Bari_4_11_15 Panaro - Autorità Portuale del Levante
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Bari_4_11_15 Panaro - Autorità Portuale del Levante
Verso il Sistema Portuale e Logistico Pugliese Alessandro PANARO Responsabile Maritime & Mediterranean Economy SRM Bari, 4 novembre 2015 SRM: una visione complessiva su Maritime e MED SRM Osservatorio Mediterraneo 2011 SRM Osservatorio Maritime 2014 2 Agenda La centralità del Mediterraneo e il ruolo strategico dei porti e della logistica I driver di competitività Conclusioni 3 Il Mediterraneo Marittimo: i dati più significativi 4 Maritime Indicators – LSCI Il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI) è un indice calcolato dall’UNCTAD, che misura la competitività di un sistema portuale e logistico (considera 157 paesi) sulla base del network e della qualità dei servizi di linea offerti dai porti. Nel ranking 2015 gli UAE sono al 14° posto (ha guadagnato 1 posizione rispetto al 2014) e l’Egitto occupa la 19° posizione. L’Italia è al 17° posto nel ranking. LSCI 2015 Leader UE MED UE Germany 6° (+2) Spain 11° (+2) France 84,89 77,06 12° (=) Italy 17° (-3) UAE 14° (+1) Morocco MED GULF 97,79 16° (=) Saudi Arabia 18° (+1) Egypt 19° (-1) 5 67,43 70,4 68,28 64,83 61,45 Fonte: UNCTAD Maritime Indicators – LSCI L’Egitto ha visto aumentare il suo LSCI di 20 punti dal 2004 al 2015; tale incremento lo ha reso uno dei Paesi del Middle East con la migliore performance nel periodo. In Italia la crescita dell’indice è stata più lenta (+10 punti sul 2004) LSCI Trend 2004-2015 80 Italy 70 60 50 40 30 20 10 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: SRM su UNCTAD 6 Maritime Indicators – LSCI L’Egitto ha visto aumentare il suo LSCI di 20 punti dal 2004 al 2015; tale incremento lo ha reso uno dei Paesi del Middle East con la migliore performance nel periodo. In Italia la crescita dell’indice è stata più lenta (+10 punti sul 2004) LSCI Trend 2004-2015 80 Italy UAE Morocco Saudi Arabia Egypt 70 60 50 40 30 Italy 20 10 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: SRM su UNCTAD 7 Maritime Indicators – LSCI L’Egitto ha visto aumentare il suo LSCI di 20 punti dal 2004 al 2015; tale incremento lo ha reso uno dei Paesi del Middle East con la migliore performance nel periodo. In Italia la crescita dell’indice è stata più lenta (+10 punti sul 2004) LSCI Trend 2004-2015 120 Germany Spain France Italy UAE Morocco Saudi Arabia Egypt 100 80 60 40 Egypt 20 Italy 0 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: SRM su UNCTAD 8 Maritime e Logistics Indicators – Posizionamento rispetto a LSCI e LPI 100 95 Germany LSCI 2015 90 85 Spain 80 France 75 UAE 70 Saudi Arabia 65 Italy 60 Egypt 55 2,5 2,7 2,9 3,1 3,3 3,5 3,7 3,9 4,1 4,3 LPI L’analisi congiunta di connettività marittima e performance logistica evidenziano l’attuale leadership dei Paesi europei – la Germania è top performer - seguiti dagli EAU. Fonte: SRM su UNCTAD e World Bank 9 Maritime e Logistics Indicators – Posizionamento rispetto a LSCI e LPI, 2007 e 2015 Med Ue 2015 85 80 75 Med Gulf 2015 LSCI 70 65 Med Ue 2007 60 55 50 45 Med Gulf 2007 40 2,8 3,0 3,2 3,4 LPI 3,6 3,8 4,0 Il confronto della media di LSCI e LPI dei Paesi dell’area Med Gulf e dei Paesi Med UE per gli anni 2007 e 2015 mostra per entrambe le aree una crescita; più intensa per il gruppo Med Gulf. Fonte: SRM su UNCTAD e World Bank 10 L’analisi dei competitor: il traffico container delle principali aree portuali – le quote di mercato IN CALO IL NORTHERN RANGE CRESCE IL MEDITERRANEO Fonte: SRM su dati Autorità Portuali Il Mediterraneo può rappresentare una grande opportunità per la nostra economia…ma anche un rischio … Tra il 2008 e il 2014 i porti della sponda Est del Mediterraneo hanno incrementato la propria quota di mercato dal 7% all’11%. Cresce anche la sponda sud. 11 L’analisi dei competitor del Med: il traffico container dei top 5 e dei porti italiani Porto TEUS 2005 TEUS 2013 Var % 05-13 Algeciras 3.179.614 4.349.755 36,8 Valencia 2.409.821 4.328.000 79,6 Port Said 1.621.066 3.957.970 144,2 Istanbul 1.185.768 3.438.185 190,0 Pireo 1.394.512 3.163.000 126,8 Porto TEUS 2005 TEUS 2013 TEUS 2014 Var % 05-13 Gioia Tauro 3.208.859 3.094.254 2.969.802 - 3,6 Genova 1.624.946 1.988.013 2.172.944 22,3 La Spezia 1.024.455 1.300.432 1.303.017 26,9 Cagliari 639.049 702.143 717.016 9,9 Livorno 658.506 559.180 577.470 - Trieste 198.319 458.597 506.011 131,2 Venezia 289.860 446.428 456.068 54,0 Napoli 373.626 477.020 431.682 27,7 Salerno 418.205 263.405 320.044 - 37,0 Taranto 716.856 197.317 148.519 - 72,5 15,1 Fonte: SRM su dati Autorità Portuali 12 I Macro-fenomeni in atto Tre grandi fenomeni stanno modificando la competitività internazionale portandola verso l’«integrazione del commercio Mondiale» determinando nuove rotte, cambiando il baricentro degli scambi e conseguentemente la geografia produttiva. Il gigantismo navale Un Mediterraneo ancora più al centro Le grandi alleanze tra shipping companies e terminal I progetti infrastrutturali disruptive 13 I nuovi fenomeni: il gigantismo navale New Panama Canal’s limit 13,200 TEU New Suez Canal 14 Le previsioni di crescita della flotta al 2018 15 I nuovi driver della maritime economy: le grandi alleanze Le grandi alleanze consentono economie di scala e dunque riduzione dei costi, aumento della profittabilità nonchè miglioramento dei servizi e maggiore tutela dell’ambiente. Vi è grande interesse delle grandi alleanze per le rotte che passano attraveso Suez. LE QUOTE DI MERCATO DELLE ALLEANZE NELLE DUE ROTTE CHE COINVOLGONO SUEZ Le grandi alleanze «2M» e «O3» sono fortemente attive sulla rotta Asia-Med Asia - North Europe G6 23% CKYHE 26% 2M 32% G6 8% Others Asia - Med 5% 2M 39% CKYHE 20% O3 19% O3 27% Source: Drewry, 2015 16 La nuova centralità del Mediterraneo: Suez Il trend del canale di Suez dimostra che il traffico marittimo nel Mediterraneo sta aumentando nonostante le tensioni politiche: +120% delle merci in transito dal 2001 al 2014 Nel Mediterraneo transita il 19% del traffico marittimo mondiale; nel 2005 era il 15%. All'interno delle tre principali rotte che collegano l’Est-Ovest i servizi di trasporto Europa-Estremo Oriente stanno guadagnando traffico aumentando la quota dal 27% nel 1995 al 44% nel 2014. Flussi cargo sulle rotte container Est – Ovest (quota % calcolata sui TEU) 13% 20% 42% Transatlantic Transpacific Europe-Far Est 53% 44% 27% Fonte: SRM su Unctad, 2015 1995 2014 17 Il canale di Suez e l’andamento del traffico L’8-10% dell’intero traffico globale passa attraverso il canale di Suez. Nel 2014, sono transitate 822 milioni di tonnellate di merci ed oltre 17.000 navi. Il traffico container Nord-Sud opposta aumenta del 219%. Ships Number of which containerships Cargo 900 800 20 700 600 15 500 400 10 300 200 5 100 0 2007 2008 2009 2010 Fonte: SRM su Suez Canal Authority, 2015 18 2011 2012 2013 2014 Jan-Aug 2015 Cargo ton (million) Ships number (thousand) 25 è cresciuto del 187% mentre nella direttrice The New Suez Canal Riduzione dei tempi di percorrenza da 18 a 11 ore in entrambe le direzioni Capacità di traffico giornaliero 97 navi (dalla media precedente di 49) Limiti alla capacità delle containership in transito Nessuno Costo dell’Infrastruttura (realizzata in 1 anno) 8,2 mld€ Suez Canal Corridor Area Project Impatto potenziale sui porti italiani Piano di investimenti finalizzato a rendere la regione del Canale un centro di sviluppo economico Essi ricevono una quota rilevante dei traffici via Suez; tale valore, ad esempio è del 51% per Genova, del 47% a La Spezia e del 40% a Gioia Tauro 19 I principali flussi cargo Nord-Sud del canale di Suez: var. % 2001-2014 Fonte: SRM su Suez Canal Authority, 2015 20 I principali flussi cargo Sud - Nord del canale di Suez: var. % 2001-2014 Fonte: SRM su Suez Canal Authority, 2015 21 Il progetto SUEZ: le fasi della SCZone (completata al 2023) Fase 1: Sviluppo di Port Said e dei porti limitrofi al canale Il terminal di Port Said a fine 2015 avrà una capacità di 5 milioni di Teus: previste anche integrazioni con il sistema ferroviario, centro logistico multimodale, cantieri e riparazioni navali Fase 2: Industrial Zone Nella zona di AIN Sokhna sarà realizzato il nuovo centro industriale che lavorerà in stretto contatto con il Porto Fase 3: Ismailia technology valley La realizzazione di un distretto tecnologico di ICT, energie rinnovabili, internet e multimedia etc. La SCZone prevede un investimento complessivo di 68-100 mld$ ed avrebbero già manifestato interesse ad investire, tra gli altri: Arabia Saudita, Emirati Arabi e Kuwait 22 Un esempio dell’ impatto del Nuovo Canale di Suez Il grafico mostra 4 rotte e l’impatto sul Nuovo Canale di Suez Confronto SUEZ – PANAMA: Le possibili rotte tra Asia – Europa - USA Costa Est Suez Rotte Distanza (Miglia nautiche) Giorni di navig. Panama Giorni di navig. Shanghai-Rotterdam 10.525 29 37 Hong Kong-New York 11.593 32 31 Shanghai-New York 12.370 34 30 Shanghai-Houston 13.932 39 28 Rotta che evidenzia la potenziale competitività di Suez rispetto a Panama Rotta dove Suez è già più competitiva Rotta in cui è significativa la potenziale competitività di Suez rispetto a Panama 23 = = Rotta in cui non vi sono significativi effetti L’impatto sui porti italiani 30 Case study sulla rotta Far East-East Coast US (Grafico fonte Alphaliner) Weekly capacity via Panama 25 20 4 15 5 5 6 Weekly capacity via Suez 6 5 10 15 16 2010 Jan Jul 16 15 14 Jul 2012 Jan 5 17 6 7 15 2013 Jan % capacity via Panama 9 7 8 8 15 13 13 12 Jul 2014 Jan Jul 2015 Jan 16 0 25% 1 mln TEU 18% 171 mila 2011 Jan Jul 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Jul Se il New Canal attirasse questa quota da Panama I container addizionali che transiterebbero via Suez La quota di mercato dell’Italia nel traffico di transhipment nel Med I TEU addizionali intercettabili dall’Italia 24 Agenda La centralità del Mediterraneo e il ruolo strategico dei porti e della logistica I driver di competitività Conclusioni 25 L’intermodalità: l’impatto delle Megaships 26 Le politiche di attrazione degli investimenti: Le Free Zone Con il termine Free Zone, si intende un'area, all'interno di uno stato, in cui il governo fissa condizioni agevolate per l'esercizio dell'attività imprenditoriale, con l'obiettivo di attirare investitori esteri. I benefici sono: 1. Incrementare la capacità di attrazione di investimenti 2. Aumento dell’occupazione (diretta e indiretta) 3. Maggiore attrattività del porto anche verso i grandi armatori e i grandi carrier internazionali 4. Snellimento delle procedure e degli adempimenti per gli operatori dell’area 5. Maggiore rapidità per la realizzazione di opere infrastrutturali 27 Le Free Zone nel mondo. Dati di impatto economico La crescita mondiale delle Free Zone negli anni 4.500 3.500 in 130 Paesi 4.000 Numero di Free Zone 3.500 4.000 in 135 Paesi 3.000 in 116 Paesi 3.000 2.500 2.000 1.500 845 in 93 Paesi 1.000 500 79 in 25 Paesi 176 in 47 Paesi 1975 1986 1997 2002 2006 2014 La crescita delle Free Zone è stata imponente. Secondo alcuni esperti tale numero è destinato ad aumentare fino a raggiungere le 5.000 unità in breve tempo Le attuali 4.000 Free Zone impiegano oltre 68 milioni di lavoratori diretti e un valore aggiunto, derivante dagli scambi, di 500 miliardi di dollari Fonte: SRM su Trade Performance Of Free Trade Zones, 2014 e varie 28 28 Alcune Free Zone/Zone Franche in prossimità dei porti europei Free Port of Bremerhaven Free Zone of Piraeus Malta Freeport Free Zone of Barcelona Free Zone Southampton 29 29 Tanger Med: un unico modello di management 30 30 Agenda La centralità del Mediterraneo e il ruolo strategico dei porti e della logistica I driver di competitività Conclusioni 31 I principali «numeri» della Maritime Economy in Puglia VALORE AGGIUNTO: - Nel 2014 il valore aggiunto prodotto dall’economia del mare in Puglia è 3,2 mld€, pari al 7,3% del dato Italia IMPORT-EXPORT & IMPRESE: - Il 45,6% dell’interscambio commerciale della Puglia viaggia su nave per un valore di 7,7 mld€ (per l’Italia tale quota è del 29,6%); - 321 sono le imprese attive dello shipping e della cantieristica in Puglia (il 4% del dato Italia); PORTI : La Puglia ha una rappresentatività portuale di rilievo: Ro-Ro 10% Merci varie 14% Rinfuse liquide 16% - Complessivamente ha gestito 45 mln di tonnellate di merci (10% del traffico nazionale), oltre la metà delle quali rinfuse solide pari a 25 mln di tonnellate (34% del totale nazionale); - Sono transitati 2,2 mln di passeggeri (il 5% del dato nazionale) di cui 587 mila crocieristi Container 6% Rinfuse solide 54% Fonte: SRM su AP, 2015 32 Conclusioni: perché il Mezzogiorno può ritrovare la sua centralità nel Mediterraneo Con 11,6 mld di € al 2014, il Mezzogiorno è la seconda macro‐regione italiana in termini di interscambio con il Mediterraneo. L’Area Sud-Med incide per il 12,8% nel commercio estero del Mezzogiorno. Con un trend molto positivo (esclusi i prodotti energetici, +65,2% nel 2001-2014). Il Mezzogiorno ha un posizionamento geografico che lo colloca al centro del Mediterraneo ed è un area in cui è forte il peso della Maritime economy; il 33,7% del valore aggiunto dell’economia del mare è prodotto nel Sud (14,7 mld. di euro); 2.700 sono le imprese del cluster marittimo nel Mezzogiorno (39% del dato nazionale). I 12 porti del Mezzogiorno movimentano il 45,7% dei container e il 47% del traffico complessivo di merci. I tre porti di transhipment sono tutti localizzati nel Sud e Gioia Tauro ha il 40% dei propri traffici che transitano per Suez. Il 60% dell’import-export del Mezzogiorno viaggia su nave per un valore di quasi 55 miliardi di euro e quindi un economia fortemente agganciata al valore del mare. 33 All'interno Cosa fare? investire per ammodernare e rendere competitivo il Sistema portuale e logistico e il porto luogo di produzione; usare l'efficienza logistica come strumento per migliorare la capacita di penetrazione estera delle nostre imprese; Aumentare il numero di imprese competitive; Selezionare comparti industriali strategici ed export oriented per favorire lo sviluppo e scambio commerciale con economie emergenti del nord africa e del golfo arabo (4 A + energia, turismo, grandi infrastrutture); In questo, il ruolo importante delle banche. All'esterno occorre un azione decisa del paese in sede europea per riportare il Mediterraneo e le politiche Maritime al centro dell’azione e delle politiche di sviluppo dell'UE; la crescita e lo sviluppo del paese passeranno per la capacità che avremo avuto di puntare sul rilancio dell'area Mediterranea e Golfo. 34 Grazie dell’attenzione www.srm-maritimeconomy.com www.srm-med.com 35