UP Corsi 1° quadrimestre
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UP Corsi 1° quadrimestre
Università Popolare 2009 - 2010 Corsi Primo Quadrimestre 1. Romanzi da salvare: letteratura del Novecento a cura di Maria Ambrosoli Fausta Clerici Maria Rita Molteni Proseguono anche quest'anno le iniziative correlate al "piacere di leggere" e di "parlare di libri". Moltissimi tra gli amici e le amiche dell'Università Popolare, quelli del gruppo di Letteratura in particolare, sono lettori appassionati che apprezzeranno la proposta di dare spazio nel corso dell'anno a questo antico amore. Prevediamo un periodico appuntamento nel corso del quale chi lo desidera possa parlare con gli altri di un libro che l'ha commosso, che l'ha divertito, che l'ha fatto pensare, che sente importante nella sua vita, o che comunque ritiene sia un "libro da salvare".Con semplicità, durante una chiacchierata tra amici. Cominciamo dunque a pensare a libri del Novecento (per darci un arco di tempo delimitato e vicino temporalmente) di cui ci piacerebbe parlare nei nostri incontri. 1. Tre romanzi cari al cuore martedì 13 ottobre 2. L’ultima immagine: memoria e arte nei cimiteri del territorio lariano a cura di Fabio Cani Il cimitero è un luogo contraddittorio: da una parte è legato ai dolori più intimi, dall’altra è destinato alla perpetuazione della memoria pubblica. È spesso luogo di visita, quasi mai oggetto di interesseartistico. Eppure i cimiteri sono – da sempre – affascinanti musei all’aria aperta e, al tempo stesso, enormi archivi della storia collettiva. Meritano quindi una conoscenza non superficiale, alla ricerca delle tante informazioni che sono in grado di trasmettere martedì 20 ottobre 1. L’Ottocento: la nascita dei cimiteri a Como 2. Il Novecento: scultura e architettura al servizio della memoria 27 3. L’altra città: il cimitero monumentale di Como. Visita guidata 3 novembre 3. Figure di madri: la relazione madre-figli a cura di Santina Pitrone Con il diffondersi della struttura familiare nucleare moderna, le figure genitoriali assumono nella letteratura una posizione di rilievo e spesso divengono occasioni di confronto decisive per la verifica, anche conflittuale e dolorosa, della propria identità. Ripercorrendo queste immagini letterarie, inserite nei contesti sociali e culturali, si cercherà di individuarne le implicazioni psicologiche, le relazioni, i cambiamenti, la natura di un legame profondo ed anche "avventuroso". 1. La madre idealizzata: Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio mercoledì 14 ottobre 2. La madre onnipotente: Giuseppe Ungaretti e Alda Merini 21 3. La donna – madre: autori contemporanei 28 4. Il Futurismo ieri, oggi, domani A cento anni dalla pubblicazione del Manifesto del Futurismo è ancora intatta la forza innovativa del movimento artistico promosso da Filippo Tommaso Marinetti nel 1909. In occasione del centenario della sua nascita, vogliamo rileggere la storia di questa grande avanguardia italiana per ricostruirne la composita trama nel contesto storico-culturale del primo Novecento. 1. Il Futurismo e la modernità relatore Alberto Longatti giovedì 15 ottobre 2. Il Futurismo attraverso le immagini relatrice Rosa De Rosa 22 3. Il Futurismo e la “città nuova” relatore Alberto Longatti 29 4. Futurismo/Futurismi relatrice Rosa De Rosa 5 novembre 5. Estetica e immaginazione: motori dello sviluppo delle scienze a cura di Gianfranco Bernasconi “Lo studioso, mentre cerca con tutte le sue forze di esprimere le leggi fondamentali della natura, dovrebbe tendere massimamente all’eleganza. La semplicità dei concetti deve essere subordinata alla bellezza.” (P.A.M. Dirac) La ricerca della bellezza è stata, lungo l’intero sviluppo della civiltà umana, una spinta agli studi fisici altrettanto potente che il desiderio di conoscere e interpretare la realtà e di risolvere problemi. Approfondiremo questo concetto attraverso la discussione di alcune “avventure intellettuali” che mettono in evidenza la peculiare bellezza delle scienze e della matematica. 1. Parte 1 martedì 10 novembre 2. Parte 2 17 3. Parte 3 24 1 6. Romanzi in rosa: scrittrici donne per donne lettrici a cura di Angela Cerinotti Fausta Clerici Le donne leggono romanzi, più degli uomini, ormai da molti decenni; come amano i film sentimentali e le telenovele, così leggono avidamente romanzi d’amore. Fin dall’ottocento si è largamente diffusa una vasta produzione letteraria, ignorata, se non irrisa, da gran parte della critica e dal pubblico maschile. Ma le donne, imperterrite, continuano a leggere i romanzi scritti per loro. Parliamone 1. Dal romanzo d’appendice… mercoledì 4 novembre 2. … al romanzo rosa 11 7. La musica usata: conversazioni di un musicista a cura di Enrico Collina La musica da sempre ha avuto una ben definita destinazione legata agli eventi della vita e del sociale: musica da ballo, militare, da tavola, del mattino, della sera, funebre… Con l’avvento della tecnologia e le conseguenti innovazioni è stato possibile riprodurla e utilizzarla in ogni momento della giornata. Ciò ha comportato una diversa fruizione della musica, svincolata dalle sue funzioni originarie. Anche eventi importanti come, ad esempio, il Concerto di Capodanno, non rappresentano più per gli ascoltatori un coinvolgimento al ballo, ma solo una fruizione dell’ “arte per l’arte 1. Musica da film: Nino Rota mercoledì 18 novembre 2. La radio e i supporti per l’ascolto 25 8. Parole scavate: acqua pane libertà a cura di Giovanna Corchia Come arrivare a cogliere la parola che sta dietro la parola, come impossessarsene, capirla… 1. L’acqua: “Il piccolo principe” e il valore simbolico dell’acqua giovedì 12 novembre 2. Il pane: “Il pane di ieri” e altre letture sull’onda del libro 19 3. La libertà: Paul Éluard e Azar Nafisi 25 9. Il “romanzo dell’io”: genere tipico della letteratura giapponese contemporanea a cura di Angelo Gatti La narrazione in prima persona, di ispirazione autobiografica e riferita a un periodo circoscritto della vita dell’autore, ha improntato per un secolo il romanzo giapponese. Uno scrittore e una scrittrice contemporanea verso il superamento della soggettività autoreferenziale. 1. Murakami Haruki: Variazioni sul romanzo martedì 1 dicembre 2. Ogawa Yoko: L'io tra unità ed estraniazione 15 10. I luoghi della musica: Como e gli spazi della musica dal Medioevo ad oggi a cura di Oscar Tajetti Per ogni destinazione cambia lo stile delle composizioni, anche se talvolta i compositori sono gli stessi. Dalle chiese (Cattedrale, Crocefisso) alle corti, ai palazzi (Volpi, Natta, Giovio), fino ai teatri (a Como il Sociale, Politeama, Cressoni) o gli spazi delle Associazioni come il Carducci, l’Esperia ecc. La musica da liturgica e monacale o cortese (in luoghi privati) occupa anche luoghi più ampi (persino le piazze con le bande) per un pubblico (pagante) che la vive come occasione di spettacolo (concerti, opera, danza, varietà, feste, celebrazioni ecc). 1. La musica nelle chiese e nei conventi mercoledì 2 dicembre 2. La musica nelle feste e nei palazzi 9 3. La musica nei teatri e nelle piazze 16 11. La nostra meglio gioventù: mi ricordo che io… a cura di Rosa De Rosa Anna Peverelli Santina Pitrone Ciclo di incontri sulla storia italiana dagli Anni Sessanta al Duemila attraverso le immagini del film “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana. Parte prima 1. Sogni e Utopie: la contestazione giovanile giovedì 3 dicembre 2. Amore e Politica: le scelte di una generazione 10 3. Speranze e Contraddizioni: i cambiamenti sociali 17 12. Le mutate forme: la metamorfosi nel mito e nella letteratura a cura di Elena Sada Il ciclo di incontri ripropone di riflettere sui diversi significati delle “metamorfosi” seguendone l’evoluzione dal mondo classico ai giorni nostri attraverso la lettura e l’analisi di alcune opere significative della letteratura latina, italiana e straniera. 1. La metamorfosi nel mito: la poesia di Ovidio martedì 12 gennaio 2. Le metamorfosi come punizione: la vicenda dell’uomo asino 19 3. Le metamorfosi come premio: la poesia di D’Annunzio 25 2 febbraio 4. Le metamorfosi come allegoria del disagio esistenziale: uno sguardo europeo 2 13. Artisti dei Laghi nei Castelli mitteleuropei a cura di Ernesto Palmieri Non si ha, generalmente, la giusta percezione dell’importanza avuta dai nostri Magistri per la ripresa artistica nella Mitteleuropa del Sei e Settecento. Il ricco barocco che distingue quelle città è, in grande parte, frutto della loro capacità, della loro intraprendenza e del loro lavoro. I tre episodi che il corso presenta sono emblematici di questa loro straordinaria avventura. mercoledì 13 gennaio 1. Ludwigsburg : l’esemplare vicenda di Donato Giuseppe Frisoni da Laino 20 2. Ludwigsburg : le opere di Carlo Innocenzo Carloni e di Diego Francesco Carloni 27 3. Trautenfels: le opere di Carpoforo Tencalla 14. Infanzia rubata: gli Stati devono proteggere il bambino da ogni forma di violenza 1. 2. 3. I bambini soldato: noi che non giochiamo alla guerra perché la facciamo Troppo piccola per essere madre: le spose bambine L’angelo col naso rosso: viaggio nelle fogne di Bucarest a cura di Linda Cavadini giovedì 14 gennaio 21 28 Corsi annuali 1. 2. Laboratori di lingue straniere Inglese di base [Giuliana Dell’Acqua, Anna Falezza, Elena Picotti] Inglese elementare [Maria Ambrosoli] Inglese intermedio [Luisa Bianco, Lidia Franzoso, Antonietta Giannone] Conversazione in inglese [Chris Davine, Lucia Pasquillo] Spagnolo di base [Cesar Acevedo ] Spagnolo elementare [Salvatore Petrocca] Conversazione in spagnolo [Luciano Mori] Francese avanzato [Janine Monti] Laboratorio di educazione artistica a cura di Ornella Reni Il corso propone una serie di esercitazioni per risvegliare capacità nuove di intendere il bello, il buono insite nell’immaginario profondo di ogni persona. • Disegno dal vero e da quello mnemonico; nozioni di impaginazione dello spazio; Giochi di stilizzazione • Brevi aneddoti o ricordi espressi in fumetti; esercizi coloristici con il collage • Individuare il messaggio che sta più a cuore a ciascuno, dopo aver appreso quello dei grandi maestri • Confronto delle varie tematiche che si saranno evidenziate nel corso delle lezioni 3. Laboratorio di scrittura a cura di Gerardo Monizza È dedicato alla “pratica della scrittura” ed è rivolto a tutti coloro che non scrivono mai (o che scrivono poco) e soprattutto a coloro che vogliono scrivere; dai 16 anni in poi. Il Laboratorio di scrittura è un’occasione di lavoro attorno alle parole: c’è libertà creativa, ma rispetto delle regole; c’è attenzione ai problemi dei partecipanti (apprensione, vuoto, difficoltà espressive eccetera), ma rigore nei tempi di esecuzione. Il brano scritto (che ciascuno deve scrivere) deve essere completato nei tempi stabiliti: come un “manufatto” deve essere terminato e consegnato. La verifica è pubblica: ad alta voce ciascuno legge il proprio scritto che gli altri ascoltano. Il giudizio non viene dal “maestro di bottega”, ma dagli altri “apprendisti”. Il conduttore guida, ma non giudica. 3