Il problema dell`eolico

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Il problema dell`eolico
Lettere
E O L I C O , UNICA VIA PER A S S I C U R A R E A L L E
GENERAZIONI F U T U R E UN A M B I E N T E
Stupisce che ì tecnici dell'Agsm Verona non
VIVIBILE
le ore equivalenti come parametro
gradiscano
A proposito dell'articolo "Eolico, quando il vento
un impianto
(non) fa il suo giro", pubblicato su M o n t a g n e 3 6 0
mente, è utilizzato in tutto il mondo per esprimere
di gennaio: fra tutte le energie rinnovabili, l'energia
teticamente
eolica è ad oggi quella che presenta il minore
dell'impianto.
rapporto impatti-benefici, il miglior rapporto costi-
vata potenzialità
benefici e il più breve t e m p o di esercizio necessario
gia prodotta, è come considerare la prestazione di una
per generare l'energia che è stata c o n s u m a t a per
potente Ferrari costretta a viaggiare a 30 km /ora dalla
produrre l'impianto (meno di 1 anno!).
inadeguatezza stradale, tanto per usare paragoni auto-
S p e r i a m o che il parametro delle ore equivalenti
mobilistici. È fuorviante, specie verso chi non possiede
non sia per il CAI un valido elemento di riferimento
cognizioni
del rapporto costi-benefici di un impianto. Le ore
impianti, senza metterli in relazione alla loro potenziali-
della produttività
eolico, visto che, ufficialmente
la produzione
di
e tecnica-
in rapporto alla
sin-
potenzialità
Valutare l'efficacia di un impianto di eleriferendosi al semplice valore di ener-
tecniche, riferirsi ai soli kWh prodotti dagli
equivalenti sono la mera divisione fra produzione
tà, spesso sprecata, e ai costi globali che ricadono sul-
annua di energia e potenza nominale dei generatori
la comunità.
(la loro potenza m a s s i m a esprimibile). Sarebbe
impianti eolici italiani è sprecata perché
c o m e valutare le ore di utilizzo di un'auto dividendo
è utilizzata per meno di 1500 ore anno su un totale di
La potenzialità
della maggior parte degli
mediamente
i chilometri percorsi in un anno ( 2 0 0 0 0 ? ) per la sua
8760 (dati GSE) (e l'assenza storica sui nostri monti di
velocità m a s s i m a ( 2 0 0 k m / h ? ) : ne risulta un utilizzo
mulini a vento, la dice lunga sulla reale disponibilità
di sole 100 ore, un'inezia rispetto all'uso reale che ne
questa risorsa). I costi globali gravano in parte diretta-
a b b i a m o fatto.
mente sulla bolletta elettrica, e in parte sono la cam-
Altro paradosso: confrontando modelli di identiche
dimensioni e potenze diverse, si arriva all'assurdo
che il modello di pari dimensioni e impatto, m a
minor produzione, ha più ore equivalenti solo perché
ha potenza minore e quindi è più "compatibile".
L'articolo
riporta
l'impianto
dei
"Casoni
di
Romagna", realizzato dalla società in cui lavoriamo
( A g s m Verona). Un e s e m p i o concreto. L'impianto ha
prodotto nel 2011 ben 23 milioni di kWh, funzionando
circa 6 0 0 0 ore, cioè il 7 0 % di un anno (le ore
equivalenti qui sono solo 1800, quindi
l'impianto
non sarebbe " c o m p a t i b i l e " ) . Nei quasi 4 anni di
produzione
ha sostenuto
una
media
superiore
ai 2 0 milioni. Produzioni più che sufficienti per il
fabbisogno elettrico di ben 2 5 . 0 0 0 persone. L'eolico
realizzato in Italia in m e n o di 10 anni produce ad
biale in bianco dei costi ambientali
e sociosanitari
di
che
prima o poi i crinali montani chiederanno per -dissesti
idrogeologici
- squilibri faunistici dovuti alla "mattanza "
dei volatili di passo - impatti sociali indotti da effetti ottici, acustici ed elettromagnetici.
generosamente
I costi degli incentivi
elargiti alle fonti rinnovabili
di rete gonfiano oggi la tariffa elettrica
e I servizi
rispettivamente
del 15% e 13%. Costi destinati ad aumentare sia per il
cumularsi degli incentivi promessi per i prossimi
15-20
anni, sia per gli squilibri di rete, causati soprattutto
dalla
aleatorietà
della produzione
stosi adeguamenti
eolica, che richiedono
(reti intelligenti) nonché
e costosissimi impianti d'accumulo
co-
impattanti
dell'energia
prodot-
ta, con obbligo di immissione in rete anche quando non
necessaria.
In quanto al reale apporto energetico delle fonti rinno-
oggi circa il 6 % del fabbisogno nazionale di energia
vabili italiane, i dati ufficiali resi disponibili
elettrica. Non è poco, se lo paragoniamo all'intero
Servizi Energetici per il 2011 sono sintetizzati
parco idroelettrico, costruito in più di un secolo con
guente
dal Gestore
nella se-
tabella.
l'impatto su valli e montagne che c o n o s c i a m o , che
copre il 15%. Riteniamo, infine con orgoglio, per chi
Fonte
*Produttività
**Contributo
di c o m e noi per anni ha percorso montagne e (ormai
energetica
specifica 2011
alCIL20U
(MWh/MW = h)
(%)
Idraulica
2532
13,2
Eolica
1421
2,8
Solare
845
3,1
Geotermica
7324
1,6
Bioenergie
3834
3,1
ex) ghiacciai, c o m e nessuno sforzo deve essere
risparmiato per fermare i c a m b i a m e n t i climatici e
restituire alle generazioni future un ambiente ancora
vivibile.
Parliamone. S a r e m m o felici di organizzare una gita
per il CAI su un impianto, per rendersi conto sul
c a m p o dell'impatto, del contesto, dei monitoraggi e
di tutti i dati. Per confrontarsi e fare cultura, senza
(*) Produttività
pregiudizi, su un t e m a così importante per il futuro
potenza nominale
dei nostri figli.
CIL: percentuale
Ing. Marco Giusti, responsabile sviluppo p r o g e t t i
speciali AGSM Verona
Luca M o n t i , geologo libero professionista.
68 / Montagne360 / Marzo 2013
specifica: ore equivalenti annue di produzione
secondo i dati GSE 2011; (**) Contributo
di energia prodotta,
riferita alla produzione
a
al
to-
tale destinata al Consumo Interno Lordo
Apprezziamo
e condividiamo
l'apertura al dialogo ed al
confronto, consapevoli anche noi della posta in gioco.