Una task force per controllare i rifiuti

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Una task force per controllare i rifiuti
mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno II - n. 12 Settembre 2016
Padre Nicola
L’addio commosso degli
studenti del Benedetto XV
Gabriele Rossi
Il giovane attore e ballerino
nella casa del Grande Fratello
a pagina 6
Gloria Boccanera
La nuotatrice sfiora il podio
alle Paraolimpiadi di RIo
a pagina 14
a pagina 20
FRASCATI INTERVISTA AL DELEGATO DEL PREFETTO ARRIVATO DOPO LA CADUTA DELL’AMMINISTRAZIONE SPALLETTA
Una task force per controllare i rifiuti
Il commissario Strati pronto ad affidare la gestione in house ad Ambiente Spa
U
n commissario prefettizio che sembra tutto, tranne un “grigio” funzionario pubblico. Il commissario
Bruno Strati è al lavoro da quest’estate,
da quando è terminata l’amministrazione Spalletta. Una novità che ha del clamoroso per la “perla dei Castelli”, mai
commissariata negli ultimi venti anni.
Eppure la nuova gestione piace. Piace
soprattutto perché Strati sta ascoltando tutta la politica, le associazioni e le
parti sociali. Al centro delle polemiche
però è finita nuovamente la gestione dei
rifiuti, con il possibile affidamento “in
house” alla Ambiente Spa, per evitare
le lungaggini di una gara europea per
individuare un nuovo soggetto.
APPROFONDIMENTI
Grottaferrata
Piazza Giordano Bruno
Caos alle case popolari
a pagina 5
Frascati
Festa dell’Unità, l’intervento
del presidente Zingaretti
a pagina 13
Montecompatri
Via le antenne da Pratarena
La soddisfazione del Pd
a pagina 11
a pagina 18
CIAMPINO MONICA LOZZI (M5S)
IL CASO
Grottaferrata
Le “carezze” del sindaco Fontana
alla Stampa che racconta
quello che non va in città
«Chiuderemo la Barbuta entro cinque anni»
Rocca di Papa
Crescono i rifugiati
Lavoreranno per il Comune
a pagina 20
Castel Gandolfo
Un viaggio nei canali
dell’emissario del lago
a pagina 4
CULTURA
alle pagine 22 e 23
Frascati
L’
Torna la Settimana
della Scienza, il clou
sabato 30 settembre
a pagina 15
annuncio è di quelli sentiti e risentiti, ma stavolta vale la pena prestare un po’
di attenzione. È arrivato infatti dal nuovo presidente del municipio. Monica
Lozzi sta mettendo sotto la lente di ingrandimento le criticità di cui la Barbuta
è protagonista.
a pagina 25
Ciampino
Il comune dice sì
alle unioni civili
a pagina 27
GROTTAFERRATA
di David Del Prete
quando l’ispirazione
diventa tendenza
Sindaco: Giampiero Fontana (centrodestra)
Abitanti: 20.337
Estensione: 18,4 km²
Numeri utili Radio Taxi: 06 941 0800
GROTTAFERRATA
via Santovetti, 98/100
www.aldocoppola.it
[email protected]
Un’Amministrazione chiusa su se stessa
L’immobilità amministrativa è ormai una realtà consolidata
Si muove solo per uscire dagli enti sovracomunali isolandosi così dalla comunità castellana
di MARIA GRAZIA COLUCCINI
C
Il Corriere
Metropolitano
he l’amministrazione del
sindaco Fontana e della
sua maggioranza sia dannosa per Grottaferrata e per i
suoi cittadini è ormai sotto l’occhio di tutti. L’immobilità con
cui non vengono risolti anche i
più minuti problemi contingenti
come la manutenzione dei marciapiedi, le perdite idriche, la
risoluzione del problema delle
case popolari di piazza Giordano Bruno, il Cavallino, nonchè
quelli più rilevanti come l’isola
ecologica, il P.I.P, il PUA, il Traiano, il depuratore è ormai una
realtà purtroppo consolidata.
Non parliamo poi dei problemi più importanti per lo sviluppo di Grottaferrata come le fiere
e l’incentivazione del turismo,
la revisione del PRG e via dicendo, ovvero di tutto quello che
rappresenta una visione futura
e attiva di Grottaferrata.
Tutto quello che riesce a fare
questa amministrazione è qualche manifestazione di scarso
spessore e di livello culturale
inesistente, come le mostre di
automobili o qualche ballo in
piazza, tanto per dimostrare –
soprattutto a se stessa - che è ancora in vita.
Mentre gli altri paesi si mobilitano con manifestazioni di
più alto profilo o, comunque,
più attrattive rispetto a quelle
messe in campo da Grottaferrata, noi riusciamo addirittura
a eliminarne qualcuna, come
la rievocazione dell’antica fiera
Grottaferratese “’Na vota c’era”.
Non riusciamo poi a dare uno o
più indirizzi tematici alla Fiera
Nazionale di marzo in modo da
non renderla un insulso mercatone qualsiasi, ma in una attività economica valida per il
paese, visto che, essendo fiera
nazionale, avrebbe tutti i requisiti, se ben gestita, per potersi
trasformare in un volano economico per l’intera comunità.
Si dice che il problema delle
iniziative e degli interventi sia
quello finanziario, e che l’Amministrazione non abbia risorse
Questa Amministrazione inoltre, sta lentamente
ma inesorabilmente uscendo da tutti gli enti
sovracomunali, come la Comunità Montana,
il Gruppo di Azione Locale (GAL), dal Sistema
Bibliotecario dei Castelli Romani, dalla
Centrale Unica di Committenza (CUC) perdendo
inesorabilmente occasioni di finanziamenti
e isolandosi volontariamente dalla comunità
castellana in un momento in cui fare sistema con
i paesi limitrofi è di fondamentale importanza per
intraprendere un qualsiasi tipo di sviluppo
economiche da poter investire.
Strano, perché nell’approvazione dell’ultimo bilancio comunale è stato certificato che
esistevano due milioni e mezzo
di euro in attivo, a disposizione
di questa Amministrazione per
investimenti.
Evidentemente qualcosa non
torna, o i due milioni e mezzo di
euro sono solo un artificio contabile, o questa Amministrazio-
Direttore Responsabile
Fabio ORFEI
Società Editrice
Color Editrice S.r.l.s..
Hanno collaborato
ne non è in grado di spenderli
per incapacità manifesta.
Sul piano della promozione
dei monumenti e delle rilevanze
archeologiche del nostro territorio, l’attenzione dell’Amministrazione è nulla, o per incapacità a
comprendere e gestire un patrimonio così vasto e importante, o
per puro disinteresse, tanto l’importante è galleggiare e sopravvivere, non importa come.
Maria Grazia COLUCCINI
Federico POMPILI
Luca RICCIARDI
Davide DEL DUCA
Angelo D’OTTAVI
Riccardo BOSELLI
Fabrizio MARI
LE DIMISSIONI
Grande movimento
nella “ Città al
Governo”
L
o scorso martedì 20
settembre il consigliere
Roberto Maoli ha presentato le proprie dimissioni da
Consigliere. Al momento attuale non se ne conoscono
ancora le motivazioni che
saranno ragionevolmente
esplicitate nel prossimo
Consiglio Comunale.
Questa immobilità, allo stato
attuale, può forse non essere
percepita in maniera evidente,
perché Grottaferrata è come
una bella signora che sta trascurando il suo aspetto. Attualmente nulla sembra cambiato,
ma improvvisamente scoprirà
come la sua bellezza non più
curata sarà sparita per sempre,
e con essa tutte le occasioni di
sviluppo.
Redazione
[email protected]
[email protected]
Pubblicità
Per avere la percezione anche
fugace di questa decadenza è
sufficiente fare un giro per le vie
del paese: a Valle Violata i marciapiedi di viale Veneto sembrano essere stati investiti da un
terremoto, con cigli e asfalto pericolosamente dissestati; il marciapiede sotto i pini di Largo
del Popolo sembra essere stato
colpito da una bomba; a Largo
Passamonti, il manto selciato è
completamente dissestato, solo
un piccolo intervento è stato
fatto sull’angolo; il marciapiede
di viale I Maggio sul lato
dell’ufficio postale sembra un
percorso di guerra con buche,
alberi tagliati, pavimentazione
mancante e cestini della spazzatura fatiscenti.
Sorvoliamo sul problema delle perdite idriche, ormai di dominio pubblico e a conoscenza
di tutti i cittadini.
Questa
Amministrazione
inoltre, sta lentamente ma inesorabilmente uscendo da tutti
gli enti sovracomunali, come la
Comunità Montana, il Gruppo
di Azione Locale (GAL), dal Sistema Bibliotecario dei Castelli
Romani, dalla Centrale Unica di
Committenza (CUC) perdendo
inesorabilmente occasioni di
finanziamenti e isolandosi volontariamente dalla comunità
castellana in un momento in cui
fare sistema con i paesi limitrofi
è di fondamentale importanza
per intraprendere un qualsiasi
tipo di sviluppo.
A proposito di finanziamenti, l’ultima penosa figuraccia è
stata la perdita di quello sino
a euro 350.000,00 messi a disposizione della Regione Lazio
finalizzati alla tutela della salute dei cittadini e al completamento di opere pubbliche non
ultimate. Tale perdita sembra
sia dovuta alla presentazione
della domanda fuori dai termini
stabiliti dal bando di partecipazione e per la quale sarebbe opportuno capire le motivazioni,
visto che questo comune elargisce premi di produzione ai suoi
funzionari di migliaia di euro
per ottenere questi risultati.
S­tampa
Rotopress International
via Brecce
60025 Loreto (An)
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tel. 335 8369627
Autorizzazione del tribunale di Velletri n.° 1015 dell’11/09/15
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
Giampiero Fontana
e la libertà di stampa
Le “carezze” del Sindaco a chi dice cosa non va
I
n queste “radiose giornate di settembre”
(passateci se potete il
cambio del mese), stiamo assistendo all’ugualmente radioso risveglio
della nostra amata Grottaferrata. Ovunque si
odono rumori di lavori,
martelli, macchinari per
la posa di asfalto, grandi
opere pronte a partire.
Insomma, Grottaferrata
è tornata a vivere.
Tanto vive che il Sindaco Giampiero Fontana,
anche lui tornato alla vita,
ha deciso (di nuovo), di
prendersela con chi come
lui non la pensa. D’altronde si sa, il primo cittadino di Grottaferrata non è
nuovo a questo genere di
amenità e spesso si sofferma a lasciare quelle che
vengono da alcuni definite “carezze”.
Obiettivo delle carezze
sono sempre i colleghi de
“Il Mamilio.it”, definito
“La Telekabul de noatri”,
anche perché, diciamocela tutta, hanno il brutto,
bruttissimo vizio di starsene sempre in mezzo e
non lasciar lavorare il povero Sindaco. Sempre lì
a far domande, a chieder
spiegazioni e a sottolineare quelle poche, pochissime cose che a Grottaferrata non vanno.
Ragazzi, qui in redazione, ci chiediamo tutti
perché ve la continuate
a prendere con il buon
Sindaco Fontana e con la
“sua” maggioranza. Incredibile.
Fuori dai giochi e dagli
scherzi con i quali abbiamo iniziato questo nostro editoriale, troviamo
gravissima l’ingerenza
che spesso la politica, ha
nei confronti dell’informazione.
Ci piacerebbe ricor-
dare ai nostri Sindaci
(nessuno escluso), che
la primaria funzione della stampa è anche quella
di controllo nei confronti
della politica e delle amministrazioni stesse oltre
a quella di informare i
cittadini.
Attacchi come quello
del Sindaco Fontana che,
molto spesso, sforano
anche nella sfera personale degli stessi giornalisti non sono l’esempio
che la politica dovrebbe
dare ai cittadini. Essere
munale.
Il nostro giornale,
nell’esprimere la nostra
più profonda solidarietà
ai colleghi de Il Mamilio.
it spera che il Sindaco
Giampiero Fontana in
futuro, abbia più giudizio e si preoccupi soprattutto della tenuta della
propria maggioranza e
delle sorti della cittadina
che governa.
Non chiederemo né ci
auspichiamo le dimissioni di questa amministrazione, ma di nuovo
Attacchi come quello del Sindaco
Fontana che, molto spesso, sforano
anche nella sfera personale degli stessi
giornalisti non sono l’esempio che la
politica dovrebbe dare ai cittadini.
Essere in disaccordo con quanto
affermato da un quotidiano dovrebbe
essere l’occasione per comunicare in
maniera migliore e più precisa quanto si
sta effettivamente facendo per la città
in disaccordo con quanto affermato da un quotidiano dovrebbe essere
l’occasione per comunicare in maniera migliore
e più precisa quanto si
sta effettivamente facendo per la città. Questo, il Sindaco Fontana,
non sembra averlo ben
chiaro ma sono chiari i
problemi della città di
Grottaferrata, ormai amministrativamente bloccata da due anni per i
noti problemi legati alla
Giunta e al Consiglio Co-
ci auguriamo che si possa finalmente sbloccare
l’attività di governo.
La promessa, durante
la campagna elettorale, era quella di “Ridare
Decoro e Dignità a Grottaferrata”, pur consci di
poter essere i prossimi
obiettivi delle sue carezze, signor Sindaco, noi
non vediamo né Decoro,
né Dignità.
Anche per questo l’Italia è al 76° posto nella
classifica per la libertà di
stampa.
il CORRIERE METROPOLITANO
4
l’intervista
a Marcello Moretti, segretario del Pd
«È necessario avviare un nuovo
percorso amministrativo»
di FABRZIO MARI
C
on la ripresa dell’attiva politica e
amministrativa dopo la pausa estiva,
abbiamo rivolto qualche domanda al
segretario del partito Democratico Marcello Moretti.
Arriva l’autunno ed è tempo di bilanci. Come vede la situazione attuale della nostra città?
È vero, siamo al tempo dei consuntivi e
nel nostro caso è un consuntivo amministrativo di metà mandato che più negativo di cosi non si può.
Ci può dire qualcosa di più?
Questa è un’Amministrazione che ha
perso ben quattro assessori per logiche
e camarille interne, ha inoltre affrontato
una crisi interna con un forte dissenso
espresso da ben sette consiglieri conclusasi con tre dimissioni e altri atti di sottomissione nonché cambio alla presidenza
del consiglio comunale. Non le sembra
tutto questo sufficiente per un giudizio
negativo?
Dipende. Quali risultati hanno prodotto questi aggiustamenti?
Nessuno. Il sindaco Fontana ne esce
ridimensionato in termini di consensi
perché le componenti della maggioranza che hanno abbandonato il consiglio
rappresentavano circa un terzo di elettorato, quello stesso elettorato che ha dato
fiducia a un programma elettorale ampiamente disatteso nei punti chiave. Nonostante ciò il sindaco Fontana continua
(voce di popolo) nel ricercare improbabili
soluzioni amministrative.
Visto che parliamo di consuntivo ci
può dire anche come si è concretizzata
l’attività del suo partito nel suo ruolo
di opposizione?
Il circolo del Pd di Grottaferrata è stato impegnato sostanzialmente su due
direttrici. La prima è stata dedicata al
rapporto con il gruppo consigliare, con
cui abbiamo condiviso le scelte, scelte
che sono sfociate in nove mozioni, oltre
trenta tra interrogazioni e interpellanze
e nella richiesta di un consiglio comunale
straordinario. Il nostro gruppo consiliare
ha cercato costantemente di affrontare i
problemi nell’interesse della cittadinanza, rifuggendo da facili populismi e da
inutili teatrini. Voglio aggiungere che
Il segretario del Pd Marcello Moretti
questa attività sostenuta da una ampia
informazione tramite manifesti, comunicati stampa e messaggi mail non è stata
neutra in tutto quello sconquasso amministrativo che prima citavo. Il secondo filone invece riguarda squisitamente l’attività politica e al riguardo posso dire che la
fase sperimentale avviata già da un anno
tesa ad avere un partito aperto sta dando
i suoi frutti: ormai le nostre convocazioni
dell’organo politico sono aperte a iscritti
e simpatizzanti che con il loro contributo
stanno arricchendo le idee di circolo.
Tutto bene quindi?
No, non proprio. Tutto questo non basta
se vogliamo creare un’alternativa a questa
Amministrazione che ha una vita dai tempi incerti. Dobbiamo fare e faremo di più.
Ci impegneremo nel promuovere un’area
di consenso, la più vasta possibile che possa, senza pregiudizi e posizioni precostituite come usiamo noi nel Pd, avviare un
percorso di rinnovamento amministrativo.
Un’ultima domanda: le fratture accentuatesi ne Pd riguardo il referendum costituzionale quali ripercussioni
hanno avuto nel circolo locale?
Il circolo di Grottaferrata è per il si e sta
sostenendo e collaborando con le iniziative dei due comitati presenti nel territorio.
Ritengo inoltre esiziale l’attuale comportamento della minoranza Pd nazionale
che rischia di trasformare l’impegno referendario in una guerra tra bande all’interno del partito a livello nazionale. Non può
la riforma diventare il pretesto per regolare vecchi conti. Aspettiamo il congresso.
Infine, se posso, vorrei approfittare di
questo spazio per comunicare ed invitare
all’impegno i nostri iscritti e simpatizzanti
a rinnovare la propria tessera. Il tesseramento si aprirà ufficialmente il 1 ottobre.
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
Storie di ordinaria follia e burocrazia
Le case popolari di Piazza Giordano Bruno sono nella bufera, incastrate
tra follia e mala burocrazia
di ANGELO D’OTTAVI
V
eniamo ai fatti: tra
il 1947 e 1948 furono consegnati al
comune di Grottaferrata tre fabbricati per
numero 66 alloggi da
assegnare ai senza tetto per causa di guerra.
Gli alloggi erano stati
costruiti dal Ministero
dei Lavori Pubblici nelle
aree di largo 25 aprile,
via del Boschetto e piazza Giordano Bruno.
Nel 1988 i 66 alloggi
furono riscattati dagli
assegnatari, con presentazione della domanda
di riscatto, tra il 20 settembre 1988 e il 16 dicembre 1991, periodo in
cui sono stati stipulati i
UN PERSONAGGIO SENZA ETÀ
Tanti auguri a Massimetto
C
onosciuto da tutti e importante punto di riferimento per molti grottaferratesi doc, Massimo
Antonelli – per tutti Massimetto – lo scorso 28
agosto ha festeggiato, come di consueto, il suo compleanno all’osteria Bartolozzi, in compagnia di numerosi amici. Musica, vino, torta e candeline hanno fatto
da cornice a questo ormai storico appuntamento del
nostro amato concittadino Massimetto.
Con affetto,
La redazione
provati e registrati mentre gli altri non sono stati
registrati, ne consegue
che gli assegnatari degli
atti non registrati, dovrebbero pagare di nuovo
il valore degli alloggi al
comune di Grottaferrata,
oggi legittimo proprietario degli alloggi.
In un paese normale
l’Amministrazione si sa-
Ma poiché gli alloggi nel frattempo sono passati in proprietà
del comune di Grottaferrata (verbale di consegna al comune
da parte dell’Agenzia del Demanio del 19 dicembre 1962), e nel
frattempo degli atti citati, solo sette sono stati approvati e
registrati mentre gli altri non sono stati registrati, ne consegue
che gli assegnatari degli atti non registrati, dovrebbero pagare
di nuovo il valore degli alloggi al comune di Grottaferrata, oggi
legittimo proprietario degli alloggi
contratti di cessione tra
gli assegnatari e il legale
rappresentante dell’Amministrazione Finanziaria, a rogito del notaio
Costantino Consoli.
Di questi atti, numero
38 alloggi previo decreto
e verifica della Ragioneria Provinciale dello Stato, venivano consegnati,
dall’Ufficio del Registro
di Frascati agli assegnatari per la registrazione
alla Conservatoria; numero 7 alloggi venivano
invece inviati nel 1996 e
nel 2000 all’Agenzia delle Entrate, che li girò agli
assegnatari per la registrazione in Conservatoria.
In un paese normale la vicenda si sarebbe
dovuta concludere con
la registrazione in Conservatoria, avendo gli
assegnatari pagato quanto dovuto alla Tesoreria
Provinciale dello Stato a
mezzo conto corrente.
Ma poiché gli alloggi
nel frattempo sono passati in proprietà del comune di Grottaferrata
(verbale di consegna al
comune da parte dell’Agenzia del Demanio del
19 dicembre 1962), e nel
frattempo degli atti citati,
solo sette sono stati ap-
il CORRIERE METROPOLITANO
rebbe immediatamente
attivata per risolvere il
problema e ristabilire l’eguaglianza di trattamento
tra i diversi assegnatari,
trattando in prima persona con gli enti sovracomunali, trovando la giusta via.
A oggi, nonostante
l’interrogazione sull’argomento del Partito Democratico dell’11 aprile
2016, e la rassicurazione
di un’urgente convocazione di una commissione consigliare da parte
dell’Amministrazione per
la risoluzione del problema, tutto tace, e gli assegnatari restano a bagnomaria.
Auguri, Massimetto!
foto di Pino Felicioni
5
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
La scomparsa di Padre Nicola
di MARCO COLUCCINI
È
sempre difficile, per non dire
doloroso, salutare qualcuno che ci lascia per sempre,
ancor di più se a lasciarci è una
persona alla quale si è legati per
amicizia od affetto. Mi è stato
chiesto dalla Redazione di ricordare Padre Nicola, recentemente
scomparso, ed è un compito che
svolgo con fatica e pena, ma al
quale non oso - e non posso - sottrarmi, se non altro per quei debiti culturali, affettivi ed umani che
i casi della vita mi hanno portato
a contrarre con Lui.
A Padre Nicola siamo in molti
a dovere molto, generazioni di
studenti e seminaristi e colleghi
che si sono succeduti nelle aule
del Benedetto XV, l’Istituto che a
lungo – forse per sempre – è stato la sua casa e la sua stessa vita,
non a caso esauritasi quasi in sincronia con la chiusura di quello.
Generazioni di ragazzi che anche
grazie a Lui sono divenuti sacerdoti, imprenditori, professionisti,
a loro volta insegnanti, ma che
insieme a Lui hanno soprattutto
intrapreso col piede giusto il difficile cammino di diventare uomini. Sembrerà strano, ma parlando di Padre Nicola la prima
cosa che viene in mente non sono
le sue grandi capacità didattiche
o dialettiche, la sua grandissima
competenza, quanto piuttosto il
suo sorriso, il suo sguardo acuto ed attento, in altre parole la
il CORRIERE METROPOLITANO
ASSOCIAZIONE CULTURALE SAN NILO
Presto disponibile
sul sito il nuovo e
nutrito programma
per il 2016 - 2017
L’
A destra, un giovane Padre Nicola Cuccia con Padre Emiliano
sua grandissima umanità. Una
simpatia istintiva, la sua, che
sgorgava irrefrenabile da un sorriso spontaneo e genuino, da un
sapersi porgere verso gli altri in
maniera del tutto speciale, con
generosità e dedizione. Certo, sapeva anche essere severo, come
del resto un buon insegnante
deve essere per potersi dire vero
formatore, ma era una severità
che gli proveniva da un’intrinseca personalità ed autorevolezza,
piuttosto che dall’autorità del
ruolo e dell’incarico rivestiti.
L’ultima volta che ho avuto
modo di vederlo e di parlargli
è stato durante la processione
del Venerdì Santo di quest’anno. Sebbene accompagnato e
sorretto, faceva fatica a tenere il
passo del pur lento corteo; feci a
braccetto con Lui una parte del
percorso, e la sofferenza che si
leggeva sul suo volto, quella penitenza che stava in qualche modo
infliggendosi nel momento più
alto e doloroso della Quaresima
mi sembrarono francamente eccessive ed inutili. Incautamente
glielo dissi, quasi disapprovando
lo strapazzo cui si stava sottoponendo; avevo certamente pensato poco, e soprattutto lo avevo
fatto da laico, dimentico della
dimensione spirituale cui aveva
improntato la sua intera esistenza. In un istante le parti si invertirono, e fu Lui a rimproverarmi
bonariamente, con uno sguardo
lucido e dolce ma quasi meravigliandosi di come non riuscissi a
capire che anche la penitenza e
la sofferenza possano costituire
una porta d’accesso sulla via della salvezza.
Abate Egumeno Padre Michel
Van Parys nell’accomiatarsi,
al termine del suo incarico, ha
raccomandato alla cittadinanza di
continuare a coltivare “l’amicizia”
con la comunità monastica del Monastero Esarchico di Grottaferrata.
L’Associazione Culturale San Nilo è pronta a riprendere le sue
attività con un nuovo, nutrito programma per il 2016-2017 che sarà
presto comunicato e disponibile sul sito internet www.acsannilo.it.
Così navigando tra le icone di una cultura millenaria, tramiti tra il
terreno e il trascendente e quelle modernissime dei social, portali
della comunicazione globale, ci auguriamo di trovarvi sempre più
numerosi con i vostri like e di potervi contare tra gli amici della
nostra pagina Facebook www.facebook.com/ACS.Nilo/
Potete venire a trovarci nella nostra sede, in Abbazia: siamo presenti tutti i giovedì (salvo i festivi) dalle 17,00 alle 19,00.
Da quest’anno l’Associazione sarà anche presente con regolarità
sul Corriere Metropolitano con una finestra di dialogo per informarvi e per approfondire e commentare temi antichi di incredibile
attualità.
Sito, facebook, articoli, incontri, viaggi, visite culturali … il passato, la storia della nostra Abbazia, la cultura, l’arte, la spiritualità
dell’oriente bizantino, sono per noi tappe obbligate per cercare di
capire meglio questo nostro travagliato presente.
Restate in ascolto …
(Roberta Di Pinto)
PUBBLIREDAZIONALE
Scoliosi: diagnosi e trattamento precoci fanno la differenza
Dal Fisiolab di Grottaferrata,
Ludovico Contarini e Francesco
Frontani ci parlano della scoliosi…
L
a “Scoliosi Vera” è una deformità tridimensionale della colonna che tende quindi ad inclinare
lateralmente e ruotare su se stessa,
causando quindi una deformazione
permanente non correggibile volontariamente. Questa patologia va
distinta dal semplice “atteggiamento scoliotico” che è comunque una
deviazione laterale della colonna,
ma che può essere corretto volontariamente o da intervento esterno ed
è determinato in genere da eterometria degli arti inferiori (differenza di
lunghezza dei due arti), alterazioni
posturali o ipovalidità (debolezza)
dei muscoli del tronco. A volte nel
linguaggio popolare viene anche confusa con la così detta Gobba, che invece non è altro che un aumento della
normale cifosi dorsale (dorso curvo).
L’ 80-85% delle scoliosi sono idiopatiche (cioè non se ne conoscono le cause), solo il 10-15% sono secondarie
a malattie congenite, metaboliche,
neurologiche etc... Le scoliosi idiopatiche però hanno una peculiarità,
cioè il carattere famigliare, perciò se
qualche genitore ne soffre, molto probabilmente i figli avranno a che fare
con questo tipo di patologia; viene da
se che la famigliarità è il primo campanello di allarme che consiglia una
opportuna valutazione, soprattutto
prima del passaggio pubertà -adolescenza, fase in cui la crescita ossea si
fa più prepotente. Secondo l’età d’insorgenza, le scoliosi vengono classificate in: Scoliosi infantili (fino a 3
anni), giovanili (dai 3 anni alla pubertà), adolescenziali (dalla pubertà
alla completa maturazione ossea). Da
sottolineare che se una scoliosi supera i 50 gradi (spesso anche se supera
i 40), l’evolutività di questa, non si
ferma con la maturazione ossea e può
peggiorare
anche
da adulti (0,5 gradi
ogni anno), con il
risultato di andare
incontro a grandi
disabilità. E’ quindi intuitivo quanto
sia importante diagnosticarle precocemente in modo da
limitare al massimo
la deformità prima
che la colonna sia
interamente sviluppata. La consulenza
del proprio pediatra
e di specialisti come
ortopedici, fisiatri
e fisioterapisti è di
fondamentale aiuto
anche perché le scoliosi sono asintomatiche ed a meno che
non siano molto visibili, spesso si sviluppano indisturbate portando solo
successivamente a dolore. Il trattamento ha come obiettivo la limitazione della deformità, una scoliosi vera
non si può risolvere ma solo limitare;
la scelta del trattamento delle scoliosi vere dipende dal grado di curva:
per curve gravi >45 gradi viene indicato l’intervento chirurgico di Fissazione con barre metalliche; per curve
dai 25-30 ai 45 gradi con margini di
evoluzione e famigliarità è indispensabile il trattamento ortesico con corsetto abbinato ad esercizi posturali
volti a migliorare la percezione delle
spinte di questo oltre che ad equilibrare il sistema muscolare nel suo
insieme; infine per le curve fino ai
25 gradi, il trattamento kinesiterapico sarà consigliato con continuità ed
elevata frequenza, per evitare il corsetto (tranne casi di peggioramento
oltre i 25-30 gradi) fino alla completa maturazione ossea oltre la quale
si potrà diminuire ma non eliminare
del tutto il trattamento. Il trattamento kinesiterapico consiste in esercizi
posturali di correzione attiva e passiva, lavorando quindi sulla muscolatura, la mobilità e la propriocezione cercando di equilibrare il sistema
muscolo-scheletrico che altrimenti si
adatterebbe alla deformità. Noi del
Fisiolab ci raccomandiamo: non lasciate che le vostre colonne prendano
una brutta piega!!!
6
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
Nuovo caso di stalking risolto
Arrestato dai Carabinieri della Stazione di viale San Bartolomeo lo scorso
26 agosto un italiano di 44 anni
di MARIA GRAZIA COLUCCINI
D
opo quello dello
mese di aprile, si è
verificato un nuovo
caso di stalking nella nostra città, anche questo
prontamente risolto dai
Carabinieri della Stazione
di viale San Bartolomeo.
Lo scorso venerdì 26 agosto infatti, in seguito a
una chiamata giunta al
“Nue” – Numero Unico di
emergenza – i Carabinieri
della Stazione di Grottaferrata hanno arrestato
un uomo italiano di 44
con l’accusa di stalking ai
danni della ex compagna.
L’uomo, già noto alle
forze dell’ordine a causa
di più denunce ricevute
a suo carico, si era appostato nelle vicinanze
del posto di lavoro della
donna, come ormai avveniva da diversi giorni, aggredendola ancora una
volta. Un’amica che stava
assistendo alla scena, temendo per l’incolumità
della vittima, con il proprio cellulare ha quindi
richiesto l’intervento dei
Carabinieri che in pochi
minuti sono giunti sul
posto. A questo punto
lo stalker si è dato alla
fuga a piedi nelle vie del
centro della nostra città,
prontamente inseguito
dagli stessi Carabinieri
che lo hanno quindi in
pochi minuti bloccato,
ammanettato e portato
in caserma. Anche la vittima si è recata in caserma, dove dopo aver sporto un’altra denuncia, si è
recata al Pronto Soccorso
di Frascati da cui è stata
dimessa con una prognosi di pochi giorni, mentre
l’uomo è stato accompagnato presso la casa cir-
condariale di Velletri e si
trova tutt’ora in carcere.
Era più di un anno che
la donna subiva continue
minacce e vessazioni da
parte dell’ex fidanzato
che non si era rassegnato
mai alla fine della loro relazione, con pedinamenti,
aggressioni e con sms minacciosi e offensivi.
È stato possibile ottenere questo importante
risultato grazie sia alla
collaborazione della vittima che con l’aiuto di
un’amica si è rivolta a
un centro antiviolenza,
dove per prima cosa è
stata convinta a sporge-
re denuncia contro l’ex
fidanzato ogni qual volta
veniva aggredita, sia al
meticoloso lavoro svolto dalle forze dell’ordine
nel raccogliere elementi
e testimonianze. Affinché
infatti i Carabinieri e il
giudice possano intervenire è necessario che le
minacce o le molestie siano reiterate - così come
stabilito nell’articolo 612
bis del Codice di Procedura Penale - e in questo
caso i Carabinieri hanno
prodotto un voluminoso
fascicolo, pieno di elementi che hanno permesso al giudice di accertare
il CORRIERE METROPOLITANO
7
APPROFONDIMENTO
Il confine tra molestia e stalking
S
ono entrambe condotte previste e punite dal codice penale. L’art. 660 ci parla di molestie. Si tratta di un reato contravvenzionale, rivolto verso la
tutela dell’ordine e della tranquillità pubblica e, solo di
riflesso, verso la persona. Per la condotta di stalking,
invece, la cosa è diversa. Rappresenta una fattispecie
nuova, prevista soltanto dal 2009 con l’introduzione
dell’art. 612 bis all’interno del codice penale. Il termine
deriva dall’inglese “to stalk: avanzare furtivamente,
appostarsi”. Il legislatore dà all’art. 612 bis il titolo di
“atti persecutori”. E’ un reato più grave rispetto alle
molestie (è punito infatti con la reclusione), e le molestie costituiscono uno degli elementi caratterizzanti.
Non è perseguibile d’ufficio ma mediante querela della
persona offesa. La querela è però irrevocabile. Non si
parla di stalking all’interno di un episodio isolato, ma le
condotte devono essere reiterate, portate attraverso
la minaccia o, per l’appunto, la molestia. Tali condotte
devono cagionare un grave stato d’ansia o di timore,
oppure ingenerare un fondato timore per l’incolumità
propria o di un prossimo congiunto o, ancora, la costrizione a cambiare le proprie abitudini e il proprio
stile di vita. Ecco che la necessità di circostanziare
con prove e testimonianze certe l’evento diventa fondamentale per l’efficacia dell’azione penale.
(M.G.C.)
la pericolosità dell’uomo,
tant’è che si trova ancora
in carcere. Tutto questo è
stato possibile grazie anche alla collaborazione di
diversi cittadini che avevano assistito agli episodi
di violenza e che hanno
fornito poi la loro preziosa testimonianza.
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
9
Aperte a sorpresa le domande per il bando di
assegnazione degli impianti sportivi
Ci avviamo tristemente verso un Cavallino bis
S
ono state aperte a sorpresa lo scorso
13 settembre le offerte per il bando di
assegnazione dei tre impianti sportivi
comunali. Si avvia così l’ultima fase dell’iter
per la concessione del campo degli Ulivi,
del campo dei Rogazionisti, del palazzetto
dello sport e del centro sportivo “La Madonnella”.
Le offerte pervenute al Comune sono
quattro: quelle della Vivace Grottaferrata e
dell’Asd Grottaferrata “Stefano Furlani” per
gli impianti di calcio, quella della Iao Team
per il centro della Madonnella e quella del
San Nilo Basket per il palazzetto dello sport.
Nessuno sapeva niente, tanto che neanche le stesse società sportive si sono presen-
tate alla cerimonia di apertura delle buste.
Unico testimone ufficiale dell’apertura delle
offerte, è stato il consigliere comunale del
Movimento 5 stelle Maurizio Scardecchia,
che, come da lui stesso dichiarato, si trovava a passare per caso negli uffici comunali
preposti.
Gli uffici e la commissione di gara stan-
no quindi procedendo in questi giorni alla
verifica della documentazione presentata e
dunque dei requisiti, i cui risultati dovrebbero essere noti nei prossimi giorni. Forse
comunque un po’ in ritardo rispetto alla
stagione sportiva che inizia con i primi del
mese di settembre.
(A.C.)
LA SCUOLA CALCIO ASD STEFANO FURLANI
La risposta dei cittadini al caos politico e amministrativo della Vivace
di MARIA GRAZIA COLUCCINI
C
on
l’approssimarsi
dell’apertura
della
stagione calcistica, abbiamo rivolto qualche domanda ai dirigenti dell’Asd
“Stefano Furlani”. Nata nel
2010 con una sola prima
squadra in terza categoria
a opera della presidentessa Claudia Furlani per ricordare il fratello Stefano,
giovane calciatore prematuramente scomparso in
un incidente stradale, in
pochissimi anni la società
è cresciuta in modo esponenziale fino ad arrivare in
prima categoria, dotandosi
quest’anno anche di una
scuola calcio. Per saperne
di più su questa nuova realtà calcistica grottaferratese abbiamo rivolto qualche domanda al direttore
tecnico Andrea Borsa, alla
presidentessa Claudia Furlani e al direttore sportivo
Antonio Rizzo.
ANDREA BORSA,
DIRETTORE TECNICO ED EX
GIOCATORE DI CALCIO CON
DUE PRESENZE IN SERIE A
CON LA ROMA.
Lei è arrivato quest’anno all’Asd “Stefano Furlani”. Quali sono le sue
impressioni?
Sono felicissimo di far
parte di questa società
dove è possibile lavorare in modo sereno in un
ambiente
praticamente
familiare e dove si cerca
sempre di fare il meglio
per i bambini. Quest’anno
infatti iniziamo per il primo anno la scuola calcio e
siamo molto orgogliosi di
far vivere ai bambini il piacere di scendere in campo.
In questo momento stiamo
facendo un grande lavoro
con gli “open day” dove tre
volte a settimana facciamo giocare tutti i bambini. Speriamo che presto ci
sarà modo di dare la possibilità a tutti i genitori che
hanno i bambini iscritti di
potersi organizzare stabilmente con l’orario definitivo, al momento non ancora possibile perché non c’è
stata ancora l’assegnazione dei campi.
Lei è stato anche direttore tecnico dell’Asd Vivace per sei anni. Come
mai ha poi deciso di andare via?
Sono stato responsabile,
direttore tecnico nonché
allenatore della promozione dell’Asd Vivace, una
categoria fatta di grandi
giovani. Lo scorso anno abbiamo finito poi la stagione
con tanti tornei e tante iniziative per la scuola calcio
gestiti da me personalmente. Alla fine mi sono deciso
comunque a dare le dimissioni con grande amarezza perché la Vivace è una
società importante e gloriosa, ma non c’era più la
possibilità di lavorare con il
presidente Giampaolo Petrosino, con cui infatti ho
avuto grossi diverbi a livello tecnico. Voleva fare sempre lui, voleva avere sempre l’ultima parola voleva
comandare su tutto, ma un
presidente si deve fidare
delle persone che lavorano
con lui, altrimenti è inutile
continuare. Ho quindi deciso di dimettermi ma, come
si dice, chiusa una porta si
apre un portone e ho avuto veramente la fortuna di
conoscere la presidentessa
Claudia Furlani, una persona di grande spessore,
con cui ho sposato subito
questo progetto che è fatto
di lealtà di trasparenza, per
il quale stiamo lavorando
insieme dalla mattina alla
sera.
Quali sono gli obiettivi
che vi siete preposti?
Il nostro obiettivo è quello di far divertire i bambini
giocando a calcio senza da
loro pressioni di nessun tipo
perche devono solo pensare
a divertirsi. Questo per loro
è un momento unico perché
poi, quando cresceranno, i
momenti della scuola calcio
non torneranno più. Abbiamo un team di istruttori con
il qual diciamo sempre che
siamo prima educatori e
poi istruttori. Adesso continuiamo in modo sereno ma
con grande umiltà questo
lavoro che è fatto di sacrificio perché non è facile organizzare una scuola calcio.
Stiamo organizzando tutto
nei minimi dettagli: dal materiale del kit alla stagione
con tanti tornei nazionali e
internazionali da inziare.
LA PRESIDENTESSA
CLAUDIA FURLANI
Come nasce l’Asd Stefano Furlani?
Ho fondato questa squadra nel 2010. Sono una
grandissima appassionata
di sport e di calcio in primis. Ho sempre seguito
mio fratello più giovane
di me che ha giocato a
buoni livelli. L’anno dopo
che è venuto a mancare,
con alcuni amici abbiamo
pensato di fondare que-
sta società per ricordarlo.
Quindi è nata un po’ per
amicizia. Poi anno dopo
anno ci siamo accorti che
le persone di Grottaferrata si sono appassionate a
questo progetto e siamo
cresciuti sempre di più.
Questa estate ci siamo incontrati con Andrea Borsa
che non si trovava bene
con l’altra squadra di Grottaferrata, c’è stata subito
una grande sintonia e abbiamo deciso di iniziare
questo progetto insieme.
Speriamo di fare bene.
Quali sono le sue impressioni?
Ho ricevuto tantissimo
affetto e di questo vorrei
ringraziare le famiglie di
Grottaferrata e non solo.
Per me e per la mia famiglia vedere tutti questi
bambini vestiti di arancione con lo stemma sul petto
che raffigura mio fratello
che calcia – è cresciuto in
questo campo - è motivo
di orgoglio. Per noi è importante vedere i bambini
che si divertono, è la cosa
più bella che c’è. L’anno
scorso poi, quando i bambini della prima squadra,
che non hanno conosciuto
mio fratello ma sono stati
i primi a dedicargli la vittoria all’ultima giornata
scrivendogli delle poesie,
è stato un momento veramente emozionante.
Quali sono i prossimi
appuntamenti?
La prima squadra ha iniziato il 21 settembre la stagione con la Coppa Lazio,
mente il 2 ottobre inizierà
il campionato. Abbiamo
iscritto anche una squadra di giovanissimi alle
Provinciali, mentre per
quanto riguarda i bimbi
faranno i tornei. Poi stiamo aspettando l’esito del
bando comunale per l’assegnazione degli impianti, cosa che permetterà a
noi associazioni di poterci
organizzare. Adesso non
sapendo chi sarà il gestore
ci siamo divisi equamente
gli spazi con la Vivace, anche se il Sindaco ha preso
l’impegno di persona di
garantire l’utilizzo del
campi anche alla società
che non si aggiudicherà il
bando per tutta la stagione. È stato riaperto anche
il campo dei Rogazionisti,
quindi gli spazi ci dovrebbero essere, anche se il
fatto che prima dei primi
di ottobre non ci potrà essere un orario definitivo,
penalizza un po’ tutte le
discipline sportive.
IL DIRETTORE SPORTIVO
ANTONIO RIZZO
Quali sono le sue impressioni in questa esperienza sull’A.s.d. Stefano
Furlani?
Io credo che bisognerebbe lavorare per le famiglie e, soprattutto, per
i bambini. Nessuno ha il
diritto di oltraggiare l’organizzazione di una famiglia. Una situazione come
quella di adesso, non ben
definita che non dipende
dalla nostra volontà non
fa altro che disamorare le
famiglie verso il calcio e
tutte le sue componenti.
Noi lavoriamo per il Calcio e vogliamo che tutti
abbiano il diritto e il piacere di scegliere a quale
società e a quale organizzazione aderire.
Quanto vi sta penalizzando il fatto di non avere ancora un orario?
Noi abbiamo la programmazione già organizzata da più due settimane,
fatta sulla base degli altri
impegni che potrebbero
avere i bambini. Ho consultato ad esempio i catechisti della zona in modo
che i due impegni non
combacino, ma non la possiamo ancora attuare visto
che non c’è stata ancora
l’assegnazione degli impianti e questo è un danno grossissimo non tanto
per la società - perché noi
facciamo e faremo sempre calcio – quanto per le
famiglie di Grottaferrata
che ancora non possono
organizzarsi. E questo non
è ammissibile da qualsiasi
punto di vista si possa vedere la situazione. Noi abbiamo un’organizzazione
peculiare, teniamo molto
alla crescita del bambino,
tecnica, tattica, abbiamo
il coever coaching, una
scuola portieri di grande
livello con Giuseppe De Fidio. Insomma siamo pronti e i bambini devono fare
sport e le famiglie devono
avere il diritto di organizzare la propria vita e nessuno di noi adulti può inquinare questa situazione.
In questo modo, su un bacino di circa 160 bambini,
ne sono rimasti 100.
GROTTAFERRATA
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
10
Grande affermazione del pattinaggio artistico
Dodici titoli nazionali ai campionati italiani svoltisi a Riccione dal primo al dieci settembre
di FABRIZIO MARI
G
rande successo per lo
sport grottaferratese
grazie all’eccellente affermazione dell’ASD Pattinaggio Artistico
Grottaferrata ai recenti
campionati italiani ACSI
che si sono svolti a Riccione dal 1 al 10 Settembre.
Trenta i partecipanti della
squadra di Grottaferrata e
ben dodici hanno conquistato il prestigioso titolo
di campioni italiani nelle
varie categorie.
Rivolgiamo alcune domande a Stefania Dolciotti,
allenatrice federale, insieme a Loretta Scaccia, della
squadra grottaferratese.
Ci racconti di questo
successo.
La nostra associazione
sportiva, che ricordo è affiliata FIHP, UISP e ACSI,
i maggiori enti per la promozione dello sport, ha
portato trenta atleti di
varie età ai campionati
italiani e dopo dieci giorni di gare torniamo a casa
con un risultato che gratifica il nostro lavoro. Oltre
alle undici campionesse
italiane e a un campione
italiano infatti, possiamo
vantare anche ben 5 vicecampionesse e 2 terzi
posti. Inoltre, nella classifica finale per squadre abbiamo ottenuto un buon
quarto posto a livello nazionale, di tutto rispetto
considerando che hanno
partecipato in totale ben
60 squadre e il primo posto per il Lazio.
Quando nasce l’ASD
Pattinaggio
Artistico
Grottaferrata?
Abbiamo iniziato sei
anni fa la nostra attività con poche iscritte, ma
oggi siamo molto cresciute e l’associazione conta
96 atleti che hanno un’età
dai 3 ai 18 anni. Svolgiamo la nostra attività
presso il Palazzetto dello
Sport che ricordiamo si
tratta dell’unica struttura
coperta dei Castelli Romani per la pratica del
pattinaggio.
PARLANO LE GIOVANI ATLETE
Visti i grandi risultati,
abbiamo rivolto alcune
domande anche ad alcune atlete protagoniste di
questo grande successo
che abbiamo incontrato
durante una sessione di
allenamento.
Non potevamo non
rivolgere una domanda alla più piccola delle
prime classificate, Sofia
Contarelli, anno di nascita 2007, campionessa
italiana gruppo Classic
L’allenatrice Stefania Dolciotti con i suoi allievi
GLI ALLIEVI PREMIATI
CONTARELLI SOFIA, anno 2007, Campionessa Italiana Gruppo
Classic
MEMBRINO MARTINA, anno 2003, Campionessa Italiana
Gruppo Master
COCCO ANGELICA, anno 2003, Campionessa Italiana Gruppo
Excellent
D’ANGELO SOPHIA, anno 2006, Campionessa Italiana Gruppo
Master
FERRI GIORGIA, anno 2006, Campionessa Italiana Gruppo
Excellent
VENDITTI ILARY, anno 2006, Campionessa Italiana Cat.
Primavera
OLIVIERI GIULIA, anno 2004, Campionessa Italiana Cat.
Fantastic
IENTO GIADA, anno 2004, Campionessa Italiana Cat. Primavera
BRUNETTI GIULIA, anno 2005, Campionessa Italiana Cat.
Fantastic
sato ad altre gare ma non
avevo mai vinto, quindi
per me è stato bellissimo
vincere i campionati italiani Juniores. Quando
si partecipa a una gara –
dichiara descrivendo anche dei momenti appena
precedenti all’esibizione
- credo sia normale, avere
un po’ di ansia di far bene,
poi l’allenatrice ti parla e
ti rassicura prima di en-
trare in pista. Quando
arriva il tuo turno pensi
solo a far bene e a divertirti perché quello che
conta ed è più importante
è quando ti diverti sulla
pista». Grande partecipazione di pubblico con tanti genitori che incitavano
le atlete come ci racconta
Laura Ghellere, mamma di Martina Membrino, campionessa italiana
Gruppo Master: «Martina
era la prima volta che partecipava a un campionato
e sinceramente non ci
aspettavamo una vittoria,
speravamo solo di non
arrivare ultime. Appena
abbiamo saputo del titolo
vinto ricordo tanta emozione, lacrime di gioia e
gli abbracci con gli altri
genitori».
Anche Elisa Paternesi,
mamma di ben due atlete sul podio, Giorgia
Ferri, campionessa italiana gruppo Excellent, e
Vanessa Ferri, vicecampionessa italiana gruppo Classic, ci racconta
tutta la sua emozione:
«Ho provato un’emozione grandissima, non ho
avuto il tempo di riprendermi dopo che la prima
figlia aveva vinto che
anche la seconda è salita
sul podio. Quasi non ci
credevo. Ma la cosa più
bella è stata la partecipazione molto sentita di
tutti i genitori, tanti applausi e incitamento per
tutte le atlete».
PUBBLIREDAZIONALE
Nuovo look per
il Bar Monachini di Valle Violata
PATRONE ALICE, anno 2006, Campionessa Italiana Cat.
Juniores
FRANCESCHI GABRIELE, anno 2004, Campione Italiano Cat.
Fantastic
MAIONE NICOLE, anno 2000, Campionessa Italiana Cat.
Juniores
ABBAFATI GIULIA, anno 2010, Vice Campionessa Italiana
Gruppo Classic
DEL NERO GIADA, anno 2005, Vice Campionessa Italiana
Gruppo Excellent
FERRI VANESSA, anno 2008, Vice Campionessa Italiana
Gruppo Classic
MAPELLI SARA, anno 2004, Vice Campionessa Italiana Cat.
Juniores
CURCI CHIARA, anno 2001, Vice Campionessa Italiana Cat.
Special
CAMPAGNA GIULIA, anno 2003, Terza Classificata Gruppo
Classic
DEL PICCOLO AZZURRA, anno 2004, Terza Classificata Cat.
Juniores
che ci ha raccontato:
«Era la prima volta che
partecipavo a una gara
e quindi ero molto emozionata, ma poi durante
l’esibizione l’emozione è
passata. Ho provato tanta felicità quando ho ca-
pito di aver vinto».
Prima vittoria a un
campionato italiano anche per Nicole Maione,
anno di nascita 2000,
campionessa italiana categoria Juniores che dice:
«Avevo partecipato in pas-
Il proprietario Andrea Monachini
È
stato appena rinnovato uno dei
bar più conosciuti di Grottaferrata
che si trova nella località di Valle
Violata. Gestito fin dalla nascita dalla
famiglia Monachini, prima da Giovanni e successivamente dal figlio Andrea,
insieme alla moglie Elisabetta, è da
sempre un punto di riferimento per gli
abitanti della zona ma anche per i tanti avventori di passaggio sulla strada
che porta a Marino. Proprio Andrea ci
racconta: «Mio padre Giovanni rilevò
questo bar e rivendita di tabacchi nel
1965, poi nel 1992 decise di ridurre lo
spazio destinato al bar dividendo il locale per far posto all’altra attività di famiglia, una macelleria, che fino a quel
momento era stata sull’altro lato della
strada. Ora con questa ristrutturazione
il bar riacquistata gli spazi originari e
abbiamo aggiunto anche un altro lo-
cale adiacente dove prima c’era una
merceria. Questo ci ha consentito di arricchire la nostra offerta, infatti oltre al
bar e ai tabacchi ora possiamo offrire ai
nostri clienti anche la pasticceria e un
servizio di tavola calda».
Completa il locale anche la possibilità di sedersi ai tavoli interni o all’esterno, nella bella stagione, per gustare le
ottime preparazioni.
Comunque, coloro che frequentano
il bar non possono restare indifferenti,
oltre che dall’accoglienza e dalle varie
invitanti preparazioni di lievitati e di
dolci esposti, anche dalla presenza di
numerose stampe sulle pareti raffiguranti la zona di Valle Violata nel secolo
scorso che non stonano assolutamente
con gli arredi moderni, ma anzi raccontano un legame stretto con il territorio
della famiglia Monachini.
FRASCATI
Sindaco: Commissario Bruno Strati
Abitanti: 21.984
Estensione: 22,48 km²
Task force per controllare il ciclo dei rifiuti
Intervista a Bruno Strati, nuovo commissario dopo la caduta di Spalletta
Il delegato del Prefetto verso l’affidamento dei rifiuti “in house” alla società Ambiente Spa
di MARCO BRANCACCIA
B
runo Strati, classe 69, nato a
Fuscaldo in provincia di Cosenza, di professione Commissario della città di Frascati.
Dopo 55 anni infatti il Comune
di Frascati perde la sua guida
politica e si ritrova a dover fare i
conti con “l’onta” del commissariamento.
Un onta si diceva, arrivata dopo
la caduta del Sindaco Alessandro
Spalletta, una caduta politica che
però ha fatto male a molti, soprattutto al Partito Democratico
frascatano che adesso si deve ricomporre e ripresentarsi alle elezioni del prossimo anno più unito
che mai se vuole cavare qualcosa
dalla prossima tornata elettorale.
Intanto, abbiamo parlato con
Bruno Strati, che ci ha ricevuto
nel suo ufficio al primo piano
di Palazzo Marconi e in pochi
minuti ci ha raccontato con un
modo di fare diretto e schietto,
un modo che, lasciatecelo dire, ci
è piaciuto un bel po’.
In questi giorni sono piovuti i
comunicati stampa, tra impegni
e incontri il commissario Strati ha avuto una parola per tutti,
commercianti, ex consiglieri,
rappresentanti delle associazioni
e delle società sportive, ognuno
con le proprie istanze e Strati da
buon “padre di famiglia” come si
è definito più volte, ne ha avuto
per tutti, qualcuno in questi ultimi giorni ha criticato alcune sue
prese di posizione, a partire dalla
patata bollente dell’affidamento
del servizio di raccolta rifiuti, ormai in proroga a Lazio Ambiente
da fine 2014.
«Sulla questione rifiuti abbiamo fondamentalmente due stra-
Il Commissario Bruno Strati
de – spiega il Commissario Strati – la più semplice e quella più
veloce è l’affidamento “in house”
ad Ambiente Spa, una soluzione
che hanno adottato anche altri
Comuni qui intorno e che sembra
funzionare a dovere, ovviamente
il tutto nel pieno rispetto delle
regole. La seconda possibilità è
quella di una gara europea, questa avrà sicuramente tempi molto
più lunghi, ma rimane comunque
una possibilità.
Nel frattempo, proprio oggi,
firmerò una delibera per l’istituzione di una task force che
avrà il compito di vigilare e verificare le prestazioni di Lazio
Ambiente così come sono chiaramente espresse nel capitolato
sottoscritto con il Comune di
Frascati».
Una soluzione quella “in house” che ha trovato, si diceva, l’opposizione del gruppo Mastrosanti e del Movimento 5 Stelle che
lamentano come questa soluzione dovrebbe essere adottata per
i prossimi 9 anni, lasciando così
due amministrazioni senza la
possibilità di decidere sulla que-
stione rifiuti.
«Continuare con la proroga a
Lazio Ambiente è un’idea pilatesca, qualsiasi decisione verrà
presa sarà comunque nel rispetto
delle regole e nel bene dei cittadini di Frascati, in ogni caso anche
l’affidamento “in house” può essere di minore durata temporale,
dobbiamo ancora studiare questa
soluzione, entro fine settembre
avremo delle risposte concrete».
Altro grande tema sul quale si
è dibattuto è quello su bilancio,
la voce sulla quale l’ex Sindaco e
assessore al Bilancio è entrato in
crisi visto il parere negativo dato
dai revisori dei conti sulla documentazione presentata.
«Entro settembre dobbiamo
presentare l’assestamento ma
siamo sempre appesi agli equilibri di bilancio, si è comunque
consegnata tutta la documentazione mancante che i revisori
avevano richiesto e che ora stanno valutando.
E’ molto importante sottolineare che la figura del revisore dei
conti non ha e non deve avere
solo un ruolo di mero controllo
ma anche di supporto e di consulenza per aiutare quei Comuni che si trovano in difficoltà a
raggiungere una via di uscita,
soprattutto di fronte ad un Comune guidato da un Commissario. Anche in questo caso, entro
fine settembre avremo sciolto la
situazione, nel frattempo ho con
me una delibera di “spending review” che servirà da delibera madre, una medicina per la gestione
oculata delle casse comunali.
Frascati deve contenere i costi e
incamerare risorse per fare questo bisogna potenziare quei settori che si occupano della riscossio-
INAUGURATA LO SCORSO 8 SETTEMBRE
Apre la nuova farmacia di Vermicino
D
opo un anno e mezzo dalla delibera di
Giunta del 12 marzo 2015, approvata
dalla ormai ex amministrazione Spalletta, apre finalmente la farmacia comunale di
Vermicino.Lo scorso 8 settembre infatti, in
occasione delle celebrazioni in ricordo del
terribile
bombardamentoangloamericano
che interessò la città di Frascati, sono stati inaugurati i locali della nuova farmacia.Il
commissario Strati, accompagnato dal Senatore Bruno Astorre e dal Direttore Generale
della STS,Paride Pizzi, ha infatti tagliato il
nastro che consegna quindi a uno dei quartieri più popolosi di Frascati un servizio importantissimo come quello della farmacia. I
lavori, iniziati a fine gennaio sono durati per
tutta l’estate e hanno visto la ristrutturazione
di alcunilocali, in via Tuscolana n.68, dove
in precedenza era ospitata una ferramenta.
La farmacia occupata un ampio piano terra,
spazioso e ben articolato.Sono ora due le
strutture comunali che servono il territorio
di Frascati per il servizio di farmacia oltre a
questa nuova è infatti sempre attiva quella di
Villa Muti.Tantissimi i cittadini presenti che
hanno applaudito il nuovo servizio che andrà
a coprire un bacino d’utenza molto vasto, la
farmacia andrà quindi a servire anche tanti
utenti di passaggio vista la posizione tra il Comune di Frascati e l’estesa periferia romana.
ne dei tributi e far sì che le casse
comunali inizino ad accumulare
liquidità.
Una delle soluzioni riguarda la
STS che è uno strumento importantissimo ma che deve essere
utilizzato in maniera ottimale.
Per prima cosa stop alle assunzioni e in secondo luogo bisogna ampliare i servizi che la STS fornisce
al Comune di Frascati così che da
una parte quest’ultimo non debba affidare esternamente alcune
prestazioni così da risparmiare
e nello stesso tempo, appunto
ampliare le attività svolte dalla
multiservizi. Nei giorni scorsi ho
incontrato il Presidente Alessio
Ducci e i Consiglieri Germana
De Sanctis e Stefano Cesarotti,
confermando il CdA in carica si è
parlato appunto dell’implementazione dei servizi resi.
Ci stiamo anche occupando del
patrimonio immobiliare Comunale e si sta valutando la vendita di alcuni locali commerciali e
terreni proprio per diminuire la
pressione sulle casse comunali».
Altri punti caldi sono quelli riguardanti la ZTL e gli impianti
sportivi
«Sulla ZTL ho inteso le istanze
dei commercianti e dei cittadini,
abbiamo già messo in cantiere il
posizionamento di cartelli luminosi più visibili di quelli esistenti
così che gli automobilisti avranno
tutte le possibilità di vedere se un
varco è attivo o meno.
Per quanto riguarda gli impianti sportivi ho incontrato i rappresentanti delle società e ho fatto
presente che litigare quando si
ha a disposizione un patrimonio
di impianti così grande è inutile,
tutti devono fare la propria parte
e comportarsi responsabilmente,
ovviamente tenendo conto delle
istanze di tutti, lavoriamo in questo senso per dare la possibilità a
tutti di usufruire delle strutture
esistenti».
Una parola anche su Villa Falconieri, problematica che non
poche grane aveva dato alla passata amministrazione
«Si sta mettendo a punto un
protocollo di intesa tra il Comune di Frascati, il MIBAC, con il
Demanio e con Vivarium Novum
che permetterà 7 aperture in più
all’anno di Villa Falconieri così ci
sarà più possibilità per tutti di visitare questo splendida location».
«Infine – conclude il Commissario – si è iniziata l’installazione
di telecamere all’interno di Villa
Sciarra per evitare il ripetersi di
atti di vandalismo come quelli
accorsi nei giorni scorsi, inoltre i
cancelli di accesso saranno chiusi tranne negli orari di entrata e
uscita. La STS sta procedendo
alla pulizia e alla rimozione delle
scritte, questo significa che ora la
zona sarà pulita ma tutti, a partire dalle scuole, devono avere la
responsabilità che rimanga così
com’è, pulito appunto. Ho parlato nei giorni scorsi con i dirigenti
scolastici, con i professori e con il
personale non docente. La cultura del rispetto deve partire da lì
ma deve esserci, ripeto, un controllo serio, perché il patrimonio
pubblico va salvaguardato».
Tanta, tantissima carne al fuoco per un Commissario decisamente “smart”, il medico ideale
per una città con un bel raffreddore e qualche linea di febbre.
Ora c’è da capire se le prossime
elezioni porteranno fuori dal letto o verso l’ospedale.
FRASCATI
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
12
8 Settembre, dopo 73 anni ancora vivo il ricordo
Le celebrazioni in memoria del bombardamento subito durante la Seconda Guerra Mondiale
I
l consueto appuntamento in
ricordo del tragico bombardamento del 1943 ha visto
quest’anno
l’organizzazione
dell’Amministrazione Straordinaria del Commissario Bruno
Strati, che, nel programma, ha
deciso di avvalersi anche del
contributo dell’associazionismo cittadino.
Alle celebrazioni, che hanno ottenuto il Patrocinio della Camera dei Deputati, della
Invitata la Città
di Frosinone
che, occupata
militarmente nei
giorni successivi
l’Armistizio dai
tedeschi, l’11
settembre ‘43 fu
pesantemente
bombardata
Regione Lazio e della Città
Metropolitana di Roma Capitale, hanno visto presenti, in
rappresentanza del Governo
Italiano, il Sottosegretario di
Stato On. Gianpiero Bocci e per
la Regione Lazio il Presidente
del Consiglio Regionale Daniele Leodori.
Il Giorno della Memoria della Città di Frascati, con il quale
si vuole ricordare la distruzione di buona parte del centro
abitato ad opera delle “fortezze volanti” angloamericane,
segnando in maniera indelebi-
LA CURIOSITÀ
Dietro le quinte dell’8 Settembre, il
lavoro di Massimiliano Bianconcini
D
al 2001 nello staff del Comune di Frascati, Massimiliano Bianconcini è l’uomo dietro le quinte che si
occupa di molti aspetti dell’organizzazione degli eventi
e delle manifestazioni che si svolgono a Frascati.
Entrato nello staff del Sindaco con l’amministrazione
Posa come Portavoce ha continuato poi anche con
quella Di Tommaso e Spalletta come addetto stampa
per poi entrare al servizio del Commissario straordinario. Una figura, quella di Massimiliano, che nel
corso degli anni ha guadagnato la fiducia degli uffici e degli amministratori, un lavoro oscuro ma importantissimo il suo, testimoniato dal fatto che lo stesso Commissario lo ha voluto confermare nel suo staff.
Il suo “capolavoro organizzativo” è da sempre l’evento che più rappresenta Frascati, le celebrazioni
dell’8 settembre che ogni anno lo vede iniziare a lavorare sin dalla primavera per organizzare tutto, tra
inviti, permessi e comunicati stampa alla fine gli rimane anche il tempo per un caffè.
le la coscienza e la memoria di
tutti i frascatani, si è svolto secondo le direttrici tradizionali:
la Santa Messa che celebrata
da Sua Eccellenza Monsignor
Raffaello Martinelli; la rievocazione della sirena antiaerea che avvertì la popolazione
dell’imminente arrivo dei bombardieri alleati; il corteo istituzionale che, partendo da Viale
Annibal Caro e passando da
Piazza Gugliemo Marconi, si è
recato fino al monumento alle
Vittime del Bombardamento
dell’8 Settembre 1943 in via di
Conti di Tuscolo e la successiva
Cerimonia di Commemorazione, al termine della quale sono
stati consegnati gli attestati ad
alcune famiglie che subirono
pensatissime perdite.
Per l’occasione l’Amministrazione Comunale ha invitato la
Città di Frosinone che, occupata militarmente nei giorni successivi l’Armistizio dal comando tedesco del Comandante
Kesserling, l’11 settembre del
1943 intorno alle ore 22 fu illuminata a giorno e pesantemente bombardata, con gravi danni
al centro abitato.
Il programma delle celebrazioni ha visto anche l’inaugurazione della nuova Farmacia
Comunale di Vermicino, che
offrirà un servizio essenziale
per uno dei più popolosi quartieri di Frascati. Iniziativa che
nel solco di quanto fatto nelle passate celebrazioni vuole
sottolineare, nel giorno della
commemorazione e del ricordo
delle vittime civili, anche la capacità di rinascita della comunità tuscolana che all’indomani della tragedia seppe reagire
e far tornare bella e unica la
Città.
ASSOCIAZIONE U LENGHERU NERU
Le Ville Tuscolane, un patrimonio poco valorizzato
I
l territorio tuscolano è sempre stato
rinomato per il suo clima, le sue prospettive visive e per la vicinanza con
Roma.
A partire dal primo e secondo secolo d.c. le famiglie patrizie di Roma
apprezzando le sue qualità, incominciarono a costruire delle ville suntuose
nell’area.
Ville di cui a oggi restano notevoli
rovine.
A metà del 1500, con il superamento
del medioevo e con l’affermarsi dello stato pontificio, e con la riscoperta
dell’antica grandezza dell’impero romano, l’area riprese la sua funzione di
zona di fasti e di amene villeggiature.
Proprio quelle ville romane, da tempo dimenticate, fornirono la base su
cui edificare e il ritrovamento di marmi, statue, ecc. contribuì a renderle
preziose, assieme ai magnifici giardini
che ne costituivano una magnifica corona.
Grandi architetti si cimentarono in
splendidi progetti ed in fantasmagoriche meraviglie, con profusione di giochi
d’acqua ed in splendide scenografie.
Da tutto questo nacquero quelle che
oggi chiamiamo ville tuscolane, ville che
si distendono sui territori di Grottaferrata, Frascati e Monteporzio catone, così
come oggi possiamo ammirare nelle antiche stampe del Greuter e del Bleau.
Purtroppo, oggi, per un visitatore
che volesse ammirare queste meraviglie le possibilità sono molto scarse.
Villa Aldobrandini, perla di questo
scenario, per la sua posizione e per la
sapienza degli architetti che la realizzarono, permette la visita dei suoi giardini, della magnifica esedra.
Villa Mondragone, proprietà dell’università, permette la visita dell’interno della villa con una sua guida.
Le altre ville: Villa Muti, Grazioli,
Lancellotti, Falconieri, Rufinella, Sora,
sono praticamente fuori della portata
del turista.
Continuare a pubblicizzarle come
Rielaborazione della pianta delle Ville Tuscolane dell’architetto Domenico Castelli (1630)
se fossero fruibili per il pubblico è un
grande bluff, occorrono sicuramente
nuove iniziative, nuovi impegni, nove
promozioni e valorizzazioni, affinché
siano realmente fruibili e rappresentino per i comuni sul cui territorio insistono un veicolo di richiamo turistico
e di sviluppo.
FRASCATI
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
13
«La Regione Lazio un modello per l’Italia»
Il presidente della Regione Nicola Zingaretti è intervenuto all’apertura della festa de L’Unità di Frascati
S
ettima edizione della Festa de L’Unità
di Frascati che dal 9
all’11 settembre ha visto
la sua cornice nella consueta location di Villa
Torlonia.
Padrino del tradizionale appuntamento è stato
il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che, nella serata del
9, ha aperto gli incontri
sul palco insieme a Daniele Leodori, Presidente
del Consiglio Regionale
del Lazio, Rodolfo Lena,
Presidente della Commissione Politiche Sociali e Salute della Regione
Lazio e Rocco Maugliani,
Segretario Provinciale
del Partito Democratico.
Tanti i temi in ballo a
partire dalla sanità, vera
e propria spina nel fianco delle amministrazioni
regionali, un bel “buco”
che però, come ha ricordato lo stesso Lena “stiamo chiudendo, grazie al
bel lavoro svolto fino ad
oggi, anche se c’è ancora
tanto da lavorare”.
Immancabile una domanda sul terremoto che
ha colpito Amatrice e i
paesi limitrofi,
«Si è svolto un lavoro
importante – spiega Daniele Leodori – la crisi
del terremoto di Ama-
trice è stata gestita ottimamente nelle ore successive al sisma. Il lavoro
della Protezione Civile
è stato di fondamentale
importanza e adesso bisogna vigilare perché il
lavoro continui e continui senza sprechi e senza intoppi. Vorrei sottolineare però che oltre agli
stanziamenti economici,
in questi casi, è importante anche la presenza
delle istituzioni sul territorio. Bisogna star vicino
alle persone che hanno
perso tutto, certamente
aiutandole a ricostruire
ma anche e soprattutto
facendoli sentire parte
di una comunità, facendo sentire la presenza.
La nostra regione –
conclude Leodori – è in
grado di dare il buon
credo che la nostra bravura nel governare sia
stata quella di avere scel-
beghe, abbiamo anche
noi discussioni su come
andare avanti su questo
Sul palco per il “Sì” al Referendum il Senatore Bruno Astorre che, ancora
una volta, ha sottolineato quanto importante sia questa riforma, non solo
per quanto riguarda un risparmio in termini economici
e uno snellimento della macchina amministrativa ma anche soprattutto
per un miglioramento della governabilità del paese
esempio a tutta l’Italia».
L’intervento finale del
Presidente Zingaretti si
è concentrato sull’analisi del lavoro svolto negli
anni in Regione
«Non so se il Lazio sia
un modello per altre regioni o per la Nazione,
to un’ottima squadra i
governo e soprattutto di
aver partecipato insieme
alle decisioni in sintonia
nell’indirizzo comune. La
nostra è una Cultura Politica che vuole essere utile
alle persone. Certo, abbiamo anche noi le nostre
o su quell’argomento ma
alla fine prevale sempre
il buon senso, una linea
comune appunto.
Nel 2016 sono state
560 le assunzioni sul
piano della Sanità, stiamo piano piano risolvendo uno dei problemi più
seri per la nostra regione
e lo stiamo facendo insieme, questo è importantissimo. Per questo sì,
posso dire che il Lazio è
un modello per l’Italia».
Una Festa de L’Unità partecipata e sentita
anche nei giorni del 10
e 11 settembre dove si
è parlato tra l’altro di
Referendum costituzionale. Una scelta, quella
del “Sì” particolarmente
cara al Partito Democratico che ha fatto della
riforma costituzionale il
suo punto fermo in questa fine del 2016.
Una sfida non semplice
che vede l’opposizione
di tanti che, a torto o a
ragione, si sono schierati in favore del “No” ma
che vedono, spesso, nella riforma solo una battaglia politica contro il
numero uno del PD.
Sul palco per il “Sì” il
Senatore Bruno Astorre
che, ancora una volta,
ha sottolineato quanto importante sia questa riforma, non solo
per quanto riguarda un
risparmio in termini
economici e uno snellimento della macchina
amministrativa ma anche soprattutto per un
miglioramento della governabilità del paese.
FRASCATI
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
Al Grande Fratello Vip si tifa per Gabriele Rossi
Il giovane ballerino e attore abita a Frascati e i genitori gestiscono un ristorante
I
l frascatano Gabriele Rossi
sarà tra i protagonisti del
Grande Fratello Vip 2016. Il
ventottenne attore e ballerino
è entrato lunedì 19 settembre accompagnato da Laura
Freddi. Una bella sfida per la
versione “celebrity” del prio
e più conosciuto reality show
al mondo, condotto quest’anno da Ilary Blasi. I suoi primi
tifosi sono i genitori che gestiscono un ristorante al centro
di Frascati, dove si possono
trovare tutte le fotografie del
figlio che balla e recita.
Gabriele nella sua prima
uscita ha ben figurato e da
outsider si candida ad essere
uno dei papabili per la vittoria finale. Durante la prima
puntata ha raccontato che non
potrà assistere al parto della
sorella, visto che si trova nella
casa del Grande Fratello.
L’attore e ballerino ha sot-
Gabriele nella sua
prima uscita ha ben
figurato. Durante
la prima puntata ha
raccontato che non
potrà assistere al
parto della sorella,
visto che si trova
nella casa del
Grande Fratello
per restarci
fino alla fine
tolineato come lui partecipi
al programma per provare
a vincerlo perché una volta
che si parte in un’avventura
è il momento di confrontarsi
col palcoscenico e cercare di
fare il meglio. Al suo arrivo
sul red carpet fuori dalla casa
del Grande Fratello Vip 2016
ha sottolineato di essere molto emozionato e che Terrence
Hill di lui direbbe che deve
divertirsi. C’è grande curiosità su questo ragazzo che sicuramente non è il più famoso
dei vip, ma che il pubblico in
questi ultimi anni è riuscito ad apprezzare per tutta la
sua bravura messa sempre sul
palcoscenico, dimostrando di
essere un personaggio versatile e bravo non solo a ballare
ma anche a recitare. Staremo
a vedere nel Grande Fratello Vip 2016 se Gabriele Rossi
sarà tra i protagonisti e se riuscirà a imporsi di fronte a diversi compagni di avventura di
grande carisma come Clemente Russo, Stefano Bettarini e
Costantino Vitagliano tra gli
altri.
Sono già tanti i gruppi che
NOVITÀ
Il parcheggio si
paga con
il cellulare
F
CHI È
N
ato nel 1988 ad Alatri, da
piccolo si trasferisce con la
famiglia a Frascati, diplomandosi
presso il liceo scientifico a Grottaferrata.
Dal 2008 intraprende la carriera di attore: dopo aver debuttato
nella parte del figlio di Margherita Buy nella miniserie televisiva
Amiche mie, in onda su Canale
5, è coprotagonista nel ruolo di
Fortunato Di Venanzio nella miniserie L’onore e il rispetto - Parte seconda del 2009, anno in cui debutta sul grande schermo con il
film Meno male che ci sei, per la regia di Luis Prieto.
Nel 2010 appare su Rai1 interpretando il ruolo di Raoul Sacchetti nella serie televisiva Tutti pazzi
per amore 2, regia di Riccardo Milani e Laura Muscardin. Nello stesso anno inizia a girare la serie
L’isola, regia di Alberto Negrin, seguita dalla miniserie Un passo dal cielo, regia di Enrico Oldoini.
Nel 2011 lavora alla terza stagione della fortunata serie Tutti pazzi per amore per la regia di Laura
Muscardin.
Nello stesso anno lavora anche alla terza serie de L’onore e il rispetto 3.
Nel 2012 si dedica alla lavorazione della seconda stagione della fortunatissima serie tv Un passo
dal cielo 2 accanto a Terence Hill per la regia di Riccardo Donna e Salvatore Basile.
Nello stesso anno va in onda la fiction televisiva trasmessa da Rai1, in cui prende la parte di
Marcello, dal titolo L’isola al fianco di Blanca Romero per la regia di Alberto Negrin.
Dal 6 aprile 2013 è fra i concorrenti dello show Altrimenti ci arrabbiamo condotto da Milly Carlucci e prende parte alle riprese di Don Matteo 9 per la regia di Yann Michelini.
Nel 2014 prende parte alla terza serie di Un passo dal cielo sempre al fianco di Terence Hill.
Il 25 maggio 2016 si esibisce in coppia con Rossella Brescia alla Bocelli & Zanetti Night.
si sono creati sui social per sostenerlo fin da quando i promo
in tv hanno confermato la sua
presenza. Ilary Blasi, Alfonso
Signorini e il team del Grande
Fratello hanno saputo mettere insieme una squadra molto
varia e complessa che regalerà
molte soddisfazioni ai fan del
genere. L’attore e ballerino frascatano è convinto di poter entrare in casa per fare un’espe-
rienza costruttiva e che possa
aiutarlo a maturare. Dall’altro
lato, però, è convinto di poter
portare un po’ di follia in casa
sempre al grido di lealtà, naturalezza e zero strategie.
Nella casa del Grande Fratello Vip 2016 il bel Gabriele Rossi ci è entrato da single. Anche
lui, come molti suoi compagni
di avventura, hanno sottolineato il fatto di essere single
ormai da cinque mesi e questo
significa che non ci saranno
gossip relativi a cuori spezzati e altro, se non relativi alle
fan dell’attore. Riguardo alle
voci su una sua presunta omosessualità lo stesso Gabriele
ha voluto sottolineare che le
sue foto presenti sui siti gay lo
hanno fatto sorridere. Questo
significa no? Lo scopriremo
nelle prossime settimane.
14
inalmente anche a
Frascati arriva l’innovativo sistema di pagamento della sosta tramite smartphone. Grazie
all’applicazione “PYNG”
di Telepass disponibile
sia su iOS che Android è
infatti possibile pagare in
tutta comodità il parcheggio sulle strisce blu.
Il problema, si sa, è
sempre quello di trovare
i famosi “spicci” per pagare la sosta, camminare
fino al parcometro e inserire le monete che a volte,
tra l’altro, non bastano.
Classica la ricerca di un
bar per cambiare la banconota con l’occhiataccia
del barista che “non c’ho
spicci”.
Adesso, oltre al non dovere avere più monete in
tasca sarà anche possibile regolare la sosta per
il tempo effettivo nel quale resteremo parcheggiati. Infatti, anche se avremo settato per rimanere
un’ora, ci basterà avvertire la app che la nostra sosta è terminata prima per
pagare l’effettivo tempo
di sosta. Stesso discorso
nel caso il nostro parcheggio debba prolungarsi, comodamente da
dove ci troviamo potremo
allungare il nostro tempo
senza dover tornare alla
macchina per inserire
altre monetine nel parcometro.
Insomma Frascati diventa “smart” con un
sistema innovativo ma
già attivo da tempo nelle
grandi città italiane.
FRASCATI
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
15
Dal 24 al 30 settembre torna la Settimana della Scienza
Culminerà il 30 Settembre con la Notte Europea dei Ricercatori che coinvolgerà oltre 300 città europee
F
rascati Scienza sarà
capofila di una rete di
ricercatori, università
e istituti di ricerca, che si
estendono dal nord al sud
dell’Italia, nel promuovere
il più importante appuntamento europeo di comunicazione scientifica. Previsti centinaia gli eventi
tutti dedicati alla scienza e
all’importanza della figura
del ricercatore. In particolare, l’area Tuscolana, dove
si trovano le infrastrutture
di ricerca fra le più importanti d’Italia ed Europa,
sarà l’epicentro dell’evento che coinvolge molte altre città: Ancona, Roma,
Frascati, Firenze, Milano,
Trieste, Genova, Modena,
Ferrara, Napoli, Caserta,
Palermo, Bari, Cagliari,
Monserrato, Catania, Lecce, Parma, Pavia, Reggio
Emilia, Sassari, Carbonia,
Cassino, Gorga, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Colleferro, Rocca di
Papa, Santa Maria di Galeria, Quartu Sant’Elena,
Selargius e Villasor.
Il programma di questa
edizione sarà fitto di appuntamenti. Grande attenzione come ogni anno
alle scuole di ogni ordine
e grado con un calendario di eventi riservati solo
agli studenti. Tra questi
da segnalare Più sicuri in
Rete con consapevolezza e
libertà digitale con la partecipazione di Libreitalia
e Fare ricerca con i supercomputer: nuovi strumenti per indagare la natura.
Tra gli eventi nazionali segnaliamo per Roma la conferenza I segreti della Terra, raccontati dai geologi
della Protezione Civile e
della Regione Lazio e, per
la sezione visite ai centri di
ricerca, Astrogarden terra
chiama Sole. Attraverso
i potenti telescopi del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università
una serie di eventi unici.
A Roma e Frascati oltre
alle consuete aperture dei
più importanti enti di ricerca italiani e università
(ASI, CNR ARTOV, ENEA,
ESA-ESRIN, INAF, INFN,
INGV, ISS, CREA, Uni-
Notte Europea dei Ricercatori
30 Settembre
www.frascatiscienza.it
Roma Tre si potranno sperimentare le condizioni di
illuminazione della Terra.
Numerosi gli eventi che
saranno presentati in tutta
Italia.
Le città coinvolte nella
kermesse daranno vita ad
versità degli Studi Roma
Tre, Università LUMSA)
con centinaia di eventi
organizzati per grandi e
piccoli, da segnalare l’iniziativa Occhio al reperto! Il fascino degli scavi e
del ritrovamento storico
rapisce tutti, così partendo da questa curiosità,
insieme agli antropologi
dell’Università degli Studi
di Roma “Tor Vergata”, si
potrà scavare e rinvenire
una serie di resti scheletrici, analizzandone le
caratteristiche e lavorando come veri scienziati
della storia, cercando di
determinarne la tipologia
di sepoltura, il periodo e
il numero di individui sepolti. Sound of Science:
perché un doppiatore ha
una voce inconfondibile?
Quali sono le note più
basse (e più alte) che può
raggiungere la voce umana? È possibile cantare
contemporaneamente più
di una nota? E quali sono
gli effetti della voce e del
suono sul nostro cervello?
Spazio poi all’astronomia con il planetario
dell’Osservatorio Astronomico di Roma situato
a Monte Porzio Catone,
Giove e il Sistema Solare organizzato dall’INAF
presso l’Area di Ricerca di
Tor Vergata (ARTOV) e La
Stazione Spaziale in 3D
con il contributo dell’ESA-ESRIN.
Da segnalare poi il
Grande gioco della Notte
dei Ricercatori, TRIVIA
NIGHT, un quiz a squadre che aspetta giocatori
pronti a mettersi in gioco
per scoprire le meraviglie
della Scienza, i seminari
e l’apertura straordinaria a Roma dell’Istituto
Superiore di Sanità oltre
all’open day al KETlab,
il primo polo italiano di
trasferimento aerospaziale che aprirà le porte con
esperimenti, giochi interattivi e dimostrazioni delle attività di ricerca, con la
partecipazione di ASI.
Le prossime due edizioni, a cura di Frascati
Scienza previste a settembre 2016 e 2017, saranno
all’insegna del MADE IN
SCIENCE, la scienza come
vera e propria ‘filiera della conoscenza’, capace di
produrre e distinguersi
per eccellenza, qualità,
creatività,
affidabilità,
transnazionalità,
competenze e responsabilità.
MADE IN SCIENCE sarà
il marchio che distingue
la qualità, l’eccellenza e
l’importanza della ricerca
italiana e il filo conduttore degli appuntamenti in
programma.
INIZIATI LO SCORSO 19 SETTEMBRE
Al via i lavori di messa in sicurezza
del plesso scolastico di Villa Sciarra
L
unedì 19 settembre scorso sono iniziati da parte dell’Azienda Speciale
STS Multiservizi gli interventi di ripulitura e di messa in sicurezza del plesso scolastico di Villa Sciarra. Il primo dei
lavori previsti ha riguardato il muro di
accesso alla scuola elementare, che era
stato imbrattato da vandali con scritte
offensive. L’intervento è stato terminato nella giornata di ieri, martedì 20 settembre, con la completa ripulitura della
superficie, ripristinando così il pubblico
decoro.
Nel frattempo si sta procedendo all’installazione di telecamere per il controllo
dell’intera area esterna della scuola, che
permetteranno di registrare nottetempo eventuali nuove effrazioni. I lavori
saranno conclusi per la fine di questa
settimana e le telecamere saranno operative fin da subito. Nei prossimi giorni
è in programma anche la ripulitura delle
altre facciate del plesso scolastico, quelle
relative al Liceo Classico. Prosegue infine la riparazione del cancello elettrico,
danneggiato da vandali lo scorso weekend.
Sempre nella giornata di ieri è stato
messo in sicurezza un tratto di via Mac-
Si sta procedendo
all’installazione di
telecamere per il
controllo dell’intera area
esterna della scuola,
che permetteranno di
registrare nottetempo
eventuali nuove effrazioni
chia dello Sterparo con l’abbattimento e
la rimozione di un grosso pino marino,
ormai seccato, presente sul margine del
marciapiede. L’albero era diventato pericoloso e avrebbe potuto causare danni in
caso di caduta. I lavori sono stati pianifi-
cati dall’Ufficio Ambiente del Comune di
Frascati, eseguiti dalla STS Multiservizi
e sono durati in tutto 5 ore. La carreggiata è stata chiusa al traffico con un’ordinanza per tutta la durata delle operazioni di rimozione.
SETTEMBRE 2016
FRASCATI
Le “Tuscolane”, ovvero il
festival del teatro studentesco
il CORRIERE METROPOLITANO
16
ATLETICA
Nasce la Asd Ad Maiora
C’è tempo fino al 10 ottobre per candidarsi
N
ell’ambito
delle
iniziative di riscoperta e valorizzazione dell’area archeologica di Tuscolo e del
teatro romano in particolare sarà organizzato per la primavera
2017, in via sperimentale, un festival del teatro studentesco.
“Le Tuscolane” è il titolo del progetto rivolto a tutti gli Istituti di
Istruzione Superiore
pubblici e privati che
hanno sede nei Comuni
della Comunità Montana. Ogni Istituto potrà
presentare
domanda
per un solo spettacolo,
frutto di un laboratorio
teatrale che sarà svolto
in autonomia nel corso
dell’anno scolastico e
dedicato al teatro classico greco e latino. Tra
le domande pervenute
entro il prossimo 10
Ottobre, saranno ammessi un massimo di
cinque Istituti che riceveranno un contributo
per la realizzazione
delle attività.
L’aspetto formativo è
alla base del progetto
e per questo gli spettacoli saranno il frutto
di un laboratorio condotto dai ragazzi durante l’anno scolastico
con i loro insegnanti
e con eventuali professionisti che l’Istituto potrà coinvolgere.
Gli studenti dovranno
quindi lavorare sul testo drammatico in ogni
suo aspetto dall’elaborazione alla recitazione, nonché su agli
aspetti di tipo tecnico
che interessano la produzione di uno spettacolo teatrale in vista
della
presentazione
pubblica.
Il Festival andrà in
scena al teatro romano
di Tuscolo la prossima
primavera e una Giuria
appositamente nominata dalla Comunità
Montana proclamerà,
a proprio insindacabile giudizio, il vincitore
durante la cerimonia
conclusiva.
L’Istituto
vincitore
dovrà poi replicare lo
spettacolo nel mese di
ottobre 2017, in una
rappresentazione appositamente organizzata per i ragazzi più
piccoli delle scuole
medie inferiori
del
territorio.
N
“Le Tuscolane” è il titolo del progetto rivolto a tutti gli Istituti
di Istruzione Superiore pubblici e privati che hanno sede
nei Comuni della Comunità Montana. Ogni Istituto potrà
presentare domanda per un solo spettacolo, frutto di un
laboratorio teatrale che sarà svolto in autonomia nel corso
dell’anno scolastico e dedicato al teatro classico greco e latino
asce una nuova realtà dell’atletica leggera, la A.S.D. AD MAIORA FRASCATI.
Una società sportiva nata da un’idea condivisa da un gruppo di tecnici, genitori e
professionisti appassionati di atletica che
hanno deciso di mettersi in gioco con l’ambizioso obiettivo di far appassionare all’atletica tutti i cittadini. Una società sportiva
dove “Il successo è una conseguenza non
un obiettivo”, come cita Gustave Flaubert.
Un’idea di sport che in poche settimane ha
trovato ampio riscontro nel territorio. Infatti
non è ancora iniziata la nuova stagione (il
via ufficiale alle attività sarà dato il 19 settembre) e la A.S.D. AD MAIORA FRASCATI
vanta già una cinquantina di atleti tesserati
tra le sue fila.
Obiettivo della società sportiva, affiliata
alla FIDAL e al CONI e altri enti di promozione sportiva, è di portare avanti l’attività ludica e polivalente affiancandola progressivamente a quella agonistica. Fondamentale
è il lavoro multilaterale che viene proposto,
al fine di creare e sviluppare un pattern
motorio adeguato, permettendo così agli
atleti di acquisire un bagaglio più ampio e
completo possibile. “Partiremo da tre punti
cardine”, spiega il dott. Roberto Pizziconi,
posturologo. “La correzione, l’educazione al
movimento e l’allenamento. In questo modo
riusciremo a perseguire i migliori risultati in
termini di salute e di conseguenza di performance atletica”.
A.S.D. AD MAIORA FRASCATI intende
inoltre collaborare con le scuole e i servizi
sociali del territorio per dare la possibilità
alle famiglie più disagiate di far praticare lo
sport ai figli con soluzioni consone come
l’abbattimento della quota e borse di studio
per ragazzi meritevoli.
“Siamo consapevoli delle difficoltà che
potranno esserci all’inizio”, conclude il Presidente Pietro Di Stefano. “Ma anche certi
del nostro punto di forza: la serietà, l’entusiasmo e la professionalità. Il mio più sentito grazie in questo momento va al Comune
di Frascati e alla STS per la concessione del
campo VIII Settembre per gli allenamenti e a
tutti coloro che ci stanno aiutando in questo
progetto”.
aeQua saLus
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CURARSI DEL PAZIENTE SUBITO, BENE E A BASSO COSTO
aeQua saLus
è il progetto di un Servizio Sanitario, che colloca il Paziente al centro
dell’attenzione ponendosi dal punto di vista del Paziente stesso e
non del Medico.
DALL’ALTRA PARTE, appunto!
UN DIVERSO MODO DI FARE MEDICINA:
DALL’ALTRA PARTE, DALLA TUA PARTE
OTTIMIZZANDO IL RAPPORTO-MEDICO PAZIENTE:
il medico si immedesima nel paziente, condividendone
non solo la malattia,
ma anche le ansie, le preoccupazioni, le paure e le speranze.
E’ solo in questa maniera che tra medico e paziente potrà instaurarsi
una comunicazione ottimale, e di conseguenza
un reale rapporto fiduciario.
IL NOSTRO MODO DI OPERARE È STANDO SEMPRE
DALL’ALTRA PARTE
difendendo il diritto di ogni paziente di accedere alle cure
senza lunghe liste d’attesa ed a costi sostenibili.
11 milioni di persone hanno dovuto rinunciare alle cure nel 2015
per motivi economici
a causa della
non fruibilità delle strutture sanitarie pubbliche e private:
LISTE D’ATTESA BIBLICHE NEL PUBBLICO
PREZZI ALTI NEL PRIVATO
aeQua saLus
è una Struttura Sanitaria Territoriale
che non vuole essere un semplice Poliambulatorio,
ma una vera e propria
“OFFICINA DELLA SALUTE”
proponendo un:
nuovo modello di Medicina Specialistica Territoriale,
dove l’attività non sia limitata all’esecuzione della semplice visita,
ma si concretizzi nell’assunzione di una responsabilità completa nei
riguardi del paziente, che dovrà essere guidato passo dopo passo dal
sintomo alla diagnosi , attraverso :
Percorsi Diagnostici Multidisciplinari
mirati al raggiungimento dell’obbiettivo nel più breve tempo possibile:
offrendo anche,
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Sindaco: Marco De Carolis (centrodestra)
Abitanti: 11.985
Estensione: 24,57 km²
Via le antenne da Pratarena, esulta il Pd
Dopo Rocca di Papa e Rocca Priora il paese sembrava a forte rischio
Per il sindaco Marco De Carolis si tratta delle classiche strumentalizzazione
D
opo la dismissione delle antenne
a Rocca di Papa e
Rocca Priora il territorio
di Monte Compatri sembrava dovesse essere il
nuovo terreno di conquista per segnali radio, tv e
mobile.
Una lunga battaglia
quella iniziata dal Partito Democratico di Monte
Compatri e partita ad inizio 2016 prima con una
richiesta in Consiglio
Comunale, poi continuata con un incontro con
tutte le forze politiche
per capire come le due
ali del Consiglio (maggioranza e minoranza)
avrebbero potuto trovare una sinergia contro la
costruzione selvaggia di
antenne e il conseguente
inquinamento
elettromagnetico.
«Abbiamo
ricevuto
pochissime risposte e
un riscontro pressoché
nullo – dichiara Fausto
Bassani, Segretario Pd di
Monte Compatri. – dalle
contraddizioni del Movimento Cinque Stelle ad
un sostanziale immobilismo dell’Amministrazione, abbiamo deciso di
andare avanti per la nostra strada».
Di tutt’altro avviso il
Sindaco di Monte Compatri, Marco De Carolis:
«Mi sembra la classica strumentalizzazione,
una strategia politica.
Ancora una volta il Pd
monticiano cavalca temi
cari alla cittadinanza
raccontando solo una
parte della storia. Puntando il dito contro chi
non ha responsabilità,
ma che in realtà ha dei
meriti».
Ma il primo vero risul-
tato è arrivato in questi
giorni ed è dalla pagina
del Partito Democratico
di Monte Compatri che
arriva la notizia.
«Con prot. n°14014 del
15 Giugno 2016 abbiamo richiesto agli uffici
di verificare la regolarità degli immobili e dei
tralicci presenti a Pratarena – spiegano Francesco Ferri e Serena Gara,
consiglieri di minoranza
Pd di Monte Compatri. –
dopo la nostra richiesta
e dopo un lungo scambio
di comunicazioni, l’Ufficio Urbanistica del Comune di Monte Compatri
ha avviato un procedimento volto alla verifica
della regolarità urbanistica delle antenne e delle utenze presenti».
Lo scorso, martedì 13
Settembre 2016, , la, il
Comune di Monte Comaptri ha disposto con
l’ordinanza n.° 7 del
08/09/2016 alla società
“Sidis Vision” la demolizione alla di tutte le
antenne e le parabole
installate sul traliccio
esistente con il ripristino stato dei luoghi originario.
«La battaglia è ancora lunga – concludono i
consiglieri Gara e Ferri
– e rispetto alla vicenda
ci saranno da verificare
aspetti molto delicati,
ma con questo provvedimento ha vinto il diritto di tutti quei cittadini che esigono che la
propria salute e il loro
paesaggio non vengano
mercificati agli interessi
dei privati. Noi, determinati come non mai,
continueremo la nostra
battaglia per difendere
quei diritti che consideriamo inalienabili e inderogabili».
MONTE COMPATRI
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
19
Terremoto, Laghetto piange la morte della famiglia Sigismondi
Perdono la vita papà Candido, la moglie Daniela e il piccolo Riccardo
L
a comunità di Montecompatri ha pagato caro
il prezzo del terremoto
del centro Italia dello scorso
24 agosto. A perdere la vita,
un’intera famiglia residente
a Laghetto: il padre Candido
Sigismondi, 45 anni, la moglie
Daniela Natalucci (41) e del
loro piccolo Riccardo (9).
I funerali si sono svolti lo
scorso 31 agosto insieme ad
altre decine nella tensostruttura di Amatrice e celebrati
dal vescovo di Rieti Domenico
Pompili.
Alla funzione ha partecipato anche il sindaco Marco De
Carolis che aveva decretato
il lutto cittadino il 25 agosto.
“L’amministrazione comunale, dopo aver partecipato alle
funzioni in forma privata e
pubblica, rinnova la vicinanza
ai familiari delle vittime” ha
scritto il primo cittadino sul
proprio profilo Facebook.
Candido Sigismondi, autista dell’Atac di Roma, era ad
Amatrice per trascorrere gli
ultimi giorni di vacanza insieme alla sua famiglia quando la
scossa di terremoto lo ha colto nel sonno. La casa paterna
non ha retto l’urto. Per lui, per
la moglie Daniela Natalucci ed
il piccolo Riccardo, di 9 anni,
non c’e stato scampo.
Daniela Natalucci era originaria di Teramo, dove vivono
ancora molti parenti. «Un sorriso timido, due occhi vispi e
intelligenti, un carattere forte
- L’ha ricordata una sua cu-
i genitori, un fratello, una sorella, uno zio insieme agli amici d’infanzia e di liceo. Chiede
sempre “posso”, risponde sempre “grazie” e dimostra il suo
affetto senza troppe smorfie,
a quelle preferisce i fatti. È la
più piccola di quattro fratelli
e trascorre la sua infanzia in
campagna, a pochi chilometri
da Amatrice. Ama aiutare il
prossimo, una dote che si con-
I funerali si sono svolti lo scorso 31 agosto
insieme ad altre decine nella tensostruttura
di Amatrice e celebrati dal vescovo di Rieti
Pompili. Alla funzione ha partecipato anche il
sindaco Marco De Carolis che aveva decretato
il lutto cittadino il 25 agosto
gina, la giornalista Agostina
Delli Compagni - E testarda,
tanto, come ogni montanara
purosangue. Ad Amatrice era
solo in vacanza. Ma i tre quarti della sua vita li ha trascorsi
tra quelle montagne. Lì vivono
cretizzerà in una professione.
Frequenta il liceo scientifico
di Amatrice ma, conseguito il
diploma, sceglie di iscriversi all’università dell’Aquila,
al corso di assistente sociale.
Mezz’anno vive lì, ma la no-
Una sfilata di moda per Monte Porzio
L’ Hair Stylist Gaetano Ponzo e lo spazio per i giovani
L
a splendida cornice di piazza del Duomo ha fatto da
sfondo, la scorsa serata di
giovedì 8 settembre, alla sfilata
organizzata dall’Hair Stylist Gaetano Ponzo. Musica, spettacolo e
modelle hanno dato vita a una serata glamour realizzata non solo
per il mero intrattenimento del
pubblico ma, come sottolineato
dallo stesso organizzatore, “per
dare spazio ai giovani, in tutte le
forme possibili, non solo tramite i
classici corsi formazione”. L’evento, organizzato in concomitanza
della festa del santo patrono, è
stato seguito da numerosi monteporziani.
stalgia di casa la riporta tra
le sue montagne e sceglie di
non frequentare i corsi. Subito
dopo la laurea iniziano i primi
casi da affrontare sul suo territorio. Si dedica con passione
al suo lavoro, ci crede molto.
Poco dopo arriva il grande
amore, Candido. Anche lui è di
Amatrice. Si sposano e decidono di andare a vivere a Roma.
“Tranquilla, se dovesse capitarmi qualcosa lo verresti a
sapere subito”. Una frase detta
qualche anno prima alla suocera, in ansia per i suoi primi
spostamenti in macchina nella
caotica Capitale, riecheggiano
tra i ricordi dei parenti. È andata davvero così, Daniela. Si
è saputo subito. A scavare tra
le macerie c’era Antonio, il fratello che è nell’esercito. È uno
dei primi corpi che estrae dalle
macerie. Sa dove abitava la sorella quando era in vacanza ad
Amatrice. In quella casa non ci
sono solo Daniela, Candido e
Riccardo. In un’altra stanza c’è
Serena, la figlia del fratello Roberto. Lei ce la fa, gli altri purtroppo no. Una famiglia affia-
tata, gioiosa e unita. E distrutta
in venti secondi. Un destino
avverso li ha voluti lì, in quel
momento. Poche ma inesorabili coincidenze:le ferie di entrambi, la voglia di staccare la
spina e la famosa sagra. Qualche giorno di agosto era dedicato alla famiglia d’origine, al
riposo. Erano orgogliosi di quel
piccolo rifugio antico in pieno
centro. Nessuno immaginava
che si sarebbe trasformato in
una trappola senza uscita».
MONTE PORZIO CATONE
ROCCA DI PAPA
Sindaco: Emanuele Crestini (civico)
Abitanti: 16.728
Estensione: 40,18 km²
I migranti aumentano e lavorano per il Comune
Sono circa duecento gli ospiti del centro di spiritualità Mondo Migliore
Protocollo d’intesa tra il sindaco Emanuele Crestini e il Prefetto di Roma Basilone
S
ono circa duecento e potrebbero aumentare i
migranti ospitati presso
il centro “Mondo Migliore”
di via dei Laghi sul territorio
roccheggiano. Il sindaco di
Rocca di Papa Emanuele Crestini lo scorso 15 settembre
ha provato a trarre vantaggio
da questa situazione, critica
secondo alcuni cittadini, firmando un protocollo d’intesa
con il Prefetto di Roma, Paola
Basilone, per il coinvolgimento dei migranti ospitati presso
“Mondo Migliore” in attività
di volontariato di carattere
civile e di servizio alla collettività.
“Questo documento – sostiene il sindaco – ci consente di proseguire il percorso di
integrazione che si è iniziato
sin dai primissimi giorni in
cui Rocca di Papa è stata individuata dalla Prefettura per
ospitare i cittadini stranieri.
Le associazioni locali e l’Amministrazione Comunale da
domani potranno attivare alcuni volontari in operazioni
di decoro urbano, pulizia del
centro storico e dei boschi.
Si prospetta, dunque, da una
parte un utile servizio alla
cittadinanza,
praticamente
senza costi per il Comune,
dall’altra un altro importante
passo nella direzione dell’accoglienza e dell’inclusione”.
Il protocollo d’intesa prevede che il Comune di Rocca di
Papa, in sinergia con le associazioni e le organizzazioni
interessate, individui i servizi
di volontariato che potranno
essere fatti dai cittadini stranieri. Saranno forniti adeguati strumenti e attrezzature per
svolgere i compiti assegnati, avendo cura di assicurare
anche la formazione minima
necessaria e che i lavori si realizzino in sicurezza.
“L’accordo sottoscritto per
l’impiego dei migranti testimonia il buon funzionamento
del centro di accoglienza – afferma Pier Paolo Montalto,
assessore alle politiche sociali
– e vede il Comune di Rocca di
Papa come un concreto interlocutore della Prefettura, con
cui l’Amministrazione dialoga
e attua processi di integrazione sociale.”
A conferma di quanto detto,
il Comune di Rocca di Papa
è stato selezionato dalla European Migration Network
(EMN) per partecipare al convegno “Inclusione e coesione
«Le associazioni locali e l’Amministrazione
Comunale - spiega il sindaco - da domani
potranno attivare alcuni volontari in
operazioni di decoro urbano, pulizia del
centro storico e dei boschi. Si prospetta,
dunque, da una parte un utile servizio alla
cittadinanza, praticamente senza costi per
il Comune, dall’altra un altro importante
passo nella direzione dell’accoglienza e
dell’inclusione»
sociale: il ruolo delle piccole
e medie città”, che si terrà il
6 e il 7 ottobre presso la Sede
Centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (piazzale
IMPRESA SFIORATA PER L’ATLETA ROCCHEGIANA
Gloria Boccanera quarta
alle Paraolimpiadi di Rio
H
a sfiorato il podio Gloria Boccanera, la nuotatrice 37enne che
ha partecipato alle Paraolimpiadi e ha tenuto alto
il nome di Rocca di Papa.
Tutta la comunità l’aveva salutata prima della
partenza per Rio, dove ha
partecipato alla massima
competizione che si è svolta tra il 7 e il 18 settembre.
«Avevo un po’ di paura,
ce l’ho messa tutta e pote-
vo fare anche meglio – ha
commentato l’atleta roccheggiana – ringrazio tut-
ti per avermi fatto vivere
questo sogno che si è chiuso in bellezza».
Aldo Moro 7, Roma). In questa sede, il sindaco esporrà il
modello di gestione che è stato adottato nel centro di accoglienza “Mondo Migliore” e i
percorsi di inclusione sociale
avviati.
Il massiccio arrivo di migranti presso il centro di spiritualità “Mondo Migliore” di
via dei Laghi è stato uno dei
primi problemi che si è trovato ad affrontare il sindaco
di Rocca di Papa Emanuele
Crestini, eletto la scorsa primavera.
Una emergenza che la Prefettura può gestire, in qualche
modo “volando” sopra le teste
degli amministratori locali,
previo accordo con privati
o altri enti pubblici in grado
di ospitare i richiedenti asilo
politico. Non è un mistero che
alle richieste ai sindaci della
provincia di Roma e non solo
di prenderne piccole parti per
contenere i disagi, abbiano
risposto picche quasi tutti, rimandando dunque il problema al mittente.
Secondo questa nuova strategia, dunque, la Prefettura pare aver individuato nel
centro di spiritualità di via
dei Laghi l’hub ideale, ossia il centro di smistamento
temporaneo, dove i migranti
possono arrivare per un breve
periodo prima di essere collocati in altre destinazioni.
Sono stati diversi, dal giorno del suo insediamento, i
sopralluoghi effettuati dal
primo cittadino insieme al
comandante della polizia locale e i responsabili dei vari
settori, confrontandosi con i
responsabili della Cooperativa San Filippo che gestisce il
servizio.
ROCCA DI PAPA
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
“Piano Regolatore, abusivismo
e centro storico, queste le mie priorità”
Le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica Valeria Giannone
T
ra i temi più discussi in questi primi mesi di legislatura
Crestini ci sono sicuramente quelli legati all’Urbanistica.
Abusivismo e Piano Regolatore
sono stati al centro della campagna elettorale e il nuovo assessore Valeria Giannone, spiega che sono proprio queste le
priorità da cui ripartire.
“Sono passati meno di due
mesi da quando mi sono insediata all’assessorato all’urbanistica e ciò che ho trovato è un
settore in evidente affanno, con
la primaria esigenza di definire
obiettivi e riorganizzare l’assetto intero – spiega l’assessore
all’Urbanistica Valeria Giannone - Basti pensare anche solo
alla difficoltà con la quale si fa
fronte all’ordinario stratificato
nel tempo, con decine e decine di pratiche ancora inevase.
È evidente che in questi ultimi
tempi, chi aveva il compito di
indirizzarne il funzionamento
si è limitato a delegare, senza
un adeguato controllo. Per anni
si è andati avanti senza un efficace coordinamento da parte
della politica, fondamentale
per avere una indispensabile
visione d’insieme, che potesse
dare una prospettiva di lungo
termine alla gestione territoriale. Non si tratta solo, quindi, di
consentire ai tecnici comunali
di eseguire il proprio lavoro con
serenità e nell’interesse della
collettività, ma soprattutto di
progettare lo sviluppo di Roc-
«È evidente che in
questi ultimi tempi,
chi aveva il compito
di indirizzarne il
funzionamento si è
limitato a delegare,
senza un adeguato
controllo»
ca di Papa da qui ai prossimi
decenni. Alloggi, servizi, infrastrutture, centro storico, manutenzione, decoro urbano…
Non si possono solo inseguire le
emergenze, ma occorre lavorare su un progetto unitario da realizzare per parti”. C’è da dire,
di contro, che fin da subito ho
riscontrato la massima disponibilità e la buona volontà di tutto
l’ufficio con il quale stiamo già
lavorando per la ripartenza del
settore e per il buon governo del
territorio sotto l’aspetto urbanistico, attuato con la massima
trasparenza e nel rispetto della
legge. Attualmente, le priorità
del settore urbanistica sono: il
tema dell’abusivismo; il controllo del territorio, con l’intensificazione dei sopralluoghi; il
Piano Regolatore, di cui vanno
sicuramente rivisti molti contenuti per adeguarlo alle esigenze
attuali; il centro storico, di cui è
importante recuperare il valore edilizio, sociale e culturale.
In questo senso, stiamo analizzando tutte le possibilità derivanti da finanziamenti europei
e regionali; il tema antenne ed
elettrosmog (di cui si sta occupando il delegato Petrolati)”.
Si torna dunque a parlare di
abusivismo, uno dei temi maggiormente toccati durante la
campagna elettorale della scorsa primavera.
“Per quanto riguarda più in
particolare l’abusivismo, il primo passo che stiamo compiendo è aprire il dialogo con gli altri
comuni dei Castelli Romani che
si trovano ad affrontare il medesimo fenomeno – prosegue
la delegata del sindaco Crestini - Stiamo lavorando per l’istituzione di un tavolo di lavoro i
cui principali obiettivi sono da
una parte la tutela del diritto
alla casa, dall’altra l’adozione di
tutte le misure necessarie a contrastare l’abusivismo edilizio nel
futuro prossimo, in pieno rispetto delle leggi in vigore in tema di
urbanistica. Noi crediamo che al
di là dei tecnicismi che regolano
la complessa materia dell’urbanistica, pure importanti, la
politica debba far prevalere la
conoscenza dei problemi sociali, l’evoluzione delle dinamiche
territoriali, il substrato culturale
su cui si basa una comunità. Tutti elementi che devono confluire in una visione per un futuro
in cui la ricchezza sia misurata
non più in termini strettamente
economici, ma di benessere collettivo. Per fare questo occorre
coniugare conoscenza e innovazione, secondo le vocazioni della nostra terra”.
21
CULTURA
La “Calata” si ripete,
l’emozione è sempre
la stessa
svolta domenica
Szionalei18èsettembre
la tradiprocessione per
la Calata della Madonna
della Pietà.
Il rito che vede i cittadini roccheggiani stringersi intorno alla sacra
effige partendo dal Duomo si è dunque ripetuto.
Presenti il sindaco Emanuele Crestini e altri rappresentanti delle istituzioni comunali. A portare
il gonfalone cittadino, la
Protezione Civile Comunale (PRO.CI.CO.).
CASTEL GANDOLFO
Sindaco: Milvia Monachesi
Abitanti: 9.023
Estensione: 14,19 km²
L’importanza dei luoghi storici del lago
Idee e programmi dell’amministrazione per la loro valorizzazione
Un volano ecomico prezioso per Castel Gandolfo e l’intera area dei Castelli Romani
di ANGELO D’OTTAVI
C
astel Gandolfo già inserito nella lista dei borghi
più belli d’Italia, possiede molte realtà archeologiche
da poter valorizzare, oggi scarsamente segnalate e fruibili.
Il suo tesoro archeologico
più prezioso è sicuramente i
resti della villa di Domiziano,
oggi contenuta all’interno dei
giardini del Vaticano e perfettamente visitabile.
Non meno importanti sono i
resti dei due acquedotti che servivano all’approvvigionamento
dell’acqua della villa e dei due
ninfei, che sappiamo sono oggetto di un nascente progetto
di valorizzazione dell’amministrazione comunale.
Nel territorio del comune, nei
pressi degli acquedotti, si sviluppa anche il percorso dell’antica via francigena, in prossimità della quale ci sono i resti
dell’antico eremo di Sant’Angelo in lacu, che meriterebbe una
sua valorizzazione.
Splendidi sono anche i due
ninfei, sicuramente facenti
parte dell’ambito della villa di
Domiziano, e precisamente il
ninfeo Bergantino e il più antico ninfeo Dorico.
Per finire, ma non ultimo,
l’emissario del lago di Castel
Gandolfo o Albano, splendida
opera ingegneristica romana,
volta ad evitare il versamento
del lago nella sottostante piana
verso Roma, versamento dovuto ad alcune attività del vul-
cano laziale, ancora attivo nel
primo periodo di colonizzazione dell’area.
Ci auguriamo che il programma di valorizzazione proceda
speditamente, in maniera che
facendo sistema con gli altri
castelli romani si possa godere
di uno sviluppo turistico importante ed economicamente
robusto per i paesi dell’area.
L’antico emissario del lago di Castel Gandolfo o Albano
Una delle più grandi opere di ingegneria idraulica dell’epoca romana insieme alla Cloaca Maxima
di MARIA GRAZIA COLUCCINI
T
ra i tesori archeologici più preziosi
di Castel Gandolfo,
spicca sicuramente l’emissario del lago, considerata una delle più
grandi opere di ingegneria idraulica dell’epoca
romana. Realizzato su
di un cunicolo che passa
direttamente sotto il ciglio del cratere del lago
sulla costa occidentale
per poi finire in località
Le Mole, riveste una notevole importanza non
solo da un punto di vista
archeologico, ma anche
storico e geologico. Lungo 1450 metri e largo in
media un metro e venti
per un’altezza massima
di due metri e mezzo,
aveva la funzione di stabilizzare il livello delle
acque dello stesso lago
per poi fornirle ai terreni
agricoli limitrofi e l’inclinazione del condotto,
circa lo 0,14 per mille,
consentiva il deflusso in
maniera ottimale delle
acque. Il lungo cunicolo parte da una grande
stanza dove si trovano
le paratie di regolazione
del deflusso delle acque
e dopo un decorso articolato e areato da diversi
pozzi, sbocca nel fiume
Tevere sotto forma del
cosiddetto Fosso dell’Acqua Acetosa.
Di questa rilevante
opera ingegneristica romana – seconda solo alla
Cloaca Maxima – ce ne
parla anche lo storico
Tito Livio, secondo cui
fu costruito fra il 398 e il
Sono venti emissari artificiali
censiti in Italia. Di questi, quattro
si trovano in Umbria, tre in Toscana,
uno in Abruzzo e 12 nel Lazio:
fra questi l’emissario del lago di
Castel Gandolfo rappresenta l’opera
ingegneristica più importante.
397 a.C. per rispondere
a una profezia che aveva predetto la vittoria
di Roma su Veio qualora
le acque del Lago Albano fossero giunte sino
al mare. Fu comunque
probabilmente sviluppato su di un precedente
scavo del VI secolo a.C.
realizzato sempre per
regolare il livello dell’acqua del lago, soggetto
in epoca storica a tracimazioni sulla pianura
per grandi emissioni di
anidride carbonica dal
fondo del lago, emissioni di origine vulcanica,
che provocavano come
in una bottiglia gassata
la fuoriuscita dell’acqua,
rendendo la pianura verso Roma impossibile da
coltivare ed abitare. Il
clima mite, la particolare morfologia del territorio nonché la copiosa
presenza d’acqua hanno
favorito sin dalla preistoria, gli insediamenti urbani fin dalla preistoria.
Si tratta di un’area prettamente vulcanica dove
l’attività eruttiva si è interrotta circa 40 milioni
di anni fa, lasciando crateri che furono progressivamente invasi dalle
acque e dove si firmarono quindi tutta una serie
di laghi vulcanici. Que-
sta favorevole situazione naturale venutasi
a creare venne quindi
modificata
dall’intervento dell’uomo già a
partire dal VI secolo a.
C. quando i primi popoli del Lazio – quasi sicuramente con la collaborazione di maestranze
greche ed etrusche – e i
Romani poi cominciarono a intraprendere una
complessa opera di regimentazione delle acque e di bonifica delle
terre situate tra i Colli
Albani e il mar Tirreno.
Tali opere di bonifica
comportarono in epoche diverse il prosciugamento dei bacini minori, mentre i laghi più
grandi, molto profondi,
costituirono invece delle importanti riserve
d’acqua che, attraverso
gli emissari potevano
essere utilizzate per irrigare i campi e far funzionare mulini e opifici.
La località Le Mole infatti, dove sbocca l’emissario come è accaduto anche allo stesso
lago di Castel Gandolfo
sorse un piccolo borgo,
tutt’ora esistente, in
cui si svilupparono fontanili, canali, chiuse e
mulini dalle cui mole la
località prende il nome.
Sono venti emissari
artificiali censiti in Italia. Di questi, quattro si
trovano in Umbria, tre in
Toscana, uno in Abruzzo
e 12 nel Lazio: fra questi
l’emissario del lago di
Castel Gandolfo rappresenta l’opera ingegneristica più importante.
CASTEL GANDOLFO
SETTEMBRE 2016
di MARIA GRAZIA COLUCCINI
V
a struttura da cui
prende vita il canale
emissario
nella parte sotterranea
lunga 1450 metri chiamata incile, si trova
sulla sponda occidentale del lago e proprio
a su del centro di Castel Gandolfo. L’incile è
costituito da un ampio
ambiente realizzato in
“opus quadratum”, cioè
con una struttura in
muratura composta da
blocchi quadrangolari
disposti in filari regolari, ambiente adibito alla
manovra delle paratie
(elemento verticale che
serve a impedire infiltrazioni d’acqua mentre
si gettano fondazioni,
o a rivestire sponde di
corsi d’acqua contro
le piene). Scanalature verticali di scorrimento lungo le quali si
muovevano delle lastre
in pietra o in legno testimoniano in maniera
netta l’uso delle paratie
per regolare il deflusso
delle acque che prima
di entrare nell’emissario venivano filtrate da
una doppia griglia, costituita a sua volta da
lastre di pietra forate
La struttura e
la progettazione del canale
Metodi moderni per un’opera antica
il CORRIERE METROPOLITANO
23
che impedivano così ai
materiali ingombranti
eventualmente presenti
nel lago – soprattutto
il legname proveniente
dalle rive – di ostruire il
cunicolo.
Molto
interessante
è notare come la progettazione del cunicolo sotterraneo è stata
eseguita con il metodo
della “Coltellatio”, che
fissava la quota dei due
imbocchi a monte e a
valle e la direzione del
condotto all’esterno, riportandolo poi, con l’aiuto di alcuni pozzi, allo
scavo interno.
A causa delle enormi
difficoltà di ricognizione l’emissario del lago
di Castel Gandolfo è stato esplorato per la prima volta solo nel 1955
dal Circolo Speleologico
Romano. Attualmente
l’emissario è in fase di
studio da parte dell’Ypogea, composta da tre
associazioni archeologiche romane: l’A.S.S.O.,
l’Egeria e Roma Sotterranea, che sono arrivate
ad esplorare, partendo
dalla località Le Mole,
fino a 1000 metri. I restanti 450 metri sono
purtroppo ancora ostruiti dal fango.
LA STORIA
L’oracolo di Delfi sentenziò la realizzazione dell’emissario
C
ome accennato prima, dell’emissario del lago di Castel Gandolfo ne parla anche Tito
Livio che collega la sua realizzazione alla guerra irrisolta tra i Romani e la città di Veio.
Il grande storico romano narra che i Romani, non riuscendo a entrare nella città di Veio
ormai da lungo tempo assediata nell’anno 398 dovettero fare fronte anche a un inverno
particolarmente rigido, cui seguì inaspettatamente un’estate caldissima, afflitta anche
da una brutta pestilenza che colpì gli animali. Ma le vicissitudini che i Romani dovettero
affrontare in quel periodo non finirono qui: lo stesso lago subì un improvviso e tumultuoso innalzamento delle acque, abbastanza inspiegabile vista la contemporanea carenza di
piogge in quella stessa stagione. Furono quindi inviati dei delegati a Delfi per consultare
l’oracolo. Allo stesso tempo un vecchio veiente preannunciò che i Romani non sarebbero mai riusciti a entrare a Veio se prima non fossero riusciti a far defluire le acque del
lago. Anche i delegati inviati a Delfi al loro ritorno, riferirono un responso simile da parte
dell’oracolo. I Romani iniziarono quindi la costruzione dell’emissario del lago di Castel Gandolfo e nel 396 a.C. la città di Veio fu conquistata. È interessante
notare come Dionigi di Alicarnasso, Cicerone, Valerio Massimo, Plutarco e Diodoro Siculo riportano tutti questi avvenimenti in modo simile a quelli narrati
da Tito Livio.
Di seguito riportiamo la testimonianza di Dionigi di Alicarnasso:
“Al tempo in cui i Romani assediavano i Veienti [nei giorni in cui stava sorgendo la stella Sirio], nella stagione in cui i laghi si abbassano,
così come tutti i fiumi ad eccezione del Nilo, in un’epoca in cui non si erano avute piogge, tormente o altre cause percepibili agli esseri
umani, un lago distante da Roma non più di 120 stadi, situato nei Monti Albani laddove si trovava la città madre di Roma, ebbe una tale
crescita delle acque da inondare una vasta porzione della regione circostante, distrusse molte fattorie e incise la montagna riversando
un grande fiume nelle piane sottostanti. Saputo ciò i Romani dapprima, credendo che un dio fosse montato in collera, votarono per
propiziarsi gli dei e le divinità minori della regione, e chiesero agli indovini cosa vedessero in ciò, ma poichè essi non avevano alcunché
da dire, né il lago riprendeva il suo aspetto solito, risolsero di consultare l’oracolo di Delfi.
Nel frattempo, i Romani che assediavano Veio seppero dagli indovini Etruschi che secondo le antiche profezie Veio non sarebbe mai
stata conquistata, fino a quando le acque che fluivano dal lago di Albano avessero continuato a riversarsi in mare. Dopo poco tempo,
il messaggero da Delfi tornò con un uguale responso, cosicché il senato decise di far scavare canali che indirizzassero le acque calde
tracimanti in un direzione tale da non mescolarsi più con il mare.”
Dion.Hal, Antiquitates Romanae, XII, 10-12
CASTEL GANDOLFO
SETTEMBRE 2016
Castel Gandolgo
alle Falde del Kilimangiaro
La cittadina castellana parteciperà alla sfida
per vincere il titolo di “Borgo più bello d’Italia”
N
ella sfida per l’elezione
del “Borgo più bello d’Italia” il programma di Rai 3
“Alle Falde del Kilimangiaro”,
diretto dalla nota conduttrice
Camila Raznovich ha scelto
il comune di Castel Gandolfo
per rappresentare la regione
Lazio. Sono 20 i Borghi partecipanti alla gara, uno in rappresentanza di ogni regione,
che si contenderanno quindi
il titolo di “Borgo dei Borghi
2017.
La sfida è già iniziata. Lo
scorso giovedì 22 settembre
una troupe televisiva ha ripreso Castel Gandolfo. Il filmato
– come anche quelli degli altri
19 partecipanti - verrà quindi
presentato nel corso della trasmissione e poi per tre settimane potrà essere votato “on line”
e, nel contempo, da una giuria
composta da personaggi conosciuti in studio. «Pensiamo
di avere le carte in regola per
fare una bella figura – dichiara il sindaco Milvia Monachesi
– e anzi, perché no, anche per
poter vincere. Abbiamo delle
specificità come il lago, il Santo
La trasmissione di Rai 3 “Alle Falde del Kilimangiaro”,
diretto dalla nota conduttrice Camila Raznovich
ha scelto il comune di Castel Gandolfo per
rappresentare la regione Lazio all’elezione del Borgo
più bello d’Italia
Padre che ci rendono particolari. Ma anche la storia del borgo e il suo calore hanno la loro
parte importante.»
La sfida del “Borgo più bel-
lo d’Italia” rappresenta anche
un’importante
opportunità,
che mette sotto i riflettori il
bellissimo patrimonio turistico dei castelli Romani.
il CORRIERE METROPOLITANO
24
“ITALIAN WONDER WAYS”
Giornalisti e blogger raccontano
la via Francigena del Sud passando
per Castel Gandolfo
I
l prossimo 26 settembre si recheranno a
Castel Gandolfo 20 blogger giornalisti stranieri.
Si tratta di un progetto
interregionale, “Italian
Wonder Ways” organizzato da quattro regioni
– Lazio, Marche, Umbria
e Toscana – per il quale vengono ripercorse tutte le vie della Fede
dal 22 al 28 settembre. Si tratta di un innovativo press tour per la
promozione dei Cammini del Centro Italia, che prevede la formazione di 5 gruppi di pellegrini, composti da massimo 20 persone
per gruppo, uno per ogni Continente, che percorreranno ognuno
un Cammino tra Via di Francesco – Cammino francescano della
Marca/Via Lauretana – Cammino di Benedetto – Via Francigena
– Via Amerina. Dopo aver percorso i cammini, i gruppi si raccoglieranno in un unico gruppo alle porte di Roma, fino a San Pietro
dove è prevista l’udienza dal Papa. Ogni gruppo sarà seguito da
un videomaker, affinché il viaggio diventi un’esperienza, e il video
il suo racconto. I materiali foto e video saranno quindi raccolti e
utilizzati successivamente per la promozione dei Cammini. Il comune di Castel Gandolfo è coinvolto per quanto riguarda la via
Francigena. I giornalisti blogger partiranno la mattina a piedi da
Nemi, per arrivare quindi a Castel Gandolfo, dove attraverseranno anche per le Ville pontificie e il borgo, scrivendo poi le loro impressioni e confermando ancora una volta la profonda vocazione
turistica di Castel Gandolfo.
CIAMPINO
Sindaco: Giovanni Terzulli (centrosinistra)
Abitanti: 38.476
Estensione: 13,38 km²
“Chiuderò La Barbuta entro cinque anni”
Il nuovo presidente del VII Municipio Monica Lozzi in visita
L’esponente del Movimento 5 Stelle illustra le idee della sua amministrazione
di LUCA RICCIARDI
«V
ogliamo chiudere tutti i campi
rom della Capitale entro cinque anni!»
Questo è lo slogan forte che arriva da Monica
Lozzi, presidente del VII
Municpio di Roma, e dalla sua assessora alle Politiche Sociali Veronica
Mammì, che lo scorso 16
Settembre presso la Sala
Consiliare di Ciampino ha
tenuto un incontro con la
cittadinanza sul tema del
campo La Barbuta. Tante
le proposte che nel futuro
prossimo dovrebbeo concretizzarsi, da un “Censimento
Patrimoniale”
degli abitanti, all’utilizzo
di fondi europei destinati
per l’inclusione Rom, fino
a cercare una sistemazione per quest’ultimi, senza
scavalcare le liste d’attesa per le case popolari.
Durante l’incontro hanno preso la parola anche
e la presidentessa della
Commissione
Politiche
Sociali di Roma Capitale
Maria Agnese Catini, e la
portavoce regionale Silvana De Nicolò, che hanno
sviscerato l’argomento e
le soluzioni definitive che
si cercheranno di dare a
questa situazione nel futuro prossimo.
Monica Lozzi è stata la
prima a predenre la parola, mettendendo sotto
la lente d’ingradimento le
criticità di cui La Barbuta
è protagonista «Fino a ora
si è solo speculato su campi come questo. Con Alemanno sono stati trasferiti
qui gli abitanti sfrattati da
altri campi, e questo non
ha fatto che far diventare questo luogo una terra
di nessuno, dove ci sono
giornalemente roghi incontrollati ed una discarica illegale a cielo aperto
che rende questo posto la
Terra dei Fuochi di Roma.
La soluzione non è la bonifica di quest’area, perché
ci si ritroverebbe in poco
tempo nella situazione
precedente. La soluzione
è chiudere il campo.Tuttavia non si può pensare che
le persone spariscano, ma
dobbiamo portare avanti
per far andare via chi ha
la possibilità di farlo, ma
non lo fa, e si appropria
in modo speculativo dei
fondi destinati ad altri
che ne hanno bisogno».
Infine Maria Agnese Catini, che entra a gamba tesa
sulla situazione dei campi
«Sono un’indecenza. Tutti i meccanismi usati fino
ad ora non hanno risolto i
problemi che c’erano perché non lo si voleva fare.
I sevizi erogati nei campi
non sono contrallati, ed
ora sono necessari fondi
europei per tutti i campi,
non solo la Barbuta, visto
che ognuno di loro ha una
storia a se». Dodipchè la
Catini si è focalizzata sul
futuro e sulle politiche
sociali da adottare «La
cosa più importante è la
scuola, soprattutto per
le ragazze, che devono
acquisire una dimensione nuova della famiglia
per non diventare madri
subito e per integrarsi al
meglio nella società italiana». Una storia, quella
della de La Barbuta che
dura da anni, e che ora
sembra avere davanti a se
una possibile svolta.
RECENSIONE
Il libro di Maria Antonietta Rossetti
“Il mondo oltre il muro”
I
un processo d’inserimento
all’interno della società,
vista anche la sentenza del
Tribunale che ne impone
la chiusura».
A dare le precisazioni
tecniche ci ha pensato poi
Veronica Mammì, parlando di tempi e procedure
per la chiusura del campo
«Abbiamo mandato una
lettera alla nuova sindaca Virginia Raggi per
istituire un tavolo di discussione per la Barbuta,
ed entro un anno dovrà
essere elaborato un piano di superamento, visto
che questo, così come gli
altri campi, devono essere chiusi, sennò saremo
costretti a pagare pesanti
multe dall’Unione Europea, che andrebbero a
gravare sui già 40 milioni
di euro annui che vengono spesi per mantenerli.
Solo per La Barbuta sono
stati stanziati 2,8 milioni
di fondi UE. Ora si deve
passare all’azione, con
la creazione di un Bando
per la chiusura, per cui ci
sono tempi tecnici precisi, che richiedono attente
valutazioni». Si perché
prima di smantellare tutto è necessario studiare a pieno la situazione
post-campo per gli abitanti «Dobbiamo capire
le potenzialità di ci vive,
e capire dove farli abitare, anche se naturalmente non possono andare in
cima alle liste bloccate da
anni per le case popolari».
Un tema, questo delle case
popolari, particolarmente
scottante, che però l’assessora Mammì tiene subito a
precisare «Noi non vogliamo privilegiare nessuno.
Chi uscirà da li dovrà entrare in lista d’attesa e dovrà aspettare il suo turno,
così com’è necessario un
Censimento Patrimoniale
nteressante e toccante il libro di racconti di Maria Antonietta Rossetti intitolato “Il mondo Oltre
il Muro”. Il fatto che sia composto di 21 storie diverse non è di secondaria importanza perché in
questo modo l’autrice riesce a trattare, in ognuna
delle storie raccontate, una vasta gamma di valori e sentimenti in maniera profonda e adeguata.
È importante poi anche perché in almeno uno –
se non in di più – dei racconti il lettore riuscirà
a identificarsi nei protagonisti o nei personaggi
della storia narrata. In questo libro infatti si parla
delle nuove situazioni che la società occidentale
– e quindi noi cittadini - ci troviamo a dover oggi affrontare in questo nuovo
mondo composto da nuove culture e nuove religioni e dalla sparizione - a volte
- di vecchi valori comuni a tutti. Sarà quindi facile per ognuno di noi, a seconda delle nostre storie, identificare e identificarsi nei vari Kalhed, Ginevra,
Giulia, Paolo o in qualcuno degli altri personaggi. Questo libro ci aiuta anche a
capire che la vita, se affrontata nel modo giusto e con gli strumenti adeguati,
è sempre e comunque un’avventura meravigliosa che tutti noi abbiamo la fortuna di poter vivere. Anche nella – se soprattutto con – semplicità.
Illustrazioni di Riccarda De Franceschi
Contatti: [email protected]
(Stefano Bertuzzi)
CIAMPINO
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
26
Tregua di ottobre sui cieli di Ciampino
L’aeroporto Pastine chiuso per manutenzione. Voli in calo durante il mese di luglio
S
ono solo due settimane, ma per i
tanti residenti che chiedono la riduzione dei voli su Ciampino sarà
già qualcosa. Un piccolo riposo dai
rumori e dallo smog, dovuto ai lavori
di manutenzione del secondo Scalo di
Roma, annunciati e previsti da tempo.
Il gruppo Aeroporti di Roma (Adr)
ha comunicato con una nota la chiusura dello scalo di Ciampino dalle ore
18 del giorno 14 ottobre alle ore 20,30
del giorno 29 ottobre. La chiusura dello scalo di Ciampino ad ottobre comporterà il trasferimento dei voli sullo
scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino.
«La chiusura permetterà l’esecuzione di interventi di manutenzione sulla
pavimentazione – che saranno eseguiti 7 giorni su 7 h24 – su alcune porzioni della pista di volo dei raccordi e
della via di rullaggio, e che rientrano
nel normale piano di operazioni previste nel ciclo di vita utile di tale tipologie di infrastrutture» si legge ancora
nella nota diffusa sul sito di Aeroporti
di Roma.
Le maggiori ripercussioni saranno
ovviamente per Ryanair, che gestisce
la maggior parte dei voli e ha fatto sapere che sebbene la maggior parte dei
voli sia stata spostata da Ciampino a
Roma Fiumicino, inevitabile è stata la
cancellazione di alcuni voli. Tuttavia i
clienti interessati sono stati informati
via e-mail.
Va detto, inoltre, che è stata un’estate al di sotto delle aspettative per
l’aeroporto di Ciampino, che ha visto
calare i propri passeggeri del 21,6
per cento durante il mese di luglio.
Al contrario dell’aeroporto Leonardo
Da Vinci di Fiumicino che ha visto un
aumento del 5,6 per cento nello stesso
periodo di riferimento.
Una piccola crisi per lo scalo che è
sempre al centro delle polemiche.
Tra queste c’è anche la vicenda degli appalti gonfiati, che ha visto nei
giorni scorsi il sostituto procuratore
Mario Palazzi concludere le indagini
che vedono sotto accusa l’ex direttore
dell’aeroporto di Ciampino (competente anche per gli aeroporti di Roma
Urbe, Aquino, Viterbo e Rieti), Sergio
Legnante, l’ingegnere dell’Enac Alfonso Mele, l’imprenditore Massimiliano Mantovano e i suoi collaboratori
Adriano Revelant e Luigi Guerrini per
aver creato un’associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta,
alla frode nelle pubbliche forniture,
al falso ideologico, alla corruzione e
all’emissione di fatture per operazioni
inesistenti.
Secondo la procura di Roma gli indagati «al fine di ottenere il sostanziale
monopolio di tutti i lavori di manutenzione, ristrutturazione e modificazione degli aeroporti di Ciampino, Aquino, e degli altri aeroporti minori del
Lazio (Rieti e Viterbo) – recitano gli
atti a disposizione della procura - alteravano le procedure di gara d’appalto
indette dall’Enac, gonfiando fraudolentemente i costi dei lavori eseguiti
e assicurandosi indebiti profitti da dividere assieme ai pubblici funzionari
infedeli».
L’organizzazione criminale gestiva
in monopolio l’affidamento dei lavori
negli aeroporti. Una piccola “cricca”,
finalizzata alla turbata libertà degli
incanti, falso e frode nelle pubbliche
CRONACA
Sequestrati 9.500
capi contraffatti
all’aeroporto
N
ei giorni scorsi nell’ambito dei
controlli finalizzati alla repressione dei traffici illeciti, a seguito
dell’attività di analisi dei rischi locale, funzionari dell’Ufficio Viaggiatori
e Antifrode merci, in servizio presso la Sezione Operativa Territoriale di Ciampino Aeroporto, hanno
sottoposto a fermo una spedizione
contenente 9.500 etichette riportanti il marchio ‘Converse’.
Dopo che i periti della Società
titolare del marchio hanno confermato la contraffazione, sospettata
dai funzionari della dogana, la merce è stata sequestrata e gli autori
dell’illecito sono stati denunciati
all’Autorità Giudiziaria.
Il gruppo Aeroporti di Roma (Adr) ha comunicato con una
nota la chiusura dello scalo di Ciampino dalle ore 18 del
giorno 14 ottobre alle ore 20,30 del giorno 29 ottobre. La
chiusura dello scalo di Ciampino ad ottobre comporterà
il trasferimento dei voli sullo scalo Leonardo da Vinci di
Fiumicino. «La chiusura permetterà l’esecuzione di interventi
di manutenzione sulla pavimentazione – che saranno eseguiti
7 giorni su 7 h24 – su alcune porzioni della pista di volo dei
raccordi e della via di rullaggio»
forniture fino alla corruzione.
Un danno erariale di circa 8 milioni
di euro: lavori subappaltati e pagati
da Mantovano meno della metà degli
importi erogati dall’amministrazione, fatture gonfiate, “creste” che per
una sola opera hanno raggiunto gli
820mila euro, finti stati di avanzamento dei lavori firmati dai direttori
delle opere negli uffici degli imprenditori prima dei sopralluoghi e, soprattutto, il grande vantaggio per l’ex
direttore di Ciampino, dal quale dipendevano anche gli altri scali. Perché
in casa Legnante, l’imprenditore eseguiva gratuitamente opere di ristrutturazione, si occupava integralmente
dell’installazione della piscina e si
occupava persino delle opere di giardinaggio. Poi per “ripagarlo” aveva
anche trovato un lavoro al fratello. Ma
Mantovano di affari ne doveva fare
parecchi, tanto che nel suo entourage
finisce per lavorare il nipote di monsignor Ermes Viale, numero uno di Propaganda Fide, finito nell’inchiesta sul
G8.
Gli appalti «manipolati» sarebbero
numerosi: dai lavori presso l’aeroporto Urbe (un bando da 66 mila euro
subappaltato pagando 4500 euro a
una ditta che avrebbe realizzato solo
parzialmente i lavori) fino alla costruzione della centrale idrica anti incendi
passando per i lavori di manutenzione
sull’asfalto dell’aeroporto di Ciampino
e la realizzazione dei nuovi hangars.
Naturalmente i costi venivano decuplicati attraverso false fatture, «così
ricevendo la somma complessiva di
891 mila euro (nel caso, ad esempio,
della costruzione della centrale idrica
antincendi ndr) quando invece i lavori
sono stati quasi completamente affidati in subappalto (…) ad un prezzo di
71 mila euro». Emblematica la conversazione intercettata dagli inquirenti
il 27 luglio del 2013, quando Adriano
Revelant parla con tale Enzo dei lavori
per la «realizzazione di viabilità interna a servizio dell’area distribuzione
carburanti nel settore nord dell’aeroporto di Roma Urbe»: «A te dico solo
du numeri..900mila e 62mila. Preso a
900 venduto a 62..te non puoi fà ste
cose. A noi ce danno 900mila e io lo
faccio fà a un altro per 62».
CIAMPINO
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
27
Dai primi di settembre ok alle Unioni civili
Dal 6 settembre potranno congiungere anche le coppie dello stesso sesso
di DAVIDE DEL DUCA
D
allo scorso 6 settembre anche a Ciampino sarà possibile registrare la propria
Unione Civile/Convivenza di fatto secondo la recente normativa nazionale.
In data 5 giugno 2016,
infatti, è entrata in vigore
la legge 20 maggio 2016,
n.76 riguardante la: “Regolamentazione
delle
unioni civili tra persone
dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”.
Quest’ultime, possono
riguardare tanto le coppie eterosessuali quanto
coppie omosessuali.
Pertanto,
recandosi
presso l’Ufficio Stato Civile, che si è già dotato di
un Registro delle unioni
civili tramite il quale riconoscere a diverse coppie di Ciampino il diritto
ad accedere ad alcuni
servizi erogati dal Comune, si potrà richiedere
la costituzione di un’unione civile, sottoscritta
congiuntamente, concordando un appuntamento
con l’ufficio per la consegna del modulo tramite i
seguenti numeri telefonici 06/79097370-357,
nonchè la trascrizione
Chi intende costituire una
convivenza di fatto deve presentare
un’apposita dichiarazione congiunta
di essere uniti da legami affettivi di
coppia e di reciproca assistenza,
morale e materiale, unitamente alle
copie dei documenti di identità
L’8 SETTEMBRE ACCOMPAGNATO DAL SINDACO TERZULLI
Medaglie della Liberazione
Premiato Angelo Nazio
di DAVIDE DEL DUCA
D
urante la Seconda guerra mondiale molti Italiani seppero cancellare
un passato inglorioso grazie alla
Resistenza che permise all’Italia di riscattare le sue sorti e indicare un futuro diverso. In un mondo sconvolto dal
terrore ha senso ricordare avvenimenti
di oltre settanta anni fa? Per chi si è
trovato alla Sala della protomoteca,in
Campidoglio lo scorso 8 Settembre, la
risposta è sicuramente sì. Allora il nostro Paese e la Capitale erano coperti di
macerie fisiche e morali, case distrutte
e davanti agli occhi solo il male, oggi
i problemi appaiono insormontabili,
trovare risposte credibili è difficile.
Quei giovani di allora, oggi quasi tutti novantenni, sono stati premiati dalla
ministra Roberta Pinotti, dal questore
di Roma, Paola Basilone e dall’assessore alla Cultura, Luca Bergamo. L’iniziativa della consegna in tutta Italia
delle Medaglie della Liberazione è del
ministero della Difesa e ha visto la partecipazione di numerosi sindaci dei
comuni della provincia, da Ciampino a
Velletri, e di 82 partigiani. Ognuno di
loro è un pezzo di storia che ha portato i valori di libertà e giustizia anche
dopo la Liberazione.
degli atti dei matrimoni
contratti all’Estero tra
persone dello stesso sesso di cui almeno una con
cittadinanza italiana e
residenza in Ciampino.
Presso l’Ufficio Anagrafe, invece, coloro che
intendono costituire una
convivenza di fatto devono presentare un’apposita
dichiarazione
congiunta di essere uniti
stabilmente da legami af-
fettivi di coppia e di reciproca assistenza, morale
e materiale, unitamente
6
settembre
la datà da cui è
possibile registrare
la propria unione di fatto
alle copie dei documenti
di identità. I conviventi
di fatto, inoltre, possono
anche disciplinare i rapporti patrimoniali relativi alla loro vita in comune con la sottoscrizione
di un contratto di convivenza che dovrà avere
specifiche caratteristiche
formali, da rispettare anche in caso di successive
modifiche o risoluzione.
“Il nostro ufficio stato
civile è tra i primi, e non
è la prima volta, ad adempiere a quanto previsto
dalla nuova legge, e questo significa che da oggi
a Ciampino sarà dato riconoscimento ai diritti di
uomini e donne che prima
di ora non erano dunque
mai stati riconosciuti nel
loro rapporto di coppia”,
ha dichiarato il Sindaco di
Ciampino, Giovanni Terzulli.
“Novità anche per l’Ufficio Anagrafe, in materia di convivenze di fatto.
Presto, - prosegue inoltre l’Assessore ai Servizi
Demografici, Andrea Perandini – grazie anche al
supporto dell’Assessorato
all’Innovazione, i cittadini
utilizzando l’applicazione
App Municipium potranno accedere a nuovi servizi demografici disponibili
online direttamente dai
loro smartphone”.
CONSIGLIO STRAORDINARIO CRISI ASP
Abbondati (Sel) vuole vedere chiaro sulla perdita
2015 di 1.250.000 euro
«S
ubito un consiglio comunale straordinario sulla vicenda dell’ASP, per fare
immediatamente chiarezza sulla grave situazione economica finanziaria
dell’Azienda e sul futuro dei lavoratori». E’ quanto chiede pubblicamente in una
nota il Capogruppo di Sel-tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati.
«L’ASP – dice Abbondati - ha fatto registrare nel 2015 una perdita d’esercizio di
1milione e 250mila euro, con la conseguente erosione dell’intero capitale sociale. In questo caso gli amministratori dell’Azienda devono senza indugio convocare
l’assemblea dei soci per gli opportuni provvedimenti: ripianamento della perdita
e ricostituzione del capitale sociale, oppure scioglimento e messa in liquidazione
della società».
«L’Assemblea dei soci era sta convocata per il 4 agosto – ricorda Abbondati - ma il
Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio dell’Asp non si è mai svolto. Siamo quasi alla fine di Settembre e l’Amministrazione conserva un silenzio imbarazzante. Non sappiamo se le iniziative idonee a garantire la continuità aziendale e le
azioni correttive per risolvere la forti criticità della situazione economica finanziaria
della Società, chieste lo scorso anno dal Consiglio comunale, abbiano prodotto
qualche risultato. A giudicare dal rendiconto economico si direbbe di no».
«Certamente – conclude il Capogruppo di Sel-tutta un’altra storia - una società con
oltre 23milioni di passivo non può sopravvivere con un capitale sociale di 50mila
euro. Questa volta la proprietà, cioè il Comune, non può limitarsi a ripianare le
perdite d’esercizio e ricostituire il minimo del capitale. Cosa intende fare allora
l’Amministrazione? Quale il futuro dei lavoratori di Asp, in queste ore convocati in
Azienda per ricevere proposte di prepensionamento o di modifica unilaterale del
contratto? Risposte che legittimamente i cittadini si attendono e chi governa ha il
dovere di dare».
CIAMPINO
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
28
Tra le vittime del sisma l’ex segretario comunale
“Spero di portarci un giorno i miei figli, fargli ascoltare il Saltarello
Amatriciano e far innamorare anche loro di questa terra...”
Terremoto ad Amatrice, la testimonianza di Sabrina. La giovane è cresciuta nel comune reatino
di DAVIDE DEL DUCA
C
ome tutti sappiamo,
lo scorso 24 agosto, alle ore 3.36, il
centro Italia è stato colpito da violente scosse
di terremoto magnitudo
6.3. L’area più colpita è
stata quella della Valle
del Tronto, in particolare
sono stati rasi al suolo i
centri di Amatrice e Accumuli (epicentro della
scossa più intensa). Il bilancio ufficiale è di 297
vittime, 238 sono state
estratte vive dalle macerie, mentre i feriti portati in ospedale 388.
“Quello che ti posso
dire è che Amatrice per
capirla e amarla devi viverla, devi vivere la gente
che sta li, le loro tradizioni e i loro modo di prendere la giornata..” le parole di Sabrina, una ragazza
Ciampinese, originaria di
Amatrice, che ci racconta il suo paese attraverso
i suoi occhi, quelli di una
giovane ragazza, che ha
passato li, la sua infanzia.
“I miei nonni vivevano
tutt’ora lì, mentre mio
padre all’età di 30 anni
si è trasferito. Cresciuti
nei campi, tra le bestie,
nell’orto e grazie a questo ho capito qual è la
vera ricchezza della vita.
Bastava un po di vino, un
tamburello e un organetto, poi tutti sul corso a
ballare. Ogni estate andavamo a trovarli, eravamo tanti, 8 nipoti.
L’estate era sempre festa, la sera uscivi per il
corso e tra le vie passeggiavi e si respirava quella
tranquillità che non trovavi da nessuna parte. Tra
quei monti che ogni volta
che li guardi, sai che non
li vedrai mai invecchiare. Non cambiano e rendono sempre tutto cosi
affascinante, tutto quel
verde, quell’aria cosi profumata.... Mi ricordo che
da piccola alla buon’ora mi svegliavo, perché
a Petrana (frazione di
Amatrice) ci si andava
la mattina presto e sentivo l’odore del pane caldo, dei cornetti appena
sfornati che inondava la
stanza..” continua Sabrina, “Amatrice aveva quel
tocco medioevale che la
rendeva così romantica,
la gente li si accontenta
di poco, sono tutti ospitali e vivono la giornata
cosi come viene. Sul corso principale e nelle vie
amministrazione per collaborare nei service che
ogni anno aiutano tante
persone. Vorrei dargli
l’ultimo saluto dalla nostra città per ringraziarlo
di quello che ha fatto e
che ancora stava facendo per tutti noi, grazie
Nicolò” le parole del Sindaco Giovanni Terzulli,
presente ai funerali di
Stato ad Amatrice, per ricordare insieme al Lions
Club il presidente Nicolò
Piazza e per stare vicino
alle comunità colpite dal
c’era gente che aveva attività da più di trent’anni,
attività tramandate dal
padre, gente che è nata e
cresciuta lì. Ancora adesso se penso a tutto quello
che è successo mi sembra
impossibile..”
È rimasto sepolto dalle
macerie della sua casa
ad Amatrice, nella prima
e’ sempre rimasto legato
alla nostra città, purtroppo la furia del terremoto lo ha portato via. Ho
avuto modo di conoscere
la splendida persona che
era, un uomo a modo,
distinto, serio, un gentiluomo come non se ne
vedono più. Mi era venuto a trovare pochi giorni
E’ morto anche Nicolò Piazza all’età
di 79 anni. “E’ stato per tanti anni il
segretario comunale ed e’ sempre
rimasto legato alla nostra città,
purtroppo la furia del terremoto
lo ha portato via. Ho avuto modo
di conoscere la splendida persona
che era, un uomo a modo, distinto,
serio, un gentiluomo come non se
ne vedono più”
devastante scossa, anche
l’ex Segretario comunale
di Ciampino e che attualmente ricopriva la carica
di Presidente dei Lions
Club di Ciampino, Nicolò
Piazza all’età di 79 anni.
“ E’ stato per tanti anni il
segretario comunale ed
prima delle ferie in qualità di presidente dei Lions
di Ciampino per parlarmi
del programma lionistico per il prossimo anno,
mettendo a disposizione
le sue competenze e proponendomi un protocollo di intesa tra Lions ed
terremoto. “Ho visto tanto dolore ma anche tanta
solidarietà, una grande
dignità e la voglia di reagire di resistere e ricostruire”.
Dopo il cordoglio e la
vicinanza, è arrivato il
momento della solidarietà, che da parte dei
cittadini di Ciampino è
arrivato in massa. Tante
le persone che volontariamente, hanno messo a
disposizione il loro tempo e le loro forze, dagli
amministratori comunali
ai cittadini e le varie associazioni del territorio,
prime tra tutte la Protezione Civile che negli ultimi giorni ha consegnato
tutto il materiale scolastico che ha raccolto alla
cittadina di Cittareale e
la Croce Rossa Italiana
che ha messo a disposizione i propri locali in via
Mura dei Francesi, per
facilitare la raccolta dei
beni di prima necessità
e che tutt’ora continua a
fare da spola tra Ciampino e Amatrice.
CIAMPINO
SETTEMBRE 2016
il CORRIERE METROPOLITANO
I 100 anni attraverso gli occhi azzurri
della signora Alfonsa Coluzzi
Nata a Norma in provincia di Latina si è trasferita a Ciampino 70 anni fa
di DAVIDE DEL DUCA
N
ell’antica città di Norma
in provincia di Latina,
dove Mario fu sconfitto
da Silla, nel lontano 2 settembre 1916 nasceva la signora
Alfonsa Coluzzi, che all’inizio
del mese ha dunque compiuto
la bellezza di 100 anni.
Cento anni, un secolo di
vita, di cui 70 vissuti a Ciampino. Vivere cento anni è
qualcosa di straordinario.
Vivere cento anni è vivere il
tuo Paese in tutto e per tutto.
Nata durante la prima guerra
mondiale, la signora Alfonsa
è cresciuta orfana del padre
commerciante di legname,
che mori di “ malaria” quando lei aveva solo 2 anni. Passa l’infanzia sui Monti Lepini,
praticamente sopra una parete rocciosa scoscesa, che si
affaccia sull’Oasi di Ninfa, nel
vasto Agro Pontino allora una
palude non bonificata.
“Nel 1936 ho incontrato Domenico Ventucci, dipendente
delle Ferrovie di Stato. Ci innamorammo sin dall’inizio e
l’anno dopo ci siamo sposati a
Norma. Nel 1938, nella palazzina FS della stazione ferroviaria di Sezze, è nato Cosimo
il nostro primogenito, e due
anni dopo ho dato alla luce
Anna.”
Proprio alla fine della seconda guerra mondiale, nel 1946,
Domenico viene trasferito a
Ciampino, come responsabile
della tratta ad alta tensione
Ciampino-Velletri e i due vanno a vivere nella casa in cui
Alfonsa vive tutt’ora, in Via
4 Novembre, le case dei ferrovieri. Il periodo è post bellico, a Ciampino l’aeroporto
militare ha la pista di “grelle”
in ferro. Continua la signora:
“Ciampino in quel periodo era
stata bombardata e le strade
erano distrutte, da casa nostra fino all’attuale Via Roma,
c’era campagna con grandissime buche prodotte dalle
bombe, dove dentro erano
cresciute enormi ciuffi di agave. Le strade erano ricoperte
di breccia, senza asfalto, con
ai lati le cunette che servivano per far scolare l’acqua piovana... inoltre in quel periodo
comincia l’affluenza delle famiglie sfollate che si trasferivano nei locali dell’Igdo, che
sebbene bombardato, resisteva agibile nell’accoglienza di
quei profughi generati dalla
guerra.. “
Mi racconta di una vita vissuta in situazioni di forte disagio. Ma come ogni madre
con grande sacrificio e forza
di volontà, si dedica alla famiglia e in particolar modo allo
studio dei figli. Nel 1950, na-
29
Proprio alla fine
della seconda
guerra mondiale,
nel 1946, il marito
Domenico viene
trasferito a
Ciampino, come
responsabile
della tratta ad
alta tensione
Ciampino-Velletri
e vanno a vivere
in via IV novembre
dove ancora oggi
la donna risiede
Auguri Signora Alfonsa!
sce il terzo figlio Giovanni, la
guerra finisce e l’italia muove
i primi passi verso quelli che
saranno gli anni del boom
economico. Il reddito medio
andava crescendo, così come
l’occupazione e i posti di lavoro. Gli anni di buio del dopo
guerra erano ormai lontani.
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in Condominio in modo professionale, in linea
con le attuali norme di legge. Offrono consulenza professionale chiara e certa su tutta la
materia condominiale, per argomenti di carattere gestionale, compresi i lavori straordinari,
di sicurezza, di gestione amministrativa, contabile, fiscale e altro e possono predisporre Regolamenti di Condominio. Aiutano a risolvere
conflitti condominiali per eventuali vertenze
legali, prima della sede giudiziaria.
SALVATORE DINO
Ex dirigente d’azienda, amministratore di
immobili dal 1993. Dirigente Nazionale dell’Unione Amministratori di Immobili (Unai).
Grand Father dell’Associazione. Membro del
Consiglio Direttivo dell’Associazione Romana
della Proprietà Edilizia (A.R.P.E.) e Consigliere Delegato per i Castelli Romani (consulenza
a studio).
LAURA DINO
Iscritta all’Unai e Grand Father dell’Associazione. Esperienza ultradecennale nell’Amministrazione di Immobili, attestato di qualifica e
certificazione professionale. Qualifica di Revisore dei Conti Condominiale.
Via San Michele 21, Grottaferrata - Telefono 06 9410167 - 0694547358
Passano gli anni e il marito
Domenico, muore nel 1978.
Lei decide di rimanere nella
casa di famiglia a Ciampino,
dove ha trascorso la seconda
parte della sua vita e ostinatamente vuole vivere da sola,
anche se nelle ore notturne,
perchè di giorno la casa era
sempre frequentata da parenti. I figli crescono e intraprendono strade diverse. L’entrata
in politica del primo figlio Cosimo, è avvertita con una forte
preoccupazione; per chi si è
sempre sacrificato nella vita,
lavorando duramente, la politica è sempre vista con grande
diffidenza..
La Signora Alfonsa è una
donna da ammirare, una donna che ha vissuto per intero
l’ultimo secolo, pieno di innovazioni che se in un senso
hanno migliorato la nostra
esistenza, nell’altro l’hanno
complicata ulteriormente. E’
la testimonianza di una generazione che ha vissuto sulla
propria pelle gli anni più duri
dell’Italia, che ha conosciuto
il sacrificio, ma anche la soddisfazione di vedere il proprio
Paese rinascere.
La vita và avanti e la signora
Alfonsa è sempre qui, con quei
suoi occhi azzurri, con difficoltà di ascolto per una ovvia
sordità, ma pronta a darci testimonianza dell’esistenza. E’
un vero e proprio cumulo di
memoria attiva, fonte di continue domande da parte dei
nipoti, di cui lei è un ceppo vivente.
“Sono nelle mani del padre
eterno, quando lui vuole, io
sono pronta” così conclude
Alfonsa. Chiudo la porta alle
mie spalle e vado via, con
addosso tanti pensieri, tante
immagini che con il suo racconto ho fatto mie. Non resta
quindi che abbracciarla con
un sorriso, augurandole tanta
serenità.
CIAMPINO
SETTEMBRE 2016
Torna la Notte bianca a Ciampino
il CORRIERE METROPOLITANO
AVVISO PUBBLICO DI CANDIDATURA
Dalle 5 del pomeriggio alle 2 di notte di sabato 24 settembre
Conferimento del premio
“Citta’ di Ciampino” anno 2016
S
I
abato 24 settembre
dalle 17 alle 2 di
notte stand, negozi
aperti, enogastronomia,
artisti di strada, attività
culturali e area bimbi.
In contemporanea, la
II° Edizione de “La Festa
dello Sport”, ricca come
sempre di moltissime
discipline sportive (rugby, calcio a 5, basket,
floorball, pattine online, pallavolo, tennis e
ping pong, atletica, judo,
country line dance, italian walking tour e tanta ginnastica artistica/
ritmica/swing, salsa/tip
tap/danza del ventre/
flamenco/tribal fusion/
hip hop/teatro/canto/
zumba, con esibizioni/dimostrazioni
dal
pomeriggio alla sera).
Quest’anno, inoltre, alle
ore 23 circa il Sindaco
di Ciampino conferirà
alle migliori squadre e
ai migliori atleti/atlete
un premio della Città di
Ciampino.
Tra le altre novità di questa edizione, un’area interamente dedicata al dj-set
posta in via 2 Giugno, e
mostre/installazioni in
Piazza della Pace a cura di
artisti di fama mondiale
(Daniele Rossi, Michele
di Donato, Fabrizio Loiacono, Anna Sowinska,
Jassica Stewart, Beetrot
Madonne, Mirco Rico,
Jacopo Mandich, Silvia
Scaringella) che, per l’occasione, opereranno dal
vivo creando un’opera di
street art.
La Biblioteca comunale P.P.Pasolini organizza,
in Sala Consiliare “Pietro
Nenni” dalle 18.30 alle
20.30 la presentazione
del libro “La ragazza di
miele e altre storie” di
Marilena Votta e di “C’era un cavallo sul raccordo” di Massimo Supino
e, per i più piccini, laboratorio “Rosso: una storia raccontata da matita”
di M. Hall (3-6 anni), un
racconto di crescita e di
accettazione delle diversità che ci rendono unici giocando con i colori
e sperimentandoli con
tutti i sensi, e laboratorio “A che pensi?” di M.
Laurent (7-10 anni), per
un viaggio teatrale in cui
scoprirsi e raccontarsi
col corpo, il movimento,
i colori, a cura dell’associazione di promozione
sociale “Aperta parentesi”.
A far da cornice alla
manifestazione culturale/sportiva, tre spettacoli musicali delle fontane
danzanti, con giochi e
Tra le altre novità di questa edizione,
un’area interamente dedicata al djset posta in via 2 Giugno, e mostre/
installazioni in Piazza della Pace a
cura di artisti di fama mondiale che,
per l’occasione, opereranno dal vivo
creando un’opera di street art
fuochi pirotecnici, che
si susseguiranno ogni
ora per 10 minuti circa,
a partire dalle 22, sul sagrato della Chiesa Sacro
Cuore Gesù di Ciampino, che si alterneranno
a tante altre esibizioni,
tra cui la danza peruviana patrimonio immate-
riale dell’Unesco della
Marinera En El Mundo,
il concerto classico lirico del Coro Polifonico
della Città di Ciampino,
la perfomance musicale ritmica della Chicco’s
Band, l’atto unico della
Compagnia Instabile e
Traballante, e molto altro ancora.
Il Comune di Ciampino e la Pro Loco invitano
tutti a partecipare numerosi. Sarà un’occasione
in più per sostenere la
ricostruzione di Amatrice con iniziative di solidarietà.
30
l Comune di Ciampino, nell’intento di
dare risalto al lavoro
di quanti contribuiscono o abbiano
contribuito a valorizzare le capacità
e le peculiarità della
comunità locale, ha istituito il Premio “Città di
Ciampino” per l’anno 2016”.
Il riconoscimento sarà attribuito a: cittadini,
gruppi, associazioni, aziende e scuole che si siano particolarmente distinti nei rispettivi campi
di attività.
I designati a ricevere il premio dovranno, indipendentemente dalla residenza anagrafica,
essere riconosciuti quali membri della comunità
locale, nel senso che operino o abbiano operato
nella realtà comunale di Ciampino o ne siano o
siano stati espressione eccellente attraverso:
1. opere concrete nel campo della cultura, della scienza, dell’arte o con iniziative di carattere
filantropico che hanno dato lustro alla Città di
Ciampino;
2. atti o gesti di comprovata bontà nei confronti del prossimo e nel campo del volontariato
sociale;
3. il campo dell’imprenditoria, del commercio,
dell’industria, dell’artigianato e del mondo del
lavoro, favorendo la crescita produttiva della
Comunità ciampinese;
4. l’impegno sociale, politico, religioso e nello
svolgimento della propria attività lavorativa con
tangibili segni di altruismo, di solidarietà e di
promozione della persona;
5. lo sviluppo ed il miglioramento dei servizi,
per la salvaguardia dell’ambiente e per la tutela
del Patrimonio artistico e culturale della Città.
Le candidature, corredate da una adeguata
documentazione contenente le indicazioni e ogni
altro elemento utile alla loro valutazione, dovrà
pervenire in busta chiusa – entro le ore 12 di Mercoledì 12 ottobre 2016 - al seguente indirizzo:
COMUNE DI CIAMPINO - Ufficio Organi Istituzionali/Comunicazione, L.go F.Armati n.1 –
00043 CIAMPINO (RM).
La busta all’esterno dovrà riportare la seguente dicitura: “Candidatura per il conferimento del
Premio “Città di Ciampino” – Anno 2016.
Il premio, consistente nella riproduzione della statua dell’Apollo Pizio, opera del II sec. d.C.
rinvenuta nel 1884 a Ciampino presso la Villa
di Quinto Voconio Pollione, verrà assegnato
dall’Amministrazione comunale il 18 dicembre 2016, nella ricorrenza della costituzione di
Ciampino in Comune autonomo, nel corso di una
cerimonia ufficiale aperta alla cittadinanza.
Ulteriori informazioni potranno essere ricavate
dal Regolamento del Premio, pubblicato sul sito
istituzionale del Comune di Ciampino alla voce:
“Comune” ► Atti del Comune ► Regolamenti ►
Regolamenti in materia culturale e sportiva e sul
sito ciampino.gov.it.
DA NON PERDERE
SAGRA DELLE CASTAGNE
Dove: Soriano nel Cimino
Quando: dal 29 settembre al 9 ottobre
Info: Tel. 0761746001 - 366 2899392 - [email protected]
L
a “Sagra delle Castagne” si svolge dal 29 settembre al 9 ottobre a Soriano nel
Cimino. Viene da sempre considerata una delle piu’ belle e suggestive manifestazioni storico-rievocative d’Italia. La manifestazione ha lontanissime origini che vanno
ricercate in una festa istituita dal Consiglio della Comunità alla fine del XV secolo.
La moderna sagra nasce nel 1968 e tende a svilupparsi in due distinte direzioni : rievocazioni degli eventi piu’ significativi della storia del paese; omaggio ad uno dei frutti
piu’ nutrienti del territorio: la castagna.
In questi giorni di festa Soriano nel Cimino viene avvolto da un’atmosfera molto suggestiva, la cittadina si veste di mediovale lungo tutte le vie, e ogni giorno è possibile
imbattersi in scene rievocative che sono a metà strada tra fatti realmente accaduti e
magiche e antiche credenze tramandate di generazione in generazione.
La cittadina viene divisa in quattro contrade o rioni (Papacqua-Rocca-San Giorgio-Trinità) che si contendono premi ed onori confrontandosi negli addobbi delle vie
del centro, nell’allestimento delle rievocazioni storiche, come il Convivium Secretum, e
soprattutto nella sfida per la conquista dell’ambito Palio che vede impegnati gli Arcieri
e Cavalieri.
Momenti di particolare fascino sono la Rievocazione Storica, l’esibizione di sbandieratori, spadaccini e musici delle 4 Contrade. Grandioso poi il Corteo Storico “ Soriano
e i suoi Rioni “, che vede sfilare piu’ di 700 figuranti in ricchi costumi mediovali e rinascimentali, abiti artisticamente realizzati in ogni minimo dettaglio.
L’autunno è ormai iniziato, cominciano a cadere i frutti delle castagne e l’aria diventa
all’improvviso piu’ fresca, il Castello Orsini domina su tutto e sembra avvolgere e proteggere il paese come accadeva nei tempi antichi.
Vale la pena ricordare a riconoscimento del grandissimo sforzo organizzativo che
ogni anno l ‘Ente Sagra mette a disposizione della cittadina per la realizzazione di questo evento,che nel 2013, il Comitato ha ricevuto la medaglia da Giorgio Napolitano,
allora Presidente della Repubblica, premio che il capo dello Stato destina a chi con
impegno e duro lavoro contribuisce a rendere sempre piu’ prestigioso lo Stato Italiano.
Tutto questo insieme all’accoglienza del popolo sorianese, contribuisce a rendere
unica la Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino.
Un contributo per la rinascita e la ricostruzione di Amatrice
Solidale con la città di Amatrice, l’ente sagra donerà 2 euro per ogni biglietto venduto
durante la 49esima edizione. Tutti i biglietti subiranno, perciò, un aumento di 1 euro.
SAGRA DEL TARTUFO
Dove: Canterano
Quando: sabato 1 e domenica 2 ottobre
Info: Tel. 3408505381 - [email protected] - www.fuoriporta.org
T
utti gli aromi del bosco racchiusi in un piatto: che sia la pasta fresca fatta in casa
oppure il classico uovo al tegamino, senza dimenticare la bruschetta con il prelibato pane locale, il tartufo nero pregiato saranno i grandi protagonisti della Sagra in
programma a Canterano.
Sabato 1 e domenica 2 ottobre il piccolo e grazioso borgo dell’Alta Valle dell’Aniene al
confine con Subiaco e i Monti Simbruini, dedica al tartufo una sagra nella quale la gioia
del palato e il divertimento sono assicurati.
Il tartufo nero pregiato rigorosamente locale e raccolto nei boschi che circondano
questo gioiello della provincia di Roma incastonato sotto gli Appennini, esalterà il sapore delle bruschette, della pasta fatta in casa e delle uova, mentre il corposo vino
rosso della zona scorrerà a fiumi come a ogni festa paesana che si rispetti; a fine pasto
non mancheranno i cazzotti fritti, un dolce tipico locale che a Canterano non manca
mai nelle occasioni importanti. La festa prenderà il via alle 17 all’interno di stand coper-
ti in un luogo magico, abitato da meno di 400 persone, dove il tempo sembra essersi
fermato, e si concluderà ogni sera con divertenti spettacoli musicali.
Raggiungere l’1 e il 2 ottobre Canterano, che sorge tra la riva sinistra dell’Aniene e
in prossimità delle pendici dei monti Ruffi, può diventare anche una buona occasione
per andare alla scoperta delle bellezze di un territorio unico. Da un lato, il paese si
affaccia sulla conca dell’affluente del Tevere, e lì è possibile ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata. Nelle
giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco,
quella alta di Cervara e ancora il Monte Pillone. Canterano è circondato inoltre da una
natura incontaminata con boschi ricoperti di castagne e grandi terrazze coltivate a
viti, olivi, e nocciole. Da queste parti la presenza dell’uomo ha origini antichissime che
riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della
Valle dell’Aniene. I resti di antiche mura poligonali confermano questa tesi e – proprio
nei pressi di questi resti – è possibile addentrarsi in profonde grotte sotterranee che,
con ogni probabilità, furono utilizzate come riparo dalle popolazioni che per millenni
hanno abitato questi luoghi.
SAGRA DELLA PATATA
Dove: Leonessa
Quando: da sabato 8 e domenica 9 ottobre
Info: Tel. 3408505381 - [email protected] www.fuoriporta.org
I
l suo ruggito è forte e inconfondibile, almeno quanto il gusto delle ricette proposte
che richiamano ogni anno migliaia di fedeli seguaci. “Fritta, lessa, rescallata. Un
piatto co’ li fiocchi: lu tartufu co’ li gnocchi” è il motto con cui Leonessa apre le sue
porte per la Sagra della Patata. L’appuntamento - giunto alla 27esima edizione - è
fissato per il fine settimana dell’8 e 9 ottobre nel borgo montano in provincia di Rieti,
dove a fare gli onori di casa sarà uno dei prodotti di punta dell’economia agricola della
piana: quella patata che, tanto nella varietà a pasta gialla quanto in quella a pasta
rossa, è considerata tra le qualità più pregiate di tutto lo Stivale.
Ad attendere i visitatori sarà un gustoso menù nel quale spiccano gli gnocchi al
sugo o conditi con il tartufo, le salsicce alla brace, le patate fritte e la vera specialità della sagra, la “rescallata”: un’antica ricetta semplice e saporita a base di patate
lesse saltate in padella con cipolla e pancetta. E pensare che la sagra nacque come
momento di aggregazione mangereccio della Festa della Madonna di San Matteo: il
successo non tardò ad arrivare e si pensò di dedicare una festa apposita che celebrasse il prelibato prodotto locale.
Ad accompagnare questi ottimi piatti sarà il generoso vino della zona, mentre lungo
le vie di Leonessa più di centocinquanta espositori daranno vita alla grande mostra
mercato dei prodotti dell’artigianato e dell’agronomia non solo locale con formaggi,
miele, funghi, tartufi e salumi da degustare nel centro storico di un paese che regala
ai visitatori più attenti dei piccoli tesori tutti da scoprire.
Grazioso borgo montano con un impianto urbanistico di origine medievale, Leonessa ha mantenuto intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana
Farnesiana - XVI Secolo - dono di Margherita D’Austria, che valorizza Piazza 7 Aprile
1944 davanti all’antico Palazzo Mongalli sede del Municipio; e ancora della Chiesa di
San Francesco risalente alla metà del XIII secolo con il suo suggestivo presepe in
terracotta policroma del ‘500 e la cripta scoperta solo nel 1993 con i suoi preziosi affreschi di ispirazione giottesca di autori diversi ma tutti del XV-XVI secolo. Da visitare
anche le altre chiese, San Pietro, San Giuseppe, Santa Maria del Popolo, San Carlo
tutte importanti scrigni di altrettante importanti opere d’arte.
Città d’Arte e Bandiera Arancione, adagiata a ben mille metri, in un’ampia conca
all’interno degli appennini al confine tra Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre agli
appassionati delle gite all’aria aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni
nel complesso del Terminillo. Alla Sagra della Patata, insomma, ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere un piacevole fine settimana di metà ottobre tra Arte Natura
Cibo e Divertimento.