Piscina, il Comune vuole uno sconto
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Piscina, il Comune vuole uno sconto
savona IL SECOLO XIX SOTTO TUTELA: CANTIERE RIAPERTO Le gallerie antiche “sfregiate” dai tubi, il Depuratore deve intervenire Il Consorzio chiamato in causa dalla Soprintendenza SAVONA. Le gallerie seicentesche anti-mina, che passano al di sotto dei giardini del Prolungamento per raggiungere il Priamàr, sono tranciate dai tubi del depuratore. E la Soprintendenza, insieme al Comune, chiamano il Consorzio Depurazione delle acque chiedendo di tutelare il bene archeologico rifacendo i lavori. È quanto sta accadendo in questi giorni, in cui, vicino a piazza Eroe dei due mondi, è stato riaperto il cantiere che coinvolge i tubi del depuratore. Un intervento che risale agli anni Ottanta, dove non c’era l’attenzione di oggi alla conservazione dei beni anti- chi, e che aveva attraversato, senza il minimo riguardo, il tracciato delle gallerie antimina, collegata alla fortezza del Priamàr. Nel 2010, quando i tubi erano stati sostituiti, la scoperta. Con la stipula di un accordo fra Consorzio, Comune di Savona e Soprintendenza: quando l’amministrazione avesse deciso di ripristinare la funzionalità dei passaggi sotterranei, con un progetto di recupero, il Consorzio avrebbe riaperto il cantiere a proprie spese risolvendo la situazione. Promessa mantenuta. «Il Comune ci ha contattato – ha detto il presidente del Consorzio, Nanni Ferro- e noi Il cantiere al Prolungamento abbiamo riaperto il cantiere. Verrà abbassata la galleria con l’inserimento di una soletta e verrà eliminata la terra in eccesso, In questo modo, sarà possibile percorrere GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2017 19 di nuovo il tracciato sotterraneo delle antiche gallerie. L’intervento ci costerà circa 50mila euro. Entro un mese al massimo avremo completato il tutto». L’auspicio è che questo sia un primo passo per il riutilizzo dei camminamenti antimina, percorsi seicenteschi che venivano realizzati per garantire gli attacchi subdoli, con tanto di esplosivo. Oggi si tratta di una rete che attraversa, sotto terra, buona parte del Prolungamento costituendo un prezioso tracciato. Una Savona sotterranea da valorizzare e riscoprire. S. C. RARI NANTES HA UN CONTRATTO FINO AL 2019 MA PALAZZO SISTO, IN CRISI, CHIEDE DI RIVEDERLO STAGIONE DA SALVARE Costi di gestione troppo alti, si discute per un taglio del 20 per cento dei fondi SAVONA. Il Comune cerca Piscina, il Comune vuole uno sconto SILVIA CAMPESE SAVONA. Al setaccio di Palaz- zo Sisto, nell’ottica del risparmio, anche la piscina Zanelli. Il Comune, già per l’anno in corso, non è in grado di erogare i 300mila euro annui per i costi della piscina di corso Colombo, gestita dalla Rari Nantes. Avanzandounaprimaipotesi: ridurre del 20 per cento circa, quindi 60mila euro, il contributo di gestione. Un’operazione da concordare con la società sportiva, campione di pallanuoto e nuoto sincronizzato, visto che, tra Comune e Rari, esiste un contratto, valido sino al 10 ottobre del 2019, secondo cui Palazzo Sisto si impegna a versare la cifra gestionale completa pari, appunto, a 300mila euro. La cosa, però, a oggi risulta impossibile. «Le casse del Comune, com’ènoto,sonoinunasituazione delicatissima – spiega l’assessore allo Sport, Maurizio Scaramuzza-. Mentre attendiamo dalla Corte dei Conti il via definitivo al Piano di riequilibrio decennale, abbiamo dovuto tagliare e ridurre tutte le voci di bilancio, sport compreso.Ilcostodigestionedella piscina Zanelli, in questo contesto, diventa un onere insostenibile, così com’è». Nulla è deciso e i primi interlocutori, con cui giungere a un accordo per evitare il rischio contenziosi, saranno proprio i dirigenti della Rari Nantes, che gestiscono la piscina, occupata per una buona parte delle ore di apertura, dagli allenamenti agonistici. «Le potenzialità della piscina, anche in vista della realizzazione del secondo lotto, sono enormi – dice Scaramuzza-. Siamo convinti che la Rari Nantes sia in grado, ancor più quandoverràrealizzatoilraddoppio, di far fruttare economicamente le strutture. Per questo, credo che lo sforzo da affrontare oggi sia condivisi- Il sindaco Caprioglio sugli spalti durante un match della Rari bile, soprattutto a fronte della situazione in cui versano le casse pubbliche. Dal 2019 in avanti, dopo la scadenza del contratto, il piano di spese sarà completamente da rivedere rendendo sempre più autonoma la società e riducendo l’impegno comunale nella gestione». Secondo Scaramuzza, dovrà nascere un gioco di squadra e collaborazione con L’INSETTO URTICANTE HA GIÀ PROLIFERATO Processionaria, prima segnalazione alla Rocca di Legino Preoccupazione per bambini e cani IL CASO /1 SAVONA. La processionaria è arrivata in anticipo. Il clima mite di questo inverno ha creato le condizioni ideali per le proliferazione degli insetti urticanti che, una volta scesi dagli alberi, possono essere molto pericolosi per bambini e cani. Le prime segnalazioni sono arrivate dalla Rocca di Legino, dove chi frequenta il parco urbano di fronte alla società di mutuo soccorso si è allarmato alla vista di alcuni nidi (a forma di batuffoli bianchi) sulle fronde degli alberi. Se ne possono scorgere sui rami dei pini che sorgono nell’area canina. Proprio i cani sono tra le prime vittime della processionaria. Una volta usciti dal nido, questi bruchi scendono a terra formando caratteristiche file indiane lungo i tronchi. È il momento più pericoloso, perché i nostri amici a quattro zampe, spinti dalla curiosità, tendono ad "assaggiarli". Una volta in contatto con la pelle, il pelo della processionaria è molto urticante e può addirittura portare alla necrosi dei tessuti. Costringe i padroni di cani a corse dal veterinario, ma può anche essere un rischio per i bambini. I residenti della Rocca di Legino chiedono quindi un intervento di Ata per mettere in sicurezza il parco urbano. Ma quali sono i sintomi dai quali si capisce che l’animale è entrato in contatto con la processionaria? «Normalmente il cane è molto attratto da questo vermetto peloso e tende a l’Amatori Nuoto Savona e la piscina privata di Legino. «Non è il tempo delle divisioni, ma delle collaborazioni – dice l’assessore-. La strada, per reagire ai tagli, è quella di mettere insieme le forze». Untemacheverràprestoaffrontato a un tavolo ufficiale, tra Comune e Rari Nantes: per ora il presidente Maurizio Maricone non ha voluto com- mentare l’ipotesi del taglio. Tante le decisioni urgenti, anche a fronte della chiusura della piscina comunale di piazza Eroe dei Due mondi, che, come conseguenza diretta, ha determinato la concentrazione degli allenamenti agonisticiallaZanellielariduzione delle ore di libera balneazione. All’orizzonte novità anche per la vecchia piscina del Prolungamento. «Abbiamo numerose richieste, provenienti da società e associazioni sportive, che vogliono visionare la piscina, ormai chiusa – dice l’assessore-. Propostechenullahannodaspartire con il nuoto. Si va dall’ipotesi di trasformare l’ex piscina in un campetto da calcio o da palla a volo, con cifre ragionevoli, tra i 40 e i 100mila euro, a seconda dell’intervento. Il Comunechiederàaifuturigestori di accollarsi le spese di ristrutturazione e di conferire un canone mensile». cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Cultura e sport, scatta la caccia agli sponsor sponsor e non solo per gli eventi culturali e la promozione turistica della città, ma anche per le strutture e le manifestazioni sportive e sociali. Con i problemi di bilancio la coperta è diventata sempre più corta e il Comune si aggiusta come può. Lo fa lanciando il bando per i privati che intendono sponsorizzare gli eventi in città. Ma se fino allo scorso anno il Comune chiedeva l’aiuto del privato solo per i settori di cultura e spettacolo quest’anno la domanda si estende anche a due nuovi settori: il sociale e lo sport. Una decisione presa dopo che è stata fatta una richiesta dei due assessorati competenti, soprattutto quello allo Sport che, come gli altri, si trovano a dover fare i conti con i tagli. Il Comune lancia anche la proposta di sponsorizzazioni tramite il cosiddetto “Art Bonus” che permette agli sponsor di avere detrazioni fiscali sulle somme donate a Palazzo Sisto per le sponsorizzazioni. FONTANASSA. LA STRADA DEDICATA A CHIARA LUCE BADANO Quel sentiero panoramico abbandonato Nel verde rifiuti di ogni genere Un bozzolo sull’albero leccarlo–spiegaLauraVassallo, veterinaria di Varazze – provocandosi lesioni sulla lingua e sulle labbra. Non lo ingerisce quasi mai perché non riesce a inghiottirlo. I sintomi sono un gran bruciore alla bocca, con salivazione e dolore. Se non si interviene immediatamente, il rischio è che il cane perda anche porzioni di lingua». Come può intervenire il padrone? «Il solo gesto concreto che il proprietario può fare è sciacquare la bocca del cane al più presto e contattare il veterinario – continua la dottoressa Vassallo - che con terapie di cortisone blocca la necrosi». T. D. IL CASO /2 TOMMASO DOTTA SAVONA. Uno degli angoli più suggestivi della città è abbandonato al degrado. Si tratta del sentierino panoramico dedicato alla memoria di Chiara Luce Badano: si dipana lungo le colline alle spalle del quartiere della Fontanassa e risale monte Ornato fino alla chiesina della Madonna degli Angeli. Il percorso gode di una magnifica vista sulla città di Savonaesulsuomare.Unoscorcio inedito anche a molti savonesi, che non sono abituati a vedere la loro città da quella speciale angolazione. Peccato che chi, nei mesi passati, ha goduto del panorama, non abbia anche rispettato l’ambiente circostante. Tra i cespugli ci sono cartacce, bottiglie rotte, lattine accartocciate, rifiuti di ogni genere. L’ultimo intervento di pulizia è stato compiuto lo scorso autunno dalle squadre di volontari Aib Savona, con l'obiettivo di prevenire gli incendi boschivi. Pochi mesi di inciviltà sono però bastati per far ricadere l’area nel degrado. L'intitolazione del sentierino, avvenuta due anni fa, e molte altre iniziative legate alla figura della Beata di origine sassellese Chiara Luce Badano (e all’antica chiesa della Madonna degli Angeli) sono curate dall’associazione dei genitoridipiazzadelleNazioni. La vista su Savona «Il volontariato è una possibilità, o meglio una risorsa, forse l’unica, per fermare il degrado e l’abbandono di un’area non solo bacino della biodiversità ma luogo di cultura, fede e paesaggio – spiegano gli organizzatori della “camminata lungo le strade di Chiara Luce” -. Non lasciamo che l’indifferenza, l’incuria, il trascorrere inesorabile deltempoolespiraliburocratiche neghino un futuro a un luogo che custodisce i ricordi di tante generazioni di savonesi e che lì ‘si sentono a casa’. La natura, le tradizioni e i ricordi sono la nostra ricchezza, la forza del nostro passato e la risorsa del nostro futuro».