ASCOLTA! - Unità pastorale delle Valli Beriche
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ASCOLTA! - Unità pastorale delle Valli Beriche
TRENTUNESIMA DOMENICA DEL T.O. ( anno C) ASCOLTA! La prima orazione di questa domenica sintetizza il messaggio della liturgia di oggi, così: “O Dio … donaci la grazia dell’ascolto, perché i cuori, i sensi e le menti si aprano alla sola parola che salva, il Vangelo di tuo Figlio …”. La Liturgia della Parola ci guida al glorioso ascolto e alla fedele obbedienza di quanto Dio stesso, rivelatosi in Cristo Gesù , e ci dice, “Amerai!”: Dt 6,2-6: “Ascolta, o Israele”. Salmo 17: “Ti amo, Signore, mia forza”. Eb 7,23-28: “La parola costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre”. Mc 12,28-34: “Amerai il Signore tuo Dio … amerai il prossimo come te stesso”. CI METTIAMO ALLA PFRESENZA DI DIO … egli, ancora una volta ci sussurra nel profondo del cuore: “Ascolta!”. Il fatto di raccoglierci in silenzio è già ascolto. Dio infatti parla, esorta, ammonisce, si rivela nel silenzio interiore, umile, disponibile all’obbedienza della fede. ASCOLTIAMO LA PAROLA DEL SIGNORE (pausa di silenzio) SCINTILLE DI MEDITAZIONE Lo scriba interroga Gesù, può ben rappresentare ciascuno di noi. Infatti, la sete di unità dello spirito di fronte ai 613 divieti e prescrizioni della legge mosaica è simile alla nostra esigenza di chiarezza e di semplicità. Gesù risponde con una parola densissima nella quale, per così dire, è racchiuso il mistero di Dio, dell’uomo e dell’universo. Questa parola è ‘amore’, ‘amerai’. È questo il centro, il cuore, il punto semplicissimo e luminosissimo di tutto: amore-amerai. Tutto viene da lui, l’amore, tutto va a lui, tutto opera per mezzo di lui. Senza amore c’è il nulla. Gesù introduce questa verità con altre due parola dense di significato: “Ascolta”, e “Il Signore è nostro Dio, unico è il Signore”. Meditiamole brevemente. “Ascolta Israele”. La condizione assoluta per vivere concretamente il comandamento dell’amore è l’ascolto della Parola di Dio, cioè di Cristo Gesù sua Parola vivente. Nella Bibbia il termine ‘ascoltare’ significa ‘aprirsi a…’, ‘obbedire gioiosamente’. Del resto è impossibile amare senza la luce e la forza della Parola. L’amore infatti domanda oblio di sé, perdono, dono della propria vita. Tutto ciò è praticamente impossibile senza Dio-amore. “Il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore”. Solo vivendo ‘secondo Dio’, così come Gesù ce lo insegna, noi riusciamo ad amare Dio e il prossimo. Dio è amore. Se dunque non attingiamo da lui l’amore come possiamo amare? Amando lui noi amiamo la vita. L’amore è vita, amare è vivere e far vivere. Se ci stacchiamo da Dio, ci stacchiamo dalla vita e sprofondiamo nella morte, nel nulla. Per questo, il centro di unità di tutto ciò che esiste è l’amore, cioè Dio. E Gesù è la suprema manifestazione di Dio, cioè dell’amore. Quali le conseguenze per ciascuno di noi? Ecco un motivo forte di riflessione e, soprattutto di preghiera. IN DIALOGO ‘CUORE A CUORE’ CON IL SIGNORE Forse non abbiamo mai fatto un serio esame di coscienza sull’amore, amore di Dio, amore del prossimo. Cerchiamo pertanto di dare una risposta, anche se molto semplice, alle seguenti domande: Ci sentiamo amati, perdonati da Dio? Quali sono i segni del suo dell’amore nella nostra vita? Perché lontani da Dio è difficile amare e sentirsi amati? Perché senza amore non c’è pace nel cuore? Perché l’amore cresce e si purifica con l’ascolto fedele della Parola di Dio? C’è qualcosa in noi che disturba il mistero dell’amore di Dio e l’unità del nostro cuore?