Aspetti dell`interazione mediata da computer nell`e
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Aspetti dell`interazione mediata da computer nell`e
Aspetti dell’interazione mediata da computer nell’e-learning: dall’analisi di chat e forum alla sintesi della Faccia Parlante Emanuela Magno Caldognetto*, Isabella Poggi**, Piero Cosi*, Federica Cavicchio* * Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR Sezione di Fonetica e Dialettologia, Padova ** Dipartimento di Scienze dell’Educazione Università Roma Tre, Roma magno, cosi, [email protected], [email protected] Sommario Il lavoro illustra una ricerca sulla comunicazione emotiva nelle interazioni della didattica in rete di tipo sincrono e asincrono: chat e forum. Fra i dati raccolti, si sono presi in considerazione tutti gli elementi che, direttamente o indirettamente, possono essere considerati casi di comunicazione emotiva: saluti, emoticon, interiezioni, frasi interrogative ed esclamative, grafismi di intensità (es. !!!). Gli elementi in questione sono stati sottoposti ad analisi quantitativa e qualitativa. Dal punto di vista quantitativo, in linea generale, è interessante notare come molti elementi della scrittura, quali ad esempio la punteggiatura, l’uso di maiuscole e gli allungamenti di vocali siano di frequente usati per simulare aspetti prosodici e intonativi del parlato, quelli cioè che più tipicamente veicolano le informazioni di carattere emotivo. Inoltre si è osservato che la frequenza d’uso e il significato in contesto degli elementi “emotivi” considerati varia specialmente in dipendenza da variabili sociolinguistiche quali il ruolo del parlante (es. tutor o studente) e il tipo di interazione (simmetrica o asimmetrica), ma anche a seconda del fatto che si tratti di comunicazione sincrona o asincrona. Dal punto di vista dell’analisi qualitativa, partendo dal modello della comunicazione emotiva [Poggi 1981], [Poggi e Magno Caldognetto 2004], sono stati analizzati due tipi di segnali comunicativi: emoticon e saluti. In particolare per gli emoticon è stata condotta un’analisi semantica: di ognuno, dopo avere specificato per ogni occorrenza il significato assunto nel contesto, si è individuato il nucleo di significato comune a tutti i contesti e la gamma di polisemia, cioè le letture corrispondenti a diverse classi di contesti, distinguendo le letture “emotive”, cioè che comunicano uno specifico o generico stato emotivo, da quelle non emotive, ad esempio di intensificazione o di grado di certezza. 1. Introduzione In una situazione comunicativa di e-learning è di fondamentale utilizzo l’uso di strumenti che favoriscono la collaborazione e lo scambio di informazione tra i discenti e tra i discenti e i docenti. In particolare nella didattica online la rete è utilizzata essenzialmente per l’erogazione di materiale didattico multimediale sia da parte del docente che da parte degli studenti (apprendimento collaborativo) e per la comunicazione nelle comunità di apprendimento. L’interazione dialogica può essere asincrona (e-mail, forum, newsletter) o sincrona (chat, audioconferenza, videoconferenza) e può variare inoltre nel contenuto e nella forma in base alla tipologia degli utenti: la comunicazione può infatti essere tra studente-docente, studente-tutor, tutor-docente, studente-studente. In questo lavoro ci soffermeremo sull’analisi delle espressione di emozioni in chat e forum didattici. L’espressione in ambienti virtuali di emozioni, sentimenti e stati d’animo è componente principale della social presence [Garrison et al. 2000]. Ma la capacità di espressione di comunicazione socio-emotiva è ridotta quando si passa da condizione di comunicazione multimodale, faccia a faccia, a condizioni di comunicazione mediata da computer, basata sulla video scrittura, dove gli aspetti comunicativi interpersonali vengono scaricati su emoticon e altri usi più o meno creativi e idiosincratici della scrittura [Baracco 2002], [Riva 2002], con lo scopo di esprimere gli aspetti non verbali, assenti a causa del mezzo. Ad esempio l’uso dell’umorismo e stato studiato come un fattore contributivo all’apprendimento tanto da essere considerato un invito ad interagire, fattore di diminuzione della distanza sociale e indicatore della social presence [Eggins e Slade 1997], [Anderson e Ciliberti 2002]. Per quel che riguarda la trasmissione delle emozioni, nelle interazioni mediate da computer è necessario distinguere due casi. Quando l’emozione è propositivamente comunicata, in maniera diretta o indiretta dai casi in cui la scrittura ha lo scopo di fare provare emozioni all’interlocutore, distinguiamo l’induzione e la comunicazione di emozioni; si ha comunicazione quando un agente A produce un segnale comunicativo allo scopo di far sapere a B che sta provando un’emozione. Possiamo invece parlare di induzione di una emozione quando un agente B viene a provare una certa emozione a causa del fatto che un certo agente A ha compiuto 2 qualche azione o ha prodotto qualche atto comunicativo che finisce per far provare questa emozione a B (induzione come effetto). Poiché questo può avvenire sia come effetto non desiderato da A sia come scopo di A, diciamo che A ha lo scopo di indurre un’emozione in B quando A compie un’azione o produce un atto comunicativo proprio per fare sì che B provi quella certa emozione. In alcuni di questi casi l’induzione in B di emozioni può avvenire, in particolare, a causa di una comunicazione di emozioni da parte di A. Nei casi di chat e forum quello che ci interessa rilevare sono: 1- casi in cui A comunica una sua emozione a B per indurre in lui un’emozione. Fra gli esempi del nostro corpus citiamo Sono curiosa di conoscervi, che esprime curiosità dello scrivente ma sembra avere anche lo scopo di far sentire lusingati gli interlocutori. In questo caso A comunica una emozione e lo fa per suscitare un’emozione di far sentire l’altro importante; 2- casi in cui A ha lo scopo di indurre un’emozione in B, ma non attraverso la comunicazione di una propria emozione. Fra i casi più tipici vi sono alcuni saluti, come Buongiorno!, saluti a tutti, ciao! che per il proprio essere saluti, mirano a indurre una buona disposizione nell’altro [Eibl-Eibesfeldt 1974], [Goffman 1971] pur non esprimendo all’altro nessuna emozione; 3- casi in cui A comunica un’emozione, ma non allo scopo di indurre un’emozione in B. Ad esempio il punto esclamativo che non necessariamente vuole indurre una emozione nell’altro. Nell’interazione quotidiana faccia a faccia ciò avviene nei casi di pura espressione delle emozioni, finalizzata allo scopo di allentare la tensione emotiva, come ad esempio quando siamo arrabbiati e sbattiamo la porta. 2. Emozioni e comunicazione nell’e-learning. Una ricerca empirica Partendo dai presupposti teorici esposti, abbiamo analizzato una serie di interazioni in chat e forum didattici. Le chat e i forum analizzati sono stati forniti dalle unità Firb di Genova, Firenze, Milano e Padova1 e provengono da master, corsi di specializzazione e corsi universitari. Sono state analizzate 4 interazioni in chat tra discenti e tutor e tra discenti e docenti, e 14 interazioni (thread) in forum, contenenti dialoghi tra discenti, tra tutor e discenti e tra discenti e tutor. 1 Ringraziamo G. Bonaiuti, A. Calvani, M. Delfino, S. Manca, G. Martinotti e L. Sarti per il materiale che ci hanno gentilmente fornito. 3 2.1. Metodologia Il materiale raccolto nelle interazioni in rete è stato catalogato tenendo conto del tipo di comunicazione mediata da computer, sia dal punto di vista temporale (comunicazione sincrona o asincrona), sia da un punto di vista sociolinguistico (comunicazione simmetrica o asimmetrica). In questa prima ricerca ci siamo concentrati in particolar modo su saluti e sulle emoticon. Per quanto riguarda il saluto, ne è stata indagata la tipologia espressiva (saluto semplice, con emoticon o con uno o più punti esclamativi), l’intensità (in base al fatto che il saluto sia accompagnato o meno da punti esclamativi, emoticon, forme di superlativi, uso del maiuscoletto), la fase di interazione in cui era inserito (apertura o commiato), la prevedibilità o meno di future interazioni sulla base del saluto stesso (es. arrivederci), se si riferisse o meno a un determinato segmento temporale (giorno, pomeriggio o notte), e il rapporto sociale tra gli interagenti indicato dal saluto (formalità, familiarità, intimità/confidenza), la presenza o meno di emozioni, la tipologia delle emozioni (individuali, sociali, cognitive o di immagine) e se l’interagente volesse comunicare, indurre o trasmettere emozioni. Per quanto riguarda le emoticon, le abbiamo classificate sulla base del loro utilizzo come sinonimo del verbale o autonome, il significato primario (es. ridere, sorridere, ammiccare, arrabbiato ecc.), le emozioni trasmesse (sociali, cognitive, di immagine). 2.2. Comunicare e indurre emozioni nell’e-learning In un precedente lavoro [Poggi e Magno Caldognetto 2004] ci si è chiesti se esistano, e quali siano, i segnali che per loro natura comunicano emozioni e si è concluso che esistono segnali di tipo lessicale (ad esempio,aggettivi come pauroso, verbi come arrabbiarsi), morfologico (suffissi vezzeggiativi o dispregiativi), sintattico (frasi esclamative). Tuttavia a volte ci sembra che una frase indichi animosità o contentezza, anche se non troviamo al suo interno indizi linguistici cui attribuire questa impressione. Non è sufficiente dunque fermarsi alla comunicazione diretta ed esplicita di emozioni (quella che traspare da parole o parti di parole), ma andare oltre: saper individuare anche i modi in cui le emozioni possono essere comunicate in maniera indiretta. In questo lavoro dunque ci siamo posti l’obiettivo di analizzare il significato di singoli segnali o classi di segnali che comunicano sempre (o possono 4 comunicare) uno stato emotivo: ad esempio il significato del punto esclamativo (!), delle emoticon, dei saluti. L’analisi semantica di singoli segnali emotivi mira a individuare, per ogni segnale, il nucleo di significato comune a tutti i suoi usi. Per fare ciò, procediamo in questo modo: 1. si elencano tutti i casi in cui quel segnale occorre; 2. per ogni occorrenza, si determina il significato assunto in quel contesto; 3. infine si cerca di trovare un nucleo di significato che sia contenuto in, o collegato inferenzialmente a, tutti i significati individuati. 3. Analisi della comunicazione di emozioni nell’e-learning 3.1 Analisi dei saluti (cfr. tabelle 1.1, 1.2, 1.3) Per quel che riguarda i saluti, nelle interazioni sincrone tra pari abbiamo riscontrato un ugual numero di espressioni accompagnate o meno di punto esclamativo. Quelle che sono associate ad un punto esclamativo sono usate in casi di rapporto di familiarità tra gli interagenti, esprimendo emozioni individuali (felicità) e con lo scopo di comunicare emozioni. Nelle interazioni sincrone tra tutor e specializzandi riscontriamo un solo saluto accompagnato da punto esclamativo e uno accompagnato da emoticon. Il primo esprime un rapporto di familiarità tra gli interagenti, l’emozione coinvolta è individuale (felicità) ed è comunicata all’interagente. Nel caso invece di saluto accompagnato da emoticon, il rapporto tra gli interagenti è di intimità mentre l’emozione coinvolta è sociale e il tutor vuole trasmettere emozioni. Nelle comunicazioni tra docente e specializzandi si sono riscontrati un egual numero di saluti semplici, esprimenti familiarità tra gli interagenti (ciao), e con il punto esclamativo (ciao!), espressione anch’essi di familiarità, che esprimono emozioni individuali (felicità) e comunicano emozioni. Infine nella chat tenuta in lingua inglese i saluti sono indice di rapporti formali e sono espresse solamente emozioni di immagine dell’altro (stima, rispetto), con lo scopo di indurre emozioni nell’interagente. Nel forum del Corso di Audiologia e Audiometria dell’Università di Padova si è riscontrato il più alto numero di interazioni tra tutor e studenti, in relazione alla finalità prettamente didattica delle interazioni stesse. Sono state rilevate tre modalità di saluto utilizzate dal tutor: semplice, con punto esclamativo e con emoticon. Il tutor nel 5 saluto stabilisce rapporti uno a molti (es. salve a tutti) stabilendo rapporti di tipo informale, utilizzando prevalentemente emozioni individuali (felicità) e sociali (cordialità, simpatia) per comunicare e indurre emozioni nell’interagente. La comunicazione tra studente e tutor segnala un rapporto formale e fa uso di saluti volti ad attivare emozioni di immagine per indurre emozioni, unica eccezione un saluto che coinvolge però sia il tutor che gli altri studenti (ciao a tutti!) che esprime una emozione sociale e comunica emozioni. Infine gli studenti comunicano tra di loro utilizzando saluti sempre accompagnati da emoticon o punti esclamativi, tranne in un caso (buon lavoro a tutti), che comunque contiene un aggettivo di grado positivo, esprimendo familiarità nei rapporti interni al gruppo e utilizzando emozioni sociali di simpatia e cordialità per comunicare e indurre emozioni nella stessa misura. Si riscontra quindi una asimmetria di rapporto tra tutor, che stabilisce rapporti di familiarità con gli studenti, e questi ultimi che invece stabiliscono rapporti formali con il tutor. Nei forum del master dell’Università di Firenze il tutor partecipa molto marginalmente, perché si tratta di forum di ambientazione pensati perché gli specializzandi prendano confidenza con il mezzo. La comunicazione è quindi prevalentemente tra pari e i saluti di apertura e di commiato sono di carattere informale e familiare (tranne in due casi in cui emerge un rapporto più formale) con una prevalenza di emozioni sociali e di trasmissione delle emozioni. Per quel che riguarda invece l’interazione tra studente e tutor è stato riscontrato un solo saluto di carattere informale ma senza emozioni. Non sono stati invece riscontrati saluti del tutor, anche perché la funzione dei forum analizzati era dichiaratamente quella di far prendere confidenza con il mezzo agli specializzandi. 3.2 Analisi delle emoticon (cfr. tabelle 2.1, 2.2, 2.3) Nella nostra analisi le emoticon sono state inventariate analizzando il loro uso rispetto al verbale (sinonimiche oppure sostitutive del verbale), il significato “primo” dell’emoticon come ricavato da dizionari in rete e le emozioni trasmesse. Nella comunicazione sincrona tra pari prevale un uso dell’emoticon autonomo rispetto al verbale e le emozioni trasmesse sono nella stessa misura cognitive (noia, intesa) e sociali (simpatia). Nelle interazioni sincrone tra tutor e specializzandi le emoticon sono utilizzate nella stessa misura sia come sostitutive sia come sinonimo del verbale e le emozioni trasmesse sono prevalentemente sociali (simpatia), mentre 6 nelle comunicazioni sincrone tra docenti e specializzandi riscontriamo una prevalenza dell’uso autonomo dell’emoticon rispetto al verbale, che trasmettono nella loro totalità emozioni sociali. Nei forum del Corso dell’Università di Padova nella comunicazione tra tutor e studenti emerge un uso dell’emoticon prevalentemente come sinonimo del verbale, le quali esprimono in larga parte emozioni sociali e, più marginalmente, emozioni cognitive e di autoimmagine. Nella comunicazione asincrona tra studente e tutor la maggioranza dell’emoticon è ancora utilizzata come sinonimo del verbale e con prevalenza di espressione di emozioni sociali, ma sono numerose anche le espressioni di emozioni cognitive (stupore e rabbia) e di autoimmagine (insoddisfazione, insicurezza). Infine nei forum del Master dell’Università di Firenze si riscontra una prevalenza dell’uso dell’emoticon come sinonimo del verbale e la trasmissione di emozioni sociali (simpatia, intesa) mentre riscontriamo un'unica produzione di emoticon da parte del tutor, utilizzata come sinonimo del verbale e che trasmette un’emozione sociale (simpatia). Tabella 1.1 Analisi dei saluti nelle interazioni sincrone Tipo di CMC Tipolo gia Saluto di saluto Sinc. Ciao tra par Sinc. Ciao! tra par Sinc. tutorspec. ciao Sinc. tutorspec. Ciao ;-) Sinc. tutorspec. Ciao! Sinc. docent eCiao Spec. SISS Sinc. docent eCiao! Spec. SISS semplice + un punto esclama tivo sempli ce + emoti con + un punto esclama tivo semplice + un punto esclama tivo Intensità no Fase Inter. apertura commiato entrambi entrambi Future inter. si/no Seg. temp. ..giorno ..notte Rapporto sociale tra A e B no no familiarità Quali Emozioni Emozio Individuali ni Sociali si/no Cognitive Immagine no si entrambi no no familiarità si no entrambi no no familiarità no si si entrambi no no Intimità (confidenza ) si entrambi no no familiarità si No entrambi no no familiarità no si entrambi no no 7 familiarità A vuole: si Tot 9 Comu Individuali nicare (felicità) emo zioni 9 2 Tras mette re Emo zioni Comu Individuali nicare (felicità) emo zioni Sociali (simpatia) 1 1 14 Comu Individuali nicare (felicità) emo zioni 14 Sinc. Chat inglese Sinc. Chat Ingle se Good after. Very welc. sempli ce + superla tivo no apertura no ..afternoon formalità si Immagine dell’altro (stima,rispe tto) si apertura no no formalità si Immagine dell’altro (stima,rispe tto) Indur re emo zione 2 Indur re emo zione 1 Tabella 1.2 Analisi dei saluti nelle interazioni asincrone del Corso dell’Università di Padova Tipo di CMC Saluto Asinc tutorstud Ciao Asinc tutor- Ciao! stud. Asinc Salve tutora tutti! stud Asinct utorstud Ciao :-) Asinc. Salve tutora stud tutti!!! :-) Asinc. tutorA stude presto nti Asinc. A tutorstude presto! nti Asinc. tutorstude nti A presto! :-) Asinc. stude Ciao nte:-) tutor Asinc. stude Buon ntegiorno! tutor Asinc stude Buon ntegiorno tutor Asinc stude nteSalve tutor Asinc. Studente A presto tutor Tipo logia di saluto Sem plice + escla mativo + escla mativo + emoti con + escla mativo +emoti con Sem plice + escla mativo + escla mativo + emo ticon + emo ticon + escla mativo Sem plice Sem plice Sem plice Inten sità no Quali Emo zioni Emo Individuali zioni Sociali si/no Cognitive Immagine Fase Intera zione apertura commiato entrambi Previ sione future intera zioni si/no Seg mento tempo rale ..giorno ..notte Rap porto so ciale tra AeB entrambi no no familiarità no no no familiarità si A vuole: Comunicar e Indurre o Trasmetter e Emozio ni Tot 2 Indivi duali (felicità) Comunic are emozioni si entrambi si apertura no no familiarità si si entrambi no no Intimità (confidenz a) si si apertura no no familiarità si Individuali (felicità) no commiato si no familiarità si si commiato si no familiarità si si commiato si no familiarità si si commiato no no Intimità (confidenz a) si si apertura no si (…giorno) formalità si no apertura no si (…giorno) formalità no 1 no apertura no no formalità no 1 no commiato si no 8 informalità no Sociali (simpatia ) Sociali (simpatia ) Comunic are emozioni 2 3 Trasmett ere emozioni 2 Comunic are emozioni 1 Indurre Sociali (cordialità) emozioni 1 Sociali (cordialità) Indurre emozioni 2 Indurre emozion e 1 Sociali (simpatia ) Trasmett ere emozioni 1 Sociali (cordialit à) Indurre emozion e 1 Sociali (cordialit à) 1 Asinc stude ntetutor Asin. stude ntestude ntetutor Arrivederci Ciao a tutti! Sem plice + escla mativo no commiato si no formalità no si commiato no no informalità si Asinc .stud entetutor Cordiali saluti Sem plice no commiato no no formalità si Asinc .stud entetutor La saluto Sem plice no commiato no no formalità si Buona dome Asinc. nica tra pari a tutti!! ;-) Buona dome Asinc. nica pari a tut ti!!! :-D buon Asinc. lavoro pari a tutti Asinc. Un pari- saluto tutor a tutti! Asinc. Buon Tra lavoro pari :-) + escla mativo + emo ticon + escla mativo + emo ticon Sem plice + escla mativo + emo ticon + emo ticon si commiato no giorno della settimana familiarità si si commiato no giorno della settimana familiarità si si commiato no no informalità no si apertura no no familiarità si si commiato no no familiarità si 1 Sociali (simpatia) Indurre emozioni Immagine dell’altro Indurre (stima,rispe emozione t to) Immagine dell’altro Indurre (stima,rispe emozione t to) Sociali (simpatia) Sociali (simpatia) Comunica re emozioni Comuni care emozioni 1 1 1 1 1 2 Sociali (cordialità) Indurre emozioni 1 Sociali Indurre (cordialità) emozioni 1 Tabella 1.3 Analisi dei saluti nelle interazioni asincrone del Master dell’Università di Firenze Tipo di CMC Saluto Asinc tra pari Ciao Asinc tra pari Ciao! Asinc. tra pari Ciao benri tro vata! Asinc. tra pari Asinc. tra pari Al 7 allo ra! Salve a tutti Un Asinc. calo tra roso pari saluto Tipo logia di saluto semplice + punto escla mativo + punto escla mativo + punto escla mativo semplice + aggettivo Fase Intera zione Inten apertura sità commiato entrambi Previ sione future intera zioni si/no Seg mento tempo rale ..giorno ..notte Rapporto sociale tra AeB Emo zioni si/no no entrambi no no familiarità no si commiato no no familiarità si si apertura no no intimità si si commiato si no familiarità si no apertura no no entrambi no no si 9 familiarità familiarità Quali Emo zioni Individuali Sociali Cognitive Immagine A vuole: Comunicare Indurre o Trasmettere emozioni 8 Individuali (felicità) Comunicare emozioni 1 Sociali (simpatia) Trasmettere emozioni 1 Sociali (simpatia) Trasmettere emozioni 1 no si Tot 1 Sociali (simpatia) Trasmettere emozioni 2 Asinc. Un tra abbrac pari cio Asinc. Buon tra lapari voro Asinc. Ci tra vediapari mo Asinc. a tra presto pari Asinc. Cari tra saluti pari Spero Asinc. di cono tra scervi pari presto Saluto i Asinc. parte tra cipan pari ti Auguro Asinc. a tutti tra buon pari corso Asinc. Buon tra corso :) pari A Asinc tutti tra i corsi pari sti Asinc Un tra saluto pari Un buon Asinc. giorno a tra tutti i pari corsisti!!! Asinc. Salve studprofes tutor sore Sociali (tenerezza) Trasmettere emozioni no commiato no no familiarità si no commiato no no familiarità no 1 no commiato si no informalità no 2 semplice no commiato si no familiarità no 3 + aggettivo si commiato no no familiarità si Sociali (simpatia) Trasmettere emozioni 1 semplice no commiato si no familiarità si Sociali (simpatia) Trasmettere emozioni 1 semplice no apertura no no formalità no semplice no apertura no no formalità si + emoticon sì commiato no no familiarità si no apertura no no formalità no 1 no commiato no no familiarità no 2 + punto esclamativo si apertura no no familiarità si semplice no apertura no no informalità no semplice semplice semplice semplice semplice 1 2 Sociali (simpatia) Individuali (felicità) Sociali (simpatia) Indurre emozioni 1 Comunicare emozioni 1 Trasmettere emozioni 1 1 Tabella 2.1 Analisi delle emoticon nelle interazioni sincrone Tipo di CMC Sincrona Tra Pari Sincrona Tra Pari Sincrona Tra Pari Sincrona Tra Pari Sincrona TutorSpecializ zando Utilizzo (sinonimo del verbale o autonomo) Significato Emoticon (primo significato) :- ))) Autonomo Riso Sociali (simpatia) si 1 ;- ) Autonomo Sorriso ammiccante, occhiolino Cognitive (segnale di intesa) si 1 Autonomo Urlo oppure Sbadiglio Cognitive (noia) si 1 :- ) Autonomo Sorriso Sociali (simpatia) si 1 ;- ) Sinonimo del verbale Sorriso ammiccante, occhiolino Sociali (simpatia) si 1 Emoticon :- O 10 Emozioni trasmesse (secondo significato) Intensità Tot Sincrona TutorSpecializ zando Sincrona TutorSpecializ zando Sincrona TutorSpecializ Zando Sincrona tra docentePartecipan ti SISS Sincrona tra docentePartecipan ti corso SISS ;- ) Autonomo Sorriso ammiccante, occhiolino :- S Sinonimo del verbale :- D Sinonimo del verbale :- ) Sinonimo del verbale Sorriso :- ) Autonomo Sorriso Sociali (simpatia) si 3 Confuso Autoimmagine (insoddisfazione) si 1 Sorriso aperto Sociali (riconoscenza) si 1 Sociali (simpatia) Sociali (simpatia) no si 1 4 Tabella 2.2 Analisi delle emoticon nelle interazioni asincrone del Corso dell’Università di Padova Utilizzo (sinonimo del verbale o autonomo) Significato Emoticon (primo significato) Sorridere :-) Sinonimo del verbale Asinc. tutorstudente ;-) Autonomo Asinc. tutorstudente :-( Tipo di CMC Asinc. tutorstudente Emoticon Emozioni trasmesse (secondo significato) Sociale (simpatiapredisposizione alla comunicazione) Intensità Tot si 10 Sorriso ammiccante, occhiolino Sociale (simpatiapredisposizione alla comunicazione) si Sinonimo del verbale Dispiaciuto Sociale (empatia) no 1 3 Asinc. tutorstudente :-S Sinonimo del verbale Insoddisfatto Autoimmagine (insoddisfazione) si 1 Asinc. tutorstudente :-/ Sinonimo del verbale Disappunto Cognitive (delusione) no 1 Asinc. studentetutor :-S Sinonimo del verbale Insoddisfattoconfuso Autoimmagine (insoddisfazione) si 2 Asinc. studentetutor :-( Sinonimo del verbale Tristesofferente Autoimmagine (insicurezza-bisogno di aiuto/conforto) no 4 Asinc. studentetutor :-) Sinonimo di verbale Sorriso si 5 11 Sociale (simpatia) Asinc. studentetutor Asinc. studentetutor Asinc. studente-tutor Asinc. studente-tutor :-) Autonomo Sorriso Sociale (simpatia) Sociale (intesa, complicità) si 3 ;-) Autonomo Segnale di intesa si 2 :-@ Sinonimo del verbale Arrabbiato Cognitive (rabbia) si 1 :-D Sinonimo del verbale Sorriso aperto Sociale (simpatia) si 2 Tabella 2.3 Analisi delle emoticon nelle interazioni asincrone dell’Università di Firenze Tipo di CMC Emoticon Utilizzo (sinonimo del verbale o autonomo) Significato Emoticon (primo significato) Emozioni trasmesse (secondo significato) Intensità Tot Asinc. tutorstudente :-) Sinonimo del verbale Sorriso Sociale (simpatia) si 1 Asinc. tra pari :-))) [:-))] Sinonimo del verbale Riso Sociale (simpatia) si 3 Asinc. tra pari :-) Sinonimo di verbale Sorridere Sociale (simpatia) si 2 Asinc. tra pari :-))) Autonomo Ridere Sociale (simpatia) si 1 Asinc. tra pari ;-) Sinonimo del verbale Segnale di intesa si 1 Asinc. tra pari ;-)) Sinonimo del verbale Segnale d’intesa si 2 Sociale (intesa, complicità) Sociale (intesa, complicità) 4. Altri segnali emotivi Oltre al significato semantico di saluti ed emoticon e al tipo di emozioni comunicate, indotte o trasmesse è da approfondire quale sia il significato della ripetizione di uno stesso segnale (ad esempio salve a tutti!!!) che intensifica l’espressione dell’emozione la combinazione dei segnali (ad esempio l’uso contemporaneo di emoticon e segni di interpunzione quali punti esclamativi) che potrebbe assumere una funzione intensificativi. Potrebbe anche voler dare una chiave di lettura alternativa allo stesso segnale. Caso particolare è quello dei puntini di sospensione che sono stati trovati sia in casi di espressione di emozioni negative, come intensificatori di incertezza o insoddisfazione (es. ho paura di non riuscire a risp in tempo…), in espressioni di emozioni sociali positive di complicità (es. accorrete numerosi…), ad indicare che, vista la confidenza tra gli interagenti, qualcosa poteva 12 anche essere sottinteso, ed infine anche in espressioni ironiche, come ad esempio non è molto rilassante questa materia… Infine è da valutare anche il rapporto dell’ordine diverso degli stessi segnali, nel caso per esempio dell’emoticon, che abbiamo trovato utilizzato sia prima che dopo la frase. In particolare quando l’emoticon si trova prima della frase riteniamo che possa essere una chiave di lettura bimodale dell’enunciato verbale, mentre se si trova in fine di frase sembra voler ribadire ciò che viene espresso nella frase se concorda con essa. Se l’emoticon invece è in contraddizione con l’enunciato verbale sembra essere espressione di ironia. È però necessaria una ulteriore raccolta di chat e forum per poter disporre di un corpus più vasto di tali fenomeni e per superare le idiosincrasie comunicative dei singoli tutor e studenti. Da questa prima indagine emerge come gli utenti di chat e forum abbiano bisogni espressivi che vengono espressi attraverso l’uso di segni grafici, i quali sono però spesso di difficile interpretazione univoca. L’individuazione dei fenomeni linguistici e grafici che coinvolgono le emozioni è importante per indagare quali siano le espressioni emotive più frequenti che dovranno essere riprodotte dalla Faccia Parlante [Poggi e Pelachaud 2000]. Tali analisi ci permetteranno di individuare le espressioni vocali e facciali più frequenti, necessarie per una sintesi vocale corretta e di pianificare l’implementazione delle espressioni facciali più frequenti, relative a emozioni o atteggiamenti. 5. La “Faccia Parlante” LUCIA ed il software XML_PLAYER Presso l’ISTC sez. di Padova si sta sviluppando Lucia (Cosi et alii, 2003), una Faccia Parlante in italiano (Figura 1), basata su un sistema di sintesi bimodale da testo (Figura 2). 13 Figura 1. La Faccia Parlante LUCIA. Lucia parla in italiano mediante la versione italiana di FESTIVAL [Cosi et al., 2002], la cui architettura è schematicamente illustrata in Figura 2. La Faccia Parlante è basata sullo standard MPEG-4 [MPEG www page] e su uno specifico modello di coarticolazione [Cohen e Massaro, 1993] appositamente sviluppato per rendere più fluidi e naturali i movimenti delle labbra. La Faccia Parlante Lucia è visualizzata in tempo reale sullo schermo e sincronizzata con il corrispondente segnale vocale fornito dal sistema di sintesi da testo. La sua animazione risulta molto fluida grazie ad una distribuzione ottimale dei poligoni e prevede la possibilità di essere utilizzata in remoto in applicazioni di tipo chat. FESTIVAL Italian TTS informazione segmentale/lessicale/semantica Input Text LUCIA Animazione Lip-Sync LUCIA Animazione Facciale Figura 2. Diagramma a blocchi dell’architettura di LUCIA 5.1 XML Software E’ in corso d’implementazione il software XML_PLAYER che permette sia di interagire con Lucia per la creazione di singole espressioni facciali rappresentanti le 14 6 emozioni di base (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto, sorpresa) sia di generare un parlato emotivo coprodotto con movimenti facciali e labiali, rendendo così l’interazione più naturale, robusta ed amichevole. Figura 3. Schermata del software XML_Player Il software si compone principalmente di due moduli: - L’interfaccia messa a punto all’ISTC sez. di Padova per realizzare un file di testo in linguaggio APML (Affective Presentation Markup Language) che permette di rappresentare le funzioni comunicative potenzialmente incluse in conversazioni naturali focalizzandosi sulla struttura della comunicazione e in particolare sul ruolo dei performativi come unità di base [De Carolis et al., 2002]. - L’Emotion Disk [Ruttkay et al. 2003] dove sono rappresentate le 6 emozioni di base con tre diversi livelli d’intensità (low, medium, high) per un totale di 18 stati emotivi. L’utente, selezionando un particolare livello d’intensità, otterrà l’animazione della Faccia Parlante sul computer remoto il cui indirizzo IP (Internet Protocol) è specificato nella finestra “IP Remote Connection”. In MPEG-4 due set di parametri descrivono ed animano un modello facciale 3D: i FAP (parametri di animazione facciale) e gli FDP (parametri di definizione facciale). Gli FDP definiscono la struttura del modello mentre i FAP le azioni facciali. Quando il modello è stato definito tramite gli FDP, l’animazione si ottiene specificando il valore dei FAP per ogni frame. Il modello Lucia utilizza un approccio pseudo-muscolare nel quale la contrazione del muscolo è ottenuta attraverso la deformazione del reticolo (mesh) 15 poligonale attorno a punti particolari (feature points) che corrispondono all’attaccatura dei muscoli facciali. Ai FAP corrispondono delle minime azioni facciali. Ogni feature point segue le specifiche dello standard MPEG-4. Quando un FAP è attivo (cioè la sua intensità è non nulla) il feature point a cui è collegato si muove nella direzione indicata dal FAP stesso. Nel nostro sistema ogni espressione facciale di base è caratterizzata da un particolare set di FAP (che coinvolge parti diverse della faccia). Ciascuno dei tre livelli d’intensità è poi ottenuto moltiplicando il set di FAP che caratterizza l’emozione di base per una costante reale. Il file d’informazione così creato contenente l’emozione emozione gioia alta IP: xxx.xxx.xx.xx IP: xxx.xxx.xx.xx Emozione paura alta Figura 4. Esempi di utilizzo dell’Emotion Disk da riprodurre viene inviato tramite protocollo TCP/IP (Transmission Control Protocol/Internet Protocol) alla Faccia Parlante posta su un pc remota. 5.2 XML_Player XML_Player si basa sul linguaggio APML, il quale permette di rappresentare le funziiooni comunicative potenzialmente incluse in conversazioni naturali [De Carolis et al. 2002] e si focalizza in particolare sulla struttura dei performativi in funzione dell’implementazione di un Agente Virtuale. Le funzioni comunicative esprimibili con questo linguaggio si possono dividere in alcuni gruppi principali che forniscono informazioni su: - le convinzioni della faccia; - le sue intenzioni; - il suo stato affettivo; 16 - lo stato metacognitivo sulle sue azioni mentali. Il primo gruppo rappresenta il grado di certezza che la Faccia Parlante possiede su ciò che sta dicendo (tag certainty). Il secondo gruppo include tutte quelle espressioni facciali che sottintendono uno scopo (tag performative, comment, belief relation e turn allocation). Il terzo gruppo rappresenta le emozioni (tag affective) mentre l'ultimo gruppo racchiude le espressioni facciali connesse all'attività mentale [De Carolis et al., 2002]. In figura 5 è rappresentato un esempio di animazione conseguente all’utilizzo del tag affective con alcuni relativi attributi (happy-for, satisfaction, joy, distress, fear). Happy-for Happy-for Satisfaction Embarassme Distress Fear Figura 5. Esempio di animazione corrispondente al testo xml desiderato Il programma xml_player fornisce la possibilità all’utente di selezionare i tag APML e i relativi attributi per inserirli in un unico file di testo che opportunamente compilato permetterà di generare l’animazione richiesta sulla Faccia Parlante posta in un computer remoto. 6. Conclusioni Abbiamo visto come il testo scritto e i segni grafici esprimano nelle interazioni in chat e forum didattici numerosi stati emotivi. Dal punto di vista del produttore, il solo testo scritto può però non essere sempre soddisfacente in quanto non univoco nel 17 significato, per cui si ricorre a segni grafici quali gli emoticon o i punti esclamativi. Dal punto di vista del ricevente la comunicazione, proprio per l’ambiguità della CMC, non è recepibile sempre in maniera univoca. Per questi motivi è utile l’uso di interfacce uomo-macchina bimodali come Lucia che implichino sistemi di sintesi di emozioni o atteggiamenti da testo che possono rendere più veloce l’interazione e la comprensione. Bibliografia Anderson L. e Ciliberti A., (2002) Monologicità e di(a)logicità nella comunicazione accademica, in C. Bazzanella (Ed.), Sul Dialogo. Contesti e forme di interazione verbale, Milano, Edizioni Angelo Guerini e Ass., 91-105. Baracco A., (2002) La comunicazione mediata dal computer, in C. Bazzanella (ed.), Sul Dialogo. Contesti e forme di interazione verbale, Milano, Edizioni Angelo Guerini e Ass., 253-267. Cohen M. e Massaro D. (1993), Modeling Coarticulation in Synthetic Visual Speech, in Magnenat-Thalmann N., Thalmann D. (Eds.), Models and Techniques in Computer Animation, Springer Verlag, Tokyo, 139-156. Cosi P., Magno Caldognetto E., Perin G., Zmarich C., (2002) Labial Coarticulation Modeling for Realistic Facial Animation, Proc. 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