relazione di restauro
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relazione di restauro
RELAZIONE DI RESTAURO Laboratorio Aspetti Ettore Restauri, Sarmato PC Carrozza di servizio Costruttore Vincenzo Pacchella, Macerata ferro; acciaio; legno intagliato, laccato e tornito; cuoio; interno: cotone di colore chiaro 309 x 220 x 157 cm; diametro ruota posteriore 116 cm, diametro ruota anteriore 95 cm Inv. 3381 Collezione Marchese Filippo Castiglioni Pietramellara, Grottaccia, Cingoli, 1981 Interventi eseguiti: smontaggio completo del mezzo, puliture con aspirazioni e lavaggi. LEGNI: disinfestazione dai tarli con Xilamon steso e diffuso, consolidamento delle parti tarlate con Paraloid diluito nitro, riparazioni ad una centina della capotte posteriore, alle due portelle, alle finestrelle delle pertelle, (cambiato un vetro rotto della portella fissa anteriore sinistra) all’imposta della botola sottocassetta sinistra, agli innesti delle viti ferma parafanghi, alla pedana di cassa, alla ruota anteriore destra, si è provveduto a stabilizzare gli innesti dei raggi nei ceppi mediante iniezione di colla ad espandere per intervenire sui ritiri dei materiali originali che hanno provocato mancanza di adesione alterando il sistema di forze che rendono solide le ruote, forniti ex novo i tappi per i freni delle ruote e i biscotti sopra le balestre (trattasi di elementi che fungono da intercapedine fra le balestre e gli appoggi superiori.) FERRI: costruita ex novo la chiave per lo smontaggio delle ruote usando una chiave fissa di recupero adattata; costruito l’innesto per il timone da pariglia sotto la barra di traino; costruita la bocca dell’innesto del timone sotto sterzo (questi elementi sono indispensabili per la movimentazione e manutenzione del veicolo) fornita diversa bulloneria mancante alle balestre posteriori ed anteriori, riparata la serratura della portella di sinistra bloccata; raddrizzato il parafango sinistro; saldato uno degli elementi che compongono il sistema frenante smontato oliato e rimontato; tutte le parti in ferro sono state derugginate a bisturi e stese con convertitore di ruggine. METALLI: disossidati tutti i bronzi e gli ottoni: maniglie, borchie, guardoni delimitanti le pelli (quello sopra la capotte anteriore è stato è stato fornito ex novo recuperando un vecchio elemento), ferma grembiule ai lati della capotte di cassa, marche dei coprimozzi. CUOI e PELLI: smontaggio completo di tutti i rivestimenti delle capottes, del sedile di cassetta con relativa grembiula e sedile a trapezio; lo stato di conservazione dei materiali si è dimostrato tale da non permettere il recupero dati il ritiro e l’inconsistenza strutturali; le uniche parti recuperate riguardano i parafanghi riparati e solidificati; la caratteristica di questa carrozza sta nella specificità di essere convertibile e quindi le funzioni di mobilità dei vari elementi sono indispensabili per presentarla nelle varie versioni; sono state quindi ricostruite in pelle e riapplicate le due capottes con il rimontaggio dei guardoni terminali fornendo quello della capotte anteriore 1 superiore da materiale di recupero; costruita in pelle la grembiula di cassetta, il sedile fisso e il sedile a trapezio è stato rivestito in panno e in pelle con relativo cinghietto di fermo. TESSUTI: smontaggio completo di tutti i rivestimenti comprese le imbottiture e i supporti rustici; constatato lo stato di inconsistenza degli elementi tutti che compongono le parti dei vari tessuti, nella impossibilità di recuperare qualche parte impossibile da supportare, impossibile da pulire, si decide di sostituire il tutto seguendo le indicazioni stilistiche e di esecuzione di tutti i materiali recuperando solo i bottoni; si ricercano e rinvengono stoffe passamanerie, galloni e cordoni, supporti e imbottiture ai rustici molto simili agli originali; si ricostruiscono tutte le imbottiture pannello per pannello con le forme capitonnèe come da originale, fermate dai bottoni originali integrati per la dispersione di molti; si ricostruiscono le capottes all’interno sia la posteriore che l’anteriore rivestendo anche le centine in ferro; si ricostruiscono i fianchi, i braccioli, gli schienali, le grembiule, i quattro sedili sagomati, fornendo tutto di imbottiture, supporti, cordoni, galloni, passamanerie; forniti anche i quattro fascioni alza vetri con galloni e fiocchi e fermi a strozzo come da testimone originale, (sono stati rivestiti in panno i quattro telai dei vetri mobili); sono stati applicati i fondi rustici sulla pedana di cassa e ai fianchi della stessa, posa di materiale ad imitare la finta paglia di Vienna come da un lacerto originale, applicato tappeto di pedana orlato in tinta; applicato le fasce ferma-portelle con recupero dei bottoni originali in osso con chiodino incorporato; fornite le lasse di contenimento alle centine della capotte posteriore. TINTE: puliture con aspirazioni e lavaggi, eliminazione vernici grumose e integrazioni non idonee, stesa di fissativo sintetico sulle superfici stuccate, stuccature delle manche molto estese con relative rasature, stesa di prima mano vernice a ritocco, ritocchi illusivi nelle varie tinte con patinature a tavolozza; ricostruzione delle filettature mancanti, stesa di seconda vernice a ritocco, integrazioni finali, vernice finale a cera. Rimontaggio completo del mezzo con oliature ed ingrassaggi. La costruzione del veicolo è avvenuta recuperando gli assali sia del retrotreno che dell’avantreno, detto recupero è denunciato dai sistemi terminali di bloccaggio delle ruote: in quest’epoca il bloccaggio si otteneva con bronzina e due dadi contrapposti che si assemblavano al terminale degli assali, in questo caso si ha solo un dado contro mano con coppiglie a vite di fermo: questo sistema è stato usato fino ai primi anni del XIX° secolo e deriva dai precedenti. Si può pensare che il costruttore avesse in magazzino questi elementi ancora validi da reimpiegare o che sia intervenuto su di un mezzo già di proprietà del committente con possibilità di riuso. Il riuso di materiali in antico (non solo nelle carrozze) era molto diffuso e il recupero di ogni componente valido molto apprezzato. Sono forniti due fanali coevi che possono integrare i mancanti. ASPETTI ETTORE 2