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L’evoluzione Alchemica tramite il Qi Gong e la valutazione del Polso
Il Polso come strumento per valutare lo stato energetico ed evolutivo
di Roberto Capponi
“…Se riconosco che ognuno è animato e costituito da energia divina, questa non può essere malata per definizione,
poichè ciò che è divino è perfetto...”
Jeffrey Yuen
“…Mi sono spaventato durante il mio viaggio poiché ho mangiato in 10 locande e sempre mi hanno servito per primo
senza farmi pagare; quando l’integrità umana non è perfetta, il suo potere emana dal corpo e forma un’aura che
seduce il cuore degli altri uomini…”
Lieh Zi
Sommario: il Qi Gong rappresenta un profondissimo sistema di evoluzione del sé poiché
permette al praticante di scovare i propri limiti, di affrontarli, superarli e sublimarli fino a
renderli i punti di forza sui quali far leva per ascendere verso uno stato di comprensione
superiore al precedente. L’esame del Polso può essere molto utile per valutare lo stato di
questa evoluzione.
Abstract: Qi Gong is a wonderful way to develop yourself because allows the Qi Gong student
to discover the limits, to overcome and sublimate them to transform that limits into the strong
points to use to raise to a state of awareness higher than the previous. Feel the pulse is a good
method to check the progress in this development path.
Scuola Discipline Orientali “Tian Chong” 天 沖 – Dir. Tecnico R. Capponi – www.scuolatianchong.it
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Le Arti Interne Taoiste rappresentano un immenso patrimonio di tecniche, metodi, sistemi
interni ed esterni per coltivare, raffinare, potenziare e riprodurre le risorse energetiche del
corpo umano. I Taoisti partono dal concetto secondo cui l’assidua pratica di tecniche di
coltivazione energetica possa portare non solo alla longevità, ma alla prevenzione di qualsiasi
malattia e, addirittura al ringiovanimento. In questa concezione, l’essere umano ha il ruolo di
asse energetico di collegamento tra Cielo e Terra, da cui riceve e con cui interscambia le
essenze energetiche di cui è composto: Energia Materiale, Densa, Corporea (Jing) di origine
terrestre ed Energia Spirituale, che rappresenta l’attitudine personale ed il Destino da compiere
(Shen), di estrazione celeste. L’unione feconda di questi due principi opposti e complementari
(Yin/Corpo e Yang/Spirito) da luogo alla nascita della vita, all’esistenza dell’essere umano e dei
diecimila esseri, come avrebbe detto Laozi (il Patriarca del Taoismo) nel suo Testo Classco
Daodejing (Tao Te Ching).
Pratiche Alimentari, Sessuali, Mediche ed Energetiche sono la base per la coltivazione,
l’accumulo e la purificazione del Jing, cioè dell’essenza corporea, vale a dire di quel progetto
energetico (nonché genetico) che ci permette di strutturare la costruzione corporea e del sé
nell’ambito degli anni che passano, permettendo dunque l’evoluzione e la trasformazione della
persona nel corpo e nella struttura interiore man mano che gli anni passano e le esperienze si
accumulano. L’accumulo del Jing, dunque, consente di produrre un buon quantitativo di
Energia itale, di Energia Funzionale (Qi) grazie a cui riconquistare, potenziare e consolidare il
proprio stato di salute fisica e, di conseguenza, aumentare il grado di Self Confidence.
Pratiche Energetiche, Meditative ed Alchemiche sono quelle, invece, relative all’elevazione
personale, alla capacità di utilizzare l’Energia Vitale (Qi) allo scopo di acquisire esperienze
significativamente formative nel corso del proprio vivere: grazie all’Energia Funzionale ci si può
esprimere nel mondo ed interagire con il prossimo e con l’ambiente in cui si è inseriti,
operando un continuo e, si spera, proficuo rilascio ed assorbimento di energia. Tutto ciò
arricchisce il protagonista di valori interiori, di nuovi e più profondi / raffinati punti di vista su
cui costruire il proprio cammino…
Nella logica Taoista secondo cui è lo Shen a determinare i flussi del Qi ed il Qi garantisce la
distribuzione del Jing, otteniamo che con questi metodi di coltivazione, accumulando il Jing
(essenza), promuovendo la funzione del Qi (energia Vitale) e raffinando l’azione dello Shen
(attitudine alla vita), si promuove la possibilità di rendere una persona consapevole sempre più
del proprio cammino di vita (Shen), cosa che garantisce un migliore utilizzo delle proprie
risorse energetiche (Qi) ed una preservazione delle strutture corporee, organiche (Jing).
Il motto recita: “la mente va, l’energia segue, il corpo esegue”
Questa breve introduzione per rendere l’idea delle pratiche Taoiste: si tratta di sistemi che
mirano a consolidare la forza e la salute del corpo, affinche ci si senta più sereni e sicuri
nell’esprimersi, affinchè ciò ci metta sulla Via della comprensione del sé e del mondo in cui
viviamo. Questa è l’alchimia Taoista, di cui parleremo più approfonditamente nei prossimi
capitoli, cioè la capacità di utilizzare una materia potenziale ma grezza che, raffinandosi, rende
possibile raggiungere lidi altrimenti non concepibili, sia a livello corporeo che spiritualmente. La
coltivazione ed il potenziamento dell’aspetto prima corporeo, poi energetico ed infine spirituale,
rappresenta la ricerca della possibilità di arrivare a dominare la dimensione materiale per poi
superarla ed infine abbandonarla: gli stadi dell’illuminazione, dal minore fino ai livelli del
Divino, rappresentano la capacità di distaccarsi ed abbandonare gli attaccamenti al mondo ed
alla vita, facendo si che la dimensione spazio – temporale non possa più risultare contenitiva
nei confronti dello spirito personale. A questo servono le Arti Interne Taoiste: a svilupparsi.
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Principi Base dell’Energetica Taoista
Qualsiasi disciplina Energetica Taoista ci si appresti a praticare, si dovranno tenere a mente
alcune norme imprescindibili, affinchè la pratica risulti profonda, potente, efficace, foriera di
risultati e sicura. Si stia sicuri che, se non verranno applicati questi principi sorgenti, non si
potrà dire di praticare Arti Interne ed i risultati saranno mediocri e deludenti. La
contemporaneità del lavoro su questi tre settori è il telaio da cui partire per la costruzione della
propria pratica interna:
-
Armonizzare il Corpo
o Si tratta di strutturare correttamente la postura e, di conseguenza, rendere
adeguati i movimenti, che sono la dinamizzazione dell’assetto posturale
o La postura rappresenta l’assetto meccanico, cosa che permette all’Energia (Qi) di
fluire liberamente: tensioni muscolari, schiocchi articolari, dolori e rigidità
rappresentano Stasi del Qi nel distretto corporeo sofferente e ciò, come è ovvio,
non consente la libera circolazione energetica. Una postura efficace consente di
avere un assetto rilassato, con i vari segmenti ben allineati, così da ottenere il
massimo risultato da minimo sforzo: questo permette all’energia di fluire
uniformemente in ogni dove, consentendo lo sblocco e la rimozione delle Stasi.
o In Medicina Cinese la scorretta circolazione del Qi è l’origine di qualsiasi
malattia, dal raffreddore alle più terribili patologie.
o Il motto recita: “se c’è dolore è perché il Qi non circola”
o Quindi postura e movimento corretti permettono all’Energia di fluire e di
garantire guarigione, salute, forza e benessere.
-
Armonizzare l’Energia
o Significa utilizzare la giusta metodica respiratoria in virtù della tecnica praticata
ed in virtù del risultato da ottenere. Bisogna partire dal concetto secondo cui il
respiro è il motore dell’energia, poiché esso rappresenta l’unica funzione del
corpo che, se viene interrotto per pochissimo tempo, porta alla morte. Ecco che
a buon diritto il Polmone in Medicina Cinese viene definito “Signore del Qi”.
o Ci sono numerosi metodi di utilizzare la respirazione, ognuno dei quali è in grado
di imprimere al Qi una propulsione ed una direzione differenti, producendo effetti
molto diversi nel corpo e, di conseguenza, consentendo azioni diverse in virtù
del metodo respiratorio che si sta applicando.
o Ci sono metodi adatti alla Terapia Energetica, metodi per le Arti Marziali, metodi
per la Meditazione, metodi per le tecniche Alchemiche…
-
Armonizzare Mente e Cuore
o In questo caso stiamo parlando dell’approccio mentale del praticante: lo sviluppo
corretto dell’intenzione in virtù della pratica da svolgere. Si badi bene che si è
detto “Intenzione” e non “Attenzione”: nel Taoismo nulla è statico e tutto è in
divenire, quindi Intenzione indica un’azione mentale volta alla trasformazione di
uno stato, volta al raggiungimento di un obiettivo, volta a portare ad un
risultato. In questo senso, Attenzione è conseguenza di Intenzione: dal proposito
di determinare una reazione ed un effetto nel corpo e nel flusso energetico
(Intenzione) si ricava una profonda sensazione del sé, dei propri moti interiori a
livello corporeo, energetico, emotivo (Attenzione).
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o
La Mente dovrà essere serena, non dispersa in pensieri, ma unicamente
orientata a compiere le azioni che l’Intenzione vuole promuovere. La
concentrazione mentale, unitamente al rilassamento corporeo, provocherà la
corretta circolazione Energetica, che consente di aprire porte della pratica:
 Terapia Energetica
 Marzialità
 Meditazione / Alchimia
Questi tre processi, detti San Tiao, ovvero Triplice (San) Armonizzazione (Tiao), si
svilupperanno poi in 3 livelli di profondità, dal più basico al più avanzato, secondo un naturale
e sfumato processo di evoluzione da uno step all’altro, senza evidente soluzione di continuità di
un livello prima che si aprano le porte del successivo; è una trasformazione ed un raffinamento
morbido, quotidiano, che avviene ininterrottamente in chi pratica costantemente e ciò porta ad
un impressionante incremento delle proprie potenzialità psico – fisiche, davvero oltre ogni
limite pensabile ed oltre ogni aspettativa. Eccone una schematizzazione:
Armonizzare
il Corpo
Armonizzare
l’Energia
1° Stadio
2° Stadio
3° Stadio
Xing
Shi
Xu
Xing è la “Forma”, cioè la
struttura
posturale,
gli
allineamenti corporei adatti
a far circolare il Qi. In
questo modo si sbloccano
le stasi e l’Energia inizia a
fluire
naturalmente
ed
ininterrottamente nel corpo
Shi
è
il
movimento
energetico
interno
che
nasce: quindi si tratta dei
movimenti del corpo in
virtù di Xing o della
circolazione
energetica
interna che si amplifica e si
potenzia sempre più
Stadio in cui non c’è più
bisogno della costruzione
di un assetto posturale per
far fluir il Qi correttamente.
Si tratta di un livello
altissimo in cui ormai
l’Energia fluisce in modo
fluido automaticamente
Qi
Jing
Ling
Abbiamo a che fare con
l’energia naturale del corpo
di cui si dispone senza che
prima ci si sia coltivati. In
relazione a Xing,
rappresenta il normale
flusso del Qi nel corpo che
nasce quando si allinea la
postura
In relazione a Shi, è
un’energia interna
raffinata, molto potente, in
grado di compiere lavori
apparentemente sovrumani
con poco sforzo. Si pensi ai
Maestri che, con mini
movimenti, fanno volare le
persone
Collegato a Xu, indica un
livello in cui non si utilizza
più l’energia per controllare
processi materiali (es.
colpire o curare), ma si usa
per creare le condizoni
affinchè qualcosa possa
avvenire o non avvenire ai
comandi di Kong
Kong
Armonizzare
la Mente
Yi
Shen
Rappresenta il livello base
dell’uso dell’Intenzione. Si
tratta di un atto cosciente
volitivo con cui indirizzare
il Qi verso Xing per
ottenere un processo
energetico che possa
essere terapeutico,
marziale o meditativo a
seconda della pratica
Livello avanzato in cui non
c’è bisogno di concentrarsi
e pensare a quel che deve
avvenire, ma indica lo
stadio in cui il sentire
interiore a priori dalla
coscienza determina un
processo energetico
automatico in grado di
produrre il risultato
Siamo agli stadi
dell’Illuminazione secondo
il Taoismo, in cui le
strutture corporee,
materiali, spazio –
temporali del mondo non
contengono l’espansione
spirituale: brame, ego,
attaccamenti non risultano
più obiettivi del vivere: qui
si vive per il compimento
del Destino in uno stato di
abbandono alla Vita senza
interferenze personali.
Lo sviluppo di questi 3 stadi è l’obiettivo delle pratiche Interne: questi risultati sono la vetta del
monte da scalare ed i 3 sentieri con cui si può ascendere sono: Qi Gong/Meditazione, Arti
Marziali e Medicina, 3 percorsi solo in apparenza differenti, ma che giungono alla stessa vetta.
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Qi Gong Taoista ed Alchimia Taoista nelle diverse correnti di pensiero
Qi Gong Taoista indica un immenso patrimonio di tecniche, metodi e sistemi per coltivare la
propria Energia Vitale. Questi metodi si sono poi sviluppati in seno a scuole Mediche, Marziali
ed Ascetiche – Alchemiche. Le prime testimonianze relative alla pratica del Qi Gong risalgono
al 6° secolo a. C. e se ne trova menzione anche nei Classici Taoisti, come nel Daodejing del
patriarca Taoista Laozi e nel Zhuangzi.
“Qi Gong” indica, alla luce della spiegazione del M° Jeffrey Yuen, un profondo lavoro per
coltivare le proprie risorse a tal punto da elevarsi verso il divino: questo comporta la pratica
fisica, respiratoria e mentale allo scopo di raffinarne al massimo il potenziale ed armonizzare i
tre principi sorgenti dell’essere umano: Corpo, Energia e Mente. Un altro nome, più antico, per
indicare le pratiche Taoiste di coltivazione è “Dao Yin” che indica come, per incamminarsi sulla
Via della consapevolezza e dell’espansione a 360° dell’essere umano, sia necessario prendere
atto e sciogliere tutti quei nodi che impediscono la libertà di movimento, fisico e spirituale.
In sintesi, il Qi Gong Taoista rappresenta il metodo con cui sviluppare al massimo le proprie
caratteristiche, prendere coscienza di sé e spingersi verso lidi che prevedano il superamento
dei limiti che ostacolano il compimento del proprio Destino. Il Destino è inteso come un
percorso da compiere a partire dalla potenzialità congenita, in virtù della quale esprimersi, per
giungere a quella meta che interiormente ogni Persona individua come motore stesso del
vivere.
L’alchimia Taoista rappresenta quel lavoro di trasformazione delle risorse “grezze” di cui si
dispone, allo scopo di raffinare sempre più la propria energia e portarla ad uno stadio più
elevato e raffinato, sviluppando così oltre ogni aspettativa le proprie potenzialità spirituali,
energetiche e fisiche.
L’Alchimia Taoista affonda le proprie origini nella notte dei tempi, fondendosi con aspetti propri
del più puro esoterismo. Non è raro imbattersi in Scuole Taoiste che vedano e pratichino
l’Alchimia in maniera davvero molto differente, con metodi diversi, con scopi molteplici seppure
tutto parta dai medesimi principi.
Bisogna innanzitutto prendere in considerazione l’Alchimia secondo le due macrocategorie in
cui si è sviluppata: Wai Dan e Nei Dan.
Wai Dan rappresenta le pratiche Alchemiche Esterne, cioè quelle votate all’uso di erbe, infusi,
minerali, cibi che potessero provocare la trasmutazione delle energie verso uno stato raffinato
e sottile, tale da portare all’Immortalità.
Nei Dan è invece quel sistema che mira alla coltivazione dell’Energia Interna personale, così da
creare il Fuoco Alchemico all’interno del praticante grazie alla pratica (individuale o di coppia),
lasciando così al soggetto il compito di alimentarlo per promuovere tutti i processi di
evoluzione energetica.
In entrambi i casi, si tratta dell’umana ricerca della scintilla divina che in ognuno risiede e che
ogni processo attiva e che può essere scoperta, coltivata ed alimentata grazie ad un profondo
e strutturale lavoro su di sé.
In ogni tradizione culturale l’Alchimia ha svolto un ruolo importante, da quella Europea in cui
c’è stata la ricerca della possibilità di trasmutare il Piombo in Oro, fino a quella Taoista Cinese
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in cui l’obiettivo è trasformare il Dan (Cinabro, cioè Solfuro di Mercurio) nell’Elisir d’Oro
dell’Immortalità.
Nel concetto Taoista, l’Immortalità non simboleggia soltanto quella serie di processi energetici
che fortificano il corpo a tal punto di provocare una longevità fuori del comune, unitamente ad
una salute invidiabile, ma anche quel processo interiore di abbandono del sé, dell’ego e
dell’attaccamento al mondo ed alla vita che possa portare la persona a fondersi con il cosmo
intero, risultando dunque una pura emanazione dell’energia universale, cosmica, divina che
tutto permea e tutto anima.
Qi Gong Taoista, Arti Marziali Interne, Meditazione, Medicina Cinese Classica sono i metodi e gli
strumenti con cui percorrere questa Via: sembrano apparentemente sistemi troppo distanti tra
di loro, ma è solo un’apparenza. In realtà, il corpus filosofico Taoista ha dato vita a numerose
Scuole, influenzato Arti e Discipline, donando ad ognuna di esse la coerenza con i principi che
animano il tutto.
Ciò significa che ogni metodo tra questi è in grado di condurre il praticante sincero negli intenti
e nello spirito di abnegazione costante ad una trasformazione del sé di profondissimo livello,
fino a perdere la sensazione di appartenenza al Sé (Ego) per riscoprirsi fuso nell’intero Cosmo,
Mondo, Universo.
Questa è la pratica dell’Alchimia Taoista: superare ego, corpo, brame e paure e ritrovarsi in
ogni cosa, in ogni luogo, in ogni essere, fusi nel tutto ma distinti dal tutto, in grado di
percepire, vivere ed interagire senza più barriere tra interno ed esterno.
La pratica Alchemica Taoista si basa su 3 passi:
1) Accumulare il Jing e, successivamente, trasformarlo in Qi
2) Raffinare il Qi in Shen
3) Lasciare che lo Shen torni al Vuoto (Xu)
La prima fase è relativa alla conquista, al consolidamento ed alla coltivazione della salute. Si
tratta di rinforzare il Jing, essenza materiale, densa, corporea, associabile anche al concetto di
DNA, dalla cui quantità ed azione dipende il funzionamento dell’intero organismo. Ecco che,
dunque, non si può non iniziare dall’accumulare il Jing, affinchè esso generi il Qi, cioè l’energia
funzionale.
Il secondo step è relativo alla capacità di interagire, di muovere l’energia, dentro di sé ed
all’esterno di sé, allo scopo di utilizzare la propria energia per raffinare la propria percezione
del mondo. Il Qi, energia residente nel petto e rappresentante il proprio modus operandi e,
quindi, l’attitudine personale si muove verso l’alto, verso la testa per irrorare gli “organi di
senso” allo scopo di percepire la realtà sottile del mondo e degli eventi.
L’ultimo scalino è relativo alla conquista dello stato di Vuoto, riguarda lo stato del Non Essere,
lo stadio in cui si abbandona la materialità e la dimensione spazio – temporale non risulta più
in grado di contenere lo spirito personale e la sua stessa energia. In questo caso, micro e
macrocosmo non hanno più confini che li possano separare.
Sono molti i Maestri “classici” e le Scuole Alchemiche di riferimento da cui partire per
analizzare e studiarne i processi. I maggiori rappresentanti sono Ge Hong, Ma Dan Yang e Sun
Si Miao.
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Ge Hong
Questo Maestro (283 – 343 d.C.) parte dal concetto secondo il quale con la Meditazione, la
riduzione dell’assunzione del cibo, l’aumento del nutrimento energetico tramite il Qi Gong si
possono ridurre gli “appetiti”, i desideri, le brame e le dipendenze interiori dalla materialità. In
questa maniera, propone questo metodo, si ottiene un progressivo abbandono della sfera
individualistica e materialistica per lasciar spazio allo sbocciare del fiore “interiore” che ognuno
ha dentro di sé (apertura del Cuore). Ge Hong propone l’uso di 9 Punti nel trattamento detti i 9
Fiori, che servono per liberare il Cuore dai 9 dolori che inquinano il vivere e che, quando non
risolti, costringono alla reincarnazione al fine di superarli. Il fatto che questi punti vengano
definiti “Fiori” suggerisce diverse spiegazioni:
1) Sono tutti dislocati su addome e torace e, se collegati da linee, disegnano i petali di un
fiore
2) Suggerisce l’idea che si debba trasformare in fiore qualcosa di meno “bello” e prezioso,
vale a dire che si deve liberare dal fango (desideri e pulsioni materiali a discapito
dell’interiorità) il Fiore Interiore
3) Il Fiore che sboccia indica la coltivazione che si deve a se stessi: concimarsi, innaffiarsi,
esporsi al Sole e ritirarsi di notte… si tratta del rispetto dei cicli naturali e di aprirsi
all’energia Solare (scintilla divina) che faccia sbocciare nel praticante il Cuore
A livello della pratica delle Discipline Interne, oltre all’uso (in primis!) dell’Intenzione votata al
compimento di questo risultato, si deve scegliere un sistema di pratica che mobilizzi Busto ed
Addome, zone in cui risiedono i punti: nel Qi Gong e nelle Arti Interne il corpo viene
considerato un Mudra, cioè viene posizionato in certi modi per ottenere una reazione enrgetica
specifica. Alimentazione, Sessualità Taoista e Meditazione completano il quadro.
Ma Dan Yang
Vissuto tra il 1123 ed 1183, ha sviluppato la tecnica delle 11 Stelle Celesti, cioè ha catalogato
l’uso per i trattamenti di 11 punti di Massaggio ed Agopuntura allo scopo di purificare lo spirito
della persona: secondo questo approccio, l’essere è a priori contaminato da brame e desideri,
cosa che accende il Fuoco nello Yang Ming: questa espressione tecnica della Medicina Cinese
significa come la fame (Yang Ming è un livello energetico che trova la sua manifestazione
massima nello Stomaco) metta le persone alla ricerca della sazietà, sia essa fisica, sensoriale o
emotiva ed esperienziale.
Cercando di utilizzare questo Fuoco “patologico” per accendere il Fuoco Alchemico nel Dantian
Inferiore, Ma Dan Yang fa in modo che questa Energia (Fuoco) venga usata per iniziare a
trasformare l’Acqua, cioè il Jing, ossia l’essenza stessa della persona, la sua struttura portante,
il suo telaio fisico e spirituale. In conseguenza di ciò, la persona può, a questo punto, iniziare
una nuova vita sulla base di una nuova coscienza del sé. In sintesi, Ma Dan Yang propone di
purificarsi dalle brame e dagli attaccamenti per poi partire a strutturare una nuova esistenza.
Le 11 Stelle Celesti si massaggiano o si pungono con il paziente posizionato in 6 posizioni
diverse. Poiché questa energia deve muoversi per trasformare la persona, nell’ottica del Qi
Gong e delle Arti Interne si mira a lavorare, oltre che con l’Intenzione, con la Dinamica.
Sun Si Miao
Questo mitico Medico (581 – 682 d. C.) ha sviluppato un sistema secondo il quale si devono
mescolare Yin e Yang nel Dantian inferiore, vale a dire quella zona e quel serbatoio del basso
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addome in cui si conserva il Jing, l’essenza materiale, corporea nonché Energia Prenatale
ereditata su cui si costruisce l’intera esistenza fisica, organica e materiale.
Nel momento in cui si ottiene la mescolanza di Yin e Yang nel trattamento, grazie a specifiche
tecniche di stimolazione (Moxa – Yang sul Sale – Yin sopra l’Ombelico), allora si ravviva la
funzione e l’azione del Jing (struttura portante del sé corporeo e della coscienza del sé) tale
che possa dare nuovo impulso alla vita.
Ravvivare il Jing (fusione delle essenze paterne e materne all’atto del concepimento) porta
speranza di un futuro luminoso nello spirito della persona consentendogli di scegliere di
incamminarsi su quella Via che porta al compimento del proprio Destino.
Per Sun Si Miao la chiave è affermare se stessi, rinforzarsi e radicarsi in sé, per poi purificarsi
dagli ostacoli (brame, ego, paure…) sulla base di una nuova coscienza.
A livello del Qi Gong, nelle pratiche Alchemiche si usano metodi come “mischiare respiro –
Yang e saliva – Yin e condurli insieme nel Dantian” o pratiche di visualizzazione per illuminare i
processi interni.
Qi Gong – Arti Interne ed Alchimia Taoista
Il principio su cui si basano le pratiche interne Taoiste, in relazione all’Alchimia, è che la prima
fase del lavoro è quella di sviluppare un respiro addominale, che vada a stimolare la
mobilizzazione del Qi nel Dantian Inferiore (dove prende il nome di Jing che, come abbiamo
detto, indica l’essenza corporea). Successivamente, si mirerà ad accumulare nel Dantian più
energia possibile per poi raffinarla e farla scendere secondo natura verso il petto, dove il Jing si
trasforma in Qi.
Il compimento del Destino e l’elevazione spirituale passano per il rapporto tra Reni e Cuore –
Pericardio. I Reni, nella prospettiva in cui si analizza in corpo con la logica degli Organi,
rappresentano la sede del Jing (come il Dantian Inferiore nella prospettiva Alchemica), mentra
il Cuore – Pericardio rappresentano la sede sorgnte dello Shen Individuale, cioè il proprio
modus vivendi et operandi in virtù di un destino da compiere.
E’ agli “ordini” del Cuore (definito Imperatore) che il Rene rilascia il Jing e fa si che si trasformi
in Qi, cioè che generi attività Organica che permetta alla persona di esprimere se stessa nel
mondo e nelle relazioni con il prossimo. Il Pericardio rappresenta il Ministro del Cuore e, per
conto dell’Imperatore, comunica al Rene i “voleri” dello Shen, affinchè il Rene metta a
disposizione il Jing e lo lasci salire in alto vero il Cuore per trasformarsi in Qi.
Questa simbologia della Medicina Cinese indica come la trasformazione, la crescita e
l’evoluzione corporea passino per una presa di coscienza, per una trasformazione interiore che
ci illumini il cammino e ci consenta di incamminarci verso quella direzione di vita che la scintilla
“divina” residente in ognuno di noi ci indica.
Per far si che la scintilla divina possa esprimersi, è necessario in primis avere coscienza del sé
e risorse pr esprimere il sé (Jing), poi si deve avere il coraggio e la propulsione interiore ad
incamminarsi (Qi), infine ci si eleva con le significative esperienze che si traggono dal
Cammino lungo la Via che porta al compimento del Destino (Shen). Questo consentirà al
praticante di fondersi con il tutto, con il cosmo intero, poiché chi persegue il proprio Destino è
una persona ch si “arrende alla vita”, cioè che non lotta contro l’esistenza pr ottenere quel che
vuole, ma rinuncia al Sé, al desiderio, alla materia ed all’ego, abbracciando invece la natura
intrinseca di se stesso e della vita che gli si offre così com’è e senza forzature derivanti dalla
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volontà razionale: solo così si potrà compiere il cammino, solo così ci si potrà riempire della
Vita e della Via ed entrare a far parte della schiera degli Illuminati, cioè coloro che usano la
propria luce interiore per far luce sul cammino da compiere.
Soltanto chi accetta di rinunciare a trattenere, ad attaccarsi ed a desiderare smodatamente
può sentirsi all’interno e scoprirsi pieno di quelle risorse interiori fisiche e spirituali più che
sufficienti per trascendere questo mondo.
Non è casuale che tutti i grandi Illuminati della storia del mondo, assurti giustamente al livello
di Divinità, come Gesù, il Buddha, Laozi, ma anche tutti i grandi Santi delle varie tradizioni
siano passati per il digiuno, per l’astinenza, per il silenzio, per il ritiro, per la solitudine…per poi
tuffarsi nuovamente nel mondo pronti ad interagire con esso sulla base di una nuova e
ritrovata luce vigorosa con cui far esprimere la propria coscienza della vita.
Arrivati a questo punto nella pratica, si comprendono le leggi che governano il mondo intero, le
cause che muovono gli eventi, le leggi ed i principi naturali a monte di qualsiasi fenomeno. Chi
giunge a queste vette bypassa il fenomeno (manifestazione) poiché vede e comprende
direttamente il noumeno (essenza), sia a livello fisico che emotivo o cosmico. Si tratta di
persone che sono in grado di dominare completamente la materia, sfidando e superando le
apparentemente universali leggi della fisica, così come noi la conosciamo, anche se con i
moderni studi della Fisica Quantistica, la comunità scientifica si sta sempre più avvicinando alle
concezioni Taoiste che regolano l’intero cosmo, micro e macro.
Uno dei cardini della pratica Alchemica è Zhou Tian Gong, cioè il lavoro sulla Circolazione
Celeste, divisa in Xiao Zhou Tian (Orbita Microcosmica o Piccola Rivoluzione Celeste) e Da
Zhou Tian (Orbita Macrocosmica o Grande Ricoluzione Celeste).
Con questi metodi, praticabili da fermi o in movimento o con le pratiche Marziali Interne, si
mettono in comunicazioni 10 Punti, detti Porte (Qiao) che ricapitolano l’intero processo di
trasformazione Alchemica. Facendo passare con specifici metodi meccanici, respiratori e di
Intenzione il Qi da un Punto all’altro, si promuove il movimento energetico, che genera a sua
volta il movimento della persona nell’Orbita Cosmica del mondo in cui vive: tutto quel che
avviene nel Corpo, microcosmo, si riflette in quel che avviene fuori, macrocosmo. Indurre dei
processi di movimento, raffinazione e trasformazione nell’interno, permette e promuove il
cambiamento di direzione, di scelta e di comportamento del protagonista nella sua vita.
Si diventa, dunque, asse gravitazionale e di rotazione del proprio “Pianeta – Vita” e non si
passerà più l’esistenza a rincorrere gli eventi ed i fatti della vita inseguendoli sulla linea
dell’equatore tentando di correre velocemente quanto loro, ma si diventerà i generatori del
movimento del pianeta, determinando come e quali tipologie di eventi si manifesteranno. Quel
che avviene “fuori” è un riflesso delle vibrazioni che noi stessi emaniamo: più ordinate,
armoniche, sottili, spirituali ed elevate sono, più otterremo, in risposta, una risonanza
complementare e foriera di crescita.
Dunque la pratica a fini Alchemici delle Discipline Interne Taoiste mira a trasformare
profondamente la persona, mettendola in condizione di percepire e nutrire sempre più
intensamente il sé, per poi partire dall’ascolto profondo del proprio Cuore al fine di
incamminarsi verso la Meta che ognuno di noi vede per la propria vita.
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1° Stadio dell’Alchimia – Liang Jing Hua Qi
Trasformare il Jing accumulato in Qi. Questo è lo scopo conclamato del 1° stadio dell’Alchimia
Taoista. Si tratta di riuscire a strutturare un corpo sano, in salute, eliminare le malattie
croniche, consolidare l’autostima e la coscienza del sé, fare in modo di avere speranza nelle
proprie chances e nel futuro, far si che ci si senta a proprio agio con se stessi, fisicamente,
emotivamente e spiritualmente.
La fase di Iniziazione prevede proprio lo sviluppo della Self Confidence, vale a dire di quello
stato interiore di benessere psico – fisico che dia alla persona la sensazione di essere contento
di come si è, di quel che si ha e della potenzialità di come si può diventare e migliorare in virtù
delle proprie risorse.
La fase della Coscienza prevede il cambiamento ed il potenziamento della Mente e della
Volontà, allo scopo di raffinare la Coscienza: il Jing, cioè l’essenza del sé, lavora e si
distribuisce in funzione della propria coscienza, in virtù dell’ambiente sociale che ci influenza,
in funzione anche di quel che si è imparato nella vita….cambiare la capacità percettiva della
vita e credere che il cambiamento, la trasformazione, la guarigione e l’elevazione siano
possibili è necessario allo scopo di far si che il Jing si trasformi in Qi, cioè da potenzialità del sé
(Jing) ad espressione del sé (Qi). Finchè non si crederà nella trasformazione e non ci si
concentrerà, nonostante tutte le possibili avversità presenti, sulla lucida volontà e sensazione
di miglioramento in costante divenire, nulla cambierà davvero.
Quando si otterrà la vivida percezione che si esce dall’empasse di vita in cui si ristagna, allora
ci si libera da tutto ciò che imprigiona petto ed addome, ci si detossifica fisicamente ed
emotivamente di tutti i ristagni, il petto si apre e riceve il Jing che i trasforma in Qi. L’Alchimia
è la redenzione dell’aspetto spirituale dalle pastoie materiali patologiche. Chi non si sente
libero di esprimere (Qi) se stesso (Jing), ristagna nella vita e non procede lungo la Via, non
supera le prove e le difficoltà, rassegnandosi a far passare il tempo senza produrre una reale
crescita personale interiore: è in funzione di come ci si sente dentro e di come si evolve che la
vita cambia intorno al soggetto e tutto ciò gli consente di vedere sempre più chiaramente al
futuro. Questa è la fase della Trasformazione.
2° Stadio dell’Alchimia – Liang Qi Hua Shen
Trasformare il Qi in Shen. E’ lo stadio, forse, più complesso da completare e raggiungere. Si
tratta di aprire il Cuore, sviluppare l’onestà ed arrendersi alla vita. Ciò indica la capacità di
superare la dimensione “Ego”, in cui ci si sente al centro della vita per raggiungere una
dimensione in cui ci si fonde con la vita stessa. Quando si abbandona, con il 1° stadio, la paura
di non farcela e tutte le brame da compensazione che ne derivano, si accede a questo 2° livello
in cui lo scopo è imparare a sentire che la vita di per sé ci offre già tutto quello di cui abbiamo
bisogno per compiere il nostro Destino in maniera completa ed efficace. Arrendendosi alla vita
e sviluppando l’onestà nei confronti di se stesi, ammettendo pregi e difetti con serenità, si può
interagire senza configgere, senza pretendere che il prossimo ci compiaccia o senza aspettarci
che gli altri siano come noi li desideriamo, ma imparando ad accettarne l’intima essenza, per
stabilire legami veri e profondamente costruttivi.
Ciò permetterà altresì di superare l’attaccamento al prossimo, poiché si entra in una forma
mentis in cui, se un rapporto senza conflitto si esaurisce da sé, è soltanto perché ha esaurito il
suo ruolo in quel momento contingente della cita e ci lascia liberi di proseguire il cammino
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senza rimorsi o rimpianti. Ciò non significa diventare freddi o insensibili, ma onesti e
profondamente sinceri con se stessi e con gli altri che ci consentono ogni giorno di elevarci
sempre più. La crescita è perdere quotidianamente qualcosa, non acquisire: perdere ego,
brame, attaccamenti…Questo processo permette al cuore (Imperatore) di aprirsi, vale a dire di
liberarsi dai pesi che lo “costringevano” ad essere in contatto in via esclusiva con istinti
materiali (salute, sopravvivenza, sesso, relazioni carnali, cibo…tutte questioni superate nel 1°
stadio) per consentirgli di agire ed esprimersi unicamente in virtù della propria attitudine
personale votata al compimento di quel Destino che la Scintilla Celeste depositata in ognuno di
noi ci indica.
Chi, onestamente, guarda a sé ed alla vita non potrà che procedere con la serena
consapevolezza di quali sono le Vie adatte a sé o non adatte, così da poter sempre scegliere, in
piena coscienza, che direzione prendere senza mai arrivare allo scontro o al conflitto col mondo
e con il prossimo, proprio perché l’Ego è il risultato dell’ignoranza: ignoranza del sé, ignoranza
del proprio obiettivo, ignoranza dei propri limiti e potenzialità.
3° Stadio – Liang Shen Hua Xu
Si tratta di lasciar andare lo Shen (Spirito) Individuale dal Petto alla Testa, sede del Grande
Shen (Shen Ancestrale che ci anima, espressione pura del Cielo) e lasciare che torni al Petto.
E’ un processo legato al Fegato (concludere qualcosa che volge al termine) ed alla Colecisti
(ricominciare ex novo), che determinano il perenne rinnovamento, lo sbocciare si una
primavera a posteriori di un rigido inverno.
Si giunge lentamente allo stato dell’Indifferenza, vale a dire allo stadio della consapevolezza
che tutto è momentaneo, tutto è impermalente poiché in continuo Mutamento ed Evoluzione,
che tutto ha un valore relativo e mai assoluto. Ci si decontamina dalle influenze mentali e dalla
mania di categorizzare le cose: così nulla può più avere potere sulla persona e sulla sua vita,
poiché vede e vive tutto in funzione del sentire interiore che lo spinge a lasciar andare quel che
vive senza attaccamento, per aprirsi sempre più e senza desideri o pregiudizi a quel che
avviene nella vita, cioè all’influenza Celeste che tutto muove, anche all’interno dell’animo
umano.
Lo scopo non è cambiare il percorso di vita, ma la percezione che si ha del percorso:
cambiandone la percezione ed il punto di vista, cambierà radicalmente il Destino, poiché
cambierà il modo dello Shen di approcciarsi alla Vita e, quindi, il modo di vivere (Qi) e la
percezione del sé (Jing) nella vita.
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L’Alchimia Taoista in relazione alle 3 Cavità del Corpo
La postura dipende in primis dal Jing, ma anche dall’educazione dell’infanzia, dalla scarpe,
dalle costrizioni sociali, dall’obesità, dalle gravidanze, dall’invecchiamento e dallo sport. La
postura è in relazione con i cosiddetti 5 Pilastri (Wu Shu), che sono 5 gruppi muscolari legati a
Du Mai e Dai Mai, cioè alla Costituzione. Essi sostengono le 3 grandi cavità (Cranio, Torace,
Pelvi) rappresentanti i 3 Dantian con la mediazione della Colonna Vertebrale:
-
Sternocleidomastoideo (collega Cranio e Torace)
Diaframma (collega Torace e Lombi)
Muscoli Paravertebrali (collegano dorsalmente le 3 cavità)
Retti Addominali (collegano Torace e Pelvi)
Ileo Psoas (collega Schiena e Pelvi)
Questi 5 gruppi muscolari consentono la stazione eretta, garantita dall’energetica del Meridiano
Du Mai (che controlla la Colonna) che permette il sollevamento della testa e l’estensione della
cavità toracica.
Cranio
Ci sono molti modi di analizzare la forma, la struttura ed i segni presenti al livello del Cranio.
Se ne possono prendere in considerazione gli aspetti morfologici, analizzando quale porzione
del viso sia più ampia e sporgente delle altre, per dedurre quale dei 5 Elementi abbia
predominanza rispetto agli altri.
Si può prendere in considerazione la presenza di segni, nei, discromie sulle varie zone del viso
per dedurre quale Meridiano Distinto sia all’opera per tenere in Latenza una possibile futura
patologia.
Si possono analizzare i segni e le rughe della pelle, per valutare quale sia l’emozione
patologicamente più presente.
Ma quello che, in quest’analisi è per noi di vero e profondo interesse è che la Testa rappresenta
la Sede dello Shen Originario (Yuan Shen che risiede nel Cervello). Grazie al Collo ed ai Punti
Finestra del Cielo, la Wei Qi (intesa in questo senso come “energia sensoriale”) accede agli
Orifizi della Testa e consente la percezione del Mondo, della Vita, del Percorso sul quale siamo
proiettati. Questo permette al nostro Imperatore, il Cuore, di interfacciarsi con l’esterno e di
ricavare esperienze significative dal feedback che la vita ci propone in virtù del nostro
comportamento.
A questo livello siamo nella fase della differenziazione, momento in cui si abbandonano i
precedenti modi di essere, vivere e manifestarsi per accedere ad un superiore livello di
consapevolezza di sé e della vita stessa (Shen torna al Vuoto – Xu).
Il Cranio rappresenta il nostro Dantian Superiore, la capacità potenziale di superare la
dimensione spazio – temporale del mondo come aspetto contenitivo e limitante l’espressività
dello spirito: si riconosce la matrice universale che anima il tutto (i 10.000 esseri del Patriarca
Laozi), ci si riconosce in essa e si supera il concetto della divisione, della separazione, della
caratterizzazione personale ed individualistica. Parola chiave “io diventerò, io tendo verso…”.
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Torace
Così come il Cranio rappresenta Yuan Shen, così il torace è espressione dello Shen del Cuore,
cioè dell’attitudine verso la vita, della prospettiva e della speranza che si ripongono in essa. Il
torace, inoltre, crea la dialettica Qi – Xue, rappresentata dal rapporto Ht – Lu.
Il Torace non è soltanto la sede dell’attività cardio – respiratoria (come se fosse poco!), ma è
anche un grande amplificatore delle Emozioni: su di esso due punti in particolare riflettono lo
stato delle emozioni e della loro gestione: Lr 14 e Sp 21 di cui tra poche righe parleremo.
Il punto Mu del Riscaldatore Superiore (CV 17) rappresenta il movimento del Qi (Wei Qi in
special modo), cosa che può determinare la forma ed il movimento del torace in relazione alle
emozioni: torace sollevato è sintomo di Collera, spalle cadenti indicano Tristezza, Spalle aperte
all’indietro fanno pensare ad Ansia ed Irrequietezza, spalle chiuse in avanti a Paura e
Rimuginazione.
Inoltre il Petto rappresenta l’incontro delle Emozioni recenti, relative al vissuto attuale con la
Zong Qi, l’energia delle influenze parentali che determinano il nostro sviluppo in merito ad
aspetti caratteriali, comportamentali, etici e morali.
CV 17 (Mu del Riscaldatore Superiore) e CV 18 (punto Nodo di Jue Yin) sono in relazione a
Petto e Zong Qi e fanno parte dell’Asse Jue Yin, deputato a “chiudere col passato” per
proiettarsi con fiducia nel futuro, consci ed arricchiti delle esperienze del vissuto.
Lr 14 anche appartiene a Jue Yin e si occupa di chiudere vecchi cicli: il suo nome “Qi Men”,
indica il compimento di un qualcosa che va salutato perché si possa dare il via a qualcosa di
successivo e conseguente: esso serve a decomprimere, tra le altre cose, gli spazi ed i relativi
muscoli intercostali, rilasciando le Emozioni lì “bloccate”, affinchè possano rientrare nel “circolo
sanguigno” per essere poi analizzate dal Cuore, sprigionandosi finalmente dalla Latenza
(Emozioni Kan – non consapevoli). Questo è il motivo per cui, spesso, durante le sessioni di Qi
Gong, di Meditazione, di Arti Marziali Interne in cui il respiro, la concentrazione, il rilassamento
e la fluidità del movimento sono gli ingredienti cardinali si assiste a poderosi sblocchi energetici
ed emotivi! Dipende anche dalla liberazione di Lr 14.
Sp 21, diversamente, si occupa non solo di coordinare tutti i Luo e le loro Emozioni Qing
(consapevoli), ma fa si che il vissuto contamini e corrobori la Costituzione, permettendo la
trasformazione e la rigenerazione del sé, via Bao Mai (con cui comunica) e, di conseguenza,
Dai Mai e Jing.
Qui ci si trova al livello della fase dell’Interazione (Qi): si sperimenta il Sé nel mondo per trarne
nutrimento esperienziale che consenta l’ascensione (Finestre del Cielo) verso lidi di coscienza
più raffinati (Qi si raffina in Shen).
In sintesi, il Torace rappresenta le istanze emotive e la loro influenza nella nostra vita, cosa
che determina il nostro agire, il nostro Modus Operandi: non a caso il Torace (Dantian Medio –
Qi) si lega alle braccia, veicoli dell’azione. Parola Chiave “io faccio in virtù di come sono ed in
virtù di dove sento di dover arrivare”.
Addome
Anch’esso in relazione al Dantian Medio, in questa zona valutiamo lo stato del Qi Post Natale.
L’addome è in relazione alla Terra che, tramite Sp – St, ha una relazione diretta con Xue e con
le emozioni Qing (consapevoli). In condizione di stress, l’addome crea delle tensioni in
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specifiche aree per cercare di agire sulle emozioni del momento. Ad esempio, chi usa la
razionalità per gestire le emozioni, tende ad avere gli addominali contratti. Prendendo in
esame la direzionalità che le varie emozioni impongono al Qi, possiamo determinare dove si
manifesteranno le tensioni in relazione a quelle emozioni:
-
Rabbia solleva il Qi  tensioni al di sopra dell’ombelico
Ansia ed Agitazione vanno in alto e verso fuori  tensioni al di sopra ed all’est. di St 25
La Paura scende e comprime verso l’interno  tensioni sotto l’ombelico
La Tristezza scende  tensioni al di sotto ed all’esterno di St 25
Le tensioni muscolari, come sappiamo, rappresentano un sistema di induzione della Latenza di
Emozioni Kan (non consapevoli, visto che vengono bloccate dalla Wei Qi nei muscoli) non
risolte. Massaggiando e palpando, non ci si deve stupire qualora la persona avesse reazioni
emotive inaspettate (ansia, panico, confusione, senso di svenimento, cioè fuga dalla realtà…).
Questo avviene poiché l’addome è sede di Ying Qi, energia Consapevole e Cognitiva: le
emozioni irrisolte ed Inconsapevoli vengono immediatamente analizzate, creando proprio uno
sfogo emozionale.
L’addome trasforma e trasporta (vedi Sp) le Emozioni, cioè le elabora: ecco che esso è in
particolare rapporto con la sensazione di essere amati, apprezzati, voluti (gravidanza).
Pelvi
Qui siamo in relazione al Dantian Inferiore, cioè al fondamento della vita. Abbiamo qui
concentrate le funzioni di eliminare l’impuro e di mettere in riserva il puro. Inoltre garantisce la
sensazione del Sé (Jing) e, tramite la zona genitale, l’aspetto creativo.
La zona lombare, legata alla pelvi, rappresenta il modus vivendi e di incedere nella vita:
problematiche di questa zona richiamano le Sindromi di Ki/Bl legate in special modo alla paura,
alla mancanza di volontà o certezze.
Questo è ben visibile nell’anziano: quando perde spinta verso il futuro e vengono a mancare le
motivazioni, la postura cambia radicalmente. Le anche vengono spinte all’indietro, ci si inclina
in avanti a causa di ciò, si forma spesso il gibbo su GV 14 poiché la testa non si erge più verso
il Cielo ed il Jing che dovrebbe salire al Cervello si ferma lì. Ciò è indice del disagio di
invecchiare: non indica, cioè, la vecchiaia, ma l’attitudine con cui la si affronta (cit. Jeffrey
Yuen).
Infine la Pelvi ha relazione con Dai Mai: esso ha a che fare con le latenze. Ad esempio, persone
che tengono nascosti dei segreti, utilizzano Dai Mai e ne nasceranno contrazioni dei glutei che
sono in diretta relazione con ciò che si vuole tenere dentro di sé e non far manifestare
all’esterno (basti pensare che l’ano si chiama Po Men, porta del Po che, se esce fuori dal corpo,
si muore…). Dalla tensione continua possono derivare emorroidi, fistole, ascesi rettali,
patologie prostatiche o urinarie, tutto a causa della Stasi indotta dalla tensione.
Ecco che, da questa semplice analisi, ci rendiamo conto di come la Pelvi rappresenti il
magazzino di cui disponiamo per accedere alle riserve vitali: sta a noi decidere di conservare
esclusivamente il “puro” o di incamerare anche “l’impuro” (concetto di Latenza).
Qui siamo al livello della Sopravvivenza (Jing), momento in cui ci si concentra per far si di
avere a disposizione il massimo ed il meglio per potersi rinforzare, curare e costruire agli ordini
di un progetto energetico ancestrale (Yuan Jing – accumulare Jing per trasformarlo in Qi).
Parola chiave “Io sono, io sono fatto così”.
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Il Qi Gong, il Polso e le 3 Cavità
E’ possibile verificare la distribuzione del Qi attraverso le tre Cavità e, dunque, nel processo di
raffinamento Alchemico non soltanto attraverso i segni (fisici ed attitudinali) che il praticante
manifesterà e di cui abbiamo discusso nelle prime pagine, ma anche attraverso l’esame dei
Polsi. Nel Binhu Mai Xue di Li Shi Zhen e nel Classico Imperiale dei Polsi (testo in giapponese)
del 1770 viene discusso ed illustrato un metodo per apprezzare il polso poco diffuso al giorno
d’oggi, basato sulla distribuzione globale di Yin e Yang attraverso i 6 Livelli Energetici, secondo
il seguente schema:
-
Livello Superficiale  Wei Qi  Tai Yang
Livello Medio  Ying Qi  Yang Ming
Livello Profondo  Yuan Qi  Shao Yang
All’uomo veniva palpato esclusivamente il polso sinistro, alla donna solamente il destro. A
seconda del Pieno o del Vuoto riscontrato ai 3 livelli ci si rendeva conto della necessità di
disperdere il Livello in questione o di tonificarlo tramite il suo livello Yin corrispondente:
-
Eccesso al livello Superficiale  Disperdere Tai Yang
Deficit al livello Superficiale  Tonificare Tai Yang (anche tramite Shao Yin)
-
Eccesso al livello Medio  Disperdere Yang Ming
Deficit al livello Medio  Tonificare Yang Ming (anche tramite Tai Yin)
-
Eccesso al livello Profondo  Disperdere Shao Yang
Deficit al livello Profondo  Tonificare Shao Yang (anche tramite Jue Yin)
Questo “semplice” metodo di valutazione dello stato energetico è, altresì, ideale per la
valutazione dello stato dei 3 Tesori (Jing, Qi, Shen) e per rendersi conto della loro evoluzione e
trasformazione reciproca. Inoltre consente di valutare lo stato delle 3 Cavità e dei
corrispondenti Dantian:
-
Livello Superficiale  Cranio/Dantian Superiore  Shen
o
-
Livello Medio  Torace/Dantian Medio  Qi
o
-
Il passaggio tra medio e superficiale è mediato da:
 punti Finestra del Cielo
 Sternocleidomastoideo
Il passaggio tra inferiore e medio è mediato da:
 Diaframma
 Retti Addominali
Livello Profondo  Pelvi/Dantian Inferiore  Jing
o
Il sostegno dell’iInferiore è gestito da:
 Ileo – Psoas
 Retti Addominali
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Ecco che in questo modello un polso pieno al livello medio e debole/corda al livello superficiale
depone per una non trasformazione da Qi in Shen con inattività o deficit dei Punti Finestra del
Cielo, giusto per fare un esempio.
In questo modo, è anche possibile scegliere il sistema di Qi Gong più adatto per il praticante in
virtù della struttura Energetica o Cavità su cui ha intenzione di lavorare. Ci sono, come è
ovvio, numerosi sistemi di Qi Gong adatti a questo scopo: ne esemplificheremo alcuni.
-
Livello
o
o
o
Superficiale  Wei Qi
Yi Jin Jing
Taiji Qi Gong
Arti Marziali Interne (Taiji Quan, Xing Yi Quan, Bagua Zhang)
-
Livello
o
o
o
Medio  Ying Qi
6 Suoni
5 Animali
Metodi di Visualizzazione
-
Livello
o
o
o
Inferiore  Yuan Qi
8 Broccati
Lavaggio del Midollo
Qi Gong Alchemico
Se, diversamente, volessimo valutare l’effetto della pratica sulle 3 Cavità, potremmo
schematizzare un altro ed ulteriore metodo:
-
Livello Superficiale  Cranio
o Inspirando visualizzare il Cranio, espirando lasciare che si illumini
-
Livello Medio  Torace
o Inspirando visualizzare il Torace, espirando lasciare che si illumini
-
Livello Profondo  Pelvi
o Inspirando visualizzare la Pelvi, espirando lasciare che si illumini
Questo metodo consente anche di sbloccare il passaggio dell’energia da una cavità all’altra,
ove il Polso segnalasse una Stasi da Eccesso in una Cavità ed un Deficit nella successiva: sarà
sufficiente inspirare visualizzando la Cavità in “Eccesso” ed espirare illuminando la successiva
in “Deficit”.
Si propone l’utilizzo di metodi di Visualizzazione e di utilizzo della luce poiché, come dice il M°
Jeffrey Yuen, la luce è la Scintilla Celeste (Divina) che ci anima ed il suo movimento e
manifestazione è il motore immobile a monte di qualsiasi processo trasformativo e di
sublimazione. Inoltre la luce dello Shen è la consapevolezza costante e perenne di quel che
avviene, di come avviene e del perché esso stia avvenendo.
Se si preferisce lavorare anche in maniera “meccanica” e strutturale, si sceglieranno metodi ed
esercizi atti a liberare e sciogliere le fasce muscolari (5 pilastri) in relazione alle 3 cavità.
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Elenco delle Fonti e Bibliografia
-
Seminari Qi Gong Taoista – Marziale – Medico – Prof. Jeffrey Yuen – AMSA / Xin Shu
-
Seminari Medicina Cinese Classica – Prof. Jeffrey Yuen – AMSA / Xin Shu
-
Seminari Medicina Cinese Classica – Dott. Di Stanislao/Corradin/De Berardinis – AMSA
-
Seminari di Arti Marziali Interne Cinesi – Maestri George (Guo Ming) Xu e Flavio Daniele
-
Dispense di Jeffrey Yuen e DVD – AMSA / Xin Shu
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Clinica Oncologica in Medicina Cinese Classica
Endocrinologia in Medicina Cinese Classica
La Fisiognomica e la Morfologia
Il Suwen ed il Ling Shu – Studio n° 1 e 2
Disturbi Psichici, Alimentari, Metabolici
I disturbi dello Shen: lo Psichismo in Medicina Classica Cinese
La Camera del Sangue: Ginecologia e Ostetricia in Medicina Classica Cinese
Gastroenterologia e Scuola della Terra
Le Regole Terapeutiche. L'azione intrinseca dei Punti
Il Trattamento delle Malattie Autoimmuni in Agopuntura e MTC
I Visceri Curiosi. L'Invecchiamento
Meridiani Luo, i Meridiani Tendino Muscolari, i Meridiani Distinti
Le Analisi del Sangue in Medicina Cinese
Oli Essenziali in Medicina Cinese
-
DVD di Jeffrey Yuen – Chiway, Daoist Healing Art, Maryland Acupuncture Society, ACCM
-
Dispense del Dott. Dante De Berardinis ed il suo Blog
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La Milza – Pancreas e lo Stomaco: dalla Fisiologia alla Clinica
Il Polmone: dalla Fisiologia alla Clinica
Ginecologia ed Ostetricia secondo la Suola Italiana di Agopuntura
Qi Jing Ba Mai – Gli 8 Meridiani Straordinari
Jing Luo Mai – Luo/Distinti/Tendino-Muscolari
L’Obesità ed il controllo della Fame in Agopuntura
Il Dolore nell’ottica della Scuola Italiana di Agopuntura
Le Allergie e le Intolleranze Alimentari in Medicina Cinese
-
La Mandorla – AMSA – Fogli Elettronici di M.T.C.
-
Fitoterapia Energetica con Rimedi Occidentali – Di Stanislao/Brotzu/Simongini – AMSA
-
Manuale di Qi Shu – Franco Bottalo – Xenia
-
Il Cammino dell’Anima – Franco Bottalo – Xenia
-
Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese – Franco Bottalo – Xenia
-
Medicina Classica Cinese – AA. VV. – Xin Shu
-
Medicina Tradizionale Cinese per lo Shiatsu ed il Tuina – AA.VV. – CEA
-
Manuale Didattico di Agopuntura – Brotzu / Di Stanislao – CEA
-
Le Tipologie Energetiche ed il loro riflesso nell’Uomo – AA.VV. – CEA
-
Le Metafore del Corpo – Di Stanislao – CEA
-
Visceri e Meridiani Curiosi – AA. VV. – CEA
Scuola Discipline Orientali “Tian Chong” 天 沖 – Dir. Tecnico R. Capponi – www.scuolatianchong.it
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-
Fondamenti di Agopuntura e Medicina Cinese – AA. VV. – CEA
-
Agopuntura Cinese – AA. VV. – CEA
-
Dietetica Cinese – Sotte – CEA
-
Farmacologia Cinese – Sotte – CEA
-
Dietetica Medica Scientifica e Tradizionale – AA. VV. – CEA
-
I Canali di Agopuntura – Giovanni Maciocia – CEA
-
La Clinica in Medicina Cinese – Giovanni Maciocia – CEA
-
La Diagnosi in Medicina Cinese – Giovanni Maciocia – CEA
-
I Fondamenti della Medicina Tradizionale Cinese – Giovanni Maciocia – CEA
-
Massaggio e Fisiochinesiterapia Cinesi – AA. VV. – CEA
-
Metodo Pratico di Autoelevazione col Qi Gong Cinese – Li XIao Ming – Erga
-
Il Potere Segreto del Corpo nelle Arti Marziali – Flavio Daniele - Caliel
-
Le Tre Vie del Tao – Flavio Daniele – Caliel
-
I Tre Poteri Segreti del Taiji Quan – Flavio Daniele – Caliel
-
Xin Yi Quan – Flavio Daniele – Caliel
-
Le Radici del Qi Gong Cinese – Yang Jwing Ming – Mediterranee
-
Qi Gong – Il segreto della Giovinezza – Yang Jwing Ming – Mediterranee
-
Qi Gong Meditation: Embrionic Breathing– Yang Jwing Ming – YMAA
-
Qi Gong Meditation: Small Circulation – Yang Jwing Ming – YMAA
-
Bagua Zhang – Theory and Application – Yang Jwing Ming – YMAA
-
Xing Yi Quan – Yang Jwing Ming – YMAA
-
Taiji Quan – Teoria e Potenza Marziale – Mediterranee
-
Tredici Saggi sul Taiji Quan – Chen Man Ching - Feltrinelli
-
DVD di Taiji Quan e Qi Gong – Yang Jwing Ming – YMAA
-
DVD di Arti Marziali Interne – George (Guo Ming) Xu e Flavio Daniele
-
DVD e Pubblicazioni di Arti Marziali Interne e Qi Gong Taoista – Autori Vari
-
Dispense di Qi Gong Taoista, Tuina, Medicina Cinese – Roberto Capponi – AIDOR
-
Scuola Discipline Orientali Tian Chong – www.scuolatianchong.it – Roberto Capponi
Roberto Capponi – [email protected]
Scuola Discipline Orientali “Tian Chong” 天 沖 – Dir. Tecnico R. Capponi – www.scuolatianchong.it
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