Grafica per il digitale terrestre

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Grafica per il digitale terrestre
Videografica
Grafica per
il digitale
terrestre
Pier Pietro Brunelli
La progettazione grafica
diventa protagonista
nell’evoluzione della TV digitale
terrestre. I progettisti devono
concepire inedite soluzioni tecnicocreative per lo sviluppo di un
nuovo modo di fare televisione
basato sull’ interfacciamento e
sull’interattività. Una grafica dei
comandi che si declina sull’identità
dei programmi, alla ricerca di una
definizione dei nuovi formati.
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Con il ‘digitale terrestre’ la tv diventa sempre
più interattiva, ma vi è una parte del grande
pubblico televisivo che non è ancora pronta ad
accogliere l’interattività, anche perché si tratta
di utenti che, per diverse ragioni, non si sono
‘allenati’ all’interattività tipica di internet.
La storia dei media mostra che prima o poi i
‘new media’ vengono largamente accettati, ma
nel caso dell’interattività televisiva entrano in
gioco fattori psicoculturali che tendono a preservare l’abitudine alla passività e ad accontentarsi di forme più o meno simulate di partecipazione attiva (pubblico in studio, telespettatori ospiti, telefonate, e-mail).
Interagire con il televisore diventa però più
facile e attraente se la grafica che invita a farlo
è al tempo stesso elegante, ludica, comprensibile e in un certo senso ‘ergonomica’. Dunque
facile da usare, ma anche efficiente, divertente
e anche autorevole, e poi caratterizzante uno
stile, un programma, una rete televisiva, ma al
tempo stesso ripetitiva, affinché non sia necessario doverla interpretare ad ogni passo del
palinsesto. Va poi aggiunta ancora una raccomandazione fondamentale: la grafica della TV
interattiva deve essere ‘leggera’, sia per quanto
attiene al numero di byte, e sia perché non
deve ‘sovrabbondare’ rispetto alla normale fruizione di un programma TV.
Queste esigenze tecnico-creative, per certi versi
contraddittorie, devono essere affrontate con
maestria da chi si occupa della progettazione
‘grafo-interattiva’, il cosiddetto “Convergence
design” (vedi ad es. S. Curran Convergence
Design: Creating the User Experience for
Interactive Television Wireless and Broadband
- Rockport Publishers). La sfida dell’interattività televisiva, oltre ad avere uno straordinario
significato sul piano degli investimenti e della
produzione, segna una sorta di vittoria finale
della rivoluzione digitale, che trasforma i modi
di fare televisione, e quindi di fare pubblicità,
informazione, spettacolo.
A questo punto la creatività grafica, in quanto
essenziale supporto visivo dell’interattività, non
può semplicemente trasportare in televisione il
know how acquisito attraverso il web, poiché si
tratta di accompagnare e valorizzare la specificità della comunicazione televisiva. Ciò implica
molteplici fattori creativo-progettuali, ad
esempio: una particolare sensibilità spazio-temporale, un brillante senso di sincronicità verbovisiva’, una ricerca di ritmicità immaginesuono, una notevole abilità ipertestuale che
deve compenetrarsi ai contenuti di un programma, ma che in taluni casi può anche tra-
Graphic for “Digital Terrestrial
Television”
Graphic design plays a key role
in the development of Digital
Terrestrial Television. Both designers
and Art Directors are committed
to think about new solutions for
a new television-making style,
keeping an eye on interfaces and
interactivity.
Thanks to the Digital Terrestrial
Television, TV becomes more and
more interactive, but a part of the
big TV audience is not ready for this
interactivity yet, since they have not,
for many different reasons,
experienced the typical interactivity
the Internet. History of media shows
that new media are, sooner or later,
accepted by a large audience;
but in the case of television
interactivity some psycho-cultural
factors lead the audience to keep
their passivity, and to be satisfied
with fake forms of active
participation: real audience in TV
studios, TV audience invited as guests
to some programmes, telephone calls,
e-mails. It is easier and more charming
to interact with television if related
graphics is, at the same time, elegant,
playful, comprehensible, and, in some
ways, “ergonomic”.
Easy to use, but also efficient,
funny but also authoritative, and
characterising a style, a TV show,
a channel, but at the same time
a bit repetitive, so that it is not
necessary to interpret it at any stage
of the television programme.
Another fundamental tip: interactive
TV graphics must be “light”,
both because of the number of bytes,
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1-6. “Coming Soon”
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3.
4.
Interactive game “Horus”
Interactive game “Sushi Bar”
Interaqctive game “Al posto giusto”
iAdv “Ace Oxy
scenderli per accompagnare lo spettatore in un
palinsesto che non è più solo lineare, ma anche
‘rizomatico’, e per certi aspetti costruibile dallo
spettatore. Per l’utenza pubblicitaria si aprono
innumerevoli opportunità: spot, promozioni,
sponsorizzazioni potranno offrirsi al pubblico
con un supporto interattivo che consentirà di
informare anche nei dettagli e quindi di esprimere una persuasività più ragionata, meno emotiva, ma anche più intima, nella misura in cui è
capace di invitare lo spettatore all’interattività.
Il rischio è forse quello di una perdita dell’immediatezza emozionale data dallo spot televisivo, dal momento che questo può in un certo
senso essere ‘indagato’, sottoposto a domande e
a verifiche attraverso l’impiego del menù interattivo. D’altra parte, l’interattiva offre al pubblico la possibilità di direzionare i ‘flussi
comunicativi’, di fissarli, modificarli e di intervenire al loro interno.
Si tratta di questioni che per essere indagate
implicano nuove ricerche ed anche nuovi
modelli disciplinari.
La figura ‘classica’ dell’Art Director, o del
Graphic Designer, si deve confrontare con il
nuovo scenario che si profila attraverso l’avvento della Tv digitale terrestre. Innanzitutto si
tratta di lavorare all’interno di un team composto da diverse figure: il coordinatore o manager
dell'applicazione, i responsabili dei contenuti, i
progettisti dell'interfaccia e i programmatori,
che implementano l'applicazione.
Tutte le figure sono coinvolte in vario modo,
durante le diversi fasi del processo, a partire da
un brainstorming iniziale, esteso solitamente,
oltre al team di progetto, a tutte le risorse
interne, per finire con la messa in onda dell'applicazione.
L'Art Director entra in scena circa a metà del
processo progettuale, quando sono stati definiti
e organizzati contenuti e servizi, decisa la
struttura e i flussi di navigazione dell'applicazione, compito quest’ultimo dell'esperto HCI
(Human Computer Interaction), la figura professionale con la quale l'Art Director collabora
a più stretto contatto.
L'esperto HCI si occupa della progettazione
dell'interfaccia dal punto di vista dell'ergonomia e della fruibilità e usabilità, creando la
"struttura" che l'art director andrà a interpretare visivamente, utilizzando non solo la propria
creatività, ma cercando anche di visualizzare al
meglio quanto richiesto nel brief condiviso con
il responsabile progettuale dell'applicazione.
L'art director disegna il layout dell'applicazione, sviluppando tutte le schermate necessarie
and because it should not exceed the
normal use of a TV programme.
These technical-creative needs, in
some ways contradictory, have to be
faced skilfully by those who deal with
graphic-interactive design.
The challenge of interactive television
transforms the way of making
television, and of making advertising,
information, entertainment.
Therefore graphic creativity cannot
simply bring into the television the
“know how” it has acquired through
the web, since it has to emphasise the
specificity of TV communication.
This process implies many creative
and designing factors: a peculiar
space-time sensibility, a brilliant
sense for verbal-visual synchrony,
good skills to obtain an image-sound
rhythm, a particular hyper textual
ability, and so on.
There are many new possibilities
for the advertisement’s audience:
commercials, promotions, sponsorships
can be offered to the audience
through an interactive support able
to inform in a detailed way, and
to be persuasive in a more rational,
less emotional way, but also more
intimate, since it invites the audience
to interactivity. Maybe the only risk
is to lose the emotional
immediateness of the TV spot.
Interactivity gives the audience the
possibility to control the
“communication streams”, to set
them, to modify them and to edit
them from the inside.
How does the Art Director or the
graphic designer face the new
scenario drawn by the new Digital
Terrestrial Television TV?
5,6. “Chi vuol essere milionario”
7. “Studio aperto”
8,9. “Lo spaccanoci”
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1,2. “Teleditta”
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alla “vita” dell’applicazione stessa. Una volta
approvati i layout, vengono ritagliati i singoli
elementi grafici e si passa alla fase di sviluppo
propria della programmazione, che trasformano
quello che fino a quel momento è un ‘bozzetto’
in photoshop in una applicazione MHP,
trasmessa via etere e fruita attraverso la
televisione.
Il contributo dell’art director, tuttavia, non è
ancora completamente ultimato: oltre a
supervisionare la corretta implementazione
della grafica, potrebbero essergli ancora richiesti
interventi di modifica e ottimizzazione
del layout. Nel visual design di un'applicazione
interattiva, infatti, oltre alle possibilità tecniche
specifiche del mezzo, è necessario tenere presenti i diversi gradi di vincolo e libertà legati alla
tipologia di applicazione da sviluppare, ovvero
se essa sia un'applicazione legata a programmi
televisivi, alla pubblicità o a servizi completamente autonomi, quali quelli informativi
(superteletext, infotraffico, meteo) o di gaming.
Soprattutto in caso di applicazioni "contentrelated", ovvero legate ai programmi, il design
dovrebbe tener conto di quanto già sviluppato
per la grafica del programma.
In alcuni casi, è assolutamente necessario
riprendere l’identità grafica del programma
(ad esempio nel caso di "Chi vuol esser
Milionario") in cui la grafica dell'applicazione
obbligatoriamente si va a sovrapporre a quella
del programma on air.
In altri casi, è sufficiente riportare il logo o sviluppare lo stesso tema di fondo.
Un caso esemplificativo: la vestizione interattiva del programma di Italia1 "Campioni".
Successivamente alle fasi iniziali del processo,
cui l’AD prende parte in varia misura, il creativo riceve il brief relativo al tipo di trasmissione
di cui sviluppare la parte interattiva.
Nella fattispecie in esame, si tratta di un reality show ambientato nel mondo del calcio,
in cui una squadra viene allenata da un coatch
in diretta e il pubblico, attraverso il televoto,
decide se mantenere in squadra o meno i
singoli giocatori.
L’art director coinvolto sul progetto ha ricevuto, in questo caso, l'unico elemento grafico già
disponibile per la trasmissione “Campioni”, il
logo, unitamente alla struttura ideata dall'HCI.
Sulla base di questi elementi, si progetta il
visual design dell'applicazione.
Rispetto al logo, l’art director decide di
mutuare il font che utilizzerà per le label dei
menu, mentre, ripensando il concept del programma, ovvero all'allenamento della squadra,
First of all, it is a matter of working in
a variegated team: application
coordinator, content managers,
interface designers and programmers,
who implement the application.
All of them are involved in some ways,
starting with an initial brainstorming,
and ending with the broadcasting of
the programme.
The Art Director usually plays his role
after contents and services have been
decided and organised, the
framework has been defined, and the
application’s navigation flows have
been set. The latter task is performed
by the HCI (Human Computer
Interaction), the professional person
who works side to side with the
Art Director.
To make an example, we can analyse
the interactive outfit of the Italian
programme “Campioni”, broadcasted
by the Italian channel “Italia 1”.
After the initial stages of the process,
the Art Director is given a brief about
the kind of programme he has to
develop the interactive side for.
In this case, it is a reality show played
in the world of soccer, where a team
is trained by a coach and the audience
can decide, through televote,
either to keep the players in the
team or not.
In this case, the Art Director involved
in the project received the only
graphic element available for the
programme, the logo, together with
the framework created by the HCI.
Working on these elements, the AD
had to develop the visual design for
the application.
Through the metaphor of the trainer
folder, the AD has developed all the
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3-5.”Champions”
6,7. “Motomondiale”
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1. “Top of the pops”
2 ,3. “Festivalbar”
immagina una cartellina in pelle ‘ideale’, piena
di fogli e foglietti con le annotazioni dell'allenatore, gettata sull'erba del campo di calcio,
il tutto realizzato con tecnica fotorealistica in
photoshop.
Per risolvere l'integrazione del video all'interno
del layout, viene ideato un bordo bianco di
contorno, con una leggera ombra, come se il
video fosse una fotografia appuntata sulla cartellina. Sotto il video, l’art director disegna un
post-it che serva da sfondo per contenuti
testuali diversi - promozioni, istruzioni, avvisi.
Qui viene posizionato il logo, trasformato in
una sorta di pin e fornito di un leggero effetto
tridimensionale con l’aggiunta di un'ombra.
Il medesimo logo viene riportato anche sul
foglio bianco che funge da sfondo per i contenuti, determinando un ‘effetto filigrana’.
Gli altri elementi grafici e le istruzioni per
direzionare la navigazione vengono realizzati
con segni calligrafici: i focus diventano sottolineature o cerchi rossi fatti con una penna biro
immaginaria, mentre le indicazioni di navigazione appaiono delle annotazioni fatte a mano.
Attraverso la metafora della cartellina dell'allenatore, l’art director ha sviluppato tutta la grafica relativa ai diversi contenuti, dalle schede
dei giocatori al televoto. Ad inizio progettazione, non disponeva ancora di tutti gli elementi
grafici riconducibili alla trasmissione televisiva
“Campioni”, dal momento che, causa i tempi
di produzione, era necessario che la “veste interattiva” venisse sviluppata parallelamente e
simultaneamente rispetto all’evoluzione della
trasmissione stessa. Il rischio principale nel
lavorare in parallelo, infatti, consiste nel fatto
che l’art director ideatore dell’interazione e personale di produzione intraprendano strade creative completamente diverse e si renda necessario
più di un riallineamento in corso d’opera.
Ad una prima fase di definizione dei requisiti e
di sviluppo del design, spesso seguono più
interventi di modifica, sia per questioni legate
allo sviluppo tecnico dell'applicazione, sia per
cambiamenti parziali in corso d’opera dei contenuti. Per questa ragione un progetto raramente può dirsi concluso con la messa in onda:
sempre nuovi interventi e cambiamenti si possono rendere necessari, per tutta la durata della
messa in onda della trasmissione e della relativa applicazione.
Marchi, diritti e proprietà intellettuale delle immagini qui presentate: Mediaset S.p.A e Coming Soon
Television. Si ringrazia Costanza Mastrovalerio di
IconMedialab per il contributo di ricerca redazionale
e iconografica.
Pier Pietro Brunelli
graphics linked to the different
contents, ranging from the players
files to the televote.
At the beginning of the creative
process, the AD did not have all
the graphic elements linked to
the TV programme, because,
due to production reasons, the
interactive layout of the programme
had to be developed along with the
evolution of the programme itself,
and in the same time. Simultaneous
working is tricky: the AD, the
interaction designer and the
producing team can take completely
different paths, and this means
that several alignment processes
could be necessary during the carrying
out process.
After the first stage, where requisites
are set and design is developed,
some modifications are often
required, both for the technical
development of the application and
for partial changing of the contents.
For this reason a project cannot be
always considered complete when
the programme is broadcasted:
sometimes it is necessary to edit
a programme and its applications
even when it is broadcasted.
The brands, rights and the intelletual
proprieties of these images belong to
Mediaset S.p.A and Coming Soon
Television. Thanks to Costanza
Mastrovalerio -IconMedialab- for the
redational and iconographic
research.
4,5. “Campioni"
6. “CSI”
7. “Smallville”
8. “Taken”
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