clicca qui per visualizzare l`articolo
Transcript
clicca qui per visualizzare l`articolo
L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO L’irrazionalità della √ : aspetti didattici. Bonaventura Paolillo Liceo Scientifico F.Severi (Salerno) 1. Introduzione. In questo lavoro si presenta una riflessione sul concetto di irrazionalità e in particolar modo della radice di due. Nelle ultime indicazioni ministeriali previste per i Licei Scientifici si legge tra gli obiettivi specifici di apprendimento (OSA) quanto segue: La dimostrazione dell’irrazionalità di2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. E’ noto agli allievi, già nel triennio della scuola media inferiore, lo sviluppo dei primi decimali della 2, ovvero 1,4142…Ben presto, nel corso degli studi successivi, essi familiarizzano con la conoscenza dei radicali e delle relative proprietà. Un’analisi più attenta consente però di cogliere una vera distanza, sul piano cognitivo, della comprensione del concetto di irrazionalità, che si rivela arduo se non sfuggente. Non di rado, tale difficoltà si riscontra anche posteriormente all’acquisizione dei contenuti della teoria dei radicali. Sembra, inoltre, che manchi una significativa ed efficace consapevolezza del profondo mutamento storico che l’irrazionalità ha costituito nella storia della Matematica e in particolare della Matematica greca. Come è noto i pitagorici 2500 anni fa nell’applicare il Teorema di Pitagora si accorsero che in un quadrato di lato unitario la diagonale d deve soddisfare d2=2. Questo risultato conduceva a conseguenze tanto imprevedibili quanto rivoluzionarie. Infatti fu relativamente facile provare che non può esistere un valore frazionario per d il cui quadrato fosse 2. L’impatto fu così drammatico, come narra la leggenda, che l’autore 485 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 di tale scoperta, Ippaso di Metaponto, venne eliminato fisicamente dalla Scuola Pitagorica. (Per un approfondimento storico si consulti il testo M.Kline: Storia del pensiero matematico.Vol.1: Dall'Antichità al Settecento). Appare prioritario, allora, porre l’accento nella prassi didattica, sulla questione originaria: Da dove emerge l’irrazionalità della radice di due? Quali sono le cause o le esigenze che hanno portato a far emergere tale concetto di così grande rilievo storico? Questo lavoro si ispira alla realizzazione di attività laboratoriali di Matematica, tenutesi all’interno di un percorso progettuale svolto nell’anno scolastico 2011-2012. Il progetto dal nome Matematica Alternativa è stato effettuato nelle classi del biennio del Liceo Scientifico”F. Severi” ed è stato coordinato dal sottoscritto e dalla prof.ssa Ida De Santis. Tra gli obiettivi la riscoperta e la rielaborazione di risultati di particolare interesse matematico e il consolidamento di alcuni concetti e tecniche, che per vari motivi non riescono a essere trattati nelle normali ore curricolari. Ad esempio sono state approfondite alcune questioni come l’infinito di Cantor, la struttura di gruppo, la sezione aurea, ecc. In questo articolo, si presenta inizialmente un approccio intuitivo sull’irrazionalità della 2, poi si fornisce una rassegna di diverse dimostrazioni di tale irrazionalità, classificandole per tipi. Evidentemente quest’ultima non vuole essere esaustiva quanto offrire un ventaglio variegato ai diversi approcci: aritmetico, algebrico, geometrico. Successivamente si presenta un modello reale elaborato in classe, che coinvolge lo stesso numero pitagorico, attraverso il piegamento di un foglio di carta e l’uso delle forbici. Primo approccio all’irrazionalità: un piccolo test. La seguente attività di problem-solving può essere svolta come propedeutica allo studio dei radicali ed ha lo scopo di sondare il campo delle competenze dell’allievo riguardo ai concetti di numero intero e di frazione e della relativa operabilità. Tale attività prova a ripercorrere, le circostanze che hanno condotto alla nascita della 2, calando l’allievo (il soggetto) nella stessa situazione di imbarazzo pitagorico vissuta 25 secoli prima all’interno della Scuola di 486 L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO Crotone. Risulta evidente, da tale tipo di attività didattica, la naturale riflessione che può emergere sul piano storicoepistemologico. La definizione stessa del concetto di numero reale richiede infatti una necessaria esigenza introduttiva sul significato profondo di irrazionalità. Si è partiti introducendo il seguente classico problema e chiedendo di precisarne la soluzione numerica. In un triangolo rettangolo isoscele di lato unitario determinare la misura della diagonale d. Trovarne il numero decimale preciso e la corrispondente frazione generatrice. Una semplice osservazione numerica mostra che considerando un eventuale risultato della diagonale d, per esempio il numero finito d=1,41, l’ultima cifra decimale del quadrato (1,41)2 sarebbe 1. Analogamente l’eventuale risultato d=1,414 determinerebbe il valore d2=(1,414)2 che terminerebbe con cifra decimale 6 e così via per altri eventuali candidati di d. Qualche conto è già sufficiente per convincere l’allievo che un’eventuale soluzione per d deve portare ad avere necessariamente la cifra decimale finale pari a 0. Iterando similmente tale tecnica anche sulla penultima cifra decimale si arriva a concludere che anche essa deve valere 0. Ripetendo tale processo si arriva all’inevitabile valore di d=1,000…0 che evidentemente si scarta. Il responso alla domanda iniziale dà quindi una risposta negativa all’esistenza del valore d. Tale risposta è tuttavia parziale, infatti cosa potremo dire in generale di fronte alla seguente obiezione di un allievo zelante. Può esserci una soluzione al problema in cui d è un numero decimale illimitato periodico? 487 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 Non affronteremo tale risposta percorrendo la scia precedente, anche se il lettore interessato potrebbe trovarla in [6], in cui viene affrontato tale approccio numerico mediante l’utilizzo di serie geometriche. Il nostro intento è di natura prettamente pedagogica, ovvero quello di provare a far scendere in campo l’allievo con i propri mezzi, i propri algoritmi concettuali e mentali, e scontrarsi con la ricerca dei limiti e dell’impossibilità di una soluzione. Gli allievi dovrebbero potersi chiedere gradualmente: Quanto sono utili gli interi e i numeri con sviluppo decimale finito o periodico? Che cosa intendere per dei segmenti che hanno misure non corrispondenti a tali numeri? Nasce allora l’esigenza di provare in modo rigoroso l’irrazionalità di √ . Riportiamo inizialmente quelle di tipo aritmetico. Dimostrazioni di irrazionalità di tipo aritmetico. Proposizione (Euclide, Libro X). Non esiste nessuna frazione (a/b), tale che (a/b)2=2. Se per assurdo esistesse una frazione a/b, con a,b coprimi, allora equivalentemente si avrebbe: a2/b2 = 2 e a2 = 2 b2. Allora a2 sarebbe pari, così come a. Ponendo a=2k, con k intero si otterrebbe 4k2 = 2b2, cioè 2k2 = b2. Quindi b2 sarebbe pari così come b. Da qui l’assurdo, poiché a,b sono coprimi. Alcune prove di irrazionalità si basano sul Teorema fondamentale dell’Aritmetica, come la seguente. Si suppone per assurdo che sia a2=2b2 con a=2mk e b=2nh, (m.n0,k,h1) le relative scomposizioni in fattori primi. Si ha pertanto a2=22mk2 e 2b2=22n+1h2 e quest’ultima contraddice l’unicità della fattorizzazione di un numero, in quanto il fattore 2 in a2=2b2 si presenta un numero pari e dispari di volte. Da qui la tesi. 488 L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO Un altro approccio di tipo aritmetico (e algoritmico) è basato su un’applicazione di aritmetica modulare. Si operi in base 10, usando il simbolo per la congruenza e si supponga che sia verificata a2=2b2(a,b coprimi). Comunque scelto il numero naturale b il numero quadrato b2 termina solo con cifra 0,1,4,5,6,9 (ovvero b2 0,1,4,5,6,9). Allora l’ultima cifra di 2b2 termina solo con 0,2,8 (ovvero 2b2 0,2,8). Inoltre 2b2 è il numero quadrato a2 e per quanto detto può terminare solo con 0. Quindi a0 e b 0,5. In ogni caso a,b sarebbero multipli di 5 e questo è assurdo. Si veda per altre basi anche [3],[4]. Dimostrazioni di irrazionalità di tipo algebrico. Le seguenti radici √ , √ sono numeri razionali o √ irrazionali? E’ noto il seguente risultato in letteratura, in cui si afferma che se N non è un quadrato perfetto, allora √ non è una frazione, ovvero è un numero irrazionale. Un risultato analogo vale poi per radici √ con indici qualsiasi. Se N non è una potenza kesima perfetta, allora la radice √ non è una frazione, ovvero è un numero irrazionale. Per dimostrare tali fatti, allora, si possono rivelare utili degli strumenti didattici utilizzati sovente per altri obiettivi, come il Criterio (detto di Gauss) sulla ricerca degli zeri di polinomi. Esso afferma:Gli eventuali zeri razionali di un polinomio P(x) si ottengono come frazioni a/b con a divisore del termine noto e b divisore del coefficiente di grado massimo (a,b coprimi). Applicando tale criterio si ottiene subito per l’irrazionalità di √ . Tale tecnica elementare, usata esclusivamente per la scomposizione e risoluzione di equazioni algebriche meriterebbe, forse maggiore attenzione, nel provare l’irrazionalità di altri numeri irrazionali notevoli, come ad esempio lo stesso numero aureo. Inoltre il criterio permette di provare anche 489 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE dall’equazione irrazionale. VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 , con k2 che √ è un numero Dimostrazioni di irrazionalità di tipo aritmetico-algebrico. La seguente tecnica è una proficua combinazione di proprietà numeriche e algebriche. E’ noto che partendo da due interi positivi a,b coprimi e utilizzando l’algoritmo euclideo delle divisioni successive si perviene all’esistenza di due interi relativi x, y tali che sia verificata ax+by=1. Questa è conosciuta come Identità di Bezout e può essere utilizzata per provare l’irrazionalità di radici. Infatti, per esempio se fosse √ con a,b, coprimi e con b>1(non è restrittivo) allora da ax+by=1 ed elevando al quadrato (ax by) 2 1 a 2 x 2 2axby b 2 y 2 1 2b 2 x 2 2abxy b 2 y 2 1 b(2bx 2 2axy by 2 ) 1 L’ultima relazione porta ad una palese contraddizione poiché si presenta un prodotto tra due interi uguale ad 1 con un fattore b>1. L’estensione è immediata per il caso dell’irrazionalità di √ , se non è un quadrato perfetto. Infatti se fosse √ , con a,b,coprimi b>1 si avrebbe similmente (ax by) 2 1 a 2 x 2 2axby b 2 y 2 1 Nb2 x 2 2abxy b 2 y 2 1 b( Nbx2 2axy by 2 ) 1 con conclusione identica alla precedente. In generale per provare l’irrazionalità di radici con indici qualsiasi √ , l’eventuale condizione di razionalità porterebbe all’esistenza di interi a,b (coprimi e con b>1) con a k Nbk . Sviluppando il binomio k k (ax by) k 1 a k x k a k 1 x k 1by a k 2 x k 2b 2 y 2 ... b k y k 1 1 2 sostituendo il termine a k Nbk nel primo addendo e raccogliendo b si conclude come nei casi precedenti. Il matematico Leon Bernstein ha applicato tale tecnica per provare l’irrazionalità di √ [3]. 490 L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO L’estensione al caso generale, qui esposto, non sembra comparire in letteratura. Dimostrazioni di irrazionalità di tipo geometrico. In [1] Tom Apostol ha fornito la seguente prova geometrica dell’irrazionalità della 2. Se tale valore è razionale, allora si può considerare un triangolo rettangolo isoscele, con la proprietà di avere i lati interi. Inoltre, siano a e b le lunghezze del cateto e dell’ipotenusa del triangolo più piccolo con tale proprietà. Si prova, allora, che è sempre possibile all’interno di questo triangolo costruire un altro triangolo rettangolo isoscele con lati ancora interi. C a F b D G E La costruzione segue nel riportare il cateto CD sull’ipotenusa e tracciare il segmento di perpendicolare FG al punto F. Nel triangolo FGE il segmento FE ha lunghezza pari a a-b e così pure FG. Inoltre DG=FG perché sono segmenti di tangenti condotte dal punto G alla circonferenza. Facilmente si prova che GE ha lunghezza pari a 2ba. Il triangolo FGE ha ancora lati interi ed è più piccolo di quello di partenza, da ciò l’assurdo. In alternativa per provare l’irrazionalità, si può partire da un triangolo rettangolo isoscele con lati interi a,b (non necessariamente il più piccolo) e applicare il metodo della discesa infinita, cioè trovare infiniti triangoli sempre più piccoli e con lati tutti interi. Da qui l’evidente contraddizione. 491 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 Il matematico John Conway riferisce in una lecture su The Power of Mathematics, la seguente dimostrazione di irrazionalità della √ e l’attribuisce a Stanley Tanenbaum, (è conosciuta anche come dimostrazione di A. Hahn). Al solito da √ con a,b interi segue 2 2 2 2 l’uguaglianza a = 2b = b + b . Evidenziamo ciò con la seguente illustrazione: Si scelga poi b come il minimo numero che verifichi la precedente relazione. Si proceda scegliendo un adeguato ricoprimento per i quadrati in questione, cioè collocando i due quadrati piccoli di lunghezza b, come in figura seguente, nel quadrato grande di lunghezza a. Si osservi come i quadrati scuri si intersecheranno nella zona di un quadrato centrale, che sarà ricoperta effettivamente due volte mentre rimarranno scoperti i due quadrati bianchi posti ai vertici. 492 L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO Dal fatto che entrambi i quadrati di lato b ricoprono il quadrato di lato a, segue anche che i due quadrati bianchi devono essere ricoperti dal quadrato centrale. Dal punto di vista delle dimensioni, i quadrati bianchi hanno lati con lunghezza intera a-b e il quadrato centrale ha il lato con lunghezza intera 2b-a. Si potrà quindi scrivere (2b-a)2 =2(a-b)2. E’ facile convincersi che (a-b) <b, poiché 1<a/b<2. La contraddizione è raggiunta poiché b è stato scelto in modo tale che sia il minimo a verificare l’uguaglianza iniziale. (Il processo di dimostrazione potrebbe anche svolgersi seguendo il metodo della discesa infinita, ovvero trovare infiniti valori di a e b sempre più piccoli). In [8] viene descritta come questa tecnica, conosciuta anche come Carpet (tappeto), possa essere significativa in altri casi. Si prova infatti l’irrazionalità di numeri, come √ in figura o radici quadrate di numeri triangolari. Un modello della realtà legato alla √ : il formato carta. All’interno delle attività laboratoriali che si sono svolte e legate al mondo di √ si è posta l’attenzione sull’elaborazione di un particolare modello, cioè il formato carta. Lo standard internazionale attuale che lo regola è conosciuto come ISO 216 e si basa su un rapporto d'aspetto (rapporto delle lunghezze dei lati) pari proprio a √ . Enunciamo la proprietà caratterizzante tale 493 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 formato. Se un foglio con un rapporto d'aspetto pari a √ viene diviso in due metà uguali parallelamente al lato più corto, allora anche i due semi-rettangoli che si formeranno avranno un rapporto pari a √ . Infatti i rettangoli di lati a,b e lati b,a/2 saranno simili se e solo s ( ) √ . Si noti che in questo contesto non stiamo procedendo a nessuna dimostrazione di irrazionalità, ma l’uso dei valori interi a,b e del relativo rapporto è necessario per l’approssimazione. La costruzione dei vari formati cartacei viene cosi effettuata. Si parte da un foglio di area 1m2 con rapporto d’aspetto pari a √ e si conviene che si chiami A0, risulterà allora dimensionato in mm come (841×1189). I successivi formati A1, A2, A3 ecc. si ottengono tagliando a metà la carta sul lato più lungo, in questo modo si ottiene una catena di proporzioni continue in cui il rapporto è sempre √ Sicuramente il formato più usato e conosciuto è l'A4, in mm (210×29). Le altre taglie variano 494 L’IRRAZIONALITÀ DELLA √2: ASPETTI DIDATTICI. B.PAOLILLO dalle dimensioni maggiori di A1(594×841), A2(420×594), sino a quelle ridotte di A8(52x74), A9(37x52), A10(26 x 37). Per quanto detto la radice di due è approssimata mediante i seguenti rapporti 1189/841841/59452/3737/26. Questa tecnica di divisione del foglio permette di effettuare ingrandimenti e riduzioni senza spreco di spazio ed è per questo motivo che ha raggiunto grande diffusione in Europa, iniziando dalla Germania e in buona parte del mondo, escludendo Stati Uniti e Canada. Il metodo del taglio di un foglio si può ancora effettuare per tre o n parti uguali. In generale i rettangoli di lati a,b e lati b, a/N sono simili quando ( ) √ . Per concludere anche l’attività sui formati cartacei, è stata appassionante e ha fornito un potente stimolo creativo. Ha permesso, infatti, agli allievi un approccio concreto e manuale e nello stesso tempo dinamico e armonico a forme e situazioni quotidiane. Sui vari aspetti della √ , che qui abbiamo sintetizzato si segnalano in particolare gli ottimi articoli [2],[3],[7] disponibili sul sito del Centro Morin e i volumi [9],[10]. Si veda per le varie 495 L'INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA E DELLE SCIENZE INTEGRATE VOL.36 A-B N.5 NOVEMBRE-DICEMBRE 2013 dimostrazioni di irrazionalità anche il sito www.cut-the-knot.org. ([email protected]) Bibliografia 1. Apostol, Tom “Irrationality of The Square Root of Two. A Geometric Proof.” The American Mathematical Monthly, Vol. 107, No. 9. Nov. 2000. 2. Beckenbach, Edwin “On the Positive Square Root of Two." Math. Teacher 62, April 1969, 261-267. 3. Harris,V.C. “On Proofs of the Irrationality of 2” Math. Teacher 64, Jan. 1971, 19-21. See also his \/2 Sequel," 64, Dec. 1971, 760. 4. Harris, V. C. “Terminal Digit Proof that \/2 is Irrational.” Math. Gazette 53, Feb. 1969, 65. 5. Maier, E. A. and Ivan Niven. "A Method of Establishing Certain Irrationalities." Math. Mag. 37, Sept./Oct. 1964, 208-210. 6. Lindstrom, P. “Another Look at 2.” Math. Teacher 72, May 1979, 346-347. 7. Gardner, M. “The Square Root of two = 1.41421 35623 73095.” Math Horizons, Vol. 4, No. 4 (April 1997), pp. 5-8. 8. Miller, S.J. and Montague, D. “Picturing Irrationality” Math. Mag. 85(2012)-110-114 9. Rittaud, B. “La favolosa storia della radice quadrata di due.” Bollati Boringhieri 2010 10. Flannery, D. “The Square Root of 2.” Springer 2006. 496