LIBRI COME Festa del Libro e della Lettura
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LIBRI COME Festa del Libro e della Lettura
LIBRI COME Festa del Libro e della Lettura SESTA EDIZIONE “LA SCUOLA” Roma, Auditorium Parco della Musica MERCOLEDI’ 11 MARZO | SALA PETRASSI ORE 10.30 LEZIONE DI ITALIANO con Giuseppe Patota “La grande bellezza dell’italiano” Lezione dedicata agli studenti del triennio della scuola superiore che abbiano nel loro programma di studio affrontato o stiano affrontando lo studio dei testi di Dante, Petrarca e Boccaccio. 1 ora di lezione + 30 minuti di dibattito a disposizione degli studenti Agli insegnati verrà inviato in seguito una selezione di testi scelti dal Prof. Patota che saranno da lui letti durante la lezione, commentati e ‘tradotti’ in lingua italiana contemporanea. ________________________________________________________________________________ “Il protagonista delle Confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull di Thomas Mann, interrogato da un direttore d’albergo in merito alla sua conoscenza dell’italiano, risponde all’interlocutore in questo modo: «Ma Signore, che cosa mi domanda? Son veramente innamorato di questa bellissima lingua, la più bella del mondo. Ho bisogno soltanto d’aprire la mia bocca e involontariamente diventa il fonte di tutta l’armonia di quest’idioma celeste. Sì, caro signore, per me non c’è dubbio che gli angeli nel cielo parlano italiano» (Harro Stammerjohann, La lingua degli angeli). So bene che l’associazione fra l’italiano e la bellezza è inaccettabile sul piano teorico. Le lingue, in sé, non sono né belle né brutte, quali che siano i criteri assunti per descriverle: sono, e basta. Sul piano storico, però, il collegamento fra questi due termini è alla base di una vulgata che ricorre da molto tempo fra le persone colte di tutto il mondo e che, almeno a partire dal XVIII secolo, è diventata «una certezza di massa da “Guide bleu”» (Tullio De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita). Ne hanno dato e continuano a darne ampia testimonianza gli stranieri, intellettuali e non, che dal Rinascimento in poi hanno di volta in volta qualificato l’italiano come «armonioso, delicato, dolce, elegante, fluido, gentile, gradevole, grazioso, liscio, melodico, piacevole, seducente» (Harro Stammerjohann, La lingua degli angeli). Sono un insegnante, e credo che il compito dell’insegnante sia quello di rendere facili le cose difficili. La grande bellezza della lingua italiana – e in particolare dei classici che per primi l’hanno forgiata – è qualcosa di cui tutti dovrebbero godere”. Giuseppe Patota Giuseppe Patota, professore ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università di Siena-Arezzo, è accademico corrispondente della Crusca e socio corrispondente dell’Accademia dell’Arcadia. Ha al suo attivo circa cento pubblicazioni scientifiche, didattiche o divulgative dedicate alla lingua italiana, alla sua storia e al suo insegnamento. Alcuni suoi lavori sono stati tradotti e pubblicati in Francia e in Giappone. È direttore scientifico del Dizionario Italiano Garzanti e collabora da tempo con la Rai alla realizzazione di programmi dedicati all’insegnamento dell’italiano. Prenotazione obbligatoria a [email protected] | ingresso 3 euro, gratuità insegnate