LE OLIMPIADI

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LE OLIMPIADI
Ad esclusivo uso interno della Scuola media Statale “G. Carducci” di San Cataldo –
classi 3e B, C, D
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LE OLIMPIADI
Olimpiadi antiche
Le Olimpiadi nacquero nell’antica Grecia, più di 1.000 anni prima della nascita di Cristo, ma è solo
a partire dal 776 a.C. che si cominciò a tramandare in forma scritta l’elenco dei vincitori di ogni
singola gara. Per questo motivo si fa risalire la prima Olimpiade Antica a tale data.
Per la cronaca, il primo vincitore di una gara nelle Olimpiadi del 776 a.C. fu Koroibos che trionfò
nella gara dello stadio.
Le Olimpiadi antiche avevano luogo, all’interno del sacro recinto di Olimpia, ogni 4 anni e,
addirittura, si sospendevano eventuali guerre in corso per consentire a tutti di parteciparvi (come
atleti o come spettatori).
Si praticavano soprattutto gare di corsa, di lancio del disco e del giavellotto, di salto in lungo, di
corsa con i carri e di pancrazio (un misto di lotta e pugilato).
Le gare erano riservate agli uomini e nessuna donna poteva assistervi.
I vincitori erano premiati con semplici corone di olivo (prelevato da alberi sacri collocati attorno al
tempio di Zeus) o di alloro ma, al rientro nelle loro città di appartenenza, venivano trattati come eroi
ricevendo onori, denaro, statue, …
Con l’andar del tempo violenza, corruzione, malaffare, ridussero i giochi olimpici a pericolose fiere
o mercati, tant’è che l’imperatore romano Teodosio, nel 393 d.C. li sospese. A ciò si aggiunga
anche che Teodosio era un imperatore cristiano mentre le olimpiadi, provenendo dalla Grecia
antica, avevano una matrice pagana.
Olimpiadi moderne
Sul finire del 1800 un nobile francese, il barone Pierre de Coubertain, riuscì a mettere d’accordo i
rappresentanti di varie nazioni al fine di far rivivere l’antico mito di Olimpia e, finalmente, nel 1896
ad Atene ebbe luogo la 1^ Olimpiade Moderna, alla quale putroppo non prese parte nessun atleta
italiano.
In occasione della prima olimpiade a Milano nasce il più antico giornale sportivo d’Europa: “Il
ciclista e la tripletta” che qualche anno dopo, stampato esclusivamente su carta rosa, si chiamerà
“La gazzetta dello sport” .
Viene inventata la gara della Maratona (km 42,195) per ricordare il sacrificio del soldato ateniese
Filippine che, per avvisare i concittadini della vittoria nella battaglia di Maratona, corse da
Maratona ad Atene, ma dopo aver dato la notizia morì stremato dalla fatica.
Le Olimpiadi Moderne si svolgono ogni 4 anni, dal 1928 sono aperte anche alle donne, ma non
interrompono le guerre, anzi sono proprio le olimpiadi ad essere sospese per consentire lo
svolgimento delle guerre:
- nel 1916, a causa della 1^ guerra mondiale
- nel 1940 e nel 1944, a causa della 2^ guerra mondiale
1936 Berlino
Fu l’olimpiade che doveva celebrare la grandezza di una nazione, la Germania nazista, e la
supremazia di una razza, l’ariana, su tutto il resto del mondo.
Hitler non risparmiò nulla per riuscire nel suo intento: si costruirono nuovi e moderni impianti
sportivi e due grandi villaggi per gli atleti (villaggi olimpici); si organizzarono al meglio i trasporti e
tutti i servizi in genere; gli atleti tedeschi furono esonerati dal lavoro per sei mesi per allenarsi al
meglio e forniti di tutto quanto gli era necessario.
Per la prima volta si girò un film su tutta la manifestazione.
Tutta l’olimpiade risultò grandiosa e molti atleti tedeschi vinsero medaglie d’oro. Solo un atleta
nero americano, Jesse Owens, guastò la festa ad Hitler, battendo per ben quattro volte i migliori
atleti tedeschi (mt 100, 200, salto in lungo e staffetta 4x100). Si narra che Hitler dovette
ripetutamente abbandonare lo stadio per evitare di stringere la mano ad Owens.
A cura del Prof. Vincenzo Duminuco
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L’Italia ottiene svariati successi (es. la medaglia d’oro nel calcio con la nazionale allenata da
Vittorio Pozzo) ma soprattutto vince la prima medaglia femminile nella storia dello sport italiano:
nei mt 80 ad ostacoli vince Ondina Valla, atleta bolognese.
1960 Roma
Fu l’olimpiade della modernità e della bellezza artistica.
L’Italia è in pieno boom economico e, con opportuni stanziamenti del governo, si costruiscono
stadi, palestre ed un villaggio olimpico con più di 1300 appartamenti. Si utilizzano i più moderni
materiali e le ultime tecnologie.
Ma Roma è l’olimpiade delle bellezze artistiche: molte manifestazioni sportive vengono organizzate
nei più bei posti della città (le Terme di Caracalla, la Basilica di Massenzio, il Campidoglio, il
Colosseo, l’arco di Costantino, ecc.).
L’atleta simbolo fu sicuramente l’etiope Abebe Bikila che corse la maratona a piedi scalzi (in
quanto essendo nato povero, da bambino non aveva mai usato le scarpe e preferiva continuare a non
usarle). La gara della maratona fu corsa di sera, illuminata per lunghi tratti da fiaccole accese, lungo
le più antiche e belle strade di Roma; l’arrico avvenne sotto l’arco di Costantino, accanto al
Colosseo.
Per gli italiani fu un trionfo (13 ori, 10 argenti e 13 bronzi) ma l’atleta più ricordato è Livio Berruti
che vinse i mt 200 battendo i più accreditati atleti statunitensi e stabilendo il record del mondo.
Da ricordare anche Nino Benvenuti, medaglia d’oro nel pugilato.
1968 Città del Messico
Fu l’olimpiade delle proteste e dei record.
Già prima del suo inizio, sulla scia di un movimento di protesta studentesco nato in Francia (maggio
francese) ed estesosi rapidamente in molte altre nazioni, compresa l’Italia, gli studenti messicani,
appoggiati dagli operai, protestarono contro il governo ma l’esercito sparò sui dimostranti
uccidendone un gran numero. Il ’68 è anche l’anno della guerra nel Vietnam, dei figli dei fiori e
dell’uccisione di Martin Luter King,
Durante la premiazione dei mt 200, due atleti statunitensi di colore si presentarono scalzi, con un
pugno guantato di nero e si rifiutarono di guardare la bandiera per protestare contro la
discriminazione razziale molto forte negli USA. Tutto il mondo assistette a questa protesta.
Ma fu anche l’olimpiade dei record: l’elevata altitudine di Città del Messico (2300 mt) influirà sul
rendimento degli atleti. A tale altitudine l’aria è rarefatta, quindi oppone meno resistenza ma
contiene anche meno ossigeno (30% in meno). Tutti gli sport di resistenza (necessità di ossigeno per
produrre energia) sono influenzati negativamente, mentre tutte le gare di velocità e di salto si
avvantaggiano della minore resistenza dell’aria e della seppur minima diminuzione della forza di
gravità. Moltissimi record vengono abbattuti!
Notevole è il record di salto in lungo stabilità dall’americano Bob Beamon che salta l’incredibile
misura di mt 8,90 e che resterà imbattuto sino al 1995.
Di particolare novità anche l’introduzione nel salto in alto dello stile Fosbury (salto di schiena),
mentre sino ad allora si utilizzava solo lo stile ventrale.
Per la prima volta viene introdotto il controllo antidoping.
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1980 Mosca – 1984 Los Angeles
Furono le olimpiadi del boicottaggio. Siamo in piena guerra fredda (USA – URSS).
Nel gennaio 1980 Mosca invade l’Afghanistan e gli USA invitano i paesi alleati a non partecipare
alle Olimpiadi di luglio! L’olimpiade risulta dimezzata e quindi priva di tutto il suo valore. L’Italia,
trovando una soluzione intermedia, manda solo quegli atleti che non appartengono a gruppi sportivi
militari.
Quattro anni dopo i paesi comunisti ricambiano la cortesia e non partecipano all’olimpiade di Los
Angeles, lamentandosi che la sicurezza non è garantita!
Anche questa Olimpiade perde di valore.
1988 Seoul
E’ l’olimpiade della riappacificazione: infatti vi prendono parte nuovamente i paesi appartenenti ai
due schieramenti, con la sola esclusione della Corea del Sud e di Cuba.
Ma è soprattutto l’olimpiade del doping in quanto, a seguito di più accurati e seri controlli, si scopre
una grande diffusione del doping. Alcuni atleti addirittura abbandonano Seoul prima della gara per
evitare di essere controllati.
2000 Sydney
È l’olimpiade del nuovo millennio, ma anche della tecnologia. L’Australia riesce ad organizzare
un’olimpiade storica in termini di strutture, organizzazione e controlli.
L’ingresso nel nuovo millennio viene festeggiato sportivamente nel migliore dei modi.
Da ricordare l’atleta statunitense Marion Jones, prima atleta donna a conquistare cinque medaglie
nella stessa olimpiade (tre ori e due bronzi nell’atletica leggera).
L’Italia conquista un ottimo settimo posto nel medagliere finale con 34 medaglie al suo attivo.
2004 Atene
In effetti Atene doveva essere la sede delle Olimpiadi del 1996 (centenario della loro nascita), ma
forti interessi economici di grosse aziende americane (coca-cola e kodak fra tutte) fecero sì che il
centenario si celebrasse ad Atlanta (USA).
In ogni caso, anche se proprio all’ultimo momento, la città di Atene è in grado di fare la sua bella
figura, ospitando una olimpiade che vede il record di partecipanti (più di 200 nazioni).
L’Italia riconferma il settimo posto nel medagliere finale con un totale di 33 medaglie conquistate.
2008 Pechino
2012 Londra
A cura del Prof. Vincenzo Duminuco