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Il prof. Pasquale Policastro da tempo segue un progetto di sviluppo per far interagire le specificità del territorio in un contesto internazionale
Cultura e Giustizia: oltre 50 Università europee insieme per esaltare le “eccellenze” locali
L’importanza, dello sviluppo di reti tra i diversi “operatori della
giustizia” è oggigiorno fondamentale, sia per lo sviluppo di una
coscienza comune, sia dello sviluppo di un linguaggio coerente tra
le diverse culture giuridiche e la determinazione di priorità adeguate ai bisogni e ai problemi che si manifestano su scala globale.
Si occupa di questo problema un partenariato internazionale coordinato dall’Ateneo di Bologna con la partecipazione di oltre 50
università e centri di formazione e ricerca fra cui le Università di
Szczecin, Örebro, Utrecht, Kaunas, Rovaniemi, Vienna, Riga,
Sofia, “Mazaryk” di Praga, Parigi I, la “Complutense” e la “Carlo
III” di Madrid, lo University College di Londra, l’Università
dell’Europa Centrale di Budapest, l’Institut de Hautes Etudes sur
la Justice di Parigi, il CNRS di Parigi Nanterre, l’Istituto Nazionale
della Magistratura di Bucharest ed un nutrito gruppo di atenei
meridionali, fra cui l’Università “Partenope” quella della Calabria
e gli atenei siciliani di Palermo e Catania.
Il progetto “Menu for Justice” intende infatti sviluppare un percorso di studi e di formazione permanente per tutte le professioni giuridiche in Europa.
È diretto ad integrare gli studi e le attività professionali, col dibattito fra le professioni, le istanze politiche e la società civile, la ricerca
e l’elaborazione di posizioni politiche e proposte legislative. Un
percorso integrato ed integrante, che tende a riunire ricerca ed
apprendimento mediante un paradigma di partecipazione attiva e
come strumento di politica del diritto.
Per queste ragioni appare significativo il coordinamento che si sta
creando tra Menu for Justice ed altre iniziative: in primo luogo
quella delle Camere Penali che sotto la spinta dell’avvocato Dario
Incutti, tende a sostenere lo sviluppo dell’associazionismo degli
avvocati nei diversi Paesi europei e mediterranei, inteso come
momento per lo sviluppo di un dibattito costruttivo tra gli operatori del diritto e gli operatori della politica.
Vanno menzionate le sinergie in fase di sviluppo con il Master
Europeo in diritto e politica dell’integrazione europea: diritto
costituzionale europeo e costituzionalismo multilivello, un corso di
laurea comune delle Università: Autonoma di Barcellona, Statale
di Milano, Montpellier I e Szczecin.
Inoltre, quelle con la formula di rete aperta di ECONET, il
Centro di ricerca e di alta formazione in diritto costituzionale europeo, che ha sviluppato le sue ricerche sulla persona e le autonomie,
sul linguaggio nel diritto costituzionale e la trasformazione delle
autorità indipendenti in coordinamento con le scuole estive delle
Università di Catania, Szczecin e MGIMO di Mosca, e con il dibattito sulla “Road Map” tra Russia e L’Unione Europea.
L’applicazione giudiziale del diritto si radica nella dialettica fra le
diverse parti della società civile. Lo stesso vale per la formazione
del diritto.
La partecipazione alla determinazione dei parametri legislativi che
concorrono ad adattare i concetti di giustizia al tessuto normativo e
Da sinistra, gli avv. : Onesti, Ferraioli, Incutti e Manzione
Nel riquadro, da sinistra: gli avv. Guariniello e Caianiello
Giuristi europei a confronto
Prof. Pasquale Policastro
sociale, come pure all’amministrazione della giustizia sono pertanto essenziali per un responsabile sviluppo del diritto e della sua
applicazione.
Esso appare tanto più necessario al momento attuale quando questioni fondamentali di giustizia collegate al lavoro e al salario,
all’accesso a beni fondamentali come l’acqua, l’aria o il cibo, o alla
sicurezza, sono vincolate a dinamiche che vanno ben oltre i confini
degli stati nazionali.
Partecipazione oggi è dunque il contributo, a partire da ciascuno,
allo sviluppo di quella continuità tra la vita ed i bisogni dei singoli
che è la base dello sviluppo di reti in grado d’interagire efficacemente con i processi di legislazione, di governo e di amministrazione della giustizia, che può diventare così maggiormente efficiente,
incisiva e trasparente.
Su iniziativa del Consorzio “Justmen”,
diretto alla formazione permanente dei
magistrati e degli avvocati della
Comunità europea, il 22 Maggio a
Stettino, sul Mar Baltico (già sede
dell'Ac-cademia della Marina tedesca)
si riuniranno delegazioni di giuristi
(professori universitari, magistrati,
avvocati) che si dedicano, nei diversi
paesi membri dell'Unione Europea,
allo studio delle questioni relative al
funzionamento delle “giurisdizioni” e
della formazione dei soggetti che vi partecipano, i responsabili della formazione dei Procuratori e dei Magistrati in
diversi paesi europei, come la Francia, l'Italia, la Spagna, la
Germani, il Belgio e la Romania.
Vi saranno anche alcuni Presidenti di sezione della Corte
Suprema di Cassazione della Repubblica di Polonia, il
Procuratore Generale della Corte Suprema, alcuni Presidenti
degli Ordini forensi polacchi, in particolare di Stettino,
Varsavia e Cracovia.
Interverranno anche docenti d'Università russe, alcuni
Procuratori ed alti Magistrati della Federazione Russa, il
Direttore dell'Istituto di diritto dell'Unione Europea
all'Università “Mgimo” di Mosca.
La “delegazione italiana”, guidata dall'Avv. Dario Incutti,
Fondatore delle Camere Penali d'Italia in data 14 Febbraio
1982, dopo “lavori preparatori” tenutisi nei mesi di
Novembre - Dicembre in Polonia, con docenti universitari
polacchi, in particolare con il Prof. Pasquale Policastro, titolare della cattedra di Diritto Costituzionale ed Europeo
all’Università di Szczecin - Polonia, firmerà l'Atto di Nascita
dell'Unione delle Camere Penali polacche.
La delegazione risulta così composta:
Pasquale Policastro
Professore di Diritto Costituzionale
ed Europeo all’Università di Szczecin, Polonia
Da sinistra gli avv. :
, Incutti, nel riquadro l’avv. Sica
Il lavoro di Incutti un “Diario di Bordo”
Nella sala Congressi dell’hotel Valadier di Roma è
stata presentata la “Monografia sull’Unione delle
Camere penali d’Italia” che racconta la storia e gli
eventi di come da una semplice idea - inizio anni
ottanta - dell’avv. Dario Incutti è nata l’Unione delle
Camere penali di Salerno il 14 febbraio 1982 e si è,
poi, giunti, ad una ramificazione, quasi capillare, in
tutta Italia.
Per riaffermare l’importanza di tale iniziativa, che per
l’avvocatura penale è stata quasi una “rivoluzione”,
si sono confrontati: il prof. avv. Marzia Ferraioli,
Ordinario di Procedura Penale Università di Tor
Vergata - Roma; il prof. avv. Gustavo Pansini, past
President dell’Unione - Ordinario di Procedura
Penale Università Tor Vergata - Roma; avv. Silverio
Sica, componente del Consiglio Nazionale Forense
ed ha concluso il sen. Roberto Manzione. All’incontro hanno preso parte molti giuristi ed avvocati e tra
questi anche l’avvocato scrittore Pompeo Onesti.
Dal confronto dei giuristi è emersa l’importanza
dell’impegno del Presidente Incutti nel corso degli
anni. Il sen. Manzione ha definto il lavoro di Dario
Incutti un “Diario di Bordo” ove è possibile capire
l’evolversi della crisi non solo dell’avvocatura, ma
della Giustizia e dell’intera società, ormai siamo ad
un’ubriacatura mediatica: la Tv e solo la Tv conta.
Conny Marinari
L’avv. Giovanni Oricchio, nel riquadro l’avv. Gustavo Pansini
Una vita spesa al servizio dell’avvocatura
DARIO INCUTTI si è laureato in Giurisprudenza
con lode nel 1954 presso l'Università di Napoli, ha
coltivato studi internazionalistici, sotto la guida di
Rolando Quadri, negli anni 54-55 presso la Corte
internazionale di Giustizia dell'Aja, in Belgio e in
Francia negli anni 57-59 presso organismi comunitari della CEE; ha partecipato a congressi dl giuristi
in Germania, Inghilterra, Ungheria, Egitto,
Marocco, Costa d'Avorio, Sudan, USA, Brasile,
Perù, Giappone, India e Cina.
Ha sempre amato girare il mondo, con una forte
predilezione per gli Stati ove hanno sede organismi
internazionali, cioè per quelle regioni del mondo
crocevia del rapporti fra Stati dove nascono e si sviluppano le regole del Diritto Internazionale.
Ha cominciato l'Avvocatura penale a Milano e a
Firenze, avendo per maestro Francesco Carnelutti,
continua ad esercitare a Roma e a Salerno.
Presidente della Camera Penale Salernitana, tra i
fondatori dell'Unione delle Camere Penali d'Italia
il 14 febbraio 1982, ha partecipato a processi celebri
in difesa dell'attore cinematografico americano
William Berger e dell'attrice del “Living Theatre”
di New York Carol Lobravyco, del famoso boss
Tommaso Buscetta imputato di traffico internazionale di stupefacenti, di Manganelli Francesco vindi-
ce sociale ed uccisore della maga di
Serra d'Arce, del
Con-trammiraglio
Antonino Di Salvo,
per il naufragio della
nave “Stabia”, delle
ballerine del “Lido”
di Parigi, dell'omicida del cittadino
inglese Keit Newton
a bordo dell'imbarcazione “Fenicia”
nel porto di Ibiza,
patrono di parte civile
contro l'organizzazione criminale che operò il
sequestro del banchiere Mario Amabile, difensore
dell'imprenditore irpino Antonio Sibilla per il tentato omicidio in danno del Procuratore della
Repub-blica di Avellino Antonio Gagliardi.
Da sempre attento al Diritto Internazionale, ha
pubblicato una monografia sull'Unione Francese
nel 1989, attualmente si interessa del costituzionalismo dei Paesi Islamici.
E' Presidente Onorario della Camera Penale
Salernitana.