Avviso di istruttoria pubblica

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Avviso di istruttoria pubblica
Portoferraio, 5 febbraio 2016
ENTE: AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST
ZONA DISTRETTO ELBA
Oggetto: Avviso di istruttoria pubblica per presentazione di manifestazione di
interesse relativa alla co-progettazione di interventi a valere sul POR FSE RT 2014
– 2020 – ASSE B - INCLUSIONE SOCIALE LOTTA ALLA POVERTA' – Avviso
regionale: “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti
vulnerabili”
Art. 1 - Premessa
La Zona Distretto Elba in esecuzione indice una istruttoria pubblica rivolta alle imprese,
alle cooperative sociali, ai soggetti pubblici e privati che operano nel recupero sociolavorativo di soggetti svantaggiati finalizzata ad acquisire elementi e proposte per la
presentazione di progettualità a valere sull'Avviso emesso dalla Regione Toscana finanziato
dal Fondo Sociale Europeo 2014 – 2020 dal titolo “Servizi di accompagnamento al lavoro
per persone disabili e soggetti vulnerabili” Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà
del Programma Operativo Regionale, Azione PAD B.1.1.1. A - Inserimento soggetti
disabili.
Obiettivo d’azioene è quello di “promuovere la realizzazione di un sistema diffuso ed
articolato di servizi per l’accompagnamento al lavoro di persone disabili e soggetti
vulnerabili in carico ai servizi socio-sanitari territoriali”.
Lo strumento proposto è quello dello sviluppo di percorsi di sostegno all’inserimento
socio-terapeutico e socio-lavorativo dei soggetti destinatari: persone con disabilità e
persone con problematiche connesse alla salute mentale.
L’ innovatività dei processi che si intendono porre in essere attraverso la programmazione
del POR si deve cogliere non solo attraverso la breve ed essenziale enunciazione di obiettivi
e strumenti, ma pensando l’attuazione progettuale in coerenza con gli obiettivi enunciati
dalla Comunicazione della Commissione europea: Europa 2020: una strategia per una
crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
In particolare il concetto di crescita inclusiva, declinato sia in termini di occupazione che in
termini di coesione sociale e territoriale, rende chiaro come il vettore dell’innovazione non
passi attraverso la giustapposizione di servizi a carattere assistenziale e di soggetti
produttivi, ma tende a creare una filiera che, a partire dalla presa in carico da parte dei
servizi pubblici con strumenti valutativi indirizzati al riconoscimento delle skills dei soggetti
coinvolti, crei “costellazioni” di soggetti profit, non profit, di advocacy già attivi e attivabili
nei processi di inclusione lavorativa.
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La coesione territoriale può dunque essere articolata come:
• ricomposizione di risorse;
• attivazione di circuiti di economia civica;
• proattività nell’ambito dell’azione pubblica;
• capacità di stare in processi partecipativi regolati e fortemente orientati alla produzione di
pratiche sostenibili.
Questo approccio si sostanzia nella concreta articolazione delle Attività obbligatorie
previste dall’Avviso Regionale che prevedono, fra le azioni di sistema, tre tipologie: le
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azioni indirizzate allo sviluppo del sistema integrato regionale, fondamentali in un’ottica di
continuo benchmarking tra le pratiche attivate, le azioni indirizzate alla persona e quelle
indirizzate al processo di occupabilità.
Si vuole tuttavia porre l’accento su alcuni elementi chiave:
1) appare necessario che tra il sistema persona e il sistema produzione non ci sia solo un
ponte, ma un continuo movimento di accompagnamento, valutazione , monitoraggio,
riprogettazione che richiede protagonismo e capacità di cooperazione da parte di tutti gli
attori, partendo da quello delle persone coinvolte nell’intervento a finire alla regia dei
percorsi.
2) Unire il mondo produttivo e il sistema dei servizi rivolti alla persona implica linee guida
condivise che tengano conto delle logiche di impresa e delle obiettivi di Salute per la
persona. Nessuno cambia mestiere, tutti cambiano posizione: i tempi , i modi, gli spazi
diventano cruciali per coniugare l’efficacia lavorativa con l’efficacia riabilitativa e
psicosociale.
3) Creare costellazioni di soggetti significa creare figure visibili. La metafora rende conto di
attività dedicate, riconosciute e riconoscibili anche dal circuito dei cosiddetti “non addetti ai
lavori” dal mondo dei consumatori, potenziale motore di economia civica e di reputazione
per i prodotti dei soggetti produttivi coinvolti.
4) La formazione e il Peering diventano risorse strategiche da costruire in maniera
condivisa, senza creare pratiche ricorsive, rigide e non misurate sulle singole persone , sulle
loro caratteristiche , sui loro desideri, sulle loro difficoltà.
5) Modulare il percorso formativo in base alle inclinazioni e capacità della persona già
individuate attraverso una valutazione multiplofessionale e mirata che faccia tesoro di
strumenti orami sperimentati da anni come l’ICF. I piani individuali dovranno suggerire
alla persona un percorso che lo accompagni in un sistema formativo non estemporaneo ma
chiaro nella progressione degli studi e delle capacità da acquisire in funzione di un
inserimento lavorativo più vicino alle inclinazioni personali della persona disabile.
6) Fornire reputazione e aprire spazi di mercato: la sostenibilità del sistema inclusiva sarà
tanto maggiore quanto maggiore sarà la sua generatività, in termini, come già accennato
sopra, di mobilitazione dei cittadini consumatori e delle filiere di distribuzione creando
reputazione e visibilità al lavoro sociale e alla riconversione, quando possibile, di spesa
sociale e sanitaria in investimenti per l’autonomia.
Alcune linee per l’applicazione ispirate alle esperienze in corso sul territorio della zona
distretto Elba.
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Sul territorio elbano esistono esperienze positive in tema di percorsi di accompagnamento,
all’ inserimento lavorativo anche con imprese e datori di lavoro che hanno saputo
accogliere e mettere al lavoro persone disabili e/o svantaggiate.
Queste esperienze tuttavia non danno luogo ad un sistema strutturato e non sono
sufficienti a coprire il fabbisogno occupazionale delle persone disabili e con problemi di
salute mentale della zona. La crisi economica, ha ulteriormente acuito tale situazione
rendendo ancora più difficile la promozione di percorsi di autonomia. L’aumento della
precarizzazione dei rapporti di lavoro soprattutto nelle persone con disabilità e/o con
problemi di salute mentale rende più acuto il disagio e l’instabilità emotiva,
compromettendo spesso il percorso di vita e di integrazione lavorativa. In particolare il
nostro territorio, a prevalente vocazione turistica, caratterizzata da molte imprese dedicate
alla recettività gestite a livello familiare e con periodi di lavoro stagionali, in cui vengono
comunque richieste professionalità specifiche, nonché l'assenza sul territorio di grandi
aziende tenute, in virtù delle vigenti normative, all'obbligo di assunzione di persone con
invalidità, rende difficile il collocamento lavorativo di soggetti svantaggiati.
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Il carattere di pluriennalità dei progetti POR permetterà alle persone protagoniste dei
percorsi di accompagnamento lavorativo di essere inserite in un circuito di servizi
strutturato e diversificato che curi i molteplici aspetti ( sanitari, sociali, educativi e formativi)
necessari a raggiungere una reale integrazione socio-lavorativa, supportando le aziende
coinvolte a sviluppare le capacità di accoglienza strutturali, procedurali, culturali.
Obiettivi peculiari delle future proposte progettuali potranno essere i seguenti:
• Training per le autonomie personali e lavorative quotidiane
• Attività laboratoriali per l’insegnamento di alcune professionalità e mestieri: informatica
sociale, agricoltura sociale, manufatti artigianali e piccoli arredamenti per casa, maglieria
ricamo, professioni di supporto allo sport, alberghiero, ristorazione, cantieristica, servizi
vari, compreso l'accompagnamento, guide turistiche e ambientali
• Accordo di collaborazione con il Centro per l’impiego
• Creazione di una centrale di coordinamento per la preformazione e il supporto allo stage
e all’inserimento
• Accordo di collaborazione con il Laboratorio Ausili AUSL nordovest
• Accordo di collaborazione con il provveditorato degli studi Ufficio scolastico territoriale
di Livorno e con le scuole secondarie di secondo grado autonome della zona
• Diversificazione degli interventi per tipologia di disabilità e livello di gravità
• Valorizzazione delle esperienze progettuali già avviate sul territorio della Zona.
In particolare si prevede di indirizzare le persone inserite verso settori produttivi ben precisi
che hanno risentito in maniera minore della crisi economica e che quindi possono essere ZONA-DISTRETTO
potenzialmente meno espulsivi di altri nel reale e definitivo inserimento occupazionale di ELBA
soggetti con disabilità:
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• Informatica
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• Servizi vari (Commercio-Grande distribuzione- manutenzione-segreterie- terziarioambientale- supporto allo sport- guida turistica e ambientale)
• Turismo Alberghiero e ristorazione
• Manifattura artigianale
• Cantieristica
• Agricoltura sociale
Riguardo all’Agricoltura Sociale si indicano qui alcuni elementi di maggiore dettaglio.
L’agricoltura sociale è una pratica legata alla multifunzionalità in agricoltura. Dopo un
lungo periodo di sperimentazione, che ha portato in Italia risultati di eccellenza, l’ A.S. è
stata recentemente normata dalla Legge n° 141 del 18 agosto 2015. L’intervento normativo
statale, che segue temporalmente quello già adottato dalla Regione Toscana con Legge n°
24 del 26 febbraio 2010 e s.m.i., chiarite le finalità dell’l’A.S., ne fornisce anche i caratteri di
definizione. L’agricoltura si configura come un’attività sociale che affianca alla tradizionale
funzione di produzione di beni di carattere alimentare la capacità di generare servizi
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connessi, sia orientati al mercato sia in grado di dare luogo a valori di utilità pubblica di
assoluto rilievo per la crescita della cittadinanza:
1) opportunità di inclusione sociale attraverso una rete integrata di soggetti pubblici e
privati che restituiscono centralità a persone socialmente svantaggiate;
2) occasioni di cura e riabilitazione attraverso servizi che fanno uso di piante e animali volti
a valorizzare e stimolare le capacità di persone in difficoltà (in termini di capacità
relazionali, accrescimento dell’autostima, sviluppo di capacità personali per diverse tipologie
di utenza) o con gravi disabilità (fisica e/o psichica);
3) opportunità educative e di promozione della salute/socialità ad elevato contenuto
teorico-pratico all’interno delle aziende agricole, favorendo percorsi di apprendimento e
autorealizzazione nel rapporto con la natura (avvicinamento ai cicli biologici, alla gestione
della produzione di alimenti, all’uso del tempo libero, etc.);
4) occasioni di formazione e di impiego lavorativo orientate alla “capacitazione”, attraverso
tirocini formativi e assunzioni nelle imprese del settore agricolo, a favore di soggetti
svantaggiati e di soggetti a “bassa contrattualità” quali disabili e persone con problematiche
di salute mentale;
5) migliorare la qualità della vita attraverso l’accoglienza diurna e una molteplicità di attività
di socializzazione e ricreative nelle aziende agricole, a favore di un ampio spettro di persone
con bisogni (più o meno) speciali, ad esempio le esperienze degli orti sociali peri-urbani per
anziani, oppure le iniziative di incontro, formazione e scambio fra le generazioni e i gruppi
sociali;
6) opportunità di accoglienza residenziale nelle aziende agricole, tramite la creazione di
servizi volti a assicurare supporti per l’emergenza abitativa temporanea e il sostegno alla
gestione di una buona quotidianità per diversi tipi di persone;
7) favorire l’adozione di una visione multifunzionale dell’agricoltura, legando la gestione dei
processi produttivi alla creazione di servizi e di benessere per le persone coinvolte,
promuovendo la caratterizzazione del paesaggio rurale, il mantenimento della biodiversità,
lo sviluppo nelle aree rurali, etc.;
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8) promuovere una maggiore consapevolezza sul corretto utilizzo delle risorse ambientali e
produttive del territorio da parte del le comunità locali.
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Art. 2 – QUADRO NORMATIVO E PROGRAMMATORIO DI RIFERIMENTO
• Art. 118 della Costituzione che prevede che ”Stato Regioni, Città Metropolitane,
Provincie e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio
di sussidiarietà”;
• Legge 7 agosto 1990
n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” che in
particolare all’art. 11 prevede gli “Accordi integrativi o sostitutivi del
provvedimento”;
• Legge 7 agosto 1990
n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” che all'art. 15
prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro
accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse
comune;
• D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti
locali” che all’art. 3 c. 5, stabilisce che “i Comuni e le Province svolgono le
funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate
dall’autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali”;
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Art 1, comma 5 l della Legge n. 328/2000 , “Legge quadro per la realizzazione del
sistema integrato di interventi e servizi sociali” dove si prevede che ”Alla gestione
ed all'offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti
attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi
non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di
volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di
patronato e altri soggetti privati. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha
tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle
iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità
e della solidarietà organizzata”;
Art 6, comma 2 lett.a) della Legge n. 328/2000 ”Legge quadro per la realizzazione
del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che attribuisce ai Comuni
l’attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei
servizi sociali in rete e dà indicazione di realizzare gli interventi di carattere
innovativo attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il
coinvolgimento di soggetti di cui all’Art.1, comma 5;
Art. 7, comma 1 del DPCM del 30.3.2001 ”Atto di indirizzo e coordinamento sui
sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell’ART. 5 della Legge
328/2000” prevede che, al fine di affrontare specifiche problematiche sociali, i
Comuni possono valorizzare e coinvolgere attivamente i soggetti del Terzo Settore,
indicendo istruttorie pubbliche per l’individuazione del soggetto disponibile a
collaborare per la realizzazione degli obiettivi dati;
Art. 3 comma 1 lettera i della L.R. 41/2005 “Sistema integrato di interventi e
servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” dove si prevede la
partecipazione attiva dei cittadini singoli o associati, nell'ambito dei principi di
solidarietà e di auto-organizzazione;
Il Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale dove al capitolo 2.1.1.1. “La cura
delle relazione e la partecipazione attiva” si prevede la possibilità di “Accompagnare
i servizi istituzionali rafforzamento delle capacità d’ascolto delle nuove vulnerabilità
sociali e allo sviluppo di nuove competenze per la gestione di processi inclusivi e
partecipativi con i nuovi soggetti vulnerabili nel campo sociale e socio-sanitario ZONA-DISTRETTO
(Sociale di Iniziativa)”.
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Art. 3 - Oggetto della manifestazione d'interesse
La Zona Distretto Elba attraverso un procedimento di evidenza pubblica mira a costituire
una lista di soggetti qualificati a partecipare a un'attività di co-progettazione di interventi da
sottoporre a valutazione ed eventuale approvazione regionale, nell'ambito del POR FSE,
come precedentemente richiamato.
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La Zona Distretto Elba selezionerà i soggetti ritenuti idonei secondo i criteri specificati nel
presente Avviso. I soggetti selezionati verranno chiamati a partecipare a un processo di
progettazione insieme alla Zona Distretto Elba e a tutti gli altri soggetti selezionati.
Tale attività non sarà retribuita. Il presente Avviso non costituisce impegno finanziario di
nessun genere verso i soggetti che presenteranno le loro manifestazioni di interesse.
Art. 4 - Risultato atteso
Al termine dell'attività di progettazione coordinata dalla Zona Distretto Elba, i soggetti
selezionati dovranno produrre un progetto da sottoporre a selezione regionale.
Il progetto dovrà essere redatto secondo quanto specificato nell'Avviso regionale citato in
premessa.
I soggetti selezionati dovranno conoscere le norme del Fondo Sociale Europeo al fine di
produrre un progetto ammissibile.
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Art. 5 - Attività
I percorsi di co-progettazione saranno articolati come segue:
Fase a) - Gruppi di lavoro per valutazione della fattibilità preliminare al fine di
evidenziare, sulla base di un’analisi delle problematiche e delle potenzialità del territorio, le
progettualità attivabili, le risorse umane e tecniche disponibili, le innovazioni da introdurre,
le implementazioni da produrre ed i processi da attivare. Tali Gruppi di lavoro dovrebbero
condurre ad individuare le idee progetto e i partenariati più idonei per la stesura e
successiva presentazione di progetti in risposta all'Avviso regionale POR FSE – Asse B
Inclusione sociale e lotta alla povertà “Servizi per l'accompagnamento al lavoro di persone
disabili e soggetti vulnerabili”;
Fase b) - Costituzione di partenariati misti pubblico privato dove possano attivarsi i
gruppi di progettazione. Tale costituzione potrà avvenire o attraverso la formalizzazione di
una ATS o con la dichiarazione di intenti alla costituzione in caso di approvazione del
progetto;
Fase c) - Elaborazione delle progettazioni esecutive in risposta al bando a chiamata di
progetto in oggetto così come previsto nel POR FSE, che siano condivise e ritenute
adeguate da parte di tutti i diversi soggetti coinvolti nel percorso di co-progettazione;
Fase d) - Sottoscrizione del progetto ed esecuzione degli atti necessari alla sua valida
presentazione in risposta all'Avviso FSE regionale in oggetto.
Art. 6 - Soggetti invitati a partecipare al presente Avviso
Sono invitati a partecipare al presente Avviso: Imprese e cooperative sociali, soggetti
pubblici e privati che operano nel recupero socio-lavorativo di soggetti svantaggiati.
I soggetti che intendono manifestare il proprio interesse a partecipare all'attività di coprogettazione dovranno essere in possesso di tutti i requisiti giuridici di affidabilità previsti
per coloro che intendono presentare progetti in ambito POR FSE Regione Toscana 2014
2020, ovvero quelli indicati dall'Avviso regionale in oggetto agli Art. 5 Soggetti ammessi alla ZONA-DISTRETTO
presentazione dei progetti e Art. 10 Documenti da presentare – da attestare mediante dichiarazione ELBA
allegate alla presentazione della manifestazione di interesse (Allegato B. del presente
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L’ammissibilità al percorso di co-progettazione non fa sorgere alcun diritto all’adesione Tel. 0565 926111
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finale alla presentazione dei progetti esecutivi alla Regione.
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Art. 7 – Presentazione della manifestazione di interesse
Presentazione della manifestazione di interesse da parte delle amministrazioni pubbliche
Qualora un'amministrazione pubblica voglia manifestare il proprio interesse a partecipare al
procedimento di co-progettazione deve far pervenire, nei tempi e nei modi indicati nel
presente bando, formale richiesta in forma libera in cui sia esplicitata la richiesta di
partecipazione al processo di co-progettazione a firma del legale rappresentante e in cui sia
indicata la persona incaricata di partecipare ai lavori del Gruppo di co-progettazione.
Nella stessa richiesta dovrà essere formulata anche la disponibilità a sottoscrivere uno
specifico accordo che, ai sensi dell'art. 15 della L. 241/90, disciplinerà lo svolgimento in
collaborazione delle attività di interesse comune relative alla co-progettazione.
Le manifestazioni di interesse delle amministrazioni pubbliche non saranno oggetto di
valutazione.
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Presentazione della manifestazione d'interesse da parte di soggetti privati
I soggetti privati aventi le caratteristiche sopra descritte possono manifestare il proprio
interesse a partecipare al procedimento di progettazione facendo pervenire nelle modalità
indicate all'articolo seguente apposita richiesta attraverso il modulo allegato.
I suddetti soggetti possono presentare adesione, oltre che singolarmente, anche in forma
associata, in tal caso dovrà essere indicato il referente del raggruppamento e i nominativi di
tutti i soggetti che poi sottoscriveranno il progetto finale.
Art. 8 - Modalità e data di presentazione delle manifestazioni d'interesse.
Le adesioni, vanno indirizzate a: Azienda USL Toscana Nord Ovest – Zona Distretto
Elba con la seguente modalità:
posta elettronica certificata con oggetto “manifestazione di interesse coprogettazione POR FSE RT 2014-2020 – ASSE B” da inviare al seguente
indirizzo: [email protected] (la documentazione, debitamente
sottoscritta, dovrà essere scannerizzata ed inviata come allegato in formato pdf).
A mano in busta chiusa negli orari di apertura della Segreteria del Responsabile della
Zona Distretto Elba (dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.30) indicando
sul plico: “manifestazione di interesse co-progettazione POR FSE RT 20142020 – ASSE B” – presso Azienda USL Toscana Nord Ovest – Zona
Distretto Elba – Largo Torchiana – 57037 Portoferraio (LI)
Le proposte devono essere presentate entro le ore 12.00 del giorno 19 febbraio 2016.
Le domande in carta libera dovranno contenere, a pena di esclusione dalla procedura di
manifestazione d’interesse, i seguenti documenti:
1.
Domanda di partecipazione alla manifestazione d’interesse redatta secondo il
modello “A” allegato al presente Avviso;
2.
Curriculum generale del soggetto proponente;
3.
relazione sintetica inerente l'esperienza acquisita nella materia di cui al
presente Avviso e sue sedi di svolgimento;
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4.
Dichiarazione di affidabilità economica redatta secondo il modello “B”
allegato al presente Avviso;
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5.
Copia di documento di riconoscimento in corso di validità del legale 57037 Portoferraio LI
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rappresentante.
[email protected]
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Non saranno prese in considerazione le manifestazioni d’interesse pervenute
successivamente al suddetto termine ovvero sprovviste di firme e/o con documentazione
incompleta.
Art. 9 - Modalità e criteri di selezione dei partner progettuali
Le proposte di adesione pervenute saranno prese in esame ed analizzate dalla Zona
Distretto Elba valutando:
•
La candidatura motivata in relazione all'oggetto dell'Avviso pubblico a chiamata di
progetti POR FSE RT;
•
il possesso di competenza professionale ed esperienza nella materia di cui al
presente Avviso;
•
l'esperienza maturata nella promozione e costruzione di reti e partnership nel
territorio della zona-distretto, regionale o in ambito comunitario.
•
l'esperienza nella materia di cui al presente Avviso, maturata nel territorio della
zona-distretto, regionale o in ambito comunitario.
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I soggetti selezionati assumeranno il ruolo di soggetti partners nella fase a) del percorso di
co-progettazione.
Ruoli, funzioni, incarichi e budget, nonché la composizione del partenariato del progetto
FSE da presentare, saranno discussi e decisi durante la fase comune di co-progettazione.
I tavoli di co-progettazione potranno approvare specifiche regole di autoregolamentazione
dell'attività.
Art. 10 – Responsabile del Procedimento
Ai sensi dell’art. 8 della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. si comunica che il Responsabile
del procedimento è il Dr. Gianni Donigaglia, Responsabile Zona Distretto Elba
dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Per chiarimenti ed informazioni è possibile inviare una mail con oggetto “QUESITO
manifestazione di interesse co-progettazione di interventi a valere sul POR FSE RT [email protected];
2020 – ASSE B” al seguente indirizzo:
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ALL. A )
MODELLO MANIFESTAZIONE D'INTERESSE PER
CO-PROGETTAZIONE INTERVENTI A VALERE SUL
POR Regione Toscana
FONDO SOCIALE EUROPEO 2014 – 2020
Asse B Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà
“ Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili”
Il/La sottoscritto/a ___________________________________________________
nato/a a___________________________ (____)
il
___ /___/____/
C.F.____________________________
residente in _____________________ (cap _____________)
Via _________________________________________ n.________
in qualita di legale rappresentante di
_______________________________________________________________
avente sede legale in __________________________________ (cap ________)
Via ________________________________________________ ____________
n.________ C.F./P.IVA ___________________________________________
Tel.______________, e-mail ____________________________________
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PEC _________________
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avente la seguente forma giuridica:
_______________________________________________________________
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MANIFESTA INTERESSE PER partecipare all'attività di co-progettazione mirata
alla presentazione in partenariato con altri di uno o più progetti a valere sull'Avviso
POR Regione Toscana FONDO SOCIALE EUROPEO 2014 – 2020 - Asse B
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a tal fine dichiara e informa che
•
che l'impresa / ente svolge attività di:
•
che, può dimostrare l'esperienza acquisita nella materia di cui al presente Avviso,
come di seguito indicato:
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•
che il personale che si intende utilizzare (con allegato curriculum professionale dello
stesso) nelle attività progettuali risulta essere quello di seguito elencato:
•
che le strumentazioni, strutture che sono nella propria disponibilità e che verranno
messe a disposizione per l'espletamento delle attività prevedibili del progetto FSE, sono:
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•
che le Associazioni presenti nel territorio della zona-distretto con cui vigono
rapporti di collaborazione sono le seguenti:
•
Altre informazioni che si ritiene utile fornire al fine della valutazione della
manifestazione d'interesse (max 1 pagina) :
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DICHIARA inoltre
•
che la persona incaricata di partecipare ai lavori del Gruppo di co-progettazione è
(di cui si allega curriculum) : (Nome e Cognome) ______________________________,
nato a _____________, il ______ CF ______________________________, residente in
_______________________
(cap
_______),
Tel.____________,
e-mail
________________________________;
•
che le eventuali comunicazioni in ordine agli esiti della presente selezione dovranno
essere
effettuate
al
seguente
indirizzo
email
o
pec
_____________________________________________ ;
•
di aver letto l'Avviso per manifestazione d'interesse e di accettare quanto in esso
previsto;
•
di essere informato, ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 196/2003 che i dati raccolti
saranno trattati anche con strumenti informatici, esclusivamente nell’ambito del
procedimento per il quale la dichiarazione viene resa.
S'IMPEGNA
a comunicare tempestivamente ogni variazione relativa alla titolarità, alla denominazione o
ragione sociale, alla rappresentanza, all'indirizzo della sede ed ogni altra rilevante variazione
dei dati e/o requisiti richiesti per la partecipazione alla fase di co-progettazione .
(luogo e data)
_____________________
ZONA-DISTRETTO
ELBA
(firma del legale rappresentante)
______________________________
Largo Torchiana
57037 Portoferraio LI
Tel. 0565 926111
[email protected]
a.it
N.B. Allegare copia del documento di riconoscimento del sottoscrittore, in corso di validità.
Azienda Usl
Toscana nord ovest
sede legale
via Cocchi, 7
56121 - Pisa
P.IVA: 02198590503
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ALLEGATO B
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI AFFIDABILITÀ GIURIDICO-ECONOMICOFINANZIARIA ai sensi del DPR 445/2000 artt. 46 e 47
(Ogni soggetto proponente/capofila e partner componenti dell’ATS – deve compilare la presente dichiarazione)
Il sottoscritto________________________________________________________________
nato a __________________________________________il_______________________________
Residente a______________________________________________________________________
via_____________________________________________________________________________
legale rappresentante di…………………………………….……………………….soggetto
proponente/partner………………………….del progetto…………………………………………….
consapevole degli effetti penali per dichiarazioni mendaci, falsità in atti ed uso di atti falsi ai sensi
dell’articolo 76 del citato DPR 445/2000, sotto la propria responsabilità (sbarrare i riquadri che
interessano e riempire i campi vuoti con i propri dati):
Dichiara
di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di cessazione di attività o di concordato
preventivo e in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione del proprio stato, ovvero di
non avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni e che tali circostanze non
si sono verificate nell’ultimo quinquennio,
che non è stata pronunciata alcuna condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi
reato che determina l’incapacità a contrattare con la P.A;
di non avere procedimenti in corso ai sensi dell’art. 416/bis del codice penale;
nel caso di soggetti privati:
di essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e
assistenziali a favore dei lavoratori, secondo la legislazione del proprio stato e di avere i seguenti dati di
posizione assicurativa:
ZONA-DISTRETTO
INPS______________ matricola ______________ sede di __________________
ELBA
INAIL ____________ matricola ______________ sede di __________________
Largo Torchiana
nel caso di soggetti privati:
57037 Portoferraio LI
di essere in regola con gli obblighi concernenti le dichiarazioni in materia di imposte e tasse e Tel. 0565 926111
con i conseguenti adempimenti, secondo la legislazione del proprio stato;
[email protected]
a.it
(per le cooperative )
di applicare il contratto collettivo di lavoro anche per i soci della cooperativa.
In riferimento agli obblighi previsti dalla legge 68/99 in materia di inserimento al lavoro dei disabili
(scegliere una delle seguenti tre opzioni):
di non essere soggetto in quanto ha un numero di dipendenti inferiore a 15;
di non essere soggetto in quanto pur avendo un numero di dipendenti compreso fra 15 e 35, non
ha effettuato nuove assunzioni dal 18.1.2000 o, se anche le ha effettuate, rientra nel periodo di esenzione
dalla presentazione della certificazione;
di essere tenuto all’applicazione delle norme che disciplinano l’inserimento dei disabili e di
essere in regola con le stesse.
Data,
Firma e timbro
(allegare copia documento identità)
Azienda Usl
Toscana nord ovest
sede legale
via Cocchi, 7
56121 - Pisa
P.IVA: 02198590503
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