luce d`amor e d`altre stelle gennaio 2011
Transcript
luce d`amor e d`altre stelle gennaio 2011
Tra le tante leggende sull’epopea dei Magi, si è scelto di trarre spunto dal “Libro della caverna dei tesori” (V sec.) che racconta come questi, avvisati della nascita del salvatore, si mettessero in cammino prima che verso Betlemme, alla volta del monte Nud, dove Adamo da millenni aveva nascosto i doni predestinati al futuro redentore del mondo. Pur nella loro sapienza, i Magi, giungeranno quasi ignari sul monte e lì saranno raggiunti dalla stella, luminoso simbolo della fede verso Dio che li renderà finalmente fratelli e li condurrà verso la fonte della sua luce d’amore. Erode, Pilato, il male. Si è scelto di adattare questo splendido “Prologo in cielo” dal “Faust” di Goethe perché nella sua semplicità ci regala un’elegante schermaglia tra il Signore e Mefistofele dove più che una condanna del male in quando tale, vi è rimprovero per quello che modernamente chiameremmo il disfattismo, gli atteggiamenti inutilmente ironici su quanto concerne fede, speranza, amore. teatri danzanti Teatridanzanti, associazione culturale ad indirizzo prevalentemente teatrale, nasce dall’incontro di artisti, interpreti e professionisti dello spettacolo, provenienti da formazione e percorsi professionali diversi. Il gruppo realizza e produce spettacoli, appuntamenti culturali e teatrali, organizza seminari, incontri di formazione e perfezionamento legati al mondo dello spettacolo, della musica e della cultura. L’obiettivo artistico è la ricerca di una teatralità spontanea e personale, dove danza, prosa e musica si fondano per proporre forme di spettacolo slegate da canoni precostituiti. Si ricerca un teatro che emozioni, dove le capacità tecniche, anche se di altissimo livello, non siano mai l’elemento di richiamo bensì il canale attraverso il quale ogni interprete o autore possa esprimere completamente la propria capacità artistica, poetica ed umana, e il suo amore verso l’arte e la vita. teatri danzanti associazione culturale INTERPRETI (in ordine di apparizione) Angelo: Gualtiero Scola Arcangelo: Gianluca Colombelli Maria: Maria Noemi Regalia La Divina Stella: Erika Di Crescenzo Re Magi: Alessandro Mor Rufin Doh Zeyenouin Shi Heng Chan Erode: Dario Merlini Ideazione e Produzione TeatriDanzanti: Nadia Frola Gualtiero Scola Regia: Gualtiero Scola Coreografie e movimenti di scena: Barbara Altissimo Direzione musicale: M. Michele Brescia Orchestra: “Carlo Coccia” Cantante: Saba Anglana Disegno Luci: Daniele Savi Costumi e oggetti di scena: Romeo Liccardo Un ringraziamento a: Massimo Dorigo Cattaruzza, Alessandra Limetti, Enrico Regazzoni, Paolo Sansoni, Shaolin Temple Milano, Jenio System LUCE D’AMOR E D’ALTRE STELLE Sacra rappresentazione dedicata all’Epifania 5 GENNAIO 2011 Basilica di Sant’Eustorgio LUCE D’AMOR E D’ALTRE STELLE Sacra rappresentazione dedicata all’Epifania U no spettacolo “Luce d’amor e d’altre stelle” che coniugando il potere evocativo della parola sacra, del movimento, del canto e dell’avvolgente abbraccio della musica orchestrale, condurrà i milanesi sul cammino dei Magi, per scoprire la loro magica storia e vivere con loro la meravigliosa notte dell’Epifania. Riscoprendo insieme musiche sacre e melodie che si ispirano ai valori più alti dell‘uomo nel luogo in cui per secoli furono conservate e venerate le preziose reliquie dei tre Re. Un’occasione per ritrovarsi e riflettere ma sopratutto per vivere con serenità la città e il grande patrimonio artistico e culturale offerto dalla Basilica di Sant’Estorgio. Con piacere ho accolto l’invito di Don Pigi e dell’intera comunità di proporre a tutti i milanesi due momenti di grande musica dedicati alla riscoperta dei valori più autentici dell’Epifania. Due appuntamenti che portano con sè la speranza di trasmettere alcune delle suggestioni che Milano sa dare in questi giorni di festa. Auguri e.... buon ascolto! Alessandro Morelli Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano PERCORSO DI LAVORO PER UNA MODERNA SACRA RAPPRESENTAZIONE DEDICATA ALL’EPIFANIA Il nostro immaginario, le prime fonti Intraprendere il percorso di ricerca, di studio, di approfondimento delle fonti per giungere all’ideazione e creazione di un evento dedicato all’Epifania ed in particolare, alla cosiddetta “adorazione dei Magi” è stato come intraprendere un cammino iniziatico verso conoscenze che se da un lato sono profondamente radicate nella cultura cristiana, dall’altro si nutrono di segni, di iconografie e mitografie arcane e dimenticate. Si rimane inizialmente colpiti dalla sostanziale difficoltà nell’individuare una letteratura specifica alla quale affidarsi: in libreria si trovano numerose pubblicazioni relative alle rappresentazioni pittoriche dei Magi nei secoli; il Vangelo di Matteo con una breve citazione; i testi di qualche sacra rappresentazione; riferimenti ad antiche leggende, quasi mai però elaborate e pubblicate in epoca moderna; i Vangeli apocrifi con citazioni più dettagliate, ma apparentemente poco altro. Si noti che al contrario, centinaia sono le pubblicazioni di vario genere dedicate agli angeli, o alle vite dei santi. Simboli - mitologie - cristianesimo - astronomia e astrologia “Scavando” in profondità si scopre come i “Magi” incarnino profondi significati simbolici che in due millenni hanno affascinato studiosi, filosofi, teologi, uomini di chiesa e laici. Partendo da Sant’Eustorgio arrivando a Jung, i Re Magi, più che per la loro esatta identità, affascinano proprio per la loro valenza simbolica e iconografica, sempre portatori nel corso di questi duemila anni di pace, di fratellanza, di dialogo tra diverse culture. L’elaborazione delle fonti e l’ideazione dello spettacolo Lo spettacolo vuole proporre l’incontro, verso Betlemme, di culture e filosofie diverse. Questo sia attraverso degli interpreti che incarnino pienamente la loro provenienza e la loro cultura differente, sia attraverso una “partitura” poetica che spazierà con apparente casualità tra diverse epoche e culture. Il tutto accompagnato da esecuzioni orchestrali che volutamente attingeranno dal grande repertorio europeo, senza cedere a tentazioni “etniche”, creando dunque intenzionali contaminazioni e contrasti con il movimento degli interpreti. Ai “Magi” verrà chiesto di esprimere nel movimento il loro viaggio a Betlemme, ad una “Stella” il compito di guidarli con la sua luce divina, ad alcuni “Angeli” di sovrintendere secondo il loro “grado celeste” al divino disegno. Sarà sempre un angelo ad accompagnare l’ideale viaggio degli spettatori, attraverso testi, versetti biblici o poesie ispirate a grandi autori e studiosi del misticismo di diverse culture ed epoche. Quasi per magia, l’invito dell’epifania cristiana a perseguire una convergenza di pensieri e popoli diversi trova in Milano, città storicamente aperta alle idee del mondo, un naturale palcoscenico per questo spettacolo. Non del tutto casualmente, infatti, la scelta degli interpreti rispecchia le etnie che storicamente o più recentemente si sono insediate a Milano, fornendo prova di un’integrazione forse non sempre idilliaca ma solida, che, di fatto, ha contribuito a proiettare la città in ambiti europei ed internazionali. Sant’Eustorgio, porta spirituale di Milano, rappresenta da più di millecinquecento anni il luogo eletto, il punto d’incontro e di partenza per ogni luce, d’amor e d’altre stelle, che passando dalla nostra città, voglia irradiare il mondo. Lo spettacolo Lo spettacolo si esprime attraverso una serie di quadri, disposti in ordine idealmente cronologico, o solo evocativi, fuori dal tempo. Un angelo al lavoro. L’angelo, sovrintendente ed organizzatore dei piani celesti è al lavoro affinché tutto possa serenamente compiersi in questa notte di Epifania. Leggermente in disparte, un arcangelo attende il suo turno, seduto su di un carretto, che idealmente rappresenta il grande carro trainato da buoi sul quale Sant’Eustorgio trasferì da Bisanzio a Milano le reliquie dei Magi. Dopo l’annunciazione della natività si evocano i tre Magi, sapienti e profondi conoscitori dei movimenti celesti e delle antiche profezie che da centinaia di anni anticipavano al mondo la nascita di Gesù quale salvatore dell’umanità.