Istituto Falcone

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Istituto Falcone
Bacco, Tabacco
e
Venere
Cosa salvare salvandosi le chiappe?
Manuale per continuare a viziarsi in maniera responsabile
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Prevenzione
nel mondo d’oggi
breve introduzione alle motivazioni del lavoro
Con l’avvento degli antibiotici e il miglioramento degli standard igienicosanitari, le malattie infettive non sono più la principale causa di morte.
Al giorno d’oggi, ci si trova di fronte ad un allungamento della vita media e ad
una contrazione della crescita demografica, pertanto siamo in un paese di
vecchi e lo saremo sempre di più.
Il progresso medico-scientifico ha consentito finora di superare con buona
facilità le malattie acute, ma si trova a far fronte con delle nuove malattie,
soprattutto croniche.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Prevenzione
nel mondo d’oggi
breve introduzione alle motivazioni del lavoro
una malattia cronica è una patologia che non si può guarire, che ha delle
cause che non possono essere rimosse o comporta delle lesioni che non
riescono ad essere ripristinate.
Ci si trova di fronte ad un numero sempre maggiore di pazienti che affrontano
simili patologie, che si portano dietro tutta la vita.
Malattia cronica significa anche evoluzione verso uno stato di progressiva
invalidità, a cui le strutture socio-sanitarie, ad oggi, non riescono a fare fronte e
buona parte rimane a carico delle famiglie.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Prevenzione
nel mondo d’oggi
breve introduzione alle motivazioni del lavoro
Trattare una malattia cronica, nel nostro sistema sociale e sanitario, significa
“investire” un’enorme quantità di risorse per ritardare o scongiurare un destino
che è già scritto, senza poterlo evitare.
la prevenzione delle malattie croniche è ad oggi l’unico strumento che
garantisce una riduzione del numero di queste malattie, pertanto anche le cifre
spese per il loro trattamento.
Anche la prevenzione è cronica, nel senso che si deve protrarre per tutta la
vita, compatibilmente con l’invecchiamento e le possibilità personali.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Prevenzione
nel mondo d’oggi
breve introduzione alle motivazioni del lavoro
Uno stile di vita salutare e preventivo, non è costituito dalla clausura, ma è un
modi di vivere i piaceri di questa vita nella loro pienezza e naturalezza...
...è un modo per stare bene a sé stessi
...è un modo per creare una società più pulita, ricca, sana e giusta
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mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco, Tabacco
e
Venere
Cosa salvare salvandosi le chiappe?
Analisi dei tre vizi più diffusi in Italia, con particolare attenzione ai suoi risvolti sociali e individuali.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
perchè?
momento di introspezione
post-coito
debolezza
piacere
sentirsi grande?
momenti vuoti?
stress?
conoscere nuove persone
la scusa dell’accendino
momento sociale
immagine da intellettuale
fuga
altro genere di scuse
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Tabacco
Cosa significa?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
“Adesso che son qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse
abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della
mia incapacità?
Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l’uomo ideale e forte che
m’aspettavo?
Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di
vivere quello di credersi grande di una grandezza latente”
I. Svevo, La coscienza di Zeno
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Tabacco
Cosa è diventato?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
impedimento alle normali attività fisiche
un comportamento antisociale
un debito
un disagio
un punto in meno con alcune donne
un segnapassi cronologico
una connotazione di personalità
un deodorante
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Salute
Igiene/odore
Aspetto
Costi
Dipendenza
Qualità della vita
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Il tabacco fu importato dall’America da Cristoforo Colombo e si
diffuse rapidamente in tutta Europa
L’utilizzo del tabacco è diventato popolare nel XX Secolo, pertanto
l’epidemia delle malattie associate al tabacco è un fenomeno
moderno
la nicotina è il principale costituente del tabacco ed è la sostanza
legata alla dipendenza
Se masticato o soltanto aspirato senza inalarlo (sigaro/pipa) la
nicotina è assorbita per bocca. Le sostanze irritanti
(cancerogene?) provocano malattie del cavo orale
Se combusto e inalato, produce oltre 4000 sostanze che si
depositano nei polmoni di cui 40 cancerogeni e monossido di
carbonio (CO)
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CARDIOVASCULAR DISEASES Cigarette smokers are more likely than nonsmokers to develop large-vessel atherosclerosis as well as small-vessel
paina,
paia, stroppa, siga, ecc...
disease. Approximately 90% of peripheral vascular disease in the nondiabetic population can be attributed to cigarette smoking, as can
!50% of aortic aneurysms. In contrast, 20 to 30% of coronary artery
disease and !10% of occlusive cerebrovascular disease are caused by
cigarette smoking. There is a multiplicative interaction between cig-
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza,
TABLE 375-1 Relative Risks for Current Smokers of Cigarettes
Current Smokers
Disease or Condition
Coronary heart disease
Age 35– 64
Age !65
Cerebrovascular lesions
Age 35– 64
Age !65
Aortic aneurysm
Chronic airways obstruction
Cancer
Lip, oral cavity, pharynx
Esophagus
Stomach
Pancreas
Larynx
Lung
Cervix
Kidney
Bladder, other urinary organs
Sudden Infant Death syndrome
Infant respiratory distress syndrome
Low birth weight at delivery
Males
Females
2.8
1.5
3.1
1.6
3.3
1.6
6.2
10.6
4
1.5
7.1
13.1
10.9
6.8
2
2.3
14.6
23.3
5.1
7.8
1.4
2.3
13
12.7
1.6
1.3
2.2
2.3
1.3
1.8
2.7
3.3
cer relative to continuing smoking,
there is a modest persistent increase
RESPIRATORY DISEASE Cigarette smo
chronic obstructive pulmonary disea
ning to smoke regularly, many you
matory changes in their small a
measures of these changes do not pr
flow obstruction. After 20 years of sm
in the lungs develop and progress p
and duration. Chronic mucous hyper
in a chronic productive cough in as m
60. Chronic inflammation and narro
enzymatic digestion of alveolar wal
sema can result in reduced expirat
clinical symptoms of respiratory lim
Changes in the small airways of
1 to 2 years of cessation. There may
sures of expiratory airflow among
chronic airflow obstruction, but the
is a slowing of the rate of decline in
rather than a return of lung function
PREGNANCY Cigarette smoking is a
complications of pregnancy: premat
tio placentae, and placenta previa; th
risk of spontaneous abortion amo
mothers are more likely to experien
perinatal mortality, are small for thei
of infant respiratory distress syndrom
infant death syndrome, and appear t
least the first several years of life.
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
legate al fenomeno dell’aterosclerosi:
‣i cancerogeni inalati con il fumo sono assorbiti e vanno in circolo
‣danneggiano l’endotelio (rivestimento dei vasi)
‣permettono al colesterolo di infiltrare la parete
‣leucociti causano infiammazione e ossidazione
‣formazione della placca
‣trombo/occlusione/embolo -> infarto a valle
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Aterogenesi
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
i fumatori di sigarette hanno probabilità maggiore di sviluppare ATS
con malattie a carico dei vasi maggiori e anche dei capillari.
Negli USA muoiono all’anno più di 400.000 individui per il consumo
di sigarette:
‣1/5 morti
‣circa il 40% dei fumatori muore prematuramente per non essere
riuscito a smettere
Circa il 90% delle malattie vascolari in soggetti non diabetici può
essere attribuito al fumo:
‣50% degli aneurismi aorta addominale
‣20-30% delle malattie coronariche
‣circa 10% degli ictus
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
Il rischio di incappare in questi eventi aumenta notevolmente in caso
di altri fattori di rischio:
‣ipertensione arteriosa
‣elevati livelli di colesterolo e trigliceridi
‣diabete
‣familiarità
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
Rischio di infarto in relazione al fumo
Non è dose-dipendente!
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie
cardiovascolari:
calcolo
del
rischio
ATP III Framingham Risk Scoring
Assessing CHD Risk in Men
Step 1: Age
Years
20-34
35-39
40-44
45-49
50-54
55-59
60-64
65-69
70-74
75-79
Points
-9
-4
0
3
6
8
10
11
12
13
Step 6: Adding Up the Points
Step 4: Systolic Blood Pressure
Systolic BP
(mm Hg)
<120
120-129
130-139
140-159
t160
Points
if Untreated
0
0
1
1
2
Points
if Treated
0
1
2
2
3
Step 7: CHD Risk
Step 2: Total Cholesterol
TC
(mg/dL)
<160
160-199
200-239
240-279
t280
Points at
Age 20-39
0
4
7
9
11
Step 3: HDL-Cholesterol
HDL-C
(mg/dL)
t60
Points
-1
50-59
0
40-49
1
<40
2
Age
Total cholesterol
HDL-cholesterol
Systolic blood pressure
Smoking status
Point total
Points at Points at Points at Points at
Age 40-49 Age 50-59 Age 60-69 Age 70-79
0
0
0
0
3
2
1
0
5
3
1
0
6
4
2
1
8
5
3
1
Step 5: Smoking Status
Nonsmoker
Smoker
Points at
Age 20-39
0
8
Point Total 10-Year Risk
<0
<1%
0
1%
1
1%
2
1%
3
1%
4
1%
5
2%
6
2%
7
3%
8
4%
9
5%
10
6%
Point Total 10-Year Risk
11
8%
12
10%
13
12%
14
16%
15
20%
16
25%
t17
t30%
Points at Points at Points at Points at
Age 40-49 Age 50-59 Age 60-69 Age 70-79
0
0
0
0
5
3
1
1
Note: Risk estimates were derived from the experience of the Framingham Heart Study,
a predominantly Caucasian population in Massachusetts, USA.
Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults.
JAMA. 2001;285:2486-2497.
!"#$$%&"'()*+,,-)./0"'),12(/34/1+"5+(6-7+,8
999:0-;-3<+/01<:)(2
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: calcolo del rischio
ATP III Framingham Risk Scoring
Step 7: CHD Risk for Men
Point Total
<0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
10-Year Risk
<1%
1%
1%
1%
1%
1%
2%
2%
3%
4%
5%
6%
Point Total
11
12
13
14
15
16
t17
10-Year Risk
8%
10%
12%
16%
20%
25%
t30%
Note: Determine the 10-year absolute risk for hard CHD (MI and coronary death)
from point total.
Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood
Cholesterol in Adults. JAMA. 2001;285:2486-2497.
!"#$$%&"'()*+,,-)./0"'),12(/34/1+"5+(6-7+,8
999:0-;-3<+/01<:)(2
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: calcolo del rischio
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: conseguenze
Esempio dell’infarto del miocardio:
‣abbassamento della qualità della vita
‣paura/ansia che accada nuovamente
‣limitazioni delle attività quotidiane
‣terapie farmacologiche gravative (10-20 farmaci)
‣morte
‣invalidità
Esempio dell’ictus cerebrale:
‣demenza
‣incapacità di svolgere attività quotidiane
‣paralisi
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: costo sociale
Se una persona muore il costo è minimo
Se una persona sopravvive ad un evento avverso, cosa che
succede sempre più di frequente, grazie alle migliorate pratiche
mediche, può essere un grandissimo onere per:
‣familiari -> conseguenza della disabilità
‣se stesso -> non può più fare quello che vuole
‣Stato e collettività -> necessità di assistenza e continue terapie
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Tabacco
argomenti contro?
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Malattie cardiovascolari: costo sociale
Esempio di costo annuo di un paziente con scompenso cardiaco
avanzato conseguente a pregresso IMA
ricovero, ricanalizzazione, riabilitazione
€ 22.000,00
farmaci
€ 1.200,00
impianto di defibrillatore automatico
€ 90.000,00
visite di controllo
€ 3.000,00
Totale
€ 116.200,00
In ITALIA ci sono 1 milione di persone affette da scompenso cardiaco.
In Italia ci sono oltre 170 mila ricoveri all’anno (Ministero Salute)
L’incidenza dello scompenso è di un nuovo caso all’anno ogni 1000 abitanti, ma ogni anno la
percentuale aumenta del 10%.
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: prevenzione
Smettere di fumare riduce già dopo 12 mesi il rischio di un evento
cardiovascolare avverso.
Dopo circa 15 anni, il rischio ritorna pari a quello della popolazione
normale.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: prevenzione
L’attività fisica è una delle strategie
principali per ridurre il rischio
cardiovascolare e di molte altre
patologie.
Studio condotto su 434 coppie di gemelli,
pubblicato dalla JAM Medic association
nel 1998
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie cardiovascolari: prevenzione
una dieta equilibrata è una delle strategie principali per migliorare la funzionalità del metabolismo e
prevenire un gran numero di patologie.
Controllato apporto di:
-grassi: olio preferibilmente crudo, deve rappresentare almeno 1/3 della dieta lipidica. Assunzione di
grassi di origine marina (omega-3) sono protettivi rispetto a quelli di origine animale (burro)
-sale: 10 g/die, per il controllo della pressione o delle malattie renali può essere abbassato a 5-6 g/die
-vitamine: assunzione di vegetali permette di introdurre numerose vitamine liposolubili e quantità
corrette di minerali che altrimenti non sono assunte. Alcune vitamine (es Vitamina B12) sono presenti
soltanto nella carne
-carboidrati: non fanno male, anzi, sono il nostro carburante. L’eccessiva assunzione, in un organismo
con metabolismo corretto, provoca l’accumulo come massa grassa. La preferenziale assunzione a
pranzo e al mattino è proprio in virtù dell’evitarne l’accumulo
-proteine: non fanno male, anzi, sono i nostri mattoni. Tuttavia, l’apporto deve essere commisurato alla
necessità e l’eccesso può essere dannoso per i reni. Limitare l’assunzione di carne rossa.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
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Malattie cardiovascolari: prevenzione
una dieta equilibrata è una delle strategie principali per migliorare la funzionalità del metabolismo e
prevenire un gran numero di patologie.
AVVERTENZE
1) preferire gli alimenti freschi, il più possibile preparati in casa, in quanto la maggior parte dei prodotti
conservati e preparati contiene numerosi additivi, che possono causare reazioni tossiche o allergiche.
2) non fare diete prescritte o previste su riviste: certe volte sono delle ENORMI VACCATE dal punto di
vista nutrizionale e potrebbero interferire con il proprio metabolismo, con conseguenze anche gravi
3) non assumere prodotti da banco contenenti DIURETICI!
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
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Malattie cardiovascolari: prevenzione
Per perdere peso, inizialmente, io consiglio:
‣trovare il tempo idoneo nella giornata per svolgere 3 pasti, consumati seduti e in maniera
conviviale
‣evitare di mangiare fuori pasto, salvo la frutta
‣Fare attività fisica regolare: il modo migliore per perdere peso è mangiarselo e
sudarselo.
‣Evitare il più possibile i prodotti in scatola, ma preferire le preparazioni a fresco
‣concentrarsi su sapori e godersi appieno quello che si mangia
‣Bere acqua durante tutto l’arco della giornata
‣evitare/limitare se necessario fritti, burro fuso, salumi grassi e formaggi non stagionati (es
gorgonzola, taleggio, castelmagno)
Se con questo tipo di dieta equilibrata non si riesce a controllare il proprio peso, consultare
un medico nutrizionista o dietologo, senza prendere iniziative particolari.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari: cancro al polmone
3QHXPRORJLD$$
7XPRUHGHOSROPRQH
3URI7DQWXFFL
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari: cancro al polmone
3QHXPRORJLD$$
7XPRUHGHOSROPRQH
3URI7DQWXFFL
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Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari: cancro al polmone
In Italia sono stati diagnosticati circa 31.000 casi di cancro al polmone nel 2010, di cui
quasi 24.000 uomini. Quasi altrettante persone sono morte per la medesima causa.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari: cancro al polmone
3QHXPRORJLD$$
7XPRUHGHOSROPRQH
3URI7DQWXFFL
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari: cancro al polmone
L’alta incidenza di mortalità per cancro al polmone è data dal fatto
che non esistono terapie che permettano di guarirlo completamente.
La terapia è solitamente palliativa (radioterapia, chemioterapia),
ovvero si cerca di prolungare la vita al paziente.
L’89-90% delle diagnosi di cancro polmonare non possono essere
trattate chirurgicamente ed esitano con la morte entro poco.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti contro?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
Malattie polmonari croniche
Oltre al cancro al polmone, il fumo è causa del 90% delle malattie
polmonari croniche ostruttive:
‣sono malattie che compaiono in tarda età
‣dopo 20 anni di consumo di tabacco, i polmoni mostrano
specifiche modificazioni, compreso uno stato di infiammazione
cronica, che comporta in una riduzione del calibro delle vie aeree.
‣solitamente, si trattano con una ossigeno-terapia cronica
‣frequenti complicanze che portano a morte sono le infezioni, in
quanto le difese fisiologiche vengono meno
L’interruzione del fumo in pazienti giovani può dare ancora delle
modifiche reversibili a distanza di 1-5 anni, con polmoni che
diventano come quelli di persone sane.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Tabacco
argomenti a favore?
Sizza, stizza, paina, paia, stroppa, siga, ecc...
ø
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mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
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Bacco
perchè?
momento di introspezione
Festa
debolezza
Sfida
piacere
Evasione
Accostamenti culinari
Passione
tradizione
momento sociale
Depressione
fuga
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
Uso e abuso di alcol in Italia
I dati delle indagini Istat
ALCOHOL PREVENTION DAY
7 aprile 2011
Istituto Superiore di Sanità
ISTAT
Domenico Adamo
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
Il trend nella popolazione globale negli ultimi 10 anni è sostanzialmente invariato, con
!"#$%&$#'&()$*+,)&%-&.'()'&/".&0111&#&0121
un piccolo aumento di persone che bevono fuori pasto (per lo più giovani) e un aumento
del consumo occasionale a scapito di quello quotidiano.
Persone di 14 anni e più per consumo di bevande alcoliche nell’anno, tutti i giorni,
occasionalmente e fuori pasto. Anni 2000 e 2010 (per 100 persone di 14 anni e più)
70,4
Nell'anno
67,6
33,3
Tutti i giorni
27,2
37,0
Occasionalmente
40,5
2000
2010
23,2
Fuori pasto
25,8
Nel lungo periodo sta cambiando il modello di consumo: si riduce la quota di
consumatori giornalieri, aumenta quella dei consumatori occasionali e cresce il
consumo di alcolici fuori pasto.
ALCOHOL PREVENTION DAY, Istituto superiore di Sanità, Roma, 7 aprile 2011
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
I dati per età individuano come:
‣ si riduca drasticamente il consumo quotidiano nei giovani e giovani adulti.
hour anche tra gli adulti...
‣epidemia di happy!"#$%&$#'&()$*+,)&%-&.'()'&/".&0111&#&0121
‣le femmine scoprono l’aperitivo...
-11,0
13,3
25-44 18-24
-38,9
-2,1
2,9
-29,7
45-64
13,1
15,1
41,6
-11,8
MASCHI
16,4
15,0
28,1
Totale
-7,7
27,1
19,7
65 e
più
-46,1
14-17
Variazioni percentuali 2010-2000 di persone di 14 anni e più che consumano bevande alcoliche tutti i
giorni, occasionalmente e fuori pasto per sesso e classi d’età.
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
Tutti i giorni
Occasionalmente
Fuori pasto
-37,9
-9,1
16,2
-38,9
-5,9
26,7
-39,5
-0,4
30,4
-18,7
23,8
23,9
6,8
9,5
5,7
-17,4
FEMMINE
6,4
25,1
Le variazioni sono più evidenti tra i giovani e gli adulti fino a 44 anni.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
Sempre con maggiore intensità tra le ragazze e le giovani donne.
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
!"#$%&'()%#*(%+,#-.'/%#'0//,).&.10
Siam già dentro l’happy hour?
Persone di 11 anni e più che consumano alcolici fuori pasto almeno una volta a settimana per sesso e classe d’età. Anno
2010 (per 100 persone di 11 anni e più dello stesso sesso e classe d’età)
Maschi
22,0
Femmine
Totale
18,5
17,7
14,9
11,7
10,8
5,8
10,6
5,6
5,1
4,9
2,0
2,1
0,7
16-17
18-19
20-24
25-29
8,0
4,4
0,9
11-15
9,0
8,9
8,1
30-34
35-44
45-54
1,7
55-59
1,1
0,9
60-64
65-74
0,5
75 +
3 milioni e 523 mila persone di 11 anni e più consumano alcol fuori pasto almeno una volta a settimana
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
(6,6%).
mercoledì 1 febbraio
2012
Soprattutto
giovani
di 18-24 anni: 20,8% dei maschi e 10,1% delle femmine
Bacco
in
Italia?
#$%&'()%#*(%+,#-.'/%#'0//,).&.10
one di 11Percentuale
anni e più per dei
incidenza
mediafuori
del fuori
pasto
sul totale
bicchieri
settimanali,
sessoWhat’s
e classewrong?
d’età.
bicchieri
pasto
rispetto
a tutti
quelli
settimanali.
2010 (Media calcolata sulle persone che consumano alcolici almeno una volta a settimana fuori pasto)
mero medio
chieri di
nde
che
umate
manalmente
dai pasti è
,6 per i
hi e 3,2 per
mmine.
ortando il
ro di
ieri fuori
a
mana a
o
lessivo
manale:
83,4
86,9
93,8
94,8
94,3
Maschi
87,3
74,9
80,1
76,0
69,2
Femmine
Totale
77,9
73,2
66,6
59,9
59,0
53,3
44,2
11-15
16-17
18-19
20-24
25-29
30-34
35-44
45-54
46,9
49,7
38,4
55-59
60-64
40,3
37,7
35,4
65-74
40,7
75 +
denza del fuori pasto è sopra l’80% per i giovani fino a 24 anni e circa al 90% per le ragazze
| www.bluejayway.it
| 2 febbraio
2012 sopra la
stessa età. Inoltre, per le EnricoColombo
ragazze e le donne
di 16-64 anni l’incidenza
è sempre
a.mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
!"#$%&"'()'*+,"+'#-+'./0/
I dati per
età individuano come:
‣il vino la fa da padrone, ma la birra compete
Persone
di 11 anni
e più di
che
hannosuperalcolici
consumato almeno
una bevanda
comunque
vanno
amari,
e cocktails
‣gli uomini
alcolica nell’anno e
consumo giornaliero per tipo di bevanda alcolica e sesso. Anno 2010 (per 100 persone di 11 anni
e più dello stesso sesso)
FEMMINE
MASCHI
13,7
40,4
32,3
35,3
67,2
1,3 7,5
60,6
1,4
0,2
26,9
53,8
53,4
14,6
Nell'anno
di cui tutti i giorni
38,9
Nell'anno
Vino
Birra
Aperitivi amari
superalcolici
78,9
TOTALE
di cui tutti i giorni
35 milioni e 251 mila persone di 11 anni e più consuma bevande alcoliche (65,7%).
14 milioni 126 mila persone di 11 anni e più consuma tutti i giorni bevande alcoliche
(26,3%). EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012Forti
differenze di genere tra i consumatori, il vino è al primo posto tra le scelte
Bacco /·DEXVRGLDOFROLJUXSSLGLSRSROD]LRQH
in Italia?
Persone maggiori di 11 anni con comportamenti a rischio (tot 16% della popolazione). I
Persone di 11 anni e più per tipo di comportamento a rischio nel consumo di bevande
giovani preferisconosesso
la sbornia
per
dimenticare
drinking).
e classi
d’età.
Anno 2010(binge
(per 100
persone di 11 anni e più dello stesso sesso)
FEMMINE
7,3
MASCHI
3,5 13,4
9,6
25,4
1,1 3,3
13,3
40,3
3,6
4,4
3,8 16,2
7,8
9,4
11,6
20,9
2,1 10,6
3,2 13,8
7,2
55-59
20,5
45-54
20,0
6,5 21,1
65-74
60-64
18,9
35-44
23,9
30-34
7,4 23,4
25,2
25-29
9,1 23,8
25,2
20-24
11,6 22,0
5,8
12,0
2,2 10,9
4,3
75 e più
47,4
1,2 6,5
4,8
TOTALE
3,6 10,3
1,5 1,6
Gio
mod
con
occ
spe
pas
22,9
13,0
18-19
16-17
15,2
11-15
Almeno un rischio
di cui binge drinking
Almeno un rischio
di cui binge drinking
Qui
giov
24 a
com
to a
pre
bing
drin
(23,
uom
dell
EnricoColombo
| www.bluejayway.it
| 2 febbraio
2012
L’OMS raccomanda
la totale astensione
dal bere
alcol fino a 15 anni per que
mercoledì 1 febbraio 2012
considerato comportamento a rischio il consumo di una sola bevanda
Bacco
in Italia?
Alcol più diffuso /·DEXVRGLDOFROLOWHUULWRULR
al nord e nei piccoli centri. Può pertanto essere correlato a:
‣clima freddo (in linea con il trend europeo, per cui il consumo di alcol è proporzionale alla
Persone di 11 anni e più per tipo comportamento a rischio nel consumo di bevande alcoliche,
latitudine)
sesso, ripartizione geografica e tipo di comune. Anno 2010 (per 100 persone di 11 anni e più dello
‣isolamento o mancanza
stesso sessodie alternative
zona)
Almeno un comportamento a rischio Giornaliero non moderato
Nord-ovest
8,8 27,3
4,3 15,7
Binge drinking
4,3 13,7
Nord-est
9,2 30,0
4,7 15,5
4,3 17,7
Centro
7,7 24,1
4,1 14,4
3,6 11,3
Sud
5,3 23,2
2,6 14,0
2,4 11,5
Isole
4,4 19,8
1,2 9,3
2,9 12,6
Centro area metropolitana
8,2 21,4
3,5 12,0
4,5 10,9
Periferia area metropolitana
6,2 22,3
3,2 11,9
2,8 11,3
Fino a 2.000 abitanti
7,9 37,8
4,6 23,5
3,0 18,9
Da 2.001 a 10.000 abitanti
8,1 28,9
3,7 16,2
4,1 16,3
Da 10.001 a 50.000 abitanti
6,5 24,1
3,2 13,0
3,1 12,7
50.001 abitanti e più
7,4 23,9
3,9 14,1
3,4 11,9
ITALIA
7,3 25,4
3,6 14,3
3,5 13,4
F
M
F
M
F
M
L’abuso
di alcol risulta
più diffuso nel Nord
piccoli 2012
comuni fino a 2.000 abitanti.
EnricoColombo
| www.bluejayway.it
| 2e nei
febbraio
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
*LRYDQLDULVFKLRELQJHGULQNLQJHGLVFRWHFD
giovani coinvolti nel binge drinking per frequenza con cui vanno in discoteca. Anno 2010,
di 18-24
anni coinvolti
nel binge
per frequenza
con cui vanno in discoteca.
datiGiovani
per 100
persone
di 18-24
anni drinking
dello stesso
sesso.
Anno 2010 (per 100 persone di 18-24 anni dello stesso sesso)
41,7
32,7
22,0
20,0
16,4
10,9
10,6
6,9
3,6
Mai
Si, 1-12
volte
MASCHI
Si, più di
12 volte
Mai
Si, 1-12
volte
FEMMINE
Si, più di
12 volte
Mai
Si, 1-12
volte
Si, più di
12 volte
MASCHI E FEMMINE
Tra i giovani che frequentano assiduamente le discoteche il binge drinking è più diffuso.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Bacco
in Italia?
giovani coinvolti nel binge drinking per frequenza con cui vanno in discoteca. Anno 2010,
dati per 100 persone di 18-24 anni dello stesso sesso.
!"#$%&'%()*"#"
L’ Italia si è sempre distinta per un modello di
consumo di alcol per tradizione “moderato”…
… ma si diffondono stili di vita più rischiosi per la
salute che vanno monitorati
In particolare L’ATTENZIONE va posta sul consumo a
rischio:
¾ Consumo di alcol in età precoce (11-15 anni)
¾ Consumo quotidiano non moderato
¾ Binge drinking
‰ Gruppi specifici di popolazione più a rischio: giovani e
anziani
‰ Esigenza di monitorare il comportamento di chi
frequenta assiduamente le discoteche
ALCOHOL PREVENTION DAY, Istituto superiore di Sanità, Roma, 7 aprile 2011
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Abuso o dipendenza?
Si definisce dipendenza da alcol come la ripetuta difficoltà correlata all’alcol in almeno 3
dei seguenti segni:
‣tolleranza
‣astinenza
‣assunzione in quantità maggiore o in un tempo minore del previsto (lose control)
‣desiderio/tentativi infruttuosi di ridurne l’uso
‣grande quantità di tempo speso per procurarsene
‣uso continuato nonostante la coscienza delle conseguenze psico-fisiche
‣interruzione o riduzione di attività lavorative, sociali o ricreative
Tale difficoltà devono perdurare per almeno 12 mesi
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Abuso o dipendenza?
Si definisce abuso di alcol il ripetersi di problemi legati al consumo di alcol in una delle
seguenti 4 aree:
‣sociale
‣interpersonale
‣legale
‣occupazionale
oppure l’uso ripetuto di alcol in condizioni pericolose per se o per gli altri (es alla guida di
veicoli)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Abuso o dipendenza?
il test AUDIT è un questionario dell’OMS per l’individuazione delle dipendenze o dei
pazienti a rischio.
TEST AUDIT (Alcohol Use Disorders Identification Test)
1. Con quale frequenza consuma bevande contenenti alcol?
x
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
Da 2 a 4 volte al mese
Da 2 a 3 volte a settimana
4 o più volte a settimana
0p
1p
2p
3p
4p
2. Nei giorni in cui beve, quante bevande alcoliche consuma in media?
x
x
x
x
x
1o2
3o4
5o6
7o8
10 o più
0p
1p
2p
3p
4p
3. Con quale frequenza le capita di consumare sei o più bevande in un’
unica occasione?
x Mai
0p
EnricoColombo
| www.bluejayway.it
| 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
x Meno di una volta al mese
x 1 volta al mese
1p
2p
1. Con quale frequenza consuma bevande contenenti alcol?
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails,
shot, pirlo, grappa, wiskey,
cognac, rum...
x Mai
0p
x
x
x
x
Meno di una volta al mese
Da 2 a 4 volte al mese
Da 2 a 3 volte a settimana
4 o più volte a settimana
1p
2p
3p
4p
Abuso o dipendenza?
2. Nei giorni in cui beve, quante bevande alcoliche consuma in media?
il test AUDIT è un
pazienti a rischio.
x 1o2
x 3o4
questionario
x 5 o 6 dell’OMS
x 7o8
x 10 o più
per
0p
1p
l’individuazione
2p
3p
4p
delle dipendenze o dei
3. Con quale frequenza le capita di consumare sei o più bevande in un’
unica occasione?
x
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
4. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, si è accorto di non
riuscire a smettere di bere una volta che aveva iniziato?
x
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Abuso o dipendenza?
il test AUDIT è un questionario dell’OMS per l’individuazione delle dipendenze o dei
pazienti a rischio.
5. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, non è riuscito a fare
ciò che normalmente ci si aspetta da lei a causa del bere?
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
6. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, ha avuto bisogno di
bere di prima mattina per tirarsi su dopo una bevuta pesante?
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
7. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, ha avuto sensi di colpa
o rimorso dopo aver bevuto?
mercoledì 1 febbraio 2012
x Mai
0p
x Meno di una volta |alwww.bluejayway.it
mese
1p
EnricoColombo
x 1 volta al mese
2p
x 1 volta a settimana
3p
| 2 febbraio 2012
ciò che normalmente ci si aspetta da lei a causa del bere?
x Mai
0p
Birra, vino, cocktails,
shot,
pirlo,
grappa,
wiskey,
cognac, rum...
x Meno di una volta al mese
1p
Baccoargomenti contro?
x 1 volta al mese
x 1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
2p
3p
4p
6. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, ha avuto bisogno di
bere di prima mattina per tirarsi su dopo una bevuta pesante?
Abuso o dipendenza?
il test AUDIT è un
pazienti a rischio.
x Mai
x Meno di una volta al mese
x 1 volta aldell’OMS
mese
questionario
per
x 1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
l’individuazione
3p
4p
delle dipendenze o dei
7. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, ha avuto sensi di colpa
o rimorso dopo aver bevuto?
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
8. Con quale frequenza, durante l’ultimo anno, non è riuscito a
ricordare quello che era successo la sera precedente perché aveva
bevuto?
x
x
x
x
Mai
Meno di una volta al mese
1 volta al mese
1 volta a settimana
Ogni giorno o quasi
0p
1p
2p
3p
4p
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Abuso o dipendenza?
il test AUDIT è un questionario dell’OMS per l’individuazione delle dipendenze o dei
pazienti a rischio.
9. Si è fatto male o ha fatto male a qualcuno come risultato del bere?
x No
x Sì, ma non nell’ultimo anno
x Sì, nell’ultimo anno
0p
1p
2p
10. Un parente, un amico, un medico o altro operatore sanitario si
sono occupati del suo bere o le hanno suggerito si smettere?
x No
x Sì, ma non nell’ultimo anno
Sì, nell’ultimo anno
0p
1p
2p
Con un punteggio da 0 a 8, il risultato è negativo.
Con un punteggio, che va da 8 a 14, il paziente ha un consumo a
rischio oppure ha o ha avuto problemi alcol-correlati (infortuni o forti
bevute occasionali) ma, probabilmente, non si tratta di un paziente
fisicamente alcol-dipendente.
Con un punteggio pari o maggiore di 16, il paziente ha problemi alcolcorrelati e/o si tratta di un soggetto alcol-dipendente.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
9. Si è fatto male o ha fatto male a qualcuno come risultato del bere?
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
x No
0p
x Sì, ma non nell’ultimo anno
1p
x Sì, nell’ultimo anno
2p
10. Un parente, un amico, un medico o altro operatore sanitario si
Abuso
dipendenza?
sonoooccupati
del suo bere o le hanno suggerito si smettere?
il test AUDIT è un
dell’OMS per l’individuazione
delle dipendenze o dei
x questionario
No
0p
pazienti a rischio.x Sì, ma non nell’ultimo anno
1p
Sì, nell’ultimo anno
2p
Con un punteggio da 0 a 8, il risultato è negativo.
Con un punteggio, che va da 8 a 14, il paziente ha un consumo a
rischio oppure ha o ha avuto problemi alcol-correlati (infortuni o forti
bevute occasionali) ma, probabilmente, non si tratta di un paziente
fisicamente alcol-dipendente.
Con un punteggio pari o maggiore di 16, il paziente ha problemi alcolcorrelati e/o si tratta di un soggetto alcol-dipendente.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Malattie associate ad eccessi di assunzione alcolica:
effetti sul sistema nervoso
‣blackout (amnesia anterograda durante la sbornia)
‣sonno disturbato e non ristoratore
‣alterazioni della capacità di giudizio e della coordinazione
‣sindrome del dopo-sbornia (mal di testa, sete, nausea, vomito e stanchezza)
‣neuropatia periferica (intorpidimento bilaterale degli arti, parestesia, formicolio)
‣disturbi cognitivi (per settimane o mesi)
‣sindromi psichiatriche (2/3 degli etilisti cronici) di cui
‣50% comportamenti antisociali, impulsività e disinibizioni
‣50% schizofrenia e sindromi maniaco-depresive
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Malattie associate ad eccessi di assunzione alcolica:
effetti sul sistema gastrointestinale
‣pancreatite acuta (25%)
‣pancreatite cronica (78%)
‣steatosi epatica
‣cirrosi (osservata nel 15% degli etilisti)
‣infiammazione e cancro dell’esofago
‣gastrite
‣sanguinamento gastrico da conati violenti
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mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Malattie associate ad eccessi di assunzione alcolica:
effetti sul sistema cardiovascolare
‣cardiomiopatie (prevalentemente dilatativa)
‣vasodilatazione periferica
‣aritmie (prevalentemente tachicardia parossistica ventricolare)
‣aumento della pressione arteriosa
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti contro?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Altre condizioni associate ad abuso etilico
‣assenza/inefficienza sul lavoro
‣incidenti stradali
‣violenze domestiche
‣comportamenti antisociali
‣molestie
‣povertà
‣perdita dell’autostima, incapacità di reagire a situazioni sfavorevoli
‣trascuratezza
‣abbandono di minori
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti a favore?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Contrariamente al fumo, per quanto riguarda l’alcool un consumo moderato (<2 drink/
die, 3 nelle occasioni speciali) ha alcuni effetti benefici e protettivi sull’organismo:
‣riduce il rischio di morte cardiovascolare (infarti e ictus) fino al 30-40% probabilmente
perchè
‣incrementa la frazione di HDL (colesterolo buono)
‣riduce l’aggregazione piastrinica e la coagulazione
‣vasodilata quindi aumenta il flusso coronarico
‣riduce l’incidenza di artrite reumatoide
‣incrementa la sensibilità all’insulina (protettivo per diabete tipo I)
‣diminuisce la probabilità di formazione di calcoli renali
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti a favore?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Il Sassicaia...
Il piacere del buon
vino...
(Il vino differisce per
molti aspetti nutritivi
rispetto agli altri alcolici,
sempre se fatto con
criteri dell’alta qualità!)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Baccoargomenti a favore?
Birra, vino, cocktails, shot, pirlo, grappa, wiskey, cognac, rum...
Per di più, il consumo moderato di alcool a tavola, aiuta la conversazione e diventa un
piacevole coadiuvante della convivialità: brindare in compagnia e in onore di traguardi
fa bene!
Nonostante la compagnia, un consumo dissennato di alcool può portare a gravi
conseguenze metaboliche e patologiche: bere sempre con moderazione e
responsabilmente.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Venere
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Neisseria gonorrhoeae
‣batterio gram-negativo
‣si trova a coppie
‣responsabile di malattie sessualmente trasmissibili
‣uretriti
‣salpungiti
‣ascesso tubo-ovarico
‣infezioni faringee
‣proctiti
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Epidemiologia
‣malattia principalmente diffusa nei paesi in via di sviluppo
‣è presente anche nei paesi sviluppati, ma ha subito un decremento rispetto al picco del
1975
‣attualmente 1,2/1000 contagi l’anno in USA
‣colpiti prevalentemente i giovani
‣in Italia circa 400 diagnosi all’anno, ma molti casi non sono diagnosticati in quanto o
asintomatici o automedicati
‣un focolaio di questa malattia si mantiene per persone che sono asintomatiche o
lievemente sintomatiche
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Sexually transmitted infections in Europe 1990–2009
SURVEILLANCE REPORT
Epidemiologia
Figure 3.1: Number of gonorrhoea cases per 100 000 population, EU/EEA, 2009
< 5 per 100 000
5–10 per 100 000
10–15 per 100 000
15–30 per 100 000
Sentinel surveillance (no incidence data)
No data available or not reporting
Not included
Non-visible countries
Luxembourg
Malta
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
Figure 3.2: Male-to-female ratio in gonorrhoea cases by country, 2009
mercoledì 1 febbraio 2012
Austria
countries with an average of 19% of the cases being
acquired in another country. This percentage varies
across countries and includes a large number of cases
without information.
VenereGonorrea
Epidemiological variables
In 2009, information on transmission category was available for 13 countries (Austria, Cyprus, Czech Republic,
France, Greece, Latvia, Lithuania, Malta, Netherlands,
Epidemiologia
overall declining trend in the number of report
per 100 000 population in the EU/EEA and for m
female populations when calculated for the
tries that have consistently reported in the
2000–2009.
The rate declined from 33.9 per 100 000 in 199
in 2000. In 2000–2009, the rate decreased by
all 30% to 11.7 per 100 000 in 2009, when ca
for countries that have reported consistently o
Figure 3.3: Gonorrhoea cases by age category for 2000 (13 countries) and 2009 (24 countries)
35
2000
30
2009
Percentage
25
20
15
10
5
0
0–14
15–19
20–24
25–34
35–44
45+
Unknown
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
SURVEILLANCE REPORT
Sexually transmitted infections in Europe 1990–2009
Epidemiologia
Figure 3.7: Relative increase or decrease in the number of reported gonorrhoea cases, EU/EEA, 2006–2009
Decrease > 30%
Decrease 10–30%
Change -10% and 10%
Increase 10–50%
Increase > 50%
No data available or not reporting
Not included
Non-visible countries
Luxembourg
Malta
EnricoColombo | www.bluejayway.it
| 2 febbraio 2012
(STI clinics) rather than general practitioners. In addi-
mercoledì 1 febbraio 2012
acquired cases may not be indentified and reported
as such or that many male cases could have been
acquired through contact with sex workers. This needs
tion, data are obtained from sentinel surveillance in a
number of countries, suggesting that the actual number
VenereGonorrea
Trasmissione
La trasmissione dell’infezione avviene più efficacemente da partner maschio a
femmina
‣la trasmissione alla donna dopo un singolo rapporto sessuale avviene nel 40-60% dei
casi
‣l’infezione orofaringea dopo fellatio nel 20%
‣la trasmissione con cunnilingus in entrambe le direzioni è rara
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Manifestazioni nell’uomo
‣uretrite acuta: dopo 7-10 gg di incubazione, secrezione purulenta dall’uretra (goccia del
buon mattino), disuria e stranguria
‣epididimite,
‣prostatite
‣asintomatica: rappresenta i 2/3 dei maschi portatori, in quanto non è trattata. Questi
individui sono il serbatoio della trasmissione
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Manifestazioni nella donna
Le donne sono solitamente sintomatiche, ma quelle che restano asintomatiche possono
essere veicolo di trasmissione e non trattate adeguatamente.
‣cervicite: secrezione purulenta dalla cervice uterina, disuria interna (spesso scambiata
con cistite)
‣vaginite: si verifica in donne in età pre-fertile o post-menopausale. Intensa infiammazione
vaginale (arrossamento, ingrossamento) e secrezione purulenta
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereGonorrea
Manifestazioni in entrambi i sessi
Infezioni che non coinvolgono i genitali specifici di genere, sono legate a pratiche quali
sesso orale o anale.
‣faringite: solitamente lieve o asintomatica. La ellatio è il principale responsabile. Causa
dolore, ma si risolve generalmente in maniera spontanea.
‣proctite: sia per diffusione dalla vagina che per sesso anale. Si manifestano con dolore o
prurito nella zona anorettale, tenesmo (falso stimolo a defecare), secrezione purulenta e
sanguinamento del retto.
‣congiuntivite: solitamente data dall’autoinoculazione dal distretto genitale infetto. Da
patologia grave a forma asintomatica.
‣artrite: la principale manifestazione di una diffusione del batterio per via ematica
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mercoledì 1 febbraio 2012
Sono tutte identiche morfologicamente.
VenereSifilide
Treponema
Sottile
Batterio gram-negativo
avvolto a spirale
Ialuronidasi
Rivestito dalla
fibronectina
Proteine di membrana
associate all’adesione
Treponema pallidum
eli
Producono la medesima risposta sierologica nell’uomo
Sono sensibili alla penicillina.
I microrganismi si distinguono in base a:
- caratteristiche epidemiologiche
- Manifestazioni cliniche della malattia
Il treponema pallidum è suddiviso in 3 sottospecie:
- endemicum → sifilide endemica o bejel
Le
ca
- Pertenue → framboesia o vaiolo dei tropici
- Pallidum → agente eziologico della sifilide.
Il treponema carateum provoca la pinta.
Il T
tro
La sifilide è un’infezione sistemica cronica
causata da Treponema pallidum, trasmessa
abitualmente per via sessuale.
Il treponema è un batterio molto sottile, a forma
di spirale, che possiede una membrana
trilaminare, rigida e ricca di lipidi.
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mercoledì 1 febbraio 2012
So
è
La
de
La
VenereSifilide
Epidemiologia
L’incidenza è scesa del 95% dal 1943 grazie all’intervento della penicillina.
Si sono verificate epidemie a picchi ogni 7-10 anni nell’ultimo secolo.
Si è diffusa nelle grandi città grazie ad omossessuali maschi.
Quando l’infezione coinvolge le donne, vi è il rischio di trasmettere la sifilide congenita ai
figli, se questa non è rapidamente trattata.
Rimane un importante problema di salute globale, con circa 12 milioni di infezioni ogni
anno. Le regioni più colpite sono l’Africa centrale, il Sud america, il Sud-est asiatico
L’aumento recente di casi di sifilide negli stati dell’Ex URSS sta giungendo nei
paesi europei con il flusso migratorio
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereSifilide
Non-visible countries
Luxembourg
Malta
Epidemiologia
Figure 4.3: Male-to-female ratio in syphilis cases, 2009
Austria
Cyprus
Romania
Slovakia
Latvia
Lithuania
Estonia
Bulgaria
Hungary
Czech Rep
Finland
Total
Poland
Italy
Sweden
Belgium
Portugal
Greece
Ireland
UK
Slovenia
Netherlands
Luxembourg
Malta
France
Germany
Norway
Denmark
0
5
10
15
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mercoledì 1 febbraio 2012
20
2
VenereSifilide
0
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
Note: Female and total rates are similar in certain years as Spain is included in the total rate but not in the male/female rates.
Figure 4.7: Number of syphilis cases per 100 000 population in selected EU/EEA Member States, 1990–2009
Epidemiologia
Cases per 100 000 population
150
Bulgaria
Estonia
120
Latvia
90
Romania
60
30
0
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
Cases per 100 000 population
8
Czech Republic
7
Denmark
6
Portugal
5
4
Spain
3
Sweden
2
United Kingdom
1
0
1991
1993
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereSifilide
SURVEILLANCE REPORT
Sexually transmitted infections in Europe 1990–2009
Figure 4.8: Relative increase or decrease in the number of reported syphilis cases, EU/EEA, 2006–2009
Epidemiologia
Decrease > 30%
Decrease 10–30%
Change -10% and 10%
Increase 10–50%
Increase > 50%
No data available or not reporting
Not included
Non-visible countries
Luxembourg
Malta
of information from other countries. The high male-to-
(from public to private sector) and a decline in reporting
possible underreporting of cases in MSM in countries
where data on transmission category is not available.
undiagnosed and underreported may have increased
substantially.
EnricoColombo
2012
routines, so
that the number of infections that remain
female ratio reported| inwww.bluejayway.it
many countries may indicate| a2 febbraio
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereSifilide
Epidemiologia
in Italia sono stati registrati 1001 casi nel 2008.
Questo dato è tuttavia molto sottostimato, in quanto soltanto circa il 10% dei centri di
riferimento comunica agli organismi preposti le diagnosi di sifilide o sifilide congenita.
Oggi si rileva un costante aumento dei casi, con il rischio di sviluppare epidemia a
causa dell’aumento notevole dei rapporti non protetti.
Il calo di attenzione dei media e delle campagne di prevenzione sta dando i suoi frutti per
quanto riguarda tutte le malattie sessualmente trasmissibili.
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereSifilide
Trasmissione
La via di trasmissione della sifilide è prevalentemente secondaria al contatto di genitali
con lesioni infettanti (sifiloma, placche mucose, esantema cutaneo, condilomi).
Altre vie di trasmissioni meno comuni sono date da contatti intimi non sessuali (lingua?)
infezione intrauterina, trasfusioni e trapianti.
L’efficacia della trasmissione è del 35-50%.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
malattia.
Sifilide terziaria
VenereSifilide
Sifilide secondaria
La fase tardiva (terziaria) della sifilide può comparire in una piccola percentuale
di pazienti:
Il secondo stadio della sifilide presenta manifestazioni cliniche con sindrome
simil-influenzale:
- tosse produttiva
- l’infiammazione cronica diffusa della sifilide terziaria può provocare una
distruzione devastante di ogni organo o tessuto
- Mal di testa
- Possono essere trovate lesioni granulomatose (gomme) in
- Febbre
- Ossa
- Mialgie
- Cute
- Anoressia
- Altri tessuti
Trasmissione
- Linfoadenopatia
La nomenclatura della sifilide terziaria riflette l’organo coinvolto principalmente (es
neurosifilide, sifilide cardiovascolare, ecc…).
- Rash mucocutaneo generalizzato
Generalmente appaiono per primi i sintomi simil-influenzali e la linfoadenopatia.
remissione e latenza
maggior parte
dei casi
viremia
viremia
sifilide primaria:
comparsa del sifiloma
nella sede di inoculo
treponema
pallidum
sifilide secondaria:
simil-influenzale e poi rash
mucocutaneo diffuso
febbre, mal di
testa, tosse
produttiva, mialgie,
anoressia,
linfoadenopatia
sifilide terziaria: gomme
granulomatose in vari organi
alcuni pazienti
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sintomatico
mercoledì 1 febbraio 2012
95%
2-5 giorni
secrezione uretrale
rara
prostatite, ascesso
VenereSifilide
Manifestazioni cliniche
Sifilide primaria: sifiloma nella sede d’infezione (papula non dolente che si ulcera). Nei
maschi è solitamente sul pene, negli omosessuali sull’ano o nel retto, nelle donne su
piccole e cervice (ma anche sulle labbra della bocca!). Guarisce spontaneamente in 4-6
settimane.
sifilide secondaria: lesioni mucose e cutanee accompagnate da ingrossamento dei
linfonodi. L’eruzione cutanea (papule e macule) avviene sul tronco, sulle mani, sui piedi e
sugli arti prossimali. L’eruzione può essere accompagnata da febbre, mal di gola,
malessere, perdita di peso.
sifilide terziaria o tardiva: manifestazioni neurologiche (neurosiflide) sono le più frequenti
con meningite, paralisi, convulsioni e alterazioni dello stato mentale (deliri, incapacità di
articolare la parola, perdita delle capacità di calcolo). Altre lesioni possono essere le
gomme (granulomi) sulla cute, polmoni, palato, setto nasale, ossa lunghe e le infezioni dei
vasi sanguigni, specialmente l’aorta.
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereChlamydia
Chlamydia trachomatis
la Chlamydia è un batterio intracellulare
obbligato, possiede DNA e RNA, ma non
l’apparato biosintetico.
è responsabile di numerose ed eterogenee
infezioni nell’uomo, quali infezioni a
trasmissione sessuale, polmonite, congiuntivite
e tracoma
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereChlamydia
Epidemiologia
le infezioni genitali da C. trachomatis sono la malattia a trasmissione sessuale più
comune in Stati Uniti e Europa
Negli USA si riscontrano circa 4 milioni di casi all’anno.
Ha un andamento parallelo e sovrapponibile all’infezione del gonococco.
Sono frequenti le infezioni asintomatiche, soprattutto nelle donne, che contribuiscono a
trasmettere l’infezione.
I dati USA parlano di un 5-10% degli studenti universitari (maschi e femmine) infetti in
maniera asintomatica.
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereChlamydia
Sexually transmitted infections in Europe 1990–2009
SURVEILLANCE REP
Epidemiologia
Figure 2.3: Trend in number of reported chlamydia cases per 100 000 population, EU/EEA, 1995–2009
Cases per 100 000 population
500
Male
Female
400
Total
300
200
100
0
1995
1997
1999
2001
2003
2005
2007
2009
Note: Based on data from eight countries that have reported consistently.
In 2008, UK introduced a new chlamydia surveillance system that collects data from community-based test settings as well as from STI clinics; prior to 2008, da
were based on STI clinic diagnoses only.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereChlamydia
Non-visible countries
Luxembourg
Malta
Epidemiologia
Figure 2.2: Chlamydia cases by age category for 2000 (nine countries) and 2009 (18 countries)
50
2000
2009
Percentage
40
30
20
10
0
0–14
15–19
20–24
25–34
35–44
45+
Unknown
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Table C: Number and percentage of chlamydia cases by transmission category and gender, 2009
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereChlamydia
Manifestazioni cliniche
Uretrite non gonococcica: perdite biancastre dall’uretra, prurito uretrale e dolore alla
minzione e alla palpazione del pene.
Epididimite: C. trachomatis è la principale causa di epididimite
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHerpes simplex
HSV 2
Herpes simplex virus è responsabile di diverse infezioni che coinvolgono le superfici
muco-cutanee e il sistema nervoso. HSV-2 è il principale responsabile delle infezioni
trasmesse a livello sessuale
Penetra a livello di micro-abrasioni cutanee e mucosali, replica nelle cellule e si inserisce
nelle terminazioni nervose autonome o sensitive, è trasportato a livello del neurone e
rimane latente nei gangli e nel tessuto nervoso adiacente.
Occasionalmente si riattiva ripercorrendo i nervi in senso opposto, e la risposta
immunitaria che ne consegue è responsabile della formazione di vescicole e degli altri
sintomi.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHerpes simplex
Epidemiologia
l’infezione da HSV è ubiquitaria, sia per HSV1 che per HSV2.
HSV2 è prevalente nelle popolazioni ostetriche e in quelle sessualmente attive. Le donne
infette sono in numero leggermente maggiore rispetto agli uomini.
Esiste una popolazione di infettati con HSV-2 che non ha alcun sintomo, ma che rilascia
il virus a livello delle superfici mucose così come la popolazione asintomatica, pertanto è
un veicolo di diffusione dell’infezione.
Queste infezioni asintomatiche, non identificate, hanno il 60% di probabilità di andare
incontro a frequente riattivazione nel tratto genitale.
Le infezioni si verificano durante tutto l’arco dell’anno.
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHerpes simplex
Manifestazioni cliniche
l’Herpes simplex (sia HSV-1 che HSV-2) possono dare manifestazioni labiali e genitali.
Generalmente la prima infezione si sviluppa dopo 4-8 giorni di incubazione e dura più a
lungo di una riattivazione.
la prima infezione è frequentemente associata a sintomi sistemici (febbre, astenia,
mialgia, anoressia)
L’infezione di HSV2 a livello genitale ha il doppio della possibilità di riattivarsi rispetto a
un’infezione labiale e si riattiva con una frequenza di 8-10 volte maggiore.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHerpes simplex
Manifestazioni cliniche
lesioni genitali (sul glande, uretra o vaginali) che iniziano come vescicole che poi si
ulcerano. Queste lesioni sono dolorose e pruriginose e si associano a:
‣secrezione uretrale e vaginale
‣tumefazioni linfonodali inguinali dolenti
‣dolore
‣disuria
proctiti: lesioni dolorose presenti a livello dell’ano. Frequenti dopo rapporti anali o in donne
che non ne hanno avuti.
patereccio erpetico: presenza delle lesioni a livello delle mani, a seguito di contatto con
malattia labiale o genitale.
encefalite: complicanza frequente (10-20% delle infezioni). Esordisce con febbre e segni di
sofferenza neurologica focale (es vomito, afasie, vertigini, difficoltà motorie, fotosensibilità e
irritabilità).
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
l’HIV (human immunodeficientis virus)
il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) è un retrovirus a RNA che è capace di
integrare il proprio genoma sotto forma di DNA nelle cellule immunitarie dell’uomo,
specialmente i linfociti T.
L’infezione delle cellule del sistema immunitario porta alla progressiva lenta e inesorabile
distruzione delle difese dell’organismo, il quale diventa suscettibile a numerosi patogeni
ambientali, che sarebbero innocui in un individuo sano, configurando il quadro di sindrome
dell’immunodeficienza acquisita (AIDS).
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Epidemiologia
L’AIDS è stata identificata per la prima volta negli USA nel 1981, dove si vide un gruppo di 5
maschi omosessuali precedentemente sani ammalarsi di Pneumocistis Jiroveci. Nel 1983 fu
isolato HIV, che si correlò come responsabile della AIDS
dal 1985 è disponibile un test immuno-enzimatico che permette una diagnosi sierologica di
screening del virus.
Attualmente, vi sono più di 40 milioni di persone infette dal virus HIV e ogni anno si infettano
nuovamente 5 milioni di persone, mentre 3 ne muoiono.
L’infezione con AIDS avviene prevalentemente attraverso:
‣rapporti sessuali
‣contatto con sangue
‣congenita (madre-figlio)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
and the mothers were said to have lacerations and abrasions on and
around the nipples of the breast resulting from trauma from the children’s teeth. Breast-feeding had been continued until the children were
older than is usual in other developed countries.
Although virus can be identified, if not isolated, from virtually any
body fluid, there is no evidence that HIV transmission can occur as a
result of exposure to tears, sweat, and urine. However, there have been
isolated cases of transmission of HIV infection by body fluids that
may or may not have been contaminated with blood. Most of these
situations occurred in the setting of a close relative providing intensive
nursing care for an HIV-infected person without observing universal
VenereHIV e AIDS
Epidemiologia
HIV/AIDS in different regions of the world. Although the epidemic
was first recognized in the United States and shortly thereafter in western Europe, it very likely began in sub-Saharan Africa (see above),
which has been particularly devastated by the epidemic, with the prevalance of infection in many cities in the double digits. In certain subSaharan African countries, such as Zimbabwe and Botswana, available
seroprevalence data indicate !30% of the adult population aged 15 to
49 is HIV-infected. In addition, among high-risk individuals (e.g.,
commercial sex workers, patients attending STD clinics) who live in
urban areas of sub-Saharan Africa, seroprevalence is now !50% in
many countries. According to projections of the United Nations Pop-
1,500,000
600,000
740,000
1,000,000
995,000
1,3
milioni
600,000
380,000
6,400,000
470,000
Male:Female
proportions
1,600,000
1,6
milioni
26,600,000
22,5
milioni
15,000
Global Total: !40 million
FIGURE 173-9 Estimated number of adults and children living with HIV infection as of December, 2003. (From Joint United Nations Programme on HIV/AIDS.)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
58
91
40
24
75
90
51
19
RIGHT
Epidemiologia
1085
173 HIV Disease: AIDS, Related Disorders
80
76.4
70
60
50
40
26.0
30
20
11.2
10
0
Black,
not Hispanic
Hispanic
American
Indian/Alaska
Native
7.0
4.9
White,
not
Hispanic
Asian/Pacific
Islander
FIGURE 173-11 Rates of adult/adolescent AIDS cases per 100,000 population di-
agnosed in 2001 in various racial/ethnic groups in the United States. (From Centers for
Disease Control and Prevention, 2003.)
886,575
Includes hemophilia, blood transfusion, perinatal transmission, and risk not reported or
identified.
b
Includes hemophilia, blood transfusion, and risk not reported or identified.
c
Cumulative total includes 887 persons of unknown or multiple race and 2 persons of
unknown sex.
Source: Centers for Disease Control and Prevention, 2003.
viously through this mode of transmission will continue to develop
AIDS. The risk of additional infections via this mode of transmission
in the United States is extremely small (see above). In recent years,
the incidence of AIDS has decreased considerably, with !42,000 new
cases in 2002 compared to !60,000 in 1996 (Fig. 173-10). This trend
likely reflects both reduced infection rates since the mid-1980s; more
widespread use of prophylactic therapies, which delay the onset of
AIDS; and the
of highly effective antiretroviral therapy early in
top ofuse
rh
base of rh
90
homosexua
groups. Am
are men an
individuals
CDC estim
25% throu
Of new inf
erosexual s
HIV inf
though the
among cer
others. Sim
geneously
it is clear t
HIV infect
among yo
partners of
cap height
base of text
80
1000
70
800
60
50
AIDS
40
30
Deaths
20
600
400
200
10
0
Number of Cases
BATCH
42,136
a
No. of Cases and Deaths (in thousands)
00
39
60
78
60
86
84
68
VenereHIV e AIDS
Rate per 100,000 Population*
tive
002
Totalc
1985
1987
1989
1991 1993 1995 1997
Year of Diagnosis or Death
1999
2001
FIGURE 173-10 Estimated incidence of AIDS and deaths of adults and adolescents
with AIDS, 1985 – 2002, United States. (From the Centers for Diseases Control and
Prevention, 2003.)
the course of HIV infection (see below). Also, the demography of
newly infected individuals has changed considerably since the mid1980s (see below).
HIV PREVALENCE AND INCIDENCE IN THE UNITED STATES It is estimated that
between 850,000 and 950,000 adults and adolescents in the United
States are living with HIV infection, one-quarter of whom are unaware
93
50
of their infection. This estimate results in an overall nationwide prev02
alence of HIV infection of !0.3%. Prevalence is highest among young
| www.bluejayway.it
adults in their late twenties andEnricoColombo
thirties and among minorities.
An
17
estimated 3% of black men and 1% of black women in their thirties
35
are1living
with
HIV infection. The number of new infections per year
febbraio
2012
19mercoledì
| 2 febbraio 2012
0
1985
FIGURE 173-
United States
VenereHIV e AIDS
Epidemiologia
L’altissima incidenza della malattia negli anni ’80-90 è stata ad oggi ridotta grazie a:
‣individuazione dei comportamenti a rischio (promiscuità sessuale, rapporti non protetti,
utilizzo comune di siringhe, tossicodipendenza)
‣sviluppo di terapia retrovirale altamente attiva (associazione di farmaci antiretrovirali)
‣campagne di prevenzione
Ora è necessario fare molta attenzione:
‣diffusione di nuovi contraccettivi che non proteggono dalle malattie (pillola, cerotto, spirale,
ecc...)
‣calo dell’attenzione mediatica e delle campagne di prevenzione
‣maggiore libertà sessuale
‣precocità dei rapporti
‣aumento dell’immigrazione e dell’integrazione di immigrati
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Epidemiologia
Al giorno d’oggi, le terapie disponibili e le maggiori attenzioni per le infezioni opportunistiche
hanno permesso un controllo migliore della malattia e di ritardare lo sviluppo di quella che è
la AIDS conclamata.
Ma l’infezione da HIV non guarisce, continua ad essere trasmessa e, anche se dopo un
tempo maggiore rispetto all’epoca pre-terapeutica, porta a un peggioramento della qualità
di vita e alla morte.
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mercoledì 1 febbraio 2012
Infezioni opportunistiche da
funghi
Candidosi dell’esofago, trachea e polmoni
Polmoniti da Pneumocystis jiroveci.
Criptococcosi
Istoplasmosi
Coccidiomicosi
VenereHIV e AIDS
Infezioni virali
Infezioni opportunistiche da
batteri
Malattia
Malattia da CMV
Infezioni da virus Herpes Simplex (disseminata o
persistente)
Leucoencefalopatia multifocale progressiva
Leucoplachia capelluta causata da EBV
Complesso intracellulare di Mycobacterium Avium
Qualsiasi malattia atipica da micobatteri
Tubercolosi extrapolmonare
Setticemia da salmonella
Infezioni batteriche piogene
Neoplasia opportunistica
Sarcoma di Kaposi
Linfoma primario del cervello
Altri linfomi non Hodgkin
Altri
Sindrome da deperimento da HIV
Encefalopatia da HIV
Polmonite interstiziale linfoide
- Linfoma EBV-correlato
Demenza correlata all’AIDS
La demenza correlata all’AIDS può derivare da:
- infezioni opportunistiche delle cellule microgliali e dei neuroni del cervello
- Infezioni da HIV in cellule microgliali
Pazienti con tale condizioni possono presentare:
- lento deterioramento delle capacità intellettuali
- Altri segni legati a disordine neurologico.
Anche una delle molte infezioni opportunistiche può esserne la causa.
risposta immunitaria
verso cellule infette
replicazione nei
linfonodi
CCR5
macrofagi
CXCR4
Sangue
Sperma
Secrezioni vaginali
variazione
gp120
HIV
deplezione cellule T
CD4 helper
(<200 cellule/µl)
linfociti T
CD4
infezioni opportunistiche
tumori associati
demenza
cellule
dendritiche
CCR5
fase acuta: sindrome
simil-mononucleosica
fase latente
AIDS conclamata
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mercoledì 1 febbraio 2012
destruction of
see below), it
echanisms are
nd functional
eclines below
developing a
ions and neoof AIDS, such
Malattia
be explained
, since these
severe immu-
ESTABLISHMENT OF CHRONIC AND PERSISTENT INFECTION ■ Persistent Virus
Replication HIV infection is unique among human viral infections.
Despite the robust cellular and humoral immune responses that are
mounted following primary infection (see below), once infection has
been established the virus succeeds in escaping immune-mediated
VenereHIV e AIDS
mercoledì 1 febbraio 2012
Opportunistic
diseases
Primary
infection
Constitutional
symptoms
108
1100
107
1000
CD4+ T Lymphocyte Count (cells/mm3)
N OF VIRUS
likely critical
In particular,
r factor in the
1200
Death
900
Clinical Latency
106
800
700
105
600
500
104
400
300
HIV RNA Copies per mL Plasma
ogenic events
ment of initial
ced-stage disthat the pathd multiphasic
herefore, it is
ntreated HIVse pathogenic
± Acute HIV syndrome
Wide dissemination of virus
Seeding of lymphoid organs
103
200
100
0
0
3
6 9
Weeks
12
1
2
3
4
5 6
Years
7
8
9
10 11
102
FIGURE 173-14 Typical course of an HIV-infected individual. See text for detailed
description. (From A Fauci et al: Ann Intern Med 124:654, 1996.)
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VenereHIV e AIDS
Malattia: fase acuta
Dopo 2-4 settimane dall’infezione può insorgere una malattia simil-influenzale o simil
mononucleosi caratterizzata da:
‣febbre
‣faringite
‣linfoadenopatia (ghiandole ingrossate)
‣mialgie e artralgie
‣malessere e astenia
‣nausea, vomito, diarrea
‣cefalea e dolori retro-oculari
‣meningite, encefalite
Questi sintomi possono perdurare per 1-2 settimane, poi scompaiono e vanno incontro ad
un periodo di latenza clinica
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Malattia: fase asintomatica-latente
Mediamente, i pazienti non trattati, richiedono circa 10 anni per giungere alla AIDS, con la
completa distruzione delle cellule immunitarie.
In questo periodo, non vi sono segni clinici degni di nota.
La comparsa di una infezione opportunistica o un’altra manifestazione sentinella può
significare l’ingresso in fase di immunodeficienza conclamata
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Malattia: AIDS
Con il progressivo decrescere dei linfociti T, aumenta la probabilità di andare incontro a
malattie infettive o tumorali tipiche di uno stadio di immunodepressione.
Alcune malattie sentinella sono:
‣polmonite da Pneumocystis jiroveci
‣tubercolosi, polmonite da micobacterium avium complex
‣toxoplasmosi
‣sarcoma di Kaposi
‣candidosi orale (la meno problematica, ma la più schifosa!!!)
Generalmente, queste manifestazioni tumorali o infettive sono responsabili della morte dei
malati di AIDS.
Aumenta anche il rischio di malattie cardiovascolari o renali in corso di terapia antiretrovirale.
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mercoledì 1 febbraio 2012
cancers. Recent years have witnessed a marked reduction in the inciInfectious Diseases
!2VI-microphalopathy. Elevated levels ofPart
a reactivation
syndrome. It is 10 times more common in patients with
dence of KS (Fig. 173-28), felt to be primarily due to the use of potent
nolinic
metabolite
of tryptophan
antibodies
to the organism
thanofinnon-Hodgkin’s
patients who
are seronegative.
Paplasmosisacid
is an(a
opportunistic
infection
that is seen most
fre- antiretroviral
therapy. Rates
lymphoma
have depatients
in the
Mississippi
Ohio
valleys, Puerto
)n have
been
noted
in theand
CSF
ofRiver
patients
clined as well;
however,
this declineshould
has not been
as dramaticfor
as IgG
the antitients diagnosed
with
HIV infection
be screened
Dominican
Republic,
andthat
Souththese
America.
Theseasare allbodies
areas to
decline
in ratesduring
of KS. the time of their initial workup. Those who
ese
findings
suggest
factors
T. gondii
infection with H. capsulatum is endemic (Chap. 183). BeKaposi’s sarcoma is a multicentric neoplasm consisting of multiple
es
may
be
involved
in
the
pathogenesis
are
seronegative
should
be counseled about ways to minimize the risk
this limited geographic distribution, the percentage of AIDS vascular nodules appearing in the skin, mucous membranes, and visprimary
theonly
consumption
undercoothe United States with histoplasmosis is only !0.5. of
Histocera.infection
The courseincluding
ranges fromavoiding
indolent, with
minor skin orof
lymph
sl istherapy
generallyis
a late
of HIV infection;
of manifestation
benefit in patients
with however,
node
involvement,
to fulminant,
with
extensive
cutaneous
ked meat
and
careful hand
washing
after
contact
with and
soilvisceral
or changing
eement
the initial
condition.
one study,
involvement.
In themost
initialcommon
period of clinical
the AIDS presentation
epidemic, KS was
a
in AIDS-defining
neuropsychiatric
testInscores
hasthe median
the cat litter
box. The
of cerebral
T cell count for patients with histoplasmosis and AIDS was prominent clinical feature of the first cases of AIDS, occurring in 79%
pediatric
patients
treated
with
antiretrotoxoplasmosis
in
patients
with
HIV
infection
is
fever,
headache,
and
While disease due to H. capsulatum may present as a primary of the patients diagnosed in 1981. By 1989 it was seen in only 25%
ntof in
function
noted
with the
Patients
present
with
hemiparthe cognitive
lung, disseminated
disease,
presumably
due tofocal
reac- neurologic
of cases, bydeficits.
1992 the number
hadmay
decreased
to 9%,
andseizure,
by 1997 the
is the suggests
most common
in HIV-infected
wasas
#1%.
HHV-8 or KSHVofhasthese
been strongly
implicatedoras with a
rapy
thatpresentation
at least some
compo- patients.
esis, or number
aphasia
a manifestation
focal deficits
usually
present with
a 4- to
8-week history
feveraand weight
viral cofactor
in the pathogenesis
of KS (see above).
ly reversible,
again
supporting
at of
least
picture amore
influenced
by the accompanying
cerebral edema and
patosplenomegaly and lymphadenopathy are each seen in
Clinically, KS has varied presentations and may be seen at any
ors
in the pathogenesis. It should also be characterized
by confusion, dementia, and lethargy, which can pro% of patients. CNS disease, either meningitis or a mass lesion, stage of HIV infection, even in the presence of a normal CD4! T cell
an
increased
sensitivity
to
the
side
effects
gress
to
coma.
The
diagnosis
isbeusually
on the basis
n 15% of patients. Bone marrow involvement is common, count. The
initial
lesion may
a small,suspected
raised reddish-purple
noduleof MRI
ombocytopenia,
and anemia
occurring in 33%
of onofthemultiple
skin, a discoloration
the oral mucosa,
or a swollen
lymph
of these drugsneutropenia,
for symptomatic
treatment
findings
lesions inonmultiple
locations,
although
in some
Approximately
7% of patients have
mucocutaneous
nodea(Fig.
173-35).
Lesions
often appear
in sun-exposedthese
areas,lesions
partic- gensed
risk of extrapyramidal
side
effects; lesions
cases only
single
lesion
is seen.
Pathologically,
g of a maculopapular rash and skin or oral ulcers. Respiratory ularly the tip of the nose, and have a propensity to occur in areas of
encephalopathy who receive these agents erally exhibit
inflammation and central necrosis and, as a result, demms are usually mild, with chest x-ray showing a diffuse infil- trauma (Koebner phenomenon). Because of the vascular nature of the
BATCH
RIGHT
onstrate
ring enhancement
onextravasated
contrast MRI
(Fig.
173-34)
or, if MRI
iffuse small nodules in approximately half of cases. Diagnosis
tumors
and the presence of
red blood
cells
in the lesions,
by culturing
organisms from
blood, boneneomarrow, is
or tistheir color
from reddish toon
purple
to brown andcontrast
often takeCT.
the There
quence
of the
opportunistic
infections,
unavailable
orranges
contraindicated,
double-dose
tment
is typically
with amphotericin
B,threshold
0.7 to 1.0 mg/kgisdaily
appearance
of a of
bruise,
with yellowish
discoloration
and tattooing.
hy
(Table
173-15).
The seizure
usually
evidence
surrounding
edema.
In addition
to toxoplasdose of 1 g followed by maintenance therapy with itracon- Lesions range in size from a few millimeters to several centimeters in
inthethese
patients owing to the frequent
differential diagnosis of single or multiple enhancing mass
setting of mild infection, it may be appropriate tomosis,
treat the
diameter and may be either discrete or confluent. KS lesions most
malities.
Seizures are seen in 15 to 40% lesions commonly
in the HIV-infected
patient
includes
conazole alone.
appear as raised
macules;
however,primary
they also CNS
can be lymphoma
paptop of rh
wing
the spread
of HIV
infection
to southeast
Asia, dissemular, particularly
patients withbase
higher
counts. Confluoplasmosis,
15
to
35%
of patients
with
(see below)
and, less incommonly,
TB
orCD4!
fungalT cell
or bacterial
abscesses.
se: AIDS,
Related
Disorders
1109
of rh
fection
with the
fungus
Penicillium marneffei
was recognized ent lesions may give rise to surrounding lymphedema and may be
of patients
with
cryptococcal
meningitis,
cap height
plication of HIV infection and is considered an AIDS-defining disfiguring when they involve the
face and disabling when they inencephalopathy.
may also
base of text
nHIV
in those
parts of the worldSeizures
where it occurs.
P. marneffei is volve the lower extremities or the
surfaces of joints. Apart from skin,
NSmost
tuberculosis,
aseptic meningitis,
and following lymph nodes, gastrointestinal tract, and lung are the organ systems
common AIDS-defining
illness in Thailand,
cryptococcosis.
It isSeizures
more frequently
diagnosed
ncephalopathy.
may be
the pre-in the rainy most commonly affected by KS. Lesions have been reported in virdry season.
Clinical
features
include
fever,
generalized lym- tually every organ, including the heart and the CNS. In contrast to
HIV
disease.
In one
study
of 100
patients
pathy, hepatosplenomegaly, anemia, thrombocytopenia, and most malignancies, in which lymph node involvement implies metawith
a first
seizure,
mass
lesionsis with am- static spread and a poor prognosis, lymph node involvement may be
skin
lesions
with
central cerebral
umbilication.
Treatment
,nresponsible
32 of the 100 new-onset
B followed byfor
itraconazole.
seen very early in KS and is of no special clinical significance. In fact,
ral leishmaniasis
196) is recognized
28
were due to(Chap.
toxoplasmosis
and 4with
to increasing some patients may present with disease limited to the lymph nodes.
ythy
in patients
with HIV
who live24
in newor travel to areas These are generally patients with relatively intact immune function
accounted
for infection
an additional
for this protozoal infection transmitted by sandflies. The clin- and thus the patients with the best prognosis. Pulmonary involvement
meningitis
was
the
third
most
common
entation is one of hepatosplenomegaly, fever, and hematologic with KS generally presents with shortness of breath. Some 80% of
base of rh
cap height
base of text
VenereHIV e AIDS
Malattia: AIDS
lities. Lymphadenopathy and other constitutional symptoms patients with pulmonary KS also have cutaneous lesions. The chest xpresent. Organisms can be isolated from cultures of bone mar- ray characteristically shows bilateral lower lobe infiltrates that obscure
es
in Patients
withstains
HIV Infection
rates.
Histologic
may be negative, and antibody titers the margins of the mediastinum and diaphragm (Fig. 173-36). Pleural
ttle help. Patients with HIV infection usually respond well effusions are seen in 70% of cases of pulmonary KS, a fact that is
Overall Contribution
Fraction of Patients
to standard therapy with pentavalent antimony compounds. often helpful in the differential diagnosis. Gastrointestinal involvement
First
% is difficult,
Who Have
Seizures,
onto of
theSeizure,
organism
however,
and% relapses are is seen in 50% of patients and usually takes one of two forms. The
.
first is mucosal involvement, which may lead to bleeding that can be
24– 47
7– 50
ralized wasting is an AIDS-defining condition; it is defined
28 loss of "10% associated
15– 40with intermittent or
untary weight
13
8 "30 days in the
fever and chronic
diarrhea or fatigue lasting
15–
30
of a defined 4cause other than HIV
infection.
It is the initial
fining condition in !10% of patients with AIDS in the United
FIGURE 173-34 Central nervous system toxoplasmosis. A coronal postcontrast T11 for intiation of HAART. A constant feature
d is an indication
weighted MR scan demonstrates a peripheral enhancing lesion in the left frontal lobe,
yndrome is severe muscle wasting with scattered myofiber
associated with an eccentric nodular area of enhancement (arrow); this so-called “ecBarium
tion
and occasional evidence of myositis. Glucocorticoids
m
Med
centric target sign” is typical of toxoplasmosis.
entJsome
with 87:173,
of
benefit; 1989.
however, this approach must be carefully
against
itis.
Thethe risk of compounding the immunodeficiency of
ection.
Androgenic steroids, growth hormone, and total parlong the
sutrition
grosslyhave been used as therapeutic interventions with varicess.
Diseases The neoplastic diseases clearly seen with an infrequency in patients with HIV infection are KS and nonophageal mucosa may have large, painful ulcers of un’s lymphoma. In addition, there also appears to be an
may respond
to thalidomide.
achlorhydria
is 173-35 Kaposi’s sarcoma in a patient with AIDS demonstrating patch, plaque,
dthat
incidence
of Hodgkin’s
disease; multipleWhile
myeloma;
leuke- FIGURE
blem inand
patients
with
HIV
infection,
gastric
and tumor stages.
lanoma;
cervical,
brain,
testicular,
oral, other
lung, and
anal prob-
ally rare. Among the conditions involving the stomach
mphoma. Infections of the small and large intestine lead, abdominal pain, and occasionally fever are among the
nt gastrointestinal problems in the HIV-infected patients.
nfections with bacteria, protozoa, and viruses.
ay be responsible for secondary infections of the gastroInfections with enteric pathogens such as Salmonella,
Campylobacter are more common in homosexual men
more severe and more apt to relapse in patients with HIV
ents with untreated HIV have approximately a 20-fold
of infection with S. typhimurium. They may present with
nspecific symptoms including fever, anorexia, fatigue,
several weeks’ duration. Diarrhea is common but may
gnosis is made by culture of blood and stool. Long-term
ciprofloxacin is the recommended treatment. HIV-inalso have an increased incidence of S. typhi infection
world where typhoid is a problem. Shigella spp., parneri, can cause severe intestinal disease in HIV-infected
p to 50% of patients will develop bacteremia. Campyions occur with an increased frequency in patients with
mercoledì
febbraio
While
C. jejuni is1the
strain most2012
frequently isolated,
Corso di microbiologia - batteriologia!
- Paopvavirus → il virus JC causa leucoencefalopatia multifocale
spongiforme (PML)
- Tubercolosi e altre malattie da micobatteri
- Diarrea causata da comuni patogeni (Salmonella, Shigella, Campylobacter)
INFEZIONI
MALATTIA
Infezioni opportunistiche da
protozoi
Toxoplasmosi del cervello
Criptosporidiosi con diarrea
Isosporiasi con diarrea
Infezioni opportunistiche da
funghi
Candidosi dell’esofago, trachea e polmoni
Polmoniti da Pneumocystis jiroveci.
Criptococcosi
Istoplasmosi
Coccidiomicosi
Infezioni virali
short
stand
drop folio
short
Neoplasia opportunistica
stand
drop folio
Altri
Complesso intracellulare di Mycobacterium Avium
Qualsiasi malattia atipica da micobatteri
Tubercolosi extrapolmonare
Setticemia da salmonella
Infezioni batteriche piogene
Sarcoma di Kaposi
Linfoma primario del cervello
Altri linfomi non Hodgkin
Sindrome da deperimento da HIV
Encefalopatia da HIV
Polmonite interstiziale linfoide
risposta immunitaria
verso cellule infette
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
CCR5
macrofagi
Il t
HS
Pre
Malattia da CMV
Infezioni da virus Herpes Simplex (disseminata o
persistente)
Leucoencefalopatia multifocale progressiva
Leucoplachia capelluta causata da EBV
Infezioni opportunistiche da
batteri
Tu
D
La
Pa
An
VenereHIV e AIDS
Impatto sociale dell’infezione da HIV
L’HIV è una malattia che si verifica frequentemente in popolazioni emarginate o disagiate.
Anche qualora non lo fossero inizialmente, vi è un alto rischio che lo diventino.
L’abbandono di queste persone è sia un fattore di rischio per la malattia che un fattore
prognostico negativo per la stessa.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Impatto sociale dell’infezione da HIV
Un paziente con AIDS o infezione da HIV deve essere attentamente seguito, non
emarginato, e trattato con terapie molto pesanti, che comprendono sia la multi-terapia
antivirale che una terapia di profilassi per infezioni opportuniste.
Costi medi annuali per paziente (€)
Costi sanitari totali
Costi ARV
Costi non-ARV
Visite ambulatoriali/
laboratorio
Ospedalizzazioni
Totale
Aderenti
Non-Aderenti
n=526
n=338 (64.3%)
n=188 (35.7%)
6290.36
6337.64
6205.35
(+2763.95)
(+2836.71)
(+2633.36)
5281.29
5368.02
5125.36
(+2284.53)
(+2373.59)
(+2112.19)
120.49
153.53
61.09
(+612.67)
(+735.46)
(+271.16)
616.15
624.10
601.86
(+421.81)
(+452.25)
(+361.41)
272.42
191.98
417.04
(+925.77 )
(+670.37)
(+1250.43)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
P
0.60
0.24
0.10
0.56
0.007
VenereHIV e AIDS
Impatto sociale dell’infezione da HIV
Un paziente con AIDS o infezione da HIV deve essere attentamente seguito, non
emarginato, e trattato con terapie molto pesanti, che comprendono sia la multi-terapia
antivirale che una terapia di profilassi per infezioni opportuniste.
Costi medi annuali per paziente (€)
Costi sanitari totali
Costi ARV
Costi non-ARV
Visite ambulatoriali/
laboratorio
Ospedalizzazioni
Totale
Aderenti
Non-Aderenti
n=526
n=338 (64.3%)
n=188 (35.7%)
6290.36
6337.64
6205.35
(+2763.95)
(+2836.71)
(+2633.36)
5281.29
5368.02
5125.36
(+2284.53)
(+2373.59)
(+2112.19)
120.49
153.53
61.09
(+612.67)
(+735.46)
(+271.16)
616.15
624.10
601.86
(+421.81)
(+452.25)
(+361.41)
272.42
191.98
417.04
(+925.77 )
(+670.37)
(+1250.43)
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
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VenereHIV e AIDS
Impatto sociale dell’infezione da HIV
Un paziente con AIDS o infezione da HIV deve essere attentamente seguito, non
emarginato, e trattato con terapie molto pesanti, che comprendono sia la multi-terapia
antivirale che una terapia di profilassi per infezioni opportuniste.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereHIV e AIDS
Impatto sociale dell’infezione da HIV
Secondo le stime Unaids, in Italia ci sono circa 157000 persone infette da HIV
Solo in Italia, con 30’000 € ipotetici di costo del paziente HIV+, si spendono:
30’000 € x 157000 = 4’710’000’000 €
Se lo volessimo trasformare in stipendi di 25’000 € lordi (circa 1300 € al mese) per creare
occupazione giovanile e rilanciare il nostro paese, sarebbero circa 190’000 posti di lavoro!
4’710’000’000 € / 25’000 € = 188’400
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nel maschio
Il comportamento sessuale è un aspetto estremamente complesso del comportamento
umano, influenzato da un difficile intreccio di fattori biologici, psicologici, culturali e sociali
Nel maschio, la libido (desiderio sessuale) è regolata da:
‣testosterone
‣fattori psicologici
La funzione sessuale maschile consta di una serie di eventi che possono essere suddivisi in
5 fasi:
‣eccitazione
‣erezione
‣eiaculazione
‣orgasmo
‣detumescenza
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nel maschio
l’eccitazione può essere generata da stimoli visivi, gustativi, tattili, uditivi o immaginari.
Queste informazioni sono portate al sistema nervoso centrale, il quale le rielabora nel
contesto dell’eccitazione cosciente e le traduce in risposte sessuali.
l’erezione può essere generata da stimolazione sensoriale del pene (erezione riflessa) o da
stimoli psichici (erezione psicogena). L’ingrandimento del pene è determinato dalla
complessa interazione tra la dilatazione delle vene peniene e la loro chiusura, a determinare
il riempimento di sangue dei corpi cavernosi del pene e del corpo spongioso dell’uretra.
L’eiaculazione è l’espulsione di seme e liquido seminale dall’uretra; è preceduta
dall’emissione del seme, ovvero la secrezione dell’eiaculato verso la parte prossimale
dell’uretra prostatica. Successivamente si determina un meccanismo di contrazione riflessa
della muscolatura liscia dell’uretra che contribuisce a espellere ritmicamente lo sperma.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nel maschio
L’orgasmo è il culmine dell’eccitamento sessuale e, fisiologicamente, è contemporaneo
all’eiaculazione.
Consiste in una piacevole sensazione mediata dal sistema nervoso centrale, ma innescata
da vie nervose provenienti dalla periferia.
In alcuni soggetti, con lesioni nervose al lobo temporale, l’orgasmo si può avere anche
senza erezione, eccitazione e stimolazione.
la detumescenza è lo svuotamento dei corpi cavernosi permesso dalla dilatazione delle
vene e dalla costrizione delle arterie (diminuiscono il flusso).
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nella donna
Il desiderio sessuale femminile (libido) è un fenomeno cmplesso, determinato da numerosi
fattori e influenzato dal livello di ormoni circolanti:
‣l’intensità della libido aumenta nel periodo preovulatorio
‣tale stimolo è mediato dalla secrezione ipofisaria degli ormoni LH e FSH
‣rimane comunque molto da comprendere a riguardo
Nel comportamento sessuale femminile si distinguono 4 fasi:
‣eccitazione
‣plateau
‣orgasmo
‣risoluzione
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nella donna
l’eccitazione è dovuta a stimolazioni psicologiche e emotive, spesso innescate da stimoli
visivi e tattili. Caratteristici di questa fase iniziale sono
‣rossori cutanei (flush),
‣aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa
‣aumento della profondità del respiro
‣erezione del capezzolo mammario
‣tensione della mammella
‣aumento della secrezione vaginale e delle ghiandole annesse
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mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nella donna
Nella donna, la fase di plateau segue in crescendo la fase di eccitazione, con un aumento
del flusso ematico che porta a:
‣rossori diffusi della mammella, torace ed epigastrio
‣ingrossamento delle labbra
‣riduzione del terzo inferiore della vagina
‣ingrandimento ed erezione del clitoride
‣aumento della secrezione vaginale
Si creano pertanto le condizioni idonee di lubrificazione e calibro necessarie a raggiungere
l’orgasmo.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
VenereFunzione sessuale
Funzione sessuale nella donna
L’orgasmo è il momento di liberazione di una progressiva tensione sessuale che nella
donna si sviluppa in crescendo. È un momento di grande intensità emotiva, caratterizzato
dal movimento ritmico dei muscoli perivaginali, dello sfintere anale e dell’utero.
Durante l’orgasmo, il collo dell’utero si dilata per facilitare l’afflusso di gameti e le contrazioni
delle tube portano alcuni spermatozoi all’ampolla in meno di 5 minuti.
la risoluzione si accompagna al ritorno alla situazione pregressa, concomitante allo
sviluppo di una sensazione di benessere e soddisfazione.
Una successiva stimolazione può dare origine ad una fase successiva di eccitamento,
senza necessità di pausa come si verifica nell’uomo.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Venereargomenti a favore?
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EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Venereargomenti a favore?
Non esiste alcuna controindicazione per quanto riguarda la salute nella pratica sessuale.
ANZI, è un’attività che fa bene:
‣stimola la produzione di endorfine, le quali hanno un effetto stimolatorio sui circuiti della
gratificazione, con un effetto antidepressivo e di aumento dell’autostima
‣l’appagamento sessuale è uno dei fattori che facilita le relazioni
‣si tratta sempre e comunque di attività fisica
‣è un momento che coinvolge gli interi aspetti della personalità e consente uno scambio
emotivo fortissimo
‣1000 e più altre ragioni...
Ha semplicemente alcune indicazioni precise...
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Venereargomenti a favore?
L’utilizzo di profilattico è fondamentale in caso di rapporti con partner saltuari, di cui non si
conoscono le abitudini sessuali, di cui si conoscono fin troppo bene o già infetti con
qualsivoglia malattia sessualmente trasmissibile.
Non utilizzare mai il proprio corpo come merce di scambio, ne andrà della tua libertà e
della tua autostima. Se lo scambio è per soldi o droga, il pericolo di violenza o malattia è
sensibilmente aumentato.
Avere rapporti sessuali quando e se sono affini con la propria etica: aiuta a vivere con
la piena libertà il rapporto sessuale.
Condirlo con l’amore, è la ricetta che nessuno rifiuta.
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012
Venereargomenti a favore?
Ricordare: il rapporto sessuale è prima di tutto comunicazione, nel modo più diretto e
intenso possibile.
Numerose disfunzioni sessuali o insoddisfazione sono legate ad una scarsa capacità
comunicativa all’interno della coppia o a determinati tabù di origine culturale/morale.
Una mancata comunicazione porta anche a ridefinire i rapporti all’interno della coppia e alla
lunga, è molto probabile che conduca alla distruzione della stessa.
A letto, con il giusto partner, nessun argomento è precluso!
EnricoColombo | www.bluejayway.it | 2 febbraio 2012
mercoledì 1 febbraio 2012