comunicato stampa - culturaspettacolovenezia
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COMUNICATO STAMPA TEATRO IN CAMPO 2004 MUSICA Venezia, Campo Pisani Martedì 27 e mercoledì 28 luglio, ore 21.15 LE VOCI DEL MITO "ODYSSEUS' WOMEN" (Kalipso-Kirke-Nausicaa) di Louis Andriessen (1995) opera in tre Quadri per quattro voci di donna e azione coreografica libretto di Louis Andriessen da Omero prima esecuzione italiana "THREE WOMEN" di Sylvia Plath (1962) Cuiusvis Toni Quartet Fo[u]r Female Voices Susanna Armani, Ursula Joss soprani Victoria Massey mezzosoprano Francesca Poropat contralto Matteo Liva sintetizzatore e arrangiamento musicale Davide Tiso regia del suono Allestimento scenico Gruppo Krisis Elisa Dal Corso, Laura Ulisse coreografie Alessandro Bozzato videoinstallazioni Aldo Aliprandi regia Il primo spettacolo della sezione Le Voci del Mito è basato sulla musica di Odysseus' Women di Louis Andriessen, un compositore contemporaneo vivente tra i maggiori (già autore ben noto di opere e films in collaborazione con Peter Greenaway). Andriessen compie una lettura polifonica, tutta rivolta alla vocalità femminile, di tre episodi, forse minori, forse solo esegeticamente trascurati, del poema omerico. Quattro donne cantano, evitando l’identificazione con i personaggi, dei naufragi e delle successive salvazioni di Odisseo da parte di Calipso, Circe, Nausicaa. E nel quadro di una spoglia oggettivazione del percorso iniziatico dell’eroe si ribalta qui la prospettiva consueta del ‘lamento delle abbandonate’. La musica di Odysseus’ Women, nata nel 1995 per uno spettacolo di teatro-danza della coreografa olandese Beppie Blankert, verrà proposta en plein air in campo Pisani in un nuovo allestimento costruito con mezzi essenziali, ma di grande effetto. Alla voce del Cuiusvis Toni Quartet si affiancherà una regia di gesti, visioni e ‘altri suoni’ ideata da Gruppo Krisis modulando l’azione dal vivo con l’utilizzo di tecnologie multimediali che interagiscono drammaturgicamente con la parte musicale. Ufficio promozione eventi – S. Marco 1529 – 30124 Venezia [email protected] tel: 0412747603 - fax: 0412747619 Louis Andriessen firma nel 1995 la musica per Odyssey, uno spettacolo di teatro danza, ideato da Beppie Blankert come una sorta di collage che comprende anche frammenti recitati dall’Ulisse di Joyce. La musica non sostiene continuativamente l’azione coreografica e teatrale, ma ha, invece, una sua specifica autonomia lirica ed espressiva. Significativamente Andriessen ha voluto dare una differente intitolazione alla sua opera musicale - Odysseus’ Women – distinguendola da quella dello spettacolo. Il testo cantato è tratto liberamente da Omero e ne isola tre quadri dedicati rispettivamente a Calipso, Circe e Nausicaa. Si tratta quindi di tre ritratti , tre isole – momenti o movimenti musicali – collegati da un prologo–interludio, detto Incantation, in cui riecheggia una semplice invocazione che parafrasa il celeberrimo incipit dell’Iliade, ma apparentemente senza riferirsi ad un destinatario: “Narrami la storia delle donne di Odisseo!”. I tre episodi della partitura di Andriessen, pubblicati anche per essere eseguiti in concerto, mantengono una fortissima tensione al contesto extramusicale, tensione da cui è assolutamente impossibile prescindere. Essi non evocano infatti solo il gesto, il momento coreografico, ma possiedono anche un taglio drammaturgico implicito che emerge dall’allusivo impianto narrativo specifico della sequenza musicale: tre storie di donne cantate da un quartetto di sole voci femminili, la figura di un uomo muta e relegata lontanissima sullo sfondo di un erotismo senza peripezia positiva. Considerando lo stesso linguaggio musicale di Andriessen, contemporaneo, colto, ma carico di stratificazioni stilistiche e contaminazioni [musical, pop […]) si è cercato un accostamento Novecentesco che, senza nulla aggiungere o togliere alla partitura, potesse funzionare allo scopo di chiarificazione/approfondimento di quella sua drammaturgia implicita di cui si è detto. Si è focalizzato un testo, un testo semplicemente da leggere (interagendo però con il live electronics, la teatralizzazione e la regia di una trama di parole-suono) tra i tre episodi musicali (rappresentati coreograficamente dal vivo sulla scena e in una serie di sequenze videoproiettate). Anch’esso racconta di tre donne, ma donne anonime, comuni, figure non mitiche. È il testo del radiodramma – “poemetto per tre voci” – “Three Women” di Sylvia Plath messo in onda dalla BBC nel 1962. Il contrasto dell’ambientazione non esclude ma anzi mette in rilievo l’esistenza di molti elementi comuni alle due opere, in modo netto e crudo, talora ironico, se pur nel riflesso poetico e drammatico di realtà quotidiane connesse alle conseguenze della vita sentimentale delle protagoniste. Così, non distante da Calipso che scaglia la propria invettiva agli dei che le vietano l’amore di Ulisse (“You are hard-harted, you gods, and unmatched for jealousy”) ci appare la Seconda Voce di Sylvia Plath quando dice : “They are so jealous of anithing that is not flat! They are jealous gods”. E non distante da Circe veggente che predice le Sirene (“There is not coming for the man who hears the Sirens voices; for with high clear song the Sirens bewitch him as they sit there in a meadow piled high with the mouldening skeletons of men, whose withered skin still hangs upon their bones”.) è la Terza Voce della Plath quando sogna ad occhi aperti: “ She is a small island […] and I am a with ship hooting: goodbye, goodbye. […] She is crying, and she is furious. Her cries are hooks that catch and grate like cats. […] These bodies mounded around me now […]?”. In fondo in fondo, poi, anche per le anonime voci di Sylvia Plath l’isolamento è condizione essenziale per motivare l’esperienza lirica,consolatoria, il canto: “[…] like a big sea. Far off, far off, I fill, the first wave tug Its cargo of agony toward me, inescapable tided […] and I, a Shell, echoyng a withe beach”. […] Ufficio promozione eventi – S. Marco 1529 – 30124 Venezia [email protected] tel: 0412747603 - fax: 0412747619 Cuiusvis Toni Quartet Fo[u]r Female Voices Susanna Armani, Ursula Joss sopranii Victoria Massey mezzosoprano Francesca Poropat contralto Quattro voci di donna che si esibiscono insieme, talora sole, talora con apporti strumentali, rappresentano una realtà artistica speciale, unica sulla scena internazionale della musica classica e contemporanea. Il nome della formazione si richiama ad una celebre antica Messa del compositore fiammingo Johannes Ockeghem, la Missa Cuiusvis Toni, e il riferimento non è casuale. Se Ockeghem fu un maestro del Canone, che in musica designa la regola dell’’imitazione continua e concertata tra le parti grazie ad un rigoroso – e a volte molto complesso – impianto tecnico-compositivo, cantare il Canone, avventurarsi in una particolarissima, purissima, forma di quartettismo, vocale, conversante, paritetico, o per dirla con un motto di spirito rossiniano, “democratico”è una delle prerogative di Cuiusvis Quartet. D’altra parte l’uso delle tecniche canoniche è ricorrente in tutte le tappe fondamentali dell’evoluzione storica del linguaggio musicale: nella superiore arte di Bach, nella “moderna” concezione classicistica viennese, nell’individuazione dodecafonica di Arnold Schoenberg e, a partire dal tardo Settecento, anche nel teatro musicale; il canone poi fu un vero e proprio genere diffusissimo nei salotti europei dell’età classica e romantica (Metastasio, Martin y Soler, Cherubini, Mozart, Beethoven, Schubert, Brahms etc…). Tutto ciò permette a Cuisvis di lavorare in una prospettiva artistica in cui la Storia altro non è che una lunga continuità vivente ancor oggi. Il repertorio del Cuiusvis Quartet frutto di un intenso lavoro di ricerca filologica, di riscoperta di un filone di capolavori dedicati alle quattro voci di donna (Bellini, Rossini, Schubert, Verdi, Milhaud, Stravinskij, Bartók, John Cage, Nono) si proietta anche nel futuro attraverso il rapporto con i compositori d’oggi. Formatosi nel 2002, Cuiusvis può oggi già vantare una ragguardevole attività concertistica condotta in collaborazione con il raffinato pianista Matteo Liva. Matteo Liva si è diplomato in pianoforte a Venezia con il massimo dei voti, la lode, la menzione speciale ed il premio come miglior diplomato dell’anno. Si è successivamente perfezionato con Aldo Ciccolini e Gino Gorini. Ha inoltre conseguito il diploma in composizione con Bruno Coltro. Vincitore di vari concorsi pianistici, svolge attività concertistica sia come solista che in formazioni cameristiche esibendosi con regolarità con il Quartetto d’archi di Venezian e il Cuiusvis Toni Quartet. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche tra cui l’integrale pianistica di Gian Francesco Malipiero. Insegna al Conservatorio di Castelfranco Veneto. La formazione di Gruppo Krisis è stata punto di arrivo di diverse esperienze e collaborazioni artistiche realizzate tra il 1998 e il 2003. Per coloro che lo compongono, Krisis è innanzitutto opportunità condivisa di ricerca sulla multimedialità, uno strumento fondamentale di progettualità e esecuzione/interpretazione nella sfera dell’arte contemporanea. Muovendosi nella zona di confine tra i generi del teatro-danza e del teatro-musicale, il gruppo si propone di indagare una dimensione espressiva primaria del gesto, un suo darsi forma come movimento, suono, parola, dove le diverse "parti componenti" della globalità artistica (musica, scenografia, danza) non stanno tra loro in Ufficio promozione eventi – S. Marco 1529 – 30124 Venezia [email protected] tel: 0412747603 - fax: 0412747619 una relazione funzionale, di supporto reciproco, ma sono, al contrario, direttamente interdipendenti, reciprocamente influenzabili in tempi reali anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Il gesto, attraverso un reticolo di modificazioni sia progettate che imprevedibili, si libera così dal vincolo alla soluzione formale estetica o anche meramente performativa e se ne riscopre il senso, la funzionalità profonda, il piacere necessario allo stato d’animo; libero dall’imposizione delle sincronie, il gesto nasce dal bisogno espressivo della sensibilità e della poetica individuale e collettiva del gruppo e diviene "voce" del nostro essere momentaneo. Aldo Aliprandi è artista di formazione filosofica: il suo percorso si sviluppa da una matrice concettuale contaminando le arti in ambito sperimentale (teatro, installazioni, musica, danza e video). Ha creato performance per l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Elisa Dal Corso danzatrice di formazione eterogenea e ambivalente (classica - di strada), sviluppa il suo percorso nell’ambito della danza contemporanea ed in particolare della tecnica release grazie allo studio con Nicola Laudati, Simona Bertozzi e Martina La Ragione. Davide Tiso musicista, pianista al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia ha poi intrapreso lo studio della musica elettronica con Alvise Vidolin. Al suo attivo ha collaborazioni in Italia e all’estero con compositori contemporanei come Giorgio Battistelli e Claudio Ambrosini. Alessandro Bozzato regista di cinema e video. Autore di lungometraggi, documentari, videoclip musicali, video installazioni e video per web. Promuove attività di sensibilizzazione alle arti audiovisive anche attraverso docenze, pubblicazioni e trasmissioni radiofoniche. Web: www.krisis.org Biglietti Interi € 13,00 Ridotti € 10,00 Ragazzi fino ai 14 anni € 5,00 Apertura biglietteria campo Pisani ore 18.00. Prevendite Circuito Box Office Triveneto Prenotickets tel. 041 2719090 Informazioni 340 8444117 dalle 10.30 alle 18.00 041 2747676 mattina www.teatroincampo.it [email protected] Ufficio promozione eventi – S. Marco 1529 – 30124 Venezia [email protected] tel: 0412747603 - fax: 0412747619