Chronic pain treatment and scrambler therapy
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Chronic pain treatment and scrambler therapy
Acta Biomed 2015; Vol. 86, N. 2: 149-‐156 © Mattioli 1885 Articolo Originale Chronic pain treatment retrospective analysis. and scrambler therapy: a multicenter Christian Compagnone, Fernanda Tagliaferri, a nome del gruppo Scrambler Therapy* II Unità di Anestesia, Cure Intensive e Terapia del Dolore. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Parma, Italia. Abstract Contesto e obiettivo: Scrambler Therapy è una nuova tipologia di neuromodulazione che funziona stimolando in modo non invasivo le fibre C (vie del dolore) attraverso i recettori di superficie, sostituendo in questo modo l’informazione dolore con informazioni sintetiche di "non dolore". Lo scopo primario di questo studio è stato quello di analizzare l'efficacia e la sicurezza della Scrambler Therapy dopo dieci sedute di trattamento, e la correlazione dei risultati con le differenti condizioni di utilizzo e le diverse curve di apprendimento che si verificano in uno studio multicentrico. Metodi: Sono stati trattati con la Scrambler Therapy 201 pazienti. Tutti i pazienti erano affetti da dolore cronico con una NRS media di dolore prima del trattamento di 7.41 (SD 2.06). Principali cause di dolore cronico: nevralgia post-erpetica 18,40%, lombalgia cronica (LBP) 37.31%, polineuropatia 10.94%, e neuropatia periferica 14,42%. Il restante 18,93% includeva dolore cronico dovuto ad altre cause. Risultati: La differenza tra il pre-trattamento NRS 7.41 (SD 2.06) e dopo il trattamento 1,60 (SD 2.22) è risultata statisticamente significativa (P <0,0001). Il numero medio di sedute per ogni paziente è stato di 10, ma 39 pazienti hanno avuto necessità di un minor numero di trattamenti per aver raggiunto in anticipo la totale assenza di dolore. Solo 7 pazienti hanno interrotto il trattamento a causa della mancanza di risultati, ed altri 2 per motivi personali non riconducibili al trattamento. Un punteggio di dolore pari a 0 durante il trattamento e non solo la semplice riduzione del dolore predice l'efficacia della terapia nel lungo termine, quindi questo risultato deve essere perseguito attraverso l'ottimizzazione del posizionamento degli elettrodi e la corretta regolazione dell’intensità di stimolazione. Conclusioni: La Scrambler Therapy è un’efficiente e sicura alternativa per diversi tipi di dolore cronico neuropatico refrattario ad altri trattamenti, con una rara possibilità di eventi avversi. (www.actabiomedica.it) Parole chiave: Scrambler therapy, chronic pain, post herpetic neuralgia, low back pain, polyneuropathy, peripheral neuropathy, persistent pain. Introduzione Il dolore cronico riduce significativamente la qualità della vita. Le persone affette per lunghi periodi dal dolore cronico sperimentano una moltitudine di sensazioni fisiche, psicologiche e sociali estremamente negative. Una recente indagine telefonica europea (EFIC) ha mostrato che il dolore cronico si è manifestato nel 19% degli adulti contattati, compromettendo gravemente le loro attività quotidiane, la vita sociale e quella lavorativa. La maggioranza degli intervistati non ha ricevuto cure da uno specialista, il 40% ritiene che il loro dolore è stato gestito male (1). Una media pan-europea del 40% non è soddisfatta degli effetti del trattamento a cui sono stati sottoposti per la terapia del dolore cronico (2). Per questo tipo di pazienti sono stati proposti diversi trattamenti alternativi. * Scrambler Therapy Group: Francesco Amato; Giovanna Ballerini; Filippo Berlinghieri; Laura Bertini; Giorgio Bordin; Pietro Buonavolontà; Alga Cascioli; Francesca Ceccaroni; Angela Cautillo; Alma Ciaschi; Lucia Maria Dodaro; Guido Fanelli; Francesca Greco; Paola Lesignoli; Ornella Martini; Alfonso Papa; Domenico Quatrone; William Raffaeli; Mediati Rocco; Renato Velluci 1 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group La Scrambler Therapy è una nuova tecnica di neuromodulazione non invasiva che agisce mediante una particolare stimolazione delle fibre C veicolata tramite i recettori di superficie. Rispetto ai convenzionali sistemi di elettro-analgesia (TENS, dispositivi impiantati SCS / PNS), il principio attivo non è quello di inibire la trasmissione del dolore, ma di sostituire le informazioni di dolore con informazioni sintetiche "non dolore". Il dispositivo che permette di attuare questa terapia (Scrambler Therapy® Technology MC5A) è costituito da un sistema multiprocessore che crea cinque neuroni artificiali. Le emissioni di questi neuroni artificiali sono posizionate tramite elettrodi di superficie monouso appena al di fuori dalla zona di dolore per interferire con la trasmissione del dolore sostituendolo con le informazioni sintetiche di “non dolore”. Si ipotizza che questa terapia può "rimodellare" il sistema dolore alzando gradualmente la soglia soggettiva del dolore senza effetti collaterali indesiderati (3). Il legame tra il principio attivo ipotizzato ed il sollievo dal dolore osservato è descritto nel brevetto Internazionale PCT/IT2007/000647 e nel brevetto statunitense No. 8.380.317. Nel complesso, anche se le tecniche di elettrostimolazione si sono dimostrate utili in un certo numero di studi senza gruppo di controllo, od in piccoli studi randomizzati, non emergono ancora risultati conclusivi a causa della scarsità di studi controllati con placebo. È tuttavia necessario evidenziare che questa tecnica specifica si differenzia dalla tradizionale elettroanalgesia per il diverso principio attivo, il diverso modello teorico di riferimento (autonomo) ed il target di stimolazione neurofisiologica. Inoltre, anche se non sono ancora disponibili studi verso placebo, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione. La capacità specifica di questa terapia di "azzerare" sistematicamente il dolore (ridurre il punteggio del dolore a 0 durante il trattamento), i risultati di successo ottenuti su un ampio numero di pazienti che non rispondono a qualsiasi altro trattamento, l’ampio abbattimento dell’intensità del dolore rispetto alle piccolo variazioni riscontrate nei bracci placebo che emergono da altri studi sul dolore neuropatico (4-8) riducono il rischio di un bias significativo nei risultati ottenuti dovuto ad effetto placebo. Lo scopo primario di questo studio è stato quello di analizzare l'efficacia e la sicurezza della Scrambler Therapy dopo dieci sedute di trattamento, e la correlazione dei risultati con le differenti condizioni di utilizzo e le diverse curve di apprendimento che si verificano in uno studio multicentrico. L'obiettivo secondario è stato quello di valutare il follow up a 3 mesi. Materiali e metodi Hanno partecipato a questo studio osservazionale retrospettivo otto centri: Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma (Parma), Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi (Firenze), Ospedale Sol et Salus (Rimini), Ospedale Piccole Figlie (Parma), Azienda Ospedaliera Mario Santo (Cosenza), Ospedale CTO Alesini (Roma), Ospedale San Vincenzo (Taormina), Azienda Ospedaliera dei Colli-Monaldi (napoli). Ogni singola sessione di trattamento è stata eseguita da un anestesista esperto o un infermiere specializzato. Tutti i centri hanno utilizzato il dispositivo MC-5A (Scrambler Therapy® Technology). Un ciclo di trattamento consiste in 10 singole applicazioni somministrate entro 2 settimane con una seduta al giorno di 45 minuti. Se il dolore si risolve completamente (zero dolore) prima delle dieci sedute, il trattamento viene interrotto anticipatamente. Questo trattamento richiede una specifica modalità di protocollo e di utilizzo apprese attraverso corsi di formazione ufficiali. I criteri di inclusione per questo studio sono stati: età superiore a 18 anni, dolore cronico da almeno 6 mesi con episodi di dolore severo definito come una NRS (9,10) superiore a 2 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group 7 almeno una volta al giorno nell'ultima settimana prima del trattamento, scarsa o mancata risposta ai trattamenti protocollari. I criteri di esclusione sono stati: presenza di un pacemaker cardiaco o protesi metalliche. I dati generali sono stati recuperati da un database anonimo unificato che dal 2012 ha raccolto i dati provenienti da tutti i centri coinvolti. I dati includono l'età, il sesso, i punteggi del dolore, tipo di dolore, durata del dolore, dati del trattamento, NRS prima e dopo il trattamento. Le variazioni di dolore nel Brief Pain Inventory (BPI) valutate nel follow up a tre mesi sono state utilizzate come end point secondario (11). Statistica Le variabili continue sono descritte calcolando la media e la deviazione standard (SD). Le variabili categoriche vengono analizzate indicando il numero e la percentuale. Il confronto tra le diverse variabili è stato eseguito con il Wilcoxon matched-pairs signed-ranks test. Un valore di p <0.05 è considerato statisticamente significativo. Non sono state apportati aggiustamenti per confronti multipli. Infine, vorremmo sottolineare che per risolvere i problemi di mancanza di uniformità negli studi clinici e del bias operatore dipendente, l'autore della ricerca di base ed applicata della Scrambler Therapy ha sviluppato STDM, un software dedicato gratuito (certificato come dispositivo medico CE) da utilizzare insieme con la ST. In Europa il marchio CE (17) indica che questo software può aumentare l'efficacia e la sicurezza della Scrambler Therapy, ed è attualmente considerato come parte integrante del corretto utilizzo del dispositivo medico e della sua migliore pratica clinica (best clinical practice). Inoltre, STDM può supportare gli studi clinici per ridurre il Bias della variabilità operatore dipendente al minimo. Negli Stati Uniti la FDA non prevede ancora una certificazione specifica per questo tipo di software (non classificato), ma STDM è pienamente conforme alle norme sulla privacy HIPAA e Safe Harbor (18). Risultati Da gennaio a dicembre 2012, 201 pazienti sono stati trattati con la Scrambler Therapy in 9 diversi centri (Tabella 1). Tutti i pazienti erano affetti da dolore cronico, la NRS media del dolore prima del trattamento è stata di 7.41 punti (SD 2.06). Le principali cause di dolore cronico sono state: nevralgia post-erpetica 18,40%, lombalgia cronica (LBP) 37.31%, polineuropatia 10.94%, e neuropatia periferica 14,42%. Il restante 18,93% includeva dolore cronico dovuto ad altre cause. I dati farmacologici dei pazienti durante il trattamento sono mostrati nella Tabella 2. È importante sottolineare che prima dell'inizio del trattamento il 55% dei pazienti è stato 3 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group trattato con più di un farmaco, ed il 21% ha dovuto interrompere il trattamento farmacologico a causa dell’intolleranza o la manifestazione di eventi avversi. Figura 1. Valori di NRS prima e dopo ogni sessione di trattamento scrambler in tutta la popolazione. Le curve tratteggiate (filtered) mostrano il trend dei pazienti in cui il dolore è stato azzerato nel corso di ogni sessione che compone il ciclo di trattamento La Figura 1 mostra I valori di NRS prima e dopo ogni singola sessione di tratatmento. La differenza tra i valori di NRS pre-trattamento 7.41 (SD 2.06) e dopo il trattamento 1.60 (SD 2.22) è statisticamente significativa (P <0,0001). Il numero medio di sedute per ogni paziente è stato di 10, ma 39 pazienti hanno avuto necessità di un minor numero di trattamenti per aver raggiunto in anticipo la totale assenza di dolore. Solo 7 pazienti hanno interrotto il trattamento a causa della mancanza di risultati, ed altri 2 per motivi personali non riconducibili al trattamento. Abbiamo fatto un'analisi esplorativa sui pazienti che hanno avuto una sostanziale assenza di dolore in uscita dal ciclo di trattamento per comprendere se il completo azzeramento del dolore durante ogni sessione è una componente necessaria per il sollievo sostenuto nel tempo. Le curve tratteggiate (filtrate) rappresentano i pazienti che hanno ottenuto questo miglior risultato possibile, e corrispondono ai pazienti in cui il dolore è stato azzerato nelle sessioni del ciclo di trattamento. In questo gruppo di pazienti il dato medio di successo aumenta al 96,92% mentre la NRS media in uscita scende a 0,21. Ciò conferma che l’ azzeramento del dolore durante la stimolazione, e non solo una riduzione del dolore, è un obiettivo primario che deve sempre essere perseguito attraverso l'ottimizzazione del posizionamento degli elettrodi e la corretta regolazione dell’ intensità di stimolazione. Nevralgia post-erpetica La Nevralgia post-erpetica ha coinvolto il 18,40% della popolazione in studio. Il valore NRS medio prima del trattamento è stato di 8.61 (SD 1.74). Dopo la prima sessione la NRS media è scesa a 5.31. Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a 1.91 (SD 2.57) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un tasso di successo (Pain Relief> = 50%) dell’ 86.11%. Lombalgia cronica (LBP) 4 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group La Lombalgia (LBP) ha coinvolto il 37.31% della nostra popolazione in studio. Il valore NRS medio prima del trattamento è stato di 7.45 (SD 2). Dopo la prima sessione la NRS media è scesa a 4,13 (SD 2,4). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a 1.36 (SD 1.1) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 93,33%. Polineuropatia La Polineuropatia ha coinvolto il 10,94% della nostra popolazione in studio. Il valore NRS medio prima del trattamento è stato di 6,59 (SD 2,77). Dopo la prima sessione la NRS media è scesa a 2,86 (SD 2,94). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a 1,5 (SD 1,84) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 86,36%. Neuropatia periferica La Neuropatia periferica ha coinvolto il 14,42% della nostra popolazione in studio. Il valore NRS medio prima del trattamento è stato di 7,48 (SD 1,84). Dopo la prima sessione la NRS media è scesa a 3,96 (SD 2,83). Al termine del ciclo di trattamento la NRS media è scesa a 2,03 (SD 2,47) risultando statisticamente significativa (p <0.0001). Abbiamo registrato un tasso di successo (Pain Relief> = 50%) del 82,75%. Terapia antiepilettica Nella Scrambler Therapy gli anticonvulsivanti, specialmente in dosi elevate, possono inibire l'efficacia del trattamento per la loro interferenza con la genesi dei potenziali d'azione. Nel gruppo trattato il 30.84% dei pazienti stava assumendo anticonvulsivanti a scopo analgesico. La valutazione statistica sugli effetti di questa interazione richiede un RCT con bracci sufficientemente omogenei, anche per il dosaggio e le molecole utilizzate, un’analisi oggettiva è quindi al di fuori del campo di applicazione di questo studio. Tuttavia, è degno di nota ricordare che l'uso concomitante di farmaci anticonvulsivanti non ha evidenziato nessun vantaggio rispetto ai pazienti che non assumevano questi farmaci. In attesa di studi randomizzati su larga casistica che possono fornire dati più affidabili, noi suggeriamo di svezzare i pazienti che assumono anticonvulsivanti per solo scopo analgesico come è stato già fatto in un precedente studio randomizzato (10). Riduzione del dosaggio di farmaci analgesici La terapia Scrambler è stata associata ad una significativa riduzione della dose di antidolorifici, come mostrato nella tabella 2. Gli oppiacei sono stati completamente eliminati in 55 pazienti su 77 (71,42%), gli anticonvulsivanti per scopo analgesico sono stati eliminati in 46 casi su 62 (74,19%), gli antidepressivi sono stati eliminati in 14 casi su 20 (70%) casi, i FANS sono stati eliminati in 25 casi su 28 (89.28%). Risultati a lungo termine L’ esito del ciclo di trattamento nel lungo termine è stato valutato con i cambiamenti nella scala BPI, come mostrato nella Figura 2. E’ stato osservato un miglioramento in ogni voce analizzata. I cambiamenti più ampi si sono verificati nei punteggi del dolore,dell’interferenza con il sonno e quella con il lavoro. 5 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group Figura 2. Cambiamenti nelle scale del BPI prima e dopo 3 mesi dal trattamento Il punteggio del dolore registrato all’ ingresso è stato ridotto da 7,41 (SD 2.06) a 3,7 (SD 1,4) dopo tre mesi. Anche la qualità del sonno è migliorata a 3 mesi. I disturbi del sonno causati dal dolore sono stati notevolmente ridotti da una media di 5,5 ± 3,2 ad una media di 2,6 ± 2,7, con un miglioramento del 50% nel 53% dei pazienti. L'influenza del dolore nelle attività lavorative ha avuto una riduzione del 52,86%. La riduzione è quantificato in 4 punti da 7.0±2.9 to 3.3±2.6. Discussione Il dolore cronico neuropatico è molto diffuso e spesso difficili da trattare. Diverse patologie e condizioni possono portare al dolore neuropatico, incluso il dolore post-chirurgico, la nevralgia post-erpetica (PHN), la stenosi del midollo spinale (SCS), la sindrome dolorosa regionale complessa (CRPS), la neuropatia periferica diabetica (DPN), e la chemioterapia neuropatia periferica indotta da chemioterapia (CIPN). Purtroppo, i trattamenti convenzionali come gli oppiacei, neurolettici, ed altri farmaci hanno un alto tasso di fallimento e un'alta incidenza di effetti collaterali. Il dolore cronico di intensità da moderata a grave si verifica nel 19% degli europei adulti, che vedono così compromettere gravemente la loro qualità della vita. Quasi la metà di loro ha ricevuto delle cure per la gestione del dolore inadeguate (2). Alcune proposte per ridurre il dolore cronico includono l'uso dell’elettrostimolazione, neuromodulazione con stimolo elettrico (stimolazione del midollo spinale e stimolazione sottocutanea dei nervi periferici) e stimolazione elettrica transcutanea dei nervi (TENS). La stimolazione del midollo spinale può dare sollievo dal dolore, ma coinvolge una tecnologia costosa ed invasiva con la possibilità di gravi effetti avversi. TENS e Scrambler Therapy (ST) hanno solo un punto in comune: la stimolazione elettrica non invasiva. Per il resto sono dispositivi tecnicamente diversi, con un diverso meccanismo di azione. La TENS o gli stimolatori impiantati basano il loro razionale sulla teoria del Gate Control, e per questo motivo sono specificamente progettati per stimolare le fibre mielinizzate ed evitare la stimolazione delle fibre C amieliniche, in linea con gli standard generali e convenzionali dell’ elettro-analgesia. Al contrario, la Scrambler Therapy utilizza specificamente le fibre C per alleviare il dolore. (2 brevetti internazionali, 1 brevetto USA). 6 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group Varie ipotesi sono state sviluppate per spiegare i meccanismi di azione del beneficio clinico ottenuto dalla stimolazione elettrica dei nervi, per esempio i processi sopraspinali, la modulazione delle vie inibitorie discendenti, il rilascio periferico di calcitonina, l’aumento della soglia del dolore del gate Control, la riduzione del fenomeno di windup, la riduzione dell’attività elettrica dei nervi danneggiati. Solo pochi studi hanno testato in precedenza l'efficacia di ST. Quattro di loro hanno un bias potenziale perché sono state fatti dall'autore della ricerca di base ed applicata della Scrambler Therapy, titolare dei brevetti sulla tecnologia. Tuttavia tutti gli studi clinici firmati dall'autore sono stati effettuati in modo indipendente presso cliniche universitarie od ospedali pubblici accreditati per la ricerca (IRCCS), senza nessuna sponsorizzazione economica (studi spontanei). Nel 2003, il primo studio è stato condotto su un piccolo gruppo di 11 pazienti con carcinoma pancreatico e/o dolore oncologico viscerale. Tutti i pazienti sono stati considerati responder (riduzione dell'intensità del dolore e graduale aumento della durata di analgesia e soglia del dolore), nove sono stati in grado di sospendere completamente il trattamento farmacologico (3). Un secondo studio è stato effettuato su 226 pazienti affetti da dolore neuropatico severo ed ha riportato l'80% di responder (Pain Relief> 50%), il 10% di responder parziali (riduzione del dolore dal 25% al 49%), e il 10% di non-responder (12). Un terzo studio su 56 pazienti è un RCT tra la ST ed il trattamento farmacologico protocollare. Dopo tre mesi di follow up i pazienti trattati con la ST mostravano ancora una riduzione di 6 punti nella NRS, e di soli 2 punti nel braccio di controllo che ha proseguito il trattamento farmacologico protocollare (13). Il quarto studio (14) è stato effettuato su 10 pazienti con PHN. Il punteggio medio del dolore è rapidamente diminuito da 7,64 ± 1,46 (basale) a 0,42 ± 0,89 valutato ad 1 mese, con un tasso di successo del 95%. Alcuni pazienti hanno raggiunto la completa scomparsa del dolore con meno di 5 trattamenti. In uno studio indipendente (15), sono stati inclusi 73 pazienti con dolore da cancro e dolore non oncologico. Una riduzione significativa del dolore è stata ottenuta dopo 10 sedute. Tuttavia il follow up ad mese mostrava una riduzione di soli 3 punti nelle NRS basali (molto diverso da altri risultati). Da evidenziare che questo studio indipendente sembra non aver adempiuto alle linee guida ed ai protocolli standard della ST (16), e mostra quindi dei bias per questo motivo. In alternativa, può rappresentare quali sono i risultati ottenibili quando la curva di apprendimento non è completa. Il nostro studio è il primo lavoro multicentrico indipendente sulla ST ad essere pubblicato. Include 9 centri diversi, e diverse cause comuni di dolore neuropatico cronico. L'intenzione degli autori è quello di riflettere la vera situazione nella pratica clinica corrente di questa terapia. Abbiamo osservato una significativa riduzione statistica e clinica nella scala NRS dopo la prima sessione che viene mantenuta dopo le 10 sessioni che costituiscono il ciclo di trattamento protocollare. Mononeuropatie e polineuropatie hanno rispettivamente il più basso ed il più alto tasso di fallimento. Una probabile causa di questa differenza potrebbe risiedere nella difficoltà di posizionamento degli elettrodi e nella distribuzione su più livelli di innervazione della polineuropatia. In linea con gli studi pubblicati in precedenza, nessun evento avverso è stato osservato nella nostra popolazione in studio. Bias impliciti negli studi clinici sulla Scrambler Therapy La Scrambler Therapy è una metodologia in parte operatore dipendente. Il successo della terapia dipende in larga misura dalla capacità dell’operatore di azzerare il dolore nel corso 7 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group di ogni singolo trattamento, e senza che il paziente avverta altre sensazioni di disagio. Il mancato azzeramento del dolore durante ogni sessione di trattamento porta a risultati insoddisfacenti, ed è anche la variabile che determina il bias più ampio nello studio, creando la possibilità di falsi pazienti non responsivi. Secondo il ricercatore che ha sviluppato la terapia, l’azzeramento del dolore durante il trattamento, nelle normali condizioni d'uso è sempre possibile. Pertanto un paziente veramente non responsivo è solamente quello che pur avendo ottenuto l’azzeramento del dolore in ogni seduta non ha trovato un vantaggio terapeutico rilevante durante ed al termine del ciclo di trattamento. L’esperienza reale ha confermato che in effetti operatori più esperti possono azzerare il dolore durante il trattamento in pazienti dove operatori meno esperti hanno fallito, anche se questo dato non è stato formalmente documentato. Anche i risultati clinici provenienti da diverse pubblicazioni sono piuttosto eterogenei. Tassi di successo documentato che superano il 90% presumono una migliore capacità di utilizzo della terapia, e viceversa. Questo studio riproduce l'eterogeneità degli studi clinici precedenti, in linea con le diverse curve di apprendimento, di abilità dell’operatore, e del corretto utilizzo della metodica. La tabella 3 illustra i diversi risultati ottenuti nei centri coinvolti nello studio. Si noti che, nonostante la differenza significativa tra i punteggi delle prestazioni più alti e più bassi (5097,7%), il tasso di successo alla fine del ciclo è sempre molto elevato, ed i risultati sono coerenti con le precedenti pubblicazioni anche considerando l'eterogeneità degli operatori. Lo studio sembra quindi confermare la forte variabilità operatore dipendente registrata nei precedenti risultati degli studi clinici. La nostra esperienza dimostra che prima di iniziare una sperimentazione clinica, un operatore, oltre a dover ricevere una formazione adeguata e rispettare la piena conformità al protocollo di utilizzo standard, deve aver completato una curva di apprendimento efficace attraverso il trattamento preliminare di una vasta gamma di pazienti. Questa risulta essere la condizione chiave per ottenere uniformità di risultati e tassi di successo sempre elevati anche tra diversi studi clinici. Tabella 3. Grado di sollievo dal dolore ottenuto in ogni centro Esito nel lungo termine: la riduzione del dolore valutata nel BPI è inferiore ad alcuni studi precedenti. Ci potrebbero essere più spiegazioni per questo. Operatori multipli possono 8 C. Compagnone, F. Tagliaferri on behalf of the Scrambler Therapy Group influenzare il risultato poiché la ST ha una elevata variabilità operatore dipendente. I pazienti possono avere tassi di risposta diversi per questa terapia come accade anche con i trattamenti farmacologici. Ci può essere una curva di apprendimento che richiede un maggior numero di casi, come ad esempio avviene con la chirurgia cardiaca, e ci può essere un rapporto tra volume e qualità, come accade in molte procedure complesse. L'effetto placebo può variare da persona a persona. Tuttavia, abbiamo ottenuto non solo un miglioramento significativo nelle riduzione del dolore dopo il primo trattamento, ma anche una persistente riduzione del dolore clinicamente e statisticamente importante nel tempo, e sull’interferenza del dolore con la qualità della vita, che è migliorata in un'alta percentuale di pazienti. Conclusioni La ST è un'alternativa efficace e sicura per diversi tipi di dolore neuropatico cronico refrattario, con una possibilità di eventi avversi molto rara. Un'alta percentuale di pazienti che soffrono dolore neuropatico ha ottenuto un sollievo sostenuto nel tempo in diversi contesti clinici. È importante sottolineare che per la natura stessa di questa ricerca, questi dati rappresentano a parere degli autori un'istantanea affidabile dei risultati della ST nell’ esperienza clinica corrente. References 1. http://www.ausl.fe.it/cure-palliative/aree-tematiche/attivita-di-ricerca/macondo-sintesidei-risulati-per-il-livelloregionale. 2. Breivik H, Collett B, Ventafridda V, Cohen R, Gallacher D. Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment. European Journal of Pain 2006; 10: 287-333. 3. Marineo G. Untreatable pain resulting from abdominal cancer: new hope from biophysics? JOP 2003; 4 (1): 1-10. 4. Moore RA, Derry S, Aldington D, Cole P, Wiffen PJ. Amitriptyline for neuropathic pain and fibromyalgia in adults. Cochrane Database Syst Rev 2012 Dec 12; 12: CD008242. doi: 10.1002/14651858.CD008242.pub2. Review. 5. 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