git 29 valorizzazione delle cultivar arboree autoctone dell`alta

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git 29 valorizzazione delle cultivar arboree autoctone dell`alta
GIT 29
VALORIZZAZIONE DELLE CULTIVAR
ARBOREE AUTOCTONE DELL’ALTA MURGIA E
TUTELA DEL PAESAGGIO AGRARIO
(AMYGDALEA)
AMYGDALEA
Luogo e data di costituzione: Toritto (Ba), 18 febbraio 2002
Sede eletta: c/o Consorzio “Mandorla Torittese della Murgia”, Via Robert Kennedy, 5 - 70124 Bari,
e-mail: [email protected]
Territorio di riferimento: area dell’Alta Murgia Barese.
Ambito/Settore
a) Cultivar autoctoni dell’Alta Murgia
• Ricerca e studio delle cultivar tradizionali dell’Alta Murgia, con particolare riferimento alle
cultivar autoctone di mandorlo come la “Filippo Cea”
• Analisi economica delle potenzialità di mercato delle cultivar autoctone utilizzando il
metodo biologico
• Legislazione in materia di valorizzazione delle produzioni locali
• Ripristino della filiera delle mandorle, nella prospettiva della globalizzazione dei mercati dei
prodotti agricoli
• Incremento dei processi di scambio di conoscenze tra imprese agricole e di trasformazione
ed Istituzioni di ricerca e di Alta Formazione, in particolare l’Istituto Sperimentale
Agronomico di Bari
b) Tutela del paesaggio agrario
• Studio del territorio, con particolare riferimento all’integrazione tra produzioni agricole
tradizionali e architettura vernacolare
• Ipotesi di impresa agricola multifunzionale nell’ambito di uno sviluppo rurale sostenibile
• Profili legati all’utilizzo di programmi comunitari al fine della creazione di reti di aziende
agricole multifunzionali
• Individuazione di ipotesi di seed-saving, in particolare in collaborazione con il Campo
Sperimentale di Bitetto dell’Istituto Sperimentale Agronomico
• Analisi della legislazione vincolistica, con particolare riferimento al Testo Unico sui Beni
Storici ed Ambientali, alla normativa nazionale e regionale sui Parchi ed alla normativa
comunitaria come la direttiva “Habitat” ed il programma “Life”
Obiettivi
La valorizzazione, in una prospettiva di marketing territoriale, del territorio dell’Alta Murgia, ed in
particolare della zona coltivata a mandorlo. La ricerca sul territorio verrà integrata con la ricerca
teorica, in stretto collegamento tra imprese e comunità scientifica. La ricerca troverà supporto anche
nel mondo dell’associazionismo ambientalista e culturale, in particolare Italia Nostra ONLUS e
Archeoclub. La valorizzazione economica del territorio verrà ipotizzata in un contesto di sviluppo
sostenibile, nonché di accesso ai risultati di ricerca più avanzati, di tutela del paesaggio agrario e dei
consumatori. In particolare si partirà, per quanto riguarda il mandorlo, dai risultati delle ricerche
dell’Istituto Sperimentale Agronomico di Bari, che hanno evidenziato l’ottima qualità del prodotto
locale. Si attiveranno attività formative come quelle già sviluppate a Toritto dalla Scuola Estiva
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dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici,
tradizionale.
Numero di Aderenti: 37
Numero di IMPRESE (>250 addetti):
di PMI (<250 addetti):
e strutture di Enti Pubblici e Enti Locali:
indirizzata alla tutela del paesaggio agrario
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Delegati e Responsabili del GIT:
• Emilia D’Urso, Tel. 080 5617833; e-mail: [email protected]
Promotori
Emilia D’URSO (Masseria Didattica “Pilapalucci”, Toritto); Domenico VITI (Università degli
Studi di Bari); Vincenzo RIZZO (Direttore dell’Istituto Sperimentale Agronomico di Bari); Donato
DE GIORGIO (Responsabile della Biodiversità del Mandorlo presso l’Istituto Sperimentale
Agronomico di BARI); Franco MONOPOLI (Presidente Regionale Associazione Professionale
Agricola AcliTerra); Elvira TATULLI (Delegata per i P.O.R. della Presidenza Regionale di Italia
Nostra); Gerardo LATROFA (Commercio Ortofrutta e Miele).
Organizzazione del GIT
Gruppi di lavoro: Cultivar autoctoni; Sviluppo Rurale Sostenibile
Elenco delle attività che il GIT ha svolto dalla data di costituzione
• Assemblea costitutiva: 18 febbraio 2002
• Presentazione pubblica del GIT: Sala Consiliare del Comune di Toritto, 30 agosto 2002.
Il Follow-up del GIT
Il GIT sta sviluppando una intensa attività di collaborazione con l’Istituto Sperimentale
Agronomico di Bari al fine della salvaguardia delle coltivar autoctone di mandorlo. Ha anche
iniziato una collaborazione con la Cattedra di Economia Agraria del Prof. Michele Distaso della
Facoltà di Economia dell’Università di Bari.
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