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CLUB Associazione culturale ISTANBUL E CAPPADOCIA Un Viaggio tra Due Continenti Notizie e curiosità Essendo a cavallo delle acque blu del Bosforo, il quale separa L’Europa dall’Asia, Istanbul rievoca con la sua sagoma forata da innumerevoli minareti, bazar caotici. La geografia della più importante metropoli della Turchia (12,5 milioni di abitanti) non ha eguali. Nessun'altra città del mondo può infatti vantarsi di occupare due continenti. Il primo nucleo di Istanbul nacque sul versante europeo del Bosforo con l'insediamento greco di Byzantion che si estendeva tra il Mar di Marmara e il Corno d'Oro. Nel 328 d.C. l'imperatore Costantino il Grande ne fece la nuova Roma, e per più di mille anni la città fu capitale del Regno di Bisanzio con il nome di Costantinopoli. Gli ottomani la conquistarono nel 1453 e la posero al centro del loro regno. Con la creazione della Repubblica Turca, nel 1923 Istanbul dovette cedere il titolo di capitale ad Ankara, ma è rimasta fino a oggi il fulcro della vita culturale del Paese. Per secoli la Aya Sofya (Santa Sofia) è stata considerata l'edificio sacro più importante del cristianesimo. Il suo aspetto attuale risale agli anni 532-537. Trasformata in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli e sormontata da un'enorme cupola, dal 1934 a chiesa funge da museo. A est della Aya Sofya si trova il Topkapi Sarayi, come è detto il palazzo del sultano. Nell'enorme complesso, sviluppatosi a partire dal 1465 attorno a quattro cortili, sono stati accumulati ingenti tesori, di cui solo una minima parte viene esposta al pubblico. La Mahmut Pasa Camii del 1462 è la moschea più antica della città. Le più spettacolari sono invece la Suleymaniye Camii (1550-1557) del celebre architetto di corte Sinan e la Sultan Ahmet Camii (1609-1616) del suo allievo Mehmet Aga, detta "Moschea Blu" dal colore delle maioliche che la ornano. Dalla torre di Galata (1348), di origine genovese, si gode una bella vista sulla città, il Corno d'Oro e il Bosforo. Per riposarsi dallo stress e dai rumori della metropoli si può compiere una piacevole escursione in battello alle Isole dei Principi nel Mar di Marmara. Bizantina, ottomana, turca: il volto di Istanbul cambia a seconda della prospettiva da cui la si osserva. E ogni nuova visita è l'occasione per una nuova scoperta. Ecco un itinerario essenziale per un primo, indimenticabile incontro con questa città unica al mondo. La Moschea di Solimano... (Süleymaniye Camii) Con la sua cascata di cupole su cui svettano quattro minareti, domina il Corno d'Oro. Simbolo della grandeur imperiale, la Moschea fu progettata nel XVI secolo dall'architetto Sinan, il Michelangelo ottomano, per celebrare i trent'anni di regno di Solimano il Magnifico. Con la sua cupola alta 53 metri per un diametro di 27,50 metri, l'immensa sala di preghiera dall'acustica eccezionale che può ospitare fino a 5,000 persone, la Moschea di Solimano è in assoluto la più grandiosa della città. Non è da meno il Mausoleo del Sultano, che sorge nel giardino interno: sotto una cupola in cristallo di rocca, custodisce le spoglie di Solimano e della sua sposa prediletta, Rosselana. Questo complesso comprende ugualmente quattro medrese (collegi teologici), una scuola di medicina, un ospizio, una cucina per i poveri, un caravanserraglio e dei bagni turchi. Tutte le moschee rimangono chiuse durante l'ora di preghiera. La Moschea Blu... II nome ufficiale della più affascinante moschea del Bosforo è Sultan Ahmet Camii, ma è universalmente conosciuta come la Moschea Blu. E’ infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di Iznik, decorato in toni che vanno dal blu al verde; rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti: superata in questo solo dalla moschea della Kaaba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particorarità architettonica è l'espressione delle manie di grandezza del Sultano Ahmet I che, non potendo eguagliare la magnificenza della Moschea di Solimano né quella di Aya Sofya, non trovò soluzione migliore per distinguerla da tutte le altre che aggiungervi due minareti supplementari. Tutte le moschee rimangono chiuse durante l'ora di preghiera. L’Antico Ippodromo... (Hipodrum) Si truva accanto alla Moschea Blu, all'aria aperta ed è gratuito. Utilizzato per le corse dei carri e centro della vita pubblica bizantina, si ergeva sulla pianura di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di Sultan Ahmet. Tre dei monumenti che li decoravano, esistono ancora oggi: l’Obelisco di Teodosio, la Colonna Serpentina in bronzo e la Colonna di Costantino. Si possono ancora vedere le vestigia del muro curvo dell’Ippodromo a sud di questi tre monumenti. Oggi, questo posto forma il centro dell’interesse storico, culturale e turistico di Istanbul. Basilica-Moschea Santa Sofia, simbolo della città... (Aya Sofya) Chiesa o moschea? La "basilica d'oro" di Santa Sapienza (Aya Sofia), che sorge sulla stessa piazza della Moschea Blu, è il simbolo della storia millenaria di Istanbul. Per costruire la chiesa destinata a diventare il centro del potere religioso dell'Impero Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non badò a spese, impiegando i materiali più preziosi, innalzando una cupola come non se ne erano mai viste e rivestendola di mosaici d'oro e pietre preziose. Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di grandezza e sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio 1453, Mehmet II conquistò Costantinopoli e la Megale Ecclesia venne trasformata in moschea, mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distrutti dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è più chiesa né moschea, ma un museo (chiuso il lunedì, orari estivi: 09:00 - 19:00, a pagamento) in cui si possono ammirare alcuni fulgidi esempi dell'arte musiva bizantina. Chiesa San Salvatore in Chora... (Kariye Müzesi) (chiuso il martedì, a pagamento) Un favoloso ciclo di mosaici e affreschi del XIV sec. decora gli interni della Chiesa di San Salvatore in Chora, cioè "fuori le mura", cosi chiamata perché sorgeva all'esterno delle mura erette da Costantino. Trasformata in museo è, dopo Aya Sofya, il più rappresentativo dei monumenti bizantini di Istanbul. Tra i pannelli più pregevoli della chiesa, nota anche come Kariye Müzesi, spiccano quelli della navata centrale, restaurati tra il 1948 e il 1459 a opera della Byzantine Society of America, raffiguranti Cristo e l'Assunzione della Vergine. Mentre l'affresco più spettacolare e senz'altro quello del Giudizio Universale che decora il parecclesion, la cappella che ospita le tombe dei Fondatori della chiesa. La Cisterna Sotterranea... Dopo la visita d'obbligo al Palazzo del Topkapi, ci si può dedicare all'esplorazione della parte più curiosa della città, quella sotterranea, rappresentata dalle Cisterne. Sorti numerosi nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza d'acqua in caso d'assedio, questi enormi serbatoi, spesso realizzati con materiali di recupero, sono una vera scoperta. La più famosa è la Yerebatan Sarayi, la Cisterna Basilica (visitabile ogni giorno tranne il giovedì, a pagamento): una sala di 140 metri di lunghezza per 70 di larghezza, coperta da un soffitto a volte sorretto da 336 colonne. Una passerella permette di raggiungerne il fondo, dove si trovano due blocchi di marmo con un bassorilievo della Medusa. il Palazzo di Topkapi... (Topkapi Sarayi) Labirinto di costruzioni e centro del potere dell'lmpero Ottomano tra il XV ed il XIX sec. In questo ricco palazzo i sultani e la loro corte vivevano e governavano. II primo cortile (o cortile esterno) racchiude un magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo cortile, ombreggiate da cipressi e platani, le cucine del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali di cristallo, d'argento e di porcellane cinesi. Sulla sinistra I'Harem (a pagamento), quartiere separato delle mogli, delle concubine e dei figli del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi della corte. II terzo cortile contiene la Sala d'Udienza, la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei costumi imperiali dei Sultani e delle loro famiglie, i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile collezione di miniature di manoscritti medievali. In questo cortile si trova anche il padiglione del Mantello Sacro che conserva le reliquie del Profeta Maometto, riportate a Istanbul quando gli ottomani assunsero il califfato dell'lslam. Orari estivi: 09:00 19:00, a pagamento. Palazzo di Topkapi dal vivo Il Museo Archeologico... (Arkeoloji Müzesi) Ristrutturato, contiene, oltre agli altri tesori dell’Antichità, il famoso sarcofago di Alessandro Magno. Orari estivi: 09:00 - 19:00, a pagamento. Il Museo Militare... (Harbiye Askeri Müzesi) Che oltre le grandi tende utilizzate dalle armate ottomane durante le campagne custodisce ugualmente le armi e le uniformi militari ottomane. “Mehter Takimi” (Il Bando militare), suona della musica militare ottomana tra le 15:00 e le 16:00. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e martedì, a pagamento) Palazzo di Dolmabahce... (Dolmabahçe Sarayı) Costruito nella metà del XIX secolo dal Sultano Abdulmecit I, si stende per 600 metri lungo la riva europea del Bosforo. L'immensa sala di ricevimenti con le sue 56 colonne ed il suo enorme lampadario di 4 tonnellate e mezza con 750 luci, stupisce sempre i visitatori. In passato gli uccelli di tutto il mondo venivano racchiusi nel “Padiglione degli Uccelli” per alietare gli abitanti del palazzo. E' qui che è morto Ataturk, fondatore della repubblica turca, il 10 novembre 1938. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e giovedì, a pagamento) Il Palazzo di Beylerbeyi... (Beylerbeyi Sarayı) Costruito sulla Nel XIX sec. dal Sultano Abdulaziz sulla riva asiatica del Bosforo. Fantasia di marmo bianco tra le magnolie dei giardini, era la residenza estiva ed il padiglione di caccia del sultano. I dignitari stranieri in visita ad Istanbul venivano ospitati in questo palazzo, come ad esempio I'imperatrice Eugenia. (Aperto tutti i giorni, esclusi; lunedì e giovedì, a pagamento) La Torre di Galata... (Galata Kulesi) Costruzione genovese del 1348, si eleva a m 62 dal suolo, sull'altra riva del Corno d'Oro. Dall'alto, il panorama sul Corno d'Oro ed il Bosforo è straordinario. La sera, i turisti apprezzano il suo ristorante, il suo night club ed il suo bar. Rumeli Hisari... (La Fortezza Europea), è stata eretta da Fatih Sultan Mehmet (Maometto il Conquistatore) nel 1452, prima della conquista di Costantinopoli. Terminata in soli quattro mesi, è una delle più belle opere militari del mondo. (Aperta tutti i giorni escluso il lunedì, a pagamento) Il Bosforo... (Istanbul Boğazı) Quando al tramonto ci si ferma sulle rive del Bosforo per ammirare la luce rosseggiante che si riflette sulle finestre delle case di fronte, si capisce perché gli uomini hanno scelto secoli fa questo incantevole sito. In questi momenti Istanbul è indubbiamente una delle più splendide città del mondo. Un soggiorno ad Istanbul non potrebbe finire, senza la tradizionale ed indimenticabile escursione sul Bosforo, questo stretto sinuoso che separa I'Europa dall'Asia. Le sue rive offrono un miscuglio di passato e di presente, di splendore grandioso e di bellezza naturale. Gli alberghi moderni accanto ai Yali (ville di legno in riva al mare), i palazzi di marmo bianco accanto alle rudi fortezze di pietra e le abitazioni eleganti accanto ai piccoli villaggi di pescatori. Il miglior mezzo per scoprire il Bosforo è quello di imbarcarsi su un vaporetto in partenza da Eminönü che si ferma alternativamente sulla costa asiatica ed europea dello stretto. Questa passeggiata, ad un prezzo ragionevole, dura circa sei ore. Se desiderate una barca solo per voi, contattate le agenzie che organizzano delle mini-crociere, di giorno o di notte. Durante il tragitto, passerete davanti al magnifico Palazzo di Dolmabahce. Un pò più lontano si trovano i parchi verdeggianti ed i padiglioni imperiali del Palazzo di Yildiz. Accanto a questo parco, sulla riva, si erge il Palazzo Ciragan, trasformato in albergo. Rinnovato nel 1874 dal Sultano Abdulaziz, si stende su 300 metri lungo il Bosforo, e le sue facciate di marmo riflettono il movimento delle acque. A Ortakoy, fermata successiva, gli artisti si riuniscono tutte le domeniche per esporre le loro opere per la strada. Nell'ambiente vivo di questa folla screziata, i venditori ambulanti vi offrono deliziosi spuntini. Ortakoy permane, ancora oggi, il simbolo della tolleranza: moschee, chiese, sinagoghe sono affiancate l’una all’altra e gli abitanti di diverso credo religioso, convivono in questa quartiere pacificamente da tanti secoli. Creando un foret contrasto con le case tradizionali della zona, il ponte del Bosforo, uno dei più grandi ponti sospesi del mondo, riunisce I'Europa e I'Asia. II Palazzo Beylerbeyi, sorge subito dopo il ponte, sulla riva asiatica. La collina di Çamlıca, dietro al palazzo, è il punto culminante di Istanbul. Se avete tempo vi ci potete recar in macchina per ammirare il magnifico panorama sulla città ed i superbi paesaggi. Sull'altra riva, le ville ottomane di legno di Arnavutköy contrastano con i lussuosi appartamenti diBebek. Qualche chilometro più lontano, le fortezze Rumeli Hisarı e Anadolu Hisarı si fronteggiano da una parte e dall'altra degli stretti, come due sentinelle di guardia alla città. II Palazzo di Göksu (o Kucukcu) orna la riva asiatica accanto alla fortezza d'Anadolu Hisari. Subito dopo le due fortezze, il ponte di Fatih Sultan Mehmet, seconda congiunzione tra i due continenti, è stato messo recentemente in servizio. Dalla collina di Duatepe, potrete ammirare il superbo panorama sul ponte e sul Bosforo. In basso di Duatepe, il parco Emirgan ed i suoi piacevoli padiglioni si ornano in primavera con i bei colori dei tulipani. Di fronte sulla riva Asiatica, il villaggio di pescatori Kanlıca è diventato la periferia ricercata dai ricchi abitanti di Istanbul. Molta gente si reca nei caffè e nei ristoranti in riva al mare per gustare il suo famoso yogurt. La foresta di Beykoz (Ibrahim Pasa Korusu), è una località rinomata per la sua tranquillità, con i suoi caffè e ristoranti, I'aria pura e la vista magnifica. Nella baia diTarabya, sulla riva europea, gli yacht ancorati sembrano ballare sull'acqua. La strada costiera di Tarabya con gli incantevoli villaggi di Büyükdere e Sarıyer, abbondano di taverne e ristoranti di pesce. Un pò più lontano, lo stretto si allarga e scompare nel Mar Nero. II Corno d'Oro... (Haliç) Estuario a forma di corno, divide in due la parte europea di Istanbul. Uno dei migliori porti naturali del mondo, era la base della marina e della flotta mercantile dei bizantini e degli ottomani. Oggi, bei parchi costeggiano le sue rive. Al tramonto, I'acqua si riflette d'un bel color dorato. Fener, un quartiere a metà strada dall'estuario, racchiude delle vie con case di legno e chiese del periodo bizantino. E' qui che risiede il Patriarca Ortodosso. Un pò più in alto, Eyüp possiede un'architettura di stile ottomano. Le colline sono coperte da cimiteri e cupi cipressi. Numerosi pellegrini vengono a visitare la tomba di Eyup nella speranza che i loro desideri vengano esauditi. II caffè Pier Loti, in alto della collina, è un posto meraviglioso per godere della tranquillità di questi luoghi. Le Isole dei Principi... (Adalar) Un arcipelago di nove isole nel Mar di Marmara, erano un luogo di esilio per i principi di Bisanzio. Oggi, gli abitanti benestanti di Istanbul, trascorrono i mesi estivi in queste isole per approfittare della brezza fresca, della chiarezza del mare e delle loro eleganti dimore del XIX sec.Büyükada è la più grande. Si può passeggiare in carrozzella tra i pini, dopo essersi riposati sulla spiaggia di una delle numerose insenature che costeggiano la riva. Le altre isole apprezzate sono Kınalı, Sedef, Burgaz e Heybeli. Dei tragehetti collegano regolarmente le isole con la riva asiatica (Kadikoy) o europea (quartiere Eminonu) di Istanbul. Un servizio di aliscafi, più rapido, opera d'estate da Kabatas. Istanbul è ricca di programmi di divertimento. I night-clubs offrono vari intrattenimenti durante le cena, da una selezione di canzoni turche alla famosa danza del ventre. Numerose sono le discoteche, i cabarets e jazz-clubs nel distretto Taksim-Harbiye. Fra le molte occasioni di svago che la città offre vanno annoverati i numerosi ed eleganti “casino”. Per molti anni il Çiçek Pasajı, nel quartiere di Beyoğlu, fu un luogo d’incontro, in particolare per gustare le specialità gastronomiche, soprattutto quelle a base di pesce accompagnate da un “raki” o da un buon vino turco. Anche nei ristoranti della via Nevizade Caddesi si possono trovare le stesse specialità. Nell’ambiente vivo del quartiere di Ortaköy vi sono numerosi luoghi di divertimento. Ortakoy, sulla riva del Bosforo, è popolata da eccelenti ristoranti, pubs e bar dove si può ascoltare musica jazz.Kumkapı, con le sue taverne, bars e ristoranti, è un’altra zona attraente. A Sultanahmet ci sono ora vari ristoranti in case ottomane e bisantine restaurate che offrono un’atmosfere unica. Nello scalo di Eminönü, imbarcazioni del secondo l’uso del tempo, offrono al turista delizioso pesce alla griglia. Il più bel parco divertimenti ed il più sofisticato del paese, Tatilya Cumhuriyeti, si trova a Beylikduzu, dopo il quartiere Haramidere, lungo la strada dopo l’Aeroporto Ataturk. ACQUISTI... Si potrebbe venire a Istanbul unicamente per fare degli acquisti. Bisogna certamente iniziare dal Grand Bazar (Kapalı Çarşı) della città vecchia. Questo labirinto di strade e passaggi, ospita più di 4000 negozi. II nome dei luoghi ricordano I'epoca ove ogni mestiere aveva il suo quartiere proprio: via degli Orefici, via dei Mercanti di Tappeti, via dei fabbricanti di papaline. Questo bazar è ancora oggi il centro commerciale della città vecchia, conveniente a tutte le tasche e a tutti i gusti. L'artigianato turco propone un insieme di incantevoli regali e ricordi: celebri tappeti, splendide ceramiche dipinte a mano, oggetti di rame e di ottone, pipe di schiuma di mare. I gioielli d'oro nei loro scrigni ben illuminati abbagliano i passanti. Gli articoli in cuoio e daino di eccellente qualità, sono relativamente a buon mercato. II vecchio Bedesten che si trova nel cuore del Bazar propone una stupefacente varietà di antichità. E' interessante frugare nel disordine accumulato, con la speranza di scoprire un tesoro. II Bazar delle Spezie o (Mısır Çarşısı = Bazar Egiziano) accanto alla Moschea Yeni di Eminönü, vi trasporterà nell'oriente mistico. L'aria è piena del profumo seducente della cannella, del cumino, dello zafferano, della menta, del timo e di tutte le altre erbe e spezie immaginabili. Sultanahmet è diventato il secondo centro commerciale della città vecchia. II Bazar delle Arti di Istanbul (El Sanatlari Çarşısı) si trova nella Medrese Mehmet Efendi (XVIII sec) e nella Medrese Caferaga costruita da Sinan (XVI sec.) e offre la possibilità di vedere gli artigiani all'opera e di acquistare le loro opere tradizionali. Un'arcata commerciale nell'arasta della Moschea Sultanahmet, permette di fare degli acquisti durante la visita del luogo. Le boutique sofisticate dei quartieri Taksim – Nişantaşı - Şişli, sono in contrasto col disordine ed il tumulto dei bazar. Sull'istiklal Caddesi, Cumhuriyet Caddesi e Rumeli Caddesi, potrete ammirare tranquillamente le vetrine dei negozi. Qui troverete degli articoli di ultimo grido, confezionati con i migliori tessuti della Turchia. Splendidi gioielli ed eleganti modelli di borsette e calzature vi saranno ugualmente proposti. L’Atlas Pasajı, a Beyoglu è una specie di mercato delle Pulci dove troverete perfino del proveniente dal Mar Rosso. I mercati delle pulci di Istanbul abbondano di oggetti diversi e sorprendenti, nuovi e antichi. IISahaflar Çarşısı ed il Çınaraltı nel quartiere Beyazit offrono ogni giorno una nuova occasione di andare a frugare. La domenica, in un mercato delle pulci tra Sahaflar ed il mercato coperto, i venditori offrono la loro mercanzia su delle carrette e delle coperte. II Horhor Çarşısı raggruppa i negozi di mobili (moderni e antichi) di qualità variabile. Ad Atakoy, il nuovo centro commerciale, I'Atakoy Galleria, ha le migliori succursali delle più belle boutiques d'istanbul. Bahariye Caddesi, Bağdat Caddesi e Capitol sulla parte asiatica dispongono dei medesimi articoli. I mercati delle pulci del quartiere di Topkapı, di Çukurcuma a Cihangir, di Büyük Hamam Sokak a Üsküdar (nella parte asiatica), del quartiere di Kadıköy Çarşı Durağı (nella parte asiatica) e tra Eminönü e Tahtakale sono aperti tutti i giorni. La domenica, ritornando da una passeggiata verso la parte alta del Bosforo, potrete fare una sosta e vedere un altro mercato animato tra Büyükdere e Sarıyer. ARTE E CULTURA Istanbul è, per eccellenze, un centro internazionale di arte e cultura. Il Festival Internazionale del Cinema di Istanbul ha luogo ogni anno nei mesi di Marzo ed Aprile, proponendo nei cinema del distretto storico di Beyoğlu il meglio del panorama cinematografico mondiale. Il Festival Internazionale di Arte e Cultura, si tiene invece nei mesi di giugno e luglio e vi partecipano artisti provenienti da tutto il mondo. Le manifestazioni sono tenute per la maggior parte nel Centro Culturale di Atatürk (Atatürk Kültür Merkezi). La Sede delle Scienze di Istanbul (Istanbul Bilim Merkezi), fondata dal Centro delle scienze è situata nel campus dell’Università Tecnica di Istanbul, offrendo possibilità e bambini ed adulti a cimentarsi in diverse teorie e sperimentazioni ad ogni livello. Gli appassionati di musica classica possono ascoltare nel Salone Cemal Reşit Rey. Opere, operette, balletti, films, concerti, mostre e conferenze colorano la vita culturale della città. I PALAZZI II Palazzo di Yıldız comprende, oltre agli appartamenti di Stato una serie di padiglioni ed una moschea. Questo insieme è stato costruito da Abdulhamit II alla fine del XIX sec. II più grande ed il più grazioso degli edifici, “il Sale”, testimonia il lusso nel quale vivevano e ricevevano i sultani. Situato dentro un vasto parco con fiori ed alberi venuti da tutte le parti del mondo, questo palazzo offre una delle più belle viste panoramiche sul Bosforo. Per via dei restauri in corso solamente “il Sale” ed il parco sono aperti al pubblico. (Aperto tutti i giorni esclusi; lunedì e giovedì) II Palazzo di Göksu, o Kucuksu, prende il suo nome dalla piccola riviera che sbocca sul Bosforo in questo posto. Eretto da Abdulmecit I nella metà del XIX sec., serviva da residenza estiva. (Aperto tutti i giorni esclusi; lunedì e giovedì) La costruzione originaria del Padiglione Estivo Aynalı Kavak risale al XVIII sec.. In seguito venne restaurato da vari sultani. Nel 1718 nelle sue sale vennero montati specchi preziosi, dono dei veneziani. Da qui il suo nome attuale “Padiglione degli Specchi”. Prospiciente il Corno d’Oro, questo palazzo costituisce uno degli esempi più belli della tradizionale architettura turca. (Aperto tutti i giorni esclusi; lunedì e giovedì) Il Padiglione Ihlamur (XIX sec.) è circondato da giardini di tigli, ciò spiega il suo nome. Oggi situato nel cuore della città, al momento della sua costruzione, sorgeva nella campagna circostante. Il Padiglione Merasim veniva utilizzato per le cerimonie ufficiali, mentre il Padiglione Maiyetalloggiava il seguito del sultano e, alle volte, il suo harem, quando lui lasciava il palazzo in alcune occasioni. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e giovedì.) Su di una collina verde e ombreggiate, i Padiglioni Maslak, superbi esempi dello stile decorativo ottomano della fine del XIX sec., servivano da case di caccia al Sultano Abdulaziz. La serra Limonluk merita una visita. Il Padiglione marino Florya Atatürk, situato nel cuore Florya, nei pressi dell’aeroporto di Atatürk, è una bella costruzione sul mare. Edificato nel 1935, ha una pianta a “T”; veniva utilizzato come residenza estiva dai presidenti turchi. Lo stesso Atatürk vi soggiornò più volte. Attualmente è stato trasformato in museo (Aperto tutti giorni escluso lunedì e giovedì). LE MOSCHEE Altra realizzazione dovuta al genio di Sinan, la Moschea di Rustem Paşa è stata eretta nel 1561 sotto gli ordini del Gran Vezir Rustem Pasa, genero di Solimano il Magnifico. Squisite ceramiche di Iznik decorano I'interno, piccolo ma superbo in proporzioni. L'lmperiale Moschea Fatih, costruita tra il 1463 e 1470, porta il nome del conquistatore ottomano di Istanbul: Fatih Sultan Mehmet, custodisce il suo mausoleo e si erge su un’altra collina della città. Questo vasto complesso religioso medrese, ospizi, ospedali, bagni, caravanserragli e biblioteca - merita una visita. La grande Moschea di Eyüp, si trova all'esterno delle mura della città vecchia, vicino al Corno d'Oro, nel posto ove si suppone che Eyup, il porta-stendardi del profeta Maometto, sia stato ucciso durante I'assalto di Istanbul nel 670. Prima moschea costruita dopo la conquista ottomana della città, è un luogo di pellegrinaggio venerato e frequentato. Edificata dal 1597 al 1663, la Moschea Yeni(Nuova), domina il porto di Eminonu, accogliendo i turisti che sbarcano nella città vecchia via traghetto. Oggi le sue cupole e i suoi archi graziosi, ospitano centinaia di piccioni che qui sono ormai a casa loro. II balcone del sultano è decorato da magnifiche ceramiche di Iznik. La Moschea Sokollu Mehmet Paşa si erge su una collina scoscesa vicino al quartiere di Sultan Ahmet. Capolavoro di Sinan, è uno degli esempi più belli dell'architettura classica turca del XVI sec. All'interno, le ceramiche di Iznik sui pulpito e la nicchia esibiscono i loro eleganti motivi blu, verdi, malva e rossi. Dei tramezzi di vetro chiudono le quattro immense volte che sostengono la cupola centrale della Moschea Mihrimah Sultan, vicino alla porta di Edirne nelle mura della vecchia città. 161 finestre illuminano questa moschea costruita da Sinan nel 1555 per la Sultana Mihrimah, figlia di Solimano il Magnifico. MUSEI il Museo dell'Arte Turca e Islamica... (Türk ve Islam El Sanatları Müzesi) è stato eretto nel 1524 come una residenza per il Gran Vezir Ibrahim Pasa offerta dal Sultano Solimano il Magnifico. Era I'abitazione privata più grandiosa di tutto I'lmpero Ottomano. Oggi custodisce superbe collezioni di ceramiche, sculture in legno, miniature, calligrafie, tessuti e tappeti, tra cui i più vecchi del mondo. (Aperto tutti i giorni, escluso il lunedì) Il Museo dell’Oriente Antico, racchiude delle collezioni sumeriche, babiloniche, assirie, hatti ed ittiti. (Aperto tutti i giorni escluso lunedì) Il Padiglione Çinili Köşk, costruito da Maommetto il Conquistatore nel XV sec., ospita il Museo della Ceramica Turca. Possiede bei pezzi di Iznik (XVI sec.) e buoni esemplari di vasellami e maioliche selgiuchidi ed ottomane. (Aperto tutti i giorni escluso lunedì) Come il museo Ayasofya, una volta, anche il Museo di Sant’Irene (Aya Irena Müzesi) era una chiesa, tra le prime di Istanbul. Costruita da Costantino nel IV sec. E restaurata più tardi da Giustiniano, pare che si erga sulle rovine di un tempio pagano. (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì – Si richiede autorizzazione per l’ingresso) Dall'altro lato della strada, nel Palazzo Ibrahim Pasa, il Museo dei Tappeti Turchi (Türk Halıları Müzesi) riunisce magnifici tappeti e kilim di tutto il paese. (Aperto tutti i giorni domenica, esclusi; la domenica e il lunedì) II Museo del Mosaico (Mozaik Müzesi), conserva eccezionali pavimenti in mosaico del grande palazzo degli imperatori bizantini. (V e VI sec.) (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì) II Museo dell'Aviazione (Havacılık Müzesi) a Yeşilkoy, traccia I'evoluzione dell'aviazione in Turchia. (Aperto tutti i giorni escluso il lunedì). La casa di Atatürk a Şişli, è diventata ad un museo; il Museo di Ataturk (Atatürk Müzesi) che conserva degli effetti personali del fondatore della Repubblica. (Aperto tutti i giorni esclusi sabato e domenica). Nel quartiere Besiktas, il Museo Navale (Denizcilik Müzesi) custodisce i famosi caicchi nei quali i sultani navigavano sul Bosforo e interessanti esposizioni consacrate alla storia della marina ottomana. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e mercoledì) Ugualmente a Besiktas, il Museo delle Belle Arti (Güzel Sanatlar Müzesi) possiede dei quadri e delle sculture turche dalla fine del XIX sec. ad oggi. (Aperto tutti i giorni esclusi lunedì e martedì). Nei ai giardini del palazzo di Yildiz, il Museo della Città (Sehir Müzesi) narra attraverso i suoi documenti la storia di Istanbul dalla conquista ottomana ad oggi (Aperto tutti i giorni escluso il giovedì) e il Museo del Palazzo di Yildiz e degli Antichi Costumi da Scena ritracciano la storia del teatro (Aperto tutti giorni escluso il martedì). Il Museo dell’Industria Rahmi Koç (Rahmi Koç Endustri Müzesi) è situato nella zona di Haskoy, sulla costa del Corno d’Oro. Questo storico edificio, il cui nome antico era “Lengerhane”, fu costruito nel XVIII sec. per realizzare la funzione della tecnologia industriale (Aperto tutti i giorni escluso il mercoledì). Museo delle Caricature (Karikatur Muzesi), questo museo è situato in Viale Ataturk vicino l’acquedotto di Valente (Aperto tutti giorni dalle ore 9.00 alle ore 18.00) Più in alto sul Bosforo, nel pittoresco villaggio di Buyukdere, il Museo Sadberk Hanim (Sadberk Hanim Muzesi) è situato al interno di due affascinanti ville di legno del XIX sec. Questo museo privato che custodiva all'origine delle collezioni di arte decorativa turca, ha recentemente aperto delle nuove sale d'archeologia. (Aperto tutti i giorni escluso il mercoledì) MONUMENTI Nelle vicinanze Piazza Sultanahmet, ed in particolare nella Via Soguk Cesme, si noteranno delle case di legno del XVIII sec.. Meravigliosamente restaurate, hanno ripreso vita diventando piccoli alberghi; una di queste, conserva un appassionante biblioteca specializzata su Istanbul. La Fontana di Ahmet III (Sultan Ahmet Cesmesi), edificata nel 1729, si erge all’entrata del palazzo di Topkapi. Ella offriva la sua ombra agli assetati. Questa fontana, estremamente decorata, è un superbo esempio del tardo stile ottomano. La Torre di Beyazıt (Beyazıt Kulesi) alta 85 m. è stata costruita nel 1828 da Sultano Mahmut II come torre di controllo degli incendi. Oggi si eleva sul campus dell’Università di Istanbul. Bozdogan - l’Acquedotto di Valente, del 368 d.C., forniva l’acqua ai palazzi bizantini, poì ottomani. I 900 metri di archi a due livelli he sono rimasti, attraversano una delle vie principali della città vecchia. Una volta impenetrabili, le mura di Istanbul si estendono su 7 km, dal Mar di Marmara al Corno d’Oro. Queste mura erette durante il regno dell'lmperatore Teodosio II (V sec.), sono state restaurate parecchie volte e fanno parte del patrimonio culturale mondiale censito dall'UNESCO. Conosciuta came la Torre di Leandro (Kız Kulesi) è uno dei simboli romantici di Istanbul. Costruita in origine nel XII sec. su una piccola isola all'entrata del porto, la costruzione attuale risale al XVIII sec. DINTORNI DI ISTANBUL Sulla costa europea del Mar Nero, a km 25 dai sobborghi di Istanbul, le lunghe e larghe spiagge di Kilyos attirano durante I'estate la folla degli abitanti di Istanbul. La Foresta di Belgrado (Belgrad Ormanları), sempre sulla riva europea, è la più grande dei dintorni. Durante la fine settimana è frequentata dalle famiglie che vengono a trascorrere la giornata oppure a prepararsi un barbecue. Sette bacini antichi di molteplici sorgenti danno un pò di fresco. Alcuni acquedotti ottomani, tra i quali il più ammirevole é quello di Moğlova, costruito da Sinan, imprimono maestosità ai dintorni. Qui si possono anche divertirsi al Kemer Country Golf Club, molto ben organizzato. L’entrata al club è circondata dalle mura dell’acquedotto di Sultan Suleyman del XVI sec., lungo 700 m. e costruito dal grande architetto Sinan. Sulla parte asiatica, a km 25 dalla città, si trova Polonezköy fondata nel XIX sec. dagli immigrati polacchi. Gli abitanti di Istanbul vengono per lunghe passeggiate o per andare a cavallo nella sua bella campagna e gustare la sua tradizionale cucina polacca servita dai discendenti dei primi residenti. A km 70 da Uskudar, sul Mar Nero, Şile possiede buone spiagge, dei ristoranti di pesce e degli alberghi. E' uno dei più piacevoli luoghi di vacanze vicino ad Istanbul. I "sile bezi", abiti di cotone leggero qui confezionati, sono molto apprezzati dai turisti. A km 50 ad est di Sile, sulla riva di un ruscello e sulla sponda del Mar Nero, si trova Agva, circondata da un meraviglioso panorama. Fiancheggiato da foreste verdi questo luogo è dotato di alberghi e pensioni senza dimenticare i ristoranti di pesce. Kerpe, Kefken e Karacu, tre pittoreschi villaggi di pescatori, si trovano ad est di Agva. Deliziosi ristoranti e acque limpide, assicurano un flusso costante di visitatori. A 38 km da Istanbul il Paradiso degli uccelli e il Giardino Botanico di Bayramoğlu-Darıca ospita una varietà infinita di uccelli. L'incantevole città di pescatori di Eskihisar, a sud-est di Istanbul, esibisce fieramente la sua marina ove gli yachtsmen possono ormeggiare le loro barche dopo una giornata di navigazione nel Mar di Marmara. In città, la casa di Osman Hamdi Bey, grande pittore turco del XIX sec., è stata trasformata in museo. La tomba di Annibale si trova tra Eskihisar e Gebze, e non lontano di Iì si erge un castello bizantino. L’Arboreto Karaca si trova nel villaggio Samanlı presso Yalova ed è un gran parco ricco di alberi di varietà infinite. Si può visitare questo parco la domenica dalle 12.00 fino al tramonto. Sul Mar di Marmara, la stazione balneare di Yalova è conosciuta sin dall'epoca romana per le sue acque termali di virtù terapeutiche contro i reumatismi. Anticamente venne chiamata Helenapolis in onore della madre dell’imperatore Costantino, la quale aveva fatto edificare nella città numerosi edifici, oltre che opere architettoniche. Yalova, attualmente è un importante centro portuale. Nella città di Yalova, degli alberghi e pensioni a buon mercato, propongono un alloggio confortevole. I bagni principali, a qualche chilometro a sud ovest della città nel distretto Termal, occupano piacevoli giardini che accentuano I'ambiente riposante del luogo. Non mancate di visitare la Residenza Ataturk, costruita nel 1929, dove Ataturk soggiornò più volte (Aperto tutti i giorni escluso lunedì e giovedì). Dalle colline circostanti potrete ammirare lo splendido panorama delle terme e della vegetazione che si stende a perdita d’occhio. A km 17 ad ovest di Yalova, la pacifica regione di Çınarcık possiede delle belle spiagge e dei complessi turistici moderni. Molti abitanti di Istanbul hanno una residenza secondaria a Silivri, una regione di vacanze a km 65 dalla città. Questo recentissimo complesso, comprende dei centri sportivi, dei casinò e eccellenti ristoranti. II suo centro di conferenze attira gli uomini d'affari che fuggono il ritmo sfrenato della città, per vacanze di lavoro. Un servizio regolare di aliscafi collega Silivri a istanbul. LA CAPPADOCIA I “camini delle fate" Un labirinto di torri, crepacci, canyon, pinnacoli e castelli rupestri: è un paesaggio fiabesco quello che si presenta agli occhi di chi raggiunge la Cappadocia, quella magica regione con al centro le città di Nevsehir, Avanos e Urgup. Non sono forse degni di un libro di favole gli enormi funghi di pietra che, guarda caso, qui tutti chiamano "camini delle fate"? Non si tratta però di un incantesimo: il corrugamento della superficie terrestre nel bel mezzo di un altopiano a 1.000 metri d'altitudine, nell'Anatolia centrale, è il risultato della paziente opera (durata qualche milione di anni) di Madre Natura, complici due vulcani assopiti da tempo. Dapprima rifugio di anacoreti ed eremiti cristiani, poi di intere popolazioni che scavarono le loro abitazioni nel tufo, la zona si è trasformata in epoca bizantina in uno straordinario universo rupestre. La più popolata era la valle di Goreme, dove sono state censite 365 chiese, alcune delle quali splendidamente affrescate. C'erano anche una decina di misteriose città sotterranee: Derinkuyu è la più grande, nove piani sovrapposti sotto il livello del suolo, in cui ci si rifugiava in caso di incursioni nemiche. Le Chiese e le Città Sotterranee Il panorama incantevole dei "Camini delle fate" non è la sola attrazione della Cappadocia. All'interno delle formazioni laviche coniche delle valli di Goreme, di Zelve, di Soganli, si celano chiese rupestri e cappelle decorate con suggestivi affreschi di epoca bizantina. Si dice che le chiese siano circa tremila. Tra quelle più famose, la chiesa del Serpente, quella di Santa Barbara, le chiese di Carikli, Elmali e Yianli, la chiesa della Fibbia e quella di Tokali, la chiesa di Cavusin e quella di San Teodoro. Ma c’è di più, Qui, per secoli e secoli, le popolazioni locali crearono i loro rifugi sotto il livello del suolo. Per sfuggire alle persecuzioni e ai saccheggi gli abitanti scavarono sottoterra intere città, dotate di pozzi di aerazione e articolate in zone dormitorio, refettori, depositi di grano, magazzini, stalle, cucine comuni e luoghi di incontro. Per chi non soffre di claustrofobia, Kaymakli, Mazi, Derinkuyu e Ozkonak sono un buon motivo per una visita. Nevşehir, capoluogo di provincia, è considerata la porta della Regione della Cappadocia. Tra i monumenti rimasti nella città propriamente detta, s'incontrano il castello selgiuchide situato in cima alla collina, e la Moschea di Kursunlu, costruita per il gran Vizir Damat Ibrahim Pasa La moschea forma una parte del complesso di costruzioni che includono una medrese, un ospizio ed una biblioteca. La fontana per le abluzioni, situata nel cortile, porta ancora le sue iscrizioni originali. Il museo di Nevsehir espone opere locali. Le violente eruzioni dei vulcani Monte Erciyes (m 3.916) e Monte Hasan (m 3.268), avvenute tre milioni di anni fa, avevano ricoperto l'altopiano intorno a Nevsehir con tufo, una polvere composta da lava, cenere e fango. I venti e le Piogge, erodendo queste rocce friabili, hanno creato dei paesaggi surrealistici spettacolari di rocce a forma di sono, di pinnacoli, di burroni scoscesi, dipinti con dei toni che variano dal rosso all'oro e dal verde al grigio. Il Parco Nazionale di Göreme, conosciuta al tempo dei romani sotto il nome di Cappadocia, è uno di quei rari luoghi al mondo nei quali l'opera dell'uomo si mescola sapientemente al paesaggio circostante. Delle abitazioni vennero scavate in questa roccia a partire dal 4000 a.C. Ai tempi di Bisanzio, cappelle e monasteri vennero scavati nella roccia; i loro affreschi con toni ocra, riflettono i colori del paesaggio circostante. Ancora oggi si vedono emergere armonicamente nel paesaggio abitazioni scavate nei coni di roccia e villaggi di tufo vulcanico. Il Museo all'aria aperta di Göreme, un complesso monastico di chiese e cappelle rupestri tappezzate di affreschi, è uno dei siti più famosi della Turchia. La maggior parte delle cappelle sono datate dal X al XIII secolo, periodo bizantino e selgiuchide, e sono costruite su un piano a forma di croce, la cui cupola centrale è corretta da quattro colonne. Nelle navate laterali di molte chiese ci sono delle tombe rupestri. Tra le chiese più famose di Goreme, citiamo la Chiesa di Elmali, la più recente e la più piccola del gruppo, la Chiesa Yilanli (Chiesa coi serpenti) con affascinanti affreschi dei dannati tra le spire di serpenti, la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa di Carikli. A breve distanza da questo gruppo centrale abbiamo la Chiesa di Tokali, o Chiesa della Fibbia, con bellissimi affreschi di scene tratte dal Nuovo Testamento. La città stessa di Göreme (Avcılar) è situata in una valle piena di coni e camini di fate. Si Possono vedere caffè, pensioni e ristoranti scavati nella roccia. Per chi desidera fare acquisti vi è una vasta scelta di kilim e tappeti. uchisar Proseguendo sulla strada appena fuori Goreme, si entra in una delle valli più belle della zona. Formazioni rocciose di un mondo fantastico appaiono innanzi a voi, attirando il vostro sguardo su questa meraviglia del creato. Salendo lungo la gradinata fino in cima alla Fortezza di Uçhisar, potrete godere di una magnifica vista panoramica di tutta la regione sottostante. Tappeti, kilim e souvenirs si possono acquistare dai negozi lungo le stradine strette di Uchisar. A Çavuşin, sulla strada a nord di Goreme, si trovano una chiesa con una triplice abside ed il Monastero di San Giovanni Battista. Nella città stessa vi sono cappelle e chiese; qualcuna delle abitazioni rupestri è pure abitata. Camini di Fate fiancheggiano la strada da Cavusin a Zelve. Sfortunatamente, è pericoloso visitare le chiese di questa valle, perchè l'erosione ha causato dei danni non visibili e determinati. La simpatica città di Avanos, sulle rive del Fiume Rosso (Kizilirmak), presenta un'architettura autoctona, ed è conosciuta per il suo artigianato. Ogni anno, nel mese di agosto, la città celebra il Festival dell’Arte e del Turismo, creando un'atmosfera amichevole. La ceramica è il prodotto artigianale più popolare; potete provare anche voi a fare un vaso in uno dei tanti ateliers. Vengono pure tessuti bei tappeti, facendo rivivere quest'arte. Dopo Avanos, in direzione sud si giunge ad un interessante caravanserraglio selgiuchide, il caravanserraglio Sarıhan. Sulla strada Nevsehir-Urgup, non perdete l'occasione di vedere Ortahisar, con la sua fortezza rupestre. Le chiese della valle di Balkan sono tra le più antiche della regione di Goreme. Nella vicina Valle di Hallac, l'omonimo monastero offre alla vista delle bellissime decorazioni murali del X e XI secolo. A nord di Ortahisar, la Valle di Kızılçukur è di una bellezza strabiliante, soprattutto al tramonto. In questa valle troviamo la chiesa Uzumlu del IX secolo. Le città sotterranee di Kaymaklı, Derinkuyu, Mazı, Özkonak e Tatlarinfurono tutte utilizzate dai cristiani nel VII sec. per sfuggire dalle persecuzioni. Rifugiandosi in queste città ben nascoste, i cristiani evitarono il conflitto iconoclastico con Bisanzio e le invasioni. Queste città avevano depositi per il grano, stalle, camere da letto, cucine e condutture d'aria. Oggi esse sono ben illuminate e costituiscono la parte eccenziale e più affascinante di una gita in Cappadocia. Urgup, vivace centro turistico alle falde di antiche abitazioni rupestri, può essere considerato una base eccellente per coloro che desiderano visitare la Cappadocia. Nella città stessa è possibile osservare come la gente viveva in queste abitazioni rupestre. Per l'acquisto di tappeti e kilims, vi è una grande possibilità di scelte presso i venditori in città. Il carattere degli abitanti è colorato come i loro tappeti; offrono ai loro clienti tè, caffè oppure un bicchiere di vino, intavolando piacevoli conversazioni. Se la gita turistica e lo shopping vi avranno stancati, la discoteca vi accoglierà per un altro tipo di divertimento. Urgup, situata al centro di una zona di produzione del vino, ogni anno, durante il mese di ottobre, celebra il Festival Internazionale del Vino. Lasciata la città, dirigendovi verso il sud, raggiungerete la simpatica e isolataValle di Pancarlık, dove vi fermerete per visitare una chiesa del XII secolo con i suoi splendidi affreschi, come pure la Chiesa di Kepez del X secolo. Continuando verso il tipico villaggio di Mustafapasa (Sinasos), le tradizionali case di pietra con le fasciate scolpite vi trasporteranno in un'altra epoca. Proseguendo il vostro itinerario verso sud, attraversate il villaggio di Cemil. Qui, un sentiero che si trova sulla parte occidentale della strada, vi condurrà alla Valle Keşlik dove troverete il complesso di un monastero, come pure le Chiese di Karakilise e di Meyvali, entrambe decorate con affreschi. Di ritorno sulla strada maestra, arriverete al villaggio di Taşkınpaşa, ove la Moschea Caramanide (Karamanid) ed il complesso del mausoleo con le vestigia del portale della medrese (XIV sec.), costituiscono un diversivo. Nel successivo villaggio di Şahinefendi, la Chiesa di Kirksehitler del XII sec. con bellissimi affreschi, si trova alla fine del sentiero, a 500 metri ad est del villaggio. Soğanlı, a km 50 a sud di Urgup, è una valle pittoresca con innumerevoli cappelle, chiese, sale, case e tombe. Gli affrecchi dall'VIII al XIII secolo tracciano lo sviluppo della pittura bizantina. A km 4 a nord di Urgup si trova la meravigliosa Valle di Devrent, dove il tempo ha eroso la roccia formando dei picchi, dei coni e degli obelischi soprannominati “Camini di Fata” (Peri Bacalari). A 2 km verso ovest, nella Valle di Çatalkaya, questi camini assumono una strana forma di fungo e sono state scelte come simbolo della città. Ad ovest di Avanos, troviamo Gülşehir con le sue iscrizioni ittite e Gökçetepe con un imponente basso-rilievo di Giove. kayseri Ad ovest della Cappadocia e al di là delle montagne, troviamo Kayseri, la Cesarea dei tempi di Roma. La città si erge alle falde del Monte Erciyes (m 3916), un vulcano spento. Durante l'inverno questa montagna offre eccellenti piste per gli sciatori e buoni alberghi. Situati accanto alla fortezza bizantina, la Moschea Huant Hatun, la Medrese, il Mausoleo dì Mahperi Hatun rappresentano il primo complesso selgiuchide dell' Anatolia. La Medrese è oggi un Museo Etnografico. A sud di questo complesso, vediamo il Doner Kumbet del 1276 con le sue belle decorazioni, costruzione di classica semplicità. Importante città selgiuchide, Kayseri era un centro di studi; di conseguenza, qui troviamo, tra i monumenti storici, un gran numero di "Medrese". Quelle che interessano particolarmente per la loro forma architettonica selgiuchide sono la Cifte Minareli (Giyasiye e Sifahiye) Medrese, la prima scuola selgiuchide di anatomia costituita nel 1205, che oggi ospita il Museo della Storia della Medicina Gevher Nesibe. Non molto lontano si trova la graziosa Sahabiye Medrese. Vicino al bedesten della cittàa vi è la Moschea Ulu del XII secolo. La Moschea di Haci Kilic, a nord della Cifte Medrese, risale al 1249. Il Museo Ataturk si trova nella residenza di Resit Aga. Questa residenza di stile ottomano contiene gli oggetti personali di Ataturk. Di fronte è situata la residenza di Gupgupoglu, dove è stato allestito il Museo Etnografico. A sud di Kayseri, nella città di Develi, ci sono tre importanti costruzioni selgiuchidi: la Moschea Ulu, la tomba di Seyid-i-Serif, e la tomba di Develi. Vicino al lago Sultansazlığı, un habitat di varie specie di uccelli interessa gli ornitologi e gli amanti della natura. A nord di Kayseri, vi è Kultepe conosciuta anticamente col nome di Kanesh o Karum. Questa fu una delle prime citta commerciali ittite e nel II millennio a.C., una delle prime città del mondo in cui prese avvio il commercio libero. Oggi purtroppo ne sono rimaste solo le fondamenta. Gli oggetti qui trovati si possono ammirare nel Museo Archeologico di Kayseri e nel Museo Civiltà Anatoliche di Ankara. Sulla stessa strada vi è Sultanhanı, un caravanserraglio costruito dal sultano selgiuchida Alaeddin Keykubat all'inizio del XIII secolo. Questa e una delle soste favorite dei turisti. La cascata di Karpuzbaşı si trova a km 76 a sud di Kayseri. In questo luogo di bellezze naturali le acque scaturiscono da sette fonti diverse e da un'altezza che varia tra 30 e 70 metri. Kayseri è uno dei centri di tessitura di tappeti e kilim più importanti dell'Anatolia. Ad est di Kayseri Bunyan è il più importante centro di tessitura di tappeti e a sud di Kayseri Yahyali è il più importante centro di tessitura dei kilim. Tappeti finemente tessuti ed annodati con bei motivi floreali perpetuano la secolare tradizione. Niğde, la Nahita dei tempi ittiti, si stende su una valle fiancheggiata da picchi vulcanici e domina l'antica via che andava dall'Anatolia al Mediterraneo. Il castello di Nigde, come anche l'elegante Moschea di Alaeddin, dello stecco periodo, sono omaggio dei selgiuchidi. Datati XIV secolo, periodo di dominazione mongolica, sono la moschea di Sungur Bey e il mausoleo di Hudavend Hatun, un eccellente esempio di tomba anatolica a forma di torre. L'Ak Medrese del XV secolo, ospita attualmente il Museo Archeologico. A km 10 fuori dalla città abbiamo Eskigümüş, col suo monastero bizantino e la chiesa dalle massicce colonne ed i muri affrescati. Le immagini, che risalgono al X e XI secolo, sono le meglio preservate della regione. A sud di Niğde, troviamo Bor, antica colonia ittita. Gli edifici storici della città includono la Moschea di Alaeddin ed il bedesten (bazaar) ottomano. Più lontano, nella stessa direzione,Kemerhisar è il sito della importante città romana di Tyana. Pochi chilometri ancora e si arriva a qualche rovina ittita e ad un acquedotto romano. Il Parco Nazionale Aladağlar, situato in una zona montuosa a 50 Km a sud-est di Nigde, è l'ideale per chi pratica l'alpinismo o il trekking. Il miglior punto di partenza per le escursioni è il villaggio di Çukurbağ; la vetta più alta è Demirkazık (3756 m.). La maggior parte degli edifici storici di Aksaray, tra i quali la Moschea Ulu, sono del XIV secolo. Interessante il Kizil Minare per la sua decorativa composizione di mattonelle. Nelle vicinanze, troviamo due dei più importanti caravanserragli del periodo selgiuchide: il primo è quello di Sultanhanı a km 40 dalla città, edificato dal sultano selgiuchide Alaeddin Keykubat, attualmente in ottime condizioni, il secondo è quello di Ağzıkarahan, a km 10 da Aksaray. Ad Ihlara il fiume Melendiz, erodendo le sponde, ha formato un imponente canyon di circa 15 km. Chiese rupestri bizantine, tappezzate di affreschi, si trovano un pò dappertutto sulle pareti del canyon. Le più famose sono le chiese di Agacalti (Daniele), Yilanli (Apocalisse) e Sumbullu (Giacinto). Güzelyurt è un'altra valle in cui si conservano abitazioni preistoriche. Il Monte Hasan, con la sua bella sagoma, si erge come una corona al di sopra della città. Le città sotterranee della valle, le dimore scolpite nella roccia, le architetture autoctone interessanti, le chiese, le cappelle e le moschee, riassumono tutte le caratteristiche della Cappadocia, offrendo ai visitatori un senso di continuità storica e facendo di questo centro una destinazione turistica i cui accoglienti alloggi e ristoranti assicurano una gradevole permanenza. Se siete nei dintorni passate anche da Evren, presso la diga Hirfanli, con i cuoi cimpatici nctoranti che offrono pesce freschissimo. Fondata nei tempi antichi, Kırşehir divenne nel Medio Evo il centro della Fratellanza Ahi, una setta musulmana i cui ideali morali e sociali influirono profondamente sulla vita spirituale e politica delle città anatoliche. Tra le belle opere architettoniche selgiuchidi di Kirsehir, vale la pena di visitare la Moschea di Cacabey del 1272 (un tempo osservatorio astronomico), la Moschea Alaeddin del 1230 e la Moschea di Ahi Evran, vicino alla quale si trova la tomba di Ahi, fondatore della setta. La città ha un museo che vale la pena di visitare per gli importanti ritrovamenti provenienti dalla città di Kalehoyuk che vi sono conservati. Fuori dalla città, vicino a Kayseri, troviamo l'attraente Mausoleo di Asik Pasa, del 1333, costruito durante il periodo della dominazione mongola. Kalehöyük, presso Kaman, provincia di Kirsehir, e un centro archeologico dove gli scavi cono ancora in corso. Presso Kalehoyuk, centro d'insediamento degli hatti e degli ittiti, si trova Mikasanomiya Anı Bahçesi, uno dei più grandi parchi della Turchia. Qui si trovano 16.500 alberi di 33 specie. La festa di Hacibektas La strada per Nevşehir e la regione della Cappadocia passa da Hacıbektaş, la città nella quale nel XIV secolo HacıBektaşi Veli si stabilì e fondò l'Ordine di Bektas Sufi. I dervisci deguaci dei principi della detta, badati sull'amore e l'umanità, vivevano in un monastero, conservatosi, che comprende un mausoleo ed una moschea. Oggi questo complesso è aperto al pubblico. L'onice, multicolore e abbondante in questa regione, veniva usato dai discepoli di questo ordine e perciò venne chiamato "la pietra di Hacibektas". In città si vendono molti articoli turistici di onice. Interessante sostare e visitare il Museo Archeologico e quello Etnografico. Il 14 agosto, chi si trova a passare per l'antica città di Hacibektas (venti minuti di macchina a nord di Gülşehir, in Cappadocia), troverà aria di festa e grande folla di fedeli. Si tratta dell'ultima cerimonia superstite in una lunga tradizione. Hacibektas deve il suo nome al grande capo sufita Haci Bektas Veli, fondatore dell'ordine dei Bektashi, che fino a un paio di secoli orsono ebbe numerosissimi seguaci. La comunità, sostenitrice di un islamismo tollerante e aperto, ha ancor oggi la sua sede qui, dove è sepolto il santo fondatore e dove un convento conserva ancora testimonianze della vita quotidiana delle confraternite.