[brescia - 40] gdb/spettacoli/spe-02 21/10/09
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Data e Ora: 21/10/09 00.17 - Pag: 40 - Pubb: 21/10/2009 - Composite 40 spettacoli Giornale di Brescia Mercoledì 21 Ottobre 2009 luci della ribalta La carica dei trentatrè per suonare la voglia di musica Il bassista Marco Giubileo ha riunito artisti bresciani e no, dilettanti e professionisti, giovani e vecchie glorie nell’album «My Friends & My Music» BRESCIA Ci sono progetti musicali che meritano attenzione per la qualità della proposta e degli interpreti coinvolti. Altri per lo spirito che li anima e il desiderio di offrire idee originali. Combina entrambe le doti «My Friends & My Music», disco di prossima uscita che ospita le performance di trentatre musicisti, tra cui molti bresciani, che Marco Giubileo - responsabile di produzione radio per professione, bassista per passione - Marco Giubileo sulla copertina del disco ha raccolto attorno a sé, mettendo spalla a spalla professionisti e dilettanti, giovani talenti e vecchie glorie. Ci sono voluti quasi tre anni di lavoro perché l’album vedesse la luce. Il risultato sono quindici tracce, che a cover di canzoni celebri - «Redemption Song» di Bob Marley, «Imagine» di John Lennon, «Moon River»... - affiancano pagine originali dello stesso Giubileo, mescolando funky e bossa nova, chillout e jazz. L’ascolto è piacevole e si finisce quasi per dimenticare che a stringere gli strumenti ci sono molti dilettanti. Capita d’imbattersi in qualche sonorità di pla- stica o d’inciampare in un’imperfezione ma, come afferma nelle note introduttive Gigio Rancilio, critico musicale di Avvenire, «ciò che conta, qui, è un’altra cosa: che questo album trasmetta l’entusiasmo e l’amore con cui è nato». L’album si avvale di un gruppo base composto, oltre che da Marco Giubileo, da Franco Alberti, Pierangelo Bettoni, Luigi Bonomi, Pierluigi Bontempi, Arnaldo Maccarini e Paolo Paolantoni. Molti gli ospiti d’onore: Arki Buelli, Gianni De Berardinis, Max Di Franco, Beppe Donadio, Valerio Gaffurini, Alessandro Gianelli, Franco Gorni, Edoardo Menini, Sandro «Tenente» Guarinelli, Gae Manfredini, Stefano Naclerio, Francesco Paolantoni, Eugenio Papetti, Tullio Pernis, Pietro Piovanelli, Gabriele Pucci, Luca Rassu, Elio Rivagli, Franco Testa, Max Trivella, Roberto Soggetti, Marco Stoppini, Gigi Vicini, Fabrizio Zappamiglio e Stefano Zeni. Il disco sarà in distribuzione da Cavalli Musica a Castrezzato e Pinto dischi a Brescia, oltre che in download digitale e in vendita su incidi.net. Info sul sito www.marcogiubileo.com. Andrea Faini CINEMA Negata a Polanski la libertà su cauzione La magistratura svizzera ha respinto la richiesta di libertà su cauzione presentata da Roman Polanski per il pericolo che fugga dal Paese prima della decisione sull’eventuale estradizione negli Usa. «La Corte», si legge nel comunicato del Tribunale penale federale, «valuta che il rischio che Polanski possa lasciare il Paese è alto». Il regista franco-polacco era stato arrestato il 26 settembre in esecuzione di un mandato di cattura emesso dalla procura di Los Angeles per lo stupro di una tredicenne avvenuto nel 1977. WORLD MUSIC Parco Gallo di danza e musica indiana Cats, profumo di Broadway al Palabrescia Grande successo per l’anteprima del musical che debutterà ufficialmente al Teatro Sistina di Roma Stasera si replica. In Poltronissima ci saranno anche i 40 vincitori del concorso del nostro Giornale ROMA Aria di Broadway ieri se- Emanuele Filiberto in Rai «Uno show tutto per me» ROMA Emanuele Filiberto di Savoia non andrà all’«Isola dei Famosi» per un progetto - a suo dire - ben più interessante, rinunciando, sembra, a un cachet record di 500mila euro. Lo rivela lui stesso al settimanale «Diva e donna», diretto da Silvana Giacobini. «Tutto cambiato, tutto da rifare. Sto lavorando in queste ore alla mia nuova trasmissione e sono più che entusiasta. Sarà una trasmissione nuova, una cosa bellissima per la Rai. Prodotta da Bibi Ballandi, il grande produttore di «Ballando con le Stelle», il talent show di Milly Carlucci che ho vinto all’ultima edizione. Il progetto non ha niente a che vedere con l’amore, abbiamo cambiato tutta l’idea e io sarò il conduttore», spiega ancora. Dopo l’annullamento del reality «La tribù» di Canale 5, nel cui cast figurava, si era parlato della sua possibile presenza sull’«Isola». Fino a questa sua precisazione. È morto Alberto Testa scrisse «Grande» per Mina ROMA È morto l’altra sera a Roma il paroliere e autore televisivo Alberto Testa. Nato in Brasile nel 1927 da genitori italiani, scrisse un migliaio di canzoni tra cui «Quando quando quando» su musica di Tony Renis, e «Grande grande grande», successo di Mina. Fra gli Anni ’50 e ’60 celebri «Boccuccia di rosa» «Carina» e «Innamorati a Milano» di Memo Remigi. Collaborò con Mogol, con cui vinse a Sanremo con «Uno per tutte»; altro successo al Festival fu «Non pensare a me» cantata da Claudio Villa e Iva Zanicchi. Nel ’99 vinse il Golden Globe per la Miglior canzone originale con «The prayer» duetto tra Celine Dion e Andrea Bocelli. Fu autore tv (tre edizioni di «Senza Rete», vari «Fantastico», «Scommettiamo che...?» e il Sanremo 2004) e autore di sigle, tra cui «L’aria del sabato sera» per Loretta Goggi, «Disco bambina» e «Cicale» per Heather Parisi. ra al teatro del Palabrescia, dove è andata in scena una «prima della prima» di «Cats», ovvero uno spettacolo che precede il debutto ufficiale al Teatro Sistina di Roma (il tempio della commedia musicale) mercoledi 28 ottobre. Ventidue ballerini e cantanti di valore, vestiti coi suggestivi costumi dalle tinte pastellate, firmati Coveri, code fluenti e un’aria fra il clown e lo stregone, hanno dato vita a più di due ore di spettacolo tutto cantato. La nuova versione italiana Anche nella bella traduzione italiana di Michele Renzullo e Franco Travaglio, il musical mostra la sua esilità nella trama, formata da una serie di scene giustapposte che corrispondono ad altrettanti quadri dedicati a diversi gatti. Fra loro, nella festa dei Jellicle, il felino più anziano e saggio, Deuteronomio, dovrà scegliere chi è meritevole di salire nel «dolce aldilà». A prevalere sarà Grisabella, la figura più intensa, una star decaduta che vive nell’emarginazione e che, sulle note della hit «Memory», ricorda la felicità perduta. Se si eccettua il fatto che il pubblico italiano è abituato al musical come commedia musicale, con parti recitate che preludono al canto, e che è abituato a seguire un minimo di trama, che qui quasi non c’è, questo «Cats» viaggia, come allestimento, ad altissimi livelli: la sapiente regia di Saverio Marconi e le originali coreografie di Daniel Ezralow esaltano al massimo ciò che di più bello c’è in «Cats», ovvero le musiche di Andrew Lloyd Webber, eseguite da un’orchestra dal vivo di 16 elementi, che resta invisibile al pubblico. Peccato solo che in molte delle parti corali le parole dei testi sfuggano completamente. Comunque, dagli occhi verdi che compaiono e scompaiono nel buio, ai gatti che quatti quatti strisciano in platea, arrampicandosi anche in cima alle poltrone; dall’apparizione di Deuteronomio guidato come il cieco Tiresia da un gatto più giovane, fino alla lotta dei mici che volano e si sfidano appesi a funi, il musical è un grandioso spettacolo dai meccanismi già quasi perfetti, e comprende un teatrino di ombre evocato dal gatto Gus, malinconico mattatore sul viale del tramonto. Oltre a Jenny, al bullo Trt, a Ciccio il gatto gourmet, ai ladruncoli Mungojerrie e Zampalesta, ai gatti ferroviere e prestigiatore, il più fascinoso è il cattivo Macavity, un gatto-Jocker che scompare con una risata. Anche se non mancano pezzi musicali belli e coinvolgenti (come quello del pappagallo nel bar), tutto è scandito dalle varianti di «Memory», che si fa inno alla luna, quindi alla poesia, di cui questo musical (da liriche di Thomas Stearns Eliot) si nutre. Alle 16.30, alla Biblioteca del parco Gallo in città, conversazione con Maria Caruso sulla mistica nella poesia di Tagore, letture di testi in hindi e in inglese; alle 20.30, all’Auditorium della media Bettinzoli, in via Caleppe/parco Gallo, concerto «Est west Crossing» del gruppo Silentia Lunae ed esibizione di danzatori indiani. POPSTAR Parte da Rimini il tour di Ramazzotti Parte stasera dal 105 Stadium di Rimini il tour mondiale di Eros Ramazzotti, che segna il ritorno sul palco dopo 4 anni di assenza dalle scene live. Il tour segue l’uscita dell’undicesimo album di inediti, «Ali e radici». In 25 anni Ramazzotti ha pubblicato 15 album e venduto oltre 50 milioni di dischi. Sul palco Eros, che il 17 dicembre sarà a Brescia col suo tour alla Fiera di Brescia, sarà accompagnato da Claudio Guidetti (chitarre), Michael Landau (chitarre), GaryNovak (batteria), Reggie Hamilton (basso), Everette Harp (fiati), Nicola Peruch (tastiere), Luca Scarpa (pianoforte e tastiere), Chiara Vergati (cori), Sara Bellantoni (cori), Romina Falconi (cori). CONCERTO Fermenti lattici alla Latteria Molloy Alle 21 alla Latteria Artigianale Molloy (in via Berardo Maggi, 9, ingresso con tessera Uisp, che si può sottoscrivere all’ingresso), concerto nell’ambito di «Fermenti lattici» (sperimentazioni tra improvvisazione e composizione) di Emanuele Maniscalco fender rhodes e harmonium, Giacomo Papetti basso e contrabbasso, Maurizio Rinaldi chitarra, Fabrizio Saiu percussioni, che presentaInner Play - Laboratorio di musica d'insieme e improvvisazione che si terrà all’Accademia Pasini di Nigoline di Cortefranca dal gennaio 2010, diretto dai 4 musicisti che rimescolano i generi (jazz, rock, classica...). Info 3468780428. I musicisti che propongono la rassegna vengono da luoghi musicali differenti, ma sono tutti accomunati dal desiderio di svincolare la ricerca artistica dalle definizioni di stile e di genere. Una canzone senza tempo «Memory» fu scritta da Trevor Nunn ispirandosi alla poesia di Eliot «Rapsodia su una notte di vento» (il musical è invece tratto dalle liriche «Old Possum’s Book of Practical Cats»), ed è stata incisa da 150 artisti, tra cui Barbra Streisand, Celine Dion e i Tre Tenori (Domingo, Carreras e Pavarotti). Una magia nella magia, che, specie se cantata da Giulia Ottonello (Grisabella) rende la serata indimenticabile. Si replica stasera alle 21; ci sono ancora posti disponibili, esaurite le Poltronissime, dove stasera siederanno anche i 40 vincitori del concorso del nostro Giornale. Info: 030.348888. CINEMA Fantascienza satira e parodia Paola Carmignani Due colorati momenti del musical «Cats» della Rancia che ha aperto la stagione del Palabrescia (ph. Reporter) Al Magazzino 47, via Industriale 10, alle 21 per la rassegna di fantascienza «La vita futura» di William Cameron Menzies (1936). Al cinema del vill. Sereno, trav. XII 158, alle 20,45 «Il dito più veloce del West» di Burt Kennedy per la rassegna «Fra satira e parodia», ingresso libero. Il violino celebra anche Garcia Lorca Ghielmi, limpidezza e splendore La sonata di Poulenc nel programma di Maria Milstein e Iryna Gintova a San Barnaba BRESCIA Maria Milstein e Iryna Gintova, le due giovani violiniste vincitrici del II Premio ex-aequo all’XI Concorso internazionale di violino «Città di Brescia» 2007, coadiuvate dalla pianista Annalisa Londero, si esibiscono stasera alle 21 all’auditorium San Barnaba di corso Magenta per il Festival «Ottobre con i Grandi Violinisti» organizzato dalla Fondazione «Romano Romanini». Propongono programmi bellissimi. Maria Milstein offre impegnative musiche di area francese dell’800 e del ’900: Sonata per violino e pianoforte di Poulenc, Sonata n.3 in re minore op.27 per violino solo di Ysaye, «Clair de lune» di Débussy (arr. Hayfetz), «Pièce en forme de Habanera» e «Tzigane», «Rhapsodie de concert« di Ravel. Iryna Gintova propone la Sonata in fa minore per violino e pianoforte di Locatelli, Sonata n.4 in mi minore op.27 per violino solo di Ysaye, «Cinque pezzi dal Balletto Cenerentola» per violino e pianoforte di Prokofiev. La Sonata di Poulenc, di rara esecuzione, è l’unica opera per violino e pianoforte dell’«enfant terrible» della musica francese, che la scrisse fra il 1942-’43 sotto l’impressione della morte di Federico Garcia Lorca (cui è dedicata). Il secondo tempo allude allo strumento tanto amato da Lorca, che scrisse «La chitarra fa piangere i sogni...». Maria Milstein sarà questa sera in San Barnaba Le Sonate di Ysaye, cavallo di battaglie dei violinisti virtuosi, sono presenti in entrambi i programmi: Maria Milstein interpreta l’appassionata Terza, mentre Iryna Gintova si riserva la Quarta e ricorda anche Ysaye come arrangiatore e armonizzatore, con la Sonata «Presso la tomba» del settecentesco Pietro Antonio Locatelli. Maria Milstein, nata a Mosca nel 1985 da una famiglia di musicisti, si è laureata al Conservatorio di Amsterdam con Ilya Grubert. Vincitrice del I Premio al Concorso Ufam di Parigi (1985), di numerose Borse di studio e del II Premio al «Città di Brescia», ha tenuto concerti in tutta Europa e inciso dischi. Iryna Gintova, nata a Kiev nel 1988, dal 2006 studia alla Scuola di Musica di Zurigo con Zachar Bron. È vincitrice di numerosi concorsi internazionali, ultimi in ordine di tempo il Grand Prix «Silver bell» (Ucraina 2003), II Premio al «Gnessin» di Mosca (2003), II Premio al concorso di violino «Città di Brescia» 2007. Annalisa Londero ha vinto concorsi internazionali in Italia e all’estero, suona come solista in récital e in formazioni cameristiche in Italia, in Europa e in Sud America. Collabora con prestigiose istituzioni: Mahler Chamber Orchestra, Ferrara Musica, Fondazione Romanini, EUYO. I biglietti (12 €, 10 € ridotti studenti e over 65) sono in vendita al Botteghino del teatro Grande dalle 16 alle 19 e a San Barnaba dalle 20. f. c. L’apparente semplicità d’interpretazione dell’organista al Carmine ■ Chi si umilia sarà esaltato. Lorenzo Ghielmi rende semplice e naturale il difficile. Sulla panca dell’organo rimpicciolisce, perché la musica ingigantisca, per farla esplodere. Sotto luminose superfici levigate nasconde un magistero impressionante. Le pagine che interpreta germogliano con freschezza, come esistessero da sempre. Tutto possiede il suggello di una tranquilla pienezza, di una prodigiosa fluidità. Ghielmi: il tempo delle note verdi. Ora indossa un saio sgargiante, ora veste i panni del giardiniere paziente. Il paradosso è risuonato intatto l’altra sera, per il Festival Antegnati, nella chiesa del Carmine: in trasparenza risplendeva una sorta di castità sonora, acquisita attraverso anni di severa applicazione. L’arte dell’organista milanese rivelava una vera profondità spirituale, non era semplicemente frutto di esperienza e studio. Le ragioni del cuore coincidevano con quelle dell’udito. La «Toccata con lo scherzo del cucù» di Pasquini, pigramente incasellata nella bizzarra omnicomprensiva categoria della «musica descrittiva», era pura libertà, aurorale godimento fonico. La Toccata per l’Elevazione di Frescobaldi era una scatola cinese piena di trappole e di doppi fondi. Nell’Aria detta Balletto l’Antegnati cinguetta, saltella, fa bolle di sapone. Frescobaldi danza senza distruggere, possiede senza afferrare. Nel Recercar chromatico l’accordatura mesotonica cigola, geme, ferisce i timpani più sensibili. Il Ballo della Battaglia di Storace è un lampo visionario svolto con continuità ritmica inarrestabile; nella Suite di Zipoli la Musa umile scatena la sua farandola di note. L’Inno Ave Maris Stella, con le guglie del cantus firmus che affiorano timide dalle onde del contrappunto, manifesta la calma riconoscenza di esistere, il placido giubilo del debito. Gli abbellimenti di Ghielmi garrivano, scoccavano Lorenzo Ghielmi (foto d’archivio) come frecce. Scelta di timbri pastosi, netta energia articolatoria innestata su un intensissimo legato. Gli autori presentati sembravano fatti di materiale povero. Questa simulata semplicità grammaticale era invece la misura di una sconosciuta energia. Ghielmi ha celebrato il mistero della trasparenza. Enrico Raggi PER LA TUA PUBBLICITÀ sul BRESCIA - Via Lattanzio Gambara, 55 Tel.030.37401 - Fax 030.3772300