Rassegna del 07/03/2016
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Rassegna del 07/03/2016 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 07/03/2016 SANITÀ NAZIONALE Il Fatto Quotidiano 05/03/16 P. 15 Angela Camiso 1 Io Donna 05/03/16 P. 212 Farmaci on line: le nuove regole Ue anti contraffazione "La ginecologa abbandonò il parto e la bimba morì" Elena Meli 2 Italia Oggi 05/03/16 P. 38 Sanità, senza quartiere la lotta all abusivismo Pasquale Quaranta 3 Corriere Della Sera 05/03/16 P. 23 L'ossitocina per combattere il dolore Corriere Della Sera 05/03/16 P. 25 Letizia, un'italiana tra i ghiacci «La mia avventura a 55 sottozero» Io Donna RICERCA 4 Aldo Cazzullo 5 05/03/16 P. 212 Viaggio nelle coronarie in 3D Antonella Sparvoli 7 Milanofinanza 05/03/16 P. 69 Tante cure per la testa Elena Correggia Sole 24 Ore 05/03/16 P. 4 Piano da 50 milioni per il polo di Modugno 10 Sole 24 Ore 05/03/16 P. 4 Tecnologie innovative nella lotta ai tumori 11 Unità 05/03/16 P. 14 Appello per finanziare la Ricerca Indice Rassegna Stampa Michele Nicoletti 8 12 Pagina I "Laginecologa abbandonò il parto e la bimba morì" Rischia il processo Roma, la dottoressa, figlia di un primario, è accusata di aver "sospeso" il cesareo "per incapacità" L a ginecologa, figlia dell'ex primario di quel reparto in uno dei più importanti ospedali pubblici di Roma, che "inizia a piangere e a urlare" e poi in preda a una crisi di nervi, in quanto non riusciva a tirar fuori il feto, "abbandona la sala parto", chiedendo agli infermieri di "chiamare qualcun altro", sostenendo di non "essere in grado" e così lasciando la paziente con la ferita aperta e il nascituro, vivo, all'interno, senza ossigeno, per "otto minuti", quando la regolavuole che lo stessovenga estratto in pochi secondi. Labimba che sarebbe nata sanissima e che invece è morta nella stessa salaoperatoria. La partoriente che non potrà più avere figli. Così la raccontarono la mammamancatae suo marito nella denuncia, ritenuta attendibile dal pm che ora ha chiesto il rinvio agiudizio della ginecologa per interruzione colposa di gravidanza in quanto, scrive testualmente il magistrato, avrebbe "sospeso" il parto cesareo "in preda a forte agitazione psicologica" e "interrotto l'estrazione fetale per incapacità". I FATTI risalgono al 12 ottobre di quattro anni fa e, se confermati in dibattimento, provocheranno sconcerto soprattuttoperlastimadi cui untempo godeva il padre dell'indagata all'interno dell'ospedale San Giovanni Addolorata e nel reparto di Ostetricia. Dove la figlia tuttora lavora. Si chiama Monica Alicino e ha 57 anni mentre suo padre, il professor Riccardo, primario ginecologo in quel nosocomio fino alla fine degli anni 90, è da tempo in pensione. be anche falsificato la cartella atti in Procura. Nella richiesta clinica. È stato poi documendi rinvio a giudizio per la sola tato che solo quando la situaAlicino il nuovo pm alla luce zione era precipitata fu chiadelle perizie ha invece confermato la ricostrumato, dall'anestesista, un altro zione dei genitori della bimba morginecologo, che ta e cioè che la gidopo pochi istanti riuscì a e- L'inchiesta necologahainsostrarre il feto, Secondo i1 pm stanza piantato in asso la paziente purtroppo però il medico già privo di vita. nel bel mezzo del Ora si attende ha interrotto cesareo. Ci sono la decisione, non testimonianze dil'operazione scontata, del giuscordanti sul fattoche la dottoresdice. Il fascicolo, "in preda a forte infatti, era stato sa sia uscita o meassegnato a un agitazione" no dalla sala opealtro pm, andato ratoria. Gli avvocati della difesa in congedo, che aveva prima indagato tutti i sostengono che non abbia almedici intervenuti e poi aveva cuna colpa in quanto il cesareo chiesto per gli stessi l'archisarebbe stato dalei eseguito in viazione, respinta però dal modo corretto. gip, che aveva rimandato gli © RIPRODUZIONE RISERVATA Secondo il pm Giuseppe Bianco MonicaAlicino avreb- Nel 2012 I fatti sono accaduti all'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma Sanità nazionale Pagina 1 SALUTE Farmaci online : le nuove regole Ue anti contraffazione Sembrano identici a quelli veri, ma sono falsi e pericolosi. I medicinali contraffatti sono diffusi, ancora di più con il boom del commercio ori line: un mercato in crescita nel mondo del 123 per cento negli ultimi cinque anni. Per proteggere i cittadini e smascherare i farmaci fasulli, una direttiva Ue ha appena stabilito nuove misure di sicurezza obbligatorie: ogni confezione dovrà avere un identificativo unico, con informazioni che vanno dal numero di lotto alla data di scadenza, dal codice a un numero di serie unico. «I farmaci contraffatti contengono meno principio attivo del dovuto, non ne hanno affatto o hanno qualcosa di diverso da quanto segnalato in etichetta» spiega Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negridi Milano (marionegri.it). «Morale, fanno sempre male. Se nonc'è nullaopoco di quanto serve, il mancato effetto è dannoso. Se cont engono i mpu ri tà o sono di scarsa qualità, sono dannosi per i possibili eventi avversi». In ItaN -12 ,! I li lia, dal 2oi5, si possono aciI quistare sul web medicine senza ricetta: per tutelarsi, occorre rivolgersi alle farmacie ori line autorizzate dal ministero, riconoscibili da un "bollino di sicurezza" ! su cui cuccare per verifica- lo re la legali tà del sito. ElenaMeli Sanità nazionale ì io Pagina 2 Le modifiche apportate al ddl Lorenzin al vaglio del senato Sanità, senza quartiere la lotta all'abusivismo DI PASQUALE QUARANTA N uove regole per i liberi professionsti dell'area sanitaria e per gli enti vigilati dal ministero della salute. La commissione igiene e sanità del senato, infatti, nei giorni scori ha approvato alcune proposte di modifica presentate al testo del ddl Lorenzin al vaglio di palazzo Madama (si veda ItaliaOggi del 20 febbraio 2016). Nello specifico le nuove disposizioni mirano a modificare l'art. 5 del testo base introducendo, con una modifica ad hoc, l'obbligatorietà della confisca degli strumenti utilizzati per commettere il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria. Tra le priorità della Commissione, infatti, il contrasto ad un fenomeno che, secondo una ricerca dell'Istituto Eurispes, è in continua espansione con oltre 60 mila abusivi attivi nel settore sanitario di cui circa 15 mila solo in ambito odontoiatrico. Successivamente, è arrivato anche il via libera all'emendamento di Luigi d'Ambrosio Lettieri (Cor), con il quale sono state escluse dall'am- Sanità nazionale bito di applicazione della legge n. 402013, recante disposizioni in materia di professioni non organizzate, le attività tipiche o riservate per legge relative alle professioni sanitarie. Introdotta, inoltre, una specifica ipotesi di reato per il farmacista che, in assenza di prescrizione medica, distribuisca sostanze farmacologicamente attive e farmaci dopanti per finalità diverse da quelle autorizzate per l'immissione in commercio (Aie). Con un altro emendamento della relatrice Emila Grazia De Biasi (Pd) si è deciso che, tra le ipotesi di sostituzione del direttore di farmacia, viene eliminata quella relativa al raggiungimento dell'età pensionabile mentre, su proposta di Maria Rizzotti (Fi), si estende da sei a 48 mesi il termine entro cui si può cedere la partecipazione in una società titolare di farmacia senza avere i requisiti per detenerla. Possesso causato , nella maggior parte dei casi, da motivi di successione ereditaria. Infine, con l'obiettivo di semplificare il testo base del ddl lorenzin, su proposta sempre della relatrice, è stato stralciato l'intero art. 9 volto a delegare al Governo l'adozione di un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Mi- nistero della salute e gli articoli da 11 a 25 sulla sicurezza alimentare, sicurezza veterinaria, e sulle conseguenze dell'utilizzo delle sigarette elettroniche. Pagina 3 a anitas e Cnr L'ossitocina per combattere il dolore Un gruppo di lavoro internazionale, al quale hanno partecipato ricercatori dell'Istituto di neuroscienze del Cnr di Milano e dell'Humanitas, ha individuato i 3o neuroni responsabili del rilascio dell'ossitocina, coinvolta anche nella percezione del dolore infiammatorio. Lo studio, pubblicato su Neuron, apre la strada all'utilizzo dell'ossitocina come analgesico. Ricerca 2 RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 4 Letizia, un'italiana tra i ghiacci «La mia avventura a 55 sottozero» d i Aldo 1 mio arrivo la temperatura era -55. Non c'erano pinguini e neppure foche: solo il deserto bianco di neve e \ _ ' _ _ _ ghiaccio. Un giorno in mensa un ricercatore trovò un moscerino nell'insalata: facemmo una gran festa. Provammo anche a tenerlo; sopravvisse due giorni sotto un bicchiere di plastica; poi purtroppo è morto». Il capitano medico dell'esercito Letizia Valentino, 32 anni, è appena rientrata dall'Antartide. A molti italiani è diventata quasi familiare: è stata lei a fare gli auguri di Capodanno dal Polo Sud sul Tgi e sul Tg5, un suo video di saluto è stato trasmesso da Carlo Conti a Sanremo. Lei però non se n'è accorta: «Avevamo dieci minuti di linea telefonica alla settimana. E poi il tempo in Antartide non esiste. In questa stagione c'è sempre il sole, non viene mai buio. Decidi tu quando finisce il giorno e comincia la notte, oscuri le finestre e provi a dormire. Cosa non facile: la base italofrancese Concordia è a 8.800 metri di quota, che equivalgono a 4 mila a causa dello schiacciamento del Polo. Sono frequenti insonnia, mal di testa, vomito, coliche renali, vertigini, perdita di concentrazione che causa spesso incidenti. A un medico il lavoro non manca». Letizia Valentino non sa neppure che in questi mesi è diventato un cult il film di Checco Zalone, in missione dalla parte opposta, al Polo Nord, per proteggere i ricercatori italiani: in pratica il suo mestiere. Il capitano sorride: «Ma al Polo Sud non ci sono orsi. Gli unici pericoli possono venire dalle foche leopardo; ma soltanto nelle basi sulla costa. All'interno sei sola con il freddo, che nell'inverno australe arriverà anche a meno 88. Uno dei compiti era rifornire le tende attorno alla base con il kit di sopravvivenza. Ma a tutto si può resistere. Nella mia carriera ne ho viste di peggio». Il capitano è stato tre volte in Afghanistan. È paracadutista, rocciatore, sub. «Sono di Nicolo si, provincia di Catania. Da bambina volevo fare il medico missionario in Africa. Da ragazza ho capito che il modo per realizzare il mio sogno era l'esercito. Sono stata ammessa all'accademia di Modena e nello stesso tempo ho fatto l'università: prima sono diventata sottotenente, poi mi sono laureata, ora mi sto specializzando in riabilitazione. II mio reparto è il Col Moschin, ma la prima volta sono andata in Afghanistan con i bersaglieri di Orcenico superiore: avamposto di Shindad, nel centro del Paese, accanto alla base Usa. Ho assistito i chirurghi americani durante le amputazioni. I feriti erano soprattutto afghani, vittime di sparatorie, o saltati sulle mine. Uscivo con le pattuglie, ho visto un Paese che lotta per rinasce- Ricerca Il capitano medico dcll rccrrilo m :lnlarlidr: e' il luogo più ostile e affascinante del creato Ma anche una distrazione può essere fatale re: è stata tm'esperienza splendida. Sono tornata altre due volte con il Col Moschin, a Farah, nel Sud, e a Herat, dove abbiamo addestrato la polizia afghana alle operazioni di pronto soccorso». Poi Letizia Valentino ha vinto le selezioni per l'Antartide, dove l'Italia è dal 1985 con il programma di ricerca gestito dall'Enea e dal Cnr. «Sono arrivata il 1o novembre, dopo un viaggio interminabile: Roma, Dubai, Bangkok, Sidney, Christchurch in Nuova Zelanda. Con un C. 13o sono atterrata sul pack della baia di Terranova, nella base intitolata a Mario Zucchelli, il pioniere delle ricerche. Da qui altre 5 ore di Basler, uri velivolo che vola a bassa quota sul ghiaccio, fino alla base Concordia. Sono stata subito malissimo. Ma basta un p& di ossigeno e di acetazolamide per eliminare l'anidride carbonica in eccesso e sentirsi meglio. A quel punto però ti ritrovi nell'ambiente più ostile e più affascinante del creato». «Un giorno in mensa un ricercatore ci benedisse sciogliendo un blocco di ghiaccio che aveva l'età di Gesù Cristo. Non era tiri gesto blasfemo: è che ti senti un dio al pensiero che maneggi l'eternità; e allo stesso tempo ti senti meno di nulla. L'Antartide è un continente-laboratorio: appartiene all'umanità, nessuno può rivendicare niente per sé o per il suo Paese. Ti danno subito lezione di sopravvivenza: se cadi in una pozza d'acqua gelida, in pochi minuti sei morto; devi imparare a riconoscere i punti in cui il ghiaccio può cedere. Paradossalmente gli incendi sono numerosi: l'aria è molto secca. E una missione cui hanno messo mano in molti: i vigili del fuoco, i carabinieri, gli alpini che addestrano i ricercatori sul Bianco, le altre forze armate: abbiamo anche una nave, Italica, per la ricerca biomarina. E un'Italia di cui possiamo essere orgogliosi. Con i francesi il rapporto è ottimo. C'è gente che va in Antartide da dieci anni. Tutti li chiamano per soprannome: Gatto, perché vive a bordo del suo gatto delle Pagina 5 Chi è Letizia Valentino (a sinistra), 32 anni, di Nicolosi (Catania), è capitano medico dell'esercito italiano nevi, che chiama la Micia; Jilou, che pare Asterix con i capelli biondi lunghi, guida qualsiasi cosa si muova e procaccia l'acqua per lavarsi; The Queen, lo chef che per scaldarci mette il burro anche nel caffè. Per Natale abbiamo avuto escargot, canard e panettone. Io mi sono occupata delle decorazioni...». «Le ricerche vertono su molte cose, anche sulla reazione del corpo umano all'isolamento antartico, ma in particolare sullo scioglimento dei ghiacci. Si fanno carotaggi a profondità impensabili. E purtroppo è tutto vero: il pianeta si sta riscaldando. Anche se la temperatura più mite che abbiamo registrato è stata meno 22. A volte il personale sta via per due o tre settimane. Ma l'esperienza più affascinante è la Traversa, che unisce la base Concordia a quella di Proud'homme. Una carovana di trattori cingolati che percorre 1.500 chilometri in 12 giorni. In mezzo al convoglio c'è il container dove si dorme tutti insieme. Purtroppo senza bagno: di notte bisogna uscire. Tutto è bianco, a perdita d'occhio. La vista dell'oceano e del cielo pieno di skua, gli uccelli, è stata una liberazione. Anche se il pack si era sciolto, gli aerei non decollavano, e in Tasmania sono dovuta rientrare in nave». Quando torna in Antartide? «Presto: è un mondo che ti lascia dentro una É appena rientrata dall'Antartide (sopra, nella foto di Alban Thollot e a destra in una foto scattata da Letizia stessa), dove era arrivata il 10 novembre per prendere parte al programma di ricerca gestito da Enea e Cnr nella base italofrancese Concordia a quota 3.300 metri ANTART(ióiE Dolo Sud r Ricerca Pagina 6 Viaggio nelle coronarie in 3D Rappresentare le arterie coronariche in 3D per capire come la placca aterosclerotica le danneggia e porta all'infarto, ottimizzando così prevenzione e trattamento delle malattie cardiache. È l'obiettivo degli scienziati impegnati, fino al2or9, nel progetto europeo Smartool, coordinato dall'Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa e sviluppato da Exprivia, società leader nei servizi tecnologici. L'idea è di realizzare una piattaforma software che permetta l'elaborazione di modelli informatici di simulazione della formazione e della crescita della placca coronarica. Uno strumento che aiuterà a fare diagnosi ancora più precoci. Antonella Sparvoli Ricerca Pagina 7 .llo studio un anticorpo intelligente per prevenire l'emiffania cronica di Elena Correggia / - - ecniche innovative di neuroimaIging e simulatori hi-tech, vaccini sperimentali e nuovi utilizzi della . . radioterapia stanno cambiando e rendendo più efficace l'approccio terapeutico a numerose patologie del cervello. Buone notizie per chi soffre di emicrania cronica, ovvero coloro che hanno di mal di testa almeno 15 giorni al mese per almeno tre mesi consecutivi. L'istituto San Raffaele pisana di Roma è il primo centro in E uropa a essere stato selezionato per avviare la sperimentazione clinica di un anticorpo intelligente per prevenire il fastidioso disturbo che colpisce soprattutto soggetti in età attiva, di età media fra 40 e 45 anni. «L'anticorpo intelligente , impropriamente definito vaccino , ha la capacità di individuare e neutralizzare una sostanza fisiologica vasodilatatrice chiamata Cgrp, il cui eccesso rappresenta uno dei meccanismo di scatenamento dell'attacco emicranico», spiega Piero Barbanti , responsabile del centro per la diagnosi e la terapia delle cefalee e del dolore dell'Irccs San Raffaele pisana, «si tratta di un nuovo meccanismo di azione che costituisce un grande passo avanti anche sotto l'alto profilo di tollerabilità, uguale al placebo, a differenza dei farmaci finora utilizzati per prevenire l'emicrania cronica che , dopo 6mesi-un anno, devono essere sospesi a causa degli effetti collaterali quali sonnolenza , astenia e aumento di peso ». Nella fase di studio precedente l'anticorpo , somministrabile sottocute una volta al mese per sei mesi consecutivi , ha ridotto la frequenza degli attacchi di cefalea nel 62 % dei pazienti. Iltempo è ce ello.AncheinItaliadal14 al 20 marzo verrà celebrata la settimana mondiale del cervello , un'occasione con la quale la Società italiana di neurologia promuove incontri e convegni sulle malattie neurologiche e sui progressi della ricerca. Quest'anno in particolare con il motto «Il tempo è cervello» si vuole sottolineare l'importanza di diagnosi tempestive e soluzioni anticipatorie nelle malattie croniche. Nuovi marker della fase prodromica della malattia sono per esempio stati individuati per il morbo di Parkinson . «La ricorrenza di disturbi del sonno, soprattutto nella fase correlata al sogno , con manifestazioni psichiche e comportamentali, sono state riportate da molti studi , soprattutto italiani", spiega Leandro Provinciali, presidente della società italiana di neurologia Ricerca e direttore della Clinica neurologica e del Dipartimento di scienze neurologiche degli Ospedali riuniti di Ancona, «in molti casi sono manifestazioni poco frequenti ma di tale intensità da richiedere un consulto specialistico. La loro identificazione avviene agevolmente sulla base di caratteristiche quali iperattivazione motoria, attivit à onirica intens a con comport amento correlato». Anche i disturbi olfattivi con alterazione della percezione o del riconoscimento degli stimoli sono spesso registrati nelle fasi prodromiche della malattia di Parkinson e di Alzheimer. I tentativi di proteggere chi mostra questi segni precoci sono stati realizzati con farmaci neuroprotettori, utilizzati anche nelle fasi iniziali del quadro clinico, benché il loro impiego rimanga controverso per la scarsa omogeneità di vantaggi documentati. Una fase iniziale e presintomatica dell'Alzheimer è rappresentata dal disturbo cognitivo lieve, con espressioni di compromissione cognitiva distinguibili dalla forme naturali d'invecchiamento attraverso valutazioni neuropsicologiche. In questo campo la ricerca ha anche avviato studi di neuroimagingfunzionale per analizzare i disturbi soggettivi di memoria al fine di arrivare a una diagnosi presintomatica e a un trattamento precoce. «La risonanza magnetica di base per esempio fornisce un quadro morfologico distinguendo i tessuti sani da quelli malati e viene già utilizzata per la diagnosi di malattie neurodegenerative nei casi dubbi successivi alla diagnosi clinica e allo studio genetico», spiega Maria Grazia Bruzzone, direttore dell'unità operativa di neuroradiologia dell'istituto neurologico Carlo Besta di Milano, «con le tecniche funzionali otteniamo informazioni ulteriori sul quadro metabolico sotteso o precedente l'alterazione del segnale cerebrale, individuando per esempio i segni delle disfunzioni a livello corticale dopo aver somministrato vari stimoli». Un viaggio in 3D. Un importante ausilio per la formazione dei medici specializzandi in neurochirurgia e per la pianificazione di un intervento prima di entrare in sala operatoria è offerto dai neurosimulatori di cui è dotato, primo in Europa, il Centro Neurosim, che ha sede presso l'istituto Besta. «Nella pratica operatoria sono già diffusi i navigatori, che ci informano su dove stiamo operando e ci permettono un confronto con l'immagine preoperatoria ottenuta tramite risonanza magnetica», spiega Alessandro Perin, direttore scientifico di Neurosim, «i simulatori hanno invece una funzione simile a quella di Google maps , ci permettono cioè di studiare in anticipo la traiettoria che dobbiamo percorrere, segnalando molte informazioni fra cui la strada più veloce e gli eventuali ostacoli. Attraverso immagini personalizzate dell'anatomia del paziente rese in grafica computerizzata in 3D possiamo quindi navigare all'interno del suo cranio e simulare un intervento, per esempio per la rimozione di un tumore, valutando in anticipo i rischi, le vie più difficili e quelle più sicure». Il realismo è amplificato dalla capacità delle macchine di trasmettere al chirurgo la sensazione anche tattile percepita quando il bisturi tocca determinate superfici e strutture anatomiche del cervello e la resistenza dei diversi tessuti, grazie a un software che riproduce le caratteristiche fisiche e fisiologiche degli stessi. Infine, anche l'audio in 3D riproduce i suoni che si otterrebbero durante l'intervento chirurgico . Nello specifico il complesso di simulatori prevede NeuroTouch, che simula interventi neurochirurgici tridimensionali realizzati al microscopio, e Immersive Touch, per effettuare virtualmente sul paziente le fasi dell'intervento che non richiedono l'uso del microscopio e pianificare meglio tempi e vie d'accesso. C'è poi Surgical theater, che può essere usato anche durante l'intervento chirurgico reale, e in caso di trattamento di un aneurisma permette di valutare in anticipo come le clip interagiranno con i tessuti e le strutture circostanti. Infine Virtual proteins è un sistema per la visualizzazione dell'anatomia del paziente ricostruita in 3d. Il modello può essere ruotato in tutte le direzioni e analizzato da tutti gli angoli. E lo strumento che fornisce il grado maggiore di dettaglio ed è utilizzato per trattare le malformazioni vascolari perché riesce a ricostruire l'albero dei vasi sanguigni in modo preciso per distinguerlo dalle altre strutture del cranio. Pagina 8 robot mette il dolore ko. Per spegnere i dolori della nevralgia del trigemino, che in Italia affligge oltre 7 mila nuovi soggetti ogni anno, è possibile fare ricorso alla radioterapia tramite il robot Cyberknife. L'apparecchio è in grado di inviare con precisione 150 fasci di radiazioni di spessore millimetrico sul nervo trigemino malato. «L'energia inviata agisce da antidolorifico, anestetizzando il nervo», afferma Pantaleo Romanelli, direttore scientifico del Centro Cyberknife del Centro diagnostico italiano di Milano, «abbiamo effettuato oltre 500 trattamenti e l'efficacia della metodica è confermata dal fatto che 9 pazienti su 10 a sei mesi dal trattamento sono liberi dal dolore». Cyberknife non è invasivo, a differenza dell'intervento chirurgico, e non richiede l'utilizzo di farmaci. (riproduzione riservata) Ricerca Pagina 9 Piano da 50 milioni per il polo di Modugno Tra Bari, Brindisi e Bat si articola un polo farmaceutico dipeso nazionale. La Merck Serono ha qui uno stabilimento nato nel 1992 che dal riempimento asettico del farmaco è viavia cresciuto fino a diventare un esempio unico integrato nel territorio, tra digitalizzazione spinta, e tecnologia e risorse umane qualificate. Tanto vero che la multinazionale tedesca ha deciso di investire ancora nello stabilimento barese di Modugno - il potenziamento sarà completato entro il 2017 - con 5o milioni, lo dei quali finanziati dagli incentivi regionali dei contratti di programma (misura416). A Modugno, la Merck Serono fa ricerca e produce farmaci biotecnologici esportati in 10o paesi,occupa 173 dipendenti e conta su un processo produttivo forte- Ricerca mente innovativo «continuamente controllato - spiega Giampiero Lorusso, supply chain director - perché dobbiamo mantenere alto il livello di preparazione del personale e del prodotto». Per questo la vicina università fornisce i talenti necessari e intorno alla Merck Serono si è sviluppata una tecnologia che viene dalle aziende presenti sul territorio e il polo barese è diventato attrattivo anche con dipendenti che vengono dal Nord. V.Ru. C) RI PRO DD ZIO NE RISERVATA I fondi regionali Incentivi regionali destinati a potenziare il polo di Modugno Pagina 10 Tecnologie innovative nella lotta ai tumori e11984 Enzo Ferrari, il "Drake", decide di donare una risonanza magnetica all'ospedale di Modena. Al bando risponde una sola azienda: la Itel Telecomunicazioni. Questa azienda-laboratorio di Ruvo di Puglia (Bari) - 85 dipendenti, lo milioni di curo di fatturato attesi in crescita del 12%nel2o16 - è partita dai ponti radio. La Itel li ha installati per Snam, per Canale 5. «Oggi di telecomunicazioni abbiamo ben poco. Forse sarebbe meglio toglierci il cognome», scherza Leonardo Diaferia, presidente e fondatore dell'azienda. Onde, campi, radiazioni elettromagnetiche: tutte competenze che sono tornate utili per far virare la Itel prima sulla radiologia diagnostica e poi, dal 2005, sulla produzione di "radiofarmaci", per la diagnostica dei malati di tumore. Ricerca La nuova frontiera si chiama "protonterapia": un tipo di radioterapia che usa fasci di protoni. Un gruppo di giovanissimi fisici e ingegneri stanno lavorando a un'attività di ricerca e sviluppo per arrivare a un acceleratore di protoni. Il traguardo dovrebbe essere tagliato fra due anni. «La nostra - dice Diaferia - è la storia di una metamorfosi, fatta soprattutto di persone unite intorno a un'idea progettuale e innovativa». A.Bio. CRIPRODDZIONE RISERVATA La crescita del fatturato La crescita del fatturato attesa ne12016 Pagina 11 Appello per fin anziare l a Ricerca Michele Nicoletti DEPUTATO PD iustamente il Governo ha fatto della crescita e dello sviluppo dell'economia uno degli obiettivi fondamentali della strategia di risanamento e rilancio del Paese. E essenziale ora che questa strategia vada mantenuta e anzi rafforzata di Pronte ai primi risultati positivi conseguiti pur in una difficile contingenza internazionale. La crescita ha però bisogno di investimenti mirati, in particolare in ricerca e sviluppo. Non c'è economia avanzata al mondo capace di crescere senza un investimento significativo in ricerca. Perquesto i Paesi dell'UE si sono impegnati a fissare al 3"ó del PIL nazionale la quota di investimenti pubblici e privati necessari a sostenere la crescita economica. Purtroppo il nostro Paese è storicamente largamente al di sotto ditale soglia: il dato 2014era a 1,29 rispetto ai valori più alti di UIC (1,72), Francia (2,26) eGermania (2,S4), per non parlare di Danimarca(3,OS), Svezia (3,16) eFinlandia (3,17). Il Governo hagia assunto pro\ \ ed inventi signi ficativi nel settore degli sgravi fiscali peri finanziamenti alla ricerca, del reclutamento di giovani ricercatori, del sostegno a singoli centri di eccellenza. E ora salutiamo positivamente l'annuncio di un piano di investimenti di 2,3 miliardi di euro che partirti nelle prossime settimane. All'interno di questo piano - e perquesto assieme ad altri 40 parlamentari del PD abbiamo rivolto Ricerca un appello al Presidente Renzi - è essenziale che il sistema pubblico della ricerca venga adeguatamente e costantemente finanziato come accade negli altri Paesi avanzati. Come ricordanogli scienziati che si sono mobilitati in questi giorni, la Francia stanzia quasi un miliardo a fronte dei nostri 92 milioni sull'ultimo bando PRIN. Il sistema pubblico della ricerca è fondamentale. E il tessuto connettivo primario da cui nasce tutto il resto. E questo tessuto che ancora oggi, nonostante i tagli subiti, continua a produrre giovani straordinariamente competenti che, purtroppo, sono costretti a proseguire i loro lavori di ricerca all'estero. Senza un forte sostegno a questo sistema è impossibile alimentare la filiera di dottorati di ricerca, post-doc, laboratori e biblioteche che formano l'ossatura portante dei centri di ricerca in cui attirare giovani di talento e finanziamenti stranieri. Acausa dei tagli e dei sottofinanziamenti del passato, ogni anno perdiamo una parte di finanziamenti che il nostro Paese destina alla ricerca a livello europeo. Perdiamo molti giovani italiani e non riusciamo ad attirare giovani stranieri, benché il livello della nostra ricerca in moltissimi settori sia elevato ecompetiti\ o. Per questo chiediamo al Presidente Renzi un impegno in prima persona per rilanciare il sistema della ricerca che avvicini la quota italiana alla soglia del 3"ó. No a interventi occasionali né tanto meno finanziamenti a pioggia. Serve un disegno di lungo periodo e lineeguida strategiche che consentano al sistema di svilupparsi con continuita e in modo diffuso. Servono rigorose procedure di selezione e valutazione e meccanismi di controllo. boa servono anche più risorse economiche. Solo cosi sarà chiaro che il nostro Paese vuole giocare un ruolo centrale nella ricerca e puntare cosi su un fattore fondamentale per l a crescita e lo sv iluppo. Pagina 12