DIRITTO EUROPEO DELTAMBIENTE

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DIRITTO EUROPEO DELTAMBIENTE
l
DIRITTO EUROPEO
DELTAMBIENTE
a cura
di
ROBERTO GIUFFRIDA
coordinato da
FABIO AMABILI
Dip€-rdmeatc dt ScierEe Pontiche
Èlltllîtè.a
Iír. bSÈ 94{
c"r. AHB. ]'L4. 3. B.lS+
G. GIAPPICHELLI EDITORE _ TORINO
Indice
pae.
Prefazio
n
e (di P.ol>eno
Giuffrída)
CAprToro
XTTI
1
PROFILI GENERALI DI DISCPLINA
l.l. L'ffirmazione di una politiu ambiextale dell(Jnione Europea. Dal,
fAfio Unico Eu/opeo al îraxato d.i Lisboxa (di Alfredo Rizzo)
)
Premessa e questionì termirologiche
3
1.
2.
I.
Fondamenti di una politica comuniraria ambientale dall'Atto Uníco
Europeo al Trattato di Maastricht
L l. Turela dell ambienre e regoJe del mercaro inrerno
5
5
1.2. La progressiva definizione dei principi della tutela ambienrale
9
Trattato di Nizza e Carta dei Diritti Fondamenrali. La rutela dell'ambiente come diritto fondamentale
Dalla CosLiruzione Europea aJ lrattaro di Lisbona
3.1. La base giurìdica degli atri io mateia di tutela dell'ambiente
3.2. Le nuove procedure decisionali
L2. L'euoluzioue della politica ambientale e la ileuanTa dei suoi ptincipi ixhh/zarori (dtRoberto Giuffrida)
L
2.
L
Considerazionigenerali
La rilevanza dei prhcipi infomatori della politica ambíentale
Il rischio ambientale e la soglia di inquinamenro accettabili
L) . La tecnica xormatiua ufiliuata (diRobefto Gtuffuida)
1.
2.
).
La discrezionalítà verticale e orizzontale
Le norme di qualità
Le norme di emissíone, sui procedimenti e sui prodorti
19
24
24
30
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36
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46
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50
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\'I
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pac.
4.
5.
52
1l divieto assoluto
Le norme che cons€ntono una pondemzione degli interessi, le proce
dure BAT, BATNEEC e BEP
53
pa8
1.
Il fondo di coeúone e la finalità ambientale
2.
I fondi strutturali europei nell'esperienza iraliana
Lo strunento finaniario per l'ambiente (LIFE) ed altri stnunenti europei
t.
).7
CAPITOLO 2
1
2.
3 .
4.
5.
al processo decisionale (di Valeria Ciervo)
62
La paftecipazione aÍìministrativa
La pa*ecípaÀore A processo decisionale in materia ambientale
62
La panecipazione al processo decisionale e la Pubblica Arnministrazione
La democnzia partecipativa nell'esempio francese
Legittimazione ad agire delle associazioni ambientaliste
2.1. La oalutazio e di it'patto ambientale
1.
2.
3.
3.
ldt Adriano Tortora)
Le origini della valutazione d'impatto ambientale
La \rIA in ambito europeo
La VIA in Itali,ì
63
4.
71
71
74
5.
6.
7.
74
75
77
8.
2.4. Gli stramenti econozziz (di Roberto Giuffrida)
85
9.
25. Aiuti di Stdto e tutela d"lfdmbiente (dlFrcicesco Mada di Malo)
89
Introduzione
Priocipi ed obiettivi
Aspetti di carattere generale sulla disciplina degli aiuti di stato in mate-
89
92
1.
2.
).
4.
5.
6.
ria ambientale
9J
Metodo di valutazione: iÌ Test comparativo
Ambito di applicazioner casistica generale di aiuti di Stato per la tutela
ambientale (uaspono; gestione dei dfiuti, risparmio energetico, fonti
rinnovabili e cogenerazione)
Monitoraggio e valutazíone
95
Tasse ed imposte ambientali
10.
117
120
Jel ambienre srrumenù pri
funzione dsarcitoria. Lorc compatibilirà con i p;in
vatistici avenri una
cipi "chi inquira paga" e "di prevenzione"
La rnancatza di una disciplina uniforme in Europa in materia di responsabilità civile ambientale. Gli obiettivi della diietivz 2004/35/CE.
Esdusione dal suo campo di applìcazione del risarcimento dei danni rr
dizionali. La possibfirà di rìcooprendere nella definizione di questi ultimile alterazioni dell'ecosistema
La deÉnizione di danno ambimtale contenuta nella direttiva. L,attua
zione in Italia della direniva con il T.U. sull,ambieite n.152/2006
I settori esclusi dal campo di applicazione della direttiva
Le azioni 9i prevenzione previste dalla direniva. L'obbÌigo di cooperazione e inforDazione
Le azioni di riparazione. Lz seùtenza 9 mafto 2010 della Cone dì giu
stiia dell'IJE sull'accertam€nro del nesso di causalità tra I'evento d-annoso e il responsabile. La possibilità di configurare forme di responsabilìrà oggeniva per i propnerari de' reneni inquinaù
lr azioru volrc_al re. up;'o dej co*ì so"renuú dagLi orsani pubblcj. I
risarcinento deldanno in lorma speci6.a o perequivalenre pa,rinonrale
ll riconoscimenro di spetilìche siruauioru giuddiche,ogger.ive per ta
rurela dei dirird d' sótdariera. ll dirirro di accesso al ii a;a,ione ambrenrale ti dirino dr inrewenro per prevenire il verificarsi di un danno
ambienrale e per accenare la re.ponvbijrrr Jei loro aurori
I
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t30
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1J2
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soggetti_legittimati a presmtare le osservazioni e ad esperire le azioni
previste dagli anL 12 e
1l
della direttiva.
Il ruolo dei singoli "colpiti
dal danno ambientale"
11. l. soggetti leginimati a proporre le azioni di risarcimento. La
del T.U. sull'anbiente:
97
(dj,Rolxtto GL:Íîida\
si individuali, collettivi e pubblici
La
configurare per la rureJ,
.possibilira.di
2.
2.1. L'accesso all'ixfotmazione e alla giuxizia (dt Roberto Giuffrida)
responsabilità ambientale
111
I soggetú lesitrimati alla tutela dell'ambiente. La coesistenza di interes
1.
LE MISURE ORIZZONTALI
2.2.Ia pllrtecipazioqe
Lt
.
113
12.
109
110
il ruolo
disciplha
del Ministro dell'ambiente. ,l.IÉ Ro
gioni e delle Associazioni ambientalisre
tl principio di responsabilira e le siru;zioni giuridJche arrribuirc ai rin
gol a garunzra della cenezza del dirirro e la iorrerra apptcazione JeJJa
normativa dell'Unione. La risarcibitità del danno tradizìonale derivante dall'alter^zione dell'ecosistema
142
2.o. I fondt, I Droeramnli e elt \ttumPnì finanziaÍi europei a loslcgno
Maria di Majol
dell
112
2.8.1reati ambientali (di Luigia D'Amico)
114
Premessa
112
l.
114
"-hi"ro-r,lifnncèsco
Gerìesi e conrenuro della direttiva 2008/99,/CE
IF
VTII
rtdl.c
P4C
2.
La &îen1v^ 2008/99 e le sue prospettive alla luce del Trattato di Li
L
4.
Attuazione della direttiva 2008/99 in Italia
Il contenuto del d.lgs. 7 luglio 2011, n. 121 e la sua conformità alla di
7.
Strumenti per garanrire l,atuazione e I'enforcennt della normativa
,
7.1.
7.2.
7.1.
7.4.
europea sulJa tuteJa delle acque
148
150
l5l
îetliv^ 200a/99/CE
.
CAprrolo
l
LE MISURE SETTORIALI
. 7J.
Pacini)
Premessa
1. Questioni terminologiche e setrod d'intervmto della disciplina inter
nazionalistica e comunitaria
2. Le principali convenzioni intemazionali rilevanti in ambiro comunitario
l. La prima strategia per la tutela della divenità biologica
4. La suategia sulla biodivenità fino a.I2020
5. Le ditettíve 'Uccelli selvatici" e "Habítàt"
6. Il controllo delle specie aliene ed invasive
7. Il regime di controllo del uaspono intemazionale di specie
8. La tutela delle risone genetiche
9. Condusioni
\.2. h tutcld dellc aîqze rdi Ciovannella D Ardrea e Carla Campa
naroJ
1.
Introduzione
2.
L'evoluzione normativa nella UE
La Direttiva Quadro Acque
3.1. La straregia
3.2. f quadrc di riferimento atruatio per gli Stati membri
3.3. L'approccio "combinato'
J.1. G)t xanclanl xnl:ltentali per le sostanze pericolose
1.5. Il trattamento delle acque reflue
3.6. GL xantlatdimposú dalla direniva nitrati
3.7. Gli xandatd sr:lle ernssioni industriali
,.8.
L'attu^zione della Dircttiva QLradro Acque
4.
Le acque potabili
5.
Le acque di balneazione
La potìLlca della Ut a rureJa dell ambiente marino
6.
t51
t65
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Ù)
17)
175
175
t71
178
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lntroduzione
Approccio€uropeo alla lotta contro l,inquinamento atmosferico
l.
4.
190
2.L L evoluzrone
Gtovannella D,Andrea)
nell approccio srraregìco e normativo
2.2. La produzione normativa
conrolJo.rnregmro dell inquinamenro da sorgenti fisse
Direrùv, IPPC rtnregrareJ polJuLion prev-enúon and Conrrolt
I 2. _ La nuova diretriva sulle emissíoni degli impianti industriati
l.l.
_[
Qualità dell'aria
4.1. L'"Acquis CannunauÌalre" in úateîla dr qualità dell,aria
4.2. .omenuro delja Dirertiva euadro e dele birerrir e f iglìe
4.1. Evoluzione deJ quadro norrnarivo suua qualira deJJ.aria
).4. La lotta ai cambiamenti climatici ldtGiovannella D,Andrea)
1. Il fmomeno dei cambiamenti dimatici
2. L'UNFCCC e il Protocollo di Kvoto
2.1. Le prime azioni internazionali di lotta ai cambianenri climarici
2.2. Gli obblighi per i Paesi indu$rializzari e i metodi per il loro rag_
giungimenro
2.1. I meccanismi flessibili
2.4. I1 meccanismo CDM
CririciLa€ rischi legari ;lJ inresúmenro in prcgeli LDM
. 2.5
L
L PoUrica della uE per la lorra ai <ambiamenri climatici
ì L ti primo sisrema europeo di scambio delle ernissioru (fzr'rvoz
Tradnp Scbene o "ETS"
4.
182
184
184
185
187
189
aia (ú
1.
2.
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164
168
169
La promozione dell,attività di controllo
Glj strumenti che Éngono da deterrente
L'accesso all'informazione e la consultazione pubblica
L'accesso a.lla giustizia
La tatek delk qaalità dell
157
158
192
Il cido r€eolabrio
3 .3 .
3.1.l-a consemazione della biodiuersità e dell'habitat xaturule (dtNic
3.
lX
3.5. La gestione dei
1.
\
3.2. Citiche alla prima fase dell,ETS
Ildopo Kyoto
4.1. Il Pacchetto Energia e Clima
4.2. La nuova direttiva ETS
4.3. Le ultime evoluzioni dei negoziati intemazionali
Introdrzione
ifi.u/
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201
201
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20J
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D1
232
212
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D6
sul clima
(di Francesco Maria di Majo)
241
245
249
249
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2.
3.
Ouadro norrnatjvo di rilenmenro in generale
dellnr-aro dafa dircîIiva 2008 c8 e rapPorf
.r"d-
'".-rriro
"".".alrc normarive
del sertore e sull inquinamenro
ro con
4.
5.
6.
7.
8.
Il concetto-nozione di
dei
'uoli
ifiuto e di non rfiuto (sottoprodotto)
Gerarchia dei rifiuti
5.1. Riduzione e prevenzione
5.2. Preparazione per il riutifzzo
5.1. Riciclaesio
5.4. Recupero rivi compreso il recuPero di energja)
5.t. Smaltimento
L€ Autorizzazioni prcviste per il trattam€nto del rifiuti
I Piani di pestionadei rfiuri: la creazrone di una rere btegmra dr im
oiarn di smahjmenro dj rÍiuu re di impianú per il re. upero dei rifuLì
lrbanit e I adou ione dei piani dig.sÙone deì rifuÙ. alla luce anche della sentenza della Cone di giustizia del4 marzo 2010 (emergenza rifiuti
in Campania)
L'incenerimento e le discarìche dei rifiuti
8.1. L'incenedmento dei ri{iuti
Ptl8
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252
255
258
259
260
260
5.
261.
263
263
1.
Spedizioni di rifiuti
l0_ Gestione dei rifiuti
10.1. La responsabilità estesa del produttore e la responsabiftà della
gestione dei rifiuti
10.2. La responsabilità finanziaria dalla gestione dei úfíuti- e rapporto
con la diteniva 20Ml15 sulla responsabùtà ambientale
11. Il ruolo dei singoli colpiti da danno ambientale derivante dalla viola'
lone delle norrne sulJa gesrione dei riliuti
272
274
2.
J,
274
4.
5.
6.
3.6. La tuteh sui prodonz (di Valeria Ciewo)
290
Ir
discariche di
rifiuti
9.
1.
La tutela sui prodotti. Qualità dei prodotti e tutela ambientale: catatteri generali
Oualita dei orodonie IUrel, del consumarorc
ia tutela dei omdorri àsro-almenuri: la sicl 'ezza ^linentare
2.
J
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1.
2.
3.
1.
La'slcurezza'atirnen,rè rnr.'u
.
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b"n' giuridrco":
rurela
275
241
290
293
293
294
(di Fabio Amabfi)
foxtí inrooa!fi
La oromozione de e enereje rirnorabili nel quadro della rutela a4-
299
bienrale e dello sviluppo sostenrbile
299
300
Ia promozioxe dell'energia
L;;;;p-p. d;u;;;ir;.he
Il
europee 'ulJe ionri dì eîerBja únnovabile
"oac. herm clina-enersia"
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fond rinno.
302
)0)
L'adattamentointemo
)15
5.1. La disciplina amministrativa
5.2. Limiti alla proliferazione degli impianti fotovohaici
306
J01
108
109
311
314
tt5
su aîee
3L6
5.1.
L'accesso al regime di sostegno
La tmsione esisreme tra la promozione delle energie rionovabili
altre istanze ambìentali
)16
ele
118
).8. La prcteziofle dall' inquinamento eletfromagxetico (di EJisabetta
268
210
8.2.
30)
cole
6,
264
267
4.1. Gli obiettivi
4.2. Le misure di flessibilità
,1.t. Procedure amministrative e accesso alle reti
4.4. Le garaozie d'origine
4.5. I biocarburanti
4.6. I regimi di sostegno
4.7. I progressi verso gli obiettivi del2020
Perrone)
J22
Origini della problematica della tutela della salure dai poteoziali effetti
nocivi dell'inquinamento elettromagnetico
Normativa europea in mareria di inquinamento elettromagnerico
322
323
Normativa italiana
La tutela penale
La tutela amministrativa e civile
Il riconoscimento del darno morale causato dalle emissioni elettroma,
gnetiche
)26
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330
331