Stringimi forte a te

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Stringimi forte a te
Nadia Turriziani
Stringimi forte a te
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Nadia Turriziani
Stringimi forte a te
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Stringimi forte a te
Nadia Turriziani
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“Stringimi forte a te” è un libro di sogni, di amori e di
sentimenti. Un delirio, l’essenza dell’anima. È un insieme di
passione e vitalità. L’autrice descrive così i più profondi
impulsi dell’animo, gli amori, le incertezze, i quesiti della
vita. La poesia che la Turriziani propone ha una musicalità
che proviene da ancestrali forze “elementari” ovvero
secchezza e freddezza, secchezza e calore, umidità e
freddezza, umidità e calore, creando un gioco dove contrari
e opposti hanno solo una qualità differente. Dunque una
poesia dove la forza dell’Amore altro non è che l’essenza
stessa del mondo, che ha più piani di esistenza dalla morte
alla vita e viceversa. Poesia dalla forza creatrice che viene
fondamentalmente dal caos dall’Eros, senza compromessi e
senza censure. (Un amore da sogno - Uno spicchio di luna /
Nel cielo limpido /Rende l’atmosfera / Più romantica. /Un
sogno il mio. / Il riflesso del tuo corpo / Fievole nel lago /
Trasforma il paesaggio/ alpestre / In una favola. / Il tuo
odore / Meraviglioso / Indimenticabile / Ricopre il mio
corpo./ Sei stupendo! / Un dio greco / Scolpito
generosamente / Dalla natura. / Il profilo perfetto / Che dà
luce e colore / A questo quadro idilliaco. / Un sospiro /
Scuote il tuo torace / Ed un ricciolo ribelle / Scende
birichino / Sul tuo volto estasiato. / Sento ancora / Le tue
mani / E le tue labbra / Scorrere sulla mia/ schiena. / Il
peso piacevole / Del tuo corpo / Che mi fa mancare/
Percettibilmente il fiato) (Prefazione di Stefano Donno)
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Sussulto d’amore
Tolgo angosciata
dal cuore mio
gli aculei
del tuo dono d’amore.
Una rosa rossa
dai colori scarlatti.
Gocce di sangue,
di rabbia
e dolore
offuscano gli occhi gelidi
e la mente mia.
Gocce chermisi
riflettono
afflitte
sul tuo bicchiere di cristallo
innalzato al cielo,
trionfante,
colmo a metà
di quel vino sanguigno che
solo i colli
del tuo paese natio
possono
così generosamente donare.
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Il mio dolore
affogato
nella lucentezza
del prezioso nettare
frutto di fatica intensa
ed amore sincero
diverso
da quello che io,
misera,
provo illusa per te.
Possa il suo calore
dolce ed avvolgente
riscaldare silenzioso
il cuore mio
ridotto
ad un sussulto.
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Nel silenzio della notte
Il tuo sguardo furtivo
nel silenzio terrificante
della notte
turba insensibile
l’animo mio
assorto
nell’instancabile
ricerca di te,
uomo egoista.
In questa notte gelida
e raccapricciante
mi struggo mestamente
nella sterile attesa
di un tuo sorriso
specchio dell’anima
e del desiderio dell’uomo.
Provo sofferenza
al solo pensiero
di questo amore
corrisposto in parte
da colui che credevo
sensibile
al mio amore passionale.
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Provo struggimento
nel vedere
le mie aspettative
spazzate via
inesorabilmente
dalla mia insicurezza
e dal tuo inconfutabile egoismo.
Come l’arcobaleno
simbolo
di serenità
e di completamento
a chiusura
di un terribile temporale
rallegra il cuore
di colei
che estasiata
ne ammira le aggraziate fattezze
le tue braccia
possenti
e le tue parole
confortanti
possano avvolgere
il mio corpo
ed i miei pensieri
in segno
di amore vero.
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Il dono
Oggi
vorrei tanto
ricevere un dono.
Vorrei ricevere
una rosa.
Una meravigliosa
rosa bianca.
Non più una rosa blu,
rosa del desiderio.
E nemmeno rossa,
rosa della passione.
Ma bianca.
Bianca come la neve
e candida
come il mio cuore.
Una rosa bianca
come il foglio immacolato
sul quale sto scrivendo.
Una rosa bianca
tutta da scrivere
come se fosse
la pagina di un diario.
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Il diario
del mio cuore.
Sopra
scriverei tante parole.
Descriverei
i miei sentimenti.
Descriverei
il mio amore per te.
Oggi
vorrei ricevere
una rosa bianca
donatami da un uomo
che mi pensa intensamente
e che io
ancora
non conosco a fondo
come il mio cuore
invece vorrebbe.
Ti prego!!!
Regalami
una rosa bianca.
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La terra della mia anima
Ricordi sbiaditi
di sapori arcani
inebriano la mente
ed i sensi miei
intorpiditi
ormai
dalla costretta lontananza.
La terra
della mia anima.
La mia
terra natia.
Madre
di ricordi antichi
e di moderne sensazioni
che conducono
ad un unico luogo,
l’alcova
del mio passato.
Sento ancora
nelle nari
il profumo del pane
che appena sfornato
rende satolla
l’aria tutta
di fragranze inimitabili.
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Lo sfrigolio dei soffritti
con amor preparati
che a suggello
di un tempo antico
destano
sensazioni sublimi,
dolori mai sopiti.
La lontananza da te,
terra dei miei ricordi,
strugge crudele
il cuore mio
aggrappato
a sottili speranze di ritorno
in quei luoghi che
calore materno
mi hanno dato.
Di quei luoghi che
abbracci d’amore
mai potranno restituirmi.
Possano
i ricordi struggenti
rimanere avvinghiati
nel cuore mio
per quell’amore
puro e devoto
che per te
ancora nutro.
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Attenderò
Attenderò
per ogni istante
del mio viver terreno
che la gioia
e la tranquillità
si impossessino
del mio cuore
per il momento
straziato
da questo inspiegabile dolore.
Attenderò
e della mia fedele attesa
sarò premiata.
Tornerai da me
e con te
il mio sorriso
e la mia serenità.
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Sofferenza d’amore
Infliggo angosciata
nel cuore mio
gli aculei
del tuo dono d’amore.
Una rosa blu.
Urlo.
Rabbia e dolore
urtano con ferocia
le tue orecchie
inspiegabilmente
insensibili
alla mia sofferenza
Confusa e dolorante
la mia mente
ammalata.
Il mio dolore
affoga solitario
nelle tenebre invernali.
Possa il tuo amore
dolce ed avvolgente
riscaldare silenzioso
il cuore mio
ridotto
a cruda sofferenza.
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Gli adolescenti
Gli adolescenti d’oggi
per una arcana utopia
vestono firmati
e di egual abbiglio.
La fanciullezza muore.
Negli occhi
una fioca luce
quella della agognata indipendenza
repentinamente
prende il posto
dell’infante sguardo.
La ruggente voglia di crescere
come una serpe
si insinua
con la sua aggraziata spira
nei loro nebuli pensieri.
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Come ogni giorno
i loro sorrisi sinceri
illuminano fatui
volti
dalla barba appena annunciata,
la crescente voglia di sentirsi adulti
si confonde timidamente
con la frenesia
della vita stessa.
Se tu mi sorridi
amore mio
posso accettare
senza paura alcuna
il tuo crescere e la tua libertà.
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Il mio Monte
Nell’aria della notte
distintamente presagisco
il soave profumo
delle selvagge carni
da mani esperte arrostite.
Mani che
arse dal sole
hanno eretto nel tempo
sulle scoscese pareti
del monte dei miei sogni
la domus.
Dei pini
l’intensa fragranza.
Eleganti guardie svizzere e
faro arboreo
di questo monte
che tra tanti primeggia.
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Odore morbido
il loro che
abilmente si miscela
a quello delle fragranti carni.
Il mio monte.
Crudele
nella ferocia della notte.
Generoso
nella misericordia del giorno.
Odo
sinistro
l’ululato del lupo solitario
di questo paesaggio
simbolo eterno.
Metafora
nell’allegoria della vita.
Il mio monte.
La mia vita.
22
Le tue mani
Mani aperte
che si agitano nell’aria
in un saluto gioioso.
Mani serrate
in un pugno deluso,
gesto di rabbia furioso.
Mani unite
a suggellare
un sentimento religioso.
Mani.
Mani che esprimono
con determinazione
la loro forza
di espressione.
Mani.
Le tue.
Accarezzano
il mio volto
silenziose.
Mani.
Le tue.
Le mie.
Le nostre mani.
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L’ Italia moderna
Uomini guerrieri,
in terra contesa
lotta di uomini veri,
di qualcuno la resa.
Sangue innocente il loro,
scorre senza barriere
come un fiume d’oro,
dalla Maremma al Tavoliere.
Donne di ogni regione,
squarciate dal dolore
piangono con devozione,
unite dalla passione e dall’amore.
Oggi l’Italia moderna,
nella trappola del progresso
vive la sua corsa eterna
nel timore
che tutto possa finire,
a causa di un ignobile gesto.
Il suono delle fanfare,
il sangue dei soldati
possa sempre rappresentare,
il sacrificio
dei morti ammazzati.
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Notte
Notte d’inverno,
rinnova austera
presagi d’inferno,
nella cruda atmosfera.
Suoni ovattati,
scenari inquietanti
respiri tirati,
cuori tamburellanti.
Un gufo reale,
con lo sguardo gelato
rende surreale,
il giardino incantato.
Preludio di morte,
tristezza infinita
tragica sorte,
mesta la vita.
Voglio godere,
di questa notte d’inverno
senza cadere,
nell’oblio eterno.
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Ti odio…Ti amo
Contrazioni violente
scuotono febbrili
il corpo smagrito.
Gocce di sudore
solcano crudeli
il volto ceruleo.
L’odio
ora incontrollabile
annebbia la mente.
Il mio corpo.
Il mio volto.
La mia mente.
Ti odio.
Odio
la tua fredda indifferenza.
La tua ignobile crudeltà.
Odio e Amo.
Ti amo.
Amo tutto di te.
I tuoi occhi freddi.
Il tuo sorriso sincero.
Le parole
sussurrate con passione
e urlate con rabbia.
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Odio
il tuo sguardo
perso nei miei occhi che
annebbiati dall’amore
urlano aiuto
a colui che nulla può.
Ti odio.
Nulla puoi o nulla vuoi.
Ti odio e ti amo.
Amo tutto di te.
Il modo discreto
con il quale
ti isoli
dalla vita frenetica
ed inconsapevolmente da me.
Amo le tue labbra
che cercano le mie
salvatrici
in questa tua esistenza infernale.
Ti odio e ti amo.
Possa
il mio amore
strapparti subitamente
dall’oblio della tua tristezza.
Possa
il mio amore
farti raggiungere
il Paradiso.
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Il mio Amore
Il mio amore,
delicato
e disperato.
Il mio amore,
sincero
e taumaturgico.
Il mio amore,
fiducioso
per la vita beffarda e strana.
Bello
come il tuo sorriso,
uomo misterioso.
Vero
come il battito
insistente del mio cuore.
Felice
come un bambino
al suo primo regalo.
Insicuro
come incerta è
la nostra esistenza
su questo pianeta .
28
Il nostro amore segreto,
sofferto ma vero.
Il nostro dramma
nel dramma della vita.
Vita che tanto dà
e tanto toglie.
Il mio amore
come
il bianco bastone
che affianca il non vedente
nel suo tortuoso cammino
possa accompagnare
il tuo…
per il resto
dei nostri giorni.
29
Ti regalerò una Rosa Blu
Fatica d’amore
tristezza.
Tu donna
cerchi un dono che
dentro
profondo
ha nomi
di cieli azzurri
e giardini profumati
Tu donna
cerchi un dono che
solo chi è puro
ti può donare
Tu donna
cerchi un dono che
solo la passione
può coronare
E se fosse
la passione
di un uomo che
il dono tanto anelato,
l’amicizia,
in male trasforma?
30
L’amicizia
è un bene prezioso che
va curato,
coccolato,
stimolato.
L’amicizia,
causa involontaria
di sofferenza
e solitudine.
L’amicizia
è come una rosa blu
recisa dalla pianta madre
Bella,
elegante
e profumata
nel suo contenitore di cristallo
che una volta appassita
viene gettata via.
Tu uomo
mantieni in vita
la rosa blu del desiderio
e della passione.
La rosa blu dell’amicizia
e dell’amore.
Regalami una Rosa Blu.
La Rosa Blu del Desiderio.
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Nel triste ricordo di te
Smunto
e sofferente
è il viso ceruleo.
Frasi
incomprensibili
per l’orecchio umano
labbra minute
febbrilmente bisbigliano.
Tu…disteso immobile
in una stanza sterile.
Vorrei poterti aiutare
ma non posso.
Vedo
solo i tuoi occhi
cercare i miei e
lo sguardo innocente
dei miei figli
per fare
delle raccomandazioni ormai inutili.
Guardi sofferente
mio marito
pregandolo di vegliare su di noi.
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Vorrei
poterti aiutare.
Vorrei
prenderti per mano e
portarti via con me.
Vorrei
ma non posso.
Posso
solo aspettare
con le tue mani
strette tra le mie.
Posso
solo aspettare che
i tuoi occhi
del colore del ghiaccio
si chiudano
per sempre.
Posso
solo aspettare
che il tuo cuore
forte e buono
smetta
di palpitare.
Vorrei poterti aiutare
ma non posso.
Perdonami…
Ti voglio bene papà.
33
Soldato torna
Il sapore del sangue.
Il pianto soffocato dal dolore.
L’odore della morte.
Il freddo della notte.
La paura.
E’ la guerra.
E’ l’orrore.
Soldato torna.
Torna alla tua patria natia
ai tuoi colori,
alle tue gioie
e alle tue sofferenze.
Torna.
La guerra
non ti appartiene.
La guerra
non dovrebbe appartenere a nessuno.
L’orrore e la sofferenza
non dovrebbero appartenere a nessuno.
Torna.
Riprenditi la tua vita
ed i tuoi amori.
Torna.
Vincente o perdente…
Torna.
34
Tristezza
Sentimento brutale
che avvolge
silenzioso
come coltre di morte
il cuore mio
troppo debole
per poterlo fronteggiare.
Gocce di sangue
ormai rapprese
sporcano
la purezza dei pensieri miei.
Vorrei,
impotente
ai tuoi piedi,
urlare la rabbia
che imprigiona il cuore mio
come la schiava
innanzi al suo crudele padrone.
Vorrei fustigare il mio corpo
insensibile
alla ricerca
di un terapeutico dolore.
Vorrei morire,
ma non posso.
Tu tristezza,
volgi altrove il tuo sguardo.
35
Abbandona
quest’umile preda
serva di paure crudeli
e di tristi pensieri.
Allontanati
e cedi nuovamente
il sorriso
e la voglia di vivere
a colei
che nulla ti ha chiesto.
Lasciami vivere
nell’oblio del dolore.
Lascia soffrire
il cuore mio,
più forte ne uscirà.
Tristezza
vola alta
nel cielo della disperazione.
Vola
e non voltare indietro
lo sguardo tuo.
36
E’ notte
Lacrime di pioggia
stizzite
scendono lente
dai vetri appannati
di questa stanza
vuota
senza di te.
Sento ancora sulla pelle
le tue mani gentili
accarezzare ogni angolo
di questo corpo stanco
alleviando lentamente
le dolorose pene.
Pensieri
confusi i miei
che si rincorrono instancabili
in questa mente malata
alla ricerca
di una tana in cui rifugiarsi.
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Pensieri
di morte cupi e ovattati.
Pensieri di resa.
Vedo ancora il sorriso
illuminare
il tuo volto estasiato
ancora di salvezza
alla mia disperazione.
Socchiudo gli occhi.
Un brivido crudele
scuote il mio corpo.
L’alba mi chiama.
La cerco.
La vedo.
Ecco la mia salvezza
dalle tenebre ancestrali.
38
Vorrei sorridere.
Piccolo movimento facciale
dovuto
a un comando imposto
da una mente sana.
Ordina
il mio cervello
questo comando da clown
ma una smorfia appare
scomposta sul mio viso.
Un accenno tirato
ad un falso sorriso.
Tempi migliori verranno.
Sorrisi gioiosi
su volti sereni
i miei occhi vedranno.
Sorriderò lo giuro.
Cancellerò
con un solo gesto
queste tristi rughe
che laconiche
si stanno impadronendo
del mio viso
una volta sereno.
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Sam (Animale amico)
Occhi tristi
i tuoi.
Occhi umani
persi nel vuoto
della malinconia.
Non udiamo
più la tua voce
allegro abbaiare
nelle calde giornate d’estate.
Oggi 20 settembre
il nulla attorno a noi.
Il tuo scodinzolare
frenetico.
Il tuo mordicchiare
senza sosta
ogni cosa
ti capitasse davanti agli occhi
con maniacale iper-attività.
Le scarpe da basket
rubacchiate di nascosto
dai borsoni dei ragazzi
trovate,
come un trofeo
di meritata vittoria,
nel verde giardino,
tra le rose in fiore.
40
L’ultimo mio rimprovero
prima della tua inarrestabile malattia
proprio a causa
della tua ennesima marachella
Un accappatoio
steso ad asciugare
finito sotto le tue zampe
e te
che allegra
per la birichinata compiuta
stavi mordicchiando le maniche
felice della vittoria.
Ti ho rimproverata
e tu
umana,
nonostante animale,
mi hai tenuto il broncio
per tutta la mattina.
Il giorno successivo
ti ho trovata malata.
Una malattia
tipica della tenera età.
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Una malattia
che in sole 52 ore
ti ha portata via da noi.
Sam,
non credevo
potesse accadere mai.
Dai nostri occhi,
lacrime di tristezza.
Il nostro cuore,
tomba di sconforto.
I nostri pensieri
incanalati
verso un unico baratro.
Sam ci mancherai.
Sei stata con noi
per pochi mesi.
Rimarrai nei nostri cuori
per sempre.
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Un amore da Sogno
Uno spicchio di luna
nel cielo limpido
rende l’atmosfera
più romantica.
Un sogno il mio.
Il riflesso fievole
del tuo corpo nel lago
trasforma
il paesaggio alpestre
in una favola.
Il tuo odore
meraviglioso
indimenticabile,
ricopre il mio corpo.
Sei stupendo!
Un dio greco
scolpito generosamente
dalla natura.
Il profilo,
perfetto
che dà luce e colore
a questo quadro idilliaco.
Un sospiro
scuote il tuo torace
ed un ricciolo ribelle
scende birichino
sul tuo volto estasiato.
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Sento ancora
le tue mani
e le tue labbra
scorrere sulla mia schiena.
Il peso piacevole
del tuo corpo
che mi fa mancare
percettibilmente il fiato.
Il tuo respiro
che confondendosi con il mio
rende l’amplesso
un’appendice della natura
e dei suoi suoni.
I tuoi occhi
lanciano uno sguardo vitreo
nel momento in cui i miei,
offuscati dall’orgasmo
incontrano i tuoi.
Vorrei
che tutto questo
non finisse mai.
Vorrei
che il nostro amore
non finisse mai.
In riva ad un lago
o in cima ad un dirupo.
Non cambierò
mai le mie scelte.
Amerò sempre
e solamente TE.
44
Filastrocca di Natale
Filastrocca di Natale
a rime forse
un po’ sospese.
Filastrocca
un po’ banale
che riempie i cuori
di dolce attese.
Per i bimbi
abbandonati
con i cuori addolorati.
Per gli adulti
sempre scontenti
con il sorriso
stretto tra i denti.
Il dolore ed il rimorso
vengono cancellati in questo giorno
anche se in qualche “soccorso”
c’è chi compie
il viaggio di non ritorno.
Per i bimbi sofferenti
per l’adulto scoraggiato
anche il Natale dei più abbienti
può sembrare inadeguato.
Ogni gioia
ed ogni dolore
sembra vissuta con stupore.
45
Il pandoro,
il panettone,
lo spumante
ed il torrone.
Anche gli angeli
ci guardano
col sorriso un po’ sornione.
Sembrano dirci,
forza, coraggio
vivi la vita con passione.
Tutti i sogni
ed i desideri
dei più grandi e dei piccini
sembrano quasi esaudirsi
in un carosello di bacini.
Il tuo cuore
batte adagio,
batte a ritmo,
con passione.
Vuole lanciare
un messaggio…
un messaggio
di forza e decisione.
Tutti i sogni ed i desideri
chiusi a lungo
in un cassetto
sembrano usciti
solo ieri
per dirci, ecco ora aspetto!
46
Aspetto che te,
splendida creatura
decida in fretta
e con fermezza
per iniziare quest’avventura
che metta fine
ad ogni tristezza.
Stop alla guerra
e al dolore.
Stop alla violenza
e all’orrore.
Fermiamo il pianto
e la morte,
l’ingiustizia
e la paura
in questo giorno
in cui la sorte
è generosa.
E’ gioia pura.
Fermiamo
gli aguzzini
che schiavizzano
le donne ed i loro bambini.
Fermiamo
gli adulti malati
che abusano sessualmente
di bambini immacolati.
47
Fermiamo tutto il mondo
in un unico momento
per dare a tutti
la possibilità
di esprimere
un piccolo sentimento.
Sia esso
sotto forma di carezza
di bacio
o di abbraccio.
Che faccia tenerezza,
ci faccia sorridere
con impaccio
o ci metta
in evidente imbarazzo.
Sotto l’albero adornato
troveremo
ogni genere di dono.
Ma per un bimbo abbandonato
non dovrebbe
esistere il perdono.
Il perdono
per colei
che con un gesto sconsiderato
ha distrutto la sua vita
e il suo sorriso
prima beato.
48
Bambini
dagli occhi azzurri
dagli occhi verdi
e marroni
che provengono
da tutto il mondo
e da tutte le regioni.
Un desiderio
preciso il nostro,
di noi mamme fortunate,
quello di vedere
finalmente
sul loro volto un sorriso.
Quello
di poter essere
accontentate.
Che il Natale
in ogni nazione
in ogni vicolo
ed in ogni città
venga vissuto
con passione, con gioia
e con beltà.
Che i bimbi buoni
ed anche quelli birichini
possano dire senza timore
noi siamo solo dei bambini.
Fateci
nascere
49
crescere
e giocare.
Buttate via
le maschere
come se fosse
l’ultimo giorno
di carnevale.
E solamente così…
Bambini come noi
potete diventare.
Per poter ..
Finalmente
iniziare a sognare.
In un unico carosello
di adulti e piccini
stretti…
stretti…
tra di noi
come
se fossimo
veramente
tutti bambini.
50
Il profumo del tuo corpo
Ti ho cercato
invano
in un sogno sbiadito.
Ho atteso
inutilmente
che le tue mani
forti
sfiorassero
il mio corpo tremante.
Ho desiderato
a lungo
che tu mi possedessi.
Ho desiderato
che tutto ciò
accadesse.
Ho pianto
lacrime di tristezza
quando
il mio sogno è svanito.
Ho gridato
di rabbia
quanto tu
mi hai abbandonato.
IO
desideravo
solo essere felice.
51
Chiudo gli occhi
e sento ancora
il profumo
del tuo corpo.
Chiudo gli occhi
e vedo ancora
i nostri corpi
avvinghiati.
Chiudo gli occhi
ed immagino ancora
il tuo viso
estasiato.
Chiudo gli occhi
e ti vedo.
Vedo il tuo volto
assorto,
perso in me
e in te.
Vedo
i tuoi occhi illuminati
nel momento in cui
incrociano i miei.
Ti osservo
attentamente
e non capisco.
52
Mi desideri
lo vedo.
Mi vuoi
lo vedo.
Mi cerchi
lo vedo.
Sei terrorizzato
vedo anche questo.
Io sposata,
con la vita a mille e tu.
Tu mi eviti
e mi desideri,
ma io ti voglio.
Ti voglio
tutto per me.
Io voglio essere felice
con o senza te.
53
Footing…maledetto Footing
Corri.
Corri che ti passa.
Alzo lo sguardo
mentre il respiro,
corto ed affannato
cerca di rimanere intrappolato
nel mio torace esile.
Sembra quasi
che il cuore
ultimo organo vitale
voglia esplodere
mentre le tempie
tamburellano implacabili.
Alzo lo sguardo.
Finalmente lo vedo.
Atletico.
Abbronzato.
Non provato
dalla corsa mattutina.
54
Lo seguo da settimane
nella speranza che
prima o poi si fermi
anche solo
per sorseggiare
dell’acqua fresca
E lì.
Io sarò pronta
a mettere in atto
il mio piano diabolico.
Oggi è accaduto.
Lui, fermo
di lato alla fontana.
Non una goccia di sudore.
Non un accenno di affanno.
Bello e profumato
come fosse
appena uscito dalla doccia.
Io invece
arsa dalla sete.
Il vestito
impregnato di sudore.
Il volto
arrossato.
55
Le mani
tremanti.
Cosa fare?
Un altro passo e…
Mi troverò
nel punto di non ritorno.
Un altro passo e
tutte le mie fatiche
saranno inutili.
Un altro passo e…
Sorpasso la fontana.
Sorpasso lui.
Sorpasso la felicità.
Carpe Diem!
Ecco.
Ho perso
il mio Carpe Diem.
56
Gesto d’amore
Il gelo è pungente,
la pioggia insistente
il buio,
la fame,
la sete,
lo sguardo critico
della gente.
Mi rannicchio
sotto la mia coperta
di cartoni
in attesa che
la vita lentamente
mi abbandoni.
Sento una mano,
il suo calore
vedo un volto,
il suo pallore.
Sono io.
Salvatrice e salvata
nello stesso tempo.
Sono io.
Io che cerco
con tutte le mie forze
di salvare me stessa
in questa notte gelida.
57
Due braccia forti
mi sollevano.
Due mani forti
mi accarezzano.
Due occhi dolci
mi osservano.
Sono le mie braccia,
sono le mie mani,
sono i miei occhi.
Nel sonno,
in questa notte gelida,
rannicchiata sotto la mia
confortevole trapunta d’oca
sto salvando me stessa
e il mondo intero.
Un mondo di diversi.
Di persone senza casa,
senza cibo,
senza più dignità.
Un mondo di tristezza
e sofferenza.
Sto salvando
me stessa
e tutta l’umanità.
58
Il gabbiano solitario
Riflessi di cielo
nel mare notturno.
La luna
che dispettosa
fa capolino
tra le cime irrequiete
in una notte d’agosto.
L’odore di salsedine
come un manto vellutato
sulla pelle abbronzata.
Un suono stridulo
lacera il silenzio notturno.
Un gabbiano solitario
perso nel suo oblio
vaga mesto
alla ricerca di qualcosa
che certo non è la felicità
che io vedo nei tuoi occhi
ed odo nel tuo cuore.
Lui gabbiano solitario
rincorre un amore
che non è il nostro.
Unico.
Inimitabile.
Amore
59
Gli occhi dell’amore
Occhi velati dalle lacrime
scrutano mesti
in questo giorno
triste e freddo
il mare in tempesta
al di là della scogliera.
Cercano impazienti
una verità che mai
il tuo cuore
e le tue parole
sono riusciti a dare.
Invano
hanno cercato
un segno del tuo amore
nei tuoi occhi
troppo gelidi
per poter trasmettere
sincerità.
60
Il tuo tradimento
e la mia sofferenza
non potranno mai
essere compensate
dalla bellezza della natura
e della vita
che io porto in ventre.
Io
e la mia indescrivibile felicità
nata da una notte
indimenticabile.
Tu
ed i tuoi
incomprensibili silenzi…
Le fughe inspiegabili
lontano da me.
I miei occhi sinceri
si perdono
ancora una volta
nei tuoi gelidi
e una luce,
un segno.
Il tuo sorriso che
finalmente
inonda il mio cuore.
61
Le tue parole,
dolci
che musicalmente
colmano le mie orecchie.
Il tuo abbraccio,
forte
che riscalda
il mio corpo tremante.
Il tuo amore
finalmente sincero
che difende
e difenderà per sempre
me ed il frutto
del nostro amore.
I tuoi occhi.
Gli occhi dell’amore.
62
Il grande derby
Mai e dico mai,
avrei pensato
nello svolgere
il faticoso mestiere di genitore
di poter assistere
in un giorno non preventivato
ad uno spettacolo
di così tale fragore.
I colori delle squadre
sono differenti.
lo spirito di gioco
è invece identico.
L’ansia attanaglia
lo stomaco dei concorrenti.
Il grande amore per il basket
è autentico.
Mai pensavo
di poterli vedere
uno contro l’altro
in un campionato d’eccellenza.
L’atmosfera
ci tiene in suo potere
l’ansia e l’attesa
su tutto hanno la prevalenza.
63
Uno,
il più grande dei miei amori
ha sedici anni o poco più
e veste i colori
della sua nuova squadra,
rosso e blu.
L’altro,
il mediano,
quindici anni
appena festeggiati
veste con orgoglio
sovraumano
i colori della sua squadra
tanto amati.
La musica
inonda il campo
con armonia.
Il ritmo
Scandisce
allegro
il loro riscaldamento.
Vorrei fuggire
da questa forzata agonia.
Vorrei porre fine
a questo insopportabile tormento.
Il fischio d’inizio
da il via
al gioco tanto atteso.
64
Il mio respiro
è divenuto
fioco e teso.
Le mani
tremano visibilmente.
Vorrei urlare
e fare tutto ciò
che mi passa per la mente.
Vorrei guardare
ma anche altrove stare
Il mio cuore crudele
mi suggerisce di restare.
Vorrei applaudire
rumorosamente
ma questo
è solo ciò che silenziosamente
mi suggerisce la mente.
Resto
ed osservo con gioia
ogni loro piccolo gesto.
Giocano
uno contro l’altro
con determinazione.
Non ho nessuna intenzione
di perdermi
anche la più piccola azione.
Difendono con orgoglio
la propria squadra.
65
I miei ragazzi
stanno andando ognuno
per la sua strada.
La sfida
è al punto di partenza.
La guerra
tra fratelli si fa intensa.
Uno vincerà
e l’altro immancabilmente
perderà.
Ma la partita della vita
è la loro
e nessuno
se ne impossesserà.
Vinca il migliore.
Questo
è stato il loro motto
prima della partita.
Vinca la gioia
di potersi atleticamente confrontare.
Qualunque
sia la squadra in cui si milita.
Qualunque
sia il campionato da disputare.
66
Gocce di sudore
Gocce di sudore
come rugiada
in una mattina di marzo
scorrono impietose
sui corpi statuari
forgiati
dalla fatica e dal mare.
Mani callose e ruvide,
le loro,
issano allenate
reti logorate dal tempo
colme di quell’oro
che solo il mare
può donare.
Sole d’agosto,
implacabile
arde la pelle nuda
ed abbronzata
rendendo il lavoro
difficile e faticoso.
67
Sole che
ignaro della sua forza
rende fantastico
con i suoi raggi
di vita pura
il paesaggio
cornice
di un lavoro puro ed antico.
Mare limpido
che fa dono di sé
della sua vita
e del suo amore
contraccambiato
dalla fatica dell’uomo
sodalizio
di un amore eterno.
68
Ho comprato un sorriso
Tu,
bambino
dagli occhi tristi
mi fissi
con lo sguardo implorante
mentre le tue labbra
pronunciano suoni
in una lingua
a me sconosciuta.
Troppa disperazione
nel tuo sguardo.
Rovisto trafelata
nello zaino da passeggio
alla ricerca di soldi…
Di soldi poi!!!
Cosa mai
ne potresti fare dei miei,
inutili,
miseri soldi,
in questo luogo di sconforto.
Lo svuoto angosciata
sull’asfalto rovente
alla ricerca disperata
di qualcosa da offrirti.
69
La tua mano fulminea
afferra qualcosa.
Alzo lo sguardo
e vedo finalmente
un bimbo felice.
Stai dividendo
il bottino conquistato
con altri bambini
affamati come te.
Il mio pranzo
all’improvviso
è divenuto la vostra vita.
Fuggo da te
e corro verso la felicità.
Questo è
il mio piccolo dono.
Ho solo
comprato un sorriso.
70
Il gabbiano
Vorrei
essere un gabbiano
per volare silenzioso
sulle note melodiose
del nostro amore.
Il vento tra le ali,
lo sguardo
perso
verso il tramonto lontano.
Il respiro
sospeso
ed il cuore che
segue una musica soave.
Vorrei
essere un gabbiano
per accedere
in punta di piedi
nell’armonia di suoni
dei tuoi pensieri.
Vorrei.
71
Vorrei,
ma non posso.
Sono solamente
un umile uomo
perso
nel turbinio chiassoso della vita.
Cieco e sordo,
purtroppo,
alla bellezza suadente
della natura.
Egoista
e rude
nell’assaporare le gioie
che essa ci offre.
Vorrei
solamente il tuo amore.
Vorrei
amarti
ed essere felice con te.
Nel cielo,
con le ali aperte
mentre ci lasciamo andare
all’ultimo ovattato volo.
Il volo della vita.
72
Il girotondo della pace
Intonano
una canzone felice
loro
i bambini tristi
imitando la fenice
che rinasce
dai propri resti.
I loro sorrisi sinceri
le loro manine unite
celano dei desideri
mantenere salve le proprie vite.
Gioia e delizia
unite da un filo d’amore
rendono giustizia
tranquillità e calore.
Tutti per mano
in un carosello di colori
cantano piano
le loro paure ed i loro dolori.
73
Chiedono aiuto
chiedono amore
pretendono un nostro contributo
affinché finisca la guerra e l’orrore.
Vogliono la pace
e la chiedono urlando
perché la sofferenza è atroce
ce lo stanno confermando.
Mano nella mano
stretti in un girotondo
sanno che solo così potranno
salvare tutto il mondo.
74
Il nostro amore
Le nostre labbra
si sfiorano febbrili
alla ricerca
di una parola non detta.
Nell’attesa
di un sospiro trattenuto.
Nell’avidità
di un bacio desiderato.
I nostri occhi
luccicanti d’amore
si cercano
nella luce ovattata
della nostra alcova.
Sembrano gridare
al mondo intero
il nostro amore
e la nostra felicità.
Un unico sogno
il mio
quello di poterti amare
e di essere amata
Per il resto
della vita.
75
Il tuo primo vagito
Eccolo finalmente
il tuo primo vagito.
Ti dimeni
convulsamente,
piangi ed il tuo pianto
è musica soave
per le mie orecchie.
Ancora sporco di parto
ti adagiano sul mio petto.
Osservo i tuoi occhi
che al momento
sembrano di un blu troppo intenso
per un piccolo
di appena pochi minuti di vita.
Resto incantata
dalle tue urla.
Guardo con attenzione
le tue labbra.
Sono meravigliose.
Rosee come…!
Sono stupende.
Le manine
che si agitano
protese verso il mio viso.
76
Ho l’impressione
che vogliano toccarlo
per avere la certezza
che io esista.
Annuso il tuo profumo.
E’ estasiante.
Sa di vita
e di futuro.
Il calore del tuo corpicino
mi inonda il seno e poi…
Non ti vedo più.
Sento solo
la forza di due mani
che all’improvviso
ti strappano da me.
Sento il tuo vagito,
lo sento nitidamente.
Mani che mi sollevano,
altre che mi toccano,
altre che…
Sento solo
delle voci confuse.
Vedo il buio.
Vedo la morte.
Nelle orecchie ancora
il tuo primo vagito.
77
Sulla pelle ancora
il calore
del tuo corpo.
Nella mente
ancora
l’immagine delle tue labbra
e delle tue manine.
Poi all’improvviso
il vuoto.
Il silenzio
attorno a me.
Il buio
attorno a me.
Il gelo
attorno a me.
Non odo più
nemmeno il tuo vagito.
Ho paura.
Dove sei?
78
Il tuo sorriso
Chiudo gli occhi
ed immagino
la mia vita.
Vedo
prati verdeggianti.
Alberi in fiore.
Cieli azzurri.
Odo
lo stormire delle foglie.
Il frinire delle cicale.
Il silenzio della felicità.
Respiro
l’odore della libertà.
Il profumo della vita.
L’essenza dell’amore.
Sfioro
i prati vellutati.
L’acqua di un fiume in piena.
Assaporo
il gusto della vita.
Il sapore dei suoi frutti.
Mi inebrio
di tutto quello che mi circonda.
Mi rallegro
di tutto quello che odo.
79
Mi intristisco
per quello che lo sguardo
non riesce a cogliere.
Desidero
la felicità
e la serenità tanto cercata.
Vorrei vedere
il tuo sorriso
in questa cornice
di pace e bellezza.
Vorrei averti qui vicino a me.
Vorrei toccarti.
Odorarti. Udirti
Assaggiarti.
Vorrei amarti.
Cerco i tuoi occhi
nel blu del cielo.
Cerco il tuo odore
nell’aria.
Cerco la tua pelle
sfiorando i prati verdi.
Cerco il tuo respiro
nel silenzio della felicità.
Cerco il tuo sapore
nell’attimo sublime.
Ti voglio!
Ti cerco!
Cerco il tuo sorriso.
80
Il vero amore
L’ansia
del primo appuntamento
mi attanaglia lo stomaco.
Con gli occhi febbrili
ti cerco
ansiosa
fra tanti sconosciuti
mentre la musica
anni settanta
invade rumorosamente la sala
ed il cuore
batte all’impazzata
ad un ritmo
che nulla deve a quello
della compilation
accuratamente preparata.
Ti sto ancora cercando
quando
una mano tremante
prende timorosa la mia
per trascinarmi
lontano dalla musica
lontano dalla gente
ma molto vicina a te.
81
Le tue labbra
sfiorano le mie
ed i tuoi occhi
illuminati
dal riflesso fievole della luna
sorridono
a questa strana situazione.
Non volevo amarti.
Io
a soli diciassette anni
non volevo amare
un uomo
più grande di me.
Ma a trentacinque anni
non si è grandi.
Si è solamente
uomini.
E da uomini
si ama intensamente.
Sento ancora
i tuoi baci sulle mie labbra
ed ora ho la conferma
che anche il mio è amore.
Vero
Amore.
82
Mani
Mani
si stringono
in un saluto formale.
Mani
si intrecciano
a sigillare
una complicità arcana.
Mani
si sfiorano
in un amore timido.
Mani
ti afferrano
al limite del dirupo.
Mani
ti salvano.
Ti adorano.
Ti accarezzano.
Mani.
83
Le mie,
le tue
unite nel desiderio,
nell’amore
nella tristezza
e nella gioia.
Le mie mani ora
cercano spasmodiche
le tue.
84
La mia sfida
Diventare mamma
è stata
la più grande delle vittorie.
Svolgere al meglio questo compito
ora è la mia sfida.
Quando poi
le vittorie
nel tempo
sono diventate tre
la sfida è diventata
una meravigliosa sfida.
Il pianto, la gioia, le urla
Tutto…
Tutto merita attenzione.
Il loro respiro.
I loro sospiri
ed i loro pensieri.
Le loro preoccupazioni
e le loro gioie.
Le parole dette
e quelle non dette.
Le marachelle scoperte
ed i guai nascosti.
Nulla cambierei di tutto questo.
85
Nemmeno l’ansia
che mi attorciglia le viscere
ogni qualvolta sono fuori di casa.
Né la paura
che non mi fa respirare
quando sfrecciano
a cavallo dei loro motorini.
Ogni loro sorriso
mi fa gioire.
Il loro viso corrugato
invece preoccupare.
Li adoro.
Li amo.
Sono la mia vita
e la mia morte.
Sono me
ma sono soprattutto
loro stessi.
Con la loro vita.
La scuola.
Lo sport.
Le prime ragazzine.
Le prime delusioni.
Il sesso vissuto o desiderato.
La prima sigaretta.
86
Li adoro…
Ed adoro anche i loro scatti d’ira.
Adoro
il loro modo
di atteggiarsi a grandi.
Il loro vivere
con spensieratezza
tutto ciò
che mi farebbe
scoppiare il cuore.
Li adoro.
Adoro
le mie tre vittorie.
I miei tre grandi amori.
I miei figli.
87
Indugio
Indugio.
Ammirando sorpresa
il tuo corpo nudo,
i muscoli scolpiti,
la pelle setosa.
Respiro.
Odore
di muschio e sandalo
inondano le narici.
Accarezzo.
Il volto rasato
e la pelle invitante.
Bacio.
Labbra
che sanno di fragola.
Assaporo.
Tutto di te
e del tuo amore.
Odo.
Sospiri di piacere.
I tuoi.
I miei.
88
La nostra notte d’amore
Il tepore del fuoco
sulla pelle pallida
riscalda i nostri corpi
ed il nostro amore
mentre
il sapore di te sulle labbra
rende ogni istante
vero ed irripetibile.
Il tuo corpo
nudo e bellissimo
affianco al mio
mi da la forza
di continuare a vivere
per amarti in eterno.
Il cioccolato fumante
attende impaziente
il suo momento
e rende dolce
qualsiasi gesto tu compia.
89
Le nostre mani
frenetiche si cercano
e cercano vogliose i nostri corpi.
Il respiro
ansimante
è a tratti strozzato
dalla passione
che ignara di tutto
si è impossessata
di noi e
suggella sorridente
il nostro amore.
90
Lascia che io ti ami
L’immagine
nitida di te
scricchiolo di uomo impaurito
tristemente avvolto
in una coperta insanguinata
mi ricorda
ogni giorno
che tu esisti
e che nel mondo intero
tanti altri bimbi
vengono abbandonati
come abbandonato
fosti te.
Alcuni
pietosamente avvolti
in sacchetti di plastica.
Altri racchiusi
come regali anonimi
in scatole di cartone.
Altri
addirittura
abbandonati crudelmente
nei cassonetti della spazzatura.
91
Il mio cuore
ed il mio amore
ti hanno accolto e
mai ti abbandoneranno.
Il tuo pianto
e le tue manine gelide
hanno subitamente
commosso tutti
medici compresi.
La tua voglia di vivere,
la tua determinazione
ti hanno reso prezioso
come preziosa
ed insostituibile
è la tua vita.
Lascia
che io mi prenda cura di te.
Lascia
che io ti ami.
Fatti amare
ed ama il mondo
che senza nulla chiederti
ti ha accolto.
Fatti coraggio.
Resisti.
Vivi e fatti amare
per il resto della vita.
92
Odo una musica
Labbra ardenti
esplorano insaziabili
il mio corpo abbronzato
mentre il respiro,
un alito di vita,
accompagna
dolcemente
il movimento del tuo corpo.
Odo una musica.
La musica del nostro amore
che lacera
il silenzio del mondo
ed il frastuono della vita.
Una musica aggraziata
che ci rende vivi
E nel contempo
senza vita
di fronte alla grandezza
di questo sentimento
diventato
incommensurabile.
93
Lacrime
Lacrime di sangue
scorrono crudeli
sui volti affranti
da brutale dolore.
Unghie imbellettate
Graffiano ribelli
I corpi contorti
Nel crudo ardore.
Catturano il fango
Mani adorne di anelli
Mentre un balordo
Distrugge l’amore.
L’odio riduce
La vita a brandelli
Imprigiona l’anima
Per un atto d’orrore.
Istanti di terrore
Sgretolano il cuore.
Un gesto furioso
Schiaffeggia l’onore.
94
Voci struggenti
Gridano aiuto.
Occhi crudeli
Confermano l’accaduto.
Lacrime.
Urla.
Gesti.
Grida il tuo odio
Donna violata.
Grida il dolore
Per la TUA vita spezzata.
95
Il mio giglio bianco
Volevo volare.
Ricordo ancora oggi
quel mio strano capriccio.
Volevo volare
e volevo farlo
solamente con te.
Mi guardasti
con un’espressione birichina.
Avevi pensato
a chissà quale strano desiderio
si fosse impossessato
dei miei sensi.
No.
Non intendevo quello.
Non volevo sesso.
Non volevo
gioia momentanea.
Volevo veramente volare.
Arrabbiato per il mio capriccio
mi accompagnasti titubante
all’appuntamento al Ponte Verde.
Sul ciglio della strada
era posato
un giglio bianco.
96
Un meraviglioso.
Candido.
Attraente giglio bianco.
Dietro di lui una scritta.
Aurora TI AMO.
Volevo volare
e non so nemmeno io il perché.
Volevo farlo
mano nella mano con te.
Volevo
che i nostri cuori
impazziti dalla paura
battessero
al ritmo di una musica soave.
All’unisono.
Con amore.
Prima di saltare
una piccola curiosità.
Ritornammo sul luogo in cui
il giglio bianco
posato con amore
e devozione
faceva bella mostra di sé.
Una lettera.
97
La lettera
scritta da un ragazzo.
Un ragazzo triste.
L’ultima lettera
scritta alla sua donna
morta in un lancio sbagliato.
Un giglio bianco
per il suo eterno amore.
Mi guardasti
ceruleo in volto.
Un terribile presentimento
si era impossessato
del tuo cuore spaventato.
Mi prendesti per mano
con il desiderio di trascinarmi
il più lontano possibile
da quel posto inquietante.
Ma io caparbia.
Io volevo volare.
Un ultimo sguardo al giglio e via.
Mi facesti una richiesta strana.
Mi dicesti,
voglio volare prima di te.
98
Perché me lo chiedesti?
Perché
non siamo volati insieme?
Ricordo
solo i tuoi occhi spalancati.
Le tue labbra
carnose ed invitanti che
con un movimento impercettibile
mi mandavano
un ultimo bacio d’amore.
Ricordo solo
i tuoi occhi tristi e
il tuo corpo esanime
sulla riva del fiume.
Lì dove ogni giorno
da allora
con devozione
ed amore
poso “ IL MIO GIGLIO BIANCO”.
Volevo volare
ma ancora oggi
non so il perché.
99
La scelta
Osservo
un roseto in fiore,
dalla vetrata appannata dell’ospedale,
in quello
che della mia vita
è il momento peggiore.
Il medico è la,
mi osserva,
mi studia, è la.
E’ in attesa
della mia risposta.
La scelta
è sofferta,
le conseguenze
senza rimedio.
Decidere
per la vita,
oppure
scegliere la morte.
Questa mattina ero felice,
ansiosa,
ma felice.
La mia prima ecografia,
la mia prima gravidanza.
100
L’ansia,
la gioia,
la paura
un unico stato d’animo.
Il referto
crudele
“Sindrome di Down”.
Ho atteso 40 anni
per avere un figlio.
Ho atteso 40 anni
per essere felice.
Ho atteso.
Ora la scelta.
Lui
e la sua vita da diverso,
oppure io
e la mia carriera.
Non ho dubbi
mio figlio
e la sua felicità.
Mio figlio
e la nostra felicità.
Da diversi forse,
da incompresi forse,
ma da persone unite,
vive
e felici.
101
L’Iris della vita
C’era un fiore
sul ciglio della strada.
Un Iris.
Alto ed elegante.
Un Iris
stupendo
come il tuo sorriso
e selvaggio
come selvaggio
era il tuo carattere.
Ribelle e forte
Come ribelle e forte
eri tu
dolce amore mio.
Il calcio
era la tua vita.
La musica
il tuo respiro.
La moto
il tuo sogno.
102
Amavi entrambe le cose
con lo stesso impeto
con la stessa gioia.
Amavi la vita
con spensierata allegria.
Il calcio,
la musica,
la moto.
In quel punto della strada
dove prima
l’Iris
faceva bella mostra di sé
ora un mucchietto di breccia
ed un mazzo di rose rosse.
Amavi
ed eri amato
con la stessa intensità.
Volevi volare.
L’aria tra i capelli.
La strada sotto le ruote.
La musica nelle cuffie e
lei avvinghiata forte a te.
103
Ora
sul ciglio della strada
solitario
un mazzo di rose rosse.
Il fiore dell’amore.
Dell’unico amore
che è rimasto vivo
dopo quell’atroce tragedia.
Lei,
la tua donna
con il cuore a pezzi
fa dono di sé
e del suo amore
ogni giorno
da quel triste giorno…
104
Pensieri d’Amore
I nostri pensieri
si cercano.
Nel bene
o nel male
la mia verità
è con te ora.
Ma cosa è
in realtà
un pensiero?
Il pensiero
è come il gabbiano
che felice e libero
libra
nel cielo luminoso
e tiepido della vita.
Solo nel momento in cui
incontra
un altro gabbiano
che si confà alle sue idee
può dire
di aver raggiunto
la felicità tanto anelata.
Ma cosa è
in realtà la felicità?
105
La felicità
è l’attimo
condiviso con quel gabbiano
che volteggiando
con le ali aperte
davanti ai tuoi occhi
ti fa provare
emozioni mai provate prima.
Quando poi
nel cielo nuvoloso
ed impervio
i due gabbiani
si rincorrono
spaventati e tristi
solo
il sorgere dell’Alba (Rosa)
può rendere
meno cupo
il loro dolore.
Se nel cielo
il bagliore del lampo
può indicare
loro la strada.
Nella vita
solo l’istinto
Può essere
di buon consiglio.
106
Rivoglio il tuo sorriso
Il sorriso
ridotto tristemente
ad una smorfia di dolore
appare timido
sulle labbra
serrate dalla rabbia.
Lacrime
salate ed irrefrenabili
solcano crudeli
il volto teso
ed invecchiato.
La voce tremante
in passato
squillante e felice
incorniciata dal tuo sorriso
prezioso
come un quadro d’autore
ora strazia il mio cuore.
Non può la vita
essere stata
così crudele con te.
Non può la morte
aver arrecato
così tanta disperazione.
Rivoglio il tuo sorriso.
Pretendo la tua felicità. (Ti voglio bene mamma)
107
Lode al caffè
Nero.
Come la notte di fine anno
prima della mezzanotte
esplosiva e luminosa.
Profumato.
Come i fiori d’arancio
in primavera
nelle immense piantagioni siciliane.
Aromatico.
Come aromatica
è la sensazione
che permane sulle labbra
dopo il bacio passionale
dell’amato.
Elegante.
Nel suo vestito preferito,
la tazzine di porcellana
non disdegnando però
l’umile involucro di plastica.
108
Il caffè.
Oro nero
della vita quotidiana.
A lui ci affidiamo
nei momenti di relax.
In sua compagnia
ci siamo
anche innamorati.
Con lui
hanno inizio le nostre giornate
nel segno della vita
e dell’amore.
Lode al caffè
“Oro giornaliero”.
109
Un cuore di cioccolato
Il profumo
dell’amore.
Il calore
di un abbraccio.
Il canto
del mio cuore.
Il sapore
del tuo bacio…
Tutto questo
mi ricorda il tuo dono.
Nel corso della mia vita
mai regalo fu più bello
“ Un cuore di cioccolato”.
Ero terrorizzata
nell’aprire il tuo dono.
Mi dicesti è fragile.
E’ profumato.
E’ squisito.
Come il tuo corpo.
Come il nostro amore.
110
Avevi ragione tu!
Mai regalo
fu più gradito.
“ Un cuore di cioccolato “.
Il tuo cuore.
Offertomi su un vassoio di tulle.
Era profumato
come il nostro amore.
Era caldo
come il tuo abbraccio.
Era intonato
come il mio cuore.
Era saporito
come il tuo bacio.
L’ho assaggiato.
Era meraviglioso
come la nostra felicità.
Ti amo.
Amo te.
Il tuo dono.
La nostra storia.
Mai regalo fu più gradito.
“ Un cuore di cioccolato “
Il tuo cuore.
Il mio cuore.
Il nostro amore.
111
Quel tuo sguardo pungente
Indugio
osservando il tuo corpo nudo
artisticamente modellato
riflesso sullo specchio
della camera da letto
di un motel
mentre un fuoco improvviso
arde incontrollabile
nelle viscere.
Vorrei abbracciarti
e farti di nuovo mio.
Vorrei torturare di morsi
la tua pelle abbronzata.
Cesellare con le dita
ogni muscolo
ed ogni recondita piega
del tuo corpo
goduto per una notte intera.
Sto ancora contemplando
estasiata
quando il tuo sguardo pungente
cattura il mio.
112
Forte,
determinato
quasi a volermi punire.
Non abbandoni
i miei occhi
fino a quando
ad un passo da me
abbracci il mio corpo tremante
facendo crollare
in un attimo
tutte le incertezze
e le paure.
Il tuo sguardo
ora caldo e dolce
mi rassicura.
Il tuo corpo
avvolgendomi
tenacemente
mi sovrasta.
Tu.
Mi appartieni.
Come io da ora
appartengo a te.
113
Il mio sogno
Le tue labbra
ardenti
esplorano insaziabili
il mio corpo
abbronzato
mentre il respiro
un alito di vita
accompagna dolcemente
il movimento
del tuo corpo.
Odo una musica.
La musica del nostro amore
che lacera
il silenzio del mondo
ed il frastuono
della vita.
Una musica aggraziata
che ci rende vivi
e nel contempo
senza vita
di fronte alla grandezza
di questo sentimento
diventato incommensurabile.
114
Le nostre labbra
si sfiorano febbrili
alla ricerca
di una parola non detta.
Nell’attesa
di un sospiro trattenuto.
Nell’avidità
di un bacio desiderato.
I nostri occhi
luccicanti d’amore
si cercano nella luce
ovattata
della nostra alcova.
Sembrano gridare
al mondo intero
il nostro amore
e la nostra felicità.
Un unico sogno.
Il mio…
Quello di poterti amare
e di essere amata
per il resto della vita
115
Pioggia
Pioggia.
Lacrime di tristezza
in un giorno qualunque.
Il freddo
che pungente ed ostinato
scuote le membra
ancora intorpidite
in una insignificante
mattina di gennaio.
Strade bagnate.
Lascive,
come lasciva
la vita
in questi giorni mesti.
Il suono ovattato,
cantilenante e triste
della pioggia
sull’asfalto vischioso
assomiglia
terribilmente
al tuo pianto.
Pianto di morte
in un giorno qualsiasi.
116
Quella lacrima
Gli occhi
nei suoi occhi.
Le mani
verso le sue mani.
Il volto disteso
e felice.
Solo la vetrata
un po’ appannata
di un ospedale
vi divide da lui.
Piccolo esserino
nel suo caldo giaciglio.
I suoi gridolini di felicità
attirano
tutta la vostra attenzione.
Vi osservo
a debita distanza
godendo di ogni attimo
della vostra felicità.
Solo una lacrima
tradisce il mio stato d’animo.
Quella lacrima
che implacabile
silenziosa
inarrestabile
scende sul mio volto.
Una lacrima di felicità.
117
Una rosa rossa
Mi regalasti
in un giorno lontano
una rosa rossa
dai colori avvolgenti e
dal profumo intenso.
Una rosa rossa
per suggellare
nel tempo
il nostro amore.
Ricordo ancora
il suo colore sensuale
ed il suo profumo intenso.
Ricordo ancora
le tue mani tremanti
nel momento in cui
con il viso accaldato
me la offristi
come offristi
con determinazione
il tuo amore.
Quella rosa rossa
che diede inizio
alla nostra storia d’amore
ora e racchiusa
segretamente
in un libro.
118
Il libro
della nostra vita.
Ad essa
sono stati aggiunti
tre gigli bianchi
e venticinque rose blu.
Il nostro amore.
I nostri figli.
La nostra storia.
Ne voglio aggiungere
Altre.
Tante altre.
Una
per ogni anno d’amore.
Una
per ogni frutto
del nostro amore.
Ti amo.
Non dimenticarlo mai.
119
Sommario
3 – Sussulto d’amore
5 – Nel silenzio della notte
7 – Il dono
9 – La terra della mia anima
11 - Attenderò
12 – Sofferenza d’amore
13 - Gli adolescenti
15 – Il mio monte
17 – Le tue mani
18 - L’Italia moderna
19 – Notte
20 – Ti odio…Ti amo
22 – Il mio Amore
24 – Ti regalerò una Rosa Blu
26 – Nel triste ricordo di te
28 – Soldato torna
29 – Tristezza
31 – E’ notte
33 – Vorrei sorridere
34 – Sam (Animale amico)
37 – Un amore da sogno
39 – Filastrocca di Natale
45 – Il profumo del tuo corpo
48 – Footing…maledetto Footing
51 – Gesto d’Amore
53 – Il gabbiano solitario
54 – Gli occhi dell’amore
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57 – Il grande derby
61 – Gocce di sudore
63 – Ho comprato un sorriso
65 – Il gabbiano
67 – Il girotondo della pace
69 – Il nostro amore
70 – Il tuo primo vagito
73 – Il tuo sorriso
75 – Il vero amore
77 – Mani
79 – La mia sfida
82 – Indugio
83 – La nostra notte d’amore
85 – Lascia che io ti ami
87 – Odo una musica
88 – Lacrime
90 – Il mio giglio bianco
94 – La scelta
96 – L’Iris della vita
99 – Pensieri d’amore
101 – Rivoglio il tuo sorriso
102 – Lode al caffè
104 – Un cuore di cioccolato
106 – Quel tuo sguardo pungente
108 – Il mio sogno
110 – Pioggia
111 – Quella lacrima
112 – Una Rosa Rossa
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Biografia
Nadia Turriziani è nata a Massafra (Ta) nel 1964. Si è trasferita
a Latina in tenera età dove attualmente vive e lavora.
Collabora con varie testate giornalistiche sia sul Web che sul
cartaceo dove cura cultura, teatro e novità librarie.
Dopo il lungo percorso intrapreso nei concorsi letterari nazionali
ed internazionali, ha visto il suo nome emergere, tra i tanti, nelle
seguenti pubblicazioni:
-
-
Ego (2006) con il racconto “Le verità nascoste”
Perrone editore (2007 e 2008) con le seguenti poesie e
prose pubblicate in varie antologie: “Ti regalerò una rosa”,
“Il coraggio di amare”, “Vite sportive”, “Il profumo del tuo corpo”,
“Filastrocca di Natale”, “Lascia che io ti ami”, “Il girotondo della
pace”, “Roma-Verona. L’austostrada del desiderio”, “Nel triste
ricordo di te” ed “Io Barbara..O charlie Sastre”.
Il Poggio editore (2008): con la fiaba “Il volo degli angeli”
Bradipolibri (2008): “Il grande derby”
Aletti editore (2008): “Odo una musica”, “Indugio”, “La
donna del poster”, “Pioggia” e “Nel silenzio terrificante della notte”
Per la provincia di Latina (2007 e 2008) nel concorso
“Con parole di donna” con il racconto “Una scelta difficile”
e con la poesia “Lacrime” sul tema drammatico della
violenza sulle donne.
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Finalista nel concorso indetto dalla Gay Odin Srl (2007) con la
poesia “Un cuore di cioccolato” e per la Ennepilibri (2008) con la
poesia “Gocce di sudore”.
Insignita dei seguenti diplomi d’onore:
-
(2007) nel concorso Internazionale “Amico Rom” con la
poesia “Il tuo sorriso”
(2008) nel concorso Nazionale indetto dalla UNICALUniversità della Calabria con la poesia “La mia sfida”
(2008) nel Concorso Nazionale dell’Antologia Poetica
indetta dalle Edizioni Sabinae con la poesia “Perdonami”.
Menzione Speciale nel concorso “Scrivere per Sport” organizzato
da Panathlon Club Latina con il racconto
“P A L L A C A N E S T R O” .
Vincitrice con il terzo posto alla “XX Edizione del Premio
Internazionale Letterario d’Arte e Cultura Giuseppe
Gioacchino Belli” con il racconto lungo “La villa degli orrori”.
Ha pubblicato un libro erotico dal titolo “Sul filo sottile del
desiderio” (Diamond editrice) ed ha all’attivo un e-book di
poesie dal titolo “Aria, Acqua,Terra e Fuoco” acquistabile dal
sito www.compraebook.it. ed un libro di fiabe dal titolo “Storie di
basket ed altre fiabe fantastiche” gratuito sempre su
www.compraebook.it
Ora con questa nuova silloge di poesie dal titolo “Stringimi forte
a te” intende parlare d’amore e non solo di sesso. Dell’amore
visto sotto le sue miriadi di sfaccettature.
Mail: [email protected]
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