero. Per esempio: la provincia di Cecersk
della regione di Gomel (in cui abitano 2300 minori) ha stretti rapporti con 20
associazioni dei 10 paesi stranieri, nel frattempo i bambini di alcune province
contaminate di Brest (prendiamo in considerazione la provincia di Stolin in cui abitano
13000 bambini) non hanno questa possibilità.
2. Rimane attuale la questione riguardante la scelta dei bambini. Riteniamo
che tutti i bambini provenienti dalle zone contaminate abbiano il diritto al risanamento
all’aestero, compreso il ceto medio e anche di Gomel. È ridicolo parlare della famiglia
ricca nel villaggio.
3. Si vorrebbe sollevare la questione relativa all’accompagnatore perché
proprio lui nel corso del viaggio e dell’accoglienza fa i diversi ruoli dal maestro al
portabagagli. Un mese del lavoro con i bambini è una grande responsibilità e fatica, più
di tutto quasi sempre l’accompagnatore si reca con i bambini durante le proprie ferie.
Vi chiederemmo molto di organizzare sempre per gli accompagnatori una
degna permanenza la quale comprende l’alloggio, il vitto, i mezzi per lo
spostamento e il collegamento con la parte bielorussa, ecc. In questo caso è
importante:
−
stendere il programma dell’accoglienza adatto ai bambini, alle famiglie
ospitanti, ai membri del comitato e all’accompagnatore; far prendere conoscenza del
programma all’accompagnatore, dando a lui la possibilità di apportare delle modifiche;
−
rispettare la nostra opinione all’atto della selezione degli accompagnatori.
Attualmente sono richiesti tutti i tipi degli aiuti umanitari in tutte le sfere
sociali.
−
In totale nel corso di 9 mesi per la realizzazione dei programmi umanitari
nella repubblica sono arrivati gli aiuti stranieri per la somma di 62,8 milioni di dollari
USA.
Dall’Italia sono arrivati gli aiuti per la somma di 1,8 milione di dollari USA, il che
costituisce il 3 % dell’importo totale.
Il terzo elemento dell’attività di beneficenza in Belarus è rappresentato
dall’esecuzione dei progetti a lungo termine.
Le visite dei bambini in Belarus, la conoscenza del nostro paese hanno provocato
la voglia di creare buone condizioni per i bambini, migliorare la base materiale di
scuole, ospedali, asili, ecc.
Il giudizio positivo l’hanno ricevuto tali progetti finalizzati come:
−
la costruzione dei villaggi per i bambini (attualmente ne abbiamo 2 e il
terzo è cominciato a Moghilyov);
−
la creazione della rete delle case familiari – in totale nella repubblica ne
abbiamo 77 dove crescono 524 bambini-orfani;
−
realizzare tali progetti come «scuola-fabbrica», dove i bambini
acquisiscono diverse professioni;
−
la creazione dei laboratori professionali in cui i giovani con capacità
limitate prima studiano diversi mestieri e dopo vi lavorano, come ad esempio i negozi
dei parrucchieri;
−
il progetto «Non c’è il regalo al vuoto» che prevede la prestazione
dell’aiuto creditizio.
Vorrei prestare un’attenzione particolare agli invalidi con capacità limitate, i
quali hanno ricevuto una buona occasione di essere felici e imparare la professione.
Oggi nella nostra repubblica lavora solo il 17 % del numero totale degli invalidi (ce ne
sono 600. 000). Il numero di bambini–invalidi costituisce 30. 000, fra cui – 1. 429 sono
gli invalidi di Cernobyl.
Il centro per 40 persone è stato aperto il 28 ottobre a Braghin con il sostegno
finanziario del comitato di Nichelino. Presso il centro è aperto l’ufficio di scambio
informazioni in cui grazie all’accesso a internet comunicano i bambini bielorussi con le
famiglie italiane e viceversa. Chiederei al presidente stesso del comitato di Nichelino
Silvio Tomasini di raccontare alla fine del mio intervento un pò di questo progetto.
Vi trasmetto la richiesta della direttice di questo cenrto - di dare una mano nel
fornire il vitto agli invalidi, semplificare il loro spostamento attrezzando le piste,
l’ingresso con le barriere di sicurezza, rivestire il pavimento con piastrelle e attrezzare
il territorio.
A proposito vi consiglierei di visitare il Museo di Cernobyl a Braghin che
veramente tocca sul vivo e fà venire le lacrime.
Oggi dobbiamo salire a nuovo livello della collaborazione: passare dai progetti
spontanei a quelli cooperativi. A questo scopo vi proponiamo di collocare sul sito Verso
Est i progetti utili a lunga scadenza dell’assistenza stabile ai bambini, e unire i nostri
sforzi per realizzarli (similmente al progetto TIZZI). Unendo le nostre forze siamo in
grado di costituire una “Casa famiglia”, organizzare dei brevi corsi di parrucchieri, di
cuochi, d’infirmieri, di assistenti per invalidi – tutto con il concorso dei specialisti
italiani.
È passato ancora un anno di lavoro. Spero di sentire come sia stato per voi.
Quali problemi siete riusciti a risolvere? Quali problemi sono rimasti in sospeso? Come
trovate le famiglie nuove che sinceramente desiderano aiutare il bambino bielorusso?
Sono molto fortunata perché a capo degli comitati italiani sono le persone, con cui
viene la voglia di lavorare, di creare il bene. Ognuno di voi ha scelto la strada di
beneficenza, la strada complicata e faticosa, e ognuno di voi non vorrebbe vivere in un
altro modo.
Mi fermo più dettagliatamente sul ruolo della personalità del dirigente. Un leader
forte sarà capace di trascinare il popolo dietro di sé, contagiandolo con la sua energia.La
persona debole si fa’ trasportare passivamente dagli eventi della vita e trascina con sé
quelli che gli stanno accanto.
Sono l’ottimista per natura.
Mi sembra che uno che lavora rimanga sempre giovane, perché il lavoro produca
gli ormoni speciali che aumentino lo stimolo alla vita.
Non vedo la difficoltà nel compito, al contrario, in ogni difficoltà vedo il compito.
Ritengo che “è meglio essere sempre utile che libero”
Se mi chiedeserro cosa mi manca più di tutto, risponderei in modo univoco – il
tempo.
…E l’ultima cosa. Se avessi la possibilità di cominciare la vita da capo, non
avrei voluto cambiare niente. Semplicemente perché sono felice. Sono felice, perché la
vita mi ha legata con le persone interessanti, sia per la via dei posti governativi alti , sia
per il lavoro nel corso di 15 anni nella sfera di beneficenza.
L’Organizzazione “Aiuto” non copia il lavoro altrui, i nostri principi sono qualità,
professionalità e movimento (non rimaniamo fermi, corriamo, cerchiamo di dare
un’occhiata nel futuro). Il lavoro del nostro collettivo viene sottoposto al controllo dei
servizi statali e riceve i voti massimi.
La nostra ricchezza sono gli accompagnatori ed i bambini.
L’esperienza dei nostri accompagnatori è descritta nel libro, pronto alla
pubblicazione. Il titolo parla chiaro: “Risanamento dalla A alla Я” (Я – l'ultima lettera
dell’alfabeto russo).
Il libro contiene il materiale didattico utile sia agli accompagnatori che a tutti chi
lavora con i bambini. Ci sono le parti i titoli di cui vi mostro.
Il libro non può essere pubblicato senza la vostra assistenza.
In conclusione, usando questa tribuna, vorrei dire a voi, i nostri amici italiani:
«Quando comprendi tutto quello che hai fatto in questi anni, capisci che è soltanto una
goccia nel mare, ma senza questa goccia non ci sarebbe l’oceano del bene, della
misericordia e beneficenza». È bello che ci siete ed è anche bello che siamo insieme.
Che siate sani e felici!