Rassegna del 07/03/2016

Transcript

Rassegna del 07/03/2016
Rassegna del 07/03/2016
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 07/03/2016
SANITÀ NAZIONALE
Il Fatto Quotidiano
05/03/16 P. 15
Angela Camiso
1
Io Donna
05/03/16 P. 212 Farmaci on line: le nuove regole Ue anti contraffazione
"La ginecologa abbandonò il parto e la bimba morì"
Elena Meli
2
Italia Oggi
05/03/16 P. 38
Sanità, senza quartiere la lotta all abusivismo
Pasquale Quaranta
3
Corriere Della Sera
05/03/16 P. 23
L'ossitocina per combattere il dolore
Corriere Della Sera
05/03/16 P. 25
Letizia, un'italiana tra i ghiacci «La mia avventura a 55 sottozero»
Io Donna
RICERCA
4
Aldo Cazzullo
5
05/03/16 P. 212 Viaggio nelle coronarie in 3D
Antonella Sparvoli
7
Milanofinanza
05/03/16 P. 69
Tante cure per la testa
Elena Correggia
Sole 24 Ore
05/03/16 P. 4
Piano da 50 milioni per il polo di Modugno
10
Sole 24 Ore
05/03/16 P. 4
Tecnologie innovative nella lotta ai tumori
11
Unità
05/03/16 P. 14
Appello per finanziare la Ricerca
Indice Rassegna Stampa
Michele Nicoletti
8
12
Pagina I
"Laginecologa abbandonò il parto e la bimba morì"
Rischia il processo Roma, la dottoressa, figlia di un primario,
è accusata di aver "sospeso" il cesareo "per incapacità"
L
a ginecologa, figlia dell'ex
primario di quel reparto in
uno dei più importanti ospedali pubblici di Roma, che "inizia a piangere e a urlare" e
poi in preda a una crisi di nervi, in quanto non riusciva a tirar fuori il feto, "abbandona la
sala parto", chiedendo agli infermieri di "chiamare qualcun altro", sostenendo di non
"essere in grado" e così lasciando la paziente con la ferita aperta e il nascituro, vivo,
all'interno, senza ossigeno,
per "otto minuti", quando la
regolavuole che lo stessovenga estratto in pochi secondi.
Labimba che sarebbe nata sanissima e che invece è morta
nella stessa salaoperatoria. La
partoriente che non potrà più
avere figli.
Così la raccontarono la
mammamancatae suo marito
nella denuncia, ritenuta attendibile dal pm che ora ha
chiesto il rinvio agiudizio della ginecologa per interruzione colposa di gravidanza in
quanto, scrive testualmente il
magistrato, avrebbe "sospeso" il parto cesareo "in preda
a forte agitazione psicologica" e "interrotto l'estrazione
fetale per incapacità".
I FATTI risalgono al 12 ottobre
di quattro anni fa e, se confermati in dibattimento, provocheranno sconcerto soprattuttoperlastimadi cui untempo godeva il padre dell'indagata all'interno dell'ospedale
San Giovanni Addolorata e nel
reparto di Ostetricia. Dove la
figlia tuttora lavora. Si chiama
Monica Alicino e ha 57 anni
mentre suo padre, il professor
Riccardo, primario ginecologo in quel nosocomio fino alla
fine degli anni 90, è da tempo
in pensione.
be anche falsificato la cartella
atti in Procura. Nella richiesta
clinica. È stato poi documendi rinvio a giudizio per la sola
tato che solo quando la situaAlicino il nuovo pm alla luce
zione era precipitata fu chiadelle perizie ha invece confermato la ricostrumato, dall'anestesista, un altro
zione dei genitori
della bimba morginecologo, che
ta e cioè che la gidopo pochi istanti riuscì a e- L'inchiesta
necologahainsostrarre il feto, Secondo i1 pm
stanza piantato in
asso la paziente
purtroppo però
il medico
già privo di vita.
nel bel mezzo del
Ora si attende ha interrotto
cesareo. Ci sono
la decisione, non
testimonianze dil'operazione
scontata, del giuscordanti sul fattoche la dottoresdice. Il fascicolo, "in preda a forte
infatti, era stato
sa sia uscita o meassegnato a un agitazione"
no dalla sala opealtro pm, andato
ratoria. Gli avvocati della difesa
in congedo, che
aveva prima indagato tutti i
sostengono che non abbia almedici intervenuti e poi aveva
cuna colpa in quanto il cesareo
chiesto per gli stessi l'archisarebbe stato dalei eseguito in
viazione, respinta però dal
modo corretto.
gip, che aveva rimandato gli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Secondo il pm Giuseppe
Bianco MonicaAlicino avreb-
Nel 2012
I fatti sono
accaduti
all'ospedale
San Giovanni
Addolorata
di Roma
Sanità nazionale
Pagina 1
SALUTE
Farmaci online : le nuove regole Ue anti contraffazione
Sembrano identici a quelli veri, ma sono falsi e pericolosi. I medicinali contraffatti sono diffusi, ancora di più con il boom del commercio ori line: un
mercato in crescita nel mondo del 123 per cento negli ultimi cinque anni.
Per proteggere i cittadini e smascherare i farmaci fasulli, una direttiva Ue
ha appena stabilito nuove misure di sicurezza obbligatorie: ogni confezione dovrà avere un identificativo unico, con informazioni che vanno dal numero di lotto alla data di scadenza, dal codice a un numero di serie unico. «I
farmaci contraffatti contengono meno principio attivo del dovuto, non ne
hanno affatto o hanno qualcosa di diverso da quanto segnalato in etichetta»
spiega Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negridi Milano (marionegri.it). «Morale, fanno sempre male. Se nonc'è nullaopoco di quanto serve,
il mancato effetto è dannoso. Se cont engono i mpu ri tà o sono di scarsa qualità,
sono dannosi per i possibili eventi avversi». In ItaN -12
,!
I
li
lia, dal 2oi5, si possono aciI
quistare sul web medicine
senza ricetta: per tutelarsi,
occorre rivolgersi alle farmacie ori line autorizzate
dal ministero, riconoscibili
da un "bollino di sicurezza"
!
su cui cuccare per verifica-
lo
re la legali tà del sito.
ElenaMeli
Sanità nazionale
ì
io
Pagina 2
Le modifiche apportate al ddl Lorenzin al vaglio del senato
Sanità, senza quartiere
la lotta all'abusivismo
DI PASQUALE QUARANTA
N
uove regole per i liberi professionsti dell'area sanitaria e per gli enti
vigilati dal ministero della salute.
La commissione igiene e sanità del
senato, infatti, nei giorni scori ha approvato
alcune proposte di modifica presentate al
testo del ddl Lorenzin al vaglio di palazzo
Madama (si veda ItaliaOggi del 20 febbraio
2016). Nello specifico le nuove disposizioni
mirano a modificare l'art. 5 del testo base
introducendo, con una modifica ad hoc, l'obbligatorietà della confisca degli strumenti utilizzati per commettere il
reato
di esercizio abusivo della
professione sanitaria.
Tra le priorità della
Commissione, infatti, il contrasto ad
un fenomeno che,
secondo una ricerca dell'Istituto Eurispes, è in
continua espansione con oltre 60
mila abusivi attivi
nel settore sanitario
di cui circa 15 mila
solo in ambito odontoiatrico.
Successivamente, è arrivato anche il via libera
all'emendamento di Luigi d'Ambrosio Lettieri (Cor), con
il quale sono
state escluse dall'am-
Sanità nazionale
bito di applicazione della legge n. 402013,
recante disposizioni in materia di professioni non organizzate, le attività tipiche o
riservate per legge relative alle professioni
sanitarie. Introdotta, inoltre, una specifica
ipotesi di reato per il farmacista che, in assenza di prescrizione medica, distribuisca sostanze farmacologicamente attive e farmaci
dopanti per finalità diverse da quelle autorizzate per l'immissione in commercio (Aie).
Con un altro emendamento della relatrice
Emila Grazia De Biasi (Pd) si è deciso che,
tra le ipotesi di sostituzione del direttore
di farmacia, viene eliminata quella relativa al raggiungimento dell'età pensionabile
mentre, su proposta di Maria Rizzotti (Fi),
si estende da sei a 48 mesi il termine entro
cui si può cedere la partecipazione in
una società titolare di farmacia senza
avere i requisiti per detenerla.
Possesso causato , nella maggior parte dei casi, da motivi di successione ereditaria.
Infine, con l'obiettivo di semplificare il testo base del ddl lorenzin, su
proposta sempre della relatrice,
è stato stralciato l'intero art. 9
volto a delegare al Governo
l'adozione di un testo unico
della normativa vigente
sugli enti vigilati dal Mi-
nistero della salute e gli
articoli da 11 a 25 sulla
sicurezza alimentare,
sicurezza veterinaria,
e sulle conseguenze
dell'utilizzo delle
sigarette elettroniche.
Pagina 3
a anitas e Cnr
L'ossitocina
per combattere
il dolore
Un gruppo di lavoro
internazionale, al quale hanno
partecipato ricercatori
dell'Istituto di neuroscienze
del Cnr di Milano e
dell'Humanitas, ha
individuato i 3o neuroni
responsabili del rilascio
dell'ossitocina, coinvolta
anche nella percezione del
dolore infiammatorio. Lo
studio, pubblicato su Neuron,
apre la strada all'utilizzo
dell'ossitocina come
analgesico.
Ricerca
2 RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 4
Letizia, un'italiana tra i ghiacci
«La mia avventura a 55 sottozero»
d i Aldo
1 mio arrivo la temperatura
era -55. Non c'erano pinguini e neppure foche: solo il
deserto bianco di neve e
\ _ ' _ _ _ ghiaccio. Un giorno in mensa un ricercatore trovò un moscerino nell'insalata: facemmo una gran festa. Provammo anche a tenerlo; sopravvisse due giorni sotto un
bicchiere di plastica; poi purtroppo è morto».
Il capitano medico dell'esercito Letizia Valentino, 32 anni, è appena rientrata dall'Antartide. A molti italiani è diventata quasi familiare: è stata lei a fare gli auguri di Capodanno dal
Polo Sud sul Tgi e sul Tg5, un suo video di saluto è stato trasmesso da Carlo Conti a Sanremo. Lei però non se n'è accorta: «Avevamo dieci minuti di linea telefonica alla settimana. E
poi il tempo in Antartide non esiste. In questa
stagione c'è sempre il sole, non viene mai buio. Decidi tu quando finisce il giorno e comincia la notte, oscuri le finestre e provi a dormire.
Cosa non facile: la base italofrancese Concordia è a 8.800 metri di quota, che equivalgono a
4 mila a causa dello schiacciamento del Polo.
Sono frequenti insonnia, mal di testa, vomito,
coliche renali, vertigini, perdita di concentrazione che causa spesso incidenti. A un medico
il lavoro non manca».
Letizia Valentino non sa neppure che in questi mesi è diventato un cult il film di Checco
Zalone, in missione dalla parte opposta, al Polo Nord, per proteggere i ricercatori italiani: in
pratica il suo mestiere. Il capitano sorride:
«Ma al Polo Sud non ci sono orsi. Gli unici pericoli possono venire dalle foche leopardo; ma
soltanto nelle basi sulla costa. All'interno sei
sola con il freddo, che nell'inverno australe arriverà anche a meno 88. Uno dei compiti era rifornire le tende attorno alla base con il kit di
sopravvivenza. Ma a tutto si può resistere. Nella mia carriera ne ho viste di peggio».
Il capitano è stato tre volte in Afghanistan. È
paracadutista, rocciatore, sub. «Sono di Nicolo si, provincia di Catania. Da bambina volevo
fare il medico missionario in Africa. Da ragazza ho capito che il modo per realizzare il mio
sogno era l'esercito. Sono stata ammessa all'accademia di Modena e nello stesso tempo
ho fatto l'università: prima sono diventata sottotenente, poi mi sono laureata, ora mi sto
specializzando in riabilitazione. II mio reparto
è il Col Moschin, ma la prima volta sono andata in Afghanistan con i bersaglieri di Orcenico
superiore: avamposto di Shindad, nel centro
del Paese, accanto alla base Usa. Ho assistito i
chirurghi americani durante le amputazioni. I
feriti erano soprattutto afghani, vittime di sparatorie, o saltati sulle mine. Uscivo con le pattuglie, ho visto un Paese che lotta per rinasce-
Ricerca
Il capitano medico dcll rccrrilo m :lnlarlidr:
e' il luogo più ostile e affascinante del creato
Ma anche una distrazione può essere fatale
re: è stata tm'esperienza splendida. Sono tornata altre due volte con il Col Moschin, a Farah,
nel Sud, e a Herat, dove abbiamo addestrato la
polizia afghana alle operazioni di pronto soccorso».
Poi Letizia Valentino ha vinto le selezioni
per l'Antartide, dove l'Italia è dal 1985 con il
programma di ricerca gestito dall'Enea e dal
Cnr. «Sono arrivata il 1o novembre, dopo un
viaggio interminabile: Roma, Dubai, Bangkok,
Sidney, Christchurch in Nuova Zelanda. Con
un C. 13o sono atterrata sul pack della baia di
Terranova, nella base intitolata a Mario Zucchelli, il pioniere delle ricerche. Da qui altre 5
ore di Basler, uri velivolo che vola a bassa quota
sul ghiaccio, fino alla base Concordia. Sono
stata subito malissimo. Ma basta un p& di ossigeno e di acetazolamide per eliminare l'anidride carbonica in eccesso e sentirsi meglio. A
quel punto però ti ritrovi nell'ambiente più
ostile e più affascinante del creato».
«Un giorno in mensa un ricercatore ci benedisse sciogliendo un blocco di ghiaccio che
aveva l'età di Gesù Cristo. Non era tiri gesto blasfemo: è che ti senti un dio al pensiero che maneggi l'eternità; e allo stesso tempo ti senti meno di nulla. L'Antartide è un continente-laboratorio: appartiene all'umanità, nessuno può
rivendicare niente per sé o per il suo Paese. Ti
danno subito lezione di sopravvivenza: se cadi
in una pozza d'acqua gelida, in pochi minuti
sei morto; devi imparare a riconoscere i punti
in cui il ghiaccio può cedere. Paradossalmente
gli incendi sono numerosi: l'aria è molto secca.
E una missione cui hanno messo mano in
molti: i vigili del fuoco, i carabinieri, gli alpini
che addestrano i ricercatori sul Bianco, le altre
forze armate: abbiamo anche una nave, Italica,
per la ricerca biomarina. E un'Italia di cui possiamo essere orgogliosi. Con i francesi il rapporto è ottimo. C'è gente che va in Antartide da
dieci anni. Tutti li chiamano per soprannome:
Gatto, perché vive a bordo del suo gatto delle
Pagina 5
Chi è
Letizia
Valentino (a
sinistra), 32
anni, di Nicolosi
(Catania), è
capitano
medico
dell'esercito
italiano
nevi, che chiama la Micia; Jilou, che pare Asterix con i capelli biondi lunghi, guida qualsiasi
cosa si muova e procaccia l'acqua per lavarsi;
The Queen, lo chef che per scaldarci mette il
burro anche nel caffè. Per Natale abbiamo avuto escargot, canard e panettone. Io mi sono occupata delle decorazioni...».
«Le ricerche vertono su molte cose, anche
sulla reazione del corpo umano all'isolamento
antartico, ma in particolare sullo scioglimento
dei ghiacci. Si fanno carotaggi a profondità impensabili. E purtroppo è tutto vero: il pianeta si
sta riscaldando. Anche se la temperatura più
mite che abbiamo registrato è stata meno 22.
A volte il personale sta via per due o tre settimane. Ma l'esperienza più affascinante è la
Traversa, che unisce la base Concordia a quella
di Proud'homme. Una carovana di trattori cingolati che percorre 1.500 chilometri in 12 giorni. In mezzo al convoglio c'è il container dove
si dorme tutti insieme. Purtroppo senza bagno: di notte bisogna uscire. Tutto è bianco, a
perdita d'occhio. La vista dell'oceano e del cielo pieno di skua, gli uccelli, è stata una liberazione. Anche se il pack si era sciolto, gli aerei
non decollavano, e in Tasmania sono dovuta
rientrare in nave». Quando torna in Antartide?
«Presto: è un mondo che ti lascia dentro una
É appena
rientrata
dall'Antartide
(sopra, nella
foto di Alban
Thollot e a
destra in una
foto scattata
da Letizia
stessa), dove
era arrivata il
10 novembre
per prendere
parte al
programma di
ricerca gestito
da Enea e Cnr
nella base
italofrancese
Concordia a
quota 3.300
metri
ANTART(ióiE
Dolo Sud
r
Ricerca
Pagina 6
Viaggio nelle
coronarie in 3D
Rappresentare le
arterie coronariche in
3D per capire come la
placca aterosclerotica
le danneggia e porta
all'infarto, ottimizzando
così prevenzione e
trattamento delle malattie
cardiache. È l'obiettivo
degli scienziati impegnati,
fino al2or9, nel progetto
europeo Smartool,
coordinato dall'Istituto
di fisiologia clinica del
Cnr di Pisa e sviluppato
da Exprivia, società leader
nei servizi tecnologici.
L'idea è di realizzare una
piattaforma software che
permetta l'elaborazione
di modelli informatici
di simulazione della
formazione e della crescita
della placca coronarica.
Uno strumento che
aiuterà a fare diagnosi
ancora più precoci.
Antonella Sparvoli
Ricerca
Pagina 7
.llo studio un anticorpo intelligente per prevenire l'emiffania cronica
di Elena Correggia
/
- - ecniche innovative di neuroimaIging e simulatori hi-tech, vaccini
sperimentali e nuovi utilizzi della
. . radioterapia stanno cambiando e
rendendo più efficace l'approccio terapeutico a numerose patologie del cervello.
Buone notizie per chi soffre di emicrania
cronica, ovvero coloro che hanno di mal di
testa almeno 15 giorni al mese per almeno
tre mesi consecutivi. L'istituto San Raffaele
pisana di Roma è il primo centro in E uropa
a essere stato selezionato per avviare la
sperimentazione clinica di un anticorpo
intelligente per prevenire il fastidioso
disturbo che colpisce soprattutto soggetti
in età attiva, di età media fra 40 e 45 anni.
«L'anticorpo intelligente , impropriamente
definito vaccino , ha la capacità di individuare e neutralizzare una sostanza fisiologica vasodilatatrice chiamata Cgrp, il cui
eccesso rappresenta uno dei meccanismo
di scatenamento dell'attacco emicranico»,
spiega Piero Barbanti , responsabile del
centro per la diagnosi e la terapia delle
cefalee e del dolore dell'Irccs San Raffaele
pisana, «si tratta di un nuovo meccanismo
di azione che costituisce un grande passo
avanti anche sotto l'alto profilo di tollerabilità, uguale al placebo, a differenza dei
farmaci finora utilizzati per prevenire
l'emicrania cronica che , dopo 6mesi-un
anno, devono essere sospesi a causa degli
effetti collaterali quali sonnolenza , astenia
e aumento di peso ». Nella fase di studio
precedente l'anticorpo , somministrabile
sottocute una volta al mese per sei mesi
consecutivi , ha ridotto la frequenza degli
attacchi di cefalea nel 62 % dei pazienti.
Iltempo è ce ello.AncheinItaliadal14
al 20 marzo verrà celebrata la settimana
mondiale del cervello , un'occasione con la
quale la Società italiana di neurologia promuove incontri e convegni sulle malattie
neurologiche e sui progressi della ricerca.
Quest'anno in particolare con il motto «Il
tempo è cervello» si vuole sottolineare l'importanza di diagnosi tempestive e soluzioni
anticipatorie nelle malattie croniche.
Nuovi marker della fase prodromica della
malattia sono per esempio stati individuati
per il morbo di Parkinson . «La ricorrenza
di disturbi del sonno, soprattutto nella
fase correlata al sogno , con manifestazioni psichiche e comportamentali, sono
state riportate da molti studi , soprattutto
italiani", spiega Leandro Provinciali, presidente della società italiana di neurologia
Ricerca
e direttore della Clinica neurologica e del
Dipartimento di scienze neurologiche degli
Ospedali riuniti di Ancona, «in molti casi
sono manifestazioni poco frequenti ma di
tale intensità da richiedere un consulto
specialistico. La loro identificazione avviene agevolmente sulla base di caratteristiche quali iperattivazione motoria,
attivit à onirica intens a con comport amento
correlato». Anche i disturbi olfattivi con
alterazione della percezione o del riconoscimento degli stimoli sono spesso registrati
nelle fasi prodromiche della malattia di
Parkinson e di Alzheimer. I tentativi di
proteggere chi mostra questi segni precoci
sono stati realizzati con farmaci neuroprotettori, utilizzati anche nelle fasi iniziali
del quadro clinico, benché il loro impiego
rimanga controverso per la scarsa omogeneità di vantaggi documentati. Una fase
iniziale e presintomatica dell'Alzheimer
è rappresentata dal disturbo cognitivo
lieve, con espressioni di compromissione
cognitiva distinguibili dalla forme naturali
d'invecchiamento attraverso valutazioni
neuropsicologiche. In questo campo la
ricerca ha anche avviato studi di neuroimagingfunzionale per analizzare i disturbi
soggettivi di memoria al fine di arrivare a
una diagnosi presintomatica e a un trattamento precoce. «La risonanza magnetica
di base per esempio fornisce un quadro
morfologico distinguendo i tessuti sani da
quelli malati e viene già utilizzata per la
diagnosi di malattie neurodegenerative nei
casi dubbi successivi alla diagnosi clinica e
allo studio genetico», spiega Maria Grazia
Bruzzone, direttore dell'unità operativa di
neuroradiologia dell'istituto neurologico
Carlo Besta di Milano, «con le tecniche
funzionali otteniamo informazioni ulteriori sul quadro metabolico sotteso o precedente l'alterazione del segnale cerebrale,
individuando per esempio i segni delle
disfunzioni a livello corticale dopo aver
somministrato vari stimoli».
Un viaggio in 3D. Un importante ausilio
per la formazione dei medici specializzandi
in neurochirurgia e per la pianificazione
di un intervento prima di entrare in sala
operatoria è offerto dai neurosimulatori
di cui è dotato, primo in Europa, il Centro
Neurosim, che ha sede presso l'istituto
Besta. «Nella pratica operatoria sono già
diffusi i navigatori, che ci informano su
dove stiamo operando e ci permettono un
confronto con l'immagine preoperatoria
ottenuta tramite risonanza magnetica»,
spiega Alessandro Perin, direttore scientifico di Neurosim, «i simulatori hanno
invece una funzione simile a quella di
Google maps , ci permettono cioè di studiare
in anticipo la traiettoria che dobbiamo
percorrere, segnalando molte informazioni
fra cui la strada più veloce e gli eventuali
ostacoli. Attraverso immagini personalizzate dell'anatomia del paziente rese in
grafica computerizzata in 3D possiamo
quindi navigare all'interno del suo cranio
e simulare un intervento, per esempio per
la rimozione di un tumore, valutando in
anticipo i rischi, le vie più difficili e quelle
più sicure». Il realismo è amplificato dalla
capacità delle macchine di trasmettere
al chirurgo la sensazione anche tattile
percepita quando il bisturi tocca determinate superfici e strutture anatomiche del
cervello e la resistenza dei diversi tessuti,
grazie a un software che riproduce le caratteristiche fisiche e fisiologiche degli stessi.
Infine, anche l'audio in 3D riproduce i suoni
che si otterrebbero durante l'intervento
chirurgico . Nello specifico il complesso
di simulatori prevede NeuroTouch, che
simula interventi neurochirurgici tridimensionali realizzati al microscopio, e
Immersive Touch, per effettuare virtualmente sul paziente le fasi dell'intervento
che non richiedono l'uso del microscopio
e pianificare meglio tempi e vie d'accesso.
C'è poi Surgical theater, che può essere
usato anche durante l'intervento chirurgico reale, e in caso di trattamento di un
aneurisma permette di valutare in anticipo
come le clip interagiranno con i tessuti e
le strutture circostanti. Infine Virtual proteins è un sistema per la visualizzazione
dell'anatomia del paziente ricostruita in
3d. Il modello può essere ruotato in tutte le
direzioni e analizzato da tutti gli angoli. E
lo strumento che fornisce il grado maggiore
di dettaglio ed è utilizzato per trattare le
malformazioni vascolari perché riesce a
ricostruire l'albero dei vasi sanguigni in
modo preciso per distinguerlo dalle altre
strutture del cranio.
Pagina 8
robot mette il dolore ko. Per spegnere
i dolori della nevralgia del trigemino, che
in Italia affligge oltre 7 mila nuovi soggetti
ogni anno, è possibile fare ricorso alla
radioterapia tramite il robot Cyberknife.
L'apparecchio è in grado di inviare con precisione 150 fasci di radiazioni di spessore
millimetrico sul nervo trigemino malato.
«L'energia inviata agisce da antidolorifico,
anestetizzando il nervo», afferma Pantaleo Romanelli, direttore scientifico del
Centro Cyberknife del Centro diagnostico
italiano di Milano, «abbiamo effettuato
oltre 500 trattamenti e l'efficacia della
metodica è confermata dal fatto che 9
pazienti su 10 a sei mesi dal trattamento
sono liberi dal dolore». Cyberknife non
è invasivo, a differenza dell'intervento
chirurgico, e non richiede l'utilizzo di
farmaci. (riproduzione riservata)
Ricerca
Pagina 9
Piano da 50 milioni
per il polo di Modugno
Tra Bari, Brindisi e Bat si
articola un polo farmaceutico dipeso nazionale. La
Merck Serono ha qui uno
stabilimento nato nel 1992 che
dal riempimento asettico del
farmaco è viavia cresciuto fino
a diventare un esempio unico
integrato nel territorio, tra
digitalizzazione spinta, e
tecnologia e risorse umane
qualificate. Tanto vero che la
multinazionale tedesca ha
deciso di investire ancora nello
stabilimento barese di Modugno - il potenziamento sarà
completato entro il 2017 - con
5o milioni, lo dei quali finanziati dagli incentivi regionali
dei contratti di programma
(misura416). A Modugno, la
Merck Serono fa ricerca e
produce farmaci biotecnologici esportati in 10o paesi,occupa
173 dipendenti e conta su un
processo produttivo forte-
Ricerca
mente innovativo «continuamente controllato - spiega
Giampiero Lorusso, supply
chain director - perché dobbiamo mantenere alto il livello
di preparazione del personale
e del prodotto». Per questo la
vicina università fornisce i
talenti necessari e intorno alla
Merck Serono si è sviluppata
una tecnologia che viene dalle
aziende presenti sul territorio
e il polo barese è diventato
attrattivo anche con dipendenti che vengono dal Nord.
V.Ru.
C) RI PRO DD ZIO NE RISERVATA
I fondi regionali
Incentivi regionali destinati a
potenziare il polo di Modugno
Pagina 10
Tecnologie innovative
nella lotta ai tumori
e11984 Enzo Ferrari, il
"Drake", decide di donare
una risonanza magnetica
all'ospedale di Modena. Al
bando risponde una sola azienda: la Itel Telecomunicazioni.
Questa azienda-laboratorio di
Ruvo di Puglia (Bari) - 85
dipendenti, lo milioni di curo
di fatturato attesi in crescita del
12%nel2o16 - è partita dai ponti
radio. La Itel li ha installati per
Snam, per Canale 5. «Oggi di
telecomunicazioni abbiamo
ben poco. Forse sarebbe meglio toglierci il cognome»,
scherza Leonardo Diaferia,
presidente e fondatore dell'azienda. Onde, campi, radiazioni elettromagnetiche: tutte
competenze che sono tornate
utili per far virare la Itel prima
sulla radiologia diagnostica e
poi, dal 2005, sulla produzione
di "radiofarmaci", per la diagnostica dei malati di tumore.
Ricerca
La nuova frontiera si chiama
"protonterapia": un tipo di
radioterapia che usa fasci di
protoni. Un gruppo di giovanissimi fisici e ingegneri stanno
lavorando a un'attività di
ricerca e sviluppo per arrivare
a un acceleratore di protoni. Il
traguardo dovrebbe essere
tagliato fra due anni. «La nostra
- dice Diaferia - è la storia di
una metamorfosi, fatta soprattutto di persone unite intorno a
un'idea progettuale e innovativa».
A.Bio.
CRIPRODDZIONE RISERVATA
La crescita del fatturato
La crescita del fatturato attesa
ne12016
Pagina 11
Appello per fin anziare l a Ricerca
Michele
Nicoletti
DEPUTATO PD
iustamente il Governo ha fatto della
crescita e dello sviluppo dell'economia
uno degli obiettivi fondamentali della
strategia di risanamento e rilancio del
Paese. E essenziale ora che questa strategia vada
mantenuta e anzi rafforzata di Pronte ai primi risultati
positivi conseguiti pur in una difficile contingenza
internazionale.
La crescita ha però bisogno di investimenti
mirati, in particolare in ricerca e sviluppo. Non c'è
economia avanzata al mondo capace di crescere
senza un investimento significativo in ricerca.
Perquesto i Paesi dell'UE si sono impegnati
a fissare al 3"ó del PIL nazionale la quota di
investimenti pubblici e privati necessari
a sostenere la crescita economica.
Purtroppo il nostro Paese è storicamente
largamente al di sotto ditale soglia: il dato 2014era a
1,29 rispetto ai valori più alti di UIC (1,72), Francia (2,26)
eGermania (2,S4), per non parlare di Danimarca(3,OS),
Svezia (3,16) eFinlandia (3,17). Il Governo hagia assunto
pro\ \ ed inventi signi ficativi nel settore degli sgravi
fiscali peri finanziamenti alla ricerca, del reclutamento
di giovani ricercatori, del sostegno a singoli centri
di eccellenza. E ora salutiamo positivamente
l'annuncio di un piano di investimenti di 2,3 miliardi
di euro che partirti nelle prossime settimane.
All'interno di questo piano - e perquesto assieme
ad altri 40 parlamentari del PD abbiamo rivolto
Ricerca
un appello al Presidente Renzi - è essenziale che il
sistema pubblico della ricerca venga adeguatamente
e costantemente finanziato come accade negli altri
Paesi avanzati. Come ricordanogli scienziati che si
sono mobilitati in questi giorni, la Francia stanzia
quasi un miliardo a fronte dei nostri 92 milioni
sull'ultimo bando PRIN. Il sistema pubblico della
ricerca è fondamentale. E il tessuto connettivo
primario da cui nasce tutto il resto. E questo tessuto
che ancora oggi, nonostante i tagli subiti, continua
a produrre giovani straordinariamente competenti
che, purtroppo, sono costretti a proseguire i loro lavori
di ricerca all'estero. Senza un forte sostegno a questo
sistema è impossibile alimentare la filiera di dottorati
di ricerca, post-doc, laboratori e biblioteche che
formano l'ossatura portante dei centri di ricerca in cui
attirare giovani di talento e finanziamenti stranieri.
Acausa dei tagli e dei sottofinanziamenti
del passato, ogni anno perdiamo una parte di
finanziamenti che il nostro Paese destina alla ricerca
a livello europeo. Perdiamo molti giovani italiani e
non riusciamo ad attirare giovani stranieri, benché
il livello della nostra ricerca in moltissimi settori
sia elevato ecompetiti\ o. Per questo chiediamo al
Presidente Renzi un impegno in prima persona
per rilanciare il sistema della ricerca che avvicini
la quota italiana alla soglia del 3"ó. No a interventi
occasionali né tanto meno finanziamenti a pioggia.
Serve un disegno di lungo periodo e lineeguida
strategiche che consentano al sistema di svilupparsi
con continuita e in modo diffuso. Servono rigorose
procedure di selezione e valutazione e meccanismi di
controllo. boa servono anche più risorse economiche.
Solo cosi sarà chiaro che il nostro Paese vuole
giocare un ruolo centrale nella ricerca e puntare cosi su
un fattore fondamentale per l a crescita e lo sv iluppo.
Pagina 12