FILIPPO TIMI in - Teatro Comunale Città di Vicenza
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FILIPPO TIMI in - Teatro Comunale Città di Vicenza
CALENDARIO LUOGHI DEL CONTEMPORANEO PROSA 11 NOVEMBRE SKIANTO 12 DICEMBRE LA VITA È UN VIAGGIO 7 FEBBRAIO GOSPODIN 4 MARZO LA MISTERIOSA SCOMPARSA DI W 28 MARZO STASERA OVULO in collaborazione con TEATRO COMUNALE DI VICENZA STAGIONE LUOGHI DEL CONTEMPORANEO PROSA 2014-2015 FILIPPO TIMI in SKIANTO FILIPPO TIMI in SKIANTO uno spettacolo di e con Filippo Timi voce e chitarra Andrea Di Donna luci Gigi Saccomandi costumi Fabio Zambernardi produzione Teatro Franco Parenti, Teatro Stabile dell’Umbria Irriverente e affabulatore come sempre, Timi racconta, quasi in una fiaba, la storia di un bambino disabile e della sua condizione di prigioniero, dei limiti ai suoi sogni e alla sua quotidianità, il tutto rigorosamente in dialetto umbro. Lo spettacolo è una nuova produzione del Teatro Franco Parenti realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria. Dopo i successi del “Don Giovanni”, di “Amleto” e prima ancora di “Favola”, Timi mette da parte gli eccessi e guarda dentro di sé, si confronta con la sua infanzia, di certo non semplice e lo fa con un pezzo in grado di oscillare senza paura tra dramma e commedia, slanci lirici e prosa. “Skianto”, è un testo di forte attualità, sia per la tematica trattata che per la lingua utilizzata e racconta la storia di un bambino disabile, in apparenza chiuso all’interazione con il mondo, ma animato di desideri comuni e al tempo stesso impossibili. Il protagonista è nato con la ”scatola cranica sigillata”, chiuso con i pattini nel suo spazio, nella palestra di una scuola elementare. C’è qualcosa della fiaba nella rappresentazione dei suoi desideri impossibili: fare il ballerino o il cantante, amare un pattinatore, sognare una vita che non sia una prigione, vivere in maniera normale, come gli capita con il nonno, un eroe. “Siamo stelle filanti. Un soffio d’amore ci da l’abbrivio di pochi metri di vita; un volo patetico fra ridolini e trombette e poi si cade a terra pronti per essere calpestati e scolorire nella memoria di un carnevale che se ne va”. Filippo Timi Si alza nuovamente il sipario al Teatro Comunale di Vicenza con l’avvio della rassegna Luoghi del ContemporaneoProsa e la nuovissima produzione di Filippo Timi, “Skianto” di cui è regista e interprete. Ma, come tutti i sognatori, anche il protagonista di questo nuovo testo teatrale dovrà scontrarsi con una realtà che, giorno dopo giorno, assomiglia sempre più a una partita truccata. “È arrivata l’ora per me di skiantarmi addosso alla vita, cadere di faccia contro le contraddizioni, fare un frontale con la tenerezza, spaccarmi il naso contro il pugno di ogni pregiudizio, cadere piatto sull’acqua gelida di quel mare di sogni sporchi.” Contenendo, senza tradire, il suo inconfondibile stile teatrale votato alla costruzione di un immaginario pop, Timi mette in scena le passioni, i sentimenti e i pensieri del suo alter ego, sintesi tra le esperienze della difficile infanzia dell’attore e di altre disabilità con cui ha avuto a che fare nel corso della sua vita, su tutte quella della cugina, nata proprio come il protagonista di “Skianto”. In ottanta densissimi minuti, Filippo Timi riesce a divertire e commuovere evitando qualsiasi facile retorica, mettendosi a nudo con grande autoironia e una sempre spiazzante inventiva, raccontando il disagio della diversità e la straordinaria forza di un animo che non si arrende nemmeno dinnanzi ad una disabilità che appare insuperabile. “Sarà legittimo aspettarvi che qualche cosa dell’infanzia e dell’adolescenza della vita di Filippo, pensieri reali e immaginati, sarà presente in questo spettacolo, con le sue emozioni e contraddizioni. In questa fase del lavoro, la forza creativa di Timi sta trattando una materia incandescente e come in ogni suo spettacolo, anche Skianto sarà per lui, per noi e per il pubblico, una sorpresa. Fino ad ora ci ha commosso, sconvolto e stupito. Filippo qui dimostra le sue doti di scrittore che già abbiamo conosciuto con i suoi libri e i suoi testi teatrali”. Andrée Ruth Shammah