I Fenici L`antica Fenicia era situata nel nord della

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I Fenici L`antica Fenicia era situata nel nord della
I Fenici
L'antica Fenicia era situata nel nord della terra di Canaan -cioè nel nord di
quella terra compresa fra il Mediterraneo a ovest, il fiume Giordano e il deserto
siriano a est, i monti del Tauro a nord e la penisola del Sinai a sud-; coincide
grosso modo con le coste dell'attuale Libano: si tratta di quella striscia di
terra che si affaccia sul mare ed è chiusa da monti che nel secondo millennio
erano interamente ricoperti da boschi di conifere (famosissimi i cedri del
Libano, alti fino a 40 metri).
Si ritiene che già nel terzo millennio alcuni gruppi di semiti avessero fondato le
prime città lungo la costa.
Inizialmente queste città-stato indipendenti, governate ciascuna da un resacerdote, avevano così come tutte le altre città dell'area cananea un'economia
basata sui rapporti commerciali con la Mesopotamia e con l'Egitto.
È solo verso la fine del secondo millennio che le città della costa assumono
un'identità fenicia, si differenziano cioè dagli altri centri cananei
dell'entroterra: quando intorno al 1200 a.C. Egiziani e Ittiti, attaccati dai
"Popoli del mare", furono costretti ad allentare la loro pressione sulla terra di
Canaan, le popolazioni dell'interno (gli Ebrei soprattutto) presero il controllo
delle vie commerciali di quell'area; le città fenicie della costa ebbero dunque
la necessità di attivare una nuova rete di rapporti commerciali e si rivolsero
verso l'occidente mediterraneo.
Navigarono in tutto il Mediterraneo e lungo le coste dell'Atlantico, fino al
golfo di Guinea a sud e alle coste della Gran Bretagna a nord.
I secoli della grande espansione fenicia furono quelli compresi tra il 1100 e
il 700 a.C., poi i Fenici subirono la dominazione assira, quella babilonese e
quella persiana.
Furono marinai abilissimi: costruivano le loro imbarcazioni con il legno dei
cedri delle loro montagne, sapevano navigare anche di notte orientandosi con
le stelle (la stella polare, la stella che segna il nord, fu a lungo chiamata stella
fenicia).
Fondarono nel Mediterraneo numerose colonie, cioè punti di approdo e
magazzini lungo la costa.
Uno di questi scali commerciali, Cartagine, fondata dai Fenici di Tiro intorno
all'814 a.C. sulle coste del nordafrica (nell'odierna Tunisia) divenne ben presto
una città autonoma dalla madrepatria e ricoprì fra il 550 e il 200 a.C. un ruolo
di primo piano nel Mediterraneo.
Fra le colonie fenicie ricordiamo anche Palermo. I ritrovamenti archeologici
consentono di fare risalire almeno al settimo secolo a.C. la fondazione della
Paleapoli, il primo nucleo della città: si trattava della zona circondata dai fiumi
Kemonia e Papireto, occupata attualmente dal Palazzo dei Normanni e dalla
Cattedrale.
I Fenici commerciavano soprattutto in materie prime -come i metalli (le
colonie sono molto diffuse nelle zone ricche di risorse minerarie) e il legno
pregiato (il legno di cedro)- e in beni di lusso -come il vetro e i tessuti tinti
con la porpora, un colorante rosso scuro estratto da un mollusco, il murice (il
nome Fenici deriva proprio dal nome che i Greci diedero al color porpora,
phóinix).
I Fenici praticavano anche la pirateria: si rifornivano di schiavi che vendevano
nei mercati egiziani e mesopotamici.
Allo scambio di merci si affianca naturalmente lo scambio di conoscenze: ai
Fenici si deve la diffusione della cultura orientale nell'occidente
mediterraneo.
Erano politeisti: la divinità principale era Baal, il signore dell'universo, a cui
si affiancavano Astarte, una divinità femminile, e altre divinità minori.
Ai Fenici si deve l'invenzione di un nuovo sistema di scrittura, basato su
22 segni -antenati delle lettere del nostro alfabeto- che rendevano
graficamente i suoni fondamentali della loro lingua. La scrittura alfabetica
riduceva drasticamente il numero di segni che era necessario conoscere per
imparare a leggere e scrivere.