Via del Gregge, già tre croci Basta: ora arriva la rotatoria

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Via del Gregge, già tre croci Basta: ora arriva la rotatoria
1616GALLARATE
LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015
INTERVENGONO I VIGILI DEL FUOCO
STRADE
DI SANGUE
Scontro tra auto sulla superstrada
L’incidente
mortale
di sabato
pomeriggio
riapre
il dibattito
su un punto
molto
pericoloso
della viabilità
MALPENSA - Schianto fra au-
to sulla superstrada della
Malpensa: due uomini sono
finiti all’ospedale, fortunatamente nessuno dei due è in
pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti gli uomini della
Stradale di Varese e i vigili del
fuoco del Sempione. E’ successo ieri verso le 18.30
quando le due auto – una
berlina e un’utilitaria guidate
da un 38 enne e da un 48enne - si sono scontrate carambolando.
Via del Gregge, già tre croci
Basta: ora arriva la rotatoria
Allarme sicurezza a Tornavento: qui auto e moto vanno troppo forte
LONATE POZZOLO - Quello scontro tra una Skoda ed una
motocicletta che nel cuore della
frazione di Tornavento e nel pomeriggio di Santo Stefano ha
messo purtroppo fine alla vita di
Fabrizio Nerva – di Gorla Minore – ed ha provocato gravi ferite al figlio Matteo – di soli
quindici anni e ricoverato a Varese – è stato solo l’ultimo di
una serie di terribili incidenti in
via del Gregge. Basti pensare –
se si fa una rapida ed assai triste
bilancio dei sinistri mortali –
che l’incidente di Santo Stefano
è il terzo mortale accaduto in
via del Gregge nell’arco di sette
anni – dal 2008 al 2015 – senza
nemmeno contare i diversi tamponamenti e gli incidenti che
hanno provocato solo feriti. E’
anche vero che i tre incidenti
mortali si sono verificati in luoghi diversi di via del Gregge – e
le modalità sono state differenti
l’uno dall’altro – ma è evidente
oramai a tutti che esiste un problema – o forse un emergenza
sicurezza – e non è un caso che
l’amministrazione del sindaco
Danilo Rivolta corra ai ripari.
Precedenti
Il 23 luglio 2008 perse la vita il
ventisettenne Davide Salaris.
Giovane di Galliate Novarese in
sella alla sua moto. Si scontrò
con un auto. Che probabilmente
effettuò una manovra di svolta a
sinistra travolgendo la motocicletta. Poi alcuni anni dopo – il
6 luglio 2014 – intorno alle 17
nella galleria di via del Gregge
che passa sotto via Gaggio e che
funge da collegamento tra Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino
l’ennesimo scontro tra macchina e moto. In questo caso l’auto
l’incrocio maledetto di due
giorni fa, non possiamo e non
dobbiamo più aspettare, il rettilineo invita alla velocità ma
oltre agli appelli alla prudenza
ed al rispetto degli stop serve
una svolta che non sarà costituita soltanto dalla rotonda ma
anche da un attraversamento pedonale a chiamata al fine di garantire non soltanto una riduzione della velocità ma più tutela
pure per i ciclisti e i pedoni».
Progetto che era stato predisposto dalla giunta Gelosa e che, finalmente, potrebbe vedere la luce.
Richieste
I diserati tentativi di salvare Fabrizio Nerva. Sopra la sua casa (foto Blitz)
procedeva verso Somma ed il
motociclo verso Lonate. La moto – forse per un malore del conducente – invase la corsia. Ed il
sessantasette di Biella Costante
Giacomini– in sella alle due
ruote – perse la vita. Fino all’episodio di due giorni fa con il
dramma all’incrocio via Goldoni – via del Gregge. Che è un
arteria di collegamento ad alto
scorrimento veicolare con lunghi rettilinei dove si corre troppo e residenti e cittadini hanno
più volte manifestato preoccupazione ed allarme per una realtà irrisolta.
Interventi
Pronta la risposta dell’amministrazione civica. Dice il sindaco
Danilo Rivolta: «Sappiamo che
è un incrocio a rischio e nel
2016 è prevista proprio la realizzazione di una pista ciclabile
tra via Sant’Anna e via Goldoni
con una messa in sicurezza totale dell’area all’interno delle linee guida approvate nel nostro
piano urbano del traffico». Argomenta e dettaglia l’assessore
Antonio Patera (lavori pubblici): «L’anno prossimo prevediamo di realizzare anche una rotatoria proprio all’altezza del-
D’altronde i tanti che quel freddo sabato pomeriggio erano sul
posto per caso o per curiosità
mettevano in evidenza la necessità di installare anche semafori
a chiamata, dissuasori di velocità, rotatorie, un miglioramento della segnaletica. C’è chi dice
che le macchine e le motociclette oltrepassino pure i 100 km/h.
Non era a quanto si è saputo il
caso dell’incidente di sabato.
Ma resta la soglia di allarme. E
a Santo Stefano chi non lo sapeva e ne era venuto a conoscenza tramite il tristissimo passaparola si metteva le mani nei
capelli, si disperava, commentava con il classico «Mio Dio
no», oppure «Ancora» e più intimamente pregava. Soprattutto
per un ragazzino di soli quindici
anni ricoverato in condizioni
gravissime che ha perso il padre, la cui vita non potrà più essere quella che aveva immaginato e sognato. Così come per la
moglie di Fabrizio e l’altra figlia.
FABRIZIO NERVA
E’ morto come un eroe
per proteggere il figlio
Intanto il quindicenne ancora grave in ospedale
GORLA MINORE - Fabrizio Nerva avrebbe perso
la vita cercando di riparare il figlio Matteo che
trasportava come passeggero sulla sua moto. Il
quarantasettenne morto il pomeriggio di Santo
Stefano a causa di un incidente a Lonate Pozzolo
ha evitato il peggio al quindicenne che ieri è stato
operato, le condizioni sono stabili ma resta ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurologia all’ospedale di Circolo di Varese. La famiglia dell’uomo è ancora sotto choc: la moglie
Rosanna Castiglioni e la figlia 17enne sono rimaste accanto al giovane senza mai spostarsi.
Disperata anche la madre Ines Lai (molto conosciuta a Gorla perché presidente dell’associazione Amici del Ballo) e i fratelli di Fabrizio, Nicoletta
e Maurizio che non si dà pace. «Mio fratello era
un uomo solare, divertente e sempre pronto ad aiutare il prossimo. Non stava mai fermo: gli piaceva
inventare e costruire oggetti utili con le sue mani.
E poi aveva due grandi
passioni, le moto e i motori in generale, e i cani.
Adorava il suo cane Akita».
Il fratello poi parla dell’amore per la sua famiglia:
«Condivideva tutto con loro e in particolare con
Matteo passava tanto
Fabrizio con Akita
tempo e avevano in comune l’amore per le moto.
E anche il giorno di Santo Stefano erano usciti
insieme per un giro tranquillo, mio fratello era un
uomo prudente. Da quel che abbiamo intuito
quando si è reso conto di ciò che stava accadendo avrebbe riparato il figlio con il suo corpo».
Una consolazione davanti al dramma che ieri ha
messo a dura prova Gorla Minore, dove la famiglia è amata e conosciuta. Il paese ieri mattina si
è svegliato sotto choc, apprendendo la morte di
Fabrizio e delle condizioni del figlio Matteo. In
molti sono andati davanti alla villetta della famiglia per avere informazioni e cercare di dare conforto sia alla moglie che alla madre. «Ora possiamo solo pregare per Matteo, sperando che
torni presto a casa», è stato il pensiero ricorrente
di vicini di casa e conoscenti. Intanto la famiglia
attende che il magistrato disponga l’autopsia sulla salma dell’uomo, per poi avere il nulla osta per
celebrare il funerale.
Matteo Bertolli
Veronica Deriu
Patto tra i vigili di tre Comune, chiude il comando al parco Pissina
Il comandante Raffaele Gullà (foto Blitz)
ARSAGO SEPRIO - Manca solo il
benestare dell’ente capofila, Somma
Lombardo, ma è poco più che una
formalità. Con il voto favorevole del
consiglio comunale di Casorate
Sempione, ratificato l’altra sera in
aula anche dai consiglieri eletti di
Arsago Seprio, dal primo gennaio il
comando unificato tra i tre Comuni
sarà una realtà. Alla guida ci sarà il
comandante dei vigili sommesi,
Raffaele Gullà, e la convenzione
avrà una durata quinquennale, ovvero fino al 31 dicembre 2020. «Dopo mesi di lavoro sottoponiamo al
consiglio comunale una proposta
che punta a migliorare la qualità del
servizio offerto, con una gestione
organizzativa delle risorse più efficiente e con la possibilità di accedere finalmente ai finanziamenti regionali», ha spiegato in aula il con-
sigliere delegato alla Sicurezza di do le forze si supera dunque la soArsago, Fabio Montagnoli.
glia minima di diciotto e si avrebUna recente legge regionale, la 6 del bero ottime possibilità di ottenere
2015, invoglia infatti i Comuni, at- fondi dalla Regione da investire in
traverso contrinuove attrezzatubuti mirati, a
re, risorse umaManca il voto di Somma ne, formazione,
unire le forze di
polizia locale afprevenzione.
ma dal primo gennaio
finché vengano
Gli agenti pocostituite unità
tranno
liberail comando unificato
territoriali commente esercitare
poste da un orla loro funzione
tra le municipalità
ganico minimo
di vigilanza e
diventerà ufficiale
di diciotto uomicontrollo su tutti
ni, per assicurae tre i Comuni,
re la continuità
ma per mere quedel servizio e la possibilità di svol- stioni organizzative, almeno inizialgere in condizioni ordinarie anche i mente, i vigili di Somma continueservizi serali e notturni minimi. Og- ranno a lavorare su Somma, mentre i
gi Somma conta quattordici vigili, pochi uomini di Casorate e Arsago
Casorate tre e Arsago due e mezzo, uniranno le forze per mettere in atto
nel senso che uno è part time. Unen- pattugliamenti unici tra i due terri-
tori, peraltro contigui.
Gli agenti dei due Comuni più piccoli, ha spiegato Montagnoli, avranno oltretutto più tempo da impiegare
sulla strada, perché tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi
verranno girati al comando centrale
di via Valle a Somma. «Avremo una
centrale unica con un numero unico
di emergenza che risponderà allo
0331/9511 dalle 7.30 alle 19.30».
La nuova riorganizzazione ha spinto
l’amministrazione arsaghese a chiudere il comando che sorge al parco
Pissina e a trasferire l’ufficio dei vigili all’interno del municipio. Gli
spazi della sede distaccata verranno
riutilizzati dalla Pro loco come centro organizzativo degli eventi culturali e ricreativi che animano la vita
del paese.
Gabriele Ceresa