La felice “negritudine” dei friulani
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La felice “negritudine” dei friulani
15 SET 2012 Il Quotidiano del Fvg pagina 20 Quotidiano FVG GOSPEL CHOIR. Presentato il nuovo album “Par Furlan”, nove classici soul La felice “negritudine” dei friulani IL CD È STATO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE FRIULI VG Circa vent'anni fa in Friuli circolava un efficace slogan, nel contempo affermazione di un'identità linguistica forte e meticcia ed espressione di una coerente posizione antirazzista. Diceva più o meno così: «Nô o sin blancs, ma e je la nestre lenghe che e je nere». Quella frase assume oggi un ulteriore significato. La negritudine gioisamente babelica dei friulani e della loro lingua può infatti essere concretamente declinata anche in campo musicale. Il merito va attribuito al progetto “Par Furlan” del Fvg Gospel Choir, che si è confrontato con alcuni brani della tradizione della musica popolare e d'autore in lingua friulana e ha raccolto in un cd nove “classici” in originali interpetazioni cariche di soul, tra escuzioni a cappella, gospel contemporaneo e contaminazioni con altri suoni e linguaggi, avvalendosi della colaborazione di strumentisti preparati come il chitarrista Roberto Colussi, i bassisti Alessandro Turchet e Luca Emanuele Amatruda, i batteristi Alessio Turchetti, Luca Colussi, il fisarmonicista Massimiliano D’Osualdo, il violinista Nicola Mansutti, il violoncellista Antonino Puliafito e il percussionista Seydou Dao. Il disco, realizzato con il sostegno LA COVER. Il nuovo album della Regione ed il patrocinio dell'Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, offre una nuova testimonianza della vitalità della lingua friulana, che nonostante un secolo abbondante di forte minorizzazione non è una lingua che langue, ma mantiene e Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. rinnova la sua efficacia comunicativa, colpisce il cuore, le orecchie e il cervello, e si fa “sun” e “sium”, suono e sogno. Il cd, realizzato con gli arrangiamenti del tastierista Rudy Fantin e con la direzione di Alessandro Pozzetto, 1/1 aggiunge un nuovo capitolo al libro ricco e multicolore della produzione musicale contemporanea nostrana, in cui spiccano le diverse espressioni della vivace e variegata scena della “Musiche Furlane Fuarte” targata Radio Onde Furlane, della canzone d'autore e della riproposizione della tradizione popolare. Lo fa unendo in maniera originale questi mondi e quelli della canzone tradizionale – particolarmente azzeccata la scelta di riproporre la melodia bilingue slovena e friulana“Oj, boime tele dolince – Sdrindulaile” – e della cosiddetta “villotta d'autore”, diventata essa stessa tradizione, tra una “Vecje cjampane” e una “Stelutis Alpinis”. Il tutto è innervato di un'anima black che assorbe linfa vitale, ritmo e colore dall'Africa, dal sound targato Motown, dai cori religiosi del Sud degli Stati Uniti e dagli influssi friulo-giamaicani firmati dalla voce di DJ Tubet, il quale come uno sbilf impertinente, simile a quello ritratto in copertina, si intrufola tra bassi, soprani, tenori e contralti con un colorato freestyle in quella “Suspîr da l'anime” che il FVG Choir sicuramente presenterà anche questa sera dal vivo a Udine in Piazza Libertà, nell'ambito di Friuli Doc. Marco Stolfo Apertura