Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010
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Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010
Il saluto del Sindaco Cari concittadini, eccoci ad un nuovo appuntamento con L’Arione, un appuntamento che so essere molto gradito a tutti, anche agli Aldenesi che non risiedono più nel comune. Come tutti sanno, a causa della grande crisi economica che grava sull’Italia e su tutta l’Europa, le amministrazioni locali sono chiamate a pesanti sacrifici. Ma non c’è solo questo: alcuni comparti, quello edilizio in particolare, stanno vivendo un momento travagliato le cui conseguenze si sono fatte sentire in modo diretto ad anche Aldeno. Ad aprile la ditta Cosbau Spa, che fino a quel periodo si era comportata in modo ineccepibile, è entrata in una grave crisi gestionale con conseguente licenziamento di oltre 100 operai e nomina di un commissario straordinario/liquidatore. La vicenda, oltre a mettere in crisi le famiglie dei lavoratori dipendenti, mette in crisi anche gli artigiani che hanno subappaltato i lavori (quindi altri posti di lavoro a rischio) e ci riguarda da vicino, perché a questa ditta sono stati affidati i lavori per la realizzazione dei nostri asilo nido e scuola materna (oltre all’edificio ITEA della nuova Co-residenza e il nuovo magazzino SFT) Numerosi sono sati i cantieri pubblici trentini bloccati da questa situazione critica che sembra ormai irreversibile. Di questi cantieri (circa una quindicina), solo due hanno ripreso i lavori: quel- lo della SFT di Aldeno ed il cantiere destinato ai nostri asilo nido e scuola materna. Non voglio dire che siamo i più bravi, ma vi assicuro che raggiungere questo risultato non è stato facile. Due mesi intensissimi di incontri, di ricerca di soluzioni tecnico-legali per poterci riappropriare del cantiere con un unico obiettivo: aprire la struttura il primo settembre 2010. È stata quindi necessaria una procedura accelerata per ripartire con i lavori. Bisogna riconoscere che la COSBAU non ci ha ostacolati e che abbiamo trovato spirito di collaborazione con gli artigiani coinvolti nella vicenda. Abbiamo trovato con fatica una soluzione che garantisce il raggiungimento del nostro obiettivo. L’altra strada sarebbe stata quella del ricorso agli avvocati e alle carte bollate, disquisendo sulle cause piuttosto che sulla soluzione del problema: probabilmente fra qualche mese la legge ci avrebbe dato ragione, ma la struttura e soprattutto i servizi di asilo nido e scuola materna, non sarebbero stati attivi per il nuovo anno scolastico. Insomma, la via dell’assunzione diretta di responsabilità ci è costata qualche notte insonne, molte giornate frenetiche, l’impegno completo di tutto l’apparato tecnico e amministrativo del Comune ma ha dato i suoi frutti. Alla fine ciò che conta è questo. Quando fra qualche mese i bambini e gli insegnanti riempiranno di vita il nuovo edificio e potranno godere dei benefici di una nuova struttura progettata appositamente per le esigenze della nostra comunità, le polemiche sterili della scorsa primavera, i pettegolezzi sulla presunta incapacità della Giunta Comunale di affrontare la situazione saranno dimenticati e valutati per quel che sono. Ricordo brevemente la storia di questa realizzazione. I lavori furono affidati nel novembre 2007 alla COSBAU che si aggiudicò la gara d’appalto europea con un ribasso del 23,91%. Il costo complessivo dell’opera sfiora i 4.850.000 Euro, compresa la parte sostenuta dal Comune e dall’Ente Gestore. L’opera è completa di tutto, anche degli arredi. Il progetto affidato all’ Arch. Graziano Righi è stato condiviso nei vari passaggi e nella realizzazione con l’Ente Gestore, con il suo Presidente Luigi Serafini, con le coordinatrici pedagogiche Daria Santoni e Sandra Ciappi, con la coordinatrice interna Antonella Zaccaria e con il segretario-economo Ennio Baldo, dai quali abbiamo accettato critiche, dubbi, suggerimenti, confronti, nell’ottica di migliorare il risultato finale, facendo attenzione a non sconfinare con i limiti di spesa preventivati. Anche a loro va un sentito ringraziamento. Ai costi dell’opera si dovranno sommare in futuro quelli di un’idonea viabilità di collegamento con relativi parcheggi. Insomma,l’importo finale sfiorerà i 6 milioni di Euro. Denaro comunque speso bene, un investimento per il futuro dei nostri figli, per un edificio che sarà in grado di ospitare 150 alunni nella scuola materna e un nido da 40 posti. Un’opera nella quale si è dedicata molta attenzione alla qualità, al recupero energetico, all’ambiente e alla sicurezza; è peraltro dotata di impianto di trattamento dell’aria, di impianto di recupero e ricircolo dell’acqua per gli sciacquoni dei wc e per l’irrigazione del grande giardino. Il prato è stato realizzato con il sistema pre-formato mediante posa di zolle contigue. La struttura è anche dotata di impianto centralizzato di aspirazione delle polveri degli ambienti, mentre i pavimenti sono stati realizzati con materiali naturali. Sono stati scelti, per l’ampia finestratura di cui è dotato l’immobile, serramenti a lunga durata, ovvero alluminio smaltato per l’esterno e legno per l’interno. Anche per questo immobile pubblico, si è ritenuto fondamentale dotare la struttura di impianto fotovoltaico posizionato sul tetto. Per quanto riguarda il cantiere ITEA che ospiterà la Co-residenza , la situazione è un po’ più complicata, ma stiamo facendo pressione continua sull’Istituto affinché acceleri i tempi. Abbiamo già avuto numerosi incontri con i responsabili e anche con l’Assessore Rossi al fine di sbloccare la situazione e anche per dotarci di strumenti e competenze che ci consentano in futuro di gestire una progetto di welfare innovativo e con risvolti di straordinario interesse per la comunità. Come avrete notato, siamo riusciti (anche questa volta con un’assunzione diretta di responsabilità) ad aprire Via Roma almeno in un senso di marcia. Sappiamo che non è il massimo, ma più di così, stante la situazione attuale, non si può fare. Ancora due parole per ringraziare tutti quelli che hanno dato il loro contributo alla riuscita della Festa del Comun Comunale. Un grande successo con circa 10.000 passaggi e con la distribuzione di quasi 5.000 pasti. Il paese, le associazioni, i volontari ancora una volta sono stati all’altezza della situazione. Non si vedeva tanta gente in paese dai tempi della Festa dell’Uva! Infine, colgo l’occasione di questo breve preambolo per ringraziare sentitamente tutti quelli che lavorano per la buona riuscita della rivista: il Comitato di redazione naturalmente, la dott.ssa Cristina Cont che ne è la segretaria e svolge con grande passione un lavoro importantissimo, e soprattutto il direttore, Lorenzo Lucianer, che da sempre ci offre la sua impagabile professionalità. Grazie di cuore e buona estate a tutti. L’ ARIONE 3 L’editoriale di Lorenzo Lucianer Per una volta, scrivo appellandomi all’autonomia di pensiero, di espressione e di critica che è diritto di ogni giornalista. La si invoca, ogni tanto, nei momenti di inquietudine, per ricordare che la libertà passa anche attraverso dei filtri etici. Più avanti, nelle pagine riempite in autonomia dai gruppi consiliari, troverete un tentativo di mettere al rogo l’Arione: vi invito ad andare subito a vederlo, prima di continuare questa lettura. Capirete meglio. Vi si dice che l’Arione costa troppo, che gli argomenti impaginati non valgono la spesa di 33 centesimi al mese, 4 euro all’anno per abitante. E’ un dire che mette i brividi, perché evoca gli argomenti del pensiero oscurantista, in nome del quale s’è bruciata la biblioteca di Alessandria e si sono mesi i pensatori al rogo. Attaccare l’Arione per ridimensionarlo è come metterlo al rogo, togliergli voce, aria. E non vale come scusante la ragione politica, la necessità – banalmente diagnosticabile – di ottenere visibilità con una qualche sparata, purché sia. Questo vostro giornale - per le ragioni che sto per dire – è troppo importante per poter essere usato strumentalmente e sacrificato con la leggerezza greve d’un banditore da fiera. Appellarlo ostentatamente e sprezzantemente “giornalino” annoverarlo tra “le attività fantomatiche ed inutili”e definire “di interesse pari a zero” le informazioni che vi si rintracciano e che sono frutto degli apporti dell’intero paese, ben al di là del novero dei redattori, significa negare il valore di uno strumento sempre più condiviso; vuol dire tra l’altro – visto il successo ed il consenso riscosso dal L’ 4 ARIONE vostro giornale - andare controcorrente, non aver capito (fatto strano per chi dice di far politica) che la comunità – così come si rappresenta nella sua piazza – ama raccontarsi nelle pagine che percepisce sempre più come sue, non “del comune”. Ed ancora: del “comune”, fanno parte anche coloro che “...non hanno mai fatto nulla di interessante o eclatante in vita loro”. Lascio a voi il giudizio su affermazioni di questo tipo, emesse da chi si erge al ruolo di giudice non solo del valore, ma addirittura del significato stesso della vita altrui. L’Arione è la voce anche di queste presenze, la voce delle minoranze che non hanno altra voce e che un pensiero, fortunatamente minoritario, vorrebbe cancellare, ripercorrendo i sentieri più disumani e bui di una storia non ancora antica. Negare tutto questo significa soprattutto recare oltraggio alla memoria di Daniele Baldo, che ha voluto l’Arione. Proprio Daniele (allora vicesindaco) aveva intuito, coinvolgendo e confrontandosi anche con chi scrive questa nota, l’importanza di dare alla comunità aldenese un organo che ne descrivesse le vicende e le scelte amministrative, certo, ma soprattutto uno strumento per raccogliere e fissare le storie e le idee, raccontare i protagonisti, i momenti significativi, gli slanci delle persone e dei gruppi, del volontariato come dell’imprenditoria, per indagare l’evoluzione di una piccola società paesana, sempre più intersecata con le vicende del mondo, nella speranza di poter meglio coglierne gli orizzonti. Daniele era anni luce distante da un giornale che fosse cassa di risonanza dei partiti o cattedra per le imprese degli amministratori. Voleva un giornale della gente, nel quale ognuno trovasse un frammento di specchio dentro cui riconoscersi. Un evento culturale, un giornale che fosse anche archivio, traccia sociologica, filo conduttore negli anni, tessuto dai contemporanei per coloro che verranno dopo. Un giornale che riannodasse anche i fili con gli aldenesi lontani: numero dopo numero, questo è diventato L’Arione, ed il suo indirizzario, sempre più ricco di destinazioni lontane, lo testimonia. A me, ad Alida Cramerotti che presiede il Comitato di Redazione, al sindaco Emiliano Beozzo che ha raccolto e rilanciato l’idea originaria de l’Arione, non pare davvero poca cosa, fino a prova di smentita. Se tutto questo è invece di “scarsissimo interesse”, lascio decidere a voi. Osservo però che chi non ne comprende l’importanza, chi osteggia i luoghi del confronto e gli strumenti della memoria, chi, in definitiva, non ama questo paese, non merita di far parte della sua storia. L’ ARIONE 5 Un brindisi per i cento anni della Cantina di Lucio Bernardi La Cantina Aldeno, dopo Cassa Rurale e Famiglia Cooperativa, è la terza società del movimento cooperativo ad aver raggiunto la tappa del centenario. Soci, amministratori ed autorità si sono dati appuntamento per festeggiare la ricorrenza, presso la sede sociale, lo scorso mese di maggio. Agli inizi del secolo scorso il Economia movimento cooperativo è in piena espansione su tutto il territorio trentino; in quel periodo nei viticoltori Aldenesi si fa sempre più pressante l’esigenza di unirsi fra di loro per dar vita ad una cooperativa che possa accogliere l’uva prodotta, ne effettui la trasformazione in vino e provveda alla successiva commercializzazione. Nel corso di quegli anni, le malattie della vite e la vendita dell’uva a mediatori senza scrupoli, mettono i produttori nelle condizioni di veder svalutato il proprio prodotto e di ricavarne un prezzo sempre inferiore, rispetto a quello reale. Il 17 aprile 1910 viene pertanto fondata la Cantina Sociale di Aldeno con 67 soci; tre anni dopo, i soci sono 107, i fabbricati e l’attrezzatura acquisiti permettono di lavorare e trasformare 5.000 quintali di uva. Il 19 dicembre 1912, due anni dopo la costituzione della prima cooperativa, un gruppo di viticoltori, formato da 56 soci, che non ritiene di aderire alla cooperativa già attiva, fonda una seconda società con il nome di Unione Vinicola Aldeno. Le due realtà operano in maniera distinta ed autonoma; ma non hanno ancora ultimato l’organizzazione delle proprie strutture, che Da sinistra: Walter Webber, Luigi Baldo, Severino Dallago, Alessandro Bertagnolli e Diego Beozzo, presidente ed ex presidenti alla festa del centenario. L’ 6 ARIONE La festa nel piazzale della Cantina. si imbattono nelle difficoltà sorte conseguenti allo scoppio del primo conflitto mondiale. Finita la guerra, inizia una lenta ripresa che tuttavia subisce una seconda, brusca frenata a seguito della grande crisi economica del 1929. In quel momento le due cooperative lavorano complessivamente quasi 30 mila quintali di uva, hanno annullato la concorrenza privata nella commercializzazione del vino e l’80% delle entrate delle famiglie dei contadini aldenesi era garantita dalla produzione di uva. Inoltre, le due cantine iniziano a diven- La premiazione dei soci anziani. trasferiscono negli spazi che ancora oggi ospitano la centenaria cantina. La produzione di uva si indirizza verso una graduale contrazione ed alla fine degli anni ’70 si attesta attorno ai 55 mila quintali. Da quel periodo incomincia un percorso a tappe che porta ai nostri giorni e riguarda l’ammodernamento delle strutture, la qualificazione delle coltivazioni, delle varietà d’uva ed il processo di vinificazione che, curato nei minimi particolari, permette di produrre ed offrire ai mercati vini con ottime qualità. Oggi la Cantina conta 380 soci, trasforma circa 45 mila quintali di uva ed occupa una decina di dipendenti, compresi gli stagionali. Possiamo pertanto affermare che dall’alba di un nuovo secolo (1910) all’alba del nuovo millennio (2010) la Cantina ha contribuito ad accrescere lo sviluppo economico-culturale dei propri soci e delle rispettive comunità. E’ stata punto di riferimento non solo per i viticoltori di Aldeno ma anche per quelli provenienti dai pae- Momento religioso della festa. si vicini, compresi in un territorio che va da Trento sud all’alta Vallagarina, passando per le produzioni collinari di Cimone e Garniga Terme. Ha promosso e diffuso i valori cooperativi e, attraverso la mutualità e la solidarietà, ha garantito nel tempo una resa maggiore al lavoro del viticoltore. In questo secolo si è passati dalla trazione animale ai moderni mezzi agricoli, ma lo spirito, trasmesso da generazioni di viticoltori, è rimasto lo stesso: si caratterizza nell’amore per la propria terra e nell’impegno a realizzare e conferire un prodotto di qualità. La Cantina negli anni si è strutturata e si sta preparando ad affrontare le difficili sfide del futuro dove la valorizzazione dei territori, dei loro prodotti e la salvaguardia dell’ambiente dovranno essere elementi imprescindibili per qualificare ulteriormente la propria produzione. Cento anni di vita tra le viti, con la fatica ed il sudore compagni inseparabili per chi, oggi come ieri, ha contribuito a rendere particolarmente viva ed attiva la civiltà contadina. Auguri cara Cantina. L’ ARIONE 7 Economia tare punto di riferimento anche per i viticoltori dei paesi limitrofi. Gli anni fra il 1930 ed il 1940 registrano eventi naturali avversi, quali grandine e gelate, che mettono a dura prova la vita stessa delle due cooperative ma, a differenza di quanto successo in altri paesi trentini, amministratori e viticoltori riescono, seppure con fatica, a superare le difficoltà che man mano si presentano. A ciò si aggiunge l’inizio della seconda guerra mondiale che rallenta nuovamente lo sviluppo economico e sociale, imponendo ulteriori sacrifici e difficoltà a popolazioni ed attività economiche. Finito il conflitto, inizia la lenta ripresa economica che continua, costante, fino al boom degli anni sessanta; la produzione di uva è in continua crescita e in quegli anni nelle due cantine vengono conferiti oltre 100 mila quintali di uva all’anno. Nel 1972 le ragioni che avevano dato origine alla Unione Vinicola Aldeno vengono superate e si giunge all’unificazione delle due società; la lavorazione e l’imbottigliamento del vino si Lascio una scuola viva di Maurizia Manto* Dopo tre anni, Maurizia Manto, dirigente scolastica, lascia il timone dell’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello. Nell’Annuario scolastico la sintesi dei ricordi e la testimonianza del lavoro fatto. Nel Progetto d’Istituto, le linee-guida del pensiero educativo della scuola aldenese. Chiudiamo l’anno scolasti- La scuola co 2009/2010 con la consegna, a tutte le famiglie degli alunni, di due documenti particolari: l’Annuario scolastico e il Progetto d’Istituto. Il primo raccoglie una sintesi delle attività svolte nell’anno precedente, corredate da foto specifiche e dalle foto delle scolaresche. Il secondo è la “carta” fondamentale dell’Istituto, quella dei principi ispiratori che dà la fisionomia alla scuola. Entrambi sono stati finanziati dalla L’ 8 ARIONE Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che ringrazio sentitamente. Li abbiamo presentati in una serata tenuta presso l’aula magna della Scuola Media, alla quale erano presenti molti genitori ed anche il Presidente della Cassa Rurale, dott. Luigi Baldo. E’ stato un momento significativo, durante il quale si è potuto ancora constatare il vivo interesse e la partecipazione che i genitori degli alunni di Aldeno sentono verso la scuola. Guardando un po’ indietro possiamo dire che è stato per tutti un anno faticoso ma pieno di fervore e di attività. La scuola di oggi è posta di fronte a nuovi compiti e responsabilità che spesso rompono i confini di quello che era il suo ruolo tradizionale. I giovani delle nuove generazioni pongono agli adulti domande nuove per rispondere alle quali serve preparazione ed esperienza. Tuttavia l’entusiasmo e la voglia di fare che ha caratte- Maurizia Manto. rizzato lo spirito degli insegnanti, ha prodotto una buona scuola e ha dato il via a numerose e valide iniziative, come le feste di Natale, i mercatini di solidarietà, le gite scolastiche di uno o più giorni, il Cantascuola, la festa di fine anno e tante altre che si sono svolte in collaborazione con la Biblioteca Comunale. A fine novembre è stato inaugurato il nuovo edificio ristrutturato della Scuola Media, un’opera ben riuscita e funzio- Nuovi Piani di Studio Provinciali, nonché il nuovo sistema di valutazione (in via di rinnovamento). Durante l’anno si sono svolte numerose riunioni serali con i genitori, l’ultima delle quali a giugno, tenuta proprio da Maurizio Cadonna per la spiegazione della Riforma della Scuola Superiore. Dopo tre anni di incarico, lascio l’Istituto per raggiunti limiti di servizio. Desidero salutare tutti quelli che ho conosciuto e con i quali ho fatto un percorso di lavoro e di vita insieme. Desidero ringraziare la Spett. Amministrazione Comu- nale, nei suoi vari componenti, per la fattiva collaborazione sempre dimostrata, la Parrocchia e il Comando dei Carabinieri. Ricordo i genitori che hanno partecipato agli organi collegiali e che sono venuti alle riunioni togliendo tempo alla loro vita privata. Auspico per la scuola e la Comunità un futuro sereno dove i giovani, cittadini di Aldeno e del mondo, siano continuatori preparati e fedeli di quella tenacia che è scritta nel DNA dei loro padri. *Dirigente scolastica La scuola nale, espressione di una comunità che crede nel valore dell’educazione. Quest’anno abbiamo rinnovato anche i membri del Consiglio dell’Istituzione. Al posto di Francesco Clappa che per tanti anni e con tanto successo ha lavorato nel Consiglio come Presidente, è subentrato Maurizio Cadonna. Con lui si è aperta una nuova fase della scuola, quella che attua la “legge Salvaterra”. Infatti è sorta la Consulta dei Genitori, nuovo organismo di rappresentanza e sono stati introdotti con gradualità, dalla prima classe elementare, i L’ ARIONE 9 Festa degli alberi: bentornata! di Maddalena Paloni* Non più in Bastornada, ma al Parco delle Albere. Il significato però non cambia e la sollecitazione ecologista arriva al cuore dei bambini. Lunedì 24 Maggio, presso il La scuola parco dei Laghetti, in un pomeriggio reso finalmente più che gradevole dal tanto desiderato bel tempo, si è svolta la festa degli alberi per i circa 180 alunni della scuola primaria accompagnati dai loro insegnanti. Non si è trattato solamente di riprendere una vecchia consuetudine che si era interrotta, ma della volontà di dimostrare anche concretamente la consapevolezza della crescente sensibilità rispetto alle questioni ambientali. Questo tema è, infatti, uno degli argomenti irrinunciabili all’interno delle proposte educative nei programmi scolastici. Va altresì ricordato che anche il Ministero della Pubblica Istruzione, con un decreto interministeriale, al fine di sensibilizzare i giovani in età scolare alla salvaguardia dell’ambiente, ha da qualche tempo istituzionalizzato tale celebrazione. L’Amministrazione Comunale ha accolto l’invito della scuola a collaborare nella realizzazione della festa, mettendo a disposizione uomini, mezzi ed alberi da piantare. In particolare, ha fornito un bel L’ 10 ARIONE Il platano, simbolo della ritrovata Festa degli Alberi. Alcuni brani tratti dai canti e dalle poesie proposte: ……nelle tempeste d’autunno sussurrano un verso vago, contro il sole d’estate ci prestano un’ombra fresca…… ……io sono la quercia tanto tanto grande siediti qui se vuoi riposare; ho tanti anni ma sono molto verde, mi piace fare sognare i bambini come te…… ……albero, sei come me, ascolti la voce del silenzio, agiti le foglie come mani che tremano al vento…. …..il bosco è in festa è primavera giochiamo insieme è primavera che bella festa siamo tutti amici è primavera e siamo felici…….. platano, che è stato collocato a dimora, alla presenza del sindaco e di alcuni assessori, dagli alunni delle classi quinte e sono state fornite anche diverse varietà di arbusti che sono stati piantati da alcuni alunni, in rappresentanza delle 10 classi della scuola. La targa posta ai piedi dell’albero ci ricorda che se lo si tratterà con rispetto egli stesso potrà garantirci, in cambio, la salvezza della vita. Intorno a questo momento è stato costruito un piccolo programma: i bambini delle varie classi, proponendo poesie e canti dedicati, appunto, ad alberi, animali e natura più in generale, hanno aiu- tato ad approfondire la riflessione sul rispetto della stessa e sulle diverse tematiche ambientali. Alcuni giochi tra compagni ed una merenda sui prati del parco hanno concluso il momento di festa. *Insegnante della scuola primaria di Aldeno Vista dai bambini di Elisa e Sonia, Classe V A Il significato della Festa degli Alberi è arrivato al cuore ed alla testa dei bambini. Ragione ed anima, pensando alle prospettive del pianeta. Nel giorno della Festa degli La scuola Alberi, le classi quinte della scuola primaria, per valorizzare l’utilità delle piante, hanno messo a dimora un albero, vicino al quale è stata posta una targhetta con incisa una frase significativa: “Rispettami, ti salverò la vita”. Le altre classi, invece, hanno piantato degli arbusti, anche loro, in memoria di questa festa simbolica. Il tutto è stato corredato da canti e poesie inerenti al tema, L’ ARIONE 11 alla presenza del sindaco, di alcuni assessori e collaboratori del comune. La “Festa degli alberi” è una manifestazione molto importante, che si tramanda da molte generazioni. La ricchezza di ossigeno che sprigionano gli alberi, è indispensabile a salvaguardare la vita del pianeta terra, perciò tutti siamo chiamati ad osservare e rispettare le regole della natura per non alterarne il cammino. Non poteva mancare un pensiero per il sindaco che ha promosso in Aldeno, proprio a partire dai ragazzi delle scuole, la cultura dell’equilibrio e della pulizia dell’ambiente. Un ricordo che i ragazzi hanno messo in rima. La scuola A DANIELE Noi bambini “Daniele” ti chiamiamo e ora siam qui per darti la mano quella mano che tu sempre ci hai allungata da quando la nostra scuola è stata inaugurata. Sei stato il sindaco per eccellenza della “differenziata” che noi tutti abbiamo imparata. Sempre attento alle nostre esigenze con uno sguardo al futuro e al presente in armonia col nostro ex-dirigente ci hai sempre voluti agevolare per la “qualità della scuola” migliorare. Siam qui con te vicino e sei nel cuore di ogni bambino; L’ 12 ARIONE ieri, oggi e domani, anche quando saremo lontani. Sei stato per noi il primo cittadino, ma anche un amico vicino. Con la tua semplicità ci hai seguiti, con la tua disponibilità ci hai aiutati, con la tua sensibilità ci hai supportati, per farci crescere come individui sensati. Noi così ti ricordiamo... sulle labbra un timido sorriso ma un cuore grande come il paradiso, un “grand’uomo” di tenacia e bontà per la sua comunità. “Un tratto di vita di Daniele Baldo” Scuola, ma non solo di Alida Cramerotti Le attività estive per i bambini aiutano la famiglia quando la scuola è chiusa, ma creano e stabilizzano uno stretto legame dei piccoli con la propria comunità. Da un decennio a questa par- I ragazzi della colonia estiva incontrano i Vigili del Fuoco. delle donne al lavoro, la riduzione del numero dei membri per nucleo familiare, l’aumento dell’età media di vita, la riduzione del tasso di natalità, l’incremento di divorzi e separazioni, sono tutti fattori che hanno indebolito in modo signifi- I bambini dell’asilo estivo sul ponticello delle Albere. cativo i potenziali sociali ed educativi dell’istituzione famiglia. Oggi si è tornati a parlare di famiglia come elemento portante delle relazioni sociali, cercando di recuperare per essa un ruolo di centralità anche nelle scelte politiche, a partire dalle principali funzioni che essa esprime, prima fra tutte la funzione genitoriale. E’ diventato pertanto necessario che anche le piccole amministrazioni promuovano azioni tali da assecondare e sostenere la famiglia come soggetto sociale. Ed è proprio per aiutare le famiglie nei compiti di cura, accudimento ed educazione delle giovani generazioni, che sono nati e si sono sviluppati servizi per la pri- L’ ARIONE 13 La scuola te le politiche sociali sono state oggetto di una rapida trasformazione; sono cambiati i bisogni e con essi si sono modificati anche la natura e la tipologia degli interventi richiesti. Se consideriamo ad esempio le politiche per la famiglia, queste oggi debbono contemplare una vasta gamma di interventi e servizi integrati, in grado di offrire un valido sostegno alle famiglie in un’epoca di forte cambiamento socio-culturale, che ha mutato notevolmente le caratteristiche dell’istituzione famiglia. La famiglia del nuovo millennio è un’istituzione che presenta elementi distintivi rispetto al passato. L’aumento del tasso di partecipazione La scuola ma infanzia come gli asili nido, ma anche altre forme di servizi e progetti di sostegno alla genitorialità come, ad esempio, le iniziative di animazione offerte durante l’estate. Nel nostro comune il servizio di animazione estiva, rivolto ai bambini da 3 a 6 anni, è offerto dall’estate 2004 presso la scuola materna per tutto il mese di luglio. La scuola materna estiva è affidata all’Ente Gestore della scuola equiparata dell’infanzia “Emanuele Mosna”, con il sostegno dell’Amministrazione comunale. Scopo dell’iniziativa, è quello di inte- Girotondo intorno al platano. L’ 14 ARIONE grare il ruolo della famiglia nei confronti dei bambini più piccoli, durante il periodo di chiusura della scuola d’infanzia. E’ però, vista dall’altra parte, anche un’opportunità per i bambini, che possono trascorrere parte delle vacanze estive con personale educatore esperto, in un ambiente familiare ricco di stimoli ed occasioni di socializzazione. Nei mesi scorsi, su precisa sollecitazione di un gruppo di genitori interessati, l’Amministrazione comunale si è attivata per avviare anche una colonia diurna, rivolta ai bambini dai 6 ai 10 anni. Per tutto il mese di luglio, una ventina di bambini e bambine della scuola primaria ha potuto partecipare all’attività di animazione estiva, con la collaborazione della cooperativa Kaleidoscopio. A questo è stata destinata la scuola elementare, anche se gran parte delle attività si è svolta all’aperto, principalmente al parco delle Albere. Il programma di animazione proposto, accanto all’uscita settimanale in piscina ed alle attività di gioco legate al tema della settimana, prevedeva degli appuntamenti con alcune associazioni di volontariato del paese che si sono rese disponibili nell’offrire ai bambini l’opportunità di conoscere da vicino la loro attività. Attraverso questi appuntamenti è stato possibile arricchire la proposta ludico-educatica con escursioni assieme ai volontari della SAT; visite nella sede della banda per conoscere gli strumenti musicali e presso il magazzino dei Vigili del Fuoco; ci sono stati sfide e tornei di spada con i ragazzi della Compagnia d’arme della Torre, partite a pallone con la Società Sportiva e prove di pesca ai laghetti sotto l’attenta guida dell’associazione Pesca Sportiva. Le attività svolte con le associazioni hanno consentito ai bambini di compiere nuove e divertenti esperienze ed hanno creato al contempo un legame con il territorio e la comunità che potrà costituire, negli anni e nell’età adulta, la base di un rapporto stabile e sicuro con le proprie radici. Quando rossi e neri di Mattia Maistri si prendevano a calci Nella seconda metà degli anni Settanta si svolsero ad Aldeno due partite di calcio tra due diverse compagnie di giovani: i Muppets e i Ciòpets, rappresentanti di una generazione per cui il rosso e il nero erano i colori di un’ideologia e di un modo di guardare al mondo. E magari pure quello di un bar. ina e goliardica de “I ragazzi della via Pal”, mescolatela a qualche scena di Don Camillo e Peppone, aggiungete una cartolina ricordo del piazzale delle scuole elementari di Aldeno e mettete un pizzico di spezie al vago sapore di anni di piombo. E naturalmente non scordatevi un pallone. E avrete la sfida tra Muppets (i rossi) e Ciòpets (i neri). Sono questi, infatti, gli ingredienti di una partita di pallone che sul finire degli anni Settanta ha infuocato due calde serate estive aldenesi, nella polvere dell’impresentabile campo delle ex scuole elementari. Una sfida che ha visto contrapposte non solo due squadre, ma due modi di atteggiarsi, di leggere il mondo e, soprattutto, di fare politica. Immaginare che la politica abbia contribuito a fare da detonatore di un conflitto tra due gruppi di giovani neanche ventenni sembra paradossale al giorno d’oggi. Eppure, trent’anni fa era la norma. I rossi da una parte, i neri dall’altra. In mezzo i bianchi, che sbraitavano meno e intanto gesti- vano il potere (ma questa è un’altra storia). Rossi e neri che pensavano in modo diverso, che si vestivano in modo diverso e che frequentavano locali diversi: i rossi bazzicavano attorno al Bar Acli (attuale Bar Centrale), i neri si rifugiavano, invece, in Pasticceria (attuale Bar 2000). Proprio a metà strada stava il piazzale delle scuole, dove i due gruppi decisero un bel giorno di sfidarsi a pallone. Le compagnie Per capire quale fosse il clima di quegli anni, vale la pena fare un passo indietro e citare brevemen- te le vicende della tavernetta di Piazzola (il famoso Bus), battezzato poi KB dai suoi giovani frequentatori (gli stessi che ruotavano attorno alla Pasticceria). “Il KB era la nostra balera” - afferma orgoglioso Stefano Cont - “un luogo di aggregazione che organizzava gite e finiva per coinvolgere decine e decine di giovani, anche provenienti dai paesi vicini. Lì si ballava, si beveva, si conoscevano molte ragazze...”. A tal proposito Emiliano Beozzo ricorda che quella compagnia lo attirava anche perché “aveva più giro”, mentre quella dei I Muppets. In alto, da sinistra: Remo Cramerotti, Remo Piffer, Mauro Ioriatti, Alberto Beozzo, Renato Baldo, Palmo Peterlini. Accosciati, da sinistra: Mariano Peterlini, Daniele Baldo, Giorgio Barbacovi, Paolo Delaiti. L’ ARIONE 15 Società Immaginate l’animosità genu- I Ciòpets. In alto, da sinistra: Bruno Mosna, Stefano Cont (presidente del KB), Maurizio Baldo, Lorenzo Baldo, Francesco Spagnolli, Ugo Giovannini, Luciano Cramerotti, Oscar Maistri, Claudio Maistri. Accosciati, da sx: Iginio Cont (guardalinee), Elvio Maistri, Franco Giovannini, Marco Giovannini, Emiliano Beozzo, Arrigo Cont. Società rossi era più politicizzata e, forse per questo, più noiosa. I rossi non frequentavano ovviamente il KB, ma erano fedeli avventori del Bar Acli. Almeno finché, nella seconda metà degli anni Settanta, il nuovo gestore, Enrico Cont, non cominciò a urtare la loro sensibilità: “Cominciò a chiamarci <comunistòti> e a dirci che non ci avrebbe più servito la spuma che ordinavamo” - ricostruiscono Giorgio Barbacovi e Remo Cramerotti - “così decidemmo di attraversare la strada e frequentare il Bar Miky”. Due compagnie, quindi, e due bar. Ma anche due schieramenti politici ben chiari. “Al KB a volte ascoltavamo vecchi dischi con canzoni fasciste” - racconta Stefano Cont - “e una volta vennero alcuni rossi più grandi di noi (che nulla avevamo a che fare con i Muppets, ndr) che ci distrussero tutti i dischi. Niente di drammatico, però era segno di un clima di tensione che allora si re- L’ 16 ARIONE spirava”. In fondo erano gli anni di piombo, gli anni in cui nei quartieri delle città stare da una parte o stare dall’altra significava darle o prenderle. Ad Aldeno non si arrivò mai agli eccessi dei grandi centri, tuttavia lo schieramento politico contava, eccome. O con noi, o contro di noi “In quegli anni il clima era molto politicizzato” - ricorda Marco Giovannini, un frequentatore del KB - “ed era inevitabile che anche la competizione tra le due compagnie di giovani assumesse connotati politici”. Con una punta d’ironia Stefano Cont ribadisce che “si riprendevano le mode milanesi e noi ci atteggiavamo come i sanbabilini, mentre loro portavano orgogliosi l’eskimo. Addirittura qualcuno ci accusò di organizzare campi e addestramenti paramilitari e noi per scherzarci sopra a volte ci vestivamo in mimetica”. Dettagli che nel nuovo millennio fanno sorridere, ma dietro i quali si nascondono le ombre di un’epoca che sembrava avesse bisogno di uno scontro, di una linea di demarcazione tra “noi” e “loro”, quasi un conflitto di civiltà. Che nella piccola Aldeno, tra ragazzi cresciuti insieme come quelli della Budapest descritti da Molnar lungo la via Pal, non poteva che tramutarsi in sfida metaforica, in esibizione di forza simbolica. In poche parole: in una sfida di pallone. “Sfidarci a calcio era il classico modo per poter dire di essere i più forti” - sintetizza Emiliano Beozzo. La politica, in fon- Lorenzo Baldo para un rigore a Mauro Ioriatti. do, era solo un pretesto per giocare a fare i grandi. “L’idea di una partita di pallone tra le due compagnie fu la naturale prosecuzione della rivalità nata da ragazzini, quando si è un po’ tutti amici e un po’ tutti rivali” sorride Remo Cramerotti - “così noi, di sinistra, decidemmo di chiamarci Muppets, come lo spettacolo di pupazzi che si vedeva in televisione”. “E noi di destra” - ribatte Stefano Cont “decidemmo di chiamarci Ciòpets, tanto per giocare sul mio soprannome, ciopèta, spaccatina”. Insomma, Muppets contro Ciòpets: divisa rossa da una parte, gialloblu dall’altra. Due compagnie, due locali di riferimento, due schieramenti ideologici, due squadre. La partita tra Muppets e Ciòpets era già pronta per entrare nell’album dei ricordi dell’Aldeno di fine anni Settanta. Cuore contro tecnica Le partite furono due e andarono entrambe appannaggio dei Muppets, con i risultati di 4-3 e 4-2, indice di spettacolo, quantomeno agonistico. “Alle due partite vennero un sacco di persone, il piazzale delle scuole era circondato” - ricorda Mariano Peterlini, un Muppet “loro, quelli di destra, però erano più attrezzati. Avevano pure fatto le bandierine colorate da consegnare a tutti i ragazzini presenti. Ne avevano dato una anche a mia sorella, tanto che quando la vidi mi infuriai e gliela strappai di mano”. Sulla mag- Società Il campo di gioco e gli spalti. giore organizzazione dei Ciòpets è d’accordo anche Remo Piffer, altro Muppet: “Noi eravamo più scalcinati, loro più distinti. Anche se - aggiunge subito - noi eravamo molto più forti”. Sul divario tecnico tra le due squadre concordano tutti. Del resto i Muppets potevano contare su un solido gruppo militante nelle file della Ravinense, mentre nei Ciòpets molti giocavano a calcio solo saltuariamente, come ad esempio il portiere Lorenzo Baldo, che però fu capace di parare un rigore nientemeno che al futuro calciatore professionista Mauro Ioriatti. “Tra noi Ciòpets i migliori erano Franco Giovannini e Maurizio Baldo” - ci dice Stefano Cont “mentre gli altri ci mettevano grande agonismo e poca tecnica”. Se nei Muppets, infatti, militavano elementi che poi avrebbero contribuito a far crescere il calcio aldenese (Mauro Ioriatti, in primis, e poi Giorgio Barbacovi, Mariano Peterlini, Alberto Beozzo, Da- Tifosi a bordo campo. L’ ARIONE 17 Società niele Baldo, Renato e Remo Cramerotti, tanto per citarne alcuni), nei Ciòpets c’erano elementi che potremmo definire “di cuore”, che però non ebbero timore a sfidare i più validi avversari. “Proprio per questo avevamo paura che loro la mettessero in rissa” - confessa il Muppet Remo Piffer - “mentre alla fine furono proprio loro ad accusarci di aver esagerato con la fisicità”. D’altro canto la terra del piazzale delle scuole non era campo da poeti del calcio in punta di piedi. “Non c’erano schemi, si giocava d’istinto” - chiarisce Giorgio Barbacovi - “e questo forse ci ha penalizzato, anche se eravamo più forti. La prima partita è finita 4-3 per noi, ma quanta fatica!”. Un 4-3 che inevitabilmente richiamò l’esigenza di una rivincita, finita come detto 4-2, ancora a favore dei rossi Muppets. Un terzo incontro, invece, fu scongiurato dall’intervento dello stesso sindaco Silvio Franceschini che, come ricorda Mariano Peterlini, “ci I Ciòpets con i tifosi. L’ 18 ARIONE proibì di organizzarne altre, per evitare che potessero nascere delle risse”. Animi accesi e bevute finali In effetti, anche con la scusa della politica, gli animi si accendevano, eccome. Tutti i protagonisti ricordano un evento che segnò quegli epici incontri, ovvero il duro contrasto fisico tra Mariano Peterlini e Franco Giovannini lungo il muro che separava il campo da via Filzi. Privi di riprese televisive e di moviola è difficile ricostruire l’accaduto. Come riporta Remo Cramerotti: “Mariano e Franco si spintonarono sul muro e siccome nessuno dei due voleva cedere, fu inevitabile che qualcuno avesse la peggio”. A finire all’ospedale per una forte botta al naso fu Franco Giovannini, anche se Mariano si difende dicendo che “ci spintonavamo entrambi e probabilmente l’ho colpito inavvertitamente con un braccio”. Cose che capitano in campo, anche se allora l’episodio non contribuì a tenere gli animi sereni. Giorgio Barbacovi ricorda di aver preso un pugno da qualcuno a fine partita senza nessuna colpa, anche se ammette con sincerità che “a distanza di anni, forse ci si dimentica di quello che si è fatto”. Mariano Peterlini, in compenso, ha bene impressi nella mente i “bastardo” che riceveva dai tifosi avversari ogni volta che scattava in fascia e gli sputi con cui era solito ricambiare la cortesia. Ma anche questo, in un campo di terra e polvere, tra una muraglia e il monumento ai caduti, fa parte dell’arredo urbano. Nonostante i momenti di tensione, le due partite sono state consegnate alla storia con un epilogo che parla di una grande bevuta tra rossi e neri in Pasticceria e di un singolare connubio tra le due squadre, che darà vita a metà degli anni Ottanta alla squadra di calcio amatori di Aldeno. Per non parlare dell’incontro “politico” tra gli ex avversari Daniele Baldo ed Emiliano Beozzo che, a distanza di vent’anni da quella partita, diventeranno strettissimi collaboratori nelle stessa giunta comunale. Scherzi delle ideologie. Ma di scherzi, la partita tra Muppets e Ciòpets ne ha combinato un altro, quello per cui nessuno dei protagonisti sembra ricordare con precisione l’anno della sfida. C’è chi dice 1976, chi 1977, chi 1978. Ma forse non importa. Certe sfide tra ragazzi, sulle strade polverose di Budapest oppure di Aldeno, non hanno bisogno di una carta d’identità per esistere. Ci sono. Il resto è privo di poesia e non conta più. Il profumo dell’amore di don Daniele Morandini* E’ il profumo di buono, che sempre più raramente si respira nell’ambiente e nelle famiglie. Riscoprirlo e preservarlo significa tornare ai valori fondanti della comunità, significa donare radici ai propri figli. Probabilmente bisogna chiederlo all’innamorato che coglie nella fidanzata un odore unico che lo fa andare in visibilio, bisognerebbe chiederlo a chi visita un santuario e, entrando in chiesa, ne coglie un profumo speciale, diverso, sacro. Bisognerebbe ascoltare chi ricorda i profumi del passato: odore del campo, del prato, delle bestie… C’è un profumo particolare che sta scomparendo in un mondo che non crede più all’amore. Per noi cri- stiani quel profumo parla di Dio, ma anche per chi non crede, l’amore è il Valore, il profumo unico. Nelle nostre piccole realtà si respira una profonda aria di crisi familiare, relazionale, educativa. Ci sono molti segnali che stanno davanti agli occhi di tutti: non ci si capisce più! Spesso si pensa che questo problema riguardi i singoli, quasi che la crisi di una persona o di una famiglia riguardi solo un uomo e una donna. Se nei nostri paesi le fami- I coscritti del ‘92 portano a spalla la statua della Madonna. Don Daniele. glie “non tengono più”, non profumano più di buono, soffriamo tutti. Soffrono i singoli, soffrono i figli che crescono e vengono educati da soggetti diversi e molteplici, soffre tutta la società che vede crescere persone egoiste, chiuse in sé, spesso incollate davanti ad un computer e ad una TV perché non hanno di meglio. Soffrono le associazioni che avrebbero bisogno di aderenti stabili e coerenti e invece si ritrovano con persone fragili e scostanti, in genere molto permalose e facilmente irritabili. “Non si litiga più nelle as- L’ ARIONE 19 Società L’amore ha un profumo? Società sociazioni” ha detto un’ esperto, e in parte è vero, perché chi ha idee diverse, o discordanti con la massa, se ne va. Anche il mondo della cooperazione soffre quando le decisioni sembrano calare dall’alto, quando un piccolo gruppo di amministratori decide per tutti e cooperare sembra solo un nome e non una realtà, soffre la politica dove si sospetta sempre che gli interessi personali sopraffaggano quelli della comunità. La famiglia che non profuma più emana un cattivo odore in tutta la comunità. Purtroppo nessuno ha soluzioni in tasca però forse ognuno di noi potrebbe provare a difendere la famiglia un po’ di più. Da bambini si costruisce la stabilità della coppia del futuro, un bambino viziato, senza limiti e a cui tutto si deve dare, sarà un domani un marito infedele e violento, la cui moglie sarà solo una schiava dei nostri tempi (naturalmente vale anche il contrario). Don Daniele chitarrista. L’ 20 ARIONE Giochi in oratorio. Un bambino troppo tutelato dai genitori e sempre difeso anche davanti all’evidenza del torto, sarà un adulto che non sbaglia mai, incapace di chiedere perdono e di convertire in proprio cuore. Un bambino che non fa il chierichetto, che non canta nel coro, che non gioca a calcio nella sportiva, che non fa ginnastica artistica (solo per fare alcuni esem- pi di socializzazione e servizio), sarà un adulto che si specchierà solo in se stesso, le colpe saranno sempre e solo degli altri, sarà incapace di donare il proprio tempo, pretenderà sempre dagli altri e avrà sempre da lamentarsi. Una famiglia che vive il paese solo come un dormitorio educherà figli senza radici, diventeranno giovani e adulti giramondo, parleranno inglese e avranno magari ottimi voti a scuola, conosceranno il mondo, ma non avranno un luogo di relazioni vere, amici con cui confrontarsi e crescere, spesso si sentiranno soli e infelici, incapaci di scelte e stabilità di qualsiasi tipo. Sono solo sensazioni di un parroco che non è nessuno per dire queste cose. Sono solo profumi che se ne vanno… *Parroco di Aldeno, Cimone e Garniga. Dietro le sbarre di Michele Larentis* Il mio “primo ingresso in carcere” risale a ormai 10 anni fa accompagnato da Giulia una volontaria che prestava servizio all’interno del carcere da molti anni. Il ricordo di quella prima volta è ancora vivo, ricordo la curiosità e i racconti di Giulia che servivano a prepararmi ad un’esperienza sicuramente non facile dove alla necessità di far eseguire la giusta pena che consegue al reato si contrap- poneva il singolo, con la sua storia, il suo essere, i suoi doveri e i suoi diritti di uomo ed è spesso difficile operare in modo che le esigenze di tutti – custodi e custoditi – siano rispettate e promosse. Particolarmente delicata è la condizione dei detenuti stranieri dei quali io mi occupo, che costituiscono la fascia più numerosa e allo stesso tempo più debole della popolazione penitenziaria, scarsa- mente informata sui propri diritti e doveri ed ancor meno dotata di mezzi idonei a vivere la carcerazione in modo da non precludere un successivo positivo reinserimento nella società civile, fruendo delle sia pur scarse possibilità risocializzative che il carcere offre, dei benefici, dei contatti con il mondo esterno. Ci sono detenuti che incontri una sola volta, rispondi alle loro domande e non li vedi più. A volte vengono trasferiti, altre volte semplicemente non fanno più la “domandina” per parlare con te perché non hanno più bisogno del tuo aiuto. Altri, invece, li vedi frequentemente e con alcuni si crea un qualche legame. E’ difficile da spiegare, ma quel rapporto ha qualcosa di diverso. All’inizio i detenuti si accostano ai volontari tutti allo stesso modo, c’è la curiosità di capire chi sei, che fai, in che modo puoi essere utile: c’è un problema da risolvere e il volontario è un tramite con il mondo esterno troppo prezioso per farsi sfuggire l’occasione di chiedergli una mano. Poi, col tempo, dopo vari colloqui, viene meno la diffi- L’ ARIONE 21 Società Al 12 febbraio, le persone detenute all’interno delle carceri italiane erano 66.161, stipate in spazi pensati per accogliere poco più di 44mila persone. L’esperienza di un volontario della giustizia, nelle carceri trentine. Un mondo diverso, l’istituzione totale. Incontri che lasciano il segno, altri che passano. Un crocevia di vite speciali. Società denza, il dialogo è sempre più aperto, il rapporto più stretto e, a lungo andare, i colloqui diventano l’occasione perfino per fare due risate, per parlare del più e del meno, non sempre soltanto la sede in cui parlare dei problemi e delle difficoltà da superare. Il volontariato negli anni ha cambiato volto e sta attraversando una fase di passaggio: da elemento residuale, volto a colmare “i vuoti istituzionali” si sta progressivamente imponendo come soggetto autonomo, caratterizzato da un partecipazione sempre più responsabile e matura nell’ambito delle istituzioni in cui opera. In questa fase di evoluzione e di integrazione della società esterna rispetto all’opera che il carcere deve svolgere, non si assiste solo L’ 22 ARIONE ad un aumento numerico del volontariato, ma anche ad un suo mutamento qualitativo. Infatti, all’iniziale volontario che si proponeva quasi sempre come singolo, animato dalla buona volontà e dalla voglia di trasmettere un messaggio di solidarietà, si va sostituendo un volontario di tipo diverso che, innanzitutto, avverte l’esigenza di unirsi ad altri, costituendo associazioni ed organizzazioni; ecco perché anche in Trentino Alto Adige si è deciso di dare vita alla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia che raccoglie al suo interno importanti realtà locali: Atas onlus, Punto di Incontro, Apas, Caritas, Comunità dei Frati di Cles, Cooperativa Sociale Girasole, Odòs di Bolzano, Associazione A.M.A e Avvo- cati per la solidarietà di Trento e Rovereto. Sempre più il volontariato vuole essere operoso e partecipe della vita carceraria attraverso attività ed iniziative concretamente utili nelle prospettive, prima accennate, di risocializzazione e rieducazione dei detenuti. E’ necessario che ogni singolo volontario abbia un’adeguata informazione e conoscenza del settore penitenziario e, in particolare, riceva le opportune nozioni e delucidazioni circa le regole, la vita interna e le caratteristiche organizzative dell’istituto in cui dovrà collaborare. Da questa esigenza, la Conferenza Regionale Volontariato Giustizia ha redatto una breve guida - “Codice a Sbarre” - come strumento utile a tutti/e detenuti/e, ai loro familiari, ai servizi sociali, alle parrocchie, ai volontari e volontarie, a tutte le persone che nella loro vita sono entrate in contatto con il mondo penitenziario. È fondamentale, in questo senso, pensare a corsi di formazione, qualificazione e aggiornamento rivolti non esclusivamente ai singoli volontari, ma integrati con la partecipazione di altri operatori professionali, specie di quelli che concretamente lavoreranno insieme a loro. La Conferenza Regionale Volontariato Giustizia ha organizzato corsi di formazione con l’obiettivo fondamentale di agganciare “la città” al carcere. In che modo? Solitamente il linguaggio legato all’ambito penitenziario è garantire al volontario stesso le competenze necessarie a sostenere il detenuto prima di tutto nel percorso verso la libertà. E’ nella realtà con la quale si ha a che fare dopo il carcere che nascono i problemi: ecco perché riteniamo che sia urgente lavorare in questa direzione. Il detenuto è disabituato alla vita fuori dal carcere, al territorio aperto. Paradossalmente egli ha qualche tutela in più all’interno del carcere, ma una volta che è all’esterno “subisce” la società nella sua diffidenza, nei pregiudizi e nei suoi improvvisi e spesso inspiegabili mutamenti. Il carcere è un sistema vecchio, con una paura atavica delle tecnologie, dei cambiamenti, per cui la gestione di persone contenute risulta più facile. L’impegno del volontario, invece, deve proiettarsi all’esterno perché quando il dete- nuto sarà fuori dal carcere sarà colto dall’ ansia di recuperare il tempo perduto, dalla constatazione che mentre lui era dentro le persone fuori hanno costruito qualcosa. Questo senso di smarrimento e di sofferenza è originato proprio dall’inadeguatezza del bagaglio con la quale il detenuto esce dal carcere. Per promuovere un volontariato arricchente dobbiamo tener sempre presente che ogni persona, scontata la sua pena, uscirà dal carcere (purtroppo non tutte, 24 sono i suicidi all’interno delle carceri italiane dall’inizio dell’anno): bisogna quindi aiutarla a reinserirsi nel mondo con dignità e rispetto. * Presidente della Conferenza Regionale Volontariato Giustizia Società autoreferenziale, molto tecnico, basato su leggi incomprensibili e poco interessanti per il normale cittadino. A noi preme, invece, che i partecipanti imparino ad orientarsi nell’organizzazione del carcere, vadano alla ricerca delle parole chiave, del significato delle leggi, delle normative che sono alla base del sistema carcerario e della struttura generale. Il cambiamento che ci si attende non è una conseguenza automatica e pianificabile. Sarà un comprensione lenta, frutto della personale posizione partecipativa, di coinvolgimento e di disponibilità; comunque si evolva, questo percorso genererà un collegamento con il carcere. La filosofia di pensiero che ne è alla base concepisce il volontario come colui che offre sostegno alle difficoltà derivanti dalla condanna, ma nello specifico cerca di L’ ARIONE 23 Dalle caneve alle taverne di Giovanni Mosna Ricerca dell’intimità e di relazioni, con la colonna sonora dei 45 giri. Viaggio nei covi dei ragazzi negli anni ‘60. Come si divertivano cin- Società quant’anni fa i giovani? Ho provato a chiederlo in giro, a qualche amico che negli anni ’50 aveva più o meno vent’anni. Beh, non c’era molto in un piccolo paese come Aldeno, c’era il cinema, quello sì, l’oratorio con alcuni giochi, e i bar. Il cinema lo ricordo anch’io che a quei tempi ero proprio un bambino. Il sabato e la domenica mio padre qualche volta mi ci portava: proiettavano principalmente western, quelli classici diremmo oggi, infatti ho un ricordo ancora molto vivido di “Un dollaro d’onore” che mi aveva affascinato, I componenti del Bunker Clan a carnevale. L’ 24 ARIONE così come “L’uomo che uccise Liberty Walance”.Al ritorno, sulle strade del paese illuminate da una luce flebile e gialla passavamo davanti ai bar vocianti. Insomma il cinema, i bar e poi le cantine. Tutte le famiglie, che allora erano prevalentemente contadine, avevano la loro “caneva” nella quale le compagnie concludevano la serata: vino, qualche luganega, sottaceti e un pezzo di formaggio. E le ragazze? Le ragazze alla sera uscivano poco, le occasioni di incontro erano rappresentate dalle funzioni religiose serali, qualche festa da ballo in casa e i pochi veglioni che le associazioni aldenesi organizzavano per Capodanno o per Carnevale. Questi erano all’incirca gli anni ’50 per i giovani del paese, anche se qualcosa stava cambiando. Le condizioni economiche erano nettamente migliorate rispetto ai decenni precedenti, in pochi anni l’industrializzazione avrebbe completamente trasformato un modo di vita che era durato secoli. Anche per i giovani c’erano molte più opportunità di lavoro e quindi di mobilità, di entrare in contatto con persone e ambienti diversi, nuove culture, nuove idee. Avere uno stipendio, anche se minimo e guadagnato lavorando Soci della Candola in sede. duramente, a sedici anni cambia tutto, significa anche poter pensare e agire in modo più autonomo, avere un minimo di disponibilità economica per soddisfare i propri bisogni, per rincorrere i propri sogni. Chi non lavorava, studiava; al mattino la sola corsa delle sette non era più sufficiente per trasportare in città gli operai, gli impiegati e gli studenti e così fu introdotta la “corsa studenti” alle sette e venti. Sempre strapiena: a metà degli anno ’60 gli studenti che frequentavano le scuole superiori a Trento erano circa un centinaio. “I studia… pù nessuni che g’ha voia del laorar!” commentavano i soci. Erano un po’più adulti di me e devo dire che io li ammiravo moltissimo. Portavano già i capelli più lunghi del normale, il ché attribuiva loro un’aria ribelle che mi piaceva molto, li pettinavano a coprire le orecchie o li acconciavano in lucenti ciuffi alla Little Richard.. Erano gli anni del rock and roll più scatenato, quello che già soltanto ascoltato rappresentava una trasgressione. Pezzi come Tutti frutti o Good Golly, Miss Molly ci sembravano il massimo dello scatenamento. Devo dire che il rock che ci piaceva di più era proprio questo o quello frenetico di Jerry Lee Lewis, mentre Elvis, che aveva maggior successo e che conoscevamo anche dal cinema, ci sembrava un po’troppo perbene. Il gruppo era abbastanza chiuso, erano sempre insieme, alcuni di loro avevano la moto, la Vespa “normale” ma anche il mitico GS dal fischio inconfondibile. Io, un paio d’anni più giovane di loro, li vedevo partire alla sera alla volta di Nomi o di Villa Lagarina e immaginavo le corse sulle strade sterrate di allora. Avevano anche una tessera con il nome del socio (il nome in società), le firme del presidente e del segretario (e l’impronta dell’alluce sinistro), che allora mi sembrava il massimo e che adesso fa un po’sorridere. Tra l’altro non mi ero mai accorto che il “decalogo del socio” stampato sul retro era di soli nove “comandamenti”. C’erano alcune perle come ad esempio “Il socio considera teste grezze e incolti i non appartenenti” oppure “il socio non si lascia comandare da nessuno”: non coglievo l’aspetto un po’goliardico e guascone, mi sembravano una vera sfida alle convenzioni e al perbenismo (e forse lo erano anche). Gli ultimi due erano “Il socio deve riposare di giorno e dormire di notte” e laconicamente “Il socio non ama il lavoro”. Sicuramente fu per imitazione che con alcuni amici decidemmo di formare anche noi un club. Fulvio, con il beneplacito dei suoi genitori, mise a disposizione una parte del piano terra di casa sua e ci costruimmo la sede. Uno di noi studiava da geometra, altri avevano pratica di lavori edili e in poco tempo, con due tramezze, trasformammo un angolo del vasto scantinato nella nostra sede. Era bellissima: una panca a muro correva su tre pareti, tre pannelli di “scorzi” ,uno per parete, attribuivano al locale quel tanto di rustico che bastava, una parete era riservata al giradischi e a un contenitore per i 45 giri. Alcune lampadine colorate, niente di psichedelico, creavano l’at- Senza tessera non si entrava alla Candola. L’ ARIONE 25 Società benpensanti: Naturalmente non era vero, probabilmente ad Aldeno non si era mai lavorato tanto. In paese ci si conosceva tutti, studenti e giovani operai si divertivano negli stessi luoghi e nello steso modo. Avevamo un po’di invidia noi studenti dei nostri compagni che lavoravano e potevano permettersi la Vespa o il Morini Corsaro e che erano “costretti” a pagare il conto al bar perché noi non avevamo mai una lira in tasca… ci sentivamo un po’imbarazzati del nostro privilegio, del tempo libero, delle vacanze…come di un’adolescenza che durava più a lungo, che doveva ancora incontrare la durezza e la disciplina del lavoro. Ma c’era un’etica solidale della compagnia che si poteva riassumere nel motto “o tutti o nessuno”. Eravamo molto uniti, talvolta chiusi all’interno della nostra piccola cerchia, ma non c’era rivalità, o meglio non c’era aggressività fra le varie compagnie. Non ricordo di grandi litigi, di “guerre fra bande” in quegli anni, forse appena un po’di competizione nel metterci in mostra. Fu dalle compagnie che nacquero le Taverne.All’inizio, che io sappia, furono soltanto tre, poi più avanti si moltiplicarono. Non parlo naturalmente delle tavernette di famiglia che furono una moda eminentemente privata, ma di quelle che ebbero una qualche rilevanza pubblica. I primi in ordine di tempo, i pionieri furono quelli della “Candola”, un gruppo composito che comprendeva giovani contadini, artigiani, operai e anche un paio di studenti.. La loro prima sede fu in via Martignoni a piano terra della casa di uno dei Monia, il “lento” per eccellenza. Società mosfera. Decidemmo il nome della nostra società e la chiamammo “Bunker Clan”, credo scimmiottando il Clan di Celentano che era il nostro mito. Non c’erano presidenti e cariche sociali, la sede era sempre aperta per i soci ma ci ritrovavamo principalmente il sabato sera e la domenica pomeriggio. Lo scopo sociale era il ballo; non vorrei essere frainteso, nessuno di noi sapeva ballare in senso tradizionale, non conoscevamo “i passi”, ballavamo i lenti e gli “shake” (per noi significava scuotersi più o meno freneticamente). Le musiche dell’epoca ( Beatles, Rolling Stones ma soprattutto Celentano, Morandi, Mina, Caterina Caselli, i Rokes, l’Equipe 84 e una serie interminabile di cantanti e gruppi che duravano un paio di stagioni) le ascoltavamo sempre a tutto volume dai 45 giri, i microsolchi, come li chiamavano, che dopo le numerose fruizioni diventavano solchi tout court. Avevamo pochi soldi, come ho detto, per cui i vinili li compravamo facendo colletta, raramente nuovi, spesso usati, da amici che riciclavano i dischi dismessi dai Juke box. Alcuni di noi ballavano solo i lenti, non per L’ 26 ARIONE amore di compostezza, ma perché facilitavano l’approccio con le ragazze. Un paio di lenti erano interminabili, ne ricordo in particolare uno Monia che messo tre volte di seguito ti permetteva di stare abbracciato mezz’ora con la tua ragazza. Non eravamo trasgressivi, anche se ci sarebbe piaciuto, eravamo un po’goliardici e desiderosi di farci notare, di emergere. Partecipammo anche ad alcune edizioni della Festa dell’Uva realizzando carri allegorici di successo. Poi un paio di noi partirono per il servizio di leva, altri per l’Università e tutto finì. Nel volgere di due anni, anche sull’onda dei movimenti del ’68, i nostri interessi cambiarono ancora, cambiò il costume, la cultura, arrivò la politica che per molti di noi divenne un interesse totalizzante. I club, le compagnie, le tavernette ci sembrarono giocattoli per bimbi. Ho detto che le taverne che ebbero qualche rilevanza pubblica furono tre. La terza fu “El Bus”, si chiamava proprio così ed era in Piazzola. Nonostante ci abbia provato, non I Rokes di Shel Shapiro. sono riuscito a contattare i protagonisti di quest’altra avventura che fu anche quella che, passando di gruppo in gruppo, durò di più. Mi ripropongo di raccontarne sul prossimo numero insieme a qualche altra realtà che mi fosse sfuggita. Ma c’è anche qualcos’altro di cui vorrei parlare: le donne, le ragazze. Come avrete notato non compaiono mai come protagoniste in questi gruppi e credo sia un fatto molto significativo ed esemplare di un costume sociale che è andato poi fortunatamente mutando. Mi piacerebbe raccontare com’era la vita delle nostre coetanee anche attraverso i loro contributi, quindi aspetto scritti, notizie, fotografie. Il curioso “contenuto” della tessera del Club “La Candola”. Lunedì, pollo. di Cristina Cont La storia della famiglia Antonini di Crosano, dalla macelleria alla rosticceria ambulante. Una presenza che scandisce le settimane anche sulla piazza di Aldeno. nedì è quasi giorno di festa, in paese. Fin dalle prime ore del mattino piazza Cesare Battisti si veste di suoni, profumi e colori dalle mille sfumature: frutta, verdura, formaggi, abbigliamento, calzature... Chi, da oltre trent’anni, non manca l’appuntamento settimanale con il mercatino aldenese, sono Morena e Claudio con il loro banco del pollo allo spiedo. Era Giugno del 1980 quando Fulvio Antonini da Crosano di Brentonico, papà di Claudio, si presentava per la prima volta, con un piccolo furgone, nella piazza della Chiesa a vendere polli allo spiedo. A dir la verità il camionci- Il girarrosto, ai tempi di papà Fulvio. no non era parcheggiato proprio all’interno della piazza, già interamente occupata dagli ambulanti con posteggio assegnato, ma di fronte, a ridosso della casa dei Lucianer. A quei tempi, i polli allo spiedo erano quasi una novità e gli ambulanti che li vendevano, in regione, si contavano sulle dita di una mano. Claudio gestiva allora una macelleria nella piazza centrale di Mori e suo padre faceva l’operaio alla Marangoni. Il lavoro in fabbrica, sempre a contatto con gomme e polveri, aveva però causato seri danni alla salute del signor Fulvio. L’idea del commercio ambultante venne al giovane Claudio un Claudio e Morena. martedì mattina, attraversando le vie roveretane animate dalle bancarelle. Perchè non provare a chiedere la licenza per la vendita di polli allo spiedo– tanto per stare nell’ambito della macelleria – in qualche centro del Trentino e così permettere al padre di lasciare l’ambiente insalubre della fabbrica? Sì, ma da quale piazza partire? Il signor Fulvio aveva prestato il servizio militare con un certo Enrico Baldo di Cimone e si ricordava di Aldeno, un bel paesone nella piana con un buon numero di abitanti, l’ideale per iniziare l’attività ambulante. Restava il proble- L’ ARIONE 27 Società Da oltre mezzo secolo il lu- Società ma della licenza. A quei tempi non erano ancora di moda gli orari e i giorni di ricevimento degli amministratori pubblici e l’uscita da “messa prima”, la domenica mattina, era una buona occasione per incontrare e parlare col sindaco. Il signor Fulvio attese l’allora sindaco Sandro Nicolodi sugli scalini della Chiesa e, seduta stante, ottenne dal primo cittadino il permesso di vendere polli allo spiedo, articolo mancante sul mercato aldenese, nello slargo di fronte alla piazza. Per un anno Fulvio Antonini inondò di profumi d’olio e rosmarino i Lucianer, che abitavano proprio sopra la bancarella attrezzata. Poi ottenne il posto fisso nella piazza, vicino alla chiesa. Già dopo qualche mese, Fulvio dovette essere affiancato dalla nuora, Morena, ex operaia alla Grundig e già mamma di tre bimbe. Il lavoro non mancava di certo: il lunedì Aldeno, il martedì Rovereto, il venerdì Domegliara, nel Veronese, il sabato Ala. Un paio d’anni più tardi, Clau- Oggi: pollo, patatine e tanto altro. L’ 28 ARIONE 1986: pollo e patatine a mille Lire. dio, giovane intraprendente, sempre alla ricerca di novità nel settore, pensò bene, primo in Trentino, di proporre ai propri clienti anche le patatine fritte, come contorno al pollo allo spiedo. La prima friggitrice fu il frutto di un baratto: in cambio dell’apparecchio, Claudio cedette un salotto seminuovo ad un venditore di formaggi che doveva rapidamente maritare il figlio. Le patatine fritte si rivelarono un successo: code di clienti davanti al banco e la friggitrice che non riusciva a star dietro a tutte le richie- ste. Ben presto si rese quindi necessario sostituire il camion con uno più grande con due friggitrici, poi uno con quattro per finire con gli ultimi due camion che ne montavano sei: una riservata alle patatine per celiaci, una per il pesce fritto. L’attività iniziava a dare buoni frutti e così anche Claudio, nel 1984, a 28 anni, complice la crisi che investiva le piccole macellerie, soffocate dai grandi supermercati, prese la decisione di chiudere la bottega per dedicarsi al commercio ambulante. Oggi Claudio guarda a questa scelta come ad una grande fortuna. Il suo obiettivo era quello di dare lavoro a tutta la sua famiglia. Obiettivo centrato in pieno visto che oggi, sull’avveniristico camion del pollo allo spiedo lavorano, oltre a Claudio e alla moglie Morena, anche due delle tre figlie e i due generi. I clienti, oltre al classico pollo e patatine, possono sbizzarrirsi in una vasta scelta di carni (costine, galletti, quaglie, stinchi, in- mai prima dell’ora di cena, e questo per sei giorni alla settimana. La famiglia Antonini, infatti, oltre ad essere presente il lunedì ad Aldeno, il martedì è a Rovereto, il mercoledì a Borgo, il giovedì a Trento, recentemente ha acquistato anche la licenza per il mercato bolzanino del sabato. Il venerdì, giorno di riposo, è dedicato a papà Fulvio e mamma Nidia, oramai anziani. Chiedo a Claudio conferma di voci che circolano a Trento: sembra che i suoi polli allo spiedo siano i più ambìti della città. Claudio arrossisce e non conferma, è dotato di quell’umiltà che molti, al giorno d’oggi, ignorano. In effetti, mi confida, un segreto c’è. Quando a tredici anni faceva l’apprendista in una macelleria di Marco, ha imparato un sistema usato in antichità per aromatizzare le carni, che gelosamente custodisce in segreto. Sistema che richiede parecchie ore di lavoro, ma che rende molto in termini di qualità. Certi colleghi arrivano sul mercato, riempiono il pollo con un cucchiaio di aromi già pronti e infilzano il tutto sullo spiedo. Il procedimento di aromatizzazione, per i polli di Claudio, è molto più lento: inizia almeno cinque giorni prima della cottura e a guadagnarne è il sapore della carne, della quale conserva il caratteristico gusto delicato. Claudio non è bravo solo nella preparazione delle carni, ma ha sviluppato anche ottime doti di comunicatore, empatico e simpatico, doti fondamentali per uno che fa il suo mestiere: sempre una battuta pronta per il cliente di turno, un occhio di riguardo per chi è in difficoltà, patatine infilzate in uno stecco per la gioia dei più piccoli. Il prossimo Gennaio dovrebbe essere l’ora della pensione per Claudio, che potrebbe finalmente dedicare maggior tempo alla sua passione, i libri. Ma lui ha già avvertito i familiari: l’ultima piazza da cui si congederà, spera il più tardi possibile, sarà proprio quella di Aldeno dove conosce molte più persone che a Crosano e dove, in trent’anni di attività, molti clienti si sono trasformati in amici preziosi. Il pensiero del commiato dalle piazze non è però ancora in primo piano. Prima c’è un altro traguardo, che ha radici nel passato, nella macelleria. Claudio Antonini è in attesa della licenza per produrre salumi, cosa che nella vecchia bottega sapeva fare benissimo e che vorrebbe proporre anche sul suo tecnologico, grande furgone. Terza generazione: Sofia impara l’arte. L’ ARIONE 29 Società voltini), pesce fritto, verdure impanate, oltre ad un banco gastronomia in grado di soddisfare anche i gusti dei più esigenti. Certo, non bisogna dimenticare che la vita del commerciante ambulante non è delle più agiate: se in primavera è piacevole lavorare all’aperto, quando piove, nevica, fa freddo o troppo caldo, il privilegio si trasforma in svantaggio. Claudio e Morena si alzano alle quattro del mattino per arrivare sulla piazza del mercato alle sette, attendere il vigile per il rito della “spunta”, il controllo delle licenze, e cominciare a cuocere le carni. I primi polli, rosolati a regola d’arte, devono essere pronti alle 8.30, ora intorno alla quale i più pensano alla brioche e cappuccino, ma qualcuno, soprattutto gli anziani, hanno già in mente il pasto principale. Claudio, Morena, figlie e generi lavorano dietro al banco fino alle 13.30 e poi a casa, in quel di Marco, vicino a Rovereto, dove si è condensato il nucleo familiare. Qui Morena, che a detta del marito è molto pignola, dedica almeno tre ore del pomeriggio alla pulizia scrupolosa del mezzo: tutto deve essere disinfettato, lindo e splendente. Claudio invece si occupa del magazzino, recentemente ristrutturato nel rispetto della normativa, alla quale si attiene scrupolosamente, della preparazione delle carni, del carico della merce sul camion e, non da ultimo, di tutte le scartoffie, che diventano ogni anno più numerose; insomma il lavoro non termina I Giochi del Comun Comunale di Daniele Vettori E’ mancata la vittoria, quest’anno, ma ancora una volta la grande sfida fra i comuni della Vallagarina ha entusiasmato e divertito, cementando amicizia e cameratismo dei portacolori aldenesi. E per un punto Aldeno perse Attualità la cassa! Rammaricati per il risultato di fronte al proprio paese, ma consapevoli di non aver trascurato niente per raggiungere il massimo risultato. Davanti a un magnifico pubblico, forse la più bella cornice di tutti i giochi del Comun Comunale, la gente di Aldeno si aspettava una ripetizione vittoriosa del 2004. L’impegno negli allenamenti è stato costante anche perché la squadra voleva dedicare la vittoria a Oriana e Giorgio Buratti, che quest’anno non hanno potuto essere le nostre guide. Emblematico è stato il gesto del nostro “vecchione” primo di corda che, prima di disputare la finale per assegnare il terzo posto contro il Nomi, peraltro nettamente vinta dai nostri, è sceso dalla pedana per abbracciarli, rico- La squadra aldenese al tiro alla fune. L’ 30 ARIONE noscente per il loro costante impegno dimostrato finora nelle disfide del Comun Comunale. Tornando alla cronaca della serata, riepiloghiamo i risultati: bene la gara della botte, che abbiamo vinto; bene anche la corsa dei trampolieri, arrivati secondi con soli trenta centesimi di ritardo dai vincitori, benino il tiro alla fune, con il terzo posto, anche se la terza tirata contro il Nogaredo ci è stata tolta in malo modo, squalificandoci per caduta. Giornataccia invece per la prova di tiro della bòra, ma chi pratica gli sport può capire che queste cose succedono (e la sfortuna ci ha messo le mani). Il rammarico tuttavia è stato grande, pensando che, in allenamento, i nostri “boscaioli” erano quelli che ci davano le maggiori garanzie. Onore comunque ai nostri atleti, che hanno onorato l’impegno per le insegne di Aldeno con più di tre mesi di allenamento:Romina Petrolli, Christopher Agostani, Nicola Baffetti, Andrea Baldo, Roberto Baldo, Paolo Baldo, Alvaro Botticchio, Alessandro Casari, Mauro Coser, Mattia Coser, Simone Coser, Stefano Enderle, Leonardo Maistri, Andrea Micheletti, Fabrizio Moratelli, Damiano Muraglia, Marco Piffer, Stefano Ridolfi, Paolo Beozzo e Daniele Vettori. Infine, un pensiero agli sponsor. Durante l’inverno ci siamo costruiti una pedana di gomma per gli allenamenti del tiro alla fune che, grazie alla disponibilità, alla gentilezza ed anche alla pazienza della ditta, abbiamo potuto collocare nello stabile dell’impresa edile Piffer Gabriele e Marco. Per la sua realizzazione dobbiamo ringraziare le ditte che hanno creduto nella nostra idea con un loro contributo: Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, Carpenteria in legno di Coser Marco, Officina Autoriparazioni di Flavio Zamboni, Legno Costruzioni di Lucianer Mauro, Il Tetto di Baldo Stefano. Comun Comunale di Alida Cramerotti* Nelle giornate dal 4 al 6 giu- Il banchetto di San Zeno. Il corteo storico precede la sfida tra le Ville del Comun Comunale. I vecchi volti del centro storico si sono trasformati in taverne, antiche botteghe d’arte ed in ambienti domestici, con donne in costume abilmente impegnate in lavori manuali, servitori, giullari e cavalieri impegnati in tornei di spade. E’ stato soprattutto merito di questi luoghi e del lavoro di chi li ha allestiti con cura se il nostro centro storico e la piazza della Torre in queste giornate medioevali hanno vissuto un momento di grande attrazione ed interesse. Il grande impegno dei numerosi volontari delle associazioni coordinati da Oscar Beozzo affiancato da Graziano Plotegher, è stato indubbiamente ripagato dal successo che la manifestazione ha riscosso sia in termini di partecipazione che di gradimento da parte del pubblico. Una partecipazione che non ha riguardato solo il momento più atteso e celebrato del Comun L’ ARIONE 31 Attualità gno, Aldeno è stata sede dell’edizione numero venti del Comun Comunale Lagarino, la manifestazione che rievoca il periodo in cui le sedici ville della destra Adige – oggi rappresentate dai comuni di Cimone, Aldeno, Nomi, Pomarolo, Villa Lagarina, Nogaredo e Isera – diedero vita ad un unico ente amministrativo. Per alcuni giorni il nostro centro storico si è trasformato in un vero e proprio borgo medioevale in cui musiche, cortei storici, taverne, spettacoli, banchetti, antichi mestieri e giochi hanno offerto al pubblico un tuffo in un’epoca storica di grande fascino ed interesse culturale. La taverna “Penna d’Aquila”, in via 3 Novembre. Attualità Comunale, quello della sfida tra le ville per la contesa cassa delle regole, ma che ha caratterizzato i diversi appuntamenti in programma, nonché il suggestivo spettacolo pirotecnico con il quale si è chiusa la manifestazione. Come nelle passate edizioni ospitate ad Aldeno, l’apporto del volontariato è stato di fondamentale importanza per l’organizzazione della manifestazione, così come la disponibilità di quei cittadini del centro storico che hanno gentilmente offerto volti e coorti per allestire le taverne e le mostre che anche in questa occasione hanno rappresentato uno dei punti di maggiore attrazione per il pubblico. Ottima la cucina in tutti i punti di ristoro con piatti che rimarranno nella storia di questa edizione numero venti del Comun Comunale, come i canederli della Silvana consumati in gran quantità e il tonco di Pontesel servito dalla società sportiva. L’attività è stata intensa e frenetica in tutte le taverne dove la festa si è sempre protratta fino a notte fonda, ma anche nello spazio ristoro allestito L’ 32 ARIONE dal comitato sagra di S. Modesto, nei volti che hanno ospitato la mostra fotografica di Remo Mosna ed i laboratori di ricamo, tombolo, punto croce, lavoro a maglia, pittura su porcellana e su legno alle- stiti dalle insegnanti dei corsi. A tutti i volontari delle associazioni che con grande entusiasmo e disponibilità hanno collaborato all’organizzazione del Comun Comunale, ai proprietari dei volti e delle coorti che hanno concesso l’utilizzo dei loro spazi privati, ai giocatori della nostra squadra che con grande impegno si sono a lungo allenati per difendere i colori della Villa di Aldeno va pertanto il doveroso grazie dell’amministrazione comunale e crediamo anche tutti coloro che in queste tre giornate di festa hanno vissuto la magia del Comun Comunale. La taverna “Al Convento”, in via della Chiesa. Nomi ha vinto la Cassa delle Regole. *Assessore alla cultura Miss in famiglia, famiglia di Miss Dalla loro, le ragazze Barral, hanno l’età: 19 anni Nicol, 17 Maria Noel. Ma, quanto a bellezza, mamma Virginia non è da meno, a dispetto dei quattro figli. La spinta a calcare le passerelle dei concorsi viene proprio da lei, Virginia, volitiva uruguayana, nipote di emigrati trentini (la nonna era di Arco) che è tornata nella terra dei padri, o molto vicino a queste: prima a Mattarello, poi ad Aldeno. Maria Noel, guidata da Sonia Leonardi, organizzatrice degli eventi Miss Italia in regione, ha indossato la fascia di Miss Maria Noel, con la corona di Miss Wella. In abito lungo, Sonia Leonardi. Wella Professional sulla ribalta altoatesina di San Vigilio di Marebbe. Un titolo che la porterà alla finale per Miss Trentino o, in alternativa, alle pre-finali di Miss Italia, a Salsomaggiore Terme. Quattro fratelli: il primo, Diego, poi le Veneri: Nicol, Maria Noel e la più piccola, undicenne, Alanis, che, per il momento, si accontenta di sognare una carriera di fotografa delle dive. Ma anche la mamma ha compiuto, nei trascorsi giovanili, qualche breve escursione nel mondo dello spettacolo: ha fatto la modella in Uruguay, prima di metter su famiglia. E’ questa confidenza che la fa sentire tranquilla nell’affidare le sue belle creature ad un ambiente al quale, solitamente, si attribuisce qualche rischio. “Sono cambiati i tempi”, dice Virginia, “c’è molta professionalità, Sonia Leonardi da sicurezza e buoni consigli”. E poi anche le affermazioni sulla passerella, tra tante bellissime, contribuiscono a superare il retaggio, quasi sempre difficile, dell’emigrato. Insieme al concreto sostegno di un posto di lavoro, naturalmente. Virginia fa l’ausiliaria al liceo Prati di Trento, le ragazze studiano da parrucchiera e da estetista. Le luci della ribalta non sono così abbaglianti da accecare il buon senso. Non nella famiglia delle Miss. L’ ARIONE 33 Attualità Maria Noel Barral, teen-ager aldenese, miss Wella Professional. Un titolo conquistato a Luglio, che fa sognare la passerella di Miss Italia. Ma la concorrenza è in famiglia, con la sorella Nicol, anche lei sulle ribalte dei concorsi di bellezza. È già sera, tutto è finito di Lorenzo Lucianer Presentato ad Aldeno il romanzo d’esordio di Tersite Rossi, pseudonimo di due giovani autori: Mattia Maistri e Marco Niro. C’era emozione, quel martedì Cultura sera, nella sala consiliare del comune. Uno degli autori, soprattutto, giocava in casa, per l’esordio. Era Mattia Maistri che, insieme al coetaneo Marco Niro, ha steso a quattro mani il testo di 460 pagine nel quale si raccontano, legate dal filo introspettivo di un romanzo avvincente, le storie che hanno coinvolto due generazioni tra gli anni ’70 ed oggi. Storie di politica e di vita, di ragazzi, uomini e donne, irretiti dai poteri, protagonisti e vittime dei poteri. Amore, calcolo, strategie, Marco Niro e Mattia Maistri. In primo piano il libro di Tersite Rossi. L’ 34 ARIONE affanni, cinismo, dolore, distacco, violenza, amicizia, ideali, dubbi, cadute, vittorie, partenze, ritorni, viltà, coraggio, slancio, rassegnazione. Paradigmi di esistenze che si confrontano con gli eventi, volontà che si scontrano con l’ineluttabile, uomini ed istituzioni, regole sbiadite, tradite, ribadite. Il crepuscolo dell’occidente, che si spegne in rivoli di storia, via via più sottili, fino all’esile filo della coscienza, fino a sera, troppo presto per i tempi di un sogno incompiuto. “E’ già sera, tutto è finito”, il secondo romanzo aldenese, se vogliamo. Il primo, quello di Franco Battisti, “La maschera della terra”, alla ricerca di una radice storiografica, etnica quasi, per la gente di Aldeno, piccola luce nella penombra di quella memoria organica che un paese contadino non ha diritto ad avere, nel famedio della cultura. Ingiustizia alla quale hanno rimediato i Manzoni, i Verga, i Rigoni Stern, i Silone. Romanzo storico, come voleva Battisti, con intento ricostruttivo e riparatore, insomma. Ma che c’entra allora un romanzo di stragi, servizi deviati, sce la passione ed i trucchi dell’arte, muore d’amore per il giornalismo, brama l’inchiesta, anela alla verità dietro le quinte di uno spettacolo allestito per una platea d’occhi ammaliati dalle TV. Dipana la trama dei fatti, il narrante Tersite Rossi, attorno alla figura del protagonista, Antonio Castellani, giornalista, e nella cornice di un paesetto del Nordest, che si chiama Gazzolino (ma che potrebbe altrettanto utilmente chiamarsi Aldeno) e lascia ad un diario (romantico, morbido strumento) il compito di punteggiare ritratti, di distinguere i fatti dagli stati d’animo. “E’ già sera, tutto è finito” potrebbe richiamare, in certa misura, il Millennium di Stieg Larsson, che evoca il miraggio di un giornalismo leale, incorrotto, capace di inseguire la verità con gli strumenti dell’inchiesta. Tuttavia, a differenza dello svedese, nel romanzo di Tersite Rossi c’è una più profonda immersione nella materia politica, humus di un potere più vasto ed articolato, rispetto a quello affaristico-finanziario evocato da “Uomini che odiano le donne”. Ci sono riferimenti documentali e precisi, di fatto “non puramente casuali”, un’aderenza alla cronaca tale da collocare la vicenda romanzesca in un contesto oggettivo, più finemente indagato, seppure soggetto all’atteggiamento analitico coerente con le convinzioni politiche e sociali degli autori, entrambi redattori del mensile “Questotrentino”. Non molti in sala, quel martedì sera, avevano letto il romanzo. Del resto era stato presentato al Salone del Libro di Torino appena pochi giorni prima, stampato in mille copie, primissima edizione. Ma molti, alla fine della serata, dopo la lettura appassionata di alcune pagine da parte dell’attore Mauro Bandera, dopo l’intervista con gli autori ed ascoltate le registrazioni delle interviste per strada che dramma nel dramma - mostravano in modo desolante l’evanescenza della memoria anche rispetto a fatti tragici come le stragi di mafia e di Stato, lo hanno voluto per leggerlo. Le copie in mostra sul tavolo, impreziosite dagli autografi, s’intende, sono andate via molto presto. Preludio alla ristampa, premio al coraggio dell’editore (Pendragon, Bologna) che ha accettato la scommessa ed ha pubblicato il sogno ad occhi aperti e vigili di due ragazzi. I quali, grati, hanno promesso dell’altro. L’ ARIONE 35 Cultura mafia, Berlusconi, giornalisti, tangentopoli, che c’entrano la notte della Repubblica, il fosco fondale del dramma giovanile narrato da Tersite Rossi, con Aldeno? C’entrano, “nella misura in cui” (dicevano gli arruffapopolo del ’68) quella generazione, degli anni ’70 ed ’80, anche ad Aldeno è stata testimone ravvicinata della genesi di quegli eventi, fisicamente vicini, con l’epicentro originario a Sociologia. “Nella misura in cui” anche i ragazzi aldenesi si sono perfino bellicosamente - confrontati con quei conflitti. “Nella misura in cui” lo stesso Franco Battisti ne è stato attore e protagonista, con il suo gruppo spontaneo, con l’azione politica di classe, con i moti studenteschi ed operai, con la creazione d’un gruppo di opposizione in consiglio comunale, con l’elaborazione di un progetto di rivoluzione sociale attraverso la politica. Non è forse questa la trama politica di “E’ già sera, tutto è finito”? Troppo protagonista e contemporaneo, Battisti, per poter parlare di quegli eventi in termini storici. Ma lo sguardo della generazione successiva, quella di Tersite Rossi (sintesi pseudonimica del regale Tersite omerico e del qualunque signor Rossi, entrambi comunque anti-eroi), quella cioè di Mattia Maistri e Marco Niro, giusto trentenni, è già sufficientemente distaccato per autorizzare l’operazione. A patto di saper scrivere. E Tersite Rossi sa scrivere. Cono- Ma ti, de chi set? di Massimiliano Cont e Samuele Cont Germani, Fereri e Miani: continua la ricerca dell’origine dei soprannomi di Aldeno.La loro storia è inevitabilmente intrecciata con quella dei nostri avi, così che la ricerca e il loro racconto diventa l’occasione per scavare nelle vecchie storie del paese e nel nostro passato, cercando di dare un volto a ciò che, per molti, risulta come un qualcosa di scontato. La storia Maistri “Ferèri” Il soprannome “Ferèri”, collegato ad un ceppo di famiglia con cognome Maistri, fa parte di una genealogia in cui si incontrano altri ceppi con altrettanti soprannomi, quali “Chechi”, “Bezèchi”, “Bioti” e “Tomboli”. L’origine del soprannome Bezèchi è già stata proposta in precedenza e gli altri saranno trattati nei numeri successivi. Come per i Bezechi, la genealogia Ferèri prende origine nel lontano 1780, quando Alessio Maistri e Anna Zaffoni, sua moglie, si La famiglia dei “Ferèri”. L’ 36 ARIONE trasferiscono in quel di Aldeno dalla vicina comunità di Pomarolo. Dalle informazioni raccolte, con “Ferèri” si identifica il ramo in cui la professione artigiana di fabbro (ferèr), si è tramandata da una generazione all’altra, dando così origine al soprannome e soprattutto rafforzandolo nel corso degli anni: i Maistri, Ferèri. La professione di ferèr è stata portata avanti fin dal 1840, anno in cui Giuseppe Maistri aprì la prima officina all’imbocco della Val dei Inferni sfruttando l’energia del torrente Arione per azionare le attrezzature utilizzate (es. maglio). Nel corso degli anni, grazie all’energia elettrica, l’officina è stata spostata verso il centro del paese, più precisamente nel magazzino attualmente occupato dall’officina meccanica in via Roma. Baldo “Germani” Il soprannome Germani è collegato ad un ceppo di famiglia con cognome Baldo e, come per gli altri soprannomi legati ad un medesimo cognome, identifica e definisce una determinata linea genealogica. In particolare, stando alle informazioni raccolte, il soprannome del ramo Germani è collegato al nome proprio del capostipite risalente al lontano 1800, Germano Baldo, nome peraltro ripreso e adattato per altri componenti della genealogia. Ad ogni modo, come riportato nella poesia di Don Valerio Bottura, dato che “nar a l’azimpòner l’è natura, e pò coi altri prest i s’embastis”, l’ipotesi che anche il nome del capostipite derivi dal soprannome di famiglia, e non vi- ceversa, non è da non escludere completamente, lasciando così spazio alla possibilità che il soprannome abbia radici “estere” e forse ben più lontane di quelle indicate. Le nozze d’oro di Giuseppe e Clorinda “Germani”. Col mantello, la figlia suor Clorinda, al secolo Maria Baldo. “che vegn storpiando a panza i altri nomi”. La sua origine, infatti, può essere ricondotta al 1800, probabilmente a partire dalla se- conda metà del secolo, ed è collegata alla storpiatura, con revisione, del nome proprio del capostipite, Damiano Baldo. I “Miani”. In primo piano, seduti: Palmira e Marcello. In piedi da sinistra: Marcella, Gustavo, Alfonsa, Renato, Pierina, Vittoria e Remo. L’ ARIONE 37 La storia Baldo “Miani” Il soprannome “Miani”, riprendendo il concetto di più soprannomi per il medesimo cognome, si ricollega ad un ramo della famiglia Baldo, così come Germani, Podèti e molti altri che si omettono solo per motivi di spazio ma che, informazioni permettendo, saranno singolarmente trattati nei numeri a seguire. Come afferma lo stesso don Valerio Bottura nella sua poesia “I soranomi vèci de Naldem”, questo appellativo fa parte di quelli Ricostruire la storia di Sergio Baldo Un appello per recuperare le memorie familiari e ricomporle in una storia organica del paese di Aldeno, durante la Grande Guerra. L’idea di una ricerca sui ca- La storia duti nella grande guerra nasce, diversi anni fa, per coprire un senso di colpa – storico affettiva – nei confronti di mio nonno materno, Rodolfo Perini, che di questi eventi ha vissuto una storia personale molto intensa, come del resto tutti i trentini al fronte e le loro famiglie, che hanno versato un tributo umano di sofferenze e di privazioni ineludibile. Avrei voluto semplicemente riuscire a raccontare la vicenda vissuta dal nonno prima al fronte, poi in prigionia durante il periodo della Rivoluzione Russa e il rientro a casa. Tentando di approfondire la sua vicenda umana e militare, era naturale incrociarla con molte al- tre storie di sofferenza, di sangue e anche di avventura. Pertanto, questa esigenza, del tutto privata e personale, ha avuto il bisogno di dare un respiro più ampio alla ricerca, in modo da coinvolgere le storie di altre persone che hanno vissuto come lui i giorni del conflitto. Alcuni anni fa, leggendo “Il popolo scomparso”, volume curato dal “Laboratorio di storia” di Rovereto, ho potuto osservare la fotografia della casa di mio nonno con alcune persone intente a battere il grano; questa, assieme ad altre con protagonisti di Aldeno, mi ha spinto a chiedermi come fosse la vita nel paese durante la guerra. Infine, l’articolo su Giuseppe Cont a cura di Giovanni Mosna sul numero 22 del febbraio 2009 de “L’Arione”, mi ha convinto a credere che, nascosto nei cassetti degli “aldeneri”, vi fosse sicuramente molto materiale fotografico e diaristico che andava portato alla luce, per recuperare una memoria storica destinata altrimenti a rimanere nascosta. Non ho ancora in mente quali possano essere gli sviluppi di una ricerca in tal senso, ma perché non provare a raccogliere questo materiale per costruire la storia del paese e dei suoi protagonisti durante quel terribile periodo? Io credo che valga la pena provarci. Chi dispone di materiale ed intende rispondere all’appello di Sergio Baldo, può contattare la Biblioteca comunale al numero 0461-842816, oppure all’indirizzo e-mail [email protected] L’ 38 ARIONE Scuola di vita di Maddalena Oliana La ginnastica artistica, come lo sport in generale, insegna la disciplina e l’impegno, l’attaccamento ad un obiettivo. Lezioni di sport, ma anche lezioni di vita. lestra della scuola media di Aldeno, c’è stato lo spettacolo dell’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno. Ha avuto luogo in palestra, perché è dove possiamo essere veramente noi stessi, abbiamo spazio, sappiamo come muoverci. La palestra, insomma, è il nostro habitat, dove cresciamo nella bravura e sfruttiamo il nostro talento. Il filo narrativo del saggio era la vicenda di alcuni ragazzi che, svegliandosi nel cuore della notte, hanno il desiderio di andare nella loro palestra e fare quello che loro meglio riusciva per esprimersi attraverso il corpo. Un pretesto, in realtà, per riassumere tutto quello che è stato fatto in quest’anno di ginnastica artistica. E lo spettacolo che ne è nato ha fatto capire al pubblico quanto si può imparare e ci si può divertire facendo sport. L’esperienza di questo momento conclusivo, mi ha fatto ripercorrere come in un sogno questi nove anni di ginnastica artistica, nei quali ho imparato molto; mi ha fatto capire che, con impegno costante e con tanta voglia di ap- prendere, si può arrivare all’obiettivo stabilito e a traguardi che all’inizio mi sembravano impossibili, come vincere gare di squadra ed individuali. Grazie a questa meravigliosa disciplina sportiva, ho acquisito sicurezza in me stessa, ho capito che, se voglio arrivare all’obiettivo, devo allenarmi ed impegnarmi con costanza nello sport come nella vita. Voglio ringraziare Sheila, la mia maestra che ormai è un’amica speciale, perché con lei sono cresciuta nello sport e sono riuscita a valorizzare il mio talento di ginnasta perché ha sempre creduto in me e mi ha sempre aiutata con ottimi consigli. In quest’anno ho potuto notare come anche i più piccoli, alle prime armi, hanno fatto grandi progressi in solo nove mesi. Abbiamo concluso la nostra esibizione invitando i bambini venuti a vederci a ballare ed a scatenarsi insieme a noi. Ed è stato un momento bellissimo! Spero di avervi fatto capire che per me la ginnastica artistica non è solo uno sport, ma un trampolino di lancio per vivere al meglio anche la vita di tutti i giorni. Lo sport Sabato 29 maggio, nella pa- Maddalena Oliana, una coreografia. L’ ARIONE 39 SAT, una nuova sede di Gino Bridi Nello storico palazzo delle Fleche, spazi per le attività organizzative, strumenti per serate di proiezioni e conferenze, per incontri e colloqui fra gli oltre 300 soci: l’attesa è stata lunga, ma ne valeva la pena. Prossimo obiettivo, la ricostruzione della vecchia “calchèra”. Da qualche tempo la nostra Sezione SAT ha finalmente una nuova sede. Dopo tanta attesa e due ubicazioni provvisorie - la vecchia cantina in Via Roma prima e la casa ex Acli poi - ci è stata assegnata dall’Amministrazione comunale, come promesso fin dal 1996 dall’allora Sindaco Fulvio Baldo, la sede definitiva in Via Borrelli 22. Si tratta dei locali a piano terra del “Castello delle Flecche” da poco ristrutturati a cura dell’ITEA e dati in comodato d’uso all’Amministrazione comunale, composti Associazioni da un porticato esterno con annessi servizi, che danno accesso ad un atrio interno ed ai locali collegati. Una prima saletta multifunzione adibita alle riunioni del direttivo, ufficio e piccola cucina. Vi è poi una grande sala per serate di conferenze filmati e diapositive. Ed infine al piano interrato un ultimo locale adibito a magazzino per attrezzature varie sia alpinistiche per i soci o di altro genere per le molteplici attività della Sezione. L’arredamento, compreso un moderno e funzionale impianto L’ 40 ARIONE torità civili e religiose locali, del presidente della SAT Centrale Piergiorgio Mottes nonché di numerosi soci e paesani. Ha introdotto i discorsi di rito il presidente Dario Scarpa seguito dal Sindaco Emiliano Beozzo che ha definito la sede SAT come una fra le più decorose sedi di associazioni in Aldeno e dal presidente della SAT Centrale che ha avuto particolari parole di elogio per le molteplici attività proposte dalla Sezione e sempre molto partecipate da soci e simpatizzanti. Da ultimo ha preso quindi la parola anche il Parroco don Daniele che fra l’altro ha sottolineato come una sede adeguata non può che favorire l’aggregazione fra i soci e la comunità e dopo una preghiera ha benedetto i presenti e la nuova sede. E’ seguito poi il taglio del nastro per mano della piccola Martina, la più giovane satina presente, per concludere con la visita ai locali ed un brindisi augurale con tutti i presenti. Si coglie l’occasione per ricordare che la sede SAT è aperta tutti i venerdì dalle 20,30 alle 22,30 quale punto di ritrovo per soci e non solo. Da ultimo si porta a conoscenza della popolazione che la SAT su iniziativa e fatiche di alcuni soci volonterosi sta lavorando al ripristino della vecchia “calchèra” dove si cuoceva la calce, un tempo tanto usata in edilizia e per imbiancare. Di questo se ne parlerà nello specifico a lavori ultimati in un prossimo articolo. L’ ARIONE 41 Associazioni proiezione di diapositive e filmati, è stato curato dalla Sezione con notevole sforzo economico, ma comunque sostenuto con generosi contributi sia dall’Amministrazione comunale che dalla nostra Cassa Rurale e da un socio che vuole mantenere l’anonimato. Nella sala grande fanno bella mostra di sé i preziosi pannelli con soggetti di montagna dipinti e donati dal nostro socio Sergio Spagnoli, come pure i ritratti di Fabio Stedile e Michele Cont che sono nella sala Direttivo. Si vuole qui ricordare che la nostra Sezione (ora conta 326 soci), è stata affiliata per 5 anni come gruppo alla Sezione di Ravina, è nata con l’assemblea costituente dei 135 soci di allora tenutasi in data 3 maggio 1996, e che quest’anno compie i 15 anni di attività. Particolare risalto si è quindi voluto dare alla cerimonia di inaugurazione ufficiale della nuova sede tenutasi Domenica 9 maggio ultimo scorso, alla presenza delle au- AVIS comunale Aldeno, Cimone e Garniga Terme di Alberto Baldo Un appello a chi opera professionalmente nella sanità, affinchè porti un ulteriore contributo di credibilità e convincimento nella campagna per la donazione di sangue. AVIS, Associazione Volontari Associazioni Italiani Sangue: così si chiama la nostra Associazione che raccoglie e cerca di incrementare il numero dei donatori. Sangue è una parola che richiama alla mente il nostro corpo, la nostra vita della quale il sangue è una componente essenziale. Una parola che ci ricollega al sistema sanitario ed a tutto quanto fa riferimento alla nostra salute ed al benessere. Ecco perché a parlare di donazioni di sangue, con quello che ne consegue, non dovrebbero essere un elettrotecnico, come il sottoscritto, o altri componenti della Direzione, che sono pensionati, operai, impiegati, artigiani e casa- Il gruppo AVIS a Valstornada. L’ 42 ARIONE linghe, i quali mettono – è pur vero - tutta la loro dedizione nel gestire l’Associazione dei donatori volontari. Lo dovrebbero fare piuttosto persone qualificate, che lavorano e spendono le proprie energie nel settore sanitario ed operano nel loro campo specifico, la sanità. Medici e infermieri per capirci. Loro sanno quanto è importante il “farmaco sangue”. Gli operatori che toccano con mano, tutti i giorni, le problematiche della salute, della cura di certe malattie, possono diventare i veri autorevoli trascinatori delle persone sane che possono donare il sangue. Dove sono? Quanti sono, nei nostri tre paesi dove opera l’Avis Comunale? Ce ne sono sicura- mente un buon numero. Questi operatori sanitari, se svolgono con passione la loro attività, mi sembrerebbe logico che facessero parte di quest’Associazione, anzi, dovrebbero esserne l’anima, i trascinatori ed i sostenitori, per cui l’Associazione ne trarrebbe un notevole vantaggio in credibilità e efficienza. Lo slogan che ripeto, e ripetono tutti quelli della Direzione, ai possibili donatori, “Se sei sano se hai dai 18 ai 60 anni se pesi più di 50 Kg puoi essere donatore di sangue”, detto da persone autorevoli come gli operatori sanitari, avrebbe un tutt’altro potere di convincimento, ne sono certo. Per questo li invito ad unirsi a noi: la causa è nobile! L’Avis non è un’associazione che promuove il divertimento dei soci, ma un’associazione che dà la vita; è questo il messaggio che cerchiamo di trasmettere ai nuovi donatori e a coloro ai quali chiediamo un aiuto concreto, per sostenere e promuovere l’Associazione. Questa è la differenza con le altre associazioni, che operano, pur altrettanto meritevolmente, in altri settori del volontariato. Donare gli organi di Emiliana Coser Ricostituita la sezione AIDO, un gruppo che raccoglie i donatori di Aldeno, Cimone e Garniga. attiva azione di Camillo Stedile, storico fondatore del gruppo, siamo riusciti a ricostituire il gruppo AIDO dei nostri tre paesi: Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Alla riunione costitutiva erano presenti, oltre a numerosi iscritti, l’avvocato Luca Pontalti, presidente provinciale Aido, il professor Lucani e il cav. Zambaldi, persone attivissime nell’associazione. Fra gli iscritti, sono stati eletti a far parte del direttivo: Emiliana Coser – presidente Giuseppe Coser – vicepresidente Anna Maria Marchi – segretaria Mauro Bandera – consigliere Francesco Clappa – consigliere Marco Cont – consigliere Carlo Coser – consigliere Mauro Zortea - revisore dei conti Enrico Cazzanelli – revisore dei conti Ringraziamo fin d’ora la disponibilità dell’amministrazione comunale nella figura del sindaco sig. Emiliano Beozzo nel concederci la sede da condividere con gli amici dell’AVIS, in via Damiano Chiesa. Sarà impegno del nostro direttivo attivare tutte le azioni di coinvolgimento e divulgazione degli Scopi dell’Associazione, certi che questi siano da considerarsi valori elevatissimi nei confronti della VITA, della solidarietà e sicuramente un grande atto d’AMORE per l’umanità. Emiliana Coser, neo presidente dell’AIDO. Tutti i componenti del direttivo sono a disposizione per eventuali informazioni e tesseramento. Numeri utili: Emiliana 333 9151366, Anna Maria 347 2356646. Associazioni Il giorno 11 Maggio, grazie alla La riunione per la ricostituzione dell’AIDO ad Aldeno. In piedi l’avv. Luca Pontalti, presidente dell’AIDO Trentino. L’ ARIONE 43 La trappola dell’alcool di Josè Un’ennesima, personale testimonianza dal Club Altinum: la sottovalutazione delle insidie legate all’alcool può portare a situazioni dalle quali è difficile uscire e che coinvolgono drammaticamente anche la famiglia. Sono arrivato in Italia dal Su- Associazioni damerica quattro anni fa. Dopo la crisi del 2002 ho deciso, con la mia famiglia, di emigrare. Due anni fa, mentre guidavo, mi hanno trovato un tasso alcolico oltre i limiti consentiti dalla legge e di conseguenza mi hanno sospeso la patente per un anno. In quel momento ho conosciuto e iniziato a frequentare il Club Altinum per famiglie con problemi di alcol. Club che tuttora frequento. Ho sempre bevuto, come tanti fanno, perché è “normale”; fin da piccolo ho sempre visto il vino presente sulla tavola. Negli ultimi anni, però, mi ero accorto che, senza volerlo, stavo esagerando. Usavo l’alcol quasi come un anestetico, quando mi L’ 44 ARIONE sentivo asfissiato dai problemi. Bevevo e mentre bevevo, sembrava che i problemi sparissero, ma in realtà si moltiplicavano, come in una cascata che travolgeva me e la mia famiglia. Il mio atteggiamento, purtroppo, metteva sempre più a disagio e faceva soffrire chi mi viveva vicino. Chi beve non pensa mai che il suo problema possa coinvolgere anche le persone vicine, le persone che hanno un legame affettivo con lui; pensa che dall’alcol si possa uscire in qualsiasi momento e che si possa smettere quando si vuole. Questa, purtroppo, è una delle trappole in cui spesso si cade e che impedisce di chiedere aiuto. Il problema dell’alcol, oltre a essere un problema culturale è un problema sociale, favorito spesso anche dai grandi mezzi di comunicazione, dalla pubblicità, che ci dice cosa dobbiamo bere, cosa dobbiamo acquistare per essere persone sempre “al top”. E in questa esaltazione del “self made man”, in un mondo di comunicazioni fasulle, fatto di internet, Sms, televisione, l’uomo si sente ogni giorno più solo; e va al bar a trovare gli “amici” e beve, anche per essere accettato dal gruppo, si finge di dialogare, ma è un dialogare senza senso, ognuno parla per sé, specchiandosi nel bicchiere dell’altro. In questa solitudine, però, può arrivare un segnale, se riesci a coglierlo: un ritiro di patente, un problema familiare, un allarme di salute, un intoppo sul lavoro…e cominci a pensare, cominci a “svegliarti” dal torpore, cominci a guardare la tua vita, le persone che ti stanno vicino, i loro volti tristi, che forse, mentre bevevi, non riuscivi o non volevi vedere. Ti accorgi però, che in questa sofferenza, almeno non sei solo; altri possono condividere con te le tue angosce, le conoscono, perché un tempo sono state anche le loro; impari a dialogare, finalmente, superando anche qualche problema di idioma, scopri la solidarietà e l’amicizia, al di là delle culture e dei confini; si impara a discutere, ad analizzare, ad ascoltare gli altri, ad essere liberi. Questo è quello che, con la mia famiglia, ho trovato al Club. ANA, per non dimenticare di Cornelio Muraglia Gli alpini al campo di sterminio di Dachau, in Baviera. Un viaggio nella memoria. Il gruppo alpini di Aldeno ha Alpini aldenesi in visita al campo di concentramento di Dachau. Associazioni proposto ai propri associati nella giornata del 24 aprile un Viaggio nella memoria con meta il campo di concentramento di Dachau. La visita al campo illustrata dettagliatamente dalla guida ha fatto rivivere ai partecipanti l’immane tragedia che si è consumata in questo luogo dove tra il 1933 e il 1945 furono rinchiusi oltre 200.000 prigionieri molti dei quali italiani con oltre 30.000 morti. Si è voluto infine con la deposizione di una corona ricordare quanti soffrirono e persero la vita in questo luogo. L’ ARIONE 45 Associazione Ordine della Torre di Alessandro Cimadom La rievocazione della storia antica, anche in forma spettacolare, aiuta a percepire spirito, pensiero ed atmosfere dei tempi. “Le associazioni rendono Associazioni l’uomo più forte e mettono in risalto le doti delle singole persone.” Se prendiamo per vera questa citazione di Italo Calvino possiamo immaginare senza sforzo quali siano i vantaggi che una comunità può trarre dall’avere numerose associazioni. Aldeno può fortunatamente contare su queste realtà che aumentano il valore e la qualità della vita del paese, incentivando l’incontro di persone, lo scambio di idee e conoscenze. In questo contesto, fatto di impegno, dedizione e passione trovano terreno fertile nuove proposte che una volta ricevuto il consenso di un buon gruppo di persone riescono a dar vita a qualcosa di tangibile: l’Ordine della Torre ne è un esempio. Il gruppo nasce nel 2009 da un progetto denominato Storia Viva, proposto e organizzato dal Circolo Giovanile Culturale e Ricreativo di Aldeno in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Aldeno e il Piano di Zona A.R.Ci.Ma.Ga. della Provincia Autonoma di Trento. Tale progetto, concretizzato in un corso tenuto dal maestro di scherma Paolo Azzolini, proponeva un viaggio esplorativo negli usi e Alcuni membri dell’associazione Ordine della Torre. L’ 46 ARIONE costumi medievali partendo dallo studio delle tecniche di combattimento dell’epoca. A coronare il percorso l’esibizione dei partecipanti in uno spettacolo all’interno del XIX Comun Comunale tenutosi a Castel Beseno. L’esperienza positiva di Storia Viva e la voglia di continuare a sviluppare questa passione hanno posto le basi per l’automatico passo successivo: la fondazione di un gruppo stabile che avesse come scopo ricercare e portare alla luce il mondo medievale, con particolare attenzione alla storia locale. Il 27 Dicembre 2009 viene quindi redatto l’Atto costitutivo della nuova associazione culturale Ordine della Torre. A dar vita a questa nuova realtà sono Silvia Andreatta, Daniele Bisesti, Giovanni Bisesti, Alessandro Cimadom (presidente), Cristina Cimadom (tesoriere), Paolo Cimadom, Simone Cimadom, Matteo Cimadon, Matteo Daldoss, Camilla Forti (segretario). Per capire meglio le finalità possiamo riportare due paragrafi dello Statuto: caratterizzati da avvincenti duelli nelle varie locande allestite per l’occasione, hanno contribuito a creare quel tipo di atmosfera di cui l’anima della festa necessitava. Il fragore dello schianto delle lame e gli energici ritmi dei tamburi hanno riempito le notti di Aldeno. Il culmine della nostra esibizione è stato durante l’intervallo dei giochi, quando lo scontro si è spostato in Piazza della Chiesa sotto gli occhi del numerosissimo pubblico; accompagnati da evocative musiche i nostri combattenti hanno animato la scena. Soddisfatti da queste prime esperienze, speranzosi di aver divertito, stupito o entusiasmato coloro che ci han visti ora continuiamo il nostro cammino cercando di migliorare su tutti fronti, teatrale, rievocativo e marziale, fiduciosi di poter regalare spettacoli di qualità via via crescente. Invitiamo tutti coloro che hanno interesse per il medioevo a non esitare a contattarci per informarsi sulla nostra attività. Siamo apertissimi a dare informazioni e a dar assaggio di quello che si fa all’interno della nostra associazione. E’ una passione che si può coltivare anche con poco tempo a disposizione e si presta per essere perseguita da tutte le fasce d’età. Si può approfondire in una moltitudine di aspetti, dalla sfera militare e di combattimento a quella civile delle arti e mestieri, un poco per volta senza paura di dover por- tare avanti un impegno troppo gravoso. Lascio dunque il numero di telefono di riferimento: 340 7114621 e l’indirizzo email: [email protected]. E’ online anche il nostro sito interner: ordinedellatorre.blogspot.com. Prima di lasciare un saluto e un arrivederci alla prossima manifestazione volevamo ringraziare le sarte che ci hanno aiutati nella realizzazione dei vestiti: Flavia Baldo, Rita Bridi (Larentis), Carmela Bosetti (Daldoss), Carmen Dalprà (Cimadom), Renata Fabbianelli e Nadia Zeni. Ordine della Torre Compagnia di Rievocazione storica medievale Via Altinate, 16 – 38060 Aldeno (TN) - tel. 3407114621 [email protected] http://ordinedellatorre.blogspot.com L’ ARIONE 47 Associazioni art.3 - (2) L’Associazione ha per finalità lo sviluppo e la diffusione dell’attività di pratica della scherma storica, mediante la realizzazione e l’organizzazione di ogni forma di attività agonistica e non, e di ogni altro tipo di attività motoria, utile a promuovere la conoscenza e la pratica della scherma storica stessa, inclusa l’attività didattica per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento della pratica di tale disciplina. art.3 - (3) L’Associazione ha inoltre per finalità la diffusione culturale legata alla rievocazione storica, tramite attività teatrali, didattiche e di spettacolo; attraverso lo studio e la ricerca, al fine di ricreare i particolari della vita civile e militare del medioevo. La prima attività proposta è stato Il Torneo della Perdonanza, uno spettacolo all’interno della manifestazione “La Prima di Maggio”. A fianco di ProLoco e Banda Sociale di Aldeno, la nostra associazione si è esibita in un torneo d’arme medievale per dar dimostrazione delle tecniche di combattimento con spada ad una mano e mezza. Soddisfatti della prima esperienza ufficiale, grazie alla quale abbiamo avuto il piacere di ricevere i primi commenti positivi da parte dei numerosi presenti, il nostro gruppo ha iniziato a prepararsi per il secondo appuntamento dell’anno: Il Comun Comunale Lagarino. Tre giorni Lavorare insieme si può di Alma Osler Formare una rete, per realizzare insieme, con le forze di tutti, progetti di solidarietà. A volte costa fatica, ma i risultati ripagano. Ecco l’esperienza del Gruppo Missionario Aldeno. “Ogni nostra azione genera Associazioni una forza energetica che ritorna a noi con la stessa intensità” Oggi il calendario parrocchiale ci rimanda questa frase, che ben si accompagna alle cose che ci preme dire, niente avviene per caso. Le esperienze del nostro gruppo, di anno in anno sono portate ad aprirsi alle realtà associative dei paesi vicini, per uno scopo comune. Quest’inverno siamo stati contattati in particolare per un progetto di realizzazione di un pozzo in Eritrea, con vari gruppi di Ravina, Romagnano e Mattarello. Questo pozzo è stato realizzato dalla gente locale con una spesa di 10.000 •. Facciamo parte del gruppo di Trento per sostenere la scuola di Mavalane in Mozambico. Il nostro mercatino - lavoro di tante persone- ha aiutato Suor Maria Martinelli a riscattare un ex fabbricato militare in Sudan e l’ha trasformato in ospedale. Abbiamo contribuito, assieme a un gruppo di Dro e di Arco, per una clinica mobile attrezzata per visite e operazioni oculistiche, in Camerun. La scelta di operare insieme ad Suor Giovanna, assiste una puerpera, ragazza madre, in una poverissima famiglia dell’Amazzonia. L’ 48 ARIONE Il mercatino del Gruppo Missionario. altre realtà laiche o missionarie che siano, ci incuriosisce e ci stimola al confronto e spesso abbiamo trovato entusiasmo contagioso, operosità e intelligenza. Anche l’ultima collaborazione al “Riuso” e al Comun Comunale, ci ha visti presenti assieme ad altre persone che collaborano con il nostro gruppo a gestire un punto ristoro. Ci è sembrato un’esperienza molto positiva, a giudicare dagli apprezzamenti delle tante persone che sono passate e ripassate. La fatica del lavorare con persone diverse è ripagata dalla realizzazione di un comune obiettivo: la riuscita di qualche cosa fatta per il bene degli altri, che è lo scopo del nostro Gruppo Missionario. Un anno con “Noi” di Mattia Baffetti e Barbara Scarpa Giugno: prime giornate di afa; chiusura delle scuole; programmazione delle vacanze; telegiornali che snocciolano le consuete notizie sul caldo-mai-così-caldo e sulle improvvise precipitazioni-maicosì-precipitose. Per molti giovani e giovanissimi, prendendo a prestito le parole di Ennio Flaiano, “non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno”. Estate, tempo di riposo e di spensieratezza. E per l’associazione NOI? A Giugno si sono chiuse le attività legate all’oratorio e, con esse, anche il Progetto Compiti per i bam- Il campeggio “mignon”, a Garniga Terme. bini delle scuole elementari. Tradizionalmente, in questo periodo si svolge poi la sagra del patrono, quest’anno sostituita dal Comun Comunale, cui il NOI ha cercato di dare adeguata ospitalità in sinergia con tutto l’associazionismo presente in paese. Con l’inizio dell’estate si aprono però anche nuovi impegni, con gli ormai consolidati appuntamenti dei campeggi estivi di Garniga Terme, Tiarno e Isola d’Elba, importanti occasioni di relazione e aggregazione per bambini e ragazzi. Tuttavia giugno porta con sé un senso di “fine”, di chiusura di un ciclo anche per la vita dell’Associazione e consente di soffermarsi e voltarsi indietro per fare un bilancio di quanto è stato. Se nel susseguirsi delle attività di quest’ultimo anno si può riscontrare una certa continuità con la tradizione dell’Associazione, significativi cambiamenti si ritrovano invece al suo interno. Domenica 18 aprile, nell’annuale assemblea, si è tenuto il rinnovo del Consiglio Direttivo; il presidente uscente Bruno Dell’Anna ha scelto di non riproporsi e, con lui, la maggior parte dei precedenti consiglieri, cui va il nostro ringraziamento per il tempo dedicato all’Associazione in questi anni. Accanto ai pochi riconfermati, che assicurano la continuità, si è quindi formata una “compagine di volti nuovi”, dieci new entry che con entusiasmo cercano di proporre nuove idee ed iniziative per il futuro. Al momento il lavoro è concentrato su una progettualità di lungo periodo; le potenzialità della nostra comunità ci fanno ben sperare in rinnovate forme di coinvolgimento, quali serate informative o interculturali, racconti di esperienze con L’ ARIONE 49 Associazioni Associazione NOI – Circolo parrocchiale S. Modesto: bilancio di un anno tra continuità e cambiamento. Associazioni proiezioni di video o immagini, proposte formative per gli operatori delle attività di oratorio al fine di aiutarli ad affinare le loro capacità ed a rafforzare il loro spirito di servizio nei confronti della comunità. Nel corso di maggio si è dato il via ai lavori di ammodernamento della cucina dell’oratorio, per dotarla di attrezzatura tecnica professionale e garantire gli opportuni standard di sicurezza. Si prevedono infatti molteplici modalità di utilizzo sia nel corso dell’attività di oratorio, sia durante il “percorso fidanzati”, sia in altre occasioni di aggregazione. È prevista anche la possibilità di affitto, a costi assai contenuti, della cucina e dell’adiacente sala a chi desiderasse orga- Il Comun Comunale dei bambini. L’ 50 ARIONE nizzare un proprio momento conviviale. Si prospetta inoltre un singolare ciclo di “proposte di cammino”: l’apripista di questa nuova iniziativa è previsto per domenica 5 settembre ed è il Trekking Del Cristo Pensante, nei pressi di Passo Rolle e Cima Castellazzo. La proposta vuole essere un invito ad abbandonare per un attimo la frenesia del quotidiano, per vivere un’esperienza di meditazione attraverso il cammino e la montagna. Sulla statua in marmo bianco del Cristo Pensante, opera dello scultore Paolo Lauton, spicca un monito che non dovremmo scordare: “Trova il tempo di pensare - Trova il tempo di pregare - Trova il tempo di sorridere”. A caccia... di pescatori! di Enzo Cont Accoglienza e disponibilità nella ricetta dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Pescatori Aldeno, per catturare, insieme ai pesci, anche altri soci e simpatizzanti, sulle rive del torrente Arione. l’Associazione Pescatori è doveroso e dovuto. Dovuto, in primis, ai soci affezionati che ci fanno visita regolarmente e puntualmente e a chi passeggiando per il Parco delle Albere, passa anche solo per un breve saluto. Doveroso, invece, soprattutto per i nuovi abitanti del paese che ancora non ci conoscono e magari, appena trasferitisi, ignorano perfino l’esistenza del parco (per qualcuno è così…). A questi, consigliamo di prendere una boccata d’aria, seguendo l’argine destro del torrente Arione, in direzione degli impianti sportivi. Sicuramente non rimarranno delusi. E’ nostra premura in queste righe, dipingere l’Associazione non come un manipolo di pescatori incalliti, bensì come un gruppo di amici giovani e non, pronti ad accogliervi in ogni istante nel migliore dei modi. Per deformazione professionale siamo comunque tenuti a ricordarvi che l’orario d’apertura per la pesca è dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00 ogni sabato e domenica estivi. Nello stesso orario è in funzione, per i soci, un modesto servizio di ristoro per combattere nel mi- gliore dei modi le arsure estive. Nessun problema invece, per chi non dispone dell’attrezzatura necessaria, neofiti o smemorati che siano. Disponiamo infatti di tutto il materiale necessario per l’attività. E’ inoltre possibile prenotare la struttura per gare di pesca qualora, ovviamente, il numero di partecipanti sia congruo. Piccola novità, ancora in fase di studio, saranno, tempo permettendo, le aperture serali che vi segnaleremo con largo anticipo. Vi aspettiamo quindi numerosi per passare come ogni anno piacevoli momenti in compagnia. Associazioni Come ogni anno, il saluto del- Il “baretto” dei pescatori alle Albere. L’ ARIONE 51 Il Circolo Giovani c’è di Michele Bottura Ma bisogna rimpolpare i ranghi. Appello a chiunque voglia dare tempo, idee, iniziativa, anche per soccorrere i…vecchioni del gruppo. Anche quest’anno cerchia- Associazioni mo di farvi sapere ciò che accade, è accaduto e accadrà relativamente ai nostri piani organizzativi. Ma partiamo con ordine. L’elezione all’ unanimità di Stefano Cench come presidente e capo supremo ha sicuramente dato una spinta in più a questo gruppo di giovani che cerca di “lavorare” per voi, giorno e notte, in qualsiasi condizione meteorologica e astrale. Sì, perché è proprio questo il nostro scopo: creare eventi (vedi concerti presso la sede del circolo e il torneo di calcio saponato ”Rock This Concerto nella sede del Circolo Giovani. L’ 52 ARIONE Football”), feste, tornei sportivi molto agonistici (“Christmas Cup” e “Palle al Balzo”), festival musicali di caratura mondiale ( vedi “Live at Albere Park”, che anche quest’ anno verrà riproposto ), corsi didattici ( vedi “Stage on Stage”, per la formazione di esperti fonici del futuro), ecc. Sostanzialmente si vuole dare la possibilità a tutti di ritagliarsi un piccolo spazio e di fare qualcosa all’interno del nostro paese, così, per evitare il classico “non c’è mai niente da fare”. Le possibilità sono tante, e vanno dal semplice trovarsi in- Il torneo “Palle al balzo”. sieme presso la sede all’organizzare qualche evento o torneo. Quello che vorremmo trasmettervi è la passione e l’impegno che ci mettiamo affinché tutti possano godere dei frutti del nostro albero (in questo caso un pomèr, visto che il simbolo del Circolo è un pomo), nessuno escluso. Ciò che ci sembra strano è questo: ad un concerto, ad un torneo o a qualunque attività i furesti rappresentano una buona fetta dei partecipanti. Sembra che il circolo giovani per gli aldeneri sia un tabù, mentre da tutti gli altri non arrivano che complimenti. Non è un discorso fatto per autoelogiarsi (anche se il no- Il torneo di calcio saponato. Live at Albere Park. fatecelo sapere. Volete fare un torneo di Play Station al circolo? Cench non fa altro dalla mattina alla sera! (o meglio, dal pomeriggio alla notte). Volete venire a suonare qualche strumento in sede? Quando volete, Cench è sempre lì che vi aspetta con il sorriso! Non avete gli strumenti? Abbiamo chitarre, basso e amplificatore ( gli ultimi due non appartengono a nessuno che si trovi in Italia attualmente, quindi sono a completa disposizione del popolo). Volete giocare a ping-pong? Non lo abbiamo! Scherzi a parte, ribadisco il concetto: cercate di esserci se organizziamo, e se non venite perché vi fa schifo, ditecelo o proponete qualcos’altro e ben volentieri cercheremo di trovare una soluzione e di migliorarci in futuro. Con questo chiudo e vi aspetto TUTTI quanti al gran completo a “Live at Albere Park” nei giorni 10-11 Settembre per un po’ di sano e potente rock&roll nella magnifica cornice del Parco delle Albere. Non mancate, e se mancate non lamentatevi che non c’è mai niente da fare, perché c’è solo da vergognarsi! L’ ARIONE 53 Associazioni stro ego ci porta a gonfiarci di orgoglio come dei gallinacci durante la stagione degli amori), ma per invitarvi a conoscere chi e cosa siamo. Il personale comincia tuttavia a scarseggiare o, peggio ancora, a “marcire”, nel senso buono del termine. Ovvero: l’età media comincia ad alzarsi. E abbiamo bisogno di nuove leve pronte a tutto, anche a dare la vita se necessario. Avete capito bene, questo è un appello in piena regola: RAGAZZI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI! Anche lo Zio Sam vi vuole, perciò contattateci, scriveteci, venite a parlarci, dateci delle idee. Noi per voi e voi per noi. Senza escludere nessuno. Il fatto è che, magari, le nostre idee sono superate e a voi andrebbe di fare qualcos’altro. Ebbene, ditecelo, urlatelo, Due grandi eventi per la Banda Sociale di Aldeno di Gloria Bernardi Concerto di Natale sotto la direzione del maestro spagnolo Raffael Garcia Vidal e tributo a Fabrizio De Andrè in collaborazione con Michele Ascolese, storico chitarrista del grande cantautore genovese. L’ultimo anno ha visto la Ban- Associazioni da Sociale di Aldeno protagonista di numerosi momenti musicali, ma senza ombra di dubbio i più importanti ed emozionanti, che vale assolutamente la pena di ricordare, sono due. Il primo evento da menzionare è il Concerto di Natale 2009 tenutosi, come di consueto, nel Teatro Comunale di Aldeno vestito a festa per la Banda Sociale, ma in particolare per il graditissimo e molto atteso ospite della serata, il Maestro Raffael Garcia Vidal, già noto ad Aldeno per essere il Direttore della Societat Musical Banyeres de Mariola, la Banda spagnola gemellata con la Banda Sociale dal 2006. A dar vita a questa serata è stato l’incontro fra il maestro della Banda Sociale di Aldeno, Paolo Cimadom, e il maestro Raffael Garcia Vidal avvenuto qualche anno fa a Trento in occasione della loro partecipazione al “Corso di Direzione di Banda”, organizzato dall’Istituto Superiore Bandistico Europeo che ha sede proprio nel capoluogo trentino. Paolo fu colpito immediatamente da Raffael e dall’intesa che si è venuta a creare fra di loro fin dal primo incontro. Ma la stessa Il maestro Raffael Garcia Vidal, al centro della foto, ospite per il concerto di Natale. L’ 54 ARIONE cosa è accaduta poi anche ai musicisti delle due bande tra i quali si è instaurato fin da subito un feeling davvero speciale. Il concerto è stato diretto per metà dal maestro Paolo Cimadom e per l’altra metà dal maestro Garcia Vidal, ed è stata un’esperienza strepitosa per tutti! Le prove comuni sono state solamente due, ma l’entusiasmo, l’impegno e la professionalità con le quali si sono tenute hanno permesso di preparare il Concerto nel migliore dei modi. Il calore e la passione che fanno parte dell’animo del maestro Vidal sono state trasmesse ai musicisti attraverso il suo gesto direttivo armonioso e deciso ed attraverso le sue indicazioni vocali ricche di esempi e simpatia. Il clima che si è respirato sul palco non verrà dimenticato dai musicisti della Banda Sociale di Aldeno, poiché ci si è scambiati in modo gratuito emozioni sincere e capacità professionali importanti. La soddisfazione più grande, oltre all’entusiasmo del pubblico presente al Concerto, è stato sentire il maestro Garcia Vidal parlare molto bene sia in termini musicali che umani della Banda Sociale di Aldeno e dei musicisti che la compongono, ognuno dei quali è una risorse preziosa che va coltivata ed indirizzata. Con l’occasione si ringrazia il maestro spagnolo per la bellissima esperienza vissuta con lui e ci si rende disponibili per altre entusiasmanti collaborazioni. Il secondo evento che ha lasciato il segno nel cuore dei musicisti della nostra Banda è stato il meraviglioso Concerto del 25 maggio scorso svoltosi nel Piazzale del Teatro Comunale dove è stato proposto, al numerosissimo pubblico presente, un tributo al grande Fabrizio De André da parte della Banda Sociale di Aldeno in collaborazione con Michele Ascolese. Ascolese è lo storico chitarrista del compianto cantautore genovese fin dal 1989 (anno di uscita del disco “Le Nuvole”) il quale, dopo la morte di De Andrè l’11 gennaio 1999, ha deciso di continuare a suonare le sue canzoni accompagnato dal gruppo “Iguazù Project”, che riunisce, oltre ad Ascolese, spettacolari musicisti quali Maurizio Meo al basso e contrabbasso, Stefano Parenti alla batteria e Denis Negroponte alla fisarmonica. Il progetto che ha dato vita a questo sodalizio è nato nella primavera di quest’anno, quando alcuni componenti del Consiglio Direttivo della Banda Sociale di Al- A destra, Michele Ascolese alla chitarra e, a sinistra, Maurizio Meo al contrabbasso elettrico sul palco con la Banda Sociale di Aldeno. L’ ARIONE 55 Associazioni Michele Schönsberg, ai timpani. deno hanno contattato Michele Ascolese proponendogli una collaborazione con lo scopo di dar vita ad un evento che ricordasse Fabrizio De Andrè. Le iniziali titubanze e lo scetticismo sulla possibilità di riuscire a fondere queste due realtà, che sembravano inizialmente molto lontane l’una dall’altra, sono via via scomparsi mentre il progetto prendeva corpo e le difficoltà che si incontravano venivano risolte. Nel back stage del Concerto Ascolese spiegava che Iguazù sono le cascate più grandi del mondo che si trovano nel centro dell’America latina, sul confine fra tre Stati. Al pari di quelle cascate che toccano più culture, l’obiettivo dell’Iguazù Project è di proporre una grande varietà di stili musicali, dalla musica cubana a quella sudamericana. Ascolese e i suoi musicisti, con grande profes- Associazioni sionalità, sono subito riusciti a creare un’ottima intesa con la Banda e con il Maestro Paolo Cimadom, intesa che ha permesso la realizzazione di un’ottima performance. La serata di sabato si è aperta con l’esecuzione da parte della Banda Sociale di Aldeno di tre brani che compongono l’attuale repertorio della Banda, a cui è seguito l’intervento del Presidente della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, la quale ha contribuito finanziariamente alla realizzazione dell’evento ed a cui vanno i ringraziamenti della Banda per la costante vicinanza alla propria realtà e per il sostegno ad ogni iniziativa. Successivamente sono saliti sul palco i musicisti ospiti che hanno dapprima accompagnato la Banda in un pezzo originale per Banda della scuola spagnola, “El Relicario”, e poi hanno eseguito tre brani di De Andrè, quali “Il pescatore”, “Creuza de ma” e il “Soldato John”. Il Concerto poi è arrivato al momento più intenso della serata, quando sono stati eseguiti “Don Raffaele”, “Canzone dell’amore perduto” e “Volta la carta”, nonché “Bocca di rosa” e “Francisca” arrangiate appositamente da Ascolese per l’occasione. Il Concerto si è concluso con i musicisti della Banda ed i musicisti ospiti che ripetevano l’esecuzione del famosissimo ritornello de “Il pescatore” mentre il pubblico in piedi ne cantava il testo, dimostrando un calore ed un coinvolgimento veramente sentito. E’ stata una serata che il pubblico presente ricorderà per molto tempo per l’intensità delle emozioni vissute e l’ottima musica che è stata loro proposta da questi Iguazù Project e Banda Sociale di Aldeno nel finale del tributo a Fabrizio De Andrè. L’ 56 ARIONE straordinari musicisti. Sul retro del cd di Michele Ascolese e dei suoi Iguazu Project è incisa la seguente frase che vale la pena di trascrivere: “Viaggiare è ascoltare tutta la musica del mondo che, come l’acqua, continua a scorrere e ad arricchire il linguaggio di questa nostra piccola tribù. Ho voglia di saper ascoltare come faceva il grande Faber”. In conclusione si vogliono ricordare altri due festeggiamenti della nostra Banda: i matrimoni di Carlo Nicolodi e Iari Dallago, musicisti storici nonché membri, altrettanto storici, del Consiglio Direttivo. A loro e alle loro spose auguriamo una lunga e felice vita insieme con in sottofondo la musica della Banda Sociale! Ai lettori dell’Arione auguriamo invece buona estate e arrivederci ai prossimi Concerti. Duecento concerti di Gabriele Baldo Forse non tutti sanno che, tra le varie realtà dell’associazionismo locale, da qualche anno abbiamo anche un coro “di derivazione popolare a voci pari” che, per farla breve, sarebbe il classico coro “della montagna”. Il Coro Tre Cime, con sede a Covelo di Cimone, festeggia infatti i suoi primi dieci anni di attività, da quando venne costituito nel 2000 con il nome di “coro Barcarola” in occasione della festa omonima che ricorre ogni quarto di secolo. Dopo questa breve esperienza, i coristi, con il maestro Gabriele Baldo, hanno scelto di continuare con un percorso di costante perfezionamento fino ad arrivare alla formazione attuale che, assieme al presidente Remo Piffer, può senz’altro festeggiare il primo decennio di attività con la soddisfazione e l’orgoglio di aver raggiunto numerosi ed importanti obiettivi. Con più di duecento concerti ormai alle spalle, grazie ad un repertorio piuttosto singolare composto anche da testi ed armonizzazioni originali e, grazie anche alla simpatia del suo presentatore-poeta Antonio Maule, il coro ha sa- puto farsi apprezzare nelle varie realtà conosciute, riuscendo sempre a suscitare interesse ed emozioni in chi ascoltava. Numerose sono state le occasioni di confronto con cori amici e di crescita artistica nelle esibizioni tenute in tutto il Triveneto e nella vicina Austria. In questo breve bilancio sui primi anni di attività, per completezza, non può essere dimenticato un certo turn-over dei componenti che nel tempo non hanno retto il peso dell’impegno; inoltre, con difficoltà si rimarginano le ferite dei lutti che hanno inciso profondamente nella vita del coro. Per questo, il “Tre Cime” rimane una real- tà aperta a tutti quelli che desiderano avvicinarsi e far parte di questa bella esperienza; forza e linfa nuova sono componenti che permettono al coro di affrontare il futuro con la serenità e l’ottimismo necessari. Infine, un ultimo pensiero ed un grazie sincero va a tutte quelle realtà che, come la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, i vari sponsor, ma anche amici e simpatizzanti, hanno sostenuto concretamente ed accompagnato il coro in questi 10 anni, motivandolo a superare le difficoltà ed a proseguire con entusiasmo il percorso iniziato. L’ ARIONE 57 Cimone e Garniga Terme Il Coro Tre Cime di Cimone taglia il traguardo del primo decennale. Bilancio più che positivo, con tante, applaudite esibizioni nel Triveneto ed in Austria. Per una vita di qualità Case con più spazio per nuove famiglie, buoni collegamenti con il fondovalle per i pendolari ed i turisti, valorizzazione dell’ambiente e dell’economia tradizionale: il sindaco di Garniga Terme, Andrea Friz, crede nel futuro del piccolo paese di montagna. Garniga è un paesino condito Cimone e Garniga Terme col pepe. In sette anni, tra il 2000 ed il 2007, ha cambiato 4 sindaci ed è stato commissariato due volte. Potrebbero stupire, in effetti, Andrea Friz, sindaco di Garniga Terme. L’ 58 ARIONE questi ultimi tre anni di quiete, da quando, il 17 Maggio 2007, Andrea Friz ha vinto le elezioni ed è diventato sindaco. Stava asfaltando via Gramsci, a Trento ed il dirigente dei cantieri comunali del capoluogo, il geometra Cesaro, lo aveva raggiunto per congratularsi personalmente per quella elezione. Andrea Friz fa l’operaio ed il fatto che proprio lui fosse diventato un primo cittadino, ha mosso ad orgoglio anche i suoi colleghi di lavoro. Quando poi, il 16 Maggio di quest’anno, dalle urne è giunta la conferma, la soddisfazione ha ripreso di nuovo quota. Concreto, riflessivo, portato alla pacatezza, idealista: il sindaco Friz sogna un paese in armonia, tra le persone e con l’ambiente, un piccolo cosmo dove si vive bene, ma altrettanto ben collegato con il resto del mondo. Per questo, nel programma della sua Giunta (con gli assessori alla cultura ed alle attività sociali Romeo Serena, al bilancio ed edilizia Claudio Coser, al patrimonio, caccia e pesca Maurizio Coser, all’ambiente Peter Filippi) al primo punto c’è una delle questioni più datate: quella della strada provinciale. Il primo collegamento verso il fondovalle era stato aperto nel ’56, grazie ai fondi della legge Fanfani. Ma anche le modifi- In passeggiata verso la nuova malga Albi. Garniga ci deve abitare tutto l’anno. 14 mila metri cubi in più, edilizia di qualità, destinata a chi è convinto di ciò che la mezza montagna può offrire in equilibrio e salute. Servirà a questo anche la strada nuova verso il Cirès e la Chiesa vecchia, che diventerà ancor più di oggi meta culturale e storica per i visitatori, i quali potranno più agevolmente raggiungere anche il punto vendita dei prodotti tipici di montagna, frutto del lavoro della famiglia Dallapiazza: Manuela, Moreno e Veronica. Ma questa strada porterà anche ad un altro, piccolo quartiere residenziale, pensato e progettato per alcune famiglie, nonché al centro sportivo verso il quale si dirigeranno anziani, bambini in passeggiata così come podisti e bikers. Strutture, quindi, ma anche animazione, cultura locale, ambiente. Con Alberto Maistri, guardaboschi in pensione, s’è trovato l’accordo che fa di lui la guida alle bellezze ed alle caratteristiche della montagna di Garniga. Gite e passeggiate, per esplorare un habitat naturale ancora molto ricco di animali, piante e sentieri, alcuni dei quali portano verso malga Albi, ristrutturata. I Dallapiazza tengono, nei prati intorno, la loro piccola mandria di vacche, libere giorno e notte, arredo naturale e memoria di un luogo antico che oggi è una struttura di ristoro di buon successo e che, con la gestione affidata alla Arnica snc di Mori, frutta anche una discreta sommetta – 20 mila Euro all’anno – al comune. Un lavoro a tutto tondo, quello che impegna le giornate del sindaco Friz. Con buona pace della signora Emanuela, di Alessandro, 21 anni e di Valentina, 13 anni, i quali il marito/papà Andrea regala momenti - come dire? – sempre più preziosi. elledue L’ ARIONE 59 Cimone e Garniga Terme che degli anni ’70 ed ’80, che avevano lasciato impennate e strettoie, non avevano mai rimediato del tutto alle difficoltà di una strada nata per buoi e cavalli. Trovato l’accordo con Cimone ed Aldeno, l’opera è ora in dirittura d’arrivo. A Gennaio del prossimo anno si aprirà il cantiere, si allargherà e si rettificherà il tratto fra il Covelo ed i Cimoneri, dove la corriera passa a stento. Un servizio ai pendolari, prima di tutto: dei 400 abitanti di Garniga, solo una cinquantina trova lavoro sul posto. Pensionati a parte, gli altri fanno la spola con Trento, Aldeno, Rovereto. E poi c’è il turismo, nell’orbita della malga Albi e dei bagni di fieno. La stagione è breve, occorre rendere più facile l’accesso degli ospiti al piccolo altopiano. Lo spopolamento è un fantasma che si aggira tra le case dei piccoli centri di montagna, soprattutto in quelli – ed è il caso di Garniga – nei quali non si può inventare il lavoro per tutti: strade e nuove case, qualità della vita sono i pochi antidoti per scacciarlo. Per questo saranno rivisti i criteri di fabbrica: non più case ammassate le une a ridosso delle altre, una concezione lottizzatoria che porta a pensare alla speculazione, più che a dimore a misura di famiglia, ma abitazioni con prato e giardino, guardando ai bambini, linfa nuova per il paese. La revisione del Piano Regolatore, nel Giugno dello scorso anno, ha detto stop alle seconde case. Chi viene a Cimone non esiste Geograficamente, è la somma delle sue frazioni, nessuna delle quali porta il nome del comune. Ma Cimone è una fucina di progetti, anche urbanistici, che attirano le giovani famiglie anche dalla città. I progetti del nuovo sindaco, Damiano Bisesti. Quando disse della candida- Cimone e Garniga Terme tura ai datori di lavoro, i due soci della Arcemi di Mattarello, ci fu chi lo incoraggiò, ma anche chi cercò di dissuaderlo. Insomma: “Ma chi te lo fa fare, è faticoso, non sei più a casa....” Damiano Bisesti era però deciso a provare, meglio rimorsi che rimpianti. A 51 anni si sentiva pronto per un’esperienza da sindaco nel suo paese, a Cimone. Un male di famiglia. Il bisnonno Vigilio Bisesti ed il prozio Luigi, così come, da parte di madre, Andrea Rossi e, prima ancora, suo padre Egidio, erano stati sindaco di questo paese che non esiste. O, meglio, Cimone non esiste come luogo fisi- co, è la somma delle frazioni, nessuna delle quali porta questo nome. Il capoluogo, sede municipale, è al Còel, il Covelo. Damiano Bisesti abita alla Preda con la moglie, Mariangela ed i figli: Martina, 19 anni e Alessia, 14. C’era una rivalità storica fra “la capitale” e le frazioni. Anche le liste elettorali la rispecchiavano. Una lista per Covelo, un’altra per i nuclei-satellite, orgogliosamente arroccati alle aspre pendici del Bondone, tra vigneti, orti e pochi pascoli. “Politica - dice Damiano Bisesti - è una parola grossa, per Cimone. Parliamo invece di buona amministrazione. Non ci sono par- Damiano Bisesti, il nuovo sindaco di Cimone. L’ 60 ARIONE titi, ci sono liste civiche, composite, fatte di uomini di buona volontà che hanno delle idee per il paese”. Il programma elettorale, a Maggio, rispecchiava questa impostazione: risparmio energetico, ecologia, viabilità, collegamenti fra le frazioni, ma anche “ecologia istituzionale”: per prima cosa, il sindaco Bisesti e la sua giunta (Armido Baldo Vicesindaco ed assessore all’artigianato, Daniele Lasta, bilancio ed edilizia, Emilio Zanotelli, istruzione, cultura ed attività sociali, Michela Larentis, agricoltura foreste e turismo) si sono ridotti gli emolumenti del 20 per cento, riportando 10 mila Euro nelle casse del comune, per attività sociali. 650 abitanti, 300 che lavorano. Anche Cimone, come la confinante Garniga, è un paese di pendolari. Il 20% trova occupazione in paese, gli altri calano ad Aldeno o a Trento. A Cimone sopravvive un po’ di campagna, c’è una piccola cantina ai Dossi, un agritur ai Pìfferi, ci sono un paio di officine meccaniche, una carpenteria, un paio di ristoranti. C’è qualche artigiano: elettricista, idraulico, pia- Nuove case al Covelo di Cimone. Bisesti. “C’è collaborazione, abbiamo consorziato servizi come l’asilo nido, gli uffici tecnici, ci scambiamo ore di lavoro con alcune macchine per opere stradali, condividiamo il progetto «Azione 10» per lavori socialmente utili e così via”. “In paese cerchiamo di sostenere le attività spontanee e quelle di volontariato”, continua il sindaco. “Abbiamo il coro «Tre Cime», nato con la Barcarola del 2000 per iniziativa dell’ex sindaco, Silvana Marchi e diretto da Gabriele Baldo, il gruppo «Come eravamo» che rievoca i vecchi mestieri, la cucina, il coro parrocchiale «Rigo Tondo» di don Daniele, anche questo in consorzio con Garniga ed Aldeno. C’è il gruppo giovani «Ulisse», che produce attività culturali, insieme ad «Arcimaga» e «Progetto Giovani». Stiamo ristrutturando il bar al Còel, punto di aggregazione, con una pizzeria al piano superiore. Insomma ci si dà da fare”. Sembrano lontani, insomma, i tempi delle lotte in sala consiliare, fino alla metà degli anni ’90 quan- do, dopo l’amministrazione dei sindaci Andrea Rossi e Bruno Piffer, si arrivò al commissariamento del comune, nel 1994. Sembrano lontani perché obiettivi e strategie sono oggi più condivisi, gli stessi movimenti di coloro che lavorano e studiano creano e rafforzano una indispensabile rete di rapporti quotidiani, i giovani hanno abbandonato le ritrosìe e le gelosie degli anziani, pensano ad altro, vivono orizzonti più larghi. Rimane, sullo sfondo, quella rivalità fra il Còvelo e le frazioni, che oggi però si riscontra più negli sfottò al bar che non in reali contrasti. “E’ un retaggio storico, un «atteggiamento storico»” , dice Damiano Bisesti con un sorriso. “Non lo riscontro negli incontri con i miei paesani, la mattina presto, prima di andare al lavoro, o la sera quando, prima di tornare alla Préda, passo in comune. Ma mi piace pensare che, sotto sotto, qualcosa ancora ci sia. E’ il nostro carattere, la nostra cifra antropologica. Può essere stimolante. Perché rinunciarvi?” elledue L’ ARIONE 61 Cimone e Garniga Terme strellista, falegname, un panificio, la cooperativa. Ma non c’è lavoro per tutti. C’è però aria buona, silenzio, tranquillità. A Cimone, 540 metri sul mare, si abita volentieri e le case costano meno che al fondovalle. Per questo l’edilizia è florida, le case sorgono come funghi, anche su terreni difficili. Il comune, anche con l’amministrazione precedente, quella di Gino Lorandi, ha creato le condizioni con strade, infrastrutture, spazi nuovi, un piano urbanistico adeguato. “Far sì che la gente risieda a Cimone è l’unico modo per evitare che il paese si spopoli”, dice il sindaco. “Anche con una buona scuola: abbiamo ottenuto ottimi insegnanti, alle elementari, con la collaborazione della dirigente scolastica Maurizia Manto. Così le famiglie non portano i bambini ad Aldeno e possiamo evitare di dover fare le pluriclassi, che nessun genitore vuole”. Insomma, la lotta per l’esistenza, destino di tanti piccoli centri della montagna trentina, svuotata dall’emigrazione. Quella di Cimone, a fine Ottocento, è rievocata dalla più curiosa manifestazione popolare che si abbia in Trentino: la Barcaròla. Una nave di legno, trascinata un tempo dai buoi, oggi da un trattore, scende dalle frazioni fino ad Aldeno. E’ il simbolo dei bastimenti che hanno portato via gli emigranti di Cimone, nelle Americhe, nelle miniere del Belgio, in Svizzera, in Germania. “Molto buoni” dice dei rapporti con Aldeno e Garniga, il sindaco Energie alternative e fonti rinnovabili di Alessandro Bridi* Il comune di Aldeno si attrezza anche per il risparmio energetico, dopo il successo nella raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Si prosegue con coerenza sulla strada dell’ecologia urbana. Al fine di favorire l’utilizzo di Amministrazione e politica energie rinnovabili, l’Amministrazione comunale ha ideato e presentato presso la Provincia Autonoma di Trento un progetto volto a promuovere ed incentivare l’applicazione di fonti rinnovabili e di tecnologie per l’efficienza energetica a vantaggio dei residenti del Comune di Aldeno. Tale progetto è stato preso in considerazione dalla Giunta provinciale e dall’Azienda per l’energia, è stato ritenuto valido e quindi finanziabile. In particolare, il Comune di Aldeno intende promuovere la realizzazione in forma aggregata di interventi volti a migliorare l’efficienza energetica delle nostre abitazioni, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili. Partendo dalla tecnologia del solare termico, in quanto più facilmente praticabile e consolidata rispetto ad altre tecnologie, si favoriranno anche interventi con altri metodi, quali l’isolamento dell’edificio, la sostituzione dei serramenti, il rinnovo dell’impianto termico o altro col medesimo scopo, ovvero quello di garantire maggiore autonomia energetica alle nostre abitazioni, con un conse- L’ 62 ARIONE guente vantaggio economico per le famiglie. L’Amministrazione ipotizza di realizzare un progetto a “regia pub- blica” che garantisca ai fruitori un’elevata qualità tecnica negli interventi, attraverso l’utilizzo delle migliori tecnologie e avvalendosi di Elemento cardine e di fondamentale importanza per favorire l’adesione dei cittadini all’iniziativa, sarà il coinvolgimento della popolazione fin dalle prime fasi del progetto con l’obbiettivo di esplicitare e spiegare a fondo le tecnologie disponibili tenendo vivo un confronto con i cittadini potenzialmente interessati al fine di orientare il progetto in base alle indicazioni raccolte. Con la speranza che l’idea susciti l’interesse di un cospicuo numero di abitanti, in materia di energie rinnovabili, si stanno vagliando anche altre ipotesi come l’eventuale realizzazione di un impianto di cogenerazione alimentato a biomasse per la produzione di energia elettrica e termica. Si sta valutando se la realizzazione di tale impianto possa garanti- re un minore impatto ambientale per la produzione dell’energia termica delle aree residenziali di prossima realizzazione e un vantaggio economico a beneficio della collettività. Per concludere, un grazie a tutti quei cittadini che attraverso il loro impegno continuano a far primeggiare il nostro Comune in Italia per quanto riguarda il rispetto per l’ambiente e la raccolta differenziata. Lo scorso 6 luglio siamo infatti stati premiati a Roma in occasione del premio Nazionale “Comuni Ricicloni 2010”. Il Presidente e il Direttore di ASIA, presenti alla manifestazione in rappresentanza del nostro Consorzio (premiato anche per i risultati complessivi), hanno ritirato l’Attestato. *Assessore all’Ambiente Aldeno punta sulle energie alternative. L’ ARIONE 63 Amministrazione e politica consulenti esperti in materia e in grado di fornire indicazioni su quelle che potrebbero essere, tra le diverse soluzioni offerte, le più vantaggiose in base allo stato dell’edificio, alla posizione o ad altri fattori. Si cercheranno di garantire le migliori condizioni economiche ai privati cittadini che aderiranno all’iniziativa, selezionando un soggetto fornitore ed esecutore che realizzi tutti gli interventi sfruttando le economie di scala. Per la realizzazione del progetto il Comune si è rivolto, su indicazione del Servizio Energia della Provincia di Trento, al Distretto Energia Ambiente di Rovereto (già promotore di iniziative simili nella nostra Regione) che si occuperà del coordinamento e della selezione del soggetto esecutore. Aldeno Insieme Più servizi alla persona “Punto prelievi” per analisi del sangue, campagna di informazione sui trapianti d’organo, solidarietà internazionale, nuovo asilo: in dirittura d’arrivo. A distanza di più di un anno Amministrazione e politica dal nostro insediamento, continua l’impegno in piena sintonia con le scelte della giunta comunale. Un impegno che vede protagonista ogni componente del gruppo nel proporre soluzioni, condividere proposte e riflessioni, lavorando con spirito di corpo e umiltà, trovando quasi sempre delle soluzioni concrete. Non mi addentro a descrivere nel dettagli quello che la nostra giunta ha portato a compimento in un solo anno di lavoro, sempre con il nostro appoggio frutto di una costruttiva, a volte animata discussione, ma sempre con la consapevolezza che il nostro mandato è basato sul costruire tutti insieme qualcosa per Aldeno. Siamo pienamente consapevoli che i risultati delle nostre decisioni potranno condizionare anche la vita delle generazioni future, quindi la responsabilità è grande. Volevo, in questo articolo, mettere in risalto alcuni progetti su cui stiamo lavorando in collaborazione con il Sindaco e la Giunta. Tutti i consiglieri e i componenti del gruppo che regolarmente si incontrano, stanno mettendo a punto L’ 64 ARIONE alcune proposte particolarmente rivolte “alla persona”. Le scelte di un’Amministrazione comunale non possono essere rivolte solo “al cemento” anche se danno più soddisfazione nell’immediato perché tangibili. I nostri progetti sono legati al sociale, inteso come servizio alle persone. In particolare stiamo lavorando, alla attivazione presso gli ambulatori medici di Aldeno in via Florida, di un nuovo “punto prelievi”. Un servizio molto utile, già in avanzata fase di realizzazione di cui si può ipotizzare l’ apertura già dal prossimo autunno. Abbiamo dapprima eseguito un’indagine dei bisogni locali e verificato che una media di 10 persone al giorno si reca negli ambulatori prelievi di Trento per eseguire analisi cliniche. Prendendo spunto da una delibera della giunta provinciale del 26 febbraio 2010 che dava direttive per il potenziamento della rete dei punti prelievo a servizio degli utenti, ci siamo attivati affinché questo importante servizio fosse presente anche nel nostro Comune. La realizzazione ha richiesto molti incontri in diverse sedi istituzionali vista la delicatezza del servizio, che vogliamo sia gestito da persone qualificate e da strutture dotate di certificazioni di qualità. In data 6 maggio la Provincia ha espresso parere positivo in riferimento al fabbisogno complessivo di Aldeno. Si compiva così il primo importante passo a cui sono seguiti poi ulteriori passaggi di carattere organizzativo e tecnico. Ora siamo in attesa che la PAT dia una ulteriore seconda autorizzazione tecnica relativamente ai requisiti della struttura di via Florida come sede sanitaria. Successivamente tutti potranno iniziare ad usufruire di questo importante servizio vicino a casa. Parlando ancora di attività rivolta alle persone, volevo mettere in evidenza una delibera di giunta che il comune come istituzione locale, possa avere un ruolo importante per migliorare l’ informazione e quindi anche la capacità di fare scelte consapevoli. Sempre riflettendo sui servizi rivolti alla persona, in conclusione, volevo esprime un pensiero sulla vicenda “nuovo asilo nido e scuola materna” discussa nell’ultimo consiglio comunale. A nome mio e del gruppo che rappresento desidero ringraziare, il sindaco con tutta la giunta comunale, il segretario comunale e l’ufficio tecnico . In tempi veramente risicati, in maniera efficace e con alto senso civico sono riusciti a portare ad una soluzione positiva l’intera vicenda per garantire l’apertura del nuovo asilo nei tempi pre- visti vale a dire il 1° settembre. Nonostante siano subentrate difficoltà di ogni genere, e pur non essendone direttamente responsabili, sono riusciti a dare una risposta positiva a tutti quei censiti che usufruiranno di questo servizio di importanza vitale. Celebriamo una volta tanto i successi che sono di tutto il consiglio comunale, per il raggiungimento di questo importante obiettivo. Penso che le persone che vivono le difficoltà di ogni giorno, abbiano bisogno di “ buone notizie!” e questa lo è sicuramente. Siamo tutti impegnati con molta umiltà e liberi da personalismi, a costruire qualcosa per Aldeno. A tutti voi un augurio di buona estate. Amministrazione e politica che a mio avviso è coerente con i principi di solidarietà e civiltà a cui ci siamo sempre ispirati con convinzione e passione. In data 29/03/ 2010 è stato deliberato un contributo straordinario al gruppo missionario di Aldeno che garantirà a un ragazzo del Camerun la formazione scolastica per il conseguimento di un diploma biennale ad indirizzo ottico. Nel campo del sociale stiamo lavorando, in collaborazione con professionisti dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, al fine di incrementare nel nostro comune, il numero di persone informate sulle possibilità offerte dal trapianto d’organo, come trattamento terapeutico. Siamo convinti Il nuovo asilo. L’ ARIONE 65 Aldeno per il Futuro Proposte per superare i disagi Cantieri di via Roma, apertura pomeridiana degli uffici comunali, corse di autobus serali, ombreggiatura delle aree verdi, apertura di scuola materna ed asilo nido. Innanzitutto un caro saluto a Amministrazione e politica tutti i lettori del Notiziario Comunale. In questa edizione, in funzione delle spazio concesso ed alla luce di quasi un anno e mezzo di attività consiliare e non, ci sembra giusto ripercorrere alcune tappe importanti e significative, non solo per informare di quanto da noi svolto e proposto ma, soprattutto, per definire il percorso intrapreso e quali risultati e/o progressi siano stati raggiunti. Via Roma La parziale apertura di una delle principali vie del paese è un argomento che più volte abbiamo trattato ma, purtroppo, tutte le nostre proposte e osservazioni si sono sempre scontrate con l’ottusa e poco lungimirante visione del problema. Ottusa in quanto la scelta portata avanti è sempre stata univoca, essendo la più “comoda”: i disagi della comunità, mantenendo la strada chiusa, sono sempre stati volontariamente ignorati e quindi prolungatamente messi in secondo piano. L’ 66 ARIONE prevedono tale modalità di apertura: prevederla anche nel nostro potrebbe soddisfare molte esigenze, sia di carattere lavorativo che non. Ad oggi, nonostante i solleciti e gli impegni presi, non si riscontrano cambiamenti e la proposta/ richiesta rimane ancora in fase di valutazione. Poco lungimirante dato che, per le difficoltà dell’impresa, sono ricaduti sulla comunità anche i costi di sgombero e parziale sistemazione per la riapertura in uscita dal paese. Seppur aperta, per lo stato delle pavimentazioni e gli spazi pedonali concessi, le condizioni di transito risultano decisamente compromesse e pericolose, tanto in uscita quanto in entrata. Apertura pomeridiana Uffici Comunali L’apertura pomeridiana degli uffici almeno per un giorno in settimana, bilanciata con chiusura mattutina, sarebbe un servizio utile e, a nostro avviso, certamente gradito da tutti. In altri Comuni, con particolare riferimento al vicino capoluogo, molti uffici pubblici Servizio bus navetta Su nostra richiesta si è aperto un tavolo di discussione per valutare la fattibilità di istituire un servizio di bus navetta per la vicina città di Trento, con particolare riguardo per le fasce orarie scoperte dal servizio extraurbano. Il questionario distribuito, poco chiaro e con domande inutili oltre che deterrenti per la compilazione, è stato predisposto dalla sola giunta, nonostante la chiara volontà del consiglio di predisporlo in maniera condivisa, come proposto dalla maggioranza stessa. Il servizio è partito a fine Aprile 2010 con il collegamento alle ore 16. 45 tra Aldeno Romagnano Mattarello ma, oltre a non esserci stata nessuna pubblicità di tale Ombreggiatura aree verdi e/ o attrezzate Per risolvere il problema ci siamo attivati indirizzando la giunta verso la possibilità di avvalersi delle prestazioni del Servizio Ripristino e Valorizzazione della P.A.T., valutando la fattibilità di strutture definitive e funzionali e, soprattutto, a costo zero per l’amministrazione, sia per il parco lungo l’Arione che per il parco in piazza Depero. I lavori di costruzione, in base alle informazioni disponibili, dovrebbero partire dopo il periodo estivo e, seppur in ritardo, le strutture potranno portare un giovamento per tutti i futuri utenti delle aree verdi attrezzate. Nuovo polo scolastico Asilo nido e Scuola materna L’argomento è estremamente sentito e delicato e, per questo, abbiamo richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, tuttavia inizialmente non concesso ma poi convocato su nostra seconda richiesta, data l’obbligatorietà sancita da regolamento. Lo scopo era di ricevere informazioni in merito allo stato di avanzamento lavori e la programmazione degli interventi mirati all’apertura nei tempi previsti. In base a quanto ci è stato riferito, l’apertura dovrebbe essere garantita nei termini previsti e, a tutela della particolare tipologia di utenti, si chiederà la massima pubblicità possibile in merito all’agibilità degli edifici, garanzie molto importanti che dovranno essere date in vista della maggior serenità possibile. Altro discorso riguarda invece le modalità di gestione della fase finale del contratto di appalto, in stretta correlazione con le difficoltà dell’impresa principale. Come abbiamo fatto notare in sede di consiglio, l’apertura nei termini è un obiettivo più che condiviso ma le modalità intraprese ci trovano estremamente contrari. Anche in questo caso, a parità di obiettivo finale, la tutela degli interessi della comunità rischia seriamente di essere messa in secondo piano, nonostante gli impegni presi e sottoscritti. Si conclude augurando buone ferie a tutti e rinnovando l’appuntamento alla prossima edizione del Notiziario. Via Roma, aperta a senso unico. L’ ARIONE 67 Amministrazione e politica attivazione, la sperimentazione ad oggi risulta già terminata, essendo attiva solamente durante il periodo scolastico. Per quanto riguarda la corsa serale delle 23:30 da Romagnano verso Aldeno, altra fascia oraria molto richiesta, abbiamo contattato l’Assessore ai Trasporti della P.A.T., Alberto Pacher, che si é reso disponibile a valutare la possibilità di far proseguire la corsa urbana delle ore 20:30. Lega Nord Perchè spendere per le storie inutili? di Mirko Bisesti Troppi soldi per finanziare un fantomatico giornalino di paese che da spazio a persone che non hanno mai fatto nulla di interessante o eclatante in vita loro. Potrei parlare della vittoria alle Amministrazione e politica regionali della Lega Nord in tutto il Nord, potrei parlare del fallimento del Pd e dell’Italia dei Valori, potrei parlare del successo alle ultime Comunali della Lega in Trentino, che ha incrementato in modo esponenziale i propri rappresentanti in moltissimi comuni della nostra Regione. Ma, visto il difficile periodo di crisi economica, vorrei farvi riflettere su un dato: é giusto spendere così tanto per un giornalino? In principio, nacque su proposta della minoranza come informativo delle parti politiche espresse in Consiglio Comunale ed era, dunque, molto più contenuto e meno dispendioso di quello che é di fatto oggi. Questo giornalino é poi diventato uno strumento di autocelebrazione per una parte del paese sempre e solo quella - e gli articoli che vengono pubblicati sono molto spesso di interesse pari a zero. Questo giornalino costa circa: 12.000 • A mio avviso, spendere 12.000 euro all’anno per due uscite é dav- L’ 68 ARIONE dell’elettorato, é uguale a quello destinato ai cinesi o a persone che, nonostante non abbiamo mai fatto nulla di interessante o eclatante in vita loro, ne hanno diritto solo perché vicine a una parte politica del Paese. vero troppo. Non si tratta di retorica degli sprechi, perché questo Comune ne dissipa anche di più in molte altre cose (la coresidenza di Via Roma, l’ostello, la mostra del Merlot o accettare l’aumento scandaloso del 7% delle indennità da Sindaco): é semplice buon senso. Avere e ricorrere al buon senso significa amministrare tenendo conto delle difficoltà economiche di tante persone e investire per loro piuttosto che sperperare in altre attività fantomatiche e inutili. Non voglio aggiungere altro. Lascio parlare i numeri e la cifra che ho riportato, ricordando che lo spazio mediatico concesso ai gruppi politici di opposizione come il nostro, che rappresenta il 15 % In Consiglio Comunale Mozioni presentate in Consiglio Comunale: - proposta per parco pubblico per i nostri Amici a quattro zampe / Bocciata - proposta per consigli comunali più brevi visti i consigli fiume (inutili se si vuole portare il nostro contributo) / Trovato un accordo - proposta per fondi per ragazzi frequentanti le superiori fuori provincia / Bocciata - proposta adeguamento dei giochi nei parchi pubblici alle esigenze dei bambini disabili / Trovato accordo - proposta per far si che i giovani non paghino un’eventuale multa se sorpresi a bere alcool ma che la multa venga commutata in un lavoro per la comunità / ritirata, (perché dubbi giuridici espressi dalla maggioranza), ma sarà ri- dal Paese arrivi alla ciclabile lungo l’Adige / Accolta Tesseramento Lega Nord Aldeno. Ordine del giorno presentati a Bilancio: - retta asilo nido/ bocciata Se vuoi partecipare, fare la tessera del partito, essere messo a conoscenza di tutte le iniziative, informazioni e attività sul territorio (ricevere gadget) basta contattare il numero 333-6213339 (cons. Mirko Bisesti) o il Presidente della Sezione (Riccardo Comper 347-0027824). Interrogazioni: - Perché il Comune di Aldeno non fa si che i suoi cittadini possano smettere di pagare la tassa sul’I.V.A dei rifiuti, dichiarata dalla corte, Incostituzionale? Sezione Amministrazione e politica presentata perché appurato che giuridicamente corretta (adottata già da alcune città, dopo il decreto Maroni, che conferisce più poteri ai Sindaci). - Proposta per far si che sui cartelli stradali di confine del Comune fosse riportato anche il nome in dialetto del Paese / Bocciata - Proposta per il mantenimento dei crocefissi / Accolta - Proposta di una ciclabile che Il costo de “L’Arione”. L’ ARIONE 69 Le scelte dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti. AREA ISTITUZIONALE Delibere del Consiglio Comunale n. 76 del 28.12.2009 Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 e pluriennale 20102012, nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13 lett. B della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69 dello Statuto). Amministrazione e politica n. 80 del 28.12.2009 Esame mozione presentata dal gruppo consigliare “Aldeno per il Futuro” n. 7 ad oggetto: “Contro la privatizzazione dell’acqua” del 18 dicembre 2009, acquisita al protocollo municipale n. 12891 dd. 18.12.2009. n. 81 del 28.12.2009 Esame mozione presentata dal gruppo consigliare “Aldeno per il Futuro” n. 8 ad oggetto: “Pubblicazione delle sedute Consiliari sul sito web del Comune e la possibilità alla cittadinanza di effettuare le riprese video e audio delle sedute aperte al pubblico” del 18 dicembre 2009, acquisita al protocollo municipale n. 12892 dd. 18.12.2009. n. 01 del 01.03.2010 Approvazione convenzione tra il comune di Aldeno ed il Comprensorio C5 per l’esercizio di alcune funzioni dell’Ufficio Contratti. n. 03 del 01.03.2010 L.P. 28/1988 e s.m. - Approvazione convenzione tra Cimone, Garniga Terme e Aldeno (capofila) per il progetto intercomunale di promozione dello sviluppo sostenibile dell’ambiente denominato “Il mio impegno per l’Abruzzo”. n. 04 del 01.03.2010 Esame ed approvazione nuovo Regolamento Asilo Nido. n. 05 del 01.03.2010 Esame ed approvazione convenzione tra il Comune di Aldeno e il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Aldeno per la manutenzione delle strade agricole interpoderali di proprietà pubblica. n. 07 del 01.03.2010 Esame mozione presentata dal gruppo L’ 70 ARIONE consiliare “Aldeno per il Futuro “ nr. 2/2010 ad oggetto “Banda larga, sviluppo sociale ed economico” del 09.02.2010, acquisito al protocollo municipale n. 1295 dd. 10.20.2010. n. 10 del 28.04.2010 Esame ed approvazione rendiconto del Comune esercizio finanziario 2009. n. 11 del 28.04.2010 Approvazione rendiconto del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari - esercizio 2009. n. 14 del 28.04.2010 Approvazione schema di convenzione tra i Comuni di Cimone e di Aldeno per la gestione del progetto Azione 10/2010. n. 16 del 23.06.2010 Approvazione modifica dello Statuto comunale con introduzione del principio dell’acqua come bene comune non soggetto a privatizzazione. n. 17 del 23.06.2010 Esame ed eventuale approvazione modifica all’art. 7 del regolamento per la disciplina dei referendum popolari comunali in tema di costituzione della Commissione per il referendum. n. 18 del 23.06.2010 Esame ed eventuale approvazione proposta di mozione avente ad oggetto “Una Ciclabile per risolvere i problemi dei Contadini e dei Ciclisti nella campagne di Aldeno”. Delibere della Giunta Comunale n. 145 del 09.12.2009 Approvazione nuova pianta organica ai sensi del Regolamento Organico del Personale Dipendente (R.O.P.D.) e programmazione triennale. n. 160 del 28.12.2009 Determinazione Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani – Anno 2010. n. 7 del 27.01.2010 Determinazione tariffarie per l’utilizzo di sale comunali per il periodo 2010-2012. n. 10 del 27.01.2010 Adesione alla IXa Rassegna Internazionale Enologica “La Selezione del Sindaco”. n. 13 del 27.01.2010 Deliberazione a contrattare: comodato da stipularsi con l’associazione “Pesca Sportiva Dilettantistica Aldeno” relativo al parco fluviale “Albere”. n. 17 del 08.02.2010 Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. di porzioni di diversi immobili comunali per la realizzazione dell’infrastruttura in rete wireless nella Provincia di Trento. n. 24 del 22.02.2010 Autorizzazione al Sindaco pro tempore a promuovere ricorso al TRGA di Trento nei confronti del provvedimento consiliare nr 29 del 30.12.2009, del Comune di Cimone avente ad oggetto “Scioglimento gestione associata e coordinata con il comune di Aldeno per lo svolgimento del servizio tecnico. Revoca propria delibera n. 39 di data 25.10.2006”. Autorizzazione alla lite e incarico all’avv. Damiano Florenzano. n. 31 del 01.03.2010 Convenzione per la gestione associata e coordinata del servizio di polizia locale tra il Comune di Trento, Aldeno, Calavino, Cavedine, Cimone, Garniga Terme, Lasino, Padergnone e Terlago: approvazione rendiconto spese anni 2006 – 2007 e 2008. n. 37 del 08.03.2010 Stazione radiobase 2TN4104 FS-ALDENO di Vodafone Omnitel NV, con sede legale a Amsterdam - Olanda, sita in loc. Dosso sulla p.f. 755 in C.C. Aldeno. Concessione gradimento alla sublocazione alla Società Wind Telecomunicazioni S.p.a.. Atto di indirizzo. n. 38 del 15.03.2010 Convenzione per la gestione associata e coordinata del servizio di polizia locale tra il Comune di Trento, Aldeno, Calavino, Cavedine, Cimone, Garniga Terme, Lasino, Padergnone e Terlago: approvazione rendiconto spese anno 2009. n. 41 del 15.03.2010 “Convenzione per l’istituzione di una po- so Nazionale “Merlot d’Italia” (13, 14, 15, 16 ottobre 2010) da parte del Comune di Aldeno quale organismo ufficialmente autorizzato ai sensi dell’art. 27 della L. 10.02.1992 n. 164 e del D.M. 08.03.1994 n. 335. n. 42 del 15.03.2010 Affidamento del servizio di organizzazione della XI^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, all’agenzia L’Orizzonte S.n.c. di Cramerotti Mauro & C. di Aldeno. n. 86 del 19.07.2010 Adesione alla convenzione per la gestione delle richieste di “Bonus tariffa sociale” per la fornitura di energia elettrica e di gas naturale da parte dei clienti domestici disagiati, stipulata da Consorzio dei Comuni, Provincia Autonoma di Trento e CAF operanti sul territorio provinciale. n. 44 del 22.03.2010 “Mountain&Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Adesione all’iniziativa promossa dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi. Atto di Indirizzo. n. 46 del 22.03.2010 Modifica della deliberazione nr 131 del 5 ottobre 2009 ad oggetto “Determinazione modalità e tariffe per la concessione e utilizzo di materiale comunale e spazi aperti da parte di enti ed associazioni per l’anno 2010". n. 52 del 19.04.2010 Organizzazione della XI^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia – MondoMerlot. Approvazione in linea tecnica del progetto organizzativo. Atto di indirizzo. n. 54 del 19.04.2010 I.C.I. anno 2010 - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del vigente Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Comunale sugli Immobili. n. 77 del 21.06.2010 Autorizzazione al Sindaco alla sottoscrizione del contratto di transazione tra comune di Aldeno e Provincia autonoma di Trento da un lato, e il signor Piffer Gabriele dall’altro lato, relativa a cessione di porzioni di aree a sistemazione di confini e termine lite in corso. n. 78 del 21.06.2010 TELECOM ITALIA S.p.a. – proroga contratto di locazione n. 35 /uso/2003. Periodo 01.07.2010-30.06.2016. Atto di indirizzo. n. 84 del 13.07.2010 Indizione della VIIIa Edizione del Concor- mento del servizio di gestione alla S.C.S. Aurora. n. 61 del 29.04.2010 Servizio di pronta reperibilità del personale dipendente per servizio sgombero neve stagione 2009/2010: determinazione e liquidazione indennità. n. 122 del 25.06.2010 TELECOM ITALIA S.p.a. – proroga contratto di locazione n. 35/uso/2003. Periodo 01.07.2010 - 30.06.2016. Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio Determinazioni del Segretario Comunale n. 233 del 16.12.2009 Rinnovo convenzione a tariffa forfetaria per l’accalappiamento, la custodia e il mantenimento dei cani randagi del Comune di Aldeno con la Lega Nazionale per la Difesa del Cane - sezione di Trento per il periodo dal 01.01.2010 al 31.12.2012 n. 24 del 26.02.2010 Liquidazione contributo per interventi su facciata esterna degli edifici in centro storico. n. 25 del 02.03.2010 X^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia svoltasi il 23 - 24 - 25 ottobre 2009: ricognizione della spesa complessivamente sostenuta. n. 26 del 02.03.2010 Rimborso quota spese cremazione defunti. n. 29 del 02.03.2010 Affidamento all’azienda REGGIANI CONSULTING SAS di Bolzano (BZ) dell’incarico di aggiornamento del Documento Programmatico sulla Sicurezza (D. Leg.vo 196/ 2003). n. 30 del 02.03.2010 Approvazione a tutti gli effetti del progetto AZIONE 10 - Anno 2010 - “Lavori socialmente utili” - Iniziative di utilità collettive promosse dagli Enti Locali e dalle APSP - Affida- n. 11 del 23.12.2009 Riconoscimento indennità di trasferta agli Amministratori comunali. n. 13 del 31.12.2009 Liquidazione gettoni di presenza ai partecipanti alle sedute del Consiglio comunale e varie commissioni dal 01.03.2009 al 31.12.2009. n. 15 del 31.12.2009 Ricognizione dei contributi di concessione (art. 106 L.P. 22/91) accertati nel corso dell’esercizio 2009. Destinazione dei proventi a finanziamento opere pubbliche. n. 1 del 02.03.2010 Liquidazione rimborsi permessi ad Amministratori di cui all’art. 80 della Legge 18 agosto 2000 n. 267. Mese di Gennaio 2010. n. 2 del 12.03.2010 Riaccertamento dei residui attivi e passivi, ai sensi degli artt. 40 e 41 del vigente Regolamento di Contabilità n. 3 del 29.04.2010 Contributo dello 0,8 per mille alla Fondazione IFEL su riscossioni ICI effettuate dal 01.01.2009 – 31.12.2009 ai sensi del D.Lgs. 504/92. n. 6 del 27.05.2010 Asilo Nido: approvazione graduatoria per inserimenti nel mese di settembre 2010. OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE Delibere del Consiglio Comunale n. 78 del 28.12.2009 Approvazione schema di convenzione tra l’Agenzia provinciale per i Servizi e il comune di Aldeno per la gestione e/o supporto in tema di procedure di affidamento di appalti pubblici, di contratti di opere, di servizi e di forniture. n. 02 del 01.03.2010 Esame ed approvazione Convenzione per “Realizzazione del progetto di classificazione acustica intercomunale” nell’ambito di un sistema di gestione ambientale integrato finalizzato alla certificazione Emas tra i Comuni di Cimone, Garniga Terme e Aldeno (Capofila). n. 06 del 01.03.2010 Riduzione della somma da pagare in materia di esenzione dalla realizzazione di parcheggi per esercizi commerciali posti all’interno del centro storico di Aldeno. Delibere della Giunta Comunale n. 148 del 21.12.2009 Impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune di Aldeno. Incarico di Direzione lavori, assistenza, misura e contabilità al per. ind. Girardi Mirko (Euro 3.884,63=). n. 149 del 21.12.2009 Perizia tecnica di stabilità del Cupressus sempervirens nel cimitero comunale e del Cedrus deodora in via Filzi ad Aldeno. Incarico al dott. Andrea Boso dello studio tecnico professionale Sistema Ambiente (euro 489,60=). n. 150 del 21.12.2009 Costruzione della nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale: approvazione 3a perizia di variante e suppletiva. n. 2 del 11.01.2010 Classificazione acustica del territorio: rendicontazione della spesa sostenuta. L’ ARIONE 71 Amministrazione e politica lizza fidejussoria provinciale a garanzia degli interventi effettuati da Telecom su beni di proprietà comunale” sottoscritta dal Consorzio dei Comuni Trentini Società Cooperativa e Telecom Italia S.p.a: Rinnovo. n. 25 del 22.02.2010 Lavori per la realizzazione di un nuovo archivio nel sottotetto del Municipio di Aldeno: incarico al Per. Ind. Lorenzo Bendinelli dello studio GB Tecnici Associati di Trento per la progettazione degli impianti tecnologici (euro 7.956,00=). n. 32 del 01.03.2010 Lavori per la realizzazione di una passerella sul torrente Arione ad Aldeno. Approvazione variante progettuale. n. 34 del 01.03.2010 Cessione a titolo gratuito dell’immobile denominato “Castel delle Flecche” ad Aldeno: incarico al Per. Ind. Lucio Gasperi dello Studio GB - Tecnici Associati di Trento per il rilievo e verifica degli impianti tecnologici e rilievo e stesura attestato di certificazione energetica (euro 3.427,20=). n. 47 del 29.03.2010 Incarico all’arch. Micheletti dello studio tecnico Drei per la redazione della variante al progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’edificio ex Acli per la realizzazione di una struttura ricettiva turistica (euro 1.497,60=). n. 55 del 03.05.2010 Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: approvazione 4a perizia di variante in riduzione. Atto di indirizzo. Amministrazione e politica n. 57 del 17.05.2010 Realizzazione di un impianto di teleriscaldamento ad Aldeno. Incarico all’ing. Renato Coser per la redazione di uno studio di fattibilità (euro 2.448,00=). n. 63 del 24.05.2010 Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: fornitura e posa di arredi, tendaggi e cucina asilo. Atto d’indirizzo. n. 65 del 31.05.2010 Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale ad opera della ditta Cosbau S.p.a.: incarico all’avv. Mario MACCAFERRI di Trento di consulenza legale. n. 66 del 14.06.2010 Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: affido opere di completamento. Atto di indirizzo. n. 70 del 14.06.2010 Incarico all’ing. Carlo Alberto Covelli per la redazione del progetto preliminare, per il potenziamento di via XXV aprile e per la realizzazione di una nuova rotatoria in corrispondenza dell’incrocio tra via alle Albere, via della Croce, via Florida e via Lucianer (euro 7.792,88=). n. 71 del 14.06.2010 Approvazione dello schema di convenzione con Consorzio Lavoro e Ambiente Soc. Coop. di Trento per la compartecipazione di personale ex L.P. 32/90, per l’indagine denominata: “ATTIVITA’ DI RICOGNIZIONE DEGLI SCARICHI FOGNARI – COD.605/09" in Aldeno. Determinazioni del Segretario Comunale n. 196 del 12.10.2009 Acquisto nuovo server per sistema informatico comunale. L’ 72 ARIONE n. 238 del 29.12.2009 Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune di Aldeno. Approvazione a tutti gli effetti e avvio procedura di appalto. n. 7 del 07.01.2010 Incarico alla ditta EUROBRICO S.p.a. di Villa Agnedo (TN) dell’appalto per la fornitura dei prodotti per il piano di concimazione annuale del campo da calcio in località Albere. n. 34 del 04.03.2010 Incarico alla Ditta Piffer e Giovannini S.n.c. di Gardolo per l’adeguamento normativo dell’impianto termoidraulico per l’edificio contraddistinto dalla p.ed. 156 C.C. Aldeno denominato Castello delle Flecche. n. 112 del 17.06.2010 Lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della Scuola Materna e dell’Asilo Nido comunale di Aldeno: nomina ditta vincitrice. n. 113 del 17.06.2010 Lavori di ristrutturazione della Scuola Media statale di Aldeno: approvazione della spesa complessivamente sostenuta. n. 121 del 25.06.2010 Fornitura e posa in opera degli arredi e delle attrezzature necessarie all’allestimento della cucina, del magazzino derrate e della lavanderia dell’Asilo nido comunale per l’importo di Euro 38.213,00.= n. 36 del 10.03.2010 Approvazione capitolato speciale d’appalto per il servizio di manutenzione e diserbo del Cimitero comunale di Aldeno per il periodo dal 15.04.2010 al 31.10.2010. n. 127 del 12.07.2010 Incarico alla Dolomiti Reti S.p.a. dell’appalto per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’acquedotto potabile del Comune di Aldeno. n. 46 del 23.03.2010 Aggiudicazione dell’appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori, piante e per l’asporto delle infestanti dai bordi delle strade, dai marciapiedi e dai parcheggi – anno 2010. n. 128 del 14.07.2010 Incarico alla Ditta TOMASELLI IRRIGAZIONI S.r.l. di Ravina di Trento dell’appalto per la sostituzione della centralina dell’impianto di irrigazione e del corpo interno dell’irrigatore centrale del campo da calcio degli Impianti Sportivi del Comune di Aldeno. n. 47 del 26.03.2010 Approvazione elenco ditte da invitare per i lavori di arredo del verde per il complesso scolastico del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. n. 74 del 14.05.2010 Acquisto tabelloni informativi per i Parchi di Aldeno. n. 88 del 26.05.2010 Acquisto autocarro BONETTI FX 100/ 50E4 4X4 portata 5000 Kg dalla Ditta F.lli Zanotti S.r.l. di Trento. n. 95 del 03.06.2010 Affidamento dell’incarico per la decorazione di n. 6 fioriere del parco giochi alla Sig.ra Chiappa Stefania di Aldeno. n. 103 del 10.06.2010 Lavori per la realizzazione di una passerella sul Torrente Arione ad Aldeno. Incarico per il collaudo statico al dott. ing. Enrico Manfrini (euro 734,00=). n. 105 del 14.06.2010 Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Zeni Roberto S.n.c. n. 106 del 14.06.2010 Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Zorzi geom. Mario S.r.l. Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 82 del 25.11.2009 Lavori di completamento del campo da bocce: montaggio e verniciatura delle assi perimetrali battipalla, rullatura piano di gioco, riempimento aiuola e pulizie area cantiere. n. 91 del 15.12.2009 Lavori di costruzione della nuova sede della scuola materna e dell’asilo nido di Aldeno: concessione proroga per ultimazione lavori. n. 96 del 31.12.2009 Predisposizione impianto elettrico del piano sottotetto all’interno dei lavori di restyling del Municipio di Aldeno. n. 2 del 21.01.2010 Lavori per il ripristino dell’allacciamento acque bianche e problemi di deflusso sulla rete comunale all’altezza del civico n. 10 di via del Porto ad Aldeno. n. 7 del 17.02.2010 Lavori per l’esecuzione dell’arredo verde per il complesso scolastico del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. n. 107 del 14.06.2010 Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Agnelli Porte S.r.l. n. 108 del 14.06.2010 Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta Bauflex Italiana S.r.l. n. 12 del 23.02.2010 Lavori di completamento al progetto di Restyling del Municipio con la fornitura e posa in opera del pavimento dell’archivio nel sottotetto. n. 109 del 14.06.2010 Lavori di completamento del nuovo asilo nido e scuola materna di Aldeno. Aggiudicazione a trattativa privata ditta 3S Group S.r.l. n. 24 del 07.04.2010 Lavori di scarifica, rimessa in quota dei pozzetti, ripristino della fondazione stradale e asfaltatura di via del Caff, perimetro dell’area del PL2. n. 15 del 26.02.2010 Lavori per la realizzazione di nuovi loculi cinerari all’interno dell’area cimiteriale di Aldeno. v OL ONT ARIA TO TUR A , SPOR OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTUR TURA SPORTT n. 151 del 21.12.2009 Progetto culturale denominato “Armonie di Natale”. Atto di indirizzo. n. 152 del 21.12.2009 Nomina Commissione comunale di studio delle problematiche e dei reali bisogni di realizzazione di un Centro Diurno per ragazzi preadolescenti e adolescenti. n. 161 del 28.12.2009 Approvazione dello schema di convenzione con l’AUSER (Associazione per l’Autogestione dei Servizi e la Solidarietà) di Trento per il ritiro e trasporto delle provette dall’Ambulatorio Comunale di Aldeno al Laboratorio di Analisi “Crosina Sartori” o all’Ospedale Santa Chiara. n. 163 del 28.12.2009 Concessione erogazione straordinaria alla Banda Sociale di Aldeno per distribuzione materiale informativo. n. 6 del 27.01.2010 Adesione all’iniziativa UNICEF “La Pigotta: la bambola dell’UNICEF che salva un bambino”. Anno 2010 - 2015. n. 8 del 27.01.2010 Approvazione in linea tecnica dell’elaborato progettuale relativo ai lavori socialmente utili (Azione 10 - 2010). Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del parco giochi, parco “Albere”, del Cimitero, dei marciapiedi e strade interne, delle strade in loc. Canova - Maso Case - Case Carli, degli impianti sportivi, delle aiuole, delle fioriere, delle aree verdi ed aree attrezzate, nonché per l’allestimento di mostre e/o manifestazioni di carattere culturale o relative a prodotti, oggetti ed attrezzature del territorio. Disponibile (U.T.E.T.D.): assunzione impegno di spesa per attività nell’ambito dei corsi dell’anno accademico 2009/2010. n. 30 del 01.03.2010 Concessione contributo straordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Aldeno. n. 48 del 29.03.2010 Determinazione contributo straordinario al Gruppo Missionario di Aldeno. n. 49 del 29.03.2010 Assegnazione contributo straordinario alla Pro Loco di Aldeno per svolgimento concerto pasquale. n. 50 del 12.04.2010 Concessione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale. Anno 2010. n. 53 del 19.04.2010 Approvazione progetto di prevenzione e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti (progetti sociali ex legge 285/1997 e L.P. 14/1991 art. 23) valevole per il periodo 01 aprile - 31 dicembre 2010. n. 56 del 03.05.2010 Adesione all’iniziativa “Calici di Stelle 06 agosto 2010”. n. 58 del 17.05.2010 Manifestazione “Comun Comunale: i Giochi e la Regola” – Edizione 2010. Atto di indirizzo. n. 59 del 17.05.2010 Assegnazione contributo di Euro 350,00.= all’Associazione CAI – SAT Sezione di Aldeno. n. 11 del 27.02.2010 Concessione contributo straordinario finanziario per organizzazione del Carnevale dei Ragazzi. Edizione 2010. n. 64 del 31.05.2010 Liquidazione quota di adesione anno 2010 all’Associazione Comun Comunale Lagarino, con sede in Pomarolo per l’organizzazione della manifestazione “Il Comun Comunale: i giochi e la regola”. n. 18 del 15.02.2010 Assegnazione contributo straordinario per serata dal titolo “Mio figlio, 8 anni, parla inglese: e il tuo?”. n. 69 del 14.06.2010 Determinazione contributi comunali 2010 nei settori delle attività culturali, dell’assistenza e sicurezza sociale. n. 20 del 15.02.2010 Approvazione accordo di programma del Piano di Zona (PGZ) della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010. n. 72 del 14.06.2010 Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento. Stagione teatrale 2009/2010. Ricognizione della spesa. n. 21 del 15.02.2010 Piano di Zona della Destra Adige (PGZ) rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010. Designazione referenti per il Comune di Aldeno e presa d’atto composizione Tavolo. n. 76 del 21.06.2010 Assegnazione contributo straordinario per svolgimento evento nell’ambito della manifestazione “Aldeno, E……state in Piazza 2010”. n. 22 del 15.02.2010 Approvazione in linea tecnica del Piano Giovani di Zona (PGZ) della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2010. n. 80 del 30.06.2010 Piano Giovanile di Zona A.R.Ci.Ma.Ga 2009. Rendicontazione e liquidazione. n. 23 del 15.02.2010 Assegnazione contributo ad Associazione Carabinieri in congedo – sezione di Aldeno – per acquisto abbigliamento e materiale idonei allo svolgimento dei servizi di supporto alla vigilanza in varie manifestazioni comunali. n. 27 del 22.02.2010 Università della Terza Età e del tempo n. 81 del 30.06.2010 Concessione contributo straordinario alla Scuola equiparata dell’Infanzia “E. Mosna” di Aldeno per asilo estivo 2010. n. 82 del 13.07.2010 Assegnazione contributo straordinario al Club Ciclistico Forti e Veloci per l’organizzazione e lo svolgimento della manifestazione ciclistica cross country per categoria “giovanissimi 7-12 anni”. n. 83 del 13.07.2010 Assegnazione contributo straordinario all’Istituto Comprensivo Aldeno - Mattarello per progetto gemellaggio con Zelezna Ruda (Rep. Ceca). Determinazioni del Segretario Comunale n. 237 del 24.12.2009 Manifestazione “Armonie di Natale”. Affidamento dell’incarico per la realizzazione del progetto. n. 239 del 31.12.2009 Progetto Giovani 2009: organizzazione progetto denominato “Lo Sport a Scuola”. Impegno di spesa. n. 15 del 04.02.2010 Iscrizione, ai sensi del punto 7 della deliberazione giuntale n. 13/1996, dell’Associazione “Ordine della Torre” all’albo comunale delle associazioni e del volontariato. n. 23 del 25.02.2010 Determinazione a contrarre – Affidamento incarico fornitura libri e materiale documentario per la Biblioteca comunale di Aldeno: aggiudicazione. n. 31 del 02.03.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Incarico a progetto per la gestione del piano e del punto informativo. n. 43 del 19.03.2010 Progetto A.R.Ci.Ma. 2010 – Progetto nr. 6: “La sfida più bella. Allevare il futuro. Strumenti di auto miglioramento per docenti e genitori consapevoli”. Impegni di spesa. do”. n. 49 del 01.04.2010 Adesione all’iniziativa “Puliamo il mon- n. 54 del 20.04.2010 Conferimento incarico di collaborazione e consulenza a favore del Comune di Aldeno per il progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti (aprile-giugno 2010). n. 57 del 21.04.2010 Manifestazione scolastica “Cantascuola”. Sostegno all’iniziativa (Premi finali). Impegno di spesa. n. 65 del 05.05.2010 Incarico lettura “Nati per leggere”. n. 75 del 17.05.2010 Progetto Giovani: progetto “Critici in Erba”. n. 77 del 19.05.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 3: “A spasso di musica con la Germania”. Impegni di spesa. n. 78 del 19.05.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 7: “Stage on the stage”. Impegni di spesa. n. 79 del 19.05.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto nr. 11: “Le nostre radici”. Impegni di spesa. n. 81 del 21.05.2010 Progetto Giovani. Serata promozione libro “E’ già sera, tutto è finito”. L’ ARIONE 73 Amministrazione e politica Delibere della Giunta Comunale PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 8.00 - 10.00 / 16.00 - 18.00 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento Lun. 16.00 - 18.00 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 20.00 - 22.00 14.00 - 18.00 Martedì - Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì - Venerdì 14.00 - 18.00 POLIZIA MUNICIPALE Vigili urbani Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Giovedì 8.00 - 10.30 Martedì 16.00 - 18.30 Venerdì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Sabato su appuntamento Cimone Mercoledì 11.00 - 11.30 Garniga Mercoledì 9.30 - 10.30 DOTT. MAURO LUNELLI tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.00 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Cimone Garniga Notizie utili 15.00 - 19.00 15.00 - 19.00 su appuntamento 10.00 - 13.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 Lunedì Mercoledì - Giovedì Venerdì Martedì Martedì DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Gramsci, 40/A Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di vista per impegnative, appuntamenti o informazioni in ambulatorio Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.00-16.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00 Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.00 CONSULTORIO INFERMIERISTICO tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 10.00 - 12.00 Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00 Assistente sociale ELISA DAMAGGIO - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00. per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957/246820 - Trento: tel. 0461.412279 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30 L’ 74 ARIONE Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo RIONE NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 14 - N. 25 - Agosto 2010 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura) Direttore responsabile: Lorenzo Lucianer L’editoriale Economia Un brindisi per i cento anni della Cantina di Lucio Bernardi La scuola Lascio una scuola viva di Maurizia Manto Festa degli alberi: bentornata! di Maddalena Paloni Vista dai bambini di Elisa e Sonia, Classe V A Scuola, ma non solo di Alida Cramerotti Società Quando rossi e neri si prendevano a calci di Mattia Maistri Il profumo dell’amore di don Daniele Morandini Dietro le sbarre di Michele Larentis Dalle caneve alle taverne di Giovanni Mosna Lunedì, pollo di Cristina Cont Comitato di Redazione: Renzo Beozzo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Riccardo Comper Cristina Cont Massimiliano Cont Samuele Cont Mattia Maistri (Vicedirettore) Danilo Micheletti Giovanni Mosna Attualità Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it Lo sport Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 8 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE Agenzia di pubblicità 38060 Aldeno Via Verdi, 15/1 Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943 www.lorizzonte.it [email protected] Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl 38040 Ravina (TN) z.i. 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Bernardi Cimone e Garniga Terme Duecento concerti di Gabriele Baldo Per una vita di qualità Cimone non esiste Amministrazione e politica Energie alternative e fonti rinnovabili di Alessandro Bridi Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord Le scelte dell’Amministrazione 2 4 6 8 10 11 13 15 19 21 24 27 30 31 33 34 36 38 39 40 42 43 44 45 46 48 49 51 52 54 57 58 60 62 64 66 68 70 Indice A L’