03 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons

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03 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA
Anno XV, N. 287, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00)
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano
LA VOCE DEL NORD
DIRETTORE
Sabato 3 dicembre 2011
UMBERTO BOSSI
RIAPRE IL PARLAMENTO DELLA PADANIA
CALDEROLI: E FINITO IL TEMPO
DI UNA LEGA MODERATA
Mani libere per l’indipendenza. «Abbiamo dimostrato prudenza, saggezza, equilibrio, ora riportiamo il potere costituente in mano al popolo»
PAOLO GUIDO BASSI
È
un’istituzione destinata a durare il
Parlamento della Padania. Quella
che si apre domani a Vicenza non
è una semplice manifestazione politica,
ma il tassello di un puzzle destinato a
disegnare l’indipendenza del Nord. La prima riunione si terrà negli spaziosi padiglioni della Fiera alla presenza di parlamentari - nazionali ed europei - consiglieri regionali, sindaci e presidenti di
Provincia. Ingresso libero anche ai militanti del movimento provvisti di regolare
tessera SOM. Poi alle 14.30 l’inaugurazione di quella che diventerà la sede stabile: villa “La Favorita” di Sarego.
MONTI PRONTO A FARCI
BARBA E CAPELLI
IGOR IEZZI
I
nizia a farsi luce
sui provvedimenti
anticrisi che il governo dovrebbe approvare lunedì. Ma
per i cittadini è buio
pesto. Si conferma
infatti l’inte nzio ne
dell’esecutivo di aumentare le tasse e tagliare le pensioni.
ALLE PAGINE 4 E 5
ALLE PAGINE 2 E 3
Pensioni,
sarà un bagno
di sangue
Governo-Regioni,
provocazione
o puro dispetto?
IVA GARIBALDI
L
a riforma sulle pensioni il ministro Fornero sembra averla
già pronta nel cassetto. E
non dice nulla di buono.
NICOLA LEONI
U
na provocazione, un atto di
insensibilità politica, un dispetto meschino? Ai due
governatori di Piemonte e Veneto
proprio non va giù la convocazione
dell’incontro fra Governo e Regioni
esattamente nel giorno della convocazione del Parlamento Padano.
A PAGINA 6
Edizione
speciale
de la Padania
in edicola
lunedì
ALLE PAGINE 2 E 3
E i no global
minacciano
l’Assise
«L
e manifestazioni contro la Lega Nord e la
sua attività politica
sono attuate da persone culturalmente legate a retaggi politici del passato remoto». Così il
senatore leghista Paolo Franco
risponde alle annunciate manifestazioni dei No-global di domani a Vicenza.
MILANO, IN ARRIVO L’AUMENTO DELLA COSAP
SALVINI: FAREMO LE BARRICATE
Pisapia, le tasse non bastano mai Asse Bologna-Milano
GIANNI CASATI
P
isapia tassa pure i passi carrai e gli
orologi pubblici pur di raggranellare
soldi da spendere per le sue assurde
politiche. Questa l’intenzione della maggioranza di centrosinistra che ieri ha portato in
commissione la proposta di aumento della
Cosap (il canone di occupazione del suolo
pubblico) che colpirà ambulanti ed esercenti
ma anche le famiglie per una somma pari a 10
milioni di euro. L’opposizione è riuscita a far
slittare di qualche giorno il provvedimento,
anche perché ad oggi numerose categorie non
hanno accettato alcuna mediazione.
A PAGINA 2
A PAGINA 11
contro nuove moschee
A PAGINA 11
GALASSI (CONFAPI)
«Crisi, puntare
sul manifatturiero»
MARIANI A PAGINA 18
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laPADANIA
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PRIMO PIANO
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Sabato 3 dicembre 2011
A NAPOLI IL “PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE»
In concomitanza con la decisione della Lega Nord di
riaprire il Parlamento della Padania, il Movimento
Neoborbonico annuncia la riapertura del “Parlamento
delle Due Sicilie”, sempre domani, a Napoli, che si
presenta come «un laboratorio di formazione politico-
culturale e un osservatorio permanente per il controllo di
politici e media in merito alle questioni legate al Sud»,
che raggruppa «130 meridionali di tutte le province
dell’antico regno borbonico rappresentativi delle più
diverse categorie (docenti, giornalisti, artisti, imprenditori,
artigiani) riuniti in diverse commissioni di lavoro»
VICENZA
L’Ue: multa
“colossale”
all’Italia
per Napoli
NAPOLI - A Bruxelles si prepara
una multa dalle dimensioni “colossali” per i rifiuti di Napoli.
Sarà inviata a Roma, non al
capoluogo della Campania e
questo significa che saranno le
casse dello Stato a doversi assumere l’onere. Lo ha spiegato il
ministro dell’Ambiente, Corrado
Clini.
«Il Commissario Ue, Janez
Potocnick, ha dato a Napoli una
moratoria di 2 mesi prima di fare
scattare le sanzioni Ue», ha detto
Cini. «Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera
convincente. Altrimenti sarà
una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno
soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si
impegnano per l’ambiente, che
poi sono la maggioranza dei cittadini». In sostanza, il Governo
Monti non farà ricadere sulle
spalle dei campani l’onere della
maxi contravvenzione, ma su
tutti gli italiani. Nei due mesi
concessi da Potocnick, rileva il
ministro, «non si costruisce un
inceneritore, ove questa fosse la
tecnologia risolutiva, e dubito
comunque che l’inceneritore sia
la risposta, se non è vista dentro
la programmazione di un ciclo
completo dei rifiuti. In due mesi
non si allestisce forse nemmeno
una discarica. Potocnick sa tutto
questo. E l’Europa infatti non
pretende la soluzione già realizzata bensì ci chiede credibilità.
Le polemiche, anche queste di
questi giorni, tolgono credibilità
e avvicinano la multa. L’Europa sottolinea Clini - ci ha dato
fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo
meritano i cittadini napoletani.
Meritano rispetto, non prese in
giro».
Il neoministro. a questo punto, rilancia l'uso dei soldati. «I
cittadini di Napoli meritano un
servizio di raccolta differenziata
dei rifiuti degno di una città nobile, di una delle capitali europee
della cultura e dell'arte. Se qualcuno impedisce questo servizio,
se è una questione di ordine
pubblico, allora i cittadini avranno in loro aiuto le forze dell'ordine per la loro città».
Ma il sindaco di Napoli Luigi
de Magistris non dà le risposte
che servono al caso. Si limita a
dire: «Non c'è nessuna emergenza rifiuti a Napoli. È dal primo agosto che in strada non c'è
un sacchetto di immondizia. Sono arrabbiatissimo per i titoli dei
giornali, che sono un danno forte
d'immagine alla città». Ma ammette: «C’è precarietà, perché
stiamo rompendo un sistema
che è anche criminale». L'ex magistrato ha infine affermato:
«Non è che i rifiuti sono come la
nebbia di Totò, che c'è ma non si
vede?».
R. S.
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PRIMO PIANO
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3
laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
LUNEDÌ FORMIGONI IN VIA BELLERIO
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (foto)
ha confermato il doppio appuntamento di lunedì prossimo nella
sede della Lega di Via Bellerio a Milano e in consiglio regionale
a riferire sui fatti che riguardano il vice presidente Franco Nicoli
Cristiani. Formigoni ha parlato a margine di una iniziativa
promossa dalla Cisl oggi a Milano. Sempre a margine del
convegno organizzato dal sindacato il numero uno del Pirellone
ha detto che sul Federalismo e in particolar modo sul
federalismo fiscale si aspetta dal Governo «indicazioni
positive» soprattutto sotto il profilo delle risorse in relazione agli
ultimi tagli che le Regioni hanno subito
Riapre il Parlamento...
Obiettivo indipendenza
PARLERA’ STEFANO B. GALLI
AL CENTRO
IL PROGETTO
DI MIGLIO
Annunciate provocazioni
Minacce
dai no-global
«Le manifestazioni contro la Lega Nord e
la sua attività politica sono attuate da
persone culturalmente legate a retaggi
politici del passato remoto. Si tratta di
variegati, quanto imprecisati, gruppi
antagonisti (No-global, No-Dal Molin,
Comitati vari) che trovano da sempre la
loro unica ed esclusiva ragione di esistere nella sterile contrapposizione, in
quanto incapaci di esprimere una propria proposta politica». Così il senatore
leghista Paolo Franco risponde alle annunciate manifestazioni dei No-global
di domani a Vicenza.
«Immagino - prosegue l’esponente del
Carroccio - la disperazione presente oggi nei loro occhi dopo l’avvicinamento da
parte del riferimento politico a loro più
(la
........................ prossimo
sinistra italiaFranco: solo sterile na) agli intecontrapposizione. ressi delle banSono privi di che e della fianziché
proposte politiche e nanza,
a quelli dei laorfani di una sinistra voratori; cui si
che oggi è megafono a g g i u n g e l a
di
delle banche mancanza
un
Presidente
........................
del Consiglio
come Silvio Berlusconi a fare da parafulmine e da facile “giustificazione”
per i loro atti inconsulti. Individuare un
nuovo nemico contro il quale dirigere la
propria incontrollata contrapposizione
diventa quindi una necessità impellente
per poter continuare ad esistere! La
Lega Nord - prosegue Franco - è l’unico
movimento politico oramai rimasto che
ancora lotta per difendere la gente che
lavora dalla bramosia dello sperpero e
delle speculazioni finanziarie. Le becere
azioni di questi gruppi trovano oggi putrida linfa nell’opposizione alla riunione
del Parlamento del Nord, in una rivalsa
che tenta ancora una volta (senza riuscirci) di nascondere l’assenza totale di
qualsivoglia intelligenza politica. Una
contestazione sterile, che dimostra il
fallimento ideologico, culturale e sociale, della violenza e dell’insulto; nonché dell’inettitudine morale e personale
al conseguimento di qualsiasi risultato
utile alla società civile della quale, immeritatamente, i componenti di questi
comitati sembrano ancora far parte».
PAOLO GUIDO BASSI
È un’istituzione destinata
a durare il Parlamento
della Padania. Quella che
si apre domani a Vicenza
non è una semplice manifestazione politica, ma il
tassello di un puzzle destinato a disegnare l’indipendenza della Nord.
La prima riunione si
terrà negli spaziosi padiglioni della Fiera alla presenza di parlamentari nazionali ed europei - consiglieri regionali, sindaci e
presidenti di provincia.
Ingresso libero anche ai
militanti del movimento
provvisti di regolare tessera SOM. Poi alle 14.30
l’inaugurazione di quella
che diventerà la sede stabile dell’Assemblea: villa
“La Favorita” di Sarego,
una splendida residenza
nobiliare del XVIII secolo
in stile tardo barocco. Qui
si terranno con cadenza
mensile, salvo urgenze,
tutti i lavori dell’Assise,
che verrà organizzata in
nove commissioni divise
per aree tematiche. I componenti non saranno solo
politici, ma anche tecnici
che in base ai titoli verranno selezionati fra coloro i quali si daranno disponibili. Le schede di
candidatura saranno in
distribuzione già domenica.
Stella polare del Parlamento della Padania: l’indipendenza. «assolveremo - ci spiega Roberto
Calderoli - a cinque missioni: quella democratica:
ridare la parola al popolo
in un momento in cui la
Calderoli:
«Così
riportiamo
il potere
costituente
nelle mani
del popolo»
gente è stata espropriata
del suo diritto alla partecipazione; quella politica per costruire con la nostra gente un percorso che
ci conduca all’autonomia;
quella economica che con
la crisi dell’euro può finalmente aprire la strada
alla costruzione di un’Europa dei popoli e non più
degli Stati-Nazione; quella sociale per la difesa della nostra identità e per il
contrasto all’immigrazione e a soluzioni pericolose
come la cittadinanza facile o il diritto di voto per
gli extracomunitari; quella “emergenziale” dovuta
alla contingenza delle misure in via di approvazione a Roma che, per come
si profilano, saranno l’ennesima stangata nei confronti del Nord e della sua
Nonostante la richiesta di Cota e Zaia,
NICOLA LEONI
Una provocazione, un atto di insensibilità politica,
un dispetto meschino? Ai
due governatori di Piemonte e Veneto proprio
non va giù la convocazione dell’incontro fra Governo e Regioni esattamente nel giorno della
convocazione del Parlamento Padano, quando
oltretutto i due presidenti
si erano premurati di
chiedere espressamente
di evitare la concomitanza.
Da molto tempo è programmata e pubblicizzata l’’importante iniziativa
gente».
State gettando le basi
di una realtà destinata a
durare e a diventare un
“faro” per il movimento
ma non solo, mi pare di
capire.
«Pensiamo che il cambiamento debba partire
dal basso. Vogliamo il più
ampio coinvolgimento
possibile. Domani si inizia
con gli Enti locali e con i
militanti, ma l’obiettivo è
quello di aprirsi alla società civile, al mondo produttivo, alle imprese, alle
professioni e al sociale.
Questo Parlamento sarà
un laboratorio di idee,
progetti e proposte per dare voce ad un Nord che ne
ha sempre meno».
Traguardo ultimo: la
Padania.
«È la nostra identità, il
nostro Dna, la ragione sociale della Lega. Chi nel
2012 si iscrive al Movimento compila un modulo
che riporta un giuramento a lottare per raggiungere l’indipendenza della
Padania. Chi si iscrive pone la sua firma in calce a
questo impegno».
La Lega torna su posizioni apertamente indipendentiste. Non teme le critiche e le accuse. Già lunedì ascolteremo il consueto mantra sul pericolo della secessione, sull’unità nazionale minacciata e via
dicendo...
«Francamente più delle
accuse nei nostri riguardi
- che do quasi per scontate - temo maggiormente
le misure che il governo di
Roma si appresta a va-
rare. Sulla carta saranno
provvedimenti “erga omnes”, ma nei fatti a pagare
sarà sempre “Pantalone”.
Rimettono l’Ici? l’idea di
resuscitare una tassa
abolita fa già rabbrividire,
ma c’è un’a g g r a va n t e :
trattandosi di case a pagare saranno i cittadini
che vivono dove esiste un
catasto e immobili registrati, cioè al Nord. Aumentano l’Iva? A pagare
saranno i territori dove il
“nero” è meno diffuso, cioè
al Nord. Toccheranno le
pensioni di anzianità?
Guarda caso quelle che
sono diffuse soprattutto
al Nord».
La vostra accelerazione sulla strada dell’indipendenza arriva dopo
alcuni anni di dialogo e
trattativa con il potere
centrale. Cosa è cambiato?
«La situazione è sensibilmente mutata sia a livello interno che internazionale. Penso che la Lega
le abbia provate davvero
tutte per favorire il cambiamento in Italia. Abbiamo dimostrato prudenza,
saggezza, equilibrio. Ma
se nemmeno questo è servito è giusto percorrere altre strade. Personalmente
sono abbastanza disilluso
sulla possibilità di arrivare a delle riforme per via
ordinaria. Non so quante
riforme della Costituzione
ho scritto negli ultimi anni... Non è mancato di certo l’impegno. Il potere costituente è certamente
giusto che rimanga in capo al Parlamento, ma è
arrivata l’ora che torni an-
Monti convoca la riunione proprio domenica mattina
Incontro Governo-Regioni, è provocazione oppure un dispetto?
politica della Lega Nord a
Vicenza di domani. A tale
assise sono stati ovviamente invitati tutti gli
eletti e naturalmente anche Roberto Cota e Luca
Zaia. Da giorni i presidenti delle Regioni chiedono al premier Mario
Monti un incontro perché preoccupati di una
manovra che potrebbe
avere un impatto devastante, oltre che sui cittadini, anche su Regioni
ed Enti locali. I governa-
tori Cota e Zaia hanno naturalmente dato al presidente della Conferenza
delle Regioni, Vasco Errani, la totale disponibilità di date ed orari tranne
però e categoricamente
che per la mattina e il
primo pomeriggio di domenica. L’incontro, invece, tra Governo e Regioni
è stato fissato proprio per
domani.
«È una convocazione
che giunge come un fulmine a ciel sereno - af-
I due
governatori
saranno
comunque
oggi a Roma
dal premier
fermano congiuntamente
i due governatori del Carroccio - e che suona come
un atto di grave insen-
che nelle mani dei cittadini».
La svolta del movimento peserà sulle alleanze che ancora sussistono a livello regionale e locale?
«Le regioni e le amministrazioni dove la Lega
governa in alleanza per
quanto ci riguarda non
subiranno cambiamenti.
Sono frutto di un mandato popolare e noi rispettiamo l’indicazione ricevuta dalla gente. Sul futuro certamente peseranno le scelte che i nostri
alleati faranno in Parlamento. Ad esempio, non
possiamo pensare di allearci con chi sostiene
manovre contro il Nord e
con chi è disposto a dire sì
alla cittadinanza facile per
gli immigrati».
sibilità istituzionale. C’è
da chiedersi se una data
tanto infelice sarebbe stata proposta in presenza di
riunioni equivalenti così
importanti per i partiti di
maggioranza. Ricordiamo che le Regioni che rap-
presentiamo sono certamente per numero di abitanti, produttività e virtuosità nella spesa pubblica, due protagonisti
obbligati di un eventuale
incontro con il presidente
del Consiglio. A lui, ora,
spetta la responsabilità di
trovare il filo di quella correttezza metodologica,
senza la quale, la convocazione per domenica
mattina appare come una
evidente provocazione.
Ribadiamo la nostra to-
tale disponibilità, fatte
salve le condizioni logistiche, a partecipare a un
incontro con il professor
Monti in un qualsiasi momento che non sia domenica mattina».
Visto che però non è
stato così, Cota e Zaia saranno a Roma oggi pomeriggio per incontrare il
presidente Monti in separata sede, anticipando la
riunione completa. Domani invece andranno alla riunione loro pur validi
rappresentanti: «All’i ncontro tra Regioni e Governo fissato proprio per
domenica mattina - comunica ad esempio il governatore piemontese Cota - la Regione sarà rappresentata dal nostro assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia. Ho sperato in una diversa sensibilità istituzionale
n el l’organizzazione di
questa riunione, ma purtroppo non è stato così».
Le istanze delle due Regioni saranno quindi efficientemente comunicate, in ogni modo, ma di
certo non è la stessa cosa...
VICÉNSA - Il pensiero del grande Gianfranco
Miglio sarà al centro dell’intervento al Parlamento della Padania di Stefano Bruno Galli,
docente di Storia della società e delle istituzioni
all’Università Statale di Milano e presidente di
Eupolis Lombardia. All’intellettuale di area leghista sarà affidato il compito di tracciare un
profilo dello studioso del Federalismo, che fu
senatore del Carroccio dal 1990 al 1994, e
commemorarlo a dieci anni dalla scomparsa.
Galli ripercorrerà il percorso di Miglio come
scienziato politico, dalla fondazione del settimanale federalista Cisalpino, nell’immediato
dopoguerra, alla riforma federale che ispirò la
Lega Lombarda nei primi anni Novanta.
Malgrado un
breve periodo di
“ro t tu r a ” con il
Movimento, prima della sua
scomparsa il
“profesùr” aveva
già iniziato un
processo di riavvicinamento,
contraccambiato
da Umberto Bossi e dal Movimento e culminato
con la partecipazione, ad agosto,
alla cerimonia
che si è tenuta per il decennale dalla morte di
Miglio, a Domaso, nel Comasco. Intervenendo
alla commemorazione, Bossi aveva definito Miglio un «punto di svolta definitivo» per il Movimento. «Senza Miglio - aveva riconosciuto - la
Lega avrebbe trovato molte più difficoltà. Miglio
è l’unico studioso che è rimasto davvero nel
cuore della gente».
Assieme al progetto di Miglio, comunque, si
discuterà anche del famoso studio redatto da
vari accademici per conto della Fondazione
Agnelli nel 1992, il primo in cui si fece riferimento alla Padania (“La Padania, una regione italiana in Europa”). Un rapporto citato
spesso da Roberto Maroni, che nei giorni scorsi
ha spiegato che a Vicenza il Carroccio «comincerà a scrivere» il suo futuro. E, abbandonati i panni di ministro dell'Interno, ripete
volentieri che il raggiungimento dell’indipendenza della Padania è un obiettivo centrale,
insito «nel Dna» del movimento, come recita
l’articolo 1 dello statuto della Lega Nord. Un'idea
che, spiega, s'ispira alle «macro-regioni di Miglio» e vede come esempio quello che sta succedendo in Catalogna e nei Paesi Baschi.
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laPADANIA
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PRIMO PIANO
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Sabato 3 dicembre 2011
TOSI: LE CONSULTAZIONI DI MONTI? BUROCRAZIA
Ma le consultazioni del presidente del consiglio Mario Monti,
che domenica incontrerà le parti sociali e gli enti locali, a cosa
servono? Secondo il sindaco di Verona Flavio Tosi (foto) a poco
o nulla. «E’ chiaro che il presidente del Consiglio farà le
consultazioni domenica come atto formale. Convoca i soggetti
con cui deve consultarsi, si consulta e poi ognuno per la sua
strada. E' una cosa burocratica, andarci o non andarci non
cambia niente. Mario Monti - sottolinea l’esponente della Lega
Nord - sa cosa vuol dire equità e sa cosa si aspettano gli
italiani, sa cosa è giusto fare. Al di là di queste formalità
burocratiche di domenica, sa cosa fare»
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laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
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SALVINI: PROVVEDIMENTI INTELLIGENTI? DUBITO
La Lega farà una ferma opposizione ma guarderà attentamente
al merito dei provvedimenti. Anche se, dentro al Carroccio, si
nutrono ben poche speranze che questa compagine possa
varare misure che non colpiscano solo la Padania. Per questo,
secondo Matteo Salvini (foto), parlamentare europeo per la
PRIMO PIANO
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Lega Nord e capogruppo in consiglio comunale a Milano, se il
Governo presieduto da Mario Monti presenterà al Parlamento
«provvedimenti intelligenti sui costi della politica, sul
federalismo fiscale o sui costi standard in materia sanitaria e li
condivederemo, penso che li voteremo, ma dubito che sarà
così»
CON LA NUOVA IRPEF ALLO STUDIO A PALAZZO CHIGI
IN DUBBIO IL MONOPOLIO SULLA TRATTA ROMA-MILANO
LEGGE ELETTIORALE, A GENNAIO IL RESPONSO SULLA LEGITTIMITA’
Aumenti fino a 1.100 euro
Occhi dell’Antitrust su Alitalia
Referendum, valide le firme
Se verrà confermato l'aumento dell'aliquota
Irpef del 41 al 43% e quella del 43 al 45%,
secondo la Cgia di Mestre, saranno interessati
più di 1.525.000 persone (pari al 3,7% dei
contribuenti Irpef). Nelle casse dell'Erario dovrebbero finire 1,1 mld di euro in più, con un
aggravio fiscale di 100 euro l'anno per i soggetti
Irpef che presentano un reddito di 60.000
euro, fino a toccare i 1.100 euro per i contribuenti con 110.000 euro di reddito. Mentre
per chi ha un livello di reddito pari a 150.000
euro l'aumento si attesterà sui 1.900 euro.
Faro dell'Antitrust sull'Alitalia per verificare gli effetti sul mercato della fusione
tra la vecchia compagnia di bandiera e
Cai. L'Autorità garante della concorrenza
e del mercato, scaduta la moratoria che
aveva inibito il potere di autorizzazione
dell'Authority sull'operazione, inizia ad
accertare la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti a seguito
dell'operazione nonchè la loro persistenza
a oggi sulla rotta Roma Fiumicino-Milano
Linate e su altri 17 collegamenti.
L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha giudicato valide le prime
534.334 firme presentate per il primo
quesito e le prime 531.081 firme a
sostegno del secondo quesito sul sistema elettorale. Il comitato promotore,
che aveva raccolto più di un milione di
firme, ora esulta e rimane in attesa del
responso, a metà gennaio, sulla legittimità dei quesiti sulla legge elettorale
su cui dovrà esprimersi la Corte Costituzionale.
Oggi l’esecutivo decide come massacrarci
IGOR IEZZI
Inizia a farsi luce sui
provvedimenti anticrisi
che il governo dovrebbe
approvare lunedì. Ma
per i cittadini è buio pesto. Si conferma infatti
l’intenzione dell’esecutivo guidato da Mario
Monti e sostenuto da
una maggioranza che va
da Berlusconi a Bersani, passando per Di Pietro, Fini e Casini di aumentare le tasse e tagliare le pensioni. Il tecnogoverno dei professori non ha saputo ideare
nulla di meglio delle solite vecchie ricette che
prevedono di mettere le
mani nelle tasche dei
contribuenti del Nord.
Per Super Mario sarà
un week end impegnativo (iniziato già ieri sera
con l’incontro al Colle
con Giorgio Napolitano), un fine settimana
da passare in “patria”
dopo giorni a Bruxelles
a prendere ordini dalla
Merkel, da Sarkozy e
dagli organismi sovranazionali. L’intera mattina di domenica sarà
dedicata ad un giro di
consultazioni con alcune parti sociali. Inoltre,
sono previsti incontri
con i leader dei partiti
che lo sostengono già
oggi. Saranno incontri
bilaterali, anche perchè
tutti appoggiano Monti
Pdl, Pd, Udc e Fli
dal premier per incontri
bilaterali. Di Pietro si sfila
ma si prepara a votare tasse
e tagli alle pensioni
ma tutti ne provano imbarazzo. Lunedì poi
consiglio dei ministri e
presenza nelle aule parlamentari. Anche se inizialmente Monti aveva
preferito andare a Porta
a Porta senza passare
da Camera e Senato. Del
resto lui è un “tecnico”...
Il rito delle consultazioni per Monti sembra
essere diventata un’
abitudine. Dopo gli incontri che hanno preceduto la sua nomina a
presidente del consiglio,
il Professore della Bocconi amico delle consorterie internazionali offrirà il bis in vista della
manovra. A Palazzo Chigi sfileranno il forum
nazionale dei giovani
(un bel contentino da
parte del governo più
vecchio che si sia mai
visto), le parti sociali, i
rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine e gli enti territoriali.
Ancora una volta si ignorano le ragioni di chi contribuisce al Pil del Paese per il 9%
Nessun ministro veneto nel Governo? Facciamo una lobby
FEDERICO CANER
Ho letto e condiviso in più
punti il problema sollevato
dal vicepresidente di Confindustria Antonio Costato rispetto all’equità negata
al Veneto, e all’avversione
da parte di Roma per le
nostre richieste di autonomia. L’atteggiamento di
questo Governo, fin dalla
proclamazione della lista
dei ministri e quindi dei sottosegretari, cozza contro
una realtà evidente nei fatti,
che però vale la pena descrivere nelle sue accezioni
quantitative. Che il governo
Monti non annoveri alcun
veneto, ignorando chi contribuisce al Pil del Paese per
il 9%, dovrebbe far riflettere.
Ricordo, sempre riguardo al
prodotto interno lordo che il
Veneto nel 2010 è cresciuto
Se autonoma,
la nostra
Regione
potrebbe
accollarsi
anche una
buona fetta
di debito
più di tutte le altre regioni,
con un +2,8% a fronte di una
media nazionale dell’1,3%,
producendo un residuo fiscale di 3.405 euro pro-capite. Nonostante ciò, anche
nel cuore del Nordest produttivo la morsa della disoccupazione si fa sentire in
maniera forte, con un 5% di
veneti che ha perso il posto
ed un congruo numero di
aziende anche di grandi dimensioni sull’orlo del fallimento.
Ragionando quindi
sull’autonomia, soluzione
davvero equa alla crisi per il
motore produttivo d’Italia è
significativo comprendere
come il Veneto riuscirebbe a
garantirsi uno sviluppo importante anche, ad esempio, accollandosi una buona
fetta di debito pubblico. Da
uno studio su dati ufficiali di
Plancia, strumento manageriale in uso al nostro
Gruppo consiliare, emerge
che se anche il Veneto si
gravasse del 5,9% del debito nazionale, pari a
22.616 euro pro-capite (media ponderata tra criterio
della responsabilità storica,
demografia e capacità fiscale), il rapporto col Pil sa-
Federico Caner
rebbe del 74,8%. Meglio della Ue (82,3%), dell’area Euro
(87,7%), della Francia
(84,7%) e della Germania
(82,4%). Analizzando poi la
spesa pensionistica, che
dal 1999 al 2009 ha inciso
per il 30% sul debito italiano
(558 miliardi), si nota come
il Veneto, pur con la crisi
dell’occupazione, ha accu-
mulato in 11 anni un disavanzo di soli 13 miliardi e
530 milioni, pari al 9,6% del
Pil, dandosi una copertura
previdenziale del 91,1%
(96% pre-crisi, contro Italia
78,2%, Sud 59,6%).
Il fatto che il Governo ci
ignori è tanto più grave se si
valuta l’enorme contributo
del Veneto a quel “capitale
sociale” che, nella sua prima definizione di Lyda
Judson Hanifan, si costituisce nella coesione tra «la
buona volontà, l’appartenenza a organizzazioni, la
solidarietà e i rapporti tra
individui e famiglie che compongono un’unità sociale». E
proprio alla differenza di capitale sociale (definito come
“senso civico” o “bene comune”) è ascrivibile, secondo Robert Putnam e James Coleman, la diversità
di crescita tra Nord e Sud
degli Stati, e il gap di sviluppo economico nei territori.
Vista perciò l’assenza di
proprie personalità nel nuovo
Esecutivo il Veneto può ambire a far sentire a Roma la
propria richiesta di autonomia solo attraverso una forte
azione di lobby, quella stessa
che troppo spesso è mancata.
Una “Lobby Veneto” tra industriali, artigiani, categorie
produttive, sindacati, forze
sociali, politica. Dimostrando
che questa regione da 5 milioni di abitanti, 17 miliardi di
residuo fiscale, 9% di Pil nazionale, un peso deve averlo,
se non nell’organico dell’Esecutivo, almeno nelle prossime
riforme.
Capogruppo
della Lega Nord
Consiglio regionale veneto
L’IDEA DI PASSERA PER SALDARE I DEBITI DELLA PA
Incontro con i leader dei partiti che lo
Titoli
di
Stato
alle
imprese,
sostengono. Domani le parti sociali e lunedì
ovvero
come
ti
risolvo
l’approvazione in Consiglio dei ministri
Un rito formale che
poco ha a che fare con la
vera democrazia. L'avvertimento di Raffaele
Bonanni a riguardo è
chiaro. «Noi vogliamo
una trattativa e non una
semplice consultazione», ha detto il numero
uno della Cisl. «Siamo
per una trattativa, un
confronto serrato - ha
proseguito - stiamo parlando di problemi di milioni di persone, problemi delicatissimi che
hanno bisogno di una
giustificazione per qualsiasi soluzione si intraprenda»
E per tutti saranno
cattive notizie. In particolare sulle pensioni e
su ulteriori tagli ai Comuni, alle Province e alle Regioni. L'innovazione più importante sarà
l'estensione a tutti i lavoratori del sistema
contributivo pro rata
per il calcolo della pensione e l'anticipo dell'innalzamento dell'età
pensionabile per le donne lavoratrici dipendenti nel settore privato,
forse già a 63 anni dal
prossimo anno, in luogo
degli attuali 60. Tra le
altre misure che potrebbero essere introdotte
dal governo c’è anche lo
stop dell'adeguamento
delle pensioni - magari
con l'esclusione di quelle più basse - all'inflazione per il 2012. Un
tema delicatissimo, un
taglio durissimo che ha
già visto salire sulle barricate la triplice sindacale e creato forti imbarazzi nei partiti che
sostengono il Governo e
che si presenteranno al
cospetto di Monti divise
per non dare la sensazione che quella che lo
sostiene sia una mag-
gioranza politica. In
realtà, poi, Pdl, Pd, Idv e
Terzo Polo voteranno
compatte contro pensionati e lavoratori. Anche se qualcuno cerca di
prendere le distanze.
spiegando perchè l’IdV
non parteciperà agli incontri con il premier
Monti. «Noi - ha detto riteniamo che un governo tecnico non debba
avere una maggioranza
anche gli enti locali sui
quali cadrà la nuova
scure montiana: un
nuovo contributo di circa 3-4 miliardi: due alle
Regioni (tramite sanità e
personale), uno ai Co-
L’ASSESSORE CIAMBETTI A MILANO
«Germania, primo partner
dell’area padano-veneta»
MILÀN - «La crisi attuale non si supera
scaricando i costi sul mondo del lavoro,
sui lavoratori, sull’artigiano, sulle piccole imprese e sui pensionati, ma impedendo a quei gruppi che prosperano,
vivono o sopravvivono tra benefici e
privilegi, tra protezioni e favori, di perpetuare la loro posizione». Lo ha detto
l’assessore veneto al bilancio, Roberto
Ciambetti, intervenendo stamane a
Milano al convegno promosso dalle
organizzazioni Cisl regionali di Emilia
Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, dal titolo: “Un gioco di
squadra per il Paese. Sviluppo e welfare: un manifesto per il Nord”.
«I nuovi scenari impongono sicuramente una diversa organizzazione
del territorio, dell’economia, del welfare, delle relazioni anche internazionali – ha sottolineato Ciambetti – e lo
imporranno ancor più se si verificherà
una profonda modifica nell’assetto
monetario europeo. Chiedersi cosa sarà, forse a breve, della grande area
padano-veneta, non è argomento ozioso, visto che per quanto riguarda il
Veneto, ma vale anche per la Lombardia e l’Emilia, la Germania è il
primo partner commerciale sia per
quanto riguarda l’export ma anche per
l’importazione».
«L'idea che ci debba essere una maggioranza
politica che trova un accordo sotto banco e dietro la sagrestia, e non
nelle aule proprie, ci è
parsa inopportuna» ha
detto Antonio Di Pietro
Ciambetti ha poi parlato di «welfare
diffuso in una città diffusa» nell’area
padano-veneta allargata all’Emilia:
«Qui potremmo sperimentare un nuovo rapporto tra lavoratore e impresa –
ha detto –, anche nella partecipazione
al capitale di rischio, anche nella piccola impresa e nella bottega artigiana,
soggetti che caratterizzano il nostro
sistema economico».
«Spesso – ha concluso Ciambetti –
non si tratta di inventare nuove soluzioni, ma di mettere a sistema esperienze vissute. Penso, richiamandomi
a quanto accaduto nella mia regione, ai
risultati positivi ottenuti attraverso la
bilateralità lavoratore-impresa, che è
risultata un’arma efficace, fino ad oggi,
per fronteggiare gli effetti della crisi. Ma
ha avuto un altro grande risultato:
quello di aver introdotto una nuova
cultura del welfare e del dialogo tra
diversi attori sociali. Questa è la strada
da seguire e, se possibile, da consolidare. Fino a quando si continuerà a
guardare al Mezzogiorno d’Italia come
ad un baratro da riempire di fondi per
trasformarlo in miniera di consensi,
continueremo ad essere immersi nella
crisi di valori che stiamo vivendo oggi.
Potremo costruire clientele, ma non
futuro».
politica, ma debba responsabilmente e liberamente prendere le
proprie decisioni e illustrarle poi nelle Commissioni parlamentari e
in aula».
Nel mirino finiscono
muni e 500 milioni alle
Province. Se a tutto questo si aggiungono i tagli
alla sanità, ai trasporti,
la nuova ici sulle prime
case e l’innalzamento
dell’Irpef, il massacro
sociale è compiuto.
la quadratura del cerchio
mercato, e dei vincoli europei»
«Senza entrare nel merito della queA prima vista, un colpo di genio. stione più pacchiana già sollevata
L’idea del ministro dello Sviluppo eco- dagli imprenditori (“paghiamo gli stinomico Corrado Passera di saldare pendi con i bot?”) - ha proseguito
con titoli di Stato gli oltre 70 miliardi di Franco - ciò significherebbe aumendebiti che la pubblica amministra- tare il debito pubblico stampando una
zione deve alle imprese sembrerebbe moneta fittizia, con buona pace del
pareggio di bilandavvero la quadracio cui si è votato il
tura del cerchio: i
Governo Monti».
creditori riuscireb«Passera si vabero ad entrare in
da a studiare la
possesso di quanfine degli “asseto loro dovuto prognati” impiegati
prio in un momento
dopo la rivoluzioin cui le banche
ne in Francia del
tengono ben stret1789!», conclude il
te le porte dei loro
senatore leghista.
forzieri; lo Stato
Che poi avanza un
eviterebbe di finire
sospetto: «forse il
sanzionato dalla
Ministro pensa alUe che, con una dila fase successirettiva apposita da
va, ovvero quando
recepire entro un
Corrado Passera
le aziende si reanno, impone il pagamento delle impresa da parte dello cheranno a scontare i Titoli di Stato
Stato a 30 giorni; infine si risolve- presso le banche, con loro lauto agrebbe il “problema” della collocazione gio». Inevitabile la domanda “pesandi Bot, Cct e Btp che si riesce a te”: «Conflitto di interessi o defor“piazzare” ad ogni asta con sempre mazione professionale?»
In attesa che qualcuno, magari lo
maggiore difficoltà, tanto da provocare l’intervento delle banche centrali stesso ministro, risponda al quesito
che lo riguarda, si deve registrare
per evitare l’invenduto.
Così, in un colpo ................................ l’adesione entusiasta alla proposta da
solo di bacchetta maFranco: «Si finisce
parte della presigica, sarebbe risolto
tutto. E qualcuno si è per aumentare il debito dente di ConfinduEmma Marcepure spinto a scrivepubblico stampando stria,
gaglia, felice
re che questa idea da
moneta fittizia»
all’idea che lo Stato
sola avrebbe giustificato la nomina di ................................ cominci «a fare emisPassera al rango di ministro, facen- sioni di Btp o Bot da dare alle imdolo uscire velocemente dal suo pre- prese come pagamento». Saltando
cedente “impiego” di ad del gruppo quindi a più pari anche l’ipotesi da
qualche parte avanzata di utilizzare
Intesa-San Paolo.
Peccato soltanto che qualcosa non per i pagamenti titoli vecchi ritirati
torni. Tra gli altri, se n’è accorto il dal mercato “retail”, ed andando
senatore del Carroccio Paolo Franco: quindi a dare un’altra “spintarella”
«Quasi non posso quasi credere - ha alla crescita di quei 1.900 miliardi di
commentato - che il Ministro Corrado euro che è il monte dell’intero debito
Passera abbia fatto una proposta di pubblico sul quale il Paese è seduto.
questo tipo! Pensare che le imprese, in E poi, non bastasse ancora, resta
pagamento dei lavori svolti per conto l’interrogativo che si è posto il predi un Comune, della Regione o delle sidente di Confartigianato Giorgio
Amministrazioni centrali, ricevano in Guerrini: «Se lo immagina un idraupagamento titoli di stato è frutto di lico che si vede pagare in Bot dalla
una completa mancanza di conoscen- Asl debitrice?» No, si fa davvero faza della situazione delle aziende, del tica ad immaginarselo.
GIOVANNI POLLI
6
laPADANIA
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CREMONA, LEGA FUORI DALLA GIUNTA PERRI
Il direttivo della Lega Nord di Cremona ha deciso di uscire dalla
coalizione di centrodestra che dal 2009 amministra il Comune
capoluogo. A una settimana dall’assemblea dei militanti che,
riuniti con il commissario Raffaele Volpi (foto), avevano chiesto
al Movimento di uscire dalla maggioranza, la Lega ha deciso
POLITICA
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Sabato 3 dicembre 2011
di rompere con il Pdl e con il sindaco Oreste Perri.
«Dall’assemblea dei militanti - spiega il segretario provinciale,
Simone Bossi - era emersa la volontà pressoché unanime
di lasciare la maggioranza che sostiene l’attuale
Amministrazione. Ritengo però che l’impatto di tale decisione
sia riconducibile a una più complessa situazione provinciale»
Sabato 3 dicembre 2011
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POLITICA
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GALAN «FRUSTRATO» DAL GOVERNO E CONTRO LA LEGA
«Mi sento un po’ frustrato. Non abbiamo perso le elezioni e ora
al governo c’e’ gente che non ha preso nemmeno un voto. L’Italia
è un paese strano. Si dice adesso che bisogna reintrodurre
le preferenze, poi si invoca un governo mai scelto da nessun
cittadino. Una contraddizione clamorosa». Così Giancarlo Galan
Pensioni: Pd, se ci sei
batti un colpo
Pier Francesco Guarguaglini lascia e Giuseppe Orsi “raddoppia”. Sarà lui con il doppio incarico di presidente e amministratore delegato il nuovo timoniere di Finmeccanica. A
chiudere l'era Guarguaglini è stato il cda straordinario del
gruppo che si è riunito, giovedì pomeriggio, al quartier generale di
Piazza Montegrappa.
Per Dario Galli, Presidente Provincia di Varese e membro Cda
Finmeccanica, «il risultato del Cda di Finmeccanica, con l’indicazione di Giuseppe Orsi come Amministratore delegato e
Presidente, è un segnale estremamente importante che si è
voluto dare in un momento particolarmente difficile sia dei
mercati, che dell’azienda. Siamo certi che i risultati che l’ingegner Orsi ha portato negli ultimi anni in Agusta Westland,
diventata una delle più importanti aziende al mondo produttrice
di elicotteri, verranno confermati dall’intero gruppo. Gli attacchi
strumentali fatti alla persona di Giuseppe Orsi negli ultimi giorni
sono stati così rintuzzati e auguriamo all’Amministratore delegato e Presidente di poter lavorare in tutta serenità nei prossimi
anni nell’interesse dell’azienda. Per chi poi continua a confondere la politica con la “partitica” e la giusta difesa del territorio
con il presunto bene di carattere superiore, ricordiamo che la
Lega Nord appartiene a pieno titolo alle prime due categorie».
Il partito di Bersani spaccato
sull’abolizione dell’anzianità
che il Governo sta per approvare.
Il dubbio: come voterà in Aula?
queste cose - ha tagliato pronta e sarà approvata cocorto - non serviva un Go- sì come ha deciso il Governo di professori, bastava verno. Il premier, tanto per
far capire che aria tira, riun Governo di malfattori».
All'appuntamento con la ferirà alle Camere, convoieri sera
riforma delle
.................... cate
d'urgenza per
pensioni il Pd si
sedute straordipresenta in maDemocrat
narie, sui conteniera più come sindacati
nuti dei provveplessa e certasono su fronti dimenti lunedì
mente più diviE cosa
so. Oggi Monti,
opposti. Mai stesso.
farà il Pd? Pascome annunciato, incontrerà i la divisione era serà la linea di
segretari di par- stata così netta Ichino che non
tito e alle nove di .................... vede nessuno
ta dal segretario del partito Governo toccherà le pensio- stasera toccherà
scandalo nell'insia davvero una coperta ni, hanno fatto sapere gli proprio a Bersani. Ma si nalzamento della soglia deltroppo corta per nasconde- uomini del Gabbiano che tratta di riunioni che evi- l'anzianità oppure quella
re le divisioni interne. Come vola, «noi votiamo contro». dentemente non cambie- della vicepresidente Rosi
la pensi l'Idv su questo fron- Ancor più netto il giudizio di ranno la sostanza delle co- Bindi o di Fassina? Più prote è abbastanza chiaro: se il Antonio Di Pietro: «Per fare se. La manovra ormai è babile che il partito si divida
in mille rivoli mentre Bersani prudentemente ieri ha
taciuto.
Chi invece ha cercato di
e con il rischio di essere lesive
metterci una pezza giustidell’interesse pubblico. Le 27 ore di
ficando la distanza tra le
emendamenti sono ancor più moposizioni del partito e quelle
tivate da questo atto del tribunale,
dei sindacati che sulle penche segue il nostro incontro con il
sioni sono sul piede di guerprefetto e che fa capire a Pisapia e
ra e promettono barricate è
compagni che le regole esistono e
il veltroniano Paolo Gennistra, più volte accusato dall’op- diverse commissioni consiliari e poi che devono essere rispettate».
tiloni «Penso che la Cgil e i
«Probabilmente tutto l’iter buroposizione di esprimere pareri as- l’aula del Consiglio comunale che
sindacati facciano il loro
solutamente discordanti con l’in- ne ha discusso per oltre 27 ore. Un cratico è corretto ma con questa
mestiere. Il Pd ne fa uno
teresse pubblico e di comportarsi in percorso pubblico e un dibattito ap- novità il duo delle tasse Tabaccidiverso - ha detto l'espomaniera poco trasparente su ces- profondito che consentono di af- Pisapia ha perso ogni credibilità di
nente del Pd - dobbiamo
sioni di quote fondamentali per la frontare con assoluta serenità qua- fronte alla città - prosegue Morelli porci un problema più gelunque verifica sulle visto che ora le vendite (e il bilancio)
stabilità del bilancio
nerale visto che non rapprocedure seguite» potrebbero essere a rischio. Darandel Comune e già prepresentiamo soltanto quella
mentre per Taba cci no ancora la colpa alla Giunta previste dalla precedente
parte di lavoro dipendente e
l’apertura dell’inchie- cedente?».
Giunta.
quindi non vedo nessuno
Secondo l’esponente del Carrocsta «non ha nessun siLa notizia ha scatescandalo in atteggiamenti
gnificato. Non può cio meneghino «la partita delle cesnato le reazioni della
diversi tra sindacati e Pd».
comportare nulla. E’ sioni è stata giocata su tavoli diversi
politica con Palazzo
Se il Pd veleggia sempre più
un modello 45» senza rispetto a quelli istituzionali ed il
Marino che ha spiegato
velocemente verso una soripotesi di reato o in- consiglio comunale ha solo “raticome: «Le procedure
ta di democratizzazione stidagati. Una linea che ficato” scelte già fatte. Noi lo abper la vendita delle
le Dc, la sinistra di Dilinon convince affatto la biamo denunciato e ora anche i
quote delle controllate
berto promette una fusione
Lega che con il suo con- giudici vogliono fare trasparenza
del Comune, sono state
con la Cgil. Insomma siamo
sigliere A lessandro nelle nebbie calate da Pisapia-Tatrasparenti e corrette. Giuliano Pisapia
alle solite: la sinistra non
M o r e l l i , s p i e g a : bacci su Sea-Serravalle».
Il bando che prevede la
esiste e l'ennesima prova si
Per il Pdl interviene Riccardo De
possibilità di acquistare alternati- «L’apertura di un fascicolo riguardo
vedrà nelle Aule parlamenvamente il 30% di Sea, o il 18,6% la vendita di Sea e Serravalle con- Corato: «L’apertura del fascicolo è il
tari lunedì pomeriggio
della Milano Serravalle insieme al ferma le nostre proteste riguardo il frutto di una serie di decisioni paquando il premier si pre20% di Sea, è stato approvato al modo irrituale con cui Tabacci ha sticciate fatte dall’Assessore Tabacsenterà per spiegare la sua
termine di una valutazione che ha operato sulle cessioni con dichia- ci in primis ed avvallate dal Sindaco
prima manovra lacrime e
coinvolto prima numerose sedute di razioni assolutamente inopportune di Milano e dalla maggioranza».
sangue.
sibilità di andare a riposo
dopo 40 anni di contributi
versati, sono quasi tutte
concentrate in Padania.
Ma ormai gli argini si sono rotti e la controriforma
del Governo Monti è quasi
giunta in porto. Ma cosa
farà la sinistra di fronte alla
distruzione del sistema sociale? Insomma come farà il
Pd a votare in Parlamento
queste misure? E' una domanda che evidentemente
si pongono in tanti visto che
gli occhi sono tutti puntati
sul partito di Bersani. Certo
è che alla griglia di partenza
i democratici si stanno mostrando da giorni confusi e
divisi. E sembra proprio che
la parola equità sbandiera-
Cessione quote Sea e Serravalle,
la Procura di Milano apre inchiesta
GIANNI CASATI
MILÀN - La Procura di Milano apre
un’inchiesta sulla cessione delle
quote di Sea e di Serravalle detenute
dal Comune di Milano. Viene così a
galla la mancanza di trasparenza
denunciata dalla Lega nelle 27 ore
di consiglio comunale nelle quali
l’opposizione ha impegnato la Giunta Pisapia. Si tratta, al momento, di
un fascicolo conoscitivo, senza indagati e senza ipotesi di reato, nato
da alcune segnalazioni sull’approvazione, il 15 novembre scorso da
parte del Consiglio comunale, della
delibera sulla cessione dei due pacchetti di minoranza di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, e di Serravalle, la società
autostradale, con un importo a base
d’asta di 385 milioni. In questi pochi
mesi di amministrazione sono state
numerose le polemiche che hanno
avuto come protagonista l’assessore democristiano della giunta di si-
(foto), ex ministro dei Beni culturali alla Zanzara su Radio 24.
Galan attacca poi il Carroccio, dicendo che per il Pdl «l’alleanza
con la Lega non e’ inevitabile; si puo’ pensare di fare a meno
dei leghisti per allearsi alle forze di centro perché spesso il partito
di Bossi difende interessi particolari e conservatori.
Ora all’opposizione spera di recuperare qualche voticino»
Dario Galli: «Bene Orsi
alla guida di Finmeccanica»
IVA GARIBALDI
La riforma sulle pensioni il
ministro Fornero sembra
averla già pronta nel cassetto. E non racconta nulla
di buono soprattutto sul
fronte dell'anzianità che il
Governo Monti, di fatto,
vuole abolire. E ci sono sorprese amare anche con
quella di vecchiaia perché
l'età pensionabile è destinata ad alzarsi subito per le
donne dipendenti del privato. Già dal 2012 non basteranno più 60 anni per le
lavoratrici: bisognerà averne almeno 63. Un innalzamento che proseguirà fino a raggiungere la soglia
degli uomini già nel 2018 e
non più nel 2026.
Ma non finisce qui perché
nel provvedimento che vedrà la luce lunedì prossimo
è previsto, sempre in tema
di pensioni, il passaggio al
metodo contributivo per
tutti a partire dal 2012.
Contro l'ipotesi di mettere
le mani sulle pensioni di
anzianità la Lega Nord è stata sempre in prima linea
così come si è sempre opposta a toccare verso l'alto
l'età pensionabile delle donne. E finché il Carroccio è
stato al Governo ogni tentativo su questi fronti è
sempre stato bloccato. Non
ci sta la Lega a toccare i
diritti acquisiti, e del resto le
pensioni di anzianità, quelle cioè che prevedono la pos-
7
laPADANIA
ANDREA ACCORSI
Figuraccia del governo sulla presentazione ufficiale della “madre di
tutte le manovre” al Paese. Mario
Monti ha pensato bene di imitare
il suo predecessore a Palazzo Chigi
e sfruttare la platea televisiva di
Porta a porta per illustrare le misure “lacrime e sangue” che ci
attendono. Peccato che, in questo
modo, avrebbe scavalcato la sede
istituzionale deputata per farlo,
ovvero il Parlamento. Uno scivolone cui, in serata, il “tecnico” si è
precipitato a porre rimedio annunciando che, prima di apparire sul
piccolo schermo, troverà il tempo
di passare dalla Camera e dal Senato.
Nel primo pomeriggio è stato annunciato che martedì prossimo
Monti sarebbe stato ospite di Bruno Vespa nel salotto politico televisivo per eccellenza, su Raiuno.
A Porta a porta il capo del governo
.................................
Dopo il Cdm di lunedì
il Professore sarà ospite
di Vespa a Porta a porta.
Fugatti: «Uno sgarbo alla
democrazia». Davico:
«Riferisca alle Camere,
non in televisione»
.................................
imposto da Bruxelles spiegherà le
misure anti crisi che l’Esecutivo
varerà nel Consiglio dei ministri di
lunedì. Insieme con lui, è prevista la
presenza in studio dei ministri dello
Sviluppo economico e Infrastrutture, Corrado Passera, e del Lavoro
e Politiche sociali, Elsa Fornero.
«Uno sgarbo alla democrazia» ha
tuonato il capogruppo del Carroccio in commissione Finanze alla
Camera, Maurizio Fugatti. «Noi leghisti - ha rincarato il sen. Michelino Davico, già sottosegretario
all’Interno - siamo stati i primi a
chiedere al nuovo governo di riferire
alle Camere: è lì che lo attendiamo,
né in televisione né altrove».
Critiche sulla scelta del Professore sono piovute anche dal Pdl e
dal Pdci. Tutto un falso problema,
Figuraccia di Monti: «Prima
la Tv, dopo il Parlamento»
Poi ci ripensa e trova il tempo di spiegare la manovra in Aula
Censis: Paese fragile
e schiavo della finanza
Il Paese è "fragile, isolato ed ete- inadeguatezza della classe dirirodiretto", con una dialettica po- gente italiana incapace di fare
litica "prigioniera del primato dei riforme». Siamo fragili, dice il Cenpoteri finanziari, che fanno rigore sis, "a causa di una crisi che viene
ma non sviluppo". E' l'Italia della dal non governo della finanza glocrisi secondo il Censis, che però balizzata". I nostri antichi punti di
non vede solo nero, perché di forza (la capacità di adattamento e
fronte all'emergenza c'è una re- i processi spontanei di autoresponsabilità collettiva pronta a golazione nel welfare, nei conentrare in gioco, con 6 italiani su sumi, nelle strategie d'impresa)
10 pronti a fare sacrifici in nome non riescono piú a funzionare. Ma
del bene comune. Nel ..................... il primato della regolazione finanziaria
suo annuale RapporIl Carroccio:
di vertice, avverte,
to sulla situazione sopuò esprimere solo
ciale del Paese l'isti«È il risultato
una dimensione di
tuto di studi sociali
presieduto fotografa dell’inadeguatezza controllo, non di evoluzione e crescita: "ilun'Italia dove la crisi
della classe
pensare che i
economica ha colpito
politica, incapace lusorio
poteri finanziari dise"come una scure" sodi fare riforme» gnino sviluppo" perprattutto i giovani,
che hanno perso un ..................... ché quest'ultimo "si
fa con energie, momilione di posti di lavoro in 4 anni. Un Paese dove bilitazioni, convergenze collettil'occupazione stenta, il lavoro ve". Qualche buon segnale già c'è:
sommerso cresce, i servizi sono secondo un'indagine del Censis, il
scadenti, il risparmio delle fami- 57,3% degli italiani è disponibile a
glie è stato eroso, i Comuni sono fare sacrifici per l'interesse gesull'orlo del default sociale. E con nerale del Paese - anche se il 46%
un forte rischio, avverte il pre- di questi lo farebbe solo in casi
sidente Giuseppe De Rita, di una eccezionali. E ancora: gli italiani
sono stanchi dei furbetti e della
«deriva nazionalpopolare».
Per l'assessore leghista in ve- violazione delle regole: l'81% conneto, Roberto Ciambetti l'imma- danna duramente l'evasione figine del Censis è il risultato «della scale.
invece, per i suoi fan più accaniti.
Per il Pd «quello che conta è che
Monti vada sulle reti Rai». L’Api ha
eluso il problema invocando la prima serata. Mentre l’immarcescibile
Pier Ferdinando Casini ha tagliato
corto: «Credo che sia importante
spiegare al Paese». E chissenefrega
del modo.
Con buona pace di Casini, lo
stesso Monti si è poi accorto della
gaffe istituzionale. Travolto dalle
critiche per la preferenza accordata
alla Tv (ancorché di Stato) a scapito
delle Aule dove siedono i rappresentanti dei cittadini legittimamente eletti, in serata il presidente del
Consiglio ha diffuso una nota in cui
annuncia che al termine della riunione del Consiglio dei ministri di
lunedì si recherà alla Camera (alle
16) e al Senato (alle 18) per un’informativa urgente riguardo ai provvedimenti adottati, non prima però
di aver informato la stampa, con
particolare attenzione a quella internazionale. E senza rinunciare
alla passerella tv di martedì, con
un’anteprima di mezz’ora in prima
serata e un approfondimento nel
consueto spazio di seconda serata.
«La pezza è peggio del buco sbotta Davico -. Prima di andare da
Vespa, quindi, Monti fa in tempo a
passare da noi. Messo sotto pressione, ha fatto in tempo a inserire in
agenda due “comparsate” in Parlamento entro le 20, in tempo per
concedere le immagini ai telegiornali». Come chiosa il senatore Piergiorgio Stiffoni, «abbiamo scoperto che per Monti il fascino della tv è
molto forte».
[email protected]
CASA L’Istat:
crollano mutui
e compravendite
ROMA - Nel secondo trimestre
2011 si confermano le difficoltà del mercato immobiliare
con un calo di compravendite e
mutui, scesi rispettivamente
del 3,2 e dell’8,1 per cento
rispetto allo stesso periodo
dello scorso anno. È quanto
emerge da un’indagine
dell’Istat, secondo cui le compravendite di unità immobiliari sono ammontate in totale a
219.905 nel secondo trimestre, di cui il 93,2% ha riguardato immobili per abitazione e
il 5,9% unità immobiliari ad
uso economico.
Rispetto al secondo trimestre
2010, le compravendite di immobili ad uso residenziale diminuiscono del 3,1%, quelle di
immobili ad uso economico del
2,5%.
Quanto ai mutui, il totale è
stato nel trimestre di 193.474:
quelli con costituzione di ipoteca immobiliare (118.834) sono diminuiti del 5,3%, mentre i
mutui non garantiti da ipoteca
immobiliare (74.640) si sono ridotti del 12,3%. Su base annua
la diminuzione dei mutui osservata nelle città metropolitane è stata minore di quella
registrata nelle altre città.
8
laPADANIA
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Sabato 3 dicembre 2011
FMI SI RAFFORZA CON PRESTITI BANCHE CENTRALI
Il Fondo Monetario Intrernazionale auspica che le banche
centrali dei Paesi membri possano contribuire all’uscita dalla crisi
finanziaria internazionale aumentando la dotazione dei rispettivi
patrimoni fornendo fino a duecento miliardi di euro. Tali risorse
sarebbero, poi, impiegate per aiutare i Paesi dell’eurozona alle
POLITICA
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prese con la crisi dei debiti sovrani. Come ha detto il direttore
generale Christine Lagarde (foto), «l’Fmi avrà bisogno di più
risorse se la crisi dovesse peggiorare. Questi prestiti potrebbero
arrivare dalla banche centrali dei Paesi membri, infatti questi
istituti stanno già veicolando finanziamenti verso il Fondo in base
al Nuovo Accordo sui Prestiti ed accordi bilaterali dal 2009»
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CRISI: OBAMA INVIA GEITHNER IN EUROPA
L’America è in prima fila per salvare la moneta unica europea. Barack
Obama (foto) sa benissimo che se l’euro entrasse in crisi, non solo
l’economia europea, ma anche quella americana subirebbe danni
gravissimi. Uno scenario apocalittico per i mercati finanziari di tutto il
mondo. Spinto da questa preoccupazione, ma anche determinato a
POLITICA
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Anche la Merkel
se n’è accorta:
«Se salta l’Italia
l’euro non c’è più»
BERLINO - L’Italia ha un Governo senza nemmeno un
esponente eletto democraticamente.
È indicativo del fatto che,
indubitabilmente, vi siano
poteri che sfuggono alla conoscenza dei più in grado - se
non di pilotare - quantomeno
di orientare le politiche degli
Stati, figurativamente basati
sull’espressione democratica
popolare. Se ciò è possibile,
figuriamoci di cosa possono
soffrire i mercati finanziari, le
economie dei Paesi, il sistema
creditizio mondiale.
Finora la metastasi della
crisi è stata curata con semplici antipiretici e, quindi, la
neoplasia è esplosa, contagiando a partire da Irlanda,
Portogallo, Grecia, Italia, il
cuore dell’Europa. Se n’è accorta anche Angela Merkel
che la situazione sta andando
a rotoli, e che se la Penisola
scivola nel baratro, rischia di
trascinare a fondo anche coloro i quali si ritengono forti.
«Il futuro dell’Italia è anche il
futuro della zona euro», ha
sostenuto ieri la cancelliera
tedesca, senza dire però che
finora il tracollo finanziario
del Belpaese ha significato
l’arricchimento della Germania. Fase conclusa, ora l’acqua torbida mediterranea è
arrivata ai confini bavaresi.
Ora la Merkel annuncia ufficialmente, intervenendo al
Bundestag, che per uscire dal
pantano dove ha ficcato il
Vecchio Continente, vuole
realizzare l’unione fiscale
dell’Europa. Perché, sostiene,
«l’Ue è seduta su una polveriera» e per risolvere la crisi
del debito «potrebbero volerci
anni».
Ribadisce, però, il no incondizionato di Berlino agli
Eurobond, tanto invocati
dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e negati
soltanto dall’interessata te-
Preoccupato
anche l’Eliseo.
Il presidente
Sarkozy:
«L’Europa
rischia di
essere spazzata
via dalla crisi
se non riuscirà
a riprendersi»
stardaggine teutonica. La
Germania chiede meccanismi di controllo più forti sui
bilanci degli Stati facenti parte dell’Europa, un’unione fiscale «con regole stringenti,
almeno per la zona euro». Finge di non sapere la Merkel che
ad affossare questa nuova
entità sarà il Mezzogiorno italiano, perché l’espressione
«regole stringenti» è sconosciuta al vocabolario del me-
Con ubicazione strategica cediamo totalmente / parzialmente QUOTE di SOCIETÀ SPECIALIZZATA nella PROGETTAZIONE / COSTRUZIONE e
MONTAGGIO di IMPIANTI per il TRATTAMENTO delle ACQUE e TRATTAMENTI RIFIUTI SOLIDI URBANI - importante know-how applicabile anche
ad altri settori - consolidato portafoglio
clienti costituito anche da aziende multinazionali, estere ed enti pubblici - fatturato annuo circa € 10.000.000,00 con
RIF. 9953
reali margini di crescita
ridione della Penisola. Ma è
un dettaglio, l’importante ora
è sostenere l’Italia, visto che
tutta la baracca sta per essere
demolita. «La sfida che attende l’Italia è enorme - ha
detto la cancelliera - poiché è
responsabile del suo futuro e
di quello dell’Europa». Un po’
a scaricare le responsabilità
su di noi, vittime della diarchia Merkel-Sarkozy. Ma dal
Bundestag tranquillizza il
Continente: «È assurdo dire
che la Germania voglia dominare l’Europa in ogni modo». Mentre parla la cancelliera in Italia succede quanto
segue: il Censis fotografa il
Paese e comunica che negli
ultimi quattro anni quasi un
milione di giovani hanno perso il lavoro, uno su quattro tra
i 15 e i 29 anni non studia né
lavora. E, poi crollano i mutui
perché l’accesso al credito è
impossibile, il mercato immobiliare è in recessione, la
produzione arranca, i consumi prendono la picchiata,
la spesa pubblica aumenta in
maniera esponenziale. Il presidente francese ha capito
che le cose cambieranno in
peggio anche per Parigi, perciò da qualche giorno è più
prudente da una parte e più
critico dall’altra. Soprattutto
nei confronti della Merkel.
«L’Europa rischia di essere
spazzata via dalla crisi se non
riuscirà a riprendersi», sostiene Nicolas Sarkozy da Tolone sottolineando che la situazione oggi è estrema e che
«deve essere assolutamente
chiaro che quello che è stato
fatto per la Grecia, non si
ripeterà più e che ormai nessun Paese della zona euro
andrà in default». Alla moneta unica non si può rinunciare a detta del presidente francese: «La scomparsa della moneta unica avrebbe conseguenze drammatiche per i francesi, perché renderebbe il nostro debito insostenibile. Con l’u s ci t a
dall’euro, il nostro debito si
raddoppierebbe». Quanto alla
Bce, oggi guidata dall’italiano
Mario Draghi, ha spiegato
Sarkozy, «deve rimanere indipendente» mentre il fondo
salva-Stati Efsf «fornirá le risorse per mettere una barriera alla speculazione». Ma
sull’evoluzione della crisi il
duo Merkozy concorda: per
uscirne ci vorranno anni.
Lombardia,
finanziaria
approvata in
Commissione
MILÀN - La Commissione Bilancio presieduta da Fabrizio Cecchetti ha approvato
ieri a maggioranza la manovra finanziaria per il 2012 che
andrà al vaglio del Consiglio
regionale per l'approvazione
definitiva nella Sessione di
Bilancio di fine anno, prevista
per i prossimi 20 e 21 di-
CANCELLIERI E KAISER
L’egemonia tedesca
infrange ogni patto
RAFFAELE VOLPI
«Se ci saranno
modifiche nei trattati,
farò in modo di
proteggere e rafforzare
gli interessi britannici»
Hanno
detto
«La Merkel con la sua
politica ha isolato la
Germania in Europa.
Questa mania di
tirarsela mi preoccupa»
David Cameron
Via libera tra mille zuffe
al bilancio 2012 dell’Ue
La Lega strappa impegni per agricoltura e frontiere
CLAUDIO MORGANTI
Durante la mini-plenaria del
Parlamento europeo, a Bruxelles, è stato definitivamente approvato il bilancio
dell’Ue per l’anno 2012.
Quest’anno, durante la fase finale dei negoziati, una
disputa molto pericolosa, indice di un’evidente spaccatura all’interno dell’Ue, ha
tenuto banco tra il Consiglio
e la Commissione. Il primo
ha infatti accusato l’Esecutivo Ue di aver fornito cifre
non veritiere, in particolare,
in merito alla richiesta di 550
milioni per coprire il fabbisogno di pagamenti della rubrica 1, che riguarda la crescita sostenibile.
Ad accusarsi l’una con
l’altra, quindi, sono state due
stesse Istituzioni europee,
mentre il Parlamento, stavolta, si è dimostrato responsabile perché ha ritenuto opportuno svolgere il suo ruolo,
decisamente più politico, difendendo le sue priorità per
quanto riguarda gli impegni,
e lasciando le responsabilità
dei pagamenti al Consiglio.
Capisco che, in linea di
massima, sia difficile arrivare ad un compromesso,
dal momento che non è facile
conciliare le varie esigenze,
soprattutto quando sul piatto
ci sono poco meno di 140
miliardi di euro, una cifra
molto elevata, ma che rappresenta, in realtà, “solamente” l’1% dei prodotti nazionali lordi degli Stati che
compongono l’Unione europea.
La Lega Nord è per un
bilancio che sia il meno oneroso possibile, soprattutto in
un periodo di crisi economica
come quello attuale, tuttavia
alcune priorità andavano
mantenute, ed il risultato
raggiunto si può considerare
abbastanza soddisfacente.
Sono stati accolti i nostri
emendamenti per mantenere un adeguato livello di sostegno agli agricoltori e alle
piccole e medie imprese e,
novità di quest’anno, sono
stati stanziati maggiori finanziamenti per Frontex,
l’agenzia di controllo delle
frontiere dell’Ue. Grazie a
queste nuove risorse, speriamo si possa finalmente
avere un impegno concreto
dell’Europa sull’immigrazione, per non lasciare solo
all’Italia il compito di far fronte a nuove ondate migratorie, come ricordano le nostre cronache recenti.
All’interno del bilancio europeo si sarebbero dovuti
abolire, o perlomeno ridurre,
i milioni di euro stanziati per
l’integrazione dei Rom, o
quelli spesi per la cooperazione con Paesi lontani e poco incisivi dal nostro punto di
vista. Per non parlare, poi,
dei costi amministrativi di
quell’enorme apparato buro-
Helmut Schmidt
cratico che è l’Unione europea: anche in questo caso
si sarebbe potuto fare di più,
sebbene vi siano già state
alcune riduzioni rispetto al
passato.
Nei prossimi mesi, ci sarà
inoltre da valutare anche il
nuovo quadro finanziario
pluriennale comunitario,
una programmazione di bilancio su sette anni, 20142020. All’interno di questo
accordo si dovranno trovare
anche le nuove
risorse per
l’Unione: attualmente, gran
parte del bilancio proviene dagli Stati membri,
in base al lororeddito nazionale lordo (Rnl) e
vi è, inoltre, una quota minore derivante da entrate su
dazi per alcuni prodotti ed
una parte residuale di Iva
armonizzata.
Tale sistema ha subito,
nei decenni, numerose modifiche, a partire dalla famosa “correzione britannica”, risalente oramai alla
metà degli anni Ottanta, per
cui il Regno Unito versa oggi
molto meno di quanto dovrebbe; analoghe modifiche,
seppur minori, si sono avute
9
laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
anche per la Germania e i
Paesi Bassi.
Per il futuro, quindi, si prospettano due soluzioni: da
un lato un finanziamento
semplice in base al Rnl degli
Stati membri, senza alcuna
correzione, e dall’altro una
risorsa esclusiva dell’Unione
europea, magari da ricavarsi
da esternalità negative, come ad esempio l’inquinamento, o da eventuali tassazioni sui prodotti energetici o
sulle transazioni
finanziarie.
Il bilancio europeo dovrebbe
servire a finanziare necessità
concrete, non
può certo diventare un altro carrozzone di spesa
pronto a gravare sui cittadini. Purtroppo, la Lega è
l’unica voce fuori dal coro a
ribadirne la sua principale
funzione, visto che gli altri
grandi partiti europei, i Popolari e i Socialisti, trovano
sempre il modo di applicare
la logica della spartizione,
anche a Bruxelles, facendosi
reciproche concessioni che
alla fine, però, pesano
sull’intera collettività.
Europarlamentare
Lega Nord
Sono stupito e preoccupato per le
parole della cancelliera tedesca che
non maschera nemmeno più il disegno egemonico che propone
sull’Europa. La Merkel chiede sanzioni per chi non si attiene ai patti
dimenticandosi che Germania e
Francia quando ha fatto loro comodo
i patti li hanno violati e senza conseguenze come ha ricordato il presidente Monti. Ma le parti che più
preoccupano sono quelle che indicano per alcuni settori, quali in fisco,
le cessioni delle sovranità nazionali
senza però che vi siano né chiari
disegni di architettura istituzionale e
senza l’introduzione degli Eurobond
che alla Merkel non piacciono. Inoltre
la cancelliera pretende l’ulteriore allargamento dei confini europei in particolare guardando ai paesi dei Balcani ovvero un ulteriore sforzo economico da fare verso mercati che
faranno concorrenza sleale alle nostre categorie produttive ma che interessano la Germania come possibili
aree d’esportazione. Andrebbe chiesto invece alla Germania di attivare
nel suo sistema il pareggio di bilancio
nel 2013 come l’Italia invece di dilazionarlo per Federazione e Lander
nel 2016 e nel 2020 visto lo stato
fallimentare in cui versano alcuni
Lander. E farlo nel 2013 senza aspettare la comoda apertura dei mercati
di comodo dei Balcani che servirebbe
a sostenere ulteriormente e quasi
esclusivamente l’economia tedesca.
Alla cancelliera Merkel sarebbe inoltre opportuno ricordare l’immediata
necessità di risolvere il problema dei
capitali di rischio rilevati in più banche tedesche dagli organi preposti
poiché mentre la fattispecie è stata
rilevata in una sola banca italiana
sono emerse criticità in molti primari
istituti germanici. E poi indecente che
dopo essersi opposta per anni alle
richieste di rivedere utilmente, come
misura di sostegno all’economia, e
come richiesto dalla Lega il patto di
stabilità oggi la Germania parli di
rivedere probabilmente a suo favore i
trattati comunitari. La coesione
dell’Unione Europea è messa a repentaglio dalla cancelliera Merkel
che parla di partner privilegiati, come
la Francia, e che quindi si permette
senza averne titolo di fare classifiche
di comodo per dettare politiche egemoniche ed interessate. Parte dei
contenuti e certamente i toni sono da
rispedire al mittente.
Deputato della Lega Nord, ha fatto
parte del comitato che ha lavorato
per l’introduzione del principio del
pareggio di bilancio in Costituzione
fare fino in fondo la sua parte, Barack Obama ha deciso di inviare il
suo titolare del Tesoro, Timothy Geithner in Europa per parlare con i
protagonisti di questa fase drammatica. A pochi giorni dal vertice
europeo del nove dicembre, il ministro americano vedrà Nicolas
Sarkozy, Mario Monti, il presidente della Bce Mario Draghi e il
ministro tedesco delle Finanze Wolfang Schaeuble
cembre. I documenti (Finanziaria, Bilancio di Previsione
2012 e Bilancio pluriennale
2012-2014 e Collegato ordinamentale) delineano una situazione caratterizzata da un
«contesto economico particolarmente difficoltoso, che risente ancora ampiamente
della crisi economica». «Tutto
ciò - spiega Cecchetti - richiede sforzi particolari per
sostenere imprese, lavoratori, cittadini e famiglie. A queste difficoltà' si aggiunge poi il
ridimensionamento delle risorse statali che taglieranno
alle casse della Lombardia
una cifra di quasi 1 miliardo e
500 milioni».
SOVRANITÀ NAZIONALI A RISCHIO
L’unione fiscale
sarà il cappio
di Francoforte
AGOSTINO D’ANTUONI
Vere e gravi le parole di
Angela Merkel. Per la
cancelliera l’Europa è
sul punto di realizzare
una unione fiscale. È già
in agenda, ha detto.
Grave perché nelle democrazie del Vecchio
Continente la rinuncia
alla sovranità monetaria ha privato di fatto i
singoli Stati della possibilità di governare gli
equilibri economici delle nazioni. Le conseguenze di quella rinuncia le abbiamo sotto gli
occhi proprio in questi
giorni. Non siamo più
padroni delle sorti economiche dei nostri territori.
Tutto quello che sta
accadendo doveva portare ad un ripensamento su quelle scelte. Non
ad una ulteriore riduzione dei margini di autonomia. Quando la
Merkel parla di una uniformità fiscale e di bilancio racconta la fine
della democrazia delle
singole nazioni in Europa. Non potremo decidere più nulla. E subire ogni decisione presa a Francoforte, di cui
Bruxelles è solo una
rappresentazione per
chi ancora non ha capito chi governa veramente le sorti di tutta
Europa. Ormai da molti
anni. Ci siamo lasciati
stringere il cappio al collo poco a poco. Quasi
provando piacere, come
nei peggiori dei giochi
erotici che finiscono
male. L’idea di avere
una unica moneta in tasca ha illuso quasi tutti.
Nella speranza che si
potessero creare da soli
gli equilibri mancanti.
Non è stato così. Perché
il germe del fallimento
l’Euro e l’Europa lo avevano nella loro genesi.
Nelle regole dei Trattati,
che sono alla base
dell’Euro, sono scritte le
ragioni del fallimento.
Ecco perché sono vere le
parole della Merkel.
L’Euro nasce sulla finzione che tutti i bilanci
degli Stati dell’Unio ne
siano uguali. Non è così.
L’Euro nasce sul falso
presupposto di creare
un ’unica moneta per
nazioni che hanno diversi valori tra importazioni ed esportazioni.
Le ragioni
del fallimento
della moneta
unica sono
scritte
alla base
dei Trattati
approvati
dagli Stati
membri
Diversi rapporti tra Pil e
debito pubblico. L’Euro
nasce nella finzione di
immaginarci tutti figli
della stessa madre. Ha
ragione la Merkel. Per
avere una unica moneta
bisogna avere territori
sempre più omologati
ad una unica regia.
Quello che la Merkel
omette di dire è chi governerà questo grande
progetto di assimilazione di gente e territori.
Non lo dice perché come
per giocatori di poker la
mano deve essere tenuta coperta fino alla fine.
La Germania e i poteri
forti del Vecchio Continente si stanno prendendo la rivincita. Dopo
sessant’anni dalla fine
della guerra è arrivato il
momento di riprendersi
il governo dell’Europa.
Non è servito invadere la
Polonia per cominciare.
Il progetto è stato più
lungo e raffinato. Il cavallo di Troia dell’Euro
ha raggiunto in questi
mesi il suo vero obbiettivo. Portare l’E uropa
alle soglie del fallimento
per poter imporre una
regia sovranazionale
salvatrice. Ecco svelato
il piano. Ecco dove vuole
andare la Merkel quando parla di unificazioni
fiscali e di bilancio. Interroghiamoci su cosa
rimarrà ai governi democratici fantoccio delle capitali degli Stati.
Nulla su cui decidere veramente.
Nulla su cui poter imporre la volontà del popolo. Lo scenario dei
prossimi giorni sarà
questo. Non possiamo
salvare l’Europa senza
gli Eurobond ed un consolidamento del Fondo
salva Stati. Berlino ha
fatto sapere che vincolerà il proprio consenso
a questi strumenti di
salvezza solo dopo le revisioni dei Trattati. Che
annulleranno il significato dei poteri democratici dei singoli Stati. La
gente scenderà in strada per festeggiare il salvataggio. È accaduto così nella Storia. Folle che
festeggino l’entrata in
città dei conquistatori.
Esiste una sola via perché tutto questo non avvenga. Avere il coraggio
di opporsi.
Uscendo dall’Eu ro.
Questa è l’unica scelta
per una nuova resistenza. Per salvare il significato vero della democrazia. Il governo del popolo.
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laPADANIA
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Sabato 3 dicembre 2011
DA MACELLAI A IMPRENDITORI GRAZIE ALLE ’NDRINE
Da gestori di una macelleria e di una pizzeria a Reggio Calabria
a gestori di locali pubblici e del noleggio di macchinette da gioco
a Milano e in Lombardia. Attività che nel giro di pochi anni hanno
portato la famiglia ad avere «una disponibilità economica
e finanziaria milionaria assolutamente sproporzionata alla
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
precedente situazione» grazie a «redditi illegali». A tracciare
la parabola economico-finanziaria del clan Lampada-Valle
è il gip Giuseppe Gennari nell’ordinanza che ha portato in
carcere i fratelli Lampada, Giulio e Francesco, Leonardo Valle,
il giudice Vincenzo Giuseppe Giglio (foto), il consigliere regionale
della Calabria Francesco Morelli e il penalista Vincenzo Minasi
Convegno della Camera penale di Busto Arsizio su “Pianeta carcere”
Migrazioni e politiche più severe
all’origine del boom penitenziario
ORAZIO SORRENTINI
BÜSTI GRANDI - La Casa
Circondariale che dirigo versa in una situazione di grave sovraffollamento. Per
rendersene conto, basta affidarsi alle nude
cifre. A fronte di una
capienza ufficiale di
167 detenuti, ne sono
presenti 430, di cui
ben 261 stranieri (in
larghissima maggioranza extracomunitari, 126 africani).
Posso comunque
rassicurare in merito
a ll ’ordine interno in
quanto, grazie alla
professionalità dei vari
operatori penitenziari
(poliziotti, educatori,
medici, cappellano,
volontari...), ai reclusi
sono offerte opportunità trattamentali, fra
cui quella di potersi recare al campo di calcio
e, per una trentina di
essi, di lavorare nella
cioccolateria che è un
po’ il fiore all’occhiello
delle attività lavorative
presenti in istituto,
che vedono impegnati
in totale 120 reclusi.
Nell’ultimo ventennio c’è stato un vero e
proprio boom penitenziario negli Stati Uniti,
che hanno fatto da
battistrada, e in Europa. Gli Usa detengono il primato mondiale di detenuti, sia in
assoluto (più di 2 milioni e 200 mila) sia in
percentuale (circa il
7,5 per mille della popolazione). Al secondo
posto, ma ben distan-
ziata, si piazza la Russia. Fra le cause di
questo notevole aumento della popolazione carceraria c’è senza
dubbio l’esplosione del
fenomeno migratorio,
oltre all’adozione di
politiche penali maggiormente repressive
in molti Paesi.
Di questi argomenti
si è parlato giovedì a
Busto Arsizio, nella
Sala Tramogge dei Molini Marzoli Massari, in
un convegno di studio
dal titolo “Pianeta carcere” per iniziativa della Camera penale bustocca. Relatori, oltre
al sottoscritto, G iuseppe Candiani, responsabile della scuola territoriale della Camera penale organizzatrice dell’e ve nt o,
Vincenzo Marino, direttore Dipartimento
dipendenze Asl Varese, Luca Lupària, docente di Procedura penale e titolare di Diritto penitenziario
all’Università degli
Studi di Milano e Valerio Spigarelli, presidente dell’Un io ne
delle Camere penali
italiane. Fra il pubblico erano presenti il
procuratore capo di
Busto Arsizio, Francesco Dettori, e Giovanni Caizzi, suo ex collega alla Procura di Milano, già procuratore
capo a Venezia e ora in
pensione.
Dopo un’introduzione dell’avvocato Candiani, che ha mostrato
alcune foto dell’ex car-
PALERMO - Matrimoni fittizi
per avere la cittadinanza
italiana in cambio di denaro (dai 7 mila euro in su).
C’era anche una donna che
ha finto di sposare tre diversi marocchini. La truffa
è stata scoperta dalla
Squadra mobile di Palermo
che ha eseguito 14 ordini di
custodia cautelare per associazione a delinquere e
per favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni fittizi.
Cinque persone sono finite
in carcere e altre nove sono
agli arresti domiciliari. Le
ordinanze di custodia cautelare sono state disposte
dal gip del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosi-
cere cittadino, edificato nel 1851 e sostituito
da quello attuale a far
data dal maggio 1984,
Marino ha descritto,
grazie anche al sup-
.......................
Il caso di Busto:
capienza ufficiale
di 167 detenuti,
presenti 430 di cui
ben 261 stranieri,
in gran parte
extracomunitari
.......................
porto di alcune schede, la propria nutrita
esperienza in materia
di reclusi tossicodipendenti che fruiscono dell’affidamento in
prova. Si tratta di uno
dei numerosi benefici
previsti dalla cosiddetta “legge Gozzini” del
1986, che novellò la ri-
forma penitenziaria
del 1975. In particolare, Marino ha sottolineato come l’accesso
al suddetto beneficio
vari molto in base alla
regione in cui si trova
detenuto il singolo tossicodipendente, che
ad esempio ha molte
più possibilità di ottenerlo in Emilia-Romagna che in Abruzzi.
Il professore Lupària dal canto suo ha
illustrato i problemi
inerenti alle misure alternative alla detenzione. «La loro fruizione - ha fato notare - è
in concreto meno semplice di quanto si pensi
e molti dei rimedi parziali che il legislatore
ha tentato di porre al
grave problema del sovraffollamento nell’ultimo decennio si sono
rivelati, in un modo o
n el l ’altro, inefficaci:
dal cosiddetto “indultino” del 2003 all’indulto del 2006, dal
braccialetto elettronico alla cosiddetta “legge svuota-carceri” del
2010, e altri ancora».
Infine l’avvocato
Spigarelli ha rilevato
che «se non vi fossero
detenuti giudicabili,
ossia non ancora condannati con sentenza
definitiva (circa il 42%
del totale), gli istituti
penitenziari non sarebbero così sovraffollati. A mio parere - ha
aggiunto - il cosiddetto
“carcere duro” previsto dal secondo comma dell’art. 41 bis della legge del 1975, è indegno di un Paese civile».
Direttore della
Casa Circondariale
di Busto Arsizio (Va)
Molti provvedimenti
per risolvere il
sovraffollamento delle celle,
come l’“indultino”
e la “legge svuota-carceri”,
si sono rivelati inefficaci.
Mentre il 42% dei reclusi è in
attesa di sentenza definitiva
Ferri (Magistratura indipendente):
«Servono sanzioni alternative
ma diciamo no al braccialetto»
Intervistato da Radio Radicale sul tema del
sovraffollamento carcerario, Cosimo Maria Ferri, segretario generale di Magistratura indipendente (Mi), ha spiegato che «sul piano dei numeri
della popolazione detenuta, occorre agire in
tempi rapidi sul fronte della massiccia depenalizzazione, valorizzando il sistema delle sanzioni di tipo alternativo alla pena detentiva.
Appare necessario - ha proseguito - arrivare ad
un significativo ridimensionamento della popolazione carceraria attraverso strumenti di natura ordinaria e non indulgenziale».
Ferri ha indicato alcuni possibili interventi, fra
cui «un’opera complessiva di depenalizzazione,
la limitazione del flusso in entrata ricorrendo allo
strumento detentivo anche cautelare come forma di extrema ratio, interventi di modifica al Dpr
309/90, alla legge cosiddetta ex Cirielli e alla
legge 199/10 detta legge Alfano, il rafforzamento
dello status professionale della magistratura di
sorveglianza, oggi oberata di lavoro». A questo
proposito, il segretario di Mi ha ricordato come
«poco più di 150 giudici (su 9 mila
in organico) si debbono occupare
dell’esecuzione, in corso o sospesa, delle infinitamente numerose
sentenze penali, oltre che di numerosissime altre competenze».
Per il segretario generale di Mi
«sarebbe opportuno collegare la
scelta del rito alternativo alla possibilità della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale».
Infine Ferri è intervenuto sull’idea
del braccialetto elettronico: «Come
Magistratura indipendente da
sempre siamo disponibili a ricercare soluzioni efficaci, sia con il
Parlamento che con il nuovo ministro della Giustizia. Tuttavia ci
pare che la soluzione del braccialetto sia troppo dispendiosa e
poco efficace per le misure organizzative sottese all’applicazione di questo strumento».
Finte nozze per avere la cittadinanza: 14 arresti
Donna “sposata” con tre marocchini. Pm: agenzia matrimoniale per clandestini
ni, che ha accolto le richieste dei pm Calogero
Paci e Daniela Varone.
A fare partire le indagini
dell’operazione è stato un
marocchino che si è rivolto
all’ufficio immigrazione
della questura di Palermo
per formalizzare il ricongiungimento con la moglie,
la palermitana Rosa Cocuzza, sposata in Marocco. I poliziotti hanno scoperto che la donna aveva
già contratto matrimonio
con altri due marocchini,
mentre un altro ancora,
nel dicembre 2008, aveva
inoltrato alla questura la
richiesta per il rilascio della carta di soggiorno perché anche lui coniugato
con Rosa Cocuzza. Ma nella realtà la donna non viveva con nessuno dei suoi
finti mariti.
Facendo un’analisi del
traffico telefonico, la Mobile è risalita a cinque palermitani, un uomo e quattro donne, che programmavano le nozze, sufficienti a far ottenere un permesso di soggiorno ai mariti marocchini. A capo della banda un palermitano,
che godeva di una rete di
complicità e conoscenze,
localizzate dai poliziotti
anche in Marocco. È stato
lo stesso marocchino ad
ammettere agli inquirenti
che il suo matrimonio con
Rosa Cocuzza fosse falso
con l’obiettivo di ottenere il
permesso di soggiorno in
Italia per motivi familiari.
«Abbiamo scoperto una
vera e propria “ag en zi a
matrimoniale” con un particolare: che il matrimonio
era fittizio e serviva per
consentire la regolarizzazione di immigrati clandestini - ha detto il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci . I matrimoni servivano
solo ad aggirare le norme,
con persone che si arricchivano».
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laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
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GAMBETTA VIANNA: «FIGLI DI IMMIGRATI NON ITALIANI»
«I figli degli immigrati nati in Italia sono figli d’Italia? Di sicuro
non sono italiani. Targetti ha strumentalizzato in maniera
squallida una mostra che con lo “ius soli” ha ben poco a che
vedere». È quanto sostiene il capogruppo della Lega Nord
Toscana, Antonio Gambetta Vianna (foto), rispondendo alla vice
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
presidentessa della Regione, Stella Targetti, che è intervenuta
per difendere lo “ius soli” durante la mostra “Figli d'Italia” che
illustra la storia dell’accoglienza dei bambini abbandonati nei
primi cinquanta anni del Regno d’Italia. «Concedere la
cittadinanza per “ius soli”, oltre che essere una follia dal punto
di vista identitario, lo è anche da quello economico»
Per chi occupa il suolo aumenti tra il 36 e il 40%, una mazzata per imprenditori e famiglie
Le tasse di Pisapia non finiscono mai
Adesso nel mirino della giunta arancione gli orologi pubblici e i passi carrai
GIANNI CASATI
MILÀN - Pisapia tassa pure i passi
carrai e gli orologi pubblici pur di
raggranellare soldi da spendere per
le sue assurde politiche. Questa
l’intenzione della maggioranza di
centrosinistra che ieri ha portato in
commissione la proposta di aumento della Cosap (il canone di
occupazione del
suolo pubblico)
che colpirà ambulanti ed esercenti
ma anche direttamente le famiglie
per una somma
pari a 10 milioni di
euro.
L’opposizione è
riuscita a far slittare di qualche
giorno il provvedimento, previsto in
Aula per lunedì,
anche perché ad
oggi numerose categorie non hanno
accettato alcuna
mediazione con l’amministrazione
milanese.
Per ora il testo che Palazzo Marino dovrebbe comunque licenziare
entro l’anno prevede aumenti delle
tasse per chi occupa il suolo che
variano tra il 36 e il 40%, una
mazzata per molti imprenditori ma
soprattutto per le famiglie che però
ha già visto un importante taglio
rispetto alla prima ipotesi passata
in Giunta con aumenti variabili
dall’80 al 120%.
«Aumentare del 40% le tasse ai
commercianti, anche agli ambulanti, significa colpire direttamente
le centinaia di migliaia di persone
che ogni settimana si recano ai
mercati comunali a fare la spesa»,
spiegano dal gruppo leghista a palazzo Marino. «Immaginare che il
sinistra decide di tassare ulteriormente chi magari si è sobbarcato
un mutuo per acquistare un garage. Questa assurdità fa il paio
con l’Area C che prevede di far
pagare anche i residenti. Grazie a
questa nuova mossa di Pisapia chi
abita nella Cerchia dei Bastioni non
solo dovrà pagare per girare intorno
a casa ma anche per poter par................................ cheggiare all’interno di una proConflitto di interessi
prietà». Sul tema
di Raffaele Grassi (Idv) i rappresentanti
dell’Anaci e
nella doppia veste
dell’Uppi si sono
di presidente della
detti assolutacommissione Commercio mente contrari,
che alla
e sindacalista dei tassisti visto
nuova tassa non
................................ corrisponde alm e r c a t o d i cun servizio erogato ai cittadini.
Quarto OggiaIntanto rimane aperta la quero o San Siro stione del conflitto di interessi che
sia frequenta- vede protagonista l’Idv Raffaele
to da ricchi e Grassi nella doppia veste di prepasciuti mila- sidente della Commissione Comnesi è abba- mercio e sindacalista dei tassisti
stanza difficile ma, si sa, i conflitti d’interesse cole dunque non si capisce come que- piscono solo a destra.
sta sinistra possa parlare di equità
Ultima chicca la “questione oroe intanto spillare indirettamente i logi”: il Comune intende tassarli se
soldi alle famiglie milanesi».
dispongono di uno spazio pubbliAltro tema sul tavolo è quello del citario anche se il gestore li pocanone sui passi carrai eliminato siziona gratuitamente per le vie delda anni e ora nell’agenda di Pisapia la città, una scelta che rischia di
e compagni. «Anche in questo caso portare alla decimazione (o all’ausiamo all’assurdo. Al posto che mento delle tariffe) dei consueti
“premiare” chi acquista un box li- grandi orologi verdi che cospargono
berando così la strada dalle auto, la la città.
Gemellaggio Milano-Bologna
contro moschee e campi rom
BULÅGNA - «Un gemellaggio tra munale leghista Mirka CocconMilano e Bologna, città in cui celli. Intanto il caso della mosiamo all’opposizione, per dire schea di via Pallavicini di Bono al tentativo dell'Islam di im- logna sarà anche al centro di
possessarsi del nostro territorio, un’interrogazione annunciata
usando la religione, per imporre dal parlamentare del Carroccio
un modo di vivere intollerabile e Giovanni Torri.
incompatibile con le nostra li«Presenterò l’interrogazione al
bertà e democrazia». Lo ha an- ministro dell’Interno Anna Manunciato nel capoluo- ................... ria Cancellieri - ango emiliano l’eurodeticipa Torri - che è staputato della Lega Salvini: «Sarebbe to commissario a BoNord Matteo Salvini. giusto che anche logna e conosce bene
«I sindaci V irgi nio
la situazione e chieil capoluogo
Merola e Giuliano Piderò di controllare se
sa pia mostrano di
il centro rispetta le
emiliano
avere priorità come la
norme del piano reonorasse
consulta dei rom o
golatore e le leggi dello
quella dei gay che Oriana Fallaci» Stato».
nulla hanno a che fa- ...................
Infine, da Salvini
re con le reali emergiunge anche un solgenze del Paese - prosegue Sal- lecito ai colleghi bolognesi afvini - così come a Milano si vuole finché presentino un odg per incostruire una moschea per ogni titolare una via, una piazza o una
quartiere. Contro queste inizia- sala pubblica a Oriana Fallaci.
tive faremo delle barricate de- «A Milano le abbiamo intitolato
mocratiche e raccolte di firme».
un luogo e le consegnammo
Sotto le Due Torri «promuo- l’Ambrogino d’oro - conclude Salveremo un referendum consul- vini - voglio vedere se a Bologna
tivo per chiedere ai bolognesi la sinistra negherà un riconoqual è il loro parere sulla nascita scimento a una donna che si è
di nuove moschee in città», con- sempre battuta per i diritti ciferma, infatti, la consigliera co- vili».
Incontro a Firenze della Lega Toscana sullo scenario attuale
EDLIRA MAMUTAJ
FIRENZE - «Iniziare a parlare di politica». Sono
state queste le parole
d’ordine dettate dal
commissario nazionale
della Lega Nord Toscana, onorevole Gianni
Fava, a margine dell’incontro “Evoluzione della
scena politica italiana”,
organizzato dal gruppo
consiliare del Carroccio
toscano in Regione per
fare il punto sullo scenario politico nazionale.
All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’onorevole Claudio Morganti, eurodeputato della
Lega Nord Toscana, il
capogruppo leghista in
Palazzo Panciatichi, Antonio Gambetta Vianna, e il consigliere regionale e commissario
provinciale del Carroccio fiorentino, Gian Luca Lazzeri, il capogruppo della Lega Nord alla
Provincia di Firenze,
Marco Cordone, e il capogruppo leghista in Palazzo Vecchio, Mario
«Iniziamo a parlare di politica»
Razzanelli. In un’assemblea molto partecipata, tra gli applausi
scroscianti del pubblico,
si sono sviscerati tutti i
temi attuali, dall’immigrazione alla questione
delle pensioni «che sta
rasentando il surreale ha detto l’onorevole Fava - Gira voce, infatti,
che la modifica del sistema pensionistico non
porterà alcun beneficio
allo Stato se non per due
miliardi. I problemi di
questo Paese non si risolvono certo non mandando la gente in pensione, bensì facendo delle scelte strutturali come
può essere il blocco del
turn over del pubblico
impiego. Noi, da parte
nostra, dobbiamo tornare a parlare alla gente».
Poi, il commissario nazionale si è soffermato
anche sulla Toscana,
«terra - ha detto - dove è
normale essere all’oppo-
sizione. Noi, però - ha
sottolineato - dobbiamo
soffermarci al progetto
politico della Lega Nord
ed essere tutti gli uomini
della Lega». Forte il consenso tra il pubblico per
il passaggio all’opposizione al Governo che,
per il deputato leghista,
è «l’unica alternativa per
poter mantenere fede
agli impegni elettorali. Il
Nei prossimi
giorni
iniziative
sul territorio
per spiegare
la questione
dello
“ius soli”
Governo di oggi non è
retto dalla democrazia,
perché non è eletto dal
popolo, bensì è stato voluto e scelto dalla Merkel
e da quattro banchieri.
Noi - ha evidenziato non potevamo sottostare a questo. Da questo
Governo, infatti, non è
uscito niente se non un
provvedimento su Roma
Capitale e i fondi per ri-
Da sinistra, Gambetta Vianna, Morganti, Fava, Lazzeri e Razzanelli
sanare il deficit sanitario
del Lazio». Per l’eurodeputato Claudio Morganti, «l’Italia è commissariata dall’Unione Europea. Chi doveva controllare - ha evidenziato non l’ha fatto, così come
non l’ha fatto quando si
parlava delle falsificazioni di bilancio in Grecia e
in Portogallo. Lo Stato va
responsabilizzato e questo è possibile farlo solo
con l’attuazione del Federalismo». Cordone, invece, ha parlato di una
«Lega unita contro la sinistra», mentre Razzanelli ha rilanciato la sfida alle Ferrovie «per salvare Firenze dal tunnel
dell’Alta Velocità e dalla
stazione Foster». Forte il
consenso anche per le
azioni future in Toscana, sia interne al Movimento che non. Nei
prossimi giorni, infatti, i
leghisti toscani, assieme
al commissario naziona-
le, faranno una serie di
iniziative in tutta la Toscana per spiegare ai cittadini le ragioni della
propria contrarietà allo
“ius soli”, fortemente voluto e sottoscritto dalla
sinistra e parte del centro. Per i due consiglieri
regionali del Carroccio
toscano, chi vuole lo “ius
soli” «commette un vero
e proprio sopruso nei
confronti di quegli immigrati che, pur nascendo nel nostro Paese, al
compimento del 18° anno di età non vogliono
prendere il nostro passaporto. Ma la sinistra e
parte del centro commetterebbero anche
una violenza inaudita
nei confronti di coloro i
quali nei propri Paese
d’origine non è ammessa la doppia cittadinanza». Intanto, nei prossimi giorni l’onorevole
Fava farà una serie di
incontri in tutte le province toscane per tessere le azioni future per
il Movimento in Toscana.
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laPADANIA
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IRAQ: USA RESTITUISCONO “CITTADELLA AMERICANA”
BAGHDAD - Con la consegna di Camp Victory alle autorità di
Baghdad si chiude un’importante pagina della storia degli otto
anni e mezzo di presenza americana in Iraq. Tutti i soldati
statunitensi lasceranno il paese arabo entro la fine dell’anno,
ma il passo di oggi già mostra la fine di un’era. Camp Victory è
POLITICA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
ROBERTO SCHENA
IL CAIRO - Straordinario successo anche dei salafiti, gli
islamici radicali. Che insieme alla Fratrellanza musulmana potrebbero tranquillamente formare il nuovo Governo. Altro che alleanza fra
islamici moderati e laici. Ma
andiamo con ordine.
C’è ancora un po’ di caos
post elettorale in Egitto. Infatti, non sono bastati quattro giorni dalle prime elezioni
del dopo-Mubarak, per comprendere con certezza come
sarà costituito il nuovo Governo. Anche se un premier
incaricato c’è, ed è un islamico.
Con 24 ore di ritardo, la
commissione elettorale egiziana ha annunciato ieri un
risultato ancora parziale del
voto, limitandosi a fornire
l’elenco di candidati della
quota uninominale passati
al primo turno o che andranno al ballottaggio lunedì
prossimo. I dati delle liste
proporzionali non sono stati
annunciati. Molti i ballottaggi, nel complesso sistema
elettorale in base al quale un
terzo dei seggi, 166, saranno
assegnati con il sistema uninominale e gli altri due terzi,
pari a 332 seggi, saranno attribuiti con voto di lista proporzionale. Le solite indiscrezioni continuano a dire
che il partito dei Fratelli musulmani, Giustizia e Libertà,
si attesta sul 40% dei voti. La
novità è che i salafiti sono
dati in un testa a testa per il
secondo posto col Blocco egiziano, laico e moderato. Alcuni media online attribuiscono alla coalizione el-Nour
salafita addirittura il 20%.
Il tasso di affluenza, certificato dalla commissione
elettorale è stato per questo
paese impressionante, il
62%. Una cifra storica, ha
affermato il presidente della
commissione elettorale. I risultati sulla quota proporzionale non saranno annunciati che alla fine della lunga
tornata elettorale che si
chiuderà l'11 gennaio, quando si concluderanno le due
altre tornate di voto. Solo alloora si saprà qualcosa di
definitivo per i futuri assetti
politici. I partiti islamici hanno tentato di lanciare segnali
concilianti a un Paese che si
aspettava la vittoria dei Fratelli musulmani, ma non un
successo così marcato dei
salafiti. Esponenti della Confraternita hanno ribadito che
dalle urne verrà una maggioranza che punterà a fare
un governo di coalizione
aperto ad altre forze, non solo islamiste. Il portavoce dei
salafiti ha cercato di rassicurare i cristiani d'Egitto, sostenendo che i loro diritti sono tutelati dalla sharia. Bontà loro.
RABAT - I dirigenti del partito
marocchino di al-Istiqlal, alla
guida del governo laico
uscente di Rabat, sono ancora indecisi circa la possibilità di entrare nella coalizione con gli islamici del Pjd
per dare vita a un nuovo
esecutivo guidato da Abdel
Ilah Benkirane. Un alto dirigente del partito guidato
dall’ex premier Abbas al-Fessi, ha rivelato che «non è
Sabato 3 dicembre 2011
stato fino a ieri il quartier generale americano, sede del
comando delle operazioni militari in Iraq. Trasformato in una
vera e propria cittadella americana, con tanto di fast food,
Camp Victory ha ospitato fino a 40mila soldati. Vicino
all’aeroporto di Baghdad, era il simbolo stesso della potenza
americana dopo il regime di Saddam Hussein
MAROCCO / Usciti vincitori dalle urne, ma hanno bisogno di alleati
Neo Esecutivo religioso, ma dal volto mite
stato ancora deciso l’ingresso
nel nuovo governo. Abbiamo
discusso di questo in una
riunione del gruppo dirigente
senza trovare un accordo. Ci
saranno altre riunioni nei
prossimi giorni ma tutti abbiamo chiesto che il nuovo
esecutivo prosegua le attività
iniziate dal vecchio e porti a
compimento il nostro programma». L'ostacolo principale per la nascita del nuovo
governo, il primo a guida islamica del Marocco, è in particolare la distribuzione dei
ministeri. Nonostante questo
il premier incaricato Benki-
rane, parlando al primo canale marocchino, si è detto
fiducioso «di poter presentare
presto il nuovo esecutivo. Ho
incontrato anche i capi dei
partiti socialisti i quali sono
certo accetteranno l’invito a
entrare nella nostra coalizione di governo».
Grande successo non solo dei musulmani moderati, ma anche dei radicali
E ora in Egitto si profila
un Governo super islamista
“PANE, NON BARBE”
I laici tunisini protestano
di fronte al Parlamento
TUNISI - “Bread, not beards”,
“Pane, non barbe”, è uno degli
slogan dei manifestanti di
fronte al Parlamento, a Tunisi,
per protestare contro una
possibile deriva islamica nel
Paese. I manifestanti erano
alcune migliaia e hanno
protestato contro la corruzione,
la disoccupazione e
l’estremismo religioso. È stata
una risposta alle centinaia di
studenti islamici che da giorni
sono di fronte all’università di
Tunisi per protestare contro la
decisione dell’ateneo di
proibire gli esami alle
studentesse che indossano il
niqab, il velo integrale. Alle
elezioni ha vinto il partito alNahda, islamico moderato.
Siria: sei manifestanti
uccisi dagli agenti.
Già 4mila le vittime
DAMASCO - È di almeno sei
persone uccise il bilancio della
repressione ieri delle forze del
governo siriano, mentre nel
Paese erano in corso
manifestazioni per chiedere il
via libera a un intervento
esterno che potesse mettere
fine alle violenze in corso da
metà marzo. Nelle province di
Homs, Daraa e Idlib una
ventina di persone sono state
arrestate. Le manifestazioni,
esplose dopo le preghiere del
venerdì, sono state trasmesse
in diretta da al Jazeera da
Daraa. Secondo gli ultimi dati
dell’Onu, sono oltre 4mila le
vittime, tra cui 307 bimbi, delle
violenze iniziate a metà marzo.
Il premier designato Kamal Ganzouri
DIFFIDATA DAL SOLIDARIZZARE CON I BRITANNICI
GLI AYATOLLAH MINACCIANO L’EUROPA
TEHERAN - L’ayatollah ultraconservatore iraniano
Ahmad Khatami ha messo
in guardia l’Unione Europea e l’Onu dallo schierarsi
dalla parte della Gran Bretagna, alla luce della crisi
Londra-Teheran scoppiata
dopo l’irruzione degli studenti iraniani filo-governativi martedì nell’ambasciata britannica a Teheran.
«Se avete un briciolo di
saggezza, non vi legherete
alla corda marcia dei britannici», ha affermato Khatami, rivolgedosi ai Paesi
europei che nei giorni scorsi
hanno imposto nuove sanzioni contro la Repubblica
Islamica. Il leader religioso
ha quindi proseguito il suo
sermone attaccando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «Emettere una
nota contro l'Iran significa
cadere in un pozzo legati
alla corda marcia dei britannici», ha affermato Kha-
tami, mentre i fedeli lan- eccezione». A proposito
ciavano lo slogan «morte al- dell’uomo che nei giorni
la Gran Bretagna». L’aya- scorsi ha aperto il fuoco
tollah ha quindi sottolinea- contro i turisti nel centro di
to che il consiglio di Sicu- Istanbul, l’ex ambasciatore
rezza si è dimostrato essere ha scritto: «Si tratta solo
al pari di «un malvagio bri- dell’inizio. I turchi si rivoltannico».
con...................... teranno
Dal canto
tro il premier
Il Senato Usa Tayyep Ersuo, la guida
suprema iradogan per le
approva
niana, l'ayaasall’unanimità posizioni
tollah Ali
sunte nei
sanzioni contro confronti delK h am e n ei ,
ha emesso la Banca centrale la Siria».
una fatwa per
A Washininvitare i fe- iraniana: punito gton, il Senadeli sciiti ad chiunque vi avrà to ha votato
a c q u is t a r e
all’unanimità
a che fare
prodotti si- ...................... sanzioni conriani, in motro la Banca
do da aggirare l’embargo centrale iraniana nell’amimposto dalla comunità in- bito della disputa sul proternazionale al quel paese. gramma nucleare di TeheSecondo l’ex ambasciatore ran. «Le azioni dell’Iran sosiriano ad Ankara, Nidal no inaccettabili e costituiQabalan, «dopo la sua fat- scono un pericolo per gli
wa l’Iran sta comprando Stati Uniti e il mondo intutti i prodotti siriani senza tero», ha dichiarato, dopo il
voto, Harry Reid, il leader
della maggioranza al Senato. In base a queste sanzioni compagnie e istituzioni finanziarie straniere che
hanno contatti con la banca centrale iraniana non
avranno possibilità di avere
accesso al mercato americano. Il Senato a maggioranza democratica ha approvato la legge, nonostante le critiche espresse dalla
Casa Bianca che ha sottolineato come questa misura possa danneggiare gli
alleati e indebolire il fronte
internazionale contro il
programma atomico iraniano. Vi sono anche preoccupazioni che le sanzioni
possano fare aumentare ulteriormente il prezzo del petrolio. Comunque prima di
entrare in vigore il pacchetto di sanzioni deve essere
approvato dalla Camera ed
essere firmato dal presidente.
Mentre gli scenari sul futuro politico del paese si moltiplicano, il premier incaricato Kamal el Ganzuri ha
continuato a riempire i tasselli del suo governo, che dovrebbe nascere ufficialmente
oggi. Una decina sono i ministri che rimarranno dal
precedente governo di Essam Sharaf, fra questi il ministro degli esteri Mohamed
Kamel Amr, della cooperazione Fayza Abul Naga, e
dell'informazione O sama
Hekal. Il generale Abdel Moneim El Shahat è stato ricevuto da Ganzuri ma ha
spiegato di non avere ancora
accettato l'incarico di ministero dell'Interno. Dieci ministri della precedente compagine faranno parte anche
del nuovo governo, mentre
alcuni incarichi saranno affidati a donne e a giovani.
I leader del Partito di Giustizia e Libertà e quello salafita al-Nour hanno annunciato di essere pronti a formare una coalizione. Il portavoce ufficiale del partito alNour, Mohamed Said, ha ricordato che le prime indicazioni di voto suggeriscono
la formazione di una coalizione tra il partito affiliato ai
Fratelli Musulmani e quello
dei salafiti. L’esponente salafita ha quindi dichiarato di
aspettarsi che siano gli islamici a controllare il futuro
governo egiziano.
Mohamed Morsi, leader
del partito Giustizia e Libertà, ha invece preso le distanze: «Siamo assolutamente disposti a confrontarci con tutti i partiti ma nessun contatto è stato stabilito finora
con le forze coinvolte nel processo elettorale. Sarà la maggioranza parlamentare a formare il nuovo governo». La
dichiarazione ricalca quelle
rilasciate nei giorni scorsi da
altri esponenti del partito.
Ha fatto storcere il naso a
forze come il liberale Wafd e
allo stesso partito salafita alNour, che chiedono un’ampia coalizione che rappresenti tutte le correnti principali.
Il movimento laico egiziano del 6 Aprile ha organizzato per oggi un grande sit-in
in diverse località del Paese
per fare pressioni sulla giunta militare affinchè ceda i poteri a un’autorità civile. Diversi gruppi di opposizione,
compreso il 6 Aprile, sono
rimasti in piazza Tahrir al
Cairo per oltre una settimana a fine novembre per protestare contro la nomina del
premier Kamal al-Ganzouri,
che aveva servito sotto Mubarak negli anni Novanta.
«Contestiamo il consiglio militare e il tentativo di eludere
le richieste dei poteri della
rivoluzione nominando alGanzouri come primo ministro».
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laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
A P P U N TA M E N T I
TUTTI GLI ESPONENTI DEL MOVIMENTO SARANNO PRESENTI ALLA 1ª SEDUTA DEL PARLAMENTO DELLA PADANIA
VICENZA - DOMENICA 4 DICEMBRE 2011
QUI LEGA ISTITUZIONI
QUI LEGA
Roberto COTA
Francesco BRUZZONE On. Maurizio FUGATTI On. Marco REGUZZONI
(Segretario Nazionale Lega
Nord Piemont)
(Segretario Nazionale Lega
Nord Liguria)
(Segretario Nazionale Lega
Nord Trentino)
■ 07 dicembre (mercoledì):
ore 10,30 Trasmissione TV su
LA7
■ 05 dicembre (lunedì): ore
21,00 Incontro Pubblico "Contrasto all'immigrazione clandestina" a IMPERIA presso Centro
Culturale Polivalente in piazza
Duomo 11
■ 03 dicembre (sabato): ore
20,30 Incontro pubblico sulle
problematiche legate all'insediamento delle moschee sul territorio a GARDOLO (TN) presso
Circoscrizione
■ ore 11,00 I na u g u r a z i o n e
punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia 23
(Capogruppo LN Camera dei Deputati)
■ 03 dicembre (sabato): ore 09,00 Trasmissione TV su CANALE 5
"Superpartes"
Davide BONI
(Presidente Consiglio Regionale Lombardia)
■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA
QUI LEGA TERRITORIO
Francesco ACCIAI
(Commissario Provinciale Arezzo)
■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In
ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e
il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro
Dovizi in via Rosa Scoti 21
■ ore 13,00 Convegno "La PAC: una politica che
riguarda tutti noi" a LODI presso Centro Polivalente
Lodi Progress i via dell'Artigianato 4 - Fraz. San Grato
Alessandro BENVENUTO
Stefano GALLI
(Segretario Provinciale Torino)
(Capogruppo Regionale Lombardia)
■ 03 dicembre (sabato): ore 17,00 Incontro Pubblico
a VILLAR PEROSA (TO) presso Teatro "Finestra sulle
Valli" in Viale Galileo Ferraris 2
■ 03 dicembre (sabato): ore 19,45 Trasmissione TV
su TELEUNICA "News dalla regione"
Antonio GAMBETTA VIANNA
Luca BONA
(Capogruppo Regionale Toscana)
(Segretario Provinciale Novara)
■ ore 19,30 Trasmissione TV su TELEPORDENONE
■ 05 dicembre (lunedì): ore 23,15 Trasmissione TV
su RAI UNO "Porta a Porta"
■ 05 dicembre (lunedì): ore 12,00 Inconto pubblico
"Il ruolo della politica nella valorizzazione della professionalità docente" a BARI presso Aula Multimediale
Politecnico in via Amendola 126/b
Sen. Sergio DIVINA
■ 03 dicembre (sabato): ore 20,30 Incontro pubblico
sulle problematiche legate all'insediamento delle moschee sul territorio a GARDOLO (TN) presso Circoscrizione
On. Fulvio FOLLEGOT
■ 03 dicembre (sabato): ore 11,00 Conferenza Stampa per Amministrative 2012 a LUCCA presso Palazzo
Tucci in via C. Battisti 13
■ 05 dicembre (lunedì): ore 19,00 Trasmissione TV
su TELEPORDENONE
Daniele BELOTTI
Gian Luca LAZZERI
Sen. Paolo FRANCO
(Assessore Regionale Lombardia)
(Consigliere Regionale Toscana)
■ 05 dicembre (lunedì): ore 09,00 Convegno su Piano
d'Area dei Navigli a MILANO presso Sala del Gonfalone
- Palazzo Pirelli - via Fabio Filzi 22
■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In
ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e
il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro
Dovizi in via Rosa Scoti 21
■ 05 dicembre (lunedì): ore 20,30 Incontro pubblico
"Situazione politico-economica" a TRISSINO (VI) presso sala della Pro-Loco in piazza XXV Aprile 1
Fabrizio CECCHETTI
(Consigliere Regionale Lombardia)
■ 04 dicembre (domenica): ore 17,00 Incontro con la
cittadinanza a RHO (MI) presso gazebo in San Vittore
■ 07 dicembre (mercoledì): ore 23,00 Trasmissione
TV su TELELOMBARDIA
Luca COLETTO
■ 03 dicembre (sabato): ore 11,30 Convegno "Epilessia piena cittadinanza" a VITTORIO VENETO (TV)
presso Teatro Lorenzo Da Ponte di Serravalle in via
Martiri della Libertà
Maurizio CONTE
■ 03 dicembre (sabato): ore 09,30 Convegno "Non
gettiamo il futuro nei rifiuti" ad ESTE (PD) presso sala
in via Giovanni Battista Brunelli 1
■ 06 dicembre (martedì): ore 20,45 Diretta TV su
TV7 TRIVENETA
Giulio Achille DE CAPITANI
(Assessore Regionale Lombardia)
■ 03 dicembre (sabato): ore 10,00 Convegno "Nutrire
il pianeta, energia per la vita" a MONZA (MB) presso
Sala Convegni APA in viale Stucchi 64
e-mail: [email protected]
Redattori capo centrali
ROBERTO BRUSADELLI,
CRISTINA MALAGUTI,
STEFANIA PIAZZO
Responsabili di settore:
CARLO PASSERA (Politica),
PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto),
e ROBERTO SCHENA (Attualità)
(Consigliere Regionale Lombardia)
■ 05 dicembre (lunedì): ore 08,45 Trasmissione TV
su TELELOMBARDIA
■ ore 21,00 Incontro Pubblico a MONZA (MB) presso
Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8
■ ore 09,15 Trasmissione TV su MILANOW
On. Carolina LUSSANA
■ 07 dicembre (mercoledì): ore 14,00 Trasmissione
TV su CANALE ITALIA
Monica RIZZI
■ 03 dicembre (sabato): ore 10,30 Convegno "Donna
e Sport… Mamma e Sport" a MILANO presso Forum
Assago - Sala Silver
Massimiliano ROMEO
(Consigliere Regionale Lombardia)
(Assessore Regionale Veneto)
On. Paolo GRIMOLDI
■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV
su 7 GOLD
(Assessore Regionale Lombardia)
(Assessore Regionale Veneto)
LA VOCE DEL NORD
Direttore politico
UMBERTO BOSSI
Direttore responsabile
LEONARDO BORIANI
Massimiliano ORSATTI
■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico
a MONZA (MB) presso Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8
On. Stefano ALLASIA
■ 03 dicembre (sabato): ore 17,00 Incontro Pubblico
a VILLAR PEROSA (TO) presso Teatro "Finestra sulle
Valli" in Viale Galileo Ferraris 2
On. Davide CAPARINI
■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro pubblico
sul Federalismo a PALAZZOLO (BS) in via Fusline 34
EDITORIALE NORD Soc. Coop.
Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE
Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO
Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326
e-mail: [email protected]
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente: Federico Bricolo
Vicepresidente: Roberto Cota
Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti
Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni
COLLEGIO SINDACALE
Presidente: Alberto Gusmeroli
Sindaci effettivi: Marco Valente
DIRETTORE GENERALE
Pier Luigi Arnera
■ 03 dicembre (sabato): ore 19,00 Trasmissione TV
su TELEFRIULI
Sen. Roberto CASTELLI
■ 07 dicembre (mercoledì): ore 11,00 Inaugurazione
punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia
23
■ 06 dicembre (martedì): ore 20,30 Incontro pubblico "Raccolta differenziata in Lombardia" a PAVIA
presso Sala S. Martino di Tours in corso garibaldi
Sen. Mario PITTONI
On. Massimo POLLEDRI
■ 03 dicembre (sabato): ore 09,30 Incontro Pubblico
"La rete di cure Palliative, stato di attuazione della legge
nazionale 38/2010 nel territorio mantovano" a MANTOVA presso MAMU Mantova Multicenter in Largo
Pradella 1
■ ore 18,00 Presentazione libro "Contro la verità dei
più forti" a PONTREMOLI (MS) presso Caffè Europa
■ ore 21,00 Presentazione libro "Contro la verità dei
più forti" a VILLAFRANCA LUNIGIANA (MS) presso
Salone Volpato
■ 05 dicembre (lunedì): ore 23,20 Trasmissione TV
su proposta di legge per dare automaticamente la
cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia
su TV2000 "Mapperò" (Circuito Corallo)
On. Matteo SALVINI
(Eurodeputato)
■ 04 dicembre (domenica): ore 14,00 Trasmissione
TV su RAI UNO "Domenica In… l'Arena"
■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV
su 7 GOLD "Aria pulita"
■ ore 17,45 Trasmissione TV su RAI UNO "La vita in
diretta"
■ 03 dicembre (sabato): ore 15,00 Convegno "Stalking un incubo silente" a LODI presso sala dei Comuni,
Palazzo San Cristoforo, via Fanfulla 14
■ 06 dicembre (martedì): ore 12,00 Trasmissione TV
su ANTENNA 3 "Orario continuato"
On. Roberto MARONI
■ ore 13,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA
"Orario continuato"
■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico
a MONZA (MB) presso Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8
■ 07 dicembre (mercoledì): ore 15,00 Incontro con la
cittadinanza "No alla cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia" a MILANO presso gazebo in via
Dante angolo via Rovello
On. Claudio MORGANTI
(Europarlamentare)
■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In
ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e
il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro
Dovizi in via Rosa Scoti 21
■ 05 dicembre (lunedì): ore 10,30 Trasmissione Radio su PUNTORADIO
On. Maria Piera PASTORE
■ 07 dicembre (mercoledì): ore 11,00 Inaugurazione
punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia
23
LA PADANIA
LA VOCE DEL NORD
reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983
QUOTIDIANO
ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD
PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA”
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14
laPADANIA
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Sabato 3 dicembre 2011
TUNISINO SPACCIAVA CON L’IDENTITÀ DI UN ALTRO
I carabinieri di Padova hanno smascherato un 43enne
spacciatore tunisino che da più di vent’anni si fa chiamare con
il nome di un altro. Fornendo false generalità, aveva sposato
una italiana e nel 1988 aveva ottenuto la carta di identità
italiana. Anche i due figli, avuti da quel matrimonio il cognome
TERRITORIO
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
che in realtà non è il suo. Insieme a un presunto fratello
49,enne, l’uomo dal nome originario incerto, è sospettato di
gestire a Padova e provincia un vasto giro di spaccio di eroina.
Grazie a una serie di alias, è finora sempre sfuggito ai cumuli di
pena previsti dalla legge perchè le diverse condanne
comminategli apparentemente colpivano persone diverse
Da lunedì assemblea dell’Upi
Altro che abolizione, le Province chiedono più poteri e più
autonomia per diventare ancora i più un motore economico del territorio. Sarà questo
uno dei messaggi forti che
usciranno dall’assemblea
dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, che si svolgerà da
lunedì a mercoledì prossimi a
Roma. Le valutazioni politicoeconomiche
su ll’a bol izio ne
delle Province sono state affidate
da ll’Upi ad un
apposito studio
d el l ’U n iv er s it à
Bocconi di Milano, i cui risultati
saranno comunicati nel corso
d el l’a ss e mb le a
capitolina. Intanto, tre presidenti
GALLI
di Provincia ap«Se venissero
partenenti a tre
diverse aree posolo abolite,
litiche hanno coil risparmio
stituito un tavolo
verrà assorbito
di lavoro per rida funzionari
baltare il punto di
regionali»
vista della dialettica pro e contro
Provincia. Sono
Antonio Saitta della Provincia
di Torino, Dario Galli della
Provincia di Varese e Diego
Sozzani della Provincia di Novara. Tre realtà collocate nel
Nord Ovest, il motore economico del Paese, tre ambiti locali impegnati nel rilancio
dell’economica, delle eccellenze territoriali e oggetto di programmazioni di respiro internazionale.
«Sono molti i colleghi che
protestano per la mancanza di
fondi; la realtà è che senza la
collaborazione dei soggetti territoriali, come le fondazioni
bancarie, avremmo potuto fare
ben poco di quanto messo in
atto finora dalle nostre amministrazioni. Per questo propongono i tre Presidenti chiederemo che alle Province
vengano assegnati ruoli e re-
Le Province
vogliono
più poteri
ze, più carenti e deficitarie dei
fondi a disposizione delle Amministrazioni, che ci consentono appena di effettuare la
manutenzione delle strade».
Uno degli aspetti all’attenzione
delle tre Province riguarda i
tempi di approvazione dei Piani regolatori dei Comuni. Anni
e anni di attesa che blocca lo
sviluppo e penalizza i territori.
Se invece fossero le Province a
occuparsi dell’iter burocratico
relativo alle pratiche urbanistiche, il percorso sarebbe più
semplice e consentirebbe alle
realtà locali di attirare nuove
imprese e, quindi, nuovi posti
di lavoro. Oltre all’economia,
molto si potrebbe fare in materia di sicurezza del territorio,
..............................
Il rapporto tra costi
degli enti ed efficacia
della loro azione è stato
analizzato in un studio
della Bocconi
..............................
Villa Recalcati sede della Provincia di Varese
sponsabilità davvero in grado
di incidere direttamente sul
benessere e sulla sicurezza
della cittadinanza». Trasporti,
edilizia scolastica, promozione
territoriale e politica per il lavoro saranno materia degli Enti intermedi di area vasta.
«Se il problema è il costo
della politica, con l’abolizione chiarisce Galli - il potenziale
risparmio verrebbe assorbito
da funzionari regionali che potrebbero trovarsi a decidere su
territori che magari nemmeno
conoscono. Detto ciò, la questione non è solo funzionale,
ma dimensionale. Non possia-
mo avere Province con 50 mila
abitanti, ma nemmeno Regioni
che hanno la metà degli abitanti della Provincia di Varese». Da una parte la tradizione
di una Istituzione più longeva
dell’Unità nazionale, dall’altra
l’esigenza di alleggerire la spesa pubblica, aggiudicando alle
Province le prime poltrone della “casta” a dover saltare.
«La polemica sul riassetto
delle Province parte da una
logica economica; il problema spiega Sozzani - è che qui si è
fermata». Il Presidente novarese sottolinea come «la vera
questione sta nelle competen-
basti pensare alle drammatiche conseguenze della mancata pulizia degli alvei dei fiumi e dei canali. Se le Province
avessero più autonomia si accorcerebbero i tempi di autorizzazione. «Un percorso - ricorda Saitta - che Torino ha già
avviato positivamente diventando stazione appaltante per
l’Autorità di bacino del Po e
realizzando interventi per diversi milioni di euro per la
messa in sicurezza delle sponde del Pellice dopo l’alluvione».
Province grandi, forti e moderne sarebbero nell’interesse
di tutti e garantirebbero una
distribuzione più omogenea
dei benefici legati all’indotto
delle grandi opere pubbliche e
delle strategie industriali e
commerciali: si pensi allo sviluppo di Malpensa, all’Expo di
Milano 2015, alle nuove vie
commerciali disegnate dai
Corridoi europei.
La Rai manda gli ispettori
per “terrorizzare”
chi non paga il canone
BRÈSA - Fantomatici “ispettori Rai”
cercano di strappare, con metodi
subdoli, nuovi abbonamenti a chi
ha fatto disdetta dell’abbonamento. È la denuncia che arriva dalla
segreteria provinciale della Lega
Nord di Brescia dopo numerose
segnalazioni da parte dei cittadini.
«La Rai alla canna del gas infatti,
si rifà sull’ignaro cittadino. - dice
la Lega bresciana - . I cosiddetti
“ispettori” non sono altro che venditori porta a porta, disposti a
qualsiasi inganno pur di incassare
qualche euro in più. Bussando alla
porta di coloro che hanno cambiato residenza, domicilio o che
hanno fatto regolare disdetta terrorizzano i malcapitati al solo scopo di strappare un impegno al pagamento di un bollettino postale
per un nuovo abbonamento. È importante ricordare a tutti i cittadini che non è tenuto a pagare la
tassa di possesso della televisione
chi non hanno un apparecchio televisivo o chi già la pagano per
un’altra abitazione o chi ha effettuato regolare disdetta del canone Rai».
La Rai, sollecitata da numerose
interrogazioni da parte del deputato Davide Caparini, ha ufficialmente dichiarato che tutti gli
ispettori incaricati dall’az ien da
sono tenuti a un comportamento
«irreprensibile» e attraverso le
«strutture centrali e regionali, vigila costantemente sul loro operato». «Purtroppo - conclude la Lega - in questi anni abbiamo verificato che quella della Rai è una
vigilanza solo di facciata. Pertanto
invito i cittadini a stare all’erta, a
pretendere il rispetto del codice del
contribuente e a non prestare il
fianco».
Sul sito www.davidecaparini.com, nella sezione “Stop canone
Rai”, trovate tutte le informazioni
necessarie per difendervi dai soprusi della Rai e vivere liberi dal
servizio pubblico.
Oggi convegno al teatro Dovizi di Bibbiena (Ar)
EDLIRA MAMUTAJ
BIBBIENA - In occasione
della Festa della Toscana, l’associazione
culturale “F e d e r a l ismo e Autonomie” ha
organizzato per oggi
un convegno dal titolo
“La Repubblica
dell’Etruria e il suo federalismo”.
L’occasione sarà anche un momento per
ricordare il professor
Gianfranco Miglio,
giurista e scienziato
della politica, come
egli stesso amava definirsi.
Il convegno, patrocinato dall’Ufficio di
La Toscana, il federalismo e Miglio
Presidenza del Consiglio Regionale della
Toscana, si terrà a
partire dalle 15.30
presso il teatro Dovizi
di Bibbiena (Arezzo).
A fare gli onori di casa ci penseranno il
sindaco locale, Daniele Bernardini, e il segretario questore
d e ll ’Ufficio di Presidenza del Consiglio
Regionale toscano,
Gian Luca Lazzeri.
Parteciperanno, in
veste di relatori, importanti figure come
Paolo Sorbi dell’Università Europea di Ro-
ma, Nicola Pasini e
Stefano Galli
d e ll ’Università degli
Studi di Milano, Grazia Sestini d el l ’It i s
Galileo Galilei di Arezzo, il figlio di Gianfranco Miglio, Leo Miglio,
dell’Università Milano
Bicocca, e Ro b e rt o
Marraccini dell’ufficio
di segreteria politica
federale della Lega
Nord Padania. Concluderà il senatore del
Carroccio M a s si m o
Garavaglia, vicepresidente della Commissione Bilancio Senato
della Repubblica.
Relatori
di grande
fama
e prestigio,
tra i quali
anche
il figlio
del Profesùr
e il senatore
Garavaglia
«Vista la ricorrenza
del decimo anniversario della scomparsa
del professor Miglio ed
essendo fermamente
convinti della profonda attualità del suo
pensiero - fa sapere in
una nota Ema nue le
Tellini, responsabile
dall’associazione - abbiamo ritenuto doveroso organizzare un
convegno in suo ricordo. Il decennale della
sua scomparsa, poi,
coincide con un momento molto importante per il nostro Paese, ovvero la definitiva
approvazione di tutti
gli otto Decreti Legislativi attuativi del federalismo fiscale. A
distanza di molti anni,
non si può fare a meno
di constatare come il
pensiero di questo
grande politologo, anche se Miglio non
amava definirsi tale,
sia ancora oggi caratterizzato da una
straordinaria carica
innovativa. L’affermazione che lo Stato italiano fosse una costruzione centralista
artificiosa, che stava
dilapidando risorse
ingentissime, come
l’assistenzialismo verso il Mezzogiorno, e
che tutto ciò dipendesse da una particolare struttura istituzionale, ossia lo Stato
centralista, sono oggi
patrimonio comune
del dibattito politico.
Purtroppo, per molti
anni queste posizioni
sono state letteralmente denigrate ed
osteggiate apertamente. Oggi, visto che il
clima politico è cambiato e visto che in
molti, al di là dei colori
politici, parlano di federalismo, abbiamo
pensato di parlarne».
15
laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
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TERRITORIO
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TENNIS, OGGI AD ASSAGO LA “GRANDE SFIDA”
Saranno oltre 11.000 gli spettatori che oggi al Mediolanum
Forum di Assago (Mi), assisteranno alla supersfida tra quattro
delle migliori tenniste al mondo, Francesca Schiavone e Flavia
Pennetta, in singolo e in doppio, contro le sisters Serena e
Venus Williams, per una giornata all'insegna del grande tennis
e dei giovani atleti. A premiare le vincitrici sarà l’assessore
regionale allo Sport e Giovani, Monica Rizzi (foto), che ieri ha
presentato l’evento. In mattinata scenderanno in campo 48
finalisti che hanno partecipato al torneo di tennis per gli
studenti delle scuole medie e superiori lombarde. Alle 15.30
sarà la volta delle campionesse
L’assessore veneto alla Sanità commenta i risultati della ricerca “Ospedali e Salute 2011”
«Pochi sprechi, un esempio per il Paese»
Coletto: «Coniugare efficienza della spesa e qualità delle prestazioni è possibile»
VENÈXIA - «Coniugare
qualità delle prestazioni erogate ed efficienza
della spesa è possibile.
Quello che viene assegnato al Veneto è un
primato che ci rende orgogliosi perché si riferisce alla grande madre
di tutte le battaglie e
cioè l’otti mizz azio ne
della spesa in sanità e
l’abbattimento degli
sprechi». Così l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto,
commenta i risultati
della ricerca “Ospedali
.......................
«In Italia,
anche in questo
settore, ci sono
troppe cicale
e poche formiche
e quindi si deve
cambiare registro»
.......................
& salute 2011” realizzata dall’Associazione
Italiana Ospedalità Privata (Aiop) che assegna
al Veneto la palma
di Regione meno sprecona d’Italia, con un
tasso d’inefficienza del
17,2%.
«Siamo orgogliosi ma
non gelosi dei nostri risultati e di come li ab-
biamo ottenuti - aggiunge Coletto - per cui
siamo pronti a trasferire a chiunque lo desideri le nostre conoscenze. Fare meglio si
può, e lo stiamo dimostrando con i fatti e con
il nostro bilancio sanitario in ordine ma, tanto più nella congiuntura attuale, nella quale
tutti i settori della vita
VENÈXIA - Se non ci saranno
imprevedibili sorprese
nell’ultimo scorcio dell’anno, la sanità veneta supererà ampiamente, a fine
2011, la soglia d’eccellenza
dei 400 trapianti d’organo
effettuati in un anno. La
buona notizia, che conferma il Veneto ai vertici nazionali di questo settore è
emersa dal vertice dell’intero “Sistema Trapianti Veneto”, tenutosi a Montecchio Precalcino (Vicenza),
per fare il punto della situazione, affinare ulteriormente una “macchina” che
ha nel gioco di squadra e nei
sincronismi d’azione i suoi
punti di forza, rinforzare la
collaborazione con le insostituibili associazioni del
volontariato. Secondo i dati
elaborati dal centro regio-
nazionale sono chiamati a dare il loro contributo, è importante che
tutta la sanità italiana
si dia da fare. Anche il
nostro è un settore dove
ancora ci sono troppe
cicale e poche formiche
e quindi si deve cambiare registro».
«Si può fare - dice ancora Coletto - partendo
dalla celere definizione
ed applicazione dei criteri e relativi costi standard, l’arma in più che
si può utilizzare per
combattere concretamente gli sprechi ed anche per costruire una
ripartizione davvero
equa dei fondi nazionali
per il settore».
«Secondo l’Aiop - conclude Coletto - gli sprechi ammonterebbero a
Generosità e ricerca, crescono i trapianti
Il Veneto supererà i 400 interventi entro la fine del 2011
nale al 31 ottobre, rispetto
allo stesso periodo del 2010,
i donatori effettivi sono saliti da 99 a 119 e quelli
utilizzati da 98 a 110. Alla
stessa data, i trapianti già
effettuati sono stati 348,
con una media di 35 interventi/mese: proiettando
il trend da ottobre a fine
dicembre, quota 400 verrà
ampiamente superata. Importanti i risultati raggiunti
dalla Banca degli Occhi, che
tra gennaio e giugno 2011
ha raccolto circa 2000 cornee, pari al 50% del fabbisogno nazionale. Un dato
eccezionalmente positivo riguarda il crollo dei dinieghi
alla donazione la cui percentuale è scesa al 14% rispetto al 31,2% del 2010 e al
29% nazionale. «Un segnale
assolutamente significativo
- ha detto l’assessore alla
Sanità Luca Coletto - che
testimonia da un lato la proverbiale generosità dei veneti e dall’altro il successo
della grande collaborazione
tra Regione, Centro trapianti e associazioni di volontariato per far crescere,
grazie alla corretta informazione, la cultura della donazione. Più di 400 trapianti in un anno significa aver
riacceso più di 400 vite, grazie alla generosità di chi,
perdendo un proprio caro,
ha voluto donare al prossimo, grazie alle capacità
tecnico scientifiche dei medici ed infermieri, grazie ad
un’organizzazione complessiva che ha funzionato e che
oggi puntiamo ad affinare
ulteriormente».
Coletto ha voluto ringraziare il direttore del Centro
Nazionale Alessandro Nanni Costa: «Con il suo centro
il lavoro è sempre proficuo e
di totale collaborazione ed
abbiamo operato bene insieme anche rispetto alla
nuova articolazione nazionale del sistema trapianti in
Conferenza Stato-Regioni
La Provincia lancia un nuovo club di prodotto per promuovere il territorio
Treviso punta sui sapori per attrarre turisti
TREVÌSO - Dopo lo sport, tocca
all’enogastronomia. Vuole arrivare agli amanti della buona tavola il nuovo club di prodotto
lanciato dalla Provincia di Treviso per promuovere il turismo
nella Marca. L’annuncio è arrivato durante il convegno “Turismo di Marca. Racconti e Strategie per la Terra dei Sapori”.
«Il club di prodotto - ha spiegato il presidente della Provincia
di Treviso Leonardo Muraro - ha
il pregio di mettere assieme tutti
gli attori turistici con l’obiettivo
di catturare l’attenzione di un
turista specifico la nostra Provincia nel 2011 ha registrato una
delle performance turistiche migliori della regione, con un
+9.8% negli arrivi e un +9.7%
delle presenze, quasi interamente dovuti a flussi internazionali.
Il sistema turismo, dunque, funziona. Per promuovere il territorio - ha detto Muraro agli studenti - basta esaltare le peculiarità che il nostro territorio offre, senza doversi inventare chi
Leonardo Muraro premia Giorgia Grava dell’Hotel ai Cadelach di
Revine Lago
sa cosa. Ecco allora l’importanza
di due club di prodotto che esplicano due eccellenze della Marca
Trevigiana, come lo sport e l’enogastronomia».
«In tempi di crisi bisogna ingegnarsi a trovare nuove formule
di attrattiva turistica - ha detto
l’assessore provinciale al Turi-
smo Floriano Zambon - col Club
di Prodotto dedicato allo Sport si
è voluto, sfruttando la connotazione prettamente sportiva di
questa terra, fatta sia di appassionati e di agonisti, sia di successi di squadra che di impegno
quotidiano, creare un prodotto
turistico di forte richiamo. Ora è
il prodotto tipico a diventare protagonista della promozione turistica».
Per diventare più competitivi è
necessario lavorare sul prodotto
per riqualificarlo, ristrutturarlo,
tematizzarlo e specializzarlo. Ecco perché i Club di Prodotto rappresentano una valida soluzione
e vanno incontro alle esigenze
del turista del terzo millennio.
Un progetto di qualificazione turistico-gastronomica della Provincia di Treviso deve migliorare
il rapporto competitivo tra i produttori e incrementare la percezione del brand “Provincia di
Treviso” a livello nazionale e internazionale. Il Club di Prodotto
si propone di consentire agli aderenti di elevare gli standard qualitativi, di fare economie di scala,
di incrementare i rapporti di collaborazione utili tra tutte le imprese - soprattutto nel campo del
marketing e della formazione condividendo e affinando la capacità di comprendere e anticipare le tendenze del mercato.
13 miliardi di euro: ebbene, con criteri e costi
standard non dico che
la cifra si potrebbe azzerare, ma poco ci manca. Un obiettivo non impossibile se ci sarà una
volontà diffusa ad impegnarsi e ad applicare,
ognuno nella gestione
del proprio territorio, le
migliori pratiche presenti in Italia».
in un momento in cui l’attento utilizzo delle risorse è
fondamentale». Coletto, ringraziando il presidente di
Fitot Pilade Riello per il
grande apporto alla ricerca
dato negli anni, hanno concluso rivolgendo ai cittadini
un appello perché aderiscano all’sms solidale 45507
per sostenere la ricerca di
Fitot e Corit contro il rigetto
nei trapianti. «Il numero sarà attivo ancora per qualche
giorno, fino al 10 dicembre ha ricordato l’assessore - e
mi auguro un grande rush
finale da parte di tutti». I
centri trapianti operativi in
Veneto sono quattro: Padova (cuore, polmone, fegato,
pancreas, rene, rene pediatrico); Verona (cuore, fegato, rene); Treviso (rene); Vicenza (rene).
L’INTERVENTO
Lega bersaglio dei vandali
«Perché diamo fastidio»
MAURIZIO CONTE
Ai segretari delle sezioni del Veneziano e
del Vicentino che hanno subito le intimidazioni codarde da parte dei soliti sconosciuti voglio porgere la mia più sentita
vicinanza. Gli atti per fortuna non hanno
danneggiato gravemente persone o strutture ma il significato del gesto e delle
rivendicazioni scritte è ben chiaro: la Lega
Nord, non appoggiando un Governo nominato discrezionalmente e le relative
scelte è diventata un elemento di fastidio.
L’ipocrisia di chi compie simili atti di viltà
non è una novità per la Lega Nord, questi
eroi dal fare vigliacco a Padova hanno
preso più volte di mira la sede provinciale e
molte comunali, mai una volta però sono
stati condannati. Imprendibili? No, molte
volte difesi e resi inattaccabili da una certa
politica e da enti giuridici. Il Carroccio è
ancora una volta sotto attacco, ciò significa
che la strada di tutela dei cittadini del nord
con questo Governo tecnocrate delle stangate dà fastidio, questi atti d’inciviltà spingono gli iscritti a percorrerla con una maggiore consapevolezza ed assiduità.
Assessore veneto all’Ambiente
16
laPADANIA
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«TORINO, SPRECHI INACCETTABILI DEL COMUNE»
Il Gruppo Lega Nord ha presentato in Comune a Torino
un’interpellanza relativa a Parco Rignon e Villa Amoretti, in cui
sono stati investiti soldi pubblici per l’ennesima realizzazione di
lavori inutile. L’ultimo piano della villa nel 2005 è stato tutto
ristrutturato perchè avrebbe dovuto ospitare la sede della
TERRITORIO
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Formazione
professionale,
a Brescia
la Provincia
cala un asso
Sabato 3 dicembre 2011
DIEGO MORANDI
BRÈSA - Un tirocinio formativo e di
orientamento aperto ai giovani
neodiplomati e neolaureati che
consentirà la riscossione di una
borsa di studio e sarà valido come
tirocinio per la pratica forense: è
questo il terzo atto dell’iniziativa
“Concretamente”, contenitore di
misure anticrisi specifiche che, di
volta in volta, la Provincia di Brescia mette a disposizione delle
categorie più deboli di lavoratori.
Ieri, presso la sala consiglio di
Palazzo Broletto, è stato dato il via
ufficiale all’iniziativa, figlia di un
accordo tra l’Ente Provincia e
Corte d’appello, Tribunale, Pro-
cura ed Ordine degli avvocati, che
si rivolge a neolaureati nelle Facoltà di Giurisprudenza, Economia, Ingegneria dell’Informazione, Gestionale ed Informatica e
neodiplomati, che avranno la
possibilità di lavorare presso gli
Uffici Giudiziari e direttamente a
fianco dei magistrati.
«Si tratta dell’ennesima iniziativa concreta che mettiamo sul
tavolo per affrontare la crisi ed
agevolare chi ne ha più bisogno
ad entrare nel mondo del lavoro
con le competenze adatte a farlo,
nonché agevolando direttamente
il rapporto tra datori di lavoro e
disoccupati», ha spiegato l’assessore alle Attività produttive della
circoscrizione Due ma è ancora inutilizzato. «Non vogliamo interviene il consigliere comunale della Lega Nord, Fabrizio
Ricca (foto) - che il Comune per l’ennesima volta lasci cadere
un investimento, presumiamo ingente, di denaro pubblico nel
dimenticatoio. Torino non può permettersi sprechi ma a quanto
pare, la distrazione di chi ci amministra non ha limiti».
Provincia di Brescia Giorgio Bontempi, alla presenza del presidente della Provincia Daniele
Molgora, del presidente della
Corte d’Appello Graziana Campanato, dal presidente del Tribunale Civile e Penale Augusto
Angelo Bitonte, del procuratore
Guido Papalia e del presidente
dell’Ordine degli avvocati di Brescia, Vanni Barzellotti.
Il tirocinio, pur non determinando l’instaurazione di un rapporto di lavoro, visto che è esclusa
ogni possibilità di stabilizzazione
o di assunzione ad altro titolo in
conseguenza della partecipazione al progetto di tirocinio, impegnerà i tirocinanti per un mas-
Friuli Venezia Giulia, Franz sulla crisi del debito pubblico
«Bene il Btp day, ma adesso
è urgente la riforma federale»
TRIÉSTE - «Mi rende piuttosto
perplesso il mancato inserimento dell’attuazione dei decreti delegati sul federalismo
fiscale tra le priorità del governo tecnico guidato da Mario
Monti: ritengo infatti che quella sia la sola via per la riduzione
del debito pubblico».
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezi Giulia
Maurizio Franz non ha dubbi
su quale sia la strada da percorrere per evitare il default:
«Occorre giungere in tempi rapidi al cuore della riforma federale con l’applicazione del
meccanismo dei costi standard
al posto del criterio della spesa
storica che sino ad oggi ha
provocato quel perverso automatismo premiale nei confronti
di quegli amministratori che
più hanno speso, spesso sprecato, le risorse pubbliche. Si
eviteranno così quelle anomalie, francamente non più tollerabili, per cui, ad esempio,
una regione come la Calabria
conta ben 10.500 forestali, più
del doppio dei rangers che si
prendono cura dello stermina-
Maurizio Franz
...............................
«Bisogna applicare
il meccanismo dei costi
standard al posto
del criterio della spesa
storica che finora
ha provocato
soltanto danni»
...............................
to territorio del Canada!».
«Suggerisco al neo premier
ed al ministro del lavoro Fornero - aggiunge Franz - di intervenire con la massima urgenza anche su altri sprechi
come le baby pensioni, di cui
ancora oggi può beneficiare
l’esercito dei dipendenti pubblici siciliani, affinché il paventato aumento dell’età pensionabile, sia di vecchiaia che
di anzianità, non venga percepito come un vero e proprio
sopruso da chi si vedrà costretto a lavorare ben oltre i 40
anni di contributi».
«In attesa che il federalismo
prenda corpo - conclude il presidente del consiglio FVG - vanno comunque elogiate le iniziative tese a ridurre il debito
sovrano, come il recente BTP
day: l’idea che siano i cittadini a
farsi carico in maniera volontaria del debito dello Stato è un
segnale importante perché permette di sottrarre i buoni del
Tesoro alla speculazione finanziaria in corso, dando anche un
segnale di fiducia ai mercati ed
alle istituzioni europee».
simo di 36 ore settimanali e per
un periodo massimo di 6 mesi. Il
progetto coinvolgerà in partenza
41 ragazzi, con la possibilità di
essere allargata a 60: in particolare i laureati in Giurisprudenza che faranno pratica per l’avvocatura riceveranno una rimborso spese pari a 1.800 euro per
l’intero periodo, gli altri 3.600.
«È un investimento importante
di 300.000 euro che non solo ci
permette di offrire possibilità di
crescita professionale ed un contributo a giovani in cerca di lavoro, ma anche di aiutare gli uffici
giudiziari sempre bisognosi di
personale», ha concluso l’assessore Bontempi.
All’ospedale Buzzi di Milano
un Centro per la sordità infantile
MILÀN - All’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano è stato aperto il Centro della Sordità
Infantile. sarà una struttura che offrirà servizi
per patologie ad alta complessità e che prevede
tutte le prestazioni diagnostiche e di trattamento dei bambini con sordità, sordità profonda o totale.
L’attività e i programmi del Centro sono stati
illustrati dal suo direttore Andrea Franzetti,
che è anche coordinatore Rete Udito della
Regione Lombardia e che ha colto l’occasione
per presentare lo sviluppo della Rete Udito
regionale con il programma dello screening
audiologico neonatale, di cui è previsto l’inserimento obbligatorio dal 2012, e l’individuazione della rete dei centri di II e III livello, come
il Buzzi.
Sandro Burdo, audiologo di fama internazionale, chirurgo per gli impianti cocleari con il
maggior numero di interventi eseguiti, consulente del Buzzi ha illustrato l’importanza
dell’attività svolta «Grazie agli impianti cocleari
non ci sono sordi. È una rivoluzione. È una
soluzione alla sordità dai risultati strabilianti. I
sordi possono essere riabilitati e fare una vita
normale». L’impianto cocleare però - ribadisce
Burdo - non è solo intervento chirurgico e i
risultati dipendono anche dal fatto che venga
seguito un percorso ben preciso che parte dalla
diagnosi precoce, prosegue con la riabilitazione
nei primi sei mesi di vita e la riabiltazione
cognitiva, pre-impianto, l’impianto coclearie
vero e proprio (a 9-15 mesi di vita del bambino)
e infine la riabilitazione.
Solo così i bambini sottoposti a impianti
potranno avere un percorso di crescita cognitivo e relazionale pari ai coetanei.
Soddisfazione dell’assessore Claudio Violino dopo l’incontro a San Daniele in occasione di Autunno Friuliano
Caccia, distretti venatori decisivi per l’equilibrio del territorio
CINZIA COLLINI
ÙDIN - Un momento di
incontro inaspettato e
molto positivo: questo è
il commento che l’assessore alle risorse rurali,
agroalimentari e forestali - e con delega alla
caccia - si sente di fare
dopo l’incontro conviviale che c’è stato con i
Direttori delle riserve di
Caccia e la maggior parte dei dirigenti dei Distretti venatori sabato
26 al castello di Susans.
L’incontro, realizzato
nell’ambito delle manifestazioni di “Autunno
Friulano a San Daniele”
ha visto riuniti per la
prima volta dopo tanto
tempo una larga rappresentanza degli operatori
del mondo venatorio, insieme al coro Doberdob
proveniente dalla Slovenia e dai suonatori di
corno da caccia della
Valcanale.
«È molto importante e
significativo aver trovato i direttori di riserva e i
dirigenti di distretto insieme, in un buon clima, e dimostra che si sta
lavorando dall’interno
per cercare di superare
le proprie fazioni», ha
commentato l’assessore
Violino, sottolineando
che «la caccia è anche
gestione del territorio e
della fauna e che i risultati portati a termine
durante quest’anno sono davvero importanti e
significativi».
In particolare, l’assessore ha ricordato che «è
Claudio Violino
stato grazie alla collaborazione e all’atteggiamento responsabile dei
cacciatori che quest’an-
no siamo riuscita a destinare oltre il 20% di
territorio non compreso
nella Zona Faunistica
delle Alpi a zona di rifugio».
L’assessore infine, ha
ringraziato nuovamente
per l’invito augurandosi
che «i distretti continuino a lavorare gomito a
gomito per l’equilibrio
del territorio».
Durante la serata, inframezzata dai suonatori e dal coro, c’è stato
anche spazio per alcuni
saluti da parte dei dirigenti del mondo venatorio e per una finestra
dedicata alla solidarietà.
Il Presidente dell’Ambito territoriale di caccia
dell’Aquila, ha formalmente ringraziato i Distretti venatori friulani
per la donazione effettuata dopo il terremoto
del 2009 e che ha permesso di donare alla locale scuola elementare
un’aula multimediale e
la creazione di un pre-
sidio sanitario.
«Momenti come questi sono molto importanti, perché testimoniano la volontà di impegnarsi per superare
fazioni e incomprensioni - ha detto infine l’assessore - vorrei ricordare a tutti i cacciatori e ai
loro dirigenti che il futuro della caccia sta nelle loro scelte, da fare insieme. L’assessore e i
suoi uffici poi, saranno a
disposizione per vederle
realizzate».
17
laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
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ECONOMIA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
Giornata positiva
Mps in vetta
Le borse hanno chiuso l’ultima seduta
della settimana in positivo. Maglia rosa è
Mps, con un balzo dell’8,72%. In rialzo
anche Bper (+5,44%), Intesa Sanpaolo
(+4,59%) e Banco Popolare (+3,23%).
Bene anche Unicredit (+3,05%),
Mediobanca (+2,73%) e Ubi Banca
(+2,70%). Fra gli assicurativi FondiariaSai, sale del 5,03%. In evidenza anche
Atlantia (+4,90%), Impregilo (+3,91%)
e Fiat (+2,65%)
FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIALZI
INDICI BORSA
FTSE ITALIA ALL SHARE
FTSE MIB
FTSE ITALIA MID CAP
FTSE ITALIA SMALL CAP
FTSE ITALIA MICRO CAP
FTSE ITALIA STAR
16.215,71
15.476,09
18.633,62
14.390,66
17.512,25
9.432,14
+1,41%
+1,52%
+1,65%
+1,25%
-0,02%
+1,21%
Ý
Ý
Ý
Ý
Þ
Ý
PRINCIPALI CAMBI EURO
vendita
1,3381
EUR/USD
acquisto
1,3379
EUR/GBP
0,8584
0,8587
EUR/JPY
104,163
104,192
EUR/FSV
1,2343
1,2344
Cogeme Set
Mondo Tv
Dmail Group
Bialetti Industrie
Meridiana Fly
0,042 +26,89%
2,878 +22,99%
1,187 +12,62%
0,2735 +9,75%
0,0399 +9,32%
Ý
Ý
Ý
Ý
Ý
FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIBASSI
Sintesi
Le Buone Societa'
Premafin Fin Hp
Rcf Group
Telecom Italia Media
1,077
0,2799
0,136
0,607
0,169
-10,17%
-6,70%
-6,08%
-6,04%
-3,81%
Þ
Þ
Þ
Þ
Þ
FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIALZI
Bca Mps
0,2754 +8,73%
Bca Pop Emil Romagna 5,72 +5,44%
Fondiaria-Sai
1,148 +5,03%
Atlantia
11,78 +4,90%
Intesa Sanpaolo
1,298 +4,59%
Ý
Ý
Ý
Ý
Ý
FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIBASSI
Diasorin
Finmeccanica
Lottomatica
Enel Green Power
Campari
21,26
3,244
11,37
1,644
5,165
-3,32%
-1,58%
-1,30%
-0,96%
-0,77%
Þ
Þ
Þ
Þ
Þ
FUTURO A TINTE FOSCHE
Incertezza per gli allevatori
Le Associazioni in “Presidio” davanti alle sedi del ministero e della Conferenza Stato Regioni
ROMA - Continua ad essere rappresentato
dall’incertezza il futuro
delle Associazioni degli
Allevatori che nei giorni
scorsi si sono riunite in
“Presidio” davanti alle
sedi del ministero
dell’Agricoltura e della
Conferenza Stato Regioni.
Allevatori - attraverso il
Capo di Gabinetto si è
impegnato a riattivare il
tavolo ‘tecnico’ di confronto tra ministro e associazioni sindacali che
non trovava ormai più
sede dal febbraio scorso. Ribadendo l’insostenibilità sociale del protrarsi di questa situazione di incertezza e alla
luce della conferma da
.......................
Sul tavolo
il problema
del finanziamento
del Sistema
Allevatori che sta
mettendo in crisi
numerose strutture
territoriali
.......................
.......................
Strutture non più
in grado di pagare
gli stipendi,
da quando cioè
si è interrotto
il finanziamento
assicurato in
precedenza per Dpcm
.......................
ALESSANDRO BARDI
E a loro va la vicinanza di Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord e
segretario della Commissione Agricoltura a
Montecitorio che ha assicurato un costante
monitoraggio all'evolversi della situazione,
auspicando nel contempo si giunga in tempi brevi ad una solu-
zione condivisa che
consenta a tante famiglie dei lavoratori del
settore di guardare al
domani con maggiore
sicurezza. Sul tavolo il
problema del finanziamento del Sistema Allevatori che sta mettendo in crisi numerose
strutture territoriali,
oggi non più in grado di
pagare gli stipendi ai
propri dipendenti, da
quando cioè si è interrotto il flusso finanziario assicurato in precedenza per Dpcm.
Uno stanziamento da
25 milioni di euro a copertura delle Attività
Fiat, Cota:
gli investimenti
restino sul territorio
«Sono realista e il realismo mi impone di fare
tutto il possibile perchè gli investimenti vengano fatti sul territorio e per non lasciare alibi».
Così il presidente
della Regione Piemonte, Rob er to
Cota, interpellato
in merito alla trattativa tra Fiat e sindacati sul nuovo
assetto contrattuale del gruppo.
«Ritengo -ha aggiunto- che l’amministratore delegato Sergio Marchionne sia una
persona molto in gamba e quindi se dice una
cosa mi aspetto che la faccia», ha concluso il
governatore piemontese.
svolte dalle Associazioni
Provinciali Allevatori
che il ministero delle
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha
confermato, aggiungendo che tale cifra è da
considerarsi strutturale dopo l'emanazione
del decreto di ottobre
che assegna le risorse di
competenza ministeriale alle regioni per la suddivisione pro quota.
Viene quindi garantita la copertura dei 25
milioni di euro sia per il
2011 ormai trascorso
che per il prossimo
2012. I fondi relativi al
2011 saranno disponi-
bili alle Regioni da dicembre per la prima
quota di 19 Milioni di
euro e si auspica entro
l’anno o al più tardi da
febbraio 2012 per il saldo.
«Nota dolente – spiegano i rappresentanti
delle Associazioni Allevatori – l’aver appreso
che a tutt’oggi Aia non
ha ancora inviato al ministero il ‘Progetto di Ristrutturazione’ per una
reciproca condivisione e
per la valutazione delle
strategie in esso contenute. Il ministero –
spiegano i rappresentanti delle Associazioni
parte del ministero
dell’Agricoltura del finanziamento di 25 milioni di euro – concludono - si è anticipata la
richiesta inderogabile ,
che verrà rivolta al Presidente della Conferenza delle Regioni nel
prossimo incontro, di
procedere al co-finanziamento del Sistema
Allevatori».
Primato storico di 4.600.000 forme
Grana padano,
produzione record
«Il 2011 si concluderà addirittura meglio del 2010.
Abbiamo raggiunto il record storico di 4.600.000
forme prodotte, un incremento del 6% circa che si
aggiunge all’ottimo andamento delle esportazioni,
cresciute ancora di oltre il 5%, confermando l’interesse crescente verso il prodotto DOP più consumato al mondo».
Con queste parole Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, è intervenuto durante l’Assemblea del Consorzio svoltasi ieri presso Villa Tassinara, a Desenzano del
Garda in provincia di Brescia, dove sono stati presentati i dati relativi alle produzioni e all’export 2011,
le prospettive degli investimenti promo-pubblicitari
e alcune modifiche di aggiornamento dello statuto.
Nel 2010 sono state prodotte 4.345.993 forme per
un valore al consumo di quasi 2,4 miliardi di euro,
delle quali 1 milione e 300 mila esportate in ogni
parte del mondo, per un valore al consumo di circa
720 milioni di euro. Ad oggi, secondo stime effettuate
sulla base di dati Istat, la produzione 2011 si attesta
oltre le 4.600.000 forme facendo registrare un incremento del 6% rispetto al 2010. Parimenti, l’export
2011 cresce del 5,3% arrivando a circa 1.400.000
forme.
Nel 2011 i caseifici hanno ricavato in media sugli 8
euro al chilogrammo, stabilizzato da due mesi, con
un miglioramento deciso rispetto all’anno precedente.
«Il 2012 dovrà essere l’anno delle conferme delle
quantità prodotte» ha sottolineato Baldrighi.
L’amministratore delegato Sergio Marchionne nuovo presidente Acea
«Vogliamo modernizzare con il consenso»
«È completamente impensabile arrivare alla conclusione
che la Fiat non sia interessata
agli 80 mila dipendenti che ha
in Italia, paese dove è stata
fondata 112 anni fa e che ci
sta a cuore». Lo ha affermato
Sergio Marchionne.
«Noi - ha assicurato l’ad,
parlando con i giornalisti a
Bruxelles - continuiamo ad
andare avanti per modernizzare il sistema industriale,
cercando sempre il consenso
dei lavoratori che finora non ci
è mancato». E sul rapporto
con i sindacati, l’ad di Fiat ha
replicato: «Non abbiamo niente da dire. Stiamo discutendo
il contratto nazionale dell’auto» con loro.
«La sopravvivenza finanziaria della Fiat non è in dubbio,
- ha aggiunto - nonostante un
problema in Italia. Fortuna-
tamente abbiamo creato una
realtà industriale fuori
(dall’Italia)». Dunque, ha so-
stenuto l’ad di Fiat, «la sopravvivenza finanziaria non è
in dubbio anche nell’eventualità di una calamità assoluta
in Italia, che avrebbe effetti
disastrosi su aziende che sono completamente italiane».
«La realtà nostra è diversa -ha
rivendicato Marchionne- questo non significa che stiamo
allentando sull'impegno che
abbiamo verso il paese e per lo
sviluppo delle nostre attività».
«Il 2012 - ha inoltre detto
Marchionne - sarà un anno
difficile soprattutto se l’instabilità nella zona euro non dovesse essere affrontata». L’ad
è stato nominato per il 2012
alla presidenza dell’A c ea ,
l’Associazione europea dei costruttori di auto. «La nostra
associazione - ha specificato continuerà a concentrare il
suo impegno su tre questioni
principali: la politica industriale europea, la mobilità
sostenibile e dei trasporti; e le
relazioni commerciali internazionali. Questi temi sono
tutti strettamente collegati
come la capacità del settore di
investire e di innovare che dipende da un forte base produttiva competitiva in Europa». Marchionne prende il posto di Dieter Zetsche, presidente del Consiglio di Daimler e responsabile della divisione auto di MercedesBenz Cars.
18
laPADANIA
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Sabato 3 dicembre 2011
LIBIA, SCARONI (ENI): TUTTO SOMMATO VA BENE
«Le cose sono andate molto bene, meglio di quanto sperassimo. In
questo momento stiamo producendo circa 200 mila barili, prima
della rivoluzione ne producevamo circa 280 mila». Lo ha detto l’ad
di Eni Paolo Scaroni (foto) nel corso di una conferenza promossa
dall’Istituto scolastico Barbarigo sui temi della «Democrazia ed
ECONOMIA
▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲
energia». «Mi sembra che il nuovo governo si sia insediato e che
tutto proceda bene -sottolinea- certo, da qui alla democrazia ci
vorranno dei mesi: dopo 40 anni di dittatura non è facile immaginare
un percorso semplice. Diciamo che siamo ottimisti perchè ci sembra
che nella Regione, e mi riferisco anche a Tunisia ed Egitto, le cose
stiano evolvendo in modo tutto sommato positivo»
GIANCARLO MARIANI
«Per contribuire a risolvere i
problemi del Paese abbiamo
bisogno di tornare a puntare
sul manifatturiero che merita
maggiore attenzione» ad affermarlo è il presidente di
Confapi, Paolo Galassi.
In effetti l’Italia è sempre
stata caratterizzata dal manifatturiero...
«Noi siamo degli specialisti
perchè siamo sempre stati
capaci di fare prodotti di valore; auto, vestiti, meccanica.
È chiaro che il nostro tessuto
produttivo non è stato mai
caratterizzato da grandi multinazionali ma le nostre piccole e medie imprese hanno
contribuito alla crescita del
Paese».
Le Pmi infatti costituiscono l’ossatura principale
del nostro sistema economico...
«Molti operai si sono messi
in proprio, sono diventati artigiani e poi imprenditori partendo da un’idea. In molti
hanno avuto successo».
Oggi però sono in difficoltà a causa della concorrenza sleale proveniente
dalla Cina
«E non solo perchè la concorrenza arriva anche da
Paesi più vicini a noi come la
Polonia. Ma partiamo dalla
Cina: è ovvio che non possiamo competere con il loro
costo del lavoro ma dobbiamo essere più abili a fare
prodotti di maggiore qualità.
Quando poi in Cina arriveranno a dover mantenere tutti avranno i problemi che abbiano noi».
E la concorrenza dei paesi vicino a noi come la Polonia come la vede?
«C’è chi tiene l’ufficio qui e
poi va produrre in Polonia ma
non è un problema di costo
del lavoro perchè in Polonia
guadagnano 800, 1000 euro
al mese. Il problema è la tassazione che in Polonia è molto
più bassa. Qui dai a un lavoratore 800 euro ma all’impresa costa 2600 euro».
Altro problema dei piccoli imprenditori è quello
del’accesso al credito
«C’è infatti un problema di
Intervista a Paolo Galassi, Presidente di Confapi
Per risolvere i problemi
tornare al manifatturiero
liquidità perchè le banche
hanno preferito investire nella finanza piuttosto che dare
soldi alle imprese. Investendo
nella finanza abbiamo visto i
danni. Se i soldi fossero stati
dati alle imprese sarebbe stato diverso».
Quindi le banche non
hanno più soldi per le imprese?
«È un dramma. Hanno
tempi più lunghi rispetto al
finanziario ma non dobbiamo
dimenticare che le imprese
danno lavoro a tante persone. Succede che le aziende
resistono, si ristrutturano e
sono costrette a lasciare a
casa le persone. Hanno bisogno di finanziamenti per
andare avanti in attesa dei
pagamenti da parte dei clienti».
Clienti che nel caso della
Pubblica Amministrazione
pagano in tempi eccessivamente lunghi. A proposito, che ne pensa della proposta del ministro Passera
di fare i pagamenti in Bot?
«Se mi pagano con un titolo
allora io vado in banca a venderli io ho bisogno dei soldi.
Allora si faccia un accordo in
modo che ci diano i contanti».
Altra iniziativa annunciata, che probabilmente
verrà introdotta dal Governo, è quella del ricorso alle
carte di credito per limitare
il nero...
un buon prodotto. Se fa pane
cattivo che costa poco perchè
non paga le tasse non va
bene. Sono contro mercati
avventurosi».
A proposito di pane, secondo lei di fronte a questa
crisi come si sta muovendo
la gente?
...........................
«Le banche scarseggiano
di liquidità. Hanno
preferito investire
nel finanziario piuttosto
che dare i soldi
alle imprese ma
non dobbiamo dimenticare
che le imprese danno
lavoro a tante persone»
...........................
Paolo Galassi
«Ma come fanno a pagare
con le carte di credito i miei
genitori che hanno 80 e 81
anni? Mi sembra un provvedimento astruso. In America un panettiere sta in piedi
se paga le tasse altrimenti
chiude. Noi dobbiamo essere
in grado di controllare il nero.
Uno deve stare in piedi se fa
«Sono tornati a produrre le
cose nel loro giardino. Gli italiani di fronte alla crisi incominciano a ragionare che
devono tornare come in passato a coltivare l’orto. L’italiano ha sempre trovato la
soluzione. Mi preoccupano le
persone anziane che devono
strutturarsi a una richiesta
esagerata di risorse. Stiamo
tornando ai vecchi tempi come dopo la guerra».
Torniamo alle imprese,
come stanno cambiando le
Pmi? Quali problemi hanno?
«Gli imprenditori sono delusi e sono ossessionati dalla
burocrazia. il loro rapporto
con le banche è cambiato.
Prima nelle piccole comunità
c’erano il parroco, il sindaco e
la banca. Ora vedere la banche che mettono le cose nei
computer con in riferimenti
ai rating e alle norme di Basilea... Il sistema finanziario è
diventato troppo complicato».
Per quanto riguarda invece la riforma fiscale, che
cosa si aspettano le imprese?
«Naturalmente un cambiamento perchè se non mettiamo a posto fiscalmente
l’Italia non andiamo da nessuna parte. Lo aveva iniziato
a fare il precedente Governo
ma c’è la questione del debito
pubblico e mi piacerebbe sapere dove sono andati tutti i
soldi che hanno contribuito
al debito negli anni scorsi. Il
problema è il debito perchè il
patrimonio delle famiglie è
consistente».
E poi ci sono le liberalizzazioni...
«Sì, ma andiamo con i piedi
di piombo perchè con l’energia abbiamo visto come è finita. I risparmi non ci sono
stati».
Altro tema di rilievo è
quello dell’occupazione soprattutto per i giovani...
«È un tema serissimo e in
questo contesto è il manifatturiero che può dare garanzie. La legge sull’apprendistato, del precedente governo, detassando le imprese, è efficace perchè le convince a tenere un giovane. Per
un paio d’anni non pagano i
contributi. Gli interventi che
ha fatto Sacconi vanno bene».
Ma i giovani sono pronti
per le imprese?
«Non capisco quelli che
hanno preso una laurea in
scienze della comunicazione... I giovani sono meravigliosi perchè dopo un po’ li
stimoli e loro dimostrano
grandi qualità. Però occorre
che facciano scuole specializzate e noi dobbiamo dare
loro il giusto indirizzo».
Lei è anche presidente di
Confapi Milano ci faccia un
focus sull’area
«Il milanese, ma anche tutta la Lombardia, è un territorio che, nel disastro italiano, è tra i migliori. In effetti
però a Milano non c’è più
attività produttiva. Tutti si
sono trasferiti fuori, nelle
province attigue con problemi di occupazione in città».
Altra riforma di cui si parla è quella delle aperture ai
licenziamenti, che ne dice?
«La nostra è una repubblica fondata sul lavoro che
viene prima dei lavoratori, le
aziende devono avere la possibilità di licenziare e di assumere».
Chiudiamo con il futuro,
come lo vede?
«Con ottimismo, credo che
gli italiani abbiano tutte le
risorse necessarie per venire
fuori da questa situazione».
L’indagine di Confindustria relativa al terzo trimestre
Nel terzo trimestre
2011 l'industria veneta
registra un rallentamento della dinamica
di ripresa. L’indagine
congiunturale di Confindustria Veneto realizzata su un campione
di oltre 1000 aziende,
evidenzia infatti una
decelerazione di crescita per tutti gli indicatori economici, rispetto
allo stesso trimestre
dell’anno precedente:
produzione +2,0%,
vendite in Italia +1,2%,
occupazione -0,1%,
vendite Ue +3,2%, ven-
Veneto, rallenta la dinamica della ripresa
dite extra Ue +5,3%.
Nel dettaglio per quanto riguarda la produzione industriale si evidenzia una buona performance per i settori
dell’alimentare +4,4%
e dell’occhialeria
+7,5%. Una decrescita
del trend per i settori
più maturi come il tessile, abbigliamento e
concia +0,0% e il metalmeccanico +2,2%,
soffrono invece i com-
parti del legno/arredo 2,8% e della materie
plastiche e gomma 1,1%.
Si conferma ulteriormente la debolezza della domanda interna
con una riduzione delle
vendite in Italia, mentre per il contesto estero si registra un leggero
rallentamento in ambito Ue e una sostanziale
stabilità positiva in
ambito extra Ue. Nello
specifico emerge un significativo rallentamento sul mercato interno soprattutto per i
settori tessile, abbigliamento e concia -0,3% e
per le materie plastiche
e gomma -0,8%, una
consistente flessione
negativa per il settore
del legno/arredo che
segna un -6,3%. Si riscontra invece un consolidamento sui mercati esteri soprattutto a
livello extra europeo,
segno di grande vitalità
delle aziende venete
che stanno tentando di
cogliere nuove opportunità e conquistare
nuovi mercati.
Dall’analisi emerge che
quasi tutti i settori produttivi hanno una buona performance, in
particolare i settori delle materie plastiche e
gomma +12,8%, del
metalmeccanico
+6,6%, del tessile, abbigliamento e concia
+2,8% e del legno/arredo +2,9%.
19
laPADANIA
Sabato 3 dicembre 2011
8,00 Rassegna stampa; 9,35 Maramao - Orsetti PDN; 10,00 Roberto Brivio; 10,30 Pagina terza;
11,00 PadanAssistenza; 11,15 Filo diretto; 13,00 Titoli telegiornali - Meteo; 13,05 Musicisti padani;
13,30 Ado Mauri; 15,30 Teatro (Caravà); 16,00 Movie time; 17,00 Classica in Padania; 18,30 Alpini
Padani; 19,00 Titoli telegiornali - Alpini Padani; 19,30 Musica indipendente; 20,35 Repliche
20,30 AGENDA PADANA
20,55 QUASI GOL
21,10 PADRI DEL FEDERALISMO
21,25 ANGOLO DELLA MENTE
Il falso sacrificio di
ministri strapagati
DAVIDE TIRABOSSI
L’attuale ministro dell’Interno
sig.ra Cancellieri, quando era commissario a Bologna, alla fine del
mandato il Pdl le chiese di correre
per la carica di sindaco per il centrodestra, la signora rispose che
non gli interessava perché alla sua
età era ora che facesse la nonna.
Poi quando è arrivata la chiamata
per fare la ministra e quindi di
nuovo scegliere se fare la nonna o
prendere 25.000 euro/mese di colpo fare la nonna non è più stato
prioritario, (sindaco e ministro non
è proprio lo stesso stipendio!).
Tutti questi nuovi ministri già
super ricchi se veramente amassero l’Italia dovrebbero fare i ministri solo per spirito di servizio
rinunciando allo stipendio, visto
anche la crisi, ma sono sicuro che
non rinunceranno a questo piccolo, per loro, ulteriore stipendio.
Si scrive sui giornali che il “professor” Monti come prima cosa oltre a “Roma capitale” (che penso
non freghi niente a nessuno, tranne ad Alemanno, ed a chi può
lucrare su questo) è reintrodurre
l’Ici e l’aumento dell’Iva. La casa
secondo le statistiche è di proprietà
per la maggioranza degli italiani e
per i poveri è l’unica proprietà
(quando hanno la fortuna d’averla); l’Iva colpisce solo i consumatori
(non i produttori, né i commercianti). Questo sarebbe il governo
che colpisce (come dice Monti) chi
ha contribuito meno? Queste sanzioni (pensate da questo governo
geriatrico) colpiscono solo e sempre i soliti noti. Sveglia gente!
Se occorre essere professori per
partorire queste innovazioni economiche, la scuola è veramente
scesa in basso, d’altronde da chi
pretendeva il 18 politico cosa ci si
può aspettare?
Stop spese militari
e pensione uguale
E. I. Genova
L’Italia ha dei problemi finanziari? Basterebbe operare come segue:
- Mettere fine alle spese militari
all’estero
- La pensione per tutte le categorie dall’operaio al parlamentare non deve superare euro 5mila/mese. C’è chi vive con euro
300/400
- Vietare l’accumulo delle pensioni
- Togliere le auto blu adeguandoci ai paesi europei
- Ridurre i parlamentari
- Ridurre i stipendi a tutti i politici ad un massimo di euro 10mila/mese. Chi ritiene sia poco, si
cerchi un’altra occupazione
- Vietare che un politico passi da
un partito ad un altro
- Ridurre i costi del Quirinale che
è più dispendioso di Buckingham
Palace
- Fare pagare l’Ici alla Chiesa
- Vietare le raccomandazioni
specialmente agli incapaci
- Mettere fine all’immigrazione
clandestina selvaggia
- Togliere la pensione agli extracomunitari che raggiungono la
propria famiglia
- Espellere i clandestini delinquenti - si svuoterebbero le carceri
e si risparmierebbe un sacco di
soldi per mantenerli.
Vorrei portare a conoscenza del
sen. Mario Monti presidente del
Consiglio che tanti dei nostri giovani sono disoccupati grazie agli
extracomunitari. L’esempio lo si
vede ai supermercati dove il carrello degli italiani è quasi vuoto
mentre quello degli extracomunitari è colmo.
Spero che tanti siano d’accordo
specialmente il sen. Mario Monti.
Ho combattuto
per la democrazia
figli di extracomunitari nati qui e
poi naturalmente ai genitori, perché sarebbe per noi italiani una
calamità. Ne abbiamo già troppi da
mantenere. Siamo in una crisi spaventosa. Io ho di pensione mensile
370 euro. Le pare giusto che con
quella misera cifra io debba pensare anche ai bambini islamici?
Prima pensi ai cittadini italiani che
versano nell’indigenza più nera!
Quando lascerà la carica di presidente, lasci a noi un ricordo reverente, non il contrario.
Abbia i miei cari saluti sig. presidente.
Federalismo
e Padania libera
BRUNO RAVERA Genova
Oggi per me è una brutta giornata, leggendo il quotidiano la Padania di sabato 25 novembre vedo
in prima pagina una fotografia di
gruppo del governo non eletto democraticamente dal popolo. Io ho
combattuto per la democrazia a
Genova e nella cosiddetta Italia
però ora mi trovo davanti dei squallidi personaggi con età media di 63
anni che vogliono salvare l’Italia
con la dittatura. Signori questi sono pericolosi, sono come i pipistrelli che lavorano di notte come
aveva fatto Amato portandoci via
tutti i soldi.
Non ce n’è più
per nessuno
EMMA BARTOLI Bergamo
Mi rivolgo al presidente Giorgio
Napolitano, perché non esca dalla
Costituzione, da lui tanto proclamata, per dare la cittadinanza ai
ROCCO GANDINI Plesio
Il mondialismo con l’Ue dell’euro
per ora è impossibile. Per sempre
se la natura di cui siamo parte
integrante non si evolverà sapiens
tre volte, affinché si moltiplichino
per tre anche i nostri valori umani.
Esiste da sempre il localismo. Qual
è l’orto più produttivo? Quello coltivato dal proprietario. Fa ricco un
vasto territorio insieme ad altri orticelli coltivati con entusiasmo impegno strategia politica. Non illusioni e sogni ma arte reale naturale.
Mondialismo no o autodistruzione. Forza, coraggio abbiamo ancora quindi miliardi di anni più o
meno prima che la nostra stella
sole si oscuri per sempre. Il federalismo ci potenzierà. Padania
libera sempre con le sue piccole
medie imprese agricole, commerciali industriali. Valido esempio per
tutto il mondo.
La Padania
è sempre esistita
RENATO TOMEZZOLI
Nei mesi scorsi, e sino a qualche
giorno fa, ha tenuto banco, sui
giornali, l’esistenza o meno della
Padania. I politici, specie di sinistra
ma anche di centro e persino qualcuno di destra dicono che la Padania non esiste e che è una invenzione della Lega. In tal senso si è
persino espresso il presidente della
Repubblica. Siccome ho sempre
sentito parlare di pianura padanastrade padane e di prodotti agricoli
padani mi è venuta la voglia e la
curiosità di chiarire il tutto. Sono
pertanto andato a consultare alcune enciclopedie, in particolare la
Rizzoli-Larousse, una delle più note e diffusa. Ebbene tale enciclopedia, ancora molti anni prima che
sorgesse la Lega Nord, afferma
l’esistenza della Padania che così
definisce: “la Padania è la più grande pianura esistente in Italia. Essa
è compresa tra le Alpi e l’Appennino Settentrionale, digrada dal
Piemonte sino all’Adriatico e comprende le pianure venete-friuliane
e romagnole. È larga mediamente
120 km, che diventano 270 sul
mare Adriatico, ed è lunga circa
390 km. La sua altitudine media è
di 100 mt”.
Come si vede la Padania c’è ed è
sempre esistita e pertanto i suoi
abitanti residenti, soprattutto i nativi, si chiamano padani. Quindi il
Veneto, oltre che italiano è anche
padano. Questa è la verità e chi ha
dei dubbi consulti l’enciclopedia
Rizzoli-Larousse o altre enciclopedie.
OGGI IN TV
RAIUNO
10,55 Speciale: Motor
show di Bologna
12,00 Rubrica: La prova del
cuoco
13,30 Att.: Telegiornale
14,00 Rubrica: Lineablu
15,10 Talk show: Le amiche
del sabato. Condotto
da Lorella Landi
17,00 Attualità: Tg1 - Che
tempo fa
17,15 Rubrica: A sua immagine
17,45 Doc: Passaggio a
Nord-Ovest
18,50 Gioco: L’eredità
20,00 Att.: Telegiornale
20,30 Rubrica sportiva: Rai
Tg Sport
20,35 Game show: Soliti
ignoti - Identità nascoste. Con Fabrizio
Frizzi
21,10 Show: Ti lascio una
canzone. Condotto
da Antonella Clerici
0,40 Rubrica: Di che talento sei?
1,20 Att.: Tg1 Notte - Che
tempo fa
1,35 Rb.: Cinematografo
2,35 Film: Amazing grace.
Biografico
(Usa,
2006). Con Ioan Gruffudd, Albert Finney
RAIDUE
10,50 Rubrica: Aprirai
10,55 Rubrica: Quello che
11,35 Rb: Mezzogiorno in famiglia
13,00 Att: Tg2 Giorno
13,25 Rb. sportiva: Dribbling
14,00 Miniserie: La casa
nella prateria
15,35 Film: Phenomenon II
- Gli strani poteri di
George
Malley.
Dramm. (Usa, 2003)
17,10 Rubrica: Sereno variabile.
Conduce
Osvaldo Bevilacqua
18,00 Tg2 L.i.s. - Meteo 2
18,05 Rub.: Crazy parade
18,35 Tf: Sea patrol
19,30 Telefilm:
Squadra
speciale Cobra 11
Sezione 2
20,25 Rb.: Estrazioni del
lotto
20,30 Attualità: Tg2 - 20,30
21,05 Telefilm: Castle
21,50 Tf: The good wife
22,40 Rubrica sportiva: Stadio Sprint
23,35 Att.: Tg2 - Tg2 Dossier - Tg2 Storie. I
racconti della settimana - Tg2 Mizar Tg2 Si, Viaggiare Tg2 Eat parade
CANALE 5
RAITRE
9,10
10,15
11,00
11,30
12,00
12,25
12,55
14,00
14,50
16,40
16,45
17,45
18,10
19,00
20,00
20,10
21,30
23,35
23,55
0,55
Rubrica: Paesereale
Mus.: Il granconcerto
Rub.: Tgr Bellitalia
Rubrica: Tgr Prodotto Italia
Att: Tg3 - Rai sport
notizie - Meteo 3
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Rubrica: Tgr ambiente Italia
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Regionale - Tg3 - Tg3
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Rubrica: 90° minuto
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- Meteo Regionale
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At.: Tg3 - Tg Regione
Rb.: Amore criminale
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10,15 Film:
La
voce
dell’amore. Dramm.
(Usa, 1998). Con Meryl Streep, Renée Zellweger
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13,40 Grande
Fratello
Riassunto
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cronaca. Conduce
Silvia Toffanin
18,50 Gioco: Avanti un altro! Condotto da Paolo Bonolis
20,00 Att.: Tg5 - Meteo 5
20,30 Show: Striscia la notizia. Condotto da
Ezio Greggio e Enzo
Iacchetti
21,10 Film: Una moglie bellissima. Comm. (It.,
2007). Con Leonardo
Pieraccioni,
Laura
Torrisi
23,25 Show: Mai dire Grande Fratello. Con la
Gialappa’s Band
0,15 Attualità: Tg5 - Notte Meteo 5
0,40 Show: Striscia la notizia (r)
ITALIA 1
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Animazione (Giappone, 1996)
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Maledetti
scarafaggi
12,25 Attualità:
Studio
Aperto
13,00 Rubrica:
Studio
Sport
13,40 Cartoni: I Simpson
14,35 Film: Dragon - La storia di Bruce Lee. Biografico (Usa, 1993).
Con Jason Scott Lee,
Lauren Holly
16,40 Film: Mai dire ninja.
Comico (Usa, 1997).
Con Chris Farley, Nicolette Sheridan
18,30 Attualità:
Studio
Aperto
19,00 Cartoni: Bugs bunny
19,20 Film tv: Mamma ho
allagato la casa.
Commedia
(Usa,
2002)
21,10 Film: Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New
York.
Commedia
(Usa, 1992)
23,40 Rubrica sportiva: Studio Sport XXL
0,40 Poker1mania
RETE 4
10,50 Rub.: Ricette di famiglia
11,30 Attualità: Tg4 - Vie
d’Italia
12,00 Telefilm: Detective in
corsia
13,00 Telefilm: La signora
in giallo
13,50 Forum: sessione pomeridiana del sabato. Con Rita Dalla
Chiesa
15,05 Film tv:Poirot: diario
di un assassino.
Giallo (GB, 2000).
Con David Suchet,
Philip Jackson
17,00 Telefilm: Psych. Con
James Roday, Dulé
Hill, Timothy Omoundson
18,00 Rub.: Pianeta mare
18,55 Att.: Tg4 - Meteo
19,35 Soap:
Tempesta
d’amore
21,15 Serie tv: Il capo dei
capi. Con Daniele
Liotti, Claudio Gioè,
Simona
Cavallari,
Gioia Spaziani
23,25 Film tv: Walking tall:
Giustizia personale.
Drammatico
(Usa,
2007). Con Kevin Sorbo, Yvette Nipar
STASERA SU TELEPADANIA
ore 20,30
ore 21,10
AGENDA PADANA
PADRI DEL FEDERALISMO
LA 7
13,30 Att.: Tg La 7
14,05 I menu di Benedetta
15,00 Rubrica: Chef per un
giorno
16,00 Sport: Basket. Campionato di Serie A
18,15 Telefilm: The district
20,00 Attualità: Tg La 7
20,30 Rubrica: In Onda.
Condotta da Luca Telese e Nicola Porro
22,30 Film: W. Di Oliver Stone. Con R. Dreyfuss
1,00 Att.: Tg La 7
1,10 Rub.: M.O.D.A
SPORT I
13,40 Newcastle - Chelsea
(diretta)
15,45 Euro Calcio (diretta)
15,55 Man City - Norwich
City (diretta)
18,00 Serie B Remix
19,00 Genoa - Milan
19,30 SKY Calcio prepartita (diretta)
20,40 Napoli - Lecce (diretta)
22,45 SKY Calcio postpartita (diretta)
0,00 I Signori Del Calcio:
Guidolin
CINEMA
7,50 Blindato
9,20 Hope Springs
10,55 Che fine hanno fatto
i Morgan?
12,40 Un Natale per due Speciale
12,55 The Rock
15,15 The Green Hornet
17,20 Step Up 3
19,10 I poliziotti di riserva
21,00 Sky Cine News - Un
marito di troppo
21,10 Immaturi
23,10 Vi presento i nostri
0,55 The Rock
SPORT II
12,30 Volley: Studio Coppa del Mondo (diretta)
13,00 Volley: Giappone Italia
14,30 ATP Weekly Magazine Show
15,00 Tennis: La Grande
Sfida (diretta)
19,00 Golf: UBS Hong
Kong Open
21,00 Tennis: La Grande
Sfida
23,00 UFC Show
0,00 Poker WPT Series 5
Seguici
sul digitale terrestre
al CANALE 75
Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com
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Portacinture
AMELIE
€
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16 .00
BRILLO
*
€
26 .00
€
28 .20
*
€
98 .90
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Portabottiglie con tappo
22 .00
PORTOVINO
*
Portabottiglie modulare
*
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