monte bianco - Idea Montagna
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monte bianco - Idea Montagna
Au Vieux Campeur 1 rock&ice 1 Marco Romelli, di origini lombarde, pratica l’alpinismo da un ventennio, concentrandosi principalmente sul massiccio del Monte Bianco. Illustratore di testi tecnici e relazioni, la sua passione per la montagna non si esaurisce con l’arrampicata, a cui affianca il disegno e la fotografia nella ricerca costante di un’esperienza estetica completa. Marco Romelli MARCO ROMELLI Si ringrazia la G.A. Patrick Gabarrou per l’interesse dimostrato in questo nuovo libro. Grazie alle Guide Alpine Raymond Angéloz (gestore Cabane d’Orny), Armando Chanoine (gestore rif. Monzino), Hervé Thivierge (www.grimpailler.com), per le preziose informazioni sugli itinerari e le nuove aperture. Un grazie speciale a Elise Longin per l’impegno e il supporto durante tutte le fasi del lavoro, dalle ripetizioni delle vie alla ricerca storica. Si ringraziano anche: Lucie Havelkova per l’indispensabile “supporto logistico”, la G.A. Alessio Conz (www. lagoraiavventura.it) e Valentino Cividini per le numerose fotografie, Enrico Mazzoleni per aver trasmesso all’autore il “virus” della passione per il mondo magico del Monte Bianco. Grazie a tutti gli amici che hanno posato nelle foto o fornito delle immagini e che hanno accompagnato con pazienza l’autore nelle ripetizioni e nelle ricognizioni fotografiche indispensabili alla realizzazione di questo lavoro. monte bianco classico & plaisir RINGRAZIAMENTI monte bianco classico & plaisir MPEUR VIEUX CA C LU B AU LA C A R TE : 1 0 % D E R EM IS E C ’E S T N S AC HATS v2 AI SU R CE RT S M IE UX … ET PA RF OI Marco Romelli SYMBOLE DU CHOIX, DU CONSEIL ET DU PRIX Crédits photos : C. Durando - Test Flow/AVC - S. Jaulin AU VIEUX CAMPEUR EN FRANCE : 9 VILLES 9 788897 299196 > € 24,50 PARIS QUARTIER LATIN SALLANCHES TOULOUSE/LABÈGE LYON STRASBOURG THONON-LES-BAINS ALBERTVILLE MARSEILLE GRENOBLE w w w. a u v i e u x c a m pe u r. f r Prefazione Idea Montagna collabora attivamente con ADMO – Associazione Donatori Midollo Osseo – nel progetto Climb For Life, il cui scopo è portare consapevolezza sul trapianto di cellule staminali emopoietiche (e sulle vite che questa pratica può salvare) nel mondo della montagna e delle persone che la vivono. www.admo.it - www.climbforlife.it FOTOGRAFIE Tutte le fotografie sono dell’autore, eccetto le immagini dei rifugi e quelle di seguito specificate: Raymond Angéloz pag. 20 e 31 in basso; Carlo Barbolini pag.239; Davide Barcella pag. 225; Emer Bavelloni pag. 57 in alto; Davide Bordet pag. 116 in basso; Armando Chanoine pag. 215; Valentino Cividini pag. 50, 82, 92, 171 (alto), 177, 226, 235, 240, 263; Alessio Conz pag. 227, 228 e 229 in alto; Gian Paolo De Nicolò pag. 210 (alto), 214; Fabio Di Fede pag. 44 in basso; Elise Longin pag. 35 in basso, 234, 283; Enrico Mazzoleni pag. 128, 161 (alto), 166, 168, 229 (basso), 238 (basso); Francesco Melchiori pag. 254; Jeffrey Moskowitz pag. 99; Brendan O’Sullivan pag. 133 (basso); Claude Quenot pag. 112. Prima edizione: luglio 2012 ISBN: 978-88-97299-21-9 Idea Montagna Editoria e Alpinismo Via Guido Rossa, 17 - 35016 Piazzola sul Brenta PD - Italy Tel. +39 049 9601797 [email protected] - www.ideamontagna.it Mi sento sempre emozionato quando apro un libro che presenta il massiccio del Bianco, che mi ha fatto tanto sognare e che mi ha tanto dato. Ricordo per prima cosa con intensità il momento della scoperta di queste montagne, a quattordici anni, grazie al libro di Gaston Rébuffat dal bel titolo «Mont Blanc, jardin féérique»*. Sono immensamente grato a Rébuffat, che mi rivelò attraverso il suo libro un vero tesoro di altezze di cui già sognavo confusamente e ardentemente, io che vivevo in una regione piatta e senza rilievi. E poi ci sono gli innumerevoli ricordi di tante e tante ore vissute lassù, nel cuore di queste montagne, che si sono poco a poco come scolpiti nella mia memoria. Ma anche i volti preziosi di tante compagne e tanti compagni di cordata, illuminati dalle luci e dalle ombre delle altitudini. Volti segnati dallo sforzo e dall’entusiasmo, dalla fatica e dalla gioia, dall’inquietudine e dalla sicurezza, dalla meraviglia e dalla complicità... Possa questo libro, prodotto visibile di una fedele passione a lungo corso, svelare ai suoi lettori i grandi spazi di sogno lungo le strade principali come negli angoli segreti di questo inesauribile “giardino fatato”. E che li guidi nella realizzazione di questi sogni, compiuti e pienamente condivisi nel legame unico della cordata. Patrick Gabarrou * Monte Bianco, giardino fatato Coordinamento generale: Francesco Cappellari Progetto grafico: Rossella Benetollo - Officina Creativa - Padova Impaginazione, elaborazione immagini, cartine: Irene Cappellari Illustrazioni: Marco Romelli Stampa: Litocenter Srl per conto di Idea Montagna Editoria e Alpinismo Foto di copertina: lungo la cresta dei Cosmiques (foto Marco Romelli) Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale degli scritti, dei disegni e delle fotografie. Avvertenza: questa guida è compilata con la massima coscienziosità ma non si garantisce per eventuali errori o incompletezze. L’uso delle informazioni contenute in quest’opera è a proprio rischio. L’autore e l’editore non si assumono quindi nessuna responsabilità per eventuali incidenti o qualsiasi altra conseguenza. http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=34 5 PREFAZIONE INTRODUZIONE INQUADRAMENTO GEOGRAFICO NOTE TECNICHE INDIRIZZI UTILI 5 6 10 12 18 UNO 001 002 003 004 005 006 ORNY - TRIENT Gendarme d’Orny - Via Papa Paye Aiguille de la Cabane - Via du Bon Accueil Aiguille d’Orny - La Moquette Aiguilles Dorées - Couloir Copt Aiguille Sans Nom - Cresta S dell’Aiguille Sans Nom Tête Blanche - Parete N 19 24 28 32 36 41 46 DUE 007 008 009 010 BACINO DEL TOUR Aiguille du Tour - Via Normale alla Punta S Aiguille du Tour - Couloir de la Table Aiguille du Chardonnet - Cresta Forbes Aiguille du Chardonnet - Sperone Migot 49 54 58 60 65 TRE 011 012 013 014 015 016 BACINO DELL’ARGENTIÈRE Petite Aiguille Verte - Via Normale Petite Aiguille Verte - Couloir Chevalier Aiguille de l’Argentière - Via Normale per il Ghiacciaio del Milieu Aiguille de l’Argentière - Couloir a Y Aiguille du Refuge - Le Gateau de Riz Aiguille du Génépi - Cresta Sud 69 74 76 79 82 85 88 QUATTRO MER DE GLACE 017 Placche Inferiori dell’Envers - Pilier des Rhodo-Dindons 018 Placche Inferiori dell’Envers - Voie Georges 019 Placche Inferiori dell’Envers - Vingt Mille Lieues Sous la Neige 020 Aiguille du Moine - Cresta Sud 021 Aiguille du Moine - Via Normale 022 Aiguille Verte - Via Normale del Canalone Whymper 91 96 96 96 100 104 107 CINQUE AIGUILLES DE CHAMONIX 023 Aiguille de l’M - Cresta NNE 024 Lames Fontaine - Voie Abert 025 Aiguille du Peigne - Les Lépidoptères 026 Aiguille du Peigne - Arête des Papillons 027 Aiguille du Peigne - Éperon des Minettes 111 115 119 123 127 130 SEI 028 029 030 135 141 144 147 AIGUILLE DU MIDI Aiguille du Midi - Cresta dei Cosmiques Aiguille du Midi - Sperone dei Cosmiques-Via Rébuffat Aiguille du Plan - Cresta Midi-Plan 8 031 032 033 034 035 036 037 038 Pointe Lachenal - Traversata delle Punte Lachenal Triangle du Tacul - Contamine-Négri Triangle du Tacul - Contamine-Grisolle Triangle du Tacul - Contamine-Mazeaud Triangle du Tacul - Goulotte Chéré Mont Blanc du Tacul - Via Normale Mont Maudit - Giro Cresta Est - Via Normale Monte Bianco - Traversata dei Tre Monti 150 152 154 156 158 160 162 164 SETTE ST. GERVAIS - LES CONTAMINES 039 Monte Bianco - Via Normale per l’Aiguille du Goûter e la Cresta delle Bosses 040 Aiguille de Bionnassay - Traversata delle Creste Sud-Nord Est 041 Dômes de Miage - Cresta Mettrier al Dôme Orientale 042 Dômes de Miage - Traversata dei Dômes de Miage da Est a Ovest 043 Aiguille Nord de Trélatête - Via Normale della Parete NNO 169 176 179 183 186 189 OTTO VAL VENY - SEIGNE 044 Aiguille des Glaciers - Via Normale per la Cresta Ovest 045 Dôme de Neige des Glaciers - Cresta delle Lanchettes 046 Petit Mont Blanc - Via Normale 047 Aiguille Est di Trélatête - Cresta Est 048 Aiguille du Châtelet - Idroelettrica o Hydrotecnique 049 Aiguille Croux - Via Ottoz per la Parete SE 050 Aiguille Croux - Via Cheney per la Cresta Sud 191 198 201 204 206 209 211 215 NOVE PUNTA HELBRONNER - COLLE DEL GIGANTE 051 Dente del Gigante - Via Normale per la Parete SO 052 Aiguille de Rochefort - Via Normale per la Cresta di Rochefort 053 Aiguilles d’Entrèves - Traversata delle creste SO-NE 054 Tour Ronde - Via Normale per la Cresta SE 055 Tour Ronde - Parete Nord 056 Tour Ronde - Couloir Gervasutti 057 Roi de Siam - Le Lifting du Roi 058 Pyramide du Tacul - Cresta Est o “Via Ottoz” 219 224 227 230 233 237 239 242 245 DIECI VAL FERRET 059 Parete dei Titani - Génépi 1-2 060 Monts Rouges de Triolet - Le Chamois Volant 061 Monts Rouges de Triolet - La Bérésina 062 Mont Dolent - Via Normale per il Versante Sud e la Cresta SE 249 253 255 259 262 UNDICI AIGUILLES ROUGES 063 Le Brévent - La Frison-Roche 064 Aiguille de Charlanon - Arête du Doigt 065 Aiguille de l’Index - Combinazione Via Perroux-Cresta Sud Est 066 Pointe Gaspard - Gaspard Premier 067 Aiguilles Crochues - Cresta Sud alla Cima Sud (Via Ravanel) 265 270 273 277 281 283 9 BACINO DEL TOUR ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Il vasto plateau del ghiacciaio del Tour è l’ultimo della serie di ghiacciai che si susseguono lungo la valle di Chamonix. Il bacino del Trient, già territorio svizzero, è poco distante e facilmente raggiungibile in traversata. Ai suoi limiti S e N si elevano due cime imponenti, due poli dove si concretizzano momenti opposti di alpinismo su ghiaccio: l’Aiguille du Tour, molto frequentata da chi muove i primi passi con i ramponi, e l’Aiguille du Chardonnet, che richiede esperienza e sicurezza sia in salita che in discesa. ACCESSO Punto di partenza è il villaggio di Tour, che si raggiunge in auto da Chamonix proseguendo in direzione Col des Montets. Girare a destra poco dopo Argentière, appena prima dei tornanti che salgono al colle. Proseguire fino in fondo alla strada al parcheggio degli impianti di risalita. In estate una teleferica e una seggiovia depositano nei pressi del Col de Balme (2204 m), da cui un sentiero traversa lungamente fino al rifugio Albert Premier, presso il ghiacciaio del Tour. In autunno, prima delle grosse nevicate, il bacino è raggiungibile e le vie sono spesso in condizioni. Quando gli impianti di risalita sono chiusi, bisogna aggiungere un paio d’ore di marcia. In primavera si sale al bacino del Tour con gli sci, in traversata dal ghiacciaio dell’Argentière, valicando il Col du Passon. Il villaggio di Tour è raggiungibile anche in treno da Chamonix. Dalla stazione alla funivia circa 15’ a piedi. Bacino del Tour inizialmente un sentiero che taglia la pista da sci che scende dal Col de Balme. Raggiunta la stazione a monte della prima teleferica conviene prendere il sentiero che sale a destra per prati ripidi e permette di raggiungere quello proveniente dal Col de Balme senza passare dal colle (4 h fino al rifugio). Esiste anche un sentiero che sale lungo la ripida morena della riva destra del vallone del Tour, congiungendosi al precedente poco sotto il rifugio (cartelli indicatori). Questo percorso è diretto ma piuttosto ostico, soprattutto in discesa. Il bacino del Tour non è l’ideale per organizzare combinazioni di vie. Gli itinerari, prevalentemente glaciali, sono molto polarizzati dal punto di vista delle difficoltà: mentre l’Aiguille du Tour lascia ancora qualche energia, al ritorno da una via sulla Chardonnet è normale desiderare un po’ di riposo. In questo caso, meglio riservare a quest’area delle visite successive: se si dispone di più giorni liberi, conviene concludere la vacanza in tutto relax facendo roccia sulle Aiguilles Rouges. Una possibilità interessante di concatenamento su basse difficoltà consiste nel salire una via all’Aiguille du Tour, traversare al rifugio du Trient, salire la piccola N della Tête Blanche il giorno successivo e tornare direttamente al rifugio Albert 1er (vedere itinerario n. 006). Aiguille du Tour FUNIVIA LE TOUR-CHARAMILLON-COL DE BALME Internet: www.compagniedumontblanc.fr Principali punti d’appoggio RIFUGIO ALBERT 1ER, 2702 m Tel. 0033 (0)4 50 54 06 20 Posti letto: 137 Periodo apertura: apertura estiva, rifugio invernale nei periodi di chiusura (30 posti) Nel bacino del Tour il rifugio Albert 1er (Alberto Primo) è l’unico punto d’appoggio utile. Nei fine settimana estivi non è raro trovarlo completamente pieno: in quel caso, appena fa buio, tra le pietraie intorno alla costruzione si accendono le pile di decine di bivacchi improvvisati (numerose piazzole). Si accede al rifugio dal Col de Balme per ottimo sentiero, segnalato e attrezzato con qualche corrimano (2 h). Nella stagione di chiusura degli impianti si parte a piedi dal villaggio di Tour, seguendo 50 8 Signal Reilly Rifugio Albert 1er 7 9-10 Glacier du Tour 51 ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour AIGUILLE DU TOUR L’Aiguille du Tour appare dal rifugio Albert 1er come una slanciata piramide rocciosa a due punte: la punta N è alta 3544 m e la S 3542 m. Quest’ultima, che strapiomba direttamente sul ghiacciaio del Tour, è la più frequentata. Itinerari: Via Normale alla Punta S pag. 54 Couloir de La Table pag. 58 Croix de Berons 2879 Glacier des Grands AIGUILLE DU CHARDONNET POINTES DES GRANDS 3101 AIG. DU GÉNÉPI 3265 L’Aiguille du Chardonnet è una montagna isolata, dal profilo elegante e complesso. Lontana nel limite SE del ghiacciaio del Tour, risente dell’effetto della prospettiva: solo dopo la lunga marcia di avvicinamento ci si rende conto delle sue dimensioni reali. Le vie di salita, mai banali, e la discesa esposta e pericolosa fanno di questa cima una “sorella minore” dell’Aiguille Verte, che la sorveglia da vicino dall’altra parte del ghiacciaio dell’Argentière. Itinerari: Cresta Forbes pag. 60 Sperone Migot pag. 65 AIG. DU PISSOIR 3441 Refuge Albert Ier 2702 G l a c i e r Signal Reilly 8 2883 Col sup. du Tour 3287 d u T Aiguille du Chardonnet u r AIG. DU TOUR 3544 7 Tête Blanche Col du Tour le Trident les Capucins d u T r i e n t AIG. DU COL DU TOUR Col Du Tour 3281 TÊTE BLANCHE AIG. DE LA FENÊTRE 6 3429 TÊTE BISELX 3412 3509 PETITE FOURCHE 3513 GRANDE FOURCHE 3610 Fenêtre du Tour 3336 Glac ier de S aleina COL DU CHARDONNET 3323 3570 52 P l a t e a u AIG. PURTSCHELLER 3478 AIG. DU PASSON 3383 Glacier AIG. FORBES de l'Épaule 3489 9 AIGUILLE ADAMS REILLY 10 Fenêtre sup. 3506 du Tour 3456 3824 AIG. DU CHARDONNET Aiguille du Tour Col sup. du Tour o BEC ROUGE SUP. 3050 Col du Passon Aiguille Purtscheller AIG. DU MIDI DES GRANDS 3302 AIG. D’ARGENTIÈRE 3900 53 ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE AIGUILLE DU TOUR 3544 m Via Normale alla Punta S Aiguille S du Tour Aiguille N du Tour Bacino del Tour Percorso facile e divertente; i passaggi sono vari (traversata su ghiacciaio, superamento del colle, paretina finale) e gli splendidi panorami cambiano in continuazione. Impossibile annoiarsi anche per l’alpinista più esperto, che potrà scegliere questa via per accompagnare gli amici alle prime esperienze su ghiacciaio. MATERIALE 007 Materiale di sicurezza su ghiacciaio, qualche cordino. Un paio di cordini lunghi e di viti da ghiaccio possono essere molto utili nelle stagioni secche, quando il pendio sotto la vetta è in ghiaccio nero. ACCESSO Dal rifugio Albert 1er, seguire il sentiero con ometti con un traverso ascendente in direzione del ghiacciaio. Questo viene raggiunto in • PRIMI SALITORI: C.G. Heathcote con M. Andermatten, 18 agosto 1864 Aiguille du Tour 7a 7 • DIFFICOLTÀ: F, traversata su ghiacciaio, roccette (I-II) • DISLIVELLO: 800 m dal rifugio • PUNTI DI APPOGGIO: Rifugio Albert 1er Col sup. du Tour • CARATTERISTICHE: percorso vario su ghiacciaio e roccette 007 8 7 Glacier du Tour 54 Aiguille Purtscheller 6 55 Glacier du Trient ROCK&ICE Monte Bianco - classico & plaisir DUE Bacino del Tour Tour su pendenze sempre più ripide. Pochi metri su roccette permettono di raggiungere il colle. Scendere facilmente dall’altro versante sul Plateau du Trient e riprendere a salire costeggiando le rocce rosse dell’affilata Aiguille Purtscheller (punto di unione abituale con la traccia proveniente dalla Cabane du Trient). Da qui le due elevazioni rocciose dell’Aiguille du Tour sono visibili e poco distanti. Proseguire puntando alla cima di sinistra (S). Raggiunto il breve ma ripido pendio che scende dalla cima, superare la crepaccia terminale e salire in obliquo a sinistra fino alle rocce. Traversare a destra per un sistema di cenge e raggiungere un intaglio sulla cresta N. Seguire la cresta per grossi blocchi, graffiati da migliaia di punte di ramponi, fino alla cima (3 h dal rifugio). DISCESA Per lo stesso itinerario. CONDIZIONI FAVOREVOLI Itinerario estremamente frequentato dall’inizio dell’estate all’autunno inoltrato. Con poca neve, a fine stagione o in periodi molto caldi, il pendio finale diventa di ghiaccio nero e c’è un certo rischio di caduta di pietre dalle rocce soprastanti. In autunno, dopo le prime nevicate, la traversata del ghiacciaio è molto delicata (ponti di ghiaccio fragili e nascosti). corrispondenza della lingua glaciale secondaria che scende dalla Fenêtre du Pissoir (20’). ITINERARIO ALTRE POSSIBILITÀ La prima parte dell’itinerario percorre la riva destra del ghiacciaio del Tour per raggiungere e superare il Col Supérieur du Tour e prendere piede sulla parte alta del Plateau du Trient. Da qui si prosegue fino alle piccole pareti E delle due cime e si sale in vetta per roccette. Dal rifugio Albert 1er, raggiunto il ghiacciaio del Tour, traversare puntando al Signal Reilly (2883 m), piccola elevazione rocciosa al di sotto della cresta SO dell’Aiguille du Tour. Oltrepassarla (possibile ugualmente al di sotto o al di sopra della stessa) raggiungendo i pendii superiori. Salire obliquando a destra, lasciando a sinistra una zona molto tormentata (grossi crepacci). Proseguire fino alla cresta rocciosa che scende a sinistra del col sup. du Tour. Doppiato il suo sperone OSO, addentrarsi nella stretta valle secondaria che scende dal Col Supérieur du • 7a) Tornati alla base delle due piccole pareti E dell’Aiguille du Tour, è possibile salire anche la cima N superando dei passaggi rocciosi leggermente più difficili (vedere foto pag. 54). La parete N della Tête Blanche non è lontana dal Col Supérieur du Tour (20’ di traversata in leggera discesa lungo il Plateau du Trient). 56 57 Nella pragina precedente sopra: sul ghiacciaio del Trient, in vista delle punte S e N dell’Aiguille du Tour Nella pagina precedente sotto: cima N Sopra: in cima Sotto: plateau del ghiacciaio del Tour