Anche se frivola e avulsa dal

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Anche se frivola e avulsa dal
Rovigo
Il vestito giallo di Vincenzo Capobianchi, Sogni
di Francesco Jacovacci, Sirene, Il Baciamano…
Anche se frivola e avulsa dalla realtà, questa ricca società incrementava un artigianato artistico
di grande qualità, coinvolgendo masse intere di
lavoratori, quasi sempre mal pagati, che solo ai
primi del novecento, inizieranno a rivendicare
qualche diritto. Si producevano sontuosi tessuti lavorati nei telai, velluti, sete e rasi ricamati,
mobili, tappeti, oggetti d’uso in vetro, metallo
o ceramica, contesi da collezionisti che a volte
giravano il mondo per accumularli. Uno degli
esempi più pregevoli di questo collezionismo è il
bellissimo e polveroso (per come lo ricordo) Museo Stibbert a Firenze.
Le pareti erano decorate con intere quadrerie,
spesso fornite da mercanti d’arte che determinavano il mercato. Uno di questi, il famoso Adolph
Goupil, a Parigi, creò una “scuderia” di pittori a
contratto, così importante da farli diventare quasi tutti ricchi e famosi, come Boldini, Meissonnier, De Nittis, Joris, Fortuny… Per avere successo
dovevano possedere una grande tecnica ed essere
dei virtuosi della pittura “di genere” con soggetti
che andavano dalla vita militare, agli ambienti domestici, realtà esotiche, le rivisitazioni del
passato con damine e cicisbei imparruccati, ma
anche l’Egitto e il mondo romano…
Il periodo Goupil di Boldini è riconoscibilissimo
come quello di Mariano Fortuny y Marsal, uno
dei più geniali artisti del tempo. Lo spagnolo Fortuny è l’anima della mostra ed è il pittore che
esprime al meglio questo tipo di pittura definito
“à la page”. Viaggiò incessantemente fra Roma,
Parigi, Madrid, Granada, Barcellona, studiando i
grandi del passato… Per Fortuny il successo fu
una condanna, divenne schiavo delle incessanti
richieste per produzioni ripetitive, mentre sentiva
l’esigenza di esprimersi in maniera innovativa,
come gli impressionisti; una pittura che i ricchi
committenti ancora non apprezzavano. Il travaglio fu tale da sfociare in depressione che malauguratamente si concluse con la precoce morte
a 36 anni. Morì a Roma nel 1874 per una crisi
di malaria complicata da una gastrite contratta,
sembra, per l’abitudine di succhiare l’acqua dei
pennelli quando acquerellava!!!
Una mostra interessante per rivalutare storicamente una pittura per troppo tempo, poco considerata.
INFO
Palazzo Roverella
ROVIGO via Giuseppe Laurenti n. 8
www.palazzoroverella.com
telefono 0425 460093
Gaiba (RO)
via Alcide De Gasperi / via Leonardo da Vinci
Montagnana (PD)
via Circonvallazione, Porta Vicenza
Parcheggio e servizi gratuiti
A Villa Badoer, l’altro Fortuny. L’eleganza nuova
Nella vicina Fratta Polesine, a Villa Badoer, vi è
una sezione “satellite” della mostra con la ricostruzione dell’atelier veneziano di Mariano Fortuny y de Madrazo, figlio dell’altro grande Mariano, con la stessa passione del padre per l’arte
e il collezionismo. Nelle cosiddette arti applicate
creò uno stile inconfondibile ancora oggi richiesto e apprezzato come i tessuti da lui disegnati.
Molto della sua produzione è in mostra nella Villa Palladiana.
Adria e il suo Museo Archeologico Nazionale
Se si allarga il giro in questo territorio, unico per
bellezze naturali e artistiche, vale la pena arrivare nella vicina Adria, dove in un ristrutturato
Museo Archeologico se ne ripercorre la storia. La
complessa e mutevole geologia del Delta del Po,
portò a irreggimentare le acque costruendo idrovore e canali per proteggersi da disastrose alluvioni. Lo scavo del Canal Bianco, 1938-1940, ha
portato alla luce una necropoli con innumerevoli
reperti. Nel Museo sono state ricostruite le sepolture e i ricchi corredi. Si possono ammirare pezzi
pregevolissimi riferiti all’oreficeria etrusca, per
non parlare dell’arte vetraria romana che incanta
per l’attualità dei motivi decorativi. Impressionante la tomba della biga dove un personaggio
di alto rango (non ritrovato) si è fatto seppellire
col suo carro e tre cavalli, sacrificati per seguirlo
nell’aldilà. Notevole il lapidario romano, con una
comoda guida di lettura, interessante anche dal
punto di vista didattico.
Da Adria ci si può inoltrare nella folta ramificazione del Delta del Po, in una stagione ideale per
apprezzare la natura, la ricca fauna… e i prodotti
tipici.
6]W^MLQZMbQWVQŒn. 1 gennaio-febbraio 2011
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