03 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
Transcript
03 dicembre 2011 - LEGA NORD Cordenons
laPADANIA Anno XV, N. 287, una copia € 1,00 (Fr.sv. 3,00) Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353 / 2003 conv. L. 46 / 2004 art 1 DCB Milano LA VOCE DEL NORD DIRETTORE Sabato 3 dicembre 2011 UMBERTO BOSSI RIAPRE IL PARLAMENTO DELLA PADANIA CALDEROLI: E FINITO IL TEMPO DI UNA LEGA MODERATA Mani libere per l’indipendenza. «Abbiamo dimostrato prudenza, saggezza, equilibrio, ora riportiamo il potere costituente in mano al popolo» PAOLO GUIDO BASSI È un’istituzione destinata a durare il Parlamento della Padania. Quella che si apre domani a Vicenza non è una semplice manifestazione politica, ma il tassello di un puzzle destinato a disegnare l’indipendenza del Nord. La prima riunione si terrà negli spaziosi padiglioni della Fiera alla presenza di parlamentari - nazionali ed europei - consiglieri regionali, sindaci e presidenti di Provincia. Ingresso libero anche ai militanti del movimento provvisti di regolare tessera SOM. Poi alle 14.30 l’inaugurazione di quella che diventerà la sede stabile: villa “La Favorita” di Sarego. MONTI PRONTO A FARCI BARBA E CAPELLI IGOR IEZZI I nizia a farsi luce sui provvedimenti anticrisi che il governo dovrebbe approvare lunedì. Ma per i cittadini è buio pesto. Si conferma infatti l’inte nzio ne dell’esecutivo di aumentare le tasse e tagliare le pensioni. ALLE PAGINE 4 E 5 ALLE PAGINE 2 E 3 Pensioni, sarà un bagno di sangue Governo-Regioni, provocazione o puro dispetto? IVA GARIBALDI L a riforma sulle pensioni il ministro Fornero sembra averla già pronta nel cassetto. E non dice nulla di buono. NICOLA LEONI U na provocazione, un atto di insensibilità politica, un dispetto meschino? Ai due governatori di Piemonte e Veneto proprio non va giù la convocazione dell’incontro fra Governo e Regioni esattamente nel giorno della convocazione del Parlamento Padano. A PAGINA 6 Edizione speciale de la Padania in edicola lunedì ALLE PAGINE 2 E 3 E i no global minacciano l’Assise «L e manifestazioni contro la Lega Nord e la sua attività politica sono attuate da persone culturalmente legate a retaggi politici del passato remoto». Così il senatore leghista Paolo Franco risponde alle annunciate manifestazioni dei No-global di domani a Vicenza. MILANO, IN ARRIVO L’AUMENTO DELLA COSAP SALVINI: FAREMO LE BARRICATE Pisapia, le tasse non bastano mai Asse Bologna-Milano GIANNI CASATI P isapia tassa pure i passi carrai e gli orologi pubblici pur di raggranellare soldi da spendere per le sue assurde politiche. Questa l’intenzione della maggioranza di centrosinistra che ieri ha portato in commissione la proposta di aumento della Cosap (il canone di occupazione del suolo pubblico) che colpirà ambulanti ed esercenti ma anche le famiglie per una somma pari a 10 milioni di euro. L’opposizione è riuscita a far slittare di qualche giorno il provvedimento, anche perché ad oggi numerose categorie non hanno accettato alcuna mediazione. A PAGINA 2 A PAGINA 11 contro nuove moschee A PAGINA 11 GALASSI (CONFAPI) «Crisi, puntare sul manifatturiero» MARIANI A PAGINA 18 2 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sabato 3 dicembre 2011 A NAPOLI IL “PARLAMENTO DELLE DUE SICILIE» In concomitanza con la decisione della Lega Nord di riaprire il Parlamento della Padania, il Movimento Neoborbonico annuncia la riapertura del “Parlamento delle Due Sicilie”, sempre domani, a Napoli, che si presenta come «un laboratorio di formazione politico- culturale e un osservatorio permanente per il controllo di politici e media in merito alle questioni legate al Sud», che raggruppa «130 meridionali di tutte le province dell’antico regno borbonico rappresentativi delle più diverse categorie (docenti, giornalisti, artisti, imprenditori, artigiani) riuniti in diverse commissioni di lavoro» VICENZA L’Ue: multa “colossale” all’Italia per Napoli NAPOLI - A Bruxelles si prepara una multa dalle dimensioni “colossali” per i rifiuti di Napoli. Sarà inviata a Roma, non al capoluogo della Campania e questo significa che saranno le casse dello Stato a doversi assumere l’onere. Lo ha spiegato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. «Il Commissario Ue, Janez Potocnick, ha dato a Napoli una moratoria di 2 mesi prima di fare scattare le sanzioni Ue», ha detto Cini. «Abbiamo tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente. Altrimenti sarà una multa colossale, che pagheremo tutti, che pagheranno soprattutto coloro che non hanno alcuna colpa, quelli che si impegnano per l’ambiente, che poi sono la maggioranza dei cittadini». In sostanza, il Governo Monti non farà ricadere sulle spalle dei campani l’onere della maxi contravvenzione, ma su tutti gli italiani. Nei due mesi concessi da Potocnick, rileva il ministro, «non si costruisce un inceneritore, ove questa fosse la tecnologia risolutiva, e dubito comunque che l’inceneritore sia la risposta, se non è vista dentro la programmazione di un ciclo completo dei rifiuti. In due mesi non si allestisce forse nemmeno una discarica. Potocnick sa tutto questo. E l’Europa infatti non pretende la soluzione già realizzata bensì ci chiede credibilità. Le polemiche, anche queste di questi giorni, tolgono credibilità e avvicinano la multa. L’Europa sottolinea Clini - ci ha dato fiducia ancora una volta, e merita di essere trattata con rispetto, onestà e rigore. Come lo meritano i cittadini napoletani. Meritano rispetto, non prese in giro». Il neoministro. a questo punto, rilancia l'uso dei soldati. «I cittadini di Napoli meritano un servizio di raccolta differenziata dei rifiuti degno di una città nobile, di una delle capitali europee della cultura e dell'arte. Se qualcuno impedisce questo servizio, se è una questione di ordine pubblico, allora i cittadini avranno in loro aiuto le forze dell'ordine per la loro città». Ma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris non dà le risposte che servono al caso. Si limita a dire: «Non c'è nessuna emergenza rifiuti a Napoli. È dal primo agosto che in strada non c'è un sacchetto di immondizia. Sono arrabbiatissimo per i titoli dei giornali, che sono un danno forte d'immagine alla città». Ma ammette: «C’è precarietà, perché stiamo rompendo un sistema che è anche criminale». L'ex magistrato ha infine affermato: «Non è che i rifiuti sono come la nebbia di Totò, che c'è ma non si vede?». R. S. ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ 3 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 LUNEDÌ FORMIGONI IN VIA BELLERIO Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (foto) ha confermato il doppio appuntamento di lunedì prossimo nella sede della Lega di Via Bellerio a Milano e in consiglio regionale a riferire sui fatti che riguardano il vice presidente Franco Nicoli Cristiani. Formigoni ha parlato a margine di una iniziativa promossa dalla Cisl oggi a Milano. Sempre a margine del convegno organizzato dal sindacato il numero uno del Pirellone ha detto che sul Federalismo e in particolar modo sul federalismo fiscale si aspetta dal Governo «indicazioni positive» soprattutto sotto il profilo delle risorse in relazione agli ultimi tagli che le Regioni hanno subito Riapre il Parlamento... Obiettivo indipendenza PARLERA’ STEFANO B. GALLI AL CENTRO IL PROGETTO DI MIGLIO Annunciate provocazioni Minacce dai no-global «Le manifestazioni contro la Lega Nord e la sua attività politica sono attuate da persone culturalmente legate a retaggi politici del passato remoto. Si tratta di variegati, quanto imprecisati, gruppi antagonisti (No-global, No-Dal Molin, Comitati vari) che trovano da sempre la loro unica ed esclusiva ragione di esistere nella sterile contrapposizione, in quanto incapaci di esprimere una propria proposta politica». Così il senatore leghista Paolo Franco risponde alle annunciate manifestazioni dei No-global di domani a Vicenza. «Immagino - prosegue l’esponente del Carroccio - la disperazione presente oggi nei loro occhi dopo l’avvicinamento da parte del riferimento politico a loro più (la ........................ prossimo sinistra italiaFranco: solo sterile na) agli intecontrapposizione. ressi delle banSono privi di che e della fianziché proposte politiche e nanza, a quelli dei laorfani di una sinistra voratori; cui si che oggi è megafono a g g i u n g e l a di delle banche mancanza un Presidente ........................ del Consiglio come Silvio Berlusconi a fare da parafulmine e da facile “giustificazione” per i loro atti inconsulti. Individuare un nuovo nemico contro il quale dirigere la propria incontrollata contrapposizione diventa quindi una necessità impellente per poter continuare ad esistere! La Lega Nord - prosegue Franco - è l’unico movimento politico oramai rimasto che ancora lotta per difendere la gente che lavora dalla bramosia dello sperpero e delle speculazioni finanziarie. Le becere azioni di questi gruppi trovano oggi putrida linfa nell’opposizione alla riunione del Parlamento del Nord, in una rivalsa che tenta ancora una volta (senza riuscirci) di nascondere l’assenza totale di qualsivoglia intelligenza politica. Una contestazione sterile, che dimostra il fallimento ideologico, culturale e sociale, della violenza e dell’insulto; nonché dell’inettitudine morale e personale al conseguimento di qualsiasi risultato utile alla società civile della quale, immeritatamente, i componenti di questi comitati sembrano ancora far parte». PAOLO GUIDO BASSI È un’istituzione destinata a durare il Parlamento della Padania. Quella che si apre domani a Vicenza non è una semplice manifestazione politica, ma il tassello di un puzzle destinato a disegnare l’indipendenza della Nord. La prima riunione si terrà negli spaziosi padiglioni della Fiera alla presenza di parlamentari nazionali ed europei - consiglieri regionali, sindaci e presidenti di provincia. Ingresso libero anche ai militanti del movimento provvisti di regolare tessera SOM. Poi alle 14.30 l’inaugurazione di quella che diventerà la sede stabile dell’Assemblea: villa “La Favorita” di Sarego, una splendida residenza nobiliare del XVIII secolo in stile tardo barocco. Qui si terranno con cadenza mensile, salvo urgenze, tutti i lavori dell’Assise, che verrà organizzata in nove commissioni divise per aree tematiche. I componenti non saranno solo politici, ma anche tecnici che in base ai titoli verranno selezionati fra coloro i quali si daranno disponibili. Le schede di candidatura saranno in distribuzione già domenica. Stella polare del Parlamento della Padania: l’indipendenza. «assolveremo - ci spiega Roberto Calderoli - a cinque missioni: quella democratica: ridare la parola al popolo in un momento in cui la Calderoli: «Così riportiamo il potere costituente nelle mani del popolo» gente è stata espropriata del suo diritto alla partecipazione; quella politica per costruire con la nostra gente un percorso che ci conduca all’autonomia; quella economica che con la crisi dell’euro può finalmente aprire la strada alla costruzione di un’Europa dei popoli e non più degli Stati-Nazione; quella sociale per la difesa della nostra identità e per il contrasto all’immigrazione e a soluzioni pericolose come la cittadinanza facile o il diritto di voto per gli extracomunitari; quella “emergenziale” dovuta alla contingenza delle misure in via di approvazione a Roma che, per come si profilano, saranno l’ennesima stangata nei confronti del Nord e della sua Nonostante la richiesta di Cota e Zaia, NICOLA LEONI Una provocazione, un atto di insensibilità politica, un dispetto meschino? Ai due governatori di Piemonte e Veneto proprio non va giù la convocazione dell’incontro fra Governo e Regioni esattamente nel giorno della convocazione del Parlamento Padano, quando oltretutto i due presidenti si erano premurati di chiedere espressamente di evitare la concomitanza. Da molto tempo è programmata e pubblicizzata l’’importante iniziativa gente». State gettando le basi di una realtà destinata a durare e a diventare un “faro” per il movimento ma non solo, mi pare di capire. «Pensiamo che il cambiamento debba partire dal basso. Vogliamo il più ampio coinvolgimento possibile. Domani si inizia con gli Enti locali e con i militanti, ma l’obiettivo è quello di aprirsi alla società civile, al mondo produttivo, alle imprese, alle professioni e al sociale. Questo Parlamento sarà un laboratorio di idee, progetti e proposte per dare voce ad un Nord che ne ha sempre meno». Traguardo ultimo: la Padania. «È la nostra identità, il nostro Dna, la ragione sociale della Lega. Chi nel 2012 si iscrive al Movimento compila un modulo che riporta un giuramento a lottare per raggiungere l’indipendenza della Padania. Chi si iscrive pone la sua firma in calce a questo impegno». La Lega torna su posizioni apertamente indipendentiste. Non teme le critiche e le accuse. Già lunedì ascolteremo il consueto mantra sul pericolo della secessione, sull’unità nazionale minacciata e via dicendo... «Francamente più delle accuse nei nostri riguardi - che do quasi per scontate - temo maggiormente le misure che il governo di Roma si appresta a va- rare. Sulla carta saranno provvedimenti “erga omnes”, ma nei fatti a pagare sarà sempre “Pantalone”. Rimettono l’Ici? l’idea di resuscitare una tassa abolita fa già rabbrividire, ma c’è un’a g g r a va n t e : trattandosi di case a pagare saranno i cittadini che vivono dove esiste un catasto e immobili registrati, cioè al Nord. Aumentano l’Iva? A pagare saranno i territori dove il “nero” è meno diffuso, cioè al Nord. Toccheranno le pensioni di anzianità? Guarda caso quelle che sono diffuse soprattutto al Nord». La vostra accelerazione sulla strada dell’indipendenza arriva dopo alcuni anni di dialogo e trattativa con il potere centrale. Cosa è cambiato? «La situazione è sensibilmente mutata sia a livello interno che internazionale. Penso che la Lega le abbia provate davvero tutte per favorire il cambiamento in Italia. Abbiamo dimostrato prudenza, saggezza, equilibrio. Ma se nemmeno questo è servito è giusto percorrere altre strade. Personalmente sono abbastanza disilluso sulla possibilità di arrivare a delle riforme per via ordinaria. Non so quante riforme della Costituzione ho scritto negli ultimi anni... Non è mancato di certo l’impegno. Il potere costituente è certamente giusto che rimanga in capo al Parlamento, ma è arrivata l’ora che torni an- Monti convoca la riunione proprio domenica mattina Incontro Governo-Regioni, è provocazione oppure un dispetto? politica della Lega Nord a Vicenza di domani. A tale assise sono stati ovviamente invitati tutti gli eletti e naturalmente anche Roberto Cota e Luca Zaia. Da giorni i presidenti delle Regioni chiedono al premier Mario Monti un incontro perché preoccupati di una manovra che potrebbe avere un impatto devastante, oltre che sui cittadini, anche su Regioni ed Enti locali. I governa- tori Cota e Zaia hanno naturalmente dato al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, la totale disponibilità di date ed orari tranne però e categoricamente che per la mattina e il primo pomeriggio di domenica. L’incontro, invece, tra Governo e Regioni è stato fissato proprio per domani. «È una convocazione che giunge come un fulmine a ciel sereno - af- I due governatori saranno comunque oggi a Roma dal premier fermano congiuntamente i due governatori del Carroccio - e che suona come un atto di grave insen- che nelle mani dei cittadini». La svolta del movimento peserà sulle alleanze che ancora sussistono a livello regionale e locale? «Le regioni e le amministrazioni dove la Lega governa in alleanza per quanto ci riguarda non subiranno cambiamenti. Sono frutto di un mandato popolare e noi rispettiamo l’indicazione ricevuta dalla gente. Sul futuro certamente peseranno le scelte che i nostri alleati faranno in Parlamento. Ad esempio, non possiamo pensare di allearci con chi sostiene manovre contro il Nord e con chi è disposto a dire sì alla cittadinanza facile per gli immigrati». sibilità istituzionale. C’è da chiedersi se una data tanto infelice sarebbe stata proposta in presenza di riunioni equivalenti così importanti per i partiti di maggioranza. Ricordiamo che le Regioni che rap- presentiamo sono certamente per numero di abitanti, produttività e virtuosità nella spesa pubblica, due protagonisti obbligati di un eventuale incontro con il presidente del Consiglio. A lui, ora, spetta la responsabilità di trovare il filo di quella correttezza metodologica, senza la quale, la convocazione per domenica mattina appare come una evidente provocazione. Ribadiamo la nostra to- tale disponibilità, fatte salve le condizioni logistiche, a partecipare a un incontro con il professor Monti in un qualsiasi momento che non sia domenica mattina». Visto che però non è stato così, Cota e Zaia saranno a Roma oggi pomeriggio per incontrare il presidente Monti in separata sede, anticipando la riunione completa. Domani invece andranno alla riunione loro pur validi rappresentanti: «All’i ncontro tra Regioni e Governo fissato proprio per domenica mattina - comunica ad esempio il governatore piemontese Cota - la Regione sarà rappresentata dal nostro assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia. Ho sperato in una diversa sensibilità istituzionale n el l’organizzazione di questa riunione, ma purtroppo non è stato così». Le istanze delle due Regioni saranno quindi efficientemente comunicate, in ogni modo, ma di certo non è la stessa cosa... VICÉNSA - Il pensiero del grande Gianfranco Miglio sarà al centro dell’intervento al Parlamento della Padania di Stefano Bruno Galli, docente di Storia della società e delle istituzioni all’Università Statale di Milano e presidente di Eupolis Lombardia. All’intellettuale di area leghista sarà affidato il compito di tracciare un profilo dello studioso del Federalismo, che fu senatore del Carroccio dal 1990 al 1994, e commemorarlo a dieci anni dalla scomparsa. Galli ripercorrerà il percorso di Miglio come scienziato politico, dalla fondazione del settimanale federalista Cisalpino, nell’immediato dopoguerra, alla riforma federale che ispirò la Lega Lombarda nei primi anni Novanta. Malgrado un breve periodo di “ro t tu r a ” con il Movimento, prima della sua scomparsa il “profesùr” aveva già iniziato un processo di riavvicinamento, contraccambiato da Umberto Bossi e dal Movimento e culminato con la partecipazione, ad agosto, alla cerimonia che si è tenuta per il decennale dalla morte di Miglio, a Domaso, nel Comasco. Intervenendo alla commemorazione, Bossi aveva definito Miglio un «punto di svolta definitivo» per il Movimento. «Senza Miglio - aveva riconosciuto - la Lega avrebbe trovato molte più difficoltà. Miglio è l’unico studioso che è rimasto davvero nel cuore della gente». Assieme al progetto di Miglio, comunque, si discuterà anche del famoso studio redatto da vari accademici per conto della Fondazione Agnelli nel 1992, il primo in cui si fece riferimento alla Padania (“La Padania, una regione italiana in Europa”). Un rapporto citato spesso da Roberto Maroni, che nei giorni scorsi ha spiegato che a Vicenza il Carroccio «comincerà a scrivere» il suo futuro. E, abbandonati i panni di ministro dell'Interno, ripete volentieri che il raggiungimento dell’indipendenza della Padania è un obiettivo centrale, insito «nel Dna» del movimento, come recita l’articolo 1 dello statuto della Lega Nord. Un'idea che, spiega, s'ispira alle «macro-regioni di Miglio» e vede come esempio quello che sta succedendo in Catalogna e nei Paesi Baschi. 4 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sabato 3 dicembre 2011 TOSI: LE CONSULTAZIONI DI MONTI? BUROCRAZIA Ma le consultazioni del presidente del consiglio Mario Monti, che domenica incontrerà le parti sociali e gli enti locali, a cosa servono? Secondo il sindaco di Verona Flavio Tosi (foto) a poco o nulla. «E’ chiaro che il presidente del Consiglio farà le consultazioni domenica come atto formale. Convoca i soggetti con cui deve consultarsi, si consulta e poi ognuno per la sua strada. E' una cosa burocratica, andarci o non andarci non cambia niente. Mario Monti - sottolinea l’esponente della Lega Nord - sa cosa vuol dire equità e sa cosa si aspettano gli italiani, sa cosa è giusto fare. Al di là di queste formalità burocratiche di domenica, sa cosa fare» 5 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ SALVINI: PROVVEDIMENTI INTELLIGENTI? DUBITO La Lega farà una ferma opposizione ma guarderà attentamente al merito dei provvedimenti. Anche se, dentro al Carroccio, si nutrono ben poche speranze che questa compagine possa varare misure che non colpiscano solo la Padania. Per questo, secondo Matteo Salvini (foto), parlamentare europeo per la PRIMO PIANO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Lega Nord e capogruppo in consiglio comunale a Milano, se il Governo presieduto da Mario Monti presenterà al Parlamento «provvedimenti intelligenti sui costi della politica, sul federalismo fiscale o sui costi standard in materia sanitaria e li condivederemo, penso che li voteremo, ma dubito che sarà così» CON LA NUOVA IRPEF ALLO STUDIO A PALAZZO CHIGI IN DUBBIO IL MONOPOLIO SULLA TRATTA ROMA-MILANO LEGGE ELETTIORALE, A GENNAIO IL RESPONSO SULLA LEGITTIMITA’ Aumenti fino a 1.100 euro Occhi dell’Antitrust su Alitalia Referendum, valide le firme Se verrà confermato l'aumento dell'aliquota Irpef del 41 al 43% e quella del 43 al 45%, secondo la Cgia di Mestre, saranno interessati più di 1.525.000 persone (pari al 3,7% dei contribuenti Irpef). Nelle casse dell'Erario dovrebbero finire 1,1 mld di euro in più, con un aggravio fiscale di 100 euro l'anno per i soggetti Irpef che presentano un reddito di 60.000 euro, fino a toccare i 1.100 euro per i contribuenti con 110.000 euro di reddito. Mentre per chi ha un livello di reddito pari a 150.000 euro l'aumento si attesterà sui 1.900 euro. Faro dell'Antitrust sull'Alitalia per verificare gli effetti sul mercato della fusione tra la vecchia compagnia di bandiera e Cai. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, scaduta la moratoria che aveva inibito il potere di autorizzazione dell'Authority sull'operazione, inizia ad accertare la costituzione o il rafforzamento di posizioni dominanti a seguito dell'operazione nonchè la loro persistenza a oggi sulla rotta Roma Fiumicino-Milano Linate e su altri 17 collegamenti. L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha giudicato valide le prime 534.334 firme presentate per il primo quesito e le prime 531.081 firme a sostegno del secondo quesito sul sistema elettorale. Il comitato promotore, che aveva raccolto più di un milione di firme, ora esulta e rimane in attesa del responso, a metà gennaio, sulla legittimità dei quesiti sulla legge elettorale su cui dovrà esprimersi la Corte Costituzionale. Oggi l’esecutivo decide come massacrarci IGOR IEZZI Inizia a farsi luce sui provvedimenti anticrisi che il governo dovrebbe approvare lunedì. Ma per i cittadini è buio pesto. Si conferma infatti l’intenzione dell’esecutivo guidato da Mario Monti e sostenuto da una maggioranza che va da Berlusconi a Bersani, passando per Di Pietro, Fini e Casini di aumentare le tasse e tagliare le pensioni. Il tecnogoverno dei professori non ha saputo ideare nulla di meglio delle solite vecchie ricette che prevedono di mettere le mani nelle tasche dei contribuenti del Nord. Per Super Mario sarà un week end impegnativo (iniziato già ieri sera con l’incontro al Colle con Giorgio Napolitano), un fine settimana da passare in “patria” dopo giorni a Bruxelles a prendere ordini dalla Merkel, da Sarkozy e dagli organismi sovranazionali. L’intera mattina di domenica sarà dedicata ad un giro di consultazioni con alcune parti sociali. Inoltre, sono previsti incontri con i leader dei partiti che lo sostengono già oggi. Saranno incontri bilaterali, anche perchè tutti appoggiano Monti Pdl, Pd, Udc e Fli dal premier per incontri bilaterali. Di Pietro si sfila ma si prepara a votare tasse e tagli alle pensioni ma tutti ne provano imbarazzo. Lunedì poi consiglio dei ministri e presenza nelle aule parlamentari. Anche se inizialmente Monti aveva preferito andare a Porta a Porta senza passare da Camera e Senato. Del resto lui è un “tecnico”... Il rito delle consultazioni per Monti sembra essere diventata un’ abitudine. Dopo gli incontri che hanno preceduto la sua nomina a presidente del consiglio, il Professore della Bocconi amico delle consorterie internazionali offrirà il bis in vista della manovra. A Palazzo Chigi sfileranno il forum nazionale dei giovani (un bel contentino da parte del governo più vecchio che si sia mai visto), le parti sociali, i rappresentanti sindacali delle forze dell’ordine e gli enti territoriali. Ancora una volta si ignorano le ragioni di chi contribuisce al Pil del Paese per il 9% Nessun ministro veneto nel Governo? Facciamo una lobby FEDERICO CANER Ho letto e condiviso in più punti il problema sollevato dal vicepresidente di Confindustria Antonio Costato rispetto all’equità negata al Veneto, e all’avversione da parte di Roma per le nostre richieste di autonomia. L’atteggiamento di questo Governo, fin dalla proclamazione della lista dei ministri e quindi dei sottosegretari, cozza contro una realtà evidente nei fatti, che però vale la pena descrivere nelle sue accezioni quantitative. Che il governo Monti non annoveri alcun veneto, ignorando chi contribuisce al Pil del Paese per il 9%, dovrebbe far riflettere. Ricordo, sempre riguardo al prodotto interno lordo che il Veneto nel 2010 è cresciuto Se autonoma, la nostra Regione potrebbe accollarsi anche una buona fetta di debito più di tutte le altre regioni, con un +2,8% a fronte di una media nazionale dell’1,3%, producendo un residuo fiscale di 3.405 euro pro-capite. Nonostante ciò, anche nel cuore del Nordest produttivo la morsa della disoccupazione si fa sentire in maniera forte, con un 5% di veneti che ha perso il posto ed un congruo numero di aziende anche di grandi dimensioni sull’orlo del fallimento. Ragionando quindi sull’autonomia, soluzione davvero equa alla crisi per il motore produttivo d’Italia è significativo comprendere come il Veneto riuscirebbe a garantirsi uno sviluppo importante anche, ad esempio, accollandosi una buona fetta di debito pubblico. Da uno studio su dati ufficiali di Plancia, strumento manageriale in uso al nostro Gruppo consiliare, emerge che se anche il Veneto si gravasse del 5,9% del debito nazionale, pari a 22.616 euro pro-capite (media ponderata tra criterio della responsabilità storica, demografia e capacità fiscale), il rapporto col Pil sa- Federico Caner rebbe del 74,8%. Meglio della Ue (82,3%), dell’area Euro (87,7%), della Francia (84,7%) e della Germania (82,4%). Analizzando poi la spesa pensionistica, che dal 1999 al 2009 ha inciso per il 30% sul debito italiano (558 miliardi), si nota come il Veneto, pur con la crisi dell’occupazione, ha accu- mulato in 11 anni un disavanzo di soli 13 miliardi e 530 milioni, pari al 9,6% del Pil, dandosi una copertura previdenziale del 91,1% (96% pre-crisi, contro Italia 78,2%, Sud 59,6%). Il fatto che il Governo ci ignori è tanto più grave se si valuta l’enorme contributo del Veneto a quel “capitale sociale” che, nella sua prima definizione di Lyda Judson Hanifan, si costituisce nella coesione tra «la buona volontà, l’appartenenza a organizzazioni, la solidarietà e i rapporti tra individui e famiglie che compongono un’unità sociale». E proprio alla differenza di capitale sociale (definito come “senso civico” o “bene comune”) è ascrivibile, secondo Robert Putnam e James Coleman, la diversità di crescita tra Nord e Sud degli Stati, e il gap di sviluppo economico nei territori. Vista perciò l’assenza di proprie personalità nel nuovo Esecutivo il Veneto può ambire a far sentire a Roma la propria richiesta di autonomia solo attraverso una forte azione di lobby, quella stessa che troppo spesso è mancata. Una “Lobby Veneto” tra industriali, artigiani, categorie produttive, sindacati, forze sociali, politica. Dimostrando che questa regione da 5 milioni di abitanti, 17 miliardi di residuo fiscale, 9% di Pil nazionale, un peso deve averlo, se non nell’organico dell’Esecutivo, almeno nelle prossime riforme. Capogruppo della Lega Nord Consiglio regionale veneto L’IDEA DI PASSERA PER SALDARE I DEBITI DELLA PA Incontro con i leader dei partiti che lo Titoli di Stato alle imprese, sostengono. Domani le parti sociali e lunedì ovvero come ti risolvo l’approvazione in Consiglio dei ministri Un rito formale che poco ha a che fare con la vera democrazia. L'avvertimento di Raffaele Bonanni a riguardo è chiaro. «Noi vogliamo una trattativa e non una semplice consultazione», ha detto il numero uno della Cisl. «Siamo per una trattativa, un confronto serrato - ha proseguito - stiamo parlando di problemi di milioni di persone, problemi delicatissimi che hanno bisogno di una giustificazione per qualsiasi soluzione si intraprenda» E per tutti saranno cattive notizie. In particolare sulle pensioni e su ulteriori tagli ai Comuni, alle Province e alle Regioni. L'innovazione più importante sarà l'estensione a tutti i lavoratori del sistema contributivo pro rata per il calcolo della pensione e l'anticipo dell'innalzamento dell'età pensionabile per le donne lavoratrici dipendenti nel settore privato, forse già a 63 anni dal prossimo anno, in luogo degli attuali 60. Tra le altre misure che potrebbero essere introdotte dal governo c’è anche lo stop dell'adeguamento delle pensioni - magari con l'esclusione di quelle più basse - all'inflazione per il 2012. Un tema delicatissimo, un taglio durissimo che ha già visto salire sulle barricate la triplice sindacale e creato forti imbarazzi nei partiti che sostengono il Governo e che si presenteranno al cospetto di Monti divise per non dare la sensazione che quella che lo sostiene sia una mag- gioranza politica. In realtà, poi, Pdl, Pd, Idv e Terzo Polo voteranno compatte contro pensionati e lavoratori. Anche se qualcuno cerca di prendere le distanze. spiegando perchè l’IdV non parteciperà agli incontri con il premier Monti. «Noi - ha detto riteniamo che un governo tecnico non debba avere una maggioranza anche gli enti locali sui quali cadrà la nuova scure montiana: un nuovo contributo di circa 3-4 miliardi: due alle Regioni (tramite sanità e personale), uno ai Co- L’ASSESSORE CIAMBETTI A MILANO «Germania, primo partner dell’area padano-veneta» MILÀN - «La crisi attuale non si supera scaricando i costi sul mondo del lavoro, sui lavoratori, sull’artigiano, sulle piccole imprese e sui pensionati, ma impedendo a quei gruppi che prosperano, vivono o sopravvivono tra benefici e privilegi, tra protezioni e favori, di perpetuare la loro posizione». Lo ha detto l’assessore veneto al bilancio, Roberto Ciambetti, intervenendo stamane a Milano al convegno promosso dalle organizzazioni Cisl regionali di Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, dal titolo: “Un gioco di squadra per il Paese. Sviluppo e welfare: un manifesto per il Nord”. «I nuovi scenari impongono sicuramente una diversa organizzazione del territorio, dell’economia, del welfare, delle relazioni anche internazionali – ha sottolineato Ciambetti – e lo imporranno ancor più se si verificherà una profonda modifica nell’assetto monetario europeo. Chiedersi cosa sarà, forse a breve, della grande area padano-veneta, non è argomento ozioso, visto che per quanto riguarda il Veneto, ma vale anche per la Lombardia e l’Emilia, la Germania è il primo partner commerciale sia per quanto riguarda l’export ma anche per l’importazione». «L'idea che ci debba essere una maggioranza politica che trova un accordo sotto banco e dietro la sagrestia, e non nelle aule proprie, ci è parsa inopportuna» ha detto Antonio Di Pietro Ciambetti ha poi parlato di «welfare diffuso in una città diffusa» nell’area padano-veneta allargata all’Emilia: «Qui potremmo sperimentare un nuovo rapporto tra lavoratore e impresa – ha detto –, anche nella partecipazione al capitale di rischio, anche nella piccola impresa e nella bottega artigiana, soggetti che caratterizzano il nostro sistema economico». «Spesso – ha concluso Ciambetti – non si tratta di inventare nuove soluzioni, ma di mettere a sistema esperienze vissute. Penso, richiamandomi a quanto accaduto nella mia regione, ai risultati positivi ottenuti attraverso la bilateralità lavoratore-impresa, che è risultata un’arma efficace, fino ad oggi, per fronteggiare gli effetti della crisi. Ma ha avuto un altro grande risultato: quello di aver introdotto una nuova cultura del welfare e del dialogo tra diversi attori sociali. Questa è la strada da seguire e, se possibile, da consolidare. Fino a quando si continuerà a guardare al Mezzogiorno d’Italia come ad un baratro da riempire di fondi per trasformarlo in miniera di consensi, continueremo ad essere immersi nella crisi di valori che stiamo vivendo oggi. Potremo costruire clientele, ma non futuro». politica, ma debba responsabilmente e liberamente prendere le proprie decisioni e illustrarle poi nelle Commissioni parlamentari e in aula». Nel mirino finiscono muni e 500 milioni alle Province. Se a tutto questo si aggiungono i tagli alla sanità, ai trasporti, la nuova ici sulle prime case e l’innalzamento dell’Irpef, il massacro sociale è compiuto. la quadratura del cerchio mercato, e dei vincoli europei» «Senza entrare nel merito della queA prima vista, un colpo di genio. stione più pacchiana già sollevata L’idea del ministro dello Sviluppo eco- dagli imprenditori (“paghiamo gli stinomico Corrado Passera di saldare pendi con i bot?”) - ha proseguito con titoli di Stato gli oltre 70 miliardi di Franco - ciò significherebbe aumendebiti che la pubblica amministra- tare il debito pubblico stampando una zione deve alle imprese sembrerebbe moneta fittizia, con buona pace del pareggio di bilandavvero la quadracio cui si è votato il tura del cerchio: i Governo Monti». creditori riuscireb«Passera si vabero ad entrare in da a studiare la possesso di quanfine degli “asseto loro dovuto prognati” impiegati prio in un momento dopo la rivoluzioin cui le banche ne in Francia del tengono ben stret1789!», conclude il te le porte dei loro senatore leghista. forzieri; lo Stato Che poi avanza un eviterebbe di finire sospetto: «forse il sanzionato dalla Ministro pensa alUe che, con una dila fase successirettiva apposita da va, ovvero quando recepire entro un Corrado Passera le aziende si reanno, impone il pagamento delle impresa da parte dello cheranno a scontare i Titoli di Stato Stato a 30 giorni; infine si risolve- presso le banche, con loro lauto agrebbe il “problema” della collocazione gio». Inevitabile la domanda “pesandi Bot, Cct e Btp che si riesce a te”: «Conflitto di interessi o defor“piazzare” ad ogni asta con sempre mazione professionale?» In attesa che qualcuno, magari lo maggiore difficoltà, tanto da provocare l’intervento delle banche centrali stesso ministro, risponda al quesito che lo riguarda, si deve registrare per evitare l’invenduto. Così, in un colpo ................................ l’adesione entusiasta alla proposta da solo di bacchetta maFranco: «Si finisce parte della presigica, sarebbe risolto tutto. E qualcuno si è per aumentare il debito dente di ConfinduEmma Marcepure spinto a scrivepubblico stampando stria, gaglia, felice re che questa idea da moneta fittizia» all’idea che lo Stato sola avrebbe giustificato la nomina di ................................ cominci «a fare emisPassera al rango di ministro, facen- sioni di Btp o Bot da dare alle imdolo uscire velocemente dal suo pre- prese come pagamento». Saltando cedente “impiego” di ad del gruppo quindi a più pari anche l’ipotesi da qualche parte avanzata di utilizzare Intesa-San Paolo. Peccato soltanto che qualcosa non per i pagamenti titoli vecchi ritirati torni. Tra gli altri, se n’è accorto il dal mercato “retail”, ed andando senatore del Carroccio Paolo Franco: quindi a dare un’altra “spintarella” «Quasi non posso quasi credere - ha alla crescita di quei 1.900 miliardi di commentato - che il Ministro Corrado euro che è il monte dell’intero debito Passera abbia fatto una proposta di pubblico sul quale il Paese è seduto. questo tipo! Pensare che le imprese, in E poi, non bastasse ancora, resta pagamento dei lavori svolti per conto l’interrogativo che si è posto il predi un Comune, della Regione o delle sidente di Confartigianato Giorgio Amministrazioni centrali, ricevano in Guerrini: «Se lo immagina un idraupagamento titoli di stato è frutto di lico che si vede pagare in Bot dalla una completa mancanza di conoscen- Asl debitrice?» No, si fa davvero faza della situazione delle aziende, del tica ad immaginarselo. GIOVANNI POLLI 6 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ CREMONA, LEGA FUORI DALLA GIUNTA PERRI Il direttivo della Lega Nord di Cremona ha deciso di uscire dalla coalizione di centrodestra che dal 2009 amministra il Comune capoluogo. A una settimana dall’assemblea dei militanti che, riuniti con il commissario Raffaele Volpi (foto), avevano chiesto al Movimento di uscire dalla maggioranza, la Lega ha deciso POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Sabato 3 dicembre 2011 di rompere con il Pdl e con il sindaco Oreste Perri. «Dall’assemblea dei militanti - spiega il segretario provinciale, Simone Bossi - era emersa la volontà pressoché unanime di lasciare la maggioranza che sostiene l’attuale Amministrazione. Ritengo però che l’impatto di tale decisione sia riconducibile a una più complessa situazione provinciale» Sabato 3 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ GALAN «FRUSTRATO» DAL GOVERNO E CONTRO LA LEGA «Mi sento un po’ frustrato. Non abbiamo perso le elezioni e ora al governo c’e’ gente che non ha preso nemmeno un voto. L’Italia è un paese strano. Si dice adesso che bisogna reintrodurre le preferenze, poi si invoca un governo mai scelto da nessun cittadino. Una contraddizione clamorosa». Così Giancarlo Galan Pensioni: Pd, se ci sei batti un colpo Pier Francesco Guarguaglini lascia e Giuseppe Orsi “raddoppia”. Sarà lui con il doppio incarico di presidente e amministratore delegato il nuovo timoniere di Finmeccanica. A chiudere l'era Guarguaglini è stato il cda straordinario del gruppo che si è riunito, giovedì pomeriggio, al quartier generale di Piazza Montegrappa. Per Dario Galli, Presidente Provincia di Varese e membro Cda Finmeccanica, «il risultato del Cda di Finmeccanica, con l’indicazione di Giuseppe Orsi come Amministratore delegato e Presidente, è un segnale estremamente importante che si è voluto dare in un momento particolarmente difficile sia dei mercati, che dell’azienda. Siamo certi che i risultati che l’ingegner Orsi ha portato negli ultimi anni in Agusta Westland, diventata una delle più importanti aziende al mondo produttrice di elicotteri, verranno confermati dall’intero gruppo. Gli attacchi strumentali fatti alla persona di Giuseppe Orsi negli ultimi giorni sono stati così rintuzzati e auguriamo all’Amministratore delegato e Presidente di poter lavorare in tutta serenità nei prossimi anni nell’interesse dell’azienda. Per chi poi continua a confondere la politica con la “partitica” e la giusta difesa del territorio con il presunto bene di carattere superiore, ricordiamo che la Lega Nord appartiene a pieno titolo alle prime due categorie». Il partito di Bersani spaccato sull’abolizione dell’anzianità che il Governo sta per approvare. Il dubbio: come voterà in Aula? queste cose - ha tagliato pronta e sarà approvata cocorto - non serviva un Go- sì come ha deciso il Governo di professori, bastava verno. Il premier, tanto per far capire che aria tira, riun Governo di malfattori». All'appuntamento con la ferirà alle Camere, convoieri sera riforma delle .................... cate d'urgenza per pensioni il Pd si sedute straordipresenta in maDemocrat narie, sui conteniera più come sindacati nuti dei provveplessa e certasono su fronti dimenti lunedì mente più diviE cosa so. Oggi Monti, opposti. Mai stesso. farà il Pd? Pascome annunciato, incontrerà i la divisione era serà la linea di segretari di par- stata così netta Ichino che non tito e alle nove di .................... vede nessuno ta dal segretario del partito Governo toccherà le pensio- stasera toccherà scandalo nell'insia davvero una coperta ni, hanno fatto sapere gli proprio a Bersani. Ma si nalzamento della soglia deltroppo corta per nasconde- uomini del Gabbiano che tratta di riunioni che evi- l'anzianità oppure quella re le divisioni interne. Come vola, «noi votiamo contro». dentemente non cambie- della vicepresidente Rosi la pensi l'Idv su questo fron- Ancor più netto il giudizio di ranno la sostanza delle co- Bindi o di Fassina? Più prote è abbastanza chiaro: se il Antonio Di Pietro: «Per fare se. La manovra ormai è babile che il partito si divida in mille rivoli mentre Bersani prudentemente ieri ha taciuto. Chi invece ha cercato di e con il rischio di essere lesive metterci una pezza giustidell’interesse pubblico. Le 27 ore di ficando la distanza tra le emendamenti sono ancor più moposizioni del partito e quelle tivate da questo atto del tribunale, dei sindacati che sulle penche segue il nostro incontro con il sioni sono sul piede di guerprefetto e che fa capire a Pisapia e ra e promettono barricate è compagni che le regole esistono e il veltroniano Paolo Gennistra, più volte accusato dall’op- diverse commissioni consiliari e poi che devono essere rispettate». tiloni «Penso che la Cgil e i «Probabilmente tutto l’iter buroposizione di esprimere pareri as- l’aula del Consiglio comunale che sindacati facciano il loro solutamente discordanti con l’in- ne ha discusso per oltre 27 ore. Un cratico è corretto ma con questa mestiere. Il Pd ne fa uno teresse pubblico e di comportarsi in percorso pubblico e un dibattito ap- novità il duo delle tasse Tabaccidiverso - ha detto l'espomaniera poco trasparente su ces- profondito che consentono di af- Pisapia ha perso ogni credibilità di nente del Pd - dobbiamo sioni di quote fondamentali per la frontare con assoluta serenità qua- fronte alla città - prosegue Morelli porci un problema più gelunque verifica sulle visto che ora le vendite (e il bilancio) stabilità del bilancio nerale visto che non rapprocedure seguite» potrebbero essere a rischio. Darandel Comune e già prepresentiamo soltanto quella mentre per Taba cci no ancora la colpa alla Giunta previste dalla precedente parte di lavoro dipendente e l’apertura dell’inchie- cedente?». Giunta. quindi non vedo nessuno Secondo l’esponente del Carrocsta «non ha nessun siLa notizia ha scatescandalo in atteggiamenti gnificato. Non può cio meneghino «la partita delle cesnato le reazioni della diversi tra sindacati e Pd». comportare nulla. E’ sioni è stata giocata su tavoli diversi politica con Palazzo Se il Pd veleggia sempre più un modello 45» senza rispetto a quelli istituzionali ed il Marino che ha spiegato velocemente verso una soripotesi di reato o in- consiglio comunale ha solo “raticome: «Le procedure ta di democratizzazione stidagati. Una linea che ficato” scelte già fatte. Noi lo abper la vendita delle le Dc, la sinistra di Dilinon convince affatto la biamo denunciato e ora anche i quote delle controllate berto promette una fusione Lega che con il suo con- giudici vogliono fare trasparenza del Comune, sono state con la Cgil. Insomma siamo sigliere A lessandro nelle nebbie calate da Pisapia-Tatrasparenti e corrette. Giuliano Pisapia alle solite: la sinistra non M o r e l l i , s p i e g a : bacci su Sea-Serravalle». Il bando che prevede la esiste e l'ennesima prova si Per il Pdl interviene Riccardo De possibilità di acquistare alternati- «L’apertura di un fascicolo riguardo vedrà nelle Aule parlamenvamente il 30% di Sea, o il 18,6% la vendita di Sea e Serravalle con- Corato: «L’apertura del fascicolo è il tari lunedì pomeriggio della Milano Serravalle insieme al ferma le nostre proteste riguardo il frutto di una serie di decisioni paquando il premier si pre20% di Sea, è stato approvato al modo irrituale con cui Tabacci ha sticciate fatte dall’Assessore Tabacsenterà per spiegare la sua termine di una valutazione che ha operato sulle cessioni con dichia- ci in primis ed avvallate dal Sindaco prima manovra lacrime e coinvolto prima numerose sedute di razioni assolutamente inopportune di Milano e dalla maggioranza». sangue. sibilità di andare a riposo dopo 40 anni di contributi versati, sono quasi tutte concentrate in Padania. Ma ormai gli argini si sono rotti e la controriforma del Governo Monti è quasi giunta in porto. Ma cosa farà la sinistra di fronte alla distruzione del sistema sociale? Insomma come farà il Pd a votare in Parlamento queste misure? E' una domanda che evidentemente si pongono in tanti visto che gli occhi sono tutti puntati sul partito di Bersani. Certo è che alla griglia di partenza i democratici si stanno mostrando da giorni confusi e divisi. E sembra proprio che la parola equità sbandiera- Cessione quote Sea e Serravalle, la Procura di Milano apre inchiesta GIANNI CASATI MILÀN - La Procura di Milano apre un’inchiesta sulla cessione delle quote di Sea e di Serravalle detenute dal Comune di Milano. Viene così a galla la mancanza di trasparenza denunciata dalla Lega nelle 27 ore di consiglio comunale nelle quali l’opposizione ha impegnato la Giunta Pisapia. Si tratta, al momento, di un fascicolo conoscitivo, senza indagati e senza ipotesi di reato, nato da alcune segnalazioni sull’approvazione, il 15 novembre scorso da parte del Consiglio comunale, della delibera sulla cessione dei due pacchetti di minoranza di Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, e di Serravalle, la società autostradale, con un importo a base d’asta di 385 milioni. In questi pochi mesi di amministrazione sono state numerose le polemiche che hanno avuto come protagonista l’assessore democristiano della giunta di si- (foto), ex ministro dei Beni culturali alla Zanzara su Radio 24. Galan attacca poi il Carroccio, dicendo che per il Pdl «l’alleanza con la Lega non e’ inevitabile; si puo’ pensare di fare a meno dei leghisti per allearsi alle forze di centro perché spesso il partito di Bossi difende interessi particolari e conservatori. Ora all’opposizione spera di recuperare qualche voticino» Dario Galli: «Bene Orsi alla guida di Finmeccanica» IVA GARIBALDI La riforma sulle pensioni il ministro Fornero sembra averla già pronta nel cassetto. E non racconta nulla di buono soprattutto sul fronte dell'anzianità che il Governo Monti, di fatto, vuole abolire. E ci sono sorprese amare anche con quella di vecchiaia perché l'età pensionabile è destinata ad alzarsi subito per le donne dipendenti del privato. Già dal 2012 non basteranno più 60 anni per le lavoratrici: bisognerà averne almeno 63. Un innalzamento che proseguirà fino a raggiungere la soglia degli uomini già nel 2018 e non più nel 2026. Ma non finisce qui perché nel provvedimento che vedrà la luce lunedì prossimo è previsto, sempre in tema di pensioni, il passaggio al metodo contributivo per tutti a partire dal 2012. Contro l'ipotesi di mettere le mani sulle pensioni di anzianità la Lega Nord è stata sempre in prima linea così come si è sempre opposta a toccare verso l'alto l'età pensionabile delle donne. E finché il Carroccio è stato al Governo ogni tentativo su questi fronti è sempre stato bloccato. Non ci sta la Lega a toccare i diritti acquisiti, e del resto le pensioni di anzianità, quelle cioè che prevedono la pos- 7 laPADANIA ANDREA ACCORSI Figuraccia del governo sulla presentazione ufficiale della “madre di tutte le manovre” al Paese. Mario Monti ha pensato bene di imitare il suo predecessore a Palazzo Chigi e sfruttare la platea televisiva di Porta a porta per illustrare le misure “lacrime e sangue” che ci attendono. Peccato che, in questo modo, avrebbe scavalcato la sede istituzionale deputata per farlo, ovvero il Parlamento. Uno scivolone cui, in serata, il “tecnico” si è precipitato a porre rimedio annunciando che, prima di apparire sul piccolo schermo, troverà il tempo di passare dalla Camera e dal Senato. Nel primo pomeriggio è stato annunciato che martedì prossimo Monti sarebbe stato ospite di Bruno Vespa nel salotto politico televisivo per eccellenza, su Raiuno. A Porta a porta il capo del governo ................................. Dopo il Cdm di lunedì il Professore sarà ospite di Vespa a Porta a porta. Fugatti: «Uno sgarbo alla democrazia». Davico: «Riferisca alle Camere, non in televisione» ................................. imposto da Bruxelles spiegherà le misure anti crisi che l’Esecutivo varerà nel Consiglio dei ministri di lunedì. Insieme con lui, è prevista la presenza in studio dei ministri dello Sviluppo economico e Infrastrutture, Corrado Passera, e del Lavoro e Politiche sociali, Elsa Fornero. «Uno sgarbo alla democrazia» ha tuonato il capogruppo del Carroccio in commissione Finanze alla Camera, Maurizio Fugatti. «Noi leghisti - ha rincarato il sen. Michelino Davico, già sottosegretario all’Interno - siamo stati i primi a chiedere al nuovo governo di riferire alle Camere: è lì che lo attendiamo, né in televisione né altrove». Critiche sulla scelta del Professore sono piovute anche dal Pdl e dal Pdci. Tutto un falso problema, Figuraccia di Monti: «Prima la Tv, dopo il Parlamento» Poi ci ripensa e trova il tempo di spiegare la manovra in Aula Censis: Paese fragile e schiavo della finanza Il Paese è "fragile, isolato ed ete- inadeguatezza della classe dirirodiretto", con una dialettica po- gente italiana incapace di fare litica "prigioniera del primato dei riforme». Siamo fragili, dice il Cenpoteri finanziari, che fanno rigore sis, "a causa di una crisi che viene ma non sviluppo". E' l'Italia della dal non governo della finanza glocrisi secondo il Censis, che però balizzata". I nostri antichi punti di non vede solo nero, perché di forza (la capacità di adattamento e fronte all'emergenza c'è una re- i processi spontanei di autoresponsabilità collettiva pronta a golazione nel welfare, nei conentrare in gioco, con 6 italiani su sumi, nelle strategie d'impresa) 10 pronti a fare sacrifici in nome non riescono piú a funzionare. Ma del bene comune. Nel ..................... il primato della regolazione finanziaria suo annuale RapporIl Carroccio: di vertice, avverte, to sulla situazione sopuò esprimere solo ciale del Paese l'isti«È il risultato una dimensione di tuto di studi sociali presieduto fotografa dell’inadeguatezza controllo, non di evoluzione e crescita: "ilun'Italia dove la crisi della classe pensare che i economica ha colpito politica, incapace lusorio poteri finanziari dise"come una scure" sodi fare riforme» gnino sviluppo" perprattutto i giovani, che hanno perso un ..................... ché quest'ultimo "si fa con energie, momilione di posti di lavoro in 4 anni. Un Paese dove bilitazioni, convergenze collettil'occupazione stenta, il lavoro ve". Qualche buon segnale già c'è: sommerso cresce, i servizi sono secondo un'indagine del Censis, il scadenti, il risparmio delle fami- 57,3% degli italiani è disponibile a glie è stato eroso, i Comuni sono fare sacrifici per l'interesse gesull'orlo del default sociale. E con nerale del Paese - anche se il 46% un forte rischio, avverte il pre- di questi lo farebbe solo in casi sidente Giuseppe De Rita, di una eccezionali. E ancora: gli italiani sono stanchi dei furbetti e della «deriva nazionalpopolare». Per l'assessore leghista in ve- violazione delle regole: l'81% conneto, Roberto Ciambetti l'imma- danna duramente l'evasione figine del Censis è il risultato «della scale. invece, per i suoi fan più accaniti. Per il Pd «quello che conta è che Monti vada sulle reti Rai». L’Api ha eluso il problema invocando la prima serata. Mentre l’immarcescibile Pier Ferdinando Casini ha tagliato corto: «Credo che sia importante spiegare al Paese». E chissenefrega del modo. Con buona pace di Casini, lo stesso Monti si è poi accorto della gaffe istituzionale. Travolto dalle critiche per la preferenza accordata alla Tv (ancorché di Stato) a scapito delle Aule dove siedono i rappresentanti dei cittadini legittimamente eletti, in serata il presidente del Consiglio ha diffuso una nota in cui annuncia che al termine della riunione del Consiglio dei ministri di lunedì si recherà alla Camera (alle 16) e al Senato (alle 18) per un’informativa urgente riguardo ai provvedimenti adottati, non prima però di aver informato la stampa, con particolare attenzione a quella internazionale. E senza rinunciare alla passerella tv di martedì, con un’anteprima di mezz’ora in prima serata e un approfondimento nel consueto spazio di seconda serata. «La pezza è peggio del buco sbotta Davico -. Prima di andare da Vespa, quindi, Monti fa in tempo a passare da noi. Messo sotto pressione, ha fatto in tempo a inserire in agenda due “comparsate” in Parlamento entro le 20, in tempo per concedere le immagini ai telegiornali». Come chiosa il senatore Piergiorgio Stiffoni, «abbiamo scoperto che per Monti il fascino della tv è molto forte». [email protected] CASA L’Istat: crollano mutui e compravendite ROMA - Nel secondo trimestre 2011 si confermano le difficoltà del mercato immobiliare con un calo di compravendite e mutui, scesi rispettivamente del 3,2 e dell’8,1 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto emerge da un’indagine dell’Istat, secondo cui le compravendite di unità immobiliari sono ammontate in totale a 219.905 nel secondo trimestre, di cui il 93,2% ha riguardato immobili per abitazione e il 5,9% unità immobiliari ad uso economico. Rispetto al secondo trimestre 2010, le compravendite di immobili ad uso residenziale diminuiscono del 3,1%, quelle di immobili ad uso economico del 2,5%. Quanto ai mutui, il totale è stato nel trimestre di 193.474: quelli con costituzione di ipoteca immobiliare (118.834) sono diminuiti del 5,3%, mentre i mutui non garantiti da ipoteca immobiliare (74.640) si sono ridotti del 12,3%. Su base annua la diminuzione dei mutui osservata nelle città metropolitane è stata minore di quella registrata nelle altre città. 8 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 3 dicembre 2011 FMI SI RAFFORZA CON PRESTITI BANCHE CENTRALI Il Fondo Monetario Intrernazionale auspica che le banche centrali dei Paesi membri possano contribuire all’uscita dalla crisi finanziaria internazionale aumentando la dotazione dei rispettivi patrimoni fornendo fino a duecento miliardi di euro. Tali risorse sarebbero, poi, impiegate per aiutare i Paesi dell’eurozona alle POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ prese con la crisi dei debiti sovrani. Come ha detto il direttore generale Christine Lagarde (foto), «l’Fmi avrà bisogno di più risorse se la crisi dovesse peggiorare. Questi prestiti potrebbero arrivare dalla banche centrali dei Paesi membri, infatti questi istituti stanno già veicolando finanziamenti verso il Fondo in base al Nuovo Accordo sui Prestiti ed accordi bilaterali dal 2009» ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ CRISI: OBAMA INVIA GEITHNER IN EUROPA L’America è in prima fila per salvare la moneta unica europea. Barack Obama (foto) sa benissimo che se l’euro entrasse in crisi, non solo l’economia europea, ma anche quella americana subirebbe danni gravissimi. Uno scenario apocalittico per i mercati finanziari di tutto il mondo. Spinto da questa preoccupazione, ma anche determinato a POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Anche la Merkel se n’è accorta: «Se salta l’Italia l’euro non c’è più» BERLINO - L’Italia ha un Governo senza nemmeno un esponente eletto democraticamente. È indicativo del fatto che, indubitabilmente, vi siano poteri che sfuggono alla conoscenza dei più in grado - se non di pilotare - quantomeno di orientare le politiche degli Stati, figurativamente basati sull’espressione democratica popolare. Se ciò è possibile, figuriamoci di cosa possono soffrire i mercati finanziari, le economie dei Paesi, il sistema creditizio mondiale. Finora la metastasi della crisi è stata curata con semplici antipiretici e, quindi, la neoplasia è esplosa, contagiando a partire da Irlanda, Portogallo, Grecia, Italia, il cuore dell’Europa. Se n’è accorta anche Angela Merkel che la situazione sta andando a rotoli, e che se la Penisola scivola nel baratro, rischia di trascinare a fondo anche coloro i quali si ritengono forti. «Il futuro dell’Italia è anche il futuro della zona euro», ha sostenuto ieri la cancelliera tedesca, senza dire però che finora il tracollo finanziario del Belpaese ha significato l’arricchimento della Germania. Fase conclusa, ora l’acqua torbida mediterranea è arrivata ai confini bavaresi. Ora la Merkel annuncia ufficialmente, intervenendo al Bundestag, che per uscire dal pantano dove ha ficcato il Vecchio Continente, vuole realizzare l’unione fiscale dell’Europa. Perché, sostiene, «l’Ue è seduta su una polveriera» e per risolvere la crisi del debito «potrebbero volerci anni». Ribadisce, però, il no incondizionato di Berlino agli Eurobond, tanto invocati dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti e negati soltanto dall’interessata te- Preoccupato anche l’Eliseo. Il presidente Sarkozy: «L’Europa rischia di essere spazzata via dalla crisi se non riuscirà a riprendersi» stardaggine teutonica. La Germania chiede meccanismi di controllo più forti sui bilanci degli Stati facenti parte dell’Europa, un’unione fiscale «con regole stringenti, almeno per la zona euro». Finge di non sapere la Merkel che ad affossare questa nuova entità sarà il Mezzogiorno italiano, perché l’espressione «regole stringenti» è sconosciuta al vocabolario del me- Con ubicazione strategica cediamo totalmente / parzialmente QUOTE di SOCIETÀ SPECIALIZZATA nella PROGETTAZIONE / COSTRUZIONE e MONTAGGIO di IMPIANTI per il TRATTAMENTO delle ACQUE e TRATTAMENTI RIFIUTI SOLIDI URBANI - importante know-how applicabile anche ad altri settori - consolidato portafoglio clienti costituito anche da aziende multinazionali, estere ed enti pubblici - fatturato annuo circa € 10.000.000,00 con RIF. 9953 reali margini di crescita ridione della Penisola. Ma è un dettaglio, l’importante ora è sostenere l’Italia, visto che tutta la baracca sta per essere demolita. «La sfida che attende l’Italia è enorme - ha detto la cancelliera - poiché è responsabile del suo futuro e di quello dell’Europa». Un po’ a scaricare le responsabilità su di noi, vittime della diarchia Merkel-Sarkozy. Ma dal Bundestag tranquillizza il Continente: «È assurdo dire che la Germania voglia dominare l’Europa in ogni modo». Mentre parla la cancelliera in Italia succede quanto segue: il Censis fotografa il Paese e comunica che negli ultimi quattro anni quasi un milione di giovani hanno perso il lavoro, uno su quattro tra i 15 e i 29 anni non studia né lavora. E, poi crollano i mutui perché l’accesso al credito è impossibile, il mercato immobiliare è in recessione, la produzione arranca, i consumi prendono la picchiata, la spesa pubblica aumenta in maniera esponenziale. Il presidente francese ha capito che le cose cambieranno in peggio anche per Parigi, perciò da qualche giorno è più prudente da una parte e più critico dall’altra. Soprattutto nei confronti della Merkel. «L’Europa rischia di essere spazzata via dalla crisi se non riuscirà a riprendersi», sostiene Nicolas Sarkozy da Tolone sottolineando che la situazione oggi è estrema e che «deve essere assolutamente chiaro che quello che è stato fatto per la Grecia, non si ripeterà più e che ormai nessun Paese della zona euro andrà in default». Alla moneta unica non si può rinunciare a detta del presidente francese: «La scomparsa della moneta unica avrebbe conseguenze drammatiche per i francesi, perché renderebbe il nostro debito insostenibile. Con l’u s ci t a dall’euro, il nostro debito si raddoppierebbe». Quanto alla Bce, oggi guidata dall’italiano Mario Draghi, ha spiegato Sarkozy, «deve rimanere indipendente» mentre il fondo salva-Stati Efsf «fornirá le risorse per mettere una barriera alla speculazione». Ma sull’evoluzione della crisi il duo Merkozy concorda: per uscirne ci vorranno anni. Lombardia, finanziaria approvata in Commissione MILÀN - La Commissione Bilancio presieduta da Fabrizio Cecchetti ha approvato ieri a maggioranza la manovra finanziaria per il 2012 che andrà al vaglio del Consiglio regionale per l'approvazione definitiva nella Sessione di Bilancio di fine anno, prevista per i prossimi 20 e 21 di- CANCELLIERI E KAISER L’egemonia tedesca infrange ogni patto RAFFAELE VOLPI «Se ci saranno modifiche nei trattati, farò in modo di proteggere e rafforzare gli interessi britannici» Hanno detto «La Merkel con la sua politica ha isolato la Germania in Europa. Questa mania di tirarsela mi preoccupa» David Cameron Via libera tra mille zuffe al bilancio 2012 dell’Ue La Lega strappa impegni per agricoltura e frontiere CLAUDIO MORGANTI Durante la mini-plenaria del Parlamento europeo, a Bruxelles, è stato definitivamente approvato il bilancio dell’Ue per l’anno 2012. Quest’anno, durante la fase finale dei negoziati, una disputa molto pericolosa, indice di un’evidente spaccatura all’interno dell’Ue, ha tenuto banco tra il Consiglio e la Commissione. Il primo ha infatti accusato l’Esecutivo Ue di aver fornito cifre non veritiere, in particolare, in merito alla richiesta di 550 milioni per coprire il fabbisogno di pagamenti della rubrica 1, che riguarda la crescita sostenibile. Ad accusarsi l’una con l’altra, quindi, sono state due stesse Istituzioni europee, mentre il Parlamento, stavolta, si è dimostrato responsabile perché ha ritenuto opportuno svolgere il suo ruolo, decisamente più politico, difendendo le sue priorità per quanto riguarda gli impegni, e lasciando le responsabilità dei pagamenti al Consiglio. Capisco che, in linea di massima, sia difficile arrivare ad un compromesso, dal momento che non è facile conciliare le varie esigenze, soprattutto quando sul piatto ci sono poco meno di 140 miliardi di euro, una cifra molto elevata, ma che rappresenta, in realtà, “solamente” l’1% dei prodotti nazionali lordi degli Stati che compongono l’Unione europea. La Lega Nord è per un bilancio che sia il meno oneroso possibile, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale, tuttavia alcune priorità andavano mantenute, ed il risultato raggiunto si può considerare abbastanza soddisfacente. Sono stati accolti i nostri emendamenti per mantenere un adeguato livello di sostegno agli agricoltori e alle piccole e medie imprese e, novità di quest’anno, sono stati stanziati maggiori finanziamenti per Frontex, l’agenzia di controllo delle frontiere dell’Ue. Grazie a queste nuove risorse, speriamo si possa finalmente avere un impegno concreto dell’Europa sull’immigrazione, per non lasciare solo all’Italia il compito di far fronte a nuove ondate migratorie, come ricordano le nostre cronache recenti. All’interno del bilancio europeo si sarebbero dovuti abolire, o perlomeno ridurre, i milioni di euro stanziati per l’integrazione dei Rom, o quelli spesi per la cooperazione con Paesi lontani e poco incisivi dal nostro punto di vista. Per non parlare, poi, dei costi amministrativi di quell’enorme apparato buro- Helmut Schmidt cratico che è l’Unione europea: anche in questo caso si sarebbe potuto fare di più, sebbene vi siano già state alcune riduzioni rispetto al passato. Nei prossimi mesi, ci sarà inoltre da valutare anche il nuovo quadro finanziario pluriennale comunitario, una programmazione di bilancio su sette anni, 20142020. All’interno di questo accordo si dovranno trovare anche le nuove risorse per l’Unione: attualmente, gran parte del bilancio proviene dagli Stati membri, in base al lororeddito nazionale lordo (Rnl) e vi è, inoltre, una quota minore derivante da entrate su dazi per alcuni prodotti ed una parte residuale di Iva armonizzata. Tale sistema ha subito, nei decenni, numerose modifiche, a partire dalla famosa “correzione britannica”, risalente oramai alla metà degli anni Ottanta, per cui il Regno Unito versa oggi molto meno di quanto dovrebbe; analoghe modifiche, seppur minori, si sono avute 9 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 anche per la Germania e i Paesi Bassi. Per il futuro, quindi, si prospettano due soluzioni: da un lato un finanziamento semplice in base al Rnl degli Stati membri, senza alcuna correzione, e dall’altro una risorsa esclusiva dell’Unione europea, magari da ricavarsi da esternalità negative, come ad esempio l’inquinamento, o da eventuali tassazioni sui prodotti energetici o sulle transazioni finanziarie. Il bilancio europeo dovrebbe servire a finanziare necessità concrete, non può certo diventare un altro carrozzone di spesa pronto a gravare sui cittadini. Purtroppo, la Lega è l’unica voce fuori dal coro a ribadirne la sua principale funzione, visto che gli altri grandi partiti europei, i Popolari e i Socialisti, trovano sempre il modo di applicare la logica della spartizione, anche a Bruxelles, facendosi reciproche concessioni che alla fine, però, pesano sull’intera collettività. Europarlamentare Lega Nord Sono stupito e preoccupato per le parole della cancelliera tedesca che non maschera nemmeno più il disegno egemonico che propone sull’Europa. La Merkel chiede sanzioni per chi non si attiene ai patti dimenticandosi che Germania e Francia quando ha fatto loro comodo i patti li hanno violati e senza conseguenze come ha ricordato il presidente Monti. Ma le parti che più preoccupano sono quelle che indicano per alcuni settori, quali in fisco, le cessioni delle sovranità nazionali senza però che vi siano né chiari disegni di architettura istituzionale e senza l’introduzione degli Eurobond che alla Merkel non piacciono. Inoltre la cancelliera pretende l’ulteriore allargamento dei confini europei in particolare guardando ai paesi dei Balcani ovvero un ulteriore sforzo economico da fare verso mercati che faranno concorrenza sleale alle nostre categorie produttive ma che interessano la Germania come possibili aree d’esportazione. Andrebbe chiesto invece alla Germania di attivare nel suo sistema il pareggio di bilancio nel 2013 come l’Italia invece di dilazionarlo per Federazione e Lander nel 2016 e nel 2020 visto lo stato fallimentare in cui versano alcuni Lander. E farlo nel 2013 senza aspettare la comoda apertura dei mercati di comodo dei Balcani che servirebbe a sostenere ulteriormente e quasi esclusivamente l’economia tedesca. Alla cancelliera Merkel sarebbe inoltre opportuno ricordare l’immediata necessità di risolvere il problema dei capitali di rischio rilevati in più banche tedesche dagli organi preposti poiché mentre la fattispecie è stata rilevata in una sola banca italiana sono emerse criticità in molti primari istituti germanici. E poi indecente che dopo essersi opposta per anni alle richieste di rivedere utilmente, come misura di sostegno all’economia, e come richiesto dalla Lega il patto di stabilità oggi la Germania parli di rivedere probabilmente a suo favore i trattati comunitari. La coesione dell’Unione Europea è messa a repentaglio dalla cancelliera Merkel che parla di partner privilegiati, come la Francia, e che quindi si permette senza averne titolo di fare classifiche di comodo per dettare politiche egemoniche ed interessate. Parte dei contenuti e certamente i toni sono da rispedire al mittente. Deputato della Lega Nord, ha fatto parte del comitato che ha lavorato per l’introduzione del principio del pareggio di bilancio in Costituzione fare fino in fondo la sua parte, Barack Obama ha deciso di inviare il suo titolare del Tesoro, Timothy Geithner in Europa per parlare con i protagonisti di questa fase drammatica. A pochi giorni dal vertice europeo del nove dicembre, il ministro americano vedrà Nicolas Sarkozy, Mario Monti, il presidente della Bce Mario Draghi e il ministro tedesco delle Finanze Wolfang Schaeuble cembre. I documenti (Finanziaria, Bilancio di Previsione 2012 e Bilancio pluriennale 2012-2014 e Collegato ordinamentale) delineano una situazione caratterizzata da un «contesto economico particolarmente difficoltoso, che risente ancora ampiamente della crisi economica». «Tutto ciò - spiega Cecchetti - richiede sforzi particolari per sostenere imprese, lavoratori, cittadini e famiglie. A queste difficoltà' si aggiunge poi il ridimensionamento delle risorse statali che taglieranno alle casse della Lombardia una cifra di quasi 1 miliardo e 500 milioni». SOVRANITÀ NAZIONALI A RISCHIO L’unione fiscale sarà il cappio di Francoforte AGOSTINO D’ANTUONI Vere e gravi le parole di Angela Merkel. Per la cancelliera l’Europa è sul punto di realizzare una unione fiscale. È già in agenda, ha detto. Grave perché nelle democrazie del Vecchio Continente la rinuncia alla sovranità monetaria ha privato di fatto i singoli Stati della possibilità di governare gli equilibri economici delle nazioni. Le conseguenze di quella rinuncia le abbiamo sotto gli occhi proprio in questi giorni. Non siamo più padroni delle sorti economiche dei nostri territori. Tutto quello che sta accadendo doveva portare ad un ripensamento su quelle scelte. Non ad una ulteriore riduzione dei margini di autonomia. Quando la Merkel parla di una uniformità fiscale e di bilancio racconta la fine della democrazia delle singole nazioni in Europa. Non potremo decidere più nulla. E subire ogni decisione presa a Francoforte, di cui Bruxelles è solo una rappresentazione per chi ancora non ha capito chi governa veramente le sorti di tutta Europa. Ormai da molti anni. Ci siamo lasciati stringere il cappio al collo poco a poco. Quasi provando piacere, come nei peggiori dei giochi erotici che finiscono male. L’idea di avere una unica moneta in tasca ha illuso quasi tutti. Nella speranza che si potessero creare da soli gli equilibri mancanti. Non è stato così. Perché il germe del fallimento l’Euro e l’Europa lo avevano nella loro genesi. Nelle regole dei Trattati, che sono alla base dell’Euro, sono scritte le ragioni del fallimento. Ecco perché sono vere le parole della Merkel. L’Euro nasce sulla finzione che tutti i bilanci degli Stati dell’Unio ne siano uguali. Non è così. L’Euro nasce sul falso presupposto di creare un ’unica moneta per nazioni che hanno diversi valori tra importazioni ed esportazioni. Le ragioni del fallimento della moneta unica sono scritte alla base dei Trattati approvati dagli Stati membri Diversi rapporti tra Pil e debito pubblico. L’Euro nasce nella finzione di immaginarci tutti figli della stessa madre. Ha ragione la Merkel. Per avere una unica moneta bisogna avere territori sempre più omologati ad una unica regia. Quello che la Merkel omette di dire è chi governerà questo grande progetto di assimilazione di gente e territori. Non lo dice perché come per giocatori di poker la mano deve essere tenuta coperta fino alla fine. La Germania e i poteri forti del Vecchio Continente si stanno prendendo la rivincita. Dopo sessant’anni dalla fine della guerra è arrivato il momento di riprendersi il governo dell’Europa. Non è servito invadere la Polonia per cominciare. Il progetto è stato più lungo e raffinato. Il cavallo di Troia dell’Euro ha raggiunto in questi mesi il suo vero obbiettivo. Portare l’E uropa alle soglie del fallimento per poter imporre una regia sovranazionale salvatrice. Ecco svelato il piano. Ecco dove vuole andare la Merkel quando parla di unificazioni fiscali e di bilancio. Interroghiamoci su cosa rimarrà ai governi democratici fantoccio delle capitali degli Stati. Nulla su cui decidere veramente. Nulla su cui poter imporre la volontà del popolo. Lo scenario dei prossimi giorni sarà questo. Non possiamo salvare l’Europa senza gli Eurobond ed un consolidamento del Fondo salva Stati. Berlino ha fatto sapere che vincolerà il proprio consenso a questi strumenti di salvezza solo dopo le revisioni dei Trattati. Che annulleranno il significato dei poteri democratici dei singoli Stati. La gente scenderà in strada per festeggiare il salvataggio. È accaduto così nella Storia. Folle che festeggino l’entrata in città dei conquistatori. Esiste una sola via perché tutto questo non avvenga. Avere il coraggio di opporsi. Uscendo dall’Eu ro. Questa è l’unica scelta per una nuova resistenza. Per salvare il significato vero della democrazia. Il governo del popolo. 10 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 3 dicembre 2011 DA MACELLAI A IMPRENDITORI GRAZIE ALLE ’NDRINE Da gestori di una macelleria e di una pizzeria a Reggio Calabria a gestori di locali pubblici e del noleggio di macchinette da gioco a Milano e in Lombardia. Attività che nel giro di pochi anni hanno portato la famiglia ad avere «una disponibilità economica e finanziaria milionaria assolutamente sproporzionata alla POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ precedente situazione» grazie a «redditi illegali». A tracciare la parabola economico-finanziaria del clan Lampada-Valle è il gip Giuseppe Gennari nell’ordinanza che ha portato in carcere i fratelli Lampada, Giulio e Francesco, Leonardo Valle, il giudice Vincenzo Giuseppe Giglio (foto), il consigliere regionale della Calabria Francesco Morelli e il penalista Vincenzo Minasi Convegno della Camera penale di Busto Arsizio su “Pianeta carcere” Migrazioni e politiche più severe all’origine del boom penitenziario ORAZIO SORRENTINI BÜSTI GRANDI - La Casa Circondariale che dirigo versa in una situazione di grave sovraffollamento. Per rendersene conto, basta affidarsi alle nude cifre. A fronte di una capienza ufficiale di 167 detenuti, ne sono presenti 430, di cui ben 261 stranieri (in larghissima maggioranza extracomunitari, 126 africani). Posso comunque rassicurare in merito a ll ’ordine interno in quanto, grazie alla professionalità dei vari operatori penitenziari (poliziotti, educatori, medici, cappellano, volontari...), ai reclusi sono offerte opportunità trattamentali, fra cui quella di potersi recare al campo di calcio e, per una trentina di essi, di lavorare nella cioccolateria che è un po’ il fiore all’occhiello delle attività lavorative presenti in istituto, che vedono impegnati in totale 120 reclusi. Nell’ultimo ventennio c’è stato un vero e proprio boom penitenziario negli Stati Uniti, che hanno fatto da battistrada, e in Europa. Gli Usa detengono il primato mondiale di detenuti, sia in assoluto (più di 2 milioni e 200 mila) sia in percentuale (circa il 7,5 per mille della popolazione). Al secondo posto, ma ben distan- ziata, si piazza la Russia. Fra le cause di questo notevole aumento della popolazione carceraria c’è senza dubbio l’esplosione del fenomeno migratorio, oltre all’adozione di politiche penali maggiormente repressive in molti Paesi. Di questi argomenti si è parlato giovedì a Busto Arsizio, nella Sala Tramogge dei Molini Marzoli Massari, in un convegno di studio dal titolo “Pianeta carcere” per iniziativa della Camera penale bustocca. Relatori, oltre al sottoscritto, G iuseppe Candiani, responsabile della scuola territoriale della Camera penale organizzatrice dell’e ve nt o, Vincenzo Marino, direttore Dipartimento dipendenze Asl Varese, Luca Lupària, docente di Procedura penale e titolare di Diritto penitenziario all’Università degli Studi di Milano e Valerio Spigarelli, presidente dell’Un io ne delle Camere penali italiane. Fra il pubblico erano presenti il procuratore capo di Busto Arsizio, Francesco Dettori, e Giovanni Caizzi, suo ex collega alla Procura di Milano, già procuratore capo a Venezia e ora in pensione. Dopo un’introduzione dell’avvocato Candiani, che ha mostrato alcune foto dell’ex car- PALERMO - Matrimoni fittizi per avere la cittadinanza italiana in cambio di denaro (dai 7 mila euro in su). C’era anche una donna che ha finto di sposare tre diversi marocchini. La truffa è stata scoperta dalla Squadra mobile di Palermo che ha eseguito 14 ordini di custodia cautelare per associazione a delinquere e per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attraverso la celebrazione di matrimoni fittizi. Cinque persone sono finite in carcere e altre nove sono agli arresti domiciliari. Le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal gip del Tribunale di Palermo Piergiorgio Morosi- cere cittadino, edificato nel 1851 e sostituito da quello attuale a far data dal maggio 1984, Marino ha descritto, grazie anche al sup- ....................... Il caso di Busto: capienza ufficiale di 167 detenuti, presenti 430 di cui ben 261 stranieri, in gran parte extracomunitari ....................... porto di alcune schede, la propria nutrita esperienza in materia di reclusi tossicodipendenti che fruiscono dell’affidamento in prova. Si tratta di uno dei numerosi benefici previsti dalla cosiddetta “legge Gozzini” del 1986, che novellò la ri- forma penitenziaria del 1975. In particolare, Marino ha sottolineato come l’accesso al suddetto beneficio vari molto in base alla regione in cui si trova detenuto il singolo tossicodipendente, che ad esempio ha molte più possibilità di ottenerlo in Emilia-Romagna che in Abruzzi. Il professore Lupària dal canto suo ha illustrato i problemi inerenti alle misure alternative alla detenzione. «La loro fruizione - ha fato notare - è in concreto meno semplice di quanto si pensi e molti dei rimedi parziali che il legislatore ha tentato di porre al grave problema del sovraffollamento nell’ultimo decennio si sono rivelati, in un modo o n el l ’altro, inefficaci: dal cosiddetto “indultino” del 2003 all’indulto del 2006, dal braccialetto elettronico alla cosiddetta “legge svuota-carceri” del 2010, e altri ancora». Infine l’avvocato Spigarelli ha rilevato che «se non vi fossero detenuti giudicabili, ossia non ancora condannati con sentenza definitiva (circa il 42% del totale), gli istituti penitenziari non sarebbero così sovraffollati. A mio parere - ha aggiunto - il cosiddetto “carcere duro” previsto dal secondo comma dell’art. 41 bis della legge del 1975, è indegno di un Paese civile». Direttore della Casa Circondariale di Busto Arsizio (Va) Molti provvedimenti per risolvere il sovraffollamento delle celle, come l’“indultino” e la “legge svuota-carceri”, si sono rivelati inefficaci. Mentre il 42% dei reclusi è in attesa di sentenza definitiva Ferri (Magistratura indipendente): «Servono sanzioni alternative ma diciamo no al braccialetto» Intervistato da Radio Radicale sul tema del sovraffollamento carcerario, Cosimo Maria Ferri, segretario generale di Magistratura indipendente (Mi), ha spiegato che «sul piano dei numeri della popolazione detenuta, occorre agire in tempi rapidi sul fronte della massiccia depenalizzazione, valorizzando il sistema delle sanzioni di tipo alternativo alla pena detentiva. Appare necessario - ha proseguito - arrivare ad un significativo ridimensionamento della popolazione carceraria attraverso strumenti di natura ordinaria e non indulgenziale». Ferri ha indicato alcuni possibili interventi, fra cui «un’opera complessiva di depenalizzazione, la limitazione del flusso in entrata ricorrendo allo strumento detentivo anche cautelare come forma di extrema ratio, interventi di modifica al Dpr 309/90, alla legge cosiddetta ex Cirielli e alla legge 199/10 detta legge Alfano, il rafforzamento dello status professionale della magistratura di sorveglianza, oggi oberata di lavoro». A questo proposito, il segretario di Mi ha ricordato come «poco più di 150 giudici (su 9 mila in organico) si debbono occupare dell’esecuzione, in corso o sospesa, delle infinitamente numerose sentenze penali, oltre che di numerosissime altre competenze». Per il segretario generale di Mi «sarebbe opportuno collegare la scelta del rito alternativo alla possibilità della misura dell’affidamento in prova al servizio sociale». Infine Ferri è intervenuto sull’idea del braccialetto elettronico: «Come Magistratura indipendente da sempre siamo disponibili a ricercare soluzioni efficaci, sia con il Parlamento che con il nuovo ministro della Giustizia. Tuttavia ci pare che la soluzione del braccialetto sia troppo dispendiosa e poco efficace per le misure organizzative sottese all’applicazione di questo strumento». Finte nozze per avere la cittadinanza: 14 arresti Donna “sposata” con tre marocchini. Pm: agenzia matrimoniale per clandestini ni, che ha accolto le richieste dei pm Calogero Paci e Daniela Varone. A fare partire le indagini dell’operazione è stato un marocchino che si è rivolto all’ufficio immigrazione della questura di Palermo per formalizzare il ricongiungimento con la moglie, la palermitana Rosa Cocuzza, sposata in Marocco. I poliziotti hanno scoperto che la donna aveva già contratto matrimonio con altri due marocchini, mentre un altro ancora, nel dicembre 2008, aveva inoltrato alla questura la richiesta per il rilascio della carta di soggiorno perché anche lui coniugato con Rosa Cocuzza. Ma nella realtà la donna non viveva con nessuno dei suoi finti mariti. Facendo un’analisi del traffico telefonico, la Mobile è risalita a cinque palermitani, un uomo e quattro donne, che programmavano le nozze, sufficienti a far ottenere un permesso di soggiorno ai mariti marocchini. A capo della banda un palermitano, che godeva di una rete di complicità e conoscenze, localizzate dai poliziotti anche in Marocco. È stato lo stesso marocchino ad ammettere agli inquirenti che il suo matrimonio con Rosa Cocuzza fosse falso con l’obiettivo di ottenere il permesso di soggiorno in Italia per motivi familiari. «Abbiamo scoperto una vera e propria “ag en zi a matrimoniale” con un particolare: che il matrimonio era fittizio e serviva per consentire la regolarizzazione di immigrati clandestini - ha detto il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci . I matrimoni servivano solo ad aggirare le norme, con persone che si arricchivano». 11 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ GAMBETTA VIANNA: «FIGLI DI IMMIGRATI NON ITALIANI» «I figli degli immigrati nati in Italia sono figli d’Italia? Di sicuro non sono italiani. Targetti ha strumentalizzato in maniera squallida una mostra che con lo “ius soli” ha ben poco a che vedere». È quanto sostiene il capogruppo della Lega Nord Toscana, Antonio Gambetta Vianna (foto), rispondendo alla vice POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ presidentessa della Regione, Stella Targetti, che è intervenuta per difendere lo “ius soli” durante la mostra “Figli d'Italia” che illustra la storia dell’accoglienza dei bambini abbandonati nei primi cinquanta anni del Regno d’Italia. «Concedere la cittadinanza per “ius soli”, oltre che essere una follia dal punto di vista identitario, lo è anche da quello economico» Per chi occupa il suolo aumenti tra il 36 e il 40%, una mazzata per imprenditori e famiglie Le tasse di Pisapia non finiscono mai Adesso nel mirino della giunta arancione gli orologi pubblici e i passi carrai GIANNI CASATI MILÀN - Pisapia tassa pure i passi carrai e gli orologi pubblici pur di raggranellare soldi da spendere per le sue assurde politiche. Questa l’intenzione della maggioranza di centrosinistra che ieri ha portato in commissione la proposta di aumento della Cosap (il canone di occupazione del suolo pubblico) che colpirà ambulanti ed esercenti ma anche direttamente le famiglie per una somma pari a 10 milioni di euro. L’opposizione è riuscita a far slittare di qualche giorno il provvedimento, previsto in Aula per lunedì, anche perché ad oggi numerose categorie non hanno accettato alcuna mediazione con l’amministrazione milanese. Per ora il testo che Palazzo Marino dovrebbe comunque licenziare entro l’anno prevede aumenti delle tasse per chi occupa il suolo che variano tra il 36 e il 40%, una mazzata per molti imprenditori ma soprattutto per le famiglie che però ha già visto un importante taglio rispetto alla prima ipotesi passata in Giunta con aumenti variabili dall’80 al 120%. «Aumentare del 40% le tasse ai commercianti, anche agli ambulanti, significa colpire direttamente le centinaia di migliaia di persone che ogni settimana si recano ai mercati comunali a fare la spesa», spiegano dal gruppo leghista a palazzo Marino. «Immaginare che il sinistra decide di tassare ulteriormente chi magari si è sobbarcato un mutuo per acquistare un garage. Questa assurdità fa il paio con l’Area C che prevede di far pagare anche i residenti. Grazie a questa nuova mossa di Pisapia chi abita nella Cerchia dei Bastioni non solo dovrà pagare per girare intorno a casa ma anche per poter par................................ cheggiare all’interno di una proConflitto di interessi prietà». Sul tema di Raffaele Grassi (Idv) i rappresentanti dell’Anaci e nella doppia veste dell’Uppi si sono di presidente della detti assolutacommissione Commercio mente contrari, che alla e sindacalista dei tassisti visto nuova tassa non ................................ corrisponde alm e r c a t o d i cun servizio erogato ai cittadini. Quarto OggiaIntanto rimane aperta la quero o San Siro stione del conflitto di interessi che sia frequenta- vede protagonista l’Idv Raffaele to da ricchi e Grassi nella doppia veste di prepasciuti mila- sidente della Commissione Comnesi è abba- mercio e sindacalista dei tassisti stanza difficile ma, si sa, i conflitti d’interesse cole dunque non si capisce come que- piscono solo a destra. sta sinistra possa parlare di equità Ultima chicca la “questione oroe intanto spillare indirettamente i logi”: il Comune intende tassarli se soldi alle famiglie milanesi». dispongono di uno spazio pubbliAltro tema sul tavolo è quello del citario anche se il gestore li pocanone sui passi carrai eliminato siziona gratuitamente per le vie delda anni e ora nell’agenda di Pisapia la città, una scelta che rischia di e compagni. «Anche in questo caso portare alla decimazione (o all’ausiamo all’assurdo. Al posto che mento delle tariffe) dei consueti “premiare” chi acquista un box li- grandi orologi verdi che cospargono berando così la strada dalle auto, la la città. Gemellaggio Milano-Bologna contro moschee e campi rom BULÅGNA - «Un gemellaggio tra munale leghista Mirka CocconMilano e Bologna, città in cui celli. Intanto il caso della mosiamo all’opposizione, per dire schea di via Pallavicini di Bono al tentativo dell'Islam di im- logna sarà anche al centro di possessarsi del nostro territorio, un’interrogazione annunciata usando la religione, per imporre dal parlamentare del Carroccio un modo di vivere intollerabile e Giovanni Torri. incompatibile con le nostra li«Presenterò l’interrogazione al bertà e democrazia». Lo ha an- ministro dell’Interno Anna Manunciato nel capoluo- ................... ria Cancellieri - ango emiliano l’eurodeticipa Torri - che è staputato della Lega Salvini: «Sarebbe to commissario a BoNord Matteo Salvini. giusto che anche logna e conosce bene «I sindaci V irgi nio la situazione e chieil capoluogo Merola e Giuliano Piderò di controllare se sa pia mostrano di il centro rispetta le emiliano avere priorità come la norme del piano reonorasse consulta dei rom o golatore e le leggi dello quella dei gay che Oriana Fallaci» Stato». nulla hanno a che fa- ................... Infine, da Salvini re con le reali emergiunge anche un solgenze del Paese - prosegue Sal- lecito ai colleghi bolognesi afvini - così come a Milano si vuole finché presentino un odg per incostruire una moschea per ogni titolare una via, una piazza o una quartiere. Contro queste inizia- sala pubblica a Oriana Fallaci. tive faremo delle barricate de- «A Milano le abbiamo intitolato mocratiche e raccolte di firme». un luogo e le consegnammo Sotto le Due Torri «promuo- l’Ambrogino d’oro - conclude Salveremo un referendum consul- vini - voglio vedere se a Bologna tivo per chiedere ai bolognesi la sinistra negherà un riconoqual è il loro parere sulla nascita scimento a una donna che si è di nuove moschee in città», con- sempre battuta per i diritti ciferma, infatti, la consigliera co- vili». Incontro a Firenze della Lega Toscana sullo scenario attuale EDLIRA MAMUTAJ FIRENZE - «Iniziare a parlare di politica». Sono state queste le parole d’ordine dettate dal commissario nazionale della Lega Nord Toscana, onorevole Gianni Fava, a margine dell’incontro “Evoluzione della scena politica italiana”, organizzato dal gruppo consiliare del Carroccio toscano in Regione per fare il punto sullo scenario politico nazionale. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, l’onorevole Claudio Morganti, eurodeputato della Lega Nord Toscana, il capogruppo leghista in Palazzo Panciatichi, Antonio Gambetta Vianna, e il consigliere regionale e commissario provinciale del Carroccio fiorentino, Gian Luca Lazzeri, il capogruppo della Lega Nord alla Provincia di Firenze, Marco Cordone, e il capogruppo leghista in Palazzo Vecchio, Mario «Iniziamo a parlare di politica» Razzanelli. In un’assemblea molto partecipata, tra gli applausi scroscianti del pubblico, si sono sviscerati tutti i temi attuali, dall’immigrazione alla questione delle pensioni «che sta rasentando il surreale ha detto l’onorevole Fava - Gira voce, infatti, che la modifica del sistema pensionistico non porterà alcun beneficio allo Stato se non per due miliardi. I problemi di questo Paese non si risolvono certo non mandando la gente in pensione, bensì facendo delle scelte strutturali come può essere il blocco del turn over del pubblico impiego. Noi, da parte nostra, dobbiamo tornare a parlare alla gente». Poi, il commissario nazionale si è soffermato anche sulla Toscana, «terra - ha detto - dove è normale essere all’oppo- sizione. Noi, però - ha sottolineato - dobbiamo soffermarci al progetto politico della Lega Nord ed essere tutti gli uomini della Lega». Forte il consenso tra il pubblico per il passaggio all’opposizione al Governo che, per il deputato leghista, è «l’unica alternativa per poter mantenere fede agli impegni elettorali. Il Nei prossimi giorni iniziative sul territorio per spiegare la questione dello “ius soli” Governo di oggi non è retto dalla democrazia, perché non è eletto dal popolo, bensì è stato voluto e scelto dalla Merkel e da quattro banchieri. Noi - ha evidenziato non potevamo sottostare a questo. Da questo Governo, infatti, non è uscito niente se non un provvedimento su Roma Capitale e i fondi per ri- Da sinistra, Gambetta Vianna, Morganti, Fava, Lazzeri e Razzanelli sanare il deficit sanitario del Lazio». Per l’eurodeputato Claudio Morganti, «l’Italia è commissariata dall’Unione Europea. Chi doveva controllare - ha evidenziato non l’ha fatto, così come non l’ha fatto quando si parlava delle falsificazioni di bilancio in Grecia e in Portogallo. Lo Stato va responsabilizzato e questo è possibile farlo solo con l’attuazione del Federalismo». Cordone, invece, ha parlato di una «Lega unita contro la sinistra», mentre Razzanelli ha rilanciato la sfida alle Ferrovie «per salvare Firenze dal tunnel dell’Alta Velocità e dalla stazione Foster». Forte il consenso anche per le azioni future in Toscana, sia interne al Movimento che non. Nei prossimi giorni, infatti, i leghisti toscani, assieme al commissario naziona- le, faranno una serie di iniziative in tutta la Toscana per spiegare ai cittadini le ragioni della propria contrarietà allo “ius soli”, fortemente voluto e sottoscritto dalla sinistra e parte del centro. Per i due consiglieri regionali del Carroccio toscano, chi vuole lo “ius soli” «commette un vero e proprio sopruso nei confronti di quegli immigrati che, pur nascendo nel nostro Paese, al compimento del 18° anno di età non vogliono prendere il nostro passaporto. Ma la sinistra e parte del centro commetterebbero anche una violenza inaudita nei confronti di coloro i quali nei propri Paese d’origine non è ammessa la doppia cittadinanza». Intanto, nei prossimi giorni l’onorevole Fava farà una serie di incontri in tutte le province toscane per tessere le azioni future per il Movimento in Toscana. 12 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ IRAQ: USA RESTITUISCONO “CITTADELLA AMERICANA” BAGHDAD - Con la consegna di Camp Victory alle autorità di Baghdad si chiude un’importante pagina della storia degli otto anni e mezzo di presenza americana in Iraq. Tutti i soldati statunitensi lasceranno il paese arabo entro la fine dell’anno, ma il passo di oggi già mostra la fine di un’era. Camp Victory è POLITICA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ ROBERTO SCHENA IL CAIRO - Straordinario successo anche dei salafiti, gli islamici radicali. Che insieme alla Fratrellanza musulmana potrebbero tranquillamente formare il nuovo Governo. Altro che alleanza fra islamici moderati e laici. Ma andiamo con ordine. C’è ancora un po’ di caos post elettorale in Egitto. Infatti, non sono bastati quattro giorni dalle prime elezioni del dopo-Mubarak, per comprendere con certezza come sarà costituito il nuovo Governo. Anche se un premier incaricato c’è, ed è un islamico. Con 24 ore di ritardo, la commissione elettorale egiziana ha annunciato ieri un risultato ancora parziale del voto, limitandosi a fornire l’elenco di candidati della quota uninominale passati al primo turno o che andranno al ballottaggio lunedì prossimo. I dati delle liste proporzionali non sono stati annunciati. Molti i ballottaggi, nel complesso sistema elettorale in base al quale un terzo dei seggi, 166, saranno assegnati con il sistema uninominale e gli altri due terzi, pari a 332 seggi, saranno attribuiti con voto di lista proporzionale. Le solite indiscrezioni continuano a dire che il partito dei Fratelli musulmani, Giustizia e Libertà, si attesta sul 40% dei voti. La novità è che i salafiti sono dati in un testa a testa per il secondo posto col Blocco egiziano, laico e moderato. Alcuni media online attribuiscono alla coalizione el-Nour salafita addirittura il 20%. Il tasso di affluenza, certificato dalla commissione elettorale è stato per questo paese impressionante, il 62%. Una cifra storica, ha affermato il presidente della commissione elettorale. I risultati sulla quota proporzionale non saranno annunciati che alla fine della lunga tornata elettorale che si chiuderà l'11 gennaio, quando si concluderanno le due altre tornate di voto. Solo alloora si saprà qualcosa di definitivo per i futuri assetti politici. I partiti islamici hanno tentato di lanciare segnali concilianti a un Paese che si aspettava la vittoria dei Fratelli musulmani, ma non un successo così marcato dei salafiti. Esponenti della Confraternita hanno ribadito che dalle urne verrà una maggioranza che punterà a fare un governo di coalizione aperto ad altre forze, non solo islamiste. Il portavoce dei salafiti ha cercato di rassicurare i cristiani d'Egitto, sostenendo che i loro diritti sono tutelati dalla sharia. Bontà loro. RABAT - I dirigenti del partito marocchino di al-Istiqlal, alla guida del governo laico uscente di Rabat, sono ancora indecisi circa la possibilità di entrare nella coalizione con gli islamici del Pjd per dare vita a un nuovo esecutivo guidato da Abdel Ilah Benkirane. Un alto dirigente del partito guidato dall’ex premier Abbas al-Fessi, ha rivelato che «non è Sabato 3 dicembre 2011 stato fino a ieri il quartier generale americano, sede del comando delle operazioni militari in Iraq. Trasformato in una vera e propria cittadella americana, con tanto di fast food, Camp Victory ha ospitato fino a 40mila soldati. Vicino all’aeroporto di Baghdad, era il simbolo stesso della potenza americana dopo il regime di Saddam Hussein MAROCCO / Usciti vincitori dalle urne, ma hanno bisogno di alleati Neo Esecutivo religioso, ma dal volto mite stato ancora deciso l’ingresso nel nuovo governo. Abbiamo discusso di questo in una riunione del gruppo dirigente senza trovare un accordo. Ci saranno altre riunioni nei prossimi giorni ma tutti abbiamo chiesto che il nuovo esecutivo prosegua le attività iniziate dal vecchio e porti a compimento il nostro programma». L'ostacolo principale per la nascita del nuovo governo, il primo a guida islamica del Marocco, è in particolare la distribuzione dei ministeri. Nonostante questo il premier incaricato Benki- rane, parlando al primo canale marocchino, si è detto fiducioso «di poter presentare presto il nuovo esecutivo. Ho incontrato anche i capi dei partiti socialisti i quali sono certo accetteranno l’invito a entrare nella nostra coalizione di governo». Grande successo non solo dei musulmani moderati, ma anche dei radicali E ora in Egitto si profila un Governo super islamista “PANE, NON BARBE” I laici tunisini protestano di fronte al Parlamento TUNISI - “Bread, not beards”, “Pane, non barbe”, è uno degli slogan dei manifestanti di fronte al Parlamento, a Tunisi, per protestare contro una possibile deriva islamica nel Paese. I manifestanti erano alcune migliaia e hanno protestato contro la corruzione, la disoccupazione e l’estremismo religioso. È stata una risposta alle centinaia di studenti islamici che da giorni sono di fronte all’università di Tunisi per protestare contro la decisione dell’ateneo di proibire gli esami alle studentesse che indossano il niqab, il velo integrale. Alle elezioni ha vinto il partito alNahda, islamico moderato. Siria: sei manifestanti uccisi dagli agenti. Già 4mila le vittime DAMASCO - È di almeno sei persone uccise il bilancio della repressione ieri delle forze del governo siriano, mentre nel Paese erano in corso manifestazioni per chiedere il via libera a un intervento esterno che potesse mettere fine alle violenze in corso da metà marzo. Nelle province di Homs, Daraa e Idlib una ventina di persone sono state arrestate. Le manifestazioni, esplose dopo le preghiere del venerdì, sono state trasmesse in diretta da al Jazeera da Daraa. Secondo gli ultimi dati dell’Onu, sono oltre 4mila le vittime, tra cui 307 bimbi, delle violenze iniziate a metà marzo. Il premier designato Kamal Ganzouri DIFFIDATA DAL SOLIDARIZZARE CON I BRITANNICI GLI AYATOLLAH MINACCIANO L’EUROPA TEHERAN - L’ayatollah ultraconservatore iraniano Ahmad Khatami ha messo in guardia l’Unione Europea e l’Onu dallo schierarsi dalla parte della Gran Bretagna, alla luce della crisi Londra-Teheran scoppiata dopo l’irruzione degli studenti iraniani filo-governativi martedì nell’ambasciata britannica a Teheran. «Se avete un briciolo di saggezza, non vi legherete alla corda marcia dei britannici», ha affermato Khatami, rivolgedosi ai Paesi europei che nei giorni scorsi hanno imposto nuove sanzioni contro la Repubblica Islamica. Il leader religioso ha quindi proseguito il suo sermone attaccando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. «Emettere una nota contro l'Iran significa cadere in un pozzo legati alla corda marcia dei britannici», ha affermato Kha- tami, mentre i fedeli lan- eccezione». A proposito ciavano lo slogan «morte al- dell’uomo che nei giorni la Gran Bretagna». L’aya- scorsi ha aperto il fuoco tollah ha quindi sottolinea- contro i turisti nel centro di to che il consiglio di Sicu- Istanbul, l’ex ambasciatore rezza si è dimostrato essere ha scritto: «Si tratta solo al pari di «un malvagio bri- dell’inizio. I turchi si rivoltannico». con...................... teranno Dal canto tro il premier Il Senato Usa Tayyep Ersuo, la guida suprema iradogan per le approva niana, l'ayaasall’unanimità posizioni tollah Ali sunte nei sanzioni contro confronti delK h am e n ei , ha emesso la Banca centrale la Siria». una fatwa per A Washininvitare i fe- iraniana: punito gton, il Senadeli sciiti ad chiunque vi avrà to ha votato a c q u is t a r e all’unanimità a che fare prodotti si- ...................... sanzioni conriani, in motro la Banca do da aggirare l’embargo centrale iraniana nell’amimposto dalla comunità in- bito della disputa sul proternazionale al quel paese. gramma nucleare di TeheSecondo l’ex ambasciatore ran. «Le azioni dell’Iran sosiriano ad Ankara, Nidal no inaccettabili e costituiQabalan, «dopo la sua fat- scono un pericolo per gli wa l’Iran sta comprando Stati Uniti e il mondo intutti i prodotti siriani senza tero», ha dichiarato, dopo il voto, Harry Reid, il leader della maggioranza al Senato. In base a queste sanzioni compagnie e istituzioni finanziarie straniere che hanno contatti con la banca centrale iraniana non avranno possibilità di avere accesso al mercato americano. Il Senato a maggioranza democratica ha approvato la legge, nonostante le critiche espresse dalla Casa Bianca che ha sottolineato come questa misura possa danneggiare gli alleati e indebolire il fronte internazionale contro il programma atomico iraniano. Vi sono anche preoccupazioni che le sanzioni possano fare aumentare ulteriormente il prezzo del petrolio. Comunque prima di entrare in vigore il pacchetto di sanzioni deve essere approvato dalla Camera ed essere firmato dal presidente. Mentre gli scenari sul futuro politico del paese si moltiplicano, il premier incaricato Kamal el Ganzuri ha continuato a riempire i tasselli del suo governo, che dovrebbe nascere ufficialmente oggi. Una decina sono i ministri che rimarranno dal precedente governo di Essam Sharaf, fra questi il ministro degli esteri Mohamed Kamel Amr, della cooperazione Fayza Abul Naga, e dell'informazione O sama Hekal. Il generale Abdel Moneim El Shahat è stato ricevuto da Ganzuri ma ha spiegato di non avere ancora accettato l'incarico di ministero dell'Interno. Dieci ministri della precedente compagine faranno parte anche del nuovo governo, mentre alcuni incarichi saranno affidati a donne e a giovani. I leader del Partito di Giustizia e Libertà e quello salafita al-Nour hanno annunciato di essere pronti a formare una coalizione. Il portavoce ufficiale del partito alNour, Mohamed Said, ha ricordato che le prime indicazioni di voto suggeriscono la formazione di una coalizione tra il partito affiliato ai Fratelli Musulmani e quello dei salafiti. L’esponente salafita ha quindi dichiarato di aspettarsi che siano gli islamici a controllare il futuro governo egiziano. Mohamed Morsi, leader del partito Giustizia e Libertà, ha invece preso le distanze: «Siamo assolutamente disposti a confrontarci con tutti i partiti ma nessun contatto è stato stabilito finora con le forze coinvolte nel processo elettorale. Sarà la maggioranza parlamentare a formare il nuovo governo». La dichiarazione ricalca quelle rilasciate nei giorni scorsi da altri esponenti del partito. Ha fatto storcere il naso a forze come il liberale Wafd e allo stesso partito salafita alNour, che chiedono un’ampia coalizione che rappresenti tutte le correnti principali. Il movimento laico egiziano del 6 Aprile ha organizzato per oggi un grande sit-in in diverse località del Paese per fare pressioni sulla giunta militare affinchè ceda i poteri a un’autorità civile. Diversi gruppi di opposizione, compreso il 6 Aprile, sono rimasti in piazza Tahrir al Cairo per oltre una settimana a fine novembre per protestare contro la nomina del premier Kamal al-Ganzouri, che aveva servito sotto Mubarak negli anni Novanta. «Contestiamo il consiglio militare e il tentativo di eludere le richieste dei poteri della rivoluzione nominando alGanzouri come primo ministro». 13 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 A P P U N TA M E N T I TUTTI GLI ESPONENTI DEL MOVIMENTO SARANNO PRESENTI ALLA 1ª SEDUTA DEL PARLAMENTO DELLA PADANIA VICENZA - DOMENICA 4 DICEMBRE 2011 QUI LEGA ISTITUZIONI QUI LEGA Roberto COTA Francesco BRUZZONE On. Maurizio FUGATTI On. Marco REGUZZONI (Segretario Nazionale Lega Nord Piemont) (Segretario Nazionale Lega Nord Liguria) (Segretario Nazionale Lega Nord Trentino) ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 10,30 Trasmissione TV su LA7 ■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico "Contrasto all'immigrazione clandestina" a IMPERIA presso Centro Culturale Polivalente in piazza Duomo 11 ■ 03 dicembre (sabato): ore 20,30 Incontro pubblico sulle problematiche legate all'insediamento delle moschee sul territorio a GARDOLO (TN) presso Circoscrizione ■ ore 11,00 I na u g u r a z i o n e punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia 23 (Capogruppo LN Camera dei Deputati) ■ 03 dicembre (sabato): ore 09,00 Trasmissione TV su CANALE 5 "Superpartes" Davide BONI (Presidente Consiglio Regionale Lombardia) ■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA QUI LEGA TERRITORIO Francesco ACCIAI (Commissario Provinciale Arezzo) ■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro Dovizi in via Rosa Scoti 21 ■ ore 13,00 Convegno "La PAC: una politica che riguarda tutti noi" a LODI presso Centro Polivalente Lodi Progress i via dell'Artigianato 4 - Fraz. San Grato Alessandro BENVENUTO Stefano GALLI (Segretario Provinciale Torino) (Capogruppo Regionale Lombardia) ■ 03 dicembre (sabato): ore 17,00 Incontro Pubblico a VILLAR PEROSA (TO) presso Teatro "Finestra sulle Valli" in Viale Galileo Ferraris 2 ■ 03 dicembre (sabato): ore 19,45 Trasmissione TV su TELEUNICA "News dalla regione" Antonio GAMBETTA VIANNA Luca BONA (Capogruppo Regionale Toscana) (Segretario Provinciale Novara) ■ ore 19,30 Trasmissione TV su TELEPORDENONE ■ 05 dicembre (lunedì): ore 23,15 Trasmissione TV su RAI UNO "Porta a Porta" ■ 05 dicembre (lunedì): ore 12,00 Inconto pubblico "Il ruolo della politica nella valorizzazione della professionalità docente" a BARI presso Aula Multimediale Politecnico in via Amendola 126/b Sen. Sergio DIVINA ■ 03 dicembre (sabato): ore 20,30 Incontro pubblico sulle problematiche legate all'insediamento delle moschee sul territorio a GARDOLO (TN) presso Circoscrizione On. Fulvio FOLLEGOT ■ 03 dicembre (sabato): ore 11,00 Conferenza Stampa per Amministrative 2012 a LUCCA presso Palazzo Tucci in via C. Battisti 13 ■ 05 dicembre (lunedì): ore 19,00 Trasmissione TV su TELEPORDENONE Daniele BELOTTI Gian Luca LAZZERI Sen. Paolo FRANCO (Assessore Regionale Lombardia) (Consigliere Regionale Toscana) ■ 05 dicembre (lunedì): ore 09,00 Convegno su Piano d'Area dei Navigli a MILANO presso Sala del Gonfalone - Palazzo Pirelli - via Fabio Filzi 22 ■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro Dovizi in via Rosa Scoti 21 ■ 05 dicembre (lunedì): ore 20,30 Incontro pubblico "Situazione politico-economica" a TRISSINO (VI) presso sala della Pro-Loco in piazza XXV Aprile 1 Fabrizio CECCHETTI (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 04 dicembre (domenica): ore 17,00 Incontro con la cittadinanza a RHO (MI) presso gazebo in San Vittore ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 23,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA Luca COLETTO ■ 03 dicembre (sabato): ore 11,30 Convegno "Epilessia piena cittadinanza" a VITTORIO VENETO (TV) presso Teatro Lorenzo Da Ponte di Serravalle in via Martiri della Libertà Maurizio CONTE ■ 03 dicembre (sabato): ore 09,30 Convegno "Non gettiamo il futuro nei rifiuti" ad ESTE (PD) presso sala in via Giovanni Battista Brunelli 1 ■ 06 dicembre (martedì): ore 20,45 Diretta TV su TV7 TRIVENETA Giulio Achille DE CAPITANI (Assessore Regionale Lombardia) ■ 03 dicembre (sabato): ore 10,00 Convegno "Nutrire il pianeta, energia per la vita" a MONZA (MB) presso Sala Convegni APA in viale Stucchi 64 e-mail: [email protected] Redattori capo centrali ROBERTO BRUSADELLI, CRISTINA MALAGUTI, STEFANIA PIAZZO Responsabili di settore: CARLO PASSERA (Politica), PAOLO PARENTI (Territorio e Veneto), e ROBERTO SCHENA (Attualità) (Consigliere Regionale Lombardia) ■ 05 dicembre (lunedì): ore 08,45 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA ■ ore 21,00 Incontro Pubblico a MONZA (MB) presso Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8 ■ ore 09,15 Trasmissione TV su MILANOW On. Carolina LUSSANA ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 14,00 Trasmissione TV su CANALE ITALIA Monica RIZZI ■ 03 dicembre (sabato): ore 10,30 Convegno "Donna e Sport… Mamma e Sport" a MILANO presso Forum Assago - Sala Silver Massimiliano ROMEO (Consigliere Regionale Lombardia) (Assessore Regionale Veneto) On. Paolo GRIMOLDI ■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su 7 GOLD (Assessore Regionale Lombardia) (Assessore Regionale Veneto) LA VOCE DEL NORD Direttore politico UMBERTO BOSSI Direttore responsabile LEONARDO BORIANI Massimiliano ORSATTI ■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico a MONZA (MB) presso Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8 On. Stefano ALLASIA ■ 03 dicembre (sabato): ore 17,00 Incontro Pubblico a VILLAR PEROSA (TO) presso Teatro "Finestra sulle Valli" in Viale Galileo Ferraris 2 On. Davide CAPARINI ■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro pubblico sul Federalismo a PALAZZOLO (BS) in via Fusline 34 EDITORIALE NORD Soc. Coop. Sede Legale: Via Magenta, 5 - 21100 VARESE Sede Operativa: Via Bellerio, 41 - 20161 MILANO Direzione e Redazione: Tel. 02/662461 - Fax 02/66246326 e-mail: [email protected] CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente: Federico Bricolo Vicepresidente: Roberto Cota Consiglieri: Rosa Angela Mauro ● Giancarlo Giorgetti Stefano Stefani ● Marco Reguzzoni COLLEGIO SINDACALE Presidente: Alberto Gusmeroli Sindaci effettivi: Marco Valente DIRETTORE GENERALE Pier Luigi Arnera ■ 03 dicembre (sabato): ore 19,00 Trasmissione TV su TELEFRIULI Sen. Roberto CASTELLI ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 11,00 Inaugurazione punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia 23 ■ 06 dicembre (martedì): ore 20,30 Incontro pubblico "Raccolta differenziata in Lombardia" a PAVIA presso Sala S. Martino di Tours in corso garibaldi Sen. Mario PITTONI On. Massimo POLLEDRI ■ 03 dicembre (sabato): ore 09,30 Incontro Pubblico "La rete di cure Palliative, stato di attuazione della legge nazionale 38/2010 nel territorio mantovano" a MANTOVA presso MAMU Mantova Multicenter in Largo Pradella 1 ■ ore 18,00 Presentazione libro "Contro la verità dei più forti" a PONTREMOLI (MS) presso Caffè Europa ■ ore 21,00 Presentazione libro "Contro la verità dei più forti" a VILLAFRANCA LUNIGIANA (MS) presso Salone Volpato ■ 05 dicembre (lunedì): ore 23,20 Trasmissione TV su proposta di legge per dare automaticamente la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati nati in Italia su TV2000 "Mapperò" (Circuito Corallo) On. Matteo SALVINI (Eurodeputato) ■ 04 dicembre (domenica): ore 14,00 Trasmissione TV su RAI UNO "Domenica In… l'Arena" ■ 05 dicembre (lunedì): ore 07,00 Trasmissione TV su 7 GOLD "Aria pulita" ■ ore 17,45 Trasmissione TV su RAI UNO "La vita in diretta" ■ 03 dicembre (sabato): ore 15,00 Convegno "Stalking un incubo silente" a LODI presso sala dei Comuni, Palazzo San Cristoforo, via Fanfulla 14 ■ 06 dicembre (martedì): ore 12,00 Trasmissione TV su ANTENNA 3 "Orario continuato" On. Roberto MARONI ■ ore 13,00 Trasmissione TV su TELELOMBARDIA "Orario continuato" ■ 05 dicembre (lunedì): ore 21,00 Incontro Pubblico a MONZA (MB) presso Teatro Villoresi in piazza Carrobiolo 8 ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 15,00 Incontro con la cittadinanza "No alla cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia" a MILANO presso gazebo in via Dante angolo via Rovello On. Claudio MORGANTI (Europarlamentare) ■ 03 dicembre (sabato): ore 15,30 Convegno "In ricordo di Gianfranco Miglio. La Repubblica d'Etruria e il suo Federalismo" a BIBBIENA (AR) presso Teatro Dovizi in via Rosa Scoti 21 ■ 05 dicembre (lunedì): ore 10,30 Trasmissione Radio su PUNTORADIO On. Maria Piera PASTORE ■ 07 dicembre (mercoledì): ore 11,00 Inaugurazione punto incontro Lega Nord a NOVARA presso C.so italia 23 LA PADANIA LA VOCE DEL NORD reg. Tribunale di Varese: n. 422 del 19/5/1983 QUOTIDIANO ORGANO UFFICIALE DELLA “LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA” Stampa: Nuova SEBE S.p.A.. Via Brescia, 22 Cernusco sul Naviglio (Milano) Distribuzione: M-DIS S.p.A. - Via Cazzaniga, 1 Milano UFFICIO ABBONAMENTI: Tel. (02) 662461 COPIE ARRETRATE: € 2,50 compr. di spese postali Sped. in abb. post. - 45% - Art. 2 Comma 20 lettera B legge 662/96 Milano Associato QUI LEGA IN FESTA Lombardia DAL 27/12/2011 AL 29/12/2011 Festa Lega Nord "Berghem Frecc" ad ALBINO (BG) in via Rio Re 1 MARKETING COMUNICAZIONE & SVILUPPO: MARI ZATTRA Tel. 02.66246313 - Fax 02.66246326 e-mail: [email protected] CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITÀ: PUBLIKOMPASS S.P.A. Direzione: Milano - Via Winckelmann 1 - 20146 tel. 02/24424.611, fax 02/24424.490 Padova - Via Mentana 6, 35141 tel. 049/8734711 - fax 049/8734717 Roma - Piazza Colonna 366, 00187 tel. 06/6954111 - fax 06/69548125 www.publikompass.it Impresa beneficiaria, per questa testata, dei contributi di cui alla legge n. 250/90 e successive modifiche ed integrazioni 14 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 3 dicembre 2011 TUNISINO SPACCIAVA CON L’IDENTITÀ DI UN ALTRO I carabinieri di Padova hanno smascherato un 43enne spacciatore tunisino che da più di vent’anni si fa chiamare con il nome di un altro. Fornendo false generalità, aveva sposato una italiana e nel 1988 aveva ottenuto la carta di identità italiana. Anche i due figli, avuti da quel matrimonio il cognome TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ che in realtà non è il suo. Insieme a un presunto fratello 49,enne, l’uomo dal nome originario incerto, è sospettato di gestire a Padova e provincia un vasto giro di spaccio di eroina. Grazie a una serie di alias, è finora sempre sfuggito ai cumuli di pena previsti dalla legge perchè le diverse condanne comminategli apparentemente colpivano persone diverse Da lunedì assemblea dell’Upi Altro che abolizione, le Province chiedono più poteri e più autonomia per diventare ancora i più un motore economico del territorio. Sarà questo uno dei messaggi forti che usciranno dall’assemblea dell’Upi, l’Unione delle Province italiane, che si svolgerà da lunedì a mercoledì prossimi a Roma. Le valutazioni politicoeconomiche su ll’a bol izio ne delle Province sono state affidate da ll’Upi ad un apposito studio d el l ’U n iv er s it à Bocconi di Milano, i cui risultati saranno comunicati nel corso d el l’a ss e mb le a capitolina. Intanto, tre presidenti GALLI di Provincia ap«Se venissero partenenti a tre diverse aree posolo abolite, litiche hanno coil risparmio stituito un tavolo verrà assorbito di lavoro per rida funzionari baltare il punto di regionali» vista della dialettica pro e contro Provincia. Sono Antonio Saitta della Provincia di Torino, Dario Galli della Provincia di Varese e Diego Sozzani della Provincia di Novara. Tre realtà collocate nel Nord Ovest, il motore economico del Paese, tre ambiti locali impegnati nel rilancio dell’economica, delle eccellenze territoriali e oggetto di programmazioni di respiro internazionale. «Sono molti i colleghi che protestano per la mancanza di fondi; la realtà è che senza la collaborazione dei soggetti territoriali, come le fondazioni bancarie, avremmo potuto fare ben poco di quanto messo in atto finora dalle nostre amministrazioni. Per questo propongono i tre Presidenti chiederemo che alle Province vengano assegnati ruoli e re- Le Province vogliono più poteri ze, più carenti e deficitarie dei fondi a disposizione delle Amministrazioni, che ci consentono appena di effettuare la manutenzione delle strade». Uno degli aspetti all’attenzione delle tre Province riguarda i tempi di approvazione dei Piani regolatori dei Comuni. Anni e anni di attesa che blocca lo sviluppo e penalizza i territori. Se invece fossero le Province a occuparsi dell’iter burocratico relativo alle pratiche urbanistiche, il percorso sarebbe più semplice e consentirebbe alle realtà locali di attirare nuove imprese e, quindi, nuovi posti di lavoro. Oltre all’economia, molto si potrebbe fare in materia di sicurezza del territorio, .............................. Il rapporto tra costi degli enti ed efficacia della loro azione è stato analizzato in un studio della Bocconi .............................. Villa Recalcati sede della Provincia di Varese sponsabilità davvero in grado di incidere direttamente sul benessere e sulla sicurezza della cittadinanza». Trasporti, edilizia scolastica, promozione territoriale e politica per il lavoro saranno materia degli Enti intermedi di area vasta. «Se il problema è il costo della politica, con l’abolizione chiarisce Galli - il potenziale risparmio verrebbe assorbito da funzionari regionali che potrebbero trovarsi a decidere su territori che magari nemmeno conoscono. Detto ciò, la questione non è solo funzionale, ma dimensionale. Non possia- mo avere Province con 50 mila abitanti, ma nemmeno Regioni che hanno la metà degli abitanti della Provincia di Varese». Da una parte la tradizione di una Istituzione più longeva dell’Unità nazionale, dall’altra l’esigenza di alleggerire la spesa pubblica, aggiudicando alle Province le prime poltrone della “casta” a dover saltare. «La polemica sul riassetto delle Province parte da una logica economica; il problema spiega Sozzani - è che qui si è fermata». Il Presidente novarese sottolinea come «la vera questione sta nelle competen- basti pensare alle drammatiche conseguenze della mancata pulizia degli alvei dei fiumi e dei canali. Se le Province avessero più autonomia si accorcerebbero i tempi di autorizzazione. «Un percorso - ricorda Saitta - che Torino ha già avviato positivamente diventando stazione appaltante per l’Autorità di bacino del Po e realizzando interventi per diversi milioni di euro per la messa in sicurezza delle sponde del Pellice dopo l’alluvione». Province grandi, forti e moderne sarebbero nell’interesse di tutti e garantirebbero una distribuzione più omogenea dei benefici legati all’indotto delle grandi opere pubbliche e delle strategie industriali e commerciali: si pensi allo sviluppo di Malpensa, all’Expo di Milano 2015, alle nuove vie commerciali disegnate dai Corridoi europei. La Rai manda gli ispettori per “terrorizzare” chi non paga il canone BRÈSA - Fantomatici “ispettori Rai” cercano di strappare, con metodi subdoli, nuovi abbonamenti a chi ha fatto disdetta dell’abbonamento. È la denuncia che arriva dalla segreteria provinciale della Lega Nord di Brescia dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini. «La Rai alla canna del gas infatti, si rifà sull’ignaro cittadino. - dice la Lega bresciana - . I cosiddetti “ispettori” non sono altro che venditori porta a porta, disposti a qualsiasi inganno pur di incassare qualche euro in più. Bussando alla porta di coloro che hanno cambiato residenza, domicilio o che hanno fatto regolare disdetta terrorizzano i malcapitati al solo scopo di strappare un impegno al pagamento di un bollettino postale per un nuovo abbonamento. È importante ricordare a tutti i cittadini che non è tenuto a pagare la tassa di possesso della televisione chi non hanno un apparecchio televisivo o chi già la pagano per un’altra abitazione o chi ha effettuato regolare disdetta del canone Rai». La Rai, sollecitata da numerose interrogazioni da parte del deputato Davide Caparini, ha ufficialmente dichiarato che tutti gli ispettori incaricati dall’az ien da sono tenuti a un comportamento «irreprensibile» e attraverso le «strutture centrali e regionali, vigila costantemente sul loro operato». «Purtroppo - conclude la Lega - in questi anni abbiamo verificato che quella della Rai è una vigilanza solo di facciata. Pertanto invito i cittadini a stare all’erta, a pretendere il rispetto del codice del contribuente e a non prestare il fianco». Sul sito www.davidecaparini.com, nella sezione “Stop canone Rai”, trovate tutte le informazioni necessarie per difendervi dai soprusi della Rai e vivere liberi dal servizio pubblico. Oggi convegno al teatro Dovizi di Bibbiena (Ar) EDLIRA MAMUTAJ BIBBIENA - In occasione della Festa della Toscana, l’associazione culturale “F e d e r a l ismo e Autonomie” ha organizzato per oggi un convegno dal titolo “La Repubblica dell’Etruria e il suo federalismo”. L’occasione sarà anche un momento per ricordare il professor Gianfranco Miglio, giurista e scienziato della politica, come egli stesso amava definirsi. Il convegno, patrocinato dall’Ufficio di La Toscana, il federalismo e Miglio Presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, si terrà a partire dalle 15.30 presso il teatro Dovizi di Bibbiena (Arezzo). A fare gli onori di casa ci penseranno il sindaco locale, Daniele Bernardini, e il segretario questore d e ll ’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale toscano, Gian Luca Lazzeri. Parteciperanno, in veste di relatori, importanti figure come Paolo Sorbi dell’Università Europea di Ro- ma, Nicola Pasini e Stefano Galli d e ll ’Università degli Studi di Milano, Grazia Sestini d el l ’It i s Galileo Galilei di Arezzo, il figlio di Gianfranco Miglio, Leo Miglio, dell’Università Milano Bicocca, e Ro b e rt o Marraccini dell’ufficio di segreteria politica federale della Lega Nord Padania. Concluderà il senatore del Carroccio M a s si m o Garavaglia, vicepresidente della Commissione Bilancio Senato della Repubblica. Relatori di grande fama e prestigio, tra i quali anche il figlio del Profesùr e il senatore Garavaglia «Vista la ricorrenza del decimo anniversario della scomparsa del professor Miglio ed essendo fermamente convinti della profonda attualità del suo pensiero - fa sapere in una nota Ema nue le Tellini, responsabile dall’associazione - abbiamo ritenuto doveroso organizzare un convegno in suo ricordo. Il decennale della sua scomparsa, poi, coincide con un momento molto importante per il nostro Paese, ovvero la definitiva approvazione di tutti gli otto Decreti Legislativi attuativi del federalismo fiscale. A distanza di molti anni, non si può fare a meno di constatare come il pensiero di questo grande politologo, anche se Miglio non amava definirsi tale, sia ancora oggi caratterizzato da una straordinaria carica innovativa. L’affermazione che lo Stato italiano fosse una costruzione centralista artificiosa, che stava dilapidando risorse ingentissime, come l’assistenzialismo verso il Mezzogiorno, e che tutto ciò dipendesse da una particolare struttura istituzionale, ossia lo Stato centralista, sono oggi patrimonio comune del dibattito politico. Purtroppo, per molti anni queste posizioni sono state letteralmente denigrate ed osteggiate apertamente. Oggi, visto che il clima politico è cambiato e visto che in molti, al di là dei colori politici, parlano di federalismo, abbiamo pensato di parlarne». 15 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ TENNIS, OGGI AD ASSAGO LA “GRANDE SFIDA” Saranno oltre 11.000 gli spettatori che oggi al Mediolanum Forum di Assago (Mi), assisteranno alla supersfida tra quattro delle migliori tenniste al mondo, Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, in singolo e in doppio, contro le sisters Serena e Venus Williams, per una giornata all'insegna del grande tennis e dei giovani atleti. A premiare le vincitrici sarà l’assessore regionale allo Sport e Giovani, Monica Rizzi (foto), che ieri ha presentato l’evento. In mattinata scenderanno in campo 48 finalisti che hanno partecipato al torneo di tennis per gli studenti delle scuole medie e superiori lombarde. Alle 15.30 sarà la volta delle campionesse L’assessore veneto alla Sanità commenta i risultati della ricerca “Ospedali e Salute 2011” «Pochi sprechi, un esempio per il Paese» Coletto: «Coniugare efficienza della spesa e qualità delle prestazioni è possibile» VENÈXIA - «Coniugare qualità delle prestazioni erogate ed efficienza della spesa è possibile. Quello che viene assegnato al Veneto è un primato che ci rende orgogliosi perché si riferisce alla grande madre di tutte le battaglie e cioè l’otti mizz azio ne della spesa in sanità e l’abbattimento degli sprechi». Così l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, commenta i risultati della ricerca “Ospedali ....................... «In Italia, anche in questo settore, ci sono troppe cicale e poche formiche e quindi si deve cambiare registro» ....................... & salute 2011” realizzata dall’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) che assegna al Veneto la palma di Regione meno sprecona d’Italia, con un tasso d’inefficienza del 17,2%. «Siamo orgogliosi ma non gelosi dei nostri risultati e di come li ab- biamo ottenuti - aggiunge Coletto - per cui siamo pronti a trasferire a chiunque lo desideri le nostre conoscenze. Fare meglio si può, e lo stiamo dimostrando con i fatti e con il nostro bilancio sanitario in ordine ma, tanto più nella congiuntura attuale, nella quale tutti i settori della vita VENÈXIA - Se non ci saranno imprevedibili sorprese nell’ultimo scorcio dell’anno, la sanità veneta supererà ampiamente, a fine 2011, la soglia d’eccellenza dei 400 trapianti d’organo effettuati in un anno. La buona notizia, che conferma il Veneto ai vertici nazionali di questo settore è emersa dal vertice dell’intero “Sistema Trapianti Veneto”, tenutosi a Montecchio Precalcino (Vicenza), per fare il punto della situazione, affinare ulteriormente una “macchina” che ha nel gioco di squadra e nei sincronismi d’azione i suoi punti di forza, rinforzare la collaborazione con le insostituibili associazioni del volontariato. Secondo i dati elaborati dal centro regio- nazionale sono chiamati a dare il loro contributo, è importante che tutta la sanità italiana si dia da fare. Anche il nostro è un settore dove ancora ci sono troppe cicale e poche formiche e quindi si deve cambiare registro». «Si può fare - dice ancora Coletto - partendo dalla celere definizione ed applicazione dei criteri e relativi costi standard, l’arma in più che si può utilizzare per combattere concretamente gli sprechi ed anche per costruire una ripartizione davvero equa dei fondi nazionali per il settore». «Secondo l’Aiop - conclude Coletto - gli sprechi ammonterebbero a Generosità e ricerca, crescono i trapianti Il Veneto supererà i 400 interventi entro la fine del 2011 nale al 31 ottobre, rispetto allo stesso periodo del 2010, i donatori effettivi sono saliti da 99 a 119 e quelli utilizzati da 98 a 110. Alla stessa data, i trapianti già effettuati sono stati 348, con una media di 35 interventi/mese: proiettando il trend da ottobre a fine dicembre, quota 400 verrà ampiamente superata. Importanti i risultati raggiunti dalla Banca degli Occhi, che tra gennaio e giugno 2011 ha raccolto circa 2000 cornee, pari al 50% del fabbisogno nazionale. Un dato eccezionalmente positivo riguarda il crollo dei dinieghi alla donazione la cui percentuale è scesa al 14% rispetto al 31,2% del 2010 e al 29% nazionale. «Un segnale assolutamente significativo - ha detto l’assessore alla Sanità Luca Coletto - che testimonia da un lato la proverbiale generosità dei veneti e dall’altro il successo della grande collaborazione tra Regione, Centro trapianti e associazioni di volontariato per far crescere, grazie alla corretta informazione, la cultura della donazione. Più di 400 trapianti in un anno significa aver riacceso più di 400 vite, grazie alla generosità di chi, perdendo un proprio caro, ha voluto donare al prossimo, grazie alle capacità tecnico scientifiche dei medici ed infermieri, grazie ad un’organizzazione complessiva che ha funzionato e che oggi puntiamo ad affinare ulteriormente». Coletto ha voluto ringraziare il direttore del Centro Nazionale Alessandro Nanni Costa: «Con il suo centro il lavoro è sempre proficuo e di totale collaborazione ed abbiamo operato bene insieme anche rispetto alla nuova articolazione nazionale del sistema trapianti in Conferenza Stato-Regioni La Provincia lancia un nuovo club di prodotto per promuovere il territorio Treviso punta sui sapori per attrarre turisti TREVÌSO - Dopo lo sport, tocca all’enogastronomia. Vuole arrivare agli amanti della buona tavola il nuovo club di prodotto lanciato dalla Provincia di Treviso per promuovere il turismo nella Marca. L’annuncio è arrivato durante il convegno “Turismo di Marca. Racconti e Strategie per la Terra dei Sapori”. «Il club di prodotto - ha spiegato il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro - ha il pregio di mettere assieme tutti gli attori turistici con l’obiettivo di catturare l’attenzione di un turista specifico la nostra Provincia nel 2011 ha registrato una delle performance turistiche migliori della regione, con un +9.8% negli arrivi e un +9.7% delle presenze, quasi interamente dovuti a flussi internazionali. Il sistema turismo, dunque, funziona. Per promuovere il territorio - ha detto Muraro agli studenti - basta esaltare le peculiarità che il nostro territorio offre, senza doversi inventare chi Leonardo Muraro premia Giorgia Grava dell’Hotel ai Cadelach di Revine Lago sa cosa. Ecco allora l’importanza di due club di prodotto che esplicano due eccellenze della Marca Trevigiana, come lo sport e l’enogastronomia». «In tempi di crisi bisogna ingegnarsi a trovare nuove formule di attrattiva turistica - ha detto l’assessore provinciale al Turi- smo Floriano Zambon - col Club di Prodotto dedicato allo Sport si è voluto, sfruttando la connotazione prettamente sportiva di questa terra, fatta sia di appassionati e di agonisti, sia di successi di squadra che di impegno quotidiano, creare un prodotto turistico di forte richiamo. Ora è il prodotto tipico a diventare protagonista della promozione turistica». Per diventare più competitivi è necessario lavorare sul prodotto per riqualificarlo, ristrutturarlo, tematizzarlo e specializzarlo. Ecco perché i Club di Prodotto rappresentano una valida soluzione e vanno incontro alle esigenze del turista del terzo millennio. Un progetto di qualificazione turistico-gastronomica della Provincia di Treviso deve migliorare il rapporto competitivo tra i produttori e incrementare la percezione del brand “Provincia di Treviso” a livello nazionale e internazionale. Il Club di Prodotto si propone di consentire agli aderenti di elevare gli standard qualitativi, di fare economie di scala, di incrementare i rapporti di collaborazione utili tra tutte le imprese - soprattutto nel campo del marketing e della formazione condividendo e affinando la capacità di comprendere e anticipare le tendenze del mercato. 13 miliardi di euro: ebbene, con criteri e costi standard non dico che la cifra si potrebbe azzerare, ma poco ci manca. Un obiettivo non impossibile se ci sarà una volontà diffusa ad impegnarsi e ad applicare, ognuno nella gestione del proprio territorio, le migliori pratiche presenti in Italia». in un momento in cui l’attento utilizzo delle risorse è fondamentale». Coletto, ringraziando il presidente di Fitot Pilade Riello per il grande apporto alla ricerca dato negli anni, hanno concluso rivolgendo ai cittadini un appello perché aderiscano all’sms solidale 45507 per sostenere la ricerca di Fitot e Corit contro il rigetto nei trapianti. «Il numero sarà attivo ancora per qualche giorno, fino al 10 dicembre ha ricordato l’assessore - e mi auguro un grande rush finale da parte di tutti». I centri trapianti operativi in Veneto sono quattro: Padova (cuore, polmone, fegato, pancreas, rene, rene pediatrico); Verona (cuore, fegato, rene); Treviso (rene); Vicenza (rene). L’INTERVENTO Lega bersaglio dei vandali «Perché diamo fastidio» MAURIZIO CONTE Ai segretari delle sezioni del Veneziano e del Vicentino che hanno subito le intimidazioni codarde da parte dei soliti sconosciuti voglio porgere la mia più sentita vicinanza. Gli atti per fortuna non hanno danneggiato gravemente persone o strutture ma il significato del gesto e delle rivendicazioni scritte è ben chiaro: la Lega Nord, non appoggiando un Governo nominato discrezionalmente e le relative scelte è diventata un elemento di fastidio. L’ipocrisia di chi compie simili atti di viltà non è una novità per la Lega Nord, questi eroi dal fare vigliacco a Padova hanno preso più volte di mira la sede provinciale e molte comunali, mai una volta però sono stati condannati. Imprendibili? No, molte volte difesi e resi inattaccabili da una certa politica e da enti giuridici. Il Carroccio è ancora una volta sotto attacco, ciò significa che la strada di tutela dei cittadini del nord con questo Governo tecnocrate delle stangate dà fastidio, questi atti d’inciviltà spingono gli iscritti a percorrerla con una maggiore consapevolezza ed assiduità. Assessore veneto all’Ambiente 16 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ «TORINO, SPRECHI INACCETTABILI DEL COMUNE» Il Gruppo Lega Nord ha presentato in Comune a Torino un’interpellanza relativa a Parco Rignon e Villa Amoretti, in cui sono stati investiti soldi pubblici per l’ennesima realizzazione di lavori inutile. L’ultimo piano della villa nel 2005 è stato tutto ristrutturato perchè avrebbe dovuto ospitare la sede della TERRITORIO ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Formazione professionale, a Brescia la Provincia cala un asso Sabato 3 dicembre 2011 DIEGO MORANDI BRÈSA - Un tirocinio formativo e di orientamento aperto ai giovani neodiplomati e neolaureati che consentirà la riscossione di una borsa di studio e sarà valido come tirocinio per la pratica forense: è questo il terzo atto dell’iniziativa “Concretamente”, contenitore di misure anticrisi specifiche che, di volta in volta, la Provincia di Brescia mette a disposizione delle categorie più deboli di lavoratori. Ieri, presso la sala consiglio di Palazzo Broletto, è stato dato il via ufficiale all’iniziativa, figlia di un accordo tra l’Ente Provincia e Corte d’appello, Tribunale, Pro- cura ed Ordine degli avvocati, che si rivolge a neolaureati nelle Facoltà di Giurisprudenza, Economia, Ingegneria dell’Informazione, Gestionale ed Informatica e neodiplomati, che avranno la possibilità di lavorare presso gli Uffici Giudiziari e direttamente a fianco dei magistrati. «Si tratta dell’ennesima iniziativa concreta che mettiamo sul tavolo per affrontare la crisi ed agevolare chi ne ha più bisogno ad entrare nel mondo del lavoro con le competenze adatte a farlo, nonché agevolando direttamente il rapporto tra datori di lavoro e disoccupati», ha spiegato l’assessore alle Attività produttive della circoscrizione Due ma è ancora inutilizzato. «Non vogliamo interviene il consigliere comunale della Lega Nord, Fabrizio Ricca (foto) - che il Comune per l’ennesima volta lasci cadere un investimento, presumiamo ingente, di denaro pubblico nel dimenticatoio. Torino non può permettersi sprechi ma a quanto pare, la distrazione di chi ci amministra non ha limiti». Provincia di Brescia Giorgio Bontempi, alla presenza del presidente della Provincia Daniele Molgora, del presidente della Corte d’Appello Graziana Campanato, dal presidente del Tribunale Civile e Penale Augusto Angelo Bitonte, del procuratore Guido Papalia e del presidente dell’Ordine degli avvocati di Brescia, Vanni Barzellotti. Il tirocinio, pur non determinando l’instaurazione di un rapporto di lavoro, visto che è esclusa ogni possibilità di stabilizzazione o di assunzione ad altro titolo in conseguenza della partecipazione al progetto di tirocinio, impegnerà i tirocinanti per un mas- Friuli Venezia Giulia, Franz sulla crisi del debito pubblico «Bene il Btp day, ma adesso è urgente la riforma federale» TRIÉSTE - «Mi rende piuttosto perplesso il mancato inserimento dell’attuazione dei decreti delegati sul federalismo fiscale tra le priorità del governo tecnico guidato da Mario Monti: ritengo infatti che quella sia la sola via per la riduzione del debito pubblico». Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezi Giulia Maurizio Franz non ha dubbi su quale sia la strada da percorrere per evitare il default: «Occorre giungere in tempi rapidi al cuore della riforma federale con l’applicazione del meccanismo dei costi standard al posto del criterio della spesa storica che sino ad oggi ha provocato quel perverso automatismo premiale nei confronti di quegli amministratori che più hanno speso, spesso sprecato, le risorse pubbliche. Si eviteranno così quelle anomalie, francamente non più tollerabili, per cui, ad esempio, una regione come la Calabria conta ben 10.500 forestali, più del doppio dei rangers che si prendono cura dello stermina- Maurizio Franz ............................... «Bisogna applicare il meccanismo dei costi standard al posto del criterio della spesa storica che finora ha provocato soltanto danni» ............................... to territorio del Canada!». «Suggerisco al neo premier ed al ministro del lavoro Fornero - aggiunge Franz - di intervenire con la massima urgenza anche su altri sprechi come le baby pensioni, di cui ancora oggi può beneficiare l’esercito dei dipendenti pubblici siciliani, affinché il paventato aumento dell’età pensionabile, sia di vecchiaia che di anzianità, non venga percepito come un vero e proprio sopruso da chi si vedrà costretto a lavorare ben oltre i 40 anni di contributi». «In attesa che il federalismo prenda corpo - conclude il presidente del consiglio FVG - vanno comunque elogiate le iniziative tese a ridurre il debito sovrano, come il recente BTP day: l’idea che siano i cittadini a farsi carico in maniera volontaria del debito dello Stato è un segnale importante perché permette di sottrarre i buoni del Tesoro alla speculazione finanziaria in corso, dando anche un segnale di fiducia ai mercati ed alle istituzioni europee». simo di 36 ore settimanali e per un periodo massimo di 6 mesi. Il progetto coinvolgerà in partenza 41 ragazzi, con la possibilità di essere allargata a 60: in particolare i laureati in Giurisprudenza che faranno pratica per l’avvocatura riceveranno una rimborso spese pari a 1.800 euro per l’intero periodo, gli altri 3.600. «È un investimento importante di 300.000 euro che non solo ci permette di offrire possibilità di crescita professionale ed un contributo a giovani in cerca di lavoro, ma anche di aiutare gli uffici giudiziari sempre bisognosi di personale», ha concluso l’assessore Bontempi. All’ospedale Buzzi di Milano un Centro per la sordità infantile MILÀN - All’Ospedale dei Bambini Buzzi di Milano è stato aperto il Centro della Sordità Infantile. sarà una struttura che offrirà servizi per patologie ad alta complessità e che prevede tutte le prestazioni diagnostiche e di trattamento dei bambini con sordità, sordità profonda o totale. L’attività e i programmi del Centro sono stati illustrati dal suo direttore Andrea Franzetti, che è anche coordinatore Rete Udito della Regione Lombardia e che ha colto l’occasione per presentare lo sviluppo della Rete Udito regionale con il programma dello screening audiologico neonatale, di cui è previsto l’inserimento obbligatorio dal 2012, e l’individuazione della rete dei centri di II e III livello, come il Buzzi. Sandro Burdo, audiologo di fama internazionale, chirurgo per gli impianti cocleari con il maggior numero di interventi eseguiti, consulente del Buzzi ha illustrato l’importanza dell’attività svolta «Grazie agli impianti cocleari non ci sono sordi. È una rivoluzione. È una soluzione alla sordità dai risultati strabilianti. I sordi possono essere riabilitati e fare una vita normale». L’impianto cocleare però - ribadisce Burdo - non è solo intervento chirurgico e i risultati dipendono anche dal fatto che venga seguito un percorso ben preciso che parte dalla diagnosi precoce, prosegue con la riabilitazione nei primi sei mesi di vita e la riabiltazione cognitiva, pre-impianto, l’impianto coclearie vero e proprio (a 9-15 mesi di vita del bambino) e infine la riabilitazione. Solo così i bambini sottoposti a impianti potranno avere un percorso di crescita cognitivo e relazionale pari ai coetanei. Soddisfazione dell’assessore Claudio Violino dopo l’incontro a San Daniele in occasione di Autunno Friuliano Caccia, distretti venatori decisivi per l’equilibrio del territorio CINZIA COLLINI ÙDIN - Un momento di incontro inaspettato e molto positivo: questo è il commento che l’assessore alle risorse rurali, agroalimentari e forestali - e con delega alla caccia - si sente di fare dopo l’incontro conviviale che c’è stato con i Direttori delle riserve di Caccia e la maggior parte dei dirigenti dei Distretti venatori sabato 26 al castello di Susans. L’incontro, realizzato nell’ambito delle manifestazioni di “Autunno Friulano a San Daniele” ha visto riuniti per la prima volta dopo tanto tempo una larga rappresentanza degli operatori del mondo venatorio, insieme al coro Doberdob proveniente dalla Slovenia e dai suonatori di corno da caccia della Valcanale. «È molto importante e significativo aver trovato i direttori di riserva e i dirigenti di distretto insieme, in un buon clima, e dimostra che si sta lavorando dall’interno per cercare di superare le proprie fazioni», ha commentato l’assessore Violino, sottolineando che «la caccia è anche gestione del territorio e della fauna e che i risultati portati a termine durante quest’anno sono davvero importanti e significativi». In particolare, l’assessore ha ricordato che «è Claudio Violino stato grazie alla collaborazione e all’atteggiamento responsabile dei cacciatori che quest’an- no siamo riuscita a destinare oltre il 20% di territorio non compreso nella Zona Faunistica delle Alpi a zona di rifugio». L’assessore infine, ha ringraziato nuovamente per l’invito augurandosi che «i distretti continuino a lavorare gomito a gomito per l’equilibrio del territorio». Durante la serata, inframezzata dai suonatori e dal coro, c’è stato anche spazio per alcuni saluti da parte dei dirigenti del mondo venatorio e per una finestra dedicata alla solidarietà. Il Presidente dell’Ambito territoriale di caccia dell’Aquila, ha formalmente ringraziato i Distretti venatori friulani per la donazione effettuata dopo il terremoto del 2009 e che ha permesso di donare alla locale scuola elementare un’aula multimediale e la creazione di un pre- sidio sanitario. «Momenti come questi sono molto importanti, perché testimoniano la volontà di impegnarsi per superare fazioni e incomprensioni - ha detto infine l’assessore - vorrei ricordare a tutti i cacciatori e ai loro dirigenti che il futuro della caccia sta nelle loro scelte, da fare insieme. L’assessore e i suoi uffici poi, saranno a disposizione per vederle realizzate». 17 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ ECONOMIA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ Giornata positiva Mps in vetta Le borse hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in positivo. Maglia rosa è Mps, con un balzo dell’8,72%. In rialzo anche Bper (+5,44%), Intesa Sanpaolo (+4,59%) e Banco Popolare (+3,23%). Bene anche Unicredit (+3,05%), Mediobanca (+2,73%) e Ubi Banca (+2,70%). Fra gli assicurativi FondiariaSai, sale del 5,03%. In evidenza anche Atlantia (+4,90%), Impregilo (+3,91%) e Fiat (+2,65%) FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIALZI INDICI BORSA FTSE ITALIA ALL SHARE FTSE MIB FTSE ITALIA MID CAP FTSE ITALIA SMALL CAP FTSE ITALIA MICRO CAP FTSE ITALIA STAR 16.215,71 15.476,09 18.633,62 14.390,66 17.512,25 9.432,14 +1,41% +1,52% +1,65% +1,25% -0,02% +1,21% Ý Ý Ý Ý Þ Ý PRINCIPALI CAMBI EURO vendita 1,3381 EUR/USD acquisto 1,3379 EUR/GBP 0,8584 0,8587 EUR/JPY 104,163 104,192 EUR/FSV 1,2343 1,2344 Cogeme Set Mondo Tv Dmail Group Bialetti Industrie Meridiana Fly 0,042 +26,89% 2,878 +22,99% 1,187 +12,62% 0,2735 +9,75% 0,0399 +9,32% Ý Ý Ý Ý Ý FTSE ITALIA ALL SHARE - I 5 MAGGIORI RIBASSI Sintesi Le Buone Societa' Premafin Fin Hp Rcf Group Telecom Italia Media 1,077 0,2799 0,136 0,607 0,169 -10,17% -6,70% -6,08% -6,04% -3,81% Þ Þ Þ Þ Þ FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIALZI Bca Mps 0,2754 +8,73% Bca Pop Emil Romagna 5,72 +5,44% Fondiaria-Sai 1,148 +5,03% Atlantia 11,78 +4,90% Intesa Sanpaolo 1,298 +4,59% Ý Ý Ý Ý Ý FTSE MIB - I 5 MAGGIORI RIBASSI Diasorin Finmeccanica Lottomatica Enel Green Power Campari 21,26 3,244 11,37 1,644 5,165 -3,32% -1,58% -1,30% -0,96% -0,77% Þ Þ Þ Þ Þ FUTURO A TINTE FOSCHE Incertezza per gli allevatori Le Associazioni in “Presidio” davanti alle sedi del ministero e della Conferenza Stato Regioni ROMA - Continua ad essere rappresentato dall’incertezza il futuro delle Associazioni degli Allevatori che nei giorni scorsi si sono riunite in “Presidio” davanti alle sedi del ministero dell’Agricoltura e della Conferenza Stato Regioni. Allevatori - attraverso il Capo di Gabinetto si è impegnato a riattivare il tavolo ‘tecnico’ di confronto tra ministro e associazioni sindacali che non trovava ormai più sede dal febbraio scorso. Ribadendo l’insostenibilità sociale del protrarsi di questa situazione di incertezza e alla luce della conferma da ....................... Sul tavolo il problema del finanziamento del Sistema Allevatori che sta mettendo in crisi numerose strutture territoriali ....................... ....................... Strutture non più in grado di pagare gli stipendi, da quando cioè si è interrotto il finanziamento assicurato in precedenza per Dpcm ....................... ALESSANDRO BARDI E a loro va la vicinanza di Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord e segretario della Commissione Agricoltura a Montecitorio che ha assicurato un costante monitoraggio all'evolversi della situazione, auspicando nel contempo si giunga in tempi brevi ad una solu- zione condivisa che consenta a tante famiglie dei lavoratori del settore di guardare al domani con maggiore sicurezza. Sul tavolo il problema del finanziamento del Sistema Allevatori che sta mettendo in crisi numerose strutture territoriali, oggi non più in grado di pagare gli stipendi ai propri dipendenti, da quando cioè si è interrotto il flusso finanziario assicurato in precedenza per Dpcm. Uno stanziamento da 25 milioni di euro a copertura delle Attività Fiat, Cota: gli investimenti restino sul territorio «Sono realista e il realismo mi impone di fare tutto il possibile perchè gli investimenti vengano fatti sul territorio e per non lasciare alibi». Così il presidente della Regione Piemonte, Rob er to Cota, interpellato in merito alla trattativa tra Fiat e sindacati sul nuovo assetto contrattuale del gruppo. «Ritengo -ha aggiunto- che l’amministratore delegato Sergio Marchionne sia una persona molto in gamba e quindi se dice una cosa mi aspetto che la faccia», ha concluso il governatore piemontese. svolte dalle Associazioni Provinciali Allevatori che il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha confermato, aggiungendo che tale cifra è da considerarsi strutturale dopo l'emanazione del decreto di ottobre che assegna le risorse di competenza ministeriale alle regioni per la suddivisione pro quota. Viene quindi garantita la copertura dei 25 milioni di euro sia per il 2011 ormai trascorso che per il prossimo 2012. I fondi relativi al 2011 saranno disponi- bili alle Regioni da dicembre per la prima quota di 19 Milioni di euro e si auspica entro l’anno o al più tardi da febbraio 2012 per il saldo. «Nota dolente – spiegano i rappresentanti delle Associazioni Allevatori – l’aver appreso che a tutt’oggi Aia non ha ancora inviato al ministero il ‘Progetto di Ristrutturazione’ per una reciproca condivisione e per la valutazione delle strategie in esso contenute. Il ministero – spiegano i rappresentanti delle Associazioni parte del ministero dell’Agricoltura del finanziamento di 25 milioni di euro – concludono - si è anticipata la richiesta inderogabile , che verrà rivolta al Presidente della Conferenza delle Regioni nel prossimo incontro, di procedere al co-finanziamento del Sistema Allevatori». Primato storico di 4.600.000 forme Grana padano, produzione record «Il 2011 si concluderà addirittura meglio del 2010. Abbiamo raggiunto il record storico di 4.600.000 forme prodotte, un incremento del 6% circa che si aggiunge all’ottimo andamento delle esportazioni, cresciute ancora di oltre il 5%, confermando l’interesse crescente verso il prodotto DOP più consumato al mondo». Con queste parole Nicola Cesare Baldrighi, Presidente del Consorzio Tutela Grana Padano, è intervenuto durante l’Assemblea del Consorzio svoltasi ieri presso Villa Tassinara, a Desenzano del Garda in provincia di Brescia, dove sono stati presentati i dati relativi alle produzioni e all’export 2011, le prospettive degli investimenti promo-pubblicitari e alcune modifiche di aggiornamento dello statuto. Nel 2010 sono state prodotte 4.345.993 forme per un valore al consumo di quasi 2,4 miliardi di euro, delle quali 1 milione e 300 mila esportate in ogni parte del mondo, per un valore al consumo di circa 720 milioni di euro. Ad oggi, secondo stime effettuate sulla base di dati Istat, la produzione 2011 si attesta oltre le 4.600.000 forme facendo registrare un incremento del 6% rispetto al 2010. Parimenti, l’export 2011 cresce del 5,3% arrivando a circa 1.400.000 forme. Nel 2011 i caseifici hanno ricavato in media sugli 8 euro al chilogrammo, stabilizzato da due mesi, con un miglioramento deciso rispetto all’anno precedente. «Il 2012 dovrà essere l’anno delle conferme delle quantità prodotte» ha sottolineato Baldrighi. L’amministratore delegato Sergio Marchionne nuovo presidente Acea «Vogliamo modernizzare con il consenso» «È completamente impensabile arrivare alla conclusione che la Fiat non sia interessata agli 80 mila dipendenti che ha in Italia, paese dove è stata fondata 112 anni fa e che ci sta a cuore». Lo ha affermato Sergio Marchionne. «Noi - ha assicurato l’ad, parlando con i giornalisti a Bruxelles - continuiamo ad andare avanti per modernizzare il sistema industriale, cercando sempre il consenso dei lavoratori che finora non ci è mancato». E sul rapporto con i sindacati, l’ad di Fiat ha replicato: «Non abbiamo niente da dire. Stiamo discutendo il contratto nazionale dell’auto» con loro. «La sopravvivenza finanziaria della Fiat non è in dubbio, - ha aggiunto - nonostante un problema in Italia. Fortuna- tamente abbiamo creato una realtà industriale fuori (dall’Italia)». Dunque, ha so- stenuto l’ad di Fiat, «la sopravvivenza finanziaria non è in dubbio anche nell’eventualità di una calamità assoluta in Italia, che avrebbe effetti disastrosi su aziende che sono completamente italiane». «La realtà nostra è diversa -ha rivendicato Marchionne- questo non significa che stiamo allentando sull'impegno che abbiamo verso il paese e per lo sviluppo delle nostre attività». «Il 2012 - ha inoltre detto Marchionne - sarà un anno difficile soprattutto se l’instabilità nella zona euro non dovesse essere affrontata». L’ad è stato nominato per il 2012 alla presidenza dell’A c ea , l’Associazione europea dei costruttori di auto. «La nostra associazione - ha specificato continuerà a concentrare il suo impegno su tre questioni principali: la politica industriale europea, la mobilità sostenibile e dei trasporti; e le relazioni commerciali internazionali. Questi temi sono tutti strettamente collegati come la capacità del settore di investire e di innovare che dipende da un forte base produttiva competitiva in Europa». Marchionne prende il posto di Dieter Zetsche, presidente del Consiglio di Daimler e responsabile della divisione auto di MercedesBenz Cars. 18 laPADANIA ▼▼▼▼▼▼▼▼▼▼ Sabato 3 dicembre 2011 LIBIA, SCARONI (ENI): TUTTO SOMMATO VA BENE «Le cose sono andate molto bene, meglio di quanto sperassimo. In questo momento stiamo producendo circa 200 mila barili, prima della rivoluzione ne producevamo circa 280 mila». Lo ha detto l’ad di Eni Paolo Scaroni (foto) nel corso di una conferenza promossa dall’Istituto scolastico Barbarigo sui temi della «Democrazia ed ECONOMIA ▲▲▲▲▲▲▲▲▲▲ energia». «Mi sembra che il nuovo governo si sia insediato e che tutto proceda bene -sottolinea- certo, da qui alla democrazia ci vorranno dei mesi: dopo 40 anni di dittatura non è facile immaginare un percorso semplice. Diciamo che siamo ottimisti perchè ci sembra che nella Regione, e mi riferisco anche a Tunisia ed Egitto, le cose stiano evolvendo in modo tutto sommato positivo» GIANCARLO MARIANI «Per contribuire a risolvere i problemi del Paese abbiamo bisogno di tornare a puntare sul manifatturiero che merita maggiore attenzione» ad affermarlo è il presidente di Confapi, Paolo Galassi. In effetti l’Italia è sempre stata caratterizzata dal manifatturiero... «Noi siamo degli specialisti perchè siamo sempre stati capaci di fare prodotti di valore; auto, vestiti, meccanica. È chiaro che il nostro tessuto produttivo non è stato mai caratterizzato da grandi multinazionali ma le nostre piccole e medie imprese hanno contribuito alla crescita del Paese». Le Pmi infatti costituiscono l’ossatura principale del nostro sistema economico... «Molti operai si sono messi in proprio, sono diventati artigiani e poi imprenditori partendo da un’idea. In molti hanno avuto successo». Oggi però sono in difficoltà a causa della concorrenza sleale proveniente dalla Cina «E non solo perchè la concorrenza arriva anche da Paesi più vicini a noi come la Polonia. Ma partiamo dalla Cina: è ovvio che non possiamo competere con il loro costo del lavoro ma dobbiamo essere più abili a fare prodotti di maggiore qualità. Quando poi in Cina arriveranno a dover mantenere tutti avranno i problemi che abbiano noi». E la concorrenza dei paesi vicino a noi come la Polonia come la vede? «C’è chi tiene l’ufficio qui e poi va produrre in Polonia ma non è un problema di costo del lavoro perchè in Polonia guadagnano 800, 1000 euro al mese. Il problema è la tassazione che in Polonia è molto più bassa. Qui dai a un lavoratore 800 euro ma all’impresa costa 2600 euro». Altro problema dei piccoli imprenditori è quello del’accesso al credito «C’è infatti un problema di Intervista a Paolo Galassi, Presidente di Confapi Per risolvere i problemi tornare al manifatturiero liquidità perchè le banche hanno preferito investire nella finanza piuttosto che dare soldi alle imprese. Investendo nella finanza abbiamo visto i danni. Se i soldi fossero stati dati alle imprese sarebbe stato diverso». Quindi le banche non hanno più soldi per le imprese? «È un dramma. Hanno tempi più lunghi rispetto al finanziario ma non dobbiamo dimenticare che le imprese danno lavoro a tante persone. Succede che le aziende resistono, si ristrutturano e sono costrette a lasciare a casa le persone. Hanno bisogno di finanziamenti per andare avanti in attesa dei pagamenti da parte dei clienti». Clienti che nel caso della Pubblica Amministrazione pagano in tempi eccessivamente lunghi. A proposito, che ne pensa della proposta del ministro Passera di fare i pagamenti in Bot? «Se mi pagano con un titolo allora io vado in banca a venderli io ho bisogno dei soldi. Allora si faccia un accordo in modo che ci diano i contanti». Altra iniziativa annunciata, che probabilmente verrà introdotta dal Governo, è quella del ricorso alle carte di credito per limitare il nero... un buon prodotto. Se fa pane cattivo che costa poco perchè non paga le tasse non va bene. Sono contro mercati avventurosi». A proposito di pane, secondo lei di fronte a questa crisi come si sta muovendo la gente? ........................... «Le banche scarseggiano di liquidità. Hanno preferito investire nel finanziario piuttosto che dare i soldi alle imprese ma non dobbiamo dimenticare che le imprese danno lavoro a tante persone» ........................... Paolo Galassi «Ma come fanno a pagare con le carte di credito i miei genitori che hanno 80 e 81 anni? Mi sembra un provvedimento astruso. In America un panettiere sta in piedi se paga le tasse altrimenti chiude. Noi dobbiamo essere in grado di controllare il nero. Uno deve stare in piedi se fa «Sono tornati a produrre le cose nel loro giardino. Gli italiani di fronte alla crisi incominciano a ragionare che devono tornare come in passato a coltivare l’orto. L’italiano ha sempre trovato la soluzione. Mi preoccupano le persone anziane che devono strutturarsi a una richiesta esagerata di risorse. Stiamo tornando ai vecchi tempi come dopo la guerra». Torniamo alle imprese, come stanno cambiando le Pmi? Quali problemi hanno? «Gli imprenditori sono delusi e sono ossessionati dalla burocrazia. il loro rapporto con le banche è cambiato. Prima nelle piccole comunità c’erano il parroco, il sindaco e la banca. Ora vedere la banche che mettono le cose nei computer con in riferimenti ai rating e alle norme di Basilea... Il sistema finanziario è diventato troppo complicato». Per quanto riguarda invece la riforma fiscale, che cosa si aspettano le imprese? «Naturalmente un cambiamento perchè se non mettiamo a posto fiscalmente l’Italia non andiamo da nessuna parte. Lo aveva iniziato a fare il precedente Governo ma c’è la questione del debito pubblico e mi piacerebbe sapere dove sono andati tutti i soldi che hanno contribuito al debito negli anni scorsi. Il problema è il debito perchè il patrimonio delle famiglie è consistente». E poi ci sono le liberalizzazioni... «Sì, ma andiamo con i piedi di piombo perchè con l’energia abbiamo visto come è finita. I risparmi non ci sono stati». Altro tema di rilievo è quello dell’occupazione soprattutto per i giovani... «È un tema serissimo e in questo contesto è il manifatturiero che può dare garanzie. La legge sull’apprendistato, del precedente governo, detassando le imprese, è efficace perchè le convince a tenere un giovane. Per un paio d’anni non pagano i contributi. Gli interventi che ha fatto Sacconi vanno bene». Ma i giovani sono pronti per le imprese? «Non capisco quelli che hanno preso una laurea in scienze della comunicazione... I giovani sono meravigliosi perchè dopo un po’ li stimoli e loro dimostrano grandi qualità. Però occorre che facciano scuole specializzate e noi dobbiamo dare loro il giusto indirizzo». Lei è anche presidente di Confapi Milano ci faccia un focus sull’area «Il milanese, ma anche tutta la Lombardia, è un territorio che, nel disastro italiano, è tra i migliori. In effetti però a Milano non c’è più attività produttiva. Tutti si sono trasferiti fuori, nelle province attigue con problemi di occupazione in città». Altra riforma di cui si parla è quella delle aperture ai licenziamenti, che ne dice? «La nostra è una repubblica fondata sul lavoro che viene prima dei lavoratori, le aziende devono avere la possibilità di licenziare e di assumere». Chiudiamo con il futuro, come lo vede? «Con ottimismo, credo che gli italiani abbiano tutte le risorse necessarie per venire fuori da questa situazione». L’indagine di Confindustria relativa al terzo trimestre Nel terzo trimestre 2011 l'industria veneta registra un rallentamento della dinamica di ripresa. L’indagine congiunturale di Confindustria Veneto realizzata su un campione di oltre 1000 aziende, evidenzia infatti una decelerazione di crescita per tutti gli indicatori economici, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: produzione +2,0%, vendite in Italia +1,2%, occupazione -0,1%, vendite Ue +3,2%, ven- Veneto, rallenta la dinamica della ripresa dite extra Ue +5,3%. Nel dettaglio per quanto riguarda la produzione industriale si evidenzia una buona performance per i settori dell’alimentare +4,4% e dell’occhialeria +7,5%. Una decrescita del trend per i settori più maturi come il tessile, abbigliamento e concia +0,0% e il metalmeccanico +2,2%, soffrono invece i com- parti del legno/arredo 2,8% e della materie plastiche e gomma 1,1%. Si conferma ulteriormente la debolezza della domanda interna con una riduzione delle vendite in Italia, mentre per il contesto estero si registra un leggero rallentamento in ambito Ue e una sostanziale stabilità positiva in ambito extra Ue. Nello specifico emerge un significativo rallentamento sul mercato interno soprattutto per i settori tessile, abbigliamento e concia -0,3% e per le materie plastiche e gomma -0,8%, una consistente flessione negativa per il settore del legno/arredo che segna un -6,3%. Si riscontra invece un consolidamento sui mercati esteri soprattutto a livello extra europeo, segno di grande vitalità delle aziende venete che stanno tentando di cogliere nuove opportunità e conquistare nuovi mercati. Dall’analisi emerge che quasi tutti i settori produttivi hanno una buona performance, in particolare i settori delle materie plastiche e gomma +12,8%, del metalmeccanico +6,6%, del tessile, abbigliamento e concia +2,8% e del legno/arredo +2,9%. 19 laPADANIA Sabato 3 dicembre 2011 8,00 Rassegna stampa; 9,35 Maramao - Orsetti PDN; 10,00 Roberto Brivio; 10,30 Pagina terza; 11,00 PadanAssistenza; 11,15 Filo diretto; 13,00 Titoli telegiornali - Meteo; 13,05 Musicisti padani; 13,30 Ado Mauri; 15,30 Teatro (Caravà); 16,00 Movie time; 17,00 Classica in Padania; 18,30 Alpini Padani; 19,00 Titoli telegiornali - Alpini Padani; 19,30 Musica indipendente; 20,35 Repliche 20,30 AGENDA PADANA 20,55 QUASI GOL 21,10 PADRI DEL FEDERALISMO 21,25 ANGOLO DELLA MENTE Il falso sacrificio di ministri strapagati DAVIDE TIRABOSSI L’attuale ministro dell’Interno sig.ra Cancellieri, quando era commissario a Bologna, alla fine del mandato il Pdl le chiese di correre per la carica di sindaco per il centrodestra, la signora rispose che non gli interessava perché alla sua età era ora che facesse la nonna. Poi quando è arrivata la chiamata per fare la ministra e quindi di nuovo scegliere se fare la nonna o prendere 25.000 euro/mese di colpo fare la nonna non è più stato prioritario, (sindaco e ministro non è proprio lo stesso stipendio!). Tutti questi nuovi ministri già super ricchi se veramente amassero l’Italia dovrebbero fare i ministri solo per spirito di servizio rinunciando allo stipendio, visto anche la crisi, ma sono sicuro che non rinunceranno a questo piccolo, per loro, ulteriore stipendio. Si scrive sui giornali che il “professor” Monti come prima cosa oltre a “Roma capitale” (che penso non freghi niente a nessuno, tranne ad Alemanno, ed a chi può lucrare su questo) è reintrodurre l’Ici e l’aumento dell’Iva. La casa secondo le statistiche è di proprietà per la maggioranza degli italiani e per i poveri è l’unica proprietà (quando hanno la fortuna d’averla); l’Iva colpisce solo i consumatori (non i produttori, né i commercianti). Questo sarebbe il governo che colpisce (come dice Monti) chi ha contribuito meno? Queste sanzioni (pensate da questo governo geriatrico) colpiscono solo e sempre i soliti noti. Sveglia gente! Se occorre essere professori per partorire queste innovazioni economiche, la scuola è veramente scesa in basso, d’altronde da chi pretendeva il 18 politico cosa ci si può aspettare? Stop spese militari e pensione uguale E. I. Genova L’Italia ha dei problemi finanziari? Basterebbe operare come segue: - Mettere fine alle spese militari all’estero - La pensione per tutte le categorie dall’operaio al parlamentare non deve superare euro 5mila/mese. C’è chi vive con euro 300/400 - Vietare l’accumulo delle pensioni - Togliere le auto blu adeguandoci ai paesi europei - Ridurre i parlamentari - Ridurre i stipendi a tutti i politici ad un massimo di euro 10mila/mese. Chi ritiene sia poco, si cerchi un’altra occupazione - Vietare che un politico passi da un partito ad un altro - Ridurre i costi del Quirinale che è più dispendioso di Buckingham Palace - Fare pagare l’Ici alla Chiesa - Vietare le raccomandazioni specialmente agli incapaci - Mettere fine all’immigrazione clandestina selvaggia - Togliere la pensione agli extracomunitari che raggiungono la propria famiglia - Espellere i clandestini delinquenti - si svuoterebbero le carceri e si risparmierebbe un sacco di soldi per mantenerli. Vorrei portare a conoscenza del sen. Mario Monti presidente del Consiglio che tanti dei nostri giovani sono disoccupati grazie agli extracomunitari. L’esempio lo si vede ai supermercati dove il carrello degli italiani è quasi vuoto mentre quello degli extracomunitari è colmo. Spero che tanti siano d’accordo specialmente il sen. Mario Monti. Ho combattuto per la democrazia figli di extracomunitari nati qui e poi naturalmente ai genitori, perché sarebbe per noi italiani una calamità. Ne abbiamo già troppi da mantenere. Siamo in una crisi spaventosa. Io ho di pensione mensile 370 euro. Le pare giusto che con quella misera cifra io debba pensare anche ai bambini islamici? Prima pensi ai cittadini italiani che versano nell’indigenza più nera! Quando lascerà la carica di presidente, lasci a noi un ricordo reverente, non il contrario. Abbia i miei cari saluti sig. presidente. Federalismo e Padania libera BRUNO RAVERA Genova Oggi per me è una brutta giornata, leggendo il quotidiano la Padania di sabato 25 novembre vedo in prima pagina una fotografia di gruppo del governo non eletto democraticamente dal popolo. Io ho combattuto per la democrazia a Genova e nella cosiddetta Italia però ora mi trovo davanti dei squallidi personaggi con età media di 63 anni che vogliono salvare l’Italia con la dittatura. Signori questi sono pericolosi, sono come i pipistrelli che lavorano di notte come aveva fatto Amato portandoci via tutti i soldi. Non ce n’è più per nessuno EMMA BARTOLI Bergamo Mi rivolgo al presidente Giorgio Napolitano, perché non esca dalla Costituzione, da lui tanto proclamata, per dare la cittadinanza ai ROCCO GANDINI Plesio Il mondialismo con l’Ue dell’euro per ora è impossibile. Per sempre se la natura di cui siamo parte integrante non si evolverà sapiens tre volte, affinché si moltiplichino per tre anche i nostri valori umani. Esiste da sempre il localismo. Qual è l’orto più produttivo? Quello coltivato dal proprietario. Fa ricco un vasto territorio insieme ad altri orticelli coltivati con entusiasmo impegno strategia politica. Non illusioni e sogni ma arte reale naturale. Mondialismo no o autodistruzione. Forza, coraggio abbiamo ancora quindi miliardi di anni più o meno prima che la nostra stella sole si oscuri per sempre. Il federalismo ci potenzierà. Padania libera sempre con le sue piccole medie imprese agricole, commerciali industriali. Valido esempio per tutto il mondo. La Padania è sempre esistita RENATO TOMEZZOLI Nei mesi scorsi, e sino a qualche giorno fa, ha tenuto banco, sui giornali, l’esistenza o meno della Padania. I politici, specie di sinistra ma anche di centro e persino qualcuno di destra dicono che la Padania non esiste e che è una invenzione della Lega. In tal senso si è persino espresso il presidente della Repubblica. Siccome ho sempre sentito parlare di pianura padanastrade padane e di prodotti agricoli padani mi è venuta la voglia e la curiosità di chiarire il tutto. Sono pertanto andato a consultare alcune enciclopedie, in particolare la Rizzoli-Larousse, una delle più note e diffusa. Ebbene tale enciclopedia, ancora molti anni prima che sorgesse la Lega Nord, afferma l’esistenza della Padania che così definisce: “la Padania è la più grande pianura esistente in Italia. Essa è compresa tra le Alpi e l’Appennino Settentrionale, digrada dal Piemonte sino all’Adriatico e comprende le pianure venete-friuliane e romagnole. È larga mediamente 120 km, che diventano 270 sul mare Adriatico, ed è lunga circa 390 km. La sua altitudine media è di 100 mt”. Come si vede la Padania c’è ed è sempre esistita e pertanto i suoi abitanti residenti, soprattutto i nativi, si chiamano padani. Quindi il Veneto, oltre che italiano è anche padano. Questa è la verità e chi ha dei dubbi consulti l’enciclopedia Rizzoli-Larousse o altre enciclopedie. OGGI IN TV RAIUNO 10,55 Speciale: Motor show di Bologna 12,00 Rubrica: La prova del cuoco 13,30 Att.: Telegiornale 14,00 Rubrica: Lineablu 15,10 Talk show: Le amiche del sabato. Condotto da Lorella Landi 17,00 Attualità: Tg1 - Che tempo fa 17,15 Rubrica: A sua immagine 17,45 Doc: Passaggio a Nord-Ovest 18,50 Gioco: L’eredità 20,00 Att.: Telegiornale 20,30 Rubrica sportiva: Rai Tg Sport 20,35 Game show: Soliti ignoti - Identità nascoste. Con Fabrizio Frizzi 21,10 Show: Ti lascio una canzone. Condotto da Antonella Clerici 0,40 Rubrica: Di che talento sei? 1,20 Att.: Tg1 Notte - Che tempo fa 1,35 Rb.: Cinematografo 2,35 Film: Amazing grace. Biografico (Usa, 2006). Con Ioan Gruffudd, Albert Finney RAIDUE 10,50 Rubrica: Aprirai 10,55 Rubrica: Quello che 11,35 Rb: Mezzogiorno in famiglia 13,00 Att: Tg2 Giorno 13,25 Rb. sportiva: Dribbling 14,00 Miniserie: La casa nella prateria 15,35 Film: Phenomenon II - Gli strani poteri di George Malley. Dramm. (Usa, 2003) 17,10 Rubrica: Sereno variabile. Conduce Osvaldo Bevilacqua 18,00 Tg2 L.i.s. - Meteo 2 18,05 Rub.: Crazy parade 18,35 Tf: Sea patrol 19,30 Telefilm: Squadra speciale Cobra 11 Sezione 2 20,25 Rb.: Estrazioni del lotto 20,30 Attualità: Tg2 - 20,30 21,05 Telefilm: Castle 21,50 Tf: The good wife 22,40 Rubrica sportiva: Stadio Sprint 23,35 Att.: Tg2 - Tg2 Dossier - Tg2 Storie. I racconti della settimana - Tg2 Mizar Tg2 Si, Viaggiare Tg2 Eat parade CANALE 5 RAITRE 9,10 10,15 11,00 11,30 12,00 12,25 12,55 14,00 14,50 16,40 16,45 17,45 18,10 19,00 20,00 20,10 21,30 23,35 23,55 0,55 Rubrica: Paesereale Mus.: Il granconcerto Rub.: Tgr Bellitalia Rubrica: Tgr Prodotto Italia Att: Tg3 - Rai sport notizie - Meteo 3 Rubrica: Tgr Il settimanale Rubrica: Tgr ambiente Italia Att.: Tg Regione - Meteo Regionale - Tg3 - Tg3 pixel Rubrica: Tv talk. Con Massimo Bernardini Attualità: Tg3 L.i.s. Tf: Un caso per due Magazine Champions league Rubrica: 90° minuto serie B At.: Tg3 - Tg Regione - Meteo Regionale Blob Talk show: Che tempo che fa Rb.: E se domani Quando l’uomo immagina il futuro. Conduce Alex Zanard At.: Tg3 - Tg Regione Rb.: Amore criminale Att.: Tg3 - Tg3 agenda del mondo 10,15 Film: La voce dell’amore. Dramm. (Usa, 1998). Con Meryl Streep, Renée Zellweger 13,00 Att.: Tg5 - Meteo 5 13,40 Grande Fratello Riassunto 14,10 Show: Amici. Condotto da Maria De Filippi 15,30 Rubrica: Verissimo Tutti i colori della cronaca. Conduce Silvia Toffanin 18,50 Gioco: Avanti un altro! Condotto da Paolo Bonolis 20,00 Att.: Tg5 - Meteo 5 20,30 Show: Striscia la notizia. Condotto da Ezio Greggio e Enzo Iacchetti 21,10 Film: Una moglie bellissima. Comm. (It., 2007). Con Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi 23,25 Show: Mai dire Grande Fratello. Con la Gialappa’s Band 0,15 Attualità: Tg5 - Notte Meteo 5 0,40 Show: Striscia la notizia (r) ITALIA 1 10,50 Film: Dragon Ball Gt L’ultima battaglia. Animazione (Giappone, 1996) 12,20 Cartoni: Maledetti scarafaggi 12,25 Attualità: Studio Aperto 13,00 Rubrica: Studio Sport 13,40 Cartoni: I Simpson 14,35 Film: Dragon - La storia di Bruce Lee. Biografico (Usa, 1993). Con Jason Scott Lee, Lauren Holly 16,40 Film: Mai dire ninja. Comico (Usa, 1997). Con Chris Farley, Nicolette Sheridan 18,30 Attualità: Studio Aperto 19,00 Cartoni: Bugs bunny 19,20 Film tv: Mamma ho allagato la casa. Commedia (Usa, 2002) 21,10 Film: Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York. Commedia (Usa, 1992) 23,40 Rubrica sportiva: Studio Sport XXL 0,40 Poker1mania RETE 4 10,50 Rub.: Ricette di famiglia 11,30 Attualità: Tg4 - Vie d’Italia 12,00 Telefilm: Detective in corsia 13,00 Telefilm: La signora in giallo 13,50 Forum: sessione pomeridiana del sabato. Con Rita Dalla Chiesa 15,05 Film tv:Poirot: diario di un assassino. Giallo (GB, 2000). Con David Suchet, Philip Jackson 17,00 Telefilm: Psych. Con James Roday, Dulé Hill, Timothy Omoundson 18,00 Rub.: Pianeta mare 18,55 Att.: Tg4 - Meteo 19,35 Soap: Tempesta d’amore 21,15 Serie tv: Il capo dei capi. Con Daniele Liotti, Claudio Gioè, Simona Cavallari, Gioia Spaziani 23,25 Film tv: Walking tall: Giustizia personale. Drammatico (Usa, 2007). Con Kevin Sorbo, Yvette Nipar STASERA SU TELEPADANIA ore 20,30 ore 21,10 AGENDA PADANA PADRI DEL FEDERALISMO LA 7 13,30 Att.: Tg La 7 14,05 I menu di Benedetta 15,00 Rubrica: Chef per un giorno 16,00 Sport: Basket. Campionato di Serie A 18,15 Telefilm: The district 20,00 Attualità: Tg La 7 20,30 Rubrica: In Onda. Condotta da Luca Telese e Nicola Porro 22,30 Film: W. Di Oliver Stone. Con R. Dreyfuss 1,00 Att.: Tg La 7 1,10 Rub.: M.O.D.A SPORT I 13,40 Newcastle - Chelsea (diretta) 15,45 Euro Calcio (diretta) 15,55 Man City - Norwich City (diretta) 18,00 Serie B Remix 19,00 Genoa - Milan 19,30 SKY Calcio prepartita (diretta) 20,40 Napoli - Lecce (diretta) 22,45 SKY Calcio postpartita (diretta) 0,00 I Signori Del Calcio: Guidolin CINEMA 7,50 Blindato 9,20 Hope Springs 10,55 Che fine hanno fatto i Morgan? 12,40 Un Natale per due Speciale 12,55 The Rock 15,15 The Green Hornet 17,20 Step Up 3 19,10 I poliziotti di riserva 21,00 Sky Cine News - Un marito di troppo 21,10 Immaturi 23,10 Vi presento i nostri 0,55 The Rock SPORT II 12,30 Volley: Studio Coppa del Mondo (diretta) 13,00 Volley: Giappone Italia 14,30 ATP Weekly Magazine Show 15,00 Tennis: La Grande Sfida (diretta) 19,00 Golf: UBS Hong Kong Open 21,00 Tennis: La Grande Sfida 23,00 UFC Show 0,00 Poker WPT Series 5 Seguici sul digitale terrestre al CANALE 75 Telepadania è visibile anche sul web all’indirizzo www.padanianet.com € Portacinture AMELIE € Portacravatte 16 .00 BRILLO * € 26 .00 € 28 .20 * € 98 .90 * Portabottiglie con tappo 22 .00 PORTOVINO * Portabottiglie modulare * ILMETTIMPIEGA ELETTRICO Indossatore con pannello riscaldante autoregolante per la giusta piega READING Leggio pieghevole € 57 .15 HAPPYHOUR * Set per cocktail *colino per filtrare, mixer, pinza per il ghiaccio, shaker, coltello per frutta e verdura, levacapsule, misurino dosatore * nel colore noce PUNTUALE Orologio da parete € 44 .50 * UN ALBERO CON LE PALLE E UN REGALO CON I FIOCCHI. O VICEVERSA! www.foppapedretti.it NUMERO VERDE 8 0 0 . 3 0 3 5 4 1 * I prezzi (consigliati ai rivenditori) sono validi dal 15/11/2011 al 15/01/2012 e solo per modelli e colori rappresentati nelle foto. Fino a esaurimento scorte. Per modelli e colori diversi il prezzo di listino può variare. I prezzi esposti non comprendono i beni utilizzati nelle foto per illustrare il possibile uso dei prodotti pubblicizzati. GIORGIO LucianoConsolini&ArtmachineAssociati UN GRANDE REGALO!