RASSEGNA STAMPA 19- 24 ottobre 2016

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RASSEGNA STAMPA 19- 24 ottobre 2016
RASSEGNA STAMPA
a cura di
Ufficio Stampa Comune di Mentana
19- 24 ottobre 2016
MENTANA DICE SI ALLA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI DI RITO CIVILE
FUORI DALLA SEDE COMUNALE
Con Delibera di Giunta Municipale n. 116 del 13.10.2016, l'Amministrazione Benedetti dice sì alla
celebrazione dei matrimoni di rito civile fuori dalla sede comunale, approvando i criteri da inserire
in un Avviso Pubblico per le eventuali strutture ricettive ed edifici interessati. Questi dovranno
essere di pregio storico, architettonico, ambientale o artistico, saranno individuati attraverso una
procedura di Avviso Pubblico, dovranno permettere l'istituzione di uno o più separati uffici dello
stato civile presso locali di proprietà privata che siano nella "disponibilità giuridica del Comune" e
dovranno concedere i locali in comodato gratuito all'Ente per cinque anni rinnovabili previo
accordo tra le parti.
Una decisione scaturita a seguito delle varie richieste pervenute in Comune per poter effettuare
matrimoni di rito civile presso ristoranti e strutture del posto, per ragioni legate principalmente ad
aspetti storico - architettonici, di paesaggio, di tradizione religiosa e culturale.
Difatti, l'art.3 del D.P.R. N. 396/2000 stabilisce che "1) i Comuni possono disporre, anche per
singole funzioni, l'istituzione di un nuovo o più separati uffici dello Stato Civile 2) Gli uffici
separati dello Stato Civile vengono istituiti o soppressi con deliberazione della giunta comunale."
Un altro segno di disponibilità di questa Amministrazione ad accogliere le richieste dei propri
cittadini e mettersi a loro disposizione per celebrazioni al di fuori di una sede comunale ma,
sopratutto, di credere nel proprio territorio e nelle attività commerciali cittadine, e volerli
valorizzare in pieno.
Croce Rossa Italiana, Comitato Nomentum accanto agli anziani : incontri al
Centro Anziani di Mentana
A partire dal 26 ottobre, presso il Centro Anziani di Mentana, partiranno una serie di appuntamenti
nei quali medici e volontari metteranno a disposizione dei "cittadini meno giovani anagraficamente"
la propria esperienza per difendere il grande tesoro rappresentato dagli anziani, non più visti come
esseri fragili ma come le radici del nostro domani con la loro saggezza e sensibilità.
Diceva Ugo Ojetti "saper invecchiare significa saper trovare un accordo decente tra il tuo volto di
vecchio ed il tuo cuore e cervello di giovane". Anche per questo nascono questi appuntamenti,
voluti dalla Croce Rossa Italiana, Comitato Nomentum, ed il Comune di Mentana, perciò, prendete
carta e penna e segnate in agenda le date di seguito:
1) 26 ottobre 2016: l’infettivologo (dott. Gennaro Del Prete): vaccini antinfluenzale e
pneumococcico.
2) 9 novembre 2016: la psicologa (dott. Daphne Barillaro): vivere la terza età serenamente, la
solitudine, l’elaborazione dei lutti, la demenza e suoi campanelli d’allarme.
3) 23 novembre 2016: L'infermiera CRI (Valeria Marino): sicurezza domestica, medicazioni e
numeri utili.
4) 14 dicembre 2016: il fisioterapista (Mario Castello): cura del tono muscolare, postura e muoversi
in sicurezza dentro casa.
5) 18 gennaio 2017: la nutrizionista (dott. Stefania Giambartolomeo): l'alimentazione nell'anziano.
6) 1° febraio2017: l’igienista dentale (Maria Provolenti): piorrea, protesi parziali e totali e igiene del
cavo orale.
7) 15 febbraio 2017: dott.ssa Maria Grazia Di Pasquale: rapporto paziente anziano-farmaci e terapie
8) 1° marzo 2017: il nefrologo(dott. Matteo Baldinelli): ipertensione arteriosa, insufficienza. renale
e disidratazione.
9) 15 marzo 2017, dott. Vito Ruscio, Specialista Dipartimento Prevenzione ASLRM5: il tabagismo,
dipendenza e pericoli.
10) 29 marzo 2017 Incontro finale con più specialisti: In casa con… incontro dedicato alla gestione
domiciliare di congiunti affetti da esiti di ictus, da demenza e malattie oncologiche.
"ANCHE L'AUTUNNO DELLA VITA HA LE SUE LUCI, QUELLE LUCI CHE NON HANNO
LE ALTRE STAGIONI"
Flash mob contro il femminicidio,
appuntamento a Fonte Nuova
Un flash mob contro il femminicidio e contro qualsiasi violenza fisica e psicologica, a Fonte Nuova
appuntamento domenica mattina. Un grande gruppo di cittadine attive, Donne Attive di Fonte
Nuova, ha organizzato la manifestazione per le ore 10 in Piazza Padre Pio.
“Nella foto che abbiamo scelto per il comunicato – hanno spiegato -, sono presenti soltanto alcune
delle nostre ‘sorelle’ che hanno perso la vita, i propri sogni, il proprio futuro soltanto nel 2016.
Ecco che il flash mob diventa importante per la loro memoria, per non dimenticare, per dare il
nostro messaggio diretto e chiaro”.
FLASH MOB CONTRO IL FEMMINICIDIO
“Crediamo che una delle risposte alla violenza e alle atrocità che le donne continuano a subire in
ogni angolo del mondo, tra il silenzio delle mura domestiche, in società evolute e meno progredite,
in contesti culturalmente ed economicamente elevati come in quelli più deboli, sia proprio quella di
parlarne il più possibile, di entrare nelle scuole, nelle case, nelle famiglie e di far capire che davanti
ai primi segnali non bisogna più tacere ma immediatamente attivare quella rete sociale che tra tante
difficoltà, esiste Una grande sinergia e coinvolgimento per dire basta al femminicidio, perchè
abbiamo tutte il dovere di scendere in campo in prima persona per portare un contributo diretto alla
causa, anche attraverso momenti di sensibilizzazione come quello che avverrà domenica”.
Una lingua comune in edilizia
Regolamento tipo con 42 definizioni standardizzate
Via libera definitiva dalla Conferenza unificata al regolamento edilizio tipo. Sarà costituito da un
unico glossario per l' intero Paese e un elenco di titoli che saranno il corpo dei regolamenti edilizi in
tutti i comuni. Le 42 definizioni allegate allo schema di regolamento rappresentano una sorta di
mini vocabolario per cui termini come porticato, tettoia o veranda avranno lo stesso significato in
tutta la Penisola. Suddiviso in due parti conterrà: un capitolo dedicato ai princìpi generali e un
secondo alle disposizioni regolamentali comunali.
La Conferenza unificata del 20 ottobre 2016 ha espresso parere positivo allo schema di decreto del
ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, sul regolamento edilizio tipo che
contiene al suo interno le 42 definizioni standardizzate adottate già all' inizio dell' anno.
Dal momento dell' accordo (tra regioni, governo e comuni raggiunto il 20 ottobre 2016), le regioni
avranno 180 giorni di tempo per recepire il regolamento edilizio tipo e stabiliranno le scadenze a cui
i comuni si dovranno attenere per uniformarsi. Per favorire la conoscibilità della disciplina generale
dell' attività edilizia avente diretta e uniforme applicazione, i comuni provvederanno alla
pubblicazione del link nel proprio sito istituzionale. Doppia suddivisione del regolamento. Il
regolamento edilizio tipo si dividerà in due diversi parti. Nella prima rubricata «principi generali e
disciplina generale in materia edilizia» è richiamata e non riprodotta la disciplina generale dell'
attività edilizia operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale. Nella seconda
denominata «disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia» è raccolta la disciplina
regolamentare in materia edilizia di competenza comunale, la quale, sempre, al fine di assicurare la
semplificazione e l' uniformità della disciplina edilizia, deve essere ordinata nel rispetto di una
struttura generale valevole su tutto il territorio statale. I requisiti tecnici integrativi devono essere
espressi attraverso norme prestazionali, che fissino risultati da perseguirsi nelle trasformazioni
edilizie. Le prestazioni da raggiungere potranno essere prescritte in forma quantitativa, ossia
attraverso l' enunciazione di azioni da praticarsi affinché l' intervento persegua l' esito atteso. Prima
parte regolamenti edilizi. Nella prima parte dei regolamenti edilizi, al fine di evitare inutili
duplicazioni delle disposizioni nazionali e regionali, basterà richiamare con apposita formula di
rinvio, la disciplina relativa alle materia di seguito elencate, la quale opererà direttamente senza la
necessità di un atto di recepimento nei regolamenti edilizi: - definizioni uniformi dei parametri
urbanistici e edilizi; - definizioni degli interventi edilizi e delle destinazioni d' uso; - procedimento
per il rilascio e la presentazione dei titoli abilitativi edilizi e le modalità di controllo degli stessi; modulistica unificata edilizia, gli elaborati e la documentazione da allegare alla stessa; - requisiti
generali edilizi (ad esempio servitù militari, accessi stradali e siti contaminati); - disciplina relativa
agli immobili soggetti a vincoli e tutele di ordine paesaggistico, ambientale , storico culturale e
territoriale; - discipline settoriali aventi incidenza sulla disciplina dell' attività edilizia, tra cui la
normativa sui requisiti tecnici delle opere edilizie e le prescrizioni specifiche stabilite dalla
normativa statale e regionale per alcuni insediamenti e impianti. Seconda parte regolamenti edilizi.
La seconda parte dei regolamenti edilizi, avrà per oggetto le norme comunali che attengono all'
organizzazione e alle procedure interne dell' ente nonché alla qualità, sicurezza, sostenibilità delle
opere edilizie realizzate, dei cantieri e dell' ambiente urbano, anche attraverso l' individuazione dei
requisiti tecnici e integrativi complementari, rispetto alla normativa uniforme richiamata nella prima
parte del regolamento edilizio.
Tasse sul mattone per 50,8 mld
Con l' Imu e la Tasi il prelievo a +150% rispetto all' Ici
Nel 2016, il gettito dei tributi gravanti sul comparto immobiliare sarà pari a 50,8 miliardi di euro,
così suddivisi: 9,2 di tributi reddituali (Irpef, Ires, cedolare secca); 22 di tributi patrimoniali (Imu,
Tasi); 9 di tributi indiretti sui trasferimenti (Iva, imposta di registro, imposta di bollo, imposte
ipotecarie e catastali, imposta sulle successioni e donazioni); 1 di tributi indiretti sulle locazioni
(imposta di registro, imposta di bollo); 9,6 di altri tributi (Tari, tributo provinciale per l' ambiente,
contributi ai Consorzi di bonifica). Sono le stime diffuse ieri da Confedilizia, la Confederazione
della proprietà edilizia, che ha evidenziato come spicchi tra queste cifre la tassazione patrimoniale
che, con Imu e Tasi, e nonostante l' eliminazione dell' imposizione sulla «prima casa», rappresenta
un carico di quasi il 150% più alto di quello che era dato dall' Ici, in vigore fino al 2011. Nel corso
di una conferenza stampa sulla fiscalità immobiliare e sulle maggiori urgenze del settore, il
presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha sottolineato che: «Il settore immobiliare è
gravato da un macigno fiscale, soprattutto di tipo patrimoniale, che colpisce tutte le tipologie di
immobili: quelli locati (abitazioni, negozi, uffici, tanto che gli inquilini paghino quanto che siano
morosi), quelli che non si riescono neppure ad affittare, le case di villeggiatura, quelle ereditate e
lasciate deperire per mancanza di risorse». Di qui la proposta di alcuni interventi specifici mirati ad
attenuare le conseguenze più gravi prodotte da questo eccesso di imposizione. Interventi che,
secondo la Confederazione della proprietà edilizia, avrebbero un onere per l' erario di circa 700
milioni di euro, corrispondenti a poco più dell' 1% del gettito totale dei tributi gravanti sul settore
immobiliare. Le misure proposte vanno dall' introduzione di una cedolare secca per le locazioni
commerciali, con avvio sperimentale per nuove attività aperte in locali sfitti o per i «negozi di
vicinato» all' equiparazione del trattamento fiscale dei canoni di locazione abitativi e non abitativi
non percepiti; dalla previsione di un limite del 4 per mille alla somma delle aliquote Imu-Tasi per i
contratti di locazione a canone calmierato («concordati» e per studenti universitari) alla proroga per
un quadriennio della cedolare secca al 10% per i contratti di locazione a canone calmierato; dal
ripristino della deduzione Irpef del 15% per i redditi da locazione alla soppressione dell' Irpef sugli
immobili non locati.
Multe, sulla sanatoria decidono i comuni
Trenta giorni per deliberare l' adesione - Per cancellare la cartella domande entro tre mesi
roma Multe sì, multe no. Alla fine del giro di roulette tra i tecnici dell' amministrazione finanziaria e
quelli di Palazzo Chigi la pallina si sarebbe fermata sul sì: le sanzioni amministrative per le
violazioni del Codice della strada recapitate da Equitalia a casa degli automobilisti indisciplinati
potranno essere rottamate. Non solo. Per aderire alla definizione agevolata dei carichi affidati agli
agenti della riscossione dal 2000 al 2015, i cittadini interessati dovranno presentare un' istanza entro
90 giorni dall' entrata in vigore della procedura. Inoltre, chi ha rateizzato il proprio debito con
Equitalia potrà accedere alla cancellazione della cartella solo se in regola con tutti i versamenti in
scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016. Fanno eccezione i contribuenti che si sono visti
concedere la rateizzazione alla data del 1° ottobre scorso.
Sono solo alcune delle ultime novità che emergono dalla messa a punto della norma con cui il
Governo punta a recuperare una buona parte dei circa 51 miliardi di euro iscritti a ruolo e rimasti in
magazzino scontando sanzioni, interessi di mora, ulteriori sanzioni e somme aggiuntive. Ma
andiamo con ordine.
Multe stradali Il Governo alla fine ha detto sì.
Le cartelle esattoriali con le multe di comuni e province per le violazioni al codice della strada
possono essere rottamate pagando solo l' importo previsto dalla violazione al codice della strada
senza ulteriori interessi e sanzioni. Ma si tratta comunque di un via libera condizionato.
Sui ruoli emessi da regioni, province, anche autonome, città metropolitane e comuni, la definizione
agevolata può essere richiesta dai contribuenti solo se l' ente locale ha espressamente deliberato la
sua adesione alla procedura. Il che vorrà dire che oltre alle multe potranno essere sanati anche
eventuali debiti per imposte comunali come le vecchie Ici o Tasi, o ancora le imposte sui rifiuti. E
questo anche se il comune o la regione riscuotono in proprio. La delibera di adesione va pubblicata
sul sito internet istituzionale dell' ente creditore entro 30 giorni dalla pubblicazione della nuova
norma. La stessa delibera degli enti locali dovrà essere inviata all' agente della riscossione nei
successivi trenta giorni.
Le esclusioni Restano invece fuori dalla nuova procedura agevolata le cartelle il cui capitale è
formato dall' Iva all' importazione, il recupero di aiuti di Stato, i crediti da danno erariale per
sentenze di condanna della Corte dei conti, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute per
provvedimenti e sentenze penali di condanna.
La domanda di adesione L' adesione alla rottamazione delle cartelle è su richiesta del contribuente.
Entro 90 giorni dall' entrata in vigore della procedura agevolata il debitore dovrà manifestare a
Equitalia la sua intenzione di avvalersi della procedura. Per farlo dovrà utilizzare un modello ad hoc
che l' agente della riscossione dovrà rendere pubblico sul suo internet. In quella sede dovranno
essere indicate le modalità di pagamento scelte dal cittadino: in unica soluzione o in tre rate
bimestrali di uguale importo. Entro 180 giorni dall' entrata in vigore della procedura, Equitalia
comunica ai debitori che hanno presentato l' istanza l' ammontare complessivo delle somme dovute
per la definizione agevolata, di quelle delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza dei ratei. L'
ultima rata di pagamento, salvo ripensamenti dell' ultima ora, non potrà comunque andare oltre il 15
dicembre 2017.
Decadenze e stop a ipoteche Saltare un pagamento o farlo in ritardo può comportare la decadenza
dalla procedura agevolata e riprenderanno a correre i termini di prescrizione e decadenza per il
recupero di tutte le somme iscritte a ruolo. E in questo caso si resta anche esclusi da una nuova
rateizzazione.
L' adesione alla rottamazione delle cartelle non consente all' agente della riscossione di avviare
nuove azioni esecutive, iscrivere ipoteche o utilizzare le "ganasce fiscali". Allo stesso tempo
Equitalia non può proseguire con le procedure di recupero coattivo già avviate, a condizione che
non si sia ancora tenuto il primo incanto con esito positivo ovvero non sia stata presentata istanza di
assegnazione ovvero non sia stato già emesso provvedimento di assegnazione dei crediti pignorati.
Nessuno stop, invece, ad ipoteche e fermi amministrativi in corso.
Come e dove si paga Per pagare e chiudere una volta per tutte i conti con l' agente della riscossione
il debitore può scegliere tre strade diverse: la domiciliazione bancaria che dovrà indicare nell'
istanza di adesione; con i bollettini precompilati allegati alla comunicazione di risposta inviata dell'
agente della riscossione con la rideterminazione degli importi dovuti; direttamente allo sportello.
REGIONE/ LA SPENDING REVIEW DI
ZINGARETTI
"Tagli alle poltrone senza toccare il personale"
Mentre il Campidoglio a trazione grillina lancia l' allarme sulle partecipate, mette in discussione il
piano di dismissioni varato dall' amministrazione Marino e chiede tempo per disegnarne un altro, la
giunta regionale di centrosinistra accelera sulla riorganizzazione delle società, taglia poltrone (ma
non posti di lavoro), abbatte i costi. Rendendo ancora più evidente l' inerzia romana.
A novembre, con la fusione per incorporazione di Bic Lazio all' interno di Lazio Innova, si
conclude infatti la razionalizzazione del settore promessa da Nicola Zingaretti: l' accorpamento in
un unico soggetto delle sei aziende regionali che si occupavano, spesso sovrapponendosi, di
sviluppo e sostegno alle imprese.
È uno dei tasselli della più importante operazione di spending review mai effettuata nel Lazio.
«Che fa di noi una Regione all' avanguardia », rivendica il governatore: «Stiamo dimostrando che
cambiare si può, tagliando i costi e aumentando la qualità del servizio. La nostra filosofia è chiara:
un tema, una politica, una società che la attua. Perciò abbiamo chiuso una babele di aziende che
spesso servivano solo come poltronifici». Una volta a regime, la Regione avrà infatti soltanto
quattro società per altrettanti settori strategici: la nascente Lazio Innova per lo sviluppo economico;
Lazio Crea, realizzata dalla fusione per unione di Lazio Service e Lait, per gestire i sistemi
informativi e le funzioni amministrative; una per il trasporto pubblico e una per la mobilità, da
strutturare entro il 2017.
Fino a oggi sono stati dunque già chiusi 15 enti e società regionali: organismi ormai inutili come i
Creia, con un risparmio di 5 milioni l' anno, o doppioni come Art (Agenzia regionale per i
trapianti), che ne costava 4.
Con l' ultima operazione su Lazio Innova si passa invece da 6 aziende a una, da 6 uffici in affitto a
3, tutti di proprietà regionale; da 43 a 6 poltrone negli organi sociali; da 16 a 8 dirigenti. Con un
risparmio complessivo di 7 milioni l' anno. «Ma il senso di quest' azione va ben oltre il semplice
dato economico», conclude Zingaretti. «Semplificando la macchina amministrativa e combattendo
la burocrazia si abbattono gli ostacoli tra cittadini, impresa e pubblica amministrazione, che è una
delle condizioni per migliorare la vita delle persone e rendere la Regione più competitiva».
Altre notizie
FESTA DEL CINEMA DI ROMA,
PRESENTATO WALL OF DOLLS di Jo
Squillo.
Michele Baldi in rappresentanza della
Regione Lazio: presto apertura nuove case
rifugio e bandi per 600.000 €
Presentato oggi in anteprima alla Festa del Cinema di Roma Wall
of Dolls, documentario di Jo Squillo sulla campagna di
comunicazione realizzata a Milano tramite 'Il muro selle bambole",
istallazione di stilisti, designer e artisti, che da circa 3 anni è
divenuta simbolo della lotta contro i femminicidi. Jo Squillo e
Valentina Piztalis, giovane donna sfregiata dall'acido, hanno
ricordato l'importanza di sensibilizzare le istituzioni affinchè attuino
strategie per contrastare il fenomeno. Il Capogruppo della Lista
Zingaretti Michele Baldi, intervenuto in rappresentanza della
Regione Lazio, ha dal canto suo illustrato le iniziative intraprese
tramite l'approvazione della legge contro la violenza di
genere: “Una legge per supportare le vittime, che prevede nuove
case rifugio, diffuse su tutto il territorio regionale e una rete
organizzata di centri antiviolenza; percorsi di reinserimento sociale
e lavorativo per chi, pur avendo un reddito, ha bisogno di
protezione e di un tetto; codice rosa nei pronto soccorso, ossia
un’assistenza speciale per garantire la massima riservatezza; corsi
nelle scuole perchè è fondamentale investire e fare formazione sui
più giovani per educare gli uomini di domani a rispettare le donne e
a credere in una cultura paritaria; progetti di recupero e
rieducazione nelle carceri in collaborazione con psicologi e sociologi
perché è importante risalire all’origine della violenza e rieducare i
maltrattanti perché non ricadano nella tentazione di ricommettere il
crimine, e infine un Osservatorio sulle pari opportunità e la violenza
di genere per monitorare i dati, svolgere indagini ed elaborare
progetti”. Baldi ha nello specifico annunciato che è prevista la
prossima apertura di 15 nuove strutture tra rifugi e case famiglia
che si aggiungeranno alle 10 già presenti sul territorio regionale e
che usciranno a breve bandi per borse di studio per i minori orfani
di femminicidio e bandi pari a 600.00 euro per corsi nelle scuole
contro la violenza di genere. Le cronache e i dati statistici
quest'anno sono implacabili: dall'inizio del 2016 sono già 80 le
donne uccise in Italia da partner o da ex fidanzati e da 10 anni i
femminicidi sono in costante aumento. Testimonial di Wall of Dolls
in quanto sopravvissute alla violenza, sono Lucia Annibali e
Valentina Pitzalis, quest’ultima presente anche alla proiezione,
vittime di un'incapacità di certi uomini di accettare un rifiuto o la
fine di una relazione. I numeri non lasciano scanso a equivoci,
dimostrano purtroppo che i femminicidi in Italia non sono affatto
destinati a scomparire, bisogna convincersi che la violenza sulle
donne è una piaga come la mafia o il terrorismo e che vanno
stanziati fondi, avviati progetti e costituiti 'corpi' e istituti speciali
per debellarla con un'iniziativa che coinvolga i giovani, le scuole e le
famiglie. Ma oltre ai femminicidi e alle violenze più eclatanti, che
finiscono sui giornali o almeno in denunce formali fatte alla polizia o
ai carabinieri, esistono ragazze, madri e figlie che nel silenzio
subiscono soprusi. Secondo i dati di Telefono Rosa almeno 8.856
donne sono state vittime di violenza e 1.261 di stalking. Si stima,
inoltre, che il 90% delle donne non denunci atti di sopraffazione
comunque subiti.
Detraibilità dei servizi scolastici integrativi
In scadenza il 730 integrativo: occhio alle ultime novità in tema di detrazioni
fiscali, come quelli connessi e integrati ai servizi scolastici.
Entro il 25 ottobre, chi ha commesso errori nel 730 inviato a luglio può trasmettere una
dichiarazione dei redditi integrativa. Approfittando della nuova finestra, è bene enere a
mente le ultimissime novità e chiarimenti in materia di agevolazioni fiscali spettanti. Ad
esempio, con la Risoluzione n. 68/E/2016 emanata ad agosto, l’Agenzia delle Entrate ha
chiarito che possono essere portate in detrazione le spese sostenute per i servizi
scolastici integrativi quali l’assistenza al pasto, pre e post-scuola. I costi sostenuti per la
frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di
secondo grado del sistema nazionale di istruzione possono essere detratti dal reddito
IRPEF entro il limite annuo di 400 euro per alunno o studente.
Questo vale anche per i servizi scolastici integrativi, anche se resi tramite il Comune o altri
soggetti terzi rispetto alla scuola e non solo, quindi, la ristorazione scolastica deliberata
dagli organi di istituto, essendo istituzionalmente prevista dall’ordinamento scolastico per
tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
L’Agenzia spiega che tali servizi, anche se forniti in orario extracurricolare, sono di fatto
strettamente collegati alla frequenza scolastica e, quindi, sono diretti ad agevolare le
spese per la frequenza stessa.
La detrazione fiscale non è invece fruibile per le spese relative al servizio di trasporto
scolastico, anche se fornito per sopperire ad un servizio pubblico di linea inadeguato per
il collegamento abitazione-scuola. Questo perché la detraibilità di tale servizio potrebbe
risultare discriminatoria per coloro che si affidano al trasporto pubblico, senza potersi
avvalere di alcuna detrazione fiscale.
Cartelle Equitalia, rottamazione su tributi
locali
Multe stradali ma anche IMU e TASI: i Comuni potranno aderire alla
rottamazione sulle cartelle Equitalia in Legge di Stabilità: le novità in vista
del testo.
La rottamazione sui costi delle cartelle Equitalia potrà riguardare anche le multe
stradali, ma saranno i Comuni a decidere se aderire o meno: è una delle ultime novità che
emergono dal cantiere della manovra economica 2017, in continua evoluzione in vista del
deposito del testo alla Camera, previsto per il prossimo 24 ottobre. Tra l’altro, non è
neppure chiaro se la rottamazione finirà nella Legge di Bilancio vera e propria oppure
nel decreto fiscale collegato (nel qual caso, l’entrata in vigore sarebbe immediata, dopo
la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
Rottamazione multe
Secondo la anticipazioni, il Governo sarebbe riuscito a inserire anche le contravvenzioni al
codice della strada nel mini-condono fiscale, che riguarderà sicuramente tasse dirette
dovute all’Agenzia delle Entrate e contributi INPS e INAIL, e probabilmente anche l’IVA
(ma qui ci potrebbe essere un problema di armonizzazione con la normativa
comunitaria). In pratica, la sanatoria dei costi accessori (sanzioni e mora) sulle cartelle
esattoriali derivante da multe (da pagare assieme agli interessi legali) sarà possibile solo
nei Comuni che aderiranno a questa opzione.
Tributi locali
Un’altra novità importante riguarda l’ipotesi, nei Comuni che aderiscono alla
rottamazione, di utilizzarla anche per gli altri tributi comunali, ad esempio IMU e TASI.
Dopo l’approvazione della legge di Stabilità o del decreto, il Comune avrà 30 giorni di
tempo per decidere se aderire o meno, pubblicando specifica delibera sul sito internet
istituzionale. Per l’operatività della norma sulla rottamazione bisognerà attendere i
modelli di domanda, predisposti da Equitalia.
Rateazione
Presentando richiesta di adesione all’agente della riscossione, il contribuente dovrà
chiarire se intende pagare in un’unica soluzione o meno. Secondo le anticipazioni,
sarebbero consentite al massimo tre rate bimestrali, l’ultima entro il 15 dicembre 2017.
Potranno aderire alla rottamazione anche i contribuenti che hanno già in corso un piano di
rateazione.
Addio Equitalia?
Un altro capitolo caldo della manovra, come è noto, riguarda il futuro dell’agente della
riscossione che, così come lo conosciamo oggi, sparirà entro metà 2017. Dal primo
luglio la riscossione passerà di mano ed Equitalia , che avrebbe dovuto essere abolita in
base alle intenzioni di Governo – potrebbe essere trasformata in una partecipata
pubblica, in via temporanea almeno: la questione è tecnicamente così complessa che
potrebbe comportare l’inserimento in Legge di Bilancio (con conseguente iter
parlamentare) piuttosto che nel decreto fiscale (di immediata operatività). Il nodo, nella
ipotetica fusione con l’Agenzia delle Entrate, sarebbe il destino degli 8mila dipendenti
con contrario bancario, con retribuzioni anche doppie dei colleghi statali, i quali peraltro
sono vincitori di concorsi pubblico.
NASCE LA RETE DELLE DIMORE STORICHE, UNO STRUMENTO CONCRETO PER
VALORIZZARE IL PATRIMONIO
Uno strumento concreto per sostenere il recupero e la valorizzazione di
una parte importante e fino a oggi sottoutilizzata del patrimonio del Lazio.
Più valore alle realtà locali, in particolare alle realtà più piccole,
ricchissime di storia e bellezza. Ecco cosa prevede la rete:
Nasce la rete delle dimore storiche, uno strumento concreto per sostenere il recupero e la
valorizzazione di una parte importante e fino a oggi sottoutilizzata del patrimonio del Lazio. Come
insegnano le esperienze positive del Veneto e dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, le
dimore storiche possono diventare un volano importante per produrre ricchezza e incentivare il
turismo.
Più valore alle realtà locali, in particolare alle realtà più piccole, ricchissime di storia e bellezza.
La prossima settimana sarà pubblicato sul Burl l’atto di istituzione della rete. Così i soggetti
interessati privati proprietari dei beni previsti dalla legge potranno aderire alla rete ed avviare un
percorso comune di crescita.
Ecco cosa prevede la rete:
 un sostegno alla valorizzazione dei beni: 1 mln e 400 mila euro. Spesso la manutenzione
di questi edifici rappresenta una spesa insostenibile sia per i privati che per le
amministrazioni. Con queste risorse stanziate per gli anni 2016-2018, contribuiamo a
rendere accessibili e fruibili al pubblico questi beni.


startup e coinvolgimento dei giovani uno degli obiettivi che ci siamo dati è promuovere
attività di formazione e la nascita di startup giovanili nei settori del turismo culturale e
dell’artigianato artistico di qualità.
nuovi percorsi turistico–culturali. Quest’azione ci consentirà infine di costruire nuovi
percorsi turismo-culturale: ai beni che faranno parte della "rete" viene riconosciuto un logo
identificativo attraverso il quale la regione promuove la propria immagine culturale,
superando la difficoltà dei singoli di promuoversi autonomamente.
Ecco la strategia della Regione Lazio per valorizzare il patrimonio culturale:
 1 milione di euro per i siti Unesco, gli interventi presentati a gennaio 2016 sono
attualmente in corso a Cerveteri, Montalto di Castro, Tarquinia, Tivoli.


10 milioni di euro per la valorizzazione del patrimonio culturale, concentrati su città di
fondazione (bando da 2,7 milioni indetto, in fase di aggiudicazione); i cammini, Francigena
e di San Benedetto; i parchi archeologici nazionali di Ostia-Fiumicino e della Via Appia.
ristrutturazione teatri pubblici del Lazio: hanno appena riaperto il teatro di Ladispoli,
Rocca di Papa nel 2015 e arsoli nel 2014 ed è stato appena chiuso il nuovo bando da 2,7
milioni per nuovi interventi di riqualificazione dei teatri pubblici.