orchextra terrestre - Provincia Autonoma di Trento

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orchextra terrestre - Provincia Autonoma di Trento
ORCHEXTRA TERRESTRE
Musiche dell’Altro Mondo
Aleksej Asenov, fisarmonica (Bulgaria) Zaharina Asenova, voce (Comunità Rom)
Vicente Cossa, chitarra/voce (Mozambico) Helmi M’Hadhbi, oud/percussioni (Tunisia)
Sara Giovinazzi, voce/percussioni (Italia) Irene Fornasa ,contrabbasso/voce (Italia)
John Salins, tablas (India) Kam Gabrieli, chitarra/voce (Comunità Sinti)
Elisa Amistadi, voce (Italia) Andrea Maia, voce (Brasile) Giordano Angeli, sax/chitarra
(Italia)
Carlos Alvarado Rodriguez, tromba (Messico) Mattia Cappelletti, flauto (Italia)
Carlo La Manna, violoncello (Italia) Corrado Bungaro, violino/direzione artistica (Italia)
con la partecipazione extra-ordinaria di
Stefano Dellantonio, ghironda (Val di Fassa) Adriano Zanon, percussioni (Val di Fiemme)
Walter Zanon, rèta (Val dei Mòcheni)
Un’OrchExtra-Terrestre:
Dopo un lungo viaggio nelle culture musicali terrestri atterra a Trento l’OrchExtra
Terrestre, una miscela di suoni, idiomi, profumi, colori e geografie della Terra.
Il Salento ritrova l’Africa, le Alpi incontrano i Balcani, il Popolo del Vento riscopre l’India,
Europa ed Americhe si guardano allo specchio, in una vera e propria fusione di identità
tra Sud Nord Ovest ed Est.
Lo sguardo è anche in su, oltre il cielo, verso altri pianeti ed orizzonti : Musiche dell’Altro
Mondo, in una vera e propria atmosfera extra-terrestre.
Un’OrchExtra-Vagante:
Musiche da viaggio, alla scoperta di continenti, stati, regioni e paesi: Africa (Mozambico,
Tunisia), Europa (Bulgaria, Italia), Americhe (Brasile, Messico, U.S.A.) e Asia (India), fino
alle regioni più remote della nostra Italia (Trentino, Puglia, Sicilia, Calabria) in compagnia
di chi ha da sempre camminato attraverso tutte queste terre: il Popolo Viaggiante.
E musiche in viaggio, nel mondo variopinto delle lingue e dei dialetti: il ronga-shangaan,
uno dei più diffusi idiomi di origine bantu del Mozambico, il serbo-croato, l’arabo, il
bulgaro, le lingue zingare ròmanes e sinti, il portoghese, l’italiano e poi il cimbro, il ladino,
il mòcheno, il siciliano, il salentino, il griko e il garganico.
Un’OrchExtra-Comunitaria:
Un’orchExtra-Comunitaria, poco extra e molto comunitaria, in cui gli esseri umani si
incontrano senza permesso di soggiorno, attraverso un linguaggio universale, la musica,
che ci ricorda l’esistenza di una sola grande Comunità, quella del Pianeta Azzurro.
Castello del Buonconsiglio
6 ottobre 2006
ore 21.00
ORCHEXTRA TERRESTRE
in concerto
Variazioni musicali sul tema
musiche e danze delle minoranze
Programma
Bourèé d’aurore sand / Branle dei cavalli / Bal de la Stries (tradizionale)
Suite di musiche e danze occitano-provenzali del XVI secolo, che si concludono con un originale Bal de la Stries
in versione ladina, risalente al “Dies irae”,
un’antica aria gregoriana tratta dalla liturgia delle messe dei morti.
Klama (F.Corlianò)
Canto in lingua grika di origine salentina, conosciuto anche come Andramu pai sul dramma dell’emigrazione.
Questo traudi riscosse un grande successo non solo in Salento
ma anche in Grecia dove fu lanciato da Maria Farandouri.
Parlare di identità attraverso la musica
è forse il modo più spontaneo e diretto
per fare comunicazione profonda
e talvolta
dai risultati inaspettati.
Incontro di note, incontro di mondi:
se l’identità è essenzialmente
un insieme di relazioni
che non lasciano immutata
nessuna delle parti in gioco,
ascoltare questo concerto
significa entrare in una storia, in tante storie,
per uscirne cambiati.
Le note lasciano traccia, si chiamano
e si contaminano tra loro,
creando suggestioni
ed evocando sentimenti ed emozioni
che sono ad un tempo
artistici, umani e culturali.
Quando le identità si parlano
nasce il sorprendente e l’inatteso,
mentre realtà apparentemente diverse
ritrovano
una loro sintonia inedita e creativa.
A la sulfatara (tradizionale)
Canto di lavoro siciliano, nella versione originale cantato dai lavoratori dello zolfo di Sommatino,
liberamente arrangiato in chiave mediterranea,
con preziosi ricami arabo-turchi e suggestive melodie gitane.
Samo tu (tradizionale)
Balkan –reggae dal sapore indiano. Testo originale di Zaharina Asenova in lingua ròmanes.
Gipsy Swing (tradizionale)
Serenata gitana a due voci
Garganica (tradizionale)
Suite di motivi tradizionale del Gargano, atmosfere orientali e ritmi cubani,
con bizzarre acrobazie bulgare e tarantelle della Vecchia Italia.
Schulia / Neukatholish / Tchicago (tradizionale)
Suite di musiche da ballo della tradizione mòchena,
suonati e ballati durante le celebrazioni del carnevale ed in altri momenti di festa.
Alla Terravecchisa (tradizionale)
Canto d’amore e di buon augurio per gli artisti originario di Terravecchia,
un paese in provincia di Cosenza.
A cùmba (F.De Andrè-I.Fossati)
Il titolo tradotto è La colomba, metaforicamente, la ragazza che vola via dalla casa dei genitori per sposarsi e
cambiare “nido”, abitazione. Il testo, in dialetto genovese, è incentrato sull’operazione di convincimento che il
pretendente fa verso il padre della ragazza perchè gli ceda la figlia in sposa.
Um dia assim (V.Cossa / A. Maia)
Bossa nova con testo brasiliano originale di Andrea Maia.
Waur (E.Zanfretta)
Canto propiziatorio in lingua cimbra dedicato all’ elemento naturale del fuoco, ed alla sua forza.
Kaphulana (V.Cossa)
Saluto di matrimonio in lingua ronga con prologo in arbërëshe,
motivo diffuso nelle aree italo-albanesi di Calabria e Molise.
Nazùk (Maria Joao-Mario Laguinha)
Brano della raffinata ed originalissima interprete portoghese Maria João, scritto in lingua hindi,
dedicato al movimento lento e solenne di un elefante in una città indiana.
Loli Chokla (tradizionale)
Czarda in lingua sinta dedicata ad una bellissima gitana ed alla sua danza.
Nina nana
Ninna nanna tradizionale trentina