Comune di Monza Settore Polizia Locale e Protezione Civile
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Comune di Monza Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin MonzaChiamaMonza2009 Monza 04/02/2009 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Per capire di cosa stiamo parlando: alcuni scenari incidentali derivanti da rischi naturali… Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Terremoti Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Foligno 1997 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin S. Giuliano di Puglia 31.10.2002 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Salò (BS) Novembre 2004 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin In Italia il 40% della popolazione vive in aree a rischio, dove il 64% degli edifici non è costruito secondo le norme anti sismiche. In Italia nell'ultimo secolo sono morte 120.000 persone Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Eruzioni vulcaniche Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Etna 17 luglio 2006 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Stromboli 2007 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin In Italia sono attivi circa 10 vulcani e sono circa 2 milioni le persone esposte al rischio vulcanico. Per la tipologia delle eruzioni attese, prevalentemente esplosive, e per il grado di antropizzazione del territorio, le zone più a rischio sono quella napoletana interessata dal Vesuvio (circa 700.000 persone) e quella dei Campi Flegrei (da 200.000 a 400.000 persone) Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Alluvioni Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Piemonte 1994 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Versilia 19.06.1996 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Piemonte 2000 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Valle d’Aosta 2000 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin In Italia negli ultimi 80 anni ci sono state 5.400 alluvioni e 11.000 frane Negli ultimi 20 anni, si sono calcolati oltre 30.000.000 € di danni Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Frane Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Sarno 1998 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Boario Terme (BS) Frana di crollo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Val Brembana Nov 2002 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Frana di Capizzone (BG) 2002 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Valanghe Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin In Italia negli ultimi 15 anni sono stati rilevati più di 500 incidenti da valanga che hanno provocato più di 300 morti Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Fenomeni meteorologici eccezionali Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Concorezzo Luglio 2001 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Monza Gennaio 2006 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Alcuni scenari incidentali derivanti da rischi antropici… Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Incidenti a impianti industriali Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Seveso Luglio 1976 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Mexico City 19 novembre 1984 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin HongKong anni ‘90 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Incendio AGIP S. Giovanni Teduccio 1985 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Pisogne 15 maggio 2006 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin In Italia sono presenti 1151 stabilimenti soggetti al D.Lgs.334/99 614 Art.6 537 Art.8 il 25% dei quali in Lombardia 136 Art.6 145 Art.8 il 30% (7,5%) dei quali in Provincia di Milano 45 Art.6 41 Art.8 Fonte Ministero dell’Ambiente ottobre 2008 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Incidenti a trasporti di sostanze pericolose Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin U.S.A. train derailment in Houston October 19, 1971 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Bergamo 1999 Cortesia P.A. G.Gnecchi VV.F. Bergamo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 60 1547 Curno Gennaio 1997 Foto Cortesia P.A. G.Gnecchi VV.F. Bergamo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Nella sola Provincia di Milano si registrano mediamente 10-15 incidenti all’anno di vettori stradali in ADR Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Incidenti legati alle ordinarie attività umane Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Incidente aereo SAS a Linate ottobre 2001 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Esplosione in Via Lomellina a Milano 19 settembre 2006 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Atti di terrorismo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Madrid 11 marzo 2004 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Londra 17 Luglio 2005 Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Cosa hanno in comune questi scenari di evento? E perché ci interessa conoscerli? Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Cosa hanno in comune questi scenari Modi Tempi Coinvolti Spazi Priorità Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 1) La modalità di manifestarsi dei fenomeni Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Gli eventi di cui ci occupiamo hanno un rapido sviluppo e sono molto impattanti sul territorio Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 1) La modalità di manifestarsi dei fenomeni 2) lo sviluppo nel tempo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin COME EVOLVE UNA EMERGENZA? Nel tempo. ortesia I.P. G.M.Gnecchi VV.F. BG Inizio dell’evento Salvataggio e stabilizzazione Assistenza alla popolazione Ripristino e avvio della normalità Prevenzione e previsione Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 1) La modalità di manifestarsi dei fenomeni 2) Lo sviluppo nel tempo 3) Il coinvolgimento della popolazione Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin le1persone direttamente coinvolte nell'incidente (operai, conduttori dell'impianto, autotrasportatori) Chi interviene nelle fasi della gestione operativa le persone, 2 non direttamente coinvolte, che vengono dell’intervento man mano a conoscenza dell'incidente (altri operai, impiegati, altri utenti della strada, passanti) 3 le squadre di primo soccorso (vigili del fuoco, forze dell'ordine, ambulanze) il personale specialista (squadre speciali dei vigili del fuoco, tecnici di altri stabilimenti, aziendali ASL, società per la bonifica) 4 Sviluppo incidente Stabilizzazione 5 le autorità (sindaco, responsabile dell'azienda, ecc.) ortesia I.P. G.M.Gnecchi VV.F. BG Conclusione Ripristino servizi essenziali Bonifica e ritorno alla normalità Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 1) La modalità di manifestarsi dei fenomeni 2) Lo sviluppo nel tempo 3) Il coinvolgimento della popolazione 4) Lo sviluppo nello spazio Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Lato “esterno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione 118 115 P.C. 112/113 autorità Lato “interno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Cortesia I.P. G.M.Gnecchi VV.F. BG Lato “esterno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione P.C. “autorità” 112/113 115 118 Lato “interno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime ortesia I.P. G.M.Gnecchi VV.F. BG Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin SCHEMA DI RIFERIMENTO ZONE - Non pericoloso - Non operativo - Autorità, Media - Area attesa di 2° livello - Non Pericoloso - Operativo - Posto di comando - VF protez. ordin. - Sanitari protez.ordin. - Supporto - Attesa 1° livello Potenzialmente Pericoloso - Operativo - Decontaminazione - VF protetti NBC - Sanitari protetti NBC - Supporto/Backup - Pericoloso - Operativo - Solo Squadre SPECIALI Completamente protette - Pericoloso - Non operativo - Nessuno (area interdetta per pericolo incombente) (non accessibile) Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin 1) La modalità di manifestarsi dei fenomeni 2) Lo sviluppo nel tempo 3) Il coinvolgimento della popolazione 4) Lo sviluppo nello spazio 5) Le priorità di intervento Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Sequenza degli Obiettivi di Protezione Civile durante l’emergenza Cortesia I.P. G.M.Gnecchi VV.F. BG • Il soccorso alla popolazione, popolazione per il salvataggio di persone in pericolo di vita • L’assistenza alla popolazione garantendo i bisogni principali (sicurezza, vitto, alloggio, igiene, stabilità sociale, “futuro”) • La verifica del funzionamento delle infrastrutture e la messa in funzione dei servizi essenziali • La messa in sicurezza delle strutture pericolanti • Il progressivo ripristino delle attività sociali/economiche/produttive Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin PROTEZIONE CIVILE: NORMATIVA FONDAMENTALE L.225/92 Art. 3 (Attività e compiti di protezione civile) 1.Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e prevenzione delle varie ipotesi di rischio, al soccorso delle popolazioni sinistrate ed ogni altra attività necessaria ed indifferibile diretta a superare l'emergenza connessa agli eventi di cui all'articolo 2. 2. La previsione consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi. 3. La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi di cui all'articolo 2 anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. 4. Il soccorso consiste nell'attuazione degli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi di cui all'articolo 2 ogni forma di prima assistenza. 5. Il superamento dell'emergenza consiste unicamente nell'attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie ed indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Programmi e piani di emergenza nella Protezione Civile Previsione Studio cause e zonaz. rischi Prevenzione Attività di riduzione dei rischi PROGRAMMI DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI Individuano dinamiche, cause ed effetti sul territorio dei fenomeni critici e descrivono le priorità di intervento nell’ambito della prevenzione Soccorso Interventi di assistenza Superamento em. Ripristino condizioni di vita PIANI DI EMERGENZA Partendo dagli scenari di rischio e/o evento supportano le decisioni in emergenza ? Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il ruolo della pianificazione di emergenza nella Protezione Civile Sillogismo della pianificazione di emergenza: •Il periodo intercorrente tra due eventi è normalmente molto lungo •Il livello di conoscenza e gli strumenti attuali sono tali da consentire una interpretazione significativa dei fenomeni •Per quanto fatta bene la prevenzione non basta per annullare il rischio (rischio residuo) •La gestione di una emergenza è una attività molto complessa •Il sistema delle competenze è particolarmente complicato Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il ruolo della pianificazione di emergenza nella Protezione Civile Ciò vuol dire che si hanno: •Il tempo •Gli strumenti conoscitivi ed operativi •La necessità e l’opportunità Per strutturare ed organizzare PRIMA dell’evento il Servizio di P.C. Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Come è possibile giustificare una perdita di tempo per pianificare DURANTE l’emergenza quello che si sarebbe potuto pianificare PRIMA? Cortesia I.P. G.M. Gnecchi VVF Bergamo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Pianificare… cioè? • Analizzare il territorio dal punto di vista dei rischi e di dove questi accadono • Ipotizzare una serie di scenari incidentali di riferimento • Elencare le azioni da svolgere e soprattutto: – individuare chi fa, – che cosa fa, – quando lo fa, – in sincronia con chi altro? • Individuare le principali risorse necessarie e come renderle disponibili Per strutturare ed organizzare PRIMA dell’evento il Servizio di P.C. Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il Metodo Augustus “Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose”. Non si può pianificare nei minimi particolari, perchè l’evento - per quanto previsto sulla carta - al suo “esplodere” è sempre diverso La pianificazione di emergenza si deve quindi imperniare sui concetti di: SEMPLICITÀ FLESSIBILITÀ Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il Metodo Augustus Partendo dalla complessità connessa alla gestione di una emergenza, si ritiene utile suddividere ed aggregare le problematiche in FUNZIONI DI SUPPORTO da attivare nei centri di comando e controllo Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin La pianificazione di emergenza in Lombardia •Ai sensi del D.Lgs 112/98 (Art. 108 c.1) la Regione Lombardia ha emanato (per quanto di competenza) una serie di norme di indirizzo. •In particolare è stata emanata la D.G.R. n.VIII/4732 del 16 maggio 2007 che approva la terza edizione della Direttiva Regionale per la Pianificazione di Emergenza degli Enti Locali” Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin La pianificazione di emergenza in Lombardia La direttiva : • Fornisce informazioni di carattere pratico per LA REDAZIONE di un piano di emergenza (chi può farlo, come organizzarlo, dove reperire dati, cosa si intende per “…”, ecc.) • Stabilisce standard minimi per i CONTENUTI del P.E. (Scala di dettaglio delle cartografie, contenuti minimi delle carte, colori legenda ecc.) • Determina la CREAZIONE DI UNA STRUTTURA MINIMA di Prot.Civ. in ogni Comune (Sindaco, ROC - Referente Operativo Comunale, UCL - Unità di Crisi Locale) • Determina un MODELLO DI INTERVENTO unico per tutta la Regione (Suddivisione rischi per tipologa, det. fasi di Preallarme-cod1 , Allarme-cod2, Emergenza-cod3 ) • Fornisce informazioni di carattere pratico per LA GESTIONE di un evento Polizia Locale e Protezione Civile (Schemi di messaggistica, esempi di procedure, citeri di gestione dei massSettore media ecc.) Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin La pianificazione di emergenza in Lombardia La direttiva i ntroduce e consolida due strutture di gestione dell’emergenza: L’UNITA’ DI CRISI LOCALE (U.C.L.) Quale struttura minima di comando e controllo in sede locale normalmente costituita da: • • • • Sindaco (o suo sostituto) Tecnico comunale (o Ufficio Tecnico Comunale) Comandante della Polizia Locale (o suo sostituto) Responsabile del Gruppo Comunale di Protezione Civile (o di eventuali Associazioni di Protezione Civile convenzionate) • Rappresentante delle Forze dell’Ordine del luogo (Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato) IL REFERENTE OPERATIVO COMUNALE (R.O.C.) Figura interna all’Amministrazione Comunale (tra i funzionari o tra gli amministratori) con compiti di preparazione e supporto Settore Polizia Locale e Protezione Civile specifico alla gestione dell’emergenza Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il Comune di Monza Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano di emergenza del Comune di Monza Sulla base dell’esperienza maturata possiamo dividere le attività di PC in Monza in tre tipologie Manifestazioni/ eventi pubblici Emergenze territoriali Grandi emergenze/ calamità Previsione Previsione Prevenz. Previsione P.O.S. Prevenz. Soccorso Sup.Em. Soccorso Prevenz. Sup.Em. Soccorso MOVE P.O.S. PIANO Sup.Em. Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin La gestione delle emergenze territoriali: Il Metodo M.O.V.E. Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Progetto MoVE: Muoversi Verso l’Efficienza Risultato di esperienze e capacità messe in comune attorno ad un'idea Obiettivi organizzativi: Organizzazione in squadre Obiettivi operativi: Risposta organizzata all’esigenza di Pronto Intervento Procedura Operativa Standard Obiettivi formativi: Percorso formativo / addestrativo Affiatamento nelle Unità Operative Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Obiettivi organizzativi Volontari in giallo/blu: •15/20 operatori a squadra •CS: Capo Squadra •VCS: Vice Capo Squadra •UO: Unità Operativa Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Obiettivi operativi Fornire un servizio di “pronto intervento”garantendo: •risorse certe •tempi certi Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Obiettivi formativi •Assicurare: •Continuità formativa ed addestrativa •Un livello di gerarchia noto •Apprendere, •Modalità di utilizzo delle risorse •Tecniche di intervento •Conoscere: •Regole comuni •Modi di intervenire Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano per il rischio idraulico Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano di emergenza del Comune di Monza PREVISIONE Parco di Monza (vasca di laminazione) Centro storico Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano di emergenza del Comune di Monza PREVENZIONE Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano di emergenza del Comune di Monza Gestione emergenze Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Via Annoni Via Villa Parco di Monza Molino del Cantone Valle dei Sospiri Via Lecco Il piano di emergenza del Comune di Monza Gestione emergenze Via Boccaccio C.so V. Emanuele Muro di Via Annoni Municipio Muro di Via Moriggia Comando PM -PC Via Mentana Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Via Annoni Via Villa Parco di Monza Molino del Cantone Valle dei Sospiri Via Lecco Il piano di emergenza del Comune di Monza Gestione emergenze Via Boccaccio C.so V. Emanuele Muro di Via Annoni Municipio Muro di Via Moriggia Comando PM -PC Via Mentana Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Lambro in Monza novembre 2002 SUPERAMENTO EMERGENZA Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Lambro in Monza novembre 2002 ELEMENTI DI RIFLESSIONE ... •Sostanziale corrispondenza con la reale evoluzione del fenomeno •Dinamiche macro della struttura di P.C. rispettate (ruoli, competenze - no interferenze!!!!) •Criticità emerse: •Informazione alla popolazione •Rischio curiosi (1 DISPERSO!!!) •Esternalità (i muri crollati erano pianificabili?) •mancanza di informazioni in ingresso al sistema decisionale (monitoraggio strategico!!!!) Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Il piano di emergenza del Comune di Monza Rischio di esondazione Lambro - Evento novembre 2002 Pianificare ricordando che La differenza VERA la fanno LE PERSONE Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin Settore Polizia Locale e Protezione Civile Ufficio Protezione Civile Ing. Mario Stevanin