dall`europa - Comune di Lecce
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notiziario n. 97 d i l e c c e venti settembre 2011 in questo numero dall'europa • • • • dall'italia • • • • • c o m u n e Ambiente e diritti dei cittadini : le priorità della Commissione Petizione del PE Pubblicata ricerca su efficacia degli investimenti dell’Ue nel turismo L'Europa guarda alle Smart cities Arriva il kit dell'Onu per hotel più verdi • • • • • • Gu 216 del 16.9: manovra bis 2011 Gu 215 del 15.9: piano nazionale edilizia abitativa SOS Comuni - Al via oggi nuovo servizio informazione ANCI-Ancitel L'Anci a Berlusconi: dare seguito odg della Camera, subito risposte a cittadini e imprese Delrio: "L' 85% dei sindaci in 'sciopero', siamo sulla soglia di un grave conflitto istituzionale" Le Giornate della Polizia Locale Cultura/Turismo - Forum assessori: appuntamento per il 22 e 23 settembre a Roma, ecco il programma Cultura/Turismo - Forum assessori, Maisto (Ferrara): “Cambiare linea, politiche culturali rischiano diventare cenerentola Paese” Titolo soggiorno per stranieri: procedura automatica Tirocini formativi (DL138/2011), non cambia il regime per gli immigrati Il nuovo piano casa e la SCIA semplificata: le novità del DL sviluppo dalla puglia • • • • • Burp 143 del 15.9: catalogo offerta servizi per infanzia e adolescenza Burp 143 del 15.9: incentivi ad assunzione assistenti familiari Burp 143 del 15.9: lavoro delle donne Burp 143 del 15.9: avviso per adesione a rete per animare il piano del lavoro Principi attivi: primo bilancio di tre anni di bandi dal comune • • Sala delle Commissioni “Carlo Benincasa” Lecce a Lubiana giurisprudenza • • CdS 5040/2011: gare, disponibilità dei mezzi necessari CdS 5036/2011: elezioni invalide se si sbagliano nomi e dati dei • • candidati sui manifesti ufficiali CdS 5003/2011: no progettazione esterna a dipendente pubblico e tempo pieno Demansionamento nel pubblico impiego e poteri del dirigente negli atti di macro-organizzazione fuorisacco • Default dall'europa Ambiente e diritti dei cittadini : le priorità della Commissione Petizione del PE Proteggere l’ambiente e difendere i diritti dei cittadini sono le principali preoccupazioni della Commissione Petizioni del PE, sottolineate nel suo rapporto sulle attività relative all’anno 2010 adottato dal Parlamento. La maggior parte delle rimostranze dei cittadini ricevute nel 2010 erano legate a problemi ambientali. I deputati tengono quindi ad esprimere il proprio malcontento rispetto alla negligenza di alcuni Stati membri incapaci di applicare la legislazione europea in materia ambientale. Inoltre, invitano la Commissione europea a controllare più rigorosamente il rispetto di questa legislazione in ogni fase della procedura e non solo nella fase finale quando la decisione è presa. Il Parlamento europeo ha anche espresso il proprio favore rispetto al fatto che la Commissione abbia voluto dichiarare il 2013 Anno europeo della cittadinanza, allo scopo di informare i cittadini europei sui propri diritti. Tuttavia, i deputati sottolineano che malgrado un numero importante di petizioni relativa alla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue « la Commissione europea rifiuta in modo costante di agire al fine di impedire delle infrazioni» in materia. Il Parlamento chiede anche la creazione immediata di un portale Internet dedicato alle petizioni, dotato di un modello di registrazione interattivo. europaregioni 150911 Pubblicata ricerca su efficacia degli investimenti dell’Ue nel turismo La Corte dei conti europea ha pubblicato i risultati della ricerca sull’efficacia degli investimenti dell’UE nel turismo, che rappresenta il terzo settore economico più importante livello mondiale e riceve un intenso sostegno da parte dell’UE, in particolare attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale. Dallo studio è emerso che tutti i progetti esaminati hanno dato risultati positivi, sia per la creazione di posti di lavoro durevoli (58%), sia per la creazione di capacità ricettiva (73 %) o di attività turistica (74 %). In quasi il 50% dei casi si sono osservati risultati in tutte e tre le categorie. I progetti sono stati riconosciuti come sostenibili: il 98% dei progetti erano ancora in corso al momento della valutazione e il 94% dei posti di lavoro creati o conservati sono ancora in essere. Il sostegno dell’UE è stato essenziale per il 74% dei progetti e ha consentito di apportare modifiche a un altro 20%. Solo nel 6% dei casi i progetti avrebbero potuto essere portati avanti anche senza investimenti da parte dell’UE. La valutazione dei risultati si basa su un vasto campione di progetti avviati in nove Stati membri, che comprendono 26 regioni. Leggi la relazione. europaregioni 150911 L'Europa guarda alle Smart cities Con il progetto Smart City l’Europa incoraggia le città ad essere integrate e sostenibili, capaci di offrire energia pulita e sicura a prezzi accessibili a tutti i cittadini. Città dinamiche, intelligenti, al passo con i tempi che devono, per questo, ridurre i consumi e saper affrontare i nuovi mercati internazionali. La sfida è rivolta alle città di medie dimensioni, con un numero di abitanti tra i 100.000 e i 500.000. Il progetto fa parte del Piano strategico per le Tecnologie energetiche (SET), nel cui ambito l’Unione europea prevede la creazione di una rete di trenta città “intelligenti” da selezionare entro il 2020. Auto elettriche ricaricabili con energia prodotta negli edifici, zone low carbon e messa in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, sono solo alcuni esempi delle tecnologie suggerite per un diverso sistema edilizio e di mobilità urbana. Il primo bando di Smart City è di circa 80 milioni di euro per progetti di ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato, nonché delle reti energetiche. Smart economy, quindi, e poi ambiente, governance, stile di vita, trasporto, comunità. Sono queste le sei dimensioni che connotano una smart city: una concezione innovativa sempre di più ampia diffusione globale. E secondo Abi Research, attualmente, esistono, a livello internazionale, 102 progetti di città intelligenti, per la maggior parte tra l’America del Nord e l’Europa. Con ben 38 di esse il Vecchio Continente domina una classifica che fa immaginare un vero e proprio salto di qualità nei prossimi anni. Per approfondimenti cittalia 140911 Arriva il kit dell'Onu per hotel più verdi Si chiama Hotel energy solutions il progetto lanciato dall’Organizzazione mondiale per il turismo dell’Onu (Unwto) con il sostegno dell’agenzia europea per la concorrenza e l’innovazione e il programma Ue “Intelligent energy Europe”. Protagonisti saranno gli alberghi che intendono valutare i propri consumi e tagliare i costi. Sarà disponibile on-line infatti un kit che fornirà tutte le informazioni sui vantaggi derivanti dall’impiego di energia rinnovabile, garantendo anche supporto tecnico a tutti quegli alberghi interessati ad incrementare la propria efficienza energetica e competitività. Il kit permetterà inoltre di ottenere una valutazione dettagliata dei consumi consigliando le tecnologie verdi più appropriate per abbattere i costi. Sarà possibile anche conoscere gli eventuali tagli alle spese derivanti dagli investimenti in tecnologie verdi. L’iniziativa è stata già sperimentata nell’Alta Savoia in Francia, a Palma de Mallorca in Spagna, a Bonn in Germania e a Strandja in Bulgaria con risultati positivi, non solo per l’ambiente, ma anche per gli stessi albergatori. Anche se il settore alberghiero è responsabile solo del 2% del totale delle emissioni di CO2 resta pur sempre un obiettivo importante da raggiungere secondo l’Onu, anche perché delle 5,9 milioni di stanze d’albergo sparse in tutto il mondo circa la metà si concentra in Europa. Per approfondire Per approfondire cittalia 140911 dall'italia Gu 216 del 16.9: manovra bis 2011 LEGGE 14 settembre 2011, n. 148 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Entrata in vigore del provvedimento: 17/09/2011 Ecco il testo della legge e il testo coordinato con il decreto-legge iniziale riportato nel sito dell'Anci. Gu 215 del 15.9: piano nazionale edilizia abitativa COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA - DELIBERAZIONE 5 maggio 2011 - Piano nazionale per l'edilizia abitativa. Accordi di programma ex articolo 4 decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 luglio 2009. (Deliberazione n. 16/2011). In merito a questa delibera ecco di seguito una nota Anci del 16.9: Il Piano nazionale per l'edilizia abitativa mira a incrementare l'offerta di abitazioni da destinare prioritariamente alle categorie di beneficiari indicate dal decreto legge n. 112/2008, tramite la costruzione di nuove abitazioni, il recupero, l'acquisto o la locazione di quelle esistenti. Lo stabilisce la deliberazione CIPE 5 maggio 2011, pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale n. 215 del 15 settembre, aggiungendo che lo stesso Piano si articola nelle seguenti sei linee di intervento: costituzione di un sistema integrato nazionale e locale di fondi immobiliari per l'acquisizione e la realizzazione di immobili per l'edilizia residenziale, ovvero per la promozione di strumenti finanziari immobiliari innovativi, con la partecipazione di soggetti pubblici e/o privati per la valorizzazione e l'incremento dell'offerta abitativa in locazione; incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica con risorse dello Stato, delle Regioni, delle Province autonome, degli enti locali e di altri enti pubblici, comprese quelle derivanti anche dall'alienazione, nel rispetto delle normative regionali o statali vigenti, di alloggi di edilizia residenziale pubblica in favore degli occupanti muniti di titolo legittimo; promozione finanziaria, anche ad iniziativa di privati, di interventi ai sensi del D.Lgs. 163/2006; agevolazioni a cooperative edilizie costituite tra i soggetti destinatari degli interventi; programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale; interventi di competenza degli ex IACP comunque denominati o dei Comuni già compresi nel Programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, caratterizzati da immediata fattibilità, ubicati nei Comuni ove la domanda di alloggi sociali risultante dalle graduatorie sia più alta. A tal fine, ricorda la deliberazione, l’art 4 del DPCM 16 luglio 2009 prevede la stipula di accordi di programma relativi alle sopra citate linee di intervento b), c), d) e), tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le Regioni e i Comuni, da approvare con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa delibera dello stesso CIPE, d'intesa con la Conferenza Unificata. La delibera CIPE del 5 maggio 2011 chiarisce, inoltre, che gli accordi di programma previsti dall’art. 4 del DPCM 16 luglio 2009 sono finalizzati alla promozione dell'edilizia residenziale sociale e alla riqualificazione urbana, e devono essere indirizzati verso interventi caratterizzati da elevati livelli di vivibilità, salubrità, sicurezza, sostenibilità ambientale ed energetica, anche attraverso la risoluzione di problemi di mobilità, promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Si ricorda, infine, che categorie beneficiarie del Piano nazionale di edilizia abitativa sono: nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito; giovani coppie a basso reddito; anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; studenti fuori sede; soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio; altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all'art. 1 della legge n. 9 del 2007; immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima Regione. (Aldo Musci) SOS Comuni - Al via oggi nuovo servizio informazione ANCI-Ancitel Prende il via oggi ‘’SOS Comuni’’, il nuovo servizio realizzato da ANCI e da Ancitel per fornire un’informazione tempestiva, aggiornata e puntuale su tutti gli ambiti ‘tematici’ che impattano sulle scelte della politica locale e sulla operatività degli uffici comunali. SOS Comuni è un Servizio di informazione erogato telefonicamente attraverso il numero unico nazionale 199.30.66.66 che ANCI e Ancitel mettono a disposizione di tutti gli amministratori e funzionari dei Comuni italiani per fornire gratuitamente risposte sui principali temi di interesse per le Pubbliche Amministrazioni locali. ‘’Il prossimo autunno si prospetta denso di impegni e colmo di decisioni da assumere sulla base di elementi spesso incerti, ciò a causa di scelte legislative che nei confronti degli Enti locali avranno un impatto radicale’’. E’ quanto dichiara il Segretario Generale dell’ANCI, Angelo Rughetti spiegando le ragioni alla base della decisione di istituire questo nuovo servizio per i Comuni. ‘’Ancora una volta e ancor di più – aggiunge - l’esigenza di un’informazione tempestiva, aggiornata e puntuale sui meccanismi di contenimento della spesa pubblica, sul percorso verso il federalismo municipale, sul processo di riforma della Pubblica Amministrazione e di innovazione organizzativa e tecnologica, solo per citare alcuni degli ambiti più urgenti, ha stimolato l’ANCI a realizzare un’idea da tempo maturata’’. ‘’Questo nuovo Servizio – conclude Rughetti – costituirà un canale di comunicazione sempre aperto sulle necessita’ e sulle problematiche operative quotidiane dei Comuni, coniugando con l’esperienza dello storico Servizio di consulenza ANCI Risponde, l’immediatezza e la rapidità di risposte in tempo reale alle esigenze di carattere informativo’’. (mt/mb) anci 190911 L'Anci a Berlusconi: dare seguito odg della Camera, subito risposte a cittadini e imprese “L’invito che il Parlamento ha rivolto al Governo può rappresentare il modo giusto per recuperare e facilitare un confronto serio e proficuo, attraverso l’insediamento di una commissione paritetica rappresentativa di tutti i livelli di governo per ricercare soluzioni condivise nell’interesse dei cittadini e del Paese”. Ma “occorre ora dare seguito immediato alle sollecitazioni se si vuole veramente riformare il Paese e dare risposta alle richieste che vengono dai cittadini e dalle imprese”. E’ quanto scrivono il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione, e il presidente facente funzioni dell’ANCI, Osvaldo Napoli, in una lettera inviata oggi al presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, all’indomani dell’approvazione della Camera di un ordine del giorno bipartisan che “ha condiviso le istanze del sistema delle autonomie” sulle modifiche alla manovra. “Tutte le forze politiche – si legge nel testo - hanno condiviso nel merito le questioni che noi, sindaci e presidenti di provincia e regione, abbiamo posto con determinazione in queste settimane, purtroppo non trovando risposte adeguate alla loro gravità ed importanza”. Nella lettera Regioni, Province e Comuni si augurano che vengano elaborate “in tempi brevi e comunque entro 60 giorni proposte sui temi indicati dall’ordine del giorno: un nuovo patto di stabilità che non deprimi più la crescita e gli investimenti e non metta in crisi la qualità e il livello dei servizi resi alle persone; un progetto coerente, applicabile e soprattutto strutturale di razionalizzazione dei costi di funzionamento delle istituzioni e di semplificazione del sistema istituzionale ed amministrativo che il Paese attende da troppi anni”, scrivono Errani, Castiglione e Napoli. Regioni, Province e Comuni si dicono ancora una volta pronti a “contribuire ad elaborare e sostenere le riforme necessarie per il rinnovamento delle Istituzioni della Repubblica e per liberare risorse ed energie positive per sostenere sviluppo, crescita ed occupazione”. “Siamo persuasi che abbiamo il dovere ma anche il diritto di contribuire alle decisioni e alle scelte che ci riguardano e che riguardano la vita delle nostre comunità, valutandone l’efficacia e l’equilibrio, perché nella fase difficile che attraversa l’Italia – noi riteniamo concludono Errani, Castiglione e Napoli- si possono porre basi solide per farla avanzare in un clima di coesione nazionale e di condivisione delle scelte e dei sacrifici”. (gp) anci 150911 Delrio: "L' 85% dei sindaci in 'sciopero', siamo sulla soglia di un grave conflitto istituzionale" "Siamo alle soglie di un grave conflitto istituzionale, che puo' essere sanato solo se a breve il governo riconvochera' tavoli che consentano di prendere decisioni non unilaterali sul futuro del Paese, come e' successo fino a oggi". Lo afferma il vicepresidente dell'Anci, Graziano Delrio, al termine dell'incontro tra gli enti locali e il ministro per i Rapporti con le Regioni e le Autonomie locali, Raffaele Fitto. Nel giorno dello 'sciopero' dei sindaci, Delrio rende noto che "abbiamo registrato l'adesione di oltre l'85% dei Comuni italiani, in una giornata in cui non c'è stata protesta, ma proposta. Il governo - spiega Delrio - ha deciso con la manovra di assumere in modo unilaterale misure che avranno gravissime conseguenze sui cittadini, sulle famiglie e sulle imprese". L'esponente dell'Anci riporta dunque "la grandissima preoccupazione di tutti gli amministratori locali", ricordando che "i Comuni hanno fatto proposte precise per aiutare il Paese a crescere, per mantenere i servizi, per non far pagare solo agli enti locali il peso di una riduzione della spesa pubblica che si sposta sempre più dalla periferia al centro dello Stato". (Si veda il documento realizzato da Ifel sugli effetti della manovra ndr) Delrio ha dunque sottolineato che "oggi, in modo congiunto, i Comuni, le Province e le Regioni si sono uniti per evidenziare una situazione drammatica: la nostra porta resta aperta - conclude Delrio - ma il governo deve assolutamente avere un ripensamento, e dobbiamo ripartire con decisioni che non siano più unilaterali. Ne va del futuro del Paese". (mv) anci 150911 Le Giornate della Polizia Locale Si sono svolte nei giorni scorsi a Riccione. Dai resoconti Anci riportiamo alcune note. Alemanno: “Anci consapevole del ruolo si batte per valore enti locali” “Oggi lo sciopero dei sindaci è stato importante per protestare contro una manovra che applica dei tagli iniqui che hanno dei riflessi su tutti i livelli dell’amministrazione, a partire dal trasporto pubblico locale, fino ai servizi sociali”. Così il sindaco di Roma e Presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci Gianni Alemanno nel suo intervento alla sessione speciale “Polizia locale e federalismo fiscale: i nuovi compiti della polizia tributaria” alla seconda giornata del Convegno di Polizia Locale in corso a Riccione. “Insieme a questo, continua Alemanno, c’è il problema degli investimenti che con le regole del patto di stabilità si bloccano di netto dal 1 gennaio del 2012. Questo vuol dire, per capirci, che non si potrà aggiustare nemmeno un marciapiede”. Una situazione completamente in controtendenza con le logiche federaliste, secondo il sindaco di Roma, che sottolinea la necessità di dare valore e potere alle autonomie locali, al pari degli altri livelli dello Stato. “E’ fondamentale un federalismo a base comunale per dare forza e sviluppo reale al territorio. Se comuni funzionano bene c’è sviluppo. L’Italia è da sempre il paese dei mille campanili e da questa identità trae la sua energia. Un dato di fatto che non si può negare”. Questo si lega a doppio filo al tema della polizia locale e del potere di ordinanza dei sindaci. La grande sfida delle lotta all’evasione fiscale che vede i comuni in prima linea deve però passare da un adeguato apparato organizzativo dei comuni che devono avere gli strumenti per esercitare gli accertamenti. E di nuovo si torna ai tagli applicati dalla manovra. Passando nello specifico al tema sicurezza, Alemanno assicura che il tema è all’attenzione del Ministro Maroni che si è dichiarato intenzionato ad agire affinché a breve sia approvato un decreto legge sulla sicurezza, tenendo in debita considerazione il testo di legge proposto dai senatori Barbolini e Saia e relativo appunto alle norme sulla sicurezza urbana e riforma sulla polizia locale. Testo bloccato nell’iter parlamentare. “E’ importante che i comuni abbiamo realtà operative adeguate ai nuovi poteri e strumenti adeguati di lavoro per una maggiore efficienza e una reale lotta all’evasione – sottolinea Alemanno. La vera polizia di prossimità è la polizia locale e nel futuro della nostra repubblica ci dovrà essere un maggiore equilibrio in termini di risorse e possibilità tra polizia di stato e polizia locale”. Investimenti e salvaguardia del territorio. “Da qui a gennaio, conclude Alemanno, ci batteremo per il futuro delle istituzioni locali e della polizia locale. Da questo punto di vista l’Anci è consapevole del suo ruolo e vuole portare avanti questa battaglia”. Sicurezza urbana e stradale. Tavola rotonda su coordinamento attività La terza giornata del Convegno della Polizia Locale si è aperta oggi sabato 16 con la tavola rotonda organizzata da Anci dal titolo “Le attività di coordinamento Anci sulla sicurezza urbana e stradale”. I lavori sono stati introdotti da Antonio Ragonesi, Responsabile dell’Area Sicurezza, Infrastrutture e Protezione Civile dell’Anci che ha puntato subito l’attenzione sull’importanza della formazione nel settore sicurezza, non solo per l’accrescimento professionale degli addetti ai lavori ma anche per una più agevole interlocuzione con l’autorità nazionale. Alla tavola rotonda hanno partecipato Elsa Boemi, comandante della polizia municipale del Comune di Piacenza, Mauro Famigli, comandante della polizia municipale del Comune di Torino, Giorgio Garbini, funzionario della polizia municipale del comune di Roma e Maria Chiara Ciferri, componente Anci della Commissione Agroalimentare del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CANC) e Aldo Zanetti, comandante della polizia municipale del Comune di Padova. L’intervento del comandante Boemi si è concentrato sulla presentazione e del progetto per la formazione degli operatori di polizia locale impegnati in missione di emergenza della Protezione civile. “Partendo dalla considerazione che quando c’è emergenza di protezione civile anche solo a livello comunale, la prima istituzione coinvolta per legge è il sindaco che si appoggia sulla polizia municipale perché le funzioni previste per legge fanno riferimento alla municipale e secondo perché sindaco è autorità locale di protezione civile. Da qui, continua il comandante Boemi, anche sulla scorta del disastroso terremoto in Abruzzo abbiamo pensato ad una strutturazione omogenea in termini di formazione e modelli organizzativi di intervento”. Ne è nato un progetto, scaturito da un protocollo d’intesa che Anci ha sottoscritto con il Dipartimento di Protezione Civile e la cui filosofia è la creazione di gruppi comunali di polizia locale di protezione civile pronti a intervenire in condizioni di emergenza e al contempo la diffusione della cultura della protezione civile. Il progetto formativo tiene conto della legislazione dei modelli di intervento e della formazione psicologica e tecnica degli operatori di polizia locale. “Il progetto sarà divulgato dalle Regioni con l’obiettivo di formare un gruppo di operatori di protezione civile a livello nazionale che poi opereranno anche a livello comunale ma pronti, conclude il comandante, a far parte delle colonne mobili in casi di emergenze nazionali. Passando agli strumenti tecnici, il dottor Garbini – polizia municipale di Roma - ha illustrato le diverse tipologie e le novità legate ai sistemi di videosorveglianza con un focus sulla realtà romana e l’attività della polizia municipale, in questo ambito, a livello di controllo, supervisione e messa in rete delle informazioni con le altre forze dell’ordine. L’attività operativa della polizia commerciale è stata al centro dell’intervento del comandante della polizia municipale del comune di Torino Famigli che ha evidenziato la necessità di una serie di criteri legislativi che chiariscano i ruoli e le competenze tra livello statale e sub statale. Del medesimo avviso anche il comandante Zanetti, “Sicurezza urbana è un attività di polizia e di organizzazione del territorio, un’attività che necessità di un coerente processo normativo che definisce la ripartizione delle funzioni tra nazionale e locale per costruire un modello organizzativo funzionante. Bisogna sanare una situazione di incertezza giuridica – dice Zanetti - che a livello operativo è una costante che interessa la quotidianità del lavoro della polizia municipale". La tavola rotonda è stata anche l’occasione per presentare l’impegno dell’Anci nella lotta alla contraffazione. Un impegno che si sostanzia in un protocollo d’intesa tra l’Associazione dei Comuni e il Ministero dello Sviluppo Economico che prevede lo sviluppo del Programma Nazionale Anticontraffazione. “Il programma – ha spiegato Maria Grazia Ciferri componente Anci nel CNAC -si concentra sulla promozione in positivo della cultura della legalità e il contrasto al fenomeno della contraffazione con la finalità di diffondere e condividere formazione e informazione sul territorio attraverso il coinvolgimento degli stakeholder e della polizia municipale che ha contatto diretto con i cittadini”. Sen. Saia: “ dare definizione di sicurezza urbana e valore al ruolo della polizia locale” Una legge di competenza per il coordinamento sociale e territoriale, per favorisce l’autonomia di azione tra i tra i livelli di governo e per dare soluzione ai problemi legati alla sicurezza urbana. Nel loro intervento al convegno “Polizia locale e sicurezza urbana tra federalismo e riforme” in corso a Riccione nell’ambito delle Giornate della Polizia Locale, i senatori Maurizio Saia e Giuliano Barbolini hanno illustrato lo stato dell’arte dell’ iter parlamentare del ddl unificato sulle norme di indirizzo in materia di politiche integrate per la sicurezza e la polizia locale di cui sono relatori. “Il testo su cui abbiamo lavorato – sottolinea il sen. Saia – auspico diventi legge al più presto perché è bipartisan. E’ nato come summa non solo delle esperienze politiche diverse dei suoi relatori ma sintetizza le esigenze dei cittadini, degli operatori del settore e dei sindaci. Inoltre, definisce il ruolo della polizia locale, primo interlocutore del territorio e fa i dovuti distinguo tra i livelli dello stato e i professionisti della sicurezza pubblica”. (fdm) anci 15-16/09/2011 Cultura/Turismo - Forum assessori: appuntamento per il 22 e 23 settembre a Roma, ecco il programma Un paese come l’Italia che non investe in cultura e turismo è un paese che rinuncia a crescere e ad essere competitivo. A pochi giorni dall’approvazione della manovra finanziaria e di fronte alla crisi economica, politica, sociale più grave degli ultimi cinquant’anni, Federculture, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e Legautonomie convocano a Roma il 22 e 23 settembre, presso l’Auditorium Parco della Musica, gli Stati Generali della Cultura, assise nazionale dei rappresentanti del settore per riaffermare che, seppure il momento richiede sacrifici, settori strategici come la cultura vanno rafforzati e rilanciati, per il contributo che, più di altri possono dare al superamento della crisi. Dopo lo scontro che si è consumato tra Enti Locali e governo sui provvedimenti economici, l’appuntamento “Le Città della Cultura. Valorizzazione, partecipazione, competitività” rappresenta la prima occasione per sindaci, amministratori, rappresentanti delle imprese e delle associazioni per lanciare un messaggio forte: il Paese ha bisogno di tornare a crescere ed ha le risorse per farlo. Cultura e turismo possono essere l’antidoto alla decadenza, la risposta al declino, la chiave per la ripresa. Ma se non si invertono le tendenze attuali già dal 2012 per questi settori si prospetta una drastica caduta della produzione e dell’offerta. Dal confronto, che si svilupperà sulla base di dati aggiornati sugli andamenti e i più recenti scenari del settore, emergeranno proposte e soluzioni. Ma già ora le associazioni nazionali promotrici anticipano lo spirito dell’iniziativa: sollecitare scelte di lungo respiro in grado di far ripartire la crescita, dare forza e continuità allo sviluppo economico, agganciare ancor più il Paese all’Europa nella competizione globale. SI comincia a fare i conti con i tagli ai settori della cultura e del turismo, che riducono drasticamente la capacità di intervento di Regioni, Province e Comuni, l’erogazione dei servizi e i livelli d’investimento, con effetti disastrosi sulle strategie di rilancio della competitività locale. Si impoveriscono così le città e i territori, si deprime l’economia locale, si disgrega il tessuto culturale, sociale e produttivo del Paese, e l’Italia scivola pericolosamente ai margini della competizione internazionale. In questo modo - avvertono i promotori dell’iniziativa - perdiamo attrattiva per gli investimenti, allontaniamo le nostre energie e competenze migliori. SI tende a non considerare che sono proprio le amministrazioni locali, con il loro impegno, ad aver non solo sostenuto le politiche culturali ma ad averne promosso lo sviluppo attraverso investimenti nell’offerta e riforme nella gestione dei servizi pubblici. Ora, sulla scia di quanto già accaduto a livello statale dove il finanziamento alla cultura è sceso dallo 0,34% del bilancio dello Stato nel 2005, allo 0,20% di oggi, il rischio è che al settore venga meno anche il sostegno delle amministrazioni locali che hanno già iniziato a ridurre gli investimenti. Ma non è solo una questione di investimenti - denunciano ancora gli organizzatori dell’incontro - leggi sbagliate e la mancanza di riforme annunciate mettono in ginocchio le realtà produttive del settore (fondazioni, aziende, società) che hanno creato occupazione, migliorato l’offerta culturale e sostenuto l’immagine italiana nel mondo. E’ dunque il momento di mettere in campo tutte le energie e le risorse presenti nel Paese, serve un grande sforzo comune per superare le attuali difficoltà nel quale diano il loro contributo tutte le forze vive della nazione: le comunità locali, i singoli cittadini, gli amministratori, gli imprenditori. Il mondo della cultura per primo, dunque, si fa portavoce di istanze e proposte concrete per uscire dall’emergenza e avviare un processo di crescita. Nel corso della Conferenza sindaci, assessori, manager pubblici e privati, rappresentanti delle imprese e dell’associazionismo, saranno impegnati in workshop sui temi più stringenti per i settori di cultura e turismo e per lo sviluppo del Paese: da una nuova progettualità comune tra pubblico e privato, a una maggiore qualità dell’offerta, allo sviluppo sostenibile dei territori, dal valore economico della cultura, alla valorizzazione del patrimonio e della produzione culturale per la crescita locale, a una nuova attenzione per il welfare della cultura, vale a dire educazione, formazione, occupazione. Molte le presenze già oggi confermate. Oltre ai rappresentanti degli enti promotori, tra cui Roberto Grossi, Presidente Federculture, Andrea Ranieri, Assessore alla Cultura Comune di Genova e Responsabile Nazionale Cultura Anci, Nicola Bono, Responsabile Cultura e Turismo UPI, Mario Caligiuri, Coordinatore Commissione Cultura Conferenza delle Regioni, tra gli interventi degli amministratori figurano: i sindaci Gianni Alemanno, Fabio Renzi, Michele Emiliano, il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, la Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini. Parteciperanno, inoltre, gli imprenditori Paolo Pininfarina e Maria Luisa Todini, la Presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni, Enrico Giovannini, Presidente Istat,Renzo Iorio, Presidente Federturismo Confindustria,Davide Rampello, Presidente Fondazione La Triennale di Milano. (am) anci 190911 Cultura/Turismo - Forum assessori, Maisto (Ferrara): “Cambiare linea, politiche culturali rischiano diventare cenerentola Paese” Il vicesindaco: “E’ arrivato il momento che la cultura torni centrale nella vita della nostra nazione". “La situazione è di vera emergenza, questo è un federalismo che crea problemi e che non trova le soluzioni, scaricare le problematiche sugli enti locali è dannoso e peggiora il contesto, questo vale per i servizi di base, ma anche per quelli magari non di base ma di estrema importanza come i servizi culturali”. Massimo Maisto è il vicesindaco di Ferrara, con delega a Cultura e Turismo. Sarà presente alla conferenza degli assessori a Cultura e Turismo, organizzata da Federculture con la collaborazione di Anci, per il 22 e 23 settembre a Roma, perché – dice – “è arrivato il momento che la cultura torni centrale nella vita di questo Paese”. Vicesindaco Maisto che periodo storico vivono le politiche culturali e turistiche in Italia? “Una delle peggiori di sempre, la situazione è grave non solo per la carenza di risorse, ma anche per il clima sociale che si è venuto a creare, si vuol far credere che la cultura sia uno spreco, è un’assurdità. Dopodiché ho fiducia negli italiani, ci si sta accorgendo che la cultura, oltre a rendere il cittadino attivo e responsabile, viene intesa anche come volano per l’economia locale ed è giusto che torni a rivestire il ruolo centrale che merita”. Il 22-23 settembre prossimi a Roma si svolgerà il forum degli assessori alla Cultura e al Turismo, organizzata dagli stessi attori che hanno protestato l’anno scorso contro i tagli del Governo. Ora si parla di passare dalle proteste alle proposte, quali devono essere? “E’ necessario garantire alle amministrazioni la possibilità di offrire cultura alla comunità locale e ai turisti che visitano il territorio. Bisogna poi creare opportunità in rete, per innovare la cultura, in questo Paese si investe troppo nella lirica, ma troppo poco sui giovani. Servono strumenti per coniugare innovazione e tradizione. A Ferrara abbiamo un festival di danza contemporanea che riscuote un grosso successo, insomma è fondamentale puntare sull’innovazione, è chiaro però che diminuendo ad ogni manovra finanziaria i fondi per gli enti locali diventa tutto più complicato”. Vicesindaco quale deve essere il ruolo dei Comuni nella Cultura nel federalismo? “Il ruolo dei Comuni dovrebbe essere centrale nella creazione e valorizzazione delle politiche culturali. Ma se le istituzioni centrali scaricano le problematiche solo sui Comuni diventa tutto più complicato. Questo federalismo è dei problemi e non delle soluzioni. Con le ultime finanziarie avremo difficoltà a garantire servizi base come quelli nel sociale e nella sanità, figuriamoci per la cultura che rischia di diventare la cenerentola del Paese e sarebbe un errore molto grave, perché l’Italia perderebbe uno dei volani principali della sua economia”. (am) anci 160911 Titolo soggiorno per stranieri: procedura automatica Il nuovo sistema partirà il 27 settembre 2011 e prevede l'inoltro automatico di un SMS al cittadino straniero. Nell’ambito delle attività volte a snellire ed accelerare il processo di lavorazione delle pratiche di rilascio/rinnovo dei titoli di soggiorno in formato elettronico, il Ministero dell’interno ha realizzato un sistema di convocazione automatica dei cittadini stranieri presso la Questura per l’attivazione/consegna dei titoli di soggiorno. Il sistema prevede l’invio di un SMS al cittadino straniero con l’invito a presentarsi in Questura alla data indicata. Già attiva presso le Questure di Ancona, Perugia e Messina, questa metodologia prenderà il via, a livello nazionale, il 27 settembre 2011. L’utilizzo della nuova funzionalità, preceduta da una fase di sperimentazione, comporta che il sistema informatico, successivamente all’avvenuta presa in carico da parte della Questura dei plichi contenenti i PSE prodotti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, generi, in automatico, un SMS diretto al numero di cellulare del cittadino straniero interessato, informandolo di recarsi in Questura, o presso i Commissariati eventualmente abilitati, per il ritiro del titolo di soggiorno. Per il corretto funzionamento della procedura sarà necessario memorizzare correttamente il numero di cellulare dell’interessato all’interno del sistema informatico Stranieri Web e impostare sull’agenda elettronica del Portale Questure, il numero di appuntamenti per attivazione/consegna, secondo le stime fornite dalla Società Poste e rese disponibili nel corso degli incontri predisposti all’uopo da questo Ufficio. (vl) ancitel 160911 Tirocini formativi (DL138/2011), non cambia il regime per gli immigrati La circolare n. 24 del Ministero Lavoro e Politiche sociali, esplicativa della rinnovata disciplina in materia di tirocini, chiarisce la portata delle modifiche introdotte dall'art. 11 del DL 13 agosto 2011, n. 138, escludendone l’applicabilità ai tirocini a favore degli immigrati, nell’ambito dei decreti flussi, dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. L’articolo 11 punta alla promozione e realizzazione dei tirocini formativi e di orientamento, ovvero i tirocini che sono espressamente finalizzati ad agevolare le scelte professionali e la occupabilità dei giovani nell’ambito del lavoro. Tali tirocini possono essere promossi unicamente da soggetti in possesso dei requisiti disciplinati dalla legge e in ogni caso sulla base di una specifica autorizzazione della regione, non possono avere durata superiore ai 6 mesi e possono essere promossi esclusivamente a favore dei neo-laureati o neo-diplomati. anci 150911 Il nuovo piano casa e la SCIA semplificata: le novità del DL sviluppo Il decreto sviluppo D.L. n. 70/2011, convertito in legge 12 luglio 2011 n. 106 (G.U. n. 160/2011), ha varato un nuovo piano casa, in aggiunta a quello già approvato dalla Conferenza Stato/Regioni del 1 aprile 2009.La nuova disciplina è destinata a trovare diretta applicazione nelle Regioni a statuto ordinario ma anche in quelle a statuto speciale (compatibilmente con gli statuti) qualora - decorsi 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione - non vengano approvate specifiche normative regionali. Per l'art. 5, commi da 9 a 14 del richiamato decreto, è consentito realizzare volumetrie aggiuntive, in deroga al piano regolatore generale, attraverso la demolizione e ricostruzione, il cambio delle destinazioni d'uso e la modifica della sagoma degli edifici esistenti. Gli edifici coinvolti sono quelli residenziali ricadenti nelle aree urbane degradate, con presenza di funzioni eterogenee e tessuti edilizi disorganici o incompiuti nonché gli edifici a destinazione non residenziale dismessi o in via di dismissione ovvero da rilocalizzare. Restano esclusi solo gli interventi su edifici abusivi, salvo quelli oggetto di sanatoria, o situati nei centri storici o in aree a inedificabilità assoluta. Sino all'eventuale approvazione di future leggi regionali, la volumetria aggiuntiva consentita è pari al 20% del valore dell'edificio esistente, se a uso residenziale o del 10% della superficie coperta, se a uso diverso. Tali volumetrie aggiuntive sono calcolate sulle distinte tipologie edificabili e pertinenziali esistenti e devono essere asseverate dal tecnico abilitato, in sede di presentazione della documentazione relativa al titolo abilitativo richiesto. Resta in ogni caso fermo il rispetto degli standard urbanistici e delle altre normative di settore, aventi incidenza sulla disciplina dell'attività edilizia (norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienicosanitarie, risparmio energetico, ambientali e di tutela dei beni culturali). In tale contesto, decorsi 60 giorni dall'approvazione della legge di conversione e sino all'entrata in vigore dell'eventuale normativa regionale, gli interventi in questione possono essere realizzati con il permesso di costruire, a norma dell'art. 14 T.U. edilizia, anche per il cambio di destinazione d'uso, in deroga agli strumenti urbanistici locali. Passati 120 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione, gli interventi possono essere realizzati anche senza permesso di costruire (e quindi anche con DIA o SCIA) a seconda dei casi e delle precedenti leggi regionali. Silvio Rezzonico, ilsole24ore 140911 dalla puglia Burp 143 del 15.9: catalogo offerta servizi per infanzia e adolescenza DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA’ 3 agosto 2011, n. 746 Piano straordinario per il lavoro - P.O. FESR 2007/2013 Asse III Linea 3.3 Azione 3.3.1 -interventi per sostenere la genitorialità e favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro - Pubblicazione Avviso per l’acquisizione di manifestazione di interesse all’iscrizione nel catalogo telematico dell’offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Burp 143 del 15.9: incentivi ad assunzione assistenti familiari DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA’ 4 luglio 2011, n. 623 Piano straordinario per il lavoro in Puglia - D.G.R. n. 1221/2011: Avviso pubblico per l’erogazione di incentivi all’assunzione di assistenti familiari nell’ambito del Progetto R.O.S.A. (Rete per l’Occupazione e i Servizi di Assistenza) - Impegno e pubblicazione Avviso. Burp 143 del 15.9: lavoro delle donne DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO POLITICHE PER IL BENESSERE SOCIALE E LE PARI OPPORTUNITA’ 20 giugno 2011, n. 535 Piano straordinario per il lavoro in Puglia 2011 - Azioni rivolte al Lavoro delle donne - D.G.R. 24.05.2011, n. 1176: Selezione di soggetti intermediari per la gestione del “Fondo per il sostegno alla flessibilità” - Approvazione Schema di Avviso pubblico per la Pubblicazione Avviso. Burp 143 del 15.9: avviso per adesione a rete per animare il piano del lavoro DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE 13 settembre 2011, n. 1628 P.O. Puglia FSE 2007 - 2013, Asse VII Capacità Istituzionale. Pubblicazione Secondo Avviso “Manifestazione di interesse per l’adesione alla rete dei Nodi per l’animazione del Piano del lavoro”. Principi attivi: primo bilancio di tre anni di bandi 10,5 milioni di Euro di investimento, 4.158 giovani partecipanti, 1.279 giovani vincitori, 1.563 progetti candidati, 420 progetti finanziati. Con un finanziamento “low cost” di massimo 25.000 euro, all’inizio del 2009 sono nate 286 nuove associazioni, 21 cooperative e 113 imprese giovanili. Di queste oggi, a 3 anni dalla scadenza del bando e 2 anni e mezzo dall’avvio dei progetti, il 73% delle organizzazioni finanziate attraverso Principi Attivi sono in piena attività, l’8% sono attive in forma diversa (ditte individuali, attività professionali o con una nuova forma giuridica). Nonostante la crisi, e non senza difficoltà, oltre 8 progetti su 10 proseguono sulle proprie gambe. Alcuni dei quali con risultati di assoluta eccellenza, altri facendo tesoro dell’esperienza sono orientati verso nuove tipologie di attività. Solo il 6% ha chiuso dopo la fine del periodo finanziato. Risultati lusinghieri annunciati dal Presidente Nichi Vendola durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio triennale e delle nuove iniziative di Principi Attivi che si è tenuta oggi, giovedì 15 settembre 2011, nel Giardino all’interno del Padiglione istituzionale 152 della Regione Puglia alla Fiera del Levante. “Sono dati ed esperienze umane realmente gratificanti - ha commentato il Presidente Nichi Vendola - ascolto oggi testimonianze che mi riportano, emozionandomi, alle origini del mio percorso, quando il claim del Nichi Express che partiva da Milano e portava i tanti immigrati pugliesi qui per votare era “Torno per votare? No, voto per tornare”. Era un programma elettorale, era l’idea che il verbo viaggiare non dovesse essere il sinonimo del verbo emigrare. Era il pensiero che le giovani generazioni pugliesi dovessero vivere nel circuito dell’internazionalizzazione, essere parte del Villaggio globale, cittadini del mondo, e non forzatamente sradicati dal proprio territorio come i loro avi per esigenze professionali”. “L’Italia non è un paese per giovani, si sa - ha proseguito Vendola - sono prigionieri di un sortilegio che ne mutila sogni e genialità. Ma qui in Puglia con Bollenti Spiriti (Principi attivi e i Laboratori urbani), Ritorno al Futuro, e i 340 milioni di euro del Piano del Lavoro abbiamo creato reali opportunità per le nuove generazioni. Il nostro iniziale timore era creare bolle di sapone che ci scoppiassero in faccia. I risultati, i numeri e i racconti di questi giovani imprenditori, ci dicono l’esatto contrario. Abbiamo saputo guardare al futuro, stimolare il talento e costruire una filosofia universale dell’innovazione. Vogliamo giocare la partita della crescita, dello sviluppo, e schieriamo i giovani nelle posizioni di attacco”. Annuncia, invece, le novità Nicola Fratoianni, assessore regionale alle Politiche Giovanili, annunciando le prossime azioni e i nuovi obiettivi: “Queste esperienze sono di solito poco raccontate, c’è una spropositata attenzione verso discussioni di minor interesse sostanziale. Le nostre politiche giovanili producono eccellenze, esperienze uniche a livello europeo, sono iniezioni di concime che fertilizzano il terreno per la crescita di nuove piste di ricerca e lavoro”. “Se questo fosse un Paese coraggioso – ha aggiunto Fratoianni - guarderebbe con attenzione a ciò che hanno da dire e da proporre i giovani, alla ricerca, alla formazione e all’innovazione. Chi fa ritorno in Puglia per coltivare il seme dell’innovazione genera nuove opportunità di riscatto per il Sud. Quando un’esperienza funziona compete alla politica consolidarla. Quest’anno lo facciamo attraverso tre azioni per: 1) FARE SISTEMA CON IL MONDO DELLE IMPRESE (Assindustria Bari e Bat, Assindustria Taranto, Confartigianato CNA, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop); 2) POTENZIARE LE COMPETENZE con Azioni di formazione e mentoring per i progetti giovanili in collaborazione con l’ARTI, nell’ambito del Piano Straordinario per il Lavoro – azione Innovazione per l’Occupabilità; 3) CREARE UNA RETE di COOPERAZIONE TRA PROGETTI attraverso la nuova piattaforma per la messa in rete dei progetti e nuova edizione del Bollenti Spiriti Camp che si terrà a Lecce”. L'evoluzione dei progetti L’attività di monitoraggio e valutazione da parte dello staff Bollenti Spiriti, una ricerca commissionata all’università di Bari sugli effetti di partecipazione e una recente indagine periodica sulla loro evoluzione ha permesso di raccontare lo sviluppo di alcuni tra le centinaia di progetti nati con Principi Attivi: le diverse realtà nate nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica che hanno depositato i loro primi brevetti (Ass. Microturbine - Lecce, Basic Outosourcing srl - Bari, PT cork research – Trani - , Energy system srl – Lecce, Connecta srl – Matino etc.); il pattinodromo abbandonato a Mesagne diventato il primo skate park del sud Italia (Salento Fun Park su fb); l’associazione di Trani che promuove il cicloturismo nel parco dell’Alta Murgia, (Ciclomurgia.com); a Noicattaro (Ba), la compagnia di teatro Reggimento Carri, nel 2010 in tournee in tutta Italia con uno spettacolo tratto dal libro Cuore (www.reggimentocarri.org); la scuola di rock fondata a Salve (Le) dal batterista dei Negroamaro dove insegnano alcuni dei migliori musicisti della scena italiana (Officine musicali su fb); lo studio di animazione di Bari che ha realizzato il cartone animato digitale sulla leggenda di San Nicola (www.vagostudio.com); la casa/appartamento a Minervino di Lecce che accoglie i ragazzi che non possono restare e/o rientrare in famiglia o che devono ancora completare il percorso educativo (www.mettereleali.it/); ad Andria, l’agenzia di consulenza per enti locali e imprese sulla fatturazione elettronica segnalata tra le migliori pratiche a livello europeo (www.euebl.org); i ricercatori pugliesi che insieme alla Bocconi hanno pubblicato lo studio sull’impatto economico della Notte della Taranta ("Eventi, Cultura e Sviluppo. L'esperienza de "La Notte della Taranta", Egea, Milano); la casa editrice specializzata che ha realizzato la mappa tattile della fiera del Levante e i libretti per il Teatro Petruzzelli in braille (www.falvisioneditore.net); il servizio di recupero dei beni alimentari invenduti a Manfredonia (Last Minute Market); la cooperativa che a Lecce ha aperto la prima scuola di improvvisazione teatrale in Puglia, ospitando lo scorso luglio il festival nazionale sul tema (www.improvvisart.com); A Pulsano (Ta), il servizio di comparazione prezzi on-line che sta scalando le classifiche di Google e ha aperto versione del portale in Inghilterra, Francia, Germania e Spagna (www.trovaofferte.net) Due storie di eccellenza Durante l’incontro di oggi hanno raccontato la loro esperienza due vincitori del bando 2008: Nicholas Caporusso ha vinto la prima edizione del bando con il noto progetto di guanto interattivo per consentire la comunicazione via computer tra persone sordocieche. Oggi, appena tornato dalla Silicon Vally, è presidente di Quiris, una associazione nazionale di giovani scienziati che si occupano di ricerca e innovazione tecnologica per finalità sociali con all’attivo numerosi brevetti. Luciano Belviso e Angelo Petrosillo, grazie a Principi Attivi sono tornati in Puglia dove hanno fondato Blackshape aircraft, una società specializzata nella progettazione e realizzazione di aerei in fibra di carbonio. Con il sostegno della Regione Puglia (bando Start Up) nello stabilimento di Monopoli oggi producono il loro primo aereo ultraleggero che si appresta a stabilire il primato mondiale di velocità nella propria categoria. Fanno parte del Distretto Aerospaziale Pugliese, hanno rivenditori in diversi paesi del mondo e dallo scorso luglio si sono trasformati in Società per Azioni, diventando in termini finanziari, il secondo investimento nell’aeronautica in Puglia dopo quello fatto da Alenia per lo stabilimento Boeing di Grottaglie, entrando tra le prime cinque aziende aeronautiche del Paese per capitalizzazione nonché la SPA con l’amministratore delegato più giovane d’Italia. Esattamente 25 mesi dopo aver vinto Principi Attivi. (com.) regionepuglia 150911 dal comune Sala delle Commissioni “Carlo Benincasa” E' stata in augurata la nuova aula per i lavori delle commissioni consiliari, ben organizzata e dotata di attrezzature tecnologiche. E' stata intitolata alla memoria del consigliere Carlo Benincasa, scomparso negli scorsi mesi. Lecce a Lubiana Il 15 e 16 settembre si è tenuta a Lubiana in Slovenia una Conferenza internazionale su “Gestione della mobilità e centri per la mobilità - le esperienze europee e le sfide” nell'ambito del programma europeo South East Europe – Mobility Management Scheme (SEE-MMS). Per la nostra città, partner del progetto, erano presenti Carmelina Maglio ed Emanuela Chriacò. A loro abbiamo chiesto un appunto sull'incontro. La città di Lubiana – capitale della Slovenia- ha ospitato nei giorni 15 e 16 settembre una conferenza internazionale dedicata al ruolo della gestione della mobilità e dei centri per la mobilità nell’ambito della mobilità sostenibile. Alla presenza del ministro per i trasporti della Repubblica di Slovenia, Sig. Patrick Vlačič, PhD., e del sindaco di Lubiana Sig. Zoran Jankovič, la conferenza si è aperta il 15 settembre. L’obiettivo principale era quello di fornire e mettere a confronto le esperienze dei singoli partner, tra cui il Comune di Lecce, con quelle della Piattaforma Europea sulla Gestione della Mobilità (EPOMM) che ha come mission il miglioramento delle performance ambientali e di mobilità nelle città e regioni europee attraverso campagne di sensibilizzazione e servizi informativi sulla mobilità sia per i cittadini che per i turisti. Particolare enfasi è stata data al ruolo dei Centri per la Mobilità in qualità di attori fondamentali per la promozione della mobilità sostenibile e fornitori di servizi di alta qualità costruiti su misura delle esigenze dell’utenza. Le presentazioni dei Centri per la Mobilità hanno riguardato: Atene, Iasi, Lecce, Maribor e Padova, città nelle quali sono in fase di apertura i centri per la mobilità nell’ambito del programma europeo SEE MMS; ogni città con i suoi rappresentanti ha presentato nella dinamica modalità “Petscha Kutscha” il proprio progetto. Inoltre tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare grazie a tavole rotonde e visite guidate della città le attività in corso e presentare sfide per migliorare la sostenibilità dei trasporti e della mobilità nella città di Lubiana, nella regione urbana di Lubiana e in Slovenia. Siamo state particolarmente colpite dalla assenza totale di traffico nella zona centrale molto ampio (con numerosi dissuasori), dal piacere di camminare e passeggiare senza i disturbi anche acustici del traffico, dalla presenza in città di comode piste ciclabili, dalla presenza di piste pedonali/ciclabili nelle quali il ciclista è obbligato a procedere a passo d'uomo, dalla esistenza di un coordinatore cittadino della mobilità ciclistica. La conferenza ha aperto inoltre “European Mobility Week and Car Free Day”(la settimana europea della mobilità e del giorno senza macchina) ed è stata accompagnata dall’esibizione sui 20 anni di sforzi per il trasporto sostenibile in città, inaugurate la sera del primo giorno dei lavori. Il giorno seguente durante una tavola rotonda sui trasporti si è tenuta in sessione parallela lo steering committee di progetto che ha sancito il prossimo incontro internazionale a Lecce, probabilmente alla fine di novembre, in concomitanza con l’apertura del Centro Servizi Mobilità di Lecce. Le nostre colleghe ci riferivano inoltre un piccolo particolare che le ha impressionate: il ministro dei trasporti della repubblica austriaca non solo ha partecipato ai vari momenti dei lavori, ma ha seguito anche il tour illustrativo di Lubiana insieme a tutti i convegnisti, nella massima semplicità, senza scorte o altri comportamenti che lo distinguessero. I paragoni per loro sono stati spontanei... giurisprudenza CdS 5040/2011: gare, disponibilità dei mezzi necessari Non è necessario che i requisiti e mezzi di partecipazione alla gara siano già disponibili nel corso della procedura. In tema di requisiti di partecipazione alla gara, si ritiene che, in sede di gara, possa essere fornita la dimostrazione in ordine al possesso, certo ed incondizionato, al momento della stipula del contratto e della successiva esecuzione, dei requisiti e dei mezzi all'uopo necessari. ancitel 080911 CdS 5036/2011: elezioni invalide se si sbagliano nomi e dati dei candidati sui manifesti ufficiali La trascrizione d’inesattezze sui dati identificativi dei candidati sui manifesti elettorali determina l’invalidità dell’intero procedimento elettorale. Le norme per la composizione e l’elezione delle amministrazioni comunali sono finalizzate ad esigenze di assoluta chiarezza e precisione delle singole operazioni elettorali, onde evitare all’elettore ogni incertezza nella libera espressione del suo voto, per cui gli errori sui manifesti elettorali, sotto forma d’inesattezze sui dati identificativi dei candidati ovvero addirittura di trascrizioni di nomi diversi da quelli effettivi, sono suscettibili di determinare ombre in un elemento essenziale della chiara e libera espressione del voto, falsandone il relativo processo formativo: donde l’invalidità dell’intero procedimento elettorale. ancitel 080911 CdS 5003/2011: no progettazione esterna a dipendente pubblico e tempo pieno La progettazione esterna non può essere affidata ad un dipendente pubblico a tempo pieno. L’art. 90 del Codice dei Contratti pubblici si occupa di progettazione stabilisce a quali soggetti esterni è possibile affidare l’incarico di redigere progetti. Le categorie individuate sono tre: i liberi professionisti iscritti nel relativo albo professionale, le società di professionisti o le società di ingegneria. Il dipendente a tempo pieno che abbia ricevuto autorizzazione dalla propria pubblica amministrazione di appartenenza non può assumere il ruolo di progettista. L’autorizzazione rilasciata dall’ente di appartenenza non vale a superare la specifica condizione richiesta dalla norma di essere un professionista. Il dipendente a tempo pieno non può esercitare la libera professione e, quindi, non può assumere la qualifica professionale che l’art. 90 richiede per i progettisti esterni. Ancitel 050911 Demansionamento nel pubblico impiego e poteri del dirigente negli atti di macro-organizzazione La disciplina del demansionamento nel pubblico impiego ha seguito le orme del rapporto di lavoro privato assorbendo, nei limiti del possibile, aspetti dottrinali e pratici frutti di anni di interpretazione effettuate sull'art. 2103 cod. civ.; certamente, anche per le differenze abissali tra i due tipi di rapporto di lavoro, il pubblico impiego continua a mantenere un'autonomia propria ed una propria disciplina indissolubilmente legata alla diversa disciplina dei rapporto di lavoro, dalla fase genetica alla cessazione. INTRODUZIONE Se esiste un principio cardine della pubblica amministrazione esso è, certamente, quello del c.d. "buon andamento" che trova evidentemente il proprio presupposto nella Costituzione e precipuamente nell'art. 97: l'efficienza della pubblica amministrazione - anche in ragione del disposto costituzionale - è stato il primo pensiero del legislatore negli ultimi anni, ed ha creato non pochi problemi di bilanciamento degli interessi in gioco. A ben vedere, infatti, se da un lato si è cercato di snellire la nota complessità della macchina burocratica italiana, dall'altro lato si è cercato di far si di attribuire una serie di poteri ai dirigenti pubblici così da assimilare (per quanto possibile) quel ruolo a quello dei propri omologhi del lavoro privato: ciò comporta l'inevitabile assunzione, da parte del dirigente pubblico, di una serie di oneri e responsabilità prima nemmeno contemplate nel nostro ordinamento e che, invece, ora lo rendono - o quanto meno provano a renderlo - maggiormente competitivo sulla scena europea. L'efficienza della pubblica amministrazione, pertanto, passa inevitabilmente attraverso la predisposizione di una serie di strumenti di gestione maggiormente incisivi che garantiscano, a chi ricopre ruoli di vertice, di poter ottenere il massimo risultato con le risorse a disposizione; tra gli strumenti di gestione garantiti al dirigente pubblico rientra, certamente, il potere di mutare le mansioni dei dipendenti, pur con il massimo riguardo per la professionalità acquisita dai medesimi LA DISCIPLINA SUL DEMANSIONAMENTO La disciplina relativa alle mansioni (e quindi ad un possibile demansionamento) è affidata - per quel che concerne il pubblico impiego – all'art. 52 del D.lgs 30.3.2001 n. 165, la cui lettura va combinata con quanto disposto dall'art. 2103 del cod. civ. Entrambe le norme ribadiscono, senza contraddizioni, che "il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto" e vietano, in questo modo, ogni forma di mutamento in pejus delle mansioni, fosse anche pattizia, poiché lo stesso porterebbe ad una lesione alla professionalità acquisita dal prestatore; l'unico punto di divergenza tra la disciplina fissata dal codice civile e quella prevista dal Testo Unico sul pubblico impiego riguarda, non a caso, la progressione interna: nel pubblico impiego, infatti, le progressioni di carriera avvengono unicamente tramite concorso pubblico. Questa prima distinzione, che poi si riprenderà più avanti, è essenziale: il pubblico dipendente eventualmente assegnato - per un breve periodo - allo svolgimento di mansioni proprie di un livello superiore, non ha diritto ad agire per il riconoscimento del superiore inquadramento ma solo per il pagamento delle differenze retributive spettanti: nel rapporto di lavoro privato, invece, accade esattamente il contrario. Da questa premessa si può facilmente evincere che: (i)il lavoratore non può in alcun modo essere demansionato, nemmeno con accordo tra le parti; (ii) l'eventuale demansionamento comporta un danno, sia patrimoniale che non patrimoniale, risarcibile e valutabile dal giudice in via equitativa; (iii) la mobilità interna, nell'ambito della pubblica amministrazione, è regolata dalla presenza di concorsi pubblici che divengono un ostacolo insormontabile sia in senso negativo che in positivo ovvero: il lavoratore non potrà ottenere dal giudice il riconoscimento di una qualifica superiore ma, al contempo, il dirigente non potrà assegnare al dipendente una qualifica diversa da quella ottenuta tramite il concorso; (iv) il demansionamento è ammesso solo in casi estremi - a tutela del posto di lavoro - e comunque solo nell'impiego privato; (v) in questo senso, le riforme recenti del pubblico impiego hanno eliminato la possibilità di assegnazione a mansioni inferiori, legittime nella precedente legislazione. Infine, ogni rapporto di lavoro è sorretto da un principio fondamentale e costituzionalmente garantito dall'art. 36 Cost., ovvero la c.d. irriducibilità della retribuzione in ragione del quale la retribuzione percepita dal dipendente non può, in alcun modo, essere ridotta. Si può pattiziamente prevedere una modifica dell'orario di lavoro, ma non si può stabilire una retribuzione inferiore per un dipendente, rispetto a quella ordinariamente conseguita con l'anzianità di servizio; anche in quest'ultimo caso ogni patto contrario è nullo e comporta un danno risarcibile in via equitativa.Questo è lo scheletro normativo all'interno del quale si muove il rapporto di lavoro LA DIFFERENZA TRA IL RAPPORTO DI LAVORO PUBBLICO E PRIVATO Come già accennato, la disciplina delle mansioni nel pubblico impiego, a seguito della nota privatizzazione dello stesso, è stata in parte mutuata da quella del lavoro privato ma poi ha assunto delle caratteristiche proprie, determinate soprattutto dall'impossibilità del giudice di poter disporre l'assunzione in mancanza di un concorso pubblico: seppur affini, dunque, i due rapporto di lavoro seguono strade autonome. Vediamo cosa resta di concreto. Il nostro ordinamento vieta in senso assoluto ogni modifica in pejus delle mansioni del lavoratore e ciò sotto due profili: (i) mantenimento del livello retributivo raggiunto; (ii) tutela e miglioramento delle capacità professionali fino a quel momento conseguite. La distinzione, in questo caso, tra il rapporto di lavoro pubblico e privato è essenziale: se nel privato un demansionamento comporta un rischio elettivo per il datore di lavoro (che dovrà inevitabilmente farsi carico di un giudizio innanzi al Giudice del Lavoro), nel caso del pubblico impiego la circostanza assume contorni molto più sfumati poiché viene ammessa dalla legge la mobilità in linea orizzontale, ovvero su piani retributivi e professionali identici. Marco Proietti, Associate Studio Legale "Guidi Federzoni - Pereno" di Roma - (Lex24) 140911 fuorisacco Default “Default” è una di quelle parole che diventano di moda perché utilizzate in maniera insistente e generica dagli organi di informazione: per noi in questo momento produce terrore perché ci fa pensare a situazioni economiche disastrose. In questi giorni a Lecce invece DEFAULT è una residenza internazionale, culturale e artistica. Per dieci giorni, venti artisti selezionati dialogheranno con curatori, artisti e produttori culturali, partner transnazionali e il pubblico locale su alcune domande chiave sulle pratiche di "arte e riqualificazione". I lavori si svolgeranno in diversi spazi riqualificati nella città di Lecce. Il ricco programma di workshop, lecture, panel sarà affiancato da diversi eventi collaterali, il principale dei quali è previsto per la serata del 24 settembre, dove si terrà D-DAY . Ospiti che interverranno : Lewis Biggs (Biennale di Liverpool), Celine Condorelli (artista), Hannah Conroy (curatore, AGM), Alfredo Cramerotti (curatore, AGM e QUAD), Julia Draganovic (No Longer Empty), Ana Hoffner (artista), Andrea Lissoni (Xing e Hangar Bicocca), Paolo Mele (Ramdom), Gregor Neuerer (artista), Filipa Ramos (scrittrice e critica d'arte), Andrei Siclodi (Künstlerhaus Büchsenhausen), Yesomi Umolu (curatore, AGM), Pietro Gaglianò (critico d'arte) e altri. Biografie complete: http://ramdom.net Artisti selezionati : Rachela Abbate (DEU), Heba Amin (EGY), Maria Rebecca Ballestra (ITA), Bean (UK), Alberto Borea (PE), Stefano Cagol (ITA), Natascha Hagenbeek (NL), Emma Houlihan (EIRE), Lucia Leuci (ITA), Tonka Malekovic (HRV), Simone Massafra (ITA), Anthony McInneny (AUS), Marcus Owens (USA), Giuseppe Pansa (ITA), Serena Porrati (ITA), Rosario Montero Prieto (UK), Sergio Racanati (ITA), Alessia Rollo (ITA), Tatiana Villani (ITA), Angela Zurlo (ITA). Biografie complete: http://ramdom.net/it/artists/ Promotore del progetto è Ramdom, associazione di progettazione e produzione culturale che incoraggia nuove pratiche creative e innovativi linguaggi di comunicazione, interagendo con cittadini, soggetti privati e pubblici, nazionali e internazionali e promuove la mobilità internazionale. Collaborano al progetto in qualità di main partner: Associazione Sud-Est - Manifatture Knos (ITA); AGM – Annual General Meeting Culture (Nottingham, UK); Künstlerhaus Büchsenhausen (Innsbruck, Austria); Bjcem - Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo; Arci Puglia; Fondazione Fitzcarraldo (Torino); Archiviazioni (Lecce) - Con il supporto di Vessel (Bari); Arci Puglia; Officine creative; Comune di Lecce e Lupiae Servizi. DEFAULT è finanziato dalla Regione Puglia, Principi Attivi 2010 – Giovani Idee Per Una Puglia Migliore, all'interno delle attività del progetto Memorable Arts. Associazione Ramdom - c/o Manifatture Knos, via Vecchia Frigole 36, Lecce - [email protected] – tel. +39 320 7061409 ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta Theodor Ludwig Wiesengrund Adorno, 1903 – 1969, filosofo e musicologo tedesco, esponente della “scuola di Francoforte”, si distinse per una critica radicale alla società e al capitalismo avanzato, tendendo a smascherare le contraddizioni del contemporaneo vivere collettivo. accadde oggi nel 1526 il cardinale Pompeo Colonna occupa con un esercito di 8.000 uomini la porta di San Giovanni in Laterano e Trastevere, obbligando il papa Clemente VII e rifugiarsi a Castel Sant'Angelo e lasciando che il Vaticano venga saccheggiato; nel 1918 compaiono per la prima volta le stigmate sul corpo di padre Pio; nel 1958 entra in vigore la legge Merlin che chiude le case di tolleranza intendendo così porre termine al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione; nel 1962 a James Meredith, cittadino afro-americano, viene impedito l'ingresso nella università del Missisippi ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info pino sparro – marco laudisa 0832.682977-75 [email protected]