RELAZIONE FORESTALE TECNICO - DESCRITTIVA
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RELAZIONE FORESTALE TECNICO - DESCRITTIVA
Settore Patrimonio e Beni Architettonici INTERVENTI DI COMPENSAZIONE FORESTALE NEI COMUNI DI LEGGIUNO, MARCHIROLO, CASTELSEPRIO, CASALZUIGNO E BRENTA ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 228/2001 LAVORI DI MIGLIORAMENTO FORESTALE IN COMUNE DI LEGGIUNO Località S. CATERINA DEL SASSO – Lotto I DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE FORESTALE ALLA POSA DI UNA STACCIONATA IN LEGNO IN AMBITO BOSCATO PRIVO DI VINCOLO IDROGEOLOGICO ai sensi dell’art. 43 della L.R. 31/2008 RELAZIONE FORESTALE TECNICO - DESCRITTIVA Varese, 14.05.2012 Andrea Tovaglieri Guido Locatelli Dottore Agronomo Dottore Forestale Eliana Monciardini Dottore Forestale Alessandro Bianchi Dottore Forestale PREMESSA La presente relazione tecnico-descrittiva, relativa alla realizzazione di una staccionata in legno su terreni di proprietà della Provincia di Varese in comune di Leggiuno, viene predisposta a corredo del progetto definitivo dei lavori di miglioramento forestale previsti sulle medesime aree in quanto, essendo le superfici d’intervento classificate “bosco”, per poter procedere alla realizzazione del manufatto a progetto è necessario ottenere l’autorizzazione forestale ai sensi della L.R. 31/2008. Per quanto sopra nei paragrafi che seguono si riporta l’analisi delle principali caratteristiche selvicolturali delle cenosi oggetto d’intervento, una valutazione in merito alla possibilità di realizzare interventi a minor impatto rispetto all’intervento a progetto e all’incidenza dello stesso sulle differenti componenti ambientali locali. Quanto indicato si riferisce allo stato di fatto rilevato nel corso dei sopralluoghi effettuati agli inizi del mese di maggio 2012. DESCRIZIONE SINTETICA DEGLI INTERVENTI A PROGETTO Al fine di delimitare una zona potenzialmente pericolosa per i fruitori di un’area boscata oggetto di lavori di miglioramento forestale di proprietà della Provincia di Varese in comune di Leggiuno, si prevede la posa di una staccionata a margine di una scarpata sub-verticale che scende in direzione del Lago Maggiore. La suddetta staccionata sarà realizzata in legno e sarà caratterizzata da una lunghezza complessiva di 480 m lineari circa (per la costruzione della quale si prevede di intervenire su una superficie di estensione complessiva pari a circa 240 m2, lunghezza pari a 480 m * 0,5 m di larghezza – porzione di terreno sulla quale sarà necessario provvedere al taglio della vegetazione per consentire le operazioni di messa in opera). Si precisa che al termine dei lavori, a posa del manufatto avvenuta, la superficie effettiva di incidenza dello stesso, in corrispondenza della quale sarà limitato lo sviluppo della vegetazione arborea, sarà di circa 72 m2 (corrispondente al diametro medio dei pali pari a 0,15 m * 480 m di lunghezza). La realizzazione delle opere a progetto, pur non prevedendo il deceppamento di alcuna pianta, comporta la parziale modifica dello stato dei luoghi determinata dall’inserimento del nuovo manufatto, e pertanto necessita dell’autorizzazione forestale ai sensi dell’art. 43 della L.R. 31/2008. 2 In sintesi per il completamento delle opere a progetto si dovrà procedere all’esecuzione dei seguenti lavori: - - - eventuale taglio raso di alcuni arbusti presenti in corrispondenza dell’area dove verrà posizionata la nuova staccionata, con allontanamento di tutto il materiale legnoso ritratto (intervento che non si configura come trasformazione d’uso del suolo in quanto non si prevede la rimozione di alcun ceppo); lavori di costruzione della staccionata in legno, da realizzarsi con pali di legno durevole, scortecciati, torniti ed impregnati in autoclave. Nello specifico la staccionata dovrà avere altezza fuori terra pari a 1,2 m, ed essere provvista di n° 2 ordini di traversi verticali e di pali portanti infissi manualmente nel terreno con interdistanza media di 1,5 – 2,0 m; l’opera sarà completata dalla posa di trapianti arbustivi forestali (stadio di sviluppo 1+1 – h. 60 cm) di Biancospino, che andranno a costituire una sorta di siepe arbustiva parallela alla nuova staccionata. Per informazioni di maggior dettaglio in merito alle caratteristiche delle opere da realizzare si rimanda alla relazione tecnica ed al c.m.e. delle opere a progetto redatti dagli scriventi, da considerarsi parte integrante della documentazione necessaria all’ottenimento dell’autorizzazione forestale. ASPETTI FORESTALI Composizione prevalente A livello compositivo il popolamento in esame è costituito prevalentemente da Castagno al quale si affiancano soprattutto Betulla e Pino silvestre (abbondante nelle zone più acclivi con affioramenti rocciosi), mentre più sporadicamente sono presenti Robinia, Farnia, Ciliegio selvatico e Acero montano. Sia il piano arbustivo che quello erbaceo risultano estremamente radi e costituiti prevalentemente da sporadiche ceppaie di Nocciolo e nuclei di Rovi (concentrati in corrispondenza delle zone a minor copertura). Forma di governo e struttura prevalente La cenosi in esame è classificabile come un ceduo matricinato invecchiato (in alcune zone già tendente alla fustaia transitoria), presumibilmente originatosi in seguito ad un pregresso intervento di avviamento all’alto fusto (tramite matricinatura intensiva). La struttura appare tendenzialmente monoplana in quanto caratterizzata dalla presenza sullo stesso piano della componente ad alto fusto e dei polloni invecchiati. 3 Il grado di copertura, pur leggermente variabile a seconda delle zone, risulta generalmente prossimo alla chiusura. Dall’elaborazione dei dati rilevati in fase di contrassegnatura del bosco si stima un diametro medio pari a circa 30,3 cm, un’altezza media di popolamento di 16,8 m ed una densità media di circa 357 soggetti/ha. Stato fitosanitario Lo stato fitosanitario non risulta ottimale in funzione della diffusa presenza di esemplari completamente secchi in piedi o parzialmente disseccati; la maggior parte degli esemplari di Castagno presenta inoltre evidenti sintomi da attacco di Cinipide galligeno in atto (galle fogliari molto evidenti). Dinamica forestale Dal punto di vista evolutivo si ritiene che questo popolamento sia destinato ad invecchiare ulteriormente, senza che sia possibile prevedere particolari variazioni dello stato compositivo attuale. VALUTAZIONE DI POSSIBILI ALTERNATIVE DI MINORE IMPATTO AMBIENTALE La scelta della tipologia di opera a progetto (staccionata in legno) è stata effettuata al fine di garantire un impatto ambientale e paesaggistico estremamente contenuto e la perfetta integrazione della stessa con l’ambiente naturale circostante. La soluzione proposta consente infatti di raggiungere gli obiettivi tecnici alla base dell’intervento (messa in sicurezza dell’area per i fruitori della stessa) ed al contempo garantisce la salvaguardia dell’ambiente naturale (vedi relazione paesaggistica allegata alla presente, redatta ai sensi del D.P.C.M. 12.12.2005, e valutazione degli impatti sulle principali componenti ambientali, inserita nel paragrafo che segue), per i seguenti motivi: - - i lavori di realizzazione della staccionata non prevedono alcun tipo di deceppamento di alberi (ma esclusivamente l’eventuale taglio raso di alcuni alberi o arbusti presenti in corrispondenza della linea di posa della stessa, senza la rimozione di alcun ceppo); la staccionata a progetto sarà realizzata esclusivamente in legno, con pali infissi manualmente nel terreno senza realizzazione di plinti (riduzione delle operazioni di scavo e degli eventuali danni a carico degli apparati radicali delle piante circostanti). 4 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI Si riporta di seguito una breve analisi dell’interazione tra i lavori a progetto e i principali parametri ambientali, al fine di valutarne la compatibilità (così come previsto dall’art. 43, comma 2 della L.R. 31/08). Fattore analizzato Biodiversità Analisi Nessuna interazione (in quanto non si prevede l’asportazione di esemplari arborei ma esclusivamente l’inserimento di manufatti, realizzati con materiali naturali – legno, che non comporteranno alcun effetto negativo a livello di biodiversità locale). Stabilità dei terreni Nessuna interazione. Tutela del paesaggio L’esiguità delle superficie oggetto di intervento rispetto alle ampie aree boscate che la circondano e le caratteristiche dei manufatti che si prevede di realizzare (opera in legno – totalmente sotto copertura arborea), fanno si che l’inserimento della staccionata non vada ad incidere in modo significativo sulle stesse, che continueranno a garantire lo stesso valore paesaggistico attuale. Regimazione delle acque Nessuna interazione. Difesa dalle valanghe Nessuna interazione. Difesa dalla caduta di massi Nessuna interazione. Azione frangivento Nessuna interazione. Igiene ambientale locale Nessuna interazione. Varese, 14.05.2012 Andrea Tovaglieri Guido Locatelli Dottore Agronomo Dottore Forestale Eliana Monciardini Alessandro Bianchi Dottore Forestale Dottore Forestale 5