Bimbi iperattivi? Devono muoversi per imparare

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I. C. "F. Imondi Romagnoli" - Fabriano (AN)
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Bimbi iperattivi? Devono muoversi
per imparare
Farli stare fermi e imporre concentrazione è
controproducente. Se hanno l'ADHD devono muoversi
sempre per restare attenti
Pubblicati su 22 aprile 2015 da Eleonora Degano in RICERCA, SCOPERTE // 3 Commenti
SCOPERTE – Dire «stai fermo e concentrati» a un bambino che soffre di ADHD, la sindrome da
deficit di attenzione e iperattività, non è solo frustrante e stressante sia per lui che per genitori e
insegnanti, potrebbe anche essere controproducente. Perché possano davvero imparare qualcosa,
hanno bisogno di muoversi. È la conclusione di uno studio sul Journal of Abnormal Child Psichology,
in cui il gruppo di ricerca di Mark Rapport del Children’s Learning Clinic dell’University of Central
Florida mette in discussione le linee guida seguite finora.
Tutti i movimenti, dal tamburellare delle dita all’agitare le gambe, sono fondamentali perché questi
bambini possano ricordare le informazioni e svolgere compiti cognitivi complessi. Finora,
imponendo loro di calmarsi e stare fermi, potremmo aver remato nella direzione sbagliata. «Gli
interventi classici che si usano per ridurre l’iperattività sono esattamente l’opposto di quello che
bisognerebbe fare per la maggior parte dei bambini con ADHD», spiega Rapport. «Il messaggio non
è ‘lasciateli correre per la stanza’ ma ‘bisogna riuscire ad agevolare i loro movimenti, in modo che
possano mantenere il livello di attenzione necessario per le attività che richiedono uno sforzo
cognitivo».
Come mettere in pratica questa scoperta? Non è complicato quanto sembra: molti dei bambini che
soffrono di ADHD potrebbero ottenere risultati molto migliori se potessero cimentarsi nei test
mentre stanno seduti su una palla per esercizi (fitball) o fanno cyclette. I ricercatori hanno osservato
52 bambini, tutti maschi, d’età compresa tra gli 8 e i 12 anni. A 29 di questi era già stata
diagnosticata la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, mentre gli altri 23 mostravano uno
sviluppo normale. Ognuno si è messo all’opera su una serie di test standardizzati che servono a
valutare la working memory, memoria di lavoro, ovvero quel sistema mnemonico che serve a
immagazzinare – e usare – temporaneamente le informazioni necessarie per portare a termire un
compito di tipo cognitivo.
A tutti i bambini sono stati mostrati numeri a caso, e una lettera che compariva rapidamente sullo
schermo di un pc: a quel punto dovevano mettere i numeri in ordine, seguiti dalla lettera. Nel
frattempo i ricercatori rimanevano a osservare, valutando la capacità di tutti i partecipanti di
mantenere l’attenzione sul compito. In ricerche precedenti Rapport aveva già confermato che il
movimento eccessivo (caratteristica dei bambini iperattivi) non è onnipresente come si pensava, ma
sembra manifestarsi solamente quando i bambini fanno uso delle funzioni esecutive del cervello.
Per esempio proprio la memoria di lavoro. Il movimento ha uno scopo ben preciso.
«Quello che abbiamo scoperto è che la maggior parte di loro, quando si muove molto, ha
performance decisamente migliori», commenta Rapport. «Questi bambini devono muoversi per
rimanere attenti». Un comportamento che nei bambini senza questo disturbo sortisce l’effetto
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contrario. Se cominciano a muoversi troppo mentre cercano di portare a termine il compito, la loro
performance ne risente.
@Eleonoraseeing
Leggi anche: Riconoscere l’autismo
Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.
Crediti immagine: David Robert Bliwas, Flickr
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Informazioni su Eleonora Degano (587 Articles)
Dopo una laurea in biologia e un master in giornalismo scientifico presso la Scuola Internazionale
Superiore di Studi Avanzati di Trieste, dal 2013 lavoro come giornalista scientifica, traduttrice e
science writer. Collaboro con varie realtà in Italia e all’estero, tra le quali National Geographic Italia,
OggiScienza, pagina99, StartupItalia! e Textappeal. Mi occupo principalmente di ambiente, ecologia
e zoologia, con un particolare interesse per il comportamento animale
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1 Commento su Bimbi iperattivi? Devono muoversi per imparare
1.
Claudio Casonato // 22 aprile 2015 alle 12:52 // Rispondi L’ha ribloggato su bUFOle & Co.. 1 0 i
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