Il Corriere della Sera torna a dare risalto al nostro club
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Il Corriere della Sera torna a dare risalto al nostro club
46 Sport Lunedì 16 Dicembre 2013 Corriere della Sera italia: 58555254505450 La sfida a San Siro Il presidente onorario torna a Milanello per caricare la squadra Berlusconi, lezione a Balotelli: «Devi giocare vicino alla porta» Allegri: «Roma costruita per vincere, ma io non ho rimpianti» MILANO — Il giorno del presidente, parte II, ovvero «il debutto di Dudù». Silvio Berlusconi torna a Milanello (dove era già stato martedì), questa volta con il barboncino più famoso del mondo al seguito, a caricare la squadra, a ricordare, come dice lui, la «mission» («anche contro la Roma è sempre la stessa: essere padroni del gioco e del campo, combattere lealmente e vincere convincendo») e — segno che ha preso molto sul serio l’intenzione di dedicare le sue cure al Milan — questa sera con ogni probabilità dovrebbe essere a San Siro. Il seggiolino numero 5 della tribuna è rimasto vuoto da Milan-Udinese del 3 febbraio. Ai suoi lati ci saranno i due ad, Adriano Galliani, ieri a Milanello, e la figlia Barbara, che era invece impegnata all’estero. Dopo il discorso alla classe, alla vigilia con l’Ajax, ieri è stata la volta di colloqui individuali. Tra i prescelti, Christian Abbiati e Mario Balotelli, che Berlusconi vorrebbe più vicino alla porta. «A Balotelli ho detto: quando si va in campo, si va per vincere o per perdere? E lui ha risposto: per vincere. E per vincere bisogna fare gol o no? Bisogna fare gol. E per fare gol bisogna tirare in porta oppure no? Bisogna tirare in porta. E per tirare in porta devi stare a centrocampo o vicino all’area di rigore? Vicino all’area di rigore. E allora perché vai sempre a centrocampo? Ha capito...», è il resoconto del colloquio a Milan Channel. Per innescare Mario (e Kakà), Massimiliano Allegri (che ringrazia Lippi per gli elogi: «lo inviterò a cena, ma io sono sempre stato convinto delle mie qualità») schiererà Riccardo Montolivo nel ruolo (non proprio graditissimo al giocatore) di trequartista. E di tattica, posizioni in campo dei rossoneri attuali e in arrivo (come Honda), schemi di gioco, il presidente onorario ha parlato per oltre due ore a tavola, con Galliani, Allegri e Mauro Tassotti, dopo aver salutato la squadra ed essersi sincerato della qualità del menu: «Straordinario. Ho fatto una domanda esplicita e mi hanno detto che a Milanello si mangia meglio che in qualsiasi altro posto. È già qualcosa». Battute, clima rilassato, perché «la qualificazione in Champions ha inciso positivamente sul morale». Ma è proprio questo che preoccupa Allegri, che conosce bene i limiti della sua squadra: «In Champions ci met- tiamo più attenzione». Con la Roma distrarsi sarebbe pericoloso. «Avrei preferito affrontarla senza Totti» ammette Allegri che in estate è stato a un passo dall’allenare il capitano giallorosso. «Anche altri club mi cercavano, ma non ho rimpianti». E questo nonostante Allegri lasci intendere una certa differenza di valore tra le squadre che si affronteranno stasera. «La Roma è stata costruita per vincere, il Milan per confermarsi e provare a migliorare. Tutte le squadre hanno un valore ben preciso: se sei da 6 non sei da 8. Quindi bisogna avere equilibrio, stabilire il valore e adeguare le aspettative». Un ridimensionamento del suo Milan? «No, il Milan ha un valore importante, ma per tanti motivi in campionato non siamo riusciti a mostrarlo». Ma questo era prima delle visite del presidente (e di Dudù, alla prova da portafortuna). Arianna Ravelli «Peccato per le italiane uscite dalla Champions» MILANO — Anche Silvio Berlusconi dispiaciuto per l’eliminazione di Juventus e Napoli dalla Champions: «Purtroppo le altre squadre italiane non si sono qualificate, sarebbe stato interessante potersi incontrare con gli altri club ed è importante il fatto che l’Italia possa affermarsi con una presenza forte anche nel calcio. È un peccato, noi cercheremo di fare la nostra parte». © RIPRODUZIONE RISERVATA La storia Fondato dall’avvocato Giovanni Peluso ha oltre 250 iscritti: «E siamo in crescita» Batte forte il cuore giallorosso Anche nel centro di New York Uomo chiave Mario Balotelli, 23 anni (Ansa) «Vediamo sempre le partite insieme, noi del Roma club New York, e i tifosi delle altre squadre. E così faremo per l’incontro col Milan». L’avvocato Giovanni Peluso, romano e tifosissimo di Totti e compagni, si è trasferito nella Grande Mela 23 anni fa per uno stage. Poi, c’è rimasto e, adesso, è un punto di riferimento professionale per tutti gli italiani che vogliono fare affari immobiliari o cercano una consulenza speciali- Magica Romanisti del Roma club New York stica negli Usa. Pur dall’altra parte dell’oceano, non ha mai smesso di sperare («Più spesso di soffrire») per le sorti della Magica. Sei anni fa ha fondato il Roma club di New York, che conta oltre 250 iscritti («Ma con questi risultati sono in continuo aumento»), molti dei quali volti noti nel nostro Paese (e non solo): da Sabrina Ferilli al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, al presidente della Bnl Luigi Abete. E la tessera numero 1 è del «Pupone» Totti, pronto a tornare in campo proprio a San Siro. Quando sono di passaggio nella metropoli americana, i fan più o meno famosi della squadra sanno dove possono vedere in tv gli in- contri. «Con Pallotta adesso ci sentiamo un po’ a casa», sottolinea Peluso. «È stato nella sede del club qualche tempo fa e mi ha promesso che tornerà per vedere una partita. Ma finché va all’Olimpico e vinciamo, va bene così...». L’avvocato è una sorta di enciclopedia del calcio. E snocciola ricordi: «Mio padre era grande tifoso del Napoli. Sa quando sono andato la prima volta all’Olimpico? Avevo dieci anni, era il 2 aprile del 1972. Partita Roma-Napoli: vincemmo noi con un gol di Cappellini. Una cosa non dimenticherò mai di quel giorno: c’era un camion pieno di tifosi del Napoli con un asinello. Che tifo, altri amarolucano.it E MIGLIAIA DI ALTRI PREMI Chi beve Lucano vince Bevi responsabilmente. 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Perché no... » Milano, ore 20.45 Milan Roma (4-3-1-2) 32 Abbiati 2 De Sciglio 17 Zapata 25 Bonera 28 Emanuelson 16 Poli 34 De Jong 4 Muntari 18 Montolivo 22 Kakà 45 Balotelli (4-3-3) 26 De Sanctis 13 Maicon 17 Benatia 5 Castan 3 Dodò 4 Bradley 16 De Rossi 6 Strootman 24 Florenzi 10 Totti 27 Gervinho Arbitro: Rocchi di Firenze Tv: ore 20.45 Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Sky Supercalcio, Premium Calcio Internet: www.corriere.it tempi...». Peluso abbandona il passato e si proietta sul futuro: «Quest’anno l’ultima partita del campionato sarà in trasferta, col Genoa. Ho già prenotato un volo, diciamo che attorno a quel 18 maggio prossimo sarò in Italia per motivi di lavoro...», sorride sornione. Nessuno pronuncia la parola, nemmeno l’avvocato-ultrà: ma il suo pensiero va all’8 maggio del 1983 quando la Roma di Liedholm e Falcao pareggiò con il Grifone in quel di Marassi e conquistò matematicamente il secondo scudetto. Trent’anni fa, stesso stadio. Flavio Haver © RIPRODUZIONE RISERVATA Capitano Francesco Totti, 37 anni (Forte) ROMA — A giugno, dopo che la Roma aveva perduto il derby di Coppa Italia, praticamente non presentandosi in campo, Massimiliano Allegri era la prima scelta per la rifondazione giallorossa e Rudi Garcia forse la terza, dietro anche a Walter Mazzarri. Dopo quindici giornate di campionato la Roma ha 19 punti di vantaggio sul Milan. Il calcio percorre a volte strade lontane dai riflettori. Sembrava necessario un allenatore italiano per ricostruire e, invece, la Roma ha trovato l’uomo giusto in un francese con radici andaluse. Bravo il d.s. Sabatini a crederci. Garcia lo aveva conquistato tempo fa, con i risultati al Lilla. Bravo e furbo il tecnico, che ha fatto colpo anche sul presidente James Pallotta che per lui, nell’incontro di quest’estate decisivo per l’assunzione, ha stappato una bottiglia di gran pregio dalla sua cantina piena di tesori. «Berlusconi? Non lo conosco e non posso dire nulla su di lui. Sono a Roma da cinque mesi e ho avuto tanto da fare con la mia squadra. Posso dire che il mio presidente, James Pallotta, è un uomo di grande livello». Ed è uno che, al massimo, può provare a dare la formazione all’allenatore dei Boston Celtics, non quella della Roma a lui. «La relazione tra l’allenatore e il presidente è fondamentale: in ogni squadra che ho allenato è stato così. A volte si fanno giochi di ruolo: io posso fare il buono con i giocatori e lui il cattivo, oppure viceversa. Così si possono fare cose importanti per la squadra, soprattutto sul piano psicologico». Già, perché Garcia è qualcosa di più che un allenatore. Gestore di uomini e di risorse, laureato in educazione fisica e appassionato di teatro, ha fat- Mondiale per club Domani Lippi sfida il Bayern Domani i campioni d’Europa del Bayern Monaco contendono ai cinesi del Guangzhou allenati da Lippi (ore 20.30) il passaggio alla finale del Mondiale per club. Mercoledì di fronte nell’altra semifinale i brasiliani dell’Atletico Mineiro e i padroni di casa marocchini del Raja Casablanca. Finale sabato a Marrakesh. Rondini a cavallo e carote a primavera to un’esperienza anche come commentatore tv. Ogni parola è studiata e ha il suo peso. Ad esempio quando si parla di scudetto, un obiettivo che Benatia, De Rossi e Gervinho, in tre recenti interviste, hanno citato: «Io non lo dico perché non voglio mettere una pressione supplementare sulla squadra. Vogliamo finire il più alto possibile. Anche primi, perché no. Non siamo programmati per vincere, ma questo non vuol dire che non finiremo primi, magari allo sprint con Juve e Napoli. Non guardiamo i risultati delle altre e, anche se sarà difficile, andiamo a San Siro per vincere. Le ambizioni alla mia squadra non mancano e io, forse, sono il più ambizioso di tutti». La Roma dovrà fare a meno di Pjanic, squalificato. Al suo posto giocherà Bradley, più muscoli ma infinitamente meno talento. Anche per questo sarà fondamentale recuperare Francesco Totti, assente per infortunio muscolare dal 18 ottobre e in panchina, ma non utilizzato, domenica scorsa contro la Fiorentina: «Sia lui che Destro non hanno una partita intera nelle gambe. Vedremo. La cosa interessante è che Francesco ha fatto una settimana di allenamento e così sembra più pronto per aiutare la squadra. Non è al 100%, ma è normale». In vista una staffetta con Ljajic. Sono in arrivo da Roma più di 1.500 tifosi, anche se la partita si giocherà di lunedì sera. Segno che la città, dopo 15 partite senza sconfitte, ha una fede solida. E nessuno rimpiange quello che poteva essere e non è stato. di LUCA BOTTURA FESSIMO CHI LEGGE «Nel finale pensavo di vincere, abbiamo fatto un paio di scelte sbagliate: se fessimo la scelta giusta potevamo anche vincere la partita» (Andrea Mandorlini, Catania-Verona, Sky). SPOT ESTREMI Sconcerto alla Sambuca Molinari: pare che il tipo in silenzio immagine dello spot in cui si vede una poltrona vuota (foto) non sia Mourinho, ma Gianni Cuperlo. RAITHON Dopo aver fatto il vostro dovere per Telethon, non dimenticate di partecipare alla maratona benefica «Un pronome per Zanier» o «Zanithon»: l’hanno messo a commentare lo sci femminile su Raisport e si riferisce alle atlete usando sempre il «gli». Donategli un «le». Un piccolo gesto per voi, un grande gesto per l’Accademia della Crusca. CAMPO CAVALLO A qualche giorno di distanza, il Galatasaray ribatte alle accuse di aver rovinato apposta la metà campo juventina nel match di Istanbul: «Abbiamo usato lo stesso trattore che utilizza Conte per pettinarsi». BUIO FITTONE «Una rondine non fa primavera, cioè voglio dire mi faccia capire, voglio dire vede la rondine de’ oggi poi la rondine de’ domani, questo mi sembra come la carota che è insieme al cavallo uno porta sempre davanti la carota» (Claudio Lotito, «Serie ALive», Premium). Luca Valdiserri © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Chievo k.o. Eder gol Pari Furia Gasperini Record Vince a Udine A Parma Pari giusto La Samp di Mihajlovic non si ferma Genoa beffato dall’Atalanta al 4’ di recupero Negli ultimi Nessun gol vent’anni Toro tutti contenti mai così in alto Cassano irritato VERONA — Grazie al gol di Eder di testa al 16’ su angolo di Krsticic, prosegue la marcia della Samp di Mihajlovic (8 punti in 4 partite), si interrompe quella del Chievo di Corini dopo 5 gare utili di fila. I liguri operano il sorpasso in classifica ai veneti, che possono rammaricarsi per l’occasione sprecata da Thereau al 35’ con palla-gol appoggiata di testa al portiere Da Costa. Nella ripresa però è Gabbiadini a sfiorare il raddoppio per la Samp. Uniche note negative per i doriani, gli infortuni a Eder e De Silvestri. GENOVA — Dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta, l’Atalanta riesce a pareggiare al 4’ di recupero con De Luca, entrato da poco, una gara che sembrava compromessa. Per il Genoa tre pari e una sconfitta nelle ultime 4 partite e Gasperini è furibondo, dopo l’illusione del gol del vantaggio di Bertolacci e il mancato secondo giallo a Lucchini: «Faccio fatica a commentare questa gara — ha detto il tecnico del Genoa —. Lucchini andava espulso e gli episodi hanno importanza anche nel finale». UDINE — (r.d.t.) L’Udinese che non ti aspetti. Dopo aver battuto la Fiorentina, spaventato la Juve e fermato il Napoli, i bianconeri cadono in casa con un Torino che non soffre mai e colpisce nella ripresa con Farnerud e Immobile. Soffre eccome, invece, Francesco Guidolin: «Se sono io il problema — dichiara — sono pronto a fare un passo indietro». Umore opposto per il Toro, mai così in alto negli ultimi vent’anni a questo punto del campionato. La buona notizia, per Ventura, è anche la seconda partita di fila senza gol subiti. PARMA — Giusto pareggio fra due squadre che si assestano a metà classifica. Le uniche occasioni arrivano a inizio ripresa con Cassano e Biabiany per il Parma, oltre al palo di Sau per il Cagliari. «Sono molto contento della squadra, questo punto vale tanto per noi», ha detto il tecnico dei sardi Lopez. «Abbiamo trovato un avversario solido — risponde l’allenatore del Parma Donadoni — e alla fine il risultato è corretto». Cassano, apparso nervoso, è stato ammonito e salterà la trasferta con la Sampdoria. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Chievo Sampdoria 0 1 Marcatore: Eder 16’ p.t. CHIEVO (4-3-3): Puggioni 6; Sardo 5,5 (Paloschi s.v. 39’ s.t.), Dainelli 6, Cesar 6, Frey 5,5; Radovanovic 5,5 (Pellissier 6 21’ s.t.), Rigoni 5,5, Hetemaj 5,5; Sestu 5,5, Thereau 5, Estigarribia 5 (Lazarevic 5,5 7’ s.t.). All.: Corini 6 SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa 6; De Silvestri 6 (Rodriguez s.v. 41’ s.t.), Mustafi 6,5, Gastaldello 6,5, Regini 6; Palombo 6, Renan 6 (Sansone 6 24’ s.t.); Gabbiadini 6,5, Soriano 6,5, Krsticic 6,5; Eder 6,5 (Bjarnason 6 6’ s.t.). All.: Mihajlovic 7 Arbitro: Rizzoli 6,5 Ammoniti: Gabbiadini, Frey, De Silvestri, Cesar, Soriano, Lazarevic, Rigoni, Palombo, Krsticic Recuperi: 2’ più 4’ Genoa Atalanta 1 1 Udinese Torino 0 2 Marcatori: Bertolacci 27’, De Luca 49’ s.t. Marcatori: Farnerud 3’, Immobile 30’ s.t. GENOA (3-4-3): Perin 6,5; Antonini 6, Gamberini 6, Marchese 6; Bertolacci 6 (De Maio s.v. 43’ s.t.), Biondini 6, Matuzalem 6, Antonelli 6; Konate 6 (Calaiò 5,5 14’ s.t.), Fetfatzidis 6 (Sturaro 6 10’ s.t.), Gilardino 6. All.: Gasperini 6 UDINESE (3-4-2-1): Brkic 6; Heurtaux 5,5, Danilo 6, Naldo 5,5 (Nico Lopez 5,5 16’ s.t.); Basta 6,5, Allan 5,5, Lazzari 5, Gabriel Silva 6; Pereyra 6, Bruno Fenandes 5 (Maicosuel 5,5 1’ s.t.); Di Natale 5. All.: Guidolin 5 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6,5; Scaloni 6, Migliaccio 6,5, Lucchini 6, Brivio 6; Konè 6 (Brienza 6 30’ s.t.), Carmona 6, Cigarini 7, Bonaventura 6 (Marilungo s.v. 41’ s.t.); Moralez 6,5 (De Luca 6,5 26’ s.t.); Denis 6. All.: Colantuono 6 TORINO (3-5-2): Padelli 6,5; Maksimovic 7, Glik 7, Moretti 6,5; Darmian 6,5, Brighi 6 (Basha 6 25’ s.t.), Vives 6 (Gazzi 6 29’ s.t.), Farnerud 7, Pasquale 6,5; Cerci 6,5 (Meggiorini s.v. 38’ s.t.), Immobile 6,5. All.: Ventura 7 Arbitro: Banti 6 Ammonito: Lucchini Recuperi 3’ più 5’ Arbitro: Irrati 6 Ammoniti: Maksimovic, Lazzari, Farnerud, Naldo, Immobile Recuperi: 0’ più 4’ Parma Cagliari 0 0 PARMA (4-3-3): Mirante 6,5; Cassani 6, Paletta 6 (Mendes 6,5 29’ p.t.), Lucarelli 6, Gobbi 5,5; Acquah 6, Marchionni 5,5 (Amauri s.v. 38’ s.t.), Valdes 6 (Munari 5,5 27’ s.t.); Biabiany 6,5, Cassano 6, Sansone 5,5. All.: Donadoni 6 CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6,5; Pisano 6, Rossettini 6, Astori 6, Avelar 5,5 (Perico 6 20’ s.t.); Dessena 6,5, Nainggolan 6, Eriksson 5,5 (Cossu 6 12’ s.t.); Ekdal 5,5; Nené 5,5, Sau 6. All.: Lopez 6 Arbitro: Tommasi 6 Ammoniti: Nainggolan, Cassano, Ekdal, Mendes, Nené, Rossettini, Lucarelli Recuperi: 3’ più 2’ &RGLFHFOLHQWH