Bimestrale di attualità, tecnica e cultura
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Bimestrale di attualità, tecnica e cultura
Anno 17 - N. 80 - Gennaio 2007 - Spedizione in a.p. - 70% - Filiale di Milano - Tassa pagata - Taxe perçue - contiene I.P. In caso di mancata consegna restituire all’ufficio di Milano/Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa 00 01 Cover 80 4C 31-01-2007 14:21 Pagina 1 Bimestrale di attualità, tecnica e cultura 80 00 02 Premio Leonardo 31-01-2007 Nella foto: Giorgio Squinzi riceve le congratulazioni dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla presenza di Laura Biagiotti, Presidente del Comitato Leonardo, Luca Cordero di Montezemolo, Presidente di Confindustria, e Francesco Rutelli Vice Presidente del Consiglio. 14:23 Pagina 1 A Roma, il 4 dicembre nel Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito il prestigioso Premio Leonardo Qualità Italia a Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei SpA e CEO del Gruppo Mapei. È un prestigioso riconoscimento promosso dal Comitato Leonardo che è nato nel 1993 con l’obiettivo di promuovere e affermare la "Qualità Italia" nel mondo. Il nome di Leonardo, non a caso, riporta alla magica alchimia tra arte, scienza e tecnologia: tre forme d’espressione della capacità intellettuale dell’uomo che riflettono il successo del nostro Paese a livello internazionale. Il Comitato è frutto dell'iniziativa di un gruppo di imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura desiderosi di condividere questo obiettivo di valorizzazione dell’Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico. Nella sua attività il Comitato Leonardo ricorre alla collaborazione di tutti gli Organi Istituzionali che sono preposti alla promozione delle aziende italiane all’estero e alla loro internazionalizzazione. Ne fanno parte, inoltre, le più alte cariche dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Affari Esteri e il Ministro per il Commercio Internazionale e le Politiche Europee. I premiati sono stati definiti "ambasciatori dell'immagine dell'Italia nel mondo" per il loro ruolo internazionale di particolare valore e per i risultati conseguiti a testimonianza dell'eccellenza del lavoro italiano. Le motivazioni del Premio consegnato a Giorgio Squinzi, oltre a ripercorrere le tappe salienti della lunga storia di Mapei e della famiglia Squinzi, hanno sottolineato come: “Il Gruppo Mapei ha raddoppiato nell’ultimo quinquennio il giro d’affari. Il fatturato consolidato previsto nel 2006 è di 1,4 miliardi di Euro, il numero di dipendenti ha superato i 4.500 di cui il 12% è impiegato nella ricerca. Gli investimenti in ricerca e sviluppo superano i 60 milioni di euro annui”. È, come ha dichiarato Laura Biagiotti, Presidente del Comitato, “un grande riconoscimento del ‘ben fare’ italiano, sia nell’ambito dell’imprenditoria che in quello della ricerca e dell’attività intellettuale che mira a valorizzare le personalità più di spicco che incarnano le doti di imprenditorialità, creatività artistica, raffinatezza e cultura che si riflettono nei suoi prodotti e nel suo stile di vita. Inimitabili espressioni del genio italiano, apprezzato, ricercato e seguito in tutto il mondo”. Per Mapei, alla vigilia del suo settantesimo anniversario, non poteva chiudersi meglio questo 2006: con un premio all’uomo che ne incarna i valori e che è alla testa della sua crescita nel mondo. Congratulazioni Dottore! 01 Sommario 80 6-02-2007 9:15 Pagina 1 RIVISTA BIMESTRALE Anno 17 - numero 80 - gennaio 2007 DIRETTORE RESPONSABILE: Adriana Spazzoli SEGRETERIA DI REDAZIONE: Carla Fini REDAZIONE: Metella Iaconello,Tiziano Tiziani, Federica Tomasi RICERCA FOTOGRAFICA: Davide Acampora PROGETTO GRAFICO - IMPAGINAZIONE Magazine - Milano 1937-2007: IL 70° DI MAPEI Giorgio Squinzi: i 70 anni di Mapei I 10 pilastri del nostro successo Una lunga storia, una grande famiglia The world of Mapei Crescere attraverso la ricerca Moderni sistemi di produzione Una gamma completa di prodotti Comunicazione, formazione e customer service La missione di Mapei pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 12 pag. 14 pag. 16 FOTOLITO: Overscan - Milano STAMPA: Arti Grafiche Beta - Cologno Monzese (Mi) DIREZIONE E REDAZIONE Via Cafiero, 22 - 20158 Milano tel. 02-37673.1 - fax 02-37673.214 www.mapei.com - E-mail: [email protected] Abbonamenti: [email protected] EDITORE: Mapei S.p.A. Registrazione del Tribunale di Milano n. 363 del 20.5.1991 Hanno collaborato a questo numero con testi, foto e notizie: Davide Bandera, Roberto Belluco, Anna Calcaterra, Achille Carcagnì, Giorgio D’Alò, Espressione Fiera, Gianni Dal Magro, Chris Lee, Hiske Maas, Alice Maggiolo, Katia Orgiana, Aldo Sassi. Foto di copertina: Fondata a Milano nel 1937, Mapei celebra nel 2007 il suo 70° anniversario: un’occasione per rivivere la sua storia insieme ai suoi clienti, ricordando gli obiettivi ad oggi raggiunti e guardando alle nuove mete per il futuro (vedi gli articoli da pag. 2). Tiratura di questo numero: 140.000 copie Distribuzione in abbonamento postale in Italia: 129.800 copie - all’estero: 1.200 copie Tutela della riservatezza dei dati personali I dati personali dei destinatari di Realtà Mapei sono trattati in conformità al Decreto Legislativo n. 196/2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”) e utilizzati per le finalità direttamente connesse e strumentali all'erogazione del servizio. In qualsiasi momento è possibile richiedere la modifica, l’aggiornamento o la cancellazione di tali dati, scrivendo a: Mapei - Ufficio Marketing - Via Cafiero, 22 - 20158 Milano Fax 02/37673214 - E-mail: [email protected] Chi non avesse ricevuto il modulo per l’autorizzazione all’utilizzo dei dati, può richiederlo all’indirizzo sopra indicato. Tutti gli articoli pubblicati in questo numero possono essere ripresi, previa autorizzazione dell’editore, citando la fonte. Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AT T U A L I T À A Giorgio Squinzi il Premio Leonardo Qualità Italia Il XII Rapporto Responsible Care Grandi opere sì, grandi opere no II di cop. pag. 18 pag. 20 FIERE Saie 2006 pag. 22 PRODOT TI IN EVIDENZ A Mapetherm System Linea Antipluviol Sistemi per il consolidamento strutturale pag. 25 pag. 27 pag. 48 REFERENZE Diversi i ponti, diverso il restauro Le sponde del Naviglio Grande Il restauro del Campanile dei Monaci in S. Ambrogio Tra vecchio e nuovo I mosaici del Museo di Santa Barbara pag. 32 pag. 36 pag. 42 pag. 49 pag. 52 L’ I M P E G N O N E L L O S P O R T Centro Ricerche Mapei Sport: oltre 10 anni di attività Un convegno di successo Il record di Genoni pag. 56 pag. 59 pag. 61 A R T E E C U LT U R A Il Deserto delle Anfore Il traforo del Sempione: 100 anni di storia Symphonica Toscanini Il mondo celebra Toscanini a 50 dalla sua morte pag. 62 pag. 64 pag. 66 pag. 67 www.mapei.com Sul sito Mapei trovate tutte le informazioni sui prodotti, sull’organizzazione del Gruppo in Italia e nel mondo, sulla partecipazione alle più importanti fiere di settore. 1 02 03 70 GsPilastri ok 31-01-2007 14:19 Pagina 1 «Il 15 febbraio 2007 Mapei celebra il 70° anniversario della sua fondazione. È una data importante che,alla luce dei traguardi fin qui raggiunti,mi rende particolarmente orgoglioso e che desidero condividere con tutti coloro che nel tempo hanno avuto modo di conoscere Mapei. E sono tanti i clienti, i dipendenti, i fornitori, i collaboratori e gli amici che in tutti questi anni sono entrati nel mondo di Mapei e che hanno scelto di crescere con noi. Nata nel 1937 alle porte di Milano dall’intuizione di mio padre Rodolfo,oggi Mapei, da quella piccola azienda familiare che era, è diventata una multinazionale che opera in tutti i mercati del mondo e nella quale da tempo lavora la terza generazione della nostra famiglia. I primi 70 anni di storia dicono che Mapei oggi è un’azienda leader mondiale negli adesivi e prodotti chimici per edilizia con una presenza consolidata nei cinque continenti. Gli elementi chiave della filosofia aziendale che hanno reso possibile la crescita del Gruppo Mapei sono numerosi: specializzazione nel mondo dell’edilizia, internazionalizzazione, con una speciale attenzione alle esigenze del mercato locale, ricerca e sviluppo di prodotti tecnologicamente sempre più evoluti, servizio personalizzato alla clientela, lavoro d’équipe, sviluppo sostenibile delle nostre attività e attenzione alla salute e alle Risorse Umane. Una crescita che,tuttavia,non ha snaturato lo spirito originario dell’Azienda basato sulla creatività, la competenza, la passione e la flessibilità. Il segreto del successo di Mapei è proprio questo, pensare in grande ed espandersi nel mondo senza perdere le caratteristiche di un’azienda artigiana: il quotidiano impegno nel lavorare spalla a spalla con i propri clienti per trovare soluzioni sempre più innovative per risolvere i problemi legati al mondo dell’edilizia. Come avviene per le ricorrenze più importanti, anche a Mapei viene spontaneo rivivere le tappe più significative della sua storia e ricordare e ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile una crescita che è ancora in pieno sviluppo, sapendo che la forza propulsiva dell’Azienda non si è esaurita ma, anzi, sembra autoalimentarsi di giorno in giorno. In queste occasioni,infatti,ricordare il passato non vuol dire tuttavia dimenticare il presente e non progettare il futuro. Per Mapei,allora,celebrare questa ricorrenza significa restare fedeli alla propria natura e guardare ancora avanti sapendo che altri numerosi traguardi ci aspettano. Se sono molti gli obiettivi raggiunti in questi primi 70 anni, altri stanno guidando la crescita di Mapei e dei suoi clienti nel mondo. Il futuro è già qui e, come diciamo nello sport,“per vincere insieme”. Mi auguro, perciò, che tutti voi continuiate a essere i protagonisti dei successi del Gruppo Mapei e a far parte della sua storia vincente». Amministratore Unico 2 02 03 70 GsPilastri ok 31-01-2007 14:19 Pagina 2 Essere il miglior fornitore dei nostri clienti Ci proponiamo come partner e ci impegniamo al massimo per offrire ai nostri clienti soluzioni con un alto valore aggiunto. Costruire un rapporto di partnership con i nostri fornitori strategici Ci impegniamo affinché quella di rispondere alle nostre esigenze sia, per i nostri fornitori strategici, l’occasione per progettare insieme nuove soluzioni e prodotti che rispondano anche alle nuove esigenze del mercato. Essere sempre un passo avanti Anticipare le richieste dei progettisti, interpretare le esigenze delle imprese e degli applicatori in cantiere. Mantenere una solida base finanziaria che ci permette di investire nelle tecnologie e nelle soluzioni del futuro. Innovare continuamente Investiamo in maniera strategica in Ricerca & Sviluppo ogni anno più del 5% del nostro fatturato globale. Migliorare attraverso il controllo della qualità di tutti i processi I nostri prodotti e servizi hanno una resa conforme ai più elevati standard di qualità certificata secondo la ISO 9001. Creare un team vincente e impegnato La nostra risorsa più preziosa è il valore del nostro team: lavoriamo insieme con passione e con una formazione continua che ci permette di crescere professionalmente. Essere all’avanguardia per ciò che concerne la sicurezza ambientale e la salute Diamo estrema importanza alla sostenibilità ambientale dei nostri prodotti, alla natura ecologica dei nostri processi e alla sicurezza dei nostri clienti, dei colleghi e dell’intera comunità. Essere determinati nel volere l’eccellenza Ci impegniamo a seguire obiettivi ambiziosi per raggiungere la leadership nei mercati di riferimento. Comunicare sempre la verità Una comunicazione di alto profilo e sempre trasparente ci consente di coinvolgere e condividere con il più grande pubblico i nostri valori. 3 04 05 70 Storia ok 6-02-2007 9:15 Pagina 1 Rodolfo Squinzi, il fondatore 1937-2007: IL PERCORSO DI UNA PICCOLA IMPRESA CHE IN SETTANT’ANNI È DIVENTATA UNA MULTINAZIONALE LEADER NEL SETTORE DEGLI ADESIVI E PRODOTTI CHIMICI PER L’EDILIZIA. 4 Il nome significa “Materiali ausiliari per l’edilizia e l’industria”: Mapei nasce 12 febbraio 1937 alla periferia di Milano. La sua è la storia di una piccolissima azienda, di una famiglia di imprenditori – gli Squinzi – che l’hanno portata a diventare una multinazionale leader al mondo negli adesivi per l’edilizia. Un successo con un vanto molto particolare: Mapei non ha mai chiuso un bilancio in rosso e non ha mai fatto ricorso alla cassa integrazione. Nel 1937 l’azienda ha solo tre collaboratori e si occupa inizialmente di pitture, intonaci, materiali per rivestimenti esterni e interni di palazzi, ospedali, aeroporti. È un’idea di Rodolfo Squinzi, il fondatore, a dare a Mapei la prima spinta verso il successo: concentrarsi su una particolare nicchia di mercato, quella degli adesivi per la messa in opera dei pavimenti e rivestimenti. Nella mente di Rodolfo Squinzi la mission di Mapei è chiara: “saper leggere l’andamento del settore degli adesivi e prodotti chimici per l’edilizia e porsi sempre un passo avanti così da portare al mercato prodotti innovativi che incontrino le sue esigenze emergenti”. In un primo tempo si producono adesivi per linoleum, quindi per ceramica, materiali lapidei, moquette, pvc e legno. E quando, negli anni Sessanta, il mercato della ceramica italiana esplode vertiginosamente, Mapei è pronta a coglierne le opportunità e riesce a offrire una gamma di prodotti specifici che rendono più veloce e sicura la posa delle piastrelle, sostituendo la tradizionale malta cementizia. La specializzazione nei prodotti rappresenta uno dei punti forti dello sviluppo di Mapei che, col tempo, si occupa anche di altri tipi di adesivi e, inoltre, di sigillanti, malte speciali, impermeabilizzanti, additivi per calcestruzzo. Nello stesso tempo Rodolfo Squinzi conferma, con l’aiuto del figlio Giorgio, laureato in Chimica Industriale, quello che è un altro dei punti forti dell’Azienda: il miglioramento continuo dei prodotti grazie all’attività di un centro di ricerca sempre più all’avanguardia.Questa scelta consente all’Azienda di affacciarsi sui mercati stranieri esportando in misura crescente i propri prodotti. Nel 1978 inizia il processo di internazionalizzazione produttiva di Mapei con l’apertura di uno stabilimento in Canada. L’espansione nei cinque continenti prosegue con decisione con 04 05 70 Storia ok 6-02-2007 9:16 Pagina 2 Giorgio Squinzi, anche dopo la scomparsa del padre nel 1984, e si concretizza con l’apertura di una serie di stabilimenti produttivi nei punti strategici del mercato mondiale dell’edilizia. Questa espansione segue una strategia precisa: ogni stabilimento deve riflettere la cultura industriale del luogo in cui sorge e quindi deve essere canadese in Canada, francese in Francia, americano negli Stati Uniti, ecc. L’idea che si è dimostrata vincente è che solo chi vive la cultura locale può essere il giusto interprete delle esigenze delle persone che operano in quella determinata zona. Inoltre, ogni stabilimento ha bisogno di un proprio laboratorio di ricerca per garantire il controllo di qualità del prodotto e la qualità è molto legata anche al tipo di materie prime che si utilizzano in loco. L’internazionalizzazione dell’Azienda produce una crescita quasi verticale del fatturato. E porta Mapei a essere conosciuta in tutto il mondo, dalle Americhe al Far-East, dall’Europa all’Oceania, dal Medio Oriente all’Africa. Nel 1994 viene acquisita in Italia Vinavil, l’azienda della “colla bianca”. Si tratta per Mapei, che è tra i principali clienti di Vinavil, di una importante integrazione a monte nelle materie prime strategiche (i polimeri di acetato di vinile) che le permette di allargare la gamma dei prodotti. Comincia una nuova fase di sviluppo che prosegue anche nel terzo millennio con ulteriori acquisizioni, sia sul fronte della produzione sia su quello dell’integrazione nella produzione delle materie prime strategiche. Entrano così nel Mapei Group una cementeria in Polonia, la Gorka Cement, e un’industria estrattiva di sabbia pregiata in Italia, la VA.GA. Ed entra in azienda anche la terza generazione degli Squinzi. Dopo le acquisizioni in Germania di Sopro, nel 2001, e di Rasco, nel 2006, oggi il mondo Mapei è costituito da 47 diverse società che operano in 46 stabilimenti (7 in Italia) in 23 Paesi diversi. La seconda e la terza generazione della famiglia Squinzi A sinistra: nel 1937 Mapei iniziò l’attività con 7 dipendenti oltre al suo fondatore Rodolfo Squinzi (il secondo da destra). A fianco: le risorse umane del Gruppo Mapei che negli ultimi 14 anni sono cresciute da 620 a 4800 dipendenti. 5 06 07 70 MondoMoreMission ok 6-02-2007 9:16 Pagina 1 47C o nsociate • 7Labor La strategia di internazionalizzazione di Mapei si basa su due obiettivi di fondo: maggiore vicinanza alle esigenze locali e riduzione al minimo dei costi di trasporto. Alla fine del 2006 conta 47 consociate, 7 Laboratori di Ricerca e Sviluppo e 46 impianti produttivi, ognuno dotato anche di un laboratorio di controllo. Tra questi stabilimenti, alcuni fabbricano prodotti finiti, altri producono materie prime strategiche per il Gruppo: Va.Ga. produce sabbie silicee selezionate, Gorka Cement cementi alluminosi, Vinavil polimeri di acetato di vinile e acrilici e Rasco prodotti a base di bitume. La costante internazionalizzazione è direttamente collegata alla crescita del fatturato avvenuta negli ultimi dieci anni: nel '90 era di 150 miliardi di lire, nel 2001 è stato raggiunto un fatturato aggregato di 725 milioni di euro, realizzato all'estero per il 57 %. Il fatturato totale per il 2006 è di 1,45 miliardi di euro. Anche il numero dei dipendenti è in forte aumento: sedici anni fa erano 512, nel 2006 hanno superato i 4800, il 12% dei quali è impiegato nella ricerca. 6 06 07 70 MondoMoreMission ok 6-02-2007 9:17 Pagina 2 oratori R&S • 46 Stabilimenti in 23 Paesi 7 08 09 70 Ricerca ok 6-02-2007 9:18 Un particolare del laboratorio di R&S di Milano nel 1960. 8 Pagina 1 Il Centro Ricerca e Sviluppo di Via Cafiero Sin dalla sua nascita nel 1937, Mapei ha capito che investire nella Ricerca e nello Sviluppo era un requisito essenziale non solo per presentare sul mercato i prodotti migliori, ma per poter anche crescere a livello internazionale. L’essere oggi un’azienda leader con un nome conosciuto in tutto il mondo non è dunque un caso, ma è il frutto di una visione che, sin dalle origini, prevedeva un impegno rivolto in questa direzione. Ricerca e Sviluppo sono nel DNA di Mapei ed è attraverso questi strumenti che l’azienda continua la sua crescita internazionale. A questo ambito sono sempre stati dedicati gli sforzi migliori di Mapei e il 5% del fatturato è destinato agli investimenti in Ricerca e Sviluppo. Mapei dispone di sette centri principali di ricerca e di 46 laboratori di controllo qualità. I sette centri sono così distribuiti geograficamente: due in Italia (a Milano e a Villadossola), uno in Francia (a Tolosa), uno in Germania (a Wiesbaden), uno in Canada (a Laval), uno negli Stati Uniti (a Deerfield Beach) e uno in Norvegia (Sagstua). Gli addetti alla ricerca sono il 12% dei dipendenti. Il maggior numero di ricercatori è presente nel Centro di Milano in Via Cafiero - il principale - che ha il compito di coordinare il lavoro degli altri sei laboratori e funziona anche da laboratorio analitico centrale dell’intero Gruppo. È in questa via milanese del quartiere Bovisa che prese le mosse, negli anni ’30, l’attività di Mapei. Qui la prima sede dell’Azienda e la prima unità produttiva e qui il primo centro di ricerca. Un luogo simbolo di Mapei che, recentemente ampliato e rimodernato, continua ad irradiare conoscenza e ad attrarre sempre nuove energie. La ricerca è, infatti, il settore in cui Mapei continua ancora oggi a fare il maggior numero di assunzioni, scegliendo soprattutto giovani neolaureati e neodiplomati nelle più diverse discipline scientifiche. Parafrasando Aristotele, possiamo affermare che il Centro Ricerca e Sviluppo di Via Cafiero è il “motore immobile” che, sin dal 1937, non ha mai smesso di alimentare con energie positive l’intera Azienda dirigendo e coordinando le attività scientifiche dell’intero Gruppo. Va ricordato, inoltre, che tutti i laboratori utilizzano le strumentazioni e le tecniche più avanzate di analisi chimica e chimico-fisica come diffrattometri a raggi X, spettrometri e cromatografie di ogni tipo e il microscopio elettronico ESEM-FEG, alle quali si aggiungono anche numerose altre tecniche analitiche, capaci di valutare ogni caratteristica dei vari prodotti. Coordinati e diretti da centro di Via Cafiero, i laboratori lavorano in stretto contatto tra loro, ma anche con università e istituti di ricerca 08 09 70 Ricerca ok 6-02-2007 9:18 Pagina 2 scientifica e industriale e fungono anche da supporto all’Assistenza Tecnica per la soluzione dei problemi più difficili dei clienti. I più severi standard internazionali L’unico modo per mettere a nudo i limiti e le caratteristiche dei materiali è quello di torturarli! Questo è quanto si fa tutti i giorni nei laboratori Mapei utilizzando i più severi standard internazionali come le norme ISO, CEN, ASTM, DIN, oltre, ovviamente, alle specifiche norme nazionali. Per torturare i materiali si utilizzano le più sofisticate attrezzature come dinamometri elettronici, presse e attrezzature usate talvolta in condizioni estreme di temperatura e umidità, ottenute con camere climatiche speciali. L’esperienza accumulata in questo campo ha permesso ai tecnici Mapei di assumere posizioni di grande prestigio quali la presidenza di due commissioni CEN, l’ente delegato all’elaborazione delle normative europee, e di rappresentare l’Italia in oltre 100 commissioni e gruppi di lavoro internazionali. La ricerca per l’uomo e l’ambiente Non si fa tanta strada ottemperando controvoglia a normative che si ritengono astratte, perché egoisticamente considerate improduttive, o cercando di impegnarsi il meno possibile nel rispettare i requisiti minimi, in fatto di rispetto dell’uomo e dell’ambiente, che i prodotti devono possedere. Oggi non è possibile, infatti, crescere in ambito industriale se non vi sono principi etici che ispirano tutta l’attività dell’azienda o vantando qualità non realmente raggiunte. Sin dalle origini Mapei si è mossa sul mercato anticipando non solo le richieste dei clienti, ma precorrendo anche le più innovative tendenze in fatto di ecologia e di salvaguardia degli applicatori. Uno dei motori principali che spingono la ricerca Mapei è, infatti, l’obiettivo di sviluppare prodotti sempre meno dannosi per l’uomo che li utilizza e con sempre minore impatto sull’ambiente. In questa direzione, oltre allo sviluppo di formule in cui vengono progressivamente eliminati tutti i componenti pericolosi, particolare è stato l’impegno a produrre adesivi senza solventi volatili, pur mantenendo un’ottima lavorabilità e un’alta adesività. Per fare ciò è stata messa a punto, prima nel centro ricerche di Laval, in Canada, ora anche in quello di Milano, la camera ambientale, una speciale attrezzatura capace di misurare le emissioni di composti organici volatili (VOC) anche in quantità minime. A 70 anni dalla sua fondazione Mapei non pare abbia voglia di fermare la sua crescita. Una crescita che deve tanto alla Ricerca e Sviluppo e alla sua sede centrale di Via Cafiero. Un luogo simbolo per l’intero Gruppo e che, oggi come allora, è il crocevia dove si incontrano e si confrontano antiche esperienze e nuove conoscenze. La tecnologia più avanzata e le eccellenze nelle risorse umane sono la base della strategia dei 7 attuali laboratori di R&S. 9 10 11 70 Stabilimenti 6-02-2007 9:19 Pagina 1 Da Via Cafiero alla Cina, passando da… Mediglia Mapei è oggi un “global player” che si muove sul mercato internazionale con uno sviluppo costante che risponde a principi precisi: la crescita deve essere “sana ed equilibrata” e i termini “investimenti e finanza” significano, per Mapei, sviluppare e finanziare correttamente lo sviluppo dell’Azienda per acquisire sempre maggiori quote di mercato. Come ha, inoltre, recentemente dichiarato Giorgio Squinzi:“Consideriamo i nostri obiettivi come compagnie composte da un insieme di prodotti/persone/capacità produttive. Vogliamo, per questo, massimizzare crescita ed efficienza e non solo i prodotti”. Al fatto di essere realmente un “international global player”, Mapei aggiunge altre due peculiari caratteristiche: è gestita come un’azienda familiare e ha un approccio ai problemi sempre a medio-lungo termine. La strategia di crescita dell’Azienda è consolidata e i numeri parlano chiaro: negli ultimi 28 anni Mapei ha acquisito o ha costruito ex-novo 39 stabilimenti. Settanta anni fa tutto iniziò da un piccolo stabilimento in quella che all’epoca era la periferia di Milano. Da quella originaria sede di Via Cafiero alla Bovisa - oggi sede del più importante Centro di Ricerca e Sviluppo dell’intero Gruppo – uscirono le prime confezioni di prodotto e tutte le lavorazioni venivano eseguite manualmente. Oggi tutti gli stabilimenti Mapei sono all’avanguardia nell’automazione e nel rispetto delle più severe norme sulla sicurezza e l’ambiente. Lo stabilimento di Robbiano di Mediglia Il fiore all’occhiello di Mapei è, oggi, lo stabilimento di Robbiano di Mediglia, alle porte di Milano, dove tutto è organizzato con linee di produzione completamente automatizzate (tra le linee di produzione di prodotti in polvere, una raggiunge la straordinaria velocità di 3.600 sacchi da 25 kg per ora). Costruito nel 1975 e, in seguito, più volte ampliato, è oggi il centro produttivo più importante del gruppo Mapei: oltre 635.000 tonnellate di prodotti per l'edilizia ne sono uscite nel 2005. Circa il 23% della produzione di Robbiano di Mediglia viene esportato. Nel 2007 è prevista la costruzione di un nuovo magazzino e di un’area produttiva per un totale di 11.000 m2. Uno degli aspetti strategici dello sviluppo industriale di Mapei è sicuramente incentrato sulla logistica e questo per garantire ai clienti di ricevere rapidamente le merci ordinate. Mapei è particolarmente all'avanguardia in questo campo: infatti, ben l'80% degli ordini ricevuti vengono evasi entro 48 ore, sia che si tratti di prodotti confezionati sia di prodotti sfusi. In tutto il mondo operano altri 45 stabilimenti Mapei e il Gruppo produce in 23 Paesi, nei 5 continenti seguendo queste logiche. Tutto nel rispetto dell’ambiente. Impianti sicuri per chi ci lavora e per l’ambiente che li circonda. Da sempre Mapei è in prima fila nell’impegno per una chimica eco-compatibile che rispetti la natura. Dal 1992 aderisce al progetto internazionale Responsible Care, l’impegno dell’industria chimica mondiale 10 A sinistra: l’interno dell’originario piccolo stabilimento di Via Cafiero a Milano e, sotto, le linee di produzione Mapei negli anni ‘70 a Robbiano di Mediglia. A destra e sotto: Veduta aerea del moderno stabilimento di Robbiano di Mediglia e particolari dei cicli di produzione. 10 11 70 Stabilimenti 6-02-2007 9:20 Pagina 2 Tutti i centri produttivi Mapei nascono e crescono secondo un lay-out preciso, guidato dall’Engineering Team che ha sede nello stabilimento di Robbiano di Mediglia, stabilimento-guida per tutti gli altri 45. nel perseguire la protezione dell’ambiente e la sicurezza e la salute dei dipendenti. Lo stabilimento Mapei di Robbiano di Mediglia nell’aprile 1998 è stato certificato secondo la norma ISO 14001 e ha ottenuto nel luglio 1999 la registrazione n° I-S-000019 del sito secondo il regolamento CE 761/01 (EMAS) per la gestione ambientale. Nell’ottobre 2000 ha conseguito la certificazione del suo sistema di gestione per la salute e la sicurezza del lavoro secondo la norma OHSAS 18001. Il 27/12/2004 ha ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (D. Lgs 372/99). Complessivamente, più di 8.000 tonnellate al giorno di prodotti finiti escono dagli stabilimenti Mapei e altrettante tonnellate entrano come materie prime necessarie per la preparazione degli oltre 500 prodotti (adesivi, sigillanti, malte, additivi, lattici ecc.) che compongono la completa gamma Mapei.Tutti i prodotti, distribuiti nel mondo attraverso le consociate Mapei e impiegati nei più importanti cantieri del mondo sono oggi prodotti nei 46 stabilimenti del Gruppo. Tornando a quello di Mediglia, che è diventato lo stabilimento-guida per tutti gli altri, va ricordato che proprio qui è operativo, in una sede recentemente ampliata, l’Engineering Team che si dedica alla progettazione e agli studi per ottimizzare l’operatività di tutti gli stabilimenti del Gruppo. Mapei ha fatto molta strada da quella prima fabbrica di Via Cafiero e gli ultimi stabilimenti recentemente aperti sono stati quelli della Cina e del Vietnam. Il segno di una crescita che vede l’Azienda fra le protagoniste, a livello globale, del mercato. Una crescita che è continua. 11 12 13 70 Linee ok 31-01-2007 14:44 Pagina 1 Un prodotto per ogni esigenza Mapei nasce come azienda di “Materiali Ausiliari per l’Edilizia e l’Industria” (da qui nasce il suo nome). I prodotti con i quali si presenta inizialmente sul mercato sono: pitture, intonaci, materiali per rivestimenti interni ed esterni di palazzi, ospedali, aeroporti. Un primo salto in avanti si raggiunge quando l’Azienda si concentra sulla nicchia di mercato degli adesivi per la messa in opera di pavimenti e rivestimenti. I prodotti Mapei contribuiscono oggi alla qualità della vita migliorando l’estetica, il confort e la sicurezza degli ambienti in cui viviamo. Si tratta di prodotti che sono ovunque nelle nostre case, sotto i pavimenti, nel calcestruzzo dei pilastri o sulle superfici degli edifici storici. La produzione di Mapei è oggi articolata in ben 9 linee che coprono tutte esigenze del settore dell’edilizia. I prodotti sono distribuiti da rivenditori autorizzati in tutti i cantieri del mondo, tranne la linea dei prodotti per le Costruzioni in Sotterraneo, per specifiche problematiche ed esigenze di assistenza in cantiere, e la linea degli Additivi di Macinazione, destinati alle cementerie. I Team di Linea Una peculiarità di Mapei è quella di aver mantenuto le caratteristiche di un’antica impresa artigiana pur essendo divenuta una multinazionale conosciuta in tutto il mondo. L’esperienza e la conoscenza professionale di ciascun uomo che lavora in Mapei è una risorsa importante che nutre continuamente il know-how dell’intera Azienda. L’aggregazione per competenze e capacità diverse ha, di fatto, fatto nascere quasi naturalmente dei gruppi di lavoro contraddistinti da una spiccata identità. Tutto questo nel rispetto della filosofia aziendale che prevede la massima elasticità e abilità nel condividere le proprie competenze con quelle di tutti gli altri. Per essere più incisiva sul mercato e per offrire sempre il meglio ai propri clienti, Mapei dispone oggi non solo dei prodotti migliori, ma anche di uomini organizzati e preparati per affrontare ogni esigenza di cantiere. Così, oggi, Mapei affianca a ogni linea di prodotto dei Team di lavoro dedicati al suo sviluppo e alla sua commercializzazione. Guidati da Product Manager, ogni Team di Linea si avvale di promotori, responsabili tecnico-commerciali, tecnici di laboratorio e dell’Asistenza Tecnica che dialogano costantemente tra loro. L’obiettivo è quello di verificare ogni giorno sul campo l’efficacia dei prodotti esistenti, proporne di nuovi e, attraverso un costante rapporto con i clienti, suggerire e consigliare le soluzioni migliori. Nella pagina a fianco presentiamo brevemente la Divisione Grandi Progetti, nata per risolvere le più complesse problematiche relative a questo ambito, e due di questi Team (U.T.T. e D.A.M.) per la tipicità della loro struttura e la particolarità della loro attività. 12 12 13 70 Linee ok 31-01-2007 14:44 Pagina 2 La Divisione Grandi Progetti Un team di tecnici altamente qualificati, una struttura dedicata alla progettazione con l’obiettivo di affiancare Enti e Società d’ingegneria per individuare gli obiettivi di intervento, la preparazione dei capitolati e la stesura delle relative specifiche tecniche. Una delle peculiarità della Divisione è quella di consigliare le procedure di lavorazione, i cicli di intervento, i materiali migliori e le tempistiche operative. Diagnostica, alta qualificazione scientifica, risoluzione in tempo reale dei diversi problemi di cantiere, disponibilità e capacità nel seguire e nel consigliare il cliente in tutte le fasi di lavorazione: sono questi gli elementi distintivi della Divisione Grandi Progetti. Un’altra importante caratteristica della Divisione è quella di essere trasversale a Mapei. Essa, infatti, si avvale, oltre che della Ricerca e Sviluppo, anche di una consulenza tecnica dedicata, un’assistenza operativa in cantiere e un’attenta analisi delle più diverse problematiche a cui fa seguito una rapida proposta di soluzioni, scegliendo i prodotti migliori tra quelli offerti dalle nove linee Mapei. Underground Technology Team (U.T.T.) La nascita dell'Underground Technology Team è la risposta di Mapei alla crescente richiesta da parte del mercato delle costruzioni di una linea di prodotti dedicata agli spazi in sotterraneo. Grazie alle capacità e agli investimenti nei suoi laboratori di R&S e alle conoscenze tecniche sviluppate in ogni paese, Mapei ha dato vita alla linea dedicata "Underground Technology Construction Products". Le opere in sotterraneo hanno un carattere di unicità dovuto innanzitutto alla complessità legata alla loro fase di progettazione e alla severità dell'ambiente di lavoro che richiede di affidarsi a tecnici specializzati, affidabili e in grado, con la loro esperienza, di affrontare le situazioni più imprevedibili e garantire un corretto e immediato avanzamento dei lavori. Attraverso il settore dedicato “Underground Technology Team”, Mapei si pone l'obiettivo di soddisfare, in maniera globale, ogni esigenza tecnica dei propri clienti legata alle costruzioni in sotterraneo. Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.) Nel 2001 Mapei ha introdotto la nuova linea di prodotti “Additivi di Macinazione” dedicata alla produzione di cemento e rivolta direttamente alle cementerie. Questi additivi sono formulati per risolvere i problemi di agglomerazione all’interno dei molini tubolari e migliorare la qualità del cemento. La Divisione Additivi di Macinazione (D.A.M.) ha quindi l’obiettivo di sviluppare prodotti e strategie specifiche per il cemento. Considerando che gli additivi di “processo” sono aggiunti al materiale durante il ciclo di macinazione, l’interazione tra i tecnici che gettano il cemento e i chimici del laboratorio di ricerca è molto importante. Per sviluppare queste sinergie, la D.A.M. è composta da chimici e tecnici della produzione del cemento, che cooperano nella stessa struttura. 13 14 15 70 Comunicazione ok 1-02-2007 11:54 Pagina 1 Pur essendo, oggi, una realtà internazionale di successo, Mapei rimane un’azienda a conduzione familiare e i principi fondamentali su cui poggia rimangono quelli trasmessi dal suo fondatore Rodolfo Squinzi al figlio Giorgio, attuale Amministratore Unico dell’Azienda. Sono tre le colonne portanti che continuano a ispirare l’agire di Mapei: la specializzazione, l’internazionalizzazione e la Ricerca e Sviluppo. È seguendo e implementando continuamente questi principi che Mapei è cresciuta impetuosamente nel corso degli anni. E non è possibile trasmettere all’intera Azienda e ai propri clienti e fornitori concetti di questa portata se, alla base, non c’è emozione e passione. La comunicazione, in questo senso, gioca un ruolo fondamentale per due aspetti. Perché incanala questa passione in una strategia volta a raggiungere risultati d’eccellenza in termini di marketing e, al contempo, alimenta creativamente quello spirito di gruppo (il “gioco di squadra”) che permette di nutrire senza interruzione un circolo virtuoso di conoscenze che permettono la condivisione della mission dell’Azienda. Campioni del mondo Uno degli ultimi eclatanti esempi di come Mapei si muova per comunicare a livello globale i suoi prodotti e i suoi valori, è la recente sponsorizzazione della Nazionale di Calcio Italiana. Un’iniziativa che ha coinvolto tutto il “Mondo Mapei”: dai dipendenti ai collaboratori, dai rivenditori ai clienti. Le nude cifre che qui riportiamo parlano da sole e illustrano gli eccezionali risultati conseguiti. Durante il Mondiale, il logo dell’Azienda è apparso sulla stampa italiana più di 1.500 volte con oltre 21.000 citazioni in televisione (pari a quasi 145.000 secondi): monetarizzando questa continua presenza, è come se Mapei avesse speso in pubblicità circa 25 milioni di euro. I contatti-persona stimati in tutto il mondo superano i 30 miliardi e in Italia si sono avuti più di 76 milioni di contatti attraverso la stampa e oltre 343 milioni con la televisione. Mapei ha portato in Germania oltre 1.000 ospiti per assistere alle partite e sono state 7 le consociate del Gruppo coinvolte direttamente. Mapei ha colto quest’opportunità organizzando un concorso, distribuendo premi e supportando l’iniziativa con investimenti in comunicazione. 14 14 15 70 Comunicazione ok 1-02-2007 11:55 Pagina 2 E i risultati, anche qui, non sono mancati: il fatturato sui prodotti in promozione è aumentato di circa il 40%. Sopra: lo stand Mapei al Cersaie e Saie di Bologna nel 2006. A fianco: alcune immagini della campagna televisiva Mapelastic che, nel 2006, in pochi mesi ha fatto crescere le vendite del prodotto del 42%, per un totale di 41 milioni di euro solo in Italia. Sotto: formazione continua grazie a 2 attrezzatissimi auditorium, a Milano e Latina, e a 2 scuole itineranti per i tecnici. Comunicazione e Marketing Mapei segue da sempre una politica di marketing e di comunicazione molto mirata alla quale cui si accompagna una formazione continua, e un’assistenza tecnica ad altissimo livello. Il tutto per offrire ai propri clienti un servizio completo capace di soddisfare ogni esigenza. A strategie specifiche per linee di prodotto, per mercati diversi e per tipologie di clienti, seguono operazioni e strumenti di marketing studiati appositamente. Ciò significa mirate campagne pubblicitarie realizzate con manifesti e spot televisivi, alcune sponsorizzazioni legate a progetti di grande risonanza, molte iniziative per avere un contatto continuo e diretto con il cliente. Mapei, infatti, è in continuo movimento: dalla partecipazione alle fiere specializzate che si tengono ogni mese dell’anno in tutto il mondo, alla produzione di una documentazione molto ampia, basata soprattutto su supporti multimediali (DVD, CD,Video) e dépliant di linea e di prodotto destinati ai clienti di tutto il mondo. Formazione continua Anche la formazione ha un ruolo importante per Mapei, che organizza di continuo corsi di aggiornamento e di perfezionamento delle tecniche di posa di pavimenti e rivestimenti per rivenditori e applicatori. I corsi sono tenuti dal qualificato personale dell’Assistenza Tecnica con dimostrazioni pratiche, materiale informativo e mezzi audiovisivi. Inoltre, Mapei organizza periodicamente anche convegni per progettisti e responsabili di cantiere con la collaborazione dei singoli Ordini professionali. Questi eventi coinvolgono esperti del settore come relatori e sono centrati sui temi di primo piano per il comparto dell’edilizia. L’Assistenza Tecnica L’assistenza alla clientela, sia prima sia dopo la vendita di un prodotto, è una delle chiavi del successo di Mapei. Non lasciare mai solo il cliente e consigliarlo al meglio per un ottimale utilizzo dei prodotti Mapei in ogni situazione di cantiere: questo è sempre stato un principio operativo importante nella filosofia dell’Azienda. Il servizio prevede l’assistenza telefonica nei casi più semplici, ma anche interventi direttamente sul cantiere, nei casi più complessi. L’assistenza è garantita in ogni angolo del mondo da parte di tecnici altamente specializzati e con competenze in ogni settore. Persone in grado di indirizzare il cliente e l’applicatore verso il corretto utilizzo dei prodotti e di risolvere ogni tipo di problema tecnico. 15 16 17 70 MissionMondoMio ok 6-02-2007 9:20 Noi di Mapei progettiamo, produciamo, promuoviamo e commercializziamo prodotti e soluzioni per il mercato mondiale degli adesivi e dei prodotti chimici per l’edilizia. Siamo costantemente attenti all’andamento del settore delle costruzioni: la nostra filosofia è quella di essere sempre un passo avanti, così da portare risposte innovative a ogni esigenza emergente in tutto il mondo. Nell’ambito della strategia di sviluppo Vision 2010, l’internazionalizzazione di Mapei continua in nuovi Paesi e in nuovi mercati. 16 Pagina 1 16 17 70 MissionMondoMio ok 6-02-2007 9:21 Pagina 2 ...e tanti altri mercati si stanno aprendo 17 18 19 Responsible care ok 31-01-2007 14:41 Pagina 1 resentato a Milano il 23 novembre scorso all’Auditorium di Federchimica, il XII Rapporto Responsible Care testimonia l'impegno dell'Industria Chimica italiana nel perseguire la Sicurezza e la Salute dei Dipendenti e la Protezione dell'Ambiente. Ricordiamo che Responsible Care è il Programma volontario dell’Industria Chimica mondiale basato sull’attuazione di principi e comportamenti riguardanti la Sicurezza e Salute dei Dipendenti e la Protezione Ambientale; prevede anche l’impegno alla comunicazione dei risultati raggiunti verso un miglioramento continuo, significativo e tangibile. In Italia, il Programma Responsible Care, avviato nel 1992 e gestito da Federchimica (Federazione Nazionale dell’Industria Chimica), è attualmente perseguito con impegno e determinazione da 172 imprese di grande, media e piccola dimensione, italiane ed estere, con 447 unità produttive, 57.849 dipendenti e un fatturato aggregato di 29,7 miliardi di euro (pari al 58,3% di quello complessivamente generato dall’Industria Chimica). Ogni anno le imprese aderenti al Programma Responsible Care aumentano il loro impegno per migliorare i significativi risultati ottenuti e ne rendono pubblici i dati settoriali proprio tramite il Rapporto Responsible Care. Va ricordato che il Programma Responsible Care governa, oggi, ormai circa il 20% dei costi del Conto Economico Aggregato dell’Industria Chimica. Nell’XII Rapporto vengono riportate e analizzate le performance delle imprese aderenti a Responsible Care in materia di Sicurezza, Salute e Ambiente. I risultati pubblicati che qui sinteticamente riportiamo, confermano la continuità nel miglioramento dei risultati ottenuti che è alla base dei principi ispiratori del Programma. P La Sicurezza e la Salute dei Dipendenti L’Indice di Frequenza degli Infortuni (IF) delle Imprese aderenti al Programma (calcolato come numero di Infortuni per Milione di Ore Lavorate) ha raggiunto il valore di 9,3 nel 2005, costante rispetto al 2004. L’Industria Chimica nel suo complesso è caratterizzata da un’elevata Sicurezza nei luoghi di lavoro: l’Indice di Frequenza degli Infortuni elaborato su dati INAIL per tutti i settori manifatturieri, dimostra come l’Industria Chimica sia, con una performance di 10,3 18 Infortuni per milione di ore lavorate, la migliore dopo l’Industria del Petrolio. La Salute dei Dipendenti rappresenta un’altra area prioritaria di intervento per le Imprese che aderiscono al Programma: nel 2005 sono state definite dall’INAIL 0,07 Malattie Professionali per milione di ore lavorate (0,08 nel 2004); l’Industria Chimica nel suo complesso fa registrare, per il medesimo Indice, il valore più basso rispetto a tutti i settori economici (0,46). Le emissioni in acqua e in atmosfera Le Imprese aderenti al Programma Responsible Care hanno significativamente ridotto le emissioni in acqua e in atmosfera nel corso del 2005, pur a fronte di un aumento dell’Indice delle Attività Produttive del 3,1% rispetto al 2004. In acqua, la quantità di COD (Chemical Oxygen Demand) emessa nel 2005 (16.965 t) è diminuita del 2,7% rispetto all’anno precedente (17.431 t); le emissioni di azoto si sono ridotte notevolmente con una diminuzione del 17,2% nel 2005. Infine, il 2005 registra un aumento dei Metalli Pesanti (+8,7%), per correggere il quale si stanno implementando significativi piani di riduzione. Anche in aria si verifica una costante diminuzione degli Indicatori analizzati tra il 2004 e il 2005; le emissioni di SO2 (Anidride Solforosa) si sono ridotte dello 0,3%; quelle di NOx (Ossidi di Azoto) del 2,1%; le Polveri sono state abbattute del 10,6%. I consumi energetici e il Protocollo di Kyoto Nel 2005 è complessivamente migliorata l’efficienza energetica dell’Industria Chimica che ha visto ridurre i consumi specifici di energia del 3,7%. Le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ridotto i propri consumi specifici di energia del 2,0%. Per quanto riguarda l’applicazione del Protocollo di Kyoto,mentre in Italia assistiamo a un aumento delle emissioni di CO2 (Anidride Carbonica) del 12,7% tra il 1990 e il 2004, l’Industria Chimica, nello stesso periodo, ha 18 19 Responsible care ok 31-01-2007 14:42 Pagina 2 ridotto le proprie del 37,9%. Con riferimento alle emissioni di CO2 derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili per usi energetici, si osserva come sia l’Industria Chimica (-37,8%), sia le Imprese aderenti a Responsible Care (-25,9%) abbiano ottenuto risultati migliori degli obiettivi del Protocollo di Kyoto. È migliorata la gestione della risorsa acqua: nel 2005 sono stati utilizzati 2.038 Mm3 d’acqua (19,2%) rispetto al 2004, provenienti solo per l’1,6% da acquedotto. L’aumento della produzione dei rifiuti tra il 2004 (1.169,3 kt) e il 2005 (1.464,3 kt) è dovuto a operazioni di bonifica per 526,8 kt, al netto delle quali si osserverebbe una riduzione del quantitativo prodotto del 2,9%. La sicurezza nella logistica e nei trasporti Alcune Imprese aderenti a Responsible Care si sono particolarmente distinte nel mettere a punto nuovi processi e tecnologie che migliorano la Sicurezza dei luoghi di lavoro e/o riducono l’impatto ambientale. Per quanto riguarda la logistica, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno movimentato su strada solo il 49,3% dei 31,2 Milioni di t totali di sostanze, preparati e prodotti chimici trasportati (in Italia, l’incidenza del trasporto di merci su strada è pari al 65,6%). Il SET (Servizio Emergenze Trasporti) è intervenuto 41 volte a supporto delle Autorità preposte alla gestione delle emergenze negli incidenti di trasporto riguardanti sostanze, preparati e prodotti chimici. La Product Stewardship La Product Stewardship è una delle aree più importanti del Programma Responsible Care: essa comporta la gestione responsabile del prodotto lungo l’intero ciclo di vita, al fine di migliorarne le prestazioni, la sicurezza e di ridurne l’impatto sull’ambiente. In particolare, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ottenuto per l’80,2% la certificazione ISO 9001 di almeno una Unità Produttiva e/o Logistica, mentre l’indicatore che misura il rapporto tra i reclami legati a motivazioni HSE sul totale dei reclami è pari, nel 2005, a solo il 2,7%. Infine, diverse Imprese aderenti a Responsible Care si sono particolarmente distinte nella gestione responsabile dei propri prodotti, garantendone una maggiore sicurezza durante l’uso da parte di utilizzatori e consumatori finali e una migliore eco-compatibilità. Gli investimenti per lo sviluppo sostenibile Le Spese che le Imprese aderenti a Responsible Care hanno sostenuto, nel 2005, nelle aree di Sicurezza, Salute e Ambiente ammontano a 770,6 Milioni di euro (il 2,8% del fatturato complessivamente generato). Queste Imprese hanno inoltre dedicato alla formazione dei propri Dipendenti 393.000 ore lavorative. L’Industria Chimica nel suo complesso in Italia ha speso 895,0 milioni di euro con un’incidenza dell’1,8% sul fatturato. L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza È continuata nel 2005 l’azione di Federchimica a sostegno della diffusione dei principi e dei valori di Responsible Care, sia nei confronti delle Imprese Chimiche non aderenti al Programma, sia nei confronti del Mondo Esterno, tra cui, in particolare, le Amministrazioni Pubbliche Centrali e Locali, le Istituzioni Assicurative e Finanziarie. L’implementazione dei Sistemi di Gestione e il dialogo trasparente sul territorio sono, inoltre, due fattori chiave per le Imprese aderenti a RC, al fine di garantire il successo del Programma e il suo riconoscimento da parte delle Amministrazioni Centrali e Locali, degli Opinion Leader e del Pubblico in generale. Nel 2005, le Imprese aderenti a Responsible Care hanno ottenuto la certificazione ISO 14001 in 161 delle proprie unità produttive e/o logistiche, che rappresentano il 47,7% di quelle ottenute da parte di tutta l’Industria Chimica in Italia. L’impegno alla comunicazione e alla trasparenza è testimoniato, inoltre, dai 48 Rapporti Ambientali e Sociali e dalle numerose iniziative ed eventi. In conclusione, emerge con evidenza, dalla lettura del Rapporto, l’impegno dell’Industria Chimica a perseguire comportamenti socio-ambientali responsabili. Ed è proprio attraverso il Programma Responsible Care che l’Industria Chimica rinnova l’impegno a migliorare le proprie performance nel campo dello Sviluppo Sostenibile. MAPEI È LA PRIMA AZIENDA ITALIANA FIRMATARIA DEL RESPONSIBLE CARE GLOBAL CHARTER La Global Product Strategy della I.C.C.A. (International Council of Chemical Associations) – l’associazione internazionale che raccoglie tutte le federazioni della chimica di ciascun Paese - per la produzione sicura è stata progettata per migliorare la performance produttiva dell’industria ed è vista come il più importante strumento per estendere anche l’etica, i principi e le pratiche del Responsible Care lungo tutta la catena del valore delle aziende chimiche. Lanciata a Dubai in occasione del Responsible Care Global Charter all’inizio del 2006, dà un ulteriore supporto alle aziende che hanno aderito al Responsible Care Global Charter del quale Mapei è stata tra le prime aziende firmatarie, già nel febbraio 2006 e unica azienda, tra le imprese italiane, ad avervi aderito fin da subito. 19 20 21 Cresme ok 6-02-2007 9:22 Pagina 2 a sensazione che da un po’ di tempo si percepiva e che è stata confermata dal Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme si è dimostrata vera. Nel nostro Paese il mercato dell’edilizia registra una crescita zero. Il motivo di questo cattivo andamento del settore, così come enunciato chiaramente dal rapporto stesso, è che “la corsa delle costruzioni è finita, bloccata dalla frenata delle opere pubbliche”. In poche parole le Grandi Opere - motore di sviluppo per ogni Paese e segno forte della capacità di saper pensare il futuro – sono praticamente ferme. L A più riprese, in questi ultimi mesi, il dibattito politico pre e post elettorale ha avuto come centro di discussione proprio questo tema. Si deve costruire? Che cosa bisogna costruire? Con quali criteri? Nel rispetto di quali valori? E ci sono, poi, i soldi per farlo? Le stesse domande possono essere, e lo sono state, anche così formulate: TAV si, TAV no? Alta velocità sì, alta velocità no? Ponte sullo Stretto sì, Ponte sullo Stretto no? Mose sì o Mose no? Scontri continui rallentano lo sviluppo di un Paese come il nostro che, geograficamente bellissimo proprio perché così diversificato, ha bisogno più che mai di mettersi alla pari RAPPORTO CONGIUNTURALE E PREVISIONALE CRESME - SAIE La corsa delle costruzioni è finita, bloccata dalla frenata delle opere pubbliche. Il 24 ottobre, alla vigilia del Saie, è stato presentato il Rapporto congiunturale e previsionale Cresme (Centro ricerche economiche di mercato per l’edilizia e il territorio) dedicato al mercato delle costruzioni. Si tratta di un ricco dossier di 400 pagine dedicate all'analisi e alla previsione delle dinamiche di mercato delle costruzioni. Il Rapporto Cresme mette a disposizione degli operatori una visione d’insieme del mercato mondiale, di quello europeo e un’approfondita descrizione del mercato italiano delle costruzioni. Lo scenario prospettato dal rapporto è quello di medio periodo (2006 - 2011). Secondo il Cresme il mercato delle costruzioni è entrato in fase di stagnazione: dopo la debole flessione registrata nel 2005 (-0,2%), gli investimenti sono destinati a restare ancorati allo zero sia quest’anno (+0,3%) che nel prossimo (0%). E a partire dal 2008 lo scenario prospettato è di decisa riduzione degli investimenti. Dei quattro motori che alimentano le costruzioni solo la nuova produzione residenziale continua a tenere, toccando il suo picco massimo proprio 20 nel 2006, con una crescita a valori costanti del 4,6%. Tutti gli altri motori, con l’eccezione della manutenzione residenziale in leggerissima ripresa (+0,3%), mostrano dinamiche negati- ve: le opere del genio civile flettono dell’1,1%, l’edilizia non residenziale pubblica del 5,5%; l’edilizia non residenziale privata del 3,9%. L’inversione del ciclo è strettamente collegata alle difficoltà del settore pubblico, che era stato protagonista fino al 2004, registrando un andamento crescente e sostenendo, insieme al mercato privato dell’edilizia abitativa, l’intero settore. A partire dall’anno 2000 fino al 2004 le opere del genio civile hanno visto aumentare gli investimenti a valori 20 21 Cresme ok 6-02-2007 9:22 Pagina 3 degli altri Paesi europei investendo proprio nelle grandi infrastrutture che, oltre a permettere di essere ancora più competitivi a livello economico col resto del mondo, servono anche a rafforzare l’identità di un popolo che negli ultimi anni pare avere smarrito se stesso. Quello a cui stiamo tristemente assistendo sembra invece essere il contrario: i grandi progetti di sviluppo del Paese, al posto di trovare coesi tutti gli Italiani, sono invece ancora continuo motivo di anacronistici scontri ideologici. E intanto il mondo va e non ci aspetta. Le opportunità che non sono state colte possono non ripresentarsi più. E quello costanti del 30%, così come l’edilizia pubblica che ha fatto rilevare percentuali superiori per il periodo anche a quelle della nuova edilizia residenziale privata. Nel 2005, però, il calo di oltre 5 punti percentuali ha finito per risultare decisivo per l’intero settore delle costruzioni dove, dei quattro motori, si erano già spenti nel 2001 il rinnovo e, nel 2003, l’edilizia non residenziale privata. E la frenata risulta confermata nel 2006 e, in previsione, nel 2007 seppure con contrazioni assai più contenute (-1% e -1,2%). Un altro indicatore importante per capire la conclusione del ciclo espansivo del settore costruzioni è l'occupazione. Dalla seconda parte del 2005 e nei primi mesi del 2006 le costruzioni perdono 4700 occupati. Secondo il Cresme, in questo momento, nel settore delle costruzioni italiane, l'intervento governativo ha un che il nostro Paese non fa, altre nazioni sono pronte a farlo. Bisogna invertire la marcia e riprendere contatto con il nostro futuro prima che sia troppo tardi. Mapei questo sguardo verso il futuro l’ha sempre avuto. Da piccola azienda milanese si è evoluta sino ad essere tra i leader di settore a livello internazionale. È un esempio di come in Italia le cose in grande si possono fare. Come dimostra anche il suo impegno nelle Grandi Opere e la sua esperienza e capacità tecnica nell’affrontare ogni giorno i problemi più diversi in tutti i più importanti cantieri del mondo. ruolo determinante nelle stime fatte per il 2006 che indicano una sostanziale tenuta degli investimenti in opere pubbliche, +2,4%a prezzi correnti che si trasformano in un -1,7% a prezzi costanti. Oltre alla ricerca di mercato del Cresme che abbiamo avuto modo di esaminare in queste pagine, analisi particolareggiate, classifiche e bilanci 2005 delle principali aziende italiane del mondo delle costruzioni sono contenute in alcune riviste di settore. Tra queste, per maggiori approfondimenti, rimandiamo il lettore a: • “Top 1000 2005” – supplemento al n. 9 - novembre 2006 della rivista “Il Nuovo Cantiere” • “Classifiche 2006” – Allegato al n. 282 – novembre 2006 della rivista “Costruire”. 21 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:23 Pagina 2 NEI GRANDI LAVORI MAPEI C’È 22 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:23 Pagina 3 l SAIE 2006 - Salone Internazionale dell’Edilizia di Bologna – chiude la quarantaduesima edizione registrando oltre 176.000 presenze professionali, con un incremento del 7% rispetto all’edizione 2005. Ancora una volta questa importante manifestazione, che si è tenuta dal 25 al 29 ottobre nel quartiere fieristico di Bologna, si è confermata uno dei maggiori eventi europei dedicati al mondo dell’architettura e delle costruzioni; appuntamento irrinunciabile per le aziende e la community del settore interessata ad approfondire le ultime novità e le innovazioni presentate dagli espositori presenti all’evento. Significativa, quest’anno, la partecipazione degli operatori esteri, con una forte incidenza delle presenze dei Paesi Est Europei che, dall’inizio dell’anno, sono entrati nell’Unione Europea, accanto a quelli dell’ex Unione Sovietica e della ex Jugoslavia, attualmente fra i mercati di maggiore interesse per le aziende italiane e internazionali. Una tendenza che è emersa anche fra le delegazioni estere in visita che hanno evidenziato una forte presenza da questi Paesi e dalle nuove potenze petrolifere dell’Asia centrale come, per esempio, il Kazakistan. I Tematiche sotto i riflettori Saie è oggi uno dei principali appuntamenti europei per conoscere le più innovative proposte produttive/tecnologiche disponibili sul mercato; una piattaforma di confronto unica per i professionisti dell’architettura/costruzioni e per le aziende produttrici che ha evidenziato – anche in questa edizione - una innegabile spinta verso l’innovazione. Il palcoscenico ideale che, come vedremo, Mapei ha utilizzato al meglio per presentare tanti nuovi prodotti e innovative soluzioni soprattutto nell’ambito delle Grandi Opere. Efficienza Energetica e Sicurezza sono settori che stanno molto a cuore a Mapei e stanno vivendo una fase di concreta attenzione in ambito progettuale, sia per una diffusa attenzione alle tematiche ambientali e della qualità della vita, sia per la loro forte incidenza in termini economici. Saie 2006 ha dedicato a Efficienza Energetica e Sicurezza due momenti di approfondimento di grande interesse, offrendo agli operatori professionali intervenuti un excursus delle più interessanti proposte internazionali di prodotti/tecnologie finalizzati al corretto utilizzo delle risorse energetiche e al raggiungimento di elevati standard di sicurezza. In particolare, per il tema dell’Efficienza Energetica il dibattito ha spaziato dalla domotica al servizio del risparmio energetico agli aspetti legati alla certificazione, fino all’utilizzo dell’energia solare e delle fonti rinnovabili per risolvere le emergenze energetiche; per la Sicurezza accanto alla riflessione sulla situazione a 10 anni dall’entrata in vigore della 494/96, il dibattito ha declinato la tematica alle grandi opere in tunneling, alla formazione, agli interventi sull’esistente e nei lavori in quota. Saie, come di consueto, è stato anche un momento di anticipazione delle prospettive e dello sviluppo del mercato, un’occasione per focalizzare l’attenzione all’intero processo costruttivo, dalla pianificazione urbana all’impiego dei componenti e delle tecniche più convenienti. Le soluzioni Mapei per le Grandi Opere Una grande sfera realizzata con MAPELASTIC che ruota col movimento dell’acqua: è la stilizzazione del globo terreste sul quale piccoli gioielli Swarovski sono incastonati in corrispondenza di tutte le consociate Mapei sparse per il mondo. È questa la scenografia spettacolare che si è presentata al visi23 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:24 Pagina 4 La presentazione dei prodotti Mapei al Saie è stata accompagnata da una ricca e aggiornata documentazione. Nuove schede tecniche e numerosi depliant, dedicati ai singoli prodotti o alle diverse linee, sono stati preparati per quest’occasione, mentre molta della documentazione già esistente è stata rinnovata e ampliata. I nuovi cataloghi e depliant, che mostriamo in queste pagine, possono essere richiesti all’Ufficio Marketing Mapei (e-mail: [email protected] – fax: 02-37673.214). Ricordiamo inoltre che le schede tecniche dei prodotti sono direttamente disponibili nel sito: www.mapei.com. tatore entrando nel grande stand (area esterna 45/A64) che Mapei ha allestito al Saie. L’immagine istituzionale trasmessa – volutamente simile a quella offerta al Cersaie - è quella di un’azienda internazionale che deve il suo successo a prodotti tecnologicamente sempre più avanzati. Ma è anche un esplicito richiamo e un tributo alla vittoria della Nazionale di Calcio Italiana – sponsorizzata da Mapei nel 2006 - agli ultimi Campionati del Mondo. Uno stand “azzurro-Nazionale” e “blu-Mapei”, in un tripudio tricolore che ha fatto ricordare anche l’italianità di un’Azienda che cresce nel mondo e soprattutto una sfera coperta di MAPELASTIC, l’impermeabilizzante cementizio campione mondiale per i suoi tassi di crescita e per le sue performance tecniche fuori dal comune. Al Saie Mapei ha presentato, anche quest’anno, le sue migliori soluzioni per numerose tematiche costruttive e, tra i prodotti esibiti, ci sono state alcune interessanti novità riguardanti la grande cantieristica. Il filo conduttore della presenza di Mapei è stato, infatti, incentrato sulle soluzioni per i Grandi 24 Lavori, dalle pavimentazioni alle finiture, senza dimenticare il recupero delle murature, la riparazione del calcestruzzo, la manutenzione stradale, gli additivi per costruire e le opere in sotterraneo. Una scelta strategica per Mapei che, anche in questa occasione, ha voluto sottolineare l’importanza che per lei riveste questo settore e, al contempo, seguire una tendenza che vede nelle grandi infrastrutture l’ambito di crescita più interessante per il Paese e per l’intero comparto dell’edilizia. La parte centrale dello stand è stata dedicata al cavallo di battaglia di Mapei: MAPELASTIC, la malta impermeabilizzante che da oltre 15 anni è, nel suo campo di applicazione, la più venduta ed è utilizzata largamente nel risanamento e nella protezione di grandi opere, come per esempio i ponti e le dighe. Il giusto riconoscimento al prodotto capostipite della gamma degli impermeabilizzanti, che comprende anche MAPELASTIC SMART e MAPEGUM WPS. Prodotti di successo, ma sempre in costante evoluzione: da ricordare, Sotto, sotto... Benessere certificato Confort garantito & Mapetherm Sistema di Isolamento Termico Esterno Composito con Intonaco (Sistema a Cappotto) MAPEI 70 anni di Soluzioni per il Benessere in Edilizia www.mapei.com 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:25 Pagina 6 infatti, che oggi questi prodotti possono essere rinforzati, per particolari esigenze, con la RETE IN FIBRA DI VETRO. Grandi pannelli esplicativi per ciascun prodotto e un costante rimando fotografico ai più importanti lavori portati a termine col loro utilizzo, sono stati gli strumenti di comunicazione che hanno consentito al visitatore di orientarsi e di conoscere al meglio le più innovative soluzioni Mapei esposte nell’ampio spazio espositivo. Numerose le linee di prodotto e le novità che Mapei ha presentato ai visitatori che hanno affollato lo stand. Un ricco percorso che, come vedremo, ha coperto tutto il settore dell’edilizia. Nuovi prodotti per l’edilizia del futuro Sistemi tecnologicamente avanzati per garantire sia maggiore durabilità, sia migliori effetti estetici: sono queste le caratteristiche dei prodotti per pavimenti Mapei messe in risalto al Saie. I laboratori di ricerca Mapei hanno sviluppato due importanti famiglie di prodotti a cui è stato dato molto rilievo al Saie: MAPEFLOOR SYSTEM, linea completa di sistemi epossidici e poliuretanici e ULTRATOP SYSTEM, sistema cementizio autolivellante a presa e indurimento rapidi. Nel nuovo catalogo “Prodotti per pavimenti” numerose sono le novità. Come MAPEFLOOR CPU MF, un nuovo sistema per pavimentazioni in resina della linea MAPEFLOOR SYSTEM. È un rivestimento a base di resine poliuretaniche e cemento, caratterizzato da elevate resistenze chimiche per spessori da 3 a 4 mm, ideale per pavimentazioni all’interno di industrie chimiche, farmaceutiche, alimentari (lavorazione dello zucchero e imbottigliamento di acque minerali), aziende tessili e nel settore della depurazione delle acque. Inoltre, per completare la linea, è stato presentato anche MAPEFLEX PU45, il nuovo sigillante e adesivo poliuretanico monocomponente tissotropico ad alto modulo elastico e a rapido indurimento. Nell’ambito della riparazione delle grandi opere in calcestruzzo, grande interesse ha suscitato MAPEGROUT EASY-FLOW GF, la nuova malta zo ruz t s e c , cal vistnatonaci a a i accificiali, i f i t imeanli e art t s e r v di rtire natu e n ezione, pie t o r P atto in m l p ."1&* BOOJEJ4PMV[JPOJ QFSJM#FOFTTFSF JO&EJMJ[JB PAG P A ANTIPLUVIOL A4.indd 2 www.mapei.com 1-02-2007 1 12:03:51 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:26 Pagina 8 monocomponente tissotropica ad alto contenuto di fibre inorganiche che consente di riparare le grandi strutture in calcestruzzo in modo più facile, veloce ed economico. Consigliato per viadotti, canali, gallerie, dighe, sfioratori e gallerie. Un’importante caratteristica contraddistingue questo prodotto: le fibre contenute nella malta MAPEGROUT EASY-FLOW GF non richiedono più l’impiego della rete elettrosaldata. In evidenza, in questo ambito, anche il nuovo STABILCEM SCC, legante cementizio per confezionare betoncini e calcestruzzi autocompattanti senza ritiro: consigliato per travi, cordoli e pile di viadotti, impalcati di ponti, opere idrauliche e bacini di carenaggio,garantisce una totale compattazione,una più alta resistenza in opera e una maggiore durabilità. E, infine, PLANITOP 430, malta tissotropica fibrorinforzata di granulometria fine a ritiro controllato e a media resistenza meccanica per il risanamento del calcestruzzo. È ideale, tra l’altro, per il ripristino corticale di frontalini di balconi e spigoli di travi e pilastri. Un nuovo catalogo e interessanti novità sono state presentate anche per la linea Mapei dedicata agli 28 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:26 Pagina 9 additivi per calcestruzzo. Tra queste MAPEPLAST FV, un nuovo additivo liquido, ideale per migliorare la compattazione e il “faccia a vista”del calcestruzzo, in grado inoltre di eliminare le bolle d’aria e le disomogeneità dalla superficie dei getti. Nuova brochure aggiornata anche per DYNAMON SYSTEM, la linea di additivi che si avvale delle tecnologie nanostrutturali Mapei per il calcestruzzo. Per concludere, da menzionare anche l’ultimo prodotto, frutto della ricerca condotta nei laboratori R&S Mapei di Milano: si tratta di MAPEPLAST UW, un additivo antidilavamento che si usa per confezionare calcestruzzi superfluidi, coesivi e facili da pompare per la realizzazione di getti subacquei. Numerose, inoltre, le proposte per il recupero degli edifici in muratura e per il rinforzo e l’a- deguamento anti-sismico. Al Saie, una grande opera realizzata in Spagna, utilizzando collaudati sistemi Mapei, è stata scelta come simbolo delle potenzialità offerte dall’Azienda nell’ambito degli interventi di restauro e di recupero. Un’ampia documentazione fotografica ha illustrato, infatti, il restauro di due ponti, uno in calcestruzzo e l’altro in pietra, che permettono l’attraversamento del Rio Duero (a questo intervento è dedicato un articolo anche in questo numero di Realtà Mapei). Numerosi i prodotti Mapei utilizzati che hanno consentito di raggiungere un risultato davvero straordinario nell’esecuzione di questo importante lavoro. Tra questi, in particolare, due prodotti della linea MAPE-ANTIQUE: MAPE- 9 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:27 Pagina 10 ANTIQUE LC, un legante esente da cemento per malte deumidificanti da utilizzare per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo e MAPE-ANTIQUE I, legante idraulico fillerizzato esente da cemento per il consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e tufo. In evidenza anche un nuovo prodotto. È PLANITOP HDM MAXI, la nuova malta bicomponente fibrorinforzata a elevata duttilità, a base di leganti a reattività pozzolanica, per regolarizzare e rinforzare elementi strutturali in pietra, mattone e tufo. Si aggiunge a PLANITOP HDM ed entrambe, insieme a MAPEGRID G 220 (speciale rete di fibre di vetro resistente agli alcali per il rinforzo delle murature) compongono il sistema di rinforzo strutturale armato Mapei. La zona dedicata alla manutenzione stradale ha visto, come prodotto di maggiore rilievo, STABILSOIL 200 SYSTEM che viene proposto in due versioni: mono-componente (STABILSOIL 200 POLVERE) e bi-componente (STABILSOIL 200 POLVERE unito al nuovo STABILSOIL 200 LATEX). Si tratta di un sistema innovativo per il riciclaggio a freddo del conglomerato bituminoso esausto. Tra i prodotti in evidenza anche MAPEPLAST LA, un additivo liquido schiumogeno e coadiuvante di pompaggio per calcestruzzi magri con un dosaggio di cemento di 100-200 kg/m3. Permette di confezionare calcestruzzi cellulari, particolarmente indicati per il riempimento di scavi a prova di cedimenti. In evidenza, inoltre, MAPEGROUT SV, la malta colabile a ritiro controllato, a presa e indurimento rapidi, per la riparazione del calcestruzzo e il fissaggio di pozzetti, chiusini stradali e arredi urbani e il nuovo MAPEGROUT SV-T, la malta tissotropica a ritiro controllato a presa e indurimento rapidi creata per riparare elementi e pavimentazioni in calcestruzzo anche in pendenza, rampe carrabili e ripristinare o fissare canalette di scolo 22 31 Saie 80 ok 6-02-2007 9:28 Pagina 11 in calcestruzzo. Nella zona dedicata alle opere in sotterraneo a cui si rivolge l’UTT-Mapei (Underground Technology Team) è, invece, stata proposta l’intera gamma dei prodotti della linea MAPEQUICK, una gamma completa di acceleranti di presa privi di alcali per calcestruzzi proiettati. E la caratura internazionale di questo specializzato Team Mapei si può evincere sfogliando le pagine del suo nuovo depliant di presentazione o entrando nel sito internet dedicato www.utt-mapei.it. Per quanto riguarda, infine, la gamma dei prodotti per finiture murali interne ed esterne, in evidenza numerosi prodotti e sistemi di prodotto sempre più apprezzati dal mercato e appositamente sviluppati per una perfetta compatibilità con i sistemi di ripristino delle superfici e nel pieno rispetto delle specificità tecnologiche richieste da ogni singolo intervento. A COLORITE BETON (pittura semicoprente a base di resina acrilica pura in dispersione acquosa per la protezione di superfici in calcestruzzo, calcestruzzo armato o superfici cementizie in genere) si affiancano, infatti, numerosi e specifici sistemi: ELASTOCOLOR SYSTEM, SILANCOLOR SYSTEM, SILANCOLOR PLUS SYSTEM, SILEXCOLOR SYSTEM, QUARZOLITE SYSTEM e COLORITE SYSTEM. Sono tutti disponibili in un’ampia gamma di colori realizzabili con il sistema di colorazione automatico ColorMap. Per concludere, una bella iniziativa ha trovato spazio nella parte superiore dello stand: un corner è stato dedicato al racconto fotografico di una sponsorizzazione e di una singolare iniziativa che si è svolta a Perugia nell’ambito di Eurochocolate 2006. In questa occasione Mapei, insieme alla Manini Prefabbricati SpA, ha contribuito alla costruzione di un grande muro a forma di tavoletta di cioccolato realizzato con blocchi di calcestruzzo prefabbricato. Un altro esempio di come la comunicazione Mapei sia diversificata e sappia, come in questo caso, far conoscere, oltre al proprio marchio, anche le molteplici soluzioni che offre al vasto mondo dell’edilizia. Il prossimo appuntamento con il Saie è fissato, sempre a Bologna, dal 24 al 28 ottobre 2007. 31 32 34 Rio Duero ok 31-01-2007 14:59 Pagina 1 Diverse le tecnologie e diversi i prodotti impiegati per il ripristino dei due ponti sul fiume Duero: uno in calcestruzzo e l’altro in pietra. el marzo del 2005, l’organo regionale Junta de Castilla y Leon ha deciso di intervenire sui due ponti,uno in calcestruzzo e l’altro in pietra, che permettono l’attraversamento del fiume Duero nel tratto tra Peñafiel e Pesquera de Duero, località nella provincia spagnola di Valladolid. L’intervento ha riguardato inizialmente il risanamento del ponte in calcestruzzo. Questa struttura era la più urgente da ripristinare, perché consente il passaggio e l’attraversamento del fiume Duero a macchine e camion. In una seconda fase si è proceduto al restauro anche dell’antico ponte in pietra, oramai chiuso al traffico e distante dal N 32 primo solo pochi metri. Le due strutture presentavano problemi diversi che sono stati risolti applicando diverse e specifiche soluzioni, sempre però “firmate” dai prodotti Mapei. L’intervento sul ponte in pietra Il ponte in pietra sul fiume Duero risale al VI secolo d.C. ed è composto da sette archi. Il ponte è riservato solo al passaggio pedonale e al traffico leggero. Di questi archi i due centrali erano completamente distrutti. L’analisi effettuata sul campo dall’Assistenza Tecnica Ibermapei ha individuato una serie di problemi che rendevano il ponte pericoloso per il passaggio, principalmente a causa dello stato di abbandono generale in cui si trovava la struttura che si era fatto via via più grave con il passare degli anni.Inoltre,con il tempo,alla base dei pilastri che sostengono il ponte si era accumulato del materiale di scarto e nelle giunture tra le pietre era cresciuta della vegetazione selvatica che aveva sgretolato la vecchia malta. I tecnici hanno rilevato poi ulteriori danni: delle crepe nei pilastri che sostengono gli archi; la mancanza di sigillatura tra le pietre su alcune porzioni di muro e la presenza di fessure sulle volte di alcuni archi che avevano causato il distacco di blocchi di pietra. L’intervento sulla struttura in pietra del 32 34 Rio Duero ok 31-01-2007 15:00 Pagina 2 ponte è stato diviso in due fasi distinte. La prima fase è partita con un’accurata pulizia delle superfici del ponte, eseguita con un’idropulitrice ad alta pressione. Successivamente sono state riposizionate le pietre mancanti o danneggiate, dopo di che è stata realizzata la stilatura tra i corsi delle pietre con il legante deumidificante MAPE-ANTIQUE LC* mescolato con sabbia fine della zona. MAPEANTIQUE LC* è un legante pronto a base di speciali materiali idraulici a reazione pozzolanica, fibre sintetiche e additivi, resistente ai solfati e particolarmente adatto al restauro di murature umide a causa dell’acqua di risalita o danneggiate dai sali solubili. La riparazione delle fessure sulle volte degli archi è stata effettuata con la malta tissotro- In questa pagina: le immagini mostrano il forte degrado dell’antico ponte in pietra che, prima del ripristino, era stato chiuso al traffico. L’intervento ha richiesto la ricostruzione delle parti mancanti o danneggiate, la riparazione delle fessure e delle crepe, il consolidamento degli archi e infine la stilatura tra i corsi delle pietre. pica MAPEGROUT T40* e la stilatura è stata realizzata sempre con il legante MAPE-ANTIQUE LC*. Si è proceduto poi con l’intervento di consolidamento di tutti gli archi del ponte, eccetto che dei due centrali, mediante l’iniezione del legante idraulico MAPE-ANTIQUE I*. Le iniezioni con MAPE-ANTIQUE I* hanno lo scopo di consolidare e riempire cavità, fessure e porosità interne presenti nelle strutture antiche in pietra e in mattone. Il giorno precedente all’iniezione del legante è stato necessario saturare con acqua la struttura interna da consolidare, utilizzando gli stessi fori attraverso cui è stato poi iniettato MAPE-ANTIQUE I*. MAPE33 32 34 Rio Duero ok 31-01-2007 15:00 Pagina 3 ANTIQUE I* è un legante premiscelato resistente ai solfati che si usa per ottenere boiacche da iniezione per consolidare murature a sacco e per riempire cavità, fessure e porosità interne presenti nelle strutture antiche in pietra e mattone. Il prodotto è a base di materiali inorganici a reazione idraulica, speciali additivi e cariche ultrafini. Nella seconda fase è stato necessario rinforzare le basi dei due pilastri distrutti che si trovano a contatto con l’acqua del fiume Duero con uno zoccolo in cemento armato (questa fase è ancora in corso) per poi ricostruire i pilastri e le volte in pietra. L’intervento sul ponte in calcestruzzo Il ponte che permette al traffico su gomma di attraversare il fiume Duero è stato realizzato in calcestruzzo ed è caratterizzato da grandi arcate rafforzate da pilastrini laterali, da un piano di scorrimento veicolare sostenuto da travi sottostanti e da parapetti di sicurezza in ferro. Un’attenta analisi tecnica ha portato alla luce una serie di problemi che “affliggevano” il ponte: i ferri di armatura in alcuni tratti, causa il distacco di porzioni di calcestruzzo, erano a vista e presentavano segni evidenti di ossidazione. La situazione si presentava piuttosto grave soprattutto nei pilastri inferiori degli archi e nelle travi sotto il piano di scorrimento. Inoltre l’uso, durante la costruzione del ponte, di una ghiaia di granulometria inadeguata non ha permesso al calcestruzzo una buona coesione al supporto e durante il sopralluogo i tecnici hanno rilevato anche la mancanza di un drenaggio adeguato sulla superficie di scorrimento. L’aumento di sollecitazioni dovute alla crescita del traffico su gomma, non previste in fase di progetto della struttu- 34 32 34 Rio Duero ok 31-01-2007 15:01 Pagina 4 Nella pagina accanto, in basso: le foto mostrano alcuni particolari del degrado del ponte in calcestruzzo; si notano i ferri di armatura scoperti e ossidati e, successivamente, trattati con la malta anticorrosiva Mapefer. Qui sotto: dopo la ricostruzione delle parti mancanti o rimosse, su tutta la superficie del ponte è stata applicata la vernice protettiva e decorativa Elastocolor. A lato: il ponte riaperto al traffico in piena sicurezza al termine dei lavori. ra, e la mancanza di una manutenzione adeguata nel tempo hanno fatto il resto. Il ponte perciò non rispondeva più ai livelli di sicurezza richiesti e aveva bisogno di un intervento di risanamento. Dopo aver riscontrato i problemi, l’Assistenza Tecnica di Ibermapei ha definito e suggerito al cliente una serie di interventi da effettuare con prodotti studiati per strutture e materiali come quelli utilizzati per questo ponte. Per prima cosa è stata effettuata una pulizia generale delle superfici da trattare mediante l’uso di un’idropulitrice ad alta pressione. Poi sono state rimosse meccanicamente le porzioni di calcestruzzo ammalorato o in fase di distacco e sono stati portati in superficie i ferri di armatura in cattivo stato. I ferri sono stati stati poi spazzolati per eliminare la ruggine e le parti incoerenti e, successivamente, sono stati trattati con la malta anticorrosiva bicomponente a base di polimeri in dispersione acquosa MAPEFER*. Dopo l’asciugamento di MAPEFER* le parti della struttura da cui era stato rimosso il calcestruzzo degradato sono state ripristinate con la malta a consistenza tissotropica MAPEGROUT T40*. Per finire, le superfici ricostruite sono state rasate con la malta cementizia monocomponente a presa normale MONOFINISH*. La riparazione e la sigillatura dei giunti di dilatazione della superficie di scorrimento sono state effettuate con la malta a ritiro compensato fibrorinforzato MAPEGROUT COLABILE* e l’applicazione di una membrana in pvc con spessore di 1,2 mm armata con una rete di poliestere. Terminato l’intervento di ristrutturazione l’intera superficie del ponte è stata trattata con la vernice elastica ELASTOCOLOR PITTURA*. Oltre a dare alla struttura un aspetto piacevole e omogeneo, la vernice permette l’impermeabilizzazione e la protezione delle superfici in calcestruzzo dagli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera. Questo articolo è tratto da “Realidad Mapei”, n. 6, il periodico edito da Ibermapei. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Elastocolor Pittura: vernica elastica protettiva e decorativa per calcestruzzo a base di resine acriliche in dispersione acquosa. Mape-Antique LC: legante, esente da cemento, per malte chiare deumidificanti per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo. Mape-Antique I: legante idraulico fillerizzato esente da cemento per il consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e tufo. Mapefer: malta cementizia anticorrosiva bicomponente per la protezione dei ferri di armatura. Mapegrout T40: malta tissotropica a media resistenza (40 N/mm2) per il risanamento del calcestruzzo. Mapegrout Colabile: malta a ritiro compensato fibrorinforzata per il risanamento del calcestruzzo. Monofinish: malta cementizia monocomponente a presa normale per la rasatura del calcestruzzo. SCHEDA TECNICA Ponti sul fiume Duero, nel tratto tra Peñafiel e Pesquera de Duero (Valladolid – Spagna) Intervento: per il ponte in calcestruzzo: trattamento dei ferri di armatura, ricostruzione delle parti ammalorate, rasatura e finitura colorata; per il ponte in pietra: consolidamento strutturale, sostituzione delle pietre mancanti e stilatura dei corsi Anno di intervento: 2005 Committente: Junta de Castilla y Leon Impresa appaltatrice: Constructora Hispànica S.A. Impresa esecutrice: Evotec Coordinamento Mapei: Manuel Angel López, Ibermapei 35 36 41 Navigli ok 31-01-2007 15:49 Pagina 1 DOPO ACCURATE INDAGINI PREPARATORIE E PROVE DI CANTIERE, È INIZIATO IL COMPLESSO RECUPERO CONSERVATIVO DEI MURI SPONDALI DEL NAVIGLIO GRANDE DI MILANO. ’origine dei Navigli milanesi risale al 1151, quando iniziò la costruzione del primo tratto del Naviglio Grande, seguito nel 1400 dal Naviglio della Martesana, che collega le acque del Ticino con quelle dell’Adda, dal Naviglio di Pavia, iniziato nel 1300 ma ultimato sotto il governo austriaco, dal Naviglio di Bereguardo e da quello di Paderno. La rete dei Navigli, che ancora oggi si snoda a Milano e nella pianura che la circonda, si presenta come un geniale sistema di canali (con un’estensione di oltre 250 km) che fino ai primi decenni del ‘900 rappresentava un importante elemento di sviluppo economico sia per l’irrigazione delle campagne che per il trasporto delle merci. Negli anni tra il 1940 e il 1960 gran parte dei canali all’inter- L 36 no delle cerchia milanese fu interrato e quello che oggi rimane a cielo aperto è sotto il vincolo storico-ambientale. Purtroppo le opere strutturali che caratterizzano ancora oggi i Navigli - le chiuse, le conche, le passerelle e i muri spondali - sono state lasciate per decenni in uno stato di incuria e degrado, a causa anche dell’abbandono della navigazione lungo i canali. Le strutture che hanno risentito maggiormente di questo stato di fatto sono stati proprio i muri di sponda, la cui manutenzione veniva effettuata senza sistematicità già nell’Ottocento, quando i pochi e frammentari interventi di manutenzione ordinaria si riducevano solamente alla sistemazione della loro parte superficiale. 36 41 Navigli ok 31-01-2007 15:50 Pagina 2 Una veduta del Naviglio agli inizi del Novecento. (Tratto da “Milano, il volto della città perduta” - Edizioni Celip, Milano). L’idea del Master Plan L’urbanizzazione più intensa, il traffico automobilistico particolarmente pesante e quello tranviaro sulle alzaie, gli scavi continui per il rinterro di sottoservizi, sono state durante gli anni tra le cause che hanno minato la stabilità dei muri spondali dei Navigli, soprattutto del Naviglio Grande. Infatti le strutture di quest’ultimo sono più antiche rispetto agli altri Navigli. Il degrado causato dalla mancanza di materiale e i vistosi fuoripiombo risultavano particolarmente diffusi e coinvolgevano le diverse tipologie dei muri realizzati durante varie epoche. Il rilievo delle zone realmente danneggiate, quelle più soggette alle maggiori spinte del terreno, risultava difficile per- ché queste parti sono spesso “nascoste” da interventi successivi nel tempo. Alcuni anni fa la Regione Lombardia si rese conto della necessità e dell’urgenza di effettuare interventi integrati per la messa in sicurezza statica, con tecniche di consolidamento rispettose della storicità dei manufatti. Per questo è stato promosso un Master Plan dei Navigli Lombardi (frutto di una convenzione fra Regione Lombardia e Politecnico di Milano e gestito dalla Società Navigli Lombardi s.c.a.r.l.) che rappresenta la cornice di riflessione di tutto l’insieme di competenze pluridisciplinari, finalizzato a individuare gli interventi prioritari concreti da adottare per il risanamento dell’intero sistema Navigli a partire proprio dal recupero delle sponde. 37 36 41 Navigli ok 31-01-2007 15:50 Pagina 3 2004: il cantiere-pilota Nel 2004 sono partite le indagini effettuate sui muri spondali dei Navigli, proseguite poi con una serie di prove coordinate e calibrate effettuate in un “cantiere pilota” aperto su un tratto del Naviglio Grande in prossimità della Darsena. Durante l’annuale asciutta primaverile dei Navigli, nel cantiere-pilota sono state eseguite, oltre all’analisi storicoarchivistica, una serie di indagini e prove: un sopralluogo visivo che ha avuto lo scopo di individuare i diversi tipi di materiali lapidei utilizzati nella costruzione delle sponde e di verificare il loro stato di conservazione, il degrado e la precarietà statica; una serie di trincee e pozzetti d’ispezione per poter constatare la reale geometria e consistenza materica del muro; alcuni carotaggi orizzontali nelle murature per definire lo spessore del muro; l’endoscopia necessaria per osservare direttamente i fori di sondaggio eseguiti nelle murature e poter così ricostruire la reale stratigrafia del muro di sponda; i sondaggi verticali e inclinati per la caratterizzazione del terreno; le prove penetrometriche dinamiche per la caratterizzazione del terreno; le indagini georadar che hanno definito lo spessore e la geometria del muro di sponda; le indagini soniche necessarie per definire lo spessore e le proprietà meccaniche del muro di sponda; il prelievo di malta e di mattoni per la definizione delle caratteristiche fisico-meccaniche, utili nella scelta delle malte per il consolidamento conservativo. Le prove e le diverse competenze coinvolte hanno prodotto una quantità significativa di dati. Nel cantiere era presente anche l’Assistenza Tecnica Mapei che ha inviato campioni di materiali ai propri laboratori, testando e utilizzando in Foto 1. Il Naviglio Grande nei pressi del Ponte di Via Valenza. Foto 2. Vista d’insieme e particolare del muro spondale in una fase preparatoria della stilatura dei giunti di allettamento tra i mattoni. Foto 3. Frattazzatura della malta di allettamento e pulitura dei mattoni. Particolare della superficie dei giunti. 38 Al restauro conservativo delle sponde dei Navigli di Milano abbiamo già dedicato un articolo nel n. 66-settembre 2004 di Realtà Mapei, dove veniva presentato il cantiere-pilota aperto nella primavera del 2004. Nell’articolo venivano dettagliatamente descritte le analisi e le prove effettuate in laboratorio e sul manufatto, nonché i prodotti testati per l’intervento. Riprendiamo in queste pagine l’argomento per descrivere le successive fasi dei lavori, che hanno visto, nell’autunno del 2005, l’apertura di un campoprova e, nel 2006, l’esecuzione dell’intervento di risanamento su un primo tratto dei muri spondali del Naviglio Grande. prova una serie di prodotti adeguati per questo intervento. Sul n. 66 di Realtà Mapei è stato pubblicato un ampio articolo che contiene maggiori e più ampie informazioni su questa fase dei lavori. La procedura seguita nel cantierepilota e la scelta delle modalità applicative e interpretative delle prove hanno permesso di mettere a punto quali fossero, fra le tecniche non distruttive, le più affidabili per intervenire con successo sulle sponde. La lunga analisi effettuata nel 2004 ha avuto anche lo scopo di permettere la stesura di “Linee Guida” (a cui Mapei ha collaborato attivamente con le relazioni dei suoi tecnici) per definire le tecniche di intervento più appropriate per intervenire nei vari tratti in cui si differenziano, per tipologia costruttiva e patologia, i muri spondali dei Navigli. 2005: il campo-prova Nell’autunno 2005 sono state eseguite le campionature dei materiali da impiegare per il recupero della funzionalità statica dei muri spondali del Naviglio Grande. La porzione di muratura, indicata dalla Direzione Lavori, in 2 3 C • i d a • p d • d D 36 41 Navigli ok 31-01-2007 15:51 Pagina 4 cui l’Assistenza Tecnica del Gruppo Edilizia Mapei ha testato malte esenti da cemento come espressamente richiesto, è stata individuata in un’area spondale realizzata in mattoni pieni sul Naviglio Grande nei pressi del Ponte di Via Valenza. Il procedimento adottato ha previsto dapprima la stilatura dei giunti di allettamento tra i mattoni e, successivamente, il consolidamento della stessa muratura mediante iniezione di boiacche esenti da cemento. Infatti i due prodotti consigliati dall’Assistenza Tecnica Mapei appartengono alla linea MAPE-ANTIQUE, una gamma completa di prodot1 CRONOLOGIA DELL’INTERVENTO • Primavera 2004 – Il cantiere-pilota: indagini e prove per identificare le metodologie di intervento e i prodotti più adeguati. • Autunno 2005 – Il campo-prova: campionatura dei materiali in un’area spondale nel pressi del ponte di Via Valenza. • Primavera e autunno 2006 – Esecuzione dell’intervento nel tratto compreso tra la Darsena e il ponte di Via Valenza. ti per il risanamento delle murature umide oppure degradate costituiti da calce ed Ecopozzolana. Successivamente è stata realizzata un’ulteriore campionatura nei pressi della Darsena: qui è stata prevista la ricostruzione della muratura mista in mattoni e pietra esistente, costituita prevalentemente in ceppo lombardo, mediante la tecnica dello “scuci-cuci”. 2006: l’intervento di recupero I risultati della campionatura hanno soddisfatto la Direzione e la Sovrintendenza, per cui le procedure e i prodotti testati nel campo prova sono stati impiegati nell’intervento di consolidamento statico e restauro conservativo delle sponde del Naviglio Grande, dalla Darsena a Ponte Valenza. I lavori sono stati eseguiti durante i periodi di asciutta del Naviglio, nella primavera e nell’autunno del 2006. Più dettagliatamente, le operazioni eseguite sono state le seguenti. Stilatura dei giunti di allettamento tra i mattoni. Inizialmente è stato effettuato un accurato lavaggio con acqua a bassa pressione delle superfici interessate dalle campionature per rimuovere le parti incoerenti e in fase di distacco. Il giorno seguente è stata applicata manualmente la malta di allettamento composta dal legante idraulico di calce ed Ecopozzolana MAPE-ANTIQUE LC* miscelato con GHIAIETTO 08* nella proporzione di 1: 2. Lo spessore della malta applicata per effettuare la stilatura è stato superiore a 30 mm. La scelta di questa particolare miscela è stata funzionale alle richieste fatte dalla Direzione Lavori che ha espressamente richiesto l’impiego di una malta a base di calce, con totale assenza di cemento, di colore chiaro e con aggregati scuri in curva granulometrica fino a 8 mm. La superficie finale dei giunti è stata particolarmente curata durante la fase applicativa, in quanto doveva risultare a raso rispetto a quella dei corsi dei mattoni e “mettere in evidenza” l’inerte presente nella malta. Consolidamento delle murature mediante iniezione. Per effettuare il consolidamento della muratura, si è partiti dal posizionamento su tutta la parete, dove in precedenza era stata realizzata la stilatura dei giunti di allettamento, di tubicini di plastica morbida. I tubicini avevano un diametro di 10 mm ed erano in Foto 4. Realizzazione di fori nei muri spondali come sede dei tubicini di gomma. Foto 5. Visione complessiva del muro prima dell’iniezione. Foto 6. Iniezioni di consolidamento con Mape-Antique I. 4 5 6 39 36 41 Navigli ok 6-02-2007 9:30 Pagina 5 Foto 7. Messa in sicurezza della muratura prima della ricostruzione dei tratti non recuperabili. 10 Foto 8 e 9. Intervento di ricostruzione delle porzioni di muro rimosse con l’utilizzo di Mape-Antique LC. 7 Foto 10. Vista d’insieme del muro spondale a intervento ultimato. Foto 11. Il Naviglio Grande dopo la piena dell’inverno 2006. 8 9 40 numero non inferiore a 10 per ogni metro quadrato, opportunamente distanziati l’uno dall’altro. Prima di eseguire il consolidamento della muratura è stato necessario iniettare dell’acqua a bassa pressione, utilizzando gli stessi tubicini precedentemente posizionati, per eliminare il limo e il materiale incoerente presente all’interno della struttura. Il giorno successivo alla saturazione del supporto, per consentire anche lo smaltimento dell’eventuale acqua libera ristagnante all’interno, è stata effettuata l’iniezione di MAPE-ANTIQUE I* (legante idraulico a base di calce ed Ecopozzolana, esente da cemento), con una pompa manuale per boiacche, a bassissima pressione. L’operazione è stata realizzata partendo dall’iniettore posto nella zona più bassa e, alla prima fuoriuscita del prodotto dal tubicino posto nelle vicinanze, è stata interrotta l’iniezione di MAPE-ANTIQUE I*, chiuso il tubicino attraverso il quale si stava iniettando e proseguito l’intervento dall’iniettore da cui era fuoriuscito il materiale. A completamento dell’iniezione la superficie campionata è stata lavata 11 36 41 Navigli ok 10 1-02-2007 11:56 Pagina 6 con acqua per eliminare le colature lasciate dal materiale fuoriuscito dai tubicini di plastica. Ricostruzione della muratura esistente mediante la tecnica dello “scuci-cuci”. Alcune porzioni dei muri spondali esistenti hanno richiesto una ricostruzione, in quanto non più recuperabili e non più in grado di assolvere alla loro funzione sia statica che meccanica. Dopo aver messo in sicurezza la muratura esistente puntellandola, si è proceduto ad aprire una breccia nella zona dell’intervento. La successiva ricostruzione delle porzioni rimosse è stata eseguita attraverso il riposizionamento dei mattoni pieni e della pietra (ceppo lombardo) con MAPE-ANTIQUE LC* miscelato con GHIAIETTO 0-8, nel rapporto 1: 2,5. *Prodotti Mapei: i prodotti citati appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito www.mapei.com. Mape-Antique I: legante idraulico fillerizzato esente da cemento per il consolidamento, mediante iniezione, di strutture in pietra, mattoni e tufo. Mape-Antique LC: legante, privo di cemento, per malte chiare deumidificanti per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo. SCHEDA TECNICA Mura spondali del Naviglio Grande, Milano Intervento: consolidamento statico e restauro conservativo delle sponde del Naviglio Grande nel tratto compreso tra la Darsena e il ponte di Via Valenza Anno di intervento: 2005-2006 Committente: Comune di Milano – Settore Tecnico Infrastrutture Ponti; ing. Di Martino (Responsabile procedimento) e ing. Sala (Direzione Lavori) Progetto: ing. Ardizzon, prof. Migliacci (Politecnico di Milano) e ing. Sala Supervisione: Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Milano, arch. Corrieri Impresa: ICEMS, De Campo ICG e Sandrini Coordinamento Mapei: Davide Bandera, Paolo Banfo, Giorgio D’Alò, Luca Ferrari, Massimiliano Nicastro e Matteo Venturini 41 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:09 Pagina 1 1 Foto 1. La Basilica di S. Ambrogio. Sulla destra, è visibile il Campanile dei Monaci. 42 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:10 Pagina 2 2 Qui sopra, il nuovo bookshop realizzato nell’atrio di ingresso antistante il Campanile dei Monaci al termine dell’intervento di restauro. Foto 2. Il vecchio banco vendita posizionato vicino al portale destro della Basilica. ei due campanili che caratterizzano la Basilica di S.Ambrogio, quello dei Monaci, a destra, è il più antico (probabilmente si tratta della torre campanaria più antica di Milano) ed è stato edificato nel IX secolo dalla comunità benedettina qui insediatasi fin dal 789. A sinistra si trova il Campanile dei Canonici, eretto diversi anni più tardi, nel 1128, e rimasto incompiuto fino al 1889 quando fu ultimata la cella campanaria. Il Campanile dei Monaci, oggetto dell’intervento descritto in queste pagine, si presenta a pianta quadrata con fusto liscio, aperto solo dalle arcate della parte superiore dove si trova ancora una campana di bronzo. Probabilmente la struttura doveva avere in origine una struttura più articolata perché al suo interno sono visibili antiche bifore murate. D 43 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:10 Pagina 3 3 Foto 3. Abbattimento del muro che impediva il collegamento tra la torre e la cappella attigua. Foto 4. Stilatura dei giunti eseguita con Mape-Antique MC e rifinita con Mape-Antique FC. Foto 5. Dopo un’accurata pulizia, la riquadratura dell’imbotte della finestra è stata ripristinata con Mape-Antique Mc e con Mape-Antique FC. 6 4 5 intervento era la realizzazione di un nuovo bookshop che avrebbe sostituito il vecchio banco di vendita di materiale librario e fotografico collocato all’ingresso della Basilica, in prossimità del portale destro, in una posizione ingombrante e tale da disturbare la fruizione e il silenzio della chiesa. Secondo gli architetti incaricati Matteo Tartufoli e Nicola Berlucchi, il progetto era improntato su alcune linee guida: gli arredi e le opere riguardanti il bookshop dovevano essere realizzate nel rispetto delle murature originarie e perciò completamente reversibili; le demolizioni previste riguardavano i vecchi impianti di riscaldamento obsoleti e non più in uso o tamponamenti di aperture preesistenti. Inoltre le operazioni di restauro dovevano risultare puramente conservative e finalizzate alla pulitura delle superfici, all’asportazione dei vecchi soppalchi intermedi e alla conservazione delle strutture lignee e in pietra, oltre al restauro, all’integrazione e alla valorizzazione degli intonaci esistenti. I nuovi impian- Intervento di ripristino e restauro Nel 2005 il Campanile dei Monaci della Basilica di S. Ambrogio è stato oggetto di un intervento di ripristino e di restauro a cui hanno contribuito Mapei e Zambon Group, che hanno voluto continuare la loro opera di sponsor (vedi box nella pagina accanto). Oltre a essere sponsor, Mapei ha contribuito all’intervento sia con la fornitura di prodotti e soluzioni tecniche all’avanguardia che con la continua assistenza tecnica sul cantiere. In particolare, sono stati utilizzati diversi prodotti appartenenti alla linea MAPEANTIQUE, soluzioni totalmente esenti da cemento, a base di calce ed EcoPozzolana, prodotto quest’ultimo di colore molto chiaro, particolarmente ricco di silice amorfa e ad alta reattività, specificatamente formulato da Mapei per il recupero di edifici storici in muratura. 8 Analisi dell’intervento I lavori descritti in queste pagine hanno interessato la torre campanaria e l’atrio di ingresso antistante il campanile. L’obiettivo di questo delicato Foto 6. Stuccatura delle fessure presenti sulle travi con Ravemul 017 della Vinavil e segatura. Foto 7. Stuccatura delle fughe a pavimento con Mapegrout SV. Foto 8. Ricostruzione dell’imbotte con Mape-Antique Rinzaffo, MapeAntique MC e Mape-Antique FC. 44 7 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:11 Pagina 4 ti, elettrici e meccanici, dovevano essere inseriti nei nuovi arredi (semplicemente appoggiati) o applicati esternamente alle superfici murarie così da non interferire con il monumento stesso. In ultima analisi era previsto anche il recupero delle campane. Esecuzione dell’intervento Gli interventi effettuati hanno interessato contemporaneamente due zone tra loro distinte: l’interno della torre campanaria e l’atrio di ingresso antistante il campanile, ma per una maggior comprensione dei passaggi tecnici abbiamo preferito una descrizione separata. Torre campanaria All’interno della torre campanaria si è proceduto alla rimozione dei soppalchi realizzati in legno e in ferro, ormai adibiti solo a deposito. Successivamente si è provveduto alla chiusura dei vuoti lasciati nella muratura dalle travi metalliche di sostegno dei soppalchi; a questo scopo sono stati impiegati dei mattoni che presentavano caratteristiche fisico-meccaniche simili a quelle dei materiali impiegati in origine e, come malta di allettamento, MAPE-ANTIQUE MC*, malta chiara deumidificante e traspirante. Si è proceduto poi alla demolizione del muro realizzato in tempi recenti a chiusura di un passaggio originario tra la torre e la cappella attigua, situata all’interno della Basilica. L’intervento di demolizione è stato effettuato manualmente per non provocare eccessive vibrazioni sulla muratura che, dal lato della cappella, presenta degli affreschi. Il rifacimento parziale delle spallette della nuova porta di accesso è stato eseguito con MAPEANTIQUE MC* e il lavoro è stato rifinito con MAPE-ANTIQUE FC*, finitura chiara, opportunamente pigmentata in cantiere per ottenere un effetto cromatico il più possibile simile a quello del tonachino preesistente. Le murature interne in mattoni sono state accuratamente idrolavate al fine di rimuovere completamente le parti polverulenti e i depositi superficiali accumulatisi durante gli anni. Grazie all’utilizzo di microscalpelli e martelletti si è provveduto alla scarnitura dei giunti di allettamento tra i mattoni, realizzati in passato con prodotti cementizi o in malta bastarda. La stilatura dei giunti è stata eseguita con MAPE-ANTIQUE MC* e rifinita successivamente con MAPE-ANTIQUE FC*; anche in questo caso la malta da finitura è stata pigmentata in loco. L’ulteriore trattamento finale della parte inferiore del paramento murario è stato effettuato mediante la tecnica della “scialbatura” con latte di calce. Questa operazione si è resa necessaria per ripristinare la situazione originaria e omogeneizzare le zone in cui si è intervenuto. Il ripristino ha riguardato la riquadratura dell’imbotte della finestra, eseguita solo dopo aver spazzolato accuratamente le superfici ed averle pulite a secco con spugnette “wishab”. E’ stata poi ripristinata la quadratura degli spi- IL PRECEDENTE INTERVENTO DI RESTAURO DELL’ORATORIO DELLA PASSIONE La Basilica di Sant’Ambrogio era stata realizzata per volere del Santo a cui è intitolata e forse, insieme al Duomo, è quella più amata dai milanesi e la più conosciuta dai turisti che visitano la città. Proprio per onorare il significato profondo che riveste l’edificio sacro per la comunità cittadina, alcuni anni fa Mapei e Zambon Group hanno deciso di dare un contributo alla sua rinascita. E’ nato così il progetto di restauro dell’Oratorio della Passione, annesso alla Basilica e consegnato sia alla diocesi ambrosiana che alla città di Milano nel 2004. L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche dalla pubblicazione dell’opera monografica “Oratorio della Passione in Sant’Ambrogio a Milano”, realizzato da Mapei e Zambon Group. Inoltre su questo intervento è stato pubblicato un lungo e dettagliato articolo su Realtà Mapei n. 66. Nel 2005 i due sponsor hanno voluto continuare la collaborazione impegnandosi nell’intervento di restauro effettuato sul Campanile dei Monaci. 45 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:12 Pagina 5 goli e del davanzale della finestra con MAPE-ANTIQUE MC* e MAPE-ANTIQUE FC*. Il ritocco del disegno pittorico è stato realizzato con l’impiego di acquerelli e tinte a calce nelle campiture di fondo secondo i colori definiti dalla Direzione Lavori. E’ stato anche sostituito il vecchio serramento con uno nuovo motorizzato ad anta unica. Il solaio in legno soprastante è stato inizialmente lavato utilizzando acqua e tensioattivi e successivamente spazzolato. In seguito è stato stuccato con una pasta di legno ottenuta miscelando RAVEMUL 017*, omopolimero acetovinilico in dispersione acquosa prodotto da Vinavil - società appartenente al Gruppo Mapei - con segatura. Il composto così ottenuto è stato applicato per sigillare gli spazi tra gli assiti e le fessure presenti lungo le travi di sostegno. L’ultima fase ha interessato il trattamento antiparassitario consolidante e la mordenzatura finale. Inizialmente le stuccature cementizie tra le lastre in pietra della pavimentazione e dei gradini che collegano l’atrio di ingresso con il campanile, sono state rimosse manualmente con degli scalpelli, previa pulitura delle superfici con spazzole di saggina e successivi lavaggi a pressione con acqua e tensioattivi. Dopo di che è stata effettuata la stuccatura delle fughe con MAPEGROUT SV*, malta a presa e indurimento rapidi, opportunamente pigmentata fino a raggiungere il colore originario. Atrio di ingresso antistante il campanile La zona antistante l’ingresso al campanile si presentava con intonaci degradati di colore grigiastro, polverulenti e poco coesivi. L’intervento è stato eseguito mediante l’asportazione delle parti incoerenti e la rimozione del vecchio impianto di riscaldamento ad aria. Il riempimento dei piccoli vuoti lasciati da queste lavorazioni e la ricostruzione della modanatura della cornice sottostante la volta e la lunetta, sono stati effettuati con i prodotti della linea MAPE-ANTIQUE*. In particolar modo la ricostruzione dell’intonaco è stata effettuata con l’applicazione a cazzuola della malta premiscelata “sali resistente” esente da cemento MAPE-ANTIQUE RINZAFFO*; la malta è stata stesa in uno spessore di circa 5 mm. Questo strato sottile di fondo è in grado di migliorare l’aggrappo del successivo prodotto da intonaco e, allo stesso tempo, permet46 Durante la fase di pulitura degli affreschi è stato rinvenuto un panneggio pittorico. Qui sopra, alcune fasi delle operazioni di restauro. 42 47 SAmbrogio ok 31-01-2007 16:12 Pagina 6 te di formare una barriera resistente ai sali che eventualmente dovessero essere presenti nella muratura. Si è proceduto poi all’applicazione a cazzuola di MAPE-ANTIQUE MC* in uno spessore di circa 2 cm. Infine tutte le superfici, comprese quelle dell’imbotte del passaggio tra l’atrio e il campanile, sono state rasate con MAPE-ANTIQUE FC* e poi trattate con una pittura a base di calce beige chiaro, colore indicato dalla Direzione Lavori. Nella zona angolare destra, al di sopra del passaggio, è stata ricostruita geometricamente la porzione di lesena mancante. L’operazione è stata compiuta posizionando dapprima delle barre pultruse in fibra di vetro (MAPEROD G*) creando una sorta di “struttura a castelletto” e, successivamente, mediante l’applicazione dei prodotti della linea MAPE-ANTIQUE*. Anche in questo caso la superficie è stata trattata con la stessa pittura a base calce descritta in precedenza. Restauro dell’affresco ritrovato Durante le fasi preliminari di pulitura degli affreschi ottocenteschi, presenti sia sulla volta che sulla lunetta dell’atrio antistante la torre campanaria, è stato rinvenuto un pregevole panneggio pittorico realizzato precedentemente a quello visibile. Il ritrovamento ha spinto la Sovrintendenza BB.AA. di Milano e il responsabile per la Curia, arch. Capponi, a verificare tramite ulteriori indagini la qualità e i soggetti rappresentati nell’affresco sottostante. Le operazioni di pulitura hanno evidenziato così la presenza su tutta la zona di affreschi in buono stato di conservazione e di particolare bellezza pittorica, realizzati con la tecnica “del buon fresco“ su intonachino appartenente all’originaria cappella del Santissimo, prima della costruzione dell’attuale porta di accesso al campanile E’ stato perciò rimosso totalmente, con delicate tecniche manuali, lo strato di tonachino affrescato sovrastante. Sono emerse due figure alate a grandezza naturale che campeggiano su semplici elementi architettonici e incorniciano, nella parte centrale dell’intradosso, “L’Eterno in Gloria”, un tema già presente nella cappella della Vergine, situata nella navata laterale sinistra di S. Ambrogio. Sulla lunetta invece sono rappresentati dei putti tra le nubi, deturpati però da una serie di lacune a causa della presenza di elementi architettonici in aggetto. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Mapegrout SV: malta colabile a ritiro controllato, a presa ed indurimento rapidi, per la riparazione del calcestruzzo e il fissaggio di pozzetti, chiusini stradali e arredi urbani. Mape-Antique Rinzaffo: malta premiscelata “sali resistente”, di colore chiaro, esente da cemento, da applicare prima di realizzare intonaci deumidificanti con Mape-Antique MC su supporti in pietra, mattone e tufo. Mape-Antique MC: malta premiscelata deumidificante di colore chiaro, esente da cemento, per il risanamento delle murature umide in pietra, mattone e tufo. Mape-Antique FC: malta fine priva di cemento di colore chiaro per la finitura di intonaci deumidificanti applicati su muratura in pietra, mattone e tufo. Disponibile anche nella versione MapeAntique FC/R di colore cocciopesto. Maperod G: barre pultruse in fibre di vetro, per il rinforzo strutturale di elementi in calcestruzzo armato e muratura. Ravemul 017: dispersione acquosa di un omopolimero acetovinilico al 50% di solidi, non plastificato, a media densità. (prodotto da Vinavil SpA, società del Gruppo Mapei). SCHEDA TECNICA Campanile dei Monaci della Basilica di S.Ambrogio, Milano. Intervento: risanamento degli intonaci, protezione e decorazione delle superfici murarie. Anno di intervento: 2005 Committente: Parrocchia di S.Ambrogio (Monsignore De Scalzi, arch. Capponi) Direzione lavori: Sovrintendenza BB.AA. di Milano (arch. Artioli e arch.Corrieri) Progetto: Studio Nicola Berlucchi, M2P Associati Impresa esecutrice: Acep Restauri Civili e Monumentali Capo restauratore: Leonida Pelagalli Coordinamento Mapei: Pasquale Zaffaroni, Davide Bandera, Roberto Belluco 47 48 Frp 5 1-02-2007 12:12 Pagina 1 NELLA PRODUZIONE MAPEI VENGONO PROPOSTI DUE DIVERSI SISTEMI PER GLI INTERVENTI DI RINFORZO, SPECIFICAMENTE STUDIATI PER LE DIVERSE ESIGENZE DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO E DEGLI EDIFICI IN MURATURA. FRP SYSTEM – per strutture in calcestruzzo Si tratta di un innovativo sistema per il rinforzo delle strutture degradate o danneggiate e per l’adeguamento statico, in particolare in campo antisismico, di strutture in calcestruzzo armato, precompresso e in acciaio. FRP SYSTEM è un gamma completa di materiali compositi a base di fibre ad alta ed altissima resistenza meccanica e resine polimeriche. La linea comprende: • MAPEWRAP C E MAPEWRAP G: tessuti uniassiali, biassiali e quadriassiali in fibre di carbonio e vetro; • MAPEWRAP C FIOCCO e MAPEWRAP G FIOCCO: linea completa di “corde” realizzate con fibre unidirezionali in carbonio e vetro per la realizzazione di ancoraggi; • MAPEROD C e MAPEROD G: barre pultruse in fibre di carbonio e vetro, ad aderenza migliorata; • CARBOPLATE: lamine pultruse in fibre di carbonio preimpregnate con resina epossidica, protette da una doppia pellicola di plastica; • CARBOTUBE: tubi pultrusi in fibre di carbonio, protetti da una pellicola di plastica per consolidamenti in strutture voltate e paramenti murari, mediante iniezione di resine epossidiche; • MAPEWRAP PRIMER 1, MAPEWRAP 11, MAPEWRAP 12, MAPEWRAP 21, MAPEWRAP 31, ADESILEX PG1 e ADESILEX PG2: linea completa di resine polimeriche appositamente formulate per la preparazione del supporto, l’impregnazione, l’incollaggio e l’ancoraggio dei tessuti,“corde”, barre, lamine e tubi. SISTEMA MAPEGRID G220+PLANITOP HDM – per il rinforzo strutturale “armato” di edifici in muratura Nato dalla ricerca più avanzata, questo innovativo sistema si compone dei prodotti : • MAPEGRID G220: una speciale rete di fibre di vetro resistente agli alcali per il rinforzo delle murature, caratterizzata da un’elevata resistenza a trazione (45 kN/m) e un’ottima stabilità dimensionale. E’ resistente agli agenti atmosferici, totalmente immune da fenomeni di corrosione, leggera e maneggevole e, inoltre, facile da tagliare e adattare alla conformazione del supporto; • PLANITOP HDM e PLANITOP HDM MAXI (per spessori fino a 6 mm la prima e fino a 25 mm la versione MAXI): sono malte bicomponenti ad elevata duttilità, studiate per regolarizzare e rinforzare elementi strutturali in pietra, mattone e tufo. Sono caratterizzate da ottima adesione, basso modulo elastico, resistenza agli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera e facilità di applicazione; inoltre sono impermeabili e non fessurano. Il sistema di rinforzo strutturale armato MAPEGRID G220+PLANITOP HDM presenta un’elevata duttilità e capacità di dissipazione dell’energia sismica, resistenza alle elevate temperature e buona permeabilità al vapore. E’ inoltre applicabile anche su murature umide e consente ridotto spessore dell’intervento. Per maggiori informazioni su questi prodotti, consultare le relative schede tecniche, disponibili nel sito www.mapei.com. 48 49 51 Riga ok 31-01-2007 15:38 Pagina 1 I LOCALI DI UNA FABBRICA DISMESSA DIVENTANO IL PARCHEGGIO DEL MODERNO SHOPPING CENTRE DOMINA NELLA CAPITALE LETTONE iga può ben essere considerata lo specchio della Lettonia di oggi, di cui è capitale. Questa nazione, per secoli preda delle dominazioni svedese, tedesca e russa, ha infine raggiunto la propria indipendenza dall’URSS nel 1991 ed è entrata a far parte della NATO nel marzo 2004 e dell’Unione Europea nel maggio dello stesso anno. A Riga, città della costa baltica attraversata dal fiume Daugava, le tracce del passato e le aspirazioni ad un futuro moderno ed europeo sono entrambe evidenti. Il centro storico conserva palazzi centenari in stile tedesco mentre nelle periferie si innalzano grigi casermoni dell’era sovietica. La città nuova risale per lo più al XIX secolo e alterna edifici residenziali ad aree commerciali: questa è la zona più moderna, quella in cui più si avverte l’innalzamento dello standard di vita dei lettoni, qui sfrecciano auto straniere di lusso e qui si trovano i grandi magazzini Stockmann, hotel di alta categoria, caffetterie, locali aperti fino a tarda ora e ristoranti prestigiosi con cucina lettone internazionale. R Travi forti per il parcheggio Anche l’apertura di numerosi nuovi centri commerciali rientra nel processo di riqualificazione della città, che risponde alle moderne esigenze della sua popolazione. Tra di essi c’è anche il Domina Shopping Centre, il più grande salone per acquisti di tutti gli Stati Baltici, realizzato nel 2003 recuperando e ampliando i locali di una vecchia fabbrica nell’ex distretto industriale di Riga. Il Centro, che si estende su una superficie di ben 110.000 m2, include negozi, caffè, centri servizi, uffici, un hotel, un salone di bellezza, una palestra e un parcheggio multipiano. Quest’ultimo è stato ricavato da un preesistente edificio a tre piani. Mentre il piano terra è stato adibito a magazzino, gli altri piani, ciascuno esteso su una superficie di 5.000 m2, sono stati specificatamente destinati ad ospitare le auto dei visitatori. Al secondo piano è risultato necessario rinforzare l’ossatura dell’edificio, costituita da un telaio in calcestruzzo comprendente 110 travi, per renderla in grado di resistere alle sollecitazioni, flettenti e di taglio, derivanti dalla nuova destinazione d’uso. Infatti le travi, dalla forma a “doppio T”, ciascuna alta 111 cm e lunga 12 m, presentavano numerose fessure causate da un eccessivo sforzo di tensioni di taglio, segni evidenti di una consistente sofferenza strutturale. Poiché era necessario intervenire senza modificare le dimensioni originali dell’ambiente, mantenendone la fruibilità e, al tempo stesso, evitando di ostacolare le altre operazioni edili in atto, i prodotti della linea Mapei FRP SYSTEM si sono rivelati i più adatti allo scopo. Quest’innovativo sistema usa infatti materiali compositi come tessuti, lamine pultruse in fibre di carbonio e resine epossidiche, che permettono di ridurre le difficoltà operative e i tempi di esecuzione dei lavori di riparazione, rinforzo e adeguamento antisismico di strutture in calcestruzzo. Al momento della progettazione dei lavori, la struttura interessata è stata suddivisa in quattro zone (denominate rispettivamente Zona A, B, C e D), per ognuna delle quali l’intervento di rinforzo è stato dimensionato in funzione delle specifiche sollecitazioni finali previste. Rinforzo a flessione e a taglio Le sollecitazioni a flessione sono state adeguatamente contrastate incollando sulle superfici inferiori delle travi le lamine pultruse in fibra di carbonio CARBOPLATE* (nella versione E 170/100 ed E 170/150) con l’adesivo epossidico tissotropico ADESILEX PG2*. Per quanto riguarda invece l’intervento di rinforzo a taglio, poiché in alcune sezioni le tensioni tangenziali raggiungevano valori molto elevati, si è dovuto incrementare la sezione dell’anima della trave con la malta cementizia 49 49 51 Riga ok 31-01-2007 15:38 Pagina 2 Sullo sfondo, vista delle travi oggetto dell’intervento di rinforzo. Foto 3. Dettaglio dello spessore di Mapegrout BM applicato su entrambe le facce della trave. Foto 1. Dettaglio delle travi lesionate a taglio. Foto 4. Applicazione di Carboplate all’intradosso della trave per incrementare la resistenza a flessione. Foto 2. Applicazione di Mapegrout BM effettuata per incrementare lo spessore della trave in corrispondenza degli appoggi. 11 cm 1 2 3 4 6 bicomponente a basso modulo elastico MAPEGROUT BM*, previa applicazione a pennello dell’adesivo epossidico EPORIP* come promotore di adesione. Dopo aver provveduto alla rimozione, mediante sabbiatura e successiva aspirazione, dei residui incoerenti presenti sul supporto, tutte le lesioni sono state adeguatamente sigillate. Si è proceduto dapprima stuccando le lesioni con l’adesivo epossidico ADESILEX PG2*, dopo di che in esse è stata iniettata la resina epossidica EPOJET* in modo da occludere in maniera definitiva tutte le microcavità formatesi. In 50 seguito è stata applicata una rete elettrosaldata alle due facce verticali della trave per mezzo di connettori in acciaio. Successivamente si è proceduto all’incremento delle sezioni della trave con MAPEGROUT BM*, dopo aver assicurato un’elevata adesione applicando EPORIP*. In particolare, la scelta di usare MAPEGROUT BM* è stata dettata dalla valutazione delle condizioni meccaniche e ambientali (in questo caso si trattava di variazioni di natura climatica e dinamica) a cui la struttura sarebbe stata poi soggetta una volta ultimati i lavori. Questo prodotto è infatti particolarmente adatto al ripristino corticale di strutture in calcestruzzo ammalorato (caratterizzate da un valore di resistenza non troppo elevato), soggette a piccole deformazioni sotto carico, a cicli termici o esposte a condizioni climatiche particolarmente avverse. Vari strati di tessuto unidirezionale in fibra di carbonio MAPEWRAP C UNIAX* (nelle versioni 600/40 e 300/40), di diversa dimensione a seconda dell’entità delle sollecitazioni di taglio, sono stati applicati con il classico ciclo MAPEWRAP che comprende un primer 49 51 Riga ok 31-01-2007 15:39 Pagina 3 *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Adesilex PG2: adesivo epossidico tissotropico con lungo tempo di lavorabilità. Carboplate: lamina pultrusa in fibra di carbonio preimpregnata con resina epossidica, protetta da una doppia pellicola di plastica. Epojet: resina epossidica bicomponente superfluida per iniezioni. Eporip: adesivo epossidico bicomponente per riprese di getto e la sigillatura monolitica delle fessure nei massetti. Mapegrout BM: malta cementizia bicomponente a basso modulo elastico per il risanamento del calcestruzzo. MapeWrap 12: stucco epossidico a presa lenta, di consistenza tissotropica per la realizzazione delle superfici in calcestruzzo. MapeWrap 31: adesivo epossidico di media viscosità per l’impregnazione con “sistema a secco” di MapeWrap. MapeWrap C UNI-AX: tessuto unidirezionale in fibra di carbonio ad alta resistenza con elevato modulo elastico. MapeWrap Primer 1: primer epossidico specifico per il sistema MapeWrap. 5 Foto 5. Posizionamento dei fiocchi di ancoraggio realizzati con porzioni di MapeWrap C UNI-AX 300/20. Foto 6. Rinforzo a taglio mediante applicazione di “staffe” costituite da MapeWrap C UNI-AX 300/40. Foto 7. Dettaglio del rinforzo a taglio. 6 7 epossidico (MAPEWRAP PRIMER 1*), uno stucco epossidico di regolarizzazione (in questo caso MAPEWRAP 12*) e una resina di impregnazione (in questo caso MAPEWRAP 31*). Per incrementare l’altezza del rinforzo e migliorarne, quindi, l’efficacia, è stato impiegato un sistema di connessione che ha previsto l’applicazione di porzioni di tessuti MAPEWRAP C UNI-AX* 300/20. Queste ultime sono state arrotolate e impregnate di resina epossidica, in modo da far loro assumere la tipica conformazione di una barra, e poi posizionate all’estremo superiore delle travi e sigillate con lo stucco epossidico MAPEWRAP 12*. Parcheggio assicurato Grazie all’uso di questi sistemi innovativi, i lavori di consolidamento delle travi sono terminati in tempo, assicurando alla struttura un’adeguata resistenza alle sollecitazioni e, quindi, un perfetto adattamento dell’edificio al nuovo uso. Oggi i visitatori del nuovo centro commerciale possono parcheggiare comodamente e dedicarsi allo shopping in tutta tranquillità. SCHEDA TECNICA Parcheggio Domina Shopping Centre, Riga, Lettonia Intervento: rinforzo statico delle travi in calcestruzzo Anno di intervento: 2003 Committente: P.K. Investment Progetto: MSC Associati S.r.l., Como Direzione lavori: MSC Associatim Srl Impresa esecutrice: RS Levati Rivenditore Mapei: Velve M.S. Technologies, Riga Coordinamento Mapei: Giulio Morandini, Mapei SpA 51 52 55 Musaba ok 31-01-2007 15:44 Pagina 1 di Hiske Maas, Presidente Santa Barbara Art Foundation, e Achille Carcagnì reata nel cuore dell’Aspromonte, in Calabria, su parti estese del territorio del Comune di Mammola (RC) e attorno ai resti di un antico complesso monastico, la Fondazione Santa Barbara ha il primato in Calabria e, forse, in tutta Italia, di aver coinvolto, dal 1970 ad oggi, giovani artisti, artigiani e studenti provenienti da tutto il mondo realizzando, insieme a loro, progetti, master, concorsi, stages, workshop, seminari, convegni e meeting. Al suo interno si trova il MuSaBa (Museo Santa Barbara): un'opera in progress che si articola in molteplici interventi diversificati nel tempo e nello spazio, alla realizzazione dei quali ha contribuito anche Mapei con i suoi prodotti e sistemi di prodotto. E' un insieme variegato di architettura, scultura, opere d'arte visive, giardini mediterranei, fiumare, un parco archeologico-paesaggistico e un laboratorio di ricerca e di formazione. Ed è proprio per soddisfare le esigenze di soggiorno di tanti artisti-studenti che ogni anno frequentano come stagisti il museo, che la Fondazione Museo Santa Barbara - diretta da Hiske Maas e dall’artista Nik Spatari - ha progettato una foresteria all’interno del parco museo. C 52 52 55 Musaba ok 31-01-2007 15:44 Pagina 2 Qui sopra: un particolare del monumentale mosaico realizzato sulle pareti esterne della foresteria del MuSaBa. A lato: la preparazione e la posa delle tessere musive. Il Progetto Mosaico-Foresteria La foresteria, che si trova all’interno del Parco-Museo-Laboratorio MuSaBa, è un’opera artistico-architettonica progettata dall’artista Nik Spatari con caratteristiche ricettive (22 posti letto) funzionali alle attività museali, particolarmente a quelle didattiche, congressuali e di rappresentanza. L’architettura del complesso è espressione di un insieme di strutture che si richiamano allo spirito e alle regole della vita monastica. Il manufatto è, a un tempo, architettura contemporanea viva e gigantesca scultura che si ispira alla dinamica e discontinua geometria della natura e dei corpi luminosi stellari. Naturalmente non poteva essere un’opera “normale”, come del resto non lo è l’intero parco museale. Ha preso così forma un’idea suggestiva a cui è stato dato il nome di “Progetto MosaicoForesteria”, che ha stimolato un’ener- gia creativa collettiva che si è tradotta nella realizzazione di un’opera davvero unica nel suo genere. Il pezzo forte del “Progetto MosaicoForesteria” è sicuramente il monumentale mosaico di mille metri quadrati. È un opera in progress che interessa le mura esterne della foresteria e nasce dall’idea progettuale di Nik Spatari, che intende concretizzare un suo studio-sintesi recentemente raccolto nella pubblicazione “L’enigma delle Arti Asittìte nella Calabria ultramediterranea”. Quanto concepito da Nik Spatari renderà la struttura – a lavori ultimati – non solo un moderno complesso polifunzionale ma contemporaneamente un’imponente opera d’arte che vuole essere un tributo alla storia dell’arte di tutti i tempi nel mondo. Vi saranno infatti immagini, scene e simboli che interessano la striscia storica dell’evoluzione delle arti mediter- ranee, da quella Camusa (5000 a.C.) al Paleocristianesimo (200 d.C.) fino a giungere alle arti contemporanee (da Antonello da Messina a Picasso). I mosaici, dalla tecnica decisamente innovativa e alla cui preparazione e posa dei pezzi hanno contribuito e continuano a contribuire centinaia di studenti di svariate Accademie d’Arte e Università italiane e straniere, diventano così il film che interessa una storia plurimillenaria: il pensiero, le arti, il rapporto col divino, la società e la cultura delle civiltà sumeriche, mesopotamiche e del popolo del Dio biblico. Un altro elemento suggestivo di questa particolarissima opera artistica e architettonica è il rivestimento esterno del tetto, realizzato con coloratissime piastrelle ceramiche disposte in maniera da creare un effetto cromatico di grande impatto. Completano infine il progetto anche i pavimenti dal design colorato e i rivestimenti 53 52 55 Musaba ok 31-01-2007 15:45 Pagina 3 L’intervento Mapei I tecnici, i prodotti e le tecnologie Mapei stanno contribuendo giorno dopo giorno alla realizzazione del “Progetto Mosaico-Foresteria”. Sono ad oggi stati realizzati circa 700 m2 di pavimenti interni in gres porcellanato; la posa è stata effettuata su un sottofondo realizzato con TOPCEM PRONTO*, malta premiscelata pronta all'uso per massetti cementizi a veloce asciugamento, utilizzando KERAFLEX*, adesivo cementizio ad alte prestazioni a scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato per piastrelle in ceramica e materiale lapideo; lo stesso prodotto è stato impiegato per posare anche i 400 m2 di rivestimenti interni in piastrelle ceramiche. Successivamente la stuccatura colorata delle fughe è stata effettuata con ULTRACOLOR PLUS*, malta ad alte In questa pagina: i tetti della struttura che ospita la foresteria sono stati rivestiti con piastrelle ceramiche colorate disposte in modo da creare un originale effetto cromatico. Nella pagina accanto: vivaci e insoliti giochi di colore per i rivestimenti, a pavimento e parete, di bagni e cucine danno vita ad ambienti dal forte impatto visivo. 54 interni dei bagni e delle cucine, realizzati con piastrelle di scarto recuperate qua e là, ma disposte con un gioco di colori il cui risultato finale sembra evocare il set di una campagna pubblicitaria. E ancora le “celle”, realizzate ognuna da un artista diverso, motivo per cui, in ciascuna di esse, si individuano evidenti influenze di differenti culture. prestazioni, antiefflorescenze, per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa e asciugamento rapido, idrorepellente con DropEffect e antimuffa con tecnologia BioBlock. I giunti di dilatazione sono stati sigillanti con MAPESIL AC*, sigillante siliconico a reticolazione acetica, resistente alle muffe, esente da solventi, disponibile in 26 colori e trasparente. La copertura esterna della foresteria di circa 700 m2 è stata dapprima impermeabilizzata con MAPELASTIC*, la malta cementizia bicomponente elastica per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni e piscine e, successivamente, rivestita con piastrelle ceramiche multicolore posate con KERAFLEX*. L’impermeabilizzazione effettuata con MAPELASTIC* è stata, inoltre, potenziata con l’armatura di rinforzo costituita dalla RETE IN FIBRA DI VETRO*. A indurimento avvenuto dello strato impermeabilizzante, infatti, questa 52 55 Musaba ok 31-01-2007 15:45 Pagina 4 Nik Spatari nasce nel 1929 a Mammola, piccolo paese in provincia di Reggio Calabria. Giovanissimo, entra in contatto con gli ambienti cosmopoliti d'Europa e del continente americano, dove ha proficui rapporti con personaggi di spicco del mondo dell’arte e dell’architettura, in particolare Jean Cocteau, che gli apre la strada del successo, e Le Corbusier, che lo avvia all'architettura. Numerosi premi arricchiscono la sua intensa attività e lo portano all'attenzione della critica più qualificata. Nel 1960 conosce Hiske Maas, divenuta in seguito collaboratrice e co-fondatrice di MuSaBa e della Santa Barbara Art Foundation. Ha pubblicato trattati d’arte tra cui ”La teoria dei colori complementari” e “L’uomo archetipo” edito dalla Fondazione per le scuole, le accademie e le università. Nella foto: Nik Spatari, a sinistra, con Achille Carcagnì di Mapei. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per ceramica e materiali lapidei”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature Mapei sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni a scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato per piastrelle in ceramica e materiale lapideo. Ultracolor Plus (CG2): malta ad alte prestazioni, modificata con polimero, antiefflorescenze, per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa e asciugamento rapido, idrorepellente con DropEffect e antimuffa con tecnologia BioBlock. Mapesil AC: sigillante siliconico a reticolazione acetica, resistente alle muffe, esente da solventi, disponibile in 26 colori e trasparente. Mapelastic: malta cementizia bicomponente elastica per l’impermeabilizzazione del calcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni e piscine. Rete in fibra di vetro: rete in fibra di vetro resistente agli alcali per l’armatura di protezioni impermeabili, membrane antifrattura e rivestimenti a cappotto. SCHEDA TECNICA speciale rete di vetro costituisce un’armatura che evita la formazione di fessurazioni dovute a movimenti del supporto o della superficie piastrellata. Per la stuccatura delle fughe, infine, anche qui è stato utilizzato ULTRACOLOR PLUS* e, per i giunti di dilatazione, MAPESIL AC*. Per la realizzazione del monumentale mosaico (circa 1.000 m2) si stanno utilizzando milioni di piccole tesserine colorate, applicate anche qui con KERAFLEX*, mentre per la stuccatura delle fughe si stanno utilizzando le molteplici varianti cromatiche in cui è disponibile ULTRACOLOR PLUS*. Attualmente l’opera è in gran parte realizzata e, con il contributo di Mapei, verrà presto portata a termine. Progetto “Mosaico–Foresteria”, MuSaBa (Museo Santa Barbara), Mammola (RC) Intervento: realizzazione di decorazioni a mosaico sulle pareti esterne della foresteria; impermeabilizzazione delle coperture esterne e successivo rivestimento con piastrelle ceramiche; realizzazione dei sottofondi e posa dei pavimenti e dei rivestimenti in gres porcellanato nei bagni e nelle cucine Anno di intervento: 2005-2007 Progetto: Nik Spatari Direzione lavori: Nik Spatari e Hiske Maas Committente: Santa Barbara Art Foundation Rivenditore Mapei: Calautti Salvatore & Figli di Gioiosa Jonica Coordinamento Mapei: Achille Carcagnì e Francesco Costantino 55 56 58 Sport Centro ok 31-01-2007 14:58 Pagina 1 Foto 1. Test di accelerazione svolto sul campo: viene effettuato soprattutto nelle valutazioni dei calciatori. Foto 2. Andrea Tafi è stato il primo atleta Mapei ad essere stato sottoposto ad un test di valutazione, il 17 ottobre 1995. Foto 3. Ogni anno alcune centinaia di ciclisti effetuano il test per la misura del massimo consumo di ossigeno e per la determinazione della soglia anaerobica, parametri utilizzati per valutare le condizioni di forma e per ottimizzare l'allenamento. 1 a cura del Centro Ricerche Mapei Sport l Centro Ricerche Mapei Sport di Castellanza è nato a metà degli anni Novanta, da un chiaro progetto del dottor Giorgio Squinzi sul modo di approcciare l’attività nello sport:“Creare una struttura in grado di supportare nel modo scientificamente più avanzato possibile la preparazione del Professional Cycling Team Mapei, per perseguire i massimi risultati agonistici, nel rispetto dell’etica sportiva”. Un progetto il cui sviluppo operativo venne affidato ad Aldo Sassi, chiamato ad entrare nello staff della squadra – per occuparsi della preparazione degli atleti - nell’estate del ’95. Subito dopo il Giro di Lombardia di quell’anno, iniziarono i primi test sugli atleti. I 56 In quegli anni le valutazioni dello stato di forma dei ciclisti venivano effettuate sottoponendoli a sforzi di intensità crescente al cicloergometro o in pista, durante i quali veniva misurata la frequenza cardiaca (e raramente anche l’acido lattico):in Mapei si incominciò invece a misurare il consumo di ossigeno e a determinare la cosiddetta “soglia anaerobica”(un parametro fisiologico importante sia per monitorare lo stato di forma, sia per ottimizzare l’allenamento) mediante l’analisi dell’aria inspirata ed espirata dall’atleta. Questi protocolli erano fino ad allora inusuali per valutazioni di routine di ciclisti professionisti, se si escludono le valutazioni su qualche olimpionico o su chi faceva da “cavia” in 2 56 58 Sport Centro ok 31-01-2007 14:58 Pagina 2 Foto 4 e 5. Giancarlo Cosio durante il record dell'ora (foto 4) preparato con il supporto scientifico del Centro Ricerche Mapei Sport. Cosio, che da alcuni anni è passato allo sci nautico (foto 5) e che continua ad essere supportato da Mapei Sport, è stato recentemente eletto dalla Federazione Internazionale dello sci nautico "World Male Disabled Skier of the Year 2006". Foto 6. L'hand-biker Vittorio Podestà, secondo di categoria alla maratona di New York 2006, durante un test nel laboratorio di Mapei Sport. 3 4 qualche laboratorio di fisiologia: già questo particolare approccio ai test era indicativo della nuova strada che si voleva intraprendere. Per onor di cronaca, il primo atleta ad essere testato fu Andrea Tafi, il 17 ottobre 1995. Nel frattempo si lavorava per allestire un vero e proprio laboratorio di fisiologia e biomeccanica interamente dedicato agli atleti Mapei. L’inaugurazione della struttura, situata a Castellanza, avvenne il 9 dicembre 1996: è in quella data che ufficialmente è nato il Centro Ricerche Mapei Sport. Nel frattempo intorno alla squadra professionistica erano proliferate numerose formazioni satelliti giovanili: nel 1998 5 erano già ben 22, perfettamente coordinate da Valdemaro Bartolozzi. E il ’98 fu un anno molto importante per la struttura. Il 22 febbraio venne costituita la società di gestione del Centro (Sport Service Mapei s.r.l.) e il 13 maggio venne aperto al pubblico il Poliambulatorio Medico di Valutazione Sportiva e Fisioterapia, una denominazione che ben sintetizzava le finalità – e anche l’originalità – di Mapei Sport. Sempre in quell’anno incominciò - a latere dell’assistenza agli atleti in ambito medico-sportivo, di allenamento e biomeccanico anche l’attività divulgativa: il 26 giugno, in collaborazione con il Settore Tecnico nazionale della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera), venne organizzato in sede un convegno nazionale sulla marcia.L’inizio ufficiale della produzione scientifica è invece del 1999, anno in cui a Roma, durante il convegno annuale dell’European College of Sports Science, vennero presentati i primi risultati di una ricerca svolta nei laboratori di Castellanza. Di lì a qualche anno – nel 2002 – l’esperienza maturata sui ciclisti e sui mountain bikers portò alla prima pubblicazione internazionale, avvenuta su Medicine and Science in Sports and Exercise, una delle primissime riviste al mondo in questo ambito, organo di informazione ufficiale del prestigioso American College of Sports Medicine. A fine 2006 gli articoli pubblicati su riviste scientifiche di rilievo internazionale erano oltre una dozzina; circa il doppio le presentazioni orali e i poster a congressi internazionali: un’attività che pone il Centro Ricerche Mapei Sport tre le realtà italiane scientificamente più produttive in questo settore. Attualmente i filoni di ricerca più attivi sono quelli relativi al ciclismo e al calcio. Ma grande attenzione viene data anche al problema della salute generale dei non-atleti, da perseguire attraverso l’attività fisica: in questo ambito è stato avviato da alcuni anni un programma di 6 Corporate Worksite Physical Activity (attività fisica sul posto di lavoro), nelle due palestre aziendali Mapei di Milano e di Robbiano di Mediglia, progetto pilota del quale già si vedono i primi risultati positivi dal punto di vista salutistico e che presto verrà proposto dal Centro anche a realtà esterne a Mapei. L’esperienza con la squadra professionistica di ciclismo – conclusasi nel 2002 – è stata determinante per l’approccio scientifico dello staff del Centro alle problematiche dello sport, perché ha creato un forte e concreto collegamento tra laboratorio di ricerca e realtà del campo, una realtà fatta di atleti di altissimo livello: questo particolare background ha 57 56 58 Sport Centro ok 31-01-2007 14:58 facilitato gli scambi scientifici con molti dei ricercatori più conosciuti al mondo nell’ambito della fisiologia e delle scienze dello sport in generale. Dopo l’intensa avventura nel ciclismo, ecco nel 2004 quella nel running - con il gruppo Co-Ver Mapei - che ha portato a sviluppare importanti esperienze anche in questo sport, coronate nello stesso anno dai successi alle maratone di Milano (Daniel Cheribo) e Firenze (Benjamin Kiprotich), cui ha fatto seguito Carpi nel 2006 (Aniko Kalovics). Altro maratoneta di successo che si appoggia al Centro, l’hand-biker Vittorio Podestà (2° nel 2006 alla maratona di New York): sono parecchi gli atleti diversamente abili seguiti in questi anni dalla struttura di Castellanza nelle loro attività agonistiche e spesso in veri e propri record (tra i ciclisti, Giancarlo Cosio, Fabrizio Macchi e Alessandro Grassi). Altro capitolo di rilevante importanza nella vita del Centro Ricerche Mapei Sport, l’assistenza ad atleti di squadre nazionali: a quelli della Federazione Golf 8 58 Pagina 3 Foto 7. Aniko Kalovics durante un test in preparazione alla maratona di Carpi, vinta dall'atleta di Co-Ver Mapei. Foto 8. Una foto di gruppo dello staff del Centro Ricerche Mapei Sport. 7 nel 2002 e 2003; della Federciclo dal 1997 al 1999 (attualmente la collaborazione si sta sviluppando in ambito scientifico); dell’Istituto Australiano dello Sport, dal 1999 ad oggi. Dal 2004 il Centro è la struttura cui fanno riferimento gli atleti delle nostre nazionali maggiori maschili e femminili di sci alpino. Proprio nell’ambito dell’attività a favore di questi atleti, sono stati sviluppati nuovi approcci alla valutazione degli sciatori, in particolare nella cosiddetta “modalità eccentrica”, cioè in movimenti nei quali i muscoli vengono forzatamente allungati mentre sono contratti (come quando si ammortizza con gli arti inferiori una caduta dall’alto): è una modalità di esercizio che consente di sviluppare tensioni muscolari estremamente elevate e a basso dispendio di energie; per queste ragioni è oggetto di grande interesse anche in ambito riabilitativo. Prendendo spunto dalle particolari esigenze con gli sciatori, il Centro ha sviluppato una serie di strumentazioni specifiche per l’attività eccentrica, come la cosiddetta “pressa eccentrica Mognoni” o un particolare ergometro eccentrico (Ergobackspin, recentemente brevettato),il cui utilizzo in allenamento è stato introdotto in via sperimentale in questi mesi anche nell’allenamento di alcuni ciclisti professionisti. Attualmente al Centro Ricerche Mapei Sport di Castellanza fanno riferimento atleti di vertice di numerose discipline sportive: oltre a una ventina di ciclisti professionisti (tra i quali Cadel Evans, ultimo ciclista a portare la maglia rosa sopra i cubetti Mapei), numerosi campioni della mountain bike (come Tony Longo e Hannes Pallhuber del team Mapei-Merida), i già citati atleti delle squadre nazionali maschili e femminili italiane di sci alpino (circa 80) e quelli del Running Team Co-Ver Mapei, diverse squadre di calcio professionistiche (tra le quali Sassuolo e Sampdoria), il primatista mondiale di immersioni in apnea Gianluca Genoni (vedi articolo a pag.61), diversi schermidori della prestigiosa Società del Giardino di Milano… insieme a varie centinaia di sportivi di ogni livello ed età. Accanto all’assistenza agli sportivi di ogni livello, negli ultimi due anni è incrementata molto anche l’attività ambulatoriale nell’ambito della medicina sportiva e della traumatologia. Il 2006 si è chiuso con 5.150 prestazioni, di cui 2.300 test di valutazione funzionale, 600 test biomeccanici, 650 programmi di allenamento, 1.600 visite mediche. Gli accessi sono stati 3.300, il 30% dei quali costituito da atleti professionisti o di élite, il 50% da sportivi giovani e meno giovani di livello amatoriale, il 20% da non-sportivi semplicemente alla ricerca di un approccio razionale alla loro attività fisica. Qual è lo scopo di questo articolo? Semplicemente quello di dire, a chi è arrivato fino a questo punto della lettura, che Mapei può dare una mano sia a coloro che fanno sport per vincere, sia a quanti lo sport lo praticano,o intendono praticarlo, solo a scopo salutistico. Qualunque sia il vostro approccio allo sport, davvero non pensate che possa esservi utile fare un salto per un checkup a Castellanza? Sport Service Mapei via Don Minzoni, 34 - 21053 Castellanza (VA) [email protected] www.mapeisport.it 59 60 Sport Conv ok 31-01-2007 14:57 dieci anni di attività di ricerca del Centro Mapei Sport sono stati oggetto di un Convegno che si è svolto il 2 dicembre 2006 a Milano, nella splendida cornice della Sala delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”. Fra gli oltre 300 convenuti - autorità sportive, ricercatori, medici e tecnici sportivi, studenti della facoltà di Scienze Motorie - erano presenti anche alcuni tra gli atleti più rappresentativi della storia Mapei nel ciclismo, come Franco Ballerini (attuale CT della Nazionale), Andrea Tafi, Daniele Nardello, Dario Cioni e Stefano Zanini, oltre ad altri importanti personaggi del mondo del ciclismo (come Vittorio Adorni, Renato Di Rocco, Ernesto Colnago, Amedeo Colombo), del calcio (il dottor Rodolfo Tavana, il preparatore della nazionale Claudio Gaudino e quelli di altre squadre professionistiche) e di altri sport (impossibile citare i più rappresentativi, tanti ve n’erano…). In apertura dei lavori, Aldo Sassi (Direttore del Centro Ricerche Mapei Sport) ha ricordato le tappe più significative che hanno caratterizzato lo svi- I Pagina 1 luppo della struttura. Il dottor Giorgio Squinzi, Presidente del Gruppo Mapei, ha sottolineato l’importanza che l’intero gruppo attribuisce alla ricerca e i motivi che hanno spinto a dare questa impronta anche alla presenza Mapei nello sport. Presenza il cui significato è stato sottolineato dalla dottoressa Adriana Spazzoli, responsabile Marketing e Relazioni Esterne del Gruppo Mapei, che ha discusso nella sua relazione del rapporto tra sport, comunicazione e sponsorizzazioni. Il dottor Claudio Pecci, Direttore Sanitario del Centro di Castellanza, ha poi dissertato sul futuro della medicina dello sport. Franco Impellizzeri, Responsabile Scientifico del Centro Ricerche Mapei Sport, ha illustrato i primi interessanti risultati del progetto di attività fisica in azienda, sviluppato nelle sedi Mapei di Milano e Robbiano di Mediglia: l’efficienza cardiocircolatoria è risultata aumentata dell’8% circa in coloro che si sono allenati almeno 3 volte alla settimana (inclusa l’attività fisica svolta al di fuori della palestra aziendale), mentre le persone che si sono allenate meno (o saltuariamente) 59 59 60 Sport Conv ok 31-01-2007 14:57 Pagina 2 2 1 Foto 1. Da sinistra, l'ex campione del mondo di ciclismo Vittorio Adorni, attualmente Presidente del Consiglio Professionistico dell'Unione Ciclistica Internazionale; Adriana Spazzoli, Responsabile Marketing e Relazioni Esterne Mapei e Renato Di Rocco, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Foto 2. Aldo Sassi, Direttore del Centro Ricerche Mapei Sport. Foto 3. Il professor Piero Mognoni, fisiologo del CNR-ITBA di Milano e consulente di Mapei Sport sin dai primi anni di attività della struttura. Foto 4. I relatori della sessione scientifica pomeridiana. Da sinistra: Ermanno Rampinini, Andrea Morelli, Carlo Castagna, Nicola Maffiuletti, Aldo Sassi, David Bishop, Franco M. Impellizzeri e Samuele Marcora. 60 non hanno avuto significativi miglioramenti cardiocircolatori. E’ da sottolineare, comunque, che la maggior parte dei partecipanti al programma ha visto migliorare il profilo ematico (ad esempio, diminuzione del colesterolo totale e aumento delle HDL); ciò è avvenuto soprattutto in coloro che hanno abbinato all’attività fisica una corretta alimentazione. Nella sessione pomeridiana, moderata dal dottor Luigi Simonetto (Responsabile del servizio di traumatologia e ortopedia di Mapei Sport) si sono succeduti gli interventi dei ricercatori del Centro - oltre a Sassi e Impellizzeri, Ermanno Rampinini (Responsabile del Laboratorio) e Andrea Morelli (Responsabile dell’area Biomeccanica) - e di altri relatori, scelti tra i ricercatori con i quali Mapei Sport collabora più assiduamente: Piero Mognoni (ITBA-CNR di Milano), Samuele Marcora (Università di WalesBangor - Regno Unito), Carlo Castagna (Università di Tor Vergata – Roma), 4 3 Nicola Maffiuletti (Schulthess Clinic di Zurigo), David Bishop (University of Western Australia). Le presentazioni sono state incentrate sugli argomenti relativi alle attività sportive che maggiormente sono state oggetto di ricerca da parte della struttura di Castellanza in questi anni (ciclismo, running, calcio e sci), argomenti rispetto ai quali sono stati illustrati i risultati più significativi degli studi condotti in questi anni dal Centro Ricerche Mapei Sport. 61 Genoni ok 31-01-2007 16:08 Pagina 1 apelastic: è questo il ‘mio’ prodotto, quello nel quale mi potrei identificare maggiormente!”. Come potrebbe meglio sintetizzare le sue straordinarie capacità fisiche Gianluca Genoni? “Anch’io devo… resistere all’acqua: è una questione vitale a quelle profondità, lo provi sulla tua pelle. E la capacità di lasciar deformare il tuo corpo in maniera controllata, sotto pressioni che arrivano a 14 chili per centimetro quadrato, ponendo grande attenzione alla compensazione, è condizione essenziale per riemergere perfettamente integro!”. 5 ottobre 2006, largo di Ras Mohamed (Sharm El Sheik, Egitto), ore 9.20: a 10 anni dal suo primo record, dopo una stagione di impegnativi allenamenti, Genoni stabilisce il nuovo record del mondo di apnea profonda in assetto variabile, scendendo a 141 metri di profondità! Il tutto con un respiro di “soli” 3 minuti e 8 secondi (“soli” si fa per dire, ma per Genoni non è quello il problema, visto che in piscina ha un record di durata in apnea che sfiora il quarto d’ora…). La nuova zavorra, una specie di “siluro” sul quale campeggia il logo Mapei, lo porta a -141 in 1 minuto e 20 secondi. Uno strappo al cartellino che segnala la profondità raggiunta e via per la risalita a braccia, lungo il cavo che riporta in superficie, dove riemerge un Genoni persino non eccessivamente provato in apparenza, segno della ottimale preparazione e della straordinaria capacità di gestione mentale di uno sforzo come questo. Le sensazioni laggiù in fondo? “Stupendo! Bellissimo!”. E risalendo? Non i pensieri di euforia per il successo che molti di noi si aspetterebbero: “Malinconia: la malinconia di avere finito l’avventura. Il pensiero che non sarei più sceso fino laggiù. Un dispiacere…”: parole che non possono appartenere ad un cinico cacciatore di record, ma solo ad un uomo profondamente innamorato del mare. Questo imponente re degli abissi (un metro e 92, 82 chili, una capacità vitale che sfiora i 10 litri, come abbiamo avuto modo di misurare nel nostro Centro di Castellanza), qualcuno lo avrà visto condurre la trasmissione televisiva domenicale Vivere il Mare (Rai); o gareggiare “per sport” in maglia Mapei alle maratone di New York e Milano insieme al nostro gruppo di clienti-maratoneti (v. Realtà Mapei n. 74). Sentendo i suoi racconti, i compagni di avventura alla maratona di New York cominciarono a chiamarlo affettuosamente “Algabranchia”, come la famosa alga che in Harry Potter consente a chi ne mangia di diventare un uomo-pesce. Ora, dopo questo record “abissale”, lo chiameranno “Mapelastic”? “M A destra, Genoni durante una fase di discesa in allenamento (al lago) sulla zavorra-siluro. A sinistra, Genoni durante un allenamento al lago mostra la nuova zavorra, usata poi per il record. 61 62 63 Katia Orgiana ok 6-02-2007 9:31 gli albori del XXI secolo, arte e architettura sono oramai due discipline che condividono interamente le loro sostanze e svolgono la stessa missione: trasformare lo spazio. È partendo da questi concetti che si muove Katia Orgiana, una giovane artista genovese a cui Mapei offre da tempo la sua collaborazione. Orgiana utilizza i materiali dando luogo a forme che si relazionano allo spazio espositivo, creando una rete di corrispondenze spaziali tra la scultura e l’ambiente circostante. Ne è un esempio il progetto del 2005 intitolato Deserto delle Anfore, realizzato e presentato per la prima volta alla collettiva Allarmi a Como. La Caserma Militare di Como ha infatti ospitato, nel maggio 2006, la seconda edizione di quest’iniziativa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como e dall’Esercito Italiano. La mostra riuniva le opere di 51 artisti, supportati e presentati da altrettante gallerie d’arte, provenienti da tutto il circuito italiano: senza alcun dubbio erano presenti le opere degli artisti più rappresentativi nel panorama di quella che viene chiamata “arte giovane” in Italia. Il Deserto delle Anfore nasce dallo sviluppo di un modulo scultoreo studiato per essere composto da due elementi modulari di 100x100 cm, riproducibili in numero infinito, adattabili a seconda dello spazio su cui intervenire. Un elemento piatto, orizzontale: il terreno, la parte pedonabile; è il contesto che contiene gli eventi, il piano su cui si appoggia, in questa metafora scultorea, la vita. L’altro elemento è ciò che aggetta, è la forma creatrice: in questo caso l’anfora che emerge dal piano pedonabile. Le anfore, dice Katia Orgiana, “intese come forme portatrici di ricchezza, oggetto di scambio, oggetto dell’evoluzione attraverso lo scambio, sono simbolo dello scopo dell’arte e della comunicazione come scambio di conoscenza, sapere, benessere”. Pagina 1 A 62 1 2 A Como, in una grande stanza, si sono così visti gli spettatori camminare incuriositi in questo microcosmo di cemento ideato dall’artista. Il Deserto delle Anfore – un progetto plurivalente e versatile che può essere ridisegnato e installato in più luoghi come piazze, musei, parchi e lungo gli scorci storici delle città - è stato così uno scenario evocativo unico, una scultura vivibile, sulla quale lo spettatore ha potuto camminare ed essere così coinvolto integralmente. L’intervento di Mapei La scelta di utilizzare soluzioni di Mapei nella realizzazione di quest’opera ha consentito di soddisfare molteplici esigenze. Anzitutto, essendo calpestabile, l’opera doveva essere in grado di sopportare il peso degli spettatori che potevano camminarvi sopra; l’opera doveva, inoltre, possedere caratteristiche di relativa leggerezza (il peso di ogni singolo elemento doveva essere contenuto per permettere una facile movimentazione e installazione), ma al contempo i 3 4 62 63 Katia Orgiana ok 6-02-2007 9:31 Pagina 2 Foto 1. Applicazione di Mapegrout SV sul calco in silicone. ciolo. Questi obiettivi sono stati raggiunti con l’impiego di MAPEFLOOR FINISH 50* (finitura poliuretanica alifaFoto 2. Rimozione del calco in silicone. tica bicomponente, esente da solventi), aggiungendo nella preparazione del Foto 3. Il retro della scultura a forma d’anfora. prodotto MAPEFLOOR FILLER* (cariche Applicazione di MapeWrap 31 sul tessuto in micrometriche). fibra di carbonio MapeWrap C Quadri-AX. La stesura del materiale è stata effettuata a spruzzo. Foto 4. Applicazione a spruzzo di Mapefloor Finish 50 caricato con Mapefloor Filler. materiali con i quali veniva realizzato ogni modulo dovevano garantire buone caratteristiche prestazionali. Infine, per consentire lavorazioni veloci e in continuo, erano richiesti prodotti con tempi brevi di presa e di indurimento. La scultura era composta, come abbiamo visto, da due moduli: una parte piana e calpestabile e una parte mossa da una forma che emerge dalla superficie piana, che sintetizza quella di un’anfora. Per esigenze artistico-compositive, relative allo spazio adibito all’esposizione, la parte piana è stata riprodotta per 15 volte, mentre quella ad anfora in 10 volte, per un totale di 25 pezzi. Dopo aver prodotto un calco in silicone dei due modelli in argilla realizzati dal- l’artista, si è proceduto gettando MAPEGROUT SV*, ottenendo in questo modo le 25 riproduzioni. La scelta del materiale è ricaduta su MAPEGROUT SV* in quanto è una malta cementizia con ridottissimi valori di ritiro, che si presta ad essere impiegata per colaggio entro cassero. Inoltre possiede una lavorabilità, un tempo di presa e di indurimento ridotti, in grado di permettere il getto e la scasseratura di ogni modulo in tempi molto brevi. Per i moduli piani è stato impiegato MAPEGROUT SV*, ma annegando al suo interno una rete metallica 5x5 cm. Per i moduli a forma d’anfora, è stato previsto un ulteriore rinforzo nella parte retrostante, nelle zone curve a rilievo, costituito da tessuti multidirezionali in fibre di carbonio della larghezza di 15 cm (MAPEWRAP C QUADRI-AX*), distribuiti lungo le diagonali di ciascun modulo. L’applicazione del rinforzo è stata eseguita mediante la stesura in successione dei seguenti prodotti: MAPEWRAP PRIMER 1*, primer epossidico bicomponente di consistenza superfluida, in grado di consolidare la superficie da rinforzare; MAPEWRAP 11*, stucco epossidico bicomponente a consistenza tissotropica, al fine di regolarizzare le superfici (questo prodotto deve essere applicato sul precedente ancora “fresco”). E, infine, MAPEWRAP 31*, adesivo epossidico bicomponente di media viscosità, indicato per l’impregnazione in opera dei tessuti MAPEWRAP. Dopo aver applicato MAPEWRAP 31* è stato posizionato immediatamente il tessuto quadriassiale in fibra di carbonio MAPEWRAP C QUADRI AX*, precedentemente tagliato nella lunghezza desiderata (90 cm). Successivamente si è provveduto alla stesura di un ulteriore strato di MAPEWRAP 31* sul tessuto al fine di impregnare perfettamente tutte le fibre. Un’ulteriore esigenza era quella di ottenere degli elementi che presentassero una superficie patinata simile al colore della grafite, ma soprattutto antisdruc- Per maggiori informazioni. è possibile contattare Katia Orgiana all’indirizzo e-mail: [email protected]. *Prodotti Mapei: i prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea “Prodotti per edilizia”. Le relative schede tecniche sono contenute nel CD/DVD “Mapei Global Infonet” e nel sito www.mapei.com. Mapegrout Sv: malta tissotropica a ritiro controllato, a presa e indurimento rapidi, per la riparazione del calcestruzzo e il fissaggio di pozzetti, chiusini stradali e arredi urbani. MapeWrap C Quadri-Ax: tessuto quadriassiale bilanciato in fibra di carbonio ad alta resistenza. MapeWrap Primer 1: primer epossidico specifico per il sistema MapeWrap. MapeWrap 11: stucco epossidico con normali tempi di presa, a consistenza tissotropica per la regolarizzazione delle superfici in calcestruzzo. MapeWrap 31: adesivo epossidico di media viscosità per l’impregnazione con “sistema a secco” di MapeWrap. Mapefloor Finish 50: finitura trasparente poliuretanica alifatica bicomponente, esente da solvente. Mapefloor Filler: cariche micrometriche da inserire in Mapefloor Finish 50 per creare una finitura antisdrucciolo. SCHEDA TECNICA Deserto delle Anfore, Opera presentata alla Caserma Militare di Como, nell’ambito della mostra collettiva “Allarmi” Intervento: opera artistica e architettonica consistente in una pavimentazione composta da moduli di cemento Committente: Cecilia Antolini Anno di intervento: 2005-2006 Progetto e direzione lavori: Katia Orgiana Realizzazione: Katia Orgiana Coordinamento Mapei: Davide Bandera, Roberto Belluco, Luca Ferrari, Pal Racz 63 64 65 Traforo Sempione ok 6-02-2007 9:32 Pagina 1 RICORDARE IL PASSATO PER PROGETTARE IL FUTURO n convegno e un bellissimo libro hanno celebrato, alla fine dello scorso anno, i 100 anni del Traforo del Sempione. Una ricorrenza che ha coinvolto anche Mapei, odierna protagonista di grandi opere in tutto il mondo e presente, in Val D’Ossola (sulla strada del Sempione), con un grande e storico impianto industriale di proprietà della consociata Vinavil. Ricordiamo che la prima galleria ferroviaria del Sempione, entrata in esercizio 100 anni fa, con i suoi 19.803 metri di lunghezza, è stata considerata per 75 anni la più lunga galleria ferroviaria del mondo. Fu portata a termine con successo in poco più di sette anni di lavoro tra enormi difficoltà: per le ingenti spinte della montagna, le elevate temperature (fino a 56°C) e le copiose venute U 64 intercettate di acqua fredda (fino a 1.200 l/s) e calda (fino a 325 l/s a 50°C). Un’opera che, inaugurata in occasione dell’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, ha contribuito a rendere Milano una grande città europea, favorendone gli scambi commerciali con l’Europa centrale. Il convegno della Società Italiana Gallerie Il 4 dicembre scorso, in occasione della festa di Santa Barbara - protettrice dei minatori – la SIG (Società Italiana Gallerie) ha voluto ricordare il grande contributo dato dalle maestranze e dai tecnici italo-svizzeri che, anche con grande sacrificio di vittime, hanno realizzato un’opera che all’epoca sembrava impossibile e che avrebbe portato un grande contributo allo sviluppo del nostro Paese. Patrocinato dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dal Collegio Ingegneri e Architetti di Milano e dalla Federazione delle Associazioni Tecniche e Scientifiche, il convegno si è articolato in tre sessioni. La prima è stata dedicata a un inquadramento storico, paesaggistico e culturale legato al Sempione; la seconda ha riguardato l’evoluzione tecnica che, dalle esperienze del Sempione, ha portato alle conoscenze attuali nella costruzione delle gallerie; la terza, più orientata al futuro, ha fatto il punto sullo stato dei trafori in Italia e le loro prospettive di sviluppo. Al convegno ha partecipato, in qualità di Responsabile Mapei per i rapporti con la comunità scientifica in Italia e 64 65 Traforo Sempione ok 6-02-2007 9:33 all’estero, il prof. Amilcare Collina. Il suo intervento, che qui di seguito sintetizziamo, ci fa capire quale sia il “fil rouge” che lega Mapei al 100° anniversario del Traforo del Sempione. Collina ha precisato come, nel territorio del Sempione, la realizzazione della Galleria e delle altre opere infrastrutturali, la disponibilità di manodopera specializzata attratta dai cantieri, accanto alla disponibilità di energia idroelettrica, hanno creato le condizioni per lo sviluppo dell’industria chimica. Nacquero, infatti, a cavallo della prima guerra mondiale, insediamenti per la produzione di carburo di calcio, per le fibre artificiali, per la produzione di intermedi chimici e di polimeri in dispersione acquosa. Uno di questi insediamenti, lo stabilimento Vinavil di Villadossola, fa oggi parte del Gruppo Mapei. “Si tratta di una realtà produttiva - ha tenuto a rilevare Collina - che senza l’acquisizione da parte di Mapei e i conseguenti investimenti in uomini e impianti per rilanciare la competitività, sarebbe oggi dismessa e anche il prestigioso marchio italiano Vinavil forse non esisterebbe più”. Oggi, invece, lo stabilimento di Villadossola realizza valore per il Gruppo Mapei, e quindi produce ricchezza per il territorio e per il Paese. Il secondo legame riguarda il tipo di opera che fu inaugurata un secolo fa: una galleria ferroviaria. “Mapei - ha detto Collina - è convinta che le opere underground abbiano un futuro anche nel nostro Paese; per questo ha sviluppato una linea di prodotti specifici che trovano impiego in queste opere infrastrutturali”. Pagina 2 Si tratta della divisione UTT (Underground Technology Team) che fornisce una linea di prodotti e un’assistenza dedicata agli spazi in sotterraneo. Collina ha poi citato alcune realizzazioni alle quali Mapei ha contribuito con materiali, tecnologia, conoscenza: il ripristino della galleria del Monte Bianco, la realizzazione del portale di accesso alla galleria del San Gottardo, la galleria di Dortmund dove la tecnologia di scavo meccanizzato ha consentito la realizzazione di un lay-out a canne sovrapposte. Infine, la galleria di Valfabbrica, dove l’utilizzazione di acceleranti di presa di nuova generazione, i cosiddetti alkali-free, ha dimostrato come prestazioni e rispetto dell’ambiente possano essere coniugati. Collina ha poi colto l’occasione di questo convegno per ricordare l’impegno di Mapei nel promuovere l’incontro e il dialogo tra imprese e comunità scientifica, un dialogo che vede Mapei parte attiva per quanto attiene sia la formazione sia la ricerca. Il fascino di un libro:“Milano verso il Sempione” “Milano verso il Sempione – La città di Napoleone e della belle époque. Viaggio nella storia, nell’arte e nel paesaggio”: è questo il titolo di un elegante volume curato da Roberta Cordani e pubblicato dalle Edizioni Celip, che raccoglie testimonianze e suggestive Il libro “Milano verso il Sempione”, delle Edizioni Celip di Milano, è disponibile presso tutte le migliori librerie. immagini dedicate alla Lombardia e al suo capoluogo. Un percorso che si snoda da Milano sino al Traforo del Sempione, ripercorrendo paesaggi ed emozioni di una strada che ha fatto di Milano e della Lombardia una capitale economica e culturale. Il libro ricostruisce le tappe che resero così importante la strada del Sempione. Voluta da Napoleone, per il passaggio di truppe e cannoni attraverso il Passo omonimo, fu resa carreggiabile nel 1806 e l’asse scelto fu quello in direzione del Castello Sforzesco di Milano e il Duomo, con l’Arco della Pace che tagliava in due Corso Sempione e Foro Bonaparte. Dal cuore di Milano sino alle Alpi, in un continuo mutare di scenari che vedono l’Italia trasformarsi e diventare una nazione industriale. Perché, in origine, fu proprio su questa importante arteria stradale che si svilupparono molte delle principali industrie del nostro Paese. E tra queste anche Vinavil, come bene illustra una sezione di questo libro redatta dall’ing. Giovanni Lilla (Direttore dello stabilimento Vinavil di Villadossola) e intitolata: “Fra i monti e le acque della Val d’Ossola la Vinavil racconta una pagina di storia”. Tra incantevoli dipinti raffiguranti scorci di paesaggi e belle foto d’epoca tratte dell’archivio Vinavil, l’autore narra di questo significativo insediamento industriale che, sorto nella valle poco prima dell’inizio del XIX secolo, nel corso degli anni cresce, si sviluppa e, dopo alterne vicende, ritorna a essere parte integrante della vita di questa zona grazie a Mapei. Come, infatti, ha ben sottolineato Lilla, l’operazione di acquisto di Vinavil da parte del Gruppo Mapei “consente un processo di risanamento e di ricerca, rapidamente si arriva a una sempre più rilevante espansione nello sviluppo delle grandi potenzialità dell’Azienda per il presente”. Così chiude Lilla il suo bell’intervento: “Vinavil, nome conosciuto in tutto il mondo è nato nella storia degli uomini e del paesaggio della Val d’Ossola, fatto di gole e valli fra i monti percorsi dalle acque. Un paesaggio naturale che il progresso scientifico e la ricerca possono e devono aiutare a conservarsi, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente”. Un monito che vede Vinavil parte attiva in questo senso, nel segno di quei valori etici e culturali che ispirano da sempre tutto il Gruppo Mapei. 65 66 68 Toscanini ok 31-01-2007 15:13 Pagina 1 l 28 novembre scorso, all’hotel Parker Meridien di New York, è stata presentata ufficialmente la Symphonica Toscanini, un’orchestra unica nel suo genere. Per molte ragioni: innanzitutto è una novità,sul piano musicale e organizzativo, nel panorama nazionale e internazionale, perché svolge la propria attività artistica in tutto il territorio italiano e all’estero senza essere vincolata a una sede particolare e gode di una totale indipendenza e libertà di programmazione musicale che tiene conto non solo delle esigenze del pubblico, ma anche di quelle dei propri partner. E, fra questi, non poteva non esserci Mapei che ha accettato con entusiasmo di essere parte di un progetto culturale insieme all’orchestra, per sostenere in tutto il mondo la musica più bella. La volontà di superarsi nel cercare di raggiungere il massimo dei risultati possibili accomuna la Symphonica Toscanini a Mapei. Con grande valore tecnico, creatività, studio continuo e ricerca. Diretta da Lorin Maazel, uno dei più importanti e rappresentativi direttori d’orchestra viventi, la neo nata Symphonica Toscanini con i suoi 200 musicisti d’eccellenza, nel 2007 celebrerà il 50° anniversario della morte di Arturo Toscanini ripercorrendo, con il programma Symphony of the Air, alcune storiche tournées e concerti che il Maestro compì in tutto il mondo durante la sua lunga e leggendaria carriera. Mapei, nella sua veste di partner, desidera condividere insieme alla I 66 Symphonica Toscanini un’avventura musicale memorabile che prevede 4 tournées internazionali (Stati Uniti, Sud America, Giappone e Israele) e 40 concerti in Europa, tutti Paesi dove Mapei è particolarmente presente. La vocazione internazionale della nuova orchestra e del suo direttore e l’esplicito richiamo ad Arturo Toscanini, sono gli ulteriori punti di forza di un rapporto che avvicina ancor di più Mapei alla nuova orchestra. Vengono così sottolineati, oltre all’italianità di un’Azienda che continua a crescere nel mondo, anche i valori e i principi fondanti che la animano. L’attenzione per l’arte e la cultura è, infatti, per Mapei, un credo aziendale che ha radici lontane nel tempo; un feeling particolare, inoltre, la lega da sempre al mondo della grande musica e al Teatro alla Scala di Milano. Mapei, infatti, è stata più volte partner del Teatro alla Scala nella realizzazione di numerosi eventi e iniziative come, per esempio, le recenti celebrazioni dedicate a Renata Tebaldi e a Guido Cantelli, il giovane direttore d’orchestra e allievo prediletto di Arturo Toscanini, morto prematuramente nel novembre del 1956. Non va, inoltre, dimenticato il contributo di Mapei, con i suoi prodotti e le sue tecnologie, alla recente ristrutturazione e restauro del Teatro alla Scala. Mapei è, dal 1984, un “abbonato sostenitore”della Scala e l’anno scorso è stata co-sponsor della serata inaugurale della stagione artistica 2006-2007. E ora inizia una nuova avventura insieme alla Symphonica Toscanini. Già oltre 1000 ospiti hanno avuto, fino a oggi, l'onore e l'emozione di assistere ai concerti della Symphonica Toscanini: nel 2006 a Tolosa, Bergamo, Roma, Siviglia e, nel gennaio 2007, nell'ambito del programma Symphony of the Air, a Washington, Fairfax, New York, Chicago, Champaign, Lawrence, Costa Mesa, Las Vegas e Berkeley. Per i prossimi impegni dell'orchestra consultare il sito www.symphonicatoscanini.com. Mapei insieme alla Symphonica Toscanini: una partnership che nasce sotto il segno di una grande armonia di intenti, proprio nell’anno in cui Mapei celebra il 70° anniversario della sua fondazione. 66 68 Toscanini ok 31-01-2007 15:14 Pagina 2 LORIN MAAZEL E GIORGIO SQUINZI NE RICORDANO LA FIGURA E L’ESEMPIO l 16 gennaio 2007 il mondo ha celebrato il cinquantesimo anniversario della morte di Arturo Toscanini, avvenuta a New York nel 1957. E anche Mapei ha contribuito alla realizzazione di un grande concerto dedicato alla memoria del Maestro. Proprio a New York, il 16 gennaio, alla Avery Fischer Hall del Lincoln Center (sede della NYP che conta 2738 posti), un eccezionale concerto diretto da Lorin Maazel ha onorato la memoria del grande direttore d’orchestra italiano. Un appuntamento di gala che ha visto riunite, in questa circostanza, le due importanti orchestre dirette da Maazel: la New York Philharmonic e la Symphonica Toscanini, l’orchestra di giovani talenti, per l’80 per cento italiani, della quale Mapei, come abbiamo visto, è partner ufficiale. I I ricordi di Maazel Un rapporto intessuto di ricordi e di emozioni legate alla figura di Toscanini fa da sfondo alla lunga e prestigiosa carriera di Maazel, che ama ricordare: “Toscanini mi disse ‘Dio ti benedica’ posandomi paternamente le mani sul In alto: Il Concerto per la riapertura della Scala, l’11 maggio 1946. A lato: La locandina dell’epoca. capo. Avevo 11 anni, e mi sembrava un gigante. Era un dio per me e rimasi colpito dal fatto che avesse voluto conoscermi personalmente anche se per pochi minuti”. Un incontro indelebile che ha segnato l’intera carriera di Maazel,“battezzata” proprio dal grande Maestro che, nel 1941, volle assistere alla prova del concerto diretto da lui poco più che bambino, sul podio della Nbc, l’orchestra fondata nel 1937 per Toscanini. Maazel e la Symphonica Toscanini saranno impegnati tutto l’anno a rendere omaggio allo straordinario direttore con un ricco programma di concerti,appuntamenti straordinari che Mapei ha voluto sostenere non solo perché è da sempre vicina al mondo della grande musica e dei suoi interpreti, ma anche per rendere un sincero tributo ad Arturo Toscanini e alla sua arte. Un dovuto omaggio a un italiano straordinario che, conosciuto in tutto il Il Teatro alla Scala di Milano, gravemente danneggiato dai bombardamenti nel corso della Seconda guerra mondiale. 67 66 68 Toscanini ok 31-01-2007 15:14 Pagina 3 Il concerto del 16 gennaio 2007 a New York (Foto: Chris Lee). mondo, ebbe la sua consacrazione proprio a Milano dove per tanti anni diresse alla Scala. Fu, fino all’ultimo, molto legato a questa città dove ora riposa al Cimitero Monumentale. Le emozioni di Giorgio Squinzi Ma non è solo il genio, l’internazionalità e la milanesità di Toscanini che avvicinano il grande maestro a Mapei.Vi sono ricordi personali e vivide emozioni vissute dal fondatore di Mapei Rodolfo Squinzi e da suo figlio Giorgio, oggi Amministratore Unico dell’Azienda, che rendono particolarmente significativa questa ricorrenza e la partnership con la Symphonica Toscanini. I ricordi di Giorgio Squinzi sulla vita di Toscanini sono ricchi di affetto ed emozione: ”Mio padre amava particolarmente Toscanini, non solo per le sue doti di grande direttore, ma anche perché era un simbolo per le persone della sua generazione per i valori che rappresentava, interpretando il non conformismo alle vicende politiche a lui contemporanee. Mio padre– continua Squinzi - mi portò in Piazza della Scala quando avevo appena tre anni al concerto diretto da Toscanini per la riapertura del Teatro nel 1946. Ovviamente non ho un ricordo preciso di questo episodio, se non il racconto fattomi da mio padre tante volte. Invece ricordo perfettamente la grande e commossa partecipazione di Milano che aveva invaso Piazza del Duomo per rendere omaggio alla salma di Toscanini, che era giunta in città un mese dopo la sua morte, avve68 nuta il 16 gennaio 1957. Toscanini era molto amato dai cittadini di Milano che lo consideravano un concittadino, anche se era nato a Parma, avendolo conosciuto e apprezzato prima come Direttore della Scala e poi, dopo il ritorno dall’America, per la direzione del concerto per la sua riapertura”. Quello della famiglia Squinzi è un amore per la musica, per Milano e per il Teatro alla Scala che non ha limiti. Un sentimento che si nutre anche di soddisfazioni intense: col sostenere importanti orchestre sinfoniche come quella di Maazel e nell’aver contribuito, con i prodotti Mapei, al rinnovamento e al restauro del Teatro alla Scala di Milano. Le celebrazioni della Symphonica Toscanini L’intento della Symphonica Toscanini per il 2007 sarà quello di ripercorrere le tappe principali della vita artistica del Maestro per far meglio comprendere, insieme all’uomo, anche un’epoca, un mondo intriso di valori e di umanità che ha visto nascere e poi svilupparsi Mapei. Le celebrazioni sono iniziate nella monumentale sede dell’ambasciata d’Italia a Washington l’11 gennaio scorso. Una tappa che è stata fortemente voluta dall’ambasciatore Gianni Castellaneta che faceva da padrone di casa. Qui la Symphonica Toscanini davanti a un pubblico composto da tutta la Washington che conta, da personaggi della politica della cultura e dello spettacolo,ha ottenuto un successo strepitoso interpretando numerosi brani di musicisti soprattutto italiani. Il momento più significativo della tournée americana è stato quello di New York, il 16 gennaio, dove la New York Philharmonic (della quale Toscanini è stato direttore musicale dal 1928 al 1936) e la Symphonica Toscanini, dirette da Lorin Maazel, hanno suonato insieme in occasione del concerto di commemorazione della morte di Arturo Toscanini, presso la Avery Fisher Hall del Lincoln Center. Un altro grande successo, tanto che un quotidiano italiano ha intitolato l’articolo dedicato alla serata così: “Con Maazel formato Napoleone la Toscanini fa tremare New York”. La direzione di Maazel delle due orchestre è stata esemplare e il pubblico l’ha omaggiata di una calorosa ovazione. In questa occasione un Maazel emozionato ha festeggiato con un bis la bacchetta di Toscanini che gli era stata consegnata poco prima al Metropolitan. Dopo le tappe americane, l’omaggio a Toscanini proseguirà con un progetto legato a Ludwig van Beethoven. Nei mesi di marzo e aprile sarà eseguita l'integrale delle nove sinfonie presso l'Auditorium Conciliazione di Roma, per ricordare l’interpretazione di Toscanini a queste partiture che rimane, ancora oggi, un punto di riferimento per la direzione d'orchestra. Nel mese di luglio verrà eseguita la Messa da Requiem di Verdi a Busseto, luogo in cui Verdi è nato. Toscanini, nel 1913, centenario della nascita di Giuseppe Verdi, rimase a Busseto per circa quattro mesi per celebrare l'autore a lui molto caro e nell'occasione diresse due opere, Falstaff e Traviata. È in ricordo dei periodi di vacanza e riposo che Arturo Toscanini trascorreva sul lago Maggiore - all'Isolino di San Giovanni (chiamato poi Isolino Toscanini) - che, all’inizio di agosto sul lago, proprio di fronte all'Isolino, verrà costruita un'isola artificiale sulla quale saranno collocati l'orchestra e il coro per l'esecuzione dell'Aida e della Messa da Requiem di Verdi. Queste esecuzioni saranno in seguito riproposte nella tournée in Sud America, dove Toscanini debuttò inaspettatamente, appunto con l'Aida, all'età di 19 anni iniziando così la sua grande carriera direttoriale. Altra tappa molto significativa del progetto Symphony of the Air sarà quella conclusiva del tour, prevista per la fine dell’anno in Israele, dove Toscanini nel 1936 tenne a battesimo l'Orchestra allora chiamata "di Palestina", oggi Filarmonica d’Israele. 00 03 Toscanini AA 31-01-2007 14:21 Pagina 1 Mapei sostiene l’anno toscaniniano con i programmi dell’orchestra Symphonica Toscanini in tutto il mondo Sulle orme di Toscanini - Symphony of the air LE TAPPE IL PROGRAMMA COMMEMORATIVO DELLA SYMPHONICA TOSCANINI PREVEDE 4 TOURNÉES INTERNAZIONALI (USA, SUD A MERICA, GIAPPONE E ISRAELE) E 40 CONCERTI IN TUTTA EUROPA . IN PARTICOLARE, LA TOURNÉE NEGLI USA, CON CUI L’11 GENNAIO A WASHINGTON INIZIANO LE CELEBRAZIONI, RIPERCORRE LE TAPPE DEI CELEBRI TOUR CHE TOSCANINI COMPÌ NEL 1920 E NEL 1950. IL 16 UNA SERATA SPECIALE GENNAIO, GIORNO DEL 50° DELLA MORTE DI TOSCANINI, SI TIENE A NEW YORK IL CONCERTO PIÙ PRESTIGIOSO DEL PROGRAMMA : NELL’AMBITO UNA SERATA DI GALA, SUONANO INSIEME DIRETTE DA LORIN MAAZEL LE SUE DUE ORCHESTRE, SYMPHONICA TOSCANINI E LA NEW YORK PHILHARMONIC, AVERY FISCHER HALL DEL LINCOLN CENTER (SEDE DELLA NYP). LA ALLA GLI OMAGGI IN ITALIA TRA LE TAPPE PIÙ SIGNIFICATIVE DEL PROGRAMMA DELLA SYMPHONICA TOSCANINI IN ITALIA : • A ROMA, IN MARZO E APRILE, L’ESECUZIONE INTEGRALE DELLE NOVE SINFONIE DI LUDWIG VAN BEETHOVEN ; • A BUSSETO, LA CITTADINA CHE DIEDE I NATALI A VERDI, A LUGLIO VERRÀ ESEGUITA LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI ; • SU UN'ISOLA ARTIFICIALE DAVANTI ALL’ISOLINO DI SAN GIOVANNI (OGGI ISOLINO TOSCANINI) SUL L AGO MAGGIORE, VERRANNO ESEGUITE IN AGOSTO L’AIDA E LA MESSA DA REQUIEM DI VERDI. Il programma completo della tournée “Symphony of the air”, con le date, i luoghi e i brani previsti, è pubblicato nel sito www.symphonicatoscanini.com. 00 04 cop 31-01-2007 14:20 Pagina 1 Anche quest’ anno Mapei invita i Lettori di Realtà Mapei a visitare SaieDue Living, Saloni Internazionali dell’Architettura, delle Finiture d’ Interni, del recupero e delle Tecnologie per l’ Edilizia, che si svolgerà a BolognaFiere, dal 13 al 17 marzo 2007. La tessera allegata a questo numero della rivista, valida per una persona, consentirà l’ingresso in fiera senza sostare alla biglietteria. Mapei Vi attende in diversi punti à o sar re i z a p tu es rand elle mura e g : 6 d ll E3 D35/ recupero tettive; a i e PEI d A n a M o l t S D ott ri pr STAN glione 34 uzioni pe orative e e; ai prod er gli i l i c p • Pad to alle so urali de cementiz silienti e m a l e e dedic e finiture in resina osa dei r enzione a l p i t e per entazion tto per la icolare at t o pavim i di prod i, con par lione g i v m i i d t e t t r a n s o p ie si o del e sue più nti sp egli amb a n i r p e t m n n i all’i senterà l et, sere : s 1 e 9 n B o, be i pre el parqu and e t p S ea Ec a 5 n i M d 3 l , a e a o s ll n iglion la po tti de n leg • Pad vimenti i poste per e i prodo r a ri dei p ssanti pro particola pplicato a e inter ziando in ente e gli sente n i e e r b d p i m è ev l’a apei tra i per M r u o c s n i s st’an e alla mo ato e u N q DE in he ost TRA E e 35, anc tive prop to, denom Natura”, è ibile S O M iglion iù innova e; l’even n Energia ra sosten ico. d a P u • sue p da SaieD zia Desig architettu o energet e l n ili ll’ co ta mi nizza Eden – Ed edicato a al rispar a g r o e d “