Chronic pain treatment and scrambler therapy

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Chronic pain treatment and scrambler therapy
Acta Biomed 2015; Vol. 86, N. 2: 149-­‐156 © Mattioli 1885 Articolo Originale
Chronic pain treatment
retrospective analysis.
and
scrambler
therapy:
a
multicenter
Christian Compagnone, Fernanda Tagliaferri, a nome del gruppo Scrambler Therapy*
II Unità di Anestesia, Cure Intensive e Terapia del Dolore. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma,
Parma, Italia.
Abstract
Contesto e obiettivo: Scrambler Therapy è una nuova tipologia di neuromodulazione che
funziona stimolando in modo non invasivo le fibre C (vie del dolore) attraverso i recettori di
superficie, sostituendo in questo modo l’informazione dolore con informazioni sintetiche di
"non dolore". Lo scopo primario di questo studio è stato quello di analizzare l'efficacia e la
sicurezza della Scrambler Therapy dopo dieci sedute di trattamento, e la correlazione dei
risultati con le differenti condizioni di utilizzo e le diverse curve di apprendimento che si
verificano in uno studio multicentrico.
Metodi: Sono stati trattati con la Scrambler Therapy 201 pazienti. Tutti i pazienti erano
affetti da dolore cronico con una NRS media di dolore prima del trattamento di 7.41 (SD
2.06). Principali cause di dolore cronico: nevralgia post-erpetica 18,40%, lombalgia cronica
(LBP) 37.31%, polineuropatia 10.94%, e neuropatia periferica 14,42%. Il restante 18,93%
includeva dolore cronico dovuto ad altre cause.
Risultati: La differenza tra il pre-trattamento NRS 7.41 (SD 2.06) e dopo il trattamento
1,60 (SD 2.22) è risultata statisticamente significativa (P <0,0001). Il numero medio di
sedute per ogni paziente è stato di 10, ma 39 pazienti hanno avuto necessità di un minor
numero di trattamenti per aver raggiunto in anticipo la totale assenza di dolore. Solo 7
pazienti hanno interrotto il trattamento a causa della mancanza di risultati, ed altri 2 per
motivi personali non riconducibili al trattamento. Un punteggio di dolore pari a 0 durante il
trattamento e non solo la semplice riduzione del dolore predice l'efficacia della terapia nel
lungo termine, quindi questo risultato deve essere perseguito attraverso l'ottimizzazione
del posizionamento degli elettrodi e la corretta regolazione dell’intensità di stimolazione.
Conclusioni: La Scrambler Therapy è un’efficiente e sicura alternativa per diversi tipi di
dolore cronico neuropatico refrattario ad altri trattamenti, con una rara possibilità di eventi
avversi. (www.actabiomedica.it)
Parole chiave: Scrambler therapy, chronic pain, post herpetic neuralgia, low back pain,
polyneuropathy, peripheral neuropathy, persistent pain.
Introduzione
Il dolore cronico riduce significativamente la qualità della vita. Le persone affette per lunghi
periodi dal dolore cronico sperimentano una moltitudine di sensazioni fisiche, psicologiche
e sociali estremamente negative. Una recente indagine telefonica europea (EFIC) ha
mostrato che il dolore cronico si è manifestato nel 19% degli adulti contattati,
compromettendo gravemente le loro attività quotidiane, la vita sociale e quella lavorativa.
La maggioranza degli intervistati non ha ricevuto cure da uno specialista, il 40% ritiene che
il loro dolore è stato gestito male (1). Una media pan-europea del 40% non è soddisfatta
degli effetti del trattamento a cui sono stati sottoposti per la terapia del dolore cronico (2).
Per questo tipo di pazienti sono stati proposti diversi trattamenti alternativi.
* Scrambler Therapy Group: Francesco Amato; Giovanna Ballerini; Filippo Berlinghieri; Laura Bertini; Giorgio Bordin; Pietro Buonavolontà; Alga Cascioli; Francesca Ceccaroni; Angela Cautillo; Alma Ciaschi; Lucia Maria Dodaro; Guido Fanelli; Francesca Greco; Paola Lesignoli; Ornella Martini; Alfonso Papa; Domenico Quatrone; William Raffaeli; Mediati Rocco; Renato Velluci 1 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group La Scrambler Therapy è una nuova tecnica di neuromodulazione non invasiva che agisce
mediante una particolare stimolazione delle fibre C veicolata tramite i recettori di
superficie. Rispetto ai convenzionali sistemi di elettro-analgesia (TENS, dispositivi
impiantati SCS / PNS), il principio attivo non è quello di inibire la trasmissione del dolore,
ma di sostituire le informazioni di dolore con informazioni sintetiche "non dolore". Il
dispositivo che permette di attuare questa terapia (Scrambler Therapy® Technology MC5A) è costituito da un sistema multiprocessore che crea cinque neuroni artificiali. Le
emissioni di questi neuroni artificiali sono posizionate tramite elettrodi di superficie
monouso appena al di fuori dalla zona di dolore per interferire con la trasmissione del
dolore sostituendolo con le informazioni sintetiche di “non dolore”. Si ipotizza che questa
terapia può "rimodellare" il sistema dolore alzando gradualmente la soglia soggettiva del
dolore senza effetti collaterali indesiderati (3).
Il legame tra il principio attivo ipotizzato ed il sollievo dal dolore osservato è descritto nel
brevetto Internazionale PCT/IT2007/000647 e nel brevetto statunitense No. 8.380.317. Nel
complesso, anche se le tecniche di elettrostimolazione si sono dimostrate utili in un certo
numero di studi senza gruppo di controllo, od in piccoli studi randomizzati, non emergono
ancora risultati conclusivi a causa della scarsità di studi controllati con placebo. È tuttavia
necessario evidenziare che questa tecnica specifica si differenzia dalla tradizionale
elettroanalgesia per il diverso principio attivo, il diverso modello teorico di riferimento
(autonomo) ed il target di stimolazione neurofisiologica.
Inoltre, anche se non sono ancora disponibili studi verso placebo, ci sono alcuni elementi
da tenere in considerazione. La capacità specifica di questa terapia di "azzerare"
sistematicamente il dolore (ridurre il punteggio del dolore a 0 durante il trattamento), i
risultati di successo ottenuti su un ampio numero di pazienti che non rispondono a
qualsiasi altro trattamento, l’ampio abbattimento dell’intensità del dolore rispetto alle
piccolo variazioni riscontrate nei bracci placebo che emergono da altri studi sul dolore
neuropatico (4-8) riducono il rischio di un bias significativo nei risultati ottenuti dovuto ad
effetto placebo. Lo scopo primario di questo studio è stato quello di analizzare l'efficacia e
la sicurezza della Scrambler Therapy dopo dieci sedute di trattamento, e la correlazione
dei risultati con le differenti condizioni di utilizzo e le diverse curve di apprendimento che si
verificano in uno studio multicentrico. L'obiettivo secondario è stato quello di valutare il
follow up a 3 mesi.
Materiali e metodi
Hanno partecipato a questo studio osservazionale retrospettivo otto centri: Azienda
Ospedaliera Universitaria di Parma (Parma), Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
(Firenze), Ospedale Sol et Salus (Rimini), Ospedale Piccole Figlie (Parma), Azienda
Ospedaliera Mario Santo (Cosenza), Ospedale CTO Alesini (Roma), Ospedale San
Vincenzo (Taormina), Azienda Ospedaliera dei Colli-Monaldi (napoli). Ogni singola
sessione di trattamento è stata eseguita da un anestesista esperto o un infermiere
specializzato. Tutti i centri hanno utilizzato il dispositivo MC-5A (Scrambler Therapy®
Technology). Un ciclo di trattamento consiste in 10 singole applicazioni somministrate
entro 2 settimane con una seduta al giorno di 45 minuti. Se il dolore si risolve
completamente (zero dolore) prima delle dieci sedute, il trattamento viene interrotto
anticipatamente. Questo trattamento richiede una specifica modalità di protocollo e di
utilizzo apprese attraverso corsi di formazione ufficiali.
I criteri di inclusione per questo studio sono stati: età superiore a 18 anni, dolore cronico
da almeno 6 mesi con episodi di dolore severo definito come una NRS (9,10) superiore a
2 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group 7 almeno una volta al giorno nell'ultima settimana prima del trattamento, scarsa o mancata
risposta ai trattamenti protocollari. I criteri di esclusione sono stati: presenza di un
pacemaker cardiaco o protesi metalliche.
I dati generali sono stati recuperati da un database anonimo unificato che dal 2012 ha
raccolto i dati provenienti da tutti i centri coinvolti. I dati includono l'età, il sesso, i punteggi
del dolore, tipo di dolore, durata del dolore, dati del trattamento, NRS prima e dopo il
trattamento. Le variazioni di dolore nel Brief Pain Inventory (BPI) valutate nel follow up a
tre mesi sono state utilizzate come end point secondario (11).
Statistica
Le variabili continue sono descritte calcolando la media e la deviazione standard (SD). Le
variabili categoriche vengono analizzate indicando il numero e la percentuale. Il confronto
tra le diverse variabili è stato eseguito con il Wilcoxon matched-pairs signed-ranks test. Un
valore di p <0.05 è considerato statisticamente significativo. Non sono state apportati
aggiustamenti per confronti multipli.
Infine, vorremmo sottolineare che per risolvere i problemi di mancanza di uniformità negli
studi clinici e del bias operatore dipendente, l'autore della ricerca di base ed applicata
della Scrambler Therapy ha sviluppato STDM, un software dedicato gratuito (certificato
come dispositivo medico CE) da utilizzare insieme con la ST. In Europa il marchio CE (17)
indica che questo software può aumentare l'efficacia e la sicurezza della Scrambler
Therapy, ed è attualmente considerato come parte integrante del corretto utilizzo del
dispositivo medico e della sua migliore pratica clinica (best clinical practice). Inoltre, STDM
può supportare gli studi clinici per ridurre il Bias della variabilità operatore dipendente al
minimo. Negli Stati Uniti la FDA non prevede ancora una certificazione specifica per
questo tipo di software (non classificato), ma STDM è pienamente conforme alle norme
sulla privacy HIPAA e Safe Harbor (18).
Risultati
Da gennaio a dicembre 2012, 201 pazienti sono stati trattati con la Scrambler Therapy in
9 diversi centri (Tabella 1). Tutti i pazienti erano affetti da dolore cronico, la NRS media del
dolore prima del trattamento è stata di 7.41 punti (SD 2.06). Le principali cause di dolore
cronico sono state: nevralgia post-erpetica 18,40%, lombalgia cronica (LBP) 37.31%,
polineuropatia 10.94%, e neuropatia periferica 14,42%. Il restante 18,93% includeva
dolore cronico dovuto ad altre cause.
I dati farmacologici dei pazienti durante il trattamento sono mostrati nella Tabella 2. È
importante sottolineare che prima dell'inizio del trattamento il 55% dei pazienti è stato
3 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group trattato con più di un farmaco, ed il 21% ha dovuto interrompere il trattamento
farmacologico a causa dell’intolleranza o la manifestazione di eventi avversi.
Figura 1. Valori di NRS prima e dopo ogni sessione di trattamento scrambler in tutta la
popolazione. Le curve tratteggiate (filtered) mostrano il trend dei pazienti in cui il dolore è
stato azzerato nel corso di ogni sessione che compone il ciclo di trattamento
La Figura 1 mostra I valori di NRS prima e dopo ogni singola sessione di tratatmento. La
differenza tra i valori di NRS pre-trattamento 7.41 (SD 2.06) e dopo il trattamento 1.60 (SD
2.22) è statisticamente significativa (P <0,0001). Il numero medio di sedute per ogni
paziente è stato di 10, ma 39 pazienti hanno avuto necessità di un minor numero di
trattamenti per aver raggiunto in anticipo la totale assenza di dolore. Solo 7 pazienti hanno
interrotto il trattamento a causa della mancanza di risultati, ed altri 2 per motivi personali
non riconducibili al trattamento.
Abbiamo fatto un'analisi esplorativa sui pazienti che hanno avuto una sostanziale assenza
di dolore in uscita dal ciclo di trattamento per comprendere se il completo azzeramento del
dolore durante ogni sessione è una componente necessaria per il sollievo sostenuto nel
tempo. Le curve tratteggiate (filtrate) rappresentano i pazienti che hanno ottenuto questo
miglior risultato possibile, e corrispondono ai pazienti in cui il dolore è stato azzerato nelle
sessioni del ciclo di trattamento. In questo gruppo di pazienti il dato medio di successo
aumenta al 96,92% mentre la NRS media in uscita scende a 0,21. Ciò conferma che l’
azzeramento del dolore durante la stimolazione, e non solo una riduzione del dolore, è un
obiettivo primario che deve sempre essere perseguito attraverso l'ottimizzazione del
posizionamento degli elettrodi e la corretta regolazione dell’ intensità di stimolazione.
Nevralgia post-erpetica
La Nevralgia post-erpetica ha coinvolto il 18,40% della popolazione in studio. Il valore
NRS medio prima del trattamento è stato di 8.61 (SD 1.74). Dopo la prima sessione la
NRS media è scesa a 5.31. Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a
1.91 (SD 2.57) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un
tasso di successo (Pain Relief> = 50%) dell’ 86.11%.
Lombalgia cronica (LBP)
4 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group La Lombalgia (LBP) ha coinvolto il 37.31% della nostra popolazione in studio. Il valore
NRS medio prima del trattamento è stato di 7.45 (SD 2). Dopo la prima sessione la NRS
media è scesa a 4,13 (SD 2,4). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a
1.36 (SD 1.1) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un
tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 93,33%.
Polineuropatia
La Polineuropatia ha coinvolto il 10,94% della nostra popolazione in studio. Il valore NRS
medio prima del trattamento è stato di 6,59 (SD 2,77). Dopo la prima sessione la NRS
media è scesa a 2,86 (SD 2,94). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa
a 1,5 (SD 1,84) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un
tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 86,36%.
Neuropatia periferica
La Neuropatia periferica ha coinvolto il 14,42% della nostra popolazione in studio. Il valore
NRS medio prima del trattamento è stato di 7,48 (SD 1,84). Dopo la prima sessione la
NRS media è scesa a 3,96 (SD 2,83). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è
scesa a 2,03 (SD 2,47) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo
registrato un tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 82,75%.
Terapia antiepilettica
Nella Scrambler Therapy gli anticonvulsivanti, specialmente in dosi elevate, possono
inibire l'efficacia del trattamento per la loro interferenza con la genesi dei potenziali
d'azione. Nel gruppo trattato il 30.84% dei pazienti stava assumendo anticonvulsivanti a
scopo analgesico. La valutazione statistica sugli effetti di questa interazione richiede un
RCT con bracci sufficientemente omogenei, anche per il dosaggio e le molecole utilizzate,
un’analisi oggettiva è quindi al di fuori del campo di applicazione di questo studio. Tuttavia,
è degno di nota ricordare che l'uso concomitante di farmaci anticonvulsivanti non ha
evidenziato nessun vantaggio rispetto ai pazienti che non assumevano questi farmaci. In
attesa di studi randomizzati su larga casistica che possono fornire dati più affidabili, noi
suggeriamo di svezzare i pazienti che assumono anticonvulsivanti per solo scopo
analgesico come è stato già fatto in un precedente studio randomizzato (10).
Riduzione del dosaggio di farmaci analgesici
La terapia Scrambler è stata associata ad una significativa riduzione della dose di
antidolorifici, come mostrato nella tabella 2. Gli oppiacei sono stati completamente
eliminati in 55 pazienti su 77 (71,42%), gli anticonvulsivanti per scopo analgesico sono
stati eliminati in 46 casi su 62 (74,19%), gli antidepressivi sono stati eliminati in 14 casi su
20 (70%) casi, i FANS sono stati eliminati in 25 casi su 28 (89.28%).
Risultati a lungo termine
L’ esito del ciclo di trattamento nel lungo termine è stato valutato con i cambiamenti nella
scala BPI, come mostrato nella Figura 2. E’ stato osservato un miglioramento in ogni voce
analizzata. I cambiamenti più ampi si sono verificati nei punteggi del
dolore,dell’interferenza con il sonno e quella con il lavoro.
5 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group Figura 2. Cambiamenti nelle scale del BPI prima e dopo 3 mesi dal trattamento
Il punteggio del dolore registrato all’ ingresso è stato ridotto da 7,41 (SD 2.06) a 3,7 (SD
1,4) dopo tre mesi. Anche la qualità del sonno è migliorata a 3 mesi. I disturbi del sonno
causati dal dolore sono stati notevolmente ridotti da una media di 5,5 ± 3,2 ad una media
di 2,6 ± 2,7, con un miglioramento del 50% nel 53% dei pazienti. L'influenza del dolore
nelle attività lavorative ha avuto una riduzione del 52,86%. La riduzione è quantificato in 4
punti da 7.0±2.9 to 3.3±2.6.
Discussione
Il dolore cronico neuropatico è molto diffuso e spesso difficili da trattare. Diverse patologie
e condizioni possono portare al dolore neuropatico, incluso il dolore post-chirurgico, la
nevralgia post-erpetica (PHN), la stenosi del midollo spinale (SCS), la sindrome dolorosa
regionale complessa (CRPS), la neuropatia periferica diabetica (DPN), e la chemioterapia
neuropatia periferica indotta da chemioterapia (CIPN).
Purtroppo, i trattamenti convenzionali come gli oppiacei, neurolettici, ed altri farmaci hanno
un alto tasso di fallimento e un'alta incidenza di effetti collaterali. Il dolore cronico di
intensità da moderata a grave si verifica nel 19% degli europei adulti, che vedono così
compromettere gravemente la loro qualità della vita. Quasi la metà di loro ha ricevuto delle
cure per la gestione del dolore inadeguate (2). Alcune proposte per ridurre il dolore cronico
includono l'uso dell’elettrostimolazione, neuromodulazione con stimolo elettrico
(stimolazione del midollo spinale e stimolazione sottocutanea dei nervi periferici) e
stimolazione elettrica transcutanea dei nervi (TENS).
La stimolazione del midollo spinale può dare sollievo dal dolore, ma coinvolge una
tecnologia costosa ed invasiva con la possibilità di gravi effetti avversi. TENS e Scrambler
Therapy (ST) hanno solo un punto in comune: la stimolazione elettrica non invasiva. Per il
resto sono dispositivi tecnicamente diversi, con un diverso meccanismo di azione. La
TENS o gli stimolatori impiantati basano il loro razionale sulla teoria del Gate Control, e
per questo motivo sono specificamente progettati per stimolare le fibre mielinizzate ed
evitare la stimolazione delle fibre C amieliniche, in linea con gli standard generali e
convenzionali dell’ elettro-analgesia. Al contrario, la Scrambler Therapy utilizza
specificamente le fibre C per alleviare il dolore. (2 brevetti internazionali, 1 brevetto USA).
6 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group Varie ipotesi sono state sviluppate per spiegare i meccanismi di azione del beneficio
clinico ottenuto dalla stimolazione elettrica dei nervi, per esempio i processi sopraspinali,
la modulazione delle vie inibitorie discendenti, il rilascio periferico di calcitonina, l’aumento
della soglia del dolore del gate Control, la riduzione del fenomeno di windup, la riduzione
dell’attività elettrica dei nervi danneggiati.
Solo pochi studi hanno testato in precedenza l'efficacia di ST. Quattro di loro hanno un
bias potenziale perché sono state fatti dall'autore della ricerca di base ed applicata della
Scrambler Therapy, titolare dei brevetti sulla tecnologia. Tuttavia tutti gli studi clinici firmati
dall'autore sono stati effettuati in modo indipendente presso cliniche universitarie od
ospedali pubblici accreditati per la ricerca (IRCCS), senza nessuna sponsorizzazione
economica (studi spontanei).
Nel 2003, il primo studio è stato condotto su un piccolo gruppo di 11 pazienti con
carcinoma pancreatico e/o dolore oncologico viscerale. Tutti i pazienti sono stati
considerati responder (riduzione dell'intensità del dolore e graduale aumento della durata
di analgesia e soglia del dolore), nove sono stati in grado di sospendere completamente il
trattamento farmacologico (3). Un secondo studio è stato effettuato su 226 pazienti affetti
da dolore neuropatico severo ed ha riportato l'80% di responder (Pain Relief> 50%), il 10%
di responder parziali (riduzione del dolore dal 25% al 49%), e il 10% di non-responder
(12). Un terzo studio su 56 pazienti è un RCT tra la ST ed il trattamento farmacologico
protocollare. Dopo tre mesi di follow up i pazienti trattati con la ST mostravano ancora una
riduzione di 6 punti nella NRS, e di soli 2 punti nel braccio di controllo che ha proseguito il
trattamento farmacologico protocollare (13). Il quarto studio (14) è stato effettuato su 10
pazienti con PHN. Il punteggio medio del dolore è rapidamente diminuito da 7,64 ± 1,46
(basale) a 0,42 ± 0,89 valutato ad 1 mese, con un tasso di successo del 95%. Alcuni
pazienti hanno raggiunto la completa scomparsa del dolore con meno di 5 trattamenti.
In uno studio indipendente (15), sono stati inclusi 73 pazienti con dolore da cancro e
dolore non oncologico. Una riduzione significativa del dolore è stata ottenuta dopo 10
sedute. Tuttavia il follow up ad mese mostrava una riduzione di soli 3 punti nelle NRS
basali (molto diverso da altri risultati). Da evidenziare che questo studio indipendente
sembra non aver adempiuto alle linee guida ed ai protocolli standard della ST (16), e
mostra quindi dei bias per questo motivo. In alternativa, può rappresentare quali sono i
risultati ottenibili quando la curva di apprendimento non è completa.
Il nostro studio è il primo lavoro multicentrico indipendente sulla ST ad essere pubblicato.
Include 9 centri diversi, e diverse cause comuni di dolore neuropatico cronico. L'intenzione
degli autori è quello di riflettere la vera situazione nella pratica clinica corrente di questa
terapia. Abbiamo osservato una significativa riduzione statistica e clinica nella scala NRS
dopo la prima sessione che viene mantenuta dopo le 10 sessioni che costituiscono il ciclo
di trattamento protocollare. Mononeuropatie e polineuropatie hanno rispettivamente il più
basso ed il più alto tasso di fallimento. Una probabile causa di questa differenza potrebbe
risiedere nella difficoltà di posizionamento degli elettrodi e nella distribuzione su più livelli
di innervazione della polineuropatia.
In linea con gli studi pubblicati in precedenza, nessun evento avverso è stato osservato
nella nostra popolazione in studio.
Bias impliciti negli studi clinici sulla Scrambler Therapy
La Scrambler Therapy è una metodologia in parte operatore dipendente. Il successo della
terapia dipende in larga misura dalla capacità dell’operatore di azzerare il dolore nel corso
7 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group di ogni singolo trattamento, e senza che il paziente avverta altre sensazioni di disagio. Il
mancato azzeramento del dolore durante ogni sessione di trattamento porta a risultati
insoddisfacenti, ed è anche la variabile che determina il bias più ampio nello studio,
creando la possibilità di falsi pazienti non responsivi.
Secondo il ricercatore che ha sviluppato la terapia, l’azzeramento del dolore durante il
trattamento, nelle normali condizioni d'uso è sempre possibile. Pertanto un paziente
veramente non responsivo è solamente quello che pur avendo ottenuto l’azzeramento del
dolore in ogni seduta non ha trovato un vantaggio terapeutico rilevante durante ed al
termine del ciclo di trattamento. L’esperienza reale ha confermato che in effetti operatori
più esperti possono azzerare il dolore durante il trattamento in pazienti dove operatori
meno esperti hanno fallito, anche se questo dato non è stato formalmente documentato.
Anche i risultati clinici provenienti da diverse pubblicazioni sono piuttosto eterogenei. Tassi
di successo documentato che superano il 90% presumono una migliore capacità di utilizzo
della terapia, e viceversa. Questo studio riproduce l'eterogeneità degli studi clinici
precedenti, in linea con le diverse curve di apprendimento, di abilità dell’operatore, e del
corretto utilizzo della metodica.
La tabella 3 illustra i diversi risultati ottenuti nei centri coinvolti nello studio. Si noti che,
nonostante la differenza significativa tra i punteggi delle prestazioni più alti e più bassi (5097,7%), il tasso di successo alla fine del ciclo è sempre molto elevato, ed i risultati sono
coerenti con le precedenti pubblicazioni anche considerando l'eterogeneità degli operatori.
Lo studio sembra quindi confermare la forte variabilità operatore dipendente registrata nei
precedenti risultati degli studi clinici. La nostra esperienza dimostra che prima di iniziare
una sperimentazione clinica, un operatore, oltre a dover ricevere una formazione adeguata
e rispettare la piena conformità al protocollo di utilizzo standard, deve aver completato una
curva di apprendimento efficace attraverso il trattamento preliminare di una vasta gamma
di pazienti. Questa risulta essere la condizione chiave per ottenere uniformità di risultati e
tassi di successo sempre elevati anche tra diversi studi clinici.
Tabella 3. Grado di sollievo dal dolore ottenuto in ogni centro
Esito nel lungo termine: la riduzione del dolore valutata nel BPI è inferiore ad alcuni studi
precedenti. Ci potrebbero essere più spiegazioni per questo. Operatori multipli possono
8 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group influenzare il risultato poiché la ST ha una elevata variabilità operatore dipendente. I
pazienti possono avere tassi di risposta diversi per questa terapia come accade anche con
i trattamenti farmacologici. Ci può essere una curva di apprendimento che richiede un
maggior numero di casi, come ad esempio avviene con la chirurgia cardiaca, e ci può
essere un rapporto tra volume e qualità, come accade in molte procedure complesse.
L'effetto placebo può variare da persona a persona. Tuttavia, abbiamo ottenuto non solo
un miglioramento significativo nelle riduzione del dolore dopo il primo trattamento, ma
anche una persistente riduzione del dolore clinicamente e statisticamente importante nel
tempo, e sull’interferenza del dolore con la qualità della vita, che è migliorata in un'alta
percentuale di pazienti.
Conclusioni
La ST è un'alternativa efficace e sicura per diversi tipi di dolore neuropatico cronico
refrattario, con una possibilità di eventi avversi molto rara. Un'alta percentuale di pazienti
che soffrono dolore neuropatico ha ottenuto un sollievo sostenuto nel tempo in diversi
contesti clinici. È importante sottolineare che per la natura stessa di questa ricerca, questi
dati rappresentano a parere degli autori un'istantanea affidabile dei risultati della ST nell’
esperienza clinica corrente.
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Received: 15 March 2015
Accepetd: 18 March 2015
Correspondance:
Christian Compagnone, MD
II Unit of Anesthesia, Intensive Care and Pain Therapy
University Hospital of Parma, Parma, Italy
Tel. +39 0521-703567
Fax +39 0521-702863
E-mail: [email protected]