rotary club chioggia

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rotary club chioggia
ROTARY INTERNATIONAL - 2060° DISTRETTO
ROTARY CLUB CHIOGGIA
CLUB N. 0012284 - ANNO DI FONDAZIONE 1961
ANNO ROTARIANO 2000 - 2001
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Pino B. Rizzo
Vice Presidenti: Bruno Boscolo Anzoletti e Giuseppo Boscolo Lisetto
Segretario: Giancarlo Batello
Prefetto: Renato Ballarin
Tesoriere: Alberto Bullo
Consiglieri: Mirco Boscarato, Marino Ioseffini e Luigi Serafini
Presidente Eletto: Vittorio Ferlin
Past President: Giuseppe Penzo
SOCI ONORARI
Luigi Penzo e Dino De Antoni
COMMISSIONI
AZIONE INTERNA
Commissione N° 1
(Ammissioni, classifiche, affiatamento, assiduità,
effettivo)
Presidente: Bruno Boscolo Anzoletti
Commissari: Giancarlo Gennari, Paolo Naccari, Luciano
Ragazzi e Pierluigi Salvagno
AZIONE INTERNA
Commissione N° 2
(Programmi, relazioni pubbliche, riviste rotariane,
bollettino del club)
Presidente: KMarino Ioseffini
Commissari: Marco Ballarin, Giancarlo Batello, Luigi
Boscolo e Penzo Giuseppe
AZIONE PROFESSIONALE
Commissione N° 3
(Avviamento ed assistenza al lavoro, conoscenza delle
professioni, riconoscimento della professionalità)
Presidente: Renato Ballarin
Commissari: Alberto Bullo, Gianni Pagan, Mario Perini e
Pietro Perini
AZIONE DI INTERESSE PUBBLICO
Commissione N° 4
(Progresso umano, sviluppo della comunità, protezione
dell’ambiente, rapporti con i partner nel servire)
Presidente: Mirco Boscarato
Commissari: Giancarlo Batello, Vittorio Ferlin, Rodolfo e
Scarpa, Aldo Tiozzo.
AZIONE DI INTERESSE PUBBLICO
Commissione N° 5
(Rotaract di Chioggia)
Presidente: Orlando Marangon
Commissari: Alberto Botti, Italo Bulian, Alberto Corrieri
e Massimo Mancini
AZIONE INTERNAZIONALE
Commissione N° 6
(Fondazione Rotary, Azione di interesse mondiale)
Presidente: Giuseppe Boscolo Lisetto
Commissari: Roberto Gambaro, Penzo Rino, Leonardo
Ranieri e Luigi Serafini.
CLUB PADRINO DEL ROTARACT di CHIOGGIA
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SOMMARIO
pag. 4: Visita del Governatore
pag. 7:
Il gruppo archeologico Fossa Clodia
pag. 9:
La pipa chioggiotta
pag. 11: Festa di Carnevale
pag. 12: Notizie dal Distretto
pag. 13: Notizie dal Club
pag. 14: Rassegna stampa
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Il giorno 9 gennaio alle ore 21,00 si è riunito presso lo studio del Presidente Pino Rizzo il
Consiglio Direttivo. Erano presenti, oltre al Presidente, i vice-presidenti Bruno Boscolo
Anzoletti e Giuseppe Boscolo Lisetto, il segretario Giancarlo Batello, il prefetto Renato Ballarin,
il tesoriere Alberto Bullo, l’incoming president Vittorio Ferlin ed i consiglieri Mirco Boscarato e
Marino Ioseffini.
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VISITA DEL GOVERNATORE, 16 GENNAIO 2001
Il Governatore Giampiero Mattarolo ha
iniziato la sua visita al Club incontrando il
Presidente Pino Rizzo ed il suo Consiglio
Direttivo nelle sale dell’Hotel Airone di
Sottomarina Lido.
Alle ore 17,00, mentre le Signore Lilly
Rizzo, Nella Ballarin, Diana Bullo e Miriam
Ioseffini si intrattenevano con la gentile
Signora Laura, moglie del Governatore,
Pino Rizzo presentava il Club a Giampiero
Mattarolo, che per l’occasione era
accompagnato dal suo Rappresentante
presso il Club Franco Posocco, suo
Rappresentante presso il club; alle ore 17,30
giungevano Renato Ballarin, Giancarlo
Batello, Mirco Boscarato, Bruno Boscolo
Anzoletti, Vittorio Ferlin, Marino Ioseffini e
Luigi Serafini, componenti del Consiglio
Direttivo ed anche l’amico Alberto Corrieri,
in rappresentanza della 6° Commissione
presieduta
da
Giuseppe
Lisetto,
impossibilitato a partecipare per motivi di
lavoro.
Il Governatore ha voluto conoscere l’attività
svolta dal Club, i suoi programmi futuri, i
services che sono stati attuati, l’assiduità alle
conviviali, ed ogni altra cosa attinente alla
vita sociale.
Egli, pur notando l’esiguità del numero dei
soci e spronando i presenti all’apertura verso
altre persone che possano portare
incremento a questo Rotary Club, si è
compiaciuto per l’età media dei soci (che è
fra le più basse del Distretto) e per il franco
spirito di amicizia che lega tra loro i
rotariani chioggiotti.
Giampiero Mattarolo ha insistito molto sulla
necessità che anche il Rotary Club di
Chioggia, come hanno già fatto molti altri
Club del Distretto, favorisca l’ingresso tra le
sue file di Signore dalle alte peculiarità
morali, professionali ed umane che, in una
città così grande come Chioggia, non
possono certamente mancare.
Il Presidente Pino Rizzo ha assicurato il
Governatore che lavorerà con decisione nel
Club affinchè anche a Chioggia possa
avvenire ciò che è già normalità in molti
altri clubs.
Al termine della riunione, mentre i soci
rotariani si allontanavano, il Governatore
riceveva Salvatore Torcellan, Presidente del
Rotaract di Chioggia, e due suoi soci.
L’appuntamento per la serata conviviale era
per le ore 20,15 all’Hotel “Al Sole” di
Sottomarina Lido.
SERATA CONVIVIALE
Presidente: Pino B. Rizzo accompagnato dalla signora Lilly
Soci presenti: Marco e Laura Ballarin, Renato e Nella Ballarin, Giancarlo Batello, Mirco
Boscarato, Bruno B. Anzoletti, Giuseppe e Alessandra Boscolo Lisetto, Luigi Boscolo, Alberto
e Sara Botti, Italo e Fabrizia Bulian, Alberto e Diana Bullo, Alberto Corrieri, Vittorio e Annalisa
Ferlin, Roberto e Carla Gambaro, Giancarlo e Linda Gennari, Marino e Miriam Ioseffini, Paolo e
Liviana Naccari, Giuseppe e Rita Penzo, Rino e Giorgia Penzo, Mario e Elisabetta Perini, Pietro
e Cosetta Perini, Luciano e Mimma Ragazzi, Leonardo e Alessandra Ranieri, Pierluigi e Rosy
Salvagno, Rodolfo e Francesca Scarpa, Luigi e Simonetta Serafini, Stefano e Odetta Tebaldini.
Percentuale di assiduità: 27 – 93,10%
Serata di festa al Rotary Club di Chioggia,
anzi, serata di doppia festa, perchè il
Governatore Giampiero Mattarolo ha fatto
visita al Club e perchè è entrato un nuovo
socio, il dott. Stefano Tebaldini.
In apertura di conviviale il dott. Torcellan,
Presidente del Rotaract di Chioggia, ha letto
il saluto alla bandiera, simbolo di
appartenenza di ognuno all’Italia ed al
Rotary International.
Ha preso poi la parola Pino Rizzo per
presentare Giacomo Pietro Mattarolo,
Governatore del Distrettto 2060° del Rotary
International.
Il Dott. Mattarolo si è laureato in Scienze
Politiche presso l’Università di Padova, e si
è specializzato in Organizzazione Aziendale
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E’ certo che il futuro del Rotary non potrà
non essere se non un futuro di qualità, e
questa qualità deve essere ricercata vincendo
anche le resistenze ad aprirsi ad un mondo
che cambia; è necessario che, come da
tempo ha attuato il Rotary Club di Chioggia,
non si abbia paura di fare entrare i giovani.
La qualità è fatta di tante cose, una delle
quali è la qualità di convivenza, che noi
viviamo quando la dedichiamo alla buona
amicizia nel club. Ma cos’è l’amicizia che
sempre ricorre nel parlare dei rotariani? Nel
mondo anglosassono viene tradotta con il
termine fellowship, che però tradotto
letteralmente significa più cameratismo.
Questo termine per noi non è sufficiente, in
quanto per noi italiani la parola amicizia ha
contenuti culturali ed umanistici che gli
danno un senso più virtuoso, così che per il
rotariano assume grande importanza
l’amicizia come volontà di conoscenza, di
benevolenza e di reciprocità.
Come scriveva Cicerone due anni prima di
essere ucciso, non può esistere l’amicizia se
non tra buoni; l’amicizia è un incontro tra
soggetti liberi l’uno dall’altro; è più che
amore: esiste infatti l’amore non corrisposto,
ma non può esistere un’amicizia non
reciproca; l’amicizia non è soltanto voler
bene, ma anche essere benvoluti.
Come ebbe a dire Aristotele, l’amicizia è
virtuosa, dilettevole, utile; essa va costruita
giorno per giorno e, se è vero che chi trova
un amico trova un tesoro, è ancor più vero
che chi costruisce un’amicizia costruisce un
tesoro.
Giampiero
Mattarolo
ha
proseguito
dicendosi convinto che questa amicizia sia
proponibile all’interno del Rotary perchè noi
siamo uomini che vogliono essere di qualità.
Il Rotary deve porsi anche l’obiettivo della
rettitudine, una rettitudine che non viene
ridotta a “non rubare”, ma che richiede
rigore di responsabilità e di comportamenti
etici, che ci richiede di non proporre sè
stessi in posizione di assoluto.
Rettitudine vuole anche dire avere il senso
etico del tempo.
Il Governatore ha concluso il suo
appassionato intervento ribadendo ancora
che il nostro futuro sarà un futuro ricco solo
se si baserà sulla qualità.
nell’Università di Bologna. Ha lavorato
come Direttore del personale
e
dell’Organizzazione per più di venti anni in
aziende private (Confezioni San Remo,
Smalteria e Metallurgia Veneta, Belleli
Industrie Meccaniche). Dal 1982 si occupa
di consulenza di organizzazione aziendale e
di gestione del personale nelle imprese,
dedicandosi in particolare ai problemi
relativi ai comportamenti organizzativi ed
alla formazione manegeriale. Si è formato
nello scoutismo. Ha vissuto anche
intensamente
nell’ambiente
politicoamministrativo di Bassano. E’ sposato con
Laura, ha tre figli e sei nipoti.
La parola è quindi passata all’amico
Giuseppe Boscolo Lisetto che ha presentato
il nuovo socio: il Dott. Stefano Tebaldini è
nato a Roma ma fin da bambino è vissuto a
Chioggia; laureato in Economia e
Commercio presso la Università Cà Foscari
di Venezia, è sposato con la gentile signora
Odetta Doria ed ha due figlie, Claudia di 16
anni e Sara di 11 anni. Da molti anni
funzionario della Banca Nazionale del
Lavoro di Chioggia, ricopre ora l’importante
incarico di Responsabile Settore Privati.
Giuseppe Lisetto si è dichiarato certo che
Stefano Tebaldini sarà un arricchimento per
il Club in quanto le sue doti di umanità e di
professionalità e la sua adesione all’ideale
del servire ne hanno fatto persona
importante nel suo campo di lavoro e nella
città.
Dopo che il Governatore ha appuntato sulla
giacca di Stefano la “ruota”, il nuovo socio
ha preso la parola per ringraziare tutti i
presenti per il suo ingresso nel Rotary Club
di Chioggia e per dare la sua piena
disponibilità agli ideali del Club.
Un grande applauso ha salutato le parole del
nuovo amico Stefano Tebaldini.
La serata è quindi trascorsa in amicizia e
simpatia allietata dalle squisite portate a
base di pesce fatte preparare dai cuochi degli
amici Gianni Pagan e Leonardo Ranieri,
proprietari dell’Hotel Sole.
Il momento clou della serata è giunto
quando il Governatore ha preso la parola;
egli ha esordito dicendo che questo è il 65°
club che visita, e che quindi si può già
parlare di considerazioni consultive del suo
mandato governatorale.
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Le sue parole sono state accolte da un lungo,
lungo applauso.
Il Presidente Pino Rizzo ha donato al
Governatore, a ricordo di questa serata, e
nella speranza di riaverlo nel Club a inizio
d’estate in occasione dei festeggiamenti per
il 40° anniversario di fondazione del Rotary
Club di Chioggia, alcune tipiche pipe
chioggiotte ed un libro sulla storia di questa
caratteristica pipa in terracotta, mentre Lilly
Rizzo ha donato un bouquet di fiori alla
Signora Laura; Giampiero Mattarolo ha
donato a Pino un libro, ed a Lilly una spilla
d’argento con zaffiro, raffigurante una
chiave inglese, a ricordo della chiave inglese
donata a tutti i presidenti di club all’inizio
del suo mandato: questa chiave inglese stà a
significare la capacità che ha il Rotary di
unire con un semplice bullone due cose
anche di forma molto diversa.
Alle 23,30 il Presidente Pino Rizzo ha dato
il tocco ed ha chiuso questa importante
serata.
Il Governatore Giampiero Mattarolo e Stefano Tebaldini
Il giorno 21 gennaio alle ore 10,00 si è riunito presso lo studio del Presidente Pino Rizzo il
Consiglio Direttivo. Erano presenti, oltre al Presidente, il segretario Giancarlo Batello, il prefetto
Renato Ballarin, il tesoriere Alberto Bullo, ed il consigliere Marino Ioseffini.
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Conviviale del 6 febbraio 2001 – Ristorante “Al Granso Stanco” – Sottomarina
Presidente: Pino B. Rizzo
Soci presenti: Marco Ballarin, Renato Ballarin, Giancarlo Batello, Mirco Boscarato, Bruno B.
Anzoletti, Giuseppe Boscolo Lisetto, Luigi Boscolo, Alberto Botti, Italo Bulian, Alberto
Corrieri, Vittorio Ferlin, Giancarlo Gennari, Marino Ioseffini, Paolo Naccari, Gianni Pagan,
Giuseppe Penzo, Mario Perini, Pietro Perini, Pierluigi Salvagno, Rodolfo Scarpa, Luigi
Serafini, Stefano Tebaldini.
Percentuale di assiduità: 23 – 79,31%
Incontro con Franco Maramani, Franco Nordio e Marco Salvagno del gruppo archeologico Fossa
Clodia, che hanno relazionato sulla attività del gruppo.
Il Presidente Pino Rizzo ha presentato al
Club gli ospiti-relatori, ed ha dato notizia
dell’impossibilità di partecipare alla serata
del dott. Luigi Fozzati, responsabile
dell’Archeologia Marina presso l’Intendenza
alle Belle Arti di Venezia, a causa di
un’improvvisa indisposizione.
Il gruppo archeologico è stato presentato dal
suo Presidente, il sig. Franco Maramani: il
gruppo si è costituito nel 1997, alcuni mesi
prima dell’apertura del Museo Civico della
Laguna Sud di Chioggia, con l’intento di
sostenerne l’attività. Ne fanno parte 15
persone.
L’attività annuale che si propone è
l’indagine di superficie del territorio
comunale, per accertare la presenza di siti
storici interessanti, partendo sia da una
ricerca d’archivio che da testimonianze
dirette di occasionali rinvenimenti, di
censirli e di comunicarne la presenza alle
autorità competenti.
Gli eventuali reperti rinvenuti nelle
campagne di indagine vengono segnalati
all’Intendenza delle Belle Arti di Venezia e
depositati nel museo cittadino.
Marco Salvagno ha illustrato l’attività svolta
nell’anno 2000 nelle vicinanze di Cà Bianca,
in una zona agricola interessata da profondi
lavori di ristrutturazione agraria, che hanno
comportato lo sbancamento del terreno per
asportare uno strato sabbioso che, essendo
molto permeabile, determinava scarsa
redditività agricola a causa della permanente
aridità del suolo.
Durante questi scavi sono venuti alla luce
una grande quantità di mattoni antichi poco
cotti; alcune guardie provinciali hanno
segnalato il fatto all’Intendenza delle Belle
Arti, la quale ha posto in sequestro la zona
ed ha affidato al gruppo Fossa Clodia la
campagna di ricerca sul sito.
Il sito è stato datato come insediamento
romano del I° secolo D. C., ed è il primo
insediamento di quest’età analizzato nel
comune di Chioggia.
Il lavoro svolto dal gruppo è stato molto
faticoso in quanto, venendo svolto
esclusivamente il sabato e la domenica ed
eventualmente la sera al termine della
giornata lavorativa dei soci, doveva
combattere innanzitutto con l’allagamento
dei luoghi di scavo causati dalla falda
sotterranea che, non combattuta da adeguate
idrovore, sommergeva velocemente ogni
cosa.
Marco Salvagno ha illustrato il lavoro che vi
veniva svolto proiettando molte diapositive
sia del sito che dei reperti rinvenuti.
Una caratteristica importante di questa
campagna di scavi è che gli oggetti rinvenuti
non sono gli “scarti” della vita quotidiana,
come di solito accade in campagne analoghe
ma, operando su un luogo che molto
presumibilmente era l’argine di un canale,
essi sono stati portati alla luce ancora
“nuovi”, in quanto molto probabilmente
perduti in acqua dagli abitatori del luogo.
Così sono state mostrate alcune fibule in
bronzo dorato con le molle ancora
perfettamente funzionanti, ami da pesca
ancora molto appuntiti, linguette per cucire
le reti che potrebbero essere utilizzate anche
oggi, lucerne ad olio che, fornite di olio e di
stoppino,
potrebbero
anche
adesso
rischiarare quei luoghi.
Tra i reperti mostrati, ci sono anche alcune
monete, una delle quali con l’immagine di
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Lucilla, moglie di Lucio Vero (180 D. C.),
una pinza in ferro presumibilmente usata per
serrare i piombi delle reti, pesi per telai e
tegole.
Nell’esposizione hanno riscosso molto
interesse le tegole, le lucerne e cocci di
anfore che presentavano impressi il sigillo
del fabbricante, cosa che indica come la
pubblicità ed il desiderio di distinguersi
dalla concorrenza sia vecchio come il
mondo (a questo proposito hanno fatto
sorridere due lucerne in terracotta del tutto
uguali per forma e dimensione, salvo alcuni
particolari senza importanza ed il sigillo del
fabbricante).
Accanto alle note liete di questi
ritrovamenti, i relatori hanno parlato anche
di alcune serie difficoltà che questi reperti
presentano, primo tra tutti la necessità per
molti oggetti di un loro adeguato restauro
prima della esposizione: questo restauro è
molto costoso, e perciò si corre il serio
rischio che questi oggetti della vita
quotidiana di duemila anni fa non possano
essere posti alla visione del museo.
Le immagini proposte da questi meritevoli
concittadini hanno destato sentimenti di
sorpresa e di ammirazione, in quanto hanno
mostrato quanto poco sia cambiato in 20
secoli nella vita dei pescatori e degli
artigiani: molti degli oggetti potrebbero
infatti essere messi in commercio tuttora, ed
il loro impiego sarebbe ancora semplice e
naturale.
Al termine della relazione il Presidente Pino
Rizzo ha fatto dono al gruppo Fossa Clodia
di un libro sulla città di Chioggia.
Prima di terminare la serata, sono state
distribuite due fotografie formato poster di
Chioggia, una raffigurante Porta Garibaldi
nel 1902, e l’altra con immagini tratte da un
documentario Luce del 1943; queste
fotografie sono dono dell’ANFFAS di
Chioggia al Rotary Club.
Alle ore 23,00 il Presidente ha dato il tocco
di campana ed ha chiuso la serata.
Ami da pesca ritrovati net sito di Cà Bianca
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Conviviale del 6 febbraio 2001 – Ristorante “Al Granso Stanco” – Sottomarina
Presidente: Pino B. Rizzo
Soci presenti: Marco Ballarin, Renato Ballarin, Giancarlo Batello, Giuseppe Boscolo Lisetto,
Italo Bulian, Alberto Bullo, Alberto Corrieri, Vittorio Ferlin, Roberto Gambaro, Giancarlo
Gennari, Marino Ioseffini, Gianni Pagan, Mario Perini, Leonardo Ranieri, Pierluigi Salvagno,
Rodolfo Scarpa, Luigi Serafini, Stefano Tebaldini.
Percentuale di assiduità: 19 – 65,52%
Relatore della serata: il Sig. Giorgio Boscolo “Femek”, che ha parlato sul tema:
LA PIPA CHIOGGIOTTA
Il Presidente Pino Rizzo ha presentato il
relatore, il noto artista chioggiotto Giorgio
“Femek”, uomo dai molteplici interessi:
egli è infatti, oltre che collezionista,
produttore e studioso della pipa chioggiotta,
anche apprezzato disegnatore, decoratore,
ceramista ed ora anche valente decoratore di
vetrate sacre.
Il relatore ha iniziato la sua esposizione
augurandosi che nel museo cittadino di San
Francesco Fuori le Mura venga creata
almeno una sala dedicata alla pipa
chioggiotta, in quanto si può ben dire che
essa
rappresenti
una
caratterizzante
produzione artigianale che ha coperto ben
tre secoli di storia clodiense.
La pipa di terracotta era in origine il solo
sistema per potere fumare il tabacco, ed
infatti la pipa in radica di legno è di
produzione ben più recente, per non parlare
poi dei sigari!
Giorgio Boscolo, che è autore di un volume
sulla pipa chioggiotta ora giunto alla
seconda edizione, ha diviso la produzione
della pipa in tre periodi: il I° che va dal 1650
al 1750, il II° che va dal 1750 al 1850, ed il
III° che va dal 1850 all’ultimo dopoguerra,
quando questa produzione è venuta a
cessare.
La pipa, che veniva prodotta con stampi in
legno, nel I° periodo è piuttosto piccola (il
tabacco era caro e se ne doveva fumare poco
alla volta!); nel II° periodo essa aumenta di
dimensione e se ne trovano anche di
smaltate, che sono da ritenersi destinate a
persone agiate; nel III° periodo abbiamo
pipe decorate più o meno finemente e di
colore molto chiaro, per l’aggiunta di sale
alla creta, ed anche alcune lavorate al tornio;
in ogni caso la pipa chioggiotta ha sempre
avuto esclusivamente il bocchino in legno di
marasca.
Tutte le pipe che vengono trovate ancora
oggi, e basta scavare un po’ ognidove in
città e se ne trovano in enormi quantità, sono
scarti di fornace dovuti a temperature di
cottura troppo alte.
Ma in città non vengono rinvenute solo pipe
di produzione locale, ed il relatore ha così
mostrato immagini fotografiche di pipe
provenienti da Bassano del Grappa, che fu
un importantissimo centro produttivo di pipe
in terracotta, dal mondo austro-ungarico,
dalla Turchia, dall’Inghilterra, dall’Olanda,
dall’Alto Adige, tutte rigorosamente trovate
a Chioggia.
Un’altra caratteristica della pipa chioggiotta
è che mai nessun artigiano, ed un tempo ce
n’erano davvero molti, ha marcato la sua
produzione..
La pipa in terracotta si differenzia da quella
classica
in
radica
per
molteplici
caratteristiche: è più pesante, non necessita
di un “rodaggio” e vi si può fumare il
tabacco fin dalla prima volta di utilizzo, ha
una durata limitata nel tempo in quanto la
terracotta si impregna del catrame del
tabacco e quindi dopo un certo periodo deve
o essere gettata o essere “rigenerata”
scaldandola nella cenere del camino o con
altri sistemi.
Nella collezione di Femek ci sono
naturalmente anche gli attrezzi che un tempo
si dovevano avere per poter fumare, e cioè
l’acciarino, la pietra focale, l’esca per
catturare le scintille
provocate dallo
sfregamento dell’acciarino con la pietra.
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Al giorno d’oggi in Europa sono rimasti
solo cinque produttori di pipe in terracotta:
due in Ungheria, uno in Belgio, uno in
Francia e Boscolo Giorgio “Femek” a
Chioggia.
L’esposizione ha così mostrato tre secoli di
storia della città ed è stato un modo
simpatico e originale di vivere trecento anni
di Chioggia.
Alle ore 22, 45 il Presidente Pino Rizzo ha
dato il tocco di campana ed ha chiuso la
serata.
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FESTA DI CARNEVALE – HOTEL SOLE – SOTTOMARINA
Presidente: Pino B. Rizzo accompagnato dalla signora Lilly
Soci presenti: Marco e Laura Ballarin, Renato Ballarin, Giancarlo e Paola Batello, Mirco e
Natalina Boscarato, Giuseppe e Alessandra Boscolo Lisetto, Luigi e Maria Grazia Boscolo,
Alberto e Sara Botti, Alberto e Diana Bullo, Vittorio e Annalisa Ferlin, Roberto e Carla
Gambaro, Marino e Myriam Ioseffini, Paolo e Liviana Naccari, Gianni e Maria Pagan, Giuseppe
e Rita Penzo, Rino e Giorgia Penzo, Leonardo Ranieri, Pierluigi e Rosy Salvagno, Luigi e
Simonetta Serafini, Stefano e Odetta Tebaldini
Percentuale di assiduità: 20 – 68,96%
Ospiti dei Soci: il dott. Marco e signora Sara Zambon ed il dott. Aldo Zambon (ospiti di Pino
Rizzo).
Allegria ed amicizia sono stati i sentimenti
che hanno riunito i rotariani e le loro gentili
Signore per questo giovedì grasso, e anche
se l’influenza ha colpito parecchi soci, gli
intervenuti all’Hotel Sole di Sottomarina
sono stati numerosi.
Il Presidente Pino Rizzo ha organizzato tutto
a puntino e, essendo una festa di carnevale,
in una serata che trascorreva al suono della
musica di alcuni bravi professionisti, c’è
stata anche l’esibizione di un ballerino e due
ballerine brasiliane che hanno portato una
ventata dell’allegria del carnevale di Rio
anche alle porte del carnevale di Venezia; e
così tra una squisita portata e l’altra i
convenuti hanno potuto ammirare il
virtuosismo (e non solo …) delle due
splendide e bravissime danzatrici. Queste
non si sono limitate a scatenarsi in
frenetiche danze, ma hanno coinvolto anche
soci e le loro signore in cha cha cha, trenini,
ed altri balli sudamericani, meritandosi gli
applausi di tutti i presenti.
Un altro momento importante della serata è
stata l’estrazione della lotteria, il cui
ricavato è stato devoluto all’importante
service che in Rotary Club di Chioggia ha
organizzato in occasione del III° Concerto di
Natale: la partecipazione all’acquisto di un
pullmino attrezzato per il Centro Volontari
Della Sofferenza di Chioggia; il service ha
avuto un tale successo che non solo è stato
possibili acquistare l’automezzo, ma che
molto probabilmente lo si potrà consegnare
all’Associazione completamente attrezzato.
La parte da leone in questa estrazione è stata
fatta dal Presidente Pino Rizzo, che ha vinto
il premio finale, uno splendido televisore a
colori, e da Roberto Gambaro che ha vinto il
II° premio, un forno a micro-onde
superaccessoriato.
E così, tra un lancio di stelle filanti e
coriandoli, gli esuberanti costumi delle
ballerine, e le allegre musiche del
complessino, tutti hanno potuto divertirsi
fino a tarda ora.
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NOTIZIE DAL DISTRETTO
Il Presidente Pino Rizzo ha ricevuto dal Governatore Giampiero Mattarolo la lettera sotto
riportata:
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NOTIZIE DAL CLUB
Presso il ristorante “Tomato” di Sottomarina, sede del Rotaract di Chioggia, la sera del 9
febbraio l’amico Marino Ioseffini è stato invitato ad esporre la sua relazione dal titolo: “Il
Servizio Veterinario dell’Az. U.L.S. 14 di Chioggia: Osservatorio della pesca delle vongole
veraci”.
Alla simpatica serata ha partecipato anche l’amico Alberto Corrieri.
BUON COMPLEANNO
Auguri di buon compleanno agli amici Pino B. Rizzo, Marino Ioseffini e Rodolfo Scarpa (tutti il
3 marzo), Giuseppe Penzo (13 marzo), Giancarlo Gennari (9 aprile) e Pietro Perini (27 aprile)
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RASSEGNA STAMPA
La Piazza di Chioggia Sottomarina – gennaio – febbraio 2001
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Dare notizie da riportare
sul nostro bollettino
è un diritto ed un dovere.
Frequentare il Club
è un dovere verso gli altri
quando non fosse un piacere
per ciascuno.
Fregiarsi del distintivo
è prescritto con lo scopo
di farsi riconoscere
come persona degna e non per
affermare una superiorità.
Preannunciare l’assenza ad una
riunione è un atto di cortesia
da non trascurare mai.
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