Indicatori di Sostenibilità Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007
Transcript
Indicatori di Sostenibilità Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007
Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 1 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Foto in copertina Architetti Cigalotto & Santoro Associati 2 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 3 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 4 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 DOCUMENTO REALIZZATO DA: Comune di Tavagnacco Assessorati alla Partecipazione, Ambiente, Urbanistica, Demanio e Patrimonio, Cultura, Attività economiche e Politiche sociali COORDINAMENTO PROGETTO: Assessore Gianfranco Balzano Dott.ssa Marina Valentinis RICERCA ED ELABORAZIONE DATI: Punto 3 www.punto3.info Dott.ssa Anna Ulian Dott.ssa Barbara Peretto 5 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Indice 6 Introduzione 7 Sviluppo Sostenibile 8 Tavagnacco e la Sostenibilità 9 Gestione delle risorse 10 Rifiuti 12 Mobilità 15 Indagine mobilità scolastica 17 Politiche sociali 24 Identità territoriale 26 Certificazione ambientale 28 Agricoltura sostenibile 29 Ecoturismo 30 Uso del territorio 31 Acquisti verdi 32 Ecoconsigli 34 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Introduzione Con questo documento il Comune di Tavagnacco vuole fotografare lo stato del proprio territorio in termini di sostenibilità in coerenza con l’avvio del Processo intercomunale di Agenda 21 Locale, a cui l’Amministrazione ha deciso di prendervi parte nel 2005, con l’approvazione in Consiglio Comunale della delibera di adesione alla Carta di Aalborg. In linea con i principi dello sviluppo sostenibile, gli indicatori scelti non sono solo di carattere ambientale ma anche di ordine sociale ed economico. economico Insieme rappresentano un utile strumento per i cittadini per la conoscenza del territorio ma anche, al tempo stesso per l’Amministrazione, per orientare le proprie scelte verso principi di sostenibilità. Alcuni degli indicatori sono stati scelti tra quelli della Comunità Europea per il monitoraggio della sostenibilità in ambito urbano (ECI), altri invece appositamente in relazione alle esigenze del Comune di Tavagnacco. Se in questa prima edizione alcuni dati sono stati stimati perché non disponibili fonti certe, ci si auspica di poter in futuro aver consolidato un metodo di reperimento delle informazioni, che consenta di avere solo fonti attendibili e complete. In questa sede si è comunque ritenuto importante riportare tutto ciò che era disponibile, sia dati esatti che stimati, in coerenza con il “principio principio di precauzione” precauzione secondo il quale in assenza di certezze scientifiche, si deve comunque operare per cercare di prevenire qualsiasi forma di degrado ambientale e territoriale. Ecco quindi che in una prospettiva di lungo periodo, l’aggiornamento dei dati sarà utile a fornire un importante quadro conoscitivo sulle evoluzioni del territorio e sulla coerenza delle scelte effettuate dall’Amministrazione e dai cittadini. Il documento è strutturato in diverse sezioni tematiche: per ciascuna di esse viene riportata una parte descrittiva e tanti box quanti sono gli indicatori calcolati. Attraverso dei semplici simboli e grafici, si schematizza l’andamento migliorativo o peggiorativo dell’indicatore negli anni. Ai fini di una corretta interpretazione degli indicatori è importante infine sottolineare come la loro lettura sia da relazionare al trend di crescita della popolazione a Tavagnacco, in costante e considerevole aumento negli ultimi anni. 7 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Sviluppo Sostenibile Il concetto di "sviluppo sostenibile", è stato introdotto ufficialmente nel 1987 dalla Commissione Mondiale sull'Ambiente e lo Sviluppo (WCED), conosciuta come Commissione Brundtland. SVILUPPO SOSTENIBILE “Sviluppo che è in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri” (Gro Harlem Brundtland, 1987) Nonostante sia d’istinto pensare allo sviluppo sostenibile come qualcosa che riguarda solo l’ambiente, in realtà anche gli aspetti sociali ed economici dello sviluppo sono altrettanto importanti. La sostenibilità sociale è, infatti, la precondizione ed il supporto per la sostenibilità ambientale, mentre la sostenibilità economica è a sua volta essenziale per permettere il conseguimento delle prime. Si può quindi asserire che il concetto di sviluppo sostenibile ha tre dimensioni di pari importanza: ambientale, sociale ed economica. Gli aspetti di fondo dello sviluppo sostenibile sono: 1. arrestare il degrado ambientale; ambientale 2. impedire l'impoverimento delle future generazioni (equità intergenerazionale); equità tra le attuali genera3. migliorare la qualità della vita e l'equità zioni (equità intragenerazionale). Per raggiungere lo sviluppo sostenibile nelle sue varie dimensioni sono quindi necessari azioni ed interventi di diversa natura e a diversi livelli: • soluzioni tecnologiche; • soluzioni di re-distribuzione delle risorse; • strumenti di mercato; • valori individuali e stili di vita. 8 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Tavagnacco e la sostenibilità Il processo partecipato della cittadinanza alle scelte della Pubblica Amministrazione di Tavagnacco è stato avviato di recente in occasione dell’elaborazione del Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC). A questo scopo è stata infatti prevista una fase di coinvolgimento e ascolto di un’ampia selezione di portatori di interesse locali del territorio, al fine di fornire all’Amministrazione tutti gli elementi e gli strumenti per la scelta degli scenari di sviluppo strategici che staranno alla base del nuovo strumento urbanistico comunale. Attraverso interviste sono stati interpellati tutti quei soggetti come cittadini, associazioni, imprenditori che, portatori di una conoscenza specifica dei luoghi, dei problemi e delle risorse del territorio, possano fornire una “carta d’identità” del territorio, degli edifici e delle risorse che costituiscono i fondamenti dell’identità locale. Sulla scia di questo percorso partecipato, l’Amministrazione comunale ha deciso di intraprendere il percorso di Agenda 21 Locale. Locale Con questo nome viene identificato un percorso partecipativo più ampio che coinvolge tutta la cittadinanza per la definizione di una visione comune di sviluppo del territorio, che tenga in giusta considerazione la dimensione ambientale, sociale ed economica. Il processo di Agenda 21 si rivolgerà ai cittadini e ai portatori di interesse locali, per costruire insieme uno sviluppo sostenibile che possa ritrovare una partecipazione popolare, per condividere le scelte amministrative che devono essere finalizzate al mantenimento di una qualità della vita accettabile e che devono rispondere alle aspettative e alle esigenze di chi vuole continuare a vivere nel Comune. Questo cammino procederà di pari passo con i Comuni confinanti a Tavagnacco perché su scelte condivise, che interessano problematiche di area vasta e che riguardano più comunità, è necessario superare la logica del proprio “campanile” per dare le migliori risposte alle aspettative dei cittadini. 9 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Gestione delle risorse Gestione delle risorse 10 La gestione delle risorse ambientali rappresenta uno degli aspetti più critici dello sviluppo sostenibile. Da un lato, l’aumento delle esigenze che le nostra società impone, richiede sempre maggiori consumi, dall’altro le risorse non rinnovabili tendono ad esaurirsi mentre quelle rinnovabili sono spesso inquinate o rese inutilizzabili. Questi gli indicatori considerati: • Consumo idrico domestico pro capite: capite misura i consumi di acqua ad uso potabile per abitante. L’acqua come tale è un bene primario per la vita ed una risorsa rinnovabile. Negli ultimi anni però si sta assistendo, a causa dell’apporto continuo di sostanze inquinanti, ad un costante peggioramento qualitativo delle falde sotterranee, ciò rende il reperimento della risorsa potabile difficile, alla stregua delle fonti non rinnovabili. • Consumo di gas metano: metano misura i consumi domestici del principale combustibile utilizzato per il riscaldamento civile degli appartamenti e dell’acqua sanitaria, nonché i consumi industriali. Il metano, così come tutti combustibili fossili, è una risorsa non rinnovabile, che come tale va utilizzata in modo razionale. • Qualità dell’aria: dell’aria misura il numero di giornate in cui alcuni inquinanti hanno superato i valori minimi previsti per legge. I dati sono stati ricavati da una campagna di monitoraggio dell’Arpa, svolta tra febbraio e agosto 2005 attraverso una stazione mobile ed un campionatore per le polveri, posizionati in via Mazzini a Feletto, e dei campionatori passivi (per i composti volatili) con i quali sono state monitorate le aree più significative di Tavagnacco. Per i primi 5 inquinanti, monitorati da febbraio ad aprile si è registrato un solo superamento di ozono e 9 per le polveri. E’ importante chiarire che si tratta di un monitoraggio limitato nel tempo da cui è possibile comunque estrapolare un andamento abbastanza buono degli inquinanti atmosferici. Per quanto riguarda l’ozono, le stime del trend annuale sono più difficili in quanto i rilevamenti sono stati fatti a fine inverno, mentre generalmente la sua produzione è massima nei periodi estivi, per cui è logico attendersi un numero maggiore di superamenti annuali. Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Indicatore 1 Consumo idrico delle risorse Anni 2003 2004 2005 Consumo idrico comunale (m3) 1.053.320 ▼1.008.030 ▲1.025.490 Consumo idrico pro capite (m3) 81,41 ▼75,6 ▼76,3 Fonte: CAFC Spa Indicatore 2 Consumo di gas metano Anni 2003 Consumo uso civile (m3) 9.039.297 Consumo civile pro capite (m3) 699 Consumo uso industriale (m3) 643.033 2004 2005 ▼7.821.232 ▲7.991.783 ▼592 ▼589 ▲751.143 ▲895.179 Fonte: Amga Indicatore 3 Qualità dell’aria Campagna di rilevamento 2005 Numero superamenti anidride solforosa (SO2) 0 Numero superamenti ossidi di azoto (NOx) 0 Numero superamento monossido di carbonio (CO) 0 Numero superamenti ozono (O3) 1 Numero superamenti polveri PM10 Gestione delle risorse I valori si allineano con le statistiche nazionali (circa 70-80 m3 /ab*anno, fonte OCSE) 9 Fonte: ARPA I dati registrati per il Biossido di Azoto nel periodo monitorato evidenziano un sostanziale rispetto dei limiti di legge, posizionandosi su valori inferiori a quelli di Udine. Rimane comunque un inquinante da tenere sotto controllo in considerazione del fatto che gli ossidi di azoto derivano da qualunque processo di combustione (impianti termici, traffico ecc.). Per il materiale particolato si osserva un sostanziale rispetto dei limiti di legge sia per i superamenti giornalieri che la media annua. 11 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Rifiuti Rifiuti 12 Il problema dello smaltimento dei rifiuti è un tema complesso che va affrontato con il contributo e l’impegno di tutti. L’enorme quantità di materiali che la nostra società scarta come rifiuti è un importante indicatore di inefficienza e costituisce una delle maggiori emergenze ambientali del nostro paese. Questo spreco di materia e risorse viene in parte arginato attraverso le differenti modalità di smaltimento esistenti (es. riciclaggio). Esse però non risolvono il problema poiché nulla può essere distrutto: tutto quello che scartiamo anche se trattato, compresso o bruciato ritornerà comunque in circolo nell’ambiente, portando spesso a problemi di inquinamento. Attualmente la nostra società dispone di tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie a raccogliere i rifiuti in maniera differenziata, riciclando così buona parte di ciò che scartiamo e riducendo la quantità totale di rifiuti che produciamo. La raccolta differenziata rappresenta sicuramente uno dei gesti più semplici, ma al contempo più importanti che possiamo fare in prima persona: con essa si risparmia sulle materie prime, sull’energia necessaria a procurarle e si risparmia nei trasporti. Se impariamo così a distinguere i rifiuti, se ci abituiamo a separarli uno dall’altro, possiamo fare un grande servizio per noi e per il nostro ambiente. In Italia l’obiettivo nazionale da raggiungere è quello di portare la quota della raccolta differenziata al 35% dei rifiuti prodotti entro il 2006 e al 45% entro il 2008. Per le ragioni sopra esposte, per descrivere la gestione dei rifiuti nel territorio di Tavagnacco sono stati scelti due indicatori: • rifiuti urbani prodotti, smaltiti e differenziati; differenziati • raccolta differenziata per tipologia. tipologia Si fa notare come l’inflessione dei dati nel 2006 sia in parte dovuta a un incendio verificatosi presso l’impianto di selezione di Rive d’Arcano in cui veniva selezionato il multimateriale. Questo ha creato dei problemi nel conferimento dei rifiuti per diversi mesi dell’anno, ciò potrebbe spiegare il calo nella produzione totale così come la diminuzione del tasso di raccolta differenziata. Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Indicatore 4 Rifiuti urbani prodotti, smaltiti e differenziati Anni 2003 2004 2005 2006 Rifiuti urbani raccolti (Ton) 6.491 ▲7.255 ▲7.287 ▼7.158 Rifiuti prodotti per abitante (Kg) 502 Raccolta differenziata (Ton) 1.801 ▲2.357 ▲2.451 ▼2.194 Percentuale differenziata (%) 27,74 ▲32,49 ▲33,64 ▼30,65 ▲549 ▼537 ▼519 La produzione pro-capite media di rifiuti è leggermene superiore alla media italiana pari a circa 503 Kg l’anno (Fonte OCSE). A Tavagnacco il sistema di raccolta rifiuti avviene attraverso: • cassonetti posizionati in strada per i rifiuti solidi urbani; • la raccolta a domicilio di multimateriale, ingombranti e verde; • i cassonetti posizionati in strada per la raccolta del multimateriale; campane per il vetro, la carta e contenitori per pile esauste e medicinali scaduti; • la eco-piazzola ecologica comunale presso il magazzino comunale a cui possono essere conferiti carta/cartoni, materiali ingombranti/durevoli, ferro e materiali metallici in genere, vetro, olio alimentare e legno. Rifiuti Differenziata senza frazione verde (%) 22,71 ▲26,98 ▲28,01 ▼26,04 8.000 Ton 6.000 4.000 2.000 0 2003 2004 2005 Anni 2006 Rifiuti raccolti (ton) Raccolta diff. (ton) Fonte: Comune 13 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Indicatore 5 Raccolta differenziata per tipologia Anni 2004 Rifiuti Multimateriale (ton) (carta, plastica, alluminio) 688,95 2005 2006 ▲716,6 ▼666,9 Carta (ton) 112,62 ▼106,12 ▼93,97 Cartone (ton) 386,99 ▼379,68 ▼290,93 Vetro (ton) 223,18 ▲250 ▼216,03 Pile (ton) 1,203 ▼0,837 ▼0,743 Farmaci (ton) 0,923 ▼0,665 ▲1,4 Legno (ton) 61 ▼53,64 ▲83,88 Batterie (ton) 10,756 ▼6,22 ▲6,96 Metalli (ton) 56,39 ▼49,89 ▲56,16 Oli Alimentari (ton) 0,77 ▲0,83 ▼0,82 Oli Esausti (ton) 1,8 ▲2,26 ▼1,1 Ingombranti (ton) (mobili, materassi ecc.) 244,36 ▲249,9 ▼199,53 Durevoli (ton) (frigoriferi, congelatori, TV ecc.) 26,09 ▼20,58 ▲26,41 Verde (ton) (sfalci, foglie, potature, ramaglie) 399,44 ▲409,43 ▼330,39 Inerti (ton) 88,64 ▲129,76 ▼121,92 Fonte: Comune Metalli Durevoli 3% 1% Altro Carta Legno 4% 0,5% 4% Multimateriale Inerti 31% 6% Ingombranti Composizione percentuale sul totale 10% Vetro della raccolta differenziata delle varie 10%Cartone Verde tipologie di rifiuti per 16% 14% l’anno 2006 14 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Sono sempre più stretti i legami tra modelli di mobilità, qualità ambientale e tutela dei soggetti più deboli. Spesso queste relazioni provocano disagi e difficoltà, alti costi economici ed energetici causati dal traffico, situazioni di elevato inquinamento acustico ed atmosferico, rischi alla circolazione per ciclisti e pedoni. Risolvere i problemi di mobilità è possibile non solo mettendo in sicurezza e razionalizzando l'attuale rete viaria, ma anche e soprattutto investendo sul trasporto pubblico ed indirizzando i cittadini verso forme di mobilità sostenibile compatibili con l'ambiente. La tutela e la promozione delle forme di mobilità sostenibile, oltre a rappresentare un fattore di maggior qualità sociale, innesca processi virtuosi di riduzione della congestione e di aumento della sicurezza stradale, diminuendo i rischi di incidenti ed i costi economici e sociali collegati. Per questi motivi gli indicatori selezionati sono i seguenti: • numero di parcheggi pubblici: pubblici: indicatore importante perché strettamente legato al livello di traffico e all’organizzazione viaria dell’area urbana; • sicurezza stradale: stradale: l’importanza di questo indicatore è soprattutto sociale in quanto tiene conto degli effetti, in termine di vite umane, che derivano da comportamenti alla guida e pericolosità delle strade; • mobilità ciclistica: ciclistica: esamina la lunghezza e la tipologia delle piste ciclabili esistenti sul territorio dei tre Comuni. Le piste ciclabili non sono soltanto un modo per accontentare gli “appassionati” della bicicletta, ma sono soprattutto una componente indispensabile della politica a favore della mobilità sostenibile; • mobilità scolastica: scolastica: descrive come gli alunni delle scuole dell’obbligo sono abituati a percorrere il tragitto casa-scuola. L’indicatore ha un risvolto diretto sull’ambiente ma allo stesso tempo anche educativo: fornisce informazioni sulle abitudini di trasporto che i più piccoli hanno e che molto probabilmente ripeteranno da adulti. Mobilità Mobilità 15 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Indicatore 6 Parcheggi pubblici Anno 2006 Numero parcheggi pubblici esistenti 1.898 Fonte: Comune Il dato è stato estrapolato dalle tavole del nuovo PRG attualmente in fase di elaborazione. Indicatore 7 Sicurezza stradale Anni 2003 2004 2005 28 29▲ 55▲ Numero incidenti stradali con danni alle sole cose 26 25▼ 25 Numero totale incidenti 54 80▲ Mobilità Numero incidenti stradali con feriti 54 Fonte: Vigili Urbani Questo dato non include tutti gli incidenti verificatisi a Tavagnacco ma solo quelli registrati dal corpo dei Vigili Urbani Indicatore 8 Mobilità ciclistica Anno 2006 Piste ciclabili complessive (Km) 14,5 % ciclabili protette 69% (10 Km) Fonte: Comune Indicatore 9 Mobilità scolastica 16 A.s 2006/2007 Tot. Alunni scuole medie ed elementari 871 Alunni intervistati e rappresentatività % del campione 812 (93%) Scuolabus e % sul tot. degli intervistati 202 (25%) Macchina e % sul tot. degli intervistati 315 (39%) Bicicletta e % sul tot. degli intervistati 55 (7%) Piedi e % sul tot. degli intervistati 235 (29%) Fonte: Comune Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Si dedicano alcune pagine di questo manuale all’indagine sulla mobilità scolastica che è stata svolta nelle scuole elementari (Adegliacco, Colugna, Feletto e Tavagnacco) e medie (Feletto) attraverso la compilazione, da parte dei bambini, di appositi questionari consegnati nelle classi. Per cercare di comprendere come si spostano gli studenti nel percorso casa scuola, è stato loro chiesto con quale frequenza si muovono da soli per raggiungere l’edificio scolastico. Come evidente dal grafico, solo il 37% degli intervistati si sposta in autonomia con una certa frequenza. Chi lo fa sono soprattutto, come logico attendersi, la quasi totalità degli studenti delle scuole medie che, essendo più grandi, godono di maggiore indipendenza (76% scuole medie, 24% scuole elementari) Con quale frequenza vai a scuola da solo? Sempre 30% Mai 53% Poche volte 10% Mobilità scolastica Mobilità scolastica Molte volte 7% Il fatto che la macchina sia il mezzo di trasporto preferito dai genitori per accompagnare il figlio a scuola è evidente anche dal grafico della pagina successiva, in cui si riportano le risposte di tutti coloro che raramente vanno a scuola da soli (mai o poche volte). Chi si reca a scuola accompagnato ci va prevalentemente in macchina (58%) o a piedi con i genitori (20%). Il motivo per cui la maggior parte dei bambini va a scuola con i genitori, emerge dalle risposte alla domanda “perché vai o torni 17 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 da scuola accompagnato?. Il 76% risponde affermando che sono i genitori a non fidarsi nel lasciare autonomia al figlio negli spostamenti, mentre il 24 % risponde di non voler in prima persona andare da solo. In bicicletta da so lo o con amici 3% In bicicletta con un adulto 3% In scuo labus 12% A piedi co n un adulto 20% A piedi da so lo , co n amici 4% In auto mobile o moto 58% Per comprendere quale percezione hanno i bambini delle difficoltà degli spostamenti casa—scuola è stata loro posta questa domanda :”E’ difficile andare a scuola da soli?”. E’ difficile andare a scuola da soli? N u m ero risp o ste Mobilità scolastica Se vai raramente a scuola da solo come ti sposti? 600 64% 400 36% 200 0 No Si Il 36% di coloro che hanno risposto “sì “individua, come evidente dal grafico che segue, come motivazione principale la lontananza della scuola (32%) e il troppo traffico (30%). 18 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Perché è difficile andare a scuola da soli? Perché potrei incontrare sconosciuti malintenzionati 17% Perché potrei farmi male 1% Perché la scuola è lontana 32% A causa del possibile cattivo tempo 8% Per i pericoli del traffico 30% Per il peso dello zaino 3% Da questo grafico emerge però anche l’aspetto legato all’abitudine inconscia, inconscia che probabilmente si genera nei bambini che abitualmente sono accompagnati dai genitori con il mezzo privato, alla comodità della macchina che risolve il problema del “troppo peso dello zaino”, della distanza da percorrere e del maltempo. Ai bambini che ancora vanno a scuola accompagnati è stato inoltre chiesto: “Ti piacerebbe andare a scuola da solo?”. Mobilità scolastica Perché potrei perdermi 9% Ti piacerebbe andare a scuola da solo? Numero risposte 400 70% 300 200 30% 100 0 No Si 19 Indicatori di Sostenibilità — Aprile 2007 Perché ti piacerebbe andare a scuola da solo? I miei genitori sarebbero più liberi 28% Mobilità scolastica Potrei imparare a muovermi da solo 35% Posso conoscere meglio il mio paese 10% Posso passare più tempo con i miei amici 27% Perché non ti piacerebbe andare a scuola da solo? Sono troppo piccolo 31% Perderei tempo 11% Preferisco passare questo tempo con i miei genitori o nonni 33% 20 Posso fare cattivi incontri 25%