Fiera a rischio di «tutela»: lo smacco Salone del libro
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Fiera a rischio di «tutela»: lo smacco Salone del libro
4 MILANO CRONACA Martedì 17 gennaio 2017 OGGI L’UDIENZA Fiera a rischio di «tutela»: lo smacco Salone del libro Anche la kermesse culturale sfilata a Torino potrebbe svolgersi con l’ente commissariato Luca Fazzo Chissà come staranno ridendo a Torino. Perché la prima fiera del libro a Milano, l’esposizione in joint venture con gli editori, strappata quest’estate al capoluogo piemontese - sua storica sede - tra una ridda di veleni e di polemiche, rischia di aprirsi il prossimo 19 aprile in una Fiera commissariata dall’Antimafia. Se l’udienza che si apre oggi davanti alla sezione «misure di prevenzione» del tribunale vedrà accolte le tesi del pool di Ilda Boccassini, a regnare su «Tempo di Libri» sarà il commissario giudiziario, scelto dai giudici per mettere ordine in una società considerata troppo vulnerabile alle infiltrazioni malavitose. È questa la conseguenza più vistosa dello scenario che si aprirebbe se il tribunale giudicherà fondate le tesi della Procura, avanzate lo scorso 20 dicembre. I pm Paolo Storari e Sara Ombra ritengono che il caso Nolostand, la controllata di Fiera spa che dava appalti su appalti ad una azienda in odore di mafia, la Dominus, non si possa risolvere commissariando semplicemente Nolostand, già da sei mesi diretta da Pier Antonio Capitini, il commissario scelto dai giudici, e destinata a restare sotto tutela altri sei mesi; indagini e intercettazioni dimostrano secondo i pm che anche la capofila, ovvero Fiera spa, non è in grado di tenere la guardia alta, anche perché gestita più da politici che da manager. Neanche le recenti dimissioni dell’intero consiglio d’amministrazione, rimasto in carica solo per la gestione ordinaria e la approvazione del bilancio, darebbe garanzie certe di pulizia e trasparenza. La decisione dei giudici non arriverà oggi, verosimilmente alla SENZA GOVERNANCE Il cda di Fiera spa si è dimesso in blocco Anche l’ad Corrado Peraboni (sotto) ha rimesso tutte le deleghe Sull’ente l’ombra dell’inchiesta anti mafia prossima udienza. Ma anche se il tribunale dovesse respingere la richiesta della Procura, lo scenario che attende la prima edizione di «Tempo di Libri» - nome ufficiale del Salone - non è dei migliori. In ogni caso, a gestire l’evento sarà una azienda depotenziata dalle dimissioni dell’intera governance. Da oggi, l’amministratore delegato Corrado Peraboni è in carica solo per la routine; il consiglio d’amministrazione dimissionario si è dato come unico obiettivo l’approvazione del bilancio 2016, che verrà portato all’esame dell’assemblea dei soci il 21 aprile, in pieno «Tempo di Libri»; venticinque giorni prima di quella data, il 27 marzo, gli azionisti della Fiera - ovvero Fondazione Fiera e la Camera di Commercio - dovranno presentare la lista del nuovo board. Quella dedicata all’editoria non sarà l’unica fiera di settore a sentire l’influenza del momento critico vissuto dall’ente milanese: il timore è che la tempesta giudiziaria spaventi parte delle fiere ospiti, che potrebbero scegliere di rivolgersi altrove. Ma è chiaro che a subire gli effetti peggiori del clima sarà «Tempo di Libri», strappata ai torinesi proprio in nome dell’efficienza e dell’appeal milanese: messi ora drammaticamente in forse dall’inchiesta della Procura. il Giornale CARABINIERI Borseggi e stupefacenti Fermati due stranieri Due stranieri fermati ieri in poche ore per borseggi e detenzione di droga. Nel primo caso si tratta di un senegalese di 25 anni bloccato dopo una breve ricerca in via Segantini dai carabinieri della compagnia di Porta Megenta. È accusato di due borseggi messi a segno nella mattinata sull’Alzaia Naviglio Pavese, uno dopo l’altro, alle 8 e poi alle 10. Le vittime, che davanti ai militari hanno riconosciuto il borseggiatore, sono entrambe donne, di 30 e 43 anni. Il secondo arresto è stato eseguito da una delle pattuglie miste che presidiano la città in seguito all’allarme sicurezza, composta da carabinieri della stazione di Porta Sempione e militari dell’esercito. Fermato in piazza Duca d’Aosta un cittadino della Nuova Guinea di 33 anni senza documenti. Aveva addosso 17 grammi di hashish. RICHIESTE DI CONDANNA Chiesti fino a 14 anni per la «banda del buco» Chieste condanne fino a 14 anni di carcere per i 12 componenti della banda di presunti rapinatori di origine campana che portavano a termine rapine in banche del Nord, le più importanti a Torino e Milano. Ieri l’udienza con il rito abbreviato davanti al gup Sofia Fioretta, in cui il pm Marcello Musso ha fatto le proprie richieste. Quattordici anni di prigione per il «capo indiscusso» Giuseppe Avagnano e pene fino a oltre 13 anni per i suoi presunti complici. Secondo la Procura, la banda svuotava banche, caveau e istituti di trasporto valori. Il colpo più grosso alla San Paolo di Torino lo scorso aprile: grazie a un tunnel svaligiarono novecento cassette di sicurezza. Le rapine erano preparate da alcune guardie giurate che oscuravano i sistemi di allarme della All System (con sede a Milano). Uno dei sorveglianti spese il bottino per un’auto nuova, facendo scattare le indagini. COMING SOON 2017 www.bluenotemilano.com GENNAIO 114-16-17-18 4-1166 17 17-1-118 FE FFEBBRAIO EBB BBRA RAIO RA IOO RRay ayy GGelato ellatoo MAR 17-MER 18-GIO 19 VEN 20-SAB 21 Incognito GIOVEDÌ 26 VENERDÌ 27 - SABATO 28 GIOVEDÌ 9 - VENERDÌ 10 SABATO 11 MARTEDÌ 14 - GIOVEDÌ 16 VENERDÌ 17 - SABATO 18 VENERDÌ 24 - SABATO 25 MERCOLEDÌ 29 Antonella Ruggiero & Andrea Bacchetti James Taylor Quartet FEBBRAIO GIOVEDÌ 2 - VENERDÌ 3 SABATO 4 Paolo Fresu x3 Billy Cobham Band Ray Gelato ph© - 2015 - Alberto Simone MARZO MERCOLEDÌ 18 John McLaughlin Lee Ritenour Bettye LaVette VENERDÌ 31 e SABATO 1 Aprile Tuck & Patti ORARIO SPETTACOLI MAR, MER, GIO: ORE 21.00 e 23.00 - VEN, SAB: ORE 21.00 e 23.30 - DOM: ORE 21.00 PREVENDITE E INFO BOX OFFICE: VIA PIETRO BORSIERI 37, MILANO. TEL. 02 69 01 68 88 | BLUENOTEMILANO.COM Blue Note Milano è parte di Casta Diva Group