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Area Qualità Urbana
Servizio Lavori Pubblici
LAVORI DI REALIZZAZIONE ROTATORIA TRA VIA VERDI E VIA
NOVARA E PROLUNGAMENTO PISTA CICLABILE ESISTENTE
Indice generale
1. Capitolato tecnico............................................................................................................................2
1.1. Premessa:............................................................................................................................2
1.2. Demolizione dei marciapiedi:............................................................................................3
2. Descrizione dei lavori......................................................................................................................3
2.1. Allestimento del cantiere.....................................................................................................3
2.2. Costruzione nuova cabina elettrica.....................................................................................3
2.3. Demolizione cabina elettrica esistente................................................................................4
2.4. Decespugliamento, pulizia..................................................................................................4
2.5. Fognatura, elettricità, acquedotto........................................................................................5
2.6. Nuova sede stradale su sterrato...........................................................................................6
2.7. Realizzazione anello rotazionale.........................................................................................7
2.8. Isole spartitraffico...............................................................................................................9
2.9. Aiuole lato nord..................................................................................................................9
2.10. Pubblica illuminazione....................................................................................................11
2.11. Cordolatura pista ciclabile...............................................................................................12
2.12. Asfaltatura.......................................................................................................................13
2.13. Segnaletica verticale........................................................................................................14
2.14. Segnaletica orizzontale....................................................................................................15
2.15. Marciapiede collegamento via Caloggio.........................................................................16
2.16. Sistemazione area sterrata lato nord................................................................................17
2.17. Lavori in economia.........................................................................................................17
3. Capitolato tecnico degli asfalti......................................................................................................18
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1. Capitolato tecnico
1.1. Premessa:
Nei prezzi a corpo posti a base di gara sono compresi tutti gli oneri necessari per realizzare
compiutamente l’intervento, indipendentemente dal fatto che essi siano indicati nel computo
metrico di progetto, che non è elemento contrattuale;
i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte in base a quanto previsto dagli elaborati grafici e
dai capitolati tecnici e amministrativi di appalto. Ogni intervento citato nel presente capitolato dovrà
essere realizzato dall’appaltatore e tutti i costi necessari per la loro realizzazione, anche indiretti,
quali ad esempio quelli necessari allo smaltimento dei materiali di risulta alle discariche, saranno
compresi nel prezzo d’appalto; nel caso di discordanze tra quanto previsto negli elaborati grafici e
nei capitolati d’appalto, varrà sempre la condizione che sarà ritenuta dal direttore lavori più
vantaggiosa per la stazione appaltante;
eventuali modifiche dovranno essere preliminarmente concordate per iscritto con il direttore lavori;
durante i lavori l’appaltatore è tenuto a realizzare e a consegnare di volta in volta alla DL fotografie
in numero sufficiente a dimostrare la correttezza delle lavorazioni svolte.
Prima di avviare i lavori l’appaltatore dovrà eseguire le seguenti operazioni preliminari:
richiedere alla Polizia Municipale l’emissione delle necessarie ordinanze per le chiusure del traffico
e per eventuali divieti di sosta;
concordare con DL e Polizia Municipale i dettagli e l’esatto posizonamento della segnaletica
stradale, fermo restando che l’appaltatore dovrà posizionare almeno 20 cartelli segnalatori del tipo
e dimensione richiesti dalla stazione appaltante, posizionare i cartelli segnalatori, la segnaletica
verticale dovrà essere rimossa e recuperata con accatastamento nel deposito della Polizia
Municipale. La rimozione dovrà avvenire contestualmente alla posa della nuova segnaletica
provvisoria di cantiere, secondo le disposizioni del coordinatore per la sicurezza e le eventuali
prescrizioni della Polizia Municipale, realizzare robuste e invalicabili recinzioni a delimitazione del
cantiere e vigilare costantemente sulla loro solidità, sicurezza e conservazione, allestire il cantiere
con tutte le attrezzature necessarie, verificare l’esatto posizionamento dei sottoservizi con gli Enti
gestori delle reti tecnologiche.
Prima dell’avvio di ogni singola operazione dovranno essere presentati al direttore lavori i campioni
dei materiali oggetto di fornitura. Il direttore lavori si riserva 10 giorni per la valutazione dei
materiali; prima di procedere all’esecuzione fisica delle nuove pavimentazioni, una volta accettato il
materiale, dovrà essere realizzato un tratto di prova, in modo che la DL possa valutare la
correttezza della posa del materiale e l’idoneità di quest’ultima al risultato finale prospettato dal
progetto.
La realizzazione dei lavori dovrà essere preceduta dalla posa di picchetti necessari affinché la DL
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possa confermare all’appaltatore la correttezza degli allineamenti. L’appaltatore è pertanto tenuto a
mettere a disposizione le proprie maestranze e i propri mezzi al fine di individuare i punti fissi ed i
tracciamenti di progetto.
1.2. Demolizione dei marciapiedi:
La demolizione dei marciapiedi dovrà avvenire nel massimo rispetto delle proprietà private
prospicienti agli stessi. In particolare l’appaltatore dovrà posizionare apposite passatoie metalliche.
Dovrà preavvisare i residenti e i commercianti dell’inizio dei lavori entro un congruo termine di
almeno tre giorni e infine dovrà impegnarsi ad eseguire lavorazioni più fastidiose per i residenti in
giorni e orari tali da minimizzare il disagio.
In nessun caso sarà ammesso che i pedoni, che avranno diritto al transito locale all’interno del
cantiere, debbano camminare su pavimentazioni sconnesse o sterrate o comunque difficilmente
praticabili. Allo scopo l’appaltatore dovrà stendere strati di ghiaia su tali aree immediatamente
dopo ogni operazione, in modo da garantire sempre un transito agevole all’interno dell’area di
cantiere.
Una volta completato quanto sopra, tenuto conto delle prescrizioni del piano di sicurezza e
coordinamento, potranno essere avviati i lavori.
2. Descrizione dei lavori
2.1. Allestimento del cantiere
Oneri sicurezza
Oneri per la sicurezza specifici, come computati dal Coordinatore per la sicurezza in fase di
progettazione all'interno del PSC
riposizionamento new jersey
Riposizionamento new jersey esistenti di ns. proprietà per canalizzazioni provvisorie; lavoro in
economia, durata 2 gg: 2 operai + 1 mini-escavatore + 1 furgoncino
2.2. Costruzione nuova cabina elettrica
scavo
Scavo di sbancamento con mezzi meccanici, a qualunque profondità, di materiali di qualsiasi
natura e consistenza, asciutti, bagnati, melmosi, esclusa la roccia, inclusi i trovanti rocciosi o i relitti
di murature fino a 0.750 m³. Compreso lo spianamento e la configurazione del fondo anche a
gradoni, la profilatura di pareti e scarpate; le sbadacchiature ove occorrenti; le opere provvisionali
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di segnalazione e protezione.
Con carico e trasporto agli impianti di stoccaggio, di recupero o a discarica autorizzata, di
materiale non reimpiegabile, esclusi eventuali oneri di smaltimento
magrone di livellamento
Sottofondazioni in conglomerato cementizio realizzate mediante getto da autobetoniera, con
l'ausilio di gru o qualsiasi altro mezzo di movimentazione, di calcestruzzo preconfezionato a
prestazione garantita- tipo plastico S2, consistenza slump 50/90 mm- con resistenza Rck = 20
N/mm² - esposizione X0
Considerando che il basamento si trova su leggero pendio, si ipotizza 20 cm di spessore nel punto
più alto e 70 cm nel punto più basso, per una media di 45 cm di spessore:
4 x 2,44x 0,45 spessore = 4,39
nuova cabina
Fornitura e posa di box realizzato come descritto e conforme al Capitolato Enel DG 2061.ed.6^
completo di basamento prefabbricato del tipo “a vasca” omologato Enel, realizzato in cls armato
Rck 250, altezza utile 50 cm, provvisto di 6 kit preassemblati di pressacavo inseriti nei fori a
frattura prestabilita.
Compreso impianto di messa a terra esterno costituito da n. 4 dispersori in acciaio da 1,5 m
collegati tra loro con treccia di rame da 35 mmq, escluso misura e collaudo.come da preventivo
fornito da ditta specializzata
collegamenti tra vecchia e nuova cabina
Opere murarie per interramento linea energia elettrica.
Compresa formazione di cavidotto comprensiva di scavo, posa di tubo del diametro di 160 mm
corrugato completo di tiracavo.
Compresa la realizzazione delle buche di servizio per gli allacciamenti richieste dall'ente erogatore
(ENEL. ecc.), rinfianco del tubo in cls, reinterro e posizionamento del nastro segnalatore.
2.3. Demolizione cabina elettrica esistente
demolizione
Demolizione totale o parziale di edificio, container o baracca, prefabbricati di qualsiasi tipo e
materiale (esclusi i prefabbricati pesanti in calcestruzzo), carico con mezzi meccanici e/o manuale
e trasporto alle discariche autorizzate. E' compresa la demolizione della eventuale base di
appoggio, che dovrà essere inclusa nel volume computato.
2.4. Decespugliamento, pulizia
decespugliamento, pulizia
Decespugliamento su terreno mediamente infestati da arbusti, da eseguirsi alla presenza del DL e
secondo le indicazioni del Parco Groane.
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lavoro in economia, durata 2 gg: 2 operai + 1 furgoncino + 1 decespugliatore + 1 motosega
Operaio specializzato edile: 8h x 2gg
Nolo di biotrituratore portato o trainato da trattrice, alimentazione a tramoggia, capacità oraria di
lavoro: fino a 15 m³; 8h x 2 gg
Nolo di decespugliatore a spalla con disco rotante o filo di nylon, senza operatore; 8h x 2gg
Nolo di motosega con operatore della potenza di 6÷8 hp (lama 40÷60 cm); 8h x 1g
Nolo automezzo compreso autista, carburante e lubrificanti, anche ribaltabile, portata utile 3.0 t; 8h
x 2gg
2.5. Fognatura, elettricità, acquedotto
condotto fognario pvc diametro 160
Realizzazione di condotto fognario, con tubazioni in p.v.c., diametro esterno fino a mm. 315, in
sede stradale esistente, con demolizione dell'esistente condotto, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- scavo a sezione obbligata, in terreno di qualsiasi natura e per qualunque profondità, eseguito
secondo le prescrizioni del Capitolato Tecnico, compreso l'onere per le eventuali armature, il
carico e il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di
discarica oppure il carico, trasporto e deposito in cantiere del materiale che la DL riterrà idoneo per
il successivo riempimento, compreso l'onere per l'esistenza nel sottosuolo di cavi, tubazioni, e
servizi in genere, anche se presenti in misura anormale;
- fornitura e posa in opera di tubi in p.v.c. rigido con bicchiere, codice U o UD, serie SN 8 conforme
alla norma UNI EN 1401-1 colore arancione, con guarnizione di tenuta elastomerica inamovibile
conforme alla norma UNI EN 681/1 compresi pezzi speciali, letto di posa spessore min. cm. 10,
rinfianco e copertura per uno strato minimo di cm. 15 dall'estradosso del tubo da eseguirsi con
sabbia naturale di cava, diametro esterno mm. 315 , secondo le prescrizioni del Capitolato
Tecnico;
- calcestruzzo per rinfianchi delle tubazioni;
- riempimento scavi con materiale già depositato lungo la sede dei lavori ed accettato dalla DL,
oppure fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in
peso; compresa la battitura con idonei mezzi meccanici, la bagnatura e la messa in opera del
materiale a strati di non oltre cm 50 di spessore;
fornitura e stesa di manto di base in conglomerato bituminoso con mista naturale (tout-venant)
spessore cm 12, misurato a compressione avve
linea acqua
Realizzazione di nuova linea per l'acqua di alimentazione del'impianto d'irrigazione in PE 100 SDR
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17 (PN10) ad elevatissima resistenza (colore blu) conforme alle norme UNI EN 12201 per condotte
di approvvigionamento idrico, rispondente alle norme igienico sanitarie del Ministero della
Sanit�comprensivo di:
- calcolo per il dimensionamento della linea da posare;
- disfacimento e scavo di terreno di qualsiasi natura, con qualunque mezzo eseguito, fino alla
profondit�di cm 50;
- scavo a sezione obbligata, in terreno di qualsiasi natura e per qualunque profondit� eseguito
secondo le prescrizioni del Capitolato Tecnico, compreso l'onere per le eventuali armature, il
carico e il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di
discarica oppure il carico, trasporto e deposito in cantiere del materiale che la DL riterr�idoneo
per il successivo riempimento, compreso l'onere per l'esistenza nel sottosuolo di cavi, tubazioni, e
servizi in genere, anche se presenti in misura anormale;
fornitura e posa in opera di tubi in PE 100 - SDR 17 (PN10) conforme alla norma UNI EN 12201
colore blu e di dimensione pari al diametro calcolato, compresi pezzi speciali, raccordi e
allacciamento della linea con l'erogatore terminale, rinfianco e copertura per uno strato minimo di
cm. 15 dall'estradosso del tubo da eseguirsi con sabbia naturale di cava, secondo le prescrizioni
del Capitolato Tecnico; Riempimento scavi con materiale gi�depositato lungo la sede dei lavori ed
accettato dalla DL, oppure fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale
dal 15% al 40% in peso; compresa la battitura con idonei mezzi meccanici, la bagnatura e la
messa in opera del materiale a strati di non oltre cm 50 di spessore fino al piano di campagna
esistente;
rete pubblica illuminazione (opere murarie)
Formazione di cavidotto rete pubblica illuminazione comprensivo di:
- formazione di cavidotto rete di i.p.s., comprensivo di esecuzione scavo di fondazione a sezione
ristretta, per realizzazione di trincea di alloggiamento cavidotto in pvc diametro m. 0,80 a forte
spessore, con fornitura e posa di tubo in pvc protetto da cassonetto in cls a Kg 250 di cemento per
mc. di impianto, lisciato superiormente, ovvero prefabbricato. Lo scavo sar�eseguito con idoneo
mezzo meccanico, la pulizia del fondo dello scavo , la formazione del piano ed il ritombinamento a
cavidotto posato;
il tutto comprensivo dell弾secuzione dei necessari scavi di fondazione, e trasporto alle pp.dd. del
materiale di risulta;
2.6. Nuova sede stradale su sterrato
formazione nuova sede stradale
Formazione di nuova sede stradale, comprensiva di:
- scavo di sbancamento per formazione di cassonetto stradale eseguito con mezzi meccanici,
profondit�fino cm 50, compreso l'onere per il carico e il trasporto del materiale di risulta alle
discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in peso,
spessore cm 40, misurato a compressione avvenuta, compreso l'onere per stesa, cilindratura e
formazione di livellette;
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- fornitura e stesa di manto di base in conglomerato bituminoso con mista naturale (tout-venant)
spessore cm 10, misurato a compressione avvenuta, compresa la rullatura;
- fornitura e spandimento di 兎mulsione bituminosa� previa pulizia del manto di base;
- fornitura e stesa di tappeto sottile normale in conglomerato bitumoso spessore cm 3, misurato a
compressione avvenuta, compresa la rullatura; raccordo dell'asfalto con tutti gli scivoli esistenti per
il superamento delle barriere architettoniche, in modo tale da non avere soluzioni di continuit�tra
asfalto e marciapiede;
sostituzione o messa in quota di tutti i chiusini, saracinesche e manufatti similari, di qualunque
dimensione e materiale, compreso l弛nere per la preliminare ricerca di quelli sotto asfalto
2.7. Realizzazione anello rotazionale
anello interno e anello esterno
Fornitura e posa di cordoni curvi, in granito o in binderi di porfido per formazione cerchio
rotazionale, in sede stradale esistente comprensivo di:
- fornitura e posa di cordoni curvi, in granito o in binderi di porfido per formazione cerchio
rotazionale con sezione cm 12 x 20/25 in sede stradale esistente, comprensiva di taglio asfalto con
fresa a disco,disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque
mezzo eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il
livellamento del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il
trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
fornitura e posa cordoli curvi, per qualsiasi raggio di curvatura, in granito, sezione cm 15 x 27,
compreso il rinfianco in cls.;
zona sormontabile
Formazione di pavimentazione in lastre di porfido posate a taglio (smolleri) in sede stradale
esistente comprensivo di:
- formazione di pavimentazione in lastre di porfido posate a taglio (smolleri). Formazione di
pavimentazione in sede stradale esistente comprensivo di taglio asfalto con fresa a
disco,disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il
trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in peso,
fino a cm 20 di spessore, misurato a compressione avvenuta, compreso l'onere per stesa,
cilindratura e formazione di livellette;
- calcestruzzo per massetto di sottofondo con dosaggio di cemento a q.li 1,5, spessore cm 12;
- fornitura e posa di smollerii di porfido del Trentino - Alto Adige dimensioni cm 20x20 e/o 20x30
spessore cm. 12; compreso il calcestruzzo necessario per il livellamento del piano di posa;
- formazione del piano di posa con boiacca di puro cemento tipo 325 sul letto di malta di legante
idraulico, e successivamente alla posa sigillatura a finire dei giunti con resina e successiva
spazzolatura e pulitura;
fornitura e posa di rete elettrosaldata;
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terra di coltivo
Stesa e modellazione di terra di coltivo con adattamento dei piani, compresa la fornitura della terra:
[la terra da coltivo franco cantiere con le seguenti caratteristiche: - buona dotazione di elementi
nutritivi, in proporzione e forma idonea, si prescrive in particolare una presenza di sostanze
organiche superiore all'1,5% (peso secco); - assenza di frazione granulometriche superiore ai 30
mm; - scheletro (frazione >2 mm) inferiore al 5% in volume; - rapporto C/N
compreso fra 3/15; - dovrà essere priva di agenti patogeni, di semi infestanti e di
sostanze tossiche per le piante.]. Manuale
preparazione terreno
Preparazione del terreno alla semina mediante lavorazione meccanica del terreno fino a 15 cm e
successivi passaggi di affinamento meccanico e manuale, eliminazione di ciottoli, sassi ed erbe,
completamento a mano nelle parti non raggiungibili dalla macchina: per singole superfici fino a
1000 m².
impianto irrigazione
Formazione in opera di impianto irrigazione automatica 殿d ala gocciolante�su tutta la superficie,
posizionata sotto il telo pacciamante in modo da evitare atti vandalici. L'ala gocciolante utilizzata
�auto compensante a passo di 30 cm. Per ogni gocciolatore da 2lt./h. Viene innestata alla dorsale
esistente, picchettata a terra, e comandata da apposite elettrovalvole 100-DV RAIN BIRD da 1�
gestite da programmatori a batteria RAIN BIRD WP1 monostazione completamente impermeabili e
alloggiate in appositi pozzetti.
prato
Formazione di tappeto erboso inclusa la preparazione del terreno mediante lavorazione meccanica
fino a 15 cm, con eliminazione di ciottoli, sassi ed erbe, il miscuglio di sementi per la formazione
del prato con 0,03 kg/m² e la semina del miscuglio di semi eseguita a spaglio o con mezzo
semovente e la successiva rullatura; per singole superfici fino a 1000 m².
Albero
Fornitura e messa a dimora di alberi comprensivo di fornitura e stesa di terra di coltivo
comprensivo di:
- fornitura e posa di essenza a scelta della DL con circonferenza fusto cm 20-25 in zolla;
- formazione di buca da cm 1,50x1,50x1,00, fornitura e posa di Kg 50 di letame ben maturo o kg
150 di composto Humus, il primo innaffiamento e la potatura di modellamento della parte aerea;
- fornitura e posa in opera di nー 3 pali tutori per albero in castagno diam cm 6/8 altezza 3,50,
accuratamente pelati e carbonizzati in punta;
- la fornitura dei relativi legacci e la legatura degli alberi ai pali tutori;
- la fornitura e posa in opera di tubo drenante;
–
fornitura e posa di corteccia di pino, priva di impurit�per pacciamatura pezzatura cm 2-4;
–
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2.8. Isole spartitraffico
cordoli con rifrangente
Fornitura e posa di cordoni rifrangenti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 24.5 per
marciapiedi in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa cordonata per bordatura di marciapiedi, aiuole, spartitraffico o altro, realizzata
con moduli prefabbricati, denominati 田ordonata rifrangente� in calcestruzzo vibrato con
dimensioni nominali di 12/15x24,5x50 cm e peso di circa 35,0 kg/cad, montati fra loro accostati su
letto e rinfianchi in calcestruzzo di adeguate dimensioni. La posa in opera avverr�predisponendo i
moduli prefabbricati come da disegni di progetto con giunti di malta cementizia fugati o a secco
accostando perfettamente le estremit�dei moduli.
oneri per l誕datto ed il taglio a misura, la pulizia finale del manufatto e di quanto altro necessario
per dare la cordonata finita a perfetta regola d誕rte.
cordoli con rifrangente
Fornitura e posa di cordoni rifrangenti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 24.5 per
marciapiedi in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa cordonata per bordatura di marciapiedi, aiuole, spartitraffico o altro, realizzata
con moduli prefabbricati, denominati 田ordonata rifrangente� in calcestruzzo vibrato con
dimensioni nominali di 12/15x24,5x50 cm e peso di circa 35,0 kg/cad, montati fra loro accostati su
letto e rinfianchi in calcestruzzo di adeguate dimensioni. La posa in opera avverr�predisponendo i
moduli prefabbricati come da disegni di progetto con giunti di malta cementizia fugati o a secco
accostando perfettamente le estremit�dei moduli.
oneri per l誕datto ed il taglio a misura, la pulizia finale del manufatto e di quanto altro necessario
per dare la cordonata finita a perfetta regola d誕rte.
2.9. Aiuole lato nord
cordoli curvi
Fornitura e posa di cordoni curvi, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25 per marciapiedi
in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
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eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa cordoli curvi, per qualsiasi raggio di curvatura, in cemento armato vibrato,
sezione cm 12.5 x 25, compreso il rinfianco in cls.;
cordoli retti
Fornitura e posa di cordoni retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25 per marciapiedi
in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
fornitura e posa cordoli retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25, compreso il
rinfianco in cls.;
terra di coltivo
Stesa e modellazione di terra di coltivo con adattamento dei piani, compresa la fornitura della terra:
[la terra da coltivo franco cantiere con le seguenti caratteristiche: - buona dotazione di elementi
nutritivi, in proporzione e forma idonea, si prescrive in particolare una presenza di sostanze
organiche superiore all'1,5% (peso secco); - assenza di frazione granulometriche superiore ai 30
mm; - scheletro (frazione >2 mm) inferiore al 5% in volume; - rapporto C/N
compreso fra 3/15; - dovrà essere priva di agenti patogeni, di semi infestanti e di
sostanze tossiche per le piante.]. Manuale
preparazione terreno
Preparazione del terreno alla semina mediante lavorazione meccanica del terreno fino a 15 cm e
successivi passaggi di affinamento meccanico e manuale, eliminazione di ciottoli, sassi ed erbe,
completamento a mano nelle parti non raggiungibili dalla macchina: per singole superfici fino a
1000 m².
impianto irrigazione
Formazione in opera di impianto irrigazione automatica 殿d ala gocciolante�su tutta la superficie,
posizionata sotto il telo pacciamante in modo da evitare atti vandalici. L'ala gocciolante utilizzata
�auto compensante a passo di 30 cm. Per ogni gocciolatore da 2lt./h. Viene innestata alla dorsale
esistente, picchettata a terra, e comandata da apposite elettrovalvole 100-DV RAIN BIRD da 1�
gestite da programmatori a batteria RAIN BIRD WP1 monostazione completamente impermeabili e
alloggiate in appositi pozzetti.
Prato
Formazione di tappeto erboso inclusa la preparazione del terreno mediante lavorazione meccanica
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fino a 15 cm, con eliminazione di ciottoli, sassi ed erbe, il miscuglio di sementi per la formazione
del prato con 0,03 kg/m² e la semina del miscuglio di semi eseguita a spaglio o con mezzo
semovente e la successiva rullatura; per singole superfici fino a 1000 m².
2.10.Pubblica illuminazione
rimozione pali esistenti
Rimozione pali della illuminazione pubblica esistenti comprensiva di:
- rimozione con appositi mezzi meccanici dei pali della pubblica illuminazione esistenti e della
relativa linea di alimentazione I.P.S.;
- stoccaggio, trasporto e ricovero presso i magazzini comunali.
Prezzo a corpo, compreso ogni onere per consegnare l'opera a perfetta regola d'arte
Plinti
Formazione di plinto di fondazione per la posa di palo della pubblica illuminazione con getto in cls
(composta da 0,80 mc. di ghiaia, 0,50 mc. di sabbia e 250 kg di cemento pr=352 x mc. di impasto),
la fondazione avrà le dimensioni di m. 1.50x1.50x1.50, foro profondo m. 1.00 e diametro atto alla
ricezione del palo da riposizionare; il tutto comprensivo dell’esecuzione dei necessari scavi di
fondazione, e trasporto alle pp.dd. del materiale di risulta;
Pozzetti
Formazione di pozzetto di ispezione rete pubblica illuminazione di dimensioni m. 0,50x0,50x0,80
con esecuzione mediante anelli prefabbricati tipo Milano a fondo a perdere, con relativa
sistemazione del cavidotto di arrivo e di uscita, compreso chiusino in ghisa m. 0,50x0,50;
il tutto comprensivo dell弾secuzione dei necessari scavi di fondazione, e trasporto alle pp.dd. del
materiale di risulta;
4 abbinati ai nuovi pali + 2 di intercettazione linee esistenti
nuova linea
Installazione di nuova linea pubblica illuminazione comprensiva di:
- fornitura e posa di cavo elettrico conduttore rigido in rame stagnato isolato con gomma PER,
qualit�FG7 ad alto modulo, guaina esterna in pvc qualit�RZ antifiamma a marchio IMQ
Normative UNEL 35376 - CEI 20-22 11, CEI 20-13 tipo RG7R 0,6 1/KV di sezione adeguata per l
誕limentazione del punto luce;
- riposizionamento, ove presenti, delle puntazze per impianto di messa a terra;
- formazione dei giunti di derivazione a continuit�dei cavi (il cavo sar�nastrato con due
nastrature autovulcanizzanti di colore grigio per la costruzione dell段solamento ed una terza
nastratura di protezione esterna a pi�strati con nastro colorato per la definizione delle fasi), il tutto
in opera e funzionante;
- il tutto comprensivo di trasporto alle pp.dd. del materiale di risulta;
doppio cavo (vedi tav. 9):
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nuovi pali e armatura
Fornitura e posa in opera di pali per pubblica illuminazione comprensivo di:
- fornitura e posa in opera di pali della P.I. Modello TIPO Grechi illuminazione estrema 72 LED 410
mA 96W con palo tipo Polestar H 9,00 mt fuori terra laminato a caldo colore gris 900 completo di
portella reset e morsettiera, mensola imperia singola e pennacchio led, armatura stradale tipo
Estrema 72 Led 410 m A 96W, compresi ecocontributi;
- compreso posa del palo tramite infissione entro la base del plinto già predisposto con successivo
costipamento, formazione di fascia di denso a protezione della base del palo e collarina di
cemento.
- posa del corpo illuminante, formazione di collegamenti elettrici con cavo elettrico FG70R sez.
1X2,5 per alimentazione lampada da diffusore a pozzetto.
- giunti di derivazione in rame per la continuità dei cavi. Il cavo verrà nastrato con due nastrature
autovulcanizzanti ricoperte con nastro grigio e bianco per la costruzione dell'isolamento ed una
terza nastratura di protezione esterna a piùstrati con nastro colorato per la definizione delle fasi.
Il livello di lux al suolo verr�definito dallo studio illuminotecnico redatto col progetto esecutivo.
2.11.Cordolatura pista ciclabile
doppia cordonatura
Fornitura e posa di doppia cordonatura in cordoni retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5
x 25 per realizzazione spartitraffico ciclabile larghezza centimetri 50 in sede stradale esistente,
comprensiva di:
- scavo per posa cordoni compreso il livellamento del piano di posa, smaltimento del materiale,
compreso l'onere per il carico e il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e
l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa di doppia cordonatura avente dimensione esterna di 50 cm.di cordoli retti, in
cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25, compreso il rinfianco in cls.;
tratto Varesina-Novara + tratto Novara-Dante
cordoli con rifrangente
Fornitura e posa di cordoni rifrangenti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 24.5 per
marciapiedi in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa cordonata per bordatura di marciapiedi, aiuole, spartitraffico o altro, realizzata
con moduli prefabbricati, denominati 田ordonata rifrangente in calcestruzzo vibrato con dimensioni
nominali di 12/15x24,5x50 cm e peso di circa 35,0 kg/cad, montati fra loro accostati su letto e
rinfianchi in calcestruzzo di adeguate dimensioni. La posa in opera avverrà predisponendo i moduli
prefabbricati come da disegni di progetto con giunti di malta cementizia fugati o a secco
accostando perfettamente le estremità dei moduli.
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–
oneri per l誕datto ed il taglio a misura, la pulizia finale del manufatto e di quanto altro
necessario per dare la cordonata finita a perfetta regola d誕rte.
–
riempimento e colato
Formazione di riempimento realizzato con cls per massetto di sottofondo con dosaggio di cemento
a q.li 1,5 colorato nell'impasto del colore dettato dalla D.L. Oppure piano di finitura realizzato in
asfalto colato del colore dettato dalla D.L., compreso l'onere per la formazione del nuovo piano di
posa in cls. Fino ad uno spessore di 22 cm. Compresa l'eventuale fornitura di mista naturale di
ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in peso, compreso l'onere per stesa, la
battitura e formazione di livellette; compreso il carico e il trasporto del materiale di risulta alle
discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica; nell'eventualità compresa la fornitura e
stesa asfalto colato, spess. mm 20 di colore dettate dalla D.L., ricoperto di graniglia di rocce
serpentinose dopo la stesa, compreso il calcestruzzo necessario per il livellamento del piano di
posa;
occhi di gatto
Fornitura e posa in opera di occhi di gatto monofacciali funzionanti a pannelli solari, con gambo per
l誕nnegamento nell誕sfalto posti in cima alla doppia cordonatura della pista ciclabile. In
corrispondenza di ogni interruzione della coppia cordonatura.
cordolo esterno nuovi tratti di ciclabile
Fornitura e posa di cordoni retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25 per marciapiedi
in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e posa cordoli retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25, compreso il
rinfianco in cls.;
tratto angolo Verdi-Novara ovest+tratto angolo Verdi-Novara est
new jersey
Fornitura e posa di barriera stradale in cemento armato vibrato tipo new jersey da spartitraffico,
eseguita con calcestruzzo Rck >= 45 N/mm² con idonea armatura in barre ad aderenza migliorata
Fe B 44 K, altezza 100 cm, larghezza alla base 62 cm, completa di piastre di collegamento in
acciaio zincato e barre filettate con dadi e rondelle.
2.12.Asfaltatura
rifacimento asfalto
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Rifacimento asfalto cm 5/5 con asfalto modificato fonoassorbente e drenante, comprensivo di:
- scarificazione con fresatura a freddo di pavimentazioni bituminose, per uno spessore fino a cm.
5,00 e smaltimento del materiale di risulta, compreso l'intervento di rimozione delle parti di
pavimentazioni adiacenti al telaio dei chiusini, compreso l'onere per il carico ed il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura e spandimento di 兎mulsione bituminosa previa pulizia del manto di base;
- fornitura e stesa di conglomerato bituminoso per usura drenante e fonoassorbente, confezionato
con confezionato con bitume modificato, compresa la formazione di membrana impermeabile
costituita da bitume modificato con elastometri da applicare a caldo, compresi e compensati nel
prezzo la stesa e la compattazione per uno spessore cm. 5,00 misurato a compressione avvenuta,
compresa la rullatura;
- raccordo dell'asfalto con tutti gli scivoli esistenti per il superamento delle barriere architettoniche,
in modo tale da non avere soluzioni di continuità tra asfalto e marciapiede;
- sostituzione o messa in quota di tutti i chiusini, saracinesche e manufatti similari, di qualunque
dimensione e materiale, compreso l弛nere per la preliminare ricerca di quelli sotto asfalto
Binder
Strato di collegamento binder spessore cm. 10, comprensivo di:
- fornitura e stesa di strato di collegamento (binder) costituito da graniglie e pietrischetti, pezzatura
5-15 mm, impastati a caldo con bitume penetrazione >60 , dosaggio 4,5%-5,5% con l'aggiunta di
additivo attivante l'adesione ("dopes" di adesività. Compresa la pulizia della sede; l'applicazione di
emulsione bituminosa, la stesa mediante vibrofinitrice meccanica e la costipazione a mezzo di rulli
di idoneo peso. Per uno spessore di 10 cm; compresso raccordo dell'asfalto con tutti gli scivoli
esistenti per il superamento delle barriere architettoniche, in modo tale da non avere soluzioni di
continuità tra asfalto e marciapiede;
- compresa la fresatura delle parte necessarie ad una corretta realizzazione delle castellane;
- sostituzione o messa in quota di tutti i chiusini, saracinesche e manufatti similari, di qualunque
dimensione e materiale, compreso l弛nere per la preliminare ricerca di quelli sotto asfalto;
nota: circa 2.200 kg/mc
2.13.Segnaletica verticale
riposizionamento cartelli esistenti
Rimozione e riposizionamento di segnaletica stradale verticale e arredo urbano comprensiva di:
- rimozione e riposizionamento di segnaletica stradale verticale e arredo urbano compreso
smontaggio e/o rimozione e successivo riposizionamento, montaggio o accatastamento nei
magazzini comunali di arredo urbano (cestini, fioriere, transenne parapedonali, panchine ecc.) e
segnaletica verticale, comprensivo del rifacimento basamenti e/o plinti di sostegno e ancoraggio,
compreso l'onere per il carico ed il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e
l'onere per i diritti di discarica;
10 pali con cartelli da riposizionare
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fornitura e posa cartelli
Segnale verticale di qualsiasi forma e dimensione in pellicola di classe 2 con supporto in alluminio
scatolato spess. 2,5 mm comprensivo di:
- segnale di qualsiasi forma e dimensione in pellicola di classe 2 con supporto in alluminio
scatolato spess. 2,5 mm posato in opera compreso elementi di fissaggio al sostegno compreso
fornitura e posa in opera di pali di sostegno in acciaio zincato, sagomato, diametro 60 mm, di
qualsiasi altezza fino a 4,50 m;
- la formazione dello scavo per la fondazione, la fornitura ed il getto del calcestruzzo, la posa del
palo, il ripristino della zona interessata e la pulizia ed allontanamenrto di tutti i materiali di risulta.
17 meno i 10 di cui sopra = 7
Visual
fornitura e posa in opera di cartello indicatore direzionale fig. II 472 art. 177 e visual sottostante
dotato di illuminazione, realizzato secondo quanto previsto dal Codice della Strada. Comprensivo
di:
- collegamenti elettrici di alimentazione;
cablatura e fasatura;
2.14.Segnaletica orizzontale
eliminazione strisce esistenti
Cancellatura segnaletica orizzontale esistente mediante asportazione meccanica di qualsiasi tipo
del segnale e trasporto dei rifiuti alle discariche autorizzate, esclusi oneri di smaltimento
nuove strisce
Formazione di segnaletica stradale orizzontale eseguita con pittura spartitraffico fornita
dall'impresa, del tipo premiscelata, rifrangente, antisdrucciolevole, nei colori previsti dal
Regolamento d'attuazione del Codice della Strada, con o senza l'ausilio di maschere, compresa la
segnalazione di spazi riservati per carico e scarico, posti auto riservati, stop e precedenze
compreso ogni onere per attrezzature compresa la pulizia delle zone di impianto il tutto come da
disposizione degli addetti del comando di polizia locale.
strisce di corsia: 500 m x 0,12 spessore x n.4 = 240 mq
triangoli dare precedenza: 0,75mq x n. 4 = 3 mq
strisce pedonali: 7x1,25 (i n prossimità Varesina) + 7x1,25 (in via Novara) + 8x1,25 (in prossimità
nuova cabina) + 7x1,25 (i n prossimità via Caloggio) = 36,25 mq
attraversamenti ciclabili: n.4 con ciascuno 10 quadrati x 0,06 mq = 2,5 mq
simboli vari
Segnaletica orizzontale per la realizzazione di stalli di carico e scarico e di altre funzioni particolari
quali per esempio posti auto disabili o posti riservati alle donne in gravidanza eseguita con le
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maschere e i prodotti permanenti di qualsiasi tipo forniti dall'impresa, rifrangenti, antisdrucciolevoli,
nei colori previsti dal Regolamento d'attuazione del Codice della Strada, o di discrezionalit�della
D.L. compreso ogni onere per attrezzature, pulizia delle zone di impianto, con garanzia di perfetta
efficienza per anni tre misurati vuoto per pieno dimensioni 5,50 x 2,50
pista ciclabile: n. 6
freccia di rientro: n. 4
bande sonore
Segnaletica orizzontale eseguita con prodotti permanenti forniti dall'impresa, rifrangenti,
antisdrucciolevoli, dotata di elementi in rilievo che producono un effetto sonoro o vibrazione sul
veicolo
2.15.Marciapiede collegamento via Caloggio
Marciapiede
Formazione di marciapiede in nuova sede stradale (sup. pavimentazione colato) comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco, scavo per fondazione di marciapiede in terreno di qualsiasi
natura, con qualunque mezzo eseguito, fino alla profondit�di cm 50 e smaltimento del materiale,
compreso l'onere per il carico e il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e
l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in peso,
fino a cm 35 di spessore, misurato a compressione avvenuta, compreso l'onere per stesa,
cilindratura e formazione di livellette;
- calcestruzzo per massetto di sottofondo con dosaggio di cemento a q.li 1,5, spessore cm 12;
–
fornitura e stesa asfalto colato spess. mm 20, ricoperto di graniglia di rocce serpentinose
dopo la stesa, compreso sottostante massetto in cls. sp. cm 12;
–
Cordolo
Fornitura e posa di cordoni retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25 per marciapiedi
in sede stradale esistente, comprensiva di:
- taglio asfalto con fresa a disco;
- disfacimento di sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, con qualunque mezzo
eseguito, di spessore fino a cm 12 e successivo scavo per posa cordoni compreso il livellamento
del piano di posa, smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e il trasporto del
materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
–
fornitura e posa cordoli retti, in cemento armato vibrato, sezione cm 12.5 x 25, compreso il
rinfianco in cls.;
–
scivolo disabili tipo “A”
Fornitura e posa di scivolo per superamento barriere architettoniche, 典ipo A� con
pavimentazione in asfalto colato come da particolare costruttivo 鄭� comprensivo di:
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- taglio asfalto con fresa a disco, rimozione di cordoni retti o curvi in pietra o cemento di qualunque
dimensione o tipo con rottura eventuale della massicciata adiacente;
- posa di cordonatura come da elaborato grafico sotto riportato eseguito con i cordoni rimossi
compresa l'intestatura;
- disfacimento di pavimentazione di marciapiede in asfalto colato, conglomerato bituminoso e
similari compreso sgombero del materiale di risulta dalle sedi di lavoro e trasporto alle discariche
autorizzate compreso l'onere per i diritti di discarica;
- scavo per fondazione di marciapiede in terreno di qualsiasi natura, con qualunque mezzo
eseguito, fino alla profondità di cm 30 e smaltimento del materiale, compreso l'onere per il carico e
il trasporto del materiale di risulta alle discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
- fornitura di mista naturale di ghiaia e sabbia, con sabbia in percentuale dal 15% al 40% in peso,
fino a cm 35 di spessore, misurato a compressione avvenuta, compreso l'onere per stesa,
cilindratura e formazione di livellette;
- calcestruzzo per massetto di sottofondo con dosaggio di cemento a q.li 1,5, spessore cm 12;
fornitura e posa di asfalto colato spessore mm. 20 ricoperto di graniglia di rocce serpentinose dopo
la stesa;
2.16.Sistemazione area sterrata lato nord
sistemazione area sterrata
Sistemazione di strada sterrata, in terreno di qualsiasi natura e per qualunque profondità eseguita
secondo le prescrizioni del Capitolato Tecnico, compresa la fornitura di eventuale materiale per il
riempimento di buche, compreso l'onere per il carico e il trasporto del materiale di risulta alle
discariche autorizzate e l'onere per i diritti di discarica;
2.17.Lavori in economia
Operaio specializzato edile: 8h x 12gg x 2operai
Nolo di mini-escavatore, potenza 25/40 HP, compreso carburante, lubrificante, senza operatore.
8h x 12gg
Nolo automezzo compreso autista, carburante e lubrificanti, anche ribaltabile, portata utile 3.0 t; 8h
x 12gg
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3. Capitolato tecnico degli asfalti
Asfalti:
Art. 1. DISPOSIZIONI GENERALI
La sovrastruttura stradale tipo è costituita da:
+ Strato di fondazione in mista granulare di base stabilizzata a legante naturale o artificiale;
+ Strato di base in conglomerato bituminoso (Tout – Venant bitumato);
+ Strato di collegamento in conglomerato bituminoso (Binder);
+ Manto di usura in conglomerato bituminoso (Tappeto).
Art. 2. QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI.
Art. 2. 1. Condizioni generali d’accettazione.
I materiali occorrenti, qualunque sia la loro provenienza, saranno della migliore qualità nellerispettive
loro specie e si intendono accettati solamente quando a giudizio insindacabile della Direzione Lavori,
saranno riconosciuti rispondenti per natura, qualità, idoneità e durabilità nella loro applicazione.
I materiali occorrenti per i lavori dovranno provenire da cave, fabbriche, impianti, depositi ecc. scelti
ad esclusiva cura dell’Impresa la quale non potrà quindi accampare alcuna eccezione qualora in corso
d’opera i requisiti prescritti venissero a mancare, ed essa fosse quindi obbligata a ricorrere ad altre cave o
impianti ecc. in località diverse o a diverse provenienze, intendendosi che, anche in tali casi, resteranno
invariati i prezzi unitari stabiliti in elenco, come pure tutte le prescrizioni che si riferiscono alla qualità e
dimensione dei singoli materiali.
I materiali da impiegare nei lavori dovranno corrispondere ai requisiti a seguito fissati.
La scelta di un tipo dello stesso materiale nei confronti di un altro o tra i diversi tipi dello stesso
materiale, sarà fatta, volta per volta, in base a giudizio della Direzione Lavori, la quale, per i materiali da
acquistare si assicurerà che provengano da produttori di provata capacità e serietà.
Art. 2. 2. Pietrischi, pietrischetti, ghiaietti, graniglie, sabbie, additivi per pavimentazioni stradali.
Mentre si prescrive che i materiali di cui al presente articolo debbano corrispondere ai requisiti stabiliti nelle
“Norme sugli aggregati e criteri di accettazione degli aggregati impiegati nelle sovrastrutture stradali” del
C.N.R. n 139 del 15.12.1992, ed eventuali successive modifiche, si precisa che i materiali litici ad elementi
approssimativamente poliedrici, con spigoli vivi, ottenuti per frantumazione di pietrame o ciottoli,
costituiscono gli aggregati grossi che, a secondo delle dimensioni,si classificano come pietrisco, pietrischetto
e graniglia
Le rocce dalla cui frantumazione devono provenire tali aggregati devono essere compatte, uniformi di
struttura e di composizione, sane e prive di elementi decomposti od alterati da azioni atmosferiche,
preferibilmente idrofobe e particolarmente dure, con assoluta preferenza alle rocce di origine ignea; sono da
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escludere le rocce marnose, quelle gelive e quelle porose.Il coefficiente di qualità determinato con la prova
normale Deval non dovrà essere inferiore a 12.
La resistenza all’usura sarà, di norma, al minimo 0,6.
La porosità dovrà essere non superiore al 3% sul materiale all’origine.
Sulle rocce dovranno essere eseguite prove compressione.
La resistenza a compressione di provini saturi d’acqua dovrà risultare non inferiore a 1200 kg/cm2.
Per ciascuna pezzatura l’indice non dovrà superare il valore di 0,8.
Art. 2. 3. Pietrisco
A frantumazione avvenuta il pietrisco risulterà passante al crivello UNI 2334 diametro 71 mm. E trattenuto al
crivello UNI 2334 diametro 25 mm.
Nelle forniture di aggregato grosso per ogni pezzatura sarà ammessa una percentuale in peso non superiore
al 5% di elementi aventi dimensioni maggiori o minori di quelle corrispondenti ai limiti della prescelta
pezzatura, purchè peraltro, le dimensioni di tali elementi non superino il limite massimo o siano non oltre al
10% inferiore al limite minimo della pezzatura fissata.
Gli elementi dovranno avere spigoli vivi, avere dimensioni uniformi nei vari sensi, senza presentare forme
allungate, appiattite o troppo arrotondate.
Art. 2. 4. Pietrischetto e graniglia
Gli elementi del pietrischetto e della graniglia saranno pressochè poliedrici con spigoli vivi, taglienti. La
graniglia sarà ottenuta con appositi granulatori e sarà opportunamente vagliata in modo da essere anche
spogliata dei materiali polverulenti della frantumazione.
Il pietrischetto e la graniglia non dovranno di norma presentare una idrofilia superiore a quella dei pietrischi,
e non dovranno perdere alla prova di decantazione in acqua più dell’1% del proprio peso. In essi dovrà
riscontrarsi una buona adesione del legante ai singoli elementi anche in presenza di acqua.
E’ classificato pietrischetto il materiale frantumato passante al crivello UNI 2334 di 25 mm. e trattenuto dal
setaccio UNI 2334 di 10 mm.
E’ classificata graniglia il materiale frantumato passante al crivello UNI 2334 di 10 mm. e trattenuto al crivello
UNI 2334 di 2 mm.
In luogo della graniglia, e con le stesse pezzature, ovvero del pietrischetto 10-15, ove non si siano rocce
idonee di elevata durezza, potranno usarsi ghiaino (2-10) ovvero ghiaietto (10-15).
Art. 2. 5. Sabbia
L’aggregato fine per conglomerati bituminosi dovrà essere costituito da sabbia naturale o di frantumazione,
dura, viva e lavata, aspra al tatto, povera di miche, praticamente esente da terriccio,argilla od altre materie
estranee. La perdita in peso alla prova di decantazione in acqua dovrà non superare il 2%.
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Le sabbie saranno passanti quasi interamente al setaccio 2 UNI 2334 e trattenute da quello 0,075 UNI 2332
con tolleranza di una percentuale max del 10% di rimanente sullo staccio 2 e non più del 5% di passante
allo staccio 0,075 UNI 2332.
Art. 2. 6. Filler
Per gli additivi (o filler: materiali pulverulente che si aggiunge ai leganti bituminosi ed alle miscele
di questi leganti con aggregati litici allo scopo di conferire particolari caratteristiche ai conglomerati bituminosi
che ne derivano) si considera pezzatura normale quella passante allo staccio 0,075 UNI 2332 con una
percentuale del 80% di materiale passante a tale setaccio e passante al superiore setaccio 0,180 UNI 2332
per il 100% del materiale. Con coefficiente di plasticità compreso tra 1 e 6.
Art. 2. 7. Impiego
Di norma le diverse pezzature si adopereranno come appresso riportato:
+ pietrisco 40-70 per costruzione di massicciate cilindrate all’acqua.
+ pietrisco 25-40 per costituzione dei ricarichi di massicciate e per materiali di costipamento delle
massicciate.
+ pietrischetto 15-25 per ricarichi di massicciate e conglomerati bituminosi.
+ pietrischetto 10-15 per trattamenti superficiali, penetrazioni, semipenetrazioni, pietrischetti bitumati e
conglomerati bituminosi.
+ graniglia 2-10 per trattamenti superficiali e conglomerati bituminosi.
+ sabbia e additivi per conglomerati bituminosi, per trattamenti superficiali e per impieghi specifici.
Art. 3 BITUMI, EMULSIONI BITUMINOSE, ADDITIVI CHIMICI E ATTIVANTI PER LE PAVIMENTAZIONI
STRADALI.
Art: 3. 1. Bitumi
I normali bitumi per usi stradali derivanti dal petrolio, destinati ad essere impiegati a caldo, devono
soddisfare ai requisiti stabiliti nelle “Norme per l’accettazione dei bitumi per usi stradali
– Fascicolo
n 2 – Ed. 1951 e n° 68 del 23/5/1978 del C.N.R “ ed eventuali successive modifiche. Dovranno avere buone
proprietà leganti rispetto al materiale litico e presentare una sufficiente consistenza.
Di norma questi bitumi vengono utilizzati per gli strati di conglomerato bituminoso (base,binder,tappeto).
I bitumi liquidi dovranno corrispondere ai requisiti di cui alle “Norme per l’accettazione dei bitumi liquidi per
usi stradali” – Fascicolo 7 – Ed. 1957 del C.N.R. ed eventuali successive modifiche.
Per determinare le caratteristiche dovranno essere seguiti i procedimenti stabiliti nelle citate norme C.N.R.
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Di norma i bitumi liquidi si impiegano come segue:
+ il BL 0-1 per trattamenti di impregnazione su massicciate molto chiuse e ricche di elementi fini e su
strutture in terra stabilizzata meccanicamente.
+ BL 5-15 e il BL 25-75 per impregnazione di massicciate ricche di elementi fini ma non molto chiuse, oppure
per miscele in posto di terre.
+ il BL 350-700 per trattamenti superficiali, di semipenetrazione e per la preparazione di congomerati.
+ il BL 150-300 in luogo del BL 350-700, e per gli stessi scopi, nelle stagioni fredde.
I bitumi liquidi (bitumi flussati – bitumi di petrolio) vengono adoperati anche, in luogo dei normali bitumi e
delle emulsioni, per lavorare in tempi invernali.
Essi sono sufficientemente fluidi per essere messi in opera senza riscaldamento o con moderato
riscaldamento grazie all’aggiunta in raffineria di solventi volatili provenienti dalla distillazione di petrolio o di
carbon fossile.
Art. 3. 2. Emulsioni bituminose
Le emulsioni bituminose sono normalmente delle dispersioni di bitumi di petrolio in acqua ottenute con
impiego di emulsioni (oleato di sodio e altri saponi di acidi grassi, resinati, colle, animali o vegetali,ecc.) ed
eventuali stabilizzanti (idrati di carbonio, colle, sostanze alluminose ) per aumentarne la stabilità nel tempo
e al gelo. Esse debbono avere capacità di legare il materiale lapideo a contatto del quale si rompono e
soddisfare ai requisiti stabiliti nelle “Norme per l’accettazione delle emulsioni bituminose per usi stradali”Fascicolo n°3 ed. 1958 del C.N.R. ed eventuali successive modifiche.
La classificazione C.N.R. riguarda le emulsioni normali, anche dette “basiche”.
Nel caso di impiego di rocce ”acide”, idrofile, dovranno usarsi emulsioni acide adottando, nella preparazione
delle emulsioni, emulsivi “cationici” quali le ammine ad alto peso molecolare, come l’oleilammina, la
stearilammina e derivati analoghi.
Le emulsioni acide dovranno essere impiegata, in sostituzione di quelle normali, anche nei trattamenti che
vengono effettuati con tempo freddo e con tempo umido.
Art. 3. 3.
Additivi
Gli additivi chimici eventualmente impiegati nelle pavimentazioni bituminose dovranno rispettare le
caratteristiche richieste per il loro impiego e dovrà essere documentata dalla ditta produttrice, la
composizione chimica e le caratteristiche fisiche.
Inoltre dovranno essere indicate le percentuali di mescolamento nella miscela che comunque non dovrà
superare di norma il 6% in peso del bitume.
L’additivo chimico dovrà essere approvato formalmente dalla D.L.
Di norma gli additivi chimici vengono utilizzati per conglomerati bituminosi drenanti, per tratta
menti superficiali e come mano di attacco tra membrane sintetiche e pavimentazioni di opere d’arte.
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Art. 3. 4.
Attivanti
Gli attivanti chimici funzionali sono da utilizzare quali rigeneranti le caratteristiche del bitume invecchiato
proveniente dalla fresatura di pavimentazioni bituminose e sono utilizzati nella tecniche del riciclaggio.
Gli attivanti chimici funzionali devono svolgere le seguenti funzioni:
+ una energica azione quale attivante di adesione.
+ peptizzante e diluente nei confronti del bitume invecchiato ancora legato alle superfici degli elementi
lapidei costituenti il conglomerato fresato.
+ plastificante ad integrazione delle frazioni malteni che sono state perse dal bitume durante la sua vita utile.
+ disperdente al fine di ottimizzare l’omogeneizzazione del legante nel conglomerato finale.
+ antiossidante in contrapposizione agli effetti ossidanti dovuti ai raggi ultravioletti ed alle condizioni termiche
della pavimentazione.
Gli attivanti chimici funzionali dovranno essere approvati formalmente dalla D.L.
Art. 3. 5.
Indagini di controllo
Agli effetti della determinazione delle caratteristiche dei bitumi solidi, semisolidi, liquidi e delle emulsioni
bituminose si dovranno effettuare appositi indagini di controllo.
Ogni campione da analizzare deve riferirsi a partita non maggiore di 250 fusti o di 50 tonnellate ed il prelievo
dei campioni parziali viene effettuato su di un recipiente per ogni lotto di 50 o frazione o ogni 10 tonnellate.
Per la formazione di ogni campione dovranno essere prelevati 3 kg (per bitume solidi o semisolidi) 3 litri (per
bitume liquidi o emulsioni) di materiale da suddividere in 3 recipienti uguali e distinti a chiusura ermetica.
Art. 4 PRESCRIZIONE GENERALI DI ESECUZIONE DELLE PRINCIPALI CATEGORIE
DI LAVORO
Per regola generale, nell’esecuzione dei lavori, ci si dovrà attenere alle migliori regole dell’arte
nonché alle prescrizioni che qui di seguito vengono date per le principali categorie di lavoro.
Per tutte quelle categorie di lavoro per le quali non si trovino prescritte speciali norme nel presente contratto
ed annesso elenco prezzi, si dovranno seguire i migliori procedimenti prescritti dalla tecnica, attenendosi
agli ordini che all’uopo impartirà la Direzione Lavori.
Art. 4. 1. Strati di fondazione in mista granulare stabilizzata a mezzo di legante naturale.
Art. 4 . 1.
Descrizione
Fondazione per pavimentazione stradale bituminosa e/o per pavimentazione monolitica in c.a. Formata da
miscela di materiale stabilizzato a legante naturale.
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Art. 4. 2.
Materiali inerti
La mista granulare stabilizzata a legante naturale avrà le seguenti caratteristiche.
+ legante naturale costituito da passante al setaccio 0,4 UNI.
+ frazione grossa della miscela, trattenuta al crivello 2 UNI, costituita da materiale ghiaioso o
frantumato (pietrisco, pietrischetto,graniglia).
+ miscela formata con materiale di apporto opportunamente corretto in cava od in impianto fisso,
onde ottenere le seguenti caratteristiche.
+ aggregato con dimensioni > 71 mm di forma non appiattita, allungata o lenticolare.
+ granulometria del materiale in opera, dopo eventuale correzione e miscelazione, compresa fra
le curve limite del seguente fuso granulometrico.
+ rapporto fra passanti al setaccio 0,075 e passante al setaccio 0,4 > 2/3.
+ coefficiente di frantumazione dell’aggregato grosso, eseguito secondo Norme CNR 1953
fascicolo 4, < 160 .
+ limite liquido, eseguito secondo norma UNI 10014 del 1964 > 25 .
+ indice di plasticità, eseguito secondo norma UNI 10014 del 1964, > 3 ovvero equivalente in
sabbia compreso fra 30 e 60.
+ indice di potenza C.B.R. eseguito, secondo norma UNI 10009 del 1964, dopo 4 giorni di imbibizione in
acqua effettuato sul materiale passante al crivello 25 mm, > 60. Tale condizione deve essere verificata per
un intervallo dell’umidità dei costipamenti > 4%.
Art. 4. 3.
Controllo dei requisiti d’accettazione
L’impresa ha obbligo di far eseguire prove sperimentali sui campioni di aggregato per la relativa
accettazione. L’approvazione da parte della Direzione Lavori non ridurrà comunque la responsabilità
dell’Impresa, relativa al raggiungimento dei requisiti finali richiesti.
Andranno effettuate, sempre a carico dell’Assuntore, prove su materiale prelevato direttamente in sito.
Art. 4. 4.
Posa in opera della miscela
La posa della mista stabilizzata a legante naturale andrà eseguita come segue:
+ umidificare il materiale prima del costipamento in modo che il contenuto di umidità non differisca più del
5% dell’umidità ottimale. Utilizzare dispositivi spruzzatori in sito.
+ stendere il materiale in uno/due strati e costiparlo con mezzi approvati dalla D.L. tali da garantire il
raggiungimento della densità in sito > 95% di quella AASHO modificata.
Tutte le operazioni dovranno essere effettuate in condizioni ambientali non sfavorevoli.
Si dovranno sospendere pertanto i lavori in caso di pioggia, neve o gelo, provvedendo altresì a rimuovere le
zone già eseguite ma danneggiate da uno dei fattori precedenti, la superficie finita non dovrà differire dalla
sagoma di progetto di oltre 1 cm e lo spessore sarà quello prescritto.
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Sarà tollerata una differenza in più od in meno del 5% purché questa si manifesti saltuariamente.
Resta inteso che le maggiorazioni di spessore contrattuale verificatesi per l’aggiunta di materiale
conseguente a cedimenti del sottofondo, saranno a totale carico dell’Assuntore.
Art. 5. STRATO DI BASE IN CONGLOMERATI BITUMINOSO (TOUT-VENANT)
Art. 5.1.
Descrizione
Gli strati di base saranno costituiti da una miscela di ghiaia e sabbia (mista di fiume, cava o di
frantoio),additivo e bitume, mescolata e stesa in opera a caldo con macchina vibrofinitrice.
Lo spessore dello strato di base, finito in opera, è indicato sugli elaborati di progetto.
Art. 5. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati per i misti bitumati e i conglomerati aperti dovranno
essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme C.N.R. tab.3 n 139 del 15.10.1992.riferite ad un tipo
di traffico stimato dalla D.L.
Art. 5. 3.
Legante
Il tipo di bitume sarà prescritto dalla D.L. in relazione alle condizioni stagionali, comunque sarà
preferibilmente costituito da bitume di tipo B con penetrazione 80/100 delle norme C.N.R.1951.
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di rottura Fraas,
duttilità e volatilità si useranno rispettivamente le seguenti normative.
B. U. C.N.R. n 24 (29.12.1971).
B. U. C.N.R. n 35 (22.11.1973).
B. U. C.N.R. n 43 (06.06.1974).
B. U. C.N.R. n 44 (29.10.1974).
B. U. C.N.R. n 50 (17.03.1976).
Art. 5. 4.
Miscela
L’aggregato non dovrà avere dimensioni superiori a 25 mm e la sua granulometria dovrà essere compresa
entro le seguenti due curve limite e presentare un andamento continuo e concorde con le medesime.
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100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0,075
0,18
0,4
2
5
10
15
TRATTENUTO %
PASSANTE %
TOUT - VENANT 0 / 25.
25
VAGLI E SETACCI
VAGLI
FUSO DI PROGETTO
25
100
15
67
100
10
44
80
5
30
60
2
18
42
0,4
9
25
0,18
5
15
0,075
2
4
Gli aggregati litici dovranno essere uniformi, compatti e privi di alterazioni. La loro forma non
dovrà essere appiattita, allungata o lenticolare.
La percentuale di bitume riferita al peso degli inerti secchi dovrà essere compresa fra 3,5% e 4,5% e dovrà
comunque essere la minima compatibile coi valori seguenti della prova Marshall effettuata a 60°C sui
corrispondenti provini di conglomerati:
+ stabilità Marshall (Prova B.U. C.N.R. n30 del 15.03.1973.) eseguita su provini costipati con 75 colpi di
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maglio per faccia, dovrà risultare non inferiore a 700 kg.
+ rigidezza Marshall (cioè rapporto tra la stabilità misurata in kg e lo scorrimento misurato in mm) dovrà
essere superiore a 250 kg/mm.
+ percentuale vuoti residui (Marshall) compresa tra 5% e 8%.
I prelievi per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione e/o presso la stesa, secondo le indicazioni della D.L.
Art. 5. 5.
Controllo dei requisiti d’accettazione
Prima di iniziare i lavori, l’Assuntore è tenuto a presentare alla D.L. con sufficiente anticipo, e per
ogni cantiere di confezione, la composizione delle miscele che intende adottare; composizione che dovrà
essere corredata da una completa documentazione degli studi e delle prove effettuati presso il laboratorio
attraverso il quale l’impresa ha ricavato la ricetta ottimale.
La D.L. si riserva di approvare i risultati prodotti o di fare eseguire, sempre a carico dell’Appaltatore,
ulteriori prove, dal proprio Laboratorio Periziale di Parte.
L’Assuntore dopo l’accettazione da parte della D.L. della composizione della miscela proposta, dovrà ad
essa attenersi rigorosamente assicurandone la composizione con controlli, se necessario giornalieri,
effettuati presso il cantiere di confezione.
Non saranno accettate quelle miscele i cui valori di prova riscontrati in corso di produzione, saranno inferiori
ai risultati ottenuti dalla campionatura preventiva.
Resta inteso che l’approvazione non ridurrà comunque le responsabilità dell’Assuntore relativa al
raggiungimento dei requisiti finali del conglomerato in opera.
Non saranno ammesse, rispetto alla composizione proposta dall’Impresa e accettata dalla D.L., variazioni
superiori ai limiti appresso riportati:
5% per il contenuto d’aggregato grosso
3% per la sabbia
1,0% per l’additivo
0,3% per la quantità di bitume
salvo le determinazioni della D.L. e le determinazioni delle conseguenti detrazioni.
Tali valori dovranno essere soddisfatti dell’esame delle miscele prelevate all’impianto o dalla finitrice, nonché
dall’esame dei prelevati in sito sia in corso dei lavori che ha lavori ultimati.
Lo spessore medio dello strato riscontrato su tutta la stesa non dovrà essere inferiore a quello prescritto dal
relativo status di capitolato. Sullo spessore riscontrato in ciascuno punto di misurazione,
non saranno ammesse diminuzioni superiori al 5% del valore teorico indicato sui disegni di progetto.
Il volume dei vuoti residui a cilindratura ultimata dovrà essere inferiore al 10%.
I prelievi per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione o presso la stesa, secondo le indicazioni della D.L.
Art. 6
STRATO DI COLLEGAMENTO IN CONGLOMERATO BITUMINOSO (BINDER)
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Art. 6. 1.
Descrizione
Gli strati di collegamento (Binder) sono costituiti da una miscela di pietrischetti, graniglie, abbie, additivi
(secondo le definizioni riportate nell’ art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992) mescolati con bitume a
caldo e stesi in opera mediante macchina vibrofinitrice.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaborati di progetto.
Art. 6. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab.5 n°139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico di tipo stimato della D.L.
Art. 6. 3.
Legante
Il bitume dovrà essere del tipo B con penetrazione 80/100 e dovrà avere i requisiti prescritti dalle norme
C.N.R. fascicolo 2/1951.
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A. punto di rottura Fraas,
duttilità a volatilità si useranno rispettivamente le seguenti normative.
C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43 (06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Per quanto concerne le caratteristiche che il bitume deve presentare alle prove d’adesione, valgono
le stesse indicazioni date per lo strato di base.
Art. 6. 4.
Miscela
Per la composizione granulometrica della miscela degli aggregati si indica il fuso definito dalle
curve granulometriche che seguono:
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0,075
0,18
0,4
2
5
10
15
TRATTENUTO %
PASSANTE %
BINDER 0 / 20.
20
VAGLI E SETACCI
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VAGLI
FUSO DI PROGETTO
20
100
15
65
100
10
45
80
5
30
60
2
18
42
0,4
7
25
0,18
5
15
0,075
3
7
La percentuale di bitume, riferita al peso totale degli aggregati, dovrà essere compresa tra il 4.5% e Il 5,5%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della prova
Marshall effettuata a 60 °C sui corrispondenti provini di conglomerati:
+ stabilità Marshall (Prova B.U. C.N.R. n 30 del 15.03.1973) eseguita su provini costipati con 75 colpi di
maglio per faccia, dovrà risultare non inferiore a 900 kg.
+ rigidezza Marshall (cioè rapporto tra la stabilità misurata in kg e lo scorrimento misurato in mm) dovrà
essere superiore a 300 kg/mm.
+ percentuale vuoti residui (Marshall) compresa tra 4% e 7%.
La prova Marshall eseguita su provini che abbiamo subito un periodo d’immersione in acqua distillata per 15
giorni, dovrà dare un valore di stabilità non inferiore al 75%.
I prelievi per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione e presso la stesa, secondo le indicazioni della D.L.
Art. 6. 5.
Controllo dei requisiti d’accettazione
Lo spessore medio dello strato riscontrato su tutta la stesa non dovrà essere inferiore a quello prescritto dal
relativo status di capitolato. Sullo spessore riscontrato in ciascuno punto di misurazione, non saranno
ammesse diminuzioni superiori al 5% del valore teorico indicato sui disegni di progetto.
Il volume dei vuoti residui a cilindratura ultimata dovrà essere inferiore al 10%.
Il conglomerato dovrà inoltre avere:
+ elevatissima resistenza all’usura superficiale
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+ sufficienza ruvidezza della superficie tale da non renderla scivolosa
+ grande compattezza: il volume medio dei vuoti residui a cilindratura ultimata dovrà essere
compreso tra 4% e 10 %.
La superficie dovrà presentare gli stessi requisiti di regolarità per lo strato d’usura.
Art 7.
Art. 7. 1.
STRATO D’USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO (TAPPETO)
Descrizione
Gli strati di usura (Tappeto) saranno costituiti da una miscela di pietrischetto, graniglia, sabbia e additivi
(secondo le definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992.) e di bitume, mescolata
e stesa in opera a caldo mediante macchina vibrofinitrice.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaboratori di progetto.
Art. 7. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico di tipo stimato dalla D.L.
Art. 7. 3.
Legante
Il legante sarà costituito da bitume tipo B con penetrazione 80/100 (invernale ) – 50/70 (estivo ) e dovrà
avere i requisiti prescritti dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951.
Per la
valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di rottura Fraas, duttilità
e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43 (06.06.1974), n
44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Art. 7. 4.
Miscela
La granulometria dell’agglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali:
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100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0,075
0,18
0,4
2
5
10
TRATTENUTO %
PASSANTE %
STRATO D' USURA 0/15.
15
VAGLI E SETACCI
VAGLI
FUSO DI PROGETTO.
15
100
10
70
100
5
43
69
2
25
45
0,4
12
24
0,18
7
15
0,075
4
8
La percentuale di bitume, riferita al peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 5% ed il 7%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della prova
Marshall effettuata a 60°C. sui corrispondenti provini di conglomerato.
+ stabilità Marshall (Prova B.U. C.N.R. n 30 del 15.03.1973) eseguita su provini costipati con 75 colpi di
maglio per faccia, dovrà risultare non inferiore a 1000 kg.
+ rigidezza Marshall (cioè rapporto tra la stabilità misurata in kg e lo scorrimento misurato in mm) dovrà
essere superiore a 300 kg/mm.
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+ percentuale vuoti residui (Marshall) compresa tra 3% e 6%.
La prova Marshall eseguita su provini che abbiamo subito un periodo d’immersione in acqua distillata per 15
giorni, dovrà dare un valore di stabilità non inferiore al 75%.
I campioni per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione e presso la stesa.
Art. 7. 5.
Controllo dei requisiti d’accettazione
Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base.
Per lo spessore medio dello strato riscontrato su tutta l’estesa non dovrà essere inferiore a quello prescritto
dal relativo prezzo d’elenco. Sullo spessore riscontrato in ciascun punto di misurazione non saranno
ammesse diminuzioni superiori al 10% del valore teorico indicato sui disegni di progetti.
Il conglomerato dovrà inoltre avere:
+ elevatissima resistenza all’usura superficiale
+ sufficienza ruvidezza della superficie tale da non renderla scivolosa
+ grande compattezza: il volume medio dei vuoti residui a cilindratura ultimata dovrà essere
compreso tra 4% e 8%.
La superficie finita dovrà presentarsi priva di ondulazioni, un’asta rettilinea, lunga 4 metri posta sulla
superficie pavimentata, in qualunque direzione, dovrà aderirvi con uniformità. Solo su qualche punto sarà
tollerato uno scostamento non superiore a 4 mm. Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di
progetto.
La pavimentazione finita non dovrà presentare nessuna zona di acqua stagnante ed il deflusso delle acque
anche durante le precipitazioni dovrà avvenire in modo regolare senza che si creino zone con ristagni
d’acqua.
Art. 7. 6. Tappeti colorati.
La D.L. potrà, a seguito di progetti d’urbanizzazione del contro storico o quant’altro, richiedere una
colorazione dei tappeti sopra riportati mediante inserimento di coloranti non nocivi durante la composizione o
la successiva colorazione del manto dopo la stesa, sempre con detti coloranti.
Art 8 STRATO D’USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO DRENANTE
FONOASSSORBENTE
Art. 8. 1.
(TAPPETO DRENANTE
Descrizione
Gli strati di usura drenanti saranno costituiti da una miscela di pietrischetto, graniglia, sabbia e additivi
(secondo le definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992.) e di bitume modificato
soft o hard, mescolata e stesa in opera a caldo mediante macchina vibrofinitrice.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaboratori di progetto.
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Art. 8. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico di tipo stimato dalla D.L.
Art. 8. 3.
Legante
Il legante sarà costituito da bitume tipo B modificato, con penetrazione 50/70 e dovrà avere i requisiti
prescritti dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951. e A.N.A.S. 1.3.1.7.3=
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di rottura Fraas,
duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43
(06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Art. 8. 4.
Miscela
La granulometria dell’agglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali:
DRENANTE ANAS. TIPO C.
0
90
10
80
20
70
30
60
40
50
50
40
60
30
70
20
80
10
90
0
TRATTENUTO %
PASSANTE %
100
100
0,075
0,18
0,4
2
5
10
15
VAGLI E SETACCI
VAGLI
FUSO DI PROGETTO.
15
100
10
85
100
5
5
20
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2
0
12
0,4
0
10
0,18
0
8
0,075
0
6
La percentuale di bitume, riferita al peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 5% ed il
6,5%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della prova
Marshall effettuata a 60°C. sui corrispondenti provini di conglomerato.
+ stabilità Marshall (Prova B.U. C.N.R. n 30 del 15.03.1973) eseguita su provini costipati con 75 colpi di
maglio per faccia, dovrà risultare non inferiore a 600 kg.
+ rigidezza Marshall (cioè rapporto tra la stabilità misurata in kg e lo scorrimento misurato in mm) dovrà
essere superiore a 250 kg/mm.
+ percentuale vuoti residui (Marshall) compresa tra 12% e 14%.
Art. 8. 5.
Controllo dei requisiti d’accettazione
Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di base.
Per lo spessore medio dello strato riscontrato su tutta l’estesa non dovrà essere inferiore a quello prescritto
dal relativo prezzo d’elenco. Sullo spessore riscontrato in ciascun punto di misurazione non saranno
ammesse diminuzioni superiori al 10% del valore teorico indicato sui disegni di progetti.
Il conglomerato dovrà inoltre avere:
+ elevatissima resistenza all’usura superficiale
+ sufficienza ruvidezza della superficie tale da non renderla scivolosa
+ peso di volume uniforme dopo compattazione non inferiore al 96% del valore Marshall.
-2
+ coefficiente di permeabilità a carico costante su provini Marshall: Kv = 15* 1,0
cm/s.
La superficie finita dovrà presentarsi priva di ondulazioni, un’asta rettilinea, lunga 4 metri posta sulla
superficie pavimentata, in qualunque direzione, dovrà aderirvi con uniformità. Solo su qualche punto sarà
tollerato uno scostamento non superiore a 4 mm. Il tutto nel rispetto degli spessori e delle sagome di
progetto.
I campioni per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione e presso la stesa.
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La pavimentazione finita non dovrà presentare nessuna zona di acqua stagnante ed il deflusso delle acque
anche durante le precipitazioni dovrà avvenire in modo regolare senza che si creino zone con ristagni
d’acqua.
8.6) STRATO D’ USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO FINE FONOASSORBENTE
(TAPPETO)
1) DESCRIZIONE
Gli strati di usura (Tappeto) saranno costituiti da una miscela di pietrischetto, graniglia, sabbia,
argilla espansa alto modulo (es.LECA) e/o fibre di cellulosa, con aggiunta di additivi (secondo le
definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R.n°139 del 15.10.1992.) e di bitume, mescolati in
impianti adatti e stesi in opera a caldo mediante macchina vibro-finitrice.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaboratori di progetto
2) MATERIALI
INERTI
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle
norme C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico del tipo stimato dalla D.L.
3) LEGANTE
Il legante sarà costituito da bitume tipo B con penetrazione 70/100 (invernale ) – 50/70 (estivo ) e
dovrà avere i requisiti prescritti dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951. .( Bitumi modificati soft,
medium e hard saranno usati solo previa richiesta o autorizzazione della D.L. )
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di
rottura Fraas, duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35
(22.11.1973), n 43 (06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
4) MISCELA
La granulometria del conglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali:
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STRATO D' USURA FONOASSORBENTE 0/15.
100
90
80
PASSANTE %
70
60
50
40
30
20 di Vagli e setacci UNI o
Serie
corrispondente ASTM
Vaglio
15
10
“
10
“ 0
5
Setaccio
2
0,08
0,18
“
0,4
“
0,18
“
0,075
Passante totale in peso %
0,4
100
70 - 90
40 - 60
25 -38
2
11 -20
VAGLI E SETACCI
8 - 15
6 - 10
5
10
La percentuale argilla espansa altomodulo (di tipo “resistente” ≥ 27 kg./ cm2 , es. Leca), riferita al
peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 8 % e 10 % (in pezzatura fra 3 e 11 mm., con
curva costante), mentre le fibre di cellulosa (semplici, prebitumate ed anche polimerizzate) potranno
variare tra lo 0,3 e 0,5%.
La percentuale di bitume, riferita al peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 5,5% ed il
7,7%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della
prova Marshall effettuata a 60°C. sui corrispondenti provini di conglomerato.
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Requisiti del conglomerato per manti
d’usura fonoassorbente
Stabilità Marshall eseguita a 60° C con
(75 colpi /faccia)
Rigidezza Marshall
Percentuale dei vuoti residui
Unità di
misura .
Valori
Norma di riferimento
kg
> 1100
CNR – BU n° 30/73
Kg/mm
%
> 250
3-7
CNR – BU n° 30/73
CNR – BU n° 30/73
La prova Marshall eseguita su provini che abbiamo subito un periodo d’immersione in acqua
distillata per 15 giorni, dovrà dare una stabilità non inferiore al 75% del valore di laboratorio.
I campioni per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso
l’impianto di produzione e presso la stesa.
8.7) STRATO D’ USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO MEDIO
FONOASSORBENTE (TAPPETO)
1) DESCRIZIONE
Gli strati di usura medi (Tappeto) saranno costituiti da una miscela di pietrischetto, graniglia,
sabbia, argilla espansa alto modulo (es.LECA) e/o fibre di cellulosa, con aggiunta di additivi
(secondo le definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R.n°139 del 15.10.1992.) e di bitume,
mescolati in impianti adatti e stesi in opera a caldo mediante macchina vibro-finitrice.
Lo spessore dello strato, finito in opera, indicato sugli elaboratori di progetto, potrà nel caso dei
tappeti di tipo medio raggiungere i 6 ≈ 7 cm rullati e compressi.
2) MATERIALI
INERTI
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle
norme C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico del tipo stimato dalla D.L.
3) LEGANTE
Il legante sarà costituito da bitume tipo B con penetrazione 70/100 (invernale ) – 50/70 (estivo ) e
dovrà avere i requisiti prescritti dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951. .( Bitumi modificati soft,
medium e hard saranno usati solo previa richiesta o autorizzazione della D.L. )
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di
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rottura Fraas, duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35
(22.11.1973), n 43 (06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
4) MISCELA
La granulometria del conglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali:
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STRATO D'USURA FONOASSORBENTE "MEDIO" 0 / 20.
100
90
80
70
PASSANTE %
60
50
Serie di Vagli e setacci UNI o
Passante totale in peso %
corrispondente
ASTM
40
Vaglio
20
100
“
15
90 - 100
30
“
10
70 - 90
“
5
40 - 55
Setaccio
2
25 -39
20
“
0,4
11 -23
“
0,18
8 - 15
“
0,075
6 - 10
10
La percentuale argilla espansa altomodulo (di tipo “resistente” ≥ 27 kg./ cm2 , es. Leca), riferita al
peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 11 % e 19 % (in pezzatura fra 3 e 15 mm., con
0 le fibre di cellulosa (semplici, prebitumate ed anche polimerizzate) potranno
curva costante), mentre
variare tra lo 0,3 e 0,5%.
0,08
0,18
0,4
2
5
10
VAGLIcompresa
E SETACCIfra il 5,5% ed il
La percentuale di bitume, riferita al peso degli inerti secchi, dovrà essere
7,7%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della
prova Marshall effettuata a 60°C. sui corrispondenti provini di conglomerato.
Requisiti del conglomerato per manti
Unità di
Valori
Norma di riferimento
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d’usura fonoassorbente
Stabilità Marshall eseguita a 60° C con
(75 colpi /faccia)
Rigidezza Marshall
Percentuale dei vuoti residui
misura .
kg
> 1100
CNR – BU n° 30/73
Kg/mm
%
> 250
3-7
CNR – BU n° 30/73
CNR – BU n° 30/73
La prova Marshall eseguita su provini che abbiamo subito un periodo d’immersione in acqua
distillata per 15 giorni, dovrà dare una stabilità non inferiore al 75% del valore di laboratorio.
I campioni per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso
l’impianto di produzione e presso la stesa.
N.B. : ai materiali fonoassorbenti potrà inoltre essere aggiunta, in conformità con le Leggi sul
riciclo della Provincia di Milano e della Regione Lombardia, una quantità di asfalto fresato stradale
in ragione variabile tra 0 e 15%; purché vengano rispettati i requisiti di accettazione delle miscele
citate, nonché previa approvazione della D.L.
5) CONTROLLO E REQUISITI D’ACCETTAZIONE
Valgono le stesse prescrizioni indicate per lo strato di usura “medi” fonoassorbenti.
Per lo spessore medio dello strato riscontrato su tutta l’estesa non dovrà essere inferiore a quello
prescritto dal relativo prezzo d’elenco. Sullo spessore riscontrato in ciascun punto di misurazione
non saranno ammesse diminuzioni superiori al 10% del valore teorico indicato sui disegni di
progetti. Il conglomerato dovrà inoltre avere:
Elevatissima resistenza all’usura superficiale.
Sufficienza ruvidezza della superficie tale da non renderla scivolosa, con CAT ≥ 0,60 misurato a 3
– 6 mesi dalla fine della stesa ( o altezza in sabbia HS con: 0,40 ≤ HS ≤ 0,80 )
Grande compattezza: il volume medio dei vuoti residui a cilindratura ultimata dovrà essere
compreso tra 4% e 8%.
Grado di addensamento della pavimentazione, inteso come rapporto tra la densità della carota
prelevata in sito a stesa ultimata e la densità del provino Marshall ≥ al 90 %.
Spessori del manto finito: assolutamente compresi tra cm. 3 e 6 rullati e compressi.
La superficie finita dovrà presentarsi priva di ondulazioni, un’asta rettilinea, lunga 4 metri posta
sulla superficie pavimentata, in qualunque direzione, dovrà aderirvi con uniformità. Solo su
qualche punto sarà tollerato uno scostamento non superiore a 4 mm. Il tutto nel rispetto degli
spessori e delle sagome di progetto.
La riduzione della rumorosità al suolo, misurata col fonometro digitale o col metodo dell’impulso riflesso con
incidenza di 30° ( da effettuarsi dopo il 15° giorno dal termine della stesa), secondo art. 10 Legge 447 /
1995 e successivo D. Min. Ambiente 29 / 11 / 2000, dovrà risultare diminuita di almeno: 3 dB per
pavimentazioni antirumore tradizionali e di 5 dB. Per pavimentazioni eufoniche specifiche.
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Art 9.
MICROSTRATO D’USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO (MICROTAPPETO)
Art. 9. 1.
descrizione
Gli strati di usura (Tappeto) saranno costituiti da una miscela di pietrischetto, graniglia, sabbia e additivi
(secondo le definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992.) e di bitume, mescolata
e stesa in opera a caldo mediante macchina vibrofinitrice o a mano.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaboratori di progetto.
Art. 9. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico di tipo stimato dalla D.L.
Art. 9. 3.
Legante
Il legante sarà costituito da bitume tipo B con penetrazione 50/70 e dovrà avere i requisiti prescritti dalle
Norme C.N.R. fascicolo 2/1951.
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto dirottura Fraas,
duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43
(06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Art. 9. 4.
Miscela
La granulometria dell’agglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali.
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pag. 40/63
Città di Bollate
Provincia di Milano
Area Qualità Urbana
Servizio Lavori Pubblici
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0,075
0,18
0,4
2
5
TRATTENUTO %
PASSANTE %
MICRO-TAPPETO 0/10.
10
VAGLI
VAGLI
FUSO DI PROGETTO
10
100
5
65
100
2
40
65
0,4
20
40
0,18
10
25
0,075
5
10
La percentuale di bitume, riferita al peso degli inerti secchi, dovrà essere compresa fra il 5% ed il 7%.
Essa dovrà essere comunque la minima che consente il raggiungimento dei valori seguenti della prova
Marshall effettuata a 60°C. sui corrispondenti provini di conglomerato.
+ stabilità Marshall (Prova B.U. C.N.R. n 30 del 15.03.1973) eseguita su provini costipati con 75 colpi di
maglio per faccia, dovrà risultare non inferiore a 1000 kg.
+ rigidezza Marshall (cioè rapporto tra la stabilità misurata in kg e lo scorrimento misurato in mm) dovrà
essere superiore a 300 kg/mm.
+ percentuale vuoti residui (Marshall) compresa tra 4% e 6%.
La prova Marshall eseguita su provini che abbiamo subito un periodo d’immersione in acqua distillata per 15
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giorni, dovrà dare un valore di stabilità non inferiore al 75%.
I campioni per le misure di stabilità e rigidezza anzidette dovranno essere confezionati presso l’impianto di
produzione e presso la stesa.
Art. 9. 6. Tappeti colorati.
La D.L. potrà, a seguito di progetti d’urbanizzazione del contro storico o quant’altro, richiedere una
colorazione dei tappeti sopra riportati mediante inserimento di coloranti non nocivi durante la composizione o
la successiva colorazione del manto dopo la stesa, sempre con detti coloranti.
Art
10. MICROSTRATO D’USURA IN CONGLOMERATO BITUMINOSO PER MARCIAPIEDI
(MICROTAPPETO)
Art. 10. 1.
descrizione
Gli strati di usura (microappeti) saranno costituiti da una miscela di graniglia, sabbie e additivi (secondo le
definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992.) e di bitume, mescolata a caldo e
stesa in opera mediante appositi “ rastrelli “ a mano e opportunamente rullato.
Lo spessore dello strato, finito in opera, è indicato sugli elaboratori di progetto.
Art. 10. 2.
Materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un carico tipo stimato dalla D.L.
Art. 10. 3.
Legante
Il legante sarà costituito da bitume liquido tipo B con penetrazione 50/70 e dovrà avere i requisiti prescritti
dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951.
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di rottura Fraas,
duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43
(06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Art. 10. 4.
Miscela
La granulometria dell’agglomerato dovrà essere compresa entro i seguenti intervalli percentuali:
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
pag. 42/63
Città di Bollate
Provincia di Milano
Area Qualità Urbana
Servizio Lavori Pubblici
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0,075
0,18
0,4
2
5
TRATTENUTO %
PASSANTE %
MICRO-TAPPETO 0/7.
10
VAGLI
VAGLI
FUSO DI PROGETTO
10
100
5
70
100
2
40
65
0,4
15
33
0,18
5
15
0,075
3
7
Art. 10. 5. Tappeti colorati.
La D.L. potrà, a seguito di progetti d’urbanizzazione del contro storico o quant’altro, richiedere una
colorazione dei tappeti sopra riportati mediante inserimento di coloranti non nocivi durante la composizione o
la successiva colorazione del manto dopo la stesa, sempre con detti coloranti.
Art 11. FLUSSATO INVERNALE IN CONGLOMERATO BITUMINOSO, PER RIPRISTINI STRADALI.
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
pag. 43/63
Città di Bollate
Provincia di Milano
Area Qualità Urbana
Servizio Lavori Pubblici
Art. 11. 1.
descrizione
I ripristini degli strati di usura (Tappeto) saranno costituiti da una miscela di graniglia, oli flussanti , additivi
(secondo le definizioni riportate nell’art. 1 delle norme C.N.R. n°139 del 15.10.1992.) e di bitume, mescolati
in apposito impianto.
Art. 11. 2.
materiali inerti
I requisiti d’accettazione degli aggregati dovranno essere conformi alle prescrizioni contenute nelle norme
C.N.R. tab 6 n 139 del 15.10.1992. riferite ad un traffico di tipo stimato dalla D.L.
Art. 11. 3.
legante
Il legante sarà costituito da bitume liquido tipo B con penetrazione 80/100 o 180/200 e dovrà avere i requisiti
prescritti dalle Norme C.N.R. fascicolo 2/1951 in regione del 4,0 = 5,0%, con aggiunta di opportuni oli
flussanti in quantità variabili tra 3 e 5% del peso del bitume impiegato.
Per la valutazione delle caratteristiche di penetrazione, punto di rammollimento P.A., punto di rottura Fraas,
duttilità e volatili, si adotteranno le normative: C.N.R. B.U. n 24 (29.12.1971),n 35 (22.11.1973), n 43
(06.06.1974), n 44 (29.10.1974), n 50 (17.03.1976)
Art. 11. 4.
stesa del materiale
La stesa in opera sarà effettuata a freddo mediante appositi “ rastrelli “ tirati a mano e lo spessore risultante
dello strato, finito in opera, battuto o rullato a mano, dovrà sopravanzare il tappeto ripristinato di non piiù di 1
cm., con sufficiente chiusura superficiale: onde evitare trascinamenti e sgretolamenti dovuti al traffico.
DISPOSIZIONI GENERALI PER IL TRATTAMENTO DEI CONGLOMERATI BITUMINOSI.
Art. 1.
Confezione delle miscele bituminose
Gli aggreganti minerali saranno essiccati e riscaldati in un adatto essiccatore a tamburo provvisto di
ventilazione per l’aspirazione della polvere. Per agevolare il raggiungimento della voluta regolarità della
miscela, il carico degli aggregati freddi dell’essiccatore dovrà avvenire mediante un idoneo alimentatore
meccanico ad almeno tre scomparti (uno per la sabbia e due per gli aggreganti grossi).L’aggregato caldo
dovrà essere riclassificato in almeno tre assortimenti mediante opportuni vagli, e raccolto, prima di essere
immesso nella tramoggia di pesatura, in almeno tre sili separati: uno per l’aggregato fine e due per
l’aggregato grosso. L’umidità degli aggregati all’uscita dell’essiccatore, non dovrà di norma superare lo
0,5%.All’atto del mescolamento la temperatura
degli aggregati dovrà essere compresa fra 150°C e 170°C. Il riscaldamento del bitume dovrà essere
eseguito in cisterne termiche non a fiamma diretta, atte a scaldare uniformemente tutto il materiale evitando
ogni surriscaldamento locale, utilizzando possibilmente, per lo scambio di calore, liquidi caldi o vapori
circolanti in serpentine immerse od a contatto col bitume. Si dovrà evitare di prolungare il riscaldamento per
un tempo maggiore di quello strettamente necessario. Tutte le operazioni connesse col riscaldamento
devono essere in ogni caso condotte in modo da alterare il meno possibile le caratteristiche del legante, la
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cui penetrazione o viscosità non dovrà risultare variata di oltre il 30% rispetto a quella originaria. All’atto del
mescolamento la temperatura del bitume dovrà essere compresa fra 140°C e 160°C. Allo scopo di
permettere il controllo delle temperature sopra indicate, le caldaie di riscaldamento, del bitume e le tramogge
degli aggregati dovranno essere munite di appositi termometri fissi. Per la formazione delle miscele si dovrà
usare impastatrice meccanica che consenta la dosatura a peso od a volume di tutti i componenti ed assicuri
la voluta regolarità e uniformità degli impasti. L’impastatrice sarà dotata di almeno due bilance: una per gli
aggreganti e l’altra per l’additivo e per il bitume. Le capacità del mescolatore dovrà essere tale da assicurare
la formazione di impasti di peso singolo non inferiore a 500 kg.
Art 2.
Posa in opera delle miscele bituminose
Nel trasporto e nel scarico delle miscele dovranno usarsi tutte le cure ed ogni provvedimento necessari ad
impedire modificazioni delle miscele, introduzione di terra nelle stesse o la separazione parziale dei
componenti.
Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione, posto ad una distanza non superiore ai 60 km dal
cantiere di stesa, dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata efficienti e veloci e
comunque sempre dotati di teloni di copertura per evitare il raffreddamento superficiale eccessivo e/o la
formazione di crostoni.
La stesa in opera delle miscele dovrà essere effettuata con moderne macchine vibrofinitrici di tipo efficienti
ed approvate dalla D.L. In ogni caso le macchine vibrofinitrici dovranno essere semoventi, con una
tramoggia anteriore direttamente il materiale dell’autocarro, ed essere munite di un sistema di distribuzione
in senso longitudinale e traversale capace di assicurare il mantenimento delle miscele e del grado di
assestamento in ogni punto dello strato deposto, fornite altresì di comando automatico della piastra vibrante.
Dette macchine dovranno altresì consentire la stesa dello spessore minimo stabilito e la formazione di
livellette e profili perfettamente regolari con l’ausilio dei moderni sistemi di guida e controllo correggendo
eventualmente le regolarità del piano di posa. Prima di procedere alla stesa delle miscele sul punto
superiore della fondazione dovrà essere accertato che il piano di posa risponda ai requisiti di quota, sagoma
e compattezza già precisati. La temperatura delle miscele, all’atto della stesa, dovrà essere non inferiore a
130°C.
Inoltre si limiterà il più possibile la formazione dei giunti longitudinali; in caso i bordi, dei giunti traversali ed
eventualmente longitudinali dovranno essere tagliati normalmente alla superficie stradale. Dovranno essere
altresì spalmati con emulsione bituminosa tutti gli orli ed i margini comunque limitati gli strati di conglomerato
ed i loro singoli tratti allo scopo di assicurare la perfetta impermeabilità ed adesione delle parti. La
sovrapposizione degli strati, in senso trasversale e longitudinale, dovrà essere ottenuta con sfalsamento dei
giunti di almeno cm 30.
La rullatura delle miscele in opera dovrà essere eseguita in due tempi. Dapprima essa sarà iniziata sulla
miscela ancora calda (a temperatura non inferiore a 130°C) con rulli tandem leggeri da 5,5-8 t. a rapida
inversione di marcia. Successivamente la rullatura dovrà essere effettuata con l’impiego di rulli compressori
gommati del peso di 10-12 t.( o tandem da min. 8 t. ) I rulli dovranno procedere con la ruota motrice in
avanti ed alla velocità di 3,5 km/h. La rullatura avanzerà dal bordo longitudinale verso il centro della
carreggiata. Ogni passata di rullo dovrà sovrapporsi alla precedente per circa metà larghezza della ruota
posteriore e, comunque, dovrà essere di lunghezza diversa dalle precedenti. Per meglio assicurare la
regolarità ed il buon costipamento dello strato, la rullatura, in un secondo tempo, dovrà essere condotta
anche in senso obliquo all’asse della strada e, se possibile, anche in verso trasversale.Particolare
attenzione in fase di rullatura dovrà essere tenuta soprattutto per ciò che attiene i tappeti drenantifonoassorbenti, onde non sovraccaricare la struttura e diminuire eccessivamente la necessaria percentuale
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dei vuoti residui. Tutte le giunzioni ed i margini dovranno essere battuti e finiti a mano con gli appositi pestelli
da giunti a base rettangolare opportunamente scaldati.
La miscela, costipata e fredda, che si presenterà sotto forma di conglomerato dovrà possedere un peso di
volume non inferiore al 95% dell’analogo peso del provino Marshall costipato in laboratorio. Tale valutazione
sarà eseguita sulla produzione giornaliera secondo norma B.U. C.N.R.
n 40 (30103/1973) su carote di 15 cm di diametro; il valore risulterà dalla media di almeno 2 prove.
La stesa delle miscele, in ogni caso, dovrà essere sospesa allorquando le condizioni meteorologiche siano
tali da non garantire la perfetta riuscita del lavoro. L’Assuntore dovrà provvedere a rimuovere, a sua cura e
spese, gli strati di conglomerato compromessi dalle condizioni meteorologiche avverse e da qualsiasi altra
causa sfavorevole intervenuta. Per applicazioni di limitate estensioni o che non avessero carattere di
continuità , la D.L. potrà consentire che la posa in opera dei conglomerati venga eseguita anche a mano
mediante rastrelli metallici opportunamente scaldati. I rastrelli dovranno avere denti distanziati l’uno dall’altro
di almeno 5 cm e di lunghezza pari ad almeno 1,5 volte lo spessore dello strato di miscela da regolarizzare.
Per il riscaldamento degli attrezzi necessari alla lavorazione (rastrelli, pestelli, forche, ecc.) si dovranno
usare appositi fornelli costruiti in modo da non lasciar cadere sulla strada ceneri o braci.
Sia nel caso di pavimentazione esistenti da risagomare, sia nel caso di strati di conglomerato che vengano
posti in opera a distanza di tempo, le superfici di posa dovranno essere accuratamente ripulite mediante
getto soffiato di aria e si dovrà procedere alla spruzzatura di emulsione bituminosa tipo ERSS e ERGO
(Norme C.N.R. 1958) in percentuale di almeno 1 kg per metro quadrato.
E’ vietato utilizzare la nafta, il gasolio, la benzina, i solventi in genere sopra le pavimentazioni eseguite.
L’utilizzo di tali materiali per la pulizia di attrezzi e macchinari deve essere eseguita in aree esterne alle
pavimentazioni bituminose. I liquidi utilizzati per la pulizia devono essere raccolti e ne è vietato lo
spandimento libero in quanto inquinante.
Art. 3.
Fresatura di strati in conglomerato bituminoso
La fresatura della sovrastruttura per la parte legata al bitume per l’intero spessore o parte di esso dovrà
essere effettuata con idonee attrezzature, munite di frese a tamburo, funzionanti a freddo, munite di nastro
caricatore per il carico del materiale di risulta.
Tutte le attrezzature dovranno essere perfettamente efficienti e funzionanti e di caratteristiche e produzioni
approvate preventivamente dalla D.L.
La superficie del cavo dovrà essere regolare in tutti i punti, priva di residui di strati non completamente
fresati che possono compromettere l’aderenza della nuova stesa da porre in opera. L’impresa si dovrà
scrupolosamente astenere dal demolire i manufatti previsti in progetto o stabiliti dalla D.L.
Non si potrà modificare, in eccesso o in difetto, l’entità della fresatura senza dare immediata comunicazione
al Direttore dei Lavori o ad un suo incaricato e senza questa sia preventivamente autorizzata. Il rilievo dei
suoi spessori dovrà essere effettuato in contraddittorio.
Lo spessore della fresatura dovrà essere mantenuto costante in tutti i punti e sarà valutato mediando
l’altezza delle due pareti laterali con quella della parete centrale del cavo.
La pulizia del piano di scarifica dovrà essere eseguita con attrezzature munite di spazzole rotanti e/o
dispositivi aspiranti o simili in grado di dare un piano perfettamente pulito.
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Le pareti dei tagli longitudinali dovranno risultare perfettamente verticali e con andamento longitudinale
rettilineo e privo di sgretolamenti.
Sia il piano fresato che le pareti dovranno, prima della posa in opera dei nuovi strati di riempimento,
risultare perfettamente puliti, asciutti ed uniformemente rivestiti dalla mano d’attacco in legante bituminoso. Il
materiale dovrà essere portato a discarica o deposito autorizzato a cura e spese dell’Impresa e non è
consentito per nessuna ragione che lo stesso venga disperso nei terreni circostanti oppure nei corsi d’acqua,
né tanto meno che venga riutilizzato nella produzione di miscele per strati di pavimentazione oggetto di
questo appalto, o altri appalti di questa Amministrazione. Dell’avvenuto stoccaggio o smaltimento
l’Appaltatore dovrà fornire idonea documentazione.
Art. 4.
Prove di accettazione dei materiali e dei conglomerati bituminosi
L’Assuntore, per poter essere autorizzato ad impiegare i tipi di materiali prescritti dalle presenti norme
tecniche dovrà esibire, prima dell’impiego, al Direttore dei Lavori, i relativi certificati rilasciati da un
Laboratorio Ufficiale.
Tali certificati dovranno contenere tutti i dati relativi alla provenienza e alla individuazione dei singoli materiali
o loro composizione, agli impianti o luoghi di produzione, nonché i dati risultati dalle prove di laboratorio atte
ad accertare i valori caratteristici richiesti per le varie categorie di lavoro o di fornitura in rapporto a dosaggi e
composizioni proposte.
I certificati, che dovranno essere esibiti tanto se i materiali sono prodotti direttamente, quanto se prelevati da
impianti, da cave, da stabilimenti anche se gestiti da terzi, avranno una validità biennale.
I certificati dovranno comunque essere rinnovati ogni qualvolta risultino incompleti o si verificano una
variazione delle caratteristiche dei materiali, delle miscele o degli impianti di produzione.
Prima dell’inizio dei lavori l’appaltatore dovrà esibire oltre il certificato di qualità dei materiali che intende
adoperare, lo studio della composizione delle miscele. Si stabilisce che detti certificati debbono essere
presentati entro e non oltre 15 (quindici) giorni dalla data della consegna dei lavori, pena la revoca
dell’aggiudicazione del lavoro.
Durante l’esecuzione dei lavori dovranno essere effettuati prelievi di materiali da inviare a cura e spese del
Impresa a laboratori attrezzati per la determinazione dei seguenti parametri:
++ sugl’ inerti:
+ perdita di peso mediante prova Los Angeles degli aggregati
++ sul conglomerato:
+ contenuto in bitume dell’impasto
+ fuso granulometrico dell’impasto
+ volume dei vuoti residui a rullatura ultimata
++ sul bitume estratto (prova facoltativa a richiesta D.L.):
+ penetrazione
+ punto di rammollimento (palla anello)
Detti prelievi saranno operati in numero non inferiore a 2 (due) per ogni 60.000 €uro di importo lordo dei
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lavori o frazioni. Essi consisteranno sia in prelievi di materiale prima della stesa, che di carote a stesa e
compattazzione avvenuta.
Inoltre, ad insindacabile giudizio della D.L., sempre a carico dell’Assuntore, dovrà provvedersi all’esecuzione
di prove Marshall sull’impasto atte a determinare:
+ stabilità
+ scorrimento
+ rigidezza
+ percentuale vuoti residui.
L’impresa sarà obbligata a presentare in ogni tempo le prove dei materiali impiegati o da impiegare,
sottostando a tutte le spese per il prelievo, la formazione, l’invio e l’analisi dei campioni agli istituti specificati
ed indicati dalla D.L., o riconosciuti paritari, per le corrispondenti prove ed esami.
I certificati dovranno essere inviati all’Amministrazione Appaltante, mentre le fatture andranno emesse
direttamente a carico del Impresa, come specificato nei verbali di prelievo e trasmissione controfirmati dal
Impresa.
I campioni verranno prelevati in contraddittorio. Degli stessi potrà essere ordinata la conservazione nei locali
indicati dalla D.L. previa apposizione di sigilli e firme del Direttore Lavori o suo assistente e dell’ Impresa e
nei modi più adatti a garantire l’autenticità e la conservazione. Le diverse prove ed esami sui campioni
verranno effettuate presso laboratori ufficiali indicati dalla D.L., i quali saranno i soli riconosciuti validi dalle
due parti e ad essi esclusivamente si farà riferimento a tutti gli effetti del presente appalto. I prelievi di cui ai
precedenti punti dovranno essere effettuati in doppia campionatura, delle due campionature, una dovrà
essere inviata ad un laboratorio ufficiale di fiducia della D.L. per la esecuzione delle analisi e la temperatura
comunicazione dei risultati relativi, e l’altra sarà conservata dalla D.L. per eventuali controprove.
Facendo sempre salva ogni maggiore indagini ed accertamento sulla qualità dei singoli componenti gli
impasti stessi, che la D.L., Amministrazione e Collaudatori intendessero effettuare.
Resta convenuto, in modo tassativo, che la Committente non accetterà in consegna quelle zone di
conglomerato bituminoso, per le quali le suddette prove di controllo definitivo avessero da accettare la non
corrispondenza con le caratteristiche prescritte. In tale caso i conglomerati saranno totalmente
rifatti a cura e spese dell’Assuntore, con riserva da parte del Committente, di applicazione di penalità e di
ripetizione di danni qualora il rifacimento avesse da effettuarsi oltre i termini di consegna contrattuali.
Quando i campioni vengono tratti dalla pavimentazione già ultimata od in corso di esecuzione, L’Assuntore è
tenuto a provvedere a sua cura ed a sua spese alla riparazione del manto eventualmente manomesso. Ad
opera finita la pavimentazione dovrà presentarsi con una superficie ed un profilo perfettamente regolari ed
uniformi e non dovranno in ogni modo apparire delle diverse tratte del pavimento.
Le superficie non deve risultare scivolosa. Precisamente il valore dell’aderenza o rugosità (C.A.T.) deve
essere non inferiore a 60.
Art. 5.
Detrazione
Nel caso in cui i lavori non vengono eseguiti secondo le norme tecniche richieste, la D.L. effettuerà, in
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genere, detrazione, che variano dal 5% al 30% sull’importo relativo alle quantità contestate, in funzione delle
minore quantità riscontrate sia per i materiali che per l’esecuzione; o, nei casi più gravi, imporrà all’Impresa il
rifacimento completo dello strato senza oneri aggiunti per l’Amministrazione Appaltante.
In ogni caso verranno come minimo, sul tappeto d’usura, effettuate le seguenti detrazioni:
Art. 5. 1. Percentuale di bitume
per ogni 0,1% in meno rispetto al minimo richiesto verrà applicata una detrazione pari allo 0,5%del prezzo di
elenco.
Art. 5. 2.
Percentuale dei vuoti
Saranno applicate le seguenti detrazioni sul prezzo di elenco:
1% per percentuale tra 8 e 9
per tutti i tipi di manto.
2%
“
9.1 e 10
per tutti i tipi di manto.
5%
“
10,01 e 11
per tout-venant e binder.
8%
“
11,01 e 12
per tout-venant e binder.
Per valori superiori al 10% per tappeti e micro-tappeti e del 12% per tout-venant e binder si dovrà procedere
gratuitamente all’asportazione completa dello strato di usura con fresa ed alla ristesura dello strato oppure
alla stesa di un nuovo strato senza fresatura ad insindacabile giudizio della Direzione Lavori.
Art. 5. 3.
Coefficiente Los Angeles
Se la perdita in peso alla prova Los Angeles eseguita sulle singole pezzature degli inerti risulta tra 22 e 25
verrà applicata una detrazione pari al 20% del prezzo di elenco.
Per valori superiori a 25 si dovrà procedere gratuitamente all’asportazione completa dello strato di usura con
fresa ed alla ristesura dello strato oppure alla stesa di un nuovo strato senza fresatura ad insindacabile
giudizio della Direzione Lavori.
Art. 5. 4.
Aderenza
Se il valore dell’aderenza (o rugosità) (C.A.T.) risulta inferiore a 55 ma superiore a 50 verrà applicata una
detrazione pari al 20% del prezzo di elenco.
Per valori inferiori a 50 si dovrà procedere gratuitamente all’asportazione completa dello strato di usura con
fresa ed alla ristesura dello strato o ad eseguire gli interventi necessari a portare le caratteristiche ad un
valore superiore a 55 ad insindacabile giudizio della D.L.
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Tutte le detrazioni sono cumulabili.
Qualora i Rapporti di Prova relativi alle prove sui materiali non perverranno per tempo, sugli strati di
avanzamento relativi ai lavori eseguiti sarà valutato solo il 65% della quantità totale di conglomerato
bituminoso per strato di usura impiegato, il restante 35% potrà essere pagato solo dopo che tali Rapporti di
Prova saranno pervenuti.
1) PAVIMENTAZIONI PER MARCIAPIEDI IN ASFALTO COLATO.
Interventi sui marciapiedi
Indipendentemente che si tratti di nuovi marciapiedi o di rifacimento di marciapeidi esistenti o di semplice
sostituzione della pavimentazione, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:
I nuovi cordoli dovranno essere in cemento vibrocompresso lisciato o in granito, a seconda delle indicazioni
della DL e di sezione pari a cm 35x12,5, adeguatamente cementati e raccordati perfettamente a quelli dei
marciapiedi esistenti non oggetto di intervento.
L’altezza dei marciapiedi nuovi o per i quali sono stati sostituiti I cordoli dovrà essere pari a cm 15.
La pendenza trasversale dovrà essere pari all’1%.
Il sottofondo in cls dovrà essere realizzato in modo da risultare perfettamente complanare, fatta salva la
pendenza dell’1% richiesta per il deflusso delle acque meteoriche. Se, al termine dei lavori, il marciapiede
risulterà anche solo in parte “gobboso”, la DL potrà ordinarne il completo rifacimento a cura e spese
dell’appaltatore.
Lo strato di asfalto colato dovrà essere non inferiore a cm 2. L’asfalto colato dovrà essere di colore turchese
con graniglia. Le caratteristiche tecniche dell’asfalto dovranno rispettare quanto indicato nell’apposito
capitolato allegato. Se le operazioni di collaudo evidenziassero uno spessore inferiore l’appaltatore sarà
obbligato a fresare tutta la pavimentazione del marciapiede (se necessario fresando anche parte del
sottofondo in cls) e a riposare il necessario strato di asfalto per lo spessore richiesto. In ogni caso la
pavimentazione in asfalto dovrà essere perfettamente allineata alla superficie superiore dei cordoli.
Al termine del lavoro la superficie del marciapiede dovrà essere perfettamente piana e, dopo la pioggia, non
dovranno essere presenti ristagni d’acqua, nemmeno in modeste quantità. In tal caso l’appaltatore sarà
tenuto a togliere tutto l’asfalto, a rimodellare il sottofondo in cls e a ristendere lo strato di asfalto, fino a
quando l’opera risulterà, in seguito a pioggia, priva di ristagni d’acqua.
Eventuali ingombri presenti sui marciapiedi prima dell’avvio dei lavori (cartelli stradali, pali della luce o simili)
che impediscano di avere un passaggio in piano di almeno cm 90 dovranno essere spostati e ricollocati nel
punto indicato dalla Direzione Lavori.
In corrispondenza dei passi carrai i marciapiedi non dovranno subire interruzioni. Nel caso frequente di
rampe con pendenza trasversale molto forte, atta a favorire il transito dei veicoli a scapito di quello pedonale,
dovrà essere posizionata una lastra di granito per passi carrai. In tal modo il piano del marciapiede si
manterrà unico anche in corrispondenza dei passi carrai.
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Scivoli per il superamento delle barriere architettoniche
In corrispondenza dei raccordi con la sede stradale, le pendenze dovranno essere molto dolci e comunque
non superiori al 10%. Inoltre non saranno tollerati dislivelli, nemmeno minimi, tra i cordoli o gli scivoli e
l’asfalto della strada.
I raccordi dovranno essere perfetti e senza soluzioni di continuità. Pertanto particolare cura dovrà essere
prestata nella fase della stesa del tappeto d’usura. Non saranno ammessi rappezzi. Ne consegue che se al
termine della stesa dell’asfalto gli scivoli non saranno raccordati, l’appaltatore dovrà fresare il tappeto e
stenderlo nuovamente, fino ad ottenere quanto richiesto dal capitolato.
Gli scivoli prefabbricati potranno essere impiegati esclusivamente quando lo spazio libero e pianeggiante di
transito compreso tra il limite dello scivolo e il limite del marciapiede sia almeno pari a 90-100 centimetri.
Pavimentazione in autobloccanti
La posa degli autobloccanti dovrà essere preceduta dalla stesa di geotessuto su tutta la superficie compresa
tra i cordoli.
Gli autobloccanti dovranno essere di spessore pasi a cm 8, di colore rosso vivo e di forma scelta dalla DL.
La colorazione dovrà essere effettuata nell’impasto stesso degli autobloccanti. Non saranno accettati
masselli con strato di finitura solo superficiale.
Dovranno inoltre essere posati autobloccanti di pari caratteristiche, ma di colore bianco a formazione di
strisce per l’attraversamento pedonale, di forma e dimensioni perfettamente conformi al vigente regolamento
di esecuzione del codice della strada.
I masselli autobloccanti dovranno essere stabilizzati mediante la posa di sabbia finissima, che dovrà
penetrare completamente negli interstizi. L’operazione di posa della sabbia dovrà essere ripetuta più volte,
anche con l’aiuto di spazzole, fino al completo intasamento di ogni fessura.
La superficie in autobloccanti dovrà essere pianeggiante, con una leggera pendenza finalizzata a favorire il
deflusso delle acque meteoriche verso la sede stradale.
1.1 Struttura della pavimentazione.
La pavimentazione dei marciapiedi sarà costituita da uno strato di asfalto colato dello spessore di mm. 20 ,
composto e posto in opera come di seguito specificato, sopra una gettata di calcestruzzo di cemento di
spessore compreso tra 12 e 15 cm.
Alla pavimentazione , sia di calcestruzzo che di colato, verrà dato di regola profilo a falda piana con
pendenza costante del 2 = 3% verso la cordonatura, salvo diverse indicazioni della Direzione Tecnica.
L’ asfalto colato sarà ottenuto aggiungendo adatti aggregati minerali ad un mastice bituminoso di opportune
caratteristiche, come di seguito specificato.
1.2
Mastice bituminoso.
Per la confezione preliminare del mastice bituminoso si dovranno usare, a seconda dei casi specifici e delle
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resistenze richieste, bitumi naturali con qualifica C.N.R. 25 = 50, con aggiunta di filler provenienti dalla
frantumazione di roccia calcarea o direttamente da carbonato di calcio CaCO3, rispondenti alle norme
C.N.R. B.U. 139 ( unica deroga a tali norme è costituita dal l’indice di plasticità CNR – UNI 10014, da
ritenersi accettabile per i CaCO3, valido se compreso tra 1 e 6 ).
1.3 Aggregati da aggiungere al mastice bituminoso.
L’ aggregato grosso da aggiungere al mastice per la formazione dell’impasto definitivo sarà costituito da
graniglie derivanti dalla frantumazione di rocce o di ghiaie sane, oppure da ghiaietto tondo di cava o di fiume.
L’ aggregato fine da aggiungersi per completare la composizione delle curve granulometriche relative ad
ogni tipologia di colato, dovranno derivare da frantumazione di rocce e ghiaie come l’inerte grosso e passare
per intero al setaccio UNI 2333/4 o corr. ASTM E 11 da 2 mm.
Per entrambe le tipologie di aggregati si intendono fondamentali canoni di accettazione le norme C.N.R.
B.U. 139 già menzionate precedentemente.
1.4 Composizione definitiva dell’asfalto colato da marciapiede.
Inerti ( in miscela secondo fuso )
72%
=
64%
Filler ( come definito in precedenza )
20%
=
25%
8%
=
11%
Bitume 25 = 50 ( come da normativa )
L’asfalto colato dopo la stesa dovrà avere un peso specifico maggiore di 2,3 e presentare alla prova di
rammollimento eseguita con apparecchio UNI 5655-65 un risultato compreso tra 65 e 75°C.
1.5 Fuso granulometrico di composizione.
Serie crivelli e setacci UNI
Percentuale di passante in massa
O corrispondente serie ASTM
Crivello 10
100
“
67 = 100
5
Setaccio 2
46 = 66
“
0,4
32 = 45
“
0,18
25 = 35
“
0,075
20 = 25
1.6 Lavorazione e posa in opera.
Gli impasti dovranno essere eseguiti a temperatura compresa tra i 170 e i 200°C. La durata della
miscelazione non dovrà essere inferiore alle 5 ore, a meno che non si provveda al preventivo riscaldamento
con essiccazione degl’inerti mediante tamburo essiccatore.
Al trasporto in cantiere si dovrà provvedere mediante l’uso di apposite macchine dotate di mescolatore
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meccanico e riscaldatore autonomi ( bonze ) montate su appositi automezzi.
Lo strato di asfalto sarà steso ad una temperatura compresa tra i 180 ed i 220°C. in unico strato per mezzo
delle apposite spatole di legno ( rastrelli ) e con spessore compreso tra i 20 ed i 25 mm. , salvo diversa
richiesta della Direzione lavori.
L’intera superficie del manto, immediatamente dopo la stesa, dovrà essere ricoperta di graniglia fine,
perfettamente pulita ed esente da polveri con granulometria compresa tra 1 e 3 mm.; dovranno inoltre
essere particolarmente curati i giunti di lavorazione ed i punti di contatto con tutte le varie superfici di
contorno al manto ( bordo cordonatura marciapiede, bordo edifici, griglie ecc. ).
La confezione dell’impasto dovrà essere eseguita in apposito cantiere dell’Appaltatore e l’attrezzatura
dell’Assuntore stenditore dovrà essere tale da consentire l’esecuzione di almeno 300 mq. Di manto al giorno.
1.7. Opere di fondazione.
Prima di eseguire la stesa del manto di asfalto colato si dovrà provvedere alla preparazione della
fondazione. L’Appaltatore dovrà provvedere alla messa in opera di un’idonea massicciata, previa scasso e
rimozione di terre e fondi non adatti alla costipazione e quindi alla gettata di un calcestruzzo di fondazione
formato da ghiaietto, sabbia e cemento a lente presa ( R = 325 ), secondo le vigenti normative UNI, con le
adeguate proporzioni.
Il calcestruzzo così confezionato dovrà raggiungere una resistenza a compressione, dopo 28 giorni di
stagionatura, non inferiore a Kg. 100/cmq.
Il calcestruzzo dovrà essere vibrato e livellato in modo da risultare ben costipato, omogeneo e privo di
vuoti e con una superficie perfettamente parallela a quella prevista per il manto in colato.
Tale gettata dovrà essere ricoperta con un opportuno strato di sabbia ( 2 – 3 cm. ) che verrà poi
rimosso prima della stesa del colato, inoltre a cura dell’Appaltatore verranno attuate le opportune misure di
protezione verso i pedoni nonché i necessari sovrappassi per consentire gli accessi ad abitazioni e negozi.
L’Appaltatore verrà peraltro ritenuto responsabile di tutti i cedimenti che venissero a manifestarsi nella
pavimentazione finita, sia per causa della gettata che del precedente sottofondo realizzati.
1.8 Esecuzione e riparazione dei rappezzi.
L’Appaltatore oltre ai lavori nuovi, dovrà eseguire le opere per il ripristino dei marciapiedi in colato
comunque manomessi per lavori dipendenti dai servizi di sottosuolo o dalle sistemazioni stradali.
1.9 Manutenzione delle opere.
L’Appaltatore provvederà alla manutenzione gratuita della pavimentazione per tre mesi dall’ultimazione dei
lavori, tale manutenzione dovrà essere eseguita nel modo più tempestivo e necessariamente non oltre i 5
giorni in caso di richiesta scritta da parte della Direzione lavori; in tale eventualità la Direzione lavori avrà
facoltà per far eseguire direttamente tali lavori da diversa Impresa a spese dell’Appaltatore.
1.10 Collaudo delle opere.
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
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Scaduto l’anno dall’ultimazione delle opere, tranne diversa richiesta della Direzione Lavori per evidenti
anomalie, si procederà al collaudo in seguito a richiesta scritta dell’Appaltatore.
All’atto del collaudo, il manto dovrà apparire in stato di perfetta conservazione, senza ondulazioni o
depressioni superiori ai 5 mm. Rispetto ad un’asta rettilinea di tre metri appoggiata comunque sul manto;
senza segni di sgretolamento, screpolature, ormaie con scarico regolare delle acque in ogni punto della
superficie.
Al collaudo lo spessore del manto non dovrà risultare in tutti i punti misurati, inferiore di più di 1 mm. rispetto
allo spessore contrattuale.
Nel caso che l’Assuntore abbia operato rifacimenti di manutenzione per più di un quinto della superficie
totale della pavimentazione, l’Amministrazione potrà rifiutare il collaudo per l’intero manto.
Nella misurazione del manto e della fondazione all’atto del collaudo, è consentita la media degli spessori
purchè per il manto gli spessori minimo e massimo risultino sempre interni all’intervallo compreso tra 20 e 25
mm., in coso di spessori eccedenti i 20 mm. questi saranno comunque conteggiati a 20 mm.
1.11 Prove di laboratorio
Le prove di laboratorio, eseguite su campioni prelevati “ in contestuale “ direttamente sul manto finito
mediante tasselli quadri di cm. 30 di lato, dovranno contemplare i sotto elencati esami di massima, tranne
ulteriori richieste della Direzione Lavori, secondo normative C.N.R. – UNI.:
+ estrazione a caldo con determinazione della percentuale di bitume, e di filler passante a 0,075mm.
metodo CNR. B.U. 38/73
+ determinazione della curva granulometrica
metodo CNR. B.U. 23/71
+ determinazione del punto di rammollimento
metodo UNI 5655-65.
+ determinazione spessore del manto e tipologia dell’aggregato.
Α)
PAVIMENTAZIONI PER SPAZI DI SOSTA ANCHE PESANTI IN ASFALTO COLATO
CARREGGIABILE.
Ferme restando tutte le prescrizioni tecniche per l’esecuzione degli asfalti colati per marciapiede, per la loro
manutenzione e collaudo, in relazione alle speciali funzioni di questo tipo di manto, si prescrivono la seguenti
varianti:
2.1 Bitume – Verrà usato unicamente bitume di tipo ossidato con penetrazione tra 20 e 30 dmm. E indice
di penetrazione superiore a + 1.
2.2 Inerti ( in miscela secondo fuso )
75%
=
66%
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Filler ( come definito in precedenza )
21%
=
23%
Bitume 25 = 50 ( come da normativa )
8,5%
=
9%
L’asfalto colato dopo la stesa dovrà avere un peso specifico maggiore di 2,3 e presentare alla prova di
rammollimento eseguita con apparecchio UNI 5655-65 un risultato compreso tra 75 e 85 °C.
2. Fuso granulometrico di composizione.
100,0
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
0,0
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
0,075
0,18
0,4
2
5
10
TRATTENUTO
%
PASSANTE %
FUSO COLATO CARREGGIABILE
15
VAGLI E SETACCI
Serie crivelli e setacci UNI
Percentuale di passante in massa
O corrisp. serie ASTM
Crivello 15
“
“
10
5
Setaccio 2
100
81 = 100
63 = 100
44 = 64
“
0,4
32 = 45
“
0,18
25 = 36
“
0,075
20 = 27
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2.4 Finitura del manto.
Per realizzare un certo effetto di colore che indichi chiaramente sulla strada la zona riservata alla sosta
dei veicoli, subito dopo la stesa dell’asfalto questo dovrà essere immediatamente ricoperto da graniglia
di particolare colore ( rosso di Cuasso al Monte, calcareo bianco, ecc. ), di pezzatura 3 = 5 mm.
previamente oleata a freddo o bitumata con bitume “ albino “ in modo da assicurare un perfetto
ancoraggio della stessa alla superficie dell’asfalto. Sulla superficie dell’asfalto dovranno inoltre essere
praticati ad intervalli regolari di circa 25 = 30 m. degli appositi giunti di dilatazione e contrazione termica.
2.5 Opere di fondazione
Prima di eseguire la stesa del manto di asfalto colato si dovrà provvedere alla preparazione della
fondazione. L’Appaltatore dovrà provvedere alla messa in opera di un’idonea massicciata, previa
scasso e rimozione di terre e fondi non adatti alla costipazione e quindi alla gettata di un calcestruzzo di
fondazione formato da ghiaietto, sabbia e cemento a lente presa ( R = 325 ), secondo le vigenti
normative UNI, con le adeguate proporzioni.
Il calcestruzzo così confezionato dovrà raggiungere una resistenza a compressione, dopo 28 giorni di
stagionatura, non inferiore a Kg. 100/cmq.
Il calcestruzzo dovrà essere vibrato e livellato in modo da risultare ben costipato, omogeneo e privo di
vuoti e con una superficie perfettamente parallela a quella prevista per il manto in colato.
Tale gettata dovrà essere ricoperta con un opportuno strato di sabbia ( 2 – 3 cm. ) che verrà poi
rimosso prima della stesa del colato, inoltre a cura dell’Appaltatore verranno attuate le opportune
misure di protezione verso i pedoni nonché i necessari sovrappassi per consentire gli accessi ad
abitazioni e negozi.
L’Appaltatore verrà peraltro ritenuto responsabile di tutti i cedimenti che venissero a manifestarsi nella
pavimentazione finita, sia per causa della gettata che del precedente sottofondo realizzati.
2.6 Esecuzione e riparazione dei rappezzi.
L’Appaltatore oltre ai lavori nuovi, dovrà eseguire le opere per il ripristino dei marciapiedi in colato
comunque manomessi per lavori dipendenti dai servizi di sottosuolo o dalle sistemazioni stradali.
2.7 Manutenzione delle opere.
L’Appaltatore provvederà alla manutenzione gratuita della pavimentazione per tre mesi dall’ultimazione
dei lavori, tale manutenzione dovrà essere eseguita nel modo più tempestivo e necessariamente non
oltre i 5 giorni in caso di richiesta scritta da parte della Direzione lavori; in tale eventualità la Direzione
lavori avrà facoltà per far eseguire direttamente tali lavori da diversa Impresa a spese dell’Appaltatore.
2.8 Collaudo delle opere.
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Scaduto l’anno dall’ultimazione delle opere, tranne diversa richiesta della Direzione Lavori per evidenti
anomalie, si procederà al collaudo in seguito a richiesta scritta dell’Appaltatore.
All’atto del collaudo, il manto dovrà apparire in stato di perfetta conservazione, senza ondulazioni o
depressioni superiori ai 5 mm. Rispetto ad un’asta rettilinea di tre metri appoggiata comunque sul
manto; senza segni di sgretolamento, screpolature, ormaie con scarico regolare delle acque in ogni
punto della superficie.
Al collaudo lo spessore del manto non dovrà risultare in tutti i punti misurati, inferiore di più di 1 mm.
rispetto allo spessore contrattuale.
Nel caso che l’Assuntore abbia operato rifacimenti di manutenzione per più di un quinto della superficie
totale della pavimentazione, l’Amministrazione potrà rifiutare il collaudo per l’intero manto.
Nella misurazione del manto e della fondazione all’atto del collaudo, è consentita la media degli
spessori purchè per il manto gli spessori minimo e massimo risultino sempre interni all’intervallo
compreso tra 20 e 25 mm., in coso di spessori eccedenti i 20 mm. questi saranno comunque conteggiati
a 20 mm.
2.9 Prove di laboratorio.
Le prove di laboratorio, eseguite su campioni prelevati “ in contestuale “ direttamente sul manto finito
mediante tasselli quadri di cm. 30 di lato, dovranno contemplare i sotto elencati esami di massima,
tranne ulteriori richieste della Direzione Lavori, secondo normative C.N.R. – UNI.:
+ estrazione a caldo con determinazione della percentuale di bitume, e di filler passante a 0,075mm.
metodo CNR. B.U. 38/73
+ determinazione della curva granulometrica
metodo CNR. B.U. 23/71
+ determinazione del punto di rammollimento
metodo UNI 5655-65.
•
determinazione spessore del manto e tipologia dell’aggregato.
3) REALIZZAZIONE VARIAZIONI ALTIMETRICHE
Premessa:
- nei prezzi a corpo posti a base di gara sono compresi tutti gli oneri necessari per realizzare
compiutamente l’intervento, indipendentemente dal fatto che essi siano indicati nel computo metrico
di progetto, inoltre gli asfalti usati per la realizzazione delle variazioni sono soggetti alle prescrizioni
ed alle verifiche sopra riportate;
- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte in base a quanto previsto dai capitolati tecnici e
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amministrativi di appalto. Ogni intervento citato nel presente capitolato dovrà essere realizzato
dall’appaltatore e tutti i costi necessari per la loro realizzazione, anche indiretti, quali ad esempio
quelli necessari allo smaltimento dei materiali di risulta alle discariche, saranno compresi nel prezzo
d’appalto;
- nel caso di discordanze tra quanto previsto nei capitolati d’appalto, varrà sempre la condizione che
sarà ritenuta dal direttore lavori più vantaggiosa per la stazione appaltante;
- eventuali modifiche dovranno essere preliminarmente concordate per iscritto con il direttore lavori;
- durante i lavori l’appaltatore è tenuto a realizzare e a consegnare di volta in volta alla DL fotografie
in numero sufficiente a dimostrare la correttezza delle lavorazioni svolte.
Prima di avviare i lavori l’appaltatore dovrà eseguire le seguenti operazioni preliminari:
- richiedere alla Polizia Municipale l’emissione delle necessarie ordinanze per le chiusure del traffico
e per eventuali divieti di sosta;
- concordare con DL e Polizia Municipale i dettagli e l’esatto posizonamento della segnaletica
stradale, fermo restando che l’appaltatore dovrà posizionare almeno 20 cartelli segnalatori del tipo e
dimensione richiesti dalla stazione appaltante
- posizionare i cartelli segnalatori
- la segnaletica verticale dovrà essere rimossa e recuperata con accatastamento nel deposito della
Polizia Municipale. La rimozione dovrà avvenire contestualmente alla posa della nuova segnaletica
provvisoria di cantiere, secondo le disposizioni del coordinatore per la sicurezza e le eventuali
prescrizioni della Polizia Municipale
- realizzare robuste e invalicabili recinzioni a delimitazione del cantiere e vigilare costantemente sulla
loro solidità, sicurezza e conservazione
- allestire il cantiere con tutte le attrezzature necessarie
- verificare l’esatto posizionamento dei sottoservizi con gli Enti gestori delle reti tecnologiche
- prima dell’avvio di ogni singola operazione dovranno essere presentati al direttore lavori i campioni
dei materiali oggetto di fornitura. Il direttore lavori si riserva 10 giorni per la valutazione dei materiali;
prima di procedere all’esecuzione fisica delle nuove pavimentazioni, una volta accettato il materiale,
dovrà essere realizzato un tratto di prova, in modo che la DL possa valutare la correttezza della
posa del materiale e l’idoneità di quest’ultima al risultato finale prospettato dal progetto
- La realizzazione dei lavori dovrà essere preceduta dalla posa di picchetti necessari affinché la DL
possa confermare all’appaltatore la correttezza degli allineamenti. L’appaltatore è pertanto tenuto a
mettere a disposizione le proprie maestranze e i propri mezzi al fine di individuare i punti fissi ed i
tracciamenti di progetto.
3.1 Formazione di variazione altimetrica tipo “A”:
Formazione di variazione altimetrica in asfalto colorato, completa di segnaletica orizzontale e
verticale, realizzata come da disegno allegato ed avente le seguenti dimensioni:
Lunghezza ml 7,00, larghezza conforme alla strada interessata, altezza cm 12. Comprensiva delle
seguenti lavorazioni:
- fresatura del tappetino stradale esistente, per uno spessore di cm³
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- disfacimento della sovrastruttura stradale, compreso l’inere per il carico e il trasporto del materiale
di risulta alle discariche autorizzate e l’onere per i diritti di discarica.
- fornitura, stesa e rullatura di due strati di tappetone in conglomerato bituminoso, modellazione dei
piani secondo le tavole di progetto, spessore massimo compresso cm 12.
- colorazione rossa con resinatura e trattamento protettivo della pavimentazione bituminosa.
- formazione di segnaletica orizzontale realizzata con resine e trattamento protettivo per la
delimitazione della carreggiata e passaggio pedonale così come previsto dal codice stradale.
- fornitura e posa in opera di segnaletica verticale avente la seguente caratteristica: n°2 pali con
avviso di pericolo per l’esistenza della variazione altimentrica e limite velocità km/h 30 posti a mt.
20,00 dalla variazione stessa; n° 2 pali con avviso di pericolo per l’esistenza della variazione
altimetrica posti immediatamente a ridosso della stessa, e n°2 pali di avviso fine limite di velocità
km/h 30 posti a mt. 20,00 della variazione altimentrica previo assenso dal competente comandi di
polizia municipale.
- messa in quota o spostamento di chiusini, saracinesche, paline, transenne parapedonali e/o
quanto necessario per dare l’opera compiuta.
3.2 Formazione di variazione altimetrica tipo “B”:
- Formazione di variazione altimetrica in asfalto colorato, completa di segnaletica orizzontale e
verticale, realizzata come da disegno allegato ed avente le seguenti dimensioni:
- Lunghezza ml 9,50, larghezza conforme alla strada interessata, altezza cm 12.
Comprensiva delle seguenti lavorazioni:
- fresatura del tappetino stradale esistente, per uno spessore di cm³
- disfacimento della sovrastruttura stradale, compreso l’inere per il carico e il trasporto del materiale
di risulta alle discariche autorizzate e l’onere per i diritti di discarica.
- fornitura, stesa e rullatura di due strati di tappetone in conglomerato bituminoso, modellazione dei
piani secondo le tavole di progetto, spessore massimo compresso cm 12.
- colorazione rossa con resinatura e trattamento protettivo della pavimentazione bituminosa.
- formazione di segnaletica orizzontale realizzata con resine e trattamento protettivo per la
delimitazione della carreggiata e passaggio pedonale così come previsto dal codice stradale.
- fornitura e posa in opera di segnaletica verticale avente la seguente caratteristica: n°2 pali con
avviso di pericolo per l’esistenza della variazione altimentrica e limite velocità km/h 30 posti a mt.
20,00 dalla variazione stessa;
- n° 2 pali con avviso di pericolo per l’esistenza della variazione altimetrica posti immediatamente a
ridosso della stessa, e n°2 pali di avviso fine limite di velocità km/h 30 posti a mt. 20,00 della
variazione altimentrica previo assenso dal competente comandi di polizia municipale.
- messa in quota o spostamento di chiusini, saracinesche, paline, transenne parapedonali e/o
quanto necessario per dare l’opera compiuta.
- Demolizione dei marciapiedi: La demolizione dei marciapiedi dovrà avvenire nel massimo rispetto
delle proprietà private prospicienti agli stessi. In particolare l’appaltatore dovrà posizionare apposite
passatoie metalliche. Dovrà preavvisare i residenti e i commercianti dell’inizio dei lavori entro un
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congruo termine di almeno tre giorni e infine dovrà impegnarsi ad eseguire lavorazioni più fastidiose
per i residenti in giorni e orari tali da minimizzare il disagio. In nessun caso sarà ammesso che i
pedoni, che avranno diritto al transito locale all’interno del cantiere, debbano camminare su
pavimentazioni sconnesse o sterrate o comunque difficilmente praticabili. Allo scopo l’appaltatore
dovrà stendere strati di ghiaia su tali aree immediatamente dopo ogni operazione, in modo da
garantire sempre un transito agevole all’interno dell’area di cantiere. Una volta completato quanto
sopra, tenuto conto delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento, potranno essere
avviati i lavori.
3)
PAVIMENTAZIONI IN MASSELLI.
Le pavimentazioni in masselli dovranno essere posate su sottofondi composti di sabbia compressa
perfettamente piani di spessore, variabile con la pietra, compreso tra i 4 e i 10 cm., oppure
direttamente su letto di guaina impermeabilizzante precostruita con sovrapposizione di detto spessore
di sabbia, perfettamente lisciata e compressa; mantenendo nell’allineamento uno spessore di fuga
compreso tra 0,5 e 1 cm. ,il più costante possibile.
Ad assestamento avvenuto ( minimo 20 giorni ) le fughe dovranno essere pulite a mezzo di getto
d’acqua per una profondità di almeno 2 cm. e , a perfetta asciugatura avvenuta, riempite con sigillante a
caldo fino a 0,5 cm. dal piano superiore con l’apposito mastice d’asfalto, mediante apposite tazze o
imbuti a temperatura di almeno 150 – 180°C.
Il mastice per la sigillatura delle pavimentazioni in masselli o sanpietrini (cubetti di porfido) dovrà essere
così composto:
a) sabbia silicea fine (passante per intero al setaccio A.S.T.M. 2 mm.)
25 ¸ 30 %
b) Filler ( polvere di carbonato di calcio passante per l’ 85% al 0,075 mm)
25 ¸ 30 %
c) bitume con penetrazione 35 – 50 dmm.
30 ¸ 50 %
d) elastomero ( ammina ) con percentuale di dosaggio sul bitume del
5 ¸ 10 %
Prove di laboratorio.
Le prove di laboratorio, eseguite su campioni prelevati “ in contestuale “ direttamente sul manto finito
mediante tasselli quadri di cm. 30 di lato, dovranno contemplare i sotto elencati esami di massima,
tranne ulteriori richieste della Direzione Lavori, secondo normative C.N.R. – UNI.:
+ estrazione a caldo con determinazione della
percentuale di bitume, e di filler passante a 0,075mm.
metodo CNR. B.U. 38/73
+ determinazione della curva granulometrica
metodo CNR. B.U. 23/71
+ determinazione del punto di rammollimento
metodo UNI 5655-65.
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+ determinazione spessore del manto e tipologia dell’aggregato.
4)
PAVIMENTAZIONI IN CUBETTI.
Le pavimentazioni in cubetti di porfido (sanpietrini ) dovranno essere posate su sottofondi composti di
sabbia compressa perfettamente piani di spessore, variabile con la pietra, compreso tra i 4 e i 8 cm.,
oppure direttamente su letto di guaina impermeabilizzante precostruita con sovrapposizione di detto
spessore di sabbia, perfettamente lisciata e compressa; mantenendo nell’allineamento uno spessore di
fuga compreso tra 0,5 e 1 cm. ,il più costante possibile.
Ad assestamento avvenuto ( minimo 20 giorni ) le fughe dovranno essere pulite a mezzo di getto
d’acqua per una profondità di almeno 2 cm. e , a perfetta asciugatura avvenuta, riempite con sigillante a
caldo fino a 0,5 cm. dal piano superiore con l’apposito mastice d’asfalto mediante apposite tazze o
imbuti a temperatura di almeno 150 – 180°C., il legante verrà poi saturato con graniglia.
Il mastice per la sigillatura delle pavimentazioni in masselli o sanpietrini (cubetti di porfido) dovrà essere
così composto:
a) sabbia silicea fine (passante per intero al setaccio A.S.T.M. 2 mm.)
25 ¸ 30 %
b) Filler ( polvere di carbonato di calcio passante per l’ 85% al 0,075 mm)
25 ¸ 40 %
c) bitume con penetrazione 35 – 50 dmm.
30 ¸ 50 %
d) elastomero ( ammina ) con percentuale di dosaggio sul bitume del
5 ¸ 15 %
In ogni caso i mastici per la sigillatura dei giunti ( masselli o cubetti ) dovranno dare alla prova di
rammollimento metodo U.N.I. 5655-65, un risultato compreso tra 50 e 70°C.
Le pendenze e le curvature delle dorsali stradali verranno di volta in volta assegnate dalla D.L.
secondo le esigenze e necessità di scolo delle acque nonché del traffico supportato.
Prove di laboratorio.
Le prove di laboratorio, eseguite su campioni prelevati “ in contestuale “ direttamente sul manto finito
mediante tasselli quadri di cm. 30 di lato, dovranno contemplare i sotto elencati esami di massima,
tranne ulteriori richieste della Direzione Lavori, secondo normative C.N.R. – UNI.:
+ estrazione a caldo con determinazione della percentuale di bitume, e di filler passante a 0,075mm.
metodo CNR. B.U. 38/73
+ determinazione della curva granulometrica
metodo CNR. B.U. 23/71
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
pag. 61/63
Città di Bollate
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+ determinazione del punto di rammollimento
metodo UNI 5655-65.
determinazione spessore del manto e tipologia dell’aggregato.
ALLEGATO N. 1 :
STRATI E TIPOLOGIE DI POSA.
Le tipologie di traffico, direttamente derivate dal Bollettino Ufficiale del C.N.R. 139, sarà da intendersi
così suddiviso:
Β)
Traffico leggero (L) riguardante in particolar modo il centro urbano e le strade chiuse private e
non; per tale categoria si effettueranno asfaltature a nuovo mediante stesa di uno strato di
Binder di almeno 4 cm. compressi, sovrastato da uno strato di Tappeto 0/15 di 3 cm.
compressi (per le strade urbane) e di Microtappeto 0/10 di 2 – 2,5 cm. compressi (per
le dette strade chiuse e piccoli spazi di sosta). Le riasfaltature ed i ripristini, per la citata
categoria, verranno effettuati mediante gli stessi tappeti, ad esclusione del Binder, ma
previa scarificatura e spazzatura con profondità corrispondente allo strato finito e
compresso che la Direzione Lavori autorizzerà di volta in volta.
Χ)
Traffico medio (M) riferito a strade urbane ed extra-urbane con percorrenza di traffico medio, sia
i carichi che in quantità di passaggi. Per le asfaltature a nuovo di tali strade si richiede la
posa di uno strato di Tout-Venant 0/25 dello spessore finito e compresso di almeno 6 cm.
a cui verrà sovrapposto uno strato di Tappeto 0/15 di almeno 3,5 cm. finito e compresso.
In caso di ripristini e riasfaltature superficiali, si dovrà usare sempre Tappeto 0/15 in
spessore finito e compresso di almeno 3 cm., previa scarificatura del manto preesistente
di almeno 2,5 cm. oppure, solo con autorizzazione della Direzione Lavori, alla stesa del
medesimo materiale in stesso spessore, ma unicamente con lisciatura leggera e
spazzatura del manto esistente.
∆)
Traffico pesante (P) : per strade con alta densità di traffico e di carico, per strade extra-urbane e
soprattutto di collegamento tra Tangenziali o “ bretelle autostradali “ o per zone industriali
e piazzali di sosta e manovra per autotrani ed autoarticolati. Per tale categoria la
Direzione Lavori indicherà di volta in volta il tipo di procedura da attuarsi come da metodi
di seguito riportati:
Ε)
strato triplo:
8 ¸ 15 cm. finiti e compressi di Tout-Venant 0/25.
6 cm. finiti e compressi di Binder 0/20.
3 ¸ 4,5 cm. finiti e compressi di Tappeto 0/15.
Φ)
strato doppio:
10 ¸ 15 cm. finiti e compressi di Tout-Venant 0/25.
4 cm. finiti e compressi di Tappeto 0/15.
Sede Municipale: P.zza Aldo Moro, 1 – 20021 Bollate – MI – Tel. 0235005.551 - Fax 0235005.218
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Città di Bollate
Provincia di Milano
Area Qualità Urbana
Servizio Lavori Pubblici
Ripristini e rappezzi : dette operazioni si presumono espletate unicamente per i manti di superficie a
finire (tappeti di usura e micro-tappeti) e saranno stabiliti dalla D.L. sia per quanto attiene il prodotto da
usarsi, a seconda della categoria di traffico supportato, sia per ciò che attiene gli spessori di posa e le
eventuali scarifiche necessarie. In caso di attraversamenti elettrici, fognari ecc, si dovrà coppattare
preventivamente il sottostrato col terreno di scavo ed un’aggiunte di massicciata media o media-fine in
cittolame di granulometria 0 / 25, opportunamente assestato e compresso e quindi ricoperto con
tappeto o micro-tappeto, secondo i casi stabiliti dalla D.L: stessa.
Per quanto attiene: incroci e rotonde, si dovranno operare asfaltature unicamente ricadenti nelle
tipologie 2 e 3, dovendosi tenere in debito conto i forti sforzi tangenziali e di frenata a cui questi luoghi
sono sottoposti.
In ognuna delle tipologie e metodi derivati, si dovranno comunque presentare anticipatamente alla
Direzione Lavori le schede tecniche riguardanti i prodotti che si pensa d’impiegare e, previa
autorizzazione della Medesima ad iniziare i lavori, si procederà al prelievo di campioni in contestuale,
per ogni manto, direttamente sulla stesa da inviare a laboratorio autorizzato per il controllo di
conformità.
Al termine delle opere, a discrezione della Direzione Lavori, si potrà effettuare il carotaggio di norma e
ordinare nuove analisi al Laboratorio Periziale di Parte, onde stabilire la risultanza delle effettive norme
di lavorazione e stesa. Tali analisi, come anche le precedenti, saranno ad esclusivo carico dell’Impresa.
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