Notiziario Distrettuale Gennaio-Febbraio 2006
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Notiziario Distrettuale Gennaio-Febbraio 2006
Allegato a Rotary N° 1 (gennaio/febbraio) anno 2006. Registrazione Trib. Milano n° 89 dell’8/3/1986. Direttore Resp.: Giorgio Bernardini De Pace. Pubblicazione per i Rotariani del Distretto 2070 curata da Claudio Bottinelli. Prestampa e stampa: Grafiche Effesei, Largo Sacco 6 - 58100 Grosseto, tel. 0564.414271 ([email protected]). Per informazioni o articoli: telefono 335-8142469 e-mail: [email protected] Ogni rotariano deve essere d’esempio ai giovani L’amicizia come sostanza Bisogna saper offrire la propria e accogliere quella degli altri di Italo Giorgio Minguzzi,Governatore del Distretto 2070 del Rotary International Ho iniziato il 2006, ma soprattutto la seconda tappa del mio “governatorato”, nel migliore dei modi. Con gli amici più cari . E’ vero. Non eravamo tantissimi. 101 iscritti. 5 influenzati. 96 presenti. Ma il clima, l’atmosfera è stata stupenda. Sono più che mai convinto che il Capodanno dell’Amicizia sia un’idea fantastica. Ci vuole il tempo perché entri nelle “abitudini” dei rotariani. Ma certo è l’occasione più proficua per far sentire, forte, il nostro credo nel valore dell’amicizia. E’ chiaro che non per tutti, soprattutto non verso tutti l’amicizia si manifesta in ugual misura. Ma ogni rotariano deve avere, come predisposizione naturale dell’animo, la disponibilità all’amicizia nei confronti degli altri rotariani. Soprattutto se esiste autenticamente la volontà di creare amicizia, nel senso di essere aperti ad offrire la propria amicizia e ad accogliere l’amicizia degli altri. Allora ogni azione nel Rotary riesce in maniera molto più proficua perché, facendo ed agendo insieme, si ottiene il massimo del risultato e, conseguentemente, della soddisfazione. Questo ho imparato da quelli che sono stati i miei Maestri nel Rotary. Prima di tutto mio Padre; poi rotariani di grandissima statura quali gli indimenticabili Tristano Bolelli, Carlo Corsini e Vitaliano Valenti. Io Si avvicina a grandi passi la parte finale del mio viaggio attraverso il distretto 2070 R.I. e, come avviene per i fuochi d’artificio, con l’avvicinarsi della fine si passa ai “botti” più forti. Gli appuntamenti distrettuali che ci aspettano sono ancora quattro e da tutti e quattro mi attendo grandi soddisfazioni. Non sto qui a soffermarmi sul Ryla, perché avrò altre occasioni per farlo. A tutti è noto quale sia il mio amore per questa manifestazione e, comunque, è una formula già ampiamente sperimentata ed è in continua crescita di passione e qualità. Il rapporto stretto poi fra il Rotary e il Rotaract troverà il suo suggello nel Forum che faremo ad Arezzo e che, ancora una volta, vedrà confrontarsi rotariani e rotaractiani su argomenti di comune interesse. Il tema sarà quello del lavorotaract, un’iniziativa nuova che in tutto il distretto sta riscuotendo molto successo. Andrà implementata in futuro, perché credo sia un progetto di grande importanza e concretezza, atto a dare contenuto di valore reale alla collaborazione fra il Rotary e il Rotaract. Ovviamente la grande attesa è per il congresso. Ne ho parlato e ne parlo ovunque perché questa è la manifestazione di punta dell’annata rotariana ed anche quella che, in un certo C’erano molti dei presidenti del mio anno e tanti rotariani, parecchi venuti anche dalla Toscana. Tanti mi hanno telefonato per dirmi che erano con noi. Col cuore. So che è vero. Da anni, nel Rotary, ci interroghiamo sul valore e sul significato dell’amicizia. Per molti, è indubbio, l’amicizia è vista più che altro come “forma”. Io invece sono convinto che vada intesa come “sostanza”. L’amicizia, secondo me, è proprio la sostanza del Rotary. Tutto il resto viene dopo. in queste cose ci credo assolutamente e per questi valori mi “batto” al meglio delle mie capacità. Debbo dire, mi sia permesso, con molto orgoglio che nei presidenti, nei direttivi e nei rotariani tutti ho trovato piena corrispondenza ed ho potuto constatare di essere capito e creduto per davvero. Di più non potrei chiedere. Non sarà certo qualche caso isolato di ostilità a spegnere l’entusiasmo che mi anima e che ritrovo vivo e vero in molti rotariani; per lo meno in quelli che io considero i veri rotariani, quelli che la “ruota” la portano non solo al bavero della giacca, ma soprattutto dentro il cuore. Ognuno di noi riflette, nel suo modo di fare Rotary e di essere rotariano, quelle che sono le sue caratteristiche interiori. Vorrei dire che il Rotary ci offre una formidabile opportunità per mostrarci per quello che siamo; per esprimere quello che abbiamo dentro di noi. La nostra reale essenza; la specialità della nostra esistenza. In un mondo fatto ormai quasi solo di immagini, nel Rotary possiamo rivelarci per i fatti, per i sentimenti e per le nostre convinzioni. In questo modo ci confrontiamo col mondo esterno, nella nostra autenticità. Antoine de Saint Exupery Leadership a Maranello senso, sancisce il livello di voglia di partecipare dei rotariani alla vita del Rotary. E’ questo un argomento su cui avrò ancora molte occasioni di ritornare. Ma la manifestazione della quale voglio parlare ora è il Seminario sulla Leadership, che si terrà a Maranello, grazie al grande contributo dato, oltre che dall’apposita commissione distrettuale, dal R.C. di Sassuolo e dal “suo” Rotaract, l’8 aprile prossimo. Considero, come tutti sanno, il tema della leadership come assolutamente prioritario fra quelli che il Rotary è tenuto a trattare. Le ragioni sono tante e ove le dovessi qui ricordare, avrei bisogno di molto spazio in più. Per questo mi rimetto alle ragioni che sono a tutti note e che ritengo anche siano da tutti condivise. Il Rotary è, per definizione, vorrei dire, un’associazione di leader. Quindi ciò comporta che parlare di leadership sia parlare di noi, della nostra vita e soprattutto dell’obbligo che abbiamo verso i giovani di aiutarli a trovare le qualità di leadership che hanno dentro di loro. Di qui la scelta di Maranello e la collaborazione con la Ferrari e la Ducati, le due “rosse” che mi fanno impazzire, per trovarci in un ambiente che meglio di ogni altro ci parla di leadership. La mattina i lavori si svolgeranno all’Autodromo Enzo Ferrari e, dopo pranzo, ci sarà un incontro con Pupi Avati alla Galleria Ferrari. L’evento avrà un ritmo certamente molto diverso dalle tradizionali nostre riunioni, per- Il Governatore Italo Giorgio Minguzzi ebbe a scrivere: “l’uomo non scorge nel mondo se non quello che porta già dentro di sé”. Quanto è vero! Io vedo la straordinarietà dell’epoca che stiamo vivendo, pur coi suoi grandi limiti ed inconvenienti. Godo dell’entusiasmo nella vita che è dono e mi sento fortunato per dove e come sono nato. Per questo, anche nel Rotary, mi sono sempre dedicato ai giovani. Per dire loro quanto è bello vivere, ma quanto ci si deve impegnare. Quanto vale la pena di esistere, se si riempiono i nostri giorni di significati positivi. Con Sofocle ai giovani mi sento, a inizio del nuovo anno, di porgere questo augurio “che non si accorgano, solo al calare della sera, dello splendore del giorno”. Per me il Rotary è questo! ché si articolerà su brevi interventi, testimonianze ed interviste, sempre centrate su personaggi che sono dei veri leader. Al centro della mattinata si svolgerà un intervento del teatro d’impresa che avrà, ovviamente, a tema la leadership. Questo seminario è del tutto innovativo, sia perché è la prima volta che viene fatto, sia per come è stato studiato lo svolgimento. Ho più volte ripetuto che questo primo anno del secondo secolo di vita del Rotary deve essere all’insegna del cambiamento nel rispetto delle nostre tradizioni: l’evento di cui parlo vuole proprio tradurre in pratica questa mia convinzione. ≤Si parlerà di noi rotariani, perché si parlerà di leadership, ma in maniera inconsueta per la nostra tipologia di manifestazioni: mi auguro che lo spirito venga compreso senza fraintesi. Non è questa la sede per i ringraziamenti: ma, come sempre, Giuseppe Bellandi ha guidato la sua èquipe con passione e professionalità eccezionali. Avrò modo di ringraziarli tutti compiutamente. Da tutti i rotariani che parteciperanno gradirò avere il loro parere. Positivo o negativo che sia, ma desidero misurare la validità o meno di questo esperimento. E che Dio ce la mandi buona! I.G.M. Lettera mensile n. 7 Gennaio 2006 Mese della Conoscenza del Rotary Ogni Rotariano dev’essere di esempio ai giovani Care Amiche e Cari Amici, 2 il mese di gennaio è dedicato alla “sensibilizzazione al Rotary”, per cui in ogni club si dovrà organizzare almeno una riunione dedicata a questo tema. Io credo, per quanto attiene alla mia funzione, di aver dedicato a questo argomento l’intera annata (certo almeno questi primi sei mesi, ma continuerò a farlo). Né potrebbe essere diversamente. Sensibilizzare vuol dire rendere sensibili gli altri (alcuni o molti altri) ad un determinato problema o fatto oppure verso altri individui, o, meglio, altre persone. In particolare, in questo mese, si dovrà avere cura di rendere sensibili sia i rotariani che coloro che non appartengono al nostro sodalizio ai problemi ed all’azione del Rotary. Come si possa ottenere ciò è facile se si applicano quei principi che, fin dalla sua origine, hanno caratterizzato la storia del Rotary. In particolare dunque il nostro agire deve tendere a creare e custodire il valore vero dell’amicizia, quello della solidarietà umana e quello della promozione sociale e culturale delle nuove generazioni. Per questi motivi il nostro “servire” deve essere frutto non di una qualsiasi buona disponibilità d’animo, ma deve conseguire ad una serie di valutazioni sulle opportunità che possano conseguire scopi alti e nobili. Ora, col termine “sensibilizzare” si possono intendere molti comportamenti, tutti positivi ed ispirati a principi di buona fede; ma aggiungendo “al Rotary”, vuol dire che per noi quello che conta è che l’opera di sensibilizzazione debba mirare a far conoscere all’esterno quello che il Rotary fa in tutto il mondo. In questo senso la Polio Plus è stato un intervento umanitario di grandissimo spessore, che si pone come un “unicum”, se si considera che è stato realizzato da un’associazione di natura strettamente privatistica quale è il Rotary International. Per tale ragione sarebbe stato davvero opportuno far conoscere meglio e di più questa iniziativa e, soprattutto, i risultati che sono stati conseguiti. Certo non condivido il detto che per ogni cento dollari che si spendono per fare un’opera, bisogna spenderne altrettanti per farla conoscere. Però credo che far sapere quello che si fa di buono, possa servire da esempio ed incentivo agli altri, per avviare altre iniziative di forte impatto umanitario ed a favore di quella grande parte del mondo che manca di tante cose che noi abbiamo di troppo e che, talvolta, perfino sprechiamo. Ma altrettanto mi sta a cuore la sensibilizzazione che si deve operare all’interno del Rotary e cioè nei confronti dei rotariani. Questa attività è infatti alla base di tutto : se non siamo noi rotariani sensibili ai principi che informano il nostro sodalizio, difficilmente riusciremo anche a rendere credibile la nostra azione rivolta al mondo esterno. Non ho perso occasione, durante le mie visite ai club, per ricordare che essere rotariani presuppone che prima della nostra adesione si sia svolto un procedimento di selezione: cioè siamo stati scelti. Probabilmente una persona amica, che ci stima e che ritiene di avere individuato in noi i requisiti per diventare dei buoni soci, ci ha presentati e, dopo un’attenta indagine, un club ha detto “si”, e con entusiasmo, ad accoglierci nel club. Nei confronti di chi ci ha presentati, nei confronti del club, nei confronti del R.I., noi assumiamo dunque una precisa obbligazione. Quella di non deludere chi ci ha accolti come amici e come rotariani. Si tratta sempre di sensibilità, quella sensibilità che ad un rotariano non può mancare, perché non si può essere rotariani solo perché è ambita l’appartenenza a questa associazione, ma bisogna essere rotariani nel cuore. Non ho dubbi che ogni rotariano condivida questa riflessione, che è coerente con quella dell’indimenticabile Barone, che attribuiva all’adesione al Rotary il valore di una scelta morale, Queste cose non debbono mai essere scordate, perché debbono essere costantemente dentro di noi. E poiché siamo nel Nuovo Anno, a tutti giungano i miei auguri più cari unitamente a quelli di Marina, per un 2006 ricco di soddisfazioni, di serenità e di pace. Buon Rotary Con amicizia Italo Giorgio Minguzzi Governatore del Distretto 2070 del R.I. Il Governatore Italo Giorgio Minguzzi scopre il monumento A Fiesole un cippo dedicato a Paul Harris Il Rotary Club Fiesole ha festeggiato il quindicennale della sua fondazione. A suggello dell’intensa collaborazione fra il Club e le autorità comunali, la giunta del Comune di Fiesole ha deliberato, in occasione del compleanno del Club, di dedicare uno spazio del giardino di San Francesco, che si trova nelle immediate vicinanze della Piazza Mino da Fiesole, storica piazza centrale della località sita sulle colline fiorentine, al fondatore del Rotary. A tutte le manifestazioni della giornata è intervenuto il PDG Gennaro Maria Cardinale, che quindici anni fa fu il promotore e fondatore del “Fiesole”. Alla sua presenza e a quella del Governatore Italo Minguzzi, del Governatore Eletto Paolo Margara, del Governatore Designato Gianni Bassi, degli Assistenti Carlo Rizzo e Andrea Ruggeri, del Console Americano Michael Ma e di numerosi soci del Fiesole e degli altri club dell’Area medicea, il Presidente del Fiesole Arrigo Rispoli ha scoperto il “cippo” dedicato a Paul Harris. “Largo Paul Harris” sarà “adottato” dal Rotary Club Fiesole e diverrà un parco giochi per i bambini del territorio fiesolano. La giornata rotariana si è conclusa con una conviviale cui hanno partecipato, oltre alle autorità presenti alla cerimonia della mattina, l’on. Monica Baldi , l’Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole Paolo Becattini, due amici del Club gemello di Colmar Bartholdi (Francia), Paolo Bolzani e Paolo Bassi (Presidente e Segretario del R.C. Galla Placidia di Ravenna), Andrea Cappelli (Presidente del R.C. Comacchio, Migliarino e Codigoro), oltre a vari Presidenti e soci dell’Area Medicea. A conclusione della serata è stata consegnata una pergamena ai soci fondatori Raffaello Boni, Giorgio Cotrozzi, Luigi Guelfi Camaiani, Luigi Padeletti, Mario Paoletti e Roberto Ponchietti. A cinque soci fondatori, Lorenzo Bosi, Pino Nativo, Mauro Piattoli, Giampaolo Stacchini e Lorenzo Coppoli, oltre alla pergamena, il Governatore Minguzzi e il PDG Cardinale hanno consegnato, per conto del Club, la Paul Harris Fellwship. Ai soci del R.C. Fiesole Fabio Dell’Aiuto e Varo Ducci è stata consegnata una pergamena a riconoscimento dell' anzianità rotariana ultra ventennale. Gli Assistenti del Governatore per l’Annat Questi gli Assistenti del Governatore Italo Giorgio Minguzzi, nel Distretto 2070, per l’annata Rotariana 2005-2006. Accanto al nome riportiamo il Club di appartenenza, il cellulare e l’e-mail. Giancarlo BASSI (R.C. Faenza) Cell. 339.1453565 E-mail: [email protected] CLUB: Faenza, Imola; Lugo, Ravenna, Ravenna Galla Placidia. Pierluigi PAGLIARANI (R.C. Cesena) Cell. 335.6207105 E-mail: [email protected] CLUB: Cervia Cesenatico, Cesena, Forlì, Forlì Tre Valli, Valle del Rubicone, Valle del Savio. Vittorio MORONCELLI (R.C. Riccione Cattolica) Cell. 335.2435056 E-mail: [email protected] CLUB: Repubblica di San Marino, Riccione Cattolica, Rimini, Rimini Riviera. Vittorio BRANDONISIO (R.C. Parma) Cell. 348.4530980 E-mail: [email protected] CLUB: Brescello Tre Ducati, Guastalla, Parma, Parma Est, Reggio Emilia, Salsomaggiore Terme, Val di Secchia. Franco CROTALI (R.C. Vignola-Castelfranco-Bazzano) Cell. 335.8346956 E-mail: [email protected] CLUB: Carpi, Frignano, Mirandola, Modena, Modena L.A. Muratori, Sassuolo, Vignola Castelfranco Bazzano. Maurizio MARCIALIS (R.C. Comacchio, Migliarino, Codigoro) Cell. 347.2966072 Email: [email protected] CLUB: Cento, Comacchio Migliarino Codigoro, Copparo Alfonso II d’Este, Ferrara, Ferrara Est. Francesco BACCILIERI (R.C. Bologna Carducci) Cell. 333.4062665 E-mail: [email protected]. CLUB: Bologna Carducci, Bologna Nord, Bologna Sud, Bologna Ovest, Bologna Valle del Samoggia. Andrea MAGALOTTI (R.C. Bologna) Cell. 348.4550015 E-mail: [email protected] CLUB: Bologna, Bologna Est, Bologna Valle del Savena, Lettera mensile n. 8 Febbraio 2006 Mese della “Intesa Mondiale” Ogni Rotariano dev’essere di esempio ai giovani Care Amiche e Cari Amici, come è noto, il mese di febbraio è dedicato dal Rotary all’intesa mondiale, e ciò in ragione del fatto che nel mese di febbraio, il giorno 23, ricorre la data fondativa della nostra associazione, perché in quella data Paul Harris fece la prima riunione coi tre amici che con lui furono i fondatori del Rotary. Fra i sogni del nostro fondatore c’era sicuramente quello di una pace mondiale solida e duratura. Un sogno destinato, nel secolo scorso, ad infrangersi contro una realtà che ha visto scatenarsi le peggiori guerre, a livello mondiale, che abbiano mai prima sconvolto l’intera umanità. Il Rotary fu sempre presente, con la sua azione umanitaria, ma non potè certo imporre il proprio pensiero alla follia dilagante che si era impadronita dei capi di molti stati, che continuavano a credere alla possibilità della conquista forzata degli altri paesi ed alla sottomissione dei popoli. E’ così che abbiamo assistito al martirio di intere popolazioni, al sacrificio di giovani impegnati nei combattimenti, alla sottomissione di nazioni che poi hanno duramente lottato per recuperare la loro libertà ed indipendenza, quando ci sono riuscite. L’estremo sacrificio di un popolo come quello polacco, un paese che viene ucciso sempre, ma che non muore mai, come disse, con affetto e dolore, Giovannino Guareschi negli anni di internamento in quel paese, la tragedia immane dell’olocausto, di cui il mondo intero non finirà mai di vergognarsi per averlo provocato o per averlo ignorato, l’Europa spezzata al di là dei legami culturali e delle affinità delle tradizioni comuni, tutti questi ricordi dovranno restare saldamente nella memoria e nel cuore di noi rotariani. Adesso, per noi italiani, per noi europei, parlare di guerra sembra lontanissimo dai rischi reali, quasi ci disturba. Anzi, qualsiasi guerra ci disturba, ovunque e fra chicchessia avvenga. E forse è giusto così. Ci piace pensare che la pace stabile sia alla nostra portata. Abbiamo imparato a stare troppo bene per confrontarci col solo pensiero della guerra. Però siamo vicini a quei popoli che ancora la pace non sono riusciti a trovarla. Che per molto tempo ancora non la troveranno. Ma noi abbiamo dichiarato “guerra” alla guerra e ci sembra che così basti. Invece io credo che non basti. Che non si creino i presupposti della pace semplicemente dichiarandosi nemici della guerra, solo affrontando il problema con parole, parole, parole. Noi rotariani dobbiamo essere in prima linea nel valutare la situazione generale del mondo con un’ottica più profonda e mettendoci a disposizione per tutte quelle azioni (azioni, non parole) che servono a scongiurare i rischi delle guerre. Con l’aiuto a chi ne ha bisogno, con la nostra presenza laddove possa mostrarsi utile, formandoci culturalmente in favore della pace come unico modo di giusta ed equa convivenza fra i popoli. Il Rotary in questa direzione può fare molto. Noi rotariani possiamo fare molto, se lo vogliamo. C’era un antico detto che affermava: “se vuoi la pace, preparati alla guerra”. Cambiamolo dicendo che se vogliamo la pace, dobbiamo imparare a costruirla in pace. Dando nuove visioni, nuove speranze, nuove opportunità agli uomini. Insegnando a vedere orizzonti più ampi, possibilità diverse e sogni realizzabili. Saint Exupery scrisse: “ se volete costruire una nave non radunate uomini per avere il legname, distribuire i compiti e organizzare il lavoro, ma infondete loro la brama degli spazi aperti e del mare infinito”. Questa è, a mio avviso, la cultura della pace. Amare la pace vuol dire cominciare a costruirla. Costruire la pace impone di imparare ad amare gli altri. Tutto ciò vuol dire fare del Rotary. Un caro saluto e Buon Rotary! Italo Giorgio Minguzzi Governatore del Distretto 2070 del R.I. Ci ha lasciato Vitaliano Valenti Un Rotariano esemplare Sono entrato nel Rotary, nel club di Rimini, quando Vitaliano era governatore. Subito è iniziata la nostra amicizia. Vera e profonda. Fatta di condivisione d’ideali, di grande stima reciproca, di amore per il Rotary. Quando la figlia Paola mi ha comunicato che il Padre era venuto meno, sono stato preso da un’angoscia profonda, quella che accompagna il nostro sentire allorché si verifica una separazione, un distacco. Negli ultimi mesi, quando ci sentivamo, amavamo parlare di Tristano Bolelli e di Francesco Barone. Mi aveva curato lui una raccolta dei loro scritti e dei loro interventi vari in manifestazioni rotariane. Eravamo entrambi convinti che il Rotary non è una cosa da prendere alla leggera, ma è un impegno morale. E lui, nella sua vita di grande rotariano, l’ha sempre dimostrato. Adesso è tornato con la Sua Alma, una figura dolcissima e discreta di compagna di vita che non potrò mai dimenticare. Vedo che si stanno tenendo per mano. Che hanno ripreso a camminare insieme. Credo che abbiano ritrovato la loro felicità. Italo Giorgio Minguzzi E’ stato un buon Governatore Vitaliano Valenti era nato a Mordano, nell’imolese, il 12 dicembre 1922 e fin da giovane partecipò con entusiasmo al Rotary, come socio del Club di Imola. Fu presidente di quel Club nell’annata 1967-68 e per i suoi meriti assunse la carica di Governatore del Distretto 2070 (allora 187°) nell’annata 197576. Essendosi trasferito a Bologna, entrò nel 1984 nel Vitaliano Valenti R.C. Bologna ed è stato presidente del Club nell’annata 1986-87. Era membro onorario del R.C. di Imola e del R.C. Bologna Valle del Savena. Numerosissime le iniziative, i convegni, le manifestazioni rotariane di cui è stato animatore e presidente, Vitaliano Valenti ha partecipato come rappresentante del Rotary a molti convegni, congressi e incontri internazionali. Laureato in medicina e chirurgia all’Università di Bologna e specializzato in clinica ostetrica e ginecologia (e successivamente in cardiologia), è stato assistente e aiuto presso la Clinica Ostetrico-Ginecologica dell’Università di Bologna, e nel 1963 ha fondato la Divisione di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Civile di Imola, reggendone il primariato fino al 1983. Chiesto quindi il pensionamento anticipato, ha esercitato la libera professione a Bologna. Ai figli Carlo, Cristina e Paola e ai parenti tutti la più sentita partecipazione al loro dolore per la scomparsa di Vitaliano da tutto il Rotary e in particolare dagli amici del Distretto 2070. ta Rotariana 2005-2006 nel Distretto 2070 Bologna Valle dell’Idice. Andrea RUGGERI (R.C. Firenze Nord) Cell. 348.8898382 E-mail: [email protected] CLUB: Bisenzio Firenze, Firenze, Firenze Nord, Firenze Sud, Firenze Valdisieve, Sesto Fiorentino Calenzano. Carlo RIZZO (R.C. Firenze Est) Cell. 339.23871567 E-mail: [email protected] CLUB: Fiesole, Firenze Brunelleschi, Firenze Certosa, Firenze Est, Firenze Ovest, Mugello. Vinicio FERRACCI (R.C. Livorno) Cell. 335.7890141 E-mail: [email protected] CLUB: Castiglioncello Colline Pisano Livornesi, Cecina Isola d’Elba, Livorno, Livorno Mascagni, Piombino. Gianfranco PACHETTI (R.C. Lucca) Cell. 339.4447474 E-mail: [email protected] CLUB: Carrara e Massa, Cascina, Lucca, Pisa Pisa-Galilei, Pisa Pacinotti, Pontedera, Viareggio Versilia. Giulio DE SIMONE (R.C. Grosseto) Cell. 349.6195719 E-mail: [email protected] CLUB: Follonica, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello Costa d’Argento, Pitigliano Sorano Manciano. Gianfranco SANGALETTI (R.C. Valdarno) Cell. 348.6000562 E-mail: [email protected] CLUB: Arezzo, Arezzo Est, Casentino, Cortona Val di Chiana, Sansepolcro Piero della Francesca, Valdarno. Mauro LUBRANI (R.C. Pistoia Montecatini Terme) Cell. 339.7984525 - E-mail: [email protected] CLUB: Empoli, Fucecchio Santa Croce sull’Arno, Pistoia Montecatini Terme, Pistoia Montecatini Terme Marino Marini, Prato, Prato Filippo Lippi, San Miniato. Renzo CASTELNUOVO (R.C. Siena) Cell. 338.8681415 E-mail: [email protected] CLUB: Alta Valdelsa, Chianciano Chiusi Montepulciano Siena, Siena Est, Valdelsa, Volterra. 3 avvenimenti Bandiera Tricolore, Rotary e Polizia di Stato. Come tre amici da sempre che si ritrovano insieme per festeggiare il compleanno del più anziano. Lei, alta e snella, porta benissimo i suoi 209 anni. I dodici rotary dell’area medicea di Firenze e le locali autorità di polizia hanno voluto celebrare insieme l’anniversario della sua nascita avvenuta il 7 gennaio 1797, a Reggio Emilia per volere del Parlamento della repubblica Cispadana. Per l’occasione, il 7 gennaio scorso hanno organizzato una manifestazione congiunta presso il complesso della Questura “Il Magnifico”, dal titolo “Il tricolore, attualità della nostra bandiera dopo 209 anni”. Vi hanno partecipato oltre 400 persone, a dispetto del lungo ponte festivo dell’Epifania. Il governo era rappresentato dal sottosegretario alla Difesa, senatore Francesco Bosi. Tra i numerosi ospiti l’onorevole Monica Baldi, segretario della Commissione esteri della Camera, il nuovo Prefetto di Firenze dottor Andrea De Martino (alla sua prima uscita “pubblica” dopo il suo recente insediamento), l”assessore Eugenio Giani in rappresentanza del Sindaco, il generale di corpo d’Armata Nino Di Paolo, comandante interregionale della Guardia di Finanza, alti ufficiali di tutte le Forze armate. L’apprezzamento di Ciampi Un’iniziativa molto sentita da tutti i presenti, che ha visto per la prima volta accomunarsi il mondo rotariano e quello della Polizia di Stato, istituzionalmente ben distinti ma vicini nel comune ruolo di servizio a favore della comunità. Un telegramma di apprezzamento del Presidente della Repubblica Ciampi è stato letto tra gli applausi dell’assemblea. Hanno inviato messaggi di saluto e di augurio i ministri Fini e Pisanu e il capo della polizia Giovanni De Gennaro, rappresentato dal direttore interregionale della polizia Alberto Capuano. “Il Presidente della Repubblica - si legge nel telegramma esprime apprezzamento agli organizzatori per il valore storico e civile del convegno “Attualità della nostra bandiera dopo 209 anni”. Il tricolore è il simbolo della nostra patria e custodisce quei valori di unità, di giustizia, di uguaglianza e di solidarietà che dal Risorgimento ad oggi hanno segnato il cammino della nostra democrazia. Con questa consapevolezza il Capo dello Stato invia agli illustri relatori e a tutti i presenti un cordiale augurio”. “Anche noi come voi vogliamo essere con la gente e in mezzo alla gente” ha sottolineato il Governatore del 2070° Distretto, Italo Giorgio Minguzzi, nel suo indirizzo di saluto e di ringraziamento alla polizia per la collaborazione prestata al successo dell’iniziativa. Al governatore è anche pervenuto un messaggio di saluto di Emanuele Filiberto di Savoia, che, unendosi nel rendere omaggio al Tricolore come simbolo dell’unità nazionale, sottolinea “come l’iniziativa rientri in pieno in quell’attività di servizio e di riconoscimento di valori insostituibili che costituisce il motivo stesso di esistere del Rotary in tutto il mondo”. Al monumento ai Caduti La giornata del 7 gennaio è iniziata con la deposizione, a cura di una rappresentanza degli oltre 1000 rotariani Il Tricolore a strisce orizzontali assunto il 7 gennaio 1797, quando venne fondata la Repubblica Cispadana a Reggio Emilia, dai rappresentanti delle province di Bologna, Ferrara, Reggio e Modena. L’11 maggio 1798 la Repubblica Cisalpina, per prima, adottò la bandiera tricolore con tre strisce verticali uguali: “La prossima all’asta verde, la successiva bianca, la terza rossa”. Bandiera italiana, alla quale, da oltre 150 anni, intere generazioni di agenti hanno dedicato in silenzio la loro esistenza scrivendo mirabili pagine di sacrificio e di eroismo”. Dal passato al presente. L’ambasciatore d’Italia in Afghanistan, Ettore Sequi, appena arrivato da Kabul, ha tenuto una relazione sul successo del “sistema Italia all’estero”. “La presenza della nostra bandiera in quelle terre lontane - ha detto Sequi - è la tangibile testimonianza dell’impegno italiano nella ricostruzione dell’Afghanistan che si avvia, attraverso un difficile ma ambizioso cammino, al progressivo passaggio dall’emergenza alla stabilizzazione. Un ruolo che porta all’Italia riconoscenza e gratitudine’. Tra le numerose iniziative intraprese quella della riconversione di un vecchio oleificio a nord di Kabul dove viene prodotto olio di oliva extra vergine, paragonabile a quello italiano. Vi trovano occupazione stabile quasi mille persone, “sottratte” così alla più diffusa coltivazione del papavero da oppio. Un piccolo passo verso la riconversione agricola del paese, il cui territorio ha proprio nell’oppio la sua principale risorsa economica, ma che al tempo stesso non può essere distrutta - magari con bombardamenti - per non lasciare milioni di contadini alla fame, diventando così facile preda dei fiancheggiatori del terrorismo e della guerra civile. In diretta da Kabul e dal Kosovo Sono seguiti due collegamenti in audioconferenza con l’Afghanistan e il Kosovo, due teatri operativi nei quali, su incarico del l’Onu, operano contingenti militari italiani e reparti della Polizia di Stato (alcuni funzionari arrivano dalla Toscana) impegnati nel processo di ricostruzione e di ripristino della legalità di quei Paesi. A Kabul c’erano il generale di corpo d’armata Mauro Del Vecchio comandante della forza multinazionale ISAF della Nato e il generale Claudio Graziano, comandante della Brigata multinazionale di Kabul. A Pristina, in Kosovo, abbiamo salutato invece una ventina di funzionari italiani che operano nell’ambito della polizia internazionale istituita dall’Onu. A loro il sottosegretario Bosi e l’onorevole Baldi hanno rivolto un saluto e l’apprezzamento per l’impegno silenzioso e costante con il quale tutti svolgono quella difficile missione lontano migliaia di chilometri dalla Patria, ma alla quale si sentono sempre legati tutti i giorni quando vedono la bandiera tricolore. La manifestazione si é conclusa con l’attesa esibizione della Fanfara della Polizia, arrivata per l’occasione da Roma e diretta dal maestro Marcello Faustini che ha eseguito alcuni celebri brani di repertorio per chiudere con l’inno di Mameli cantato da tutto il pubblico. Ammiratissimi da tutti infine due mezzi storici della polizia, una gloriosa Ferrari 250 GTE della Squadra Mobile e una moto Guzzi, messe a disposizione da un collezionista. Successo anche della vendita di un Cd della Banda della Polizia e dei calendari 2006 del Corpo, il cui ricavato viene destinato all’Unicef. I 209 anni del Tricolore 4 Rotary e Polizia celebrano assieme la ricorrenza Il Governatore Minguzzi assieme alle autorità intervenute alla celebrazione fiorentini, di una corona d’alloro al monumento ai Caduti, in piazza dell’Unità d’Italia, portata da due giovani del Rotaract. Con il governatore Italo Giorgo Minguzzi, c’erano i suoi assistenti fiorentini Carlo Rizzo e Andrea Ruggeri con numerosi presidenti e soci dei Club. Un momento di raccoglimento, il primo del genere a Firenze da parte del Rotary, al quale la polizia ha voluto inviare una sua rappresentanza con due agenti in alta uniforme. La sera alle 19,30 (la puntualità era d’obbligo) la manifestazione è iniziata con un commovente fuori programma per la commemorazione del giovane agente Sergio Romeo, di appena 29 anni, vittima il giorno prima di un tragico incidente stradale proprio mentre stava per rientrare nella stessa caserma che ospitava il convegno. Il silenzio fuori ordinanza di una tromba della Fanfara della Polizia gli ha reso doveroso omaggio davanti al pubblico in piedi. “Ringrazio i Rotary fiorentini - ha detto quindi il questore Vincenzo Indolfi per averci dato la possibilità di condividere questo momento celebrativo nella giornata del Tricolore. Valori come storia, memoria e unità nazionale si fondano in un comune sentire e danno la forza per guardare con più ottimismo al presente e al futuro. Di tutto questo stasera vogliamo essere anche noi una tangibile testimonianza”. Il Tricolore nella Polizia di Stato Il direttore interregionale della Polizia di Stato (Toscana-UmbriaMarche) dottor Alberto Capuano, ha quindi tracciato un interessantissimo profilo storico ed umano dei sentimenti che da sempre hanno legato e legano gli agenti alla nostra bandiera. E’ sua l’iniziativa della pubblicazione di un opuscolo inedito distribuiito a tutti gli ospiti della serata dal titolo “Il Tricolore nella Polizia di Stato”. Nella presentazione, dopo un ringraziamento al Rotary per aver promosso l’iniziativa celebrativa, si sottolinea che la stessa “ha lo scopo di rendere omaggio alla Sandro Addario ROTARIANI DEL DISTRETTO 2070 NEL MONDO Distribuite in Argentina 108 “mucche meccaniche” Fanno mangiare 3500 bimbi Argentina, un Paese meraviglioso, con 35 milioni di abitanti, che produce otto volte il suo fabbisogno alimentare, ma nel quale molte sono le persone – soprattutto bambini – che continuano a morire di fame. Il 60% della popolazione vive infatti in estrema povertà, e un terzo di queste persone muoiono per fame o per malnutrizione, mentre un terzo è al minimo della sussistenza, il 17% vive bene e solo il 3% è da considerarsi ricco. Nelle sciatte cucine dei poveri l’unica cosa che si riesce a mettere sul fuoco è una pentola con un infuso di erba “mate”, che produce una bevanda senza alcun potere nutritivo, che però serve a ingannare lo stomaco e a placare la sensazione di fame. Per alleviare questa drammatica situazione sono stati organizzati nel 2003 quindici Matching Grants che hanno permesso di alimentare 3.500 bambini per dodici mesi, acquistando e dando alla gente una serie di macchine denominate “Mucche meccaniche” che permettono di estrarre latte dalla soia, e di utilizzare i residui per la realizzazione delle cosiddette “bistecche di soia” e altri alimenti. Nel 2003-2004 sono state distribuite 85 di queste “Mucche meccaniche”, che hanno dato la possibilità di far avere a 170.000 bambini una adeguata razione giornaliera di proteine. Nel 2004-2005 sono state donate dal Distretto 2070, il nostro Distretto, altre 12 macchine che hanno portato il totale a 99, e a questo progetto si è unito il R.C. Pesaro che donato 9 macchine, che sono così diventate 108, permettendo di Nelle foto alcune delle “mucche meccaniche” donate in Argentina, con specificato il nome del Distretto Rotary 2070 che le ha inviate far mangiare in modo adeguato 200.000 bambini. Tra l’altro queste “Mucche meccaniche” sono costruite in Argentina Quattro volontari in Madagascar Hanno anche lavorato in un lebbrosario ad Ambositra Missione in Madascar, con scopi umanitari e scientifico culturali, per quattro volontari del Distretto 2070, il giornalista Donato Ungano, il medico chirurgo ortopedico Alessio Pedrazzini, il medico veterinario Alberto Zanetti e l’ingegner architetto Alberto Pedrazzini. Durante la missione sono stati presi importanti contatti con il Rotary Club di Antsirab dell’Altopiano Malgascio. Si trattava della prima missione dei volontari del nostro Distretto, che si sono impegnati - come riferisce il R.C. Brescello Tre Ducati, del quale sono soci - in una serie di attività apprezzatissime e differenziate a seconda delle qualità professionali dei quattro rotariani italiani. Il giornalista Donato Ungano, che ha soggiornato presso la missione delle suore del Sacro Cuore di Ragusa ad Antsirab, ha potuto documentare la condizione sociale e assistenziale in Madsagascar e ha preparato, con le interviste realizzate durante il soggiorno, un Dvd che testimonia la presenza del Rotary in un Paese come il Madagascar, classificato al 150° posto di sviluppo umano. Il medico chirurgo ortopedico Alessio Pedrazzini, che ha soggiornato anche lui nella missione, ha operato prevalentemente bambini affetti da patologie quali deformità congenite, esisti di ustioni, esiti di poliomielite, esisti di paralisi cerebrali e fratture mai trattate. E si è anche confrontato con malattie come la lebbra e la tubercolosi. Il medico veterinario Alberto Zanetti, che ha soggiornato nel lebbrosario di Ambositra, ha svolto la sua attività nei centri agricoli della zona, rivol- I volontari assieme al personale dell’ospedale di Ambositra e uno dei bimbi curati gendo particolare attenzione all’allevamento e all’agricoltura. L’ingegner architetto Alberto Pedrazzini, che ha soggiornato anche lui a Ambositra, ha potuto catalogare la tipologia abitativa malgascia in previsione di una possibile collaborazione con le nostre Università. I volontari del Distretto 2070, dopo aver felicemente terminato la loro missione, hanno aperto un conto corrente bancario a favore dello sviluppo dell’unico centro ortopedico e traumatologico del Madagascar, che è ad Antsirab. Chi volesse fare donazioni può versare il proprio contributo con c/c n° 355448/54 ABI06230 CAB12711 aperto dal R.C. Brescello Tre Ducati. Livorno per la Tanzania Il Rotaract Club di Livorno ha deciso di partecipare alla attività ospedaliera portata avanti dal professor Faldini, presidente dell’Associazione Orthopaedics Onlus, che opera in Tanzania e in altri Paesi del Terzo mondo. Con una serie di service ha quindi realizzato una somma di denaro che ha consegnato allo stesso professor Faldini, che è anche presidente della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, ed è professore ordinario di Clinica Ortopedica a Pisa. Assieme alla consorte, signora Carla, svolge da molti anni attività chirurgica nei Paesi in via di sviluppo, finanziando equipe mediche al fine di rendere operative sale operatorie in Tanzania, Guyana Inglese, Albania e Somalia. A questo scopo raccoglie anche attrezzature mediche inutilizzate o dimesse dagli ospedali, che invia in questi Paesi, dopo averle rese utilizzabili. Ha creato ha una equipe di volontari nella quale opera anche il figlio, medico ortopedico. e quindi con la loro donazione vengono create anche occasioni di lavoro. Su ogni macchina è scritto il nome del donatore, e possono essere prodotte anche passata di pomodoro, succhi di frutta, zuppe di verdure e altre conserve alimentari. L’iniziativa dei Matching Grants, nel nostro Distretto, fa capo al socio Bruno Chigi, che è stato per questo ringraziato personalmente, assieme al Rotary, dalla stessa stampa argentina, che ha sottolineato più volte l’importanza di questa presenza del Rotary nel Continente Sudamericano. E’ in corso un’iniziativa per continuare questa strada, e chi sia interessato a partecipare può rivolgersi a Bruno Chigi, che nel 2070, è il punto di riferimento per le “Mucche meccaniche”. Oculisti in Kenia Il dottor Roberto Caputo, oculista di 42 anni che lavora all’ospedale Meyer di Firenze si è recato a Nairobi, in Kenia, per svolgere il suo lavoro di medico assieme ai colleghi Giovan Battista Marcon della divisione oculistica di Monfalcone e Mario Pardini, di Pescia, grazie ai fondi che sono stati raccolti tra gli altri anche dal R.C. San Miniato e messi a disposizione di questa missione. “Siamo andati in Africa a curare sia bambini che adulti che avevano patologie agli occhi - ha ricordato il dottor Caputo - e abbiamo potuto operare più di cinquanta persone”. L’ospedale dove la equipe italiana ha svolto il suo lavoro è quello di North Kinangop; è stato aperto nel 1965 e affidato alla diocesi di Padova e alle Piccole figlie di San Giuseppe di Verona. Sorge su un altipiano a 2500 metri sul livello del mare e dista 130 chilometri da Nairobi. I reparti e le abitazioni del personale sono in muratura, e tutt’intorno ci sono invece capanne del villaggio, i cui abitanti vivono di agricoltura. Nell’ospedale, che può accogliere quasi duecento ammalati, lavorano 150 persone, e c’è una frequenza di circa 1300 parti ogni anno. L’acqua arriva all’ospedale e viene quindi distribuita ai reparti da una fonte distante tredici chilometri. “Cerchiamo fondi per acquistare altri strumenti oltre a quelli che già sono in dotazione all’ospedale - ha dichiarato il dottor Caputo - anche se questo ospedale è da considerarsi di discreto livello e ha una dotazione di strumentazioni che non si trovano di solito in altri ospedali africani”. 5 “Etica del comportamento e professionalità” è il tema del Forum che il Distretto 2070 del Rotary International organizza per il 25 febbraio in collaborazione con i Rotary Club dell’Area Medicea. Tema importantissimo, e in linea con la attuale annata rotariana che annovera i valori etici tra i punti fondamentali del programma del Governatore Italo Giorgio Minguzzi. E non a caso interventi e relazioni su questo tema hanno caratterizzato in positivo tutte le iniziative del Rotary distrettuale, in questa annata. Ben conscia di ciò, dunque, la Commissione Distrettuale appositamente incaricata ha promosso questo Forum che si terrà nella sala dell’Associazione Industriali di Firenze, in via Valfonda 9, con inizio alle ore 9,30 e che dovrebbe svilupparsi nell’arco della intera mattinata. Numerosi e qualificatissimi sono i relatori che arricchiranno con i loro interventi i lavori della giornata. Il programma dei lavori prevede infatti alle ore 9,30 il saluto alle bandiere cui farà seguito il saluto ai conve- L’Avvocato Franco Lucchesi Etica e Rotary Forum dei Club dell’Area Medicea nuti da parte del Presidente della associazione Industriali di Firenze, dottor Sergio Ceccuzzi, e il saluto del Presidente della Commissione Distrettuale sull’Etica, dottor Giuseppe Castagnoli. Alle 9,45 è previsto l’intervento del Governatore del Distretto 2070, avvocato Italo Giorgio Minguzzi che tratte- 6 rà il tema “L’Etica e il Rotary”, cui farà seguito la relazione del professor Ernesto Failla (Rotary Club Firenze Est) che si soffermerà sul tema “Per una affermazione etico-normativa nella dinamica professionale”. Dopo un coffee break, avrà inizio alle ore 11 una tavola rotonda che sarà Welfare in Italia e nei Paesi poveri Arezzo “Welfare in Italia”, è il tema affrontato dal Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro, senatore Grazia Sestini, in una serata al Rotary Club di Arezzo, presenti oltre 120 ospiti. Doveva essere presente anche l’avvocato Josè Manuel Gutierrez, ambasciatore dei Paesi poveri presso l’Onu con funzione di vicesegretario generale il quale avrebbe dovuto parlare su “Welfare nei Paesi poveri”, ma a causa di una improvvisa influenza, non ha potuto prendere l’aereo dagli Stati Uniti. Ha tuttavia inviato per e-mail la sintesi della sua relazione in spagnolo tradotta immediatamente dal socio prof. Ardino e da lui letta ai presenti come sua personale testimonianza e partecipazione alla serata. Dopo aver esposto alcune cifre riferite ai Paesi poveri o meglio ai Il Procuratore Pier Luigi Vigna coordinata dal dottor Nicola Cariglia, direttore della Sede Rai di Firenze. Qualificatissimi i partecipanti alla tavola rotonda. Saranno infatti il dottor Francesco Carrassi, direttore del quotidiano “La Nazione” (Etica e informazione), il magistrato dottor Pier Luigi Vigna, già Procuratore Distrettuale Antimafia e capo della Procura della Repubblica di Firenze (Etica e giustizia), sua eccellenza monsignor Claudio Maniaco, Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi di Firenze (Etica e Religione), l’architetto Mirando Ferrara, presidente del Comitato Unitario delle Professioni (Cup) toscano (Etica e Professioni), il presidente della Fiorentina spa, Andrea Della Valle (Etica e Sport), il professor Giancarlo Berni del Rotary Club Firenze Nord (Etica e Medicina), il professor Giovanni Padroni del Rotary Club di Pisa (Etica e Affari) e l’avvocato Franco Lucchesi, Presidente nazionale dell’Automobil Club Italia, socio del Rotary Club Firenze Ovest (Etica per una mobilità responsabile, Manifesto Aci del Ceneraio). La Senatrice Franca Sestini Paesi del Sud del mondo (1,2 miliardi di persone vive con meno di un dollaro al giorno, 113 milioni di bambini non possono accedere all’istruzione primaria e più di 13 milioni di bambini sono orfani a causa dell’Aids nel solo continente africano) l’avvocato Gutierrez ha fatto capire che il termine Welfare per tali realtà è ancora utopia, e ha ricordato il Summit del Millenium organizzato dall’Onu nel 2000 che coniando uno slogan “No excuse 2015” intendeva fissare non solo degli obiettivi per i Paesi poveri ma anche precisi impegni dei Paesi più ricchi. Veniva, infatti, previsto uno 0,7% del pil dei Paesi più ricchi entro il 2010 da utilizzare come risorse finanziarie per lo sviluppo di tali Paesi. Provocatoriamente veniva anche ricordato come nell’insieme mondiale delle movimentazioni finanziarie vi sono utili e speculazioni ingentissime che potrebbero contribuire, con piccolissime percentuali, alla soluzione del problema. In relazione a ciò era ricordata la proposta del Nobel per l’economia James Tobin che già nel 1981 riteneva sufficiente l’applicazione di una percentuale dello 0,1% sulle transazioni finanziarie “a pronti” per ridurre del 78% la fame nel mondo. Dopo la lettura della relazione prende la parola la senatrice Grazia Sestini la quale, dopo aver concordato pienamente con le argomentazioni esposte, ha affrontato alcuni dei principali problemi del Welfare o meglio delle Politiche sociali dell’Italia, analizzando il mercato del lavoro, le pensioni, gli anziani e l’integrazione dei cittadini extracomunitari esponendo il punto di vista del Governo in carica di cui fa parte. I services del Rotaract Una campagna contro l’abbandono dei cani Per quest’annata il Distretto Rotaract 2070 si è impegnato a sostenere un service principale di carattere umanitario e due services satelliti: uno inerente alla sensibilizzazione contro l’abbandono dei cani e l’altro destinato alla tutela di una specie selvatica autoctona nei nostri territori ma a rischio di estinzione. Il service principale ha come obiettivo la Si stringeranno anche accordi con Associazioni e Università al fine di dare solidità e continuità nella gestione dell’iniziativa, creando una doppia opportunità sia per i frequentatori congolesi del nascente centro di formazione professionale, sia per i tecnici-istruttori ai quali viene offerta la possibilità di conseguire un’esperienza importante professionalmente e umanamente, rispettando così la migliore tradizione rotariana e rota- realizzazione di un centro di formazione professionale di base (informatica, meccanica, falegnameria) in Congo: la realizzazione, oltre alla progettazione strutturale, si prefigge anche l’avviamento delle attività di formazione grazie all’invio in loco di tecnici laureati o laureandi, desiderosi di affrontare esperienze dirette in Paesi in Via di Sviluppo. ractiana. A questo progetto, si aggiunge il controllo sulla piena realizzazione della Scuola Elementare finanziata dall’annata 2004-2005 a Kananga, sempre in Congo. Il service contro l’abbandono dei cani si prefigge invece l’obiettivo di condurre un’indagine sintetica della problematica nelle zone più rappresentative del nostro territorio, in seguito alla quale si svolgerà un’attività di comunicazione e sensibilizzazione tramite la stampa e gli spazi pubblicitari esterni alle vetture dei trasporti pubblici. L’altro service, indirizzato alla tutela della popolazione di testuggini terrestri (Testudo hermannii) del parco Naturale della Mesola, viene condotto realizzando gadget da destinarsi al finanziamento delle attività di ricerca scientifica sulla problematica della sopravvivenza di questa rara specie autoctona e tramite il finanziamento per la realizzazione di una car- tellonistica divulgativa da impiegarsi in mostre itineranti e negli spazi del parco.I services di tipo ambientale sono stati scelti appositamente per comunicare l’immagine dei club Rotaract verso l’esterno in modo nuovo rispetto alle nostre attività classiche, cercando di evidenziare una sensibilità culturale estesa anche verso problematiche comunque molto sentite e apprezzate dai giovani. Sandro Paternoster Le ceramiche di Faenza Alcune delle opere in ceramica colorata che sono state realizzate dagli artisti Il Rotary Club Faenza ha promosso la più grande collezione di opere d’arte in ceramica che documenta la poetica di importanti artisti del nostro tempo, sul tema del nome “Rotary” ed in ciò che esso esprime: amicizia, servizio, pace, cultura, impegno…. E ogni artista ha interpretato liberamente e gratuitamente su due supporti ceramici, questi temi. Un’opera andrà nella collezione che diventerà itinerante; l’altra opera sarà venduta ed il ricavato destinato a progetti di recupero o promozione artistica o ad altre attività rotariane. Il Progetto Rotary Contemporaneo realizza rapporti di collaborazione con i pittori e scultori di fama internazionale che frequentano la Bottega d’arte Ceramica Gatti per realizzare opere in ceramica. In questa prima fase hanno aderito alla nostra iniziativa i seguenti artisti: Della Casa, Echauren, Fioroni, Leiva, Mondino, Ontani, Paladino, Pinna, Ruggiero, Sartelli, Violetta e il rotariano Pietro Lenzini. 2 Scudi in oro coniati a San Marino nel 2005 Il 2005 è stato l’anno in cui si è celebrato il 100° anniversario del Rotary International, associazione di esponenti delle più svariate attività professionali che lavorano per servire la società, incoraggiare il rispetto di elementi etici nell’esercizio di ogni professione ed aiutare a promuovere l’amicizia e diffondere la pace. Fra le prime associazioni di servizio al mondo, si è costituita a Chicago il 23 febbraio 1905, attualmente conta 1,2 milioni di soci, fra uomini e donne, con oltre 29600 Rotary club nel mondo. San Marino ha voluto festeggiare l’anniversario del Rotary con l’emissione della moneta da 2 scudi in oro realizzata dall’artista Momoni. Questi i dati caratteristici: data emissione: 11 novembre 2005. Bozzetti di Claudia Momoni. Coniazione: PROOF a cura di I.P.Z.S., Roma. Titolo oro: 900/000. Peso: g. 6,4516. Diametro:mm 21.Tiratura massima: 5.500 esemplari.Prezzo di vendita: 115,00 Euro + 8,00 Euro per contributo spese. Un’auto a Tirana inviata da Orbetello Concerto a Guastalla Il Rotary Club Orbetello-Costa d’Argento ha visto coronarsi un “sogno”. E’ stato infatti portato a termine il progetto iniziato due anni fa per concretizzare un desiderio che venne espresso da Madre Teresa di Calcutta in una visita alla Costa d’Argento: raccogliere fondi da destinare all’Università “Mater Boni Confidii” di Tirana e alla Fondazione “Nostra Signora del Buon Consiglio”. Con i fondi raccolti in varie iniziative il R.C. Orbetello-Costa d’Argento, di cui è presidente Armando Abbate, ha potuto acquistare una autovettura assegnata ai responsabili della Fondazione universitaria albanese. “Suoni nel mondo” è il titolo del Concerto di beneficenza organizzato in interclub con il R.C. Brescello Tre Ducati e con la partecipazione del R.C. di Reggio Emilia dal R.C. di Guastalla, a favore del Centro di ortopedia pediatrica di Antisirabè (unico ospedale pediatrico del Madagascar). Sul palco del seicentesco teatro di Guastalla si sono esibiti i cori multietnici di bambini di “Verdi melodie” e “Vocincoro” di Parma, che cantano canzoni popolari di tutto il mondo in lingua, diretti da Beniamina Carretta, e il Gruppo della Scuola Media delle Suore Orsoline di Guastalla, diretto dal maestro Enrico Bechi. L’iniziativa, in programma lo scorso 28 gennaio, domenica, al Teatro Comunale “Ruggero Ruggeri” di Guastalla, è stata accolta con grande entusiasmo, sia per la bravura dei protagonisti sulla scena, sia per la significativa destinazione del ricavato di questa serata. A Lugo un’asta in favore del Benin Il Rotary Club di Lugo ha organizzato la vendita di opere d’arte di artisti locali in favore di una attività di service in Benin. All’invito del Rotary hanno risposto, inviando ciascuno un’opera da mettere in vendita, i seguenti artisti: Marisa Follo, Silvana Martoni, Monica Neri, Manuela Toni, Valentino Argelli, Giuseppe Tedeschi, Aldo Burattini, Nerio Liverani, Claudio Neri, Maurizio Pilò, Marino Trioschi ed Enzo Babini, socio del R.C. Lugo. Le opere d’arte (quadri e ceramiche) sono stati messi in vendita con un’asta, condotta con maestria dal presidente del Club, ed hanno portato ad un incasso di 4.000 euro ai quali si sono aggiunti i 260 euro venuti dalla vendita di addobbi natalizi. Tra l’altro va segnalato che, sempre in tema di attività a favore del Benin, è stato definito (grazie anche all’impegno dell’amico Giovanni Baracca) un “gemellaggio” fra la Fondazione Villa Maria Cecilia e il Dispensario di Wewè (Benin) per garantire per un anno la fornitura di farmaci e materiale sanitario; sarà anche realizzata una cucina per i parenti dei pazienti e una struttura per i malati in attesa delle cure mediche. A Grosseto “Premio alla Cultura” Il Presidente del R.C. Grosseto Domenico Saraceno e il PG Roberto Giorgetti mentre consegnano il riconoscimento all’archeologo professor Carlo Citter sul palco del Teatro degli Industri In occasione del Concerto di Natale organizzato per la raccolta fondi pro Rotary Foundation nello storico Teatro degli Industri, è stato consegnato per la prima volta dal R.C. Grosseto il “Premio per la Cultura”, una iniziativa che assegna un Paul Harris Fellow ad un cittadino che si è distinto per l’azione culturale nella città di Grosseto. Il Rotary Club di Grosseto ha conferito quest’anno il Paul Harris Fellow al professor Carlo Citter, archeologo, docente universitario dell’Università di Siena, sede distaccata di Grosseto, con la seguente motivazione: “per il suo alto contributo allo sviluppo delle iniziative culturali nella provincia di Grosseto, unitamente alla apprezzata attività didattica presso il medesimo Ateneo, così significativa per la nascita ed il progredire dell’iter formativo presso questa Università; per essere stato elemento catalizzatore di ogni attività culturale volta al recupero del patrimonio storico-ambientale del nostro e suo territorio, ed in particolare, per la costante e qualificata azione in concomitanza con le iniziative storico-culturali del Rotary Club e della Sua fondazione “Carlo Berliri Zoppi”. 7 Livorno ricorda il primo Consolato Usa Cinque aree di intervento sono state individuate dal R.C. Livorno, con progetti che riguardano in particolare i rapporti internazionali con l’approfondimento di altre culture e economie (Cina, Tunisia, India, Russia), l’alfabetizzazione nei Paesi in via di sviluppo, l’acqua e le fonti energetiche alternative (in interclub con il R.C. Livorno Mascagni), i giovani e i problemi collegati alla scelta dei percorsi formativi e del lavoro, nonché iniziative mirate alla celebrazione dei 400 anni di vita di Livorno. Fra queste iniziative c’è anche l’apposizione di una targa alla Camera di Commercio per ricordare il primo consolato Usa in Italia, che fu creato proprio a Livorno, ed ebbe come primo console (1794) l’imprenditore livornese Filippo Filicchi. Ai rapporti fra gli Stati Uniti e la Toscana e in particolare con Livorno, è stata anche dedicata una riunione, relatore il professor Luca Codignola dell’Università di Genova. L’incontro, introdotto dal presidente Nannipieri, è stato seguito con molto interesse dai numerosi partecipanti. Nel rilevare come fino a pochi anni fa lo studio dei rapporti fra Toscana e Stati Uniti presentasse molte lacune, in quanto molti dei protagonisti delle relazioni, anche commerciali, erano stati trascurati o ignorati, il relatore ha ricordato quanto frequenti siano stati invece gli scambi con gli Stati Uniti e come attraverso questi scambi circolassero informazioni. Fino dalla metà del secolo XVIII arrivavano per esempio a Livorno le navi dei “baccalari” provenienti da Terranova, e altre che trasportavano pepe e altri prodotti. Filippo Filicchi fu uno dei personaggi che decisero di mettersi in affari con gli Stati Uniti, ottenendo grandi soddisfazioni economiche e personali. Fra l’altro fu conoscente e amico di Elisabeth Ann Seton che, rimasta vedova, fu accolta in casa Filicchi e si convertì al cattolicesimo. Ann Seton fu la prima Santa cattolica degli Stati Uniti. Alla prestigiosa maratona di New York c’era anche il Rotary Club Filippo Lippi di Prato. Un folto gruppo di pratesi (erano quasi 80 gli iscritti alla manifestazione, ma quasi 150 i partecipanti alla trasferta), con tanto di maglietta ben riconoscibile della propria città, ha infatti preso parte quest’anno alla maratona newyorkese, grazie a una iniziativa presa anche dal R.C. Filippo Lippi di Prato. Paolo Biancalani, presidente del R.C. Filippo Lippi, ha predisposto medaglie e attestati per i partecipanti, e l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dal Comune di Prato. “Indossa il casco e allaccialo se non vuoi salire con noi”. E’l’esplicito slogan che il Rotary di Prato ha scelto di diffondere, in collaborazione con la Croce d’Oro, in occasione del centunesimo anniversario della fondazione della Croce d’Oro stessa. Lo slogan fa spicco sulla carrozzeria delle autoambulanze della Croce d’Oro: una collocazione che indubbiamente rafforza il significato del messaggio. Viaggio a Montpellier per un gruppo di soci e consorti del R.C.Arezzo Est, coordinati dal presidente Sergio Castrucci. Scopo dell’iniziativa era quello di ricambiare la visita effettuata ad Arezzo nello scorso anno rotariano da alcuni responsabili del R.C. Montpellier-Guilhem, su invito del past president aretino, Deni, per la celebrazione del gemellaggio fra i due sodalizi. Durante il viaggio di trasferimento in pullman il gruppo ha “affrontato” l’esperienza di una vera e propria alluvione, da Nimes all’arrivo. Un’alluvione che ha addirittura causato la chiusura dell’autostrada con conseguente notevole ritardo sull’orario previsto di arrivo. Comunque nei giorni successivi di permanenza a Montpellier il soggiorno è stato piacevole e intenso, grazie anche al programma previsto dal presidente H. Girardin e dal past president, A. Grepiner. Dopo la visita alla parte Maratona di New York Indossa il caso e allaccialo Gita a Montpellier 8 Flash storica della città e alle “Grotte del Demoiselles”, il gruppo di rotariani toscani è stato ricevuto dal Sindaco di Millau, nel Palazzo della Municipalità, ed ha quindi visitato il vicino viadotto che è il più alto del mondo. Nell’occasione di questa visita i responsabili dei due Clubs hanno sancito un accordo per la realizzazione di un matching grant a favore di Il Galeone d’oro a Pisa E’ stato assegnato all’attrice Giuliana Lojodice e al campione di scherma olimpionico di Atene, Salvatore Sanso, il prestigioso Galeone d’oro, del Rotary Club Pisa. Nell’occasione sono stati assegnati anche i riconoscimenti del “Premio Pisa”, organizzato dal Gruppo Artistico Letterario “La Soffitta” con la collaborazione del R.C. Pisa. Per la poesia ha vinto Luciano Luisi autore di “Poesia d’amore” (Newton & Compton); per la narrativa Antonio Scutari per “Il sopravvissuto” (edizione Rizzoli) e alla docente di Egittologia dell’Università di Pisa, Edda Bresciani, autrice di “La porta dei sogni” edizioni Einaudi. Segnalati per la poesia: Folco Zanobini (“La linea gotica”, Edizioni Ets), Egidio Innocenti (“L’aria che spira”, Il Filo) e Giuliana Petrucci (“Contro l’invasore”, Ets); per la narrativa Marco Innocenti (“Ladri di stelle”, ed: Manni). alcuni abitanti della periferia di Tegucigalpa, capitale dell’Honduras, finalizzato alla raccolta, in appositi depositi, di acqua piovana proveniente dai tetti delle abitazioni, per l’approvvigionamento quotidiano della comunità. Il soggiorno si è concluso con un diner de gala nella villa del socio Michel Derderian e di madame Chantal. Il Prefetto di Modena Socio Onorario Il Rotary Club Modena ha nominato suo socio onorario il Prefetto di Modena, dottoressa Italia Fortunati. La cerimonia ufficiale della nomina si è svolta al “Forum Monzani” della B.P.E.R. in concomitanza con la visita al Club di Modena del Governatore del Distretto 2070, Italo Giorgio Minguzzi. Un computer a Voltana Si è svolta agli inizi di dicembre la cerimonia di consegna del computer donato dal Rotary Club Lugo al nuovo Poliambulatorio di Voltana, per l’informatizzazione della struttura. Alla cerimonia erano presenti la dottoressa Marisa Bianchin, direttore sanitario di Lugo, l’assessore alla sanità del Comune, Elena Zannoni, il dottor Piero Calderoni in rappresentanza dei medici di base, il presidente dell’R.C. Lugo, Bruno Pelloni e altri rotariani. Il computer fungerà da server per il collegamento in rete dei tre medici di base operanti nel Poliambulatorio con la struttura ospedaliera di Lugo. Al termine della significativa cerimonia è stata affissa una targa che ricorda questa iniziativa del Rotary che - va aggiunto - sottolinea ancora una volta quanto il Rotary sia attento alle realtà dei territori in cui operano i suoi Club. Giuseppe Garibaldi a Piombino Il pronipote di Giuseppe Garibaldi, l’Eroe dei Due Mondi, è stato ospite apprezzato al R.C. Piombino dove ha parlato del suo illustre progenitore. Il dottor Giuseppe Garibaldi (ha lo stesso nome del condottiero dei Mille) è nipote in linea diretta di Ricciotti, figlio del generale, e ha parlato del bisnonno elencandone pregi e difetti del carattere, per soffermarsi più sull’uomo che sul combattente, e sfatando anche qualche leggenda, come quella che fosse un ateo: credeva in Dio, certo non quello tramandato dalla tradizione, ma intendendolo come una “entità superiore”. Dal ricordo del pronipote sono emersi i caratteri di mitezza, la semplicità e l’amore per la natura e per i suoi simili di Giuseppe Garibaldi, portatore di valori ancora freschi e attuali e di grande richiamo per i giovani. Il relatore ha poi anticipato che sono in corso di preparazione grandi festeggiamenti per il bicentenario della nascita, che sarà nel 2007. Nel pomeriggio il dottor Garibaldi, che è dirigente dell’Eni di Roma, si era recato nella sede piombinese della Associazione Mazziniana, i cui dirigenti erano ospiti della conviviale del Rotary Club Piombino.