Scuola primaria “E.Gastaldo”: La trincea 2° parte
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Scuola primaria “E.Gastaldo”: La trincea 2° parte
LA VITA IN TRINCEA All'interno delle trincee le truppe vivevano in condizioni molto difficili. Di notte i soldati erano costretti a vigilare per respingere eventuali attacchi nemici e per evitare di essere colpiti Di giorno la lotta era contro i topi, i pidocchi, il fango e l'umidità LA PAURA DELLA GUERRA In trincea il soldato conviveva in ogni momento con la paura: gli uomini erano spaventati dalle cannonate, dai sibili dei proiettili, dal terrore continuo di trovarsi davanti ai nemici. Alcuni soldati impazzirono o disertarono per il troppo orrore della vita in trincea. LE PUNIZIONI Per evitare che i soldati abbandonassero il campo di battaglia, venne imposta una disciplina durissima, in alcuni casi per ogni soldato che scappava venivano decimati o condannati a morte e poi fucilati anche interi reparti. COME VESTIVANO I SOLDATI I soldati italiani, in trincea, vestivano con: un cappotto una giubba di tela un berretto una cinghia di cuoio due camicie un farsetto (una camicia di lana da indossare sopra la camicia) un fazzoletto due cravatte uno zaino un paio di scarpe a stivaletto una coperta di lana IL RANCIO Completava l'equipaggiamento per il rancio cioè il pasto del soldato: una gavetta (il recipiente di alluminio per tenere il cibo), una tazza di latta, un cucchiaio. Per affrontare i movimenti difficili venivano consegnati ai soldati anche: due razioni di gallette, cioè dei biscotti di pasta di pane, due porzioni di carne in scatola, una razione di sale. IGIENE IN TRINCEA Per curare l'IGIENE PERSONALE il soldato italiano aveva a disposizione: due paia di MUTANDE LUNGHE, un ASCIUGATOIO (un panno per asciugarsi), una BORSA PER LA PULIZIA. Molti soldati, però, morirono a causa della scarsa igiene e di gravi malattie. L'AMICIZIA IN TRINCEA Per sopportare questa vita, i soldati BEVEVANO GRANDI QUANTITÀ DI ALCOLICI e speravano che arrivasse POSTA DA CASA o che i superiori concedessero UNA LICENZA. Spesso nascevano forti legami di AMICIZIA tra i soldati, che si aiutavano tra loro a sopravvivere e a sopportare la fatica. LE ARMI I soldati italiani erano equipaggiati con: UN FUCILE UNA BAIONETTA UNA GIBERNA CIOE' UN ASTUCCIO PER TENERE LE CARTUCCE All'inizio della guerra i militari italiani affrontavano i gas con pezze imbevute della propria urina. Solo nel 1917 ai soldati venne data anche una maschera anti-gas. I CADUTI DEL TERRITORIO I CADUTI DEL TERRITORIO I CADUTI DEL TERRITORIO BENIAMINO PANZIERA BENIAMINO PANZIERA nato a Ponzano e morto presumibilmente il 19 agosto 1915, è il soldato ponzanese che gli alunni della Scuola Primaria E. Gastaldo hanno “adottato” come eroe concittadino. Era un soldato del 55° Reggimento di Fanteria, combattè nel Toblingher. EROE CITTADINO Il 19 agosto fu inviato presso un luogo di cura, ma non avendo di lui più nessuna notizia, fu dichiarato morto. L'otto maggio 1921 il Ministero della Guerra gli ha concesso la CROCE AL MERITO. FRONTE E TRINCEE SUL PIAVE FRONTE E TRINCEE SUL PIAVE FRONTE E TRINCEE SUL PIAVE