In Guadalupa un caleidoscopio di danze e tradizioni tutte da scoprire

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In Guadalupa un caleidoscopio di danze e tradizioni tutte da scoprire
In Guadalupa un caleidoscopio di danze e tradizioni tutte da scoprire
Venerdì 02 Marzo 2012 09:00
La Guadalupa, incontaminato arcipelago delle Antille, vanta un ricco patrimonio di
danze e musica: il Guoka, il Zouk, la Beguine, la Quadriglia. In ogni stagione ci sono
occasioni per ballare grazie a feste come il Carnevale e ad eventi legati alla vita locale
di Livia Rocco
Nelle isole di Guadalupa la musica e la danza accompagnano i diversi momenti della vita,
ed è sorprendente la varietà di balli presenti in queste isole delle Piccole Antille,
‘dipartimento francese d’oltremare’.
Parte importante del patrimonio tradizionale del luogo è il Gwo Ka (o Guoka) - di origine
africana e
inizi
almente associato ai canti dei lavoratori accompagnati da tamburi -
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che
ritma il tempo di varie danze.
Gwoka è il nome di un tamburo della Guadalupa ma
anche di un genere musicale per la danza di origine africana, risalente all’epoca della schiavitù.
Il gwoka animava
tutte le veglie e le occasioni eccezionali in cui gli schiavi erano autorizzati a radunarsi. Oggi il
Gwo Ka viene insegnato nelle scuole e ogni anno, a luglio, la cittadina di
Sainte-Anne
, sulla costa meridionale dell'isola di
Grande-Terre
, dedica a questa musica un
festival
che rappresenta uno dei principali eventi culturali di Guadalupa e attrae moltissimi visitatori. Il
Gwo Ka la fa da padrone nelle feste tardizionali, strettamente legate alla vita degli abitanti: i
suoi
ritmi di base sono ben sette:
lewoz, grage, roulé, kaladja, toumblak, kajenbel, mendé
. Uno dei più diffusi è il
‘lewoz’,
termine usato
anche per indicare le feste tipiche musicali. L´orchestra gwoka è costituita tradizionalmente da
percussioni e voci (solista-coro), ma talvolta si presenta con l’aggiunta di strumenti di
provenienza occidentale (chitarra basso, strumenti a fiato, batteria).
Sempre originario della Guadalupa ma più contaminato con altri ritmi caraibici
è il Zouk, che significa ‘festa’: una danza resa celebre negli anni Ottanta dalla musica del
gruppo dei Kassav.
Lo Zouk è un ballo di coppia, simile al ‘lento’ europeo: si
abbraccia il partner ma ci si muove con un movimento dell'anca più accentuato. Al contrario
delle altre danze caraibiche, lo Zouk non ha regole precise e si può interpretare secondo il
proprio stato d'animo. Per chi non conosce i balli
caraibici, può
rappresentare un trampolino di lancio per imparare altri nuovi e suggestivi ritmi.
Fa parte della tradizione locale anche la Beguine, il ballo di coppia caraibico simile alla rumba
ma più lento, che nasce negli anni Trenta nelle isole di
Guadalupa e Martinica. Per il suo ritmo accattivante, questa danza ha avuto successo anche in
America, a cominciare dal famoso brano
‘Begin the Beguine’ di Cole Porter, scritto nel 1935.
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Ma qui, signori, c’è da divertirsi anche con la Quadriglia! Importata alla metà del
diciassettesimo secolo, è una delle tracce della colonizzazione europea. Si balla in quadrato,
seguendo
gli ordini di un
‘comandante’ che annuncia i passi: della gallina, della pastorella, del pantalone.
Per i più curiosi, esiste anche la danza dei “mayoleurs” (o mayole), oggi in via d’estinzione,
eseguita raramente e generalmente da persone anziane. A Guadalupe in passato era un
“gioco” molto violento (mayole significa “sangue”). Un gruppo di mayoleurs è composto da
percussioni che eseguono ritmi diversi da quelli della gwoka e
da una sezione vocale con un solista e dei coristi. I canti fanno parte di un repertorio
tradizionale costituito da omaggi agli anziani e ringraziamenti particolari. Poi ci sono i
combattenti-danzatori che si affrontano con
bastoni in uno spazio ben delimitato davanti ai tamburi e il tamburo maestro che, con frasi
codificate, invita un combattente ad assalire l’avversario; si tratta di un rituale con regole molto
precise.
Eventi e feste tutto l’anno
In questo paradiso caraibico e creolo c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tutto fa pensare ad una
cultura musicale dinamica ma ben radicata nella tradizione, proprio come le feste che animano
l’arcipelago per tutto l’anno. Il Carnevale è l’evento più significativo: inizia la prima domenica di
gennaio per concludersi il mercoledì delle Ceneri. I momenti clou sono il
Lunedì Grasso
, con la sfilata in pigiama e quella notturna, e il
Martedì Grasso
,
giorno delle sfilate più imponenti. Ma c’è anche la
Festa della musica
all’inizio dell’estate, il 21 giugno. Il calendario prevede giornate vivaci anche in agosto, con le
feste
comunali di
Terre-de-Haut a Les-Saintes, di La-Désirade, di Grand-Bourg a Marie-Galante, di
Petit-Bourg, di Sainte-Rose
. Iin autunno e inverno non mancano i momenti di festa, con la
Giornata del creolo
in ottobre che prevede
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manifestazioni in vari paesi, e con il
Gwadloup festival
il 1° novembre, fino ad arrivare ai momenti dedicati al Natale:
Noel Kakado
è la festa natalizia tradizionale a
Vieux-Habitant
, mentre ogni venerdì e sabato sera di dicembre è dedicato ai canti di Natale –
‘Chantè Nwel’
– in diverse località.
Isole da non perdere in una Riserva Unesco
L’arcipelago di Guadalupa è stato classificato dall’Unesco “Riserva della
biosfera”, e questo è senza dubbio un motivo in più per visitarlo. Le isole – Basse-Terre,
Grande-Terre, La Désirade, Les Saintes, Marie-Galante
sono un concentrato di riserve naturali, con un alto tasso di biodiversità e siti prestigiosi come il
Parco nazionale di Guadalupa
, che protegge la più vasta foresta delle Piccole Antille. Il turismo – facilitato dall’euro come
unità monetaria e dalla possibilità per i cittadini europei di entrare nel Paese senza passaporto può contare in primo luogo sul patrimonio naturalistico e su spiagge incantevoli, ma anche su
attività sportive come il trekking, la canoa, il surf, il golf, su resti archeologici dei primi abitanti,
sulla presenza di acque termali e sulla gastronomia. Una particolarità del Paese è la
Festa delle Cuoche
,
che si svolge intorno al 10 agosto, ogni anno da quasi un secolo; le cuoche rendono omaggio al
loro patrono San Lorenzo, facendo benedire cesti pieni di ingredienti e poi sfilando per le vie di
Pointe-à-Pitre
in costume tradizionale. In linea con l’atmosfera di autenticità e condivisione tipica del luogo, la
festa non può che concludersi con una degustazione di piatti creoli accompagnata da canti e
danze!
Per saperne di più: www.leisolediguadalupa.com
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Foto 1,2,4: Atout France, Ente per la promozione del turismo francese
(www.franceguide.com)
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