Pramaor sbarca al centro-sud Nau! sostenibile e
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Pramaor sbarca al centro-sud Nau! sostenibile e
35mm x 24mm 35mm x 24mm MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2012 ANNO II N. 352 Pramaor sbarca al centro-sud A luglio è entrato nel team commerciale dell’azienda di Taibon Agordino Pasquale Varriale, che entro la fine del 2012 si occuperà della penetrazione in Campania, Puglia e Basilicata dei marchi Blackfin (nella foto un modello dell’ultima collezione) e Bioeyes Varriale è attivo come agente di commercio nell'ottica da circa 25 anni, avendo iniziato a collaborare per il brand Versace con la Disco Italia, poi rilevata da Luxottica. Così dal 2003 al 2010 ha lavorato per il gruppo di Leonardo Del Vecchio, sempre sulle collezioni eyewear di Versace e su quelle di Tiffany. «Oggi c'è una buona fascia di mercato, in mano a centri ottici indipendenti, ma anche appartenenti a gruppi, che crede nelle linee alternative al firmato, sulla scia della crescente richiesta del consumatore finale di un prodotto di qualità e made in Italy o made in altri paesi europei - commenta a b2eyes TODAY Varriale - Su queste basi è scattata l'intesa con Nicola Del Din, titolare di Pramaor: cercare i clienti più validi nell'Italia meridionale, che credano nel prodotto e con i quali si possa portare avanti un progetto». Varriale ritiene che oggi i punti vendita potenzialmente più interessanti siano quelli che hanno sempre venduto il griffato e vogliono qualcosa di diverso. Centri ottici che in Puglia hanno una marcia in più. «Un'ulteriore conferma è venuta a fine settembre dall'evento di Altamura, che ha creato molto interesse e una serie di primi contatti utili», ha dichiarato il nuovo responsabile per il centro-sud Italia di Pramaor. L'azienda veneta ha chiuso i primi 9 mesi del 2012 con una crescita sul mercato interno del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e del 54% sui mercati esteri, con una crescita media di poco inferiore al 20%. Nau! sostenibile e solidale con gli astucci prodotti in carcere La prima insegna monomarca di ottica in Italia presenta la prima collezione di custodie per occhiali (nella foto) realizzati da donne detenute, utilizzando ritagli di tessuto di scarto «Il progetto coinvolge le detenute delle carceri di Trani e Lecce, alle quali viene offerto un percorso formativo che, oltre al semplice insegnamento di un mestiere, contribuisce a un più agevole ritorno alla vita reale al termine della pena», si legge in una nota. «La collezione Nau! Made in Carcere nasce dalla volontà di coniugare responsabilità ambientale e sociale. È per questo che abbiamo scelto di dare il nostro contributo concreto, attraverso la produzione di un accessorio creativo, colorato e ricco di messaggi positivi – dichiarano in Nau! - Questo progetto, che è felice incontro tra moda e impegno per il sociale, porta l’attenzione per l’ambiente a un livello ancora superiore: non più solamente verso ciò che ci circonda, ma anche verso le persone che meritano una seconda opportunità». «È una grande gioia per noi aver potuto realizzare questi “pigiamini imbottiti” per gli occhiali di Nau!, proprio perché abbiamo riconosciuto subito un dna compatibile – dichiara Luciana Delle Donne di Officina Creativa e ideatrice del progetto Made in Carcere - Oggi, sempre di più abbiamo bisogno di “infilarci” delle nuove lenti e guardare il mondo da altri punti di vista. Il rispetto dell’ambiente e delle persone sono alla base della sostenibilità di un nuovo modo di stare sul pianeta. E noi di Made in Carcere insieme a Nau! ci stiamo provando. Lo abbiamo scelto come stile di vita e cerchiamo di contaminare quante più persone è possibile, dimostrando, che fare un buon uso del mondo si può, anche con ironia e allegria. Ecco perché gli occhiali di Nau! e i "pigiamini" di Made in Carcere insieme stanno benissimo». 198mm x 31mm 35mm x 24mm 35mm x 24mm MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2012 ANNO II N. 352 Marco Tovaglia TODAY Corneal reshaping e morbide bifocali: il meglio per rallentare la miopia In un recente articolo pubblicato su Contact Lens Spectrum, Jeff Walline, OD, PhD, FAAO scrive alcune interessanti considerazioni su questo difetto visivo e sulle modalità note per tentare di contrastarne l’evoluzione Partendo da un’attenta analisi statistica dove si stima che la progressione della miopia sia di -0,50 D per anno (Fulk et al, 2000; Walline et al, 2008) si è ipotizzato che se a un bambino viene diagnosticata una miopia di -1,00 D all’età di 8 anni, il suo errore refrattivo progredisce fino a divenire di entità attorno alle -5 D verso i 16 anni. A tal proposito i ricercatori in materia hanno analizzato vari metodi per contrastare l’evoluzione della principale forma ametropica, passando dalla sottocorrezione del difetto (Aller, 2006, con risultati efficaci nel 16% dei casi, all’applicazione di lenti a contatto (R)GP (Walline 2004, con successo nell'8%), occhiali bifocali o multifocali (Cheng 2010, 32%), occhiali a compensazione periferica della miopia (Sankaridurg 2010, 30%), uso di Pirenzepina (Tan 2005, 39%), Corneal Reshaping ortocheratologico (Walline 2009, 58%), utilizzo di lenti a contatto morbide bifocali con lontano al centro (Aller 2006, 79% e Anstice 2011, 50%) e, infine, somministrando Atropina (Shih 1999, 96% e Fang 2010, 76%). Da questa raccolta di informazioni appare alquanto evidente che l’uso di atropina sia un metodo particolarmente efficace, ma raramente consigliato perché non dispensabile su iniziativa dell’eyecare practitioner. È, invece, interessante notare che sia il corneal reshaping sia l’utilizzo di lenti a contatto morbide bifocali con lontano nell’area centrale determinino un interessante ed efficace metodo di controllo della progressione miopica. L’esperienza in questa direzione è stata confermata da uno studio condotto su primati da Smith et al, 2009 in cui si è notato che l’ipermetropia periferica retinica, generata dalla totale compensazione centrale della miopia con metodi tradizionali, possa favorire la crescita assiale del bulbo oculare. Attuando, invece, una correzione del vizio refrattivo miopico in modo coerente su tutta la calotta retinica, generando addirittura una miopia periferica, si assiste a un forte rallentamento della crescita lineare del bulbo oculare con la conseguente riduzione del tasso di peggioramento dell’ametropia. In particolare, quanto più elevata è la miopia tanto più evidenti e concreti sono gli effetti nel rallentamento della sua progressione. Vi sono, comunque, ancora molti interrogativi cui dare risposta. L’occhio regola la propria crescita in modo da poter generare la massima risposta visiva? E, ancora, dovremmo tentare di minimizzare le aberrazioni di alto ordine della retina o è sufficiente ridurne il più possibile l’astigmatismo periferico? Concludendo, Walline, asserisce che nella routine di approccio optometrico nei confronti di bambini in tenera età, cui è stata rilevata una forma miopica, bisognerebbe offrire le due modalità di compensazione ritenute più performanti, come abbiamo detto, il reshaping e le morbide bifocali. Ricordando che i ragazzi sono in grado di poter provvedere in sicurezza al porto di lenti a contatto (Walline et al, 2007), la proposta, fatta di concerto con il tutore adulto, dovrebbe partire dalla considerazione che l’uso di questo tipo di soluzione migliorerebbe la qualità della vita e, allo stesso tempo, potrebbero esserci benefici effetti nella possibilità di rallentare la progressione miopica dei propri figli. [email protected] Distretti, 21 milioni dalla Regione Veneto per la ricerca Nuove aggregazioni tra aziende e vantaggi economici per le imprese: a illustrarli sarà l’assessore regionale competente, Maria Luisa Coppola (nella foto), al convegno “Distretti industriali, opportunità per le aziende”, promosso da Certottica, che si svolgerà il 24 ottobre a Longarone «Al fianco di Coppola, assessore all’Economia e sviluppo, ricerca e innovazione, interverrà anche Caterina De Pietro, responsabile dell’Unità ricerca e innovazione della Regione Veneto: fulcro del convegno saranno, infatti, il nuovo disegno di legge in materia di distretti, reti innovative regionali e aggregazioni e i nuovi bandi del Programma operativo regionale – si legge in un comunicato - Tali bandi destineranno alle aziende oltre 21 milioni di euro per aumentare la competitività nei mercati, facilitando l’acquisizione di conoscenze innovative da qualificate strutture di ricerca o favorendo la mobilità dei ricercatori verso le imprese». I rappresentanti della Regione spiegheranno agli imprenditori le modalità di richiesta dei contributi, i soggetti che potranno beneficiare degli stessi e ogni dettaglio relativo all’iter delle procedure. 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Francesca Tirozzi Redazione: Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 Pubblicità: Luciano Cristiano Cel. 334 6970786 E-mail: [email protected] Supplemento al 23 ottobre 2012 di b2eyes.com reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 38mm x 31mm