Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010

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Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010
Il saluto del
Sindaco
Cari concittadini,
eccoci ad un nuovo appuntamento con L’Arione, un appuntamento che so essere molto gradito
a tutti, anche agli Aldenesi che non risiedono più
nel comune.
Come tutti sanno, a causa della grande crisi
economica che grava sull’Italia e su tutta l’Europa, le amministrazioni locali sono chiamate a
pesanti sacrifici. Ma non c’è solo questo: alcuni
comparti, quello edilizio in particolare, stanno
vivendo un momento travagliato le cui conseguenze si sono fatte sentire in modo diretto ad
anche Aldeno. Ad aprile la ditta Cosbau Spa, che
fino a quel periodo si era comportata in modo
ineccepibile, è entrata in una grave crisi gestionale con conseguente licenziamento di oltre 100
operai e nomina di un commissario straordinario/liquidatore. La vicenda, oltre a mettere in crisi le famiglie dei lavoratori dipendenti, mette in
crisi anche gli artigiani che hanno subappaltato i
lavori (quindi altri posti di lavoro a rischio) e ci
riguarda da vicino, perché a questa ditta sono stati
affidati i lavori per la realizzazione dei nostri asilo nido e scuola materna (oltre all’edificio ITEA
della nuova Co-residenza e il nuovo magazzino
SFT)
Numerosi sono sati i cantieri pubblici trentini
bloccati da questa situazione critica che sembra
ormai irreversibile. Di questi cantieri (circa una
quindicina), solo due hanno ripreso i lavori: quel-
lo della SFT di Aldeno ed il cantiere destinato ai
nostri asilo nido e scuola materna.
Non voglio dire che siamo i più bravi, ma vi
assicuro che raggiungere questo risultato non è
stato facile. Due mesi intensissimi di incontri, di
ricerca di soluzioni tecnico-legali per poterci riappropriare del cantiere con un unico obiettivo:
aprire la struttura il primo settembre 2010. È stata
quindi necessaria una procedura accelerata per
ripartire con i lavori.
Bisogna riconoscere che la COSBAU non ci
ha ostacolati e che abbiamo trovato spirito di collaborazione con gli artigiani coinvolti nella vicenda. Abbiamo trovato con fatica una soluzione
che garantisce il raggiungimento del nostro obiettivo. L’altra strada sarebbe stata quella del ricorso agli avvocati e alle carte bollate, disquisendo sulle cause piuttosto che sulla soluzione del
problema: probabilmente fra qualche mese la legge ci avrebbe dato ragione, ma la struttura e soprattutto i servizi di asilo nido e scuola materna,
non sarebbero stati attivi per il nuovo anno scolastico. Insomma, la via dell’assunzione diretta
di responsabilità ci è costata qualche notte insonne, molte giornate frenetiche, l’impegno completo di tutto l’apparato tecnico e amministrativo
del Comune ma ha dato i suoi frutti. Alla fine ciò
che conta è questo. Quando fra qualche mese i
bambini e gli insegnanti riempiranno di vita il
nuovo edificio e potranno godere dei benefici di
una nuova struttura progettata appositamente per
le esigenze della nostra comunità, le polemiche
sterili della scorsa primavera, i pettegolezzi sulla
presunta incapacità della Giunta Comunale di
affrontare la situazione saranno dimenticati e
valutati per quel che sono.
Ricordo brevemente la storia di questa realizzazione. I lavori furono affidati nel novembre 2007
alla COSBAU che si aggiudicò la gara d’appalto
europea con un ribasso del 23,91%. Il costo complessivo dell’opera sfiora i 4.850.000 Euro, compresa la parte sostenuta dal Comune e dall’Ente
Gestore. L’opera è completa di tutto, anche degli
arredi. Il progetto affidato all’ Arch. Graziano
Righi è stato condiviso nei vari passaggi e nella
realizzazione con l’Ente Gestore, con il suo Presidente Luigi Serafini, con le coordinatrici pedagogiche Daria Santoni e Sandra Ciappi, con la coordinatrice interna Antonella Zaccaria e con il
segretario-economo Ennio Baldo, dai quali abbiamo accettato critiche, dubbi, suggerimenti,
confronti, nell’ottica di migliorare il risultato finale, facendo attenzione a non sconfinare con i
limiti di spesa preventivati. Anche a loro va un
sentito ringraziamento. Ai costi dell’opera si dovranno sommare in futuro quelli di un’idonea viabilità di collegamento con relativi parcheggi.
Insomma,l’importo finale sfiorerà i 6 milioni di
Euro. Denaro comunque speso bene, un investimento per il futuro dei nostri figli, per un edificio
che sarà in grado di ospitare 150 alunni nella scuola materna e un nido da 40 posti. Un’opera nella
quale si è dedicata molta attenzione alla qualità,
al recupero energetico, all’ambiente e alla sicurezza; è peraltro dotata di impianto di trattamento dell’aria, di impianto di recupero e ricircolo
dell’acqua per gli sciacquoni dei wc e per l’irrigazione del grande giardino. Il prato è stato realizzato con il sistema pre-formato mediante posa
di zolle contigue. La struttura è anche dotata di
impianto centralizzato di aspirazione delle polveri degli ambienti, mentre i pavimenti sono stati
realizzati con materiali naturali.
Sono stati scelti, per l’ampia finestratura di
cui è dotato l’immobile, serramenti a lunga durata, ovvero alluminio smaltato per l’esterno e
legno per l’interno.
Anche per questo immobile pubblico, si è ritenuto fondamentale dotare la struttura di impianto fotovoltaico posizionato sul tetto.
Per quanto riguarda il cantiere ITEA che ospiterà la Co-residenza , la situazione è un po’ più
complicata, ma stiamo facendo pressione continua sull’Istituto affinché acceleri i tempi. Abbiamo già avuto numerosi incontri con i responsabili e anche con l’Assessore Rossi al fine di sbloccare la situazione e anche per dotarci di strumenti e
competenze che ci consentano in futuro di gestire
una progetto di welfare innovativo e con risvolti
di straordinario interesse per la comunità.
Come avrete notato, siamo riusciti (anche questa volta con un’assunzione diretta di responsabilità) ad aprire Via Roma almeno in un senso di
marcia. Sappiamo che non è il massimo, ma più
di così, stante la situazione attuale, non si può
fare.
Ancora due parole per ringraziare tutti quelli
che hanno dato il loro contributo alla riuscita della
Festa del Comun Comunale. Un grande successo con circa 10.000 passaggi e con la distribuzione di quasi 5.000 pasti. Il paese, le associazioni, i
volontari ancora una volta sono stati all’altezza
della situazione. Non si vedeva tanta gente in
paese dai tempi della Festa dell’Uva!
Infine, colgo l’occasione di questo breve preambolo per ringraziare sentitamente tutti quelli
che lavorano per la buona riuscita della rivista:
il Comitato di redazione naturalmente, la dott.ssa
Cristina Cont che ne è la segretaria e svolge con
grande passione un lavoro importantissimo, e
soprattutto il direttore, Lorenzo Lucianer, che da
sempre ci offre la sua impagabile professionalità.
Grazie di cuore e buona estate a tutti.
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L’editoriale
di Lorenzo Lucianer
Per una volta, scrivo appellandomi all’autonomia di pensiero, di espressione e di critica che è
diritto di ogni giornalista. La si invoca, ogni tanto,
nei momenti di inquietudine, per ricordare che la
libertà passa anche attraverso dei filtri etici.
Più avanti, nelle pagine riempite in autonomia dai
gruppi consiliari, troverete un tentativo di mettere al
rogo l’Arione: vi invito ad andare subito a vederlo,
prima di continuare questa lettura. Capirete meglio.
Vi si dice che l’Arione costa troppo, che gli argomenti impaginati non valgono la spesa di 33 centesimi al mese, 4 euro all’anno per abitante.
E’ un dire che mette i brividi, perché evoca gli
argomenti del pensiero oscurantista, in nome del
quale s’è bruciata la biblioteca di Alessandria e si
sono mesi i pensatori al rogo.
Attaccare l’Arione per ridimensionarlo è come
metterlo al rogo, togliergli voce, aria. E non vale
come scusante la ragione politica, la necessità –
banalmente diagnosticabile – di ottenere visibilità
con una qualche sparata, purché sia. Questo vostro giornale - per le ragioni che sto per dire – è
troppo importante per poter essere usato strumentalmente e sacrificato con la leggerezza greve d’un
banditore da fiera.
Appellarlo ostentatamente e sprezzantemente
“giornalino” annoverarlo tra “le attività fantomatiche ed inutili”e definire “di interesse pari a zero” le
informazioni che vi si rintracciano e che sono frutto
degli apporti dell’intero paese, ben al di là del novero dei redattori, significa negare il valore di uno
strumento sempre più condiviso; vuol dire tra l’altro – visto il successo ed il consenso riscosso dal
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vostro giornale - andare controcorrente, non aver
capito (fatto strano per chi dice di far politica) che la
comunità – così come si rappresenta nella sua piazza
– ama raccontarsi nelle pagine che percepisce sempre più come sue, non “del comune”.
Ed ancora: del “comune”, fanno parte anche coloro che “...non hanno mai fatto nulla di interessante
o eclatante in vita loro”. Lascio a voi il giudizio su
affermazioni di questo tipo, emesse da chi si erge al
ruolo di giudice non solo del valore, ma addirittura
del significato stesso della vita altrui.
L’Arione è la voce anche di queste presenze, la
voce delle minoranze che non hanno altra voce e che
un pensiero, fortunatamente minoritario, vorrebbe
cancellare, ripercorrendo i sentieri più disumani e bui
di una storia non ancora antica.
Negare tutto questo significa soprattutto recare
oltraggio alla memoria di Daniele Baldo, che ha voluto l’Arione.
Proprio Daniele (allora vicesindaco) aveva intuito, coinvolgendo e confrontandosi anche con chi scrive
questa nota, l’importanza di dare alla comunità aldenese un organo che ne descrivesse le vicende e le
scelte amministrative, certo, ma soprattutto uno strumento per raccogliere e fissare le storie e le idee,
raccontare i protagonisti, i momenti significativi, gli
slanci delle persone e dei gruppi, del volontariato
come dell’imprenditoria, per indagare l’evoluzione di
una piccola società paesana, sempre più intersecata
con le vicende del mondo, nella speranza di poter
meglio coglierne gli orizzonti.
Daniele era anni luce distante da un giornale che
fosse cassa di risonanza dei partiti o cattedra per le
imprese degli amministratori. Voleva un giornale della gente, nel quale ognuno trovasse un frammento di
specchio dentro cui riconoscersi.
Un evento culturale, un giornale che fosse anche
archivio, traccia sociologica, filo conduttore negli anni,
tessuto dai contemporanei per coloro che verranno
dopo.
Un giornale che riannodasse anche i fili con gli
aldenesi lontani: numero dopo numero, questo è diventato L’Arione, ed il suo indirizzario, sempre più
ricco di destinazioni lontane, lo testimonia.
A me, ad Alida Cramerotti che presiede il Comitato di Redazione, al sindaco Emiliano Beozzo che
ha raccolto e rilanciato l’idea originaria de l’Arione,
non pare davvero poca cosa, fino a prova di smentita. Se tutto questo è invece di “scarsissimo interesse”, lascio decidere a voi.
Osservo però che chi non ne comprende l’importanza, chi osteggia i luoghi del confronto e gli
strumenti della memoria, chi, in definitiva, non ama
questo paese, non merita di far parte della sua storia.
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Un brindisi per i
cento anni della
Cantina
di Lucio Bernardi
La Cantina Aldeno, dopo Cassa Rurale e Famiglia Cooperativa, è
la terza società del movimento cooperativo ad aver raggiunto la tappa del centenario. Soci, amministratori ed autorità si sono dati appuntamento per festeggiare la ricorrenza, presso la sede sociale, lo
scorso mese di maggio.
Agli inizi del secolo scorso il
Economia
movimento cooperativo è in piena
espansione su tutto il territorio trentino; in quel periodo nei viticoltori
Aldenesi si fa sempre più pressante
l’esigenza di unirsi fra di loro per
dar vita ad una cooperativa che
possa accogliere l’uva prodotta,
ne effettui la trasformazione in vino
e provveda alla successiva commercializzazione. Nel corso di
quegli anni, le malattie della vite e
la vendita dell’uva a mediatori senza scrupoli, mettono i produttori
nelle condizioni di veder svalutato
il proprio prodotto e di ricavarne
un prezzo sempre inferiore, rispetto a quello reale. Il 17 aprile 1910
viene pertanto fondata la Cantina
Sociale di Aldeno con 67 soci; tre
anni dopo, i soci sono 107, i fabbricati e l’attrezzatura acquisiti
permettono di lavorare e trasformare 5.000 quintali di uva. Il 19
dicembre 1912, due anni dopo la
costituzione della prima cooperativa, un gruppo di viticoltori, formato da 56 soci, che non ritiene
di aderire alla cooperativa già attiva, fonda una seconda società
con il nome di Unione Vinicola
Aldeno.
Le due realtà operano in maniera distinta ed autonoma; ma non
hanno ancora ultimato l’organizzazione delle proprie strutture, che
Da sinistra: Walter Webber, Luigi Baldo, Severino Dallago, Alessandro Bertagnolli e
Diego Beozzo, presidente ed ex presidenti alla festa del centenario.
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La festa nel piazzale della Cantina.
si imbattono nelle difficoltà sorte
conseguenti allo scoppio del primo conflitto mondiale. Finita la
guerra, inizia una lenta ripresa che
tuttavia subisce una seconda, brusca frenata a seguito della grande
crisi economica del 1929. In quel
momento le due cooperative lavorano complessivamente quasi 30
mila quintali di uva, hanno annullato la concorrenza privata nella
commercializzazione del vino e
l’80% delle entrate delle famiglie
dei contadini aldenesi era garantita dalla produzione di uva. Inoltre, le due cantine iniziano a diven-
La premiazione dei soci anziani.
trasferiscono negli spazi che ancora oggi ospitano la centenaria cantina. La produzione di uva si indirizza verso una graduale contrazione ed alla fine degli anni ’70 si
attesta attorno ai 55 mila quintali.
Da quel periodo incomincia un
percorso a tappe che porta ai nostri giorni e riguarda l’ammodernamento delle strutture, la qualificazione delle coltivazioni, delle
varietà d’uva ed il processo di vinificazione che, curato nei minimi
particolari, permette di produrre
ed offrire ai mercati vini con ottime qualità. Oggi la Cantina conta
380 soci, trasforma circa 45 mila
quintali di uva ed occupa una decina di dipendenti, compresi gli stagionali.
Possiamo pertanto affermare
che dall’alba di un nuovo secolo
(1910) all’alba del nuovo millennio (2010) la Cantina ha contribuito ad accrescere lo sviluppo
economico-culturale dei propri
soci e delle rispettive comunità. E’
stata punto di riferimento non solo
per i viticoltori di Aldeno ma anche per quelli provenienti dai pae-
Momento religioso della festa.
si vicini, compresi in un territorio
che va da Trento sud all’alta Vallagarina, passando per le produzioni collinari di Cimone e Garniga Terme. Ha promosso e diffuso
i valori cooperativi e, attraverso la
mutualità e la solidarietà, ha garantito nel tempo una resa maggiore
al lavoro del viticoltore. In questo
secolo si è passati dalla trazione
animale ai moderni mezzi agricoli,
ma lo spirito, trasmesso da generazioni di viticoltori, è rimasto lo
stesso: si caratterizza nell’amore
per la propria terra e nell’impegno
a realizzare e conferire un prodotto di qualità. La Cantina negli anni
si è strutturata e si sta preparando
ad affrontare le difficili sfide del
futuro dove la valorizzazione dei
territori, dei loro prodotti e la salvaguardia dell’ambiente dovranno
essere elementi imprescindibili per
qualificare ulteriormente la propria
produzione.
Cento anni di vita tra le viti, con
la fatica ed il sudore compagni inseparabili per chi, oggi come ieri,
ha contribuito a rendere particolarmente viva ed attiva la civiltà contadina. Auguri cara Cantina.
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Economia
tare punto di riferimento anche per
i viticoltori dei paesi limitrofi. Gli
anni fra il 1930 ed il 1940 registrano eventi naturali avversi, quali
grandine e gelate, che mettono a
dura prova la vita stessa delle due
cooperative ma, a differenza di
quanto successo in altri paesi trentini, amministratori e viticoltori riescono, seppure con fatica, a superare le difficoltà che man mano
si presentano. A ciò si aggiunge
l’inizio della seconda guerra mondiale che rallenta nuovamente lo
sviluppo economico e sociale, imponendo ulteriori sacrifici e difficoltà a popolazioni ed attività economiche. Finito il conflitto, inizia la
lenta ripresa economica che continua, costante, fino al boom degli
anni sessanta; la produzione di uva
è in continua crescita e in quegli
anni nelle due cantine vengono
conferiti oltre 100 mila quintali di
uva all’anno. Nel 1972 le ragioni
che avevano dato origine alla
Unione Vinicola Aldeno vengono
superate e si giunge all’unificazione delle due società; la lavorazione e l’imbottigliamento del vino si
Lascio una scuola
viva
di Maurizia Manto*
Dopo tre anni, Maurizia Manto, dirigente scolastica, lascia il timone dell’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello. Nell’Annuario scolastico la sintesi dei ricordi e la testimonianza del lavoro fatto. Nel
Progetto d’Istituto, le linee-guida del pensiero educativo della scuola aldenese.
Chiudiamo l’anno scolasti-
La scuola
co 2009/2010 con la consegna, a tutte le famiglie degli
alunni, di due documenti particolari: l’Annuario scolastico e
il Progetto d’Istituto.
Il primo raccoglie una sintesi delle attività svolte nell’anno precedente, corredate da
foto specifiche e dalle foto delle
scolaresche.
Il secondo è la “carta” fondamentale dell’Istituto, quella
dei principi ispiratori che dà la
fisionomia alla scuola. Entrambi sono stati finanziati dalla
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Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che ringrazio sentitamente.
Li abbiamo presentati in una
serata tenuta presso l’aula magna della Scuola Media, alla
quale erano presenti molti genitori ed anche il Presidente
della Cassa Rurale, dott. Luigi
Baldo. E’ stato un momento significativo, durante il quale si è
potuto ancora constatare il vivo
interesse e la partecipazione
che i genitori degli alunni di Aldeno sentono verso la scuola.
Guardando un po’ indietro
possiamo dire che è stato per
tutti un anno faticoso ma pieno
di fervore e di attività.
La scuola di oggi è posta di
fronte a nuovi compiti e responsabilità che spesso rompono i confini di quello che era il
suo ruolo tradizionale.
I giovani delle nuove generazioni pongono agli adulti domande nuove per rispondere
alle quali serve preparazione ed
esperienza.
Tuttavia l’entusiasmo e la
voglia di fare che ha caratte-
Maurizia Manto.
rizzato lo spirito degli insegnanti, ha prodotto una buona scuola e ha dato il via a numerose e
valide iniziative, come le feste
di Natale, i mercatini di solidarietà, le gite scolastiche di uno
o più giorni, il Cantascuola, la
festa di fine anno e tante altre
che si sono svolte in collaborazione con la Biblioteca Comunale.
A fine novembre è stato
inaugurato il nuovo edificio ristrutturato della Scuola Media,
un’opera ben riuscita e funzio-
Nuovi Piani di Studio Provinciali, nonché il nuovo sistema
di valutazione (in via di rinnovamento).
Durante l’anno si sono svolte numerose riunioni serali con
i genitori, l’ultima delle quali a
giugno, tenuta proprio da Maurizio Cadonna per la spiegazione della Riforma della Scuola
Superiore.
Dopo tre anni di incarico, lascio l’Istituto per raggiunti limiti
di servizio. Desidero salutare
tutti quelli che ho conosciuto e
con i quali ho fatto un percorso di lavoro e di vita insieme.
Desidero ringraziare la
Spett. Amministrazione Comu-
nale, nei suoi vari componenti,
per la fattiva collaborazione
sempre dimostrata, la Parrocchia e il Comando dei Carabinieri.
Ricordo i genitori che hanno partecipato agli organi collegiali e che sono venuti alle riunioni togliendo tempo alla loro
vita privata.
Auspico per la scuola e la
Comunità un futuro sereno
dove i giovani, cittadini di Aldeno e del mondo, siano continuatori preparati e fedeli di
quella tenacia che è scritta nel
DNA dei loro padri.
*Dirigente scolastica
La scuola
nale, espressione di una comunità che crede nel valore dell’educazione.
Quest’anno abbiamo rinnovato anche i membri del Consiglio dell’Istituzione. Al posto
di Francesco Clappa che per
tanti anni e con tanto successo
ha lavorato nel Consiglio come
Presidente, è subentrato Maurizio Cadonna. Con lui si è
aperta una nuova fase della
scuola, quella che attua la “legge Salvaterra”.
Infatti è sorta la Consulta
dei Genitori, nuovo organismo
di rappresentanza e sono stati
introdotti con gradualità, dalla
prima classe elementare, i
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Festa degli alberi:
bentornata!
di Maddalena Paloni*
Non più in Bastornada, ma al Parco delle Albere. Il significato però
non cambia e la sollecitazione ecologista arriva al cuore dei bambini.
Lunedì 24 Maggio, presso il
La scuola
parco dei Laghetti, in un pomeriggio reso finalmente più che gradevole dal tanto desiderato bel tempo, si è svolta la festa degli alberi
per i circa 180 alunni della scuola
primaria accompagnati dai loro
insegnanti.
Non si è trattato solamente di
riprendere una vecchia consuetudine che si era interrotta, ma della
volontà di dimostrare anche concretamente la consapevolezza della
crescente sensibilità rispetto alle
questioni ambientali. Questo tema
è, infatti, uno degli argomenti irrinunciabili all’interno delle proposte educative nei programmi scolastici.
Va altresì ricordato che anche
il Ministero della Pubblica Istruzione, con un decreto interministeriale, al fine di sensibilizzare i giovani in età scolare alla salvaguardia dell’ambiente, ha da qualche
tempo istituzionalizzato tale celebrazione.
L’Amministrazione Comunale
ha accolto l’invito della scuola a
collaborare nella realizzazione della festa, mettendo a disposizione
uomini, mezzi ed alberi da piantare. In particolare, ha fornito un bel
L’
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ARIONE
Il platano, simbolo della ritrovata Festa degli Alberi.
Alcuni brani tratti dai canti e dalle poesie proposte:
……nelle tempeste d’autunno
sussurrano un verso vago,
contro il sole d’estate
ci prestano un’ombra fresca……
……io sono la quercia tanto tanto grande
siediti qui se vuoi riposare;
ho tanti anni ma sono molto verde,
mi piace fare sognare i bambini come te……
……albero, sei come me,
ascolti la voce del silenzio,
agiti le foglie
come mani che tremano al vento….
…..il bosco è in festa è primavera
giochiamo insieme è primavera
che bella festa siamo tutti amici
è primavera e siamo felici……..
platano, che è stato collocato a
dimora, alla presenza del sindaco
e di alcuni assessori, dagli alunni
delle classi quinte e sono state fornite anche diverse varietà di arbusti che sono stati piantati da alcuni
alunni, in rappresentanza delle 10
classi della scuola.
La targa posta ai piedi dell’albero ci ricorda che se lo si tratterà
con rispetto egli stesso potrà garantirci, in cambio, la salvezza della
vita.
Intorno a questo momento è
stato costruito un piccolo programma: i bambini delle varie classi, proponendo poesie e canti dedicati, appunto, ad alberi, animali
e natura più in generale, hanno aiu-
tato ad approfondire la riflessione
sul rispetto della stessa e sulle diverse tematiche ambientali.
Alcuni giochi tra compagni ed
una merenda sui prati del parco
hanno concluso il momento di festa.
*Insegnante della scuola primaria di Aldeno
Vista dai bambini
di Elisa e Sonia, Classe V A
Il significato della Festa degli Alberi è arrivato al cuore ed alla testa
dei bambini. Ragione ed anima, pensando alle prospettive del pianeta.
Nel giorno della Festa degli
La scuola
Alberi, le classi quinte della
scuola primaria, per valorizzare
l’utilità delle piante, hanno messo a dimora un albero, vicino al
quale è stata posta una targhetta
con incisa una frase significativa:
“Rispettami, ti salverò la vita”.
Le altre classi, invece, hanno
piantato degli arbusti, anche loro,
in memoria di questa festa simbolica. Il tutto è stato corredato
da canti e poesie inerenti al tema,
L’
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alla presenza del sindaco, di alcuni assessori e collaboratori del
comune.
La “Festa degli alberi” è una
manifestazione molto importante, che si tramanda da molte generazioni. La ricchezza di ossigeno che sprigionano gli alberi,
è indispensabile a salvaguardare
la vita del pianeta terra, perciò
tutti siamo chiamati ad osservare e rispettare le regole della natura per non alterarne il cammino.
Non poteva mancare un pensiero per il sindaco che ha promosso in Aldeno, proprio a
partire dai ragazzi delle scuole, la cultura dell’equilibrio e della pulizia dell’ambiente. Un
ricordo che i ragazzi hanno messo in rima.
La scuola
A DANIELE
Noi bambini “Daniele” ti chiamiamo
e ora siam qui
per darti la mano
quella mano che tu
sempre ci hai allungata
da quando la nostra scuola
è stata inaugurata.
Sei stato il sindaco per eccellenza
della “differenziata”
che noi tutti
abbiamo imparata.
Sempre attento
alle nostre esigenze
con uno sguardo
al futuro e al presente
in armonia col nostro ex-dirigente
ci hai sempre voluti agevolare
per la “qualità della scuola”
migliorare.
Siam qui con te vicino
e sei nel cuore
di ogni bambino;
L’
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ieri, oggi e domani,
anche quando
saremo lontani.
Sei stato per noi
il primo cittadino,
ma anche un amico vicino.
Con la tua semplicità
ci hai seguiti,
con la tua disponibilità
ci hai aiutati,
con la tua sensibilità
ci hai supportati,
per farci crescere
come individui sensati.
Noi così ti ricordiamo...
sulle labbra
un timido sorriso
ma un cuore grande
come il paradiso,
un “grand’uomo”
di tenacia e bontà
per la sua comunità.
“Un tratto di vita di Daniele Baldo”
Scuola, ma non solo
di Alida Cramerotti
Le attività estive per i bambini aiutano la famiglia quando la scuola
è chiusa, ma creano e stabilizzano uno stretto legame dei piccoli con
la propria comunità.
Da un decennio a questa par-
I ragazzi della colonia estiva incontrano i Vigili del Fuoco.
delle donne al lavoro, la riduzione
del numero dei membri per nucleo
familiare, l’aumento dell’età media
di vita, la riduzione del tasso di
natalità, l’incremento di divorzi e
separazioni, sono tutti fattori che
hanno indebolito in modo signifi-
I bambini dell’asilo estivo sul ponticello delle Albere.
cativo i potenziali sociali ed educativi dell’istituzione famiglia.
Oggi si è tornati a parlare di
famiglia come elemento portante
delle relazioni sociali, cercando di
recuperare per essa un ruolo di
centralità anche nelle scelte politiche, a partire dalle principali funzioni che essa esprime, prima fra
tutte la funzione genitoriale.
E’ diventato pertanto necessario che anche le piccole amministrazioni promuovano azioni tali da
assecondare e sostenere la famiglia come soggetto sociale.
Ed è proprio per aiutare le famiglie nei compiti di cura, accudimento ed educazione delle giovani generazioni, che sono nati e si
sono sviluppati servizi per la pri-
L’
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La scuola
te le politiche sociali sono state oggetto di una rapida trasformazione; sono cambiati i bisogni e con
essi si sono modificati anche la
natura e la tipologia degli interventi
richiesti. Se consideriamo ad
esempio le politiche per la famiglia, queste oggi debbono contemplare una vasta gamma di interventi e servizi integrati, in grado
di offrire un valido sostegno alle
famiglie in un’epoca di forte cambiamento socio-culturale, che ha
mutato notevolmente le caratteristiche dell’istituzione famiglia. La
famiglia del nuovo millennio è
un’istituzione che presenta elementi
distintivi rispetto al passato. L’aumento del tasso di partecipazione
La scuola
ma infanzia come gli asili nido, ma
anche altre forme di servizi e progetti di sostegno alla genitorialità
come, ad esempio, le iniziative di
animazione offerte durante l’estate.
Nel nostro comune il servizio
di animazione estiva, rivolto ai
bambini da 3 a 6 anni, è offerto
dall’estate 2004 presso la scuola
materna per tutto il mese di luglio.
La scuola materna estiva è affidata all’Ente Gestore della scuola
equiparata dell’infanzia “Emanuele Mosna”, con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Scopo dell’iniziativa, è quello di inte-
Girotondo intorno al platano.
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grare il ruolo della famiglia nei confronti dei bambini più piccoli, durante il periodo di chiusura della
scuola d’infanzia. E’ però, vista
dall’altra parte, anche un’opportunità per i bambini, che possono
trascorrere parte delle vacanze
estive con personale educatore
esperto, in un ambiente familiare
ricco di stimoli ed occasioni di socializzazione.
Nei mesi scorsi, su precisa sollecitazione di un gruppo di genitori interessati, l’Amministrazione
comunale si è attivata per avviare
anche una colonia diurna, rivolta
ai bambini dai 6 ai 10 anni. Per
tutto il mese di luglio, una ventina
di bambini e bambine della scuola primaria ha potuto partecipare
all’attività di animazione estiva,
con la collaborazione della cooperativa Kaleidoscopio. A questo è stata destinata la scuola elementare, anche se gran parte delle
attività si è svolta all’aperto, principalmente al parco delle Albere.
Il programma di animazione proposto, accanto all’uscita settimanale in piscina ed alle attività di
gioco legate al tema della settimana, prevedeva degli appuntamenti con alcune associazioni di
volontariato del paese che si sono
rese disponibili nell’offrire ai bambini l’opportunità di conoscere da
vicino la loro attività. Attraverso
questi appuntamenti è stato possibile arricchire la proposta ludico-educatica con escursioni assieme ai volontari della SAT; visite nella sede della banda per
conoscere gli strumenti musicali e
presso il magazzino dei Vigili del
Fuoco; ci sono stati sfide e tornei
di spada con i ragazzi della Compagnia d’arme della Torre, partite a pallone con la Società Sportiva e prove di pesca ai laghetti
sotto l’attenta guida dell’associazione Pesca Sportiva. Le attività
svolte con le associazioni hanno
consentito ai bambini di compiere nuove e divertenti esperienze
ed hanno creato al contempo un
legame con il territorio e la comunità che potrà costituire, negli
anni e nell’età adulta, la base di
un rapporto stabile e sicuro con
le proprie radici.
Quando rossi e neri
di Mattia Maistri
si prendevano
a calci
Nella seconda metà degli anni Settanta si svolsero ad Aldeno due
partite di calcio tra due diverse compagnie di giovani: i Muppets e i
Ciòpets, rappresentanti di una generazione per cui il rosso e il nero
erano i colori di un’ideologia e di un modo di guardare al mondo. E
magari pure quello di un bar.
ina e goliardica de “I ragazzi della
via Pal”, mescolatela a qualche
scena di Don Camillo e Peppone,
aggiungete una cartolina ricordo
del piazzale delle scuole elementari di Aldeno e mettete un pizzico
di spezie al vago sapore di anni di
piombo. E naturalmente non scordatevi un pallone. E avrete la sfida
tra Muppets (i rossi) e Ciòpets (i
neri). Sono questi, infatti, gli ingredienti di una partita di pallone che
sul finire degli anni Settanta ha infuocato due calde serate estive aldenesi, nella polvere dell’impresentabile campo delle ex scuole
elementari. Una sfida che ha visto
contrapposte non solo due squadre, ma due modi di atteggiarsi, di
leggere il mondo e, soprattutto, di
fare politica.
Immaginare che la politica abbia contribuito a fare da detonatore di un conflitto tra due gruppi
di giovani neanche ventenni sembra paradossale al giorno d’oggi.
Eppure, trent’anni fa era la norma. I rossi da una parte, i neri dall’altra. In mezzo i bianchi, che
sbraitavano meno e intanto gesti-
vano il potere (ma questa è un’altra storia). Rossi e neri che pensavano in modo diverso, che si
vestivano in modo diverso e che
frequentavano locali diversi: i rossi bazzicavano attorno al Bar Acli
(attuale Bar Centrale), i neri si rifugiavano, invece, in Pasticceria
(attuale Bar 2000). Proprio a metà
strada stava il piazzale delle scuole, dove i due gruppi decisero un
bel giorno di sfidarsi a pallone.
Le compagnie
Per capire quale fosse il clima
di quegli anni, vale la pena fare un
passo indietro e citare brevemen-
te le vicende della tavernetta di
Piazzola (il famoso Bus), battezzato poi KB dai suoi giovani frequentatori (gli stessi che ruotavano attorno alla Pasticceria). “Il KB
era la nostra balera” - afferma
orgoglioso Stefano Cont - “un
luogo di aggregazione che organizzava gite e finiva per coinvolgere decine e decine di giovani, anche provenienti dai paesi vicini. Lì si ballava, si beveva, si conoscevano molte ragazze...”. A tal proposito Emiliano
Beozzo ricorda che quella compagnia lo attirava anche perché
“aveva più giro”, mentre quella dei
I Muppets. In alto, da sinistra: Remo Cramerotti, Remo Piffer, Mauro Ioriatti, Alberto
Beozzo, Renato Baldo, Palmo Peterlini. Accosciati, da sinistra: Mariano Peterlini, Daniele Baldo, Giorgio Barbacovi, Paolo Delaiti.
L’
ARIONE 15
Società
Immaginate l’animosità genu-
I Ciòpets. In alto, da sinistra: Bruno Mosna, Stefano Cont (presidente del KB), Maurizio Baldo, Lorenzo Baldo, Francesco Spagnolli, Ugo Giovannini, Luciano Cramerotti,
Oscar Maistri, Claudio Maistri. Accosciati, da sx: Iginio Cont (guardalinee), Elvio
Maistri, Franco Giovannini, Marco Giovannini, Emiliano Beozzo, Arrigo Cont.
Società
rossi era più politicizzata e, forse
per questo, più noiosa.
I rossi non frequentavano ovviamente il KB, ma erano fedeli
avventori del Bar Acli. Almeno finché, nella seconda metà degli anni
Settanta, il nuovo gestore, Enrico
Cont, non cominciò a urtare la loro
sensibilità: “Cominciò a chiamarci <comunistòti> e a dirci
che non ci avrebbe più servito
la spuma che ordinavamo” - ricostruiscono Giorgio Barbacovi e
Remo Cramerotti - “così decidemmo di attraversare la strada e frequentare il Bar Miky”.
Due compagnie, quindi, e due
bar. Ma anche due schieramenti
politici ben chiari. “Al KB a volte
ascoltavamo vecchi dischi con
canzoni fasciste” - racconta Stefano Cont - “e una volta vennero alcuni rossi più grandi di noi
(che nulla avevamo a che fare con
i Muppets, ndr) che ci distrussero tutti i dischi. Niente di drammatico, però era segno di un clima di tensione che allora si re-
L’
16
ARIONE
spirava”.
In fondo erano gli anni di piombo, gli anni in cui nei quartieri delle
città stare da una parte o stare
dall’altra significava darle o prenderle. Ad Aldeno non si arrivò mai
agli eccessi dei grandi centri, tuttavia lo schieramento politico contava, eccome.
O con noi, o contro di noi
“In quegli anni il clima era
molto politicizzato” - ricorda
Marco Giovannini, un frequentatore del KB - “ed era inevitabile che anche la competizione tra
le due compagnie di giovani assumesse connotati politici”.
Con una punta d’ironia Stefano
Cont ribadisce che “si riprendevano le mode milanesi e noi ci
atteggiavamo come i sanbabilini, mentre loro portavano orgogliosi l’eskimo. Addirittura qualcuno ci accusò di organizzare
campi e addestramenti paramilitari e noi per scherzarci sopra
a volte ci vestivamo in mimetica”. Dettagli che nel nuovo millennio fanno sorridere, ma dietro i
quali si nascondono le ombre di
un’epoca che sembrava avesse
bisogno di uno scontro, di una linea di demarcazione tra “noi” e
“loro”, quasi un conflitto di civiltà.
Che nella piccola Aldeno, tra ragazzi cresciuti insieme come quelli
della Budapest descritti da Molnar lungo la via Pal, non poteva
che tramutarsi in sfida metaforica,
in esibizione di forza simbolica. In
poche parole: in una sfida di pallone.
“Sfidarci a calcio era il classico modo per poter dire di essere i più forti” - sintetizza Emiliano Beozzo. La politica, in fon-
Lorenzo Baldo para un rigore a Mauro Ioriatti.
do, era solo un pretesto per giocare a fare i grandi. “L’idea di una
partita di pallone tra le due
compagnie fu la naturale prosecuzione della rivalità nata da
ragazzini, quando si è un po’ tutti amici e un po’ tutti rivali” sorride Remo Cramerotti - “così
noi, di sinistra, decidemmo di
chiamarci Muppets, come lo
spettacolo di pupazzi che si vedeva in televisione”. “E noi di
destra” - ribatte Stefano Cont “decidemmo di chiamarci
Ciòpets, tanto per giocare sul
mio soprannome, ciopèta, spaccatina”. Insomma, Muppets contro Ciòpets: divisa rossa da una
parte, gialloblu dall’altra. Due
compagnie, due locali di riferimento, due schieramenti ideologici,
due squadre. La partita tra Muppets e Ciòpets era già pronta per
entrare nell’album dei ricordi dell’Aldeno di fine anni Settanta.
Cuore contro tecnica
Le partite furono due e andarono entrambe appannaggio dei
Muppets, con i risultati di 4-3 e
4-2, indice di spettacolo, quantomeno agonistico.
“Alle due partite vennero un
sacco di persone, il piazzale delle
scuole era circondato” - ricorda
Mariano Peterlini, un Muppet “loro, quelli di destra, però erano più attrezzati. Avevano pure
fatto le bandierine colorate da
consegnare a tutti i ragazzini
presenti. Ne avevano dato una
anche a mia sorella, tanto che
quando la vidi mi infuriai e gliela strappai di mano”. Sulla mag-
Società
Il campo di gioco e gli spalti.
giore organizzazione dei Ciòpets
è d’accordo anche Remo Piffer,
altro Muppet: “Noi eravamo più
scalcinati, loro più distinti. Anche se - aggiunge subito - noi eravamo molto più forti”. Sul divario tecnico tra le due squadre concordano tutti. Del resto i Muppets
potevano contare su un solido
gruppo militante nelle file della
Ravinense, mentre nei Ciòpets
molti giocavano a calcio solo saltuariamente, come ad esempio il
portiere Lorenzo Baldo, che però
fu capace di parare un rigore nientemeno che al futuro calciatore
professionista Mauro Ioriatti. “Tra
noi Ciòpets i migliori erano
Franco Giovannini e Maurizio
Baldo” - ci dice Stefano Cont “mentre gli altri ci mettevano
grande agonismo e poca tecnica”.
Se nei Muppets, infatti, militavano elementi che poi avrebbero
contribuito a far crescere il calcio
aldenese (Mauro Ioriatti, in primis,
e poi Giorgio Barbacovi, Mariano Peterlini, Alberto Beozzo, Da-
Tifosi a bordo campo.
L’
ARIONE 17
Società
niele Baldo, Renato e Remo Cramerotti, tanto per citarne alcuni),
nei Ciòpets c’erano elementi che
potremmo definire “di cuore”, che
però non ebbero timore a sfidare i
più validi avversari.
“Proprio per questo avevamo paura che loro la mettessero in rissa” - confessa il Muppet
Remo Piffer - “mentre alla fine
furono proprio loro ad accusarci di aver esagerato con la fisicità”. D’altro canto la terra del
piazzale delle scuole non era campo da poeti del calcio in punta di
piedi. “Non c’erano schemi, si
giocava d’istinto” - chiarisce
Giorgio Barbacovi - “e questo
forse ci ha penalizzato, anche se
eravamo più forti. La prima
partita è finita 4-3 per noi, ma
quanta fatica!”.
Un 4-3 che inevitabilmente richiamò l’esigenza di una rivincita,
finita come detto 4-2, ancora a favore dei rossi Muppets. Un terzo
incontro, invece, fu scongiurato
dall’intervento dello stesso sindaco Silvio Franceschini che, come
ricorda Mariano Peterlini, “ci
I Ciòpets con i tifosi.
L’
18
ARIONE
proibì di organizzarne altre, per
evitare che potessero nascere
delle risse”.
Animi accesi e bevute finali
In effetti, anche con la scusa
della politica, gli animi si accendevano, eccome. Tutti i protagonisti
ricordano un evento che segnò quegli epici incontri, ovvero il duro contrasto fisico tra Mariano Peterlini e
Franco Giovannini lungo il muro che
separava il campo da via Filzi. Privi di riprese televisive e di moviola
è difficile ricostruire l’accaduto.
Come riporta Remo Cramerotti:
“Mariano e Franco si spintonarono sul muro e siccome nessuno
dei due voleva cedere, fu inevitabile che qualcuno avesse la
peggio”. A finire all’ospedale per
una forte botta al naso fu Franco
Giovannini, anche se Mariano si
difende dicendo che “ci spintonavamo entrambi e probabilmente
l’ho colpito inavvertitamente
con un braccio”. Cose che capitano in campo, anche se allora l’episodio non contribuì a tenere gli animi
sereni. Giorgio Barbacovi ricorda
di aver preso un pugno da qualcuno a fine partita senza nessuna colpa, anche se ammette con sincerità
che “a distanza di anni, forse ci
si dimentica di quello che si è fatto”. Mariano Peterlini, in compenso, ha bene impressi nella mente i
“bastardo” che riceveva dai tifosi
avversari ogni volta che scattava in
fascia e gli sputi con cui era solito
ricambiare la cortesia. Ma anche
questo, in un campo di terra e polvere, tra una muraglia e il monumento ai caduti, fa parte dell’arredo urbano.
Nonostante i momenti di tensione, le due partite sono state consegnate alla storia con un epilogo che
parla di una grande bevuta tra rossi
e neri in Pasticceria e di un singolare connubio tra le due squadre, che
darà vita a metà degli anni Ottanta
alla squadra di calcio amatori di
Aldeno. Per non parlare dell’incontro “politico” tra gli ex avversari
Daniele Baldo ed Emiliano Beozzo
che, a distanza di vent’anni da quella
partita, diventeranno strettissimi collaboratori nelle stessa giunta comunale. Scherzi delle ideologie.
Ma di scherzi, la partita tra Muppets e Ciòpets ne ha combinato un
altro, quello per cui nessuno dei protagonisti sembra ricordare con precisione l’anno della sfida. C’è chi
dice 1976, chi 1977, chi 1978.
Ma forse non importa. Certe
sfide tra ragazzi, sulle strade polverose di Budapest oppure di Aldeno, non hanno bisogno di una
carta d’identità per esistere. Ci
sono. Il resto è privo di poesia e
non conta più.
Il profumo dell’amore
di don Daniele Morandini*
E’ il profumo di buono, che sempre più raramente si respira nell’ambiente e nelle famiglie. Riscoprirlo e preservarlo significa tornare ai valori fondanti della comunità, significa donare radici ai
propri figli.
Probabilmente bisogna chiederlo all’innamorato che coglie nella fidanzata un odore unico che
lo fa andare in visibilio, bisognerebbe chiederlo a chi visita un
santuario e, entrando in chiesa,
ne coglie un profumo speciale,
diverso, sacro. Bisognerebbe
ascoltare chi ricorda i profumi del
passato: odore del campo, del
prato, delle bestie… C’è un profumo particolare che sta scomparendo in un mondo che non
crede più all’amore. Per noi cri-
stiani quel profumo parla di Dio,
ma anche per chi non crede,
l’amore è il Valore, il profumo
unico.
Nelle nostre piccole realtà si
respira una profonda aria di crisi
familiare, relazionale, educativa.
Ci sono molti segnali che stanno davanti agli occhi di tutti: non
ci si capisce più! Spesso si pensa che questo problema riguardi i singoli, quasi che la crisi di
una persona o di una famiglia riguardi solo un uomo e una donna. Se nei nostri paesi le fami-
I coscritti del ‘92 portano a spalla la statua della Madonna.
Don Daniele.
glie “non tengono più”, non profumano più di buono, soffriamo
tutti. Soffrono i singoli, soffrono i figli che crescono e vengono educati da soggetti diversi e
molteplici, soffre tutta la società che vede crescere persone
egoiste, chiuse in sé, spesso incollate davanti ad un computer
e ad una TV perché non hanno
di meglio. Soffrono le associazioni che avrebbero bisogno di
aderenti stabili e coerenti e invece si ritrovano con persone
fragili e scostanti, in genere molto permalose e facilmente irritabili. “Non si litiga più nelle as-
L’
ARIONE 19
Società
L’amore ha un profumo?
Società
sociazioni” ha detto un’ esperto, e in parte è vero, perché chi
ha idee diverse, o discordanti
con la massa, se ne va. Anche il
mondo della cooperazione soffre quando le decisioni sembrano calare dall’alto, quando un
piccolo gruppo di amministratori decide per tutti e cooperare
sembra solo un nome e non una
realtà, soffre la politica dove si
sospetta sempre che gli interessi
personali sopraffaggano quelli
della comunità. La famiglia che
non profuma più emana un cattivo odore in tutta la comunità.
Purtroppo nessuno ha soluzioni in tasca però forse ognuno
di noi potrebbe provare a difendere la famiglia un po’ di più. Da
bambini si costruisce la stabilità
della coppia del futuro, un bambino viziato, senza limiti e a cui
tutto si deve dare, sarà un domani un marito infedele e violento, la cui moglie sarà solo una
schiava dei nostri tempi (naturalmente vale anche il contrario).
Don Daniele chitarrista.
L’
20
ARIONE
Giochi in oratorio.
Un bambino troppo tutelato dai
genitori e sempre difeso anche
davanti all’evidenza del torto,
sarà un adulto che non sbaglia
mai, incapace di chiedere perdono e di convertire in proprio cuore. Un bambino che non fa il chierichetto, che non canta nel coro,
che non gioca a calcio nella sportiva, che non fa ginnastica artistica (solo per fare alcuni esem-
pi di socializzazione e servizio),
sarà un adulto che si specchierà
solo in se stesso, le colpe saranno sempre e solo degli altri, sarà
incapace di donare il proprio
tempo, pretenderà sempre dagli
altri e avrà sempre da lamentarsi. Una famiglia che vive il paese
solo come un dormitorio educherà figli senza radici, diventeranno giovani e adulti giramondo, parleranno inglese e avranno magari ottimi voti a scuola,
conosceranno il mondo, ma non
avranno un luogo di relazioni
vere, amici con cui confrontarsi
e crescere, spesso si sentiranno
soli e infelici, incapaci di scelte e
stabilità di qualsiasi tipo. Sono
solo sensazioni di un parroco che
non è nessuno per dire queste
cose. Sono solo profumi che se
ne vanno…
*Parroco di Aldeno, Cimone e Garniga.
Dietro le sbarre
di Michele Larentis*
Il mio “primo ingresso in carcere” risale a ormai 10 anni fa accompagnato da Giulia una volontaria che prestava servizio all’interno del carcere da molti anni. Il
ricordo di quella prima volta è ancora vivo, ricordo la curiosità e i
racconti di Giulia che servivano a
prepararmi ad un’esperienza sicuramente non facile dove alla necessità di far eseguire la giusta pena
che consegue al reato si contrap-
poneva il singolo, con la sua storia, il suo essere, i suoi doveri e i
suoi diritti di uomo ed è spesso
difficile operare in modo che le
esigenze di tutti – custodi e custoditi – siano rispettate e promosse.
Particolarmente delicata è la condizione dei detenuti stranieri dei
quali io mi occupo, che costituiscono la fascia più numerosa e allo
stesso tempo più debole della popolazione penitenziaria, scarsa-
mente informata sui propri diritti e
doveri ed ancor meno dotata di
mezzi idonei a vivere la carcerazione in modo da non precludere
un successivo positivo reinserimento nella società civile, fruendo
delle sia pur scarse possibilità risocializzative che il carcere offre,
dei benefici, dei contatti con il
mondo esterno. Ci sono detenuti
che incontri una sola volta, rispondi
alle loro domande e non li vedi più.
A volte vengono trasferiti, altre
volte semplicemente non fanno più
la “domandina” per parlare con te
perché non hanno più bisogno del
tuo aiuto. Altri, invece, li vedi frequentemente e con alcuni si crea
un qualche legame. E’ difficile da
spiegare, ma quel rapporto ha
qualcosa di diverso. All’inizio i
detenuti si accostano ai volontari
tutti allo stesso modo, c’è la curiosità di capire chi sei, che fai, in
che modo puoi essere utile: c’è un
problema da risolvere e il volontario è un tramite con il mondo
esterno troppo prezioso per farsi
sfuggire l’occasione di chiedergli
una mano. Poi, col tempo, dopo
vari colloqui, viene meno la diffi-
L’
ARIONE 21
Società
Al 12 febbraio, le persone detenute all’interno delle carceri italiane
erano 66.161, stipate in spazi pensati per accogliere poco più di
44mila persone. L’esperienza di un volontario della giustizia, nelle
carceri trentine. Un mondo diverso, l’istituzione totale. Incontri che
lasciano il segno, altri che passano. Un crocevia di vite speciali.
Società
denza, il dialogo è sempre più
aperto, il rapporto più stretto e, a
lungo andare, i colloqui diventano
l’occasione perfino per fare due
risate, per parlare del più e del
meno, non sempre soltanto la sede
in cui parlare dei problemi e delle
difficoltà da superare.
Il volontariato negli anni ha
cambiato volto e sta attraversando una fase di passaggio: da elemento residuale, volto a colmare
“i vuoti istituzionali” si sta progressivamente imponendo come soggetto autonomo, caratterizzato da
un partecipazione sempre più responsabile e matura nell’ambito
delle istituzioni in cui opera.
In questa fase di evoluzione e
di integrazione della società esterna rispetto all’opera che il carcere
deve svolgere, non si assiste solo
L’
22
ARIONE
ad un aumento numerico del volontariato, ma anche ad un suo
mutamento qualitativo.
Infatti, all’iniziale volontario che
si proponeva quasi sempre come
singolo, animato dalla buona volontà e dalla voglia di trasmettere
un messaggio di solidarietà, si va
sostituendo un volontario di tipo
diverso che, innanzitutto, avverte
l’esigenza di unirsi ad altri, costituendo associazioni ed organizzazioni; ecco perché anche in Trentino Alto Adige si è deciso di dare
vita alla Conferenza Regionale
Volontariato Giustizia che raccoglie al suo interno importanti realtà locali: Atas onlus, Punto di Incontro, Apas, Caritas, Comunità
dei Frati di Cles, Cooperativa
Sociale Girasole, Odòs di Bolzano, Associazione A.M.A e Avvo-
cati per la solidarietà di Trento e
Rovereto.
Sempre più il volontariato vuole
essere operoso e partecipe della
vita carceraria attraverso attività ed
iniziative concretamente utili nelle
prospettive, prima accennate, di
risocializzazione e rieducazione dei
detenuti.
E’ necessario che ogni singolo
volontario abbia un’adeguata informazione e conoscenza del settore penitenziario e, in particolare, riceva le opportune nozioni e
delucidazioni circa le regole, la vita
interna e le caratteristiche organizzative dell’istituto in cui dovrà collaborare. Da questa esigenza, la
Conferenza Regionale Volontariato Giustizia ha redatto una breve
guida - “Codice a Sbarre” - come
strumento utile a tutti/e detenuti/e,
ai loro familiari, ai servizi sociali,
alle parrocchie, ai volontari e volontarie, a tutte le persone che nella
loro vita sono entrate in contatto
con il mondo penitenziario. È fondamentale, in questo senso, pensare a corsi di formazione, qualificazione e aggiornamento rivolti
non esclusivamente ai singoli volontari, ma integrati con la partecipazione di altri operatori professionali, specie di quelli che concretamente lavoreranno insieme a
loro.
La Conferenza Regionale Volontariato Giustizia ha organizzato
corsi di formazione con l’obiettivo fondamentale di agganciare
“la città” al carcere. In che
modo? Solitamente il linguaggio
legato all’ambito penitenziario è
garantire al volontario stesso le
competenze necessarie a sostenere
il detenuto prima di tutto nel percorso verso la libertà.
E’ nella realtà con la quale si
ha a che fare dopo il carcere che
nascono i problemi: ecco perché
riteniamo che sia urgente lavorare
in questa direzione.
Il detenuto è disabituato alla
vita fuori dal carcere, al territorio
aperto. Paradossalmente egli ha
qualche tutela in più all’interno del
carcere, ma una volta che è all’esterno “subisce” la società nella sua diffidenza, nei pregiudizi e
nei suoi improvvisi e spesso inspiegabili mutamenti.
Il carcere è un sistema vecchio,
con una paura atavica delle tecnologie, dei cambiamenti, per cui
la gestione di persone contenute
risulta più facile. L’impegno del
volontario, invece, deve proiettarsi
all’esterno perché quando il dete-
nuto sarà fuori dal carcere sarà
colto dall’ ansia di recuperare il
tempo perduto, dalla constatazione che mentre lui era dentro le
persone fuori hanno costruito qualcosa.
Questo senso di smarrimento
e di sofferenza è originato proprio
dall’inadeguatezza del bagaglio
con la quale il detenuto esce dal
carcere.
Per promuovere un volontariato arricchente dobbiamo tener
sempre presente che ogni persona, scontata la sua pena, uscirà dal
carcere (purtroppo non tutte, 24
sono i suicidi all’interno delle carceri italiane dall’inizio dell’anno):
bisogna quindi aiutarla a reinserirsi nel mondo con dignità e rispetto.
* Presidente della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia
Società
autoreferenziale, molto tecnico,
basato su leggi incomprensibili e
poco interessanti per il normale
cittadino. A noi preme, invece, che
i partecipanti imparino ad orientarsi nell’organizzazione del carcere, vadano alla ricerca delle parole chiave, del significato delle leggi, delle normative che sono alla
base del sistema carcerario e della struttura generale.
Il cambiamento che ci si attende non è una conseguenza automatica e pianificabile. Sarà un comprensione lenta, frutto della personale posizione partecipativa, di
coinvolgimento e di disponibilità;
comunque si evolva, questo percorso genererà un collegamento
con il carcere.
La filosofia di pensiero che ne
è alla base concepisce il volontario come colui che offre sostegno
alle difficoltà derivanti dalla condanna, ma nello specifico cerca di
L’
ARIONE 23
Dalle caneve
alle taverne
di Giovanni Mosna
Ricerca dell’intimità e di relazioni, con la colonna sonora dei 45
giri. Viaggio nei covi dei ragazzi negli anni ‘60.
Come si divertivano cin-
Società
quant’anni fa i giovani? Ho provato
a chiederlo in giro, a qualche amico
che negli anni ’50 aveva più o meno
vent’anni. Beh, non c’era molto in
un piccolo paese come Aldeno,
c’era il cinema, quello sì, l’oratorio
con alcuni giochi, e i bar. Il cinema
lo ricordo anch’io che a quei tempi
ero proprio un bambino. Il sabato e
la domenica mio padre qualche volta mi ci portava: proiettavano principalmente western, quelli classici
diremmo oggi, infatti ho un ricordo
ancora molto vivido di “Un dollaro
d’onore” che mi aveva affascinato,
I componenti del Bunker Clan a carnevale.
L’
24
ARIONE
così come “L’uomo che uccise Liberty Walance”.Al ritorno, sulle strade del paese illuminate da una luce
flebile e gialla passavamo davanti ai
bar vocianti. Insomma il cinema, i bar
e poi le cantine. Tutte le famiglie, che
allora erano prevalentemente contadine, avevano la loro “caneva”
nella quale le compagnie concludevano la serata: vino, qualche luganega, sottaceti e un pezzo di formaggio. E le ragazze? Le ragazze alla sera
uscivano poco, le occasioni di incontro erano rappresentate dalle funzioni
religiose serali, qualche festa da ballo
in casa e i pochi veglioni che le associazioni aldenesi organizzavano
per Capodanno o per Carnevale.
Questi erano all’incirca gli anni ’50
per i giovani del paese, anche se
qualcosa stava cambiando.
Le condizioni economiche erano nettamente migliorate rispetto ai
decenni precedenti, in pochi anni l’industrializzazione avrebbe completamente trasformato un modo di vita
che era durato secoli. Anche per i
giovani c’erano molte più opportunità di lavoro e quindi di mobilità, di
entrare in contatto con persone e
ambienti diversi, nuove culture, nuove idee. Avere uno stipendio, anche
se minimo e guadagnato lavorando
Soci della Candola in sede.
duramente, a sedici anni cambia tutto, significa anche poter pensare e
agire in modo più autonomo, avere
un minimo di disponibilità economica per soddisfare i propri bisogni,
per rincorrere i propri sogni. Chi non
lavorava, studiava; al mattino la sola
corsa delle sette non era più sufficiente per trasportare in città gli operai, gli impiegati e gli studenti e così
fu introdotta la “corsa studenti” alle
sette e venti. Sempre strapiena: a
metà degli anno ’60 gli studenti che
frequentavano le scuole superiori a
Trento erano circa un centinaio. “I
studia… pù nessuni che g’ha voia
del laorar!” commentavano i
soci. Erano un po’più adulti di me e
devo dire che io li ammiravo moltissimo. Portavano già i capelli più lunghi del normale, il ché attribuiva loro
un’aria ribelle che mi piaceva molto,
li pettinavano a coprire le orecchie
o li acconciavano in lucenti ciuffi alla
Little Richard.. Erano gli anni del
rock and roll più scatenato, quello
che già soltanto ascoltato rappresentava una trasgressione. Pezzi come
Tutti frutti o Good Golly, Miss
Molly ci sembravano il massimo
dello scatenamento. Devo dire che
il rock che ci piaceva di più era proprio questo o quello frenetico di Jerry
Lee Lewis, mentre Elvis, che aveva
maggior successo e che conoscevamo anche dal cinema, ci sembrava un po’troppo perbene. Il gruppo
era abbastanza chiuso, erano sempre insieme, alcuni di loro avevano
la moto, la Vespa “normale” ma anche il mitico GS dal fischio inconfondibile. Io, un paio d’anni più giovane di loro, li vedevo partire alla
sera alla volta di Nomi o di Villa
Lagarina e immaginavo le corse sulle strade sterrate di allora.
Avevano anche una tessera con
il nome del socio (il nome in società), le firme del presidente e del segretario (e l’impronta dell’alluce sinistro), che allora mi sembrava il
massimo e che adesso fa un po’sorridere. Tra l’altro non mi ero mai
accorto che il “decalogo del socio”
stampato sul retro era di soli nove
“comandamenti”. C’erano alcune
perle come ad esempio “Il socio
considera teste grezze e incolti i
non appartenenti” oppure “il socio non si lascia comandare da
nessuno”: non coglievo l’aspetto un
po’goliardico e guascone, mi sembravano una vera sfida alle convenzioni e al perbenismo (e forse lo erano anche). Gli ultimi due erano “Il
socio deve riposare di giorno e
dormire di notte” e laconicamente
“Il socio non ama il lavoro”.
Sicuramente fu per imitazione che
con alcuni amici decidemmo di formare anche noi un club. Fulvio, con
il beneplacito dei suoi genitori, mise
a disposizione una parte del piano
terra di casa sua e ci costruimmo la
sede. Uno di noi studiava da geometra, altri avevano pratica di lavori
edili e in poco tempo, con due tramezze, trasformammo un angolo del
vasto scantinato nella nostra sede.
Era bellissima: una panca a muro
correva su tre pareti, tre pannelli di
“scorzi” ,uno per parete, attribuivano al locale quel tanto di rustico che
bastava, una parete era riservata al
giradischi e a un contenitore per i 45
giri. Alcune lampadine colorate,
niente di psichedelico, creavano l’at-
Senza tessera non si entrava alla Candola.
L’
ARIONE 25
Società
benpensanti: Naturalmente non era
vero, probabilmente ad Aldeno non
si era mai lavorato tanto.
In paese ci si conosceva tutti, studenti e giovani operai si divertivano
negli stessi luoghi e nello steso modo.
Avevamo un po’di invidia noi studenti
dei nostri compagni che lavoravano
e potevano permettersi la Vespa o il
Morini Corsaro e che erano “costretti” a pagare il conto al bar perché noi
non avevamo mai una lira in tasca…
ci sentivamo un po’imbarazzati del
nostro privilegio, del tempo libero,
delle vacanze…come di un’adolescenza che durava più a lungo, che
doveva ancora incontrare la durezza
e la disciplina del lavoro. Ma c’era
un’etica solidale della compagnia che
si poteva riassumere nel motto “o tutti
o nessuno”. Eravamo molto uniti, talvolta chiusi all’interno della nostra piccola cerchia, ma non c’era rivalità, o
meglio non c’era aggressività fra le
varie compagnie. Non ricordo di
grandi litigi, di “guerre fra bande” in
quegli anni, forse appena un po’di
competizione nel metterci in mostra.
Fu dalle compagnie che nacquero le
Taverne.All’inizio, che io sappia, furono soltanto tre, poi più avanti si moltiplicarono. Non parlo naturalmente
delle tavernette di famiglia che furono una moda eminentemente privata, ma di quelle che ebbero una qualche rilevanza pubblica.
I primi in ordine di tempo, i pionieri furono quelli della “Candola”,
un gruppo composito che comprendeva giovani contadini, artigiani, operai e anche un paio di studenti.. La
loro prima sede fu in via Martignoni
a piano terra della casa di uno dei
Monia, il “lento” per eccellenza.
Società
mosfera. Decidemmo il nome della
nostra società e la chiamammo
“Bunker Clan”, credo scimmiottando il Clan di Celentano che era il
nostro mito. Non c’erano presidenti e cariche sociali, la sede era sempre aperta per i soci ma ci ritrovavamo principalmente il sabato sera
e la domenica pomeriggio.
Lo scopo sociale era il ballo; non
vorrei essere frainteso, nessuno di
noi sapeva ballare in senso tradizionale, non conoscevamo “i passi”,
ballavamo i lenti e gli “shake” (per
noi significava scuotersi più o meno
freneticamente). Le musiche dell’epoca ( Beatles, Rolling Stones ma
soprattutto Celentano, Morandi,
Mina, Caterina Caselli, i Rokes,
l’Equipe 84 e una serie interminabile di cantanti e gruppi che duravano
un paio di stagioni) le ascoltavamo
sempre a tutto volume dai 45 giri, i
microsolchi, come li chiamavano,
che dopo le numerose fruizioni diventavano solchi tout court. Avevamo pochi soldi, come ho detto, per
cui i vinili li compravamo facendo
colletta, raramente nuovi, spesso
usati, da amici che riciclavano i dischi dismessi dai Juke box. Alcuni
di noi ballavano solo i lenti, non per
L’
26
ARIONE
amore di compostezza, ma perché
facilitavano l’approccio con le ragazze. Un paio di lenti erano interminabili, ne ricordo in particolare uno
Monia che messo tre volte di seguito ti permetteva di stare abbracciato mezz’ora con la tua ragazza. Non
eravamo trasgressivi, anche se ci sarebbe piaciuto, eravamo un po’goliardici e desiderosi di farci notare, di
emergere. Partecipammo anche ad
alcune edizioni della Festa dell’Uva
realizzando carri allegorici di successo. Poi un paio di noi partirono per il
servizio di leva, altri per l’Università e
tutto finì. Nel volgere di due anni, anche sull’onda dei movimenti del ’68,
i nostri interessi cambiarono ancora,
cambiò il costume, la cultura, arrivò
la politica che per molti di noi divenne un interesse totalizzante. I club, le
compagnie, le tavernette ci sembrarono giocattoli per bimbi.
Ho detto che le taverne che ebbero qualche rilevanza pubblica furono tre. La terza fu “El Bus”, si chiamava proprio così ed era in Piazzola. Nonostante ci abbia provato, non
I Rokes di Shel Shapiro.
sono riuscito a contattare i protagonisti di quest’altra avventura che fu
anche quella che, passando di gruppo in gruppo, durò di più. Mi ripropongo di raccontarne sul prossimo
numero insieme a qualche altra realtà che mi fosse sfuggita.
Ma c’è anche qualcos’altro di
cui vorrei parlare: le donne, le ragazze. Come avrete notato non compaiono mai come protagoniste in
questi gruppi e credo sia un fatto
molto significativo ed esemplare di
un costume sociale che è andato poi
fortunatamente mutando. Mi piacerebbe raccontare com’era la vita
delle nostre coetanee anche attraverso i loro contributi, quindi aspetto scritti, notizie, fotografie.
Il curioso “contenuto” della tessera del Club “La Candola”.
Lunedì, pollo.
di Cristina Cont
La storia della famiglia Antonini di Crosano, dalla macelleria alla
rosticceria ambulante. Una presenza che scandisce le settimane
anche sulla piazza di Aldeno.
nedì è quasi giorno di festa, in paese. Fin dalle prime ore del mattino piazza Cesare Battisti si veste
di suoni, profumi e colori dalle mille sfumature: frutta, verdura, formaggi, abbigliamento, calzature...
Chi, da oltre trent’anni, non
manca l’appuntamento settimanale
con il mercatino aldenese, sono
Morena e Claudio con il loro banco
del pollo allo spiedo.
Era Giugno del 1980 quando
Fulvio Antonini da Crosano di
Brentonico, papà di Claudio, si
presentava per la prima volta, con
un piccolo furgone, nella piazza
della Chiesa a vendere polli allo
spiedo. A dir la verità il camionci-
Il girarrosto, ai tempi di papà Fulvio.
no non era parcheggiato proprio
all’interno della piazza, già interamente occupata dagli ambulanti
con posteggio assegnato, ma di
fronte, a ridosso della casa dei
Lucianer.
A quei tempi, i polli allo spiedo
erano quasi una novità e gli ambulanti che li vendevano, in regione,
si contavano sulle dita di una mano.
Claudio gestiva allora una macelleria nella piazza centrale di Mori
e suo padre faceva l’operaio alla
Marangoni. Il lavoro in fabbrica,
sempre a contatto con gomme e
polveri, aveva però causato seri
danni alla salute del signor Fulvio.
L’idea del commercio ambultante venne al giovane Claudio un
Claudio e Morena.
martedì mattina, attraversando le
vie roveretane animate dalle bancarelle. Perchè non provare a chiedere la licenza per la vendita di
polli allo spiedo– tanto per stare
nell’ambito della macelleria – in
qualche centro del Trentino e così
permettere al padre di lasciare
l’ambiente insalubre della fabbrica? Sì, ma da quale piazza partire? Il signor Fulvio aveva prestato
il servizio militare con un certo
Enrico Baldo di Cimone e si ricordava di Aldeno, un bel paesone
nella piana con un buon numero di
abitanti, l’ideale per iniziare l’attività ambulante. Restava il proble-
L’
ARIONE 27
Società
Da oltre mezzo secolo il lu-
Società
ma della licenza. A quei tempi non
erano ancora di moda gli orari e i
giorni di ricevimento degli amministratori pubblici e l’uscita da
“messa prima”, la domenica mattina, era una buona occasione per
incontrare e parlare col sindaco.
Il signor Fulvio attese l’allora sindaco Sandro Nicolodi sugli scalini della Chiesa e, seduta stante,
ottenne dal primo cittadino il permesso di vendere polli allo spiedo, articolo mancante sul mercato
aldenese, nello slargo di fronte alla
piazza. Per un anno Fulvio Antonini inondò di profumi d’olio e rosmarino i Lucianer, che abitavano
proprio sopra la bancarella attrezzata. Poi ottenne il posto fisso nella
piazza, vicino alla chiesa. Già
dopo qualche mese, Fulvio dovette essere affiancato dalla nuora,
Morena, ex operaia alla Grundig
e già mamma di tre bimbe. Il lavoro non mancava di certo: il lunedì Aldeno, il martedì Rovereto,
il venerdì Domegliara, nel Veronese, il sabato Ala.
Un paio d’anni più tardi, Clau-
Oggi: pollo, patatine e tanto altro.
L’
28
ARIONE
1986: pollo e patatine a mille Lire.
dio, giovane intraprendente, sempre alla ricerca di novità nel settore, pensò bene, primo in Trentino,
di proporre ai propri clienti anche
le patatine fritte, come contorno al
pollo allo spiedo. La prima friggitrice fu il frutto di un baratto: in
cambio dell’apparecchio, Claudio
cedette un salotto seminuovo ad
un venditore di formaggi che doveva rapidamente maritare il figlio.
Le patatine fritte si rivelarono
un successo: code di clienti davanti
al banco e la friggitrice che non riusciva a star dietro a tutte le richie-
ste. Ben presto si rese quindi necessario sostituire il camion con
uno più grande con due friggitrici,
poi uno con quattro per finire con
gli ultimi due camion che ne montavano sei: una riservata alle patatine per celiaci, una per il pesce
fritto.
L’attività iniziava a dare buoni
frutti e così anche Claudio, nel
1984, a 28 anni, complice la crisi
che investiva le piccole macellerie, soffocate dai grandi supermercati, prese la decisione di chiudere la bottega per dedicarsi al commercio ambulante.
Oggi Claudio guarda a questa
scelta come ad una grande fortuna. Il suo obiettivo era quello di
dare lavoro a tutta la sua famiglia.
Obiettivo centrato in pieno visto
che oggi, sull’avveniristico camion
del pollo allo spiedo lavorano, oltre a Claudio e alla moglie Morena, anche due delle tre figlie e i due
generi. I clienti, oltre al classico
pollo e patatine, possono sbizzarrirsi in una vasta scelta di carni (costine, galletti, quaglie, stinchi, in-
mai prima dell’ora di cena, e questo per sei giorni alla settimana. La
famiglia Antonini, infatti, oltre ad
essere presente il lunedì ad Aldeno, il martedì è a Rovereto, il mercoledì a Borgo, il giovedì a Trento, recentemente ha acquistato
anche la licenza per il mercato
bolzanino del sabato. Il venerdì,
giorno di riposo, è dedicato a papà
Fulvio e mamma Nidia, oramai
anziani.
Chiedo a Claudio conferma di
voci che circolano a Trento: sembra che i suoi polli allo spiedo siano i più ambìti della città. Claudio
arrossisce e non conferma, è dotato di quell’umiltà che molti, al
giorno d’oggi, ignorano. In effetti,
mi confida, un segreto c’è. Quando a tredici anni faceva l’apprendista in una macelleria di Marco,
ha imparato un sistema usato in
antichità per aromatizzare le carni, che gelosamente custodisce in
segreto. Sistema che richiede parecchie ore di lavoro, ma che rende molto in termini di qualità. Certi
colleghi arrivano sul mercato,
riempiono il pollo con un cucchiaio di aromi già pronti e infilzano il
tutto sullo spiedo. Il procedimento di aromatizzazione, per i polli di
Claudio, è molto più lento: inizia
almeno cinque giorni prima della
cottura e a guadagnarne è il sapore della carne, della quale conserva il caratteristico gusto delicato.
Claudio non è bravo solo nella
preparazione delle carni, ma ha
sviluppato anche ottime doti di
comunicatore, empatico e simpatico, doti fondamentali per uno che
fa il suo mestiere: sempre una battuta pronta per il cliente di turno,
un occhio di riguardo per chi è in
difficoltà, patatine infilzate in uno
stecco per la gioia dei più piccoli.
Il prossimo Gennaio dovrebbe
essere l’ora della pensione per
Claudio, che potrebbe finalmente
dedicare maggior tempo alla sua
passione, i libri. Ma lui ha già avvertito i familiari: l’ultima piazza da
cui si congederà, spera il più tardi
possibile, sarà proprio quella di
Aldeno dove conosce molte più
persone che a Crosano e dove, in
trent’anni di attività, molti clienti si
sono trasformati in amici preziosi.
Il pensiero del commiato dalle piazze non è però ancora in
primo piano. Prima c’è un altro
traguardo, che ha radici nel passato, nella macelleria. Claudio
Antonini è in attesa della licenza
per produrre salumi, cosa che
nella vecchia bottega sapeva fare
benissimo e che vorrebbe proporre anche sul suo tecnologico,
grande furgone.
Terza generazione: Sofia impara l’arte.
L’
ARIONE 29
Società
voltini), pesce fritto, verdure impanate, oltre ad un banco gastronomia in grado di soddisfare anche i gusti dei più esigenti.
Certo, non bisogna dimenticare che la vita del commerciante
ambulante non è delle più agiate:
se in primavera è piacevole lavorare all’aperto, quando piove, nevica, fa freddo o troppo caldo, il
privilegio si trasforma in svantaggio. Claudio e Morena si alzano
alle quattro del mattino per arrivare sulla piazza del mercato alle
sette, attendere il vigile per il rito
della “spunta”, il controllo delle licenze, e cominciare a cuocere le
carni. I primi polli, rosolati a regola d’arte, devono essere pronti alle
8.30, ora intorno alla quale i più
pensano alla brioche e cappuccino, ma qualcuno, soprattutto gli
anziani, hanno già in mente il pasto principale. Claudio, Morena,
figlie e generi lavorano dietro al
banco fino alle 13.30 e poi a casa,
in quel di Marco, vicino a Rovereto, dove si è condensato il nucleo familiare. Qui Morena, che a
detta del marito è molto pignola,
dedica almeno tre ore del pomeriggio alla pulizia scrupolosa del
mezzo: tutto deve essere disinfettato, lindo e splendente. Claudio
invece si occupa del magazzino,
recentemente ristrutturato nel rispetto della normativa, alla quale
si attiene scrupolosamente, della
preparazione delle carni, del carico della merce sul camion e, non
da ultimo, di tutte le scartoffie, che
diventano ogni anno più numerose; insomma il lavoro non termina
I
Giochi del
Comun Comunale
di Daniele Vettori
E’ mancata la vittoria, quest’anno, ma ancora una volta la grande
sfida fra i comuni della Vallagarina ha entusiasmato e divertito,
cementando amicizia e cameratismo dei portacolori aldenesi.
E per un punto Aldeno perse
Attualità
la cassa! Rammaricati per il risultato
di fronte al proprio paese, ma consapevoli di non aver trascurato niente
per raggiungere il massimo risultato.
Davanti a un magnifico pubblico, forse la più bella cornice di tutti
i giochi del Comun Comunale, la
gente di Aldeno si aspettava una
ripetizione vittoriosa del 2004.
L’impegno negli allenamenti è stato costante anche perché la squadra voleva dedicare la vittoria a
Oriana e Giorgio Buratti, che quest’anno non hanno potuto essere le
nostre guide. Emblematico è stato
il gesto del nostro “vecchione” primo di corda che, prima di disputare la finale per assegnare il terzo
posto contro il Nomi, peraltro nettamente vinta dai nostri, è sceso
dalla pedana per abbracciarli, rico-
La squadra aldenese al tiro alla fune.
L’
30
ARIONE
noscente per il loro costante impegno dimostrato finora nelle disfide
del Comun Comunale.
Tornando alla cronaca della serata, riepiloghiamo i risultati: bene
la gara della botte, che abbiamo
vinto; bene anche la corsa dei trampolieri, arrivati secondi con soli trenta centesimi di ritardo dai vincitori,
benino il tiro alla fune, con il terzo
posto, anche se la terza tirata contro il Nogaredo ci è stata tolta in
malo modo, squalificandoci per
caduta. Giornataccia invece per la
prova di tiro della bòra, ma chi
pratica gli sport può capire che
queste cose succedono (e la sfortuna ci ha messo le mani). Il rammarico tuttavia è stato grande, pensando che, in allenamento, i nostri
“boscaioli” erano quelli che ci davano le maggiori garanzie.
Onore comunque ai nostri atleti, che hanno onorato l’impegno per
le insegne di Aldeno con più di tre
mesi di allenamento:Romina Petrolli, Christopher Agostani, Nicola
Baffetti, Andrea Baldo, Roberto
Baldo, Paolo Baldo, Alvaro Botticchio, Alessandro Casari, Mauro
Coser, Mattia Coser, Simone Coser, Stefano Enderle, Leonardo
Maistri, Andrea Micheletti, Fabrizio Moratelli, Damiano Muraglia,
Marco Piffer, Stefano Ridolfi, Paolo Beozzo e Daniele Vettori.
Infine, un pensiero agli sponsor.
Durante l’inverno ci siamo costruiti
una pedana di gomma per gli allenamenti del tiro alla fune che, grazie alla disponibilità, alla gentilezza
ed anche alla pazienza della ditta,
abbiamo potuto collocare nello stabile dell’impresa edile Piffer Gabriele e Marco.
Per la sua realizzazione dobbiamo ringraziare le ditte che hanno
creduto nella nostra idea con un
loro contributo: Cassa Rurale di
Aldeno e Cadine, Carpenteria in
legno di Coser Marco, Officina Autoriparazioni di Flavio Zamboni,
Legno Costruzioni di Lucianer Mauro, Il Tetto di Baldo Stefano.
Comun Comunale
di Alida Cramerotti*
Nelle giornate dal 4 al 6 giu-
Il banchetto di San Zeno.
Il corteo storico precede la sfida tra le Ville del Comun Comunale.
I vecchi volti del centro storico
si sono trasformati in taverne, antiche botteghe d’arte ed in ambienti
domestici, con donne in costume
abilmente impegnate in lavori manuali, servitori, giullari e cavalieri
impegnati in tornei di spade.
E’ stato soprattutto merito di
questi luoghi e del lavoro di chi li
ha allestiti con cura se il nostro
centro storico e la piazza della
Torre in queste giornate medioevali hanno vissuto un momento di
grande attrazione ed interesse.
Il grande impegno dei numerosi
volontari delle associazioni coordinati da Oscar Beozzo affiancato
da Graziano Plotegher, è stato indubbiamente ripagato dal successo che la manifestazione ha riscosso sia in termini di partecipazione
che di gradimento da parte del
pubblico. Una partecipazione che
non ha riguardato solo il momento
più atteso e celebrato del Comun
L’
ARIONE 31
Attualità
gno, Aldeno è stata sede dell’edizione numero venti del Comun
Comunale Lagarino, la manifestazione che rievoca il periodo in
cui le sedici ville della destra Adige – oggi rappresentate dai comuni
di Cimone, Aldeno, Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina, Nogaredo e
Isera – diedero vita ad un unico
ente amministrativo.
Per alcuni giorni il nostro centro storico si è trasformato in un
vero e proprio borgo medioevale
in cui musiche, cortei storici, taverne, spettacoli, banchetti, antichi mestieri e giochi hanno offerto
al pubblico un tuffo in un’epoca
storica di grande fascino ed interesse culturale.
La taverna “Penna d’Aquila”, in via 3 Novembre.
Attualità
Comunale, quello della sfida tra
le ville per la contesa cassa delle
regole, ma che ha caratterizzato i
diversi appuntamenti in programma, nonché il suggestivo spettacolo
pirotecnico con il quale si è chiusa
la manifestazione.
Come nelle passate edizioni
ospitate ad Aldeno, l’apporto del
volontariato è stato di fondamentale importanza per l’organizzazione della manifestazione, così come
la disponibilità di quei cittadini del
centro storico che hanno gentilmente offerto volti e coorti per allestire
le taverne e le mostre che anche in
questa occasione hanno rappresentato uno dei punti di maggiore attrazione per il pubblico. Ottima la
cucina in tutti i punti di ristoro con
piatti che rimarranno nella storia di
questa edizione numero venti del
Comun Comunale, come i canederli della Silvana consumati in gran
quantità e il tonco di Pontesel servito dalla società sportiva. L’attività è stata intensa e frenetica in tutte
le taverne dove la festa si è sempre
protratta fino a notte fonda, ma
anche nello spazio ristoro allestito
L’
32
ARIONE
dal comitato sagra di S. Modesto,
nei volti che hanno ospitato la mostra fotografica di Remo Mosna ed
i laboratori di ricamo, tombolo,
punto croce, lavoro a maglia, pittura su porcellana e su legno alle-
stiti dalle insegnanti dei corsi.
A tutti i volontari delle associazioni che con grande entusiasmo e
disponibilità hanno collaborato all’organizzazione del Comun Comunale, ai proprietari dei volti e
delle coorti che hanno concesso
l’utilizzo dei loro spazi privati, ai
giocatori della nostra squadra che
con grande impegno si sono a lungo
allenati per difendere i colori della
Villa di Aldeno va pertanto il doveroso grazie dell’amministrazione comunale e crediamo anche tutti
coloro che in queste tre giornate
di festa hanno vissuto la magia del
Comun Comunale.
La taverna “Al Convento”, in via della Chiesa.
Nomi ha vinto la Cassa delle Regole.
*Assessore alla cultura
Miss in famiglia,
famiglia di Miss
Dalla loro, le ragazze Barral, hanno l’età: 19 anni Nicol,
17 Maria Noel. Ma, quanto a
bellezza, mamma Virginia non è
da meno, a dispetto dei quattro
figli.
La spinta a calcare le passerelle dei concorsi viene proprio
da lei, Virginia, volitiva uruguayana, nipote di emigrati trentini
(la nonna era di Arco) che è tornata nella terra dei padri, o molto vicino a queste: prima a Mattarello, poi ad Aldeno.
Maria Noel, guidata da Sonia Leonardi, organizzatrice degli eventi Miss Italia in regione,
ha indossato la fascia di Miss
Maria Noel, con la corona di Miss Wella.
In abito lungo, Sonia Leonardi.
Wella Professional sulla ribalta
altoatesina di San Vigilio di Marebbe.
Un titolo che la porterà alla
finale per Miss Trentino o, in alternativa, alle pre-finali di Miss
Italia, a Salsomaggiore Terme.
Quattro fratelli: il primo, Diego, poi le Veneri: Nicol, Maria
Noel e la più piccola, undicenne, Alanis, che, per il momento,
si accontenta di sognare una carriera di fotografa delle dive.
Ma anche la mamma ha compiuto, nei trascorsi giovanili,
qualche breve escursione nel
mondo dello spettacolo: ha fatto
la modella in Uruguay, prima di
metter su famiglia. E’ questa confidenza che la fa sentire tranquilla nell’affidare le sue belle creature ad un ambiente al quale,
solitamente, si attribuisce qualche rischio.
“Sono cambiati i tempi”, dice
Virginia, “c’è molta professionalità, Sonia Leonardi da sicurezza e buoni consigli”.
E poi anche le affermazioni
sulla passerella, tra tante bellissime, contribuiscono a superare il
retaggio, quasi sempre difficile,
dell’emigrato. Insieme al concreto sostegno di un posto di lavoro, naturalmente. Virginia fa l’ausiliaria al liceo Prati di Trento, le
ragazze studiano da parrucchiera
e da estetista. Le luci della ribalta
non sono così abbaglianti da accecare il buon senso. Non nella
famiglia delle Miss.
L’
ARIONE 33
Attualità
Maria Noel Barral, teen-ager aldenese, miss Wella Professional.
Un titolo conquistato a Luglio, che fa sognare la passerella di Miss
Italia. Ma la concorrenza è in famiglia, con la sorella Nicol, anche
lei sulle ribalte dei concorsi di bellezza.
È già sera,
tutto è finito
di Lorenzo Lucianer
Presentato ad Aldeno il romanzo d’esordio di Tersite Rossi, pseudonimo di due giovani autori: Mattia Maistri e Marco Niro.
C’era emozione, quel martedì
Cultura
sera, nella sala consiliare del comune. Uno degli autori, soprattutto, giocava in casa, per l’esordio.
Era Mattia Maistri che, insieme al
coetaneo Marco Niro, ha steso a
quattro mani il testo di 460 pagine
nel quale si raccontano, legate dal
filo introspettivo di un romanzo
avvincente, le storie che hanno
coinvolto due generazioni tra gli
anni ’70 ed oggi.
Storie di politica e di vita, di
ragazzi, uomini e donne, irretiti dai
poteri, protagonisti e vittime dei
poteri. Amore, calcolo, strategie,
Marco Niro e Mattia Maistri. In primo piano il libro di Tersite Rossi.
L’
34
ARIONE
affanni, cinismo, dolore, distacco,
violenza, amicizia, ideali, dubbi,
cadute, vittorie, partenze, ritorni,
viltà, coraggio, slancio, rassegnazione. Paradigmi di esistenze che
si confrontano con gli eventi, volontà che si scontrano con l’ineluttabile, uomini ed istituzioni, regole sbiadite, tradite, ribadite. Il
crepuscolo dell’occidente, che si
spegne in rivoli di storia, via via più
sottili, fino all’esile filo della coscienza, fino a sera, troppo presto
per i tempi di un sogno incompiuto.
“E’ già sera, tutto è finito”, il
secondo romanzo aldenese, se
vogliamo. Il primo, quello di Franco Battisti, “La maschera della terra”, alla ricerca di una radice storiografica, etnica quasi, per la gente
di Aldeno, piccola luce nella penombra di quella memoria organica che un paese contadino non ha
diritto ad avere, nel famedio della
cultura. Ingiustizia alla quale hanno rimediato i Manzoni, i Verga, i
Rigoni Stern, i Silone. Romanzo
storico, come voleva Battisti, con
intento ricostruttivo e riparatore,
insomma.
Ma che c’entra allora un romanzo di stragi, servizi deviati,
sce la passione ed i trucchi dell’arte, muore d’amore per il giornalismo, brama l’inchiesta, anela
alla verità dietro le quinte di uno
spettacolo allestito per una platea
d’occhi ammaliati dalle TV.
Dipana la trama dei fatti, il narrante Tersite Rossi, attorno alla figura del protagonista, Antonio
Castellani, giornalista, e nella cornice di un paesetto del Nordest,
che si chiama Gazzolino (ma che
potrebbe altrettanto utilmente chiamarsi Aldeno) e lascia ad un diario (romantico, morbido strumento) il compito di punteggiare ritratti,
di distinguere i fatti dagli stati d’animo.
“E’ già sera, tutto è finito” potrebbe richiamare, in certa misura, il Millennium di Stieg Larsson,
che evoca il miraggio di un giornalismo leale, incorrotto, capace
di inseguire la verità con gli strumenti dell’inchiesta. Tuttavia, a differenza dello svedese, nel romanzo di Tersite Rossi c’è una più profonda immersione nella materia
politica, humus di un potere più
vasto ed articolato, rispetto a quello affaristico-finanziario evocato
da “Uomini che odiano le donne”.
Ci sono riferimenti documentali e
precisi, di fatto “non puramente
casuali”, un’aderenza alla cronaca tale da collocare la vicenda romanzesca in un contesto oggettivo, più finemente indagato, seppure soggetto all’atteggiamento
analitico coerente con le convinzioni politiche e sociali degli autori, entrambi redattori del mensile
“Questotrentino”.
Non molti in sala, quel martedì
sera, avevano letto il romanzo. Del
resto era stato presentato al Salone del Libro di Torino appena pochi giorni prima, stampato in mille
copie, primissima edizione. Ma
molti, alla fine della serata, dopo
la lettura appassionata di alcune
pagine da parte dell’attore Mauro
Bandera, dopo l’intervista con gli
autori ed ascoltate le registrazioni
delle interviste per strada che dramma nel dramma - mostravano in modo desolante l’evanescenza della memoria anche rispetto a fatti tragici come le stragi
di mafia e di Stato, lo hanno voluto per leggerlo. Le copie in mostra sul tavolo, impreziosite dagli
autografi, s’intende, sono andate
via molto presto. Preludio alla ristampa, premio al coraggio dell’editore (Pendragon, Bologna)
che ha accettato la scommessa ed
ha pubblicato il sogno ad occhi
aperti e vigili di due ragazzi. I quali, grati, hanno promesso dell’altro.
L’
ARIONE 35
Cultura
mafia, Berlusconi, giornalisti, tangentopoli, che c’entrano la notte
della Repubblica, il fosco fondale del dramma giovanile narrato da
Tersite Rossi, con Aldeno?
C’entrano, “nella misura in cui”
(dicevano gli arruffapopolo del
’68) quella generazione, degli anni
’70 ed ’80, anche ad Aldeno è stata testimone ravvicinata della genesi di quegli eventi, fisicamente
vicini, con l’epicentro originario a
Sociologia. “Nella misura in cui”
anche i ragazzi aldenesi si sono perfino bellicosamente - confrontati con quei conflitti. “Nella misura in cui” lo stesso Franco Battisti
ne è stato attore e protagonista,
con il suo gruppo spontaneo, con
l’azione politica di classe, con i
moti studenteschi ed operai, con
la creazione d’un gruppo di opposizione in consiglio comunale,
con l’elaborazione di un progetto
di rivoluzione sociale attraverso la
politica. Non è forse questa la trama politica di “E’ già sera, tutto è
finito”? Troppo protagonista e contemporaneo, Battisti, per poter
parlare di quegli eventi in termini
storici.
Ma lo sguardo della generazione successiva, quella di Tersite
Rossi (sintesi pseudonimica del
regale Tersite omerico e del qualunque signor Rossi, entrambi comunque anti-eroi), quella cioè di
Mattia Maistri e Marco Niro, giusto trentenni, è già sufficientemente distaccato per autorizzare
l’operazione.
A patto di saper scrivere. E
Tersite Rossi sa scrivere. Cono-
Ma ti, de chi set?
di Massimiliano Cont
e Samuele Cont
Germani, Fereri e Miani: continua la ricerca dell’origine dei soprannomi di Aldeno.La loro storia è inevitabilmente intrecciata con
quella dei nostri avi, così che la ricerca e il loro racconto diventa
l’occasione per scavare nelle vecchie storie del paese e nel nostro
passato, cercando di dare un volto a ciò che, per molti, risulta come
un qualcosa di scontato.
La storia
Maistri “Ferèri”
Il soprannome “Ferèri”, collegato ad un ceppo di famiglia con
cognome Maistri, fa parte di una
genealogia in cui si incontrano altri
ceppi con altrettanti soprannomi,
quali “Chechi”, “Bezèchi”, “Bioti” e “Tomboli”. L’origine del soprannome Bezèchi è già stata proposta in precedenza e gli altri saranno trattati nei numeri successivi.
Come per i Bezechi, la genealogia Ferèri prende origine nel lontano 1780, quando Alessio Maistri e Anna Zaffoni, sua moglie, si
La famiglia dei “Ferèri”.
L’
36
ARIONE
trasferiscono in quel di Aldeno
dalla vicina comunità di Pomarolo.
Dalle informazioni raccolte, con
“Ferèri” si identifica il ramo in cui
la professione artigiana di fabbro
(ferèr), si è tramandata da una
generazione all’altra, dando così
origine al soprannome e soprattutto rafforzandolo nel corso degli
anni: i Maistri, Ferèri.
La professione di ferèr è stata
portata avanti fin dal 1840, anno
in cui Giuseppe Maistri aprì la prima officina all’imbocco della Val
dei Inferni sfruttando l’energia del
torrente Arione per azionare le attrezzature utilizzate (es. maglio).
Nel corso degli anni, grazie all’energia elettrica, l’officina è stata spostata verso il centro del paese, più precisamente nel magazzino attualmente occupato dall’officina meccanica in via Roma.
Baldo “Germani”
Il soprannome Germani è collegato ad un ceppo di famiglia con
cognome Baldo e, come per gli
altri soprannomi legati ad un medesimo cognome, identifica e definisce una determinata linea genealogica. In particolare, stando alle
informazioni raccolte, il soprannome del ramo Germani è collegato al nome proprio del capostipite
risalente al lontano 1800, Germano Baldo, nome peraltro ripreso
e adattato per altri componenti
della genealogia.
Ad ogni modo, come riportato
nella poesia di Don Valerio Bottura, dato che “nar a l’azimpòner
l’è natura, e pò coi altri prest i
s’embastis”, l’ipotesi che anche il
nome del capostipite derivi dal
soprannome di famiglia, e non vi-
ceversa, non è da non escludere
completamente, lasciando così
spazio alla possibilità che il soprannome abbia radici “estere” e forse
ben più lontane di quelle indicate.
Le nozze d’oro di Giuseppe e Clorinda “Germani”. Col mantello, la figlia suor Clorinda, al secolo Maria Baldo.
“che vegn storpiando a panza i
altri nomi”. La sua origine, infatti, può essere ricondotta al 1800,
probabilmente a partire dalla se-
conda metà del secolo, ed è collegata alla storpiatura, con revisione, del nome proprio del capostipite, Damiano Baldo.
I “Miani”. In primo piano, seduti: Palmira e Marcello. In piedi da sinistra: Marcella, Gustavo, Alfonsa, Renato, Pierina, Vittoria e
Remo.
L’
ARIONE 37
La storia
Baldo “Miani”
Il soprannome “Miani”, riprendendo il concetto di più soprannomi
per il medesimo cognome, si ricollega ad un ramo della famiglia Baldo,
così come Germani, Podèti e molti
altri che si omettono solo per motivi
di spazio ma che, informazioni permettendo, saranno singolarmente
trattati nei numeri a seguire.
Come afferma lo stesso don
Valerio Bottura nella sua poesia “I
soranomi vèci de Naldem”, questo appellativo fa parte di quelli
Ricostruire la storia
di Sergio Baldo
Un appello per recuperare le memorie familiari e ricomporle in
una storia organica del paese di Aldeno, durante la Grande Guerra.
L’idea di una ricerca sui ca-
La storia
duti nella grande guerra nasce, diversi anni fa, per coprire un senso
di colpa – storico affettiva – nei
confronti di mio nonno materno,
Rodolfo Perini, che di questi eventi
ha vissuto una storia personale
molto intensa, come del resto tutti
i trentini al fronte e le loro famiglie,
che hanno versato un tributo umano di sofferenze e di privazioni ineludibile.
Avrei voluto semplicemente
riuscire a raccontare la vicenda vissuta dal nonno prima al fronte, poi
in prigionia durante il periodo della Rivoluzione Russa e il rientro a
casa.
Tentando di approfondire la
sua vicenda umana e militare, era
naturale incrociarla con molte al-
tre storie di sofferenza, di sangue
e anche di avventura. Pertanto,
questa esigenza, del tutto privata
e personale, ha avuto il bisogno di
dare un respiro più ampio alla ricerca, in modo da coinvolgere le
storie di altre persone che hanno
vissuto come lui i giorni del conflitto.
Alcuni anni fa, leggendo “Il
popolo scomparso”, volume curato dal “Laboratorio di storia” di
Rovereto, ho potuto osservare la
fotografia della casa di mio nonno
con alcune persone intente a battere il grano; questa, assieme ad
altre con protagonisti di Aldeno,
mi ha spinto a chiedermi come fosse la vita nel paese durante la guerra.
Infine, l’articolo su Giuseppe
Cont a cura di Giovanni Mosna sul
numero 22 del febbraio 2009 de
“L’Arione”, mi ha convinto a credere che, nascosto nei cassetti degli “aldeneri”, vi fosse sicuramente molto materiale fotografico e
diaristico che andava portato alla
luce, per recuperare una memoria
storica destinata altrimenti a rimanere nascosta.
Non ho ancora in mente quali
possano essere gli sviluppi di una
ricerca in tal senso, ma perché
non provare a raccogliere questo materiale per costruire la storia del paese e dei suoi protagonisti durante quel terribile periodo?
Io credo che valga la pena provarci.
Chi dispone di materiale ed intende rispondere all’appello di Sergio
Baldo, può contattare la Biblioteca comunale al numero 0461-842816,
oppure all’indirizzo e-mail [email protected]
L’
38
ARIONE
Scuola di vita
di Maddalena Oliana
La ginnastica artistica, come lo sport in generale, insegna la disciplina e l’impegno, l’attaccamento ad un obiettivo. Lezioni di sport,
ma anche lezioni di vita.
lestra della scuola media di Aldeno, c’è stato lo spettacolo dell’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno.
Ha avuto luogo in palestra, perché è dove possiamo essere veramente noi stessi, abbiamo spazio, sappiamo come muoverci. La
palestra, insomma, è il nostro habitat, dove cresciamo nella bravura e sfruttiamo il nostro talento.
Il filo narrativo del saggio era
la vicenda di alcuni ragazzi che,
svegliandosi nel cuore della notte,
hanno il desiderio di andare nella
loro palestra e fare quello che loro
meglio riusciva per esprimersi attraverso il corpo.
Un pretesto, in realtà, per riassumere tutto quello che è stato fatto in quest’anno di ginnastica artistica. E lo spettacolo che ne è nato
ha fatto capire al pubblico quanto
si può imparare e ci si può divertire facendo sport.
L’esperienza di questo momento conclusivo, mi ha fatto ripercorrere come in un sogno questi nove anni di ginnastica artistica, nei quali ho imparato molto; mi
ha fatto capire che, con impegno
costante e con tanta voglia di ap-
prendere, si può arrivare all’obiettivo stabilito e a traguardi che all’inizio mi sembravano impossibili, come vincere gare di squadra
ed individuali.
Grazie a questa meravigliosa
disciplina sportiva, ho acquisito
sicurezza in me stessa, ho capito
che, se voglio arrivare all’obiettivo, devo allenarmi ed impegnarmi
con costanza nello sport come
nella vita.
Voglio ringraziare Sheila, la mia
maestra che ormai è un’amica speciale, perché con lei sono cresciuta nello sport e sono riuscita a valorizzare il mio talento di ginnasta
perché ha sempre creduto in me e
mi ha sempre aiutata con ottimi
consigli.
In quest’anno ho potuto notare come anche i più piccoli, alle
prime armi, hanno fatto grandi progressi in solo nove mesi.
Abbiamo concluso la nostra
esibizione invitando i bambini venuti a vederci a ballare ed a scatenarsi insieme a noi. Ed è stato un
momento bellissimo!
Spero di avervi fatto capire che
per me la ginnastica artistica non è
solo uno sport, ma un trampolino
di lancio per vivere al meglio anche la vita di tutti i giorni.
Lo sport
Sabato 29 maggio, nella pa-
Maddalena Oliana, una coreografia.
L’
ARIONE 39
SAT, una nuova sede
di Gino Bridi
Nello storico palazzo delle Fleche, spazi per le attività organizzative, strumenti per serate di proiezioni e conferenze, per incontri e
colloqui fra gli oltre 300 soci: l’attesa è stata lunga, ma ne valeva la
pena. Prossimo obiettivo, la ricostruzione della vecchia “calchèra”.
Da qualche tempo la nostra
Sezione SAT ha finalmente una
nuova sede.
Dopo tanta attesa e due ubicazioni provvisorie - la vecchia
cantina in Via Roma prima e la
casa ex Acli poi - ci è stata assegnata dall’Amministrazione comunale, come promesso fin dal 1996
dall’allora Sindaco Fulvio Baldo,
la sede definitiva in Via Borrelli 22.
Si tratta dei locali a piano terra
del “Castello delle Flecche” da
poco ristrutturati a cura dell’ITEA
e dati in comodato d’uso all’Amministrazione comunale, composti
Associazioni
da un porticato esterno con annessi servizi, che danno accesso ad
un atrio interno ed ai locali collegati. Una prima saletta multifunzione adibita alle riunioni del direttivo, ufficio e piccola cucina. Vi è
poi una grande sala per serate di
conferenze filmati e diapositive. Ed
infine al piano interrato un ultimo
locale adibito a magazzino per attrezzature varie sia alpinistiche per
i soci o di altro genere per le molteplici attività della Sezione.
L’arredamento, compreso un
moderno e funzionale impianto
L’
40
ARIONE
torità civili e religiose locali, del
presidente della SAT Centrale
Piergiorgio Mottes nonché di numerosi soci e paesani.
Ha introdotto i discorsi di rito
il presidente Dario Scarpa seguito
dal Sindaco Emiliano Beozzo che
ha definito la sede SAT come una
fra le più decorose sedi di associazioni in Aldeno e dal presidente
della SAT Centrale che ha avuto
particolari parole di elogio per le
molteplici attività proposte dalla
Sezione e sempre molto partecipate da soci e simpatizzanti.
Da ultimo ha preso quindi la
parola anche il Parroco don Daniele che fra l’altro ha sottolineato
come una sede adeguata non può
che favorire l’aggregazione fra i
soci e la comunità e dopo una preghiera ha benedetto i presenti e la
nuova sede.
E’ seguito poi il taglio del nastro per mano della piccola Martina, la più giovane satina presente, per concludere con la visita ai
locali ed un brindisi augurale con
tutti i presenti.
Si coglie l’occasione per ricordare che la sede SAT è aperta tutti
i venerdì dalle 20,30 alle 22,30
quale punto di ritrovo per soci e
non solo.
Da ultimo si porta a conoscenza della popolazione che la SAT
su iniziativa e fatiche di alcuni soci
volonterosi sta lavorando al ripristino della vecchia “calchèra” dove
si cuoceva la calce, un tempo tanto usata in edilizia e per imbiancare. Di questo se ne parlerà nello
specifico a lavori ultimati in un
prossimo articolo.
L’
ARIONE 41
Associazioni
proiezione di diapositive e filmati,
è stato curato dalla Sezione con
notevole sforzo economico, ma
comunque sostenuto con generosi contributi sia dall’Amministrazione comunale che dalla nostra Cassa Rurale e da un socio che vuole
mantenere l’anonimato.
Nella sala grande fanno bella
mostra di sé i preziosi pannelli con
soggetti di montagna dipinti e donati dal nostro socio Sergio Spagnoli, come pure i ritratti di Fabio
Stedile e Michele Cont che sono
nella sala Direttivo.
Si vuole qui ricordare che la
nostra Sezione (ora conta 326
soci), è stata affiliata per 5 anni
come gruppo alla Sezione di Ravina, è nata con l’assemblea costituente dei 135 soci di allora tenutasi in data 3 maggio 1996, e
che quest’anno compie i 15 anni
di attività.
Particolare risalto si è quindi
voluto dare alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della nuova sede
tenutasi Domenica 9 maggio ultimo scorso, alla presenza delle au-
AVIS comunale
Aldeno, Cimone e
Garniga Terme
di Alberto Baldo
Un appello a chi opera professionalmente nella sanità, affinchè porti
un ulteriore contributo di credibilità e convincimento nella campagna per la donazione di sangue.
AVIS, Associazione Volontari
Associazioni
Italiani Sangue: così si chiama la
nostra Associazione che raccoglie
e cerca di incrementare il numero
dei donatori.
Sangue è una parola che richiama alla mente il nostro corpo, la
nostra vita della quale il sangue è
una componente essenziale. Una
parola che ci ricollega al sistema
sanitario ed a tutto quanto fa riferimento alla nostra salute ed al benessere.
Ecco perché a parlare di donazioni di sangue, con quello che
ne consegue, non dovrebbero essere un elettrotecnico, come il sottoscritto, o altri componenti della
Direzione, che sono pensionati,
operai, impiegati, artigiani e casa-
Il gruppo AVIS a Valstornada.
L’
42
ARIONE
linghe, i quali mettono – è pur vero
- tutta la loro dedizione nel gestire
l’Associazione dei donatori volontari. Lo dovrebbero fare piuttosto
persone qualificate, che lavorano
e spendono le proprie energie nel
settore sanitario ed operano nel
loro campo specifico, la sanità.
Medici e infermieri per capirci.
Loro sanno quanto è importante il
“farmaco sangue”. Gli operatori
che toccano con mano, tutti i giorni, le problematiche della salute,
della cura di certe malattie, possono diventare i veri autorevoli trascinatori delle persone sane che
possono donare il sangue.
Dove sono? Quanti sono, nei
nostri tre paesi dove opera l’Avis
Comunale? Ce ne sono sicura-
mente un buon numero.
Questi operatori sanitari, se
svolgono con passione la loro attività, mi sembrerebbe logico che
facessero parte di quest’Associazione, anzi, dovrebbero esserne
l’anima, i trascinatori ed i sostenitori, per cui l’Associazione ne trarrebbe un notevole vantaggio in
credibilità e efficienza.
Lo slogan che ripeto, e ripetono tutti quelli della Direzione, ai
possibili donatori, “Se sei sano se
hai dai 18 ai 60 anni se pesi più
di 50 Kg puoi essere donatore
di sangue”, detto da persone autorevoli come gli operatori sanitari, avrebbe un tutt’altro potere di
convincimento, ne sono certo.
Per questo li invito ad unirsi a
noi: la causa è nobile!
L’Avis non è un’associazione
che promuove il divertimento dei
soci, ma un’associazione che dà la
vita; è questo il messaggio che cerchiamo di trasmettere ai nuovi donatori e a coloro ai quali chiediamo
un aiuto concreto, per sostenere e
promuovere l’Associazione.
Questa è la differenza con le
altre associazioni, che operano,
pur altrettanto meritevolmente, in
altri settori del volontariato.
Donare gli organi
di Emiliana Coser
Ricostituita la sezione AIDO, un gruppo che raccoglie i donatori di
Aldeno, Cimone e Garniga.
attiva azione di Camillo Stedile,
storico fondatore del gruppo, siamo riusciti a ricostituire il gruppo
AIDO dei nostri tre paesi: Aldeno, Cimone e Garniga Terme.
Alla riunione costitutiva erano
presenti, oltre a numerosi iscritti,
l’avvocato Luca Pontalti, presidente provinciale Aido, il professor Lucani e il cav. Zambaldi, persone attivissime nell’associazione.
Fra gli iscritti, sono stati eletti a
far parte del direttivo:
Emiliana Coser – presidente
Giuseppe Coser – vicepresidente
Anna Maria Marchi – segretaria
Mauro Bandera – consigliere
Francesco Clappa – consigliere
Marco Cont – consigliere
Carlo Coser – consigliere
Mauro Zortea - revisore dei conti
Enrico Cazzanelli – revisore dei
conti
Ringraziamo fin d’ora la disponibilità dell’amministrazione comunale nella figura del sindaco sig.
Emiliano Beozzo nel concederci la
sede da condividere con gli amici
dell’AVIS, in via Damiano Chiesa.
Sarà impegno del nostro direttivo attivare tutte le azioni di coinvolgimento e divulgazione degli
Scopi dell’Associazione, certi che
questi siano da considerarsi valori
elevatissimi nei confronti della
VITA, della solidarietà e sicuramente un grande atto d’AMORE
per l’umanità.
Emiliana Coser, neo presidente dell’AIDO.
Tutti i componenti del direttivo
sono a disposizione per eventuali
informazioni e tesseramento.
Numeri utili: Emiliana 333
9151366, Anna Maria 347
2356646.
Associazioni
Il giorno 11 Maggio, grazie alla
La riunione per la ricostituzione dell’AIDO ad Aldeno. In piedi l’avv. Luca Pontalti,
presidente dell’AIDO Trentino.
L’
ARIONE 43
La trappola
dell’alcool
di Josè
Un’ennesima, personale testimonianza dal Club Altinum: la sottovalutazione delle insidie legate all’alcool può portare a situazioni
dalle quali è difficile uscire e che coinvolgono drammaticamente
anche la famiglia.
Sono arrivato in Italia dal Su-
Associazioni
damerica quattro anni fa. Dopo la
crisi del 2002 ho deciso, con la
mia famiglia, di emigrare.
Due anni fa, mentre guidavo, mi
hanno trovato un tasso alcolico
oltre i limiti consentiti dalla legge e
di conseguenza mi hanno sospeso
la patente per un anno.
In quel momento ho conosciuto
e iniziato a frequentare il Club Altinum per famiglie con problemi di alcol. Club che tuttora frequento.
Ho sempre bevuto, come tanti
fanno, perché è “normale”; fin da
piccolo ho sempre visto il vino presente sulla tavola.
Negli ultimi anni, però, mi ero
accorto che, senza volerlo, stavo
esagerando. Usavo l’alcol quasi
come un anestetico, quando mi
L’
44
ARIONE
sentivo asfissiato dai problemi.
Bevevo e mentre bevevo, sembrava che i problemi sparissero, ma
in realtà si moltiplicavano, come in
una cascata che travolgeva me e
la mia famiglia.
Il mio atteggiamento, purtroppo, metteva sempre più a disagio
e faceva soffrire chi mi viveva vicino.
Chi beve non pensa mai che il
suo problema possa coinvolgere
anche le persone vicine, le persone
che hanno un legame affettivo con
lui; pensa che dall’alcol si possa
uscire in qualsiasi momento e che
si possa smettere quando si vuole.
Questa, purtroppo, è una delle
trappole in cui spesso si cade e che
impedisce di chiedere aiuto.
Il problema dell’alcol, oltre a
essere un problema culturale è un
problema sociale, favorito spesso
anche dai grandi mezzi di comunicazione, dalla pubblicità, che ci
dice cosa dobbiamo bere, cosa
dobbiamo acquistare per essere
persone sempre “al top”.
E in questa esaltazione del “self
made man”, in un mondo di comunicazioni fasulle, fatto di internet, Sms, televisione, l’uomo si
sente ogni giorno più solo; e va al
bar a trovare gli “amici” e beve,
anche per essere accettato dal
gruppo, si finge di dialogare, ma è
un dialogare senza senso, ognuno
parla per sé, specchiandosi nel bicchiere dell’altro.
In questa solitudine, però, può
arrivare un segnale, se riesci a coglierlo: un ritiro di patente, un problema familiare, un allarme di salute, un intoppo sul lavoro…e cominci a pensare, cominci a “svegliarti” dal torpore, cominci a guardare la tua vita, le persone che ti
stanno vicino, i loro volti tristi, che
forse, mentre bevevi, non riuscivi
o non volevi vedere.
Ti accorgi però, che in questa
sofferenza, almeno non sei solo;
altri possono condividere con te
le tue angosce, le conoscono, perché un tempo sono state anche le
loro; impari a dialogare, finalmente, superando anche qualche problema di idioma, scopri la solidarietà e l’amicizia, al di là delle culture e dei confini; si impara a discutere, ad analizzare, ad ascoltare gli altri, ad essere liberi. Questo
è quello che, con la mia famiglia,
ho trovato al Club.
ANA, per non
dimenticare
di Cornelio Muraglia
Gli alpini al campo di sterminio di Dachau, in Baviera. Un viaggio
nella memoria.
Il gruppo alpini di Aldeno ha
Alpini aldenesi in visita al campo di concentramento di Dachau.
Associazioni
proposto ai propri associati nella
giornata del 24 aprile un Viaggio
nella memoria con meta il campo
di concentramento di Dachau.
La visita al campo illustrata
dettagliatamente dalla guida ha fatto rivivere ai partecipanti l’immane tragedia che si è consumata in
questo luogo dove tra il 1933 e il
1945 furono rinchiusi oltre
200.000 prigionieri molti dei quali
italiani con oltre 30.000 morti.
Si è voluto infine con la deposizione di una corona ricordare
quanti soffrirono e persero la vita
in questo luogo.
L’
ARIONE 45
Associazione
Ordine della Torre
di Alessandro Cimadom
La rievocazione della storia antica, anche in forma spettacolare,
aiuta a percepire spirito, pensiero ed atmosfere dei tempi.
“Le associazioni rendono
Associazioni
l’uomo più forte e mettono in
risalto le doti delle singole persone.”
Se prendiamo per vera questa citazione di Italo Calvino possiamo immaginare senza sforzo
quali siano i vantaggi che una comunità può trarre dall’avere numerose associazioni. Aldeno
può fortunatamente contare su
queste realtà che aumentano il
valore e la qualità della vita del
paese, incentivando l’incontro di
persone, lo scambio di idee e
conoscenze. In questo contesto,
fatto di impegno, dedizione e
passione trovano terreno fertile
nuove proposte che una volta ricevuto il consenso di un buon
gruppo di persone riescono a dar
vita a qualcosa di tangibile: l’Ordine della Torre ne è un esempio. Il gruppo nasce nel 2009 da
un progetto denominato Storia
Viva, proposto e organizzato dal
Circolo Giovanile Culturale e
Ricreativo di Aldeno in collaborazione con l’Assessorato alla
Cultura di Aldeno e il Piano di
Zona A.R.Ci.Ma.Ga. della Provincia Autonoma di Trento. Tale
progetto, concretizzato in un corso tenuto dal maestro di scherma Paolo Azzolini, proponeva un
viaggio esplorativo negli usi e
Alcuni membri dell’associazione Ordine della Torre.
L’
46
ARIONE
costumi medievali partendo dallo studio delle tecniche di combattimento dell’epoca. A coronare il percorso l’esibizione dei
partecipanti in uno spettacolo
all’interno del XIX Comun Comunale tenutosi a Castel Beseno.
L’esperienza positiva di Storia Viva e la voglia di continuare
a sviluppare questa passione
hanno posto le basi per l’automatico passo successivo: la fondazione di un gruppo stabile che
avesse come scopo ricercare e
portare alla luce il mondo medievale, con particolare attenzione alla storia locale. Il 27 Dicembre 2009 viene quindi redatto
l’Atto costitutivo della nuova associazione culturale Ordine della Torre. A dar vita a questa nuova realtà sono Silvia Andreatta,
Daniele Bisesti, Giovanni Bisesti, Alessandro Cimadom (presidente), Cristina Cimadom (tesoriere), Paolo Cimadom, Simone Cimadom, Matteo Cimadon,
Matteo Daldoss, Camilla Forti
(segretario).
Per capire meglio le finalità
possiamo riportare due paragrafi
dello Statuto:
caratterizzati da avvincenti duelli
nelle varie locande allestite per
l’occasione, hanno contribuito a
creare quel tipo di atmosfera di
cui l’anima della festa necessitava. Il fragore dello schianto
delle lame e gli energici ritmi dei
tamburi hanno riempito le notti
di Aldeno. Il culmine della nostra esibizione è stato durante
l’intervallo dei giochi, quando lo
scontro si è spostato in Piazza
della Chiesa sotto gli occhi del
numerosissimo pubblico; accompagnati da evocative musiche i nostri combattenti hanno
animato la scena. Soddisfatti da
queste prime esperienze, speranzosi di aver divertito, stupito o entusiasmato coloro che ci
han visti ora continuiamo il nostro cammino cercando di migliorare su tutti fronti, teatrale,
rievocativo e marziale, fiduciosi
di poter regalare spettacoli di
qualità via via crescente.
Invitiamo tutti coloro che
hanno interesse per il medioevo
a non esitare a contattarci per
informarsi sulla nostra attività.
Siamo apertissimi a dare informazioni e a dar assaggio di
quello che si fa all’interno della
nostra associazione. E’ una passione che si può coltivare anche
con poco tempo a disposizione
e si presta per essere perseguita da tutte le fasce d’età. Si può
approfondire in una moltitudine
di aspetti, dalla sfera militare e
di combattimento a quella civile
delle arti e mestieri, un poco per
volta senza paura di dover por-
tare avanti un impegno troppo
gravoso. Lascio dunque il numero di telefono di riferimento: 340
7114621 e l’indirizzo email:
[email protected]. E’
online anche il nostro sito interner:
ordinedellatorre.blogspot.com.
Prima di lasciare un saluto e
un arrivederci alla prossima manifestazione volevamo ringraziare le sarte che ci hanno aiutati
nella realizzazione dei vestiti:
Flavia Baldo, Rita Bridi (Larentis), Carmela Bosetti (Daldoss),
Carmen Dalprà (Cimadom),
Renata Fabbianelli e Nadia
Zeni.
Ordine della Torre
Compagnia di Rievocazione
storica medievale
Via Altinate, 16 – 38060 Aldeno (TN) - tel. 3407114621
[email protected]
http://ordinedellatorre.blogspot.com
L’
ARIONE 47
Associazioni
art.3 - (2) L’Associazione ha
per finalità lo sviluppo e la diffusione dell’attività di pratica della
scherma storica, mediante la realizzazione e l’organizzazione di
ogni forma di attività agonistica
e non, e di ogni altro tipo di attività motoria, utile a promuovere
la conoscenza e la pratica della
scherma storica stessa, inclusa
l’attività didattica per l’avvio,
l’aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento della
pratica di tale disciplina.
art.3 - (3) L’Associazione ha
inoltre per finalità la diffusione
culturale legata alla rievocazione storica, tramite attività teatrali,
didattiche e di spettacolo; attraverso lo studio e la ricerca, al
fine di ricreare i particolari della
vita civile e militare del medioevo.
La prima attività proposta è
stato Il Torneo della Perdonanza, uno spettacolo all’interno
della manifestazione “La Prima
di Maggio”. A fianco di ProLoco e Banda Sociale di Aldeno,
la nostra associazione si è esibita in un torneo d’arme medievale per dar dimostrazione delle tecniche di combattimento
con spada ad una mano e mezza. Soddisfatti della prima esperienza ufficiale, grazie alla quale
abbiamo avuto il piacere di ricevere i primi commenti positivi da parte dei numerosi presenti, il nostro gruppo ha iniziato a
prepararsi per il secondo appuntamento dell’anno: Il Comun
Comunale Lagarino. Tre giorni
Lavorare insieme
si può
di Alma Osler
Formare una rete, per realizzare insieme, con le forze di tutti, progetti di solidarietà. A volte costa fatica, ma i risultati ripagano. Ecco
l’esperienza del Gruppo Missionario Aldeno.
“Ogni nostra azione genera
Associazioni
una forza energetica che ritorna a
noi con la stessa intensità”
Oggi il calendario parrocchiale
ci rimanda questa frase, che ben
si accompagna alle cose che ci
preme dire, niente avviene per
caso.
Le esperienze del nostro gruppo, di anno in anno sono portate
ad aprirsi alle realtà associative dei
paesi vicini, per uno scopo comune. Quest’inverno siamo stati contattati in particolare per un progetto di realizzazione di un pozzo in
Eritrea, con vari gruppi di Ravina,
Romagnano e Mattarello. Questo
pozzo è stato realizzato dalla gente locale con una spesa di 10.000
•.
Facciamo parte del gruppo di
Trento per sostenere la scuola di
Mavalane in Mozambico.
Il nostro mercatino - lavoro di
tante persone- ha aiutato Suor
Maria Martinelli a riscattare un ex
fabbricato militare in Sudan e l’ha
trasformato in ospedale.
Abbiamo contribuito, assieme
a un gruppo di Dro e di Arco, per
una clinica mobile attrezzata per
visite e operazioni oculistiche, in
Camerun.
La scelta di operare insieme ad
Suor Giovanna, assiste una puerpera, ragazza madre, in una poverissima famiglia
dell’Amazzonia.
L’
48
ARIONE
Il mercatino del Gruppo Missionario.
altre realtà laiche o missionarie che
siano, ci incuriosisce e ci stimola
al confronto e spesso abbiamo
trovato entusiasmo contagioso,
operosità e intelligenza.
Anche l’ultima collaborazione
al “Riuso” e al Comun Comunale, ci ha visti presenti assieme ad
altre persone che collaborano con
il nostro gruppo a gestire un punto
ristoro. Ci è sembrato un’esperienza molto positiva, a giudicare dagli apprezzamenti delle tante persone che sono passate e ripassate.
La fatica del lavorare con persone diverse è ripagata dalla realizzazione di un comune obiettivo:
la riuscita di qualche cosa fatta per
il bene degli altri, che è lo scopo
del nostro Gruppo Missionario.
Un anno con “Noi”
di Mattia Baffetti
e Barbara Scarpa
Giugno: prime giornate di afa;
chiusura delle scuole; programmazione delle vacanze; telegiornali
che snocciolano le consuete notizie sul caldo-mai-così-caldo e sulle
improvvise precipitazioni-maicosì-precipitose. Per molti giovani e giovanissimi, prendendo a prestito le parole di Ennio Flaiano,
“non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno”. Estate, tempo di riposo e di spensieratezza.
E per l’associazione NOI? A
Giugno si sono chiuse le attività
legate all’oratorio e, con esse, anche il Progetto Compiti per i bam-
Il campeggio “mignon”, a Garniga Terme.
bini delle scuole elementari. Tradizionalmente, in questo periodo
si svolge poi la sagra del patrono,
quest’anno sostituita dal Comun
Comunale, cui il NOI ha cercato
di dare adeguata ospitalità in sinergia con tutto l’associazionismo
presente in paese.
Con l’inizio dell’estate si aprono però anche nuovi impegni, con
gli ormai consolidati appuntamenti dei campeggi estivi di Garniga
Terme, Tiarno e Isola d’Elba, importanti occasioni di relazione e
aggregazione per bambini e ragazzi.
Tuttavia giugno porta con sé
un senso di “fine”, di chiusura di
un ciclo anche per la vita dell’Associazione e consente di soffermarsi e voltarsi indietro per fare
un bilancio di quanto è stato. Se
nel susseguirsi delle attività di quest’ultimo anno si può riscontrare
una certa continuità con la tradizione dell’Associazione, significativi cambiamenti si ritrovano invece al suo interno. Domenica 18
aprile, nell’annuale assemblea, si
è tenuto il rinnovo del Consiglio
Direttivo; il presidente uscente
Bruno Dell’Anna ha scelto di non
riproporsi e, con lui, la maggior
parte dei precedenti consiglieri,
cui va il nostro ringraziamento per
il tempo dedicato all’Associazione in questi anni. Accanto ai pochi riconfermati, che assicurano la
continuità, si è quindi formata una
“compagine di volti nuovi”, dieci
new entry che con entusiasmo cercano di proporre nuove idee ed
iniziative per il futuro. Al momento il lavoro è concentrato su una
progettualità di lungo periodo; le
potenzialità della nostra comunità ci fanno ben sperare in rinnovate forme di coinvolgimento,
quali serate informative o interculturali, racconti di esperienze con
L’
ARIONE 49
Associazioni
Associazione NOI – Circolo parrocchiale S. Modesto: bilancio di un
anno tra continuità e cambiamento.
Associazioni
proiezioni di video o immagini,
proposte formative per gli operatori delle attività di oratorio al fine
di aiutarli ad affinare le loro capacità ed a rafforzare il loro spirito
di servizio nei confronti della comunità.
Nel corso di maggio si è dato il
via ai lavori di ammodernamento
della cucina dell’oratorio, per dotarla di attrezzatura tecnica professionale e garantire gli opportuni
standard di sicurezza. Si prevedono infatti molteplici modalità di utilizzo sia nel corso dell’attività di
oratorio, sia durante il “percorso
fidanzati”, sia in altre occasioni di
aggregazione. È prevista anche la
possibilità di affitto, a costi assai
contenuti, della cucina e dell’adiacente sala a chi desiderasse orga-
Il Comun Comunale dei bambini.
L’
50
ARIONE
nizzare un proprio momento conviviale.
Si prospetta inoltre un singolare ciclo di “proposte di cammino”:
l’apripista di questa nuova iniziativa è previsto per domenica 5 settembre ed è il Trekking Del Cristo
Pensante, nei pressi di Passo Rolle e Cima Castellazzo. La proposta vuole essere un invito ad abbandonare per un attimo la frenesia del quotidiano, per vivere
un’esperienza di meditazione attraverso il cammino e la montagna.
Sulla statua in marmo bianco del
Cristo Pensante, opera dello scultore Paolo Lauton, spicca un monito che non dovremmo scordare:
“Trova il tempo di pensare - Trova il tempo di pregare - Trova il
tempo di sorridere”.
A caccia...
di pescatori!
di Enzo Cont
Accoglienza e disponibilità nella ricetta dell’Associazione Sportiva
Dilettantistica Pescatori Aldeno, per catturare, insieme ai pesci,
anche altri soci e simpatizzanti, sulle rive del torrente Arione.
l’Associazione Pescatori è doveroso e dovuto. Dovuto, in primis,
ai soci affezionati che ci fanno visita regolarmente e puntualmente
e a chi passeggiando per il Parco
delle Albere, passa anche solo per
un breve saluto. Doveroso, invece, soprattutto per i nuovi abitanti
del paese che ancora non ci conoscono e magari, appena trasferitisi, ignorano perfino l’esistenza
del parco (per qualcuno è così…).
A questi, consigliamo di prendere
una boccata d’aria, seguendo l’argine destro del torrente Arione, in
direzione degli impianti sportivi.
Sicuramente non rimarranno delusi.
E’ nostra premura in queste righe, dipingere l’Associazione non
come un manipolo di pescatori incalliti, bensì come un gruppo di
amici giovani e non, pronti ad accogliervi in ogni istante nel migliore dei modi. Per deformazione
professionale siamo comunque tenuti a ricordarvi che l’orario
d’apertura per la pesca è dalle
8:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00 ogni sabato e domenica estivi. Nello stesso orario è in funzione, per i soci, un modesto servizio
di ristoro per combattere nel mi-
gliore dei modi le arsure estive.
Nessun problema invece, per chi
non dispone dell’attrezzatura necessaria, neofiti o smemorati che
siano. Disponiamo infatti di tutto il
materiale necessario per l’attività.
E’ inoltre possibile prenotare la
struttura per gare di pesca qualora, ovviamente, il numero di partecipanti sia congruo.
Piccola novità, ancora in fase
di studio, saranno, tempo permettendo, le aperture serali che vi segnaleremo con largo anticipo.
Vi aspettiamo quindi numerosi
per passare come ogni anno piacevoli momenti in compagnia.
Associazioni
Come ogni anno, il saluto del-
Il “baretto” dei pescatori alle Albere.
L’
ARIONE 51
Il Circolo Giovani c’è
di Michele Bottura
Ma bisogna rimpolpare i ranghi. Appello a chiunque voglia dare
tempo, idee, iniziativa, anche per soccorrere i…vecchioni del gruppo.
Anche quest’anno cerchia-
Associazioni
mo di farvi sapere ciò che accade, è accaduto e accadrà relativamente ai nostri piani organizzativi. Ma partiamo con ordine.
L’elezione all’ unanimità di Stefano Cench come presidente e
capo supremo ha sicuramente
dato una spinta in più a questo
gruppo di giovani che cerca di
“lavorare” per voi, giorno e notte, in qualsiasi condizione meteorologica e astrale. Sì, perché è
proprio questo il nostro scopo:
creare eventi (vedi concerti presso la sede del circolo e il torneo
di calcio saponato ”Rock This
Concerto nella sede del Circolo Giovani.
L’
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ARIONE
Football”), feste, tornei sportivi
molto agonistici (“Christmas
Cup” e “Palle al Balzo”), festival
musicali di caratura mondiale (
vedi “Live at Albere Park”, che
anche quest’ anno verrà riproposto ), corsi didattici ( vedi
“Stage on Stage”, per la formazione di esperti fonici del futuro), ecc. Sostanzialmente si
vuole dare la possibilità a tutti di
ritagliarsi un piccolo spazio e di
fare qualcosa all’interno del nostro paese, così, per evitare il
classico “non c’è mai niente da
fare”. Le possibilità sono tante,
e vanno dal semplice trovarsi in-
Il torneo “Palle al balzo”.
sieme presso la sede all’organizzare qualche evento o torneo.
Quello che vorremmo trasmettervi è la passione e l’impegno
che ci mettiamo affinché tutti
possano godere dei frutti del
nostro albero (in questo caso un
pomèr, visto che il simbolo del
Circolo è un pomo), nessuno
escluso. Ciò che ci sembra strano è questo: ad un concerto, ad
un torneo o a qualunque attività i
furesti rappresentano una buona fetta dei partecipanti. Sembra
che il circolo giovani per gli aldeneri sia un tabù, mentre da tutti
gli altri non arrivano che complimenti. Non è un discorso fatto
per autoelogiarsi (anche se il no-
Il torneo di calcio saponato.
Live at Albere Park.
fatecelo sapere. Volete fare un
torneo di Play Station al circolo?
Cench non fa altro dalla mattina
alla sera! (o meglio, dal pomeriggio alla notte). Volete venire a
suonare qualche strumento in
sede? Quando volete, Cench è
sempre lì che vi aspetta con il sorriso! Non avete gli strumenti? Abbiamo chitarre, basso e amplificatore ( gli ultimi due non appartengono a nessuno che si trovi in
Italia attualmente, quindi sono a
completa disposizione del popolo). Volete giocare a ping-pong?
Non lo abbiamo! Scherzi a parte, ribadisco il concetto: cercate
di esserci se organizziamo, e se
non venite perché vi fa schifo,
ditecelo o proponete qualcos’altro e ben volentieri cercheremo di trovare una soluzione e
di migliorarci in futuro. Con questo chiudo e vi aspetto TUTTI
quanti al gran completo a “Live
at Albere Park” nei giorni 10-11
Settembre per un po’ di sano e
potente rock&roll nella magnifica cornice del Parco delle
Albere. Non mancate, e se mancate non lamentatevi che non c’è
mai niente da fare, perché c’è solo
da vergognarsi!
L’
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Associazioni
stro ego ci porta a gonfiarci di
orgoglio come dei gallinacci durante la stagione degli amori), ma
per invitarvi a conoscere chi e
cosa siamo.
Il personale comincia tuttavia
a scarseggiare o, peggio ancora, a “marcire”, nel senso buono
del termine. Ovvero: l’età media
comincia ad alzarsi. E abbiamo
bisogno di nuove leve pronte a
tutto, anche a dare la vita se necessario. Avete capito bene, questo è un appello in piena regola:
RAGAZZI DI TUTTO IL
MONDO, UNITEVI! Anche lo
Zio Sam vi vuole, perciò contattateci, scriveteci, venite a parlarci, dateci delle idee. Noi per voi
e voi per noi. Senza escludere
nessuno. Il fatto è che, magari,
le nostre idee sono superate e a
voi andrebbe di fare qualcos’altro. Ebbene, ditecelo, urlatelo,
Due grandi eventi
per la Banda Sociale
di Aldeno
di Gloria Bernardi
Concerto di Natale sotto la direzione del maestro spagnolo Raffael
Garcia Vidal e tributo a Fabrizio De Andrè in collaborazione con
Michele Ascolese, storico chitarrista del grande cantautore genovese.
L’ultimo anno ha visto la Ban-
Associazioni
da Sociale di Aldeno protagonista
di numerosi momenti musicali, ma
senza ombra di dubbio i più importanti ed emozionanti, che vale
assolutamente la pena di ricordare, sono due.
Il primo evento da menzionare
è il Concerto di Natale 2009 tenutosi, come di consueto, nel Teatro Comunale di Aldeno vestito
a festa per la Banda Sociale, ma
in particolare per il graditissimo e
molto atteso ospite della serata, il
Maestro Raffael Garcia Vidal, già
noto ad Aldeno per essere il Direttore della Societat Musical
Banyeres de Mariola, la Banda
spagnola gemellata con la Banda
Sociale dal 2006. A dar vita a questa serata è stato l’incontro fra il
maestro della Banda Sociale di
Aldeno, Paolo Cimadom, e il maestro Raffael Garcia Vidal avvenuto qualche anno fa a Trento in
occasione della loro partecipazione al “Corso di Direzione di Banda”, organizzato dall’Istituto Superiore Bandistico Europeo che ha
sede proprio nel capoluogo trentino. Paolo fu colpito immediatamente da Raffael e dall’intesa che
si è venuta a creare fra di loro fin
dal primo incontro. Ma la stessa
Il maestro Raffael Garcia Vidal, al centro della foto, ospite per il concerto di Natale.
L’
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ARIONE
cosa è accaduta poi anche ai musicisti delle due bande tra i quali si
è instaurato fin da subito un feeling davvero speciale.
Il concerto è stato diretto per
metà dal maestro Paolo Cimadom
e per l’altra metà dal maestro Garcia Vidal, ed è stata un’esperienza
strepitosa per tutti! Le prove comuni sono state solamente due, ma
l’entusiasmo, l’impegno e la professionalità con le quali si sono tenute hanno permesso di preparare il Concerto nel migliore dei
modi. Il calore e la passione che
fanno parte dell’animo del maestro
Vidal sono state trasmesse ai musicisti attraverso il suo gesto direttivo armonioso e deciso ed attraverso le sue indicazioni vocali ricche di esempi e simpatia. Il clima
che si è respirato sul palco non
verrà dimenticato dai musicisti della Banda Sociale di Aldeno, poiché ci si è scambiati in modo gratuito emozioni sincere e capacità
professionali importanti. La soddisfazione più grande, oltre all’entusiasmo del pubblico presente al
Concerto, è stato sentire il maestro Garcia Vidal parlare molto
bene sia in termini musicali che
umani della Banda Sociale di Aldeno e dei musicisti che la compongono, ognuno dei quali è una
risorse preziosa che va coltivata ed
indirizzata. Con l’occasione si ringrazia il maestro spagnolo per la
bellissima esperienza vissuta con
lui e ci si rende disponibili per altre entusiasmanti collaborazioni.
Il secondo evento che ha lasciato il segno nel cuore dei musicisti della nostra Banda è stato il
meraviglioso Concerto del 25
maggio scorso svoltosi nel Piazzale del Teatro Comunale dove è
stato proposto, al numerosissimo
pubblico presente, un tributo al
grande Fabrizio De André da parte
della Banda Sociale di Aldeno in
collaborazione con Michele Ascolese.
Ascolese è lo storico chitarrista del compianto cantautore genovese fin dal 1989 (anno di uscita del disco “Le Nuvole”) il quale,
dopo la morte di De Andrè l’11
gennaio 1999, ha deciso di continuare a suonare le sue canzoni
accompagnato dal gruppo “Iguazù
Project”, che riunisce, oltre ad
Ascolese, spettacolari musicisti
quali Maurizio Meo al basso e
contrabbasso, Stefano Parenti alla
batteria e Denis Negroponte alla
fisarmonica.
Il progetto che ha dato vita a
questo sodalizio è nato nella primavera di quest’anno, quando alcuni componenti del Consiglio Direttivo della Banda Sociale di Al-
A destra, Michele Ascolese alla chitarra e, a sinistra, Maurizio Meo al contrabbasso
elettrico sul palco con la Banda Sociale di Aldeno.
L’
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Associazioni
Michele Schönsberg, ai timpani.
deno hanno contattato Michele
Ascolese proponendogli una collaborazione con lo scopo di dar
vita ad un evento che ricordasse
Fabrizio De Andrè. Le iniziali titubanze e lo scetticismo sulla possibilità di riuscire a fondere queste
due realtà, che sembravano inizialmente molto lontane l’una dall’altra, sono via via scomparsi mentre il progetto prendeva corpo e
le difficoltà che si incontravano
venivano risolte.
Nel back stage del Concerto
Ascolese spiegava che Iguazù
sono le cascate più grandi del
mondo che si trovano nel centro
dell’America latina, sul confine fra
tre Stati. Al pari di quelle cascate
che toccano più culture, l’obiettivo dell’Iguazù Project è di proporre una grande varietà di stili
musicali, dalla musica cubana a
quella sudamericana. Ascolese e i
suoi musicisti, con grande profes-
Associazioni
sionalità, sono subito riusciti a creare un’ottima intesa con la Banda
e con il Maestro Paolo Cimadom,
intesa che ha permesso la realizzazione di un’ottima performance.
La serata di sabato si è aperta
con l’esecuzione da parte della
Banda Sociale di Aldeno di tre
brani che compongono l’attuale
repertorio della Banda, a cui è seguito l’intervento del Presidente
della Cassa Rurale di Aldeno e
Cadine, la quale ha contribuito finanziariamente alla realizzazione
dell’evento ed a cui vanno i ringraziamenti della Banda per la costante vicinanza alla propria realtà
e per il sostegno ad ogni iniziativa.
Successivamente sono saliti sul
palco i musicisti ospiti che hanno
dapprima accompagnato la Banda in un pezzo originale per Banda della scuola spagnola, “El Relicario”, e poi hanno eseguito tre
brani di De Andrè, quali “Il pescatore”, “Creuza de ma” e il “Soldato John”. Il Concerto poi è arrivato al momento più intenso della serata, quando sono stati eseguiti “Don Raffaele”, “Canzone
dell’amore perduto” e “Volta la
carta”, nonché “Bocca di rosa” e
“Francisca” arrangiate appositamente da Ascolese per l’occasione.
Il Concerto si è concluso con i
musicisti della Banda ed i musicisti ospiti che ripetevano l’esecuzione del famosissimo ritornello de
“Il pescatore” mentre il pubblico
in piedi ne cantava il testo, dimostrando un calore ed un coinvolgimento veramente sentito.
E’ stata una serata che il pubblico presente ricorderà per molto tempo per l’intensità delle emozioni vissute e l’ottima musica che
è stata loro proposta da questi
Iguazù Project e Banda Sociale di Aldeno nel finale del tributo a Fabrizio De Andrè.
L’
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ARIONE
straordinari musicisti.
Sul retro del cd di Michele
Ascolese e dei suoi Iguazu Project
è incisa la seguente frase che vale
la pena di trascrivere: “Viaggiare
è ascoltare tutta la musica del
mondo che, come l’acqua, continua a scorrere e ad arricchire il linguaggio di questa nostra piccola
tribù. Ho voglia di saper ascoltare
come faceva il grande Faber”.
In conclusione si vogliono ricordare altri due festeggiamenti
della nostra Banda: i matrimoni di
Carlo Nicolodi e Iari Dallago,
musicisti storici nonché membri,
altrettanto storici, del Consiglio
Direttivo. A loro e alle loro spose
auguriamo una lunga e felice vita
insieme con in sottofondo la musica della Banda Sociale!
Ai lettori dell’Arione auguriamo invece buona estate e arrivederci ai prossimi Concerti.
Duecento concerti
di Gabriele Baldo
Forse non tutti sanno che, tra
le varie realtà dell’associazionismo
locale, da qualche anno abbiamo
anche un coro “di derivazione popolare a voci pari” che, per farla
breve, sarebbe il classico coro
“della montagna”. Il Coro Tre
Cime, con sede a Covelo di Cimone, festeggia infatti i suoi primi
dieci anni di attività, da quando
venne costituito nel 2000 con il
nome di “coro Barcarola” in occasione della festa omonima che
ricorre ogni quarto di secolo.
Dopo questa breve esperienza, i
coristi, con il maestro Gabriele
Baldo, hanno scelto di continuare
con un percorso di costante perfezionamento fino ad arrivare alla
formazione attuale che, assieme al
presidente Remo Piffer, può
senz’altro festeggiare il primo decennio di attività con la soddisfazione e l’orgoglio di aver raggiunto numerosi ed importanti obiettivi.
Con più di duecento concerti
ormai alle spalle, grazie ad un repertorio piuttosto singolare composto anche da testi ed armonizzazioni originali e, grazie anche alla
simpatia del suo presentatore-poeta Antonio Maule, il coro ha sa-
puto farsi apprezzare nelle varie
realtà conosciute, riuscendo sempre a suscitare interesse ed emozioni in chi ascoltava. Numerose
sono state le occasioni di confronto
con cori amici e di crescita artistica nelle esibizioni tenute in tutto il
Triveneto e nella vicina Austria.
In questo breve bilancio sui
primi anni di attività, per completezza, non può essere dimenticato
un certo turn-over dei componenti
che nel tempo non hanno retto il
peso dell’impegno; inoltre, con
difficoltà si rimarginano le ferite dei
lutti che hanno inciso profondamente nella vita del coro. Per questo, il “Tre Cime” rimane una real-
tà aperta a tutti quelli che desiderano avvicinarsi e far parte di questa bella esperienza; forza e linfa
nuova sono componenti che permettono al coro di affrontare il futuro con la serenità e l’ottimismo
necessari.
Infine, un ultimo pensiero ed
un grazie sincero va a tutte quelle
realtà che, come la Cassa Rurale
di Aldeno e Cadine, i vari sponsor, ma anche amici e simpatizzanti, hanno sostenuto concretamente ed accompagnato il coro
in questi 10 anni, motivandolo a
superare le difficoltà ed a proseguire con entusiasmo il percorso
iniziato.
L’
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Cimone e Garniga Terme
Il Coro Tre Cime di Cimone taglia il traguardo del primo decennale. Bilancio più che positivo, con tante, applaudite esibizioni nel Triveneto ed in Austria.
Per una vita
di qualità
Case con più spazio per nuove famiglie, buoni collegamenti con il
fondovalle per i pendolari ed i turisti, valorizzazione dell’ambiente e
dell’economia tradizionale: il sindaco di Garniga Terme, Andrea
Friz, crede nel futuro del piccolo paese di montagna.
Garniga è un paesino condito
Cimone e Garniga Terme
col pepe. In sette anni, tra il 2000
ed il 2007, ha cambiato 4 sindaci
ed è stato commissariato due volte.
Potrebbero stupire, in effetti,
Andrea Friz, sindaco di Garniga Terme.
L’
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ARIONE
questi ultimi tre anni di quiete, da
quando, il 17 Maggio 2007, Andrea Friz ha vinto le elezioni ed è
diventato sindaco.
Stava asfaltando via Gramsci,
a Trento ed il dirigente dei cantieri
comunali del capoluogo, il geometra Cesaro, lo aveva raggiunto per
congratularsi personalmente per
quella elezione.
Andrea Friz fa l’operaio ed il
fatto che proprio lui fosse diventato un primo cittadino, ha mosso
ad orgoglio anche i suoi colleghi
di lavoro. Quando poi, il 16 Maggio di quest’anno, dalle urne è giunta la conferma, la soddisfazione ha
ripreso di nuovo quota.
Concreto, riflessivo, portato
alla pacatezza, idealista: il sindaco
Friz sogna un paese in armonia, tra
le persone e con l’ambiente, un
piccolo cosmo dove si vive bene,
ma altrettanto ben collegato con il
resto del mondo.
Per questo, nel programma
della sua Giunta (con gli assessori
alla cultura ed alle attività sociali
Romeo Serena, al bilancio ed edilizia Claudio Coser, al patrimonio,
caccia e pesca Maurizio Coser,
all’ambiente Peter Filippi) al primo punto c’è una delle questioni
più datate: quella della strada provinciale. Il primo collegamento
verso il fondovalle era stato aperto nel ’56, grazie ai fondi della legge Fanfani. Ma anche le modifi-
In passeggiata verso la nuova malga Albi.
Garniga ci deve abitare tutto l’anno. 14 mila metri cubi in più, edilizia di qualità, destinata a chi è convinto di ciò che la mezza montagna
può offrire in equilibrio e salute.
Servirà a questo anche la strada nuova verso il Cirès e la Chiesa vecchia, che diventerà ancor più
di oggi meta culturale e storica per
i visitatori, i quali potranno più agevolmente raggiungere anche il punto vendita dei prodotti tipici di
montagna, frutto del lavoro della
famiglia Dallapiazza: Manuela,
Moreno e Veronica. Ma questa
strada porterà anche ad un altro,
piccolo quartiere residenziale,
pensato e progettato per alcune
famiglie, nonché al centro sportivo verso il quale si dirigeranno
anziani, bambini in passeggiata così
come podisti e bikers.
Strutture, quindi, ma anche
animazione, cultura locale, ambiente. Con Alberto Maistri, guardaboschi in pensione, s’è trovato
l’accordo che fa di lui la guida alle
bellezze ed alle caratteristiche della
montagna di Garniga. Gite e passeggiate, per esplorare un habitat
naturale ancora molto ricco di animali, piante e sentieri, alcuni dei
quali portano verso malga Albi, ristrutturata. I Dallapiazza tengono,
nei prati intorno, la loro piccola
mandria di vacche, libere giorno e
notte, arredo naturale e memoria
di un luogo antico che oggi è una
struttura di ristoro di buon successo e che, con la gestione affidata
alla Arnica snc di Mori, frutta anche una discreta sommetta – 20
mila Euro all’anno – al comune.
Un lavoro a tutto tondo,
quello che impegna le giornate del
sindaco Friz. Con buona pace
della signora Emanuela, di Alessandro, 21 anni e di Valentina, 13
anni, i quali il marito/papà Andrea
regala momenti - come dire? –
sempre più preziosi.
elledue
L’
ARIONE 59
Cimone e Garniga Terme
che degli anni ’70 ed ’80, che avevano lasciato impennate e strettoie, non avevano mai rimediato del
tutto alle difficoltà di una strada
nata per buoi e cavalli.
Trovato l’accordo con Cimone ed Aldeno, l’opera è ora in dirittura d’arrivo. A Gennaio del
prossimo anno si aprirà il cantiere, si allargherà e si rettificherà il
tratto fra il Covelo ed i Cimoneri,
dove la corriera passa a stento.
Un servizio ai pendolari, prima
di tutto: dei 400 abitanti di Garniga, solo una cinquantina trova lavoro sul posto. Pensionati a parte, gli altri fanno la spola con Trento, Aldeno, Rovereto.
E poi c’è il turismo, nell’orbita
della malga Albi e dei bagni di fieno. La stagione è breve, occorre
rendere più facile l’accesso degli
ospiti al piccolo altopiano.
Lo spopolamento è un fantasma che si aggira tra le case dei
piccoli centri di montagna, soprattutto in quelli – ed è il caso di Garniga – nei quali non si può inventare il lavoro per tutti: strade e nuove case, qualità della vita sono i
pochi antidoti per scacciarlo. Per
questo saranno rivisti i criteri di
fabbrica: non più case ammassate
le une a ridosso delle altre, una
concezione lottizzatoria che porta
a pensare alla speculazione, più
che a dimore a misura di famiglia,
ma abitazioni con prato e giardino, guardando ai bambini, linfa
nuova per il paese. La revisione
del Piano Regolatore, nel Giugno
dello scorso anno, ha detto stop
alle seconde case. Chi viene a
Cimone non esiste
Geograficamente, è la somma delle sue frazioni, nessuna delle quali porta il nome del comune. Ma Cimone è una fucina di progetti,
anche urbanistici, che attirano le giovani famiglie anche dalla città.
I progetti del nuovo sindaco, Damiano Bisesti.
Quando disse della candida-
Cimone e Garniga Terme
tura ai datori di lavoro, i due soci
della Arcemi di Mattarello, ci fu chi
lo incoraggiò, ma anche chi cercò
di dissuaderlo. Insomma: “Ma chi
te lo fa fare, è faticoso, non sei più
a casa....” Damiano Bisesti era
però deciso a provare, meglio rimorsi che rimpianti.
A 51 anni si sentiva pronto per
un’esperienza da sindaco nel suo
paese, a Cimone. Un male di famiglia. Il bisnonno Vigilio Bisesti
ed il prozio Luigi, così come, da
parte di madre, Andrea Rossi e,
prima ancora, suo padre Egidio,
erano stati sindaco di questo paese che non esiste. O, meglio, Cimone non esiste come luogo fisi-
co, è la somma delle frazioni, nessuna delle quali porta questo
nome. Il capoluogo, sede municipale, è al Còel, il Covelo. Damiano Bisesti abita alla Preda con la
moglie, Mariangela ed i figli: Martina, 19 anni e Alessia, 14.
C’era una rivalità storica fra “la
capitale” e le frazioni. Anche le liste elettorali la rispecchiavano.
Una lista per Covelo, un’altra per
i nuclei-satellite, orgogliosamente
arroccati alle aspre pendici del
Bondone, tra vigneti, orti e pochi
pascoli.
“Politica - dice Damiano Bisesti - è una parola grossa, per Cimone. Parliamo invece di buona
amministrazione. Non ci sono par-
Damiano Bisesti, il nuovo sindaco di Cimone.
L’
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ARIONE
titi, ci sono liste civiche, composite, fatte di uomini di buona volontà
che hanno delle idee per il paese”.
Il programma elettorale, a
Maggio, rispecchiava questa impostazione: risparmio energetico,
ecologia, viabilità, collegamenti fra
le frazioni, ma anche “ecologia istituzionale”: per prima cosa, il sindaco Bisesti e la sua giunta (Armido Baldo Vicesindaco ed assessore all’artigianato, Daniele Lasta,
bilancio ed edilizia, Emilio Zanotelli, istruzione, cultura ed attività
sociali, Michela Larentis, agricoltura foreste e turismo) si sono ridotti gli emolumenti del 20 per
cento, riportando 10 mila Euro
nelle casse del comune, per attività sociali.
650 abitanti, 300 che lavorano. Anche Cimone, come la confinante Garniga, è un paese di pendolari. Il 20% trova occupazione
in paese, gli altri calano ad Aldeno
o a Trento. A Cimone sopravvive
un po’ di campagna, c’è una piccola cantina ai Dossi, un agritur ai
Pìfferi, ci sono un paio di officine
meccaniche, una carpenteria, un
paio di ristoranti. C’è qualche artigiano: elettricista, idraulico, pia-
Nuove case al Covelo di Cimone.
Bisesti. “C’è collaborazione, abbiamo consorziato servizi come
l’asilo nido, gli uffici tecnici, ci
scambiamo ore di lavoro con alcune macchine per opere stradali,
condividiamo il progetto «Azione
10» per lavori socialmente utili e
così via”.
“In paese cerchiamo di sostenere le attività spontanee e quelle
di volontariato”, continua il sindaco. “Abbiamo il coro «Tre Cime»,
nato con la Barcarola del 2000 per
iniziativa dell’ex sindaco, Silvana
Marchi e diretto da Gabriele Baldo, il gruppo «Come eravamo» che
rievoca i vecchi mestieri, la cucina,
il coro parrocchiale «Rigo Tondo»
di don Daniele, anche questo in
consorzio con Garniga ed Aldeno.
C’è il gruppo giovani «Ulisse», che
produce attività culturali, insieme ad
«Arcimaga» e «Progetto Giovani».
Stiamo ristrutturando il bar al Còel,
punto di aggregazione, con una pizzeria al piano superiore. Insomma
ci si dà da fare”.
Sembrano lontani, insomma, i
tempi delle lotte in sala consiliare,
fino alla metà degli anni ’90 quan-
do, dopo l’amministrazione dei sindaci Andrea Rossi e Bruno Piffer,
si arrivò al commissariamento del
comune, nel 1994. Sembrano lontani perché obiettivi e strategie
sono oggi più condivisi, gli stessi
movimenti di coloro che lavorano
e studiano creano e rafforzano una
indispensabile rete di rapporti quotidiani, i giovani hanno abbandonato le ritrosìe e le gelosie degli
anziani, pensano ad altro, vivono
orizzonti più larghi.
Rimane, sullo sfondo, quella rivalità fra il Còvelo e le frazioni, che
oggi però si riscontra più negli sfottò al bar che non in reali contrasti.
“E’ un retaggio storico, un «atteggiamento storico»” , dice Damiano
Bisesti con un sorriso. “Non lo riscontro negli incontri con i miei paesani, la mattina presto, prima di
andare al lavoro, o la sera quando,
prima di tornare alla Préda, passo
in comune. Ma mi piace pensare
che, sotto sotto, qualcosa ancora
ci sia. E’ il nostro carattere, la nostra cifra antropologica. Può essere stimolante. Perché rinunciarvi?”
elledue
L’
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Cimone e Garniga Terme
strellista, falegname, un panificio,
la cooperativa. Ma non c’è lavoro per tutti.
C’è però aria buona, silenzio,
tranquillità. A Cimone, 540 metri
sul mare, si abita volentieri e le case
costano meno che al fondovalle.
Per questo l’edilizia è florida, le
case sorgono come funghi, anche
su terreni difficili.
Il comune, anche con l’amministrazione precedente, quella di Gino
Lorandi, ha creato le condizioni con
strade, infrastrutture, spazi nuovi, un
piano urbanistico adeguato. “Far sì
che la gente risieda a Cimone è
l’unico modo per evitare che il paese si spopoli”, dice il sindaco. “Anche con una buona scuola: abbiamo ottenuto ottimi insegnanti, alle
elementari, con la collaborazione
della dirigente scolastica Maurizia
Manto. Così le famiglie non portano i bambini ad Aldeno e possiamo evitare di dover fare le pluriclassi, che nessun genitore vuole”.
Insomma, la lotta per l’esistenza, destino di tanti piccoli centri
della montagna trentina, svuotata
dall’emigrazione. Quella di Cimone, a fine Ottocento, è rievocata
dalla più curiosa manifestazione
popolare che si abbia in Trentino:
la Barcaròla. Una nave di legno,
trascinata un tempo dai buoi, oggi
da un trattore, scende dalle frazioni
fino ad Aldeno. E’ il simbolo dei
bastimenti che hanno portato via
gli emigranti di Cimone, nelle Americhe, nelle miniere del Belgio, in
Svizzera, in Germania.
“Molto buoni” dice dei rapporti
con Aldeno e Garniga, il sindaco
Energie alternative
e fonti rinnovabili
di Alessandro Bridi*
Il comune di Aldeno si attrezza anche per il risparmio energetico,
dopo il successo nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Si
prosegue con coerenza sulla strada dell’ecologia urbana.
Al fine di favorire l’utilizzo di
Amministrazione e politica
energie rinnovabili, l’Amministrazione comunale ha ideato e presentato presso la Provincia Autonoma di Trento un progetto volto
a promuovere ed incentivare l’applicazione di fonti rinnovabili e di
tecnologie per l’efficienza energetica a vantaggio dei residenti del
Comune di Aldeno.
Tale progetto è stato preso in
considerazione dalla Giunta provinciale e dall’Azienda per l’energia, è stato ritenuto valido e quindi
finanziabile.
In particolare, il Comune di
Aldeno intende promuovere la realizzazione in forma aggregata di
interventi volti a migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni, attraverso l’utilizzo di fonti
rinnovabili. Partendo dalla tecnologia del solare termico, in quanto
più facilmente praticabile e consolidata rispetto ad altre tecnologie,
si favoriranno anche interventi con
altri metodi, quali l’isolamento dell’edificio, la sostituzione dei serramenti, il rinnovo dell’impianto
termico o altro col medesimo scopo, ovvero quello di garantire maggiore autonomia energetica alle
nostre abitazioni, con un conse-
L’
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ARIONE
guente vantaggio economico per
le famiglie.
L’Amministrazione ipotizza di
realizzare un progetto a “regia pub-
blica” che garantisca ai fruitori
un’elevata qualità tecnica negli interventi, attraverso l’utilizzo delle
migliori tecnologie e avvalendosi di
Elemento cardine e di fondamentale importanza per favorire
l’adesione dei cittadini all’iniziativa, sarà il coinvolgimento della
popolazione fin dalle prime fasi del
progetto con l’obbiettivo di esplicitare e spiegare a fondo le tecnologie disponibili tenendo vivo un
confronto con i cittadini potenzialmente interessati al fine di orientare il progetto in base alle indicazioni raccolte.
Con la speranza che l’idea susciti l’interesse di un cospicuo numero di abitanti, in materia di
energie rinnovabili, si stanno vagliando anche altre ipotesi come
l’eventuale realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a biomasse per la produzione di energia elettrica e termica.
Si sta valutando se la realizzazione di tale impianto possa garanti-
re un minore impatto ambientale
per la produzione dell’energia termica delle aree residenziali di
prossima realizzazione e un vantaggio economico a beneficio della collettività.
Per concludere, un grazie a tutti
quei cittadini che attraverso il loro
impegno continuano a far primeggiare il nostro Comune in Italia per
quanto riguarda il rispetto per
l’ambiente e la raccolta differenziata. Lo scorso 6 luglio siamo infatti stati premiati a Roma in occasione del premio Nazionale “Comuni Ricicloni 2010”. Il Presidente e il Direttore di ASIA, presenti
alla manifestazione in rappresentanza del nostro Consorzio (premiato anche per i risultati complessivi), hanno ritirato l’Attestato.
*Assessore all’Ambiente
Aldeno punta sulle energie alternative.
L’
ARIONE 63
Amministrazione e politica
consulenti esperti in materia e in
grado di fornire indicazioni su quelle che potrebbero essere, tra le
diverse soluzioni offerte, le più vantaggiose in base allo stato dell’edificio, alla posizione o ad altri fattori.
Si cercheranno di garantire le
migliori condizioni economiche ai
privati cittadini che aderiranno all’iniziativa, selezionando un soggetto fornitore ed esecutore che realizzi tutti gli interventi sfruttando le
economie di scala.
Per la realizzazione del progetto
il Comune si è rivolto, su indicazione del Servizio Energia della
Provincia di Trento, al Distretto
Energia Ambiente di Rovereto (già
promotore di iniziative simili nella
nostra Regione) che si occuperà
del coordinamento e della selezione del soggetto esecutore.
Aldeno Insieme
Più servizi
alla persona
“Punto prelievi” per analisi del sangue, campagna di informazione
sui trapianti d’organo, solidarietà internazionale, nuovo asilo: in
dirittura d’arrivo.
A distanza di più di un anno
Amministrazione e politica
dal nostro insediamento, continua
l’impegno in piena sintonia con le
scelte della giunta comunale. Un
impegno che vede protagonista
ogni componente del gruppo nel
proporre soluzioni, condividere
proposte e riflessioni, lavorando
con spirito di corpo e umiltà, trovando quasi sempre delle soluzioni concrete.
Non mi addentro a descrivere
nel dettagli quello che la nostra
giunta ha portato a compimento in
un solo anno di lavoro, sempre
con il nostro appoggio frutto di una
costruttiva, a volte animata discussione, ma sempre con la consapevolezza che il nostro mandato è
basato sul costruire tutti insieme
qualcosa per Aldeno. Siamo pienamente consapevoli che i risultati
delle nostre decisioni potranno
condizionare anche la vita delle
generazioni future, quindi la responsabilità è grande.
Volevo, in questo articolo, mettere in risalto alcuni progetti su cui
stiamo lavorando in collaborazione con il Sindaco e la Giunta. Tutti
i consiglieri e i componenti del
gruppo che regolarmente si incontrano, stanno mettendo a punto
L’
64
ARIONE
alcune proposte particolarmente
rivolte “alla persona”.
Le scelte di un’Amministrazione comunale non possono essere
rivolte solo “al cemento” anche se
danno più soddisfazione nell’immediato perché tangibili.
I nostri progetti sono legati al
sociale, inteso come servizio alle
persone.
In particolare stiamo lavorando, alla attivazione presso gli ambulatori medici di Aldeno in via
Florida, di un nuovo “punto prelievi”. Un servizio molto utile, già
in avanzata fase di realizzazione di
cui si può ipotizzare l’ apertura già
dal prossimo autunno. Abbiamo
dapprima eseguito un’indagine dei
bisogni locali e verificato che una
media di 10 persone al giorno si
reca negli ambulatori prelievi di
Trento per eseguire analisi cliniche.
Prendendo spunto da una delibera della giunta provinciale del 26
febbraio 2010 che dava direttive
per il potenziamento della rete dei
punti prelievo a servizio degli utenti, ci siamo attivati affinché questo
importante servizio fosse presente anche nel nostro Comune. La
realizzazione ha richiesto molti incontri in diverse sedi istituzionali
vista la delicatezza del servizio, che
vogliamo sia gestito da persone
qualificate e da strutture dotate di
certificazioni di qualità. In data 6
maggio la Provincia ha espresso
parere positivo in riferimento al
fabbisogno complessivo di Aldeno. Si compiva così il primo importante passo a cui sono seguiti
poi ulteriori passaggi di carattere
organizzativo e tecnico. Ora siamo in attesa che la PAT dia una
ulteriore seconda autorizzazione
tecnica relativamente ai requisiti
della struttura di via Florida come
sede sanitaria. Successivamente
tutti potranno iniziare ad usufruire
di questo importante servizio vicino a casa.
Parlando ancora di attività rivolta alle persone, volevo mettere
in evidenza una delibera di giunta
che il comune come istituzione locale, possa avere un ruolo importante per migliorare l’ informazione
e quindi anche la capacità di fare
scelte consapevoli. Sempre riflettendo sui servizi rivolti alla persona, in conclusione, volevo esprime
un pensiero sulla vicenda “nuovo
asilo nido e scuola materna” discussa nell’ultimo consiglio comunale. A nome mio e del gruppo che
rappresento desidero ringraziare,
il sindaco con tutta la giunta comunale, il segretario comunale e
l’ufficio tecnico . In tempi veramente
risicati, in maniera efficace e con
alto senso civico sono riusciti a portare ad una soluzione positiva l’intera vicenda per garantire l’apertura del nuovo asilo nei tempi pre-
visti vale a dire il 1° settembre.
Nonostante siano subentrate difficoltà di ogni genere, e pur non essendone direttamente responsabili, sono riusciti a dare una risposta
positiva a tutti quei censiti che usufruiranno di questo servizio di importanza vitale. Celebriamo una
volta tanto i successi che sono di
tutto il consiglio comunale, per il raggiungimento di questo importante
obiettivo. Penso che le persone che
vivono le difficoltà di ogni giorno,
abbiano bisogno di “ buone notizie!” e questa lo è sicuramente.
Siamo tutti impegnati con molta umiltà e liberi da personalismi,
a costruire qualcosa per Aldeno.
A tutti voi un augurio di buona
estate.
Amministrazione e politica
che a mio avviso è coerente con i
principi di solidarietà e civiltà a cui
ci siamo sempre ispirati con convinzione e passione. In data 29/03/
2010 è stato deliberato un contributo straordinario al gruppo missionario di Aldeno che garantirà a
un ragazzo del Camerun la formazione scolastica per il conseguimento di un diploma biennale ad
indirizzo ottico.
Nel campo del sociale stiamo
lavorando, in collaborazione con
professionisti dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, al fine di incrementare nel nostro comune, il numero di persone
informate sulle possibilità offerte dal
trapianto d’organo, come trattamento terapeutico. Siamo convinti
Il nuovo asilo.
L’
ARIONE 65
Aldeno per il Futuro
Proposte per
superare i disagi
Cantieri di via Roma, apertura pomeridiana degli uffici comunali,
corse di autobus serali, ombreggiatura delle aree verdi, apertura di
scuola materna ed asilo nido.
Innanzitutto un caro saluto a
Amministrazione e politica
tutti i lettori del Notiziario Comunale.
In questa edizione, in funzione
delle spazio concesso ed alla luce
di quasi un anno e mezzo di attività consiliare e non, ci sembra giusto ripercorrere alcune tappe importanti e significative, non solo per
informare di quanto da noi svolto
e proposto ma, soprattutto, per
definire il percorso intrapreso e
quali risultati e/o progressi siano
stati raggiunti.
Via Roma
La parziale apertura di una delle principali vie del paese è un argomento che più volte abbiamo
trattato ma, purtroppo, tutte le nostre proposte e osservazioni si
sono sempre scontrate con l’ottusa e poco lungimirante visione del
problema.
Ottusa in quanto la scelta portata avanti è sempre stata univoca, essendo la più “comoda”: i disagi della comunità, mantenendo
la strada chiusa, sono sempre stati volontariamente ignorati e quindi prolungatamente messi in secondo piano.
L’
66
ARIONE
prevedono tale modalità di apertura: prevederla anche nel nostro
potrebbe soddisfare molte esigenze, sia di carattere lavorativo che
non.
Ad oggi, nonostante i solleciti
e gli impegni presi, non si riscontrano cambiamenti e la proposta/
richiesta rimane ancora in fase di
valutazione.
Poco lungimirante dato che,
per le difficoltà dell’impresa, sono
ricaduti sulla comunità anche i costi di sgombero e parziale sistemazione per la riapertura in uscita dal
paese. Seppur aperta, per lo stato delle pavimentazioni e gli spazi
pedonali concessi, le condizioni di
transito risultano decisamente compromesse e pericolose, tanto in
uscita quanto in entrata.
Apertura pomeridiana Uffici Comunali
L’apertura pomeridiana degli
uffici almeno per un giorno in settimana, bilanciata con chiusura
mattutina, sarebbe un servizio utile e, a nostro avviso, certamente
gradito da tutti. In altri Comuni,
con particolare riferimento al vicino capoluogo, molti uffici pubblici
Servizio bus navetta
Su nostra richiesta si è aperto
un tavolo di discussione per valutare la fattibilità di istituire un servizio di bus navetta per la vicina
città di Trento, con particolare riguardo per le fasce orarie scoperte
dal servizio extraurbano.
Il questionario distribuito, poco
chiaro e con domande inutili oltre
che deterrenti per la compilazione, è stato predisposto dalla sola
giunta, nonostante la chiara volontà
del consiglio di predisporlo in maniera condivisa, come proposto
dalla maggioranza stessa.
Il servizio è partito a fine Aprile 2010 con il collegamento alle
ore 16. 45 tra Aldeno Romagnano Mattarello ma, oltre a non esserci stata nessuna pubblicità di tale
Ombreggiatura aree verdi e/
o attrezzate
Per risolvere il problema ci siamo attivati indirizzando la giunta
verso la possibilità di avvalersi delle
prestazioni del Servizio Ripristino
e Valorizzazione della P.A.T., valutando la fattibilità di strutture definitive e funzionali e, soprattutto,
a costo zero per l’amministrazione, sia per il parco lungo l’Arione
che per il parco in piazza Depero.
I lavori di costruzione, in base
alle informazioni disponibili, dovrebbero partire dopo il periodo
estivo e, seppur in ritardo, le strutture potranno portare un giovamento per tutti i futuri utenti delle
aree verdi attrezzate.
Nuovo polo scolastico Asilo
nido e Scuola materna
L’argomento è estremamente
sentito e delicato e, per questo,
abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, tuttavia inizialmente non
concesso ma poi convocato su
nostra seconda richiesta, data
l’obbligatorietà sancita da regolamento. Lo scopo era di ricevere
informazioni in merito allo stato di
avanzamento lavori e la programmazione degli interventi mirati all’apertura nei tempi previsti.
In base a quanto ci è stato riferito, l’apertura dovrebbe essere
garantita nei termini previsti e, a
tutela della particolare tipologia di
utenti, si chiederà la massima pubblicità possibile in merito all’agibilità degli edifici, garanzie molto
importanti che dovranno essere
date in vista della maggior serenità possibile.
Altro discorso riguarda invece
le modalità di gestione della fase finale del contratto di appalto, in stretta correlazione con le difficoltà dell’impresa principale. Come abbiamo fatto notare in sede di consiglio, l’apertura nei termini è un obiettivo più che condiviso ma le modalità intraprese ci trovano estremamente contrari. Anche in questo
caso, a parità di obiettivo finale, la
tutela degli interessi della comunità
rischia seriamente di essere messa
in secondo piano, nonostante gli
impegni presi e sottoscritti.
Si conclude augurando buone
ferie a tutti e rinnovando l’appuntamento alla prossima edizione del
Notiziario.
Via Roma, aperta a senso unico.
L’
ARIONE 67
Amministrazione e politica
attivazione, la sperimentazione ad
oggi risulta già terminata, essendo
attiva solamente durante il periodo scolastico. Per quanto riguarda la corsa serale delle 23:30 da
Romagnano verso Aldeno, altra
fascia oraria molto richiesta, abbiamo contattato l’Assessore ai
Trasporti della P.A.T., Alberto
Pacher, che si é reso disponibile a
valutare la possibilità di far proseguire la corsa urbana delle ore
20:30.
Lega Nord
Perchè spendere
per le storie inutili?
di Mirko Bisesti
Troppi soldi per finanziare un fantomatico giornalino di paese che
da spazio a persone che non hanno mai fatto nulla di interessante o
eclatante in vita loro.
Potrei parlare della vittoria alle
Amministrazione e politica
regionali della Lega Nord in tutto
il Nord, potrei parlare del fallimento del Pd e dell’Italia dei Valori,
potrei parlare del successo alle ultime Comunali della Lega in Trentino, che ha incrementato in modo
esponenziale i propri rappresentanti in moltissimi comuni della nostra Regione.
Ma, visto il difficile periodo di
crisi economica, vorrei farvi riflettere su un dato: é giusto spendere
così tanto per un giornalino? In
principio, nacque su proposta della minoranza come informativo
delle parti politiche espresse in
Consiglio Comunale ed era, dunque, molto più contenuto e meno
dispendioso di quello che é di fatto oggi.
Questo giornalino é poi diventato uno strumento di autocelebrazione per una parte del paese sempre e solo quella - e gli articoli
che vengono pubblicati sono molto spesso di interesse pari a zero.
Questo giornalino costa circa:
12.000 •
A mio avviso, spendere 12.000
euro all’anno per due uscite é dav-
L’
68
ARIONE
dell’elettorato, é uguale a quello
destinato ai cinesi o a persone che,
nonostante non abbiamo mai fatto
nulla di interessante o eclatante in
vita loro, ne hanno diritto solo perché vicine a una parte politica del
Paese.
vero troppo.
Non si tratta di retorica degli
sprechi, perché questo Comune ne
dissipa anche di più in molte altre
cose (la coresidenza di Via Roma,
l’ostello, la mostra del Merlot o
accettare l’aumento scandaloso
del 7% delle indennità da Sindaco): é semplice buon senso. Avere e ricorrere al buon senso significa amministrare tenendo conto
delle difficoltà economiche di tante persone e investire per loro
piuttosto che sperperare in altre
attività fantomatiche e inutili.
Non voglio aggiungere altro.
Lascio parlare i numeri e la cifra
che ho riportato, ricordando che
lo spazio mediatico concesso ai
gruppi politici di opposizione come
il nostro, che rappresenta il 15 %
In Consiglio Comunale
Mozioni presentate in Consiglio Comunale:
- proposta per parco pubblico
per i nostri Amici a quattro zampe
/ Bocciata
- proposta per consigli comunali più brevi visti i consigli fiume
(inutili se si vuole portare il nostro
contributo) / Trovato un accordo
- proposta per fondi per ragazzi
frequentanti le superiori fuori provincia / Bocciata
- proposta adeguamento dei
giochi nei parchi pubblici alle esigenze dei bambini disabili / Trovato accordo
- proposta per far si che i giovani non paghino un’eventuale
multa se sorpresi a bere alcool ma
che la multa venga commutata in
un lavoro per la comunità / ritirata, (perché dubbi giuridici espressi dalla maggioranza), ma sarà ri-
dal Paese arrivi alla ciclabile lungo
l’Adige / Accolta
Tesseramento
Lega Nord Aldeno.
Ordine del giorno presentati
a Bilancio:
- retta asilo nido/ bocciata
Se vuoi partecipare, fare la
tessera del partito, essere messo a conoscenza di tutte le iniziative, informazioni e attività
sul territorio (ricevere gadget)
basta contattare il numero
333-6213339 (cons. Mirko
Bisesti) o il Presidente della
Sezione (Riccardo Comper
347-0027824).
Interrogazioni:
- Perché il Comune di Aldeno
non fa si che i suoi cittadini possano smettere di pagare la tassa
sul’I.V.A dei rifiuti, dichiarata dalla corte, Incostituzionale?
Sezione
Amministrazione e politica
presentata perché appurato che
giuridicamente corretta (adottata
già da alcune città, dopo il decreto Maroni, che conferisce più poteri ai Sindaci).
- Proposta per far si che sui
cartelli stradali di confine del Comune fosse riportato anche il
nome in dialetto del Paese / Bocciata
- Proposta per il mantenimento dei crocefissi / Accolta
- Proposta di una ciclabile che
Il costo de “L’Arione”.
L’
ARIONE 69
Le scelte
dell’Amministrazione
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni
più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE
Delibere del
Consiglio Comunale
n. 76 del 28.12.2009
Approvazione del bilancio di previsione per
l’esercizio finanziario 2010 e pluriennale 20102012, nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13 lett. B della
L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69 dello
Statuto).
Amministrazione e politica
n. 80 del 28.12.2009
Esame mozione presentata dal gruppo
consigliare “Aldeno per il Futuro” n. 7 ad oggetto: “Contro la privatizzazione dell’acqua” del
18 dicembre 2009, acquisita al protocollo municipale n. 12891 dd. 18.12.2009.
n. 81 del 28.12.2009
Esame mozione presentata dal gruppo
consigliare “Aldeno per il Futuro” n. 8 ad oggetto: “Pubblicazione delle sedute Consiliari
sul sito web del Comune e la possibilità alla
cittadinanza di effettuare le riprese video e
audio delle sedute aperte al pubblico” del 18
dicembre 2009, acquisita al protocollo municipale n. 12892 dd. 18.12.2009.
n. 01 del 01.03.2010
Approvazione convenzione tra il comune
di Aldeno ed il Comprensorio C5 per l’esercizio
di alcune funzioni dell’Ufficio Contratti.
n. 03 del 01.03.2010
L.P. 28/1988 e s.m. - Approvazione convenzione tra Cimone, Garniga Terme e Aldeno (capofila) per il progetto intercomunale di
promozione dello sviluppo sostenibile dell’ambiente denominato “Il mio impegno per l’Abruzzo”.
n. 04 del 01.03.2010
Esame ed approvazione nuovo Regolamento Asilo Nido.
n. 05 del 01.03.2010
Esame ed approvazione convenzione tra
il Comune di Aldeno e il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Aldeno per la manutenzione delle strade agricole interpoderali di proprietà pubblica.
n. 07 del 01.03.2010
Esame mozione presentata dal gruppo
L’
70
ARIONE
consiliare “Aldeno per il Futuro “ nr. 2/2010
ad oggetto “Banda larga, sviluppo sociale
ed economico” del 09.02.2010, acquisito al
protocollo municipale n. 1295 dd.
10.20.2010.
n. 10 del 28.04.2010
Esame ed approvazione rendiconto del
Comune esercizio finanziario 2009.
n. 11 del 28.04.2010
Approvazione rendiconto del Corpo dei
Vigili del Fuoco Volontari - esercizio 2009.
n. 14 del 28.04.2010
Approvazione schema di convenzione tra
i Comuni di Cimone e di Aldeno per la gestione
del progetto Azione 10/2010.
n. 16 del 23.06.2010
Approvazione modifica dello Statuto comunale con introduzione del principio dell’acqua come bene comune non soggetto a privatizzazione.
n. 17 del 23.06.2010
Esame ed eventuale approvazione modifica all’art. 7 del regolamento per la disciplina
dei referendum popolari comunali in tema di
costituzione della Commissione per il referendum.
n. 18 del 23.06.2010
Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto “Una Ciclabile per risolvere i problemi dei Contadini e
dei Ciclisti nella campagne di Aldeno”.
Delibere della
Giunta Comunale
n. 145 del 09.12.2009
Approvazione nuova pianta organica ai
sensi del Regolamento Organico del Personale Dipendente (R.O.P.D.) e programmazione triennale.
n. 160 del 28.12.2009
Determinazione Tariffa per la gestione dei
rifiuti urbani – Anno 2010.
n. 7 del 27.01.2010
Determinazione tariffarie per l’utilizzo di
sale comunali per il periodo 2010-2012.
n. 10 del 27.01.2010
Adesione alla IXa Rassegna Internazionale Enologica “La Selezione del Sindaco”.
n. 13 del 27.01.2010
Deliberazione a contrattare: comodato da
stipularsi con l’associazione “Pesca Sportiva
Dilettantistica Aldeno” relativo al parco fluviale
“Albere”.
n. 17 del 08.02.2010
Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. di porzioni di diversi immobili
comunali per la realizzazione dell’infrastruttura
in rete wireless nella Provincia di Trento.
n. 24 del 22.02.2010
Autorizzazione al Sindaco pro tempore a
promuovere ricorso al TRGA di Trento nei confronti del provvedimento consiliare nr 29 del
30.12.2009, del Comune di Cimone avente
ad oggetto “Scioglimento gestione associata
e coordinata con il comune di Aldeno per lo
svolgimento del servizio tecnico. Revoca propria delibera n. 39 di data 25.10.2006”. Autorizzazione alla lite e incarico all’avv. Damiano
Florenzano.
n. 31 del 01.03.2010
Convenzione per la gestione associata e
coordinata del servizio di polizia locale tra il
Comune di Trento, Aldeno, Calavino, Cavedine, Cimone, Garniga Terme, Lasino, Padergnone e Terlago: approvazione rendiconto
spese anni 2006 – 2007 e 2008.
n. 37 del 08.03.2010
Stazione radiobase 2TN4104 FS-ALDENO di Vodafone Omnitel NV, con sede legale
a Amsterdam - Olanda, sita in loc. Dosso sulla
p.f. 755 in C.C. Aldeno. Concessione gradimento alla sublocazione alla Società Wind Telecomunicazioni S.p.a.. Atto di indirizzo.
n. 38 del 15.03.2010
Convenzione per la gestione associata e
coordinata del servizio di polizia locale tra il
Comune di Trento, Aldeno, Calavino, Cavedine, Cimone, Garniga Terme, Lasino, Padergnone e Terlago: approvazione rendiconto
spese anno 2009.
n. 41 del 15.03.2010
“Convenzione per l’istituzione di una po-
so Nazionale “Merlot d’Italia” (13, 14, 15, 16
ottobre 2010) da parte del Comune di Aldeno
quale organismo ufficialmente autorizzato ai
sensi dell’art. 27 della L. 10.02.1992 n. 164 e
del D.M. 08.03.1994 n. 335.
n. 42 del 15.03.2010
Affidamento del servizio di organizzazione della XI^ Edizione della Mostra dei Merlot
d’Italia, all’agenzia L’Orizzonte S.n.c. di Cramerotti Mauro & C. di Aldeno.
n. 86 del 19.07.2010
Adesione alla convenzione per la gestione delle richieste di “Bonus tariffa sociale” per
la fornitura di energia elettrica e di gas naturale da parte dei clienti domestici disagiati, stipulata da Consorzio dei Comuni, Provincia Autonoma di Trento e CAF operanti sul territorio
provinciale.
n. 44 del 22.03.2010
“Mountain&Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Adesione all’iniziativa
promossa dall’APT Trento, Monte Bondone,
Valle dei Laghi. Atto di Indirizzo.
n. 46 del 22.03.2010
Modifica della deliberazione nr 131 del 5
ottobre 2009 ad oggetto “Determinazione modalità e tariffe per la concessione e utilizzo di
materiale comunale e spazi aperti da parte di
enti ed associazioni per l’anno 2010".
n. 52 del 19.04.2010
Organizzazione della XI^ Edizione della
Mostra dei Merlot d’Italia – MondoMerlot. Approvazione in linea tecnica del progetto organizzativo. Atto di indirizzo.
n. 54 del 19.04.2010
I.C.I. anno 2010 - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli
effetti dell’art. 3 del vigente Regolamento per
l’applicazione dell’Imposta Comunale sugli Immobili.
n. 77 del 21.06.2010
Autorizzazione al Sindaco alla sottoscrizione del contratto di transazione tra comune
di Aldeno e Provincia autonoma di Trento da
un lato, e il signor Piffer Gabriele dall’altro lato,
relativa a cessione di porzioni di aree a sistemazione di confini e termine lite in corso.
n. 78 del 21.06.2010
TELECOM ITALIA S.p.a. – proroga contratto di locazione n. 35 /uso/2003. Periodo
01.07.2010-30.06.2016. Atto di indirizzo.
n. 84 del 13.07.2010
Indizione della VIIIa Edizione del Concor-
mento del servizio di gestione alla S.C.S. Aurora.
n. 61 del 29.04.2010
Servizio di pronta reperibilità del personale dipendente per servizio sgombero neve stagione 2009/2010: determinazione e liquidazione indennità.
n. 122 del 25.06.2010
TELECOM ITALIA S.p.a. – proroga contratto di locazione n. 35/uso/2003. Periodo
01.07.2010 - 30.06.2016.
Determinazioni del
Caposervizio Contabilità
e Bilancio
Determinazioni del
Segretario Comunale
n. 233 del 16.12.2009
Rinnovo convenzione a tariffa forfetaria
per l’accalappiamento, la custodia e il mantenimento dei cani randagi del Comune di Aldeno con la Lega Nazionale per la Difesa del
Cane - sezione di Trento per il periodo dal
01.01.2010 al 31.12.2012
n. 24 del 26.02.2010
Liquidazione contributo per interventi su
facciata esterna degli edifici in centro storico.
n. 25 del 02.03.2010
X^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia
svoltasi il 23 - 24 - 25 ottobre 2009: ricognizione della spesa complessivamente sostenuta.
n. 26 del 02.03.2010
Rimborso quota spese cremazione defunti.
n. 29 del 02.03.2010
Affidamento all’azienda REGGIANI
CONSULTING SAS di Bolzano (BZ) dell’incarico di aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (D. Leg.vo 196/
2003).
n. 30 del 02.03.2010
Approvazione a tutti gli effetti del progetto AZIONE 10 - Anno 2010 - “Lavori socialmente utili” - Iniziative di utilità collettive promosse dagli Enti Locali e dalle APSP - Affida-
n. 11 del 23.12.2009
Riconoscimento indennità di trasferta agli
Amministratori comunali.
n. 13 del 31.12.2009
Liquidazione gettoni di presenza ai partecipanti alle sedute del Consiglio comunale e
varie commissioni dal 01.03.2009 al
31.12.2009.
n. 15 del 31.12.2009
Ricognizione dei contributi di concessione (art. 106 L.P. 22/91) accertati nel corso
dell’esercizio 2009. Destinazione dei proventi
a finanziamento opere pubbliche.
n. 1 del 02.03.2010
Liquidazione rimborsi permessi ad Amministratori di cui all’art. 80 della Legge 18 agosto 2000 n. 267. Mese di Gennaio 2010.
n. 2 del 12.03.2010
Riaccertamento dei residui attivi e passivi,
ai sensi degli artt. 40 e 41 del vigente Regolamento di Contabilità
n. 3 del 29.04.2010
Contributo dello 0,8 per mille alla Fondazione IFEL su riscossioni ICI effettuate dal
01.01.2009 – 31.12.2009 ai sensi del D.Lgs.
504/92.
n. 6 del 27.05.2010
Asilo Nido: approvazione graduatoria per
inserimenti nel mese di settembre 2010.
OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA
URBANISTICA,,
CANTIERE COMUNALE
Delibere del
Consiglio Comunale
n. 78 del 28.12.2009
Approvazione schema di convenzione
tra l’Agenzia provinciale per i Servizi e il comune di Aldeno per la gestione e/o supporto in tema di procedure di affidamento di
appalti pubblici, di contratti di opere, di servizi e di forniture.
n. 02 del 01.03.2010
Esame ed approvazione Convenzione
per “Realizzazione del progetto di classificazione acustica intercomunale” nell’ambito di
un sistema di gestione ambientale integrato
finalizzato alla certificazione Emas tra i Comuni di Cimone, Garniga Terme e Aldeno
(Capofila).
n. 06 del 01.03.2010
Riduzione della somma da pagare in
materia di esenzione dalla realizzazione di
parcheggi per esercizi commerciali posti all’interno del centro storico di Aldeno.
Delibere della
Giunta Comunale
n. 148 del 21.12.2009
Impianto fotovoltaico per la nuova
sede della scuola materna e asilo nido
del Comune di Aldeno. Incarico di Direzione lavori, assistenza, misura e contabilità al per. ind. Girardi Mirko (Euro 3.884,63=).
n. 149 del 21.12.2009
Perizia tecnica di stabilità del Cupressus
sempervirens nel cimitero comunale e del
Cedrus deodora in via Filzi ad Aldeno. Incarico al dott. Andrea Boso dello studio tecnico professionale Sistema Ambiente (euro
489,60=).
n. 150
del 21.12.2009
Costruzione della nuova sede della
Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale:
approvazione 3a perizia di variante e suppletiva.
n. 2 del 11.01.2010
Classificazione acustica del territorio: rendicontazione della spesa sostenuta.
L’
ARIONE 71
Amministrazione e politica
lizza fidejussoria provinciale a garanzia degli
interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale” sottoscritta dal Consorzio dei
Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: Rinnovo.
n. 25 del 22.02.2010
Lavori per la realizzazione di un nuovo
archivio nel sottotetto del Municipio di Aldeno: incarico al Per. Ind. Lorenzo Bendinelli
dello studio GB Tecnici Associati di Trento
per la progettazione degli impianti tecnologici (euro 7.956,00=).
n. 32 del 01.03.2010
Lavori per la realizzazione di una passerella sul torrente Arione ad Aldeno. Approvazione variante progettuale.
n. 34 del 01.03.2010
Cessione a titolo gratuito dell’immobile
denominato “Castel delle Flecche” ad Aldeno: incarico al Per. Ind. Lucio Gasperi dello
Studio GB - Tecnici Associati di Trento per il
rilievo e verifica degli impianti tecnologici e
rilievo e stesura attestato di certificazione
energetica (euro 3.427,20=).
n. 47 del 29.03.2010
Incarico all’arch. Micheletti dello studio
tecnico Drei per la redazione della variante
al progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’edificio ex Acli per
la realizzazione di una struttura ricettiva turistica (euro 1.497,60=).
n. 55 del 03.05.2010
Costruzione della nuova sede della
Scuola materna e dell’Asilo nido comunale:
approvazione 4a perizia di variante in riduzione. Atto di indirizzo.
Amministrazione e politica
n. 57 del 17.05.2010
Realizzazione di un impianto di teleriscaldamento ad Aldeno. Incarico all’ing.
Renato Coser per la redazione di uno studio
di fattibilità (euro 2.448,00=).
n. 63 del 24.05.2010
Costruzione della nuova sede della
Scuola materna e dell’Asilo nido comunale:
fornitura e posa di arredi, tendaggi e cucina
asilo. Atto d’indirizzo.
n. 65 del 31.05.2010
Costruzione della nuova sede della
Scuola materna e dell’Asilo nido comunale
ad opera della ditta Cosbau S.p.a.: incarico
all’avv. Mario MACCAFERRI di Trento di consulenza legale.
n. 66 del 14.06.2010
Costruzione della nuova sede della
Scuola materna e dell’Asilo nido comunale:
affido opere di completamento. Atto di indirizzo.
n. 70 del 14.06.2010
Incarico all’ing. Carlo Alberto Covelli per
la redazione del progetto preliminare, per il
potenziamento di via XXV aprile e per la
realizzazione di una nuova rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra via alle Albere,
via della Croce, via Florida e via Lucianer
(euro 7.792,88=).
n. 71 del 14.06.2010
Approvazione dello schema di convenzione con Consorzio Lavoro e Ambiente Soc.
Coop. di Trento per la compartecipazione di
personale ex L.P. 32/90, per l’indagine denominata: “ATTIVITA’ DI RICOGNIZIONE
DEGLI SCARICHI FOGNARI – COD.605/09"
in Aldeno.
Determinazioni
del Segretario Comunale
n. 196 del 12.10.2009
Acquisto nuovo server per sistema informatico comunale.
L’
72
ARIONE
n. 238 del 29.12.2009
Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune di Aldeno. Approvazione a tutti gli effetti e avvio procedura di appalto.
n. 7 del
07.01.2010
Incarico alla ditta EUROBRICO S.p.a. di
Villa Agnedo (TN) dell’appalto per la fornitura dei prodotti per il piano di concimazione
annuale del campo da calcio in località Albere.
n. 34 del 04.03.2010
Incarico alla Ditta Piffer e Giovannini
S.n.c. di Gardolo per l’adeguamento normativo dell’impianto termoidraulico per l’edificio
contraddistinto dalla p.ed. 156 C.C. Aldeno
denominato Castello delle Flecche.
n. 112 del 17.06.2010
Lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della Scuola
Materna e dell’Asilo Nido comunale di Aldeno: nomina ditta vincitrice.
n. 113 del 17.06.2010
Lavori di ristrutturazione della Scuola Media statale di Aldeno: approvazione della spesa complessivamente sostenuta.
n. 121 del 25.06.2010
Fornitura e posa in opera degli arredi e delle attrezzature necessarie all’allestimento della cucina, del magazzino
derrate e della lavanderia dell’Asilo nido
comunale per l’importo di Euro
38.213,00.=
n. 36 del 10.03.2010
Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di manutenzione e diserbo del Cimitero comunale di Aldeno per il
periodo dal 15.04.2010 al 31.10.2010.
n. 127 del 12.07.2010
Incarico alla Dolomiti Reti S.p.a. dell’appalto per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto potabile
del Comune di Aldeno.
n. 46 del 23.03.2010
Aggiudicazione dell’appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree
verdi, fiori, piante e per l’asporto delle infestanti dai bordi delle strade, dai marciapiedi
e dai parcheggi – anno 2010.
n. 128 del 14.07.2010
Incarico alla Ditta TOMASELLI IRRIGAZIONI S.r.l. di Ravina di Trento dell’appalto per la sostituzione della centralina
dell’impianto di irrigazione e del corpo interno dell’irrigatore centrale del campo da
calcio degli Impianti Sportivi del Comune
di Aldeno.
n. 47 del 26.03.2010
Approvazione elenco ditte da invitare per
i lavori di arredo del verde per il complesso
scolastico del nuovo asilo nido e scuola
materna di Aldeno.
n. 74 del 14.05.2010
Acquisto tabelloni informativi per i Parchi di Aldeno.
n. 88 del 26.05.2010
Acquisto autocarro BONETTI FX 100/
50E4 4X4 portata 5000 Kg dalla Ditta F.lli
Zanotti S.r.l. di Trento.
n. 95 del 03.06.2010
Affidamento dell’incarico per la decorazione di n. 6 fioriere del parco giochi alla
Sig.ra Chiappa Stefania di Aldeno.
n. 103 del 10.06.2010
Lavori per la realizzazione di una passerella sul Torrente Arione ad Aldeno. Incarico
per il collaudo statico al dott. ing. Enrico
Manfrini (euro 734,00=).
n. 105 del 14.06.2010
Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Zeni Roberto S.n.c.
n. 106 del 14.06.2010
Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Zorzi geom.
Mario S.r.l.
Determinazioni del
Responsabile del Servizio Territorio e
Lavori Pubblici
n. 82 del 25.11.2009
Lavori di completamento del campo da
bocce: montaggio e verniciatura delle assi
perimetrali battipalla, rullatura piano di gioco, riempimento aiuola e pulizie area cantiere.
n. 91 del 15.12.2009
Lavori di costruzione della nuova sede
della scuola materna e dell’asilo nido di Aldeno: concessione proroga per ultimazione
lavori.
n. 96 del 31.12.2009
Predisposizione impianto elettrico del
piano sottotetto all’interno dei lavori di restyling del Municipio di Aldeno.
n. 2 del 21.01.2010
Lavori per il ripristino dell’allacciamento
acque bianche e problemi di deflusso sulla
rete comunale all’altezza del civico n. 10 di
via del Porto ad Aldeno.
n. 7 del 17.02.2010
Lavori per l’esecuzione dell’arredo
verde per il complesso scolastico del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno.
n. 107 del 14.06.2010
Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Agnelli Porte S.r.l.
n. 108 del 14.06.2010
Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Bauflex Italiana S.r.l.
n. 12 del 23.02.2010
Lavori di completamento al progetto di
Restyling del Municipio con la fornitura e posa
in opera del pavimento dell’archivio nel sottotetto.
n. 109 del 14.06.2010
Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta 3S Group
S.r.l.
n. 24 del 07.04.2010
Lavori di scarifica, rimessa in quota dei
pozzetti, ripristino della fondazione stradale
e asfaltatura di via del Caff, perimetro dell’area del PL2.
n. 15 del 26.02.2010
Lavori per la realizzazione di nuovi loculi
cinerari all’interno dell’area cimiteriale di Aldeno.
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n. 151 del 21.12.2009
Progetto culturale denominato “Armonie
di Natale”. Atto di indirizzo.
n. 152 del 21.12.2009
Nomina Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di
realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti.
n. 161 del 28.12.2009
Approvazione dello schema di convenzione con l’AUSER (Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) di Trento per il ritiro e trasporto delle provette dall’Ambulatorio Comunale di Aldeno al Laboratorio di Analisi “Crosina Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara.
n. 163 del 28.12.2009
Concessione erogazione straordinaria
alla Banda Sociale di Aldeno per distribuzione materiale informativo.
n. 6 del 27.01.2010
Adesione all’iniziativa UNICEF “La Pigotta: la bambola dell’UNICEF che salva un
bambino”. Anno 2010 - 2015.
n. 8 del 27.01.2010
Approvazione in linea tecnica dell’elaborato progettuale relativo ai lavori socialmente utili (Azione 10 - 2010). Interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria del
parco giochi, parco “Albere”, del Cimitero,
dei marciapiedi e strade interne, delle strade
in loc. Canova - Maso Case - Case Carli,
degli impianti sportivi, delle aiuole, delle fioriere, delle aree verdi ed aree attrezzate,
nonché per l’allestimento di mostre e/o manifestazioni di carattere culturale o relative a
prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio.
Disponibile (U.T.E.T.D.): assunzione impegno
di spesa per attività nell’ambito dei corsi dell’anno accademico 2009/2010.
n. 30 del 01.03.2010
Concessione contributo straordinario al
Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Aldeno.
n. 48 del 29.03.2010
Determinazione contributo straordinario
al Gruppo Missionario di Aldeno.
n. 49 del 29.03.2010
Assegnazione contributo straordinario
alla Pro Loco di Aldeno per svolgimento concerto pasquale.
n. 50 del 12.04.2010
Concessione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale. Anno
2010.
n. 53 del 19.04.2010
Approvazione progetto di prevenzione e promozione rivolto ai minori e agli
adolescenti (progetti sociali ex legge
285/1997 e L.P. 14/1991 art. 23) valevole per il periodo 01 aprile - 31 dicembre 2010.
n. 56 del 03.05.2010
Adesione all’iniziativa “Calici di Stelle 06
agosto 2010”.
n. 58 del 17.05.2010
Manifestazione “Comun Comunale: i Giochi e la Regola” – Edizione 2010. Atto di
indirizzo.
n. 59 del 17.05.2010
Assegnazione contributo di Euro
350,00.= all’Associazione CAI – SAT Sezione di Aldeno.
n. 11 del 27.02.2010
Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale
dei Ragazzi. Edizione 2010.
n. 64 del 31.05.2010
Liquidazione quota di adesione anno
2010 all’Associazione Comun Comunale Lagarino, con sede in Pomarolo per l’organizzazione della manifestazione “Il Comun Comunale: i giochi e la regola”.
n. 18 del 15.02.2010
Assegnazione contributo straordinario
per serata dal titolo “Mio figlio, 8 anni, parla
inglese: e il tuo?”.
n. 69 del 14.06.2010
Determinazione contributi comunali 2010
nei settori delle attività culturali, dell’assistenza e sicurezza sociale.
n. 20 del 15.02.2010
Approvazione accordo di programma del
Piano di Zona (PGZ) della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010.
n. 72 del 14.06.2010
Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento. Stagione teatrale
2009/2010. Ricognizione della spesa.
n. 21 del 15.02.2010
Piano di Zona della Destra Adige (PGZ)
rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010.
Designazione referenti per il Comune di Aldeno e presa d’atto composizione Tavolo.
n. 76 del 21.06.2010
Assegnazione contributo straordinario
per svolgimento evento nell’ambito della manifestazione “Aldeno, E……state in Piazza
2010”.
n. 22 del 15.02.2010
Approvazione in linea tecnica del Piano
Giovani di Zona (PGZ) della Destra Adige
rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010.
n. 80 del 30.06.2010
Piano Giovanile di Zona A.R.Ci.Ma.Ga
2009. Rendicontazione e liquidazione.
n. 23 del 15.02.2010
Assegnazione contributo ad Associazione Carabinieri in congedo – sezione di Aldeno – per acquisto abbigliamento e materiale
idonei allo svolgimento dei servizi di supporto alla vigilanza in varie manifestazioni comunali.
n. 27 del 22.02.2010
Università della Terza Età e del tempo
n. 81 del 30.06.2010
Concessione contributo straordinario alla
Scuola equiparata dell’Infanzia “E. Mosna”
di Aldeno per asilo estivo 2010.
n. 82 del 13.07.2010
Assegnazione contributo straordinario al
Club Ciclistico Forti e Veloci per l’organizzazione e lo svolgimento della manifestazione
ciclistica cross country per categoria “giovanissimi 7-12 anni”.
n. 83 del 13.07.2010
Assegnazione contributo straordinario all’Istituto Comprensivo Aldeno - Mattarello per
progetto gemellaggio con Zelezna Ruda
(Rep. Ceca).
Determinazioni
del Segretario Comunale
n. 237 del 24.12.2009
Manifestazione “Armonie di Natale”. Affidamento dell’incarico per la realizzazione
del progetto.
n. 239 del 31.12.2009
Progetto Giovani 2009: organizzazione
progetto denominato “Lo Sport a Scuola”.
Impegno di spesa.
n. 15 del 04.02.2010
Iscrizione, ai sensi del punto 7 della deliberazione giuntale n. 13/1996, dell’Associazione “Ordine della Torre” all’albo comunale delle associazioni e del volontariato.
n. 23 del 25.02.2010
Determinazione a contrarre – Affidamento incarico fornitura libri e materiale documentario per la Biblioteca comunale di Aldeno: aggiudicazione.
n. 31 del 02.03.2010
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Incarico
a progetto per la gestione del piano e del
punto informativo.
n. 43 del 19.03.2010
Progetto A.R.Ci.Ma. 2010 – Progetto nr.
6: “La sfida più bella. Allevare il futuro. Strumenti di auto miglioramento per docenti e
genitori consapevoli”. Impegni di spesa.
do”.
n. 49 del 01.04.2010
Adesione all’iniziativa “Puliamo il mon-
n. 54 del 20.04.2010
Conferimento incarico di collaborazione
e consulenza a favore del Comune di Aldeno per il progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti
(aprile-giugno 2010).
n. 57 del 21.04.2010
Manifestazione scolastica “Cantascuola”. Sostegno all’iniziativa (Premi finali). Impegno di spesa.
n. 65 del 05.05.2010
Incarico lettura “Nati per leggere”.
n. 75 del 17.05.2010
Progetto Giovani: progetto “Critici in
Erba”.
n. 77 del 19.05.2010
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 3: “A spasso di musica con la Germania”. Impegni di spesa.
n. 78 del 19.05.2010
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 7: “Stage on the stage”. Impegni di
spesa.
n. 79 del 19.05.2010
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 11: “Le nostre radici”. Impegni di spesa.
n. 81 del 21.05.2010
Progetto Giovani. Serata promozione libro “E’ già sera, tutto è finito”.
L’
ARIONE 73
Amministrazione e politica
Delibere della
Giunta Comunale
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Sindaco
Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori
Lun. 8.00 - 10.00 / 16.00 - 18.00
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento
Lun. 16.00 - 18.00
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
Lunedì
20.00 - 22.00
14.00 - 18.00
Martedì - Mercoledì
14.00 - 18.00
8.30 - 11.30
Giovedì - Venerdì
14.00 - 18.00
POLIZIA MUNICIPALE
Vigili urbani Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956
DOTT. MARCO GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Giovedì
8.00 - 10.30
Martedì
16.00 - 18.30
Venerdì
8.00 - 10.30 19.00 - 20.00
Sabato
su appuntamento
Cimone
Mercoledì
11.00 - 11.30
Garniga
Mercoledì
9.30 - 10.30
DOTT. MAURO LUNELLI tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Martedì - Mercoledì
9.00 - 12.30
Venerdì
15.00 - 19.00
Sabato
9.00 - 12.00
Cimone
Mercoledì
15.00 - 16.30
Garniga
Martedì
15.00 - 16.00
DOTT. MAURO PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Cimone
Garniga
Notizie utili
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00 su appuntamento
10.00 - 13.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
Lunedì
Mercoledì - Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra
Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Gramsci, 40/A
Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di vista per impegnative,
appuntamenti o informazioni in ambulatorio
Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.00-16.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00
Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.00
CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221
dal Lunedì al Venerdì
9.30 - 10.00
ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313
Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 10.00 - 12.00
Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00
Assistente sociale ELISA DAMAGGIO - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00.
per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957/246820 - Trento: tel. 0461.412279
ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)
Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30
L’
74
ARIONE
Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo
RIONE
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Presidente:
Alida Cramerotti
(Assessore alla Cultura)
Direttore responsabile:
Lorenzo Lucianer
L’editoriale
Economia
Un brindisi per i cento anni della Cantina di Lucio Bernardi
La scuola
Lascio una scuola viva di Maurizia Manto
Festa degli alberi: bentornata! di Maddalena Paloni
Vista dai bambini di Elisa e Sonia, Classe V A
Scuola, ma non solo di Alida Cramerotti
Società
Quando rossi e neri si prendevano a calci di Mattia Maistri
Il profumo dell’amore di don Daniele Morandini
Dietro le sbarre di Michele Larentis
Dalle caneve alle taverne di Giovanni Mosna
Lunedì, pollo di Cristina Cont
Comitato di Redazione:
Renzo Beozzo
Lucio Bernardi
Maurizio Cadonna
Riccardo Comper
Cristina Cont
Massimiliano Cont
Samuele Cont
Mattia Maistri (Vicedirettore)
Danilo Micheletti
Giovanni Mosna
Attualità
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 5
www.comune.aldeno.tn.it
Lo sport
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 8
38060 Aldeno
Tel. 0461/842816
[email protected]
Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE
Agenzia di pubblicità
38060 Aldeno
Via Verdi, 15/1
Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943
www.lorizzonte.it
[email protected]
Stampa:
GRAFICHE DALPIAZ srl
38040 Ravina (TN)
z.i. Via Stella, 11/b
www.grafichedalpiaz.com
Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186
Foto:
Remo Mosna
I giochi del Comun Comunale di Daniele Vettori
Comun Comunale di Alida Cramerotti
Miss in famiglia, famiglia di Miss
Cultura
È già sera, tutto è finito di Lorenzo Lucianer
La storia
Ma ti, de chi set? di Samuele Cont e Massimiliano Cont
Ricostruire la storia di Sergio Baldo
Scuola di vita di Maddalena Oliana
Associazioni
SAT, una nuova sede di Gino Bridi
AVIS comunale Aldeno, Cimone e Garniga Terme di A. Baldo
Donare gli organi di Emiliana Coser
La trappola dell’alcool di Josè
ANA, per non dimenticare di Cornelio Muraglia
Associazione Ordine della Torre di Alessandro Cimadom
Lavorare insieme si può di Alma Osler
Un anno con “Noi” di Mattia Baffetti e Barbara Scarpa
A caccia... di pescatori! di Enzo Cont
Il Circolo Giovani c’è di Michele Bottura
Due grandi eventi per la Banda Sociale di Aldeno di G. Bernardi
Cimone e Garniga Terme
Duecento concerti di Gabriele Baldo
Per una vita di qualità
Cimone non esiste
Amministrazione e politica
Energie alternative e fonti rinnovabili di Alessandro Bridi
Aldeno Insieme
Aldeno per il Futuro
Lega Nord
Le scelte dell’Amministrazione
2
4
6
8
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11
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21
24
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